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705

Excel è la base del mondo

Qualche previsione digitale sull'anno che verrà: AI, elezioni, social network, fediverso. Elon Musk ha problemi con l'uso di droghe, ma finisce l'anno con 95 miliardi di dollari. Il futuro del'Open Source è il Post-Open. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

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Digitalia #705 - Excel è la base del mondo

Digitalia #705 - Excel è la base del mondo

Dallo studio distribuito di GAMP Media Production. Notizie di tecnologia. Live digital. Questo è Digitalia. Settimana dell'8 gennaio 2024. Lo streaming video sta cambiando, così come la tastiera di Windows. Succedono molte cose a casa Musk e Zuckerberg. E anche commissioni AI e auto a un dollaro. Questo è molto alto in scaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia, quella digitale, all'italiana. Dallo studio di Milano Cittastudi, qui è Francesco Facconi. Da un trionfante studio cittadino di Avellino, Massimo De Santo. E da un messo studio di Milano, io sono la Michele Di Maia. Buongiorno e buon anno cari, questa è Digitalia. DIGITALIA Prima puntata dell'anno, eccoci. Schioppettanti, scoppiettanti. Super scoppiettanti. Allora come. Pronti per questo anno? Ma scoppiettanti che? Si ha detto che era uno studio mesto, milanese. Eh beh, volevo, avevo bisogno di bilanciare. Io faccio uno studio di non-fante di Avellino, perché appunto volevo dire che è 2024. Eh, tu cominci con uno studio mesto, dai. Dobbiamo abbassare i toni, Max. Non è possibile che. Partiamo così, alziamo troppo le aspettative, asticelle troppo alte. Hai ragione, va bene. Sapete, ci sono delle date, ci sono degli anni che sono particolari, no? Ma questo non l'abbiamo già parlato. L'abbiamo già parlato. L'abbiamo fatto l'anno scorso, giusto. L'avete detto l'anno scorso? Ma no, in pretrasmissione pensavo di fare il discorso. Ah, in pretrasmissione. Scusami. Ma in pretrasmissione. Facciamo i buoni per chi non ci ascolta registrato, dai. No, però io volevo dire una cosa che in pretrasmissione non ho detto, perché mi precorri. Volevo dirti che nella mia personale sensibilità ci sono degli anni che più degli altri mi fanno, come dire, sentire proiettato nel futuro, no? In quello che in qualche maniera era una data che non t'aspettavi che arrivasse, che sembrava lontanissima. Tipo il 2000, no? Il fatto del 2000. Che invece era 24 anni fa, pensa. Che è un quarto di secolo. Ancora ragazzini, no? Quando ero ragazzino io, voi non eravate ancora nati. Nel 2000. Ma appunto, quando ero ragazzino io, nel 70, quando uscì il 2001 di Seno a Spazio, ecco, il 2001, era wow, marone. E beh, non so perché, il 2024 mi fa la stessa impressione. Sì, mi fa sentire un po' veramente proiettato nel futuro. E poi lo dicevano anche ieri le storie tesi, nella stessa canzone, Caro 2000. Ah, davvero? 2. 00. C'è anche appunto, ci sono sempre, ok, se è bello 2. 00, ma poi. Anche gli anni dopo. Il 100. 00. Esatto. Allora. Andiamo a risentirla. A proposito di 100. 00 e di anno 2000 o 2024, partiamo con quello che si fa la prima puntata dell'anno, giustamente. Facciamo un po' di previsioni, cioè avete voglia di fare un giochetto. Ho raccolto quelle che sono. Ma lo facciamo tutti gli anni. Scusa, sei un po' fuori linea. Tutti gli anni facciamo le previsioni italiane, no? Appunto, facciamo questo giochetto, abbiamo raccolto un po' di idee di quello che abbiamo trovato, ma vediamo i vostri pensieri, dai. Potrebbe essere però un'idea per il famoso speciale del 29 febbraio, andare a riprendere la prima puntata dell'anno degli anni precedenti e andare a vedere. È una buona idea, perché effettivamente. Le baggianate. Peraltro non è vero. Scusami, ma vai a leggere l'oroscopo? Questa è la stessa cosa. Io e Paolo Fox, sono sull'only fan di Paolo Fox, proprio. Allora, partiamo dall'elephant, nel senso l'intelligenza artificiale. Io mi sento di dire che non entreremo già in un inverno di intelligenza artificiale, anzi. Credo che sarà un altro anno. Ah, nel 2024, dici? Esatto, credo che sarà. Winter is not coming. Sarà un altro anno di cose super interessanti. Il Mijor Neisei è stato appena rilasciato con grande. Grande soddisfazione. Insomma, vedremo, secondo me, tante intelligenze. Il proliferare di intelligenze artificiali iper-specializzate. Vedremo, secondo me, poi anche un tentativo di cercare poi di portarle il più possibile anche in locale sui nostri dispositivi sia mobili che fissi o semifissi. Il classico tower. Ma ti chiedo. Ci sono vari avvisai. Di questo genere, di questo genere. Vabbè, ma non mi sbrogliare il discorso, sì. Esatto. Ma ti chiedo, Michele, una cosa. Cioè, il grande nemico giurato dell'EI, che probabilmente a questo punto è, secondo me, la legge. L'Europa, forse addirittura, non è ancora più grande, l'Europa. Che dite? Farà qualcosina? Riuscirà a fare sentire qualche vagito? O. Qualche vero vagito, dico, a parte l'EI Act e tutte queste cose, ma insomma, iniziare a. Ma io credo che più. Che più che la legge in sé, saranno i tribunali a farsi sentire. Il martello del giudice che si farà sentire. Ci saranno. Penso che vedremo i primi. I primi processi per copyright infringement del. Che andranno in porto con verdetti che non lo so. Quindi, inteso quindi con l'attual. Almeno per quanto riguarda gli Stati Uniti, con l'attuale corpo legislativo. Per l'Europa, probabilmente. Cioè, in realtà, probabilmente anche per l'Europa, credo che ci vorrà ancora qualche mese, ecco, prima che l'EI Act arriverà alla fase finale. Sì, però quello che dici è giusto, perché comunque il. Come dire, il 2024 potrà essere l'anno in cui, proprio grazie al fatto che ci sta una ricaduta ormai abbastanza concreta, no? In un. Tutta una serie di applicazioni, di dispositivi. Sono annunciate tutte queste novità in termini, appunto, dell'integrazione di queste tecnologie di cui abbiamo visto l'esplosione l'anno scorso all'interno di, invece, strumenti di utilizzo comune. Proprio per questo, probabilmente, è anche il momento in cui certe cose arriveranno alla prova dei fatti e inevitabilmente daranno lavoro agli avvocati. Ok. Diciamo bene, lo vedremo. Cioè, la nostra previsione quindi è, sicuramente non è un inverno dell'intelligenza artificiale, anzi, sarà probabilmente una piena fioritura. Nello stesso tempo è il momento in cui questa cosa viene un po' alla prova dei fatti, sì. Beh, le elezioni americane, no, 2024, secondo me, sono una di quelle situazioni nelle quali questi strumenti, il discorso della generazione di fake news utilizzando generative AI e così via, in qualche maniera sarà sotto i riflettori in maniera molto forte, no? Bravissimo. Secondo me il grande tema, uno dei grandi temi, oltre a quello delle AI, di cui parleremo quest'anno, è proprio le elezioni americane. E in generale le elezioni, perché ce ne sono tante quest'anno. Ma non perché diventiamo un podcast politico, ma perché più che negli anni passati, se io vedo veramente un gran. un gran casino a livello dei social media, con questa rinascita dei movimenti su alt-right, su Twitter, grandi licenziamenti sui team di moderazione, e contemporaneamente le AI, i fake foto, fake video, fake qualsiasi cosa, fake ologrammi che verranno veramente creati come uno dopo l'altro, e parleremo tanto di quello che sarà successo, starà per succedere, perché secondo me. Lo vedete come una cosa, come dire, rilevante, nel senso, ok, ci saranno, sì, ci saranno, ma non lo so, io continuo a vederli come marginali, nel senso che rispetto a quattro anni fa, se parliamo del singolo video deepfake, quattro anni fa comunque c'erano delle tecnologie simili, magari non ottime come quelle di oggi, ma comunque c'era già qualche, più che qualche avvisaglia, c'erano già alcune. Alcuni di questi strumenti. E considerando, come dire, il premio che è lo spostare, un'elezione importante come l'elezione americana, come dire, se queste attività sarebbero così, fossero così rilevanti, ecco, secondo me lo avremmo già visto quattro anni fa. Io onestamente non lo vedo come uno sposta voti o sposta. Opinione pubblica. Non vedo i video deepfake necessariamente, fanno parte di un armamentario che è quello del poter generare tantissimi contenuti, quindi io vedo più che altro un ritorno stile Cambridge Analytica, cioè non di Cambridge Analytica, ma qualcosa di simile, cioè un tentativo di influenzare particolari nicchie, perché poi di fatto era quello, non era influenzare le masse, influenzare delle nicchie in modo tale che le masse poi convergessero verso altre direzioni. E' sempre di più creato uno spostamento verso le estremità, che poi è quello che fanno i rabbit hole, quindi meccanismi dei social network che permettono di addentrarsi sempre di più all'interno di quelli che sono i propri pensieri, quindi se uno inizia ad avere un pensiero in una certa direzione politica, quel pensiero poi sappiamo come funziona, viene esacerbato l'uso dell'AI e il non uso di sistemi di moderazione, che sono i due temi secondo me principali, vedremo. Sì, non so se avete letto l'articolo che avevo condiviso di Free Press, che fa questa analisi, questa analisi è piuttosto cruda e anche abbastanza inquietante di come le principali piattaforme di social media abbiano in qualche maniera attraversato una fase nella quale dopo i fatti di quattro anni