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Lunedì 25 Novembre alle 20:50

707

Pornodinosauri

Apple resiste alle pressioni di permettere pagamenti con sistemi di terze parti. Il lancio di Vision Pro. Amazon spinge verso IPv6. La lettera di Hans Reiser dal carcere. Molestie su Facebook e Instagram. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

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Digitalia #707 - Pornodinosauri

Digitalia #707 - Pornodinosauri

Settimana del ventidue gennaio duemila ventiquattro, l'App Store spezzato, Apple Vision Pro in arrivo, l'accelerazione di IPV6, ma anche altre mucche, postini condannati e assassini. Questa è molto l'altra escaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia, quella digitale all'italiana. Dall'emistudio di Guria 1 di Sanremo, qui è Franco Solerio. Dallo studio di Milano, Michele Di Maio. E dallo studio dei Castelli Romani, Giulio Cupini. Buongiorno amici, bentornati all'ascolto di Digitalia. Buonasera ai miei colleghi on-air con me lunedì sera. Lo sapete, voi siete l'ascolto che lunedì sera registriamo tutto aperto, tutto open, dove potete verificare che tutto quello, che ogni singola castroneria, ogni singolo errore, ogni singolo rumore, viene registrato e finisce nel podcast. Qui non si edita praticamente nulla, anche perché insomma Michele e Giulio sono dei gentiluomini, non si fanno scappare certamente delle cose avisticievole. L'eleganza regna sovrana in questo podcast da sempre. Poi quando c'è Giulio poi un'attenzione in più all'educazione. E' una garanzia, un sigillo di garanzia. Un sigiulio di garanzia. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deliberato che Apple dovrà offrire metodi di pagamento esterni all'App Store. E Tim Cook ha detto "sì, sì, ci facciamo noi". Non c'è problema. Tanto comunque il 30% ce lo dovete dare perché quello non fa parte delle fee di pagamento. Infatti riassumiamo un po' come è andata perché Apple ha perso parzialmente questo processo contro Epic su molte delle cose che le venivano scritte, tra cui una delle più importanti, negli Stati Uniti. C'è stato un obbligo finito anche senza possibilità di ricorso in quanto la Corte Suprema ha rifiutato l'appello da parte di Apple di dover inserire la possibilità all'interno di iOS da parte di sviluppatori di poter offrire metodi di pagamento alternativi. Oggi Apple prende tra il 15 e il 30 di moltissimi degli acquisti delle applicazioni. Ci sono alcune che si sono tirati via, che non fanno più comprare in app proprio per uscire da questo balzello. E quindi Apple ha detto "ragazzi, io vi vengo incontro, ho una soluzione che renderà tutti contenti". Tutti i membri del board di Apple è una parte, neanche tutti degli azionisti. Sì, è stata proposta ed è stata messa all'interno dei DevKit la possibilità di inserire rimandi a metodi di pagamento esterni con una clausola molto importante che prevede il fatto che comunque su queste transazioni che vengono generate dai link cliccati all'interno delle app ci sia comunque un pagamento di una fii del 27% che dovrà essere corrisposto previo alla condivisione di dati finanziari dell'azienda che possono essere controllati in libri contabili in qualsiasi momento. Il becco che mi buchi, i cacciolini, il numero della moglie, tutta roba in frigo. Fondamentalmente l'aggettivo draconiano credo che sia adatto. Sì, ti permettiamo di farlo, ma di fatto diventiamo i tuoi controllori e ci dai libero accesso ai tuoi bilanci, ai tuoi libri contabili. C'è anche lo Jus Primae Noctis. Quello non manca mai, ci mancherebbe, ma con Tim Cook uno è tranquillo. Non ho detto se con l'uomo o con la donna. Lo Jus Primae Noctis originario era particolarmente sessista. Invece se tu avessi ascoltato Barbero avresti saputo che lo Jus Primae Noctis è fondamentalmente una balla che non ha nessuno. E allora perché me l'hai tirato in ballo? L'hai detto tu. Specchio riflesso. Esatto, proprio quello che Barbero dice spesso. Specchio riflesso immagino. Il tuo magister istorie. L'avevamo detto, molla Tim Cook, molla. Lascia un attimino più di guinzaglio, perché poi se non lasci un po' di guinzaglio finisce che qualcuno, la vecchia regola degli amici, ti bastonano e ti bastona. L'esempio era, vedrai che lo bastonano proprio su quello che interessa di più, cioè l'apertura a cose alternative, l'apertura di App Store, questo che sta succedendo in Europa, in Stati Uniti è successo che gli han detto devi aprire un metodo di pagamento alternativi. In Europa addirittura entro marzo side loading e possibilità di App Store alternativi. Più maziati di così, non si può. Piantala di tenere queste posizioni insostenibili, perché non è che sono tutti scemi, non è che nel momento in cui tu ti adegui a questa legge che ti hanno fatto in una maniera così evidentemente da bullo, perché è bullismo questo, non puoi definire in nessun'altra maniera, non puoi pensare che lo stesso legislatore o lo stesso Corte Suprema che ti ha appena chiesto quella cosa, non veda questa tua risposta come un tentativo di "sì lo faccio, ma in realtà non lo faccio e ti sto prendendo per il culo". Finisce poi che ti maziano di nuovo e sempre di più, che senso ha? Credo che faccia parte della cultura di questa azienda, l'esplosione che hanno avuto dalla polvere dei tempi pre iMac che stavano per fallire, iMac, iPod, iPhone, esplosione totale, siamo quelli che hanno cambiato il futuro e va bene tutto quello che vuoi, si sentono in diritto. Per loro è normale, il fatto che loro chiedono il 30% di tutto quello che passa sullo Store, di tutti i soldi che qualsiasi persona al mondo guadagni vendendo qualcosa attraverso gli iPhone, per loro è un diritto, proprio come lo USPrima e Noctis, cioè noi siamo i signori della terra, siamo quelli che hanno inventato questo futuro, voi non potreste fare tutto questo senza di noi, è nostro diritto razzolare un terzo di tutto quello che fate ed è veramente noi contro di loro, cioè diventa veramente una cosa antipatica, quando alla fine quelli degli USPrima e Noctis a vivere nel castello e a farsi portare la tassa sul macinato, non sono mica più lì, hanno fatto una brutta fine, bisognerebbe spiegargli anche questo a Tim Cook e ai suoi compagni della Silicon Valley. Decapitazione. Grazie a quello che avete inventato, è vero, avete inventato il futuro, tutto il mondo va copiato, tutto passa di lì, benissimo, sono 15 anni, avete fatto bello o cattivo tempo, in questi 15 anni avete accumulato delle fortune, tanto che un'azienda che stava fallendo oggi è la più grossa azienda dell'universo conosciuto, ci mancherebbe. Vi siete messi in tasca degli stipendi fantasmagorici, siete tra le persone più ricche del mondo, e cazzo mollala lì no? Basta! Basta! Perché ti devi rendere anche antipatico? Vuoi avere i soldi ed essere antipatico? Molla un attimo lì, vieni incontro, tanto non succede niente. Non è che nel momento in cui molli su una cosa del genere, di colpo l'Assemblea degli Azionisti dice "No, Tim Cook a casa perché ha perso altri 500 miliardi, ne guadagneremo solo 5 milioni di miliardi di miliardi, quei 500 miliardi in meno che ha perso". No, non succede niente, è proprio hubris questa. Da fan, è sbagliato, ma da appassionato e utente dei prodotti Apple da tantissimi anni, mi sta antipatica questa cosa, è una cosa orribile e questo vale per tre quarti di mondo, anzi credo che il 100%, ascoltando commentatori, quelli più Appleofili, proprio i fanboy più sfegatati, sono tutti contrari a questa cosa, il gruber è contrario a questa roba qua, capite? E credo che il giorno d'oggi sia proprio, o lavori dentro Apple e allora forse sei, ma se no chiunque è fuori di lì dentro è esterefatto da queste cose. Sì, ma il bullismo di cui parli ha un termine economico molto preciso ed è abuso di posizione dominante, per quanto poi le leggi antitrust è sempre complicato applicarle e infatti anche il governo degli studenti si sta provando a muovere in quella, anzi si è imbossa a questo punto, in quella direzione, però loro lo fanno perché il mercato glielo permette, anzi la mancanza di mercato glielo permette, loro sono i signori del loro wallet garden e lì fanno quello che vogliono, però ecco un consiglio d'amministrazione, un board che dice no vabbè, non ti preoccupare, ecco l'anno prossimo guadagniamo un po' di meno, ok pacca sulle spalle andiamo, non credo che esista finché tu non gli provi che l'antipatia porti a un di crescita di fatturato e di profitti, ma non è successo. Beh è difficile affermare quello che non hai fatto, però gran parte del successo di Apple pre iPhone e anche al lancio di iPhone è stato di essere un'azienda dalla parte del consumatore, di fare successo perché facevano dei prodotti appetibili ai consumatori. Oggi, attenzione, c'è un grosso rischio per Apple in questo comportamento, oltre a quello di incorrere in sanzioni più forti, a leggi ancora più violente. Oggi Tim Cook si sta giocando la poltrona pensando di inventare il futuro con un altro dispositivo che dall'altro ieri è in vendita negli Stati Uniti, verrà consigliato la prossima settimana e di cui molti sono, anzi siamo, dubbiosi dell'effettiva utilità che è l'Apple Vision Pro. E l'Apple Vision Pro ha un problema. Oggi Eloisa mi chiedeva a cena "ma di cosa parlate stasera?" e io gli ho detto "ma tra altre cose hanno iniziato le vendite l'Apple Vision Pro, sai, casco, realtà virtuale, eccetera". "Figo!" "Che ci fai?" "Che ci fai?" E io la guardo e dico "una mazza, e perché? E perché no? E perché? E perché Netflix non ci sarà, e Spotify non ci sarà, e un mucchio di applicazioni non ci saranno. E perché gli sviluppatori sono così resti a buttarsi lì dentro a investire tempo e a cose? Chissà, forse perché hanno dei dubbi a investire una piattaforma al cui futuro è ancora incerto, con un padrone così draconiano, prepotente e bullo, come dicevamo prima. Magari quando devi presentare agli azionisti e spiegare il perché hai mollato su certe cose, può avere senso dirgli "perché adesso presentiamo un prodotto e abbiamo bisogno che tutto il mondo ci voglia bene". Se invece tutto il mondo ci vede come dei tiranni, e beh, magari c'è più spazio per qualcun altro che presenterà dei prodotti analoghi con un atteggiamento un pochino più amichevole nei confronti del pubblico e degli sviluppatori, che ricordiamo sono quelli che hanno fatto la fortuna. Ricordando, ricordando