Gli inganni di Perplexity AI. NSA e il board di OpenAI. Maven importa milioni di post dal Fediverso. Musk contro l’accordo Apple-OpenAI. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.
Questo è Digitalia.
Allo allo settimana del diciassette giugno duemilaventiquattro gli spioni di Open AI, multona DMA per Apple, Amazon e le liste d'attesa ma anche Firefox, Pentagono, disinformazione, questo e molto altre scaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia, quella digitale all'italiana.
Dallo studio Liguria 1 di Sanremo qui è Franco Solerio.
Dallo studio di Milano Isola Michele Di Maio.
E dallo studio di Milano Città Studi Francesco Facconi.
E buongiorno a tutti bentornati cari digitaliani all'ascolto della vostra trasmissione preferita o una di quelle preferite o nuova se è la prima volta che ci ascoltate.
Cercheremo di esserne degni e intanto buonasera in time sync ai miei due colleghi Francesco Facconi, Michele Di Maio e Ovi.
Tanto è già prefe nel senso sono quasi un minuto che siamo in diretta è già diventata preferita di quelli nuovi quindi è la prefe già di tutti quanti.
E certo, e certo.
Allora vediamo come partire tra un messaggio di back channel.
No questa volta non sono basso e c'è qualche cos'altro qualche altro problema a vostro lato.
Cominciamo con la notizia di la settimana va che è meglio invece che con le note tecniche.
Perplexity AI.
Perplexity AI che conoscete Perplexity AI è uno dei player maggiori nell'ambito di questa rivoluzione di questa competizione.
È il motore di ricerca.
Sì.
Tende a fare un motore di ricerca invece che un puro chat agent quindi si impone.
Il momento di massima esposizione l'ha avuta con il lancio di Rabbit R1 perché è il motore di ricerca su cui si appoggia Rabbit R1.
Pensavo quando ne abbiamo parlato su Digitalia forse è stato il giro del giorno.
Vabbè sono diversi quindi da quelli di OpenAI che sono vedremo brutti cattivi e spioni e invece invece no anche Perplexity fa un po' le cose non proprio in maniera pulita e trasparente.
Allora l'hanno beccata con le mani nella marmellata vai Michele.
Esatto più che con le mani nella marmellata con le mani nei siti dove non ci doveva mettere le mani che è una metafora abbastanza brutta però va bene.
Allora è un articolo di Robert Knight che è uno sviluppatore giornalista figura gli influencer del fè diverso se vogliamo creare questa figura mitologica il quale ha un blog, un blog anche molto interessante, un fè di influencer.
Sembra una medicina per l'influenza.
La fè di influenza.
La fè di flu.
Perfetto.
Ha un blog rknight.
e.
Non spieghiamo cosa sono i blog.
E niente non vuole come tanti creatori non c'ha voglia che gli agenti, i crawler dei vari siti, dei vari prodotti di intelligenza artificiale vadano a prendere i suoi contenuti.
Quindi cosa ha fatto? Ha fatto quello che poi dice la stessa guida di Perplexity AI.
Non vuoi che i tuoi contenuti vengano indicizzati o usati per il motore di LLM? Bene.
C'è lo standard.
Robot.
xt.
E lo supportiamo.
Basta fai.
E lui cosa fa? Lo fa.
Al che un amico gli fa notare.
Guarda che ho provato a fare una ricerca.
Mi è uscito il tuo sito.
Mi è uscito il tuo sito.
Poi con i link perché poi Perplexity è una delle caratteristiche che linka alle fonti originali.
E quindi niente Robert si è un po' inalberato.
Ha iniziato a fare, ha iniziato a fare dei test.
Ha chiesto in giro anche sul Discord di Perplexity e si è accorto che fondamentalmente Perplexity nasconde lo user agent.
Quindi sono due le cose sporche che fa.
Uno ignora Robot.
xt che è una cosa in lettura e poi si dichiara come qualche cosa che non è.
Perché i due modi per tenere alla larga un bot sono da una parte mettere nel Robot.
xt e sperare che il bot stia alla larga e lo rispetti e l'altra è semplicemente programmare il server che sia Apache o qualsiasi altro server che usi per dire quando vieni contattato da questo user agent che è una stringa.
Lo ricordiamo per i non addetti alla programmazione di rete che tutti i browser per protocollo HTTP devono implementare quando si annuncia.
Voglio quella pagina.
Chi sei? Rispondo con user agent.
Dove vai? Un fiorino.
Dice mi chiamo Giovanni Rossi sono una variante di webkit 6.
eccetera eccetera eccetera.
E fondamentalmente oltre a non rispettare Robot.
xt Perplexity, il bot di Perplexity AI si camuffa da una variante di Chrome.
Si mette la maschera.
Intanto Robot.
xt è un consiglio.
Un po' come pagare le tasse.
Sono cose che uno fa se vuoi.
Ti consigliamo di pagare le tasse.
Ti consigliamo di usare Robot.
xt.
Il ministro delle finanze tutti gli anni a gennaio dice vi consiglieremmo di pagare le tasse.
Consigli per quest'anno.
Non te lo chiedono neanche per piacere te lo consigliano va bene.
Però si insomma diciamo da capire questo Perplexity bot per cosa venga usato perché io ho avuto un po' il dubbio ma non essendo ancora uscito nessuna dichiarazione che lo confermi da parte di Perplexity AI evidentemente non sono stati così veloci a pensarlo anche loro.
Che il bot serva per cercare e dare un certo tipo di risposte mentre quando gli chiedi esplicitamente di guardarti il contenuto di un url qui la richiesta che faceva il giornalista era di dare, anzi il blogger, teniamo questo termine anni 90, il blogger chiedeva dimmi qual è il riassunto del contenuto a questo url.
Quindi ecco forse in quel caso Stan visto che gli ha dato una indicazione precisa voglio cercare di giustificarli nel senso.
Ma anche nel momento in cui immagina che fa un Vget della pagina che lui gli ha linkato nel prompt comunque poi il contenuto di quella pagina viene passato per non dire passato, viene passato dall'LM che poi lo sputa fuori in linguaggio riassunto quello quello che è.
Quindi comunque, ok finisce comunque nei gangli del modello.
A proposito di questi discorsi, Apple di cui la settimana scorsa dopo l'annuncio di Apple Intelligence ci aveva lasciato un po' così per non aver presentato niente in termini di dichiarazioni di, da una parte rispetto per i problemi di copyright, dall'altra rispetto per l'ambiente, cose in linea con quanto visto negli anni prima, ha invece presentato due documenti molto molto dettagliati, uno sul rispetto sul modo proprio per configurare, come identificare Applebot che è il bot di Apple che va a fare lo scraping esattamente come fa per Plexi TAI ma a quanto pare in maniera molto più trasparente e con specificate le regole da mettere su Robot.
xt da una parte e poi dall'altra punto un documento dove fa tutta una analisi del focus sulla responsabilità, la responsabilità che si assumono nello sviluppare e pubblicare questo tipo di server con questo "server foundation models" cioè proprio c'è un documento che fa pensare proprio a una a una qualche progettazione consapevole anche in termini di appunto etica rispetto per l'ambiente, ottimizzazione e cose del genere.
Interessante devo dire proprio Apple che è sempre stata un'azienda che ha sempre detto certo siamo i bravi, siamo quelli bravi, siamo quelli attenti eccetera ma per apertura di loro documenti interni, politiche interne eccetera è sempre stata molto stretta qui invece si vede che pensando di giocarsi la faccia ha deciso di essere molto trasparente.
Beh han sentito Digitalia che criticavamo il fatto che non avessero parlato di green, tutto green è tutto green ma ora che abbiamo l'AI non più e invece provano a come dire rifarci almeno un pochino la faccia.
La pagina sul machine learning è veramente interessante, si è lavorato avete comunque curiosità in quel settore, vale la pena leggere sono un sacco di comparazioni e anche teorie su quello su come usano e fanno i loro modelli.
Per quanto riguarda Applebot allora lì la descrizione è molto chiara è uguale a quella di Perplexity AI, cioè anche Perplexity ha una pagina nella quale spiega esattamente come mettere i robots di XI per fare in modo che non passino, poi passano lo stesso, vediamo se Apple ha copiato solo le istruzioni o anche il metodo di agire.
Chiaramente si scherzano.
Se l'ha implementato veramente.
Va bene.
Abbiamo un po' di notizie questa settimana riguardo roba di intelligenza artificiale ma ci sta.
Strano.
Non siamo solo noi, praticamente il mondo sembra focalizzato su quello, sugli europei di calcio e su quello.
OpenAI ha annunciato un nuovo membro del suo board, insomma.
Che bello, gente fresca con idee nuove.
Perfetto.
Ce lo presenti Francesco? Ma sì, è un personaggio che si chiama Paul M Nakazone o Nakazone o qualcosa del genere.
Sarà giapponese.
Esatto, in realtà è americano, americano di quelli dentro, talmente dentro che è un ex generale della US Army, in particolare ha ricoperto il ruolo di capoccia in questo posticino che si chiama National Security Agency.
Esattamente, direttore dell'NSA.
L'NSA è famosa per una cosa, per chi ascolta o si interessa di temi digitali come noi, cioè essere amica di Snowden e del fatto che gli abbia spifferato come ascoltavano tutto di tutti.
