Maximulta UE per Apple Music. Floppy e musica underground. Apple riapre alle PWA. HP e la stampante in abbonamento. Rubati i piani sulla sicurezza delle Olimpiadi. Nintendo contro gli emulatori. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.
Settimana del 4 marzo 2024 l'Europa multa Apple il laptop trasparente la sicurezza delle olimpiadi ma anche emulatori Mistral floppy disk questo è molto l'altro scaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia quella digitale all'italiana.
Dall'emistudio di Guria 1 di Sanremo qui è Franco Solerio.
Dallo studio di Milano Michele Di Maio.
Da Castelli Romani Giulio Cupini.
Perfetto a bomba tight come non mai buonasera amici anzi buongiorno o buon qualsiasi cacchio salve come dicevamo buon quello che volete ai nostri cari ascoltatori digitaliani che sono tornati da queste parti e buonasera invece in time sync ai miei colleghi Michele Di Maio, Giulio Cupini, Giulio per il rotto della cuffia sacrificando anche qualche neurone.
Ci siamo ci siamo ci siamo non si molla niente.
Qualche tubo lorenale ma va bene.
Michele invece è sempre lì.
Ma che è Michele è inossidabile è rimbalzabile è quello che vogliamo.
Con che cosa cominciamo cominciamo con la multina? Cominciamo con la multina dai.
Che ormai è diventata una cosa una potrebbe essere una rubrica ricorrente.
Ma sì allora abbiamo una notizia di una nuova multa che la Commissione Europea sta determinando nei confronti di Apple per 1,8 miliardi di euro che è la figlia di una causa intentata da Spotify un po' di tempo fa qualche anno fa se non sbaglio due anni fa per quanto riguarda una concorrenza sleale che Apple avrebbe messo in piedi con Apple Music in piattaforma su iOS non dando la visibilità di alternative alla sua app soprattutto le alternative meno costose e con servizi diciamo disponibili in concorrenza rispetto ad Apple Music.
Questa multa batte di molto le stime che si immaginavano che era anche la richiesta di Spotify di circa mezzo miliardo quindi c'è un gravio abbastanza importante e ha scatenato un putiferio anche mediatico in cui la stessa Apple da poco ha rilasciato un comunicato stampa spiegando un po' le sue ragioni sul perché considera questa multa un'ennesima presa in posizione da parte della Commissione Europea andando soprattutto in un punto che magari è interessante commentare insieme partendo dal presupposto che Spotify non ha mai pagato nulla ad Apple ma questo nulla per Spotify non era abbastanza il gratis non era abbastanza e ha chiesto di più e il nulla è spiegato dal fatto che Apple ha evidenziato come Spotify non abbia mai messo a disposizione la possibilità di abbonarsi direttamente dall'app quindi non passando dal gateway e quindi nessuna revenue di Spotify è stata passata verso Apple e soprattutto Spotify in Europa è il leader di mercato e quindi anche il tema di come dicono i bravi di incumbent da parte da parte di questa situazione è abbastanza è abbastanza diciamo preso di mira e quindi insomma si pone una presa di posizione sempre più forte nell'Unione Europea nei confronti di Apple un braccio di ferro abbastanza tosto perché 1,8 miliardi cominciano a essere cifre importanti.
A Tim Cook gli brucia un po' il portafoglio.
Tu ci lavi le web app e noi due miliardi.
O forse no.
E tra l'altro ennesimo comunicato stampa passivo aggressivo di Apple perché il titolo è l'App Store Spotify no aspetta non era quello comunque c'era un titolo da qualche parte che diceva tipo la piattaforma Apple per iOS e per Spotify è gratis ma per loro non è abbastanza.
Infatti poi in realtà appunto si parla tanto di Spotify però in realtà il vero il vero obiettivo del comunicato stampa è l'Unione Europea infatti comunque emerge un contono anche un po' accusatorio un certo tipo di pretesa collusione tra Spotify che appunto è un'azienda europea che ha sede a Stoccolma con l'Unione Europea che poi è uno dei grandi temi di cui abbiamo già parlato di cui si accusa l'Unione Europea essere appunto fare queste leggi fare queste multe per favorire l'ecosistema l'ecosistema europeo.
Sembra quella del bue che fa che da del cornuto all'asino tra tutti e due non so.
Credo che ci siano anche delle falsità perché non mi risulta che Spotify se apre abbonamento adesso non so se li ha chiusi e permette di abbonarsi solo attraverso il sito ma Spotify a meno che non abbia ultimamente ricevuto i trattamenti di favore se i suoi utenti si abbonano tramite l'app di iOS pagano paga il 30 per cento di paga il 30 per cento di tassa come come come tutto il mondo degli sviluppatori che pubblicano su iOS.
Apple può dire sì ma Spotify l'ha tolto non la usa e obbliga a iscriversi tramite il suo sito e questo però comunque è un minus.
Guarda su Spotify c'è sempre stato il claim che ti fanno vedere i piani quando vai sulla parte premium e poi ti dice tutti i vantaggi poi ti dice purtroppo non è possibile fare l'app sappiamo che non è il massimo.
Quindi non paga Apple quella tassa evita di pagare Apple ma viene penalizzata da questa cosa perché nei confronti dell'app nativa di Apple che permette di pagare direttamente da dentro il telefono è ovvio che un passaggio in più che toglie certamente una una una fetta no? Mi ricordo anni fa leggevamo di quella ricerca di quanto aveva fruttato ad Amazon tant'è che l'avevano brevettato l'acquista con un con one click no? Con un click perché era dimostrato che meno sono i passaggi che deve fare l'utente prima di separarsi dai suoi amati verdoni più è difficile che ci ripensi.
L'acquisto frictionless.
E quindi l'idea di dover dirottare per non pagare il 30 per cento sul web vuol dire lasciare sul piatto certamente dei soldi che non raccoglie Apple ma non raccoglie neanche Spotify.
Spotify d'altra parte a ragione Apple in Europa ha la maggioranza al grosso del mercato c'è anche da dire che nonostante abbia questo grosso del mercato non riesce a raggiungere il bilancio inattivo e Spotify può anche difendersi e dire sì non ci riesco perché Apple mi ha messo i bastoni tra le ruote senza il danno di Apple che mi costringe a mandare gli utenti ad abbonarsi sul sito probabilmente guadagnerei tot in più da arrivare ad avere un bilancio inattivo.
Insomma sono due scontri non c'è manca il terzo il terzo incomodo cioè dove sono tutti gli altri perché Spotify ha sbaragliato il mercato grazie a soldi facili dei tempi d'oro e politiche aggressive.
Apple ha sbaragliato il mercato dal canto suo con la sua brava capacità con la tirania del default il fatto di essere preinstallata il fatto di essere inclusa col sistema operativo eccetera dove sono i vari Deezer Pandora eccetera io guarderei lì per vedere se c'è stata una distorsione del mercato da parte di chi? Anche perché c'è un passaggio nel comunicato stampa che fa passare Apple proprio come l'ultima dopo SoundCloud che sta battagliando per gli utenti che fa un po' sorridere ve ne leggo un passaggio però è quello che mi ha colpito di più.
Partita come una piccola startup a Stoccolma in Svezia Spotify ha fatto crescere la sua società nel diventare il più grande business di musica digitale nel mondo hanno più del 50% di share nel mercato europeo e su iOS Spotify ha uno share ancora più alto di quello che hanno su Android ma questo è soltanto una parte della fotografia perché il mercato della musica digitale europeo è assolutamente esploso società come Google Amazon Deezer SoundCloud e Apple competono per i consumatori ogni giorno ma Spotify resta sempre al top e poi da lì nonostante il successo e quel ruolo che l'App Store ha avuto nel renderlo possibile Spotify paga ad Apple nulla e da lì quello che dicevamo prima e c'è anche quella c'è anche un un'accenna una tematica che è venuta fuori da quell'articolo bellissimo che mai messo tu Giulio quello di Cory Doctorow che è tornato sul Cory Doctorow è l'ideatore del concetto di incittificazione ed è tornato con un addendum dove parla dell'incittificazione e delle sue conseguenze delle origini delle cause e come si può ovviare.
In uno dei paragrafi di quel bell'articolo parla della problematica proprio dell'antitrust e delle posizioni dominanti dove fino agli anni 80 fino al regno fino al governo Reagan da una parte della manica della Thatcher dall'altra l'idea della posizione dominante era un'idea di mercato cioè se tu quella tua posizione diminuisci la concorrenza impedisce alla concorrenza di emergere.
Dal neoliberismo dalle dalle epoca delle deregulation dal Reaganismo in avanti si è passati più ad un'impostazione con molto più amichevole nei confronti delle aziende guardando la distorsione del mercato dal punto di vista del consumatore che è una follia ed Apple riprende proprio questo in uno dei passaggi della sua cosa dice alla fine dice "no evidence of consumer harm" i consumatori europei hanno più scelte che mai nel mercato della musica musicale che quello che dicevi prima eccetera e che è un po' di nuovo il discorso.
Il riflesso di questo atteggiamento.
E' ovvio che se tu sei miliardario apri un banco delle mele al mercato e per dieci anni vendi le mele a un centesimo al chilo è ovvio che per i consumatori è una figata perché mangiano gratis ma tutto il mercato delle mele va a gambe all'aria non possiamo dire che tu ti sei comportato bene e qui è la stessa cosa.
Si continua a far pesare questa idea del che è un monopolio solo quando i consumatori ne soffrono.
No il problema è che i consumatori ne soffriranno dopo ne soffriranno più avanti perché tu hai tolto hai tolto scelta e hai minato concorrenza e quindi sarai più libero più avanti di imporre le tue condizioni strette sui consumatori ma nell'immediato non è necessario che i consumatori anzi di solito i consumatori guadagnano nelle prime fasi di queste operazioni.
Lo mettiamo nell'altra puntata quell'articolo che c'hai mandato tu perché è molto interessante è uno di quegli articoli che fanno un po' che fanno un po' da pietra a miliare.
Sì infatti Franco tu prima hai citato Deezer e Pandora.
Pandora credo che oramai sia praticamente inesistente.
Deezer ha delle quote di mercato credo abbastanza irrisorie sarà nella parte bassa del single digit rimane Spotify che comunque ha la quota di mercato più grande rimane Apple Music sicuramente e da quello che vedo che leggo in giro praticamente appaiato con Apple Music c'è Amazon che comunque ha lo stesso in parte lo stesso deriva il suo vantaggio ha comprato la quota di mercato come l'ho comprata Apple.