che quando è uscito l'iPhone, il tizio con gli occhiali tondi che lo presentò sul palco disse "applicazioni terze parti, sdk, chi se ne frega, vanno benissimo le applicazioni HTML, vanno benissimo le applicazioni nel browser, avete Safari? Utilizzate le applicazioni nel browser, chi se ne frega, noi non vogliamo aprire gli sviluppatori". Che schifo. Cosa ha cambiata sei mesi dopo, furor di popolo, è che ha fatto veramente il successo dell'iPhone, perché il successo dell'iPhone, mi dispiace, l'hanno fatto gli sviluppatori. Certo. Tra l'altro, per chiudere il discorso precedente, ok il Vision Pro tutto corretto quello che hai detto, però veniamo, sul lato iPhone invece, veniamo da un quarter l'ultimo dell'anno scorso, dove Apple, se non ho capito, mi sembra di ricordare, ha avuto la quota di mercato più alta anche credo a pezzi. Di Samsung. Esatto, è stato il primo produttore a pezzi, a pezzi che non è da poco per un dispositivo che costa x volte il suo più diretto competitor. E certo, ma quando sei più vicino ad avere la totalità, più sei vicino, meno sei difendibile da iniziative antitrust e cose del genere. Infatti è anche la storia di Microsoft in molti sensi, perché nel momento in cui si sono inimicati quel pubblico, quel tipologia di sviluppo, poi esce Windows Phone e non ti sale nessuno a bordo e quindi la storia insegna. Non solo, gli utenti, gli sviluppatori, i legislatori, perché la Microsoft di Balmer ha fatto un mucchio di soldi, ma ha preso anche le mazzate, ricordiamoci la multina europea, l'obbligo a mostrare la scelta dei browser che ha segnato l'inizio della fine del dominio di Internet Explorer. Ma anche come ci si è arrivati a quel momento, quando addirittura Internet Explorer teneva fermi lo sviluppo di tutto il resto per poterlo ancorare a quella tecnologia e fare sempre più soldi. Vedremo, è una Apple che a me colpisce il fatto che continua a pensare che abbia il diritto di decidere sull'utente, su terzi, compresi gli sviluppatori con le policy più corrette. Se pensate, leggendo gli eula di Facebook, una delle cose che emerge è che loro hanno un rimando diretto con gli eula di iOS in cui si dice "non è possibile infrangere gli eula di terzi all'interno dell'App Store", quindi se tu fai una cosa che va contro gli eula di un terzo sviluppatore, in teoria loro ti bannano l'app. Poi però nel momento in cui loro prendono delle decisioni, come questa dei pagamenti o altre cose di questo tipo, che vanno contro la possibilità di utilizzare un sistema aperto dove tu già paghi una fee al tuo gateway di pagamento e quindi c'è una sua contrattualistica, la legge cambia e allora così è difficile anche trovare una quadra per fare un business stabile. Ed Apple va anche contro le sue stesse, contro il suo stesso mantra o uno dei suoi mantra principali che abbiamo sentito in questi anni. Una considerazione interessante di Craig O'Canberry che diceva che lo sviluppatore che andasse su un mercato concorrente, che andasse su un metodo di pagamento concorrente, dovrebbe pagare il metodo di concorrente che gli da magari dei vantaggi per gli upgrade, le cose che mancano sull'App Store, è inutile che stiamo di nuovo a ripeterle, dovrebbe pagare oltre a quello che si paga normalmente per lo store concorrente, il metodo di pagamento concorrente, le fide alla carta di credito, di nuovo il 27% a Apple e dovrebbe recuperare quel 27% perché da qualche parte le deve recuperare. Però Apple gli impone di segnalare tutti i pagamenti, di tenere traccia di tutti i pagamenti, tenere traccia vuol dire dati, vuol dire raccogliere i dati di tutti i suoi utenti e qual è il modo migliore per recuperare dei soldi e per far quadrare i bilanci nel ventunesimo secolo? Quando hai un fracco di dati, venderli ai data broker e quindi andare contro la privacy degli utenti. Per cui Ockenberry dice alla fine dei conti Apple così costringe i suoi sviluppatori a rendere l'iPhone una macchina qualunque dal punto di vista della privacy, esattamente come succede sulle piattaforme alternative, come succede sul web, come succede… dove l'utente utilizza dei software e non ha più quella tranquillità di non essere tracciato. Può darsi che sia un ulteriore motivo per Apple, un ulteriore tentativo di distogliere l'utente da utilizzare app che hanno pagamenti in terze parti, però di nuovo va da sé nel momento in cui non pensiamo al piccolo sviluppatore, pensiamo a YouTube, pensiamo a Spotify, pensiamo a Shopify, pensiamo ad Amazon, pensiamo a… tutte le volte che compri di lì se devi dare il 27% lo devi recuperare da qualche altra parte e voilà vendo i dati qualcosa me lo recupera. Va bene, Vision Pro visto che abbiamo accennato, immagino qualcuno di voi si è messo la barba ai bassi fifinti, abbia acceso la VPN e abbia cercato di prenotarlo come se fosse un cittadino statunitense. Io ho comprato subito la lampada di Chea a forma di testa. Quello per mettercelo sopra. Geniale questa cosa qui, non so chi è che l'abbia scoperto. Com'è che si chiama la lampada? Si chiama Iskarna LED Table Lamp. La lampada LED che è un uovo, sembra una testa eccetera ed è perfetta. E sta bene bene col Vision Pro. Quando poi la illumini, vedere questa testa finta illuminata col Vision Pro dà anche quella un'impressione veramente di qualche cosa di distopico. Comunque questo device come un po' tutti i visori in realtà perché anche gli altri io non ne ho comprato nessuno, né di Playstation, né di Oculus, né di niente. Non mi attira molto a livello personale anche se sono curioso di vederne la tecnologia dal punto di vista di quello che può aver fatto Apple di diverso rispetto agli altri. Li ho provati, ne ho provati tanti. L'unica volta in cui probabilmente sono rimasto colpito è quando qualche studio di architettura mi ha fatto vedere degli esempi di immersione nella sua progettualistica della casa. Lì ho potuto cogliere qualche spunto professionale per fare queste cose ma non di più. La cosa che mi colpisce molto tra i vari articoli che leggevamo è anche questo atteggiamento che è molto coerente con quello che dicevamo prima rispetto agli store, anche nel modo in cui vogliono che i giornalisti, la stampa, le persone in generale raccontino il prodotto e quindi si evidenziava con un approfondimento fotografico il fatto che al lancio stampa non è stato permesso ai giornalisti di fare delle foto mentre si veniva utilizzato il prodotto proprio perché loro tendono a voler far dimenticare il fatto di avere una batteria collegata. Il controllo della comunicazione è una specialità della casa, è il controllo stretto sulla comunicazione. Infatti i giornalisti che hanno avuto comunque questa settimana è stata una settimana piuttosto ovviamente in previsione del lancio è stata una settimana piuttosto impegnativa per le PR di Apple, quindi è uscito il video su YouTube con l'attore che lo prova, tra l'altro l'unico motivo per utilizzarlo che ci vedo è provare la demo con i dinosauri, onestamente è l'unico che mi interessa. E poi sto producendo un sacco di contenuti del genere dicono. Anche perché non ne ha altri. E certo, e il problema è che alla fine di dinosauri ti rompi anche le balle, o lo riempi di porno, ma non mi sembra. O di porno dinosauri. I famosi porno. E i giornalisti appunto quelli più famosi da MKBHD e Sochi oramai hanno provato il Vision Pro almeno tre o quattro volte e questa settimana è stata la prima volta che gli è stato concesso di poter pubblicare delle foto con il dispositivo in testa e con la piccola nota sotto che la foto doveva essere scattata dal fotografo ufficiale dell'Apple che era lì nella sessione Deep Test che faceva le foto come a Gardaland. Io mi chiedo il posizionamento di questo prodotto. Quando è uscito iPhone non è uscito nel vuoto. Tutto il mondo aveva lo smartphone oramai, non lo smartphone, il cellulare, il telefono portatile. Tutto il mondo. E tutto il mondo cambiava il telefono portatile una volta all'anno perché c'era la guerra. A quello sempre più piccolo, quello più portatile, quello che si apriva a conchiglia, quello che faceva un minimo di più, quello che aveva l'UWAP, quello che aveva il T6, il T7, il T8, il T11 eccetera. Era perfetto, era una rincorsa. Tutti avevano il telefonino e tutti cambiavano il telefonino e quindi tutti avrebbero voluto un telefonino migliore. Un telefonino infinitamente migliore ha fatto il botto e ha reso Apple quella che conosciamo. iPad. Partiamo dall'iPod se vogliamo. Tutti ascoltavano la musica in portabilità, nell'UWalkman, poi col Discman e tutti ogni tot anni cambiavano il dispositivo per ascoltare la musica nell'attesa di qualcosa di più bello, di più figo, di più funzionale. È uscito l'iPod, ha fatto il botto. L'iPad, perfetto. C'era qualche tablet, c'era poca roba, c'era quelle robe con Windows che ci scrivevi, ma era presentato sul divano per quell'esperienza sul divano, una cosa che facciamo tutti, leggiamo i libri, leggiamo i quotidiani. Ed effettivamente non ha fatto il botto dell'iPhone, ma ha fatto una bella onda, ha fatto un bel successo. L'orologio ce l'abbiamo tutti e tutti non dico che lo cambiavamo una volta all'anno, però ci guardavamo spesso, il mercato degli orologi era un mercato fiorente, chi era più girato sugli orologi digitali, quelli più sportivi, quelli più di eleganza, di moda o robe del genere, è perfetto. È uscito l'Apple Watch e ha fatto non un fracasso, ma è diventato un prodotto che si sostiene bene e che porta dei proventi. Questo affare qui che sbatti sulla faccia, che cos'è che sostituisce? La vita? O sostituisce la vita? Dice "da ora in avanti la tua vita sarà l'esperienza immersiva, lo special computing, e quindi andrai alle feste di compleanno di tuo figlio con 'staffare sulla faccia' per fare le riprese in 3D e quando andrai in vacanza ti metterai 'staffare sulla faccia' e quando farai l'amore con tua moglie lo farai con 'staffare sulla faccia'". O sennò a che cacchio serve? Sono limitato io forse? No, allora se guardando dalla prospettiva di Apple, e io prendo per buono appunto questo video di 20 minuti che hanno pubblicato su YouTube qualche giorno fa, l'idea è non sostituire, perché a me mi viene molto strano pensare che posso sostituire, ma quantomeno affiancare quasi tutte le esperienze di cui tu hai parlato. Se appunto un video di 20 minuti può identificare quelle che oggi sono le priorità di Apple, i selling point di questo dispositivo oggi sono sicuramente la parte audiovisiva, con tutti i limiti che abbiamo detto della mancanza delle applicazioni, quindi sostituire o affiancare il tuo, il TV di grandi dimensioni che hai in salotto con tutti i problemi, perché poi comunque devi avere un po' di soldini per comprarne uno per ogni membro della famiglia, perché sennò hai delle difficoltà. C'è la parte di comunicazione, quindi si parla di tutte le caratteristiche che ha la videoconferenza, sia quella con altri dispositivi come un iPhone, sia quella tra Vision Pro con la simulazione tra l'altro veramente creepy della persona dall'altro capo del telefono virtuale. Si parla appunto di esperienze immersive, quelle dei dinosauri che però secondo me sono puramente effetto wow una volta come demo. E poi che altro? La parte di lavoro, la sostituzione non tanto dell'iPad ma quanto dello schermo del Mac Pro o dell'iMac. Quindi tu sei lì con il computer, con il laptop sulle ginocchia e invece di guardare lo schermo del PC, guardi lo schermo virtuale sul Vision Pro. E ti metti una roba sulla testa che pesa un botto, che ha una risoluzione minore del tuo schermo e che dopo mezz'ora la batteria scarica. Infatti… Al modico prezzo di 4 mila dollari. No, 3 mila e cinque più le lenti. 