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Lunedì 14 Ottobre alle 20:50

743

Il Callaghan del pezzotto

Nintendo fa chiudere l’emulatore Ryujinx. Nuova causa da Epic. Il ritorno dei glassholes. I nazi in fuga da Telegram. Multa a GM per l’incidente di Cruise. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

Digitalia.fm
Digitalia #743 - Il Callaghan del pezzotto

Digitalia #743 - Il Callaghan del pezzotto

Dallo studio distribuito di Gump Media Production. Notizie di tecnologia, lifestyle Digitale. Questa è Digitalia. Settimana del 7 ottobre duemilaventiquattro. Le battaglie di Epic. Elon Musk è diventato povero. Neonazi via da Telegram. Ma anche Nintendo, Auto Auto, Glass Souls. Questa e molta altra escaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia. Quella digitale, all'italiana. Dall'Emi Studio di Ure 1 di Sanremo qui è Franco Solerio. Dallo studio cittadino di Avellino Massimo De Santo. E dallo studio di Milano Città Studi Francesco Facconi. Buongiorno a tutti amici digitaliani. Bentornati su Digitalia. Il podcast che ha più puntate di un tutorial sul bridge. Ora cominciamo a capire. Sto iniziando a intuire qualcosa. Dovete sapere che sapete ormai chi ci ascolta che abbiamo una board dove ci scambiamo articoli cose da leggere. E normalmente è abbastanza chiaro dove uno vuole arrivare. Ma quando uno vede. Impara il gioco del bridge. Tutorial completo con un maestro di bridge lezione 455. Ok. Qualche domanda ti viene. Allora io guardo. Però siccome spesso possiamo anche pensare che magari appunto. Scopre che l'Ovest attacca l'Est col Nord che punta a Sud. Insomma. Antefatto. Senza tu. Vi siete accorti che questa settimana ci sono veramente poche notizie come quasi mai nella board di Digitalia. Non so cosa sia successo. Eh vabbè. Vuol dire che è stata una settimana un po' morta. E allora volevamo rimpolpare un pochino. Allora quello che mi capitava lo tiravo dentro. Ah ok. E quando ho letto. Si dice da noi alla ciecata. Non so cosa vuol dire alla ciecata. Alla cieca. Alla cieca. Alla cieca. Ero su YouTube per qualche motivo e l'algoritmo come video seguente mi ha messo questo qui. Impara il gioco del bridge. Tutorial completo con un maestro di bridge lezione 455. E. Te l'hai guardato. L'ho adottato come esempio per la mia invettiva su YouTube che cercherò di risparmiarvi nella sua interezza. Ma YouTube oramai è diventato una cloaca perché. Vabbè diciamo un luogo dove si accumula tutto. La domanda è perché l'algoritmo ti propone questo. Sentiamo un'altra argomentazione. Se mi potete se mi permettete il termine YouTube si è incittificato. Tanto per cambiarsi. Si perché oramai su YouTube ha inquinato tutto anche le ricerche. Se tu cerchi non lo so come si cambia il desktop l'immagine del desktop di macOS. Una volta trovavi nelle prime 10 nella prima pagina trovavi di Google trovavi 10 link. Il primo era sulla pagina di Apple. Il secondo era quello di Aranzulla. Il terzo era quello di un commentatore inglese italiano cosa. Finivi su una pagina dove ti dicevano. Clicca qui apri lì scegli la foto e hai fatto finito. Adesso quando fai quella la stessa ricerca su Google ti compaiono le prime tre pagine sono piene di link a video generalmente su YouTube che se tu fai partire iniziano. C'è un video di due ore e mezza che iniziano con se ti piacerà questo video ricordati di iscriverti al nostro canale. Quello di base. Vabbè. Poi YouTube ti infila tre pubblicità delle sue per forza. Poi c'è lo sponsor di quello che fa il video. Poi fa una marea di chiacchiere da che parte da Steve Jobs e Apple 2 di qua e di là. E verso il minuto 45 46 arriva a spiegarti piano piano passo passo con tutti i passaggi a video come si va a cambiare la foto sul desktop del Mac. Tutto questo perché perché YouTube ovviamente monetizza monetizza e monetizza in base alla lunghezza per cui più tempo riesci a far star