Chi c'è dopo? YouTube Music quindi altro spin off di una grande azienda che ha comprato la quota di mercato grazie alle quote di mercato che ha da un'altra parte.
Quindi Spotify è un unicorno da questo punto di vista perché però Spotify ha un vantaggio che è stato praticamente il precursore di questo mercato quindi nel suo caso la quota di mercato se l'è comprata oltre a botte di debito essendo uno dei primi a entrare sul mercato.
Tutti gli altri infatti il problema è sotto che non c'è un secondo che combatte che riesce a combattere ad armi pari appunto con Google YouTube Google Apple e Amazon.
Certo è proprio così.
Visto che siamo nella musica raccontami del flop rock.
Questa è una delle tue incursioni in retrolandia che mi piacciono da matti.
Questo non viene dal Guardian ma è un articolo molto verticale molto approfondito se non sbaglio era di The Verge che fa il punto sul flop rock.
Voi vi chiedete ma che è il flop rock? In pratica è la musica distribuita su floppy disk.
Ne avevamo parlato per cose completamente in argomenti completamente diversi nelle settimane scorse però appunto The Verge ha fatto questo verticale su questo settore dove ci sono un bel po' di band principalmente nel settore dell'elettronica ma comunque non solo che sperimentano con la distribuzione via floppy disk e c'è in realtà una floppy kicks se non sbaglio è una piccolissima azienda di distribuzione di musica tramite floppy floppy disk che credo a sede da qualche parte in est europa che oggi appunto collabora contatti con tanti artisti per la distribuzione.
Mettono degli mp3 brevi per compressi lo fai e lo fai è una delle… ne parlavamo un po' di tempo fa cos'era google core la puntata di cui ne parlavamo si chiamava così e sono cose belle perché ricordano come la creatività viene sempre stimolata dalle dalle ristrettezze che siano ristrettezze economiche ristrettezze di mezzi è come se tu la creatività in qualche modo se la comprimi se tu vedi la megastar che ha già avuto successo che si è fatta lo studio tipo peter gabriel in mezzo alla foresta col pavimento di cristallo col torrente che gli passa sotto tutte le strumentazione più 9 eccetera qualsiasi session man a disposizione e ci mette dieci anni per tirare un disco che poi alla fine è uguale o quasi a quello precedente e invece la band scassata con la chitarra con le corde arrugginite e il batterista che ha preso la batteria in soffitta da suo nonno eccetera tira da fuori delle cose e stravolge il mercato perché inventa qualche cosa di nuovo la storia della musica e dell'arte è sempre è sempre stata è sempre stata caratterizzata queste cose ma pensiamo alla pittura no pensiamo a van gogh a tutti i pittori maledetti pensiamo a tutti ed è una cosa bella viverla anche associata alla tecnologia e a ristrettezze che noi associamo con qualche cosa che ci trasmette un qualcosa del nostro passato di noi bambini a 8 bit bambini della tecnologia o a 16 bit si sul sui floppy da floppy da tre e mezzo erano già i 16 bit bello bella storia e andatevi ascoltare un po di musica lo fai del flop rock team cook team cook non sabotare le web app è indifendibile la posizione una grossa levata di scudi contro la decisione di apple di inibire le progressive web apps su ios dalla prossima versione levata di scudi non so se sia stata più la levata di scudi o l'unione europea che ha detto dobbiamo indagare qui ha alzato il blocchetto delle mura blocchetto rosa del blocchetto delle mura c'era la vestager vestita da ghisa col cappello è presente quello tondo sopra da vigile col blocchetto rosa in mano e timco caduta no va beh allora le progressive web apps per il momento le lasciamo però le lasciamo immagino solo in safarilandia ovviamente per il momento i browser di terze parti in europa possono essere installati ma non possono far girare progressive web apps senza il cromo attorno in maniera integrata nel sistema ecco forse quelle quei problemi di sicurezza di cui parlavamo settimana scorsa forse appunto non erano così problematici o comunque si poteva trovare un qualche tipo di accordo sì diciamo che no diciamo che è un compromesso diverso cioè ha detto probabilmente avevano chiuso perché non potevano aprire le progressive web apps per metterle ai browser di terze parti e loro han detto per evitare che ci accusino di abusare la posizione dominante le inibiamo anche per safari se non ci dicevano e si hai aperto i browser di terze parti ma ti sei tenuto la possibilità più golosa solo per safari e a quel punto loro han detto no per nessuno tutto il mondo compreso l'unione europea ha detto no che cacchio fate allora han detto vabbè allora per tenerle safari continuerà e cercheremo probabilmente di sviluppare nel tempo la possibilità di far girare come pva in modo sicuro anche altri browser immagino questa può essere la… Beh comunque poi magari parlava più per un come dire senza basi basi tecniche però Tim Barnley che ha affermato la era tra i firmatori della petizione diceva che comunque le accuse le lamentelle di Apple di sicurezza sul tema della tecnologia delle progressive web app è al meglio infondato poi appunto non è che ci fossero studi particolari dietro citati però il commento della lettera originale era un po' questo.
Ma non ci giurerai tantissimo perché le progressive web apps hanno la possibilità di interagire col sistema faccio un esempio stupidissimo banalissimo e quasi completamente errato ma che vi dà l'idea nel momento in cui devo far interagire devo far funzionare una web app come se fosse un'applicazione di sistema una applicazione nativa gli devo dare la possibilità di salvare un file.
Salvare il file è una cosa pericolosa perché a seconda di dove lo salva può andare a sovrascrivere o può andare a rileggerlo o può andare a leggere dei file che non sono i suoi ma che sono quelli dell'utente quindi con una problematica di privacy per cui nel momento in cui do la possibilità di scrivere o leggere un file a un browser di terze parti devo sviluppare lato sistema operativo delle salvaguardie in modo che questa API questa chiamata permetta di scrivere e leggere solo in determinate posizioni solo a determinate condizioni e non possa essere abusata eccetera questo è il tipo di salvaguardie che Apple dice non ho tempo di sviluppare e ci sta io non sono esperto di Progressive Web Apps ma come funzionano le API in generale di iOS quella che la loro politica per mantenere un certo tipo di controllo e di sicurezza le conosco e posso immaginare che in realtà la problematica in realtà esista.
Arriva la notizia del primo store alternativo uno dei più di quelli che si aspettavano di più su iOS in Europa.
Setup ha annunciato che aprirà il suo store per iOS ovviamente solo in Europa esattamente in linea con lo store sul Mac.
Sapete che Setup è quel servizio che paghi 10 dollari al mese e ha una marea di software anche di buon livello che fai girare come un all you can eat come fosse un abbonamento a Spotify.
Esatto per cui portarlo su iOS è un qualche cosa di abbastanza rivoluzionario rispetto al modo classico al modus operandi dell'unico store che siamo abituati ad avere su iOS.
Su Android c'è già qualcosa del genere Michele c'è qualche store in abbonamento mensile? No no no ti direi che niente che conosco io ho installato a parte ovviamente il Play Store soltanto F Droid per la parte di applicazioni più open ma no non ho sentito niente di simile.
Sì anche perché parliamo di non poche applicazioni parliamo di più di 200 applicazioni che su MyQoS stanno intorno a 10 dollari al mese non si sa ancora quale sarà il prezzo su iOS probabilmente per il tema sempre della tracciabilità dei pagamenti che dovranno essere fatti con il deposito bilanci e tutte le cose che abbiamo commentato nel corso delle ultime puntate però è tanta roba perché poi certo dipende sempre dal prezzo ma anche se fosse il doppio di quello del Mac fosse 20 dollari al mese io oramai con la deriva che hanno avuto gli abbonamenti su iOS vado a vedere le varie app che utilizzo regolarmente per cui pago un abbonamento li supero abbondantemente 20 euro per cui se il costo è limitato e la selezione di app è una selezione di alto livello come quella per Mac potrebbe potrebbe veramente avere successo e sarebbe la dimostrazione che in realtà la mossa dell'Europa tanto criticata in realtà non ha, si diciamo non ha solo lati negativi ma per il consumatore può avere dei risvolti positivi.
Mi date due minuti per ringraziare il nostro sponsor Squarespace.
om il sistema integrato migliore nel quale trovate la soluzione ideale a qualsiasi necessità di creare un sito internet.
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Il sistema in
clude anche strumenti per la realizzazione di negozi online completi, tant'è che Squarespace è usato da centinaia di migliaia di negozi in tutto il mondo, ci sono strumenti per la gestione del magazzino, per processare gli ordini, inviare email ai clienti, il carrello, i pagamenti ovviamente con la carta di credito, tutto con una interfaccia intuitiva e poi i temi, i design unici e originali di Squarespace sono famosi, famosissimi, vincono ogni anno molti premi perché sono veramente di livello super professionale e danno tantissime opzioni di personalizzazione in modo da poter rendere il vostro sito assolutamente unico senza dover installare un singolo plug-in e poi se ci sono problemi supporto utenti 24/7 vi rispondono direttamente da un ufficio Squarespace, che abbiate un problema tecnico complicato o una richiesta semplicissima su come funzioni una cosa, loro sono lì per aiutarvi, ma provatelo, provatelo gratis, avete accesso anche al servizio clienti anche se siete in beta, attivate la vostra trial gratuita andando su squarespace.
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Grazie a Squarespace per aver sponsorizzato anche questa puntata di DIGITALIA.
A proposito di subscription, a proposito di abbonamenti se è ingolosita pure HP che devo dire che era già ingolosita di suo, di modi per spremere valore dai suoi utenti diciamo a proposito di incittificazione in ogni salsa.
Diciamo che il settore delle stampanti è un po' un precursore dell'incittificazione.
C'è delle stampanti consumer non saprei dirvi a livello di mega stampe business e robe da tipografia e robe del genere è un mercato che non conosco ma quello delle stampanti consumer o da piccolo ufficio.
E da ufficio sì.
Veramente Sodame e Gomorra cioè una roba indescrivibile e HP adesso propone un abbonamento a 36 euro anzi 36 dollari al mese per abbonarsi, anzi per affittare una stampante che monitora e che tiene sotto controllo.
Immagino che ti porti le cartucce.
Sì esatto c'è la stampante requisito di base che sia sempre connessa e che quindi non si possa mai staccare da internet.
Ci sono vari piani di abbonamento a partire dai 6 dollari e 99 che include la stampante 20 pagine stampate al mese.