Quindi ecco l'idea che… C'è da dire che Nakazone è stato direttore dell'agenzia in tempi non sospetti, cioè dal 2018 fino all'altro ieri fondamentalmente, quindi per tutto il periodo in cui NSA ha spinto e ottenuto tutte le varie leggi segrete, tutti i vari Forens Intelligence Surveillance Act, quel corpus di leggi che dice che possono fare fondamentalmente quello che vogliono senza dirlo a nessuno e quando gli viene chiesto possono mentire spudoratamente.
Ha quelle porte girevoli, quelle porte girevoli.
Diciamo che OpenAI è comunque sulla bocca del mondo da meno di due anni e però già sta seguendo tutto il manuale.
Cosa si chiama il manuale? Quello del parlamento italiano con tutti i trucchi, le cose, quello che ti spiega come fare la lottizzazione subito dopo le elezioni.
Credo ci siano dei tutorial su YouTube da parte di indiani che sono anche la sede Fordham.
Manuale Cancelli? Qualcosa del genere.
Manuale pratico.
E' un'espressione giornalistica riferita all'assegnazione di ruoli politici e governative esponenti di vari partiti politici occorrenti in proporzione al loro peso.
Viene spesso utilizzata in senso ironico dispregiativo eccetera eccetera.
Perfetto questo è il manuale Cancelli degli unicorni di internet.
Però noi adesso siamo delle brutte persone, ne parliamo male ma poi in realtà c'è.
Innanzitutto poi non abbiamo detto una cosa interessante che lui finisce nella Safety and Security Committee che è quello di cui abbiamo parlato un paio di settimane di settimane fa da cui erano scappati uno dei cofondatori di OpenAI e un po' di altre persone che è stata appunto presa e a questo punto in ostaggio dal buon Altman e c'è la dichiarazione di OpenAI appunto per noi brutti e cattivi che dice che il generale Nakasone ha un'esperienza senza precedenti in area come la Cyber Security e guiderà e aiuterà OpenAI a raggiungere la sua missione di assicurare che l'intelligenza artificiale crei beneficio assolutamente per tutta l'umanità.
Tutta l'umanità.
Esattamente viene fuori dal manuale delle risposte dell'NSA che è lo facciamo per il vostro bene.
Comunque siamo a 15 minuti di puntata circa e abbiamo Perplexity che ti viene a leggere le cose anche se le hai chiesto gentilmente di no.
OpenAI che c'ha l'NSA dentro e va tutto bene.
Ha fatto già l'upgrade OpenAI.
Snowden e Kim.
om l'hanno toccata piano.
Si sono completamente tolti la maschera dice Snowden.
Non fidatevi mai di OpenAI o dei suoi prodotti c'è solo una ragione per nominare un direttore dell'NSA nel tuo consiglio di amministrazione.
Questo è un tradimento intenzionale calcolato dai diritti di ogni persona sulla terra.
Siete stati avvertiti.
Quindi questo era Snowden.
E' parato di tutta l'umanità e anche Snowden ha confermato tutta l'umanità.
Tutta l'umanità.
Questi sono i concordi.
La critica è concordia.
Kim.
om dice OpenAI ha appena assunto il responsabile alla sorveglianza di massa presso l'NSA.
Ha esternalizzato lo spionaggio di massa illegale contro gli americani ad agenzie di spionaggio britanniche per aggirare le leggi statunitense.
Questa è storia.
Ha dato loro accesso illimitato alle reti statunitensi.
Questo racconta tutto quello che devi sapere su OpenAI.
Effettivamente è difficile dargli torto.
Ma questi hanno insieme al ricercatore Ligia su Skyer se ne è andato tutto il dipartimento di marketing e di immagine.
Oppure non lo so.
Hanno la consapevolezza di essere completamente impuniti e di fare qualsiasi cosa.
Perché ovvio che sei l'azienda più nel mirino dell'universo in questo momento.
Sei quello di cui tutti temono perché sei uno di quelli che plasmerà il futuro del pianeta Terra.
Sei additato come quello che però fa tutto questo e fa i miliardi rubando i dati gli iscritti le opere e i pensieri di tutta l'umanità.
E che cosa fai? Devi nominare un nuovo tizio nel board e prendi il direttore dell'NSA.
Vuol dire che o sei scemo o sai che sarà impunito tutta la vita.
Sai che puoi farlo e te ne freghi del mondo.
Solo queste due sono le opzioni possibili.
Dove la punizione non è ovviamente una punizione legale anzi probabilmente sono tante macchie sulle spalle come insegna tipo Schmidt.
E non è ovviamente dovrebbe essere una punizione dal punto di vista di relazioni pubbliche di percezione e di percezione del pubblico.
Cosa che ecco diciamo gliene frega niente a nessuno o comunque a pochi.
Finché gli sordi arrivano basta.
E finché io posso scrivere i scritti in Python con un come si dice con un prompt va tutto.
Michele hai messo Senior Python Developer su LinkedIn.
Certo assolutamente e AI specialist.
Ok.
Tra l'altro OpenAI è quella che è nata come associazione senza scopro di lucro per proteggere l'umanità e che non andrà mai verso il lucro.
Sì che hanno fatto poi parallelamente anche la società quella a scopo di lucro ma no con il tetto.
Ma lucrino.
Sì lucrino esatto.
Ma che comunque l'abbiamo fatta perché se bisogna far girare i soldi perché costa tanto questa ricerca eccetera.
Però non andremo mai oltre questo Sam Altman ha detto che probabilmente OpenAI andrà verso una IPO e quindi diventerà tutti gli effetti una una società a scopo di lucro.
Però poi ha aggiunto ma faremo una B Corp.
La B Corp è sempre una società per fare del bene.
La B sta per quello.
E certo benefit.
Benefit di chi? Non per bullshit quindi.
Iniziano a venire i dubbi.
Penso che molte vere B Corp a sentire questi annunci il giorno che veramente OpenAI o gente del genero diventasse inizierebbero a rassegnare le dimissioni a dire no non vogliamo essere associati a questa gente.
E tutto questo perché? Beh lo diciamo inizia dopo.
Perché Francesco? Perché hanno raddoppiato gli introiti e sono arrivati a dividere 4 miliardi in un anno.
Oh bella sta cosa dei soldi comunque.
Esatto.
Partiamo non profici che dobbiamo spendere i soldi degli altri.
Quando il tuo CFO ti passa un bigliettino con scritto 3,4 miliardi tu alzi gli occhi per lui e gli dici ma siamo scemi che abbia fatto quella cosa del non scopo di lucro.
Ma chi ce l'ha fatto fare? Esatto.
3-4 miliardi di doll.
Credo che produrrebbero lo stesso effetto in ognuno di noi e dei nostri ascoltatori.
3,4 miliardi di doll.
Franco diciamolo è tutta invidia la nostra non è critica.
È tutta invidia sì.
È tutta invidia anche per me di Intel ci mettiamo tutto quello che vuoi.
Senza problemi.
Va bene ma sono comportamenti normali queste tecnologie che modificheranno il nostro futuro che avranno un'impronta così forte e che quindi dovranno stare attenti ad agire con il guanti di velluto nel rispetto delle nostre individualità delle nostre proprietà intellettuali di tutto quanto e lo vediamo che è un comportamento comune questo a tante e a tante aziende che operano in questo settore.
Michele ci ha postato oggi di questa Maven che ha pensato bene di importare 1,12 milioni di post dal Fediverso i vostri post.
Attenzione c'è un pezzo perché OpenAI esporta cervelli quindi tutte le ottime intenzioni di OpenAI di cui abbiamo parlato finora sono portate avanti anche da ex dipendenti di OpenAI tra cui il capo di questa Maven che si chiama Ken Stanley che era un manager di OpenAI ha aperto questa nuova questa nuova startup che è un credo sia un social network simile a Blue Sky o qualcosa del genere il quale ha appunto importato tutti tutti non lo so non tutti però una quantità molto molto importante dei contenuti creati dal Fediverso.
Per capire che cos'è Maven dalla home page vi leggo il commento di Sam Altman in Maven c'è la possibilità per l'intelligenza artificiale di giocare un ruolo determinante nell'aggiustare tutto quello che c'è di rotto e di sbagliato nei social network.
Quindi fondamentalmente.
Ho sentito lo facciamo per il bene dell'umanità.
Si è un'eco di tutta l'umanità Francesco di tutta l'umanità.
Perdonami non ho ancora letto il manuale.
Perfetto.
E si non c'è che d'altro da dire poi allora l'unico anzi non è vero l'unico pensiero extra che ho avuto che anche qui probabilmente anche qui non so a lato licenza se è una cosa che dal punto di vista legale ha un qualche tipo di presupposto e fa parte poi anche se vuoi dei dei dei lati negativi delle piattaforme aperte come sono il fediverso dove qualcuno può fare lavori lavori del genere.
Sì e no.
Tecnicamente lo può fare legalmente.
Punto interrogativo.
Qualcuno prima o poi adesso l'ha fatto Maven chissà quanti l'han fatto e non nessuno se n'è accorto.
Probabilmente tutti nella loro fame di dati la caratteristica che più accomuna tutte queste tutte queste espressioni della stessa tecnologia è la fame di dati più ne hai più il tuo sistema funziona ed è raffinato per cui immagino che dove c'è da raschiare raschiano.
Ogni tanto i comportamenti non rimangono impuniti arriva la notizia che sarebbe in preparazione una multina da parte dell'Europa per Apple per la violazione del Digital Market Act.
Se così fosse questo dovrebbe arrivare nelle prossime settimane si dice.
Farebbe sì che Apple avrebbe vinto il premio di prima azienda al mondo multata per il DMA.
Quindi questo grande grande successo per Apple veramente congratulazioni.