3,499. Io invece la vedo diversamente, perché mettendo insieme un po' anche questo atteggiamento stampa, il modo di presentare il prodotto, video così lunghi che non sono pensati per il consumatore, perché il consumatore di iPhone non si mette, penso sia mai uscito un video di iPhone di mezz'ora. Questo è pensato più per il mercato. Io la vedo come un'operazione stampa, pubblicitaria, costosa, che prevede un device che costa tanto e che non venderà tanto, perché ha un prezzo oggettivamente fuori mercato, anche per uno che vuole provarlo e capire un po' che succederà. Beh, tolto il primo lancio, che credo andrà sold out immediatamente. Rivedremo le code davanti agli Apple Store. Però andrà sold out perché ne produrranno pochi. Non credo le code dentro dell'Apple Store si formeranno, perché ci vuole un'ora e mezza per provarlo, per mettere le lenti giuste. L'importante è che c'è la coda. L'idea è quella di avere un… leggevo qualche tempo fa di una Apple che ha sempre più voci, che a livello hardware contestano il fatto che dopo iPhone una grande rivoluzione, un grande passo nel futuro non c'è stato e si rischia che Apple diventi una società pansiana e non proiettata verso domani. Avere un device nuovo che ti fa percepire l'idea che l'Apple del futuro c'è, anche se ad oggi oggettivamente non c'è una necessità, perché i soldi vengono da tutt'altra parte, è probabilmente più questo l'obiettivo. Poi come succederà? Arriverà qualcuno che troverà una killer application super figa e quelle sono sempre quelle cose che su quella scala possono sempre succedere. Ma ad oggi credo che neanche Apple creda nel device di per sé. Poi vedremo. Dovranno lanciare la macchina altro che il caschiello. 3500 dollari una macchina per gli ultra mega appassionati, geek col grano e gli sviluppatori per fare… fateci vedere che cosa sviluppate. Però gli sviluppatori ha appena fatto lo sgambetto, ha appena dimostrato al mondo che ti danno quasi fastidio, che vuoi in ogni modo… non lo so, c'è qualcosa che stride in questo lancio. Poi come tutte le volte sarà l'ennesimo prodotto di successo di Apple alla faccia di chi gli dice no, ma a me questa volta dice veramente poco. Ci scrive Mentos in chat, bisogna capire quanto c'è in flurea sul nostro corpo. Immagino tu intenda una lunga permanenza del caschiello sulla nostra testa, magari anche per orari lavorativi, quelle otto ore. Ecco, credo sia uno dei motivi per cui non hanno ancora dato dei dispositivi di prova prima del lancio, se non in situazioni ben controllate. A me risulta molto difficile pensare che uno possa tenere quel casco in testa anche solo per la lunghezza di un film onestamente. Sì, beh poi… Vediamo. Ecco, proviamolo quando sarà possibile. Su questo tipo di non mi sbilancerei perché tanta cura, imbottito, tutto quello vuoi. Il peso è quello che mette più in dubbio e la roba balchi insomma. Due minuti per ringraziare il nostro sponsor Squarespace. om, la migliore piattaforma all-in-one per pubblicare sulla rete. Squarespace è un sistema integrato dove trovate la soluzione ideale a qualsiasi necessità di pubblicare un sito internet. E chi è che non ha bisogno di un sito web almeno una volta per la vita? Noi digitaliani in realtà ne abbiamo spesso bisogno, spesso per noi stessi. Qualche volta creiamo siti per sperimentare, per vedere, per imparare a usare questa o quell'altra piattaforma, ma questo succede più che altro da studenti. Poi via che passano gli anni il tempo dedicato a smanettare, smontare, imparare diminuisce e aumentano gli altri impegni. La necessità di creare siti web però non diminuisce, anzi aumenta, perché aumentano le nostre idee, le nostre attività e anche la nostra fama presso amici e parenti che magari ci chiedono una mano per creare il loro sito web, magari della loro attività professionale, commerciale o sportiva, chi lo sa, no? E allora che ansia, uno non ha il tempo per le proprie cose, figuriamoci il sito per la gara del club di atletica dei figli o per la farmacia della zia. Squarespace ci libera da quell'ansia, dall'ansia di creare un sito per noi o per qualcuno in poco tempo e con risultati assolutamente professionali. Dall'ansia poi di doverlo seguire, di doverlo mantenere online, pulito, aggiornato e ovviamente al sicuro dagli hacker. 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Questo non è successo, non saprei dirvi perché, forse perché i calcoli non erano esattamente corretti o perché le soluzioni di utilizzare i pivi a NAT per un certo tipo di dispositivi ha funzionato egregiamente, ma adesso si torna alla carica e c'è un'accelerazione improvvisa non data da necessità tecniche o di scarsità effettiva, ma per qualche motivo accelerata da Amazon che dal mese prossimo, forse da marzo, applica un costo di 4 dollari al mese per ogni indirizzo IP di versione 4. Per cui se avete un server qualsiasi su AWS e volete mantenere, oltre all'indirizzo IPv6, anche la connessione diretta con IPv4, vi costa 4 dollari in più al mese. Se avete il sitarello vostro, alla fine dei conti sono 4 dollari, sull'economia di Internet, chi se ne frega cambia poco, troverete un modo magari con un altro servizio di Amazon, un routing alternativo, io adesso non sono un mega esperto, ma so che ci sono delle possibilità di ovviare a questa cosa. Se solo avessimo un professore di redditi calcolatori tra noi. Esatto. Se però pensiamo che dentro AWS ci sta tutto quello che, tutto no, ma magari un terzo, un quarto dei servizi Internet a cui accediamo, che hanno server virtuali lì dentro e che ci vendono servizi o ci forniscono servizi, questi 4 dollari a indirizzo in più al mese vuol dire mettere un qualche tipo di tassa sull'utilizzo generale di Internet, che vuol dire che poi chi ci fornirà il servizio da qualche parte dovrà recuperarlo o dovrà spingere a sua volta la migrazione degli utenti verso IPv4. E soprattutto l'Internet Server Provider che non tutti sono, sì, dove non è riuscita la scarsità o la mancanza di scarsità, come dicevamo poc'anzi, ecco c'è arrivato il profitto e la necessità. Poi stavo vedendo la pagina su AWS che promuove questa attività e anche il modo di raccontarlo è abbastanza indicativo di questa migrazione perché l'utilizzo del protocollo IPv6 cresce ogni anno e comincia a diventare l'opzione predefinita in molte nuove configurazioni di rete. Essere un leader IPv6 consente di acquisire l'esperienza necessaria per gestire e distribuire le applicazioni sulle reti moderne, AWS permette di progettare e implementare un ambiente globale che sfrutta la connettività IPv6 end-to-end. E poi spiegano, i vantaggi sono, IPv6 su AWS semplifica l'architettura web riducendo al minimo la necessità di meccanismi di traduzione ed inoltre elimina la necessità di architetture complesse costituite con indirizzi IPv4 privati per aggirare le limitazioni degli indirizzi IPv4 pubblici, scalabilità oltre i limiti dello spazio IPv4 e espandi la raggiungibilità globale. Si registra un numero di dispositivi che si connettono a internet e un numero crescente di essi utilizzati agli indirizzi IPv6, rendendo le tue applicazioni AWS compatibili e sei ora in grado di seguire l'IPv6 nativo end-to-end. Si cita la case history di Netflix che chiaramente fa da sponsor a quest'operazione, cito brevemente, l'adozione dell'IPv6 nella rete interna ha permesso di ottenere la piena raggiungibilità IP di cui Netflix aveva bisogno tra le migliaia di VPC senza dover ricorrere alla network address translation. Inoltre il gateway internet solo in uscita ha contribuito a mantenere la sicurezza delle sottorreti private. Allora? Esatto. E non si capisce dove… Che chiedi a chatGPT di capire quanto sei piuttosto forte. La pagina di supercazzo da IPv6, eh sì. Siamo a posto. Il problema è che molti internet service provider non hanno ancora un supporto completo per IPv6 e quindi ci possono essere dei problemi tecnici proprio di possibilità di raggiungere questi siti. Non so, un altro capitolo del web che ci sfugge e che staremo a sorvegliare. Michele qual è il tuo indirizzo IPv6? Seis, sei, sei. Fino a quattro elementi ce lo ricordavamo. Adesso diventa dura. Anche campagne di marketing come appunto i dns semplici 1. . . se diventa… Ci sarà 1. . . . Devi ricordare quanti uno sono, perché finché sono quattro è facile, quando sono 16, 8 non mi ricordo più come funziona lo spazio. Sono cinque blocchi. Cinque blocchi. Sono cinque blocchi. Che vanno da 0. a FF o qualcosa del genere. Non è una roba del genere. Non lo so, non facciamo questo lavoro. Si vede, si vede decisamente. Dove sono finiti tutti i siti internet? Non sul vision, anzi sul vision pro. Con IPv6. Ma allora sì, è un bel articolo dove si commenta un atteggiamento e un modo di vivere la rete che ormai ha qualche anno sulle spalle cioè quello di vivere in qualche modo la proliferazione del mondo della comunicazione, dei siti e di tutto quello che si è costruito in termini anche di relazione con gli altri sotto la lente in qualche modo del senso della scoperta e quindi si andava a trovare un'informazione nuova, il sito nuovo particolare, si condivideva quel sito con gli