gente la gente sul tuo cacchio di video più guadagni. Se fai un video di tre secondi che sono quelli necessari per far vedere clicchi le preferenze oppure fai clicca destro sul desktop scegli l'ultima opzione ti compare una pagina fai clicca scegli la foto è finito per cui basterebbe veramente un video di cinque secondi ma con un video di cinque secondi anche se lo vedono centomila persone non monetizzi un tubo ma se tu fai un video di 30 minuti dove un po' di persone lo vedono e cercano di andare velocissimamente al punto e cosa ma tutti gli altri magari si dimenticano il video aperto per cui corre per tutto il tempo iniziano a vederlo lo lasciano in sottofondo poi rispondono a telefonate eccetera il video va avanti per un'ora e il tizio monetizza e questo ha veramente rovinato veramente rovinato una parte che era utile del web cioè trovare velocemente la risoluzione dei problemi e niente il tutorial del bridge era appunto no vi faccio il video di quattrocentocinquantacinque puntate impara il bridge con un breve tutorial quattrocentocinquantacinque puntate. Ma è complesso il gioco. Il bridge è completo è complesso certamente però il tutorial in quattrocentocinquantacinque puntate di cui questa per farvi dire dura va bene anche tanto. Questa dura otto minuti. Vabbè una roba del genere ancora ancora gestibile vabbè insomma. Sì ma cinque minuti per quattrocentocinquantacinque puntate sono trentotto ore adesso giusto per. Ah ho capito. Cioè fai un corso ECM di un weekend e ti fai in fase di stima lavorativa praticamente cioè senza pausa di caffè. Questo problema viene risolto perché dirai a chat GPT o equivalenti guardati per favore il video che mi serve e tirami fuori i dieci secondi di filmato che sono interessanti. Probabilmente finiremo così a dover fare l'accorciamento del video da cosa chissà se YouTube monetizza quando il video lo guarda un LLM chi lo sa. Va bene insomma per cui oggi va bene tutto prendiamo tutto. Se sai mai hai preso pure Mary Jo. Ho preso anche Mary Jo perché Eloisa me l'ha parlato a tavola questa sera. Non so perché è molto attenta a lei e le sue amiche pole dancer sono molto attente alle questioni di OnlyFans che è una cosa che mi fa un po' preoccupare però vabbè. Poi l'ho vista comparire sulla prima pagina del sito del Corriere per cui Mary Jo Max. Mary Jo. Cosa ha combinato? La superstar di OnlyFans. Confesso che non l'avevo mai vista però carina e niente ha fatto una cosa che insomma adesso va abbastanza di moda. Non ha pagato le tasse. Adesso va sempre di moda un po' come il nero va sempre di moda. No ma appunto è la tradizione cioè mentre tu dici una tecnologia digital di rompente le cose tutto nuovo si fa tutto nuovo l'evasione fiscale sempre là. È molto l'articolo. E come si risolve l'evasione fiscale nel modo migliore? Si va in Svizzera. Ma secondo me è perché i suoi fan con cui interagiva durante i video gli dicevano sempre devi farti il nero, devi farti il nero, devi farti il nero. Non ti sto a chiedere cosa pensavi Franco non lo voglio sapere. Ma è frainteso perché poi comunque questi sono contenuti per adulti quindi è chiaro che è fraintende no? Comunque un milione e mezzo di evasione fiscale e per restare in tema ha fatto una dichiarazione infedele giustamente. Ma poteva mai fare una dichiarazione infedele? Si ma esattamente se facessi un podcast sul calcio tu faresti il fallo da dietro lo sappiamo. Sempre, sempre. Va bene. Anche qui. All'interno dei creator secondo voi la fedeltà fiscale in Italia è analoga a quella delle altre categorie? Perché tu dici che i creator fanno scuola a parte. Sai i creator per tanto tempo sono per colarti tra le maglie del fisco essendo un'attività nuova, una roba nuova ma perché guadagnano qualcosa capito? Per tanti anni certamente. Ovviamente da un po' di anni adesso ci sarà anche il codice Ateco o robe del genere. Ai tempi quando io ho iniziato a pagare le tasse per Digitalia non c'era un codice Ateco specifico per cui probabilmente noi siamo ancora registrati con qualche codice. Tipo produzione di software? Produzioni multimediali era se non ricordo male. Però insomma credo che siamo un'eccezione non so quanti podcaster in Italia paghino le tasse su… Ora c'è comunque il codice Ateco tutorializzatore di bridge. Ok perfetto. E sono 777 il codice Ateco, 3 7. Meno male per tutti i giochi di carte. 