Diciamo che l'Europa non è convinta dell'implementazione che ha fatto alla lettera se vogliamo sul DMA con tutti questi balzelli contro balzelli norme abbastanza azzicocolate e quindi di fatto sono pronti a lanciare questa multa che sarebbe il 5% come da legge fino al 5% degli incassi del fatturato quotidiano mondiale che si attesa intorno al miliardino.
Una bella multina.
Il punto cruciale è quello sempre dell'anti steering cioè della possibilità di far pagare agli utenti per gli sviluppatori che pubblicano su App Store fuori dall'App Store e che Apple ha da fine gennaio finalmente permesso ma gli sviluppatori devono pagare una gabella del 17% se viene usato un metodo di pagamento di terze parti.
Questo è quello che ha dato fastidio all'Europa e se questo ha dato fastidio e ha portato a una multa che può arrivare a un miliardo di euro al giorno che bene si chiama multina certo e vi rimando tutti alla copertina di quell'episodio in cui mettemmo la vesta che era vestita da ghisa che staccava le multe.
Devo dire che bisogna vedere tutto il resto perché l'adempimento alla maggior parte delle clausole del DMA Apple le ha fatte in maniera assolutamente analoga a questa in cui si lo puoi fare ma ci devi dare un fracco di soldi alla fine non lo farai perché il tuo business andrebbe a gambe all'aria.
Per cui veniamo curiosi di vedere se Apple terrà duro, se continuerà sulla sua strada e cercherà poi di combattere in tribunale e fare ricorso per l'eventuale multa e vediamo d'altra parte se l'Europa continuerà a muovere delle altre mozioni e contravenzioni per tutti gli altri punti a cui Apple ha aderito in maniera più o meno analoga.
Comunque per mettere tutte le cose in prospettiva perché noi l'abbiamo detto in maniera molto veloce un miliardo di euro al giorno che vuol dire il 5% delle entrate globali di Apple vuol dire che l'Apple ogni giorno fattura 20 miliardi di euro.
Considerate che una manovra del governo italiano è più o meno 20 25 miliardi all'anno.
Quindi ecco, in un giorno e qualche minuto abbiamo risolto il bonus 110.
Vedi a non fare il bonus 110 cosa fai? Risparmi un miliardo di euro al giorno.
Vedi a non leggere William Gibson.
William Gibson aveva già scritto alla fine anni '70 questa cosa qua con le sue zaibazu e ci siamo finiti dentro in pieno e continueremo ad andare in quella direzione lì.
D'altra parte perché permettiamo ad Amazon di gestire la sanità o almeno andiamo in quella direzione per lo stesso motivo ma ci arriviamo con calma.
Per ora siamo su Apple, siamo su OpenAI e visto che siamo nell'incrocio tra Apple e OpenAI questa mi ha fatto ridere.
La trattativa me la immagino questa trattativa tra Apple e OpenAI.
Allora.
C'ho un'offerta.
Dammi una mano.
Allora va bene.
Cosa mi dai? Noi vi mandiamo.
Voi ci date il servizio.
Quando Siri non funziona abbiate pazienza.
Sì Siri è ancora una ciofeca.
Voi ci salvate.
Quando Siri non ce la fa più gira la domanda OpenAI.
Facciamo come con Google.
Google qualche miliardo di dollari che va che viene per queste cose qui.
Google ci dà qualche miliardo.
Esatto.
Aspetta.
Per mettere le cose anche qui metto le cose in prospettiva.
Apple è andata da OpenAI e gli ha detto vi pago invisibilità.
Proprio così.
Letteralmente.
Ma gli era detto in italiano proprio.
Sì sì.
Ha dato creio in visibilità.
Gli ha detto proprio.
Esattamente così.
E va bene.
Cosa ci dobbiamo dire? Ragazzi poi tanto poi c'è l'NSA che ne giova da sotto quindi.
Ma sì.
Ma tutto torna.
Tutto torna.
Anche l'NSA ha visibilità a quel punto.
Esatto.
Visibilità su tutto quello che scriviamo nel chat.
Apple ha anche dichiarato che nelle prossime release potrebbe o anche in un futuro prima delle prossime release potrebbe integrare anche gli altri servizi di.
Di questo se ne parlava di già.
Era stata proprio indicata come.
Una possibilità ma qui arriva proprio da dentro Apple.
Federighi che dice potremmo implementare Gemini.
Gemini.
Gemini.
Gemini.
Gemini.
Gemini.
Gemini.
Gemini.
Gemini.
Gemini.
Ok perfetto.
Anche qui han visto han visto qualche assegnetto pure può arrivare perché perché limitarsi.
Secondo me li arriva invece che più che più che darlo se lo prendono da Google.
Ma allora hanno detto non possiamo dare tutto il traffico solo a uno perché se no lo sapete poi l'Unione Europea si arrampia.
Poi l'FBI si offende.
Se lo diamo solo all'NSA.
La Vestager si incazza.
Monopoli di qua di là.
Per cui un po' per uno e noi ne facciamo.
Basta che paga.
Certo.
Certamente.
Ringraziamo i nostri produttori esecutivi dai.
Dove lo troviamo noi il nostro miliardino con cui pagare le tasse e le multe della Vestager.
Non lo troviamo il miliardino.
Qualche decina di euro ci arrivano grazie ai nostri produttori esecutivi.
È il modello di sussistenza di sostentamento di Digitalia che si assimila agli software le traie gratuite del software.
Distribuiamo gratis il podcasting funziona così ma abbiamo un patto tra gentiluomini o gentildonne con i nostri ascoltatori e ascoltatrici che consiste più o meno in quello che oggi si chiama value for value nel gergo del podcasting 2.
.
Cosa vuol dire? Vuol dire Digitalia vale qualcosa per voi? L'ascoltate ogni tanto l'ascoltate sempre è un momento importante la vostra settimana è un momento ricorrente.
Quanto vale lo decidete voi e questo valore lo trasformate in un valore numerico in una valuta e ce lo mandate indietro con i soliti sistemi PayPal, Satisfy, Bonifico, Bancario, Bitcoin, Onchain, metodiche del podcasting 2.
.
È così che funziona al mondo si chiama economia di mercato è quella che noi abbiamo contrapposto al comunismo questo non è un podcast comunista è un podcast di mercato.
A differenza di tante cose economia di mercato non siamo noi a stabilire il prezzo e a cercare di alzarlo abbassarlo a seconda di domanda offerta come facciamo a tirar fuori più soldi possibile dei nostri ascoltatori ci affidiamo al loro buon cuore non utilizziamo nessuna tecnica di estrazione di massimizzazione del profitto se non quella di chiedervi per piacere di darci una mano.
Noi tutte le settimane in cambio lavoriamo per voi e vi ringraziamo in trasmissione.
Franz ti butti tu nel cimento? Con grandissimo piacere iniziamo a ringraziare gli streamer quelli che usano l'applicazione del podcast 2.
e ci mandano i Satoshi mentre ascoltano in particolare 21 Million Man, Giacal, Nicola Forte, Paolo Bernardini, Arzi Gogolo, Nicola Gabriele del Popolo e H Grinta.
Mitici grazie, grazie di cuore.
Super mitici i nostri perpetual executive producer che tutte le settimane non ci fanno mancare il loro sostegno in particolare un euro c'è arrivato da Giuliano Arcinotti e Emanuele Zavatta, due da Davide Tinti e 2,1 a 2,10 da Nicola Gabriele del Popolo.
Crescono i perpetual, crescono, Giuliano è un po' di tempo che si cimenta e lo script lo tira fuori automaticamente se date più di, mi sembra che siano più di tre in un mese, più di tre donazioni in un mese entrate a far parte della schiera esclusiva dei perpetual executive producer.
Meravigliosi grazie a tutti e ringraziamo le donazioni ricorrenti di un euro di Vincenzo Ingenito, 1,11 di Carlo Thomas e Matteo Tarabini, 1,50 Andrea Guido, due euro tutti i mesi da Andrea Nicola Valise e Alessio Ferrara.
Basile grazie, prego.
Ok Basile Basile.
Tre euro tutte le, tutti i mesi arrivano da Diego Arati, Luca Ubiali, Marco Grechi, Umberto Marcello, Michele Francesco Falzarano, Giorgio Puglisi, Raffaele Marco della Monica, Alessandro Morgantini, Mario Giammona, Antonio Taurisano, Enrico Carangi, Dennis Grosso, Cristophe Sollami, Renato Battistin, Michelangelo Rocchetti e Raffaele Viero.
Miticissimi.
Mitico Roberto Medeossi da solo con i tre euro e quarantacinque ricorrenti.
Grandi.
Grandi ricorrenti con cinque euro che sono Michele Olivieri, Emanuele Libori, Giovanni Priolo, Nicola Grilli, Donato Gravino, Letizia Calcinai, Calogero Augusta e solo per questo mese Federico Dainelli.
Mitici, grazie abbi pazienza se qui fa un po' di casino lo script tra ricorrenti.
Devo fare quick sort addirittura all'interno.
Hai notato il saldello avanti e indietro eh? Volevo farlo.
È colpa di Swift, non sono io.
Colpa di Swift, assolutamente.
Quello per pulire la polvere.
Esatto, esatto.
Swiffer Duster.
Ringraziamo anche Daniele Bastianelli con i suoi cinque virgola undici ricorrenti.
Guido Raffaele Piras cinque trentadue.
Grazie.
Carla Aniba lei per i suoi cinque trentadue di oggi che dice un messaggio, non mi piacciono i messaggi, lo ricordo a tutti.