amici ed era un modo importante per poter poi far vivere anche tutta una serie di ecosistemi che hanno prosperato proprio grazie a questa curiosità che in qualche modo gli utenti internet della prima fase di internet hanno in qualche modo vissuto. Tutti noi ci ricordiamo l'idea di aprire il computer, di andare a vedere il sito che volevamo vedere, di approfondire alcuni contenuti, di andare a cercare qualcosa quando la ricerca è diventata qualcosa. Tutto questo in qualche modo un po' si è perso. Di saltare da un sito all'altro, ma anche no perché se tu trovavi un link che ti portava a un sito completamente nuovo. Oggi il 99% dell'informazione è raccolta all'interno di grandi contenitori social e compagnia bella con più link autoreferenziali possibile, con il tentativo maggiore, la cosa più importante è quella di tenerti dentro all'ambiente in modo da continuare a venderti pubblicità e quindi anche se i numeri sono molto diversi, quello che è cambiato è proprio la topologia della navigazione. Mentre prima si saltava da un ambito all'altro, oggi è come dire ci si rinchiude dentro una serra e si visitano i fiori dentro a quella serra. Anche il contributo proprio di impegno che ci mettono gli utenti, ci mettiamo noi in generale nella capacità di cercare attivamente le cose che ci possono interessare, incuriosire e stupire. Anche l'impegno nel creare, perché una volta per parlare, per mostrare la tua voce c'era bisogno di un certo tipo di impegno per curare, cercare un posto dove metterlo, crearti il tuo sito con la tua immagine. Con le tue gif. Con le tue gif o le gif per quelli che erano un po' più colti. Io rimango sempre, secondo l'opinione del creatore, che si dice gif. Tu sei giffato. Io sono un gifone. Il gifone di Milano. Direi che sui danni della facilità con cui oggi si può scrivere su internet, si potrebbero scrivere non dei libri, delle enciclopedie. Che nessuno leggerebbe. Oggi ho letto che i Negramaro verranno al festival di Sanremo, torneranno al festival di Sanremo e tra i temi che affronta la loro canzone, i temi su cui vogliono portare l'attenzione è… Gif contro gif. Mi piace questo termine che non avevo mai sentito. La commentocrazia. È bello, no? Come male del mondo. La commentocrazia. La facilità con cui si può scrivere e anche questo impulso che ci viene fuori. Forse ce l'abbiamo dentro, forse ce lo tirano fuori gli psicologi di Zuckerberg. Questo istinto a dover per forza commentare e spesso commentare male, con cattiveria. Quello che leggiamo scritto sulle varie piattaforme. Sì, adesso uscendo dalla commentocrazia aggiungo un pezzo a quello che dicevate prima. Il fatto poi di crearsi il proprio sito aumentava anche poi la conoscenza degli strumenti. Ah beh, certo. Perché uno dei grandi problemi di oggi, e mi dispiace dirlo, anche spesso vedo dei ragazzi più giovani che non conoscono, non dico le passi del limbo, ma l'aromatica. Ma tu usa? Sicuramente. Quasi quarantenne, ragazzi, oramai. Ma con meno capelli bianchi di Cupini. Che musica ascoltano oggi. Tra l'altro. Il fatto di poterti curare il tuo giardinetto personalizzato su internet ti permetteva anche di accedere a una riserva di conoscenza che poi in qualche modo era veramente spendibile in tanti ambiti. Devo dire che nell'ultimo anno, annetto e mezzo, anche grazie alle discussioni che sorgono su Mastodon, c'è un po' il ritorno, vuoi anche per ragioni puramente nostalgiche, ma anche per ragioni ideologiche, di cui abbiamo parlato tanto spesso, c'è un ritorno alla voglia di quello che si chiama #indieweb. Michele, tu però mi parli di nuove generazioni? Hai mai visto qualcuno con meno di 25 anni? No, no, no. Non parlo assolutamente di nuove generazioni. Infatti per quello parlo di nostalgia, perché sono tutte persone della nostra età che hanno visto un internet diverso e hanno detto "Ah, era carino avere il proprio sito, avere il proprio il proprio blog". Poi come hanno fatto a notare alcune persone, in realtà questo non vuol necessariamente dire che per alcuni aspetti quell'internet fosse migliore o meno tossico. Ai tempi si diceva non leggere i commenti sotto i post, perché spesso si vedeva lo stesso tipo di aggressività che vediamo oggi sui social, su una scala molto più piccola, quasi infinitesimale, però purtroppo, come dire, quel tipo di atteggiamento diventa quasi. Però era sotto il nostro controllo, no? Era sotto il nostro controllo, potevi moderarlo, potevi chiudere i commenti quando quando volevi e non avevi quella bocca di fuoco che oggi, se oggi vieni doxato su un social, se è la tua giornata sbagliata su X o su Instagram o su TikTok, ti arrivano letteralmente dalle decine alle centinaia di migliaia di commenti di gente incazzata. Oh yes, è proprio così. E Instagram comincerà a dire ai teenager nottambuli di chiudere l'app e vai a dormire. Vai a dormire Michele, sei ubriaco. Grazie per il teenager. Sarai l'unico Michele al mondo. Hai ragione, hai ragione. E tra l'altro molto molto cinese come soluzione. Vi ricordate che ne parlavamo forse proprio relativamente ai videogiochi e ai cinesi, i ragazzetti cinesi, che dopo un totto di ore si trovavano il gioco bloccato da un pop-up. Qui però non blocca, compare un pop-up ogni tanto, un alerto. Perché noi siamo diversi dai cinesi. Noi siamo veri, siamo democratici. Quante cose bisogna fare per pagare meno multe comunque. Beh assolutamente. Ma infatti credo oramai è il latimotive di praticamente tutte le cose di cui parleremo e abbiamo parlato relativamente a Meta. Tolte le mucche che mangiano, che bevono la birra e mangiano le noci, tutto il tema dello spaccamento degli account di Meta. Cosa altro c'era? Quello dell'intelligenza artificiale magari no, però tante cose che oggi sta facendo Zuckerberg è proprio per tenersi buoni. Per schivare le multe, ma con le mucche? Ecco, tolte le mucche. Ah tolte le mucche, ok. Mi ero perso la questione. Intanto però ci si devono impegnare molto. Documenti usciti da Meta dicono che il numero di bambini che ogni giorno su Facebook e Instagram ricevono molestie sessuali online ogni giorno ammontano a 100. 00. 100. 00 bambini vengono molestati sessualmente ogni giorno. Ma noi abbiamo il pop up e basta. Sì, molto bene. Ma tanto che vuoi che sia 100. 00 bambini considerando tutti i ragazzetti che sono su Instagram sarà una minima percentuale. La domanda è quante delle foto che mandi tu, Michele, fanno parte di questi 100. 00? C'è tutti e Giulio per l'alzata di tono. Se fosse uscito un documento del genere con un numero del genere riferito a Twitter X credo che ci sarebbe stata una sollevazione popolare di tutti i media sul web. Sarebbe finito anche sull'Equo. Elon Musk pedofilo, Elon Musk favorisce amico dei pedofili e roba del genere. Qui ci leggiamo un articoletto sul Guardia che dice sì, 100. 00 bambini tutti i giorni vengono molestati sulle piattaforme di meta, ma niente di che. Adesso stanno pensando al modo per… È un documento che è stato rilasciato durante una udienza nel New Mexico. Poi io mi domando, leggendo il documento quello che emerge è che loro vanno a fare una mappatura tra l'età dell'account ricevente, la tipologia di foto che riceve nei direct questo account, rilevando che si tratta di adulti che mandano foto di genitali. If Pisello is true then… And recipient under 18 then… Notify Mr. Raul Torres che è il procuratore distrettuale o generale del New Mexico. Invece di fare tutte queste balle qua, ma se lo becchi e lo metti in un report, ma fai anche eventualmente un'azione… Ma tagliaglielo sto Pisello… Ma porca miseria… Finiscono nel report, ma poi… Ma non c'era l'end-to-end encryption? Ma porca miseria… Siamo messi male. Pornhub vuole assicurarci che nei video le persone che siano consentite… Guarda, quelli che fanno più sforzi sono loro. Gente onesta. Ma si possono vedere i capezzoli su Pornhub? Non mi ricordo la policy. Sì, direi di sì. Credo che sia una piattaforma fondata sui capezzoli Pornhub. Potrebbe essere un interessante titolo da visualizzare. Io lo metto nella lista. Prova a chiedere al chat GPT se ci sono i capezzoli su Pornhub. Non penso a Pornhub. Dici che non ti risponde. Comunque dopo diversi momenti di blocco da parte anche di molti metodi di pagamento, ricordo qualche anno fa avevamo commentato che anche Mastercard e tanti altri avevano bloccato gli abbonamenti alle subscription plus di Pornhub, di tutti questi siti, che poi nel frattempo la capogruppo, MindGeek, è stata acquisita, ha cambiato nome, è finita all'interno di un fondo, una società multimiliardaria molto grande, molto importante. Allora gli hai detto sì? Allora adesso le carte di credito. Adesso siamo a posto. Scusate, scherzavamo, non eravate veramente voi a cui volevamo. E per rispondere a questo, anche in termini di requisiti legali, adesso per reagire un po' a quello che poi è un problema molto grave, quindi la pubblicazione di questi video di revenge porn, di gente lasciata che poi pubblica video di situazioni sessuali con il proprio ex compagno, che è una roba veramente incredibile e di una gravità assoluta, si richiede da parte della piattaforma, prima di approvare il video di una persona che non è mai comparsa in piattaforma, diciamo poi di caricare i due documenti d'identità e una dichiarazione di consenso alla pubblicazione del video che poi può essere verificata, che è un primo passo perché chiaramente è sempre soggetto a falsificazione abbastanza in maniera semplice, però è un primo passo verso un minimo di controllo su una cosa che può portare veramente le persone a situazioni come abbiamo visto più volte anche di suicidio. C'è anche la coercizione, revenge porn no, ma schiave del sesso, ci sta, ci sta, va bene così, va benissimo. C'è anche una categoria doc su. È probabile, è probabile, ma porca miseria dai. Dobbiamo impiegare qualche minuto per ringraziare i nostri produttori esecutivi, i nostri angeli sostenitori, i nostri angel investors che non è che investono per guadagnare dei soldi ma investono per guadagnare una trasmissione che settimana dopo settimana continua a sbattersi per fare intrattenimento e informazione sui temi di tecnologia con un punto di vista un po' più all'essere umano e alla sua società. Cosa vuol dire produttori esecutivi? Vuol dire che vi chiediamo, come nella filosofia del value for value del Podcasting 2. , vi chiediamo di assegnare un valore, pensare a quanto vale per voi