fa, delle elezioni americane, in qualche modo hanno venuto alla luce la tematica importante di un'attenzione e di una responsabilità da parte delle piattaforme sulla produzione di contenuti fasulli, sulla tendenziosità, sul modo di cercare di influenzare in maniera subdola l'elettorato e quindi di aver messo in piedi tutta una serie di metodi, di circostanze, di strumenti, di team, di persone dedicate al controllo di queste deviazioni e come questo fenomeno poi dopo le elezioni di mid term, questo era quello che ricostruiva l'articolo, di fatto è stato sconfessato, ha portato di fatto a un progressivo ritirare, però ritirare tutte le precauzioni che erano state prese, in questo senso l'idea che oggi siamo meno protetti di quanto non siamo stati in questi quattro anni, in vista delle nuove elezioni c'è stato come una sorta di regressione e c'era un'analisi molto dettagliata di come le politiche di protezione da parte dell'appunto tutte le politiche di controllo, di moderazione dei contenuti, di controllo della reazione dell'hating e così via, delle varie piattaforme siano state di volta in volta depotenziate o sconfessate e non ultimo il licenziamento di tante persone che lavoravano nei cosiddetti team etici e la loro sostituzione con strumenti automatici, a loro volta basati appunto sull'intelligenza artificiale, che ovviamente non funzionano come dovrebbero. Ecco il problema degli algoritmi è che tendenzialmente possono, mio pensiero personale chiaramente, reagire meno velocemente, meno prontamente quando cercano di essere attaccati direttamente, mentre probabilmente i team di moderazione umana possono avere un minimo di controllo, poi efficace o meno diversamente, quindi il fatto stesso che ci si stia automatizzando lo vedo come molto positivo su quello che è la routine, quindi molto meno, e si è già visto comunque in alcune situazioni uscite in questo periodo, su quello che poi è il. può essere veramente un interesse economico, un interesse politico come quello che sono delle elezioni, e ne vedremo tante secondo me, quindi sì, non uno spettacolo bello probabilmente, ma vedremo. È una delle cose su cui prestare molta attenzione quest'anno, dai. Rimanendo su futuro prossimo, ricordiamo che l'anno in cui escono gli occhialetti di Tim Cook, poi occhialetti, occhialoni, la maschera da sci, che dite? Sarà qualcosa di cui parleremo più di una puntata? Beh, vedremo sicuramente delle applicazioni interessanti. Quando è che aprono i preordini? Il 2 febbraio mi pare di aver letto. Ecco, solo per gli Stati Uniti. Per gli Stati Uniti. Modico prezzo, tra virgolette. 3. 00? 4. 00? Che era? 2. 00? Non ricordo più, non l'ho guardato. Mentre ne preordinavo 10, non facevo tanto caso. No, vabbè, non ancora sicuramente un dispositivo per tutti quanti, però sicuramente un prezzo che farà ingolosire tanti sviluppatori, quindi che inizieranno a metterci le mani sopra, quindi vedremo quali saranno le applicazioni. L'hardware è sicuramente interessante, poi vabbè, non ci dilunghiamo, ne abbiamo già parlato fin troppo di quello che può essere il futuro o non essere il futuro di questo dispositivo, però sarà un anno. Sicuramente, se quello vedo, molto interessante. È una lenta marcia, io sono molto scettico. Ma infatti, al netto del prodotto fino a se stesso, quello che mi chiedo è se sarà un qualcosa che comunque cambierà. A febbraio vedremo comunque un numero esorbitante di ordini, oltre alle decine che si è fatto Michele appunto mezz'ora fa. Comunque di numeri ne faranno, arriveranno con calma, inizieranno un sacco di cose entusiaste, tanti esperimenti. Su questo ne sono abbastanza convinto. Mi chiedo però poi come andrà avanti. Da una parte c'è Facebook Meta che con gli Oculus ha fatto dei tentativi, probabilmente continueranno quest'anno o meno. Beh, che mi vien da dire in questo momento è lo strumento a livello hardware più diffuso e più utilizzato, che può essere utilizzato comunque al di fuori da quello che è il mondo. Ecco, è un mondo che andrà in inverno, credo che sarà assolutamente il metaverso. Eh, esatto. Quindi mettetevi il cappottino quando andate a mettere gli occhialetti per andare sul suo mondo. Quello corto che tanto le cambia ancora. Però secondo me c'è da disgiungere appunto l'hardware da software. Quindi se il software, il metaverso inteso come lo intende Zuckerberg, sarà in inverno, io credo che l'hardware continuerà la sua lenta marcia con delle applicazioni che possono essere interessanti. Ma non di manzo. Ma non di manzo, ecco. E' un strumento più come un dispositivo in evoluzione, stiamo guardando sempre al futuro. In evoluzione, che rimane un dispositivo di nicchia o di seminicchia. E personale, non quindi uno strumento di accesso stile Player One, il Ready Player One, il libro, il film. Cioè un mondo in cui tutti vivremo. Sì, caschiello, no metaverso. Ok, sì, caschiello, no metaverso. Microsoft ha detto no caschiello perché hanno dismesso. Ha detto sì, ha detto no caschiello, ma soprattutto. Ha lasciato a casa poi tutti quelli che si occupavano di AR, perché poi, vi ricordate, la sfida era tra il VR, la realtà virtuale di Zuckerberg e qualcun altro, e invece la realtà aumentata degli HoloLens, soprattutto in ottica business, ecco, hanno deciso probabilmente di fare un bonifico in più a OpenAI e di lasciare a casa un po' di persone che si occupavano di sviluppare la parte di Augmented Reality, che effettivamente poi è anche, credo, più complicato. Perché così. È evidente che, appunto, quello che è successo l'anno scorso con la generative AI è stato veramente irrompente perché tutto sommato si integrava già da subito nel modo in cui normalmente utilizziamo l'informatica, no? Era una cosa che si è integrata subito col nostro accesso alle informazioni, con l'utilizzo dei normali personal computer connessi alla riga, la rete, adesso sta andando nella direzione. C'è una nicchia, per esempio, secondo me, di cui io faccio parte, di grande insoddisfazione rispetto a quelle che sono gli assistenti vocali, no? Di questa. Penso che la nicchia sia composta dal 100% degli assistenti vocali. La nicchia a tutti! Quindi, da questo punto di vista, sai, secondo me l'aspettativa è in quella direzione, di poter veramente trasformare Siri, ritrasformare Alexa. Cosa ti ho fatto attivare tutti? La nicchia, ricordiamo che siamo. La nicchia, quella cosa lì, è enormemente più vicina, rispetto a quello che abbiamo visto succedere l'anno scorso, di un uso convincente, diffuso, capillare, quantitativamente significativo di dispositivi come gli Apple Vision, come si chiamano? Vision Pro. I Vision Pro, come gli HoloLens e così via, che, come dicevamo prima, sicuramente continuano la marcia, verso un qualche tipo di uso più. Che posso dire? Per esempio, vedo bene l'uso didattico, in alcune circostanze. L'esperienza che abbiamo fatto come università è che, sì, hai gli HoloLens, li usi per far divertire i ragazzi, per farli incuriosire rispetto alla tecnologia, però anche con uno sforzo significativo, sostenuto da milioni di euro di ricerca, di progetti di ricerca, poi alla fine viene poco più di un gioco, di una cosa che uno può veramente utilizzare in maniera molto limitata ed integrata nell'ambito di qualcosa di molto più articolato, no? Invece, il genere di AI è tutto quello che ne consegue, docbot, come abbiamo detto in poi, insomma, è una di quelle cose che sicuramente è dietro l'angolo, davvero. Ecco, non avrei iniziato il discorso però parlando di Siri, dato che Apple. No, poi è quella più indietro. Sì, però chi lo sa, eh? No, però attenzione, notizia abbastanza dell'ultima ora è che si parla che nel dub-dub di giugno, quindi stiamo comunque rimanendo nelle previsioni a lungo termine dell'anno, sarà certo che ci sarà una track intera dedicata all'AI. Quindi è probabile, stando agli analisti, che una Siri o un uso per programma. Comunque un uso utente. Utente barra programmatori, eccetera, arriverà la tua Apple. Apple sta facendo grandi cose recentemente all'interno del suo. Comunque, cioè, strapela che stanno facendo un sacco di lavoro su questo tipo di, chiamiamola, nuova Siri. Poi ve lo vedremo fra sei mesi. Appunto, io mi aspetto che in realtà proprio Siri sarà quella più. Ma è proprio perché c'è un grosso malcontento, no? Dai, veramente. È frustrante l'uso quotidiano di questi assistenti. Per cui, però, lo spazio secondo me ci sta. No, ma che lo spazio ci sia, credo che sia innegabile. Veramente, oramai qualsiasi progetto di generative AI dà le piste a qualsiasi assistente vocale. Il punto, secondo me, diventa anche, come poi, come al solito, andarlo a monetizzare. Perché. Sono comunque sistemi non. Che comunque ha pesanti da gestire a livello di capacità computazionale necessaria. Quindi c'è bisogno, credo, che si facciano i dovuti conti. Perché se da un giorno all'altro si attiva Siri o Alicchia o il Google Assistant con un'intelligenza artificiale dietro, poi la bolletta del cloud sale. Sale pesantemente, quindi. E già adesso nessuno di questi lo paghiamo, attenzione. Esatto. O direttamente, poi. E sempre, sempre direttamente. Con uno compriamo dei telefoni, con l'altro dei prodotti ci arrivano a casa, il terzo ci arrivano le pubblicità, quindi insomma. Esatto. Però sono dei ragionamenti non banali, perché se sbagli il foglio Excel col conto economico di questi giocattolini, ecco, ti