Tanto.
Il mio punto di riferimento digitale, grazie ragazzi.
Soprattutto punto e poi riferimento digitale, grazie.
Grazie mille.
Entriamo nella zona dei grandi produttori della puntata settecentoventinove.
Dieci euro tutti i mesi arrivano da Paolo Tegoni.
Ci vogliono più applausi, più energia.
Dieci e cinquantotto da Mario Cervai e giga applauso di quelli chiamati tipo Federetti Mediaset dodici euro ricorrenti da Andrea Vecchio.
Ma chi dicono è il grido dell'IDEX anche di producer della puntata? Grazie, grazie.
Vabbè ci piace ogni tanto fare i cazzari ma ci piace anche ricevere i vostri dindini perché a nessuno veramente a nessuno piace lavorare gratis.
Noi non vogliamo lavorare gratis.
Questa non è nata come un'opera di carità, è nata come una piccola impresa su internet con delle caratteristiche particolari.
Siamo tutti volontari che vogliono un minimo di retribuzione.
Non ne esce uno stipendio per nessuno, ne esce un minimo di contribuzione per aiutarci a pagare le spese, per rimanere qualche cosina in tasca quando uno una volta ogni tanto dice vabbè sto caffè che mi pido dal bar me l'hanno regalato i miei ascoltatori di Digitalia.
È comunque una bella soddisfazione.
Grazie di cuore a chi ci ha dato il sostegno, grazie per la vostra generosità, grazie a chi vorrà iniziare da oggi a darci una mano.
Allora, c'è qualcuno a cui questa cosa qui tra OpenAI e Apple proprio non è andata giù? Chi può essere? Fammici pensare.
Non lo so, dammi un indizio.
Qualcuno che ha a che fare con tutti e due? Qualcuno che ha a che fare con tutti e due e qualcuno che ha a che fare con tutto il mondo al giorno d'oggi che ha spesso il cappello per traverso ultimamente.
Elone Damarte.
Esatto.
Allora ha tweetato voci di fuoco nel senso che chiaramente lui poi la vede estremamente negativa.
Secondo lui l'accordo fra Apple e OpenAI è una violazione garattica della privacy perché tutti i dati finiranno OpenAI e da lì poi eventualmente anche la NSA.
Da questo punto di vista i suoi messaggi iniziano con "vieterò tutti i dispositivi Apple all'interno delle mie aziende" eccetera eccetera fino ad arrivare a ipotizzare addirittura di fare un telefono suo, questo mi ricordo un po' il casino eccetera eccetera di futura mesca memoria.
Occhio però, il tweet di Musk insinua qualche cosa e può darsi che sia in relazione con quello che noi abbiamo saputo dopo del generale NSA che è entrato nel board eccetera.
Elon Musk lo sappiamo è tra i fondatori di OpenAI per cui chi c'è dietro, chi ci ha messo dei soldi, chi possono essere finanziatori occulti eccetera, Elon Musk.
Se c'è uno che lo sa è Elon Musk.
Nel momento in cui dice "è chiaramente assurdo che Apple non è abbastanza sveglia ancora da creare un suo modello di intelligenza artificiale e allo stesso tempo che sia in qualche modo capace di assicurare che OpenAI protegga la sicurezza e la privacy".
Ok va bene.
Apple has no clue, Apple non ha idea di che cosa succeda, di what's actually going on, di che cosa capiti in realtà una volta che dà i tuoi dati a OpenAI.
Ti stanno svendendo, ti stanno svendendo al fiume.
Non ha idea… Qui parla di qualcosa di specifico, non dice "Apple non ha idea di che cosa le succede se si mette nelle mani di OpenAI".
Ha detto "Apple non ha idea di che cosa succede nel momento in cui dà i dati dei suoi utenti a OpenAI".
Quindi si riferisce a qualcosa che succede ai dati degli utenti nel momento in cui transitano per OpenAI.
Può essere anche l'allenamento del modello.
Non vedo perché Apple non dovrebbe saperlo.
Qui dice "Apple avrà fatto la sua due diligence, avrà considerato le stesse cose che considerano il 99% delle persone sulla Terra" eccetera.
Lui dice "Apple has no clue" vuol dire che lui sa o pensa di sapere o insinua qualche cosa che Apple nonostante la sua due diligence prima di fare una mossa del genere può continuare a ignorare e quindi appunto qualche finanziatore occulto, lo sappiamo, l'abbiamo scoperto un miliardo di volte post facto "ah dietro no Peter Thiel e Palantir c'erano i soldi di In-Q-Tel, In-Q-Tel è al 60% della CIA, Facebook era finanziato da questo, da quest'altro, ma erano teste di legno di questa, quest'altra agenzia eccetera".
Qui sembra proprio fare riferimento a qualche cosa del genere.
Vero, vero anche che in teoria se vi ricordate al keynote abbiamo commentato che il momento in cui esci da Siria ed entri in un modello esterno come OpenAI o come sarà Gemini, quello che fa è chiederti con il classico banner, diciamo tu parli con il telefono e il telefono ti chiede di cliccare o tappare, abbastanza molto non frictionless, molta frizione in tutto ciò, propriamente proprio per cercare di bloccarti prima di fare questa scelta, c'era un po' un intento lì dentro? No, c'è un intento di pulirsi la coscienza e di dire "ah io te l'ho detto che i tuoi dati andavano OpenAI, però non è frictionless, non è frictionful per niente, nel momento in cui tu perdi del tempo, stai lì, chiedi una cosa a Siri e Siri ti dice "non lo so, chiedo OpenAI", ti basta dire di sì, Siri lo fa e non è che se sei stato fino lì e hai aspettato la risposta di Siri, ti accontenti "non lo so, chiedo OpenAI", no, lascia stare perché almeno lo faccio io, lo fai tu, che non ci fidiamo di OpenAI, forse, ma poi diciamo ma sì tanto è una cacchiata che me ne frega, ma il 99,9% degli utenti di Apple non vedo il motivo per cui dovrebbero dire no, non avrebbero fatto l'accordo peraltro, se pensassero a una adozione in bassa percentuale dei suoi utenti.
Ma che ci sia della ragione in quello che dice anche sul tema del telefono che ha vagamente accennato Francesco.
Possono essere relazioni.
Ah anche perché poi quando, almeno adesso, prima avevo le notifiche per quando twittava Elon Musk, poi onestamente a un certo punto le ho spente.
Anche perché scaricavano la batteria in dieci minuti mi sa.
Esatto, però nel momento in cui poi c'è stato l'annuncio del tipo di Nascone, non ho visto grandi tweet da parte di Elon Musk, ecco, quindi lo so, sarebbe stato forse meglio commentare anche lì se era quello lo scopo.
Può darsi di sì, può darsi di no, può darsi che non voglia ritrovarsi un pallettone da 44 magnum nella testa, può darsi che fosse impegnato a far atterrare i suoi razzetti.
Oppure che anche lui si tiene alle sue PR, perché comunque fa gli affari col governo americano.
Ah certo, ah certo.
Beh ma uno col sedere pulito non c'è da quale parte.
PR di Elon Musk però sono due cose.
Assolutamente, assolutamente.
Tesla afferma, visto che siamo in ambito maschiano, Tesla afferma di avere due robot umanoidi Optimus che funzionano e lavorano in maniera autonoma nelle sue fabbriche.
Bisogna vedere che lavoro fanno, questa parte che non c'è stata dire.
Sono due rumba.
C'è anch'io un robot, non umanoide, ma se ci metto sopra il pupazzetto.
Se no han preso due rumba, ci hanno messo sopra una bella etichetta Optimus.
Ci ha messo il pupazzetto sopra, l'action figure dell'uomo ragno e lo fanno girare.
Oppure sta lì fermo e dice "lavorate, lavorate, scari, lavorate".
Anche perché poi adesso l'ultimo video che io ricordi degli Optimus è quello che piegavano i vestiti che, come dire, era un po' staged anche quello, che c'era la maglietta messa già fuori il sacco.
Quello però mi servirebbe a casa, è comodo.
E poi ce ne facciamo mandare una versione demo, vediamo se ne possiamo tenere uno.
Lo faremo, lo faremo.
Visto che siamo nella mascologia, abbiamo un articolo da segnalarvi che il nostro amico Edoardo Volpi-Kellerman che ha scritto "Nelle segrete stanze del duplice palazzo volante di SpaceX".
È un bel articolo di media lunghezza con un bel commento, i numeri e l'analisi di quello che è stato fatto con il lanciatore Super Heavy e la Starship, che fondamentalmente sono il razzo più potente e l'astronave più grande che l'umanità abbia mai creato e mandato in orbita.
E quindi quello difficile toglierlo al tizio per quanto antipatico possa essere risultare.
L'articolo è ben fatto, ve lo mettiamo nelle note della puntata, insieme a tutti gli altri.
www.
igitale.
m/729 e ringraziamo il nostro Edoardo.
Jon Stewart ha rivelato in un'intervista il momento esatto in cui ha capito che il suo rapporto con Apple stava andando in acido.
Ed è di nuovo, in realtà c'entra di nuovo, c'entra in parte l'AI, ma neanche tanto.
Il tema era l'inflazione, nel senso che Jon Stewart dice che comunque il rapporto stava un po' già andando ad aceto, già scricchiolava, però quella che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata un'intervista a un economista, Larry Summer, il quale ha messo in relazione, da una parte, l'inflazione che c'è stata durante e post pandemia e il fatto che poi tra le aziende che ne hanno tratto più profitto c'era stata proprio Apple, facendo poi la nota, perché le aziende hanno il diritto, hanno la possibilità di sfruttare l'inflazione così quando invece la stessa cosa non si può dire da parte dei dipendenti che hanno poi abbastanza potere contrattuale per dire "eh vabbè, se voi aumentate i prezzi di tanto perché c'è l'inflazione, aumentatemi anche lo stipendio".