digitalia e che digitalia continui a lavorare, vivere e produrre, trasforare questo valore in un valore monetario e restituirlo alla causa. Quanto lo decidete voi? Ogni quanto lo decidete voi, noi vi diamo un mucchio di metodi di pagamento e voi ci sostenete. Paypal, Satispay, bonifico bancario, Bitcoin, pagamento on chain, metodiche automatiche del Podcasting 2. . Tutto è disponibile, tutto è sul sito digitalia. m. Cliccate sul link per supportarci oppure utilizzate una delle app di nuova generazione per ascoltare i podcast che supportino le caratteristiche, le features del Podcasting 2. . Newpodcastapps. om. Trovate un sacco di opzioni. In cambio, noi, cari produttori esecutivi, vi ringraziamo per la vostra generosità nelle note dell'episodio e direttamente in puntata. Giulio, ti cimenti tu oggi? Pronto, pronto, pronto. Allora partiamo con le donazioni di Value for Value e partiamo da Giulio, Tiumeito, Ferro, Arzigogolo, Gianlu, Anonimo, Nicola Gabriele del Popolo, 21 Million Man, Anonimo, F. Trava, Anonymous, ragazzi di Value for Value però mi dovete aiutare con i nomi perché comincia a diventare difficile, Giacal, Paolo, Bernardini, Fiorenzo Pilla, Idol Fillo, Fello e Nicola Forte. Grazie a tutti. Strimare vuol dire dire ogni ora oppure ogni minuto di trasmissione che ascolto voglio dare tre centesimi, dieci centesimi, un centesimo, come fosse il telepass. Più ascoltate, più pagate, più date una mano, più contribuita la causa digitaliana. Se la puntata vi fa schifo dopo dieci minuti smettete di ascoltarla. Digitali arrivano meno dindi e digitali capiscono che quei temi lì non piacciono, quel modo lì di far trasmissione non funziona. Mi sembra un bel sistema. Provatelo, provatelo anche voi. Passiamo poi ai Boost con mille Satoshi di AKA Grinta e altri ventimila Satoshi di Anonimo squattrinato incapace che ci iscrive. Dopo la chiusura di Blue Wallet ero rimasto senza Satoshi. Non è stato propriamente facile ricaricare ma grazie al Doc Franco ora ho di nuovo il wallet pieno. Ecco gli arretrati. È una vergogna per un digitaliano non riuscire a caricare un wallet cripto e dover chiedere aiuto su Slack. P. . Se volete citarmi per cortesia fatelo come un Anonimo squattrinato incapace. È una vergogna per un digitaliano. E dover chiedere. vabbè qua diciamo si è ripetuta la frase e. In realtà è Aldi che ha messo in manutenzione le metodiche di ricarica del wallet cripto con la carta di credit. Bisogna passare attraverso sistemi alternativi che a volte hanno anche delle fee non indifferenti. Ma abbiamo scoperto che Kraken che è un fornitore di servizi cripto bitcoin e robe del genere della prima ora e che è molto avanzato funziona molto bene ha da una parte semplificato l'utilizzo del suo sito web in modo da dare sì tutte le funzionalità di prima di trading eccetera ma anche una gestione del portafoglio molto facile ma permette in automatico di trasferire verso altri portafogli bitcoin propri o di altre persone attraverso la Lightning Network per cui permette di caricare direttamente il portafoglio su Albi che è uno dei portafogli che viene utilizzato dalla maggior parte delle app che fanno podcast in 2. in maniera abbastanza trasparente e senza carichi aggiuntivi senza tasse aggiuntive e non è poco. E poi non è mai una vergogna chiedere aiuto. Ci mancherebbe, ci mancherebbe. Passiamo poi ai Perpetual Reproducer che sono le donazioni singole di 1 euro di Manuel Zavatta e Davide Tinti e la donazione singola da 2,01 euro di Nicola Gabriele Del Popolo. Grazie mille. Grazie a tutti. Donazione singola di 1 euro di Alberto Sartore e Giuliano Arcinotti, di 1,11 euro di Filippo Brancaleoni, di 2 euro di Alex Pagnotta e poi passiamo alle donazioni ricorrenti da 3 euro di Giuseppe Brusadelli, Umberto Marcello, Giorgio Puglisi, Fabio Brunelli, Andrea Malesani, Alessandro Grossi, Fabrizio Reina, Fabio Zappa, Marco Traverso, Ligia Technology di Desposito Antonio, Simone Magnaschi, Paola Bellini, Enrico Carangi, Fabio Filisetti, Andrea Bottaro e Alberto Cuffaro. Grazie. Grazie a tutti, grazie di cuore. Donazione ricorrente da 3,21 euro di Davide Bellia e di 3,45 euro di Roberto Medeossi che ringraziamo. Grazie a tutti. Grazie a tutti. Passiamo poi alle donazioni ricorrenti da 5 euro mese di Emanuele Libori, Michele Olivieri, Nicola Grilli, Evie K Music, Michele Bordoni, Andrea Delise, Massimo Pollastri, Alessandro Lago, Enrico Deanna, Antonio Manna, Roberto Basile e Donato Gravino. Grazie. Grazie a tutti. Donazione ricorrente da 5,11 euro di Daniele e poi una donazione singola da 5,32 euro di Bixbyte che scrive "Ciao, finalmente dopo anni di rimando, poi lo faccio, poi lo faccio, poi lo faccio, ho finalmente fatto la prima donazione. Unica cosa, pensavo arrivasse con il nome dell'utenza di Paypal. Invece giustamente no. Se dovesse inserire il nome tra i supporters, inserite Bixbyte come nome. Saluti, complimenti per la perseveranza e grazie. Salutamenti. E grazie, grazie a te, grazie a te veramente. Grazie, grazie. Donazione ricorrente da 5,32 euro di Guido Raffaele Piraf, Cristian Pastori e Angelo Travaglione. Mitici. E poi i mitici grandi produttori con donazioni ricorrenti da 10 euro mese di Marcello Marigliano e Fabrizio Mele. Donazione ricorrente da 12 euro di Andrea Giovacchini, da 15 euro una donazione singola di Manuele Paolo Lorenzo Giuseppe Macario. Grazie mille. E poi il lead executive producer della puntata, la donazione singola da 21,11 euro di Alessio Tonioni. Grazie per le molte ore di informazioni e grande intrattenimento. Un saluto da un digitaliano espatriato. Mitico, mitici tutti. Grazie per la vostra generosità. Come dice Bixbyte, no? Capita di dire poi lo faccio, poi lo faccio, poi lo faccio. Magari ascoltate i digitali in giro per il mondo, in moto, in bicicletta, in macchina e non avete la possibilità di farlo immediatamente. Beh, Podcasting due punto zero da una parte vi libera da questa incombezza perché lo fa l'app, mentre ascoltate arrivano piano piano un po' di satoshi per noi e questo può essere un aiuto. Se no fatevi un nodo al fazzoletto, fatevi, codificatevi qualche cosa, qualche appiglio mnemonico, pensate, ecco adesso concentratevi, facciamo un esperimento, pensate al caffè, al caffè, alla macchina del caffè. Come prendete il caffè a casa? Con la macchina del caffè, con la macchina automatica, con un espresso? Pensate intensamente all'apparecchio che utilizzate per fare il caffè e associatelo alla produzione esecutiva di Digitalia. La prossima volta che vi fate un caffè in casa vi torna in mente di fare una donazione a Digitalia così siete in una situazione dove è facile ricordarvi. Non fate come Bixbyte che ci ha messo mesi o anni a mandarci. Noi lo ringraziamo perché finalmente l'ha fatto. Immaginiamo che ci sia un muco di altra gente che dice come lui "poi lo faccio, poi lo faccio, poi lo faccio", noi vi siamo grati. Noi non ci dimentichiamo di fare Digitalia, noi ci sbattiamo per fare una puntata alla settimana tutto l'anno, facciamo qualche settimana di vacanza ma compensiamo con gli speciali. Se per voi vale, se per voi ha valore, value for value, dateci qualcosa in cambio. Time, talent and treasure. Se volete darci il vostro tempo, fate ad esempio una bella recensione sull'app store, sul podcast store di Apple o uno che… Talent, se volete fare qualche cosa per noi, se volete farci il nuovo video per la sigla video di Digitalia, se volete proporci qualche cosa, benissimo. Treasure è il modo più facile, pochi soldini, meno di un caffè, pensate a quanto spendete appunto per il caffè se prendete il caffè al bar in un mese e pensate di dare neanche tutto, una percentuale di quello a Digitalia. Caffè, piacere dura 5 minuti, Digitalia un'ora e mezza tutte le settimane, non c'è neanche paragone. Dateci una mano, noi continuiamo a lavorare per voi. Il nuovo obiettivo di Mark Zuckerberg, creare l'artificiale, l'intelligenza artificiale generalista. Anche creare l'artificiale intelligente non è male. Deve un po' come dire, nonostante continui a dire che il discorso anche lui della realtà virtuale, del metaverso, continua ad essere una sua grandissima priorità, pare che abbia adocchiato questa nuova opportunità di creare l'intelligenza generale generalista e aggiungendo poi e facciamola anche open source che è stata un po' comunque disponibile a tutti quanti perché sarà una svolta per l'umanità tutta e quindi è giusto che ne si usufruisca a tutto il mondo. Da lì giù di, beh in realtà neanche critiche comunque è partito un dibattito perché poi ci sono entrambe le posizioni tra chi dice che per una tecnologia così potente è giusto che venga resa il più aperta e disponibile per tutti quanti sia per l'utilizzo in sé ma anche per mitigarne poi i rischi, viceversa chi invece ha detto no, se la dai disponibile a tutti quanti è come se gli dessi un progetto della bomba atomica e poi andiamo tutti quanti sul scrittore. Però io dico cari esperti va bene, è vero no, paradosso di Fermi, è vero l'arma atomica a disposizione dell'uomo comune, tutto quanto eccetera, ma secondo me avete perso di vista il punto della situazione. Se l'intelligenza artificiale generalista è in mano a qualsiasi persona in giro per il mondo non è un problema, è difficile trovare una persona che sia in grado di fare più male all'umanità di Mark Zuckerberg, per cui nel momento in cui c'è Mark Zuckerberg è meglio che ce l'abbiano in mano tutti. Meglio che la diamo anche alla Corea del Nord che magari poi. Ma è meglio sì, ma ci manca. Tu faresti portare un tuo parente, una bambina all'asilo, accompagnare all'asilo da Kim Jong-un o da Mark Zuckerberg? Caruccio Kim Jong-un, lì tutto pacioccone. Appunto, mi fiderei molto di più del pacioccone nordcoreano che di Mark Zuckerberg e di sua moglie Priscilla. Sì, io su questo tema credo che Meta non stia facendo una bella figura perché continuano a cambiare direzione in pochissimo tempo e anche vedendo un po' i conti di quello che commentavamo qualche puntata fa, e quindi la quantità di miliardi persi/investiti per sviluppare il tema del metaverso, di cui ora si parla sempre meno, verso un tema di intelligenza artificiale su cui ora salgo sul cavallo, poi lancio threads perché adesso Twitter è debole, poi provo a mettere in piedi il tema dell'open source perché mi può distinguere dagli altri, però il tema di essere grossi monopolisti e fare mezzi open source è una