giochi tanti soldi. E rimanendo. Rimanendo sulla visione un po' del futuro, io vorrei partire da un articolo, in questo caso, che hai condiviso tu, Michele, sul futuro di Reddit, per cercare di. Cioè, mi ha colpito, magari poi se vuoi raccontarci qualcosina, di come però si possa estendere in quello che secondo me è un trend dei social network di quest'anno. Però magari partiamo da Reddit per poi provare ad allargare il discorso. Sì, Reddit. Ha avuto un anno quantomeno complicato, anche se poi, dal punto di vista di Reddit stesso, ve lo ricordate, lo sciopero dei moderatori, lo sciopero dei. Come si chiama? L'ultima volta che ne abbiamo parlato qua ne parlavamo come un morto che cammina e tutti che lo odiavano. Però c'è ancora, no? È un po', sì, è un po' quello. Nel senso che, ecco, magari non tanto un morto che cammina, però comunque un fratellino con un po'. Con un po' di. Problemi. C'è un fratello minore un po' zoppicante. Le subreddit poi credo che siano tornate tutte quante. Però è stato un momento, credo, e l'articolo fa un po' questa riflessione, dove in realtà lo fa Huffman, il CEO di Reddit. Fa un po' di. Non dico mea culpa, però guarda un po' al passato cercando di migliorare per il futuro. Uno di questi discor. Il punto focale dell'articolo è un ritorno all'umanesimo, all'umanità di Reddit, dove però questa umanità viceversa dovrebbe essere aiutata dall'intelligenza artificiale, soprattutto nel migliorare la moderazione. Quindi, no, l'articolo è piuttosto lungo, però è sicuramente molto interessante. È uno di quelli che consiglio di leggere. Da capire. Perché, come dire, ok, bello l'articolo, belli i propositi per il nuovo anno, però Reddit, come tante piattaforme, ha il problema delle revenue. Perché sono partito da Reddit per guardare il futuro dei social network? Perché mi ha colpito in realtà l'ultimo dei numerosi paragrafi di quest'articolo, che è chiamato. Il pilastro finale di Huffman, Huffman è il CEO, ovvero creare una economia all'interno di Reddit. Qua parla di. Un utente può farsi aiutare a arrivare allo sfondo da un mago di Photoshop pagandogli qualcosa. Quindi, per arrivare poi a dire il sistema vorrebbe essere ossia per muovere soldi fra gli utenti. Questa cosa mi ricorda tanto di averla sentita in quello che è Twitter e a sua volta, o X, perché dir si voglia, ed è WeChat. Cioè, mi sembra che stia andando e non arriverà tardi da meta questa cosa, in questa idea di cercare di portare non solo la parte social, ma fare molto di più con questi ecosistemi, chiamiamoli. Allora, io l'ho interpretato, come dire, io onestamente ci ho visto un po' anche andare a mettere le mani nelle tasche dei suoi utenti. La prendo là. Vaga, Reddit, cioè, giustamente, ovvio. Però diciamo che, come dire, quando hai voglia di dare i soldi, quando hai voglia di dare dei soldi, non hai bisogno, come dire, che qualcuno ti metta le mani nel portafoglio, ma gli porgi gentilmente dei soldini. Reddit è nato e continua a vivere da, credo, il meglio di sé quando è il più vicino a quello che noi chiamiamo l'Internet, non dico originale, però, l'Internet di quando anche noi avevamo qualche anno in meno. Quindi, con delle discussioni Cioè una collaborazione, sostanzialmente. Una collaborazione degli scambi non sempre positivi, spesso tossici, spesso con dei veri e propri insulti e minacce, però, dove dà il meglio di sé, appunto, è quando queste interazioni sono spontanee. E il fatto è che il fatto di andare a mettere appunto, andarsi a mettere tra il. ci sono tante subreddit in cui, appunto, ci si scambia come dire, si incontra domande offerta come se fosse una mini gig economy ecco, inserire Reddit cointeso come azienda nel rapporto tra queste persone secondo me diventa per quanto poi possa migliorare, non lo so il fidarsi della controparte mi includere dei meccanismi di trust di review dei dei creatori e dei compratori e dei venditori sì, però Reddit non è questo e la vedo come un'introduzione molto, molto forzata. Non è questo come non era questo Twitter continuo ad usare il nome vecchio perché in questo caso è il nome vecchio giusto, quello giusto però è una direzione in cui appunto, secondo me potrebbero provare a muoversi non vorrei che fosse l'effetto storico che una volta fatto su Snapchat poi arriva un po' dappertutto cercare di mettere un wallet, il conto lo scambio di soldi un marketplace però Twitter vuole spostarsi nel mondo reale quindi essere il mezzo di comunicazione come un po' vuole essere anche Whatsapp nell'idea di Zuckerberg ecco questa è una cosa di cui sentiremo tantissimo parlare il discorso del Whatsapp for business e secondo me lui vuole inserirsi più in quella direzione quindi tu vai a fare la spesa paghi utilizzando X, accumuli punti fedeltà su X, parli con il venditore su X e così via ma questo esperimento è riuscito in Cina no? è WeChat e non è l'unico però in Cina innanzitutto è nato da subito il fatto che in Cina quando si parla di questo discorso dico sempre che se una cosa ha funzionato in Cina non è detto che funzioni qua perché i cinesi sono molto molto diversi da noi il panorama e soprattutto quella cultura nel senso intesa come le persone sono abituate a fare nella vita non è detto che il One Stop App funzioni qui dove abbiamo una pletora di applicazioni siamo comunque abituati a usare più applicazioni e magari appunto non ci abbiamo voglia di usarne una per tutte sì ma la mia era un'osservazione proprio di questo tipo è un esperimento che è un modello di funzionamento che in Cina ha funzionato però effettivamente diciamo qui da noi c'è meno possibilità perché appunto richiede di aderire ad un modello integrato complessivo e di finire con il convergere in un unico ambito cosa che onestamente non mi sembra che sia nell'interesse nella tendenza nostra esatto staremo a vedere dai questa è una previsione da in qualche maniera tenere sott'occhio esatto è diverso questa è una parola che secondo me è entrata proprio a gamba tesa nella fine dell'anno con Meta che per dirsi voglia ha aperto thread ne abbiamo già parlato un po' continuano i commenti su come su cosa può succedere di male perché veramente l'integrazione è diverso non sia positiva ma non lo so vogliamo sì lì l'idea appunto abbiamo parlato prima delle vacanze con la posizione di Ken Hobbit per livello segreto continuiamo comunque con questo articolo di non mi ricordo Nilo Kram su Fredica su Fredica che fa un paragone che ho visto fatto abbastanza spesso negli ultimi settimane sul discorso di thread che è quello che è successo col protocollo XMPP Jabber se l'avete ricordato come client che è E' nato come è ancora un protocollo aperto, Google ha provato a integrarsi, ve lo ricordate Google Talk, anche quello, nomi che non si sentono da qualche decennio, Google Talk aveva provato a integrarsi, siamo più o meno al metà degli anni 2000, ed è finito che la sua integrazione non era assolutamente perfetta, mancavano delle feature, altre invece erano esclusive al suo client, però ha portato dentro talmente tante persone su XMPP che gli altri client hanno dovuto giocare un gioco di rincorsa ed esser loro a integrarsi non tanto con il protocollo aperto. Non tanto con il protocollo aperto e condiviso, ma quanto con le caratteristiche esclusive di Google Talk. E andando poi a far scemare tutta quella che era la natura aperta del progetto, e andando poi a mettere, nel momento in cui Google è uscita da Google Talk per andare a creare le 74 milioni di applicazioni di messaggistica che l'hanno seguita, ha di fatto poi ucciso. Ha avuto un effetto. Ha di fatto ucciso. Quindi l'idea dei detrattori è non facciamo lo stesso errore che è stato fatto nel 2006, 2000 e fino alla metà degli anni 10 e chiudiamo le porte all'integrazione di Meta. Allora lì ai tempi però XMPP o Jabber furono anche. arrivarono all'attenzione delle persone proprio perché Google secondo me ci arrivò. E anche i messaggist, se non mi sbaglio, a un certo punto girava su XMPP e fece la stessa cosa. Per cui il. come dire, non è che ci fosse tanto prima questo Jabber, magari forse è più la nicchia della nicchia. Mentre ora di Mastodon e del resto del Fediverso, perché poi Mastodon non è il Fediverso, è un pezzettino, se ne sente già parlare in maniera un po' più ampia di quella che sono solamente la nicchia. Quindi mi chiedo, non è che questo già dia un po'. Non è che già dia un po' di anticorpi uniti all'Europa, perché c'è l'Europa anche che ci tiene, che resista. Faccio lo stesso discorso di prima, che si è successo una volta, anche perché poi più o meno si fa sempre lo stesso esempio devo dire, non è detto che succeda allo stesso modo adesso. Prima di tutto perché come dici giustamente tu, il Fediverso di oggi non è l'XMPP di. Mi viene brutto dirlo vent'anni fa. Dillo, dillo. Di vent'anni fa. Ti fa sentire un po' vecchio. Dove io mi ricordo che c'era, come si chiama, Pigeon, che era il client per Linux, che era quello multiprotocolo. ICQ, MSN, JAB. ICQ, esatto. E a AIM ai tempi c'era anche. L'altro che Beeper, era veramente. Ce n'erano, ce n'erano. Però almeno non c'era nessuno. Cioè io mettevo il plugin, ma poi non c'era nessuno. Non c'era nessuno con cui parlare, perché comunque era un internet diverso, con dei numeri diversi. Oggi c'è molta più gente e secondo me c'è comunque molto. Soprattutto c'è molta più gente eterogenea. Nel