Ecco diciamo che per chi ha un lavoro sa che non funziona così.
Ho sentito che anche gli Optimus stanno per scioperare.
Sì, sì.
Stanno spoiler.
I Rumba.
I Rumba.
I Rumba che scioperano.
E niente, la cosa è andata avanti.
L'intervista mi sembra che l'abbia pubblicata, era parte di un episodio, c'è stato un po' di avanti e indietro con uno degli executive all'interno di Apple, l'intervista è andata avanti però poi alla fine ha deciso "questo forse non è più il posto per me".
E dice una cosa poi secondo me super interessante, molto vera, tornando al discorso dei sederi puliti di cui parlavo prima della Silicon Valley, anche alla fine, anche all'interno del mondo dello spettacolo è la stessa cosa, nel senso che la rete non è tua e sai che la rete per mandarti in onda dovrà vendere, dovrà vendere delle cose tramite la pubblicità.
Esatto.
E finché tu dici delle cose che continuano a fargli vendere birra, per esempio, allora va tutto bene.
C'è un punto in cui, però finché John Stewart hai la possibilità poi di dire "ok a me non mi sta più bene, infatti John Stewart adesso ha il nuovo programma, credo, su Comedy Central se non sbaglio".
E deve rispondere agli sponsor di Comedy Central.
E deve rispondere, esatto.
Non sarebbe bello avere dei media liberi che si appoggiano su un sistema aperto che chiunque lo può gestire in autonomia e con dei meccanismi per cui sono direttamente gli ascoltatori, gli spettatori a pagare, a contribuire in base a quanto ascoltano, guardano e in base a quanto apprezzano il prodotto.
Sarebbe veramente bello per la nostra democrazia, per la nostra libertà, sarebbe veramente bello.
Dovremmo brevettarlo.
Dovremmo, sì.
No, non dovremmo brevettarlo, attenzione.
Ma in realtà, ritengo scherzando, John Stewart parallelamente poi aveva, credo abbia ancora il suo podcast, non ho il tempo di più di ascoltarlo, quindi non lo so, però tanti comici americani, anche dove sta l'esperienza della pandemia, hanno fatto il passaggio al podcasting.
Conan O'Brien, che ha avuto le sue vicissitudini con i suoi night show, è passato al podcasting, soltanto che è passato al lato oscuro del podcasting, che è quello comunque benzinato dalla pubblicità.
Perché se sei una persona nota e dici faccio podcasting, a chi chiedo, a un'azienda, a un'agenzia che mi mette in grado di farlo, eccetera, l'agenzia arriva subito e dice "Ah, pubblicità, Dynamical Insertion, tu fai il coso, Falcone ti ascolta da Milano, gli facciamo la pubblicità della benzina della AGIP, Giovanni Rossi ti ascolta dall'Australia, gli facciamo la pubblicità della benzina della… che cacchio ne so, bellissimo, arrivano i soldi di lì e abbiamo le proiezioni, due miliardi di dollari di pubblicità nel mondo del podcasting".
Sono cinque anni che lammenano questa storia dei miliardi, due miliardi di pubblicità pronti ad approdare sulle coste del podcasting, non le abbiamo ancora viste, non le ha ancora viste nessuno.
E qualcuno con un po' di coraggio, qualcuno con una audience come quella di Jon Stewart, che mette dentro un meccanismo tipo quello che utilizziamo noi da poveri pezzenti a far vedere che può funzionare per tirar fuori una cosa considerevole, quanto sarebbe bello, quanto sarebbe bello.
Comunque non accendetevi la sigaretta dopo aver bevuto la birra dell'AGIP.
La birra dell'AGIP è una cosa… Bambini, bambini, non accendetevi le sigarette dopo aver bevuto la birra dell'AGIP.
Ragazzi ci vogliono delle cose, comunque anche noi nella Meloniana Italia non ci vogliamo far mancare niente, stiamo sviluppando, ho saltato meta, vabbè lo riprendiamo dopo, e stiamo tirando fuori i nostri unicorni, Genius, anzi iGenius, che devo dire è una grande… Un nome molto 2008.
Una dimostrazione esatta di fantasia nella scelta dei nomi eccetera, ha sviluppato un grande modello di intelligenza artificiale ed è il nuovo unicorno italiano, 1,7 miliardi.
Come si chiama il modello? Come si chiama? Si chiama… Lommel.
Italia! Ti ho bisogno di rilevare in tono importante.
Italia.
Italia.
Da Cinegiornale Luce.
Riscala da Cinegiornale Luce? Da Istituto Luce.
Certo.
Cinegiornale Luce.
Che poi il CEO, adesso non riesco a vedere se trovo l'articolo, il CEO non ha un nome molto italico e adesso poi ho provato a cercare un po' di storia di questa startup.
Julian Shark.
Julian Shark.
Si chiama.
Julian Shark.
E ho trovato, dal sito non dice granché, c'è più spazio dedicato a tutti i round di founding che poi alla storia vera e propria dell'azienda che tra l'altro ha sede a Milano e a New York, quindi dico di italico ancora, non mi è chiarissimo.
Scusa, i francesi hanno Mistral e noi dobbiamo avere Igenius, cioè chiamalo Da Vinci, chiamalo Scirocco, chiamalo Vesuvio, porca miseria.
Polpette.
Polpette.
Sì, appunto.
Vabbè, ok.
Noi siamo sempre bravi a fare gli esterofili.
Comunque vedremo, non so con che cosa l'abbiano addestrato, probabilmente con i dati degli IMSS o qualcosa del genere.
Vedremo le performance, non solo in termini finanziari ma anche tecnologiche e valuteremo su quelle.
E questo incrocio tra Meta e l'Europa in termini di copyright, rispetto dei dati, modelli, privacy, eccetera? Sì, erano stati così bravi a chiedere l'autorizzazione a usare i dati degli utenti europei per allenare i propri LLM che il garante della privacy irlandese, insieme poi, come dire, lui è stato alla testa, all'ariete, ma in realtà c'erano dietro poi anche vari altri garanti della privacy, sono andati a bussare alla porta della sede di Dublino di Meta e gli hanno detto "ragazzi, non va proprio bene così".
E Meta ovviamente cosa ha fatto? Ha sistemato tutte le cose? No! Ha detto no.
Se queste sono le cose, chiudiamo direttamente qualsiasi progetto.
Ha fatto comunicato stampa che suona più o meno "eh però dai, gli altri l'hanno fatto perché noi no".
Perché questo è il riassunto del comunicato stampa.
Noi siamo stati bravi a chiedere il permesso e giustamente non gliel'hanno dato.
Vabbè gli irlandesi li hanno stoppati, vedremo dove andrà a finire la cosa, però intanto c'è fermento nel mondo dell'intelligenza artificiale, ci sono già i primi chatbot in sciopero, perché è una cosa indegna questa, è una cosa mai sentita, una foto vera, una vera foto scattata da un essere umano, forse addirittura su una pellicola, è stata premiata non ritoccata, è stata premiata a un concorso per esclusivamente per immagini fatte con l'intelligenza artificiale, che è una cosa, è uno scandalo, è uno scandalo terrificante.
E beh, ripeto, è bello che in due anni che parliamo di queste cose adesso abbiamo fatto il giro, cioè da un anno fa che parlavamo delle foto dell'intelligenza artificiale che finivano nei concorsi per umani, adesso invece abbiamo fatto il giro.
Questi umani che vogliono rubare il lavoro all'intelligenza artificiale è una cosa che mi preoccupa.
Esatto, dove andremo a finire signora mia, tutti i taggatori in Kenya, nessuno pensa ai taggatori in Kenya, eh, quelli che devono taggare, fare il reinforcement learning.
Ai turchi meccanici di Jeff Bezos, nessuno pensa ai turchi meccanici.
Perché? Perché nessuno pensa ai turchi meccanici? Doppiaggio in tempo reale.
Più o meno così, più o meno così, ma poi lo aggiustiamo un pochino, facciamo l'unica post-produzione che… Usiamo l'AI e lo mettiamo a posto.
Facciamo Vocal Align.
Amazon, One Medical.
Ah! Eh! Un arrascimento! Mettiamoci comodi! Mettiamoci comodi? No, poi vabbè, poi te la lascio commentare a te che sei un po' di più del settore.
Però vabbè, cosa è successo, che un po' di anni fa Amazon ha comprato, tra le varie cose su cui investe, non credo neanche fosse più una start-up, però un'azienda che si occupa di fare assistenza medica da remoto.
Quindi voi chiamate, immagino Call Center, Chattina, quello che è e abitualmente rispondeva un medico o un paramedico.
Ma te pensa! Guarda che roba! Ma guardate! Che spreco! Ma guardate che roba! Che spreco! Ma l'ha comprata Amazon! Disruption! Ci vuole disruption qua! Si deve fare qualcosa.
Move fast and break people! Ho sentito AI? No, forse non l'ho letto AI.
Credo che è l'unico articolo che non ha la parola AI nel suo testo.
Ma forse gli hai dato un'idea.
Tutte le lettere della prima colonna in fila, alla fine vedi che c'è l'AI.