strada che già Google ci ha abituato negli anni a fare e non mi sembra che poi sia andata proprio come si sperava e quindi… Voglio che il concetto di open source di Facebook riguardo ai modelli è abbastanza relativo perché quello che viene rilasciato è il codice per far girare il modello, ma il modello vero e proprio addestrato e la base di dati su cui viene addestrata certamente non lo rilasciano per cui è un open source veramente a metà. Però comunque se guardate un po' la scena dei vari modelli che open source sicuramente lama sia il 2 che il 3 è uno di quelli comunque più utilizzati, quindi comunque è una spinta in quella direzione. Però c'è ben di più di lama in giro il giorno d'oggi se ti scrivi alle mail in list che parla dell'intelligenza artificiale gira veramente veramente tanto di open e c'è un fermento nello sviluppo e io credo che appunto la battuta tra Zuckerberg e Kim Jong-un è una battuta ma fino a un certo punto il tema che tirava fuori Michele della mitigazione della conoscenza del codice sorgente per avere un'opportunità di mitigazione è una cosa veramente importante, dice va bene lo teniamo chiuso in modo che non ce l'abbiano cani e porci. Il porco ce l'ha già. Ecco i porci ce l'hanno già, magari i cani no, ma i porci ce l'hanno già allora facciamo in modo che ce l'abbiano anche i cani ma facciamo in modo che ce l'abbiano anche i cani pastori che ce l'abbiano i sorvedianti, che ce l'abbiano gli studiosi, che ce l'abbiano i professori universitari, che ce l'abbiano i cypherpunk, che ce l'abbiano gli indipendenti in modo che appunto si possa tenere sotto controllo da una parte, capire in che direzione si va e che si possano studiare dei sistemi di mitigazione, dei sistemi di controllo, dei sistemi di prevenzione, dei sistemi avversativi di difesa nel momento in cui ci fossero delle problematiche anche non di ribellione dell'intelligenza artificiale, ma anche semplicemente… C'è l'obbligo agli esseri umani poi, pensiamo a Skyrim. Certamente, certamente, pensiamo a quelli che utilizzano l'intelligenza artificiale per bombardare la gente, per capire dove fare più danni o robe del genere e ci mancherebbe certo. Va bene, ci aspettiamo le prime AI wars, vedremo come verranno combattute. È uscito questa settimana, un paio di giorni fa, una roba strana, è una roba strana di cui parlare, ne hanno pubblicato su Ars Tecnica e in altri due o tre posti, vi ricordate Ryzer, l'ingegnere Hans Ryzer che è specialista nella creazione di filesystem, che aveva creato questo Ryzer FS, che era un filesystem molto avvenieristico, molto particolare, che era stato incluso nel kernel di Linux. La storia di Ryzer poi aveva avuto una svolta particolarmente noir, accusato e in seguito condannato dell'omicidio della moglie, della moglie da cui era separato da tempo, in seguito ha confessato l'omicidio, per cui ha acclarato che un Frederick Brennan, che è uno dei fondatori pentiti di 8chan e sviluppatore attivo nella comunità open source, ha colto la palla al balzo nell'aggiornamento del kernel di Linux, che vede l'eliminazione del Ryzer FS per motivi di obsolescenza più che altro, ha preso la palla al balzo per scrivere in carcere a Hans Ryzer e chiedergli che cosa ne pensava del fatto che oramai il suo software fosse obsoleto eccetera, pensando magari che non avrebbe neanche ricevuto risposta, anche perché sappiamo che là dentro, dentro i carceri, l'utilizzo dei computer è molto limitato, se non l'accesso a internet è praticamente zero e invece Hans Ryzer ha risposto con una lettera manoscritta dove si intravedono sia spicchi di vita post-condanna di pentimento, di riflessioni, sia sull'episodio di Cronaca Nera che ha segnato la sua vita da una parte, messo in parallelo alla sua attività prima della condanna negli ambienti open source, nei forum di discussione relativi allo sviluppo del file system e l'inclusione del kernel su Linux, che sono secondo me, qualcuno dice che è quasi un documento storico, comunque è un qualche cosa che è più un unicum, io non l'ho letto nell'intero, ho letto solo gli stralci riportati dall'articolo di Ars Tecnica, ma mi hanno fatto particolarmente impressione, ti fanno pensare a un veramente qualche cosa di… Sì perché è difficile agganciare vicende umane alle vicende della tecnologia, spesso riflettevo a parallelismi nel mondo della tecnologia che siano vicini a lettere delle storie di un uomo, magari dei suoi errori, crimini, ma anche cose che possono essere positive legate a quello che ha prodotto, tendenzialmente c'è sempre stata una grande rigidità, almeno per quello che ho potuto conoscere, sì abbiamo letto qualche biografia, abbiamo saputo di più, ma niente di primo pugno di queste persone, cosa che invece in altre sfere della produzione umana, l'arte, la letteratura eccetera, c'è molto più comune e a me ha colpito questo, cose che ti aspetteresti di leggere da vite, di persone non vicine alla tecnologia ma che poi legano temi di prigione, uxoricidio in questo caso e sviluppo di file system, parlando di temi di livello mondiale, esatto, competizione x2, x3, file system Linux eccetera, colpisce perché credo sia uno dei primi casi in cui l'aspetto umano di queste persone emerga collegandolo a quello che hanno prodotto quella tecnologia, io sono d'accordo, ci vedo anch'io un qualcosa che possa aprire anche un modo di raccontare diverso, è difficile metterlo a fuoco, però si capisce che è un qualche cosa di abbastanza unico, sì, sì, sono d'accordo, sono d'accordo e comunque la vicenda umana di questa persona poi ricorda in qualche modo anche il fatto di come la tecnologia ci tiene distanti poi i produttori di quella stessa tecnologia e quindi… Qui parla, se non ho capito male, della sua educazione in Russia, credo che sia cresciuto in Russia o qualcosa del genere e parla del suo percorso che sta facendo in carcere, delle cose che ha capito sia a riguardo alla violenza che ha esercitato, ma sia il suo comportamento in ambito proprio di discussioni su internet, prima parlavamo del male, della commentocrazia eccetera e di questi suoi comportamenti comunque violenti che hanno ferito persone, psicologicamente in quel caso, sui vari forum e che in qualche modo hanno anche ostacolato, hanno peggiorato il suo lavoro e il lavoro di altri che collaboravano con lui e l'ha messo un po' in parallelo appunto a questo percorso che ha fatto e diceva se alcune delle cose che sto imparando qui riguardo alla gestione dell'emotività, al capire agli altri, all'empatia fosse insegnato nei primi anni di scuola, ecco probabilmente io non avrei avuto questo tipo di comportamenti online e forse neanche nei confronti di mia moglie e forse anche altri e forse anche tanti dei mali che vediamo nelle comunicazioni online, forse non succederebbero, una sorta di educazione all'empatia esplicita, non è perché l'educazione all'empatia è molto implicita, è quasi… Data per scontata… Sì, è quasi limitata alla religione… Ci si aspetta che sia naturale poi… Teoricamente sì, ma evidentemente è naturale per qualcuno ma non per tutti e anzi il mondo della tecnologia ci dimostra, ci ha dimostrato un milione di volte che anzi sono quelli che sono meno addestrati in materia di empatia e di relazioni umane ad arrivare al top, tante volte, pensiamo al nostro amico Zuckerberg, di cui parlavamo prima, pensiamo a certe uscite di Zucca, di Elon Musk, siamo certo tutto filtrato da quello che è la vista della stampa, di quello che ci presenta, però tante volte e anche nei commenti, nella commentocrazia, nei commenti schifosi dell'uomo comune sotto l'articolo della Gazzetta dello Sport vediamo comunque questa cosa veramente grave e il fatto che ci vedo anche la decadenza del peso del pensiero cristiano, del messaggio cristiano, di amare il prossimo etc. quella è una roba da cristianesimo, visto che il cristianesimo non va più di moda perché quelli lì sono matti, credono ancora alle fatine del cielo e robe del genere, allora passa di moda la religione e deve passare di moda anche, devono passare di moda anche i concetti di empatia, di amore, di collaborazione, di carità, di pietà etc. forse il male che tira fuori la rete a tanti livelli dipende proprio da questo, abbiamo identificato due cose che non sono necessariamente unificate, anzi internet e il comportamento delle persone su internet ci indicano come al di là della religione è fondamentale un messaggio di empatia, di carità e di pietà nei confronti del prossimo per costruire delle società vere, delle società che funzionino, che le religioni forse hanno avuto successo anche perché tenevano insieme le società con questo messaggio e quello importante non era tanto la statuina del tizio sulla croce ma era il messaggio di empatia e di carità e che di fatto abbiamo buttato via al bambino con l'acqua sporca, anzi forse era più importante l'acqua sporca del bambino, del bambinetto nella culla col buelasinello, era forse più importante tenere l'acqua sporca. Franco, io non mi ricordo grandi periodi storici dove ci siamo gradati grandi pacche sulle spalle, a maggior ragione i periodi storici in cui quelli che parlavano nel nome del bambinello. Però il popolo era timorato, si comportava, se non i tiranni, se non appunto il signore nel castello che esercitava lo Ius Primae Noctis, il popolo si comportava in maniera caritatevole e empatica per timore di Dio, per paura di finire all'inferno piuttosto che per altro e oggi quello l'abbiamo perso. Non lo so, io non c'ero nel Medioevo o in qualsiasi altro periodo storico però onestamente io lo vedo molto più un problema di mezzi tecnologici, io credo che l'ipocrisia o l'aggressività che possiamo vedere nel mondo di oggi, onestamente non ho grande fiducia che in passato fosse minore quanto più che appunto non c'era la possibilità di fare così tante interazioni con persone così tanto diverse da noi, che con linguaggi diversi, credenze. Ma sei cinico Michele, nel mondo non c'è il bene assoluto e il male assoluto, non credo che ci siano stati delle epoche in cui tutte le persone erano ciniche o tutte le persone erano caritatevoli eccetera, in ogni epoca, come oggi ci sono quelli che si approfittano, ci sono quelli che operano in borsa e speculano sul crolli delle monete, sulle sofferenze dei popoli, ci sono quelli che dedicano il 100% del loro tempo libero al volontariato per esempio ad assistere le persone, la carità, il