senso, prima era molto verticale quel pezzo di internet. Tutti appassionati e professionisti. Oggi su internet c'è la qualunque. Il Fediverso, non dico che è abbracciato dalla qualunque, ma comunque da tante persone che non sono quelle tecniche. Di Jabber, vent'anni fa. E quindi, non lo so, io sono molto più positivo e aperto. E vedo. E il bello poi è che ci possono essere tutte le. Cioè il mondo, come è strutturato il mondo del Fediverso, può essere aperto a tutte le posizioni. Quindi ci saranno le istanze chiuse, le istanze medie, come Mastodon 1, che lo metterà solo in silenziato. E poi ci saranno quelle che avranno una. Un'integrazione al cento per cento. Però credo che il resto del Fediverso può vivere da solo, anche senza TRED. TRED può vivere da solo senza il Fediverso. E tutti e due possono convivere in maniera. E i numeri di TRED come sono andati? Sono poi corrisposti in qualche maniera alle aspettative? Vallo a capire. Allora, eravamo rimasti che TRED è stato prima lanciato negli Stati Uniti. Botto assurdo. E calo subito. E calo subito. In Europa mi aspetto che succederà qualcosa di simile. Oramai sono tre settimane, quattro settimane che è stato lanciato. C'è stato comunque un botto. Iscriviti per tenere il tuo handle. Metti dei post, se lo fai per lavoro, metti dei post anche lì. E poi. Esatto. Vabbè. Io ho fatto tre post su TRED e poi sono tornato su Mastodon. TRED più di me? Wow, fantastico. Però soprattutto due in più di Bluescast. Sky, ne ho fatti. Beh, comunque è una reazione alla involuzione di X, no? Alla fine. Sì, ma non sarà il nuovo Twitter, secondo me. Esatto. No, sì, è una cosa diversa perché il mondo che oggi c'è dentro è una cosa diversa ed è una cosa nuova. Nel senso che non sono le persone che avevi su Twitter. Su Twitter ti ricordate che si diceva Ah, le persone con cui avrei voluto essere. Essere a scuola. No, non lo so. Io non sono riuscito a trovare lo stesso tipo di persone. Sono le persone. Io la vedo molto come le persone di Instagram, per ovvie ragioni, ma che si trovano in mano uno strumento diverso, che è la comunicazione testuale o al più con qualche fotina e qualche video di corredo e i messaggi vocali che qualche volta sono anche simpatici, però con una timeline. Non è sempre condivisa la cosa. Io, thread è l'unico social dove guardo la timeline pubblica per vedere cosa si dice e onestamente non è sempre bello quello che si dice sulla timeline pubblica però è lì e la guardo molto di più dei miei seguiti. Su X, viceversa, non guardo mai la timeline pubblica. Comunque sto pensando a te, Michele, che andavi a scuola con Donald Trump e Elon Musk perché quelli. Dicevi i tuoi compagni di scuola che. Si è voluto avere. Datemi un minuto che è il momento di ringraziare il nostro sponsor Squarespace. om, la migliore piattaforma lingua per pubblicare sulla rete. È un sistema integrato nel quale si trova la soluzione ideale per qualsiasi necessità di pubblicare un sito internet. Squarespace è facile da usare, non ci sono plugin da installare, le varie funzionalità si aggiungono con un drag and drop molto semplice all'interno della pagina in cui si aggiungono solo le carriere di foto, il portfolio del file audio, messaggi vocali a questo punto perché non servono i social network. Videomap è molto altro. È fully managed, nel senso che tutto viene gestito dallo staff di Squarespace, non ci sono aggiornamenti, compatibilità, plugin, bug da fissare. 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Grazie Squarespace per aver sponsorizzato questa puntata di Digitalia. Che succede nello streaming? Questo è interessante. Che non tutti fan soldi. Questo l'avevamo previsto. Effettivamente. E però vedere Disney. Hanno guardato l'Excel. Esatto, hanno guardato l'Excel sbagliato. Però vedere Disney che perde emorragicamente tutti questi soldi, Paramount, Warner Bros. ce lo potevamo aspettare. Però ecco, vedere Disney dalla parte di chi perde non era una previsione facile. Solo Netflix sta facendo soldi, anche se poi con dei cambiamenti. Perché poi Netflix l'anno scorso ha rilasciato molti meno contenuti autoprodotti rispetto all'anno precedente. Allora, si sta parlando che l'Excel sbagliato per i rivali di Netflix è pari a 5 miliardi di dollari. Quindi è un bel po' di zeri che hanno sbagliato. Ma era una conseguenza, a parte la previsione su Disney, cioè sull'individuazione del soggetto, però veramente è una di quelle cose che qui su Digital abbiamo discusso e che abbiamo in qualche maniera previsto. Perché dopo l'avvento dello streaming e la leadership assoluta e incontrastata di Netflix, tutti hanno subdorato l'affare, ognuno giocando sull'idea del proprio pacchetto di contenuti che doveva essere golosamente escluso. E' tale da giustificare un numero incredibile di abbonamenti, ma poi alla fine l'Excel, secondo me, l'ha guardato la gente. Nel senso che quando cominci a vedere. Il budget di casa. Il budget di casa, faccio il caso mio. Io sono partito con Netflix, Prime, Disney+, Paramount+, aiutatemi. Azzra e Paramount+. Sì, ma l'ho chiuso Paramount+, all'inizio semplicemente perché ho litigato. Quelli del servizio clienti, perché ho cambiato carta di credito e loro non riuscivano ad aggiornarmi la carta di credito e secondo loro dovevo chiudere l'account rinunciando al lancio pubblicitario e aprirne uno nuovo. Sapete che c'è stato di nuovo. Se cominci quindi, metti in fila tutte queste cose. Con gli aumenti, quest'anno ci sono stati degli aumenti in questo cambio 2023-2024. In alcuni casi del 30%. Ci sono stati aumenti e l'aggiunta delle pubblicità in contemporanea. Cioè Prime Video che ha prima fatto l'aumento. È l'unica però che ha. Perché l'aumento grosso di Prime Video è già stato l'anno precedente. L'anno scorso ha fatto l'aumento e quest'anno ha aggiunto le pubblicità. Disney e Netflix hanno fatto degli aumenti. Puoi pagare di meno se torni indietro con la pubblicità. Quindi insomma c'è anche questo tentativo. Apple TV pure ha aumentato. Apple TV. Anche se devo dire che per esempio Apple TV ha fatto un investimento sui contenuti. Ricordate non c'era niente su Apple TV. Mentre invece dobbiamo dire che alcune delle cose più interessanti del 2023 sono uscite lì. Però davvero l'Excel della famiglia, come lo reggio, carico così. E peggio di Sky ai bei tempi che c'erano 120 euro al mese per mantenere tutto questo. A parte che poi c'è una questione. Senti che hai soldi da bruciare, ma il tempo, il tempo che ci vuole che puoi spendere davanti alla televisione, è un tempo limitato. Quindi stare dietro a tutto è veramente complicato e a quel punto uno si fa due domande. Sì, è una bulimia di contenuti che poi equivale quasi sempre a una bassimia. Ma cose belle in realtà secondo me ne sono uscite. Non così tanto. Non così tanto appunto da giustificare. C'è qualche cosa bella e una bulimia mediocre. Sì, sì, sì. Ma è così, è sempre così. E quindi se io voglio vedere The Course, che adesso è una delle cose di cui si parla di più e credo che sia su Paramount Plus, hanno speso probabilmente dei bei soldi e che comunque hanno preso degli attori importanti per farlo, io me lo so scaricato. Non è che mi faccio l'account soltanto per vedere sei puntate di The Course chiaramente stai facendo un discorso ai figli dello show non è la vita reale di Michele Di Maio che abita in televisione. No, no, certo, puramente è generata da un'intelligenza artificiale quello che ha appena detto, sia chiaro. No, vabbè, ma uno si abbona un mese, si vede, fa binge watching di quella cosa e poi subito si disabbona, insomma. Voi avete i dati degli altri italiani perché qua abbiamo elencato tutti i grossi americani ma sono curioso di sapere Now TV, Infinity, Chili, insomma ce ne sono tanti. Sono tanti altri, in realtà l'elenco si allunga ancora di più perché poi per vedere le cose in Italia anche quello ci vuole. Ma Infinity stava chiudendo e poi è stato il Covid che l'ha salvato. Beh, ma anche Chili che credo non se la sia. Poi vabbè, Chili ha un modello di business diverso perché è Pay to Rent e non è all you can eat poi si hanno spostati nel vendere merchandising però Giorgio Tacchia, l'amministratore delegato, è andato via l'anno scorso quindi non credo che sia. se la stiano navigando in ottime acque. Insomma una frammentazione a discapito della qualità e dell'interesse degli utenti che si sta traducendo in cose. Ecco questa. E poi di solito in queste cose finisce che si accorpano e che sopravvive qualcuno. Sì, mi aspetto. Beh, le cose di cui si parla sono appunto o il bundle come di fatto è stato detto, come di fatto Apple, come di fatto Prime che sono quelli che ti trovi perché hai preso qualcos'altro. E però Disney che ti vende? No, Disney però può mettersi in accordo con Paramount, con eccetera per cui magari. Si torna al vecchio modello, dai in licenza le tue proprietà intellettuali ad altri e fai soldi così. Oppure torniamo al Netflix come unico fornitore di accesso streaming e il catalogo you can eat veramente. Dubito, sarebbe il sogno del. Ma anche perché poi se l'alternativa è fare come Spotify anche Spotify viceversa che è il you can eat della musica dove trovi veramente quasi di tutto anche lì il suo foglio Excel non va benissimo. Questa è una puntata di fogli Excel che non vanno bene. Effettivamente, stiamo facendo una pubblicità alla Microsoft improbabile. Ma il mondo è basato su Excel, credo. Esatto. Facciamo un giro per il cimitero di Google o tagliamo, che dite? Un giro veloce, non so se volete fare predizioni su cosa Google taglierà l'anno prossimo perché anche quello può essere un gioco divertente. Ma io ho perso proprio il conto delle cose che escono e che vengono immediatamente seppellite. Beh, il premio del 2023 va a Stadia, credo che sia una risposta facile. Compiuto un anno quasi la chiusura perché è inizio di gennaio. 