Quindi insomma, voi chiamavate un Call Center, chi vi rispondeva? Prima vi rispondeva un medico o una persona che in qualche modo era stata, adesso mi viene solo allenata, però un umano non viene allenato.
Istruita.
Che viene istruita, grazie, sul tema della medicina, adesso con Amazon invece dei generici impiegati di customer service.
Cioè della gente che lavora, avete presente, la gente che ieri vendeva abbonamenti della Vodafone e oggi vi deve curare se avete sintomi dell'infarto.
Peraltro è solo in Italia che potresti farlo, perché l'Italia è quel paese dove i laureati, gli ingegneri, i medici, avvocati, architetti, sono senza lavoro e finiscono a lavorare nei Call Center.
Ma questo andrebbe anche bene.
Negli Stati Uniti non funziona così, perché i medici fanno i medici, gli architetti fanno gli architetti e gli sfaccendati, che non hanno né arte né parte, vanno a lavorare per i Call Center e Amazon li mette al posto dei medici e dei paramedici, fondamentalmente finisce così.
Esatto.
Allora sono lì che davanti a uno speriente, come un abbonamento, se vi si rompe il router probabilmente ha lo stesso sistema che nel caso, ad esempio, adesso non mi ricordo di quale malattia, se la persona dall'altro capo del telefono ha i sette sintomi di quella malattia che quella persona in quel momento sta leggendo per la prima volta in vita sua sullo schermo, allora solo a quel punto viene fatta poi escalation a un medico vero e proprio e/o a una clinica per un eventuale ricovero.
Quindi se fra una parlata e l'altra senti "Girls from Ipanema sono andata male" in sottofondo direi che stanno passandoti al medico vero.
Però voi pensate "ah che schifo questa cosa", no c'è anche un lato positivo perché poi avete uno sconto sull'abbonamento Prime oppure forse il contrario, avete uno sconto su questa roba.
Uno sconto su Amazon, su un nuovo servizio Amazon Funeral.
Esatto, vi comprate la barra di Funeral.
Amazon Prime Funeral, proprio così.
Ma non è che ci sia molto da dire, fa ridere tutto se non piangere, dove ti dice le qualifiche che sono richieste a chi fa domanda di assunzione per questo servizio, le qualifiche sono essere in grado di usare un computer e un telefono ed è proprio fantastica questa cosa qui.
Già, è già comunque tirato via metà della gente di questo pianeta nel senso che dipende dal livello.
Direi proprio di no, poi questa cosa di questi esempi, il tizio che ha chiamato diceva che sentiva come si sentiva il toracio estretto e quindi gli hanno prenotato una visita cardiologica per la settimana successiva, quando 17 sintomi chiave nel manualetto per i tizi del consentere eccetera, il primo era dolore toracico, pressione o peso del toraccio e siccome il tizio gli aveva detto con dei termini un po' diversi hanno pensato che sì, va bene, una visita cardiologica nel giro di una settimana poteva essere una buona cosa.
No ragazzi, no, per piacere, non finiamo così, noi ci ridiamo, ma qui in Italia… Lo dice la casta dei medici, è la lobby dei medici, la lobby delle casta dei medici.
La casta certo, dopo quei tassisti e cos'altro avevamo, quella degli albergatori eccetera, avremo la lobby dei medici che si rifiuta, poi dei lobby medici gay con l'airbnb a casa, è la peggiore di tutte assolutamente, su un taxi, che vanno a lavorare in taxi perché sono ricchi, ricchi e non chiedono la fattura.
C'è un bel capitolo di disinformazione, lo apriamo con YouTube, che inizierà a chiedere al pubblico, agli utenti, è una percentuale selezionata di utenti che hanno una scrivania all'NSA, ma questo non lo dice l'articolo, di aggiungere un contesto ai video.
Sì, è interessante nel senso che questo è quello che aveva già… che fa già in realtà Mask su Twitter, come vedete… Sì, poi non c'è tutta quella cosa che devono essere dei pareri di persone che in qualche modo… Insomma è importante quella cosa lì, Community Notes è studiato in modo da dare una risposta almeno teoricamente che sia imparziale, perché prende dal pool delle persone che si iscrivono a Community Notes, prende quelle che hanno già scritto su vari argomenti e le aggiunge dal permesso di commentare su un argomento a delle coppie di commentatori che sono state in disaccordo su altri argomenti polarizzanti, per cui teoricamente si parla del G7, della figura che ha fatto, la Meloni eccetera, e si prende un commentatore che di solito commenta contro la Meloni e uno che commenta a favore, oppure uno che di solito commenta pro-aborto e uno contro l'aborto, robe del genere, in modo da cercare di bilanciare la cosa.
Non sappiamo se funzioni perché effettivamente non sono tante le note… Quando dici "in teoria" in effetti già le cose scritte non le senti.
Però in realtà, sempre cicero prodomo sua, Mask ha presentato degli studi di società teoricamente di terze parti che dicono che hanno già visto un effetto positivo sull'etichettatura di questo tipo di argomenti, superiore e migliore a quello che invece succede quando è l'azienda stessa a pagare un qualsiasi ente di terze parti per fare moderazione, debunking o robe del genere.
L'azienda deve pagare, certo, quindi è automaticamente meglio.
Vediamo, comunque invece qui YouTube dice semplicemente che sceglie lei, dà il permesso ad utenti di commentare a muzzo, ma non c'è tutto questo meccanismo di selezione di round robin eccetera.
Bisogna vedere appunto come li seleziona questi utenti e se sono veramente utenti o se sono i figli del generale che lavora per OpenAI.
Nacasone.
I famosi figli di Nacasone, che è un assurdo terrificante che utilizzeremo da qui avanti.
Assolutamente, sì, a proposito di commenti, disinformazione, robe del genere Reuters ha tirato fuori una bomba mica da ridere perché vi ricordate gli americani quelli che dicevano no la disinformazione, attenzione ai tempi del Covid, bisogna andare appunto su Facebook e mettere l'etichetta, questo è falso, mettere l'etichetta dei banchi, mettere l'etichetta, questo è assolutamente il contrario di quello che dice la scienza, quando qualcuno osava dire il virus del Covid potrebbe essere uscito da un laboratorio, oppure le cose di distanziamento sociale eccetera, non è dimostrato da nessuna parte che abbiano efficacia eccetera, no, quindi contro la disinformazione pare che fossero in prima linea della disinformazione.
L'esercito degli Stati Uniti ha speso alcuni milioni di dollari per fondare delle campagne di disinformazione durante l'epidemia Covid-19, in particolare una documentata nelle Filippine per screditare come paese l'intervento della Cina, facendo tutta una serie di post molto simili a quelli che vedevamo dalle nostre parti, tutti dicevano "quelli sono i russi, quelli sono i cinesi" e robe del genere, dello stesso tipo che dicevano "il vaccino non serve, da quelle parti lì era arrivato per primo il vaccino cinese, non vi fidate del vaccino cinese che vi fa crescere quattro braccia, questo Covid cosa vuoi che sia, non andate a vaccinarvi col vaccino cinese" e robe del genere.
Insomma, belle cose che succedono nel mondo come sempre, come l'abbiamo scoperto vent'anni dopo la Baia di Toncino e robe del genere, queste cose vengono fuori sempre a priori da qualche anno di distanza.
Sì, poco da dire, la cosa che mi ha colpito, se andate a leggere il report, è l'apparente facilità di queste campagne, non sono cose estremamente sofisticate di fatto, sono messaggi estremamente populisti, estremamente ricchi di retorica, però evidentemente hanno funzionato perché poi ci sono anche i grafici che mostrano comunque com'è andata la pandemia nelle Filippine, spoiler non benissimo, quindi da una parte mi colpisce che un governo come quello americano decida di avviare una disinformazione, ma ancora di più mi colpisce che bastino veramente poche immagini ben messe su Twitter, su Facebook o su quale social network di turno o di zona per poi avere uno strascio così forte, che sappiamo benissimo che è successo ovunque, non solo lì.
Ma lo strascio che è stato così forte, chi lo sa, è un po' sempre quella la domanda.
Vi ho messo, mi è arrivato oggi o forse ieri, questo articolo pubblicato da due professori, uno di Harvard, anzi direttore di una cattedra di medicina ad Harvard e l'altro, non mi ricordo, un'altra università americana, che hanno tirato fuori una serie di modelli, centomila modelli diversi di analisi delle varie gestioni delle pandemie nel giro dei paesi di tutto il mondo, per cui distanziamento o non distanziamento, mascherina o non mascherina, vaccino o non vaccino, tre dosi, una dose, dieci dosi, robe del genere, dicendo che dei centomila modelli oggi la scienza non è in grado di dire che neanche in uno di questi centomila le decisioni che hanno preso i governi abbia cambiato di un H l'andamento della pandemia in termini di malati gravi, in termini di morti.
Ed è una roba, di nuovo, quelli di prima non erano InfoWars, era la Reuters, questo di qui… Tutti e due di Harvard.
Ah no, Stanford e Harvard.
Sono uno di Stanford e uno di Harvard che pubblicano su Science.
Vabbè, le stesse cose dette due anni fa erano i complottisti, quando proprio quelli che additavano ai complottisti facevano i complottisti nelle Filippine.
Così va il mondo ragazzi, bisogna aprire gli occhi ogni tanto, quando ci sei dentro ti tirano la paura addosso e ti confondono le acque, ma purtroppo il mondo è così.
Pensiamo che sia cambiato dai tempi del Watergate, dai tempi della guerra del Vietnam, dai tempi delle armi di distruzione di massa, di Bush, eccetera, al mondo funziona sempre esattamente nella stessa maniera.