problema credo che sia nelle percentuali, nell'equilibrio tra chi lo sente questo bisogno e chi non lo sente e allora se una volta, senza fare discorsi assoluti, ma se una volta c'era il discorso della religione, del timore di Dio a portare l'ago della bilancia un pochino, non assolutamente più in là, ma un pochino più in là, oggi abbiamo perso quella spinta e quindi prevale, nella commentocrazia lo vediamo tutti i giorni e la percentuale di quelli che vanno ad aiutare le vecchiette o le persone o a guidare l'ambulanza gratis o a prestare soccorso sono meno di un tempo e rispetto a quelli che… non lo so, non lo so, me lo chiedo, me lo chiedo. Io credo soltanto su una cosa che spesso si dimentica, che al netto di come lo riempiamo con qualsiasi concetto vogliamo riempirlo, mettere a fuoco la necessità di una spiritualità per l'essere umano è un bisogno primario così come mangiare o respirare, poi tu puoi riempirlo con l'ateismo, puoi riempirlo con la religione, puoi riempirlo come vuoi, però metti a fuoco che c'è una spiritualità che ti rende uomo. Ma la spiritualità e l'etica non necessariamente vanno di pari passo, cioè secondo me bisogna inculcare il concetto che sì, l'etica può far parte della spiritualità, la spiritualità a un certo punto di spiritualità può istigarti, può ispirarti un comportamento etico, ma il comportamento etico è fondamentale per far funzionare la società, per farci funzionare come gruppi di esseri umani che è l'unica cosa che ci ha permesso di "dominare il mondo", di essere qualche cosa di più delle bestie, di costruire dei gruppi grossi, delle società e queste società funzionano bene, tanto più siamo disposti ad aiutarci l'un l'altro e certo c'è sempre il furbo che dice "tutti quanti si aiutano, io non aiuto nessuno ed emergo perché sono il più figo di tutti, non do niente, prendo tutto". Ma più insegniamo nelle scuole, oggi che non abbiamo più il timore di Dio, più insegniamo con gli esempi. Però timore, attenzione, il timore di Dio è diverso dall'essere… Certo, una volta era il timore, certo. Certo, però se vai banalmente, parlando anche di numeri, oggi ci sono molti meno omicidi dei decenni scorsi, diminuzione della spiritualità, diminuzione anche degli omicidi, cioè non è quello che ti fa la differenza, io credo. Non lo so, chiediamo al nostro amico Fabrizio Mele di chiederlo al tuo maestro Barbero che magari ce lo viene a raccontare, sarebbe bello. È un tema grosso, un tema profondo, non siamo certamente adatti noi, però ci piace farci delle domande più che dare delle risposte. Delle domande ho iniziato a farcele dalle parti di Fujitsu, dove a quanto pare è arrivato al vertice, o quasi al vertice, una di quelle poche persone che un animo etico, che l'empatia, la carità ce l'ha, giusto quel minimo da pensare che se ci sono delle persone che sono in galera, che sono state rovinate, che si sono suicidate, che hanno perso la famiglia, che sono per colpa di un bug del software della tua azienda, che la tua azienda conosceva benissimo, è forse il caso di fare un po' pubblicamente mea colpa e di adoperarsi per rimediare. Avete voglia di ricapitolare un pochino dall'inizio la questione? Sì, allora Fujitsu è stata complice in qualche modo, perché adesso le carte processuali lo hanno rivelato in maniera abbastanza importante nel corso degli anni, di una situazione che ha creato un bug all'interno del sistema che ha dato delle evidenze di furti o di mancanze di denaro colpevolizzando alcuni manager delle poste. Delle poste americane, inglesi. Delle poste UK, sì sì, e questo è avvenuto credo tra il '99, il 2016, il 2015, qualcosa del genere. Ma tanti, parliamo di centinaia e centinaia di persone. Parliamo di quasi mille persone, molte delle quali sono morte, sono cadute in depressione, alcune hanno commesso suicidio, conseguenze molto gravi, veramente molto gravi. Perché sono stati denunciati, licenziati, denunciati all'autorità perché risultavano degli ammanchi nella loro gestione delle finanze, dei soldi gestiti dal post office e poi condannati in tribunale, condannati in via definitiva. Molte sono andate in prigione. Sono andate in prigione, alcuni suicidati, alcuni hanno lasciato la moglie e si è scoperto in seguito, noi pubblico abbiamo scoperto in seguito che questi ammanchi in realtà non erano soldi che avevano portato via loro, ma erano il risultato di dei bug di questo software utilizzato, comprato e utilizzato da post office e oggi Paul Patterson che è il co CEO della divisione europea di Fujitsu che era lo sviluppatore di questo software ha detto "noi lo sapevamo, l'azienda era a conoscenza di quei bug, era a conoscenza che quei conti che non tornavano erano proprio il tipo di problemi che potevano causare quei bug e non lo abbiamo rivelato". E anzi si era creata una situazione per cui una cultura del diniego perché quando hanno cominciato ad emergere dei memo interni che hanno fatto circolare la consapevolezza dell'azienda di questa situazione si è creata una rottura di trasparenza e di insalbiamento che poi ha portato a sua volta ad un percorso di licenziamenti all'interno dell'azienda, di voler nascondere la propria consapevolezza, di aver buttato via tutta la parte dei memo interni e quindi anche un perseguimento a sua volta che sarà o è in corso di persecuzione penale, perché comunque si parla del più grande scandalo come errore giudiziario della storia della Gran Bretagna, quindi è una cosa veramente molto importante e quello che noi spesso abbiamo sottolineato, ma è un'ammenda che è importante fare citando questi numeri e queste storie, è che quanto più si appaltano situazioni sul giudizio sull'essere umano, che possono essere giudizi su una scelta o giudizi su una colpevolezza, citiamo spesso medicina, processi, giustizia eccetera, tanto più questo tema deve essere appaltato se deve proprio esserlo ad una logica di estrema trasparenza perché quando succedono queste cose qui ce ne accorgiamo sempre troppo tardi e la vita a queste persone non le restituisce di certo un bug fixing. Sì, stiamo parlando comunque appunto di algoritmi tradizionali che quindi hai un qualche tipo di possibilità di fare un audit e anche probabilmente andare a recuperare il codice sorgente, se si parla di LLM, tutto questo è ulteriormente più complicato. Eh certamente, quasi impossibile per certi tipi di comportamenti, ma si spera che almeno il fare i bilanci e sommare dei soldi, fare lo spreadsheet, almeno quello venga eseguito con codice tradizionale che faccia 1+1=2 e non tramite delle reti neurali e dei meccanismi fasi che oscurano tutto, però non ci mettiamo la mano sul fuoco, siamo capaci veramente come genere umano di ogni cosa. Per fortuna, per fortuna l'intelligenza artificiale ha imparato, grazie a Nikon, a riconoscere le mucche che stanno per sgravare e siamo a posto. Va bene dai, a parte che nessuno pensa ai dati delle mucche raccolte e centralizzate per la sala privacy delle mucche, ma tu scherzi? Niente, se avete un allevamento con circa 6 mila dollari potete portare questo sistema della Nikon, che a 6 mila dollari vi gestisce un cettinaio di mucche e riconosce quando appunto stanno per sgravare. 6 mila dollari l'anno, mi raccomando! Non a mucca? No! E riconosce quando stanno per sgravare. Ti dico è vero, così ti guardi anche la mucchina da vicino e niente, quando stanno per sgravare vi arriva una notifica sul telefono e voi andate a controllare il vitellino invece di stare due o tre notti appresso alla mucca che dice "eh dai, eh dai, eh dai". Voi ci scarzate, qualche anno fa ho visitato un allevamento di bufale, non di mucche ma il sistema è lo stesso, 2 mila, 3 mila bufale. Quando vengono munte, probabilmente ve ne ho già parlato, vengono fatte entrare una dozzina alla volta in questa sorta di cerchio, in questo percorso a cerchio, dove ci sono tutti questi attacchi, queste specie di imbuti che vengono attaccati alle mammelle della mucca per essere monti dalla macchina e all'interno del cerchio c'è una specie di fossa, dentro la fossa ci sono questi operatori che hanno questo terminale e che inseriscono i vari dati. Allora la macchina si attacca alla mucca, munge la mucca, analizza il latte, la temperatura, la concentrazione, il peso specifico, tutta una serie di dati del latte, l'operatore prende la temperatura, credo direttamente della mucca o forse la prende dal latte che esce a temperatura, la macchina dove la mucca si attacca riconosce automaticamente la mucca perché la mucca ha un tag NFC, per cui è cosa, e tutti questi dati finiscono dentro un database per cui poi l'operatore, il proprietario, il gestore, l'allevatore nel suo ufficio ha un software, una specie di database dove ci sono tutti, tutti, tutti i dati di ogni singola mucca o bufala del suo allevamento con quanto latte fa normalmente, quanto latte fa questa settimana rispetto a tutte le settimane della sua vita in modo che lo avverte, dice guarda che questa mucca qui ha sempre fatto 5 litri di latte, oggi ne ha fatti 3, vai a vedere se il latte è uscito a una temperatura anche più alta oppure a una concentrazione più bassa, fai venire in veterinario che può darsi che sia malata. Per cui la mucca è come gli esseri umani su Facebook, fondamentalmente non c'è tanta differenza. Ci si prospetta un futuro veramente invacca. Dalle parti di Amazon sono insoddisfatti della piega che sta prendendo Alicchia internamente, stanno sviluppando una versione avanzata che qualcuno vorrebbe a pagamento, qualcuno no, insomma se le danno di santa ragione. Poi dopo l'ultimo evento dove si parlava di un aggiornamento di Alicchia anche legato ai temi di un modello vocale che cominciasse ad interpretare anche formulazioni più complesse con l'intelligenza artificiale, qualcosa in termini di rilascio deve essere in corso di discussione perché si parlava di un'adesione abbastanza veloce da parte di molti utenti, sembra che questa tecnologia si sia fermata a non più di 15 mila utenti test per fare appunto qualche prova, quindi qualcosa probabilmente non sta andando e poi anche l'ultimo periodo che ha evidenziato o una mancanza di focus o un rilascio che probabilmente cambierà i team all'interno di Amazon, lo sai, tantissimi anche licenziamenti dal team che si occupa di Alicchia e quindi probabilmente in termini di attenzione è una delle cose che noi sottolineiamo sempre come battuta o comunque come tema ricorrente, però il fatto che gli assistenti vocali in un momento come questo dove queste tecnologie nel modo in cui sono state ripensate nel percepito dell'utente, non tanto come sono state sviluppate da parte delle società, vengono riclassificate banalmente anche l'assistenza vocale conversazionale di chat GPT sta spostando molti commentatori soprattutto all'estero, la mancanza di aderenza tra questa innovazione e gli assistenti vocali tradizionali invece che devono compiere un'azione e non dare soltanto un'informazione sta creando qualche tema, se ne parla poco di nuovi rilasci perché sono tutti un po' fermi, Google Home allo stesso modo non abbiamo visto grandi novità anche da parte di Siri e quindi sono curioso di capire cosa succederà perché qualcosa si dovrà muovere anche in quella direzione. Una delle cose che mi ha colpito dell'articolo è che i 15. 