18 gennaio è stato chiuso Stadia, quindi quasi compie un anno. Ho visto che hanno chiuso Photosphere, quindi la possibilità di andare su Google Maps e vedere. Ah no, forse Google Maps ancora, però su Google Camera e fare le immagini a 360°. Eh, che non le puoi fare più tutto. Ma anche fra l'altro l'app di Cardboard e tutte queste cosine qua sono state chiuse recentemente. Ecco. Però può essere che l'anno prossimo. L'anno prossimo verrà chiuso Google Assistant, come diceva, come da discorso precedente. Questa attenzione. Sostituito da qualcosa di diverso, perché ovviamente ci sarà qualcosa di diverso. Ne aggiungeranno altri tre diversi se va come sistemi di messaggistica. Ma tu eri un utente Google Assistant? Sì, sì, ho ancora la mia casa, chi mi ascolta in casa è Google, quindi ho ancora i Google Home. Però a parte che non ho. Non ho la casa particolarmente connessa, perché poi, come dire, non ci sono mai stato dietro più di tanto. Però io, a parte che per accendere e spegnere quei due o tre dispositivi e accendere e spegnere la musica, è esattamente lo stesso utilizzo che ne facevo cinque anni fa. Beh, questo. Cioè, che ore sono e tienimi il timer per la pasta. Eh, esatto. Sì, mettimi un promemoria, accettiamo un po' di musica, accendere e spegnere la musica. Tu, Max, sei già un utente avanzato. No, no, è quello che trovo comodo, il promemoria, devo dire. Però io non uso Google Assistant, uso Alicchia. Cambiamo invece il discorso, arriviamo sulle notizie dell'ultimo momento. Commissione AI, o IA, visto che siamo in Italia e giustamente non si dice Made in Italy o altre cose. Questo è stato divertente. Vi ricordate che abbiamo parlato nei mesi scorsi del senatore Giuliano Amato, che aveva il presidente di questa fantomatica commissione IA. Le notizie di questo periodo. Sono state la sua, è stato andato via, la sostituzione con il nuovo presidente e aveva scoperto di cosa si occupa questa commissione IA, chi è che vuole raccontarmi? Vabbè, di cosa si occupa, comunque più o meno ne avevamo parlato. La cosa divertente è stata questa botta in risposta con un amato che se n'è andato o sornione o sbattendo la porta, chissà, che immediatamente è conseguente al discorso della Premier. Del 4 gennaio, perché poi era stato un discorso che era previsto prima della fine dell'anno, o forse normalmente si fa proprio alla fine dell'anno, la Meloni era avalata e l'ha spostata al 4 gennaio. In questo discorso a un certo punto è uscita fuori questa cosa della commissione algoritmi o della commissione IA che dir si voglia, dove già in precedenza c'era stata una piccola crisi legata al fatto che già era venuto fuori. che la nomina di amato non era stata concordata con la Meloni. La Meloni l'ha ribadito questo fatto, che sembrava invece rientrato, e il giorno dopo amato ha detto, vabbè, ma siccome. Non mi volete? Ha detto, questa è una commissione istituita dalla Presidenza del Consiglio. Se il Presidente del Consiglio non mi vuole, vuol dire che evidentemente non sono al posto giusto e se n'è andato con una battuta all'Andreotti del tipo e dono qualcosa, ma io ci ho guadagnato tanto, vuol dire che sto più tranquillo, che evidentemente ho le mie cose da fare, che da parte di un uomo di 85 anni, con la storia di amato, effettivamente non si. Ha i suoi diritti a starsene tranquilli, giustamente. Dopodiché la cosa è stata completata dal fatto che poi subito di nuovo sui giornali in qualche maniera ha avuto un eco il fatto che il sostituto, l'ex membro, sempre membro della commissione, che è diventato Presidente, è un sacerdote, Padre Benanti, che è un gesuita, se non vado errato, non credo che potrebbe essere altro, e che è notevolmente più giovane di amato, ha 50 anni, e naturalmente il fatto che sia diventato Presidente della commissione, un sacerdote, è subito su molti giornali. Ha fatto partire un'ulteriore polemica, non giustificata. Padre Benanti ha una storia inappuntabile da questo punto di vista, dai, veramente mi sento di dire. È una persona che studia proprio l'etica delle tecnologie da tantissimi anni. Ma non da ora, è l'unico italiano membro di una commissione ONU, fa non so quanti anni, è una persona che si occupa di queste cose veramente da tanto tempo. La New Artificial Intelligence Advisory Board. Insomma. Bene. È stata una delle cose divertenti di questa settimana, diciamo, tra Capodanno e l'Epifania. Vedremo cosa farà la commissione. Sì, esatto, che è un po'. cioè proprio cosa farà. Cosa farà è interessante da scoprire, magari possiamo. ospiteremo uno speciale di Gitalia sul tema in questione. Sarà la commissione se vuole venire su Gitalia. O la commissione. Sconsoliamo la commissione. Intera. E anche perché. Mai dire mai, mai dire mai. Esatto. Di AI ci sono tante cose che possono succedere, tante cose neanche divertenti. È girato questo giro di. soprattutto su Twitter, poi rimbalzato su parecchi giornali, di questo utente che è riuscito a comprarsi un'automobile per un dollaro. Che non l'ha comprata! Ma non l'ha comprata, dai! Cioè, è riuscito. È riuscito a far dire all'intelligenza artificiale, il chatbot di Chevrolet, dell'assistenza cliente di Chevrolet, che gli avrebbe venduto una macchina a un dollaro dopo aver visto sotto che era mosso dal chat GPT. Ha scritto due o tre prompt ed è riuscito a fargli dire che era un accordo legalmente binding, impegnativo per l'azienda. Però siccome. Ma non è vero. Esatto, i chatbot non possono vendere e decidere i prezzi. Non è vero. Non è vero. Quindi. No, non è vero, ma. Quindi è una dimostrazione che l'intelligenza umana, diciamo, da questo punto di vista, batte quella artificiale. Esatto. Cosa, Franz? Anche perché poi da lì hanno. come si dice? Si sono divertiti a cercare un sacco di altri modi, poi questo bot è stato bloccato. L'hanno un po' castrato, hanno levato questa possibilità e sono riusciti comunque a farglielo dire. Cioè, la verità è che stiamo vivendo in un mondo. In un momento in cui il provare a creare questi tipi di bot ci farà vedere un sacco di cosine divertenti di questo tipo. È quello che dicevamo all'inizio, che questo è l'anno in cui queste cose saranno messe alla prova nel mondo reale. Questo è un esempio di quello che può capitare. Esatto. Possiamo fare una controprova. Possiamo provare a mettere su un bot che facciamo, quotiamo in borsa digitalia, mettiamo un bot che fa salire il valore. Il valore delle azioni. Non lo so. Creando fake news. Eh, sì. Vediamo. L'inside trading AI. Questo può essere il futuro. Invece, Michele, ci hai condiviso un bel pezzo sulla fotografia. Sì, è un pezzo molto interessante con un sacco di spunti interessanti. Un sacco di spunti che arriva dal New York Times. Sono andati a parlare con un po' di fotografi, andando proprio a chiedergli ma, insomma, che ne pensi dell'AI generativa applicata, se vogliamo dire applicata, forse non è il termine corretto, alla fotografia. E se ne vengono fuori un po' di riflessioni interessanti. C'è chi, ad esempio, la compara con quello che. Quello che è successo con il passaggio dalla fotografia analogica alla fotografia digitale. Un po' con lo stesso strapparsi i capelli da parte di alcuni esponenti del settore. Però fanno anche delle riflessioni molto, molto belle su cos'è la fotografia. Perché poi la fotografia che di per sé aveva ucciso già di suo l'arte intesa come. Come gli dipinti. Com'è che si possono chiamare l'arte? Non lo so. L'arte figurativa. L'artefigurativa, ok. L'arte figurativa. L'arte figurativa che però si è ritrasformata. Quindi dall'essere un rispecchiare la realtà è diventata qualcosa che rispecchiava invece degli stati. Rappresentava degli stati d'animo. La fotografia. La fotografia ha preso poi il possesso di quel tipo di arte. Però poi anche la fotografia non è necessariamente rispecchiare la realtà. La fotografia può essere anche quella un'interpretazione della realtà. E cosa che può essere. Stesso tipo di parallelismo che può essere fatto poi per l'intelligenza artificiale generativa. Che messa in mano. Che messa in mano a degli artisti può far uscire qualcosa di diverso sia rispetto all'arte fotografica che all'arte figurativa. È uno strumento creativo in qualche misura, no? Sì, sì, assolutamente. Questi generatori di immagine che abbiamo sperimentato, che sono diventati anche parte di Digitalia, no? Alla fine le copertine di Digitalia dall'avvento di Miglior. Mi giorni e da lì e così via, sono questo. Sono un atto creativo che ruota intorno a un'idea che viene fuori in trasmissione. Quindi da questo punto di vista è chiaro che, secondo me, più che con la fotografia, il paragone è proprio con l'arte figurativa. È un nuovo tipo di pennello e di tavolozza che è messo in mano a qualcuno che è in grado di creare delle cose. Anche perché c'è una cosa che, secondo me, si sottovaluta molto. E poi, come tutte le arti, anche questa è un'arte che è