Riragioniamo su un termine che era saltato fuori all'inizio della pandemia, che l'avano chiamata la infodemia, c'era tanto uso di questa terminologia, c'è una pandemia in primis dell'informazione e tutto quanto.
Riletta ora questa parola a seguito di questi articoli certamente ha un significato ancora più profondo.
È certo, è proprio così.
C'è una guerra di parole, serve ai parolai, non serve alla gente, ai popoli, eccetera, è fondamentalmente così.
Cos'è questa querelle tra il Cremlino e Mozilla? Raccontatemela un po'.
Alla querelle, praticamente il Cremlino e in particolare il Ministero che si occupa dell'informazione ha chiesto a Mozilla di rimuovere una manciata di estensioni che secondo loro e probabilmente anche nella realtà avrebbero, insomma le persone, non avrebbero aggirato i vari blocchi che ci sono in Russia utilizzando queste estensioni.
Mozilla ha inizialmente rimosso queste estensioni dal suo negozio dicendo anche "verifichiamo un attimino la situazione", alzata di scudi, sluffe di verso, a Mozilla queste cose e queste cose non si fanno, non si sta a sentire, ai russi.
Mozilla dopo qualche giorno ha ritirato il blocco ripubblicando queste estensioni.
I temi sono più o meno sempre quelli, da una parte Mozilla è un'azienda che tra l'altro ha la stessa struttura futura di OpenAI con l'Abicorp, aperta e chiusa parentesi, che però non ha probabilmente grandi attività in Russia, è ovvio, Firefox è disponibile in Russia, l'immagine non si è bloccata, però non ci sono delle persone di Mozilla che lavorano in Russia, quindi si possono probabilmente permettere di togliere, anzi scusate, di scontentare la Russia, come al solito poi è facile dire "è un attimo che ti ritrovi il caffè corretto al Plutonio".
Sei lì che annaffi le piante e improvvisamente ti trovi giù in cortile.
Ci sono tante cose che possono succedere casualmente.
Che fantoria che hai Michele.
E' facile poi fare dell'ironia quando sono poi dei regimi più o meno autoritari a fare delle mosse più o meno autoritarie e quindi diventa anche facile saltare sul carro del vincitore.
Ecco una delle lamentele che ho letto fare da parte dei sviluppatori di queste estensioni, sia come il blocco fosse stato fatto direttamente senza avvisare nessuno.
Cioè ad un certo punto Mozilla abbia bloccato queste estensioni in Russia.
Te l'ho detto, hanno sentito un sapore un po' così nel caffè.
Esatto e gli sviluppatori l'hanno scoperto perché di colpo hanno visto che non arrivavano più download da quelle parti.
Hanno lasciato un caffè lì sulla scrivania che si illuminava.
Con un cantatore Geiger a fianco che faceva.
Ma stamattina il tecnico della macchinetta era diverso dal solito.
Così, proprio così.
E vabbè, i publisher di musica americani accusano Spotify di tecniche non tanto trasparenti per fregarsi più soldi possibile dagli utenti e darne il meno possibile agli artisti.
Matteo Penza.
È incredibile questa cosa, fondamentalmente sott'accusa è l'utilizzo, l'aggiunta degli audiobook alla offerta a pagamento.
Per una serie di.
Francesco tu che sei nel mondo della musica ne hai capito un pochino di più di questa cosa.
Allora, fondamentalmente il prezzo di Spotify è aumentato negli ultimi anni e contemporaneamente è aumentato.
Anche nelle ultime settimane.
Negli ultimi minuti e contemporaneamente è aumentata l'offerta di prodotti.
Prima c'era solo la musica in streaming, poi c'erano aggiunti i podcast che sono una bella cosa perché la maggioranza dei podcast non li paghi, li prendi e li trasmetti.
Vabbè, la cosa per Spotify.
Per Spotify sì certo, bella cosa per loro.
E adesso degli audiobook che evidentemente hanno costi di produzione più bassi, hanno iniziato a fornire una quindicina di ore se non erro all'interno del piano premium normale e contemporaneamente c'è un piano invece solo di audiobook che costa un po' meno.
Il tutto quindi aumentando il costo, richiedendo più soldi agli ascoltatori, ma questi soldi non sono offerti a tassi musicisti e quindi visto che parte del pagamento deriva anche dal numero di streaming, se l'abbonamento lo rigiri di fatto.
Loro dicono "abbiamo aumentato ma non ve ne diamo di più perché ci abbiamo da pagare gli audiobooks, ci abbiamo da pagare i podcaster" e una roba del genere.
Rogan che c'è ancora lì da prendersi ogni tanto, insomma c'è un bel casino da questo punto di vista.
I musicisti, i publisher in particolare, non sono stati molto contenti ma non ho mai sentito parole buone dai publisher da Spotify.
Allora disfido e toglietevi da Spotify.
Soprattutto i big publisher toglietevi da Spotify se non vi piace, vedrete come torneranno con la cariola.
È così, è così.
Dovrebbero fare una specie di cartello.
La mossa Neil Mang.
Netflix si prepara a risollevare le sorti del suo palinsesto dopo l'avvocata in lutto che si ritrova a fronteggiare uno squalo nella senna ha deciso di pubblicare una serie su Minecraft.
Mi colpisce un po' perché non c'era già.
Non lo so.
C'era già e non lo so.
Di Minecraft sicuramente è pieno di cartoni, di film, di puntate a scelte multiple un po' com'era la tua stagione.
Cioè utilizzano Minecraft per girarle.
È un videogioco che ha fatto il giro poi.
Esatto, nel senso che ci sono tutti degli episodi dei film all'interno di Netflix che tu poi puoi fare la scelta come era in Bandersnatch di Black Mirror.
Per cui ora hanno dichiarato che a breve uscirà una nuova serie interamente dedicata a Minecraft.
Appunto avendo visto già parecchi contenuti dico ok, un'altra.
Però effettivamente Minecraft ha raggiunto i quindici anni su YouTube seguendo un certo trend di età è ancora streammatissimo quindi evidentemente funziona.
È un gran bel gioco, un gran bel mondo.
Benvenga a una serie di questo tipo.
A quindici anni aggiungo io.
Vedremo.
Passerà la storia e verrà ricordato esattamente come il film di Netflix su Lego o su Pac-Man.
Ma quello in realtà.
O su Pac-Man.
Il Lego Movie è bello, attenzione.
Il Lego Movie 1 è bellissimo.
Il Lego Movie 1 è uno dei film più belli che abbia visto negli ultimi decenni.
Tu l'hai visto Franco? No, non l'ho visto.
Allora, vedi noi e poi ne parliamo.
Lo vedo, ma occhio.
Non ti diciamo niente.
Mi incazzo poi.
Se poi viene in trasmissione cantando "Everything is awesome" allora abbiamo vinto noi.
Comunque.
Però secondo me.
No, ma non ce la faccio.
Non ce la posso fare a guardare il film di Lego.
Mi rifiuto.
Però la domanda che tu hai fatto poco, anzi secondo me la devi fare tipo ai giovani di oggi, ai giovanissimi di oggi, all'alpha generation che oggi sta crescendo davanti a Netflix.
Tra vent'anni, quando ci sarà l'ondata di nostalgia del 2024, si avranno nostalgia dei cartoni di Minecraft su Netflix.
E di Fede Laferragni e di quelle cose lì.
Non so, i bambini sotto i 5 anni si seguono.
Tutto può provocare nostalgia, è una cosa incredibile, ma è così.
Anche Young Signorino, è ancora vivo Young Signorino? Che abbiamo tanto vituperato negli anni passati qui su Digitalia.
Non sono così giovane.
Ma credo che ci sia di peggio, onestamente.
Eh appunto, oramai è reazionale.
O di meglio, dipende dalle orecchie.
La sto tirando lunga perché abbiamo finito la notizia ragazzi.
Qui finiamo su Mish.
Nooo.
Cioè è una cosa inaudita, siete stati troppo veloci.
Tirate fuori un articolo da Mish e commentatemelo.
Scegliete quello che volete voi.
Allora, io ho postato questo, il sito del Light Phone, perché credo sia sintomo di un micro trend.
Perché comunque non sono… a parte che sarebbe molto bello esteticamente secondo me.
Che è quello del tentativo da parte di un gruppo di persone, non di disconnettersi, ma di cercare un equilibrio diverso con il dispositivo che abbiamo oggi tutti nella tasca.
E poi nel 2024, grazie ai social, tutto è un trend.
Basta che qualche migliaio di persone facciano la stessa cosa, si connettono poi tramite social network e improvvisamente tutto diventa un trend.
Qualche volta però abbastanza poi da crearci dei prodotti.
Comunque, cos'è il Light Phone? Il Light Phone è un telefono, una via di mezzo, anzi un dumb phone con alcune funzioni smart.
Questo è un brand particolare, ma in realtà ce ne sono vari.
Spesso hanno lo schermo E-Ink, quindi diventa proprio per difficoltà dell'hardware… Lento in bianco e nero.
Esatto, lento in bianco e nero anche se l'E-Ink negli ultimi paio d'anni sta avendo un ritorno in maniera anche importante perché gli schermi stanno diventando più veloci e ho visto dei telefoni far girare dei video con l'E-Ink quasi guardabili.
È avvenuto recentemente il prelancio di questo tablet fatto interamente in E-Ink a colori.
Ma ci sono anche gli schermi, ci sono anche proprio degli schermi a 22-24 pollici, non lo so, con l'E-Ink.