20 pagine stampate al mese.
E più ti fanno la ricarica di inchiostro quando è necessario.
Ma dovrebbe venire il signor HP a farmi la ricarica e venirmi a installare la cartuccia nuova.
Se volete arrivare fino a 700 pagine arriviamo a 35,99 al mese.
700 pagine? 700 pagine, questa è un po' la traslazione nel mercato consumer di un modello per page che sul business già esisteva e quindi stanno portando a provare a valorizzare il valore per pagina, però ovviamente tutto il sottostrato della richiesta della stampante sempre online, il monitoring delle tue attività, il fatto che loro se la stampante va offline ti continuano comunque a richiedere l'abbonamento che ha dei way out, delle possibilità di uscita abbastanza difficili e poi hanno anche la possibilità di monitorare cosa stampi tendenzialmente, perché c'è nel disclaimer della privacy policy di questo piano che HP potrebbe trasferire informazioni su di te ai nostri partner dell'advertising.
Oh che bella cosa! A occhio le informazioni su di te! Che bello, stampi il 730 e ti esce sotto la pubblicità del Viagra.
I modelli di cui parlavi tu a livello di business però hanno un paio di differenze.
Uno non so se sono venduti direttamente dai produttori di stampanti.
Reseller, hai ragione.
Sono reseller di terze parti e quindi è una terza parte, ha degli interessi diversi che possono allinearsi con quelli del produttore ma più facilmente si allineano con quelli dell'utente.
E la seconda cosa è che io ad esempio nello studio di Genova ho un abbonamento di questo tipo ma non paghi un fisso mensile, paghi un costo per foglio, per stampa e questo si ripercuote su un'efficienza grossa nell'assistenza che è uno dei problemi principali delle stampanti.
Se la stampante è rotta o se stampa male per cui io non posso stampare, tu non guadagni.
Quindi tu hai tutto, tu fornitore di servizio hai tutto l'interesse a prendere il tuo dipendente, a spedirlo nell'ufficio in questione, a rifare di tutto per fare in modo che la stampante ricominci a funzionare e che il dottor Solerio si metta a stampare il più possibile.
E questo è diverso da dire "va beh mi paghi 34 dollari tutti i mesi poi se stampi o non stampi chi se ne frega".
Molto diverso.
Certo, anche perché se ti fa l'abbonamento a 6,99 arrivi fino a 20 pagine, la ventunesima del roggito hai finito lo spazio e a casa niente, se ne parla il mese prossimo.
Vedremo se seguiranno a ruota tanti modi per estrarre valore dai loro poveri utenti queste aziende.
E' uno dei motivi per cui Brother ha avuto molto successo.
Leggevo un articolo nostro, l'abbiamo poi commentato qualche settimana fa, il vantaggio, il successo derivante da fare una roba vecchia.
Le stampanti Brother sono semplici, hanno dei driver semplici, funzionano benone, non hanno casini di politica di questo genere e sono molto molto amate dai geek, soprattutto perché sanno che la comprano, la attaccano al computer, il computer generalmente le riconosce senza installare roba in più eccetera e vanno.
Si infatti se vai su Reddit, nella subreddit delle stampanti, la risposta di default HP Canon è il diavolo, Brother è il purgatorio, non è il paradiso ma il purgatorio, il problema che poi viene in Italia è comunque Brother è meno diffusa, è più difficile trovare una stampante Brother di quanto non lo sia negli Stati Uniti.
È possibile, io ho due stampanti Brother, una a casa e una in uno degli studi.
No no, si trovano, si trovano, non ha la stessa capitalità.
Avete visto il portatile trasparente di Lenovo? Un prodotto in cerca di una domanda.
Non lo so, è bello, molto fico, gli schermi trasparenti sono in giro da un po', vengono utilizzati molto, molto adesso è un parolone, però siamo visti un po' di prototipi del mondo dell'advertisement, lo metti davanti a una vetrina e ecco può avere la sua utilità.
Perché io debba sostituire uno schermo che onestamente si vede peggio, cioè uno schermo normale con uno che onestamente si vede peggio ancora non è vero.
Forse domotica, specchi, cose di questo tipo, potrebbe essere qualche… Si, ne vedremo.
Tra l'altro infatti c'è l'intervista, non so se in questo articolo o in un altro articolo ho letto l'intervista al CEO di Lenovo che prova a giustificare questo prodotto e lui dice "no ma io non sono molto bravo a disegnare, quindi se metto davanti uno schermo trasparente posso fare… Tipo carta a carbone? Esatto, tipo più che sì, posso ripassare come dire la realtà con lo schermo trasparente, ci metti dietro un vaso e ti metti lì con la tua matitina, ripassi il vaso.
Va bene.
Fantastico, passiamo alle Olimpiadi.
A Parigi è stato rubato un computer con i piani per la sicurezza delle Olimpiadi 2024.
Si teme la richiesta di un riscatto che comunque possa essere venduto ad attori malevoli.
Si parlava, ho letto da qualche parte addirittura la cifra, si parlava di centinaia di milioni di dollari di possibile valore di questi dati.
Beh l'investimento sicuramente è stato importante.
Poi credo che in realtà i piani non fossero sul computer rubato ma su due chiavette rubate a Gardou Nord, come tanti computer ogni giorno probabilmente.
Sì, infatti c'è questo ingegnere 56enne che lavora nel municipio di Parigi, che appunto ha denunciato alla polizia che la sua borsa era stata rubata in metropolitana, solo che questo furto non si sa se è stato accidentale o no, oppure sarà un furto su commissione.
Io però ho un commento.
Prego.
Se l'ingegnere che si occupa dei piani della sicurezza delle Olimpiadi, ha i dati della sicurezza delle Olimpiadi su un laptop o su delle chiavette e non è cifrato in una maniera inespugnabile in caso che vengano perse o rubate, penso che le Olimpiadi abbia dei problemi di sicurezza che vadano al di là del computer rubato.
Allora, posso fare l'avvocato al contrario, pensando che sia così.
Allora, fatemi fare l'otakovva.
Allora, se tu hai perso i tuoi piani di sicurezza in un furto in due chiavette e dopo ci fai anche il comunicato stampa.
Tra l'altro.
Adesso, con tutto l'amore, a occhio qualquadra non cosa.
Quindi, diciamo, possibilmente e probabile ci siano dei piani falsi della sicurezza dei Parigi che girano.
Ma hai fatto proprio il giro, Giulio.
Manco così, però.
Potremmo iniziare anche noi a proporre dei piani della sicurezza delle Olimpiadi di Parigi.
Ce li abbiamo noi, ce li avete dite che ve li vendiamo noi.
Ho una consulenza in tema di sicurezza aziendale.
È tutto, tutto molto, molto strano.
Vabbè.
È stato liccato, spillato, è uscito, è stato rilasciato un database con i codici per l'autenticazione, in due fattori, degli utenti e dei dipendenti, credo, dei giganti a tecnologia in giro per il mondo.
Sì, la cosa è uscita da, se ho ricostruito bene la storia, da un ricercatore che si occupa proprio di andare a trovare le vulnerabilità nei sistemi e andando in giro per l'internet con i suoi port scanner o qualcosa del genere, ha trovato questo splendido database completamente aperto, senza autenticazione, a proposito, sarà stato nella stessa azienda.
Era un ingegnere francese, sicuramente.
Come si chiama l'ingegnere in francese? Non lo so, la baguette probabilmente.
Catherine Deneuve.
Catherine Deneuve, certo.
E quindi ha trovato questa, questa falla, chiamiamola così, non so come definirla.
Ingegner.
Grazie.
Ingegner.
Va bene, ingegner.
L'ha detto alla società, che era una società che si occupava di mandare gli sms per la Two Factor, che si chiama YX International, un'azienda, un'azienda di tecnologia asiatica, la quale ha, dice, di aver chiuso la falla, quindi di aver buttato giù probabilmente il database, però ad esempio questo database non era loggato, gli accessi non erano loggati, e quindi non si sa chi prima.
Che poi, quando queste società asiatiche si chiamano con questi nomi ridondanti, io mi immagino sempre la YX International e siano due malesi in una retro bottega del ristorante.
Sì, dell'internet caffè.
Esatto, esatto.
Uno è X, l'altro è Y.
E' certo, è certo.
E vabbè, cosa c'era nel database? C'era anche il testo dei messaggi.
Non credo che dal codice della Two Factor tu possa ricostruire, non conosco la tecnologia, non penso, immagino, tu non possa ricostruire.
C'è la SID, sì.
Qual è la chiave? C'è la SID, sì, manca il password.
Però la SID di base non viene passata tramite il messaggio SMS quando ti arriva appunto il messaggino da inserire.
Però non lo sappiamo.
Con la SID tu generi ogni minuto un codice diverso e poi lo mandi via SMS all'utente, per cui se tu catturi la SID puoi generare ogni minuto un codice diverso, ti manca la password.
Però nell'SMS non c'è la SID, nell'SMS c'è solo il codice Two Factor.
Nel database sì, immagino.
Non ci sono i campi del database, qui parla di "the content of text message including one time password and password reset link".
Allora, probabilmente no, non c'è la SID.
Solo la parte pubblica diciamo, però no bueno.
Sono settimane divertenti per la sicurezza del mondo informatico.
L'attacco ransomware che ha bloccato le farmacie per dieci giorni negli Stati Uniti è uno di questi ed è una cosa che fa riflettere.
Negli Stati Uniti hanno un sistema, noi ci stiamo avvicinando, hanno un sistema completamente informatizzato della gestione delle prescrizioni mediche.
Molte farmacie si appoggiano allo stesso gruppo, alla stessa azienda per gestire queste comunicazioni, queste cose e l'azienda attaccata da un ransomware è andata in blocco per dieci giorni e le farmacie non avevano modo di… quando arrivava il signor Rossi e gli diceva "mi serve il farmaco salvavita, l'insulina, il farmaco per l'insufficienza cardiaca, il diuretico perché sennò mi si riempiono i polmoni d'acqua", la farmacia non aveva modo di vedere se la prescrizione era veramente emessa da un medico e quindi di fornire il farmaco.
Quando ci affidiamo completamente, non lasciamo dei backup di ordine analogico, in questi campi rischiamo veramente tanto.
Mi viene in mente gli shuttle che volano con gli Apple 2 o con computer vecchi di 15 generazioni perché sono testati sul campo di battaglia all'infinito, hanno poca complessità e quindi anche in situazioni di emergenza sono l'ultima cosa che va a gambe all'aria.