fatta da una componente artistica, nel senso quello che è addentro, cosa vuole rappresentare, cosa vuole trasmettere chi produce l'immagine. Ma c'è anche una fortissima componente tecnica. Perché se tu hai un'idea in testa, a prescindere da qual è il mezzo con cui la vuoi realizzare, che sia il pennello, che sia la macchina fotografica, e che quindi sia un prompt, che poi in realtà non è soltanto prompt, perché poi prendi gli strumenti di Photoshop, hai bisogno sia del prompt, ma anche poi di saper usare gli strumenti più classici di Photoshop per arrivare al tuo obiettivo. Secondo me, molte persone sottovalutano questo pezzo. Pensano che tu vai lì, scrivi tre parole. Fammi una foto. Fammi una foto di un tramonto. Fammi una foto di un tramonto. E a quel punto esce esattamente il tramonto che tu, artista, hai in mente e come lo vuoi trasmettere. No, non è così. È molto più complesso ed è molto difficile far uscire quello che tu hai in mente. Cioè, è lo stesso discorso degli squarci di fontana. Quelli che vanno davanti a uno squarcio di fontana dicono, vabbè, ma questo lo facevo io. No, perché lo squarcio di fontana, oltre a essere un concetto, e oltre a essere fatto. da fontana, è anche tecnica che è stata elaborata dall'artista. Quindi è molto più complesso di quello che sembra l'arte, che sia quella generativa, di cui ne vedremo di ogni, che poi in realtà anche l'arte degli ultimi decenni. Sai che per un attimo avevo avuto questa visione di questa fontana tagliata a metà. La fontana squarciata. La fontana squarciata. Esatto, dalla già impasta a migliori. Mamma mia, effettivamente ho avuto quest'attimo di spandamento che non ho realizzato. Vabbè, comunque appunto, mi sembra veramente che un campo sul quale paragonare con. cioè, pensare alla morte della fotografia per la generativa AI è molto riduttivo. Nel frattempo, due lati di questa medaglia. Da una parte, le case produttrici di macchine fotografiche, diciamo. diciamo di alto livello, Nikon, Sony e Canon in questo momento, hanno deciso di aggiungere alle loro macchine fotografiche dei sistemi di firma delle foto per poterle dichiarare originali. Quindi se una foto viene scattata con una di queste tre macchine, chiaramente nei modelli che usciranno adesso, si può avere la certezza che sia stata scattata da quella macchina. Un watermark. Un watermark, esatto. Pare che sia resistente anche a una serie di cambi che potranno essere fatti. Ognuno, chiaramente, ha un'implementazione diversa. Ha letto che io posso sempre fotografare lo schermo del mio computer. Certo, cosa che succederà sempre. Cosa che succederà. Però, come dire, l'originalità della foto, questa viene garantita. E dall'altra parte, appunto, è uscito Midjourney 6. Tu, Michele, hai già avuto modo di curiosarlo? Usarlo? No. No, onestamente no, ma sono molto curioso. Come dicevo, se non sbaglio, prima della pausa natalizia, io a dicembre sono passato a fare il pro di OpenAI perché, effettivamente, con il nodo della L3 e il fatto comunque di poter interagire, come dire, discorrendo e non soltanto scrivendo dei prompt staccati, come succede su Discord con Midjourney, ecco. Mi sono avvicinato. Ho dato i miei soldi ad Altoman questo mese. Però adesso, un po' per quelli che sono i limiti di Dalì, perché Dalì ti permette di fare molto, ma molto meno fine tuning rispetto a Midjourney. Perché su Midjourney tu puoi scegliere tutta una serie di parametri che su OpenAI al massimo puoi provare a descrivere. Quindi, se vuoi una foto più creativa, gli devi dire fammi una foto più creativa e devi capire poi qual è l'interpretazione di OpenAI. Su Midjourney c'è un parametro, Chaos, che ti dice che ha dei valori e tu gli puoi dire queste foto fammele a Chaos 1 e queste altre fammele a Chaos 10. Quindi è molto più deterministico. Poi, vedendo la qualità di quello che è uscito, ecco, credo che adesso passerò di nuovo a Midjourney. Tanto poi Dalì 3 vai su Copilot, su Bing, e alla fine puoi farle quasi le stesse cose. Fantastico. Allora, direi che è il momento di ringraziare i nostri produttori. Siete pronti? Sempre. Sempre. Produttori esecutivi, ormai lo sapete, sono 15 anni che ve lo diciamo, ma lo ricordiamo per chi fosse arrivato adesso è il nostro modello di business di sussistenza. Noi facciamo Digitalia gratuitamente, lo distribuiamo gratuitamente, ma è un lavoro che facciamo tutti i lunedì, appunto, da un sacco di tempo, da 705 puntate. E quindi vi chiediamo di darci una retribuzione, un obolo. Ognuno decide quando, quanto, l'entità, eccetera. Si può fare in un sacco di modi. PayPal, Satispay, Bitcoin, Bonifico, Valigette per i Prof, il Value for Value tramite le applicazioni di newpodcastapps. om, e così via. Noi continuiamo a lavorare e leggiamo i nomi dei produttori esecutivi all'interno della puntata. Vi aggiungo, prima di chiedere ai miei colleghi di leggerlo, che hanno un nuovo script di download, nuovo, quindi abbiamo finalmente il sistema con le nuove API di PayPal che fa il calcolo giusto su chi è ricorrente, singolo, e dovrebbe essere tutto corretto. Se ci fossero bug, segnalatecelo, segnalateli al doc che ha fatto questo nuovo script, e lo ringraziamo per, intanto, questo impegno. E, intanto, ascoltiamo, Max, se hai voglia, almeno, di iniziare, poi magari a un certo punto dai cinque committieri. Eccoci qua, ci mancherebbe. C'è una bella lista. . nostri produttori. È giusto perché abbiamo avuto la pausa a Natalizia, cominciamo con i produttori più avanzati tecnologicamente, quelli che ci sostengono con il Value for Value streaming, che sono Michele da Milano, user 252945, Simco, Nicola Gabriele del Popolo, Ferro, Arzigogolo, The 21 Million Men, Paolo Futrava, Paolo Bernardini, Anonymous, Gianlu, Fiorezzo Pilla, Brain Repo, Idol Fellow, Filo, scusate, Fellow, Idol Fellow, scusate, mi sono distratto perché non leggo bene, purtroppo devo cambiare gli occhiali, e poi abbiamo dei Boost, The 21 Million Men, H. Grinta, e User, 25294589, che dice anche, 2000 Satoshi per 49 puntate, anche se non le ho ascoltate tutte, dal 2024 20 Satoshi al minuto con Value for Value, show imperdibile, l'ho spammato anche nel nostro TerraBitcoin. lub, la mia bimba di 4,5 anni, ringrazia per il mitico gingillato, il, no scusa, il mio, il mio gingillato, adora il gioco, Teenage Mutant Ninja Tattoos, grazie. No, grazie a te User, e grazie a tutti gli altri, finora, fantastici veramente. Proseguiamo con una sfilza di donazioni dei nostri perpetual executive producer, che essendo appunto donatori perpetui, essendo state tre settimane quelle di interruzioni, abbiamo tre denunzioni da ciascuno di loro, ovvero un euro alla settimana da Davide Tinti, uno da Manuel Zavatta, uno alla settimana sempre, uno da Gino, Giuliano Arcinotti, e Nicola Gabriele del Popolo, che aggiunge una donazione singola da 2,01 centesimi di euro. Grazie mille, grazie a tutti. Donazione ricorrente da 1,11 centesimi di euro di Filippo Brancaleoni, seguito dalle dinazioni ricorrenti da 2 euro di Alex Spagnotta, Giuseppe Benedetti e Matteo Masconale. Grazie. Ci tuffiamo in una lunghissima sezione di donazioni ricorrenti da 3 euro al mese. Simone Magnaschi, Giulia Tecnologi di Esposito Antonio, Fabio Zappa, Paola Bellini, Valerio Bendotti, Giuseppe Marino, Luca Di Stefano, Paola Danieli, Marco Traverso, Giulio Magnifico, Nicola Bisceglie, Dani Manzini, Riccardo Peruzzini, Mattia Lanzoni, Paolo Boschetti, Roberto Esposito, Diego Venturini, Matteo Faccio, Michele Olivieri, Davide Fogliarini, Alex Ordiner, Cristian Fabiani, Antonio Turdo, Federico Bruno, Danilo Sia, Simone Pignatti, Matteo Arrighi, Roberto Barison, Nicola Pedonese, Massimo Dallamotta, Arnold Van Der Gissen, Stefano Orso e Massimiliano Saggia. Uh, grande, grande fiato! Massimo, veramente. E grazie. Donazioni ricorrenti da 3,21 centesimi di euro di Davide Bellia, Elisa Imaldi e Marco Crosa. Donazioni ricorrenti da 4 euro di Marcello Piliego e di Maurizio Verrone. Donazioni ricorrenti singole, scusate, donazioni singole da 5 euro di Alessio Pappini, Claudio Tolosani e Valentina Gabasio per entrare nella zona delle donazioni ricorrenti da 5 euro al mese. E anche queste sono molte. Andrea De Lise, Michele Bordoni, Alessandro Lago, Massimo Pollasse, Enrico Deanna, Roberto Basile, Antonio Mann, Antonio Gargiulo, Paolo Manzignan, Massimiliano Dardi, Douglas Whiting, Daniele Corsi, Mirto Tondini, Roberto Tarsia, Stefano Augusto Innocenti, Matteo Molinari, Cristiano Lamarca, Michele Coiro, Sandro Acinapura, Matteo Carpentieri, Pasquale Maffei, Paolo Lucciola e Massimiliano Casamento. Scusate qualche imbrogliamento della lingua. Donazione singola da 5,32 centesimi di euro di Carlo Annibale che dice tanti auguri di buone feste soprattutto a chi non potrà festeggiare e a chi non ha nessuno con cui passare queste giornate. Come è vero Carlo, un abbraccio, un abbraccio da Alassio. Un abbraccio anche a te e a tutti quanti. Ci uniamo a questo augurio. Donazioni ricorrenti da 5,32 centesimi di euro di Flavio Castro e di Mauro Francesco Marco Zambianchi. Entriamo nella zona grandi produttori che per questa puntata sono Marcello Marigliano con la sua donazione ricorrente da 10 euro al mese seguita da quella di Maurizio Galluzzo anch'esso da 10 euro ricorrente. Tre trattini, il mitico tre trattini con donazione ricorrente da 10 euro al mese. Donazioni singole di Mario Napolitano