Però questi Light Phone invece sono E-Ink vecchi, quelli lenti ad aggiornarsi, quelli verdognoli, grigiolini.
Anche se il Light Phone, questa è la terza versione, non costa poco perché comunque, almeno lo dicono che al prezzo pieno sarà 800 euro, 300 dollari.
Per ora ha 400 dollari in promozione fino al 15 di luglio.
Immagino che sotto comunque ci abbiano qualche versione di Android sotto perché ha queste funzioni, il telefono, la sveglia, le mappe, quindi un minimo di intelligenza ce l'ha, la musica, immagino un lettore mp3, niente Spotify, niente Spool Music, note, calendar, la torta.
C'è i podcast, c'è i podcast.
C'è i podcast, perfetto.
Che è l'unica cosa che conta ovviamente.
Assolutamente sì.
Però a me, dal design a me piace molto perché non è il classico telefono vuoi dire allungato, ma è un po' più largo.
Non ha, comunque anche per quello che mi utilizzo, volendo ridurre al minimo, non ha tutto quello che mi servirebbe.
Però è un trend che onestamente io seguo sempre con molto interesse.
Lo devi comprare.
Adesso lo devi comprare.
Compro l'indiretta.
Ti ricordo che Franco ha preso il Rebit.
Ecco, io ho preso il Rebit, sono stato molto coraggioso.
No, vorrei dire che lo compro se tu guardi Lego Movie, ma non mi sembra una scommessa paritaria.
Secondo me non ce la fa comunque, quindi vinci a mani basse Michele.
Paura di sì, paura di sì.
E touch sta a fare, c'è una coronina per per scrollare le liste.
Non so se è anche touch, non riesco a capirlo.
Immagino si sa, le mappe è probabile che sia un po' touch, perché se no la vedo difficile.
Un po' ma non troppo.
Un po' touch ma non troppo.
Apribile, riparabile, smontabile.
Tra l'altro.
In bianco e nero, 350 dollari in offerta.
Sì, il prezzo è un po' strano però a me piacciono molto questo tipo di soluzioni.
Ti faccio una domanda fondamentale.
Becco Michele in castagna subito.
Puoi personalizzare il tema dell'home page? Metterci un custom launcher? Devono lanciarlo, magari finisce nelle mani di qualche smanettone.
C'è la cpt, se non c'è c'è la cpt.
Eh no.
Eh non serve a niente allora.
Non serve a niente.
Gingili da Giorni, ora, dai.
Sempre così finisce la trasmissione digitali e Gingili da Giorni, i regali dei digitaliani per i digitaliani.
Le voci digitali selezionano per voi hardware, software, letteratura, qualsiasi cosa che abbia attinenza digitaliana, che abbia colpito loro curiosità, stravolta o resistenza, o qualsiasi sfumatura nel mezzo.
Vediamo un po', facciamo cominciare Francesco, dai.
Volentieri, allora avrete forse sentito parlare del caso di Bartender, un'applicazione abbastanza nota di gestione delle menu bar su macOS, che adesso è stata passata di mano quindi insomma c'è un po' di sfiducia.
Ma non facciamo questa cosa, io uso Bartender.
Si pare che sia stata venduta recentemente, anzi sconsigliavano di fare l'aggiornamento fino a quando non sarebbe stato fatto un, come si dice, chiarezza su questo.
Chiarezza, perché è stata venduta diciamo di nascosto, l'aggiornamento andava a cambiare un po' di cose, poi non ho letto negli ultimi giorni gli aggiornamenti, però c'è stato un po' di movimento, di dissapore.
Visto che comunque è molto utile, fondamentalmente Bartender permette di configurare le varie icone che popolano le barre dei menù sul Mac, sono i menù e tutte le varie icone di sistema tutte insieme, permettendo di nasconderle secondo vari criteri.
E' uscito, o perlomeno era già in giro, ma è diventato estremamente di moda in questo periodo grazie appunto alla emozione di Bartender, ICE, che è ICE menu bar, si trova su icemenubar.
pp, giustamente, o all'interno di Homebrew per i macchisti più affezionati, che permette però appunto di nascondere le icone, visualizzarle solamente quando serve e ha una cosina molto carina che, come dire, accorcia la barra semplicemente per coprire i due menù laterali, quindi si allarga quasi il desktop in maniera estremamente estetica e non funzionale, ma è molto molto carino, è open source, è gratuito, se avete bisogno di sperimentare qualcosa del genere è molto carino provarle, ICEmenubar.
pp Mi vado a cercare un po' di link su questa cosa della polemica di Bartender perché me la sono proprio persa ed eventualmente ne provo.
Abbiamo aggiunto un articolo alla fine, ma poi approfondiremo.
Ok, ok, fantastico, grazie Francesco, Michele? Allora, un gigillo per noi feticisti dell'RSS, che si chiama RSS Please, è fondamentalmente un eseguibile, un eseguibile multipiattaforma per Linux, Mac OS e Windows, anche BSD, se ci tenete, e cosa fa? Voi lo chiamate tramite riga di comando e lui ovviamente con le giuste istruzioni, mandandogli una pagina web, selezionando i giusti selettori del CSS, quella pagina web ve la trasforma in un feed RSS.
Quindi immaginatevi, oggi tanti siti RSS ce l'hanno ancora, ma ce l'hanno nascosto, soprattutto quelli con WordPress, basta di solito aggiungere "feed" alla fine e vi trovate l'RSS.
Altri siti hanno deciso di non implementarlo, ecco, RSS Please può essere una soluzione semplice per questo.
Come si trovano poi i selettori CSS? Basta andare poi nelle varie modalità ispeziona dei browser e in maniera anche abbastanza facile poi riuscite a trovare quello che è il percorso dei post che avete bisogno di seguire via RSS.
Lo trovate su rsspls.
evenbit.
rg e ovviamente è gratuito.
Grazie, molto carino, grazie Michele.
Ultimo gigilo per oggi è ShadeMap, che è un'applicazione web che vi mostra tutte le mappe che volete in giro per il mondo con una caratteristica particolare che vi dice la disposizione delle ombre in ogni luogo a un'ora precisa di un giorno preciso.
Voi selezionate un giorno del calendario che può essere anche il giorno di oggi e con uno slider in basso che potete far scorrere da mezzanotte del giorno prima a mezzanotte del giorno successivo potete vedere l'evoluzione della copertura delle ombre ovviamente in base a quello che è l'altezza del sole il giorno della settimana e in base a quella che è l'orografia e la presenza di ostacoli.
Non lo calcola in base all'orografia da quello che capisco, non sa dove sono ogni singola collina e ogni singolo albero o palazzo ma lo fa catturando immagini satellitari e studiando la disposizione delle ombre durante l'anno nell'immagine satellitare ed è un effetto molto carino e molto interessante se volete ad esempio se state trattando per comprare che ne so una casa nuova e volete sapere d'inverno da che ora che ora avete il sole che non vada in ombra troppo presto robe del genere questo software qui vi dà una risposta molto molto precisa in formato grafico con la mappa molto bello andate a vederlo come tutti altri gingilli ve l'abbiamo già detto digitalia.
m/729 Nel frattempo ho attivato la sincronizzazione dei bookmark su ark e mi sono incasinato tutti i bookmark perché probabilmente l'avevo già attivata su un altro computer forse quello dello studio me la mischiate tutti non trovo più un cacchio mamma mia queste cose mi fanno arrabbiare va bene direi che è tutto per questa puntata le raccomandazioni finali sono come al solito time talent and treasure dateci una mano economicamente col vostro talento con il vostro tempo raccomandate per esempio digitalia presso le vostre amiche e vostri amici digitaliani fatelo con gli sconosciuti lasciando una recensione per digitalia da qualche parte quelle su apple podcast grazie allo script di francesco finiscono direttamente nella nostra nella nostra timeline per cui potete anche utilizzarla per insultare il vostro peggior nemico o salutare mandargli auguri alla mamma come fanno altri colleghi o semplicemente per ringraziarci e dare veramente una mano affattiva alla trasmissione direi che per questa 729 è tutto dall'emistudio di auguri a uno di sanremo un saluto da franco solerio dallo studio di milano isola un ciao da michele di maio e un ciao anche dallo studio di milano città studi da francesco facone ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata di digitalia.
Dallo studio distribuito di Digitalia
Produttori esecutivi:Alessandro Stevanin, Paolo Bernardini, Paolo Tegoni, Mario Cervai, Manuel Zavatta, Luca Ubiali, Andrea Nicola Vasile, Mario Giammona, Davide Tinti, Letizia Calcinai, Carlo Annibale, Alessio Ferrara, Vincenzo Ingenito, Emanuele Libori, Enrico Carangi, @21Milionman, Nicola Gabriele Del Popolo, Umberto Marcello, Federico Dainelli, Michele Francesco Falzarano, Roberto Medeossi, Renato Battistin, Nicola Gabriele Del Popolo, Christophe Sollami, Guido Raffaele Piras, Raffaele Viero, Antonio Taurisano, Giovanni Priolo, Donato Gravino, Giorgio Puglisi, Arzigogolo, Alessandro Morgantini, Diego Arati, Nicola Fort, Michelangelo Rocchetti, Marco Grechi, @Jh4Ckal, Michele Olivieri, Raffaele Marco Della Monica, Andrea Guido, Denis Grosso, Andrea Giovacchini, Daniele Bastianelli, @Akagrinta, Calogero Augusta, Carlo Tomas, Giuliano Arcinotti, Matteo Tarabini, Nicola Grilli
Link
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