Mi chiedo se in applicazioni come questa, da cui dipende la vita, la salute della vita di veramente tante persone, non sia il caso di avere un atteggiamento un po' più prudente in quel senso, piuttosto che rincorrere l'ultima tecnologia in modo da fare, in modo che le ricette cloud più veloce possibile, in tre secondi, o quantomeno prevedere dei sistemi di backup, non dei backup dei dati, ma di backup nel senso di bypassare il sistema e gestirlo in una maniera perché dieci giorni iniziano a essere veramente pericolosi, se per dieci giorni un paziente ha finito i farmaci non li può avere.
Sì, è molto nella gestione pubblica soprattutto di questa tipologia di servizi, ma devo dire anche nel privato c'è molta superficialità in quelle che in qualche modo sono le politiche che dovresti applicare per poter garantire lo scenario nel peggiore dei casi possibili che dovrebbe essere sempre il punto di partenza da cui tu dovresti fare una riflessione per implementare servizi di questo tipo.
C'è un tema culturale su tutto questo sottostrato di mancanza di policy e speriamo che a livello pubblico si cominci a insistere su delle leggi che impongano come necessario e obbligatorio il dover fare queste cose qui, perché questa probabilmente è una cosa che è sempre legata alla regolazione.
Se siamo nella sicurezza dei dati, nella privacy, abbiamo sempre denunciato come da una parte l'Europa ha cercato di mettersi il vestito del difensore della privacy, degli utenti con legislazioni dal GDPR in avanti, mentre gli americani hanno sempre avuto un approccio ultraliberale che ha favorito da una parte l'emergere di aziende, dei colossi che conosciamo, dall'altra però comportamenti di abuso importante nei confronti della privacy delle persone.
Biden finalmente ha detto no, adesso basta, ha detto adesso iniziamo a fare sul serio anche noi e ha emesso il primo ordine esecutivo che parla della protezione della privacy dei cittadini americani online.
Cosa dice l'executive order? Che i terroristi non possono comprare i dati.
Gli stati, esattamente, i dati sono importanti, la privacy è importante, i dati dei cittadini americani sono privati e quindi ci sono una serie di stati che sono la Russia, la Cina, l'Iran, Cuba, Corea del Nord che non possono comprare i dati dai nostri data broker che hanno i dati di tutti gli americani.
Anche perché poi se arriva l'FBI e vuole comprare quei dati, se c'è qualcun altro che glieli vuole comprare magari glieli soffia oppure fa alzare i prezzi.
Non ce l'avevo pensato ma quello sarebbe veramente terribile.
Infatti poi già vanno in bancarotta ogni 2-3.
Non c'è altro da dire perché letteralmente questo è l'ordine esecutivo.
Sì, è veramente, c'è un pochino da toccare.
E' utile come quando hanno fatto dopo l'11 settembre quel foglietto che dovevi compilare sull'aereo quando atterravi che ti chiedevano "Sei terrorista?" "Sì" "No" "Hai fatto genocidio?" "Sì" "No".
Sì, sono quelle cose certamente.
Ti sentivi al sicuro se tutti sull'aereo erano costretti a compilare quel foglietto eri in una botta di ferro e sei tranquillo.
Certamente, certamente.
Un articolo sulle metodiche dell'FBI di utilizzare le notifiche push per andare a rintracciare, a trovare sospetti di crimini che devo dire che dal Washington Post getta luce sulle metodiche.
Eravamo abbastanza dubbiosi riguardo al modo in cui queste tecnologie, intercettare queste tecnologie, potevano da una parte invadere la privacy e permettere un certo tipo di tracciamento, ma peraltro sembrava che un certo tipo di precauzioni potessero impedirlo.
In realtà il modo in cui l'FBI utilizza questi modi è un pochino diverso da quello che ci eravamo immaginati.
Quando l'FBI va ad esempio, la gente dell'FBI va sul chat per pedofili induce un presunto pedofilo.
Scusami, sul presunto l'esempio fatto dal Washington Post è di un pedofilo che ha come nickname sulla chat "Love Demiang" a Malida Jones.
Sì, effettivamente.
Però il caro Love Demiang si sentiva molto al riparo per il fatto che chattava da un'applicazione sicura.
Quando ha iniziato a offrire e a dichiarare di aver avuto rapporti addirittura con bambini di 4 anni che dormivano, l'FBI è andata a vedere le notifiche push, a chiedere il token delle notifiche push a cui veniva mandato da parte di quest'app per questi messaggi, dopodiché è andata da Apple o forse da Google in questo caso a chiedermi… E Amazon se non ricordo male, perché era un chat di un'applicazione di cui non ne conoscevo io.
Sullo scherzo di quello che vedo io parla di Google, però cambia poco.
Adesso guardo, ok.
Sì, quindi c'era una gente che l'FBI ha ottenuto da Google velocemente una lista di indirizzi email di utenti che erano linkati a quel codice, questo token per le notifiche push, e ha rintracciato un uomo a Toledo che poi sono andati ad arrestare e che alla fine sembra che fosse veramente lui.
Però ecco, quindi c'è un passaggio ulteriore che è quello appunto di prima andare a istigare o a intercettare o a vedere su un ambiente che viene poi, che viene trasmesso tramite notifiche push come una chat sicura, quale utente fa certe affermazioni e poi attraverso le notifiche push e chiedendo all'azienda qual è il dispositivo che, qual è l'utente di quel dispositivo associato a quel codice push, si riesce a rintracciare il vero mittente di quei messaggi.
Sempre in ambito privacy, bellissime queste telecamere vendute da Amazon, non solo vendute da Amazon ma sono la Amazon choice per i videocitofoni, per cui il primo prodotto consigliato da Amazon che sono stati oggetto di una denuncia da parte di investigatori, di ricercatori in ambito di sicurezza, che poi è stata pubblicata da Consumer Reports dove hanno dimostrato la drammatica situazione in termini di sicurezza, cioè fondamentalmente con molta facilità gli utenti potevano prendere il controllo del videocitofono, chiudere completamente fuori il legittimo proprietario e anche in caso di reset totale del dispositivo riuscire ogni volta comunque a continuare a ricevere le immagini trasmesse dal videocitofono, cioè una di quelle robe da prendere il produttore di sta roba, metterlo in un galera e buttare via la chiave.
Sì anche perché poi tra l'altro dopo l'uscita di alcuni report che già anticipavano questa notizia si capisce quanto questa situazione sia abbastanza strana se un'app come Temu, l'e-commerce cinese, ha già stoppato le vendite e Amazon ancora no, probabilmente perché c'è un tema di quanto guadagnano dalle vendite questo device e quindi stanno aspettando il più possibile prima di sospenderle, però la dice lunga sulle politiche che vengono fatte da parte di Amazon nel controllo a favore della sicurezza di utenti.
Esce un Temu che è più attento a queste cose rispetto ad un Amazon.
Temu baluardo della privacy.
Temu baluardo della privacy ragazzi.
Ed è detto tutto.
L'affare Yuzu.
Michele cos'è Yuzu? Yuzu è uno dei due emulatori principali per Nintendo Switch e Nintendo, o come dire, ogni generazione riesce a ritardare un po' l'arrivo della pirateria perché comunque la mia percezione è che rispetto alle console precedenti comunque sia arrivato un po' dopo tutto il tema del jailbreaking e della pirateria, però prima o poi arriva.
Siamo in un momento in cui l'auto software ci sono due emulatori principali, uno è Yuzu, l'altro non mi ricordo come si chiama e ovviamente è anche quello che uso più spesso.
E poi in realtà adesso sta uscendo anche, non so se vi ricordate, per il DS c'era la R4 che era una schedina dove tu mettevi l'SD, caricavi le ISO o comunque le immagini dei giochi e andava poi sul dispositivo anche senza essere senza essere craccato.
Per la Switch adesso ci si sta muovendo praticamente alla fine della generazione.
Cos'è successo? Che Nintendo e soprattutto gli avvocati della Nintendo vestiti da Super Mario e Luigi, che sono onestamente i peggiori nel mondo dei videogame, ok che la Nintendo è particolarmente colpita ma rispetto anche a Sony e Microsoft sono famigerati per essere molto molto attivi, quindi veramente basta che pubblichi il video sbagliato su YouTube con le informazioni sbagliate e ti arriva una richiesta di takedown.
Yuzu è stato denunciato da Nintendo per favoreggiamento della pirateria, sono arrivati nelle ultime ore prima della puntata, è emerso che sono arrivati a un accordo, questo accordo prevede che Yuzu paghi a Nintendo un paio di milioni di euro e che fondamentalmente cessi di esistere via il codice, fino al dominio e probabilmente anche le mutande degli sviluppatori per fare in modo appunto che la causa cessi.
La causa ha avuto però molto riverbero per il tema, per la vehemenza che Nintendo ha messo nei confronti di questi emulatori ma facendo una causa che sembra in qualche modo indirizzata all'illecito dell'emulatore in generale, per cui ho visto molti giornalisti andare a intervistare i maintainer anche di emulatori di giochi del passato, cioè l'emulatore del Game Boy, l'emulatore del DS, l'emulatore dell'Amiga eccetera e qualcuno ha temuto che un precedente di vittoria di Nintendo in questo campo potrebbe raffreddare di gran lunga lo sviluppo di questo tipo di software, che ha un'importanza in termini di conservazione di prodotti culturali, perché alla fine dei conti oggi i videogiochi possono, se c'è un'arte tipica del nostro tempo, esclusiva del nostro tempo, dei nostri anni è proprio quella dell'intrattenimento digitale e che ha però il problema dell'enorme obsolescenza nel momento in cui i dispositivi non si trovano più, i dispositivi su cui girano quei software, per cui l'emulazione fa un po' il lavoro della pinacoteca del museo per quello che riguarda la pittura per esempio, o il conservatorio e il formare musicisti eccetera per quello che riguarda la musica e quindi ha fatto temere molti.
Ora io non so, qui si parla di questa cifra e ci si è arrivati molto velocemente, immagino che sia stato un settlement, un accordo extra giudiziario per cui la causa non andrà in porto, questo è già abbastanza rassicurante.