e di Andrea Billeri da 10,58 centesimi di euro. Donazione ricorrente da 11 euro di Fabrizio Bianchi e infine la donazione singola che incorone Paolo Bravi di lead executive producer della puntata da 15,84 centesimi di euro seguita da Messaggino. Contento di contribuire, mi spiace scoprire i mi piace. Sarà mi piace a scritto mi spiace ma scoprire i mille lati diversi e interessi competenze delle persone è ancora meglio quando coincido la sorpresa con i miei. Ascolto ormai Digitalia regolarmente. Buon lavoro. Grazie Paolo. Grazie a tutti, veramente il vostro contributo è sempre molto prezioso siamo veloci perché siamo andati già lunghi ma veramente un sentitissimo grazie, grazie, grazie a tutti quanti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Solo mezzo spinellino mentre fa da Joe Rogan. No, no, si fa proprio i funghetti. Si fa tutto, chetamina, cocaina, LSD non si sa bene se è tutto insieme o soltanto una alla volta. Alcune cose già si sapevano perché comunque soprattutto per la chetamina credo sia abbastanza pubblico il fatto che gli viene prescritta credo per combattere per combattere la depressione vabbè qual è il punto? Il punto è che ci sono dei. colleghi diciamo delle persone dei manager nelle sue aziende che si sono andati a lamentare con il Wall Street Journal che insomma in riunione sia con Tesla all'interno di Tesla che di SpaceX sembrava un po' fatto personalmente penso che Elon si possa fare tutte le droghe che vuole come più o meno tutto il mondo dovrebbe essere dovrebbe essere libero di fare però ecco magari andare alle riunioni da fatto non è proprio il massimo soprattutto tipo nel caso di Starlink abbiamo visto che ha preso delle decisioni anche dal punto di vista geopolitico abbastanza importante ecco spero che almeno che quelle le abbia prese al meglio delle sue possibilità dato che anche se lo fa non è proprio uno scemo sì diciamo che al netto che alcune sostanze in molte parti degli Stati Uniti sono legali non tutte e soprattutto non per chi fa affari governativi e militari quindi questo è il problema principale quindi esatto tra l'altro c'è anche quel tema lì ok e questo è uno e poi appunto il resto è tutto era già ben chiaro Hyperloop che è fallito sì Hyperloop che è fallito e che non stava andando da nessuna parte poi c'è da distinguere secondo me spesso si fa confusione tra Hyperloop e Boring Company perché Hyperloop tra l'altro era della Virgin ah Hyperloop era esatto fondato da Richard Branson con i soldini di Richard Branson poi è entrato è entrato anche Musk quindi erano quelli sotto sotto vuoto che aspiravano i i carrelli trasportatori mi ricordo che un po' di tempo fa anche in Italia si parlava di un Milano-Torino un Milano-Roma non mi ricordo con con Hyperloop da nessuna parte del mondo è mai stato un business e spesso si dice che in realtà fosse un un diversivo da parte di Musk per far sviare le amministrazioni locali soprattutto in California per quando si trattava di decidere se mettere dei nuovi treni dato che gli Stati Uniti sono abbastanza poveri per quanto riguarda il trasporto pubblico soprattutto quello a media lunga a media lunga distanza e quindi sono rimaste solo le automobili? e quindi sono rimaste solo delle automobili un po' di conflitto di interesse che hanno un po' dei problemi pure loro esatto Cybertruck sì qualcuno mannaggia io ci credevo nel Cybertruck bello è bello a me piaceva bello però pare che abbia qualche problema tecnico non solo Cybertruck tutte le auto cioè ci sono spesso dei problemi che vengono dichiarati come problemi dei guidatori ma in realtà quando sono magari cose conosciute a livello di fabbricazione eccetera questo chiaramente non non fa una bellissima pubblicità ecco sì sì anche la politica nei confronti degli utenti non è delle migliori da questo punto di vista perché c'è un diffuso tentativo di far ricadere sempre responsabilità sugli guidatori piuttosto che sui malfunzionamenti diciamo di fabbrica esatto insomma l'impero sembrerebbe scricchiolare però lui ha chiuso l'anno con 95 miliardi di utili infatti vi ricordate che aveva speso tutte aveva rotto il salvadanaio per comprare X che poverino doveva mangiare pane e cipolle e non c'era più una lira e invece 50 miliardi sono il suo capitale personale il suo portafoglio e 95 i valori delle sue azioni quindi insomma sì anche perché poi X non se l'è comprato soltanto col suo porcellino ma col suo porcellino di una di X investitori e tra l'altro adesso non mi ricò sì ok c'è anche quello nelle notizie infatti poi è stato tagliato del pare del 70% la valutazione la valutazione di X quindi per chi ha messo dei soldini adesso non so quanto Musk ci abbia messo non me lo ricordo non so neanche se pubblico però ecco sarà difficile che riavranno tutti i soldi indietro ecco può essere una previsione dell'anno anche non penso per il 2024 ma secondo me è un paio d'anni che X venga disassemblata e venduta al miglior offerente o magari no e chi lo sa questa è una bella previsione tu che dici? sì? eh prima o poi secondo me si va in quella direzione perché no? perché non è soltanto sua appunto ci sono degli investitori dietro e prima o poi come è successo anche per Twitter gli investitori vorranno un po' di soldini indietro non è insomma anche se lui vuole salvare il mondo e il free speech non so se gli altri investitori gli altri investitori interessi altrettanto due spiccietti in tasca per riuscire a restituirli ce li ha eh adesso quindi eh vabbè dipende cosa ha scritto sul contratto non penso che debba dargli di tasca sua esatto e invece Meta ecco questa aiutatemi a capire se è una una butade italiana o la commissione allora l'Italia ha chiesto il pagamento dell'iva a Facebook di un'iva fra l'altro per gli anni passati quindi anche un'iva apparentemente non pagata non superò una transazione non su un valore ma sul sull'avere degli utenti sull'iscrivere utenti alle sue piattaforme dove si iscrive l'utente fondamentalmente sul valore diciamo proprio portando alla luce in maniera esplicita e addirittura facendone un uso in termini di valutazione quantitativa monetaria della transazione composta dal fatto che io mi iscrivo ed iscrivendomi sulla tua piattaforma di fatto ti sto vendendo i miei dati personali esatto e quindi quella è la transazione anche se non c'è scambio economico e quindi va tassata anche se non ci sono i soldi sopra punto interessante c'è un valore aggiunto è molto interessante non ci dimentichiamo che al capone l'hanno beccato col fisco questa è la guardia di finanza ma questi col fisco sono molto bravi eh eh sì allora la cosa interessante è che il allora l'Italia ha un'esplosione ha cercato di porre questa multa e per dare valore ha chiesto alla commissione europea sull'IVA la VAT Euro Commission VAT VAT VAT VAT non VAT vabbè VAT eh essendo che l'IVA o la VAT come dice giustamente il nostro economo è un qualcosa di europeo dovesse eh passare la multa italiana e quindi diciamo avere un ok si può andare da parte della commissione europea tutti gli stati dovrebbero agire allo stesso modo quindi sarebbe un un bel colpo cioè non tanto perché la multa italiana sono 870 milioni di euro è importante non è chiaramente non penso che cambia l'Italia la la finanziaria eh due soldi sì no beh spiccietti che aiutano sempre assolutamente sì non si buttano mai via eh però ecco potrebbe essere veramente che un un tentativo voglio capire se cioè come io trovo molto molto interessante la cosa in sé cioè qual è la base cioè se esiste veramente una base legale ci sarà ah chi lo sa questa è questa è veramente una bella domanda perché appunto finora la l'imposta è sempre stata su una transazione economica cioè tu paghi e su quello ci aggiungi forse Michele ne sa di più io non sono esperto in tal senso se questo concetto di valore aggiunto appunto può essere introdotto e poi la domanda ovviamente che viene immediatamente è come l'hanno quantificato poi cioè che valore viene dato alla transazione per poterci aggiungere l'IVA appunto il valore aggiunto comunque sicuramente è una ulteriore dimostrazione del fatto che c'è questa crescente questo crescente contatto tra questo mondo che è stato per qualche tempo chiuso in una bolla di protezione sicuramente per le politiche americane ma poi condivise a livello del mondo occidentale e invece adesso diciamo il fatto che si cominciano a fare i conti con con le istituzioni con tutti hanno capito che è il momento di provare a mettere un po' un freno e mettere un po' le mani sugli utili che queste aziende fanno eh sì fanno gola fanno gola vedremo queste sono battaglie battaglie che si giocheranno in tribunale si giocheranno in tribunale interpretazione di leggi che non erano state pensate per questi scopi per queste applicazioni quindi vedremo però un applauso alla guardia di finanza per aver pensato dai una volta tanto una volta tanto sono andati a beccare qualcuno insomma il pesce grosso esattamente fantastico fantastico delle altre notizie su Meta praticamente abbiamo abbastanza accennato probabilmente nella fase iniziale non so se c'è qualche cosa che vogliamo aggiungere o passiamo oltre passiamo oltre passiamo oltre tutta la moderazione di cui abbiamo già parlato in passato ah i pedofili e i terroristi esatto che bello belli argomenti fatto bello argomento invece secondo me è questa questa digressione a