00 che facevano parte del test tra i commenti che hanno fatto è che Alicchia dava risposte troppo lunghe senza bisogno, senza che nessuno gliela avesse chiesto e onestamente comincia a diventare un po' anche uno dei miei feedback ogni tanto quando chiacchiero, quando chiedo a chat GPT di fare qualcosa per me che mi fa tutto, io gli faccio una domanda ogni tanto gli chiedo anche per favore perché io sono una persona educata e non si può mai sapere e lui mi risponde "certamente perché per fare questo potresti fare così bla bla bla" sì ok grazie per tutto il preambolo ma a me serve che tu faccia una cosa che quella tabella me la trasformi da così a così, se ho bisogno di tutta la spiegazione magari te la chiedo dopo e per gli assistenti vocali 2. 3. ecco secondo me questo discorso diventa ancora più. Accendi la luce, la luce è una cosa magnifica che illumina le nostre vite. Prima dice "sono un assistente vocale a intelligenza artificiale sono stato programmato per garantire il vostro comfort maggiore possibile per cui mi hai chiesto di accendere la luce adesso sto esaminando di farlo per verificare che la luce non sia in qualche modo dannosa per la tua salute per la tua morale. Ma prima qualche domanda come ti senti oggi? Sì. La domanda successiva a cui puoi rispondere anche lì sì è ci hai messo un articolo lunghissimo del New York e credo anche molto interessante per quello che sono riuscito a leggere riguardo al fatto se la intelligenza artificiale rappresenti un momento. La morte lui parla. La morte della proprietà intellettuale ecco cioè non esisterà più il copyright nell'era dell'intelligenza artificiale? Sì. Premesso che tutto che risponde al solito teorema che la risposta è no esatto che la risposta è no però l'articolo è molto interessante perché fa è uno di quegli articoli che parte dalla notte dei tempi da Stimbot Willi no anzi anche da prima dall'origine della legge sul. È un argomento molto interessante grazie per il contributo Max. Parte dalla notte dei tempi da dove arriva la legge del copyright degli Stati Uniti però passando poi in termini in tempi più recenti per un po' di casi di cui abbiamo parlato anche spesso tipo il discorso di Google Books oppure i motori di ricerca per cui invece l'utilizzo di degli snippet magari è stato spesso giudicato come fair use per da parte del da parte dei tribunali Napster che poi è finita per essere inglobata e avere in licenza la musica che prima veniva scaricata in maniera pirata facendo poi una brutta una bruttissima fine ecco si arriva alla situazione attuale. I Metallica avevano ragione comunque. A bruciare i cd, no cosa chiamavano? Avevano fatto causa Napster dicevano. I fan poi avevano bruciato i cd dei Metallica. Eh sì però se vai a vedere la fine della musica nell'era post Napster. Ma vai a vedere che fine hanno fatti Metallica gli ultimi due tre album. Però io ho visto una foto di James Hetfield che usciva da un negozio vestito tutto di Louis Vuitton, Gucci e roba del genere. Esatto, ha cambiato un po' lo stile ha cambiato un po' lo stile e no vabbè è un articolo è un articolo di quelli come dire di storia di storia recente che fa un po' di in realtà non dà una vera e propria una vera e propria risposta però dice che potrebbe essere l'ultima l'ultimo chiodo sulla barra del della legge sul copyright su cui ho qualche dubbio ecco. Il 99 per cento del del commercio mondiale o quantomeno del del PIL dei paesi occidentali è basato sul concetto di proprietà intellettuale. La vedo difficile che venga abbattuto così a cuor leggero per tanti versi se pensiamo al sistema dei brevetti se pensiamo ai patent trolls pensiamo a tutto quello sarebbe quasi opinabile una grossa revisione però pensare che di colpo per la bella faccia di Sam Altman cancelliamo completamente il concetto di proprietà intellettuale. Anche perché non si sta andando in quella direzione lo dice stesso l'articolo adesso tutte le società che vogliono mettere in piedi un LLM per pararsi il fondo schiena vanno dalle case editrici a prendere in licenza pagando i contenuti. Il problema è quello che si diventa un feudalesimo della proprietà intellettuale nel senso che i contenuti del New York Times del gruppo L'Espresso eccetera hanno un valore e siccome hanno un potere contrattuale eccetera e cose. Quelli di Michele Di Maio di Franco Soleri o di Digitalia quelli li racimoliamo a gratis perché tanto non c'è verso. Quello è brutto quello è pericoloso e quello è molto è molto antipatico. Certo poi Fallo Tunnel LLM è basato sulle 707 puntate di Digitalia. Digitalia. Altro che Grok poi. Tu ci scherzi ma se vai a leggere dove quando sono usciti i report con tutti i siti da cui sono stati presi i dati da mettere nelle banche dei dati di training di addestramento dei vari LLM c'è anche Digitalia. m caro Michele. Ce ne facciamo un vanto. Devo trovare un LLM che mi dice quali sono gli speaker di Digitalia. Ma non importa non importa. Io dall'LLM voglio sapere solo una cosa. Dov'è il libretto rosso di Max? Non lo sa neanche Zuckerberg è uno dei segreti meglio custoditi della rete. Signore e signori i Gingili del giorno. Gingili del giorno vi regaliamo i digitaliani per i digitaliani a fine trasmissione le voci digitali assenzionano per voi hardware software letteratura qualsiasi cosa che abbia attinenza digitaliana che abbia colpito la loro curiosità stravolta la loro esistenza o qualsiasi sfumatura nel mezzo vediamo qualche sfumatura nel mezzo Giulio. Allora io ho postato un tool molto molto sfizioso con cui poter giocare per farsi un po' di cultura digitaliana in questo momento che si chiama Layoffs. yi perché è un tool sviluppato da uno startup che prende tutti i database mondiali legati a licenziamenti che le aziende fanno soprattutto nel settore tech a partire dal mondo del covid dell'imap per dare una visibilità legata all'azienda al settore alla singola persona al singolo ruolo per vedere in che modo sta andando il mercato del lavoro e quindi puoi cominciare ad analizzare tutta una serie di dati vedendo ad esempio per industria che cosa sta succedendo in termini di trend quali sono i numeri puoi andare ad approfondire puoi andare a vedere quali sono i dipartimenti più toccati dai licenziamenti in che modo puoi andare ad approfondire le tabelle puoi vedere che google a partire dal covid ha fatto al licenziato del 6 per cento la sua forza lavoro metal 13 per cento ericsson 8 per cento microsoft del 5 ci sono tantissime informazioni oggettivamente molto interessanti che poi sono legate anche ad aree geografiche a percorsi insomma dove se cominci a approfondire ci resti veramente appiccicato un bel po' è interessante perché mette aggrega insieme tutta una serie di dati che permettono poi di fare diverse riflessioni quindi è un gingillo con cui divertirsi divertirsi forse non è la parola giusta ma interessarsi per capire un po che aria tira nel nostro mondo le off punto f y è impressionante è impressionante da andare ad analizzare si può vedere si può tagliare per anno 23 22 e 2024 se vi stupite che siano così pochi quelli che conosciamo guardate che in alto di default è selezionato 2024 per cui di fatto i dati che state vedendo non sono relativi a un anno ma sono relativi anche a un mese 20 giorni quando vedete che er bb ha cacciato l'8 per cento la sua forza lavoro negli ultimi 20 giorni e poi se andate a vedere andate a vedere e toccare comando grazie giulio michele allora sempre rimaniamo in ambito retro gaming links awakening dx hd un porting per pc del primo zelda particolare preso dalla versione per game boy advance che ha avuto una certa risonanza un mesetto fa perché fatta veramente bene da una parte molto fidele alla versione originale dall'altra il fatto che è un porting e non una versione emulata permette di avere un po di miglioramenti nella nella giocabilità renderlo un pelo più un pelo più moderno più pur mantenendo tutti i contenuti e tutta la giocabilità del gioco del gioco originale banalmente funziona molto bene sui sugli schermi sugli schermi wii screen insomma quelli che sugli schermi sugli schermi moderni moderni oltre che funzionare su qualsiasi pc ovviamente un porting assolutamente non ufficiale che tipo dopo una settimana nintendo ha cercato di cancellare non solo da internet ma anche probabilmente dalla memoria di tutti i pc della gente che l'aveva scaricato e probabilmente anche la famiglia dello sviluppatore sarà stata mandata in un lager in un lager in giappone se ne trova una l'unica versione facilmente reperibile la trovate su archive. rg/details/linksawakingdxhd mettete sul motore di ricerca nei commenti digitali la scaricate e sperate che non arrivi super mario alla porta per arrestarvi molto molto consigliata se vi piace la serie zelda grazie michele better display ultimo gigilo per oggi software per mac lo trovate su github e sull'app store sul mac app store software per gestire a altissimo livello il vostro display il vostro monitor con tutte delle feature extra oltre a quelle che vi permette apple quindi risoluzioni custom luminosità ulteriore arrivando al massimo che permette il vostro hardware picture in picture schermi virtuali possibilità di far vedere una una nuova finestra dentro il vostro schermo il vostro il sistema operativo lo vede come uno schermo ulteriore per cui dentro quello potete proiettare tutto quello che volete come se fosse schermo completo invece ce l'avete in una finestra disconnettere e riconnettere un 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