Gli sviluppatori di altri emulatori, peraltro che ricordiamo sono quasi tutti hobbysti e sono quasi tutti progetti open source senza scopo di lucro, si sentivano particolarmente minacciati perché dicevano alla fine dei conti noi di dover facciamo queste robe gratis, non rientriamo neanche dei costi, ma doverci anche sobbarcare una causa legale, anche avessimo delle possibilità di vincerla col tema del ferio uso, della conservazione di beni culturali, non saremmo neanche in grado di arrivarci alla causa perché non abbiamo i soldi per pagare gli avvocati, per cui era una situazione certamente di pericolo.
Il fatto che non siano arrivati a giudizio è abbastanza rassicurante, anche il fatto che hanno pagato 2,4 milioni di dollari vuol dire che la situazione era un pochino diversa, perché questi non erano sviluppatori dilettanti o comunque amatori della cosa che lo facevano per la cultura, eccetera.
Se hanno una qualche entità alle spalle che è in grado di cascare 2,5 milioni di dollari per revarci dagli impicci vuol dire che lì dietro c'era un qualche tipo di azienda più o meno alla luce del sole che pensava di tirar fuori dei profitti da questa cosa.
E allora in realtà gli entrambi gli emulatori, Yuzu e l'altro che si chiama Ryujinx, credo, qualcosa del genere, hanno entrambi il Patreon, quindi c'era la possibilità di iscriversi e pagando.
Perché sono andati su Yuzu? Io credo che il Patreon di Yuzu ti desse accesso in anticipo ad alcune versioni dell'emulatore che ti permetteva poi di andare a giocare magari con una compatibilità maggiore dei giochi rispetto al rilascio per tutti quanti open.
Nel caso dell'altro emulatore credo che invece il Patreon servisse più che altro per accedere al Discord, per avere un supporto prioritario.
Quindi secondo te questi dal Patreon hanno tirato fuori più di 2 milioni di dollari che oggi sono in grado di cascare a Nintendo per chiedere scusa? Adesso facciamo due conti.
Vabbè voi andate avanti, io faccio due conti, però comunque 2 milioni di dollari diviso 5 euro diviso 12 vuol dire avere avuto qualche decino di migliaia, 30.
00 paganti ogni anno.
Comunque non è fuori dal mondo secondo me.
È possibile, è possibile.
5 dollari al mese costava questa cosa qui il Patreon? Ci sono vari tier dall'1 a 10 forse mensile.
Comunque il mondo dell'emulazione è anche un business.
Chi oggi riesce a creare l'equivalente dell'R4 per la Switch fa tanti soldi.
E appunto se lo sviluppi per la Switch e se sviluppi l'emulatore del Commodore 64 la vedi un pochino più difficile.
Certo, certo, esatto.
Per la Switch, infatti oggi tante, credo tutte le piattaforme passate siano a un certo livello emulabili.
È ovvio che vanno dietro alla legislazione corrente.
Certamente, certamente.
Chissà se ci sono anche delle infiltrazioni.
Perché essendo una roba al limite dell'ecito un po' di là potrebbe essere una, no? Se fossi un cabordista, un mafioso che cercassi di diversificare gli investimenti potrebbe essere un ambito in cui investire.
No alla fine dei conti tanto necessità di riciclare ce n'hanno come si investono in bar o ristoranti o pellicceria o che ne so perché no.
O nel pezzotto.
O nel pezzotto, certamente.
Abbiamo un capitolo abbastanza corposo sull'intelligenza artificiale, a parte quello sull'intelligenza artificiale di guerra che è già tra di noi, cosa che se lo leggete l'articolo su Bloomberg vi rendete conto che tutti i nostri peggiori timori in realtà si sono già tutti avverati perché sono già tutti lì con le mani sul software che vi ricordate le battaglie dei dipendenti di Google che quando Google aveva firmato l'accordo col Pentagono gli hanno fatto fare marce indietro hanno fatto dimostrazioni eccetera e Google ha stracciato l'accordo e ha detto vabbè Dorino noi non lavoreremo mai col Pentagono così bene così il Pentagono resta senza intelligenza artificiale e come no? E' andato proprio così.
Nell'articolo si parla di circa 800 progetti del Pentagono che oggi riguardano l'intelligenza artificiale, si parla di svariati miliardi di dollari di investimento annuali, l'articolo oggi parla principalmente di un supporto di analisi che comunque è quello più in fase avanzata che è già iniziato da tanti anni quindi cosa vuol dire? Fa l'esempio dell'evacuazione di Kabul e dell'Afghanistan da parte degli Stati Uniti, il comandante in capo aveva la possibilità di monitorare in diretta tramite un unico schermo in un'unica visualizzazione come stava andando perché riuscivano ad aggregare tutti i feed satellitari, le telecamere, informazioni sul campo e non passavano più tramite stanze piene di analisti che andavano a studiarsi le cartine o a guardare appunto i feed, ma passava tutto per l'intelligenza artificiale.
C'è un passaggio di questo articolo che mi ha particolarmente terrorizzato che dice "il combattimento di guerra presto avverrà a una velocità superiore a quella che il cervello umano può sopportare, può seguire" che la dice abbastanza lunga.
Però se i missili che tirano l'intelligenza artificiale sono orientate verso i data center dell'intelligenza artificiale nemica, a me va anche bene.
Ma ti dico di più, ma perché non le facciamo direttamente come simulazioni, le guerre facciamole come simulazioni tra intelligenze artificiali? Non sarebbe una brutta cosa, non sarebbe una brutta cosa se, a meno che poi il teatro di guerra non diventa la rete globale, ci ritroviamo con le I.
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rinnegate come nei peggiori, anzi nei migliori romanzi di fantascienza.
A proposito uno di questi, il primo credo romanzo con le I.
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rinnegate che invadono la rete e lo rendono un luogo inospitale per gli esseri umani, è stato preso, è un neoromante di William Gibson che è stato annunciato in sviluppo una serie televisiva dedicata da parte di Apple.
Difficile toccare un titolo come quello.
Mazza, mazza.
Arcamisere.
Difficile da leggere.
William Gibson, figurati a rendere cosa.
Però è immaginifico William Gibson, nel suo modo contorto e difficile.
E' una di quelle cose che ti dà delle… certe cose non le capisci, ho avuto una discussione brevissima in realtà con Fabrizio Bianchi su Slack riguardo a David Lynch, che lui dice "è un coglione, non si capisce niente, è un peragottaro".
Ma in realtà ci sono dei… David Lynch è il capo di questa cosa.
Ci sono degli artisti che scrivono libri o che fanno film o cosa che non mirano a farti capire una cosa ma mirano a darti delle comprensioni istintive, delle sensazioni, e David Lynch è uno di questi.
Se qualcuno ti dice che ha capito il senso di un film di David Lynch vuol dire che non ha capito niente, come la fisica quantistica, però puoi dire che ti ha dato delle sensazioni che sono probabilmente quelle, "Strade perdute" è un capolavoro secondo me da quel punto di vista lì.
Poi in certi altri film è andato fuori giri.
William Gibson è la stessa cosa, per tanti versi ti fa provare della paura, delle sensazioni, quando il… Sì, è quasi un ipnosi il libro.
"Neuromante" si apre con una metafora che quando è uscito negli anni '80 a chiunque fosse un dìci italiano, un tecnofilo, uno che manettava con la tecnologia ci si riconosceva subito.
Inizia dicendo "il cielo era del colore di un televisore sintonizzato su un canale morto".
Cacchio, ti dice già tutto di come è impostato il libro.
Questa è la roba per tecnologia, questi non sono i promessi sposi.
Qui si parla di roba da geek e ti immagini il grigio come il cielo, come se fosse quel grigio puntellato, pixelato del canale morto.
A me piace da morire William Gibson per quello, e anche io ho paura certamente per come possa… ci vuole uno showrunner visionario, ci vuole qualcuno.
Beh ragazzi, però io ho visto Dune due settimane fa, una scorsa bene che Dune, Frank Herbert, aveva uno stile di scrittura come dire più lineare, meno ririco, però veramente splendido, splendido, splendido.
C'è speranza ecco perché che possa, come dire, col giusto regista, col giusto produttore, che possa uscirne qualcosa di qualità.
Penso sia una cosa lunga, perché hanno firmato ma non credo neanche iniziato neanche la stesura degli screenplay, credo.
Vedremo molto prima il… visto che siamo nelle serie tv, vedremo molto prima Fallout.
Fallout lo sta realizzando… È il fratello di Nolan, col fratello di… Ma c'è anche lui, ci sono lui e la moglie, Lisa Joy, sono quelli di Westworld, no? Sì, ma è il fratello di Nolan… È il fratello? Sì, mi pare non è Christopher, adesso vediamo subito.
È Peppino, è Giovanni Nolan, Peppino Nolan.
Allora, siamo sulla pagina di Wikipedia e se cerco Nolan… guest, main, cast, production… Jonathan Nolan e Lisa Joy.
Jonathan Nolan e Lisa Joy, per cui sono loro due.
E dipende chi, quale Nolan intendi, non è Christopher Nolan, è il fratello.
Ma quello di Westworld… Jonathan era già… è quello di Westworld? Sì, è quello di Westworld.
Ah, ok, ok, e tu pensavi a Pinuccio Nolan? Certo, certo.
Per franco, per franco Cristo è il fratello.
Westworld viene prima di tu.
Dai, la prima stagione di Westworld, era tanta roba.
Il film originario di Westworld era tanta roba.
Non avete mai visto il film originario? Non sapevo neanche che… Eh cavolo, quello con Yul Brynner, è un film di fantascienza degli anni '70.
Tanta, tanta roba.
Se vi capita, cercatelo.
Dai, tu che sei un maestro di retro.
Directed by… scritto e diretto da Michael Crichton.
Sì, certo.
Non sapevo che Michael Crichton avesse senso, se anche reggisse.
Oh yes.
In Italia si intitolava qualche cosa dei robot, il parco dei robot, il pianeta dei robot, una roba del genere.
In Italia era vacanze di Natale.
Sì, esatto.
Vacanze nel West.
Esattamente.
Lo metto subito nella lista dei… Il mondo dei robot in Italia.
Il mondo dei robot.
Ed è del 1973, anno molto… anno glorioso, tante belle cose sono nate nel 1973.
Chissà di cosa stai parlando.
Eh sì, lo lasciamo perdere, non ti preoccupare.
La causa, Elon Musk fa causa a… Cacchio vuoi Siri, stai zitta, è la 200esima volta che interrompi un podcast.