partire da dal lavoro di Bruce Perens che è uno degli artefici delle licenze del mondo dell'open source si dice su The Register esce un'intervista nella quale ci si chiede cioè si chiede o meglio lui sostiene che ormai il mondo dell'open source non funzioni più perché l'idea di il software deve essere gratis ci sono modelli di pagamento modelli di guadagno modelli di profitto diversi che poi permettano comunque grazie all'assistenza eccetera di fornire comunque un supporto un supporto economico a chi lavora in questo mondo invece alla fine quello che succede è che molte grandissime aziende usano questo software senza poi creare effettivo valore per quello che è stato usato quindi secondo lui non funziona più questo modello e propone un nuovo tipo di software libero questa la lascio a voi ragazzi questa è una discussione secondo me che meriterebbe una puntata intera dai quindi non è che ce la possiamo lavorare qui in due battute se non osservando che effettivamente la la la riflessione direi senza entrare nel merito semplicemente la constatazione di dire guarda sono passati 30 anni da quando certi tipi certi modelli di funzionamento del sistema delle licenze del sistema dei contratti legati col software sono stati introdotti e forse è il momento di ripensarli questo io sono profondamente d'accordo poi è così articolata così complessa questa discussione sull'open source su questi su questi su queste osservazioni appunto del del fatto che non ritorna l'investimento che viene sfruttato l'investimento l'esempio che lui fa è IBM che di fatto si è comprato Linux comunque nella versione business queste cose qui e quindi chiaramente diciamo è interessante e va dibattuto per bene si lo definisce post open come se fosse appunto un nuovo modo che mantiene il buono dell'open source però cercando di creare fondamentalmente un certo tipo di remunerazione un certo tipo di valore perché poi il failure è un'altra cosa che è il valore corretto da questo punto di vista non è l'unica sua cosa io consiglio a tutti di dare una lettura su The Register sì perché secondo me anche vista il tipo di persona ne sentiremo ancora parlare sarà una discussione che si muoverà all'interno del almeno di quel tipo di mondo se non abbiamo grandi altre notizie io appunto approfitterei della puntata ma ci abbiamo tutto l'anno davanti dai esatto e passerei invece ai primi gingiri del 2024 che ne dite? che responsabilità i primi gingiri del 2024 vai signore e signori i gingiri del giorno i gingiri del giorno sono i regali dei digitaliani per i digitaliani ogni fine puntata selezioniamo hardware software libri letteratura qualsiasi cosa che abbia una qualche attinenza con il mondo digitaliano che abbia colpito la nostra curiosità stravolto la nostra esistenza o qualsiasi sfumatura nel mezzo iniziamo con Michele vai allora se nelle vacanze di Natale avete finito di giocare tutta la libreria del vostro Miju Plus Mini Plus quindi tutti i giochi del Game Boy che vacanze di Natale lunghe molto molto lunghe magari siete andati andati in giro per lo spazio tempo e avete giocato a tutti i giochi di tutte le piattaforme magari non avete guardato la piattaforma disponibile sull'Onion OS che è quello dei port dei dei port nel senso non stiamo parlando più di emulatori ma di giochi che girano nativamente sul dispositivo tra questi ovviamente c'è Doom non poteva essere altrimenti però tra i port più interessanti e meno scontati c'è il primo Diablo e Diablo Hellfire che è l'espansione anche se poi non non ufficiale e niente c'è un tramite un progetto un progetto GitHub Diablo oramai è praticamente multiplattaforma lo potete giocare su qualsiasi dispositivo compreso lo smartphone quindi se non avete il Miju Plus potete passare allo smartphone utilizzando lo stesso lo stesso progetto l'unica cosa che vi servono i farmaci file delle risorse quindi i livelli le grafiche quelle vanno trovati dai vostri dischetti originali dai vostri dischetti originali oppure su GOG Google Games dove c'è l'unica versione attualmente legale dal vero funzionante di Diablo su piattaforma Windows non so se anche sulle altre ma credo solo Windows dove costa una decina di euro spesso è in promozione oppure puntini puntini questa la lascio sfumata facciamo prima se vi andate a cliccare il link nelle note dell'episodio trovate GitHub è molto semplice da installare ci sono poi le istruzioni per il Miju Plus e poi ci sono tanti altri giochi che non sto qui a citare quindi c'è ancora da divertirsi su questo piccolo dispositivo malefico fantastico grazie mille Michele Max eccoci qua allora non è tutti quelli che non hanno consumato tutte le proprie energie giocando ai giochi di cui parlava Michele magari hanno ancora lo spazio per fruire di qualche contenuto non so se ne abbiamo già parlato ma ho visto durante le vacanze di Natale ho concluso la visione di questa miniserie su adesso il voto mentale mi pare su Apple TV adesso comunque vi do subito il riferimento che si intitola A Murder at the End of the World che è un'interessante rivisitazione del concetto del giallo della stanza chiusa fondamentalmente ambientato peraltro nei panorami meravigliosi dell'Islanda credo che però ha un fortissimo connotato digitaliano la protagonista è una genzetta una giovanissima e tutta la storia ruota intorno ad una serie di ehm diciamo di caratteristici comportamenti appunto digitali legate con hackeraggi con la capacità di e anche proprio in assoluto l'impianto complessivo dello scenario in cui è ambientato questo giallo classico con una morte misteriosa che poi viene seguita da altre morti in un luogo chiuso e così via e però tutto quanto che ruota intorno a questi concetti digitaliani e ovviamente con la presenza fondamentale dell'intelligenza artificiale vale la pena di vederlo è un po' lungo sono sette puntate secondo me se lo facevano in tre sarebbe stato un cavolavoro questo è un po' purtroppo un effetto che oggi è abbastanza diffuso questa bulimia dei contenuti di cui parlavamo anche prima si chiama sbrodolamento of the of the trama è molto quindi è faticoso poi alla fine se però uno riesce a superare la puntata tre, quattro, cinque la uno, la due e l'ultima vanno benissimo la tre, la quattro, la cinque sono inutili i sbrodolamenti però contengono scusa mi stai parlando della serie di qui oggi o delle serie di Lost perché più o meno è uguale o anche delle puntate quelle quante puntate erano settecento prima o seconda ok siamo tornati alle puntate filler di Olly e Benji no no no qui invece vale la pena dai di vederlo è interessante per noi digitaliani vale la pena di fare lo sforzo di arrivare alla fine e comunque poi la conclusione sia pure è un po' strano perché la conclusione è effettivamente quella che poi ti aspetteresti sembra sto grandissimo colpo di scena però è raccontata in una maniera particolare e Marder at the end of the world grazie mille Max quindi videogioco da Michele serie interessante thriller da Max e io porto un libro questa volta porto un libro che è uscito in realtà da un po' di tempo che mi è capitato di riavere fra le mani in questo periodo natalizio che è Origin di Dan Brown che è l'ultimo della serie di Robert Langdon il protagonista del codice da Vinci per capirci e è il classico romanzone alla Dan Brown quindi molto piacevole da leggere il protagonista cerca sempre di risolvere un caso non voglio raccontare tutto ma vi dico che uno dei personaggi importanti all'interno di questo libro e quindi un personaggio fra l'altro che fa un po' come dire dà un po' una visione anche di quello che è la fantascienza di cui ogni tanto parliamo è un'intelligenza artificiale quindi esatto quindi come dire se avete voglia di passare comunque delle ore piacevoli perché poi alla fine sono libri grandi ma che scorrono veramente bene leggendo qualcosa che comunque un pochino magari fa anche ragionare su quello di cui parliamo anche qua dentro Origin di Dan Brown penso ormai si trovi per qualsiasi formato libro e digitale e cartaceo che esista dai gli abbiamo dato tutto gli abbiamo dato il libro gli abbiamo dato la serie televisiva gli abbiamo dato i giochi i retro giochi da giocare direi che i nostri ascoltatori sono sistemati per il dopo feste esatto 2025 e dopo i gingilli siamo arrivati alla fine quindi fine di questa puntata standard la prima puntata standard del 2024 standard anche se poi manca il doc ma chissà forse torna la prossima settimana lo scopriremo che cosa vi dobbiamo dire di importante? Nulla, anche quest'anno ci fa piacere se ci lasciate delle recensioni in giro se ne parlate ai vostri amici, se ci portate nuovi amici qua ad ascoltare ditegli che vi mandate voi così almeno sappiamo chi ringraziare sappiamo chi ringraziare per il resto buon anno penso che l'8 di gennaio vada ancora sia ancora legale dirlo e fate entrare a Scania l'8 di gennaio mi raccomando quindi per questa sera è veramente tutto dallo studio di scorta di Milano Centro un saluto e un buon anno e una buona settimana da Francesco Facconi da un sempre trionfante studio cittadino di Avellino un abbraccio da Massimo De Santo e da un medio studio di Milano Isola un ciao da Michele Di Mani sempre molto composto però un po' di più di prima ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata di Digitalia ciao ciao a tutti

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