Elon Musk fa causa a OpenAI per aver abbandonato la missione originaria di sviluppare intelligenza artificiale per il bene dell'umanità e non per profitto e di aver girato su tutto prof… datemi i soldi e subito è la sicurezza chi se ne frega.
Allora, non anticipo nulla del mio gingillo ma si ricollegherà con questa storia in qualche modo, sono usciti un po' di documenti di quando Sam Altman fondò la società chiedendo un finanziamento o comunque ricevendo un finanziamento credo di 60 milioni di dollari all'epoca per OpenAI e ci sono questi documenti scritti a Elon Musk dove lui evidenzia qual è la mission della società che ha appena fondato e il tema del no profit, di creare una coscienza globale distribuita dell'intelligenza artificiale che possa essere a funzione di, non scopi puramente di profitto, ma proprio di costruire una fondazione, era abbastanza esplicita e al netto che possiamo criticare Musk per tanti punti dove c'è sicuramente anche un tema di conflitto interessi con Grok e con le tante cose che sta facendo lui, però se ti chiedono un finanziamento o comunque tu dai un finanziamento e lo dai a fronte di un'idea di business che poi va tutta verso un'altra direzione, ci sono dei temi sicuramente che possono essere legati ad un aspetto giuridico.
Poi ovviamente quel finanziamento è uscito, lui ha venduto le quote e in teoria la questione si è conclusa ed è voluta dopo la sua uscita, bisogna capire se quel giudizio iniziale che ha dato il via a tutto lasciava pensare tra piccoletta ad una frode oppure no, però il tema si innesta proprio lì.
Diverge che fa parte di quella schiera del plulotone di esecuzione anti Musk in titola "la causa legale di Elon Musk contro OpenAI è pessima in una maniera ridicola", ma lì ovviamente fa parte appunto di quella batteria dove non ci possiamo aspettare un equilibrio.
Loro dicono che non c'è un contratto e se non c'è un contratto non può esserci una rottura del contratto.
Ci sono tante cose che costituiscono un contratto, bisognerebbe capire come fa Diverge a sapere tutte le carte che ha firmato Altman negli ultimi cinque anni.
Mi sembra un pochino affrettato, ci sono dei contratti ad esempio delle scritture private che hanno, nell'Italia, non so, negli Stati Uniti, la valenza di un contratto per cui Elon Musk potrebbe avere un foglio nella sua scrivania firmato da lui e Semaltam dove Semaltam dice "io ho preso n milioni da Musk e mi impegno a guidare l'azienda in questa maniera".
Vediamo, le cause legali sono un po' come i brevetti, sono legate anche al mondo dei brevetti.
Dovrebbero servire a far funzionare il mondo in una maniera più piacevole per gli umani e più giusta per gli umani, ma molto raramente vanno in questa direzione.
Però in realtà sono gli stessi avvocati di Musk che si attaccano a un documento che è l'accordo di fondazione di OpenAI, che comunque non è un contratto.
Non lo so se non è un contratto, se è un accordo è firmato, è un contratto a casa mia però non lo so.
No, credo che debba, adesso non ci sono i notari negli Stati Uniti, ma credo che qualche tipo di registrazione debba essere fatta, soprattutto quando si parla di un contratto di fondazione di azienda, però non siamo avvocati nel foro della California.
Io faccio una previsione che questa causa finirà con una multa per Apple.
È possibile, è possibile.
E i giornalisti diranno "Elon Musk ne ha combinata tre sue, oramai è finito Apple, multata per 100 miliardi".
Microsoft si allea con Mistral e in Europa si incazzano tutti come delle iene.
Sì, si incazzano tutti come delle iene perché una parte della legislazione che è stata fatta negli ultimi mesi è stata fatta ascoltando le aziende europee, cercando di capire quali potessero essere, come dire, le regole da imporre per avvantaggiare o comunque per fare in modo che le aziende europee non fossero… Per difenderle.
Sì, per difenderle, per fare in modo che non debbano essere, potessero essere al 100% preda delle aziende americane, soprattutto americane, e dover per forza ricorrere sul tema della capacità computazionale alle aziende americane.
Ci sta che si sono incazzati, ci sta.
No, no, ci sta, ci sta, ci sta per una serie di motivi.
Il primo è che appunto Mistral era tra queste aziende che erano state sentite, che erano state sentite dall'Unione Europea per questa legislazione.
Mistral ha fatto le sue richieste, le sue richieste sono state accolte.
E non solo, si è esposto il governo francese.
Mistral è francese.
Esatto.
E il governo francese è andato in Europa dicendo "guardate che le nostre aziende ci dicono che hanno bisogno di questo tipo di legge di protezione perché se no saranno costrette a prendere i finanziamenti da Microsoft, citata proprio dai giganti come Google e Microsoft, e quindi addio a uno sviluppo indipendente europeo dell'intelligenza artificiale.
Fatta la legge, facciamo la legge, Mistral prende i soldi da Microsoft.
Insomma ci sta che si sono sentiti un po' presi per i fondelli.
Sì e poi c'era anche un, adesso sto cercando, eccolo qua, il precedente segretario al digitale del governo francese che si chiama Cedric, adesso è nel board di Mistral.
Quindi per il classico meccanismo delle porte girevoli che spesso c'è negli Stati Uniti, oggi da noi è successa esattamente la stessa cosa.
Fantastico, cosa vuoi di più, cosa vuoi di più? Dobbiamo ringraziare i nostri produttori esecutivi, dai! C'è un solo, unico motivo se Digitalia non prende i soldi da Microsoft, non ci difende neanche l'Unione Europea, ci difendono i nostri ascoltatori.
Digitalia ha bisogno di un po' di dindi, perché? Perché paga delle spese, paga del software, paga dei server e chiede un minimo di remunerazione per quei poveri cristi, quei cinque poveri cristi che si alternano al microfono e che settimana dopo settimana, tutta la settimana, si mantengono informati, leggono, scambiano notizie e tutti i lunedì danno la loro disponibilità, anche con un mal di testa lancinante, per venirne a parlare in trasmissione.
Questi soldini da dove escono? Al 30% da degli sponsor molto, molto selezionati, in modo da non proporvi dei prodotti di quelli in cui proprio non crediamo, ma al 70% da voi.
Perché? Abbiamo questa abitudine da 15 anni, oggi si chiama Value for Value, è stata reinventata o integrata nelle idee del Podcasting 2.
, noi lo facciamo da 15 anni, copiando qualcun altro, non ci vantiamo di aver inventato niente di rivoluzionario ma abbiamo detto un patto tra genti e uomini.
Vi chiediamo di dare un valore, di assegnare un valore, quanto vale Digitalia per voi e di restituirlo in termini monetari, non vi chiediamo un abbonamento, non vi chiediamo una cifra determinata, non vi chiediamo una scadenza, vi chiediamo di darci una mano, ognuno secondo la sua generosità e disponibilità.
In cambio noi continuiamo a lavorare per voi e vi ringraziamo in trasmissione, come faranno adesso i miei colleghi, chi vuole, si butti, tranquillamente.
Dai, dai, comincio io, allora gli streamer Value for Value che ci fanno le loro donazioni in Satoshi, Capitan Harlock, Anon, F.
Trava, Anonymous, 21 Million Men, Arzi Gogolo, Paolo Bernardini, Nicola Gabriele del Popolo, Nicola Fort, Pavlo Ferro, Idol Fellow.
Grazie a tutti, i pionieri del Value for Value.
Due bei boost in Satoshi, uno da 2000 e uno da 10.
00, di AKA Grinta e uno di Anonymous.
Mitici, grazie, grazie, grazie per i boost.
Passiamo poi a Perpetual Executive Producer, con le donazioni singole da un euro, di Davide Tinti, che ci fa due donazioni da un euro, di Manuel Zavatta, Giuliano Arcinotti e una da 2,1 euro di Nicola Gabriele del Popolo.
Grazie.
I Mitici Perpetual tutte le settimane, se ci mandate tutte le settimane qualche cosa diventate Perpetual anche voi, grazie di cuore.
Perpetual Executive Producer, tra l'altro potrebbe essere un bel titolo di una serie su Netflix.
Ci sta, ci sta, prima o poi la farà, la farà, la farà.
Noi vendiamo i diritti volentieri.
Donazione ricorrente da un euro di Andrea Scarpellini, da due euro di Giuseppe Benedetti e poi le donazioni ricorrenti da tre euro di Nicola Bisceglia, Roberto Esposito, Danny Manzini, Paolo Boschetti, Diego Venturin, Riccardo Peruzzini, Matteo Faccio, Michele Olivieri, Davide Fogliarini, Cristian Fabiani, Antonio Turdo, Alex Ordiner, Danilo Sia, Federico Bruno e Simone Pignatti.
Mitici, grazie, tre euro tutti i mesi, grazie di cuore.
Donazione ricorrente da tre virgola ventuno euro di Elisa Emaldi e Marco Crosa, grazie.
Donazione ricorrente da quattro euro di Marcello Piliego e Maurizio Verrone.
Mitici.
Donazioni ricorrente adesso da cinque euro di Daniele Corsi, Mirto Todini, Roberto Tarzia, Stefano Augusto Innocenti, Matteo Molinari, Michele Coiro, Cristiana Marca, Adriano Guarino.
Grazie a tutti, grazie.
Donazione ricorrente da cinque e trentadue di Flavio Castore, di Zambianchi Marco e Francesco Mauro.
Grazie Marco, grazie di cuore.
E poi zona grandi produttori con le donazioni ricorrenti a dieci euro di Maurizio Galluzzo e Tre Trattini.
Grazie davvero.
Una che non sappiamo se dietro a Tre Trattini ci sia Microsoft tra l'altro ma detto per trasparenza.
Speriamo di no.
Speriamo di no.
Donazione ricorrente da undici euro di Fabrizio Bianchi.
Fabrizio.
E poi l'ultimo grande produttore della puntata da undici virgola ventitré euro, il pirata LeChak.
Grazie.
Grazie pirata LeChak, grazie a tutti i produttori esecutivi, i metodi sono semplici, Paypal, Satispay, bonifico bancario, donazione Bitcoin on Chain oppure le metodiche automatiche del podcast in due punto zero, andate su New Stubs.
om e scaricate il vostro client preferito di nuova generazione nonostante utilizzare le solite vecchie applicazioni legacy.
Grazie a tutti i produttori esecutivi, grazie per aver fatto sì che Digitalia vivesse ancora dopo tutti questi anni.
Potrebbe esserci un errore nel mio script perché il 100% delle donazioni tramite Paypal vengono dichiarate come donatori ricorrenti.
Può darsi che sia veramente così, che non ci siano donazioni singole, ma mi sa un pochino di bug nel mio script, devo andare a controllare.
Comunque noi vi ringraziamo lo stesso, sia donazioni singole che ricorrenti, noi abbiamo certamente della riconoscenza nei vostri confronti.
HDMI Forum AMD voleva rilasciare, ha già sviluppato un driver per Linux per far funzionare le uscite HDMI 2.
, ma non può.
Michele tu sei linuxista.
Sì sono linuxista e di là ho anche una scheda video AMD, non credo di avere gli schermi che supportino l'HDMI 2.
+, o solo 2.
non mi ricordo qual è la specifica.
Scusa, ma il 2.
è per i 120 hz? Sì esatto, sono tutte quelle funzioni che ti permettono di avere l'8000k a 7 milioni di hz e devi avere appunto sia da una parte l'hardware della scheda video sia dall'altra poi anche lo schermo che ne valga la pena.
Però comunque nel momento in cui hai una scheda AMD e hai un sistema operativo aperto direi che è una cosa che ti può essere utile.
È il futuro, oggi ci sembra una roba bestiale, ma quello che ci sembrava una roba bestiale 5-6 anni fa oggi ce l'hanno tutti a casa.
Qual è il punto? Il punto è che il consorzio HDMI è gestito dall'HDMI forum di cui poi AMD fa parte e niente, hanno deciso appunto di bloccare la pubblicazione di questi driver.
Non ho capito bene qual è la ragione onestamente.
Probabilmente tutte le aziende che mettono questa tecnologia nei loro televisori, nella loro scheda eccetera pagano una royalty immagino al forum.
Pagano una membership che costa 15 mila dollari credo, dai 15 mila dollari all'anno poi a seconda poi dei vantaggi che vuoi avere.
Però AMD è tra i cosi per cui dovrebbe avere.
Saranno gli altri però che paga troppo poco o ci sarà appunto qualche ragione per cui questa specifica in particolare non vogliono che passi.
Non lo so, non sono riuscito a capirla anche perché mi sembra di aver capito che c'è soltanto la versione di AMD che appunto dice che è stato bloccato dal forum.
Non buono.
No, non buono.
Sono cose tristi perché credo che lo sviluppo open, il rilascio di software di tipo open poi con dei determinati crismi che sia veramente open che non siano le robe false che sono mezze open.
Poi in realtà se vuoi averle tutte devi.
Ne abbiamo già parlato all'infinito ma le cose veramente open dovrebbero avere una specie di lascia abbassare legale e legislativo che dice sì se è effettivamente così e non vai a ledere determinati.
9 su 10 saranno questioni di DRM.
Probabilmente sì perché dentro alle specifiche ci sono proprio anche tutte le… Certo, c'hai le major, c'hai i produttori di hardware.
Sì, ma dico dentro alle specifiche di HDMI ci sono tutti i sistemi di protezione dalla coppia.
Non ci sono i dispositivi che tu metti come facevi una volta tra il videoregistratore e la TV con la SCART.
Oggi non ci sono i dispositivi con un HDMI in e uno out nel frattempo che fanno passare il segnale e registrano che io sappia proprio per questo tipo di problemi di licenza.
Immagino, poi magari ho detto una cacchiata terrificante questa settimana, mi inonderanno lo Slack e l'e-mail di improperi.
È possibile, non è il mio ambiente di competenza.
Messaggiate franco comunque.
Esatto.
Sì, sì, sì, Cupini @digitalia.
m è il mio indirizzo, scrivete quando volete.
Zuckerberg, no, ma dobbiamo proprio parlare di Zuckerberg.
Nel 2024 ci sono un mucchio di elezioni in vista, però state tranquilli perché Zuckerberg ha detto che possiamo stare sereni, ci pensano loro, che hanno un'unità, una Real Time Content Censorship Unit, che credo che solo a sentire il nome di come viene chiamata questa unità, Goebbels si sarebbe fatto una pippa.
Però va bene.
Ma credo che il nome gliel'abbia dato Reclaim The Net, che è l'organizzazione che poi ha pubblicato l'articolo.
Non credo, voglio sbagliarmi, ma non credo.
Che si chiami così.
Non me ne stupire, si chiamerà Cthulhu, avrà qualche nome in codice comunque molto, molto.
Va bene.
No, c'è un appunto, viene da un pubblicato stampa di Meta che il 25 febbraio appunto ha detto che Meta si sta preparando e detto che poi ci sono le elezioni degli Stati Uniti, ci sono elezioni da noi per il Parlamento Europeo e si parla di miliardi investiti appunto per team di moderazione in tempo reale.
Elections Operations Center si chiama.
40.
00 persone dedicate a questo.
Tutto a posto.
Quelli reali saranno sempre i Y-Ex che mandavano la Two Factor di prima.
Ah certo.
Sì esatto, perché poi questi, quelli che noi possiamo pensare siano investimenti.
Non lo so, assumo mille persone, duemila persone, spesso sono, assumo dieci persone e poi esternalizzo all'Accenture di turno che a sua volta esternalizza in qualche call center di Bangalore.
Quando saremo dominati dagli alieni che ci colonizzeranno e ci imporranno determinate regole, ma per il nostro bene eccetera, credo che durante le elezioni ci sarà un periodo di blackout in posto.
C'è un interruttore, c'è il salvavita di Facebook e una settimana prima delle elezioni, clac, si fa saltare salvavita e la gente vive benissimo anche senza Facebook.
Franco non puoi truccare le elezioni se non fai più le elezioni.
Esatto.
Cupini è sempre un passo avanti, non c'è niente.
Poi gli viene mal di testa per forza.
Lui pensa troppo.
Troppo genio.
Questo ribollimento cerebrale eccetera.
Va bene.
Apple abbandona la macchina, la macchina, l'Apple Car, la macchina che si guida da sola che prima doveva essere completamente autonoma senza volante.
Poi aveva detto vabbè ci mettiamo il volante che non si sa mai.
E poi alla fine hanno detto sono dieci anni che buttano denaro dentro a sto progetto.
Il cosiddetto Project Titan.
Pare ufficiale che basta.
Chiuso.
Tim Cook ha chiuso la saccoccia.
Niente più soldi.
E no, beh, ha rilasciato il Vision Pro e ha detto vabbè siamo a posto così.
Ah ecco, la gente non serve più alla macchina.
Esatto.
Non dovete andare più da nessuna parte state nel vostro salotto con il vostro caschiero.
Nel vostro cubicolo a produrre.
Esatto.
Io mi immagino poi all'interno del One Infinite Loop che ci sono stato l'anno scorso almeno da fuori e talmente grande che dentro sul tetto secondo me c'era tipo la pista dove facevano girare le macchine.
C'è da dire un tema che mi convince nella riflessione su questo mercato dell'automobili è che probabilmente i margini di profitto disponibili non siano sufficientemente interessanti per una società come Apple.
Io credo che la tecnologia, Giulio, io credo che ci sia un inverno, che ci sia una realizzazione che non ce la si fa.
C'è stato un momento di fiducia, di ottimismo quando hanno iniziato questo tipo di macchine a uscire, queste ricerche a vedere, questi progressi di colpo.
C'è stato un'accelerazione enorme e come succede sempre per la tecnologia si dice vabbè se negli ultimi due anni c'è stata questa accelerazione enorme, tra dieci anni è cosa risolta la macchina che si guida da sola in qualsiasi situazione e questo tipo di ottimismo ha fatto sì che una marea di gente investisse da Google a Uber a Apple stessa eccetera perché? Perché il primo che rompe, il primo che trova la soluzione al problema vende macchine in tutto il mondo, vende macchine che si guidano da sole alle flotte di tassisti, agli autobus per le città, ai privati cittadini, alle flotte di automobili da affittare ai turisti in tutto il mondo.
Per cui sarebbe un mercato del genere se ci fosse il breakthrough, se ci fosse questa innovazione bestiale.
Ma penso che oggi si rendano conto che lì non ci arriveremo a breve con uno sviluppo della tecnologia attuale che ha avuto un'accelerazione enorme e che adesso ha un rallentamento.
Vedi bene i problemi dei robotaxi negli Stati Uniti, di Waymo che sono anni che dice ci siamo, siamo pronti con questa macchina senza volante ma poi alla fine più che piccole sperimentazioni non vedi niente.
È un sintomo importante questa resa di Apple secondo me per questo tema, per questa realizzazione che non ci si arriva.
Ed è un tema su cui pensavo la settimana scorsa, facevo una riflessione guidando e immaginandomi la prossima macchina, una macchina, prendo la Tesla che si guida quasi da sola, prendo una macchina più tradizionale che ti tiene le corsie eccetera e pensavo al discorso delle mani sul volante.
E credo che il discorso delle mani sul volante sia che noi ovviamente tutti ce l'abbiamo ben presente, l'abbiamo analizzato con un tutt'altro punto di vista, sia la questione rilevante.
Ed è una questione della responsabilità fondamentalmente.
Cioè finché noi abbiamo le mani sul volante questa tecnologia non ci dà tanto di più di quello che ci hanno dato le macchine fino adesso.
E quindi questo mercato, questa cosa di guadagnare un mucchio di soldi è limitata.
E le mani sul volante sono una questione di responsabilità, nel senso che se io ti do, come fa Musk, un computer nella macchina che ti dico "guarda fa qualsiasi cosa, guida, fa tutto lei" eccetera, ma devi tenere le mani sul volante, quando vai a sbattere sono cacchi tuoi, perché comunque dovevi tenere le mani sul volante.
Per venderti una macchina, per proporre al pubblico una macchina senza l'esigenza delle mani sul volante, dev'essere così così brava che l'azienda è tranquilla da dover risarcire un numero minimo di incidenti, più tendente al nullo possibile, perché se io ti dico che la macchina guida e non c'è più bisogno che tu metti le mani sul volante, quando si stampa paga Apple, paga Mercedes, paga BMW.
Non possiamo pensare che ti vendono una tecnologia e ti dicono "guida da sola, non c'è bisogno di tue mani sul volante" e che quando vai a sbattere ti dice "è colpa tua che sei il proprietario della macchina".
Beh, hai accettato l'eula della macchina.
No, perché ci sono dei diritti che non sono rinunciabili.
Non lo so.
I diritti eulizzabili.
Secondo me, però, aggiungo un pezzo al discorso dell'entusiasmo che facevi prima.
Secondo me un'altra cosa che vi ha aggassato tanti è stata proprio Tesla.
Adesso togliamo le auto cinesi, che secondo alcuni ci colonizzeranno, però quello è un altro discorso di incentivi statali.
Anche Tesla in parte è un discorso di incentivi statali, però è stata l'unica azienda degli ultimi decenni che così quasi dal nulla ha creato e fa diretta concorrenza.
In alcuni casi, credo che la Model 3 sia il secondo e il terzo modello più venduto negli Stati Uniti l'anno scorso.
La Y è la macchina più venduta in Europa.
Esatto.
Quindi comunque stiamo parlando di un'azienda che quasi dal nulla negli ultimi dieci anni è emersa in un mondo dominato da marchi che erano lì da decenni, se non da secoli.
O secolo, più che altro.
E questo ha aggasato tanto dicendo "Ok, con la giusta market proposition ce la posso fare anche io".
Però la market proposition della Tesla inizialmente era quella dell'auto elettrica.
E la è ancora.
E lo è ancora perché non è riuscita a staccarsi.
Sì, la Model Y, se vai a vedere, è la macchina di quel segmento completamente elettrica paradossalmente più economica che puoi comprare.
O quasi.
Cioè se la gioca con la Kia o con macchine teoricamente di un livello tecnologico, poi non parliamo di motorizzazione meccanica lì, ma a livello tecnologico è quella che è partita per prima, quella che dovrebbe essere più avanzata, ma anche quella che costa di meno.
E questo fa tanto.
Però, se vai a vedere, la maggior parte del parco macchine Tesla non viene acquistata con l'autopilot full genera, l'ultra mega che costa 9 mila euro in più, ma viene venduta o con l'autoguida, quella tradizionale, o con l'autopilota, quello intermedio, che costa credo 2 mila 500, 3 mila, una roba del genere.
Per cui, non so se gli analisti di Apple si sono gasati e hanno detto "facciamo anche noi la macchina semovente, guardate Tesla come è brava a farla".
No, però Tesla è riuscita.
Forse le sparate di Musk.
Ce la facciamo in dieci anni a fare la macchina che si guida da sola.
Non è neanche quello, secondo me.
Nel momento in cui Tesla è uscita, Tesla è uscita e ha detto "io vi vendo una macchina al cento per cento elettrica".
Questa è la mia promessa e l'ha mantenuta subito, perché comunque la tecnologia c'era, poi è anche migliorata con l'autopilot.
L'idea originale secondo me era questa.
Chiunque questo sia Tesla, Apple, Google o Mercedes, voleva, se parlavi con il CEO cinque, sei anni fa, dice "dobbiamo essere i primi a uscire con un vero, con un vero autopilot" e in quel caso avrebbero potuto avere delle possibilità di emergere come ha emerso Tesla con l'elettrico, soltanto che poi si sono scontrati, nel vero senso della parola, con i limiti tecnologici e i limiti delle infrastrutture, perché poi l'autopilot è anche quello.
Certamente, certamente.
Vabbè, comunque è un segno d'arresto.
Lo sviluppo della tecnologia non si ferma mai completamente, però rispetto a determinati entusiasmi vedere questi segni fa pensare che.
Inverno.
Eh, esatto, un po' di inverno, un po' di inverno c'è.
Signore e signori, i gingili del giorno.
Gingili del giorno, i regali dei digitaliani per i digitaliani.
A fine trasmissione chiude sempre così Digitalia.
Le voci digitali appresentano hardware, software, letteratura, qualsiasi cosa che abbia attinenza digitaliana, che abbia colpito la loro curiosità, stravolto la loro esistenza o qualsiasi sfumatura nel mezzo.
Vediamo, Giulio, dai, cominci a tu.
Ma allora, il mio gingillo sfizioso per tutti noi che commentiamo le notizie digitaliane è perché si chiama techemails.
om ed è una repository che mette insieme tutte le mail dei grandi della tecnologia che vengono liccate nei processi.
E quindi, mettendole a sistema e potendole navigare, sono più di 37.
00 mail, potendole navigare per mittente e per azienda, trovi un sacco di chicche interessanti perché escono fuori degli atteggiamenti nel modo di condividere informazioni che sono oggettivamente controllate e verificate dal fatto di essere oggetto di processo e che sono molto interessanti per capire di più sui personaggi che commentiamo costantemente.
Vi invito ad esempio ad andarvi a vedere le mail del 2018 di sms che si scambiava Elon Musk con Larry Page, che sono una roba che ti fa capire veramente da dove viene il personaggio.
Ve ne cito una, Elon Musk che manda un messaggio, sono io che ho appena chiamato, a proposito, sono Elon, non sono sicuro che tu abbia il mio numero.
Larry Page gli scrive "no, non ce l'avevo, sono in viaggio" e lui gli fa "grazie, a PS vuoi investire in Tesla? Chiederò ai miei di raggiungere i tuoi ragazzi" e lui gli fa "scusa".
Elon Musk risponde "scusa, va bene, sono abbastanza nelle emoji in questi giorni" e gli manda un emoji di un castoro.
Elon Musk.
Quindi interna techemails, techemails.
om, molto interessante.
Bello, bello, uno sguardo dal buco della serratura.
"Gingillo ripetutus".
Ah sì? Ah sì? Ah, attenzione.
Puntata 602 perso nel metaverso 30 novembre 2021.
Usti, è una roba storica anche allora, è una roba che c'è da parecchio.
Grazie comunque Giulio che ce l'hai ricordato, io non me lo ricordavo sicuramente anche tanti degli ascoltatori o non erano ancora all'ascolto a quei tempi o se l'erano probabilmente scordato anche loro.
Michael, prego.
Il mio gingillo è un'applicazione per il fediverso, si chiama Pakili ed è un'applicazione per Android, la trovate su pakili.
pp.
Mi ha fatto passare dal.
primo utilizzavo principalmente Megalodon che a sua volta era un fork di taski, se non ricordo male, e infatti poi anche lo sviluppatore di questa applicazione, Pakili, è uscito dallo sviluppo dallo sviluppo di taski.
Quali sono le funzioni principali? Quelle che mi hanno convinto a passare? La possibilità, innanzitutto, è un'applicazione molto molto semplice, dà l'interfaccia abbastanza minimale, permette di personalizzare comunque l'interfaccia, ad esempio ridurre anche il font, e poi, cosa super utile che non ho trovato in tante altre app, permette di creare delle liste di tag e di monitorarle in un'unica.
in un'unica finestra, quindi avete due o tre hashtag che fanno parte o dello stesso, come dire, dello stesso ambito, oppure anche, perché no, di ambiti diversi e vi va bene metterle tutte nella stessa timeline, ecco, questa applicazione vi permette di farlo.
Ovviamente, è gratuita e ancora in attivissimo sviluppo, vengono rilasciate versioni abbastanza di frequente e supporta poi anche altre applicazioni del Fediverso, tipo Mesquite e Plethora, se non ricordo male, è possibile accedere anche, appunto, agli altri protocolli basati sul Fediverso.
Bellissimo, fino a quando Mastodon non chiuderà le API pubbliche.
Ah no, perché Mastodon non può chiudere le API pubbliche perché è sviluppata in Africa.
Basta forcarlo e anche se lo fa.
Ma guarda, ma guarda, va bene.
Poi vi raccontiamo, vi ricordiamo i nostri, i nostri contatti su Mastodon, sul Fediverso.
Ultimo gingilo per oggi è il Nastrone, visto che siamo in periodo di reminescenze, di robe retro, di robe da andare a visitare, da studiare, dal remoto passato alla tecnologia, il Nastrone è un posto sicuro per gli appassionati di registratori analogici a bobina.
È un sito vecchio stile dove un appassionato che ha lavorato su questo tipo di dispositivi, se non ricordo male, ho letto c'è anche la storia del tizio, ha lavorato inizialmente in una radio dove doveva operare la programmazione notturna della radio su questo tipo di registratori.
Ha messo su questo sito dove c'è il come funzionano, come si restaurano, come si utilizzano, come si manutengono, le marchi, i modelli, la storia del DAT, delle cassette, di tutti i vari formati.
C'è come fosse un museo la sua collezione e poi c'è anche un mercatino, molto interessante, interessante, anche solo aprire la prima pagina e vedere i dispositivi che ci sono in prima pagina, sono quelle cose che se mi capita di girare per un mercatino e vedere una roba del genere a poco prezzo, anche solo da prenderla e metterla lì su una mensola, tanta, tantissima roba.
Il Nastrone è il posto sicuro per gli appassionati della registrazione a bobina.
Insieme a tutti gli altri gigili, ve lo ricordo, trovate i link nella pagina relativa alla puntata su digitalia.
m/714.
E siamo ai saluti finali, no vi ho detto che vi raccontiamo, che vi enunciamo i nostri contatti e allora partiamo da Giulio, Giulio Chiupini @mastodon.
ocial Michele DM @mastodon.
ocial Ma se volete seguire l'account digitalia c'è anche quello, digitalia.
m@mastodon.
om E il bocchettone con tutte le notizie, che cos'è, un account dove passano in automatico tutte le notizie che condividiamo, che leggiamo, che ci condividiamo tra di noi, le prendiamo in considerazione, le leggiamo per vedere se poi parlarne in trasmissione, per cui una roba proprio da hardcore per rimanere informati su tutto quello che è tecnologia in settimana.
Ebbene, sempre su Mastodon, digitalia_bc, come back channel, bc@mastodon.
ocial Vi ricordo anche il nostro Slack, la chat multicanale digitalia.
m/slack dove ci sono canali diversi per ogni tipo di esigenza digitaliana, tutta la community chiacchiera in settimana dai videogames alle notizie, tante notizie che leggete, che vi commentiamo in trasmissione ci arrivano grazie ai suggerimenti degli ascoltatori tramite un paio dei canali, quelli di news, quelli degli articoli sul nostro Slack, per cui siete benvenuti, vi iscrivete lì dentro e si chiacchiera tutta la settimana.
Direi che per questa 714 è tutto, dall'Emi Studio Liguria 1 di Sanremo un saluto da Franco Solerio, dallo studio di Milano un ciao da Michele Di Maio e un saluto anche dai Castelli di Roma da Giulio Cupini.
Ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata di Digitalia.
Dallo studio distribuito di Digitalia
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