666 sarebbe preoccupante. Attività parademonia che ci sarà anche quella. Se hai una setta satanica non paghi le tasse, scusa, ci sarà il modo di. Se sei cattivo in te scusa come fai a pagare le tasse? C'è proprio una perversione doppia che si monta su se stessa. Siccome sono cattivo pago le tasse. Sei meta cattivo, sei ricursivamente cattivo. Può darsi, può darsi. Questa sera Digitalia andrà in online in formato ridotto perché ci sono poche notizie. Perché tanto vi diamo un sacco di gas ragazzi. C'è una sorpresa questa settimana. A metà settimana uscirà un'altra puntata di Digitalia, uno speciale, uno speciale molto molto figo. Non vi diciamo che cos'è, magari vi postiamo uno screenshot così cercate di capire. Facciamo un Medijo in diretta? Facciamo un teaser trailer. Abbiamo Medijo in diretta? No Medijo non c'è, non ci stava. Mannaggia. Non c'è Medijo. Però sì, per cui tra mercoledì e giovedì tenete aperte le vostre applicazioni, siete abituati a ascoltare Digitalia, cercare puntate solo lunedì perché arriva roba tosta, roba di livello, roba di spessore. Va bene. Roba che scotta. Franz un po' di notizie nintendiche questa settimana. Se vi ricordate qualche mese fa, e chi non se lo ricorda lo potrà rileggere fra un po', avevamo seguito la vicenda di Yuzu, l'emulatore di Nintendo Switch che era stato chiuso d'un giorno con l'altro con una bella richiesta di desistere appunto da parte di Nintendo. Avevamo analizzato la questione e la sensazione era sì però loro lo vendono, ci guadagnano, c'è l'abbonamento premium, non suonano così le alce ad esempio, Ryujin che è il concorrente non lo fa, quindi probabilmente hanno attaccato loro solo perché ci lucravano, non perché facevano l'emulatore della Nintendo Switch. Fast forward, questa settimana Ryujin, anche lui ciaone, se n'è andato, gli è arrivata la letterina da parte di Nintendo, hanno trovato un accordo. Però dice che si sono messi d'accordo. Sì, non ti ammazziamo, tu smetti. Esatto, han detto stiamo per trovare un accordo, però mentre lo cercavo era già sparito tutto Github, serve Discord, il codice sorgente, insomma quindi Nintendo ha mietuto un'altra vittima. Ragazzi sono giapponesi, ci hanno le yakuza quelli. Nel frattempo, fra l'altro, altra cosa che dicevamo, ma strano che Nintendo con Palwars, vi ricordate quel videogioco che sembrava vagamente ispirato, e con vagamente ispirato a Pikachu, Pokémon in generale, sembrava una versione di Pokémon, una mista fra Pokémon e Fortnite. Era un Pokémon da guerra, insomma, perché tutti i videogiochi di Nintendo sono pacifici, vero? Credo che sia una. Sì, le loro proprietà intellettuali decisamente sono, e Pokémon è un gioco estremamente calmo, rilassante, se voglio addormentarmi la sera o contro le pecore o gioco a Pokémon sulla Switch, perché è bellissimo, è meraviglioso, però pum, cari addormentato subito. Palwars invece richiamava vagamente dei pupazzoni, però con queste armi, strano che alla fine anche loro hanno ricevuto. loro sono ancora in lotta. Non sono ancora arrivati i tizi della Yakuza. Diciamo loro hanno provato a rispondere intanto. E quindi così, c'è stato un po' un tremore nella forza, in generale vari commentatori che sono chiesti "sì, però veramente a questo punto non c'è fine a questa possibilità di attacco, a questa voglia di Nintendo di proteggere". Se prima speravamo che l'emulazione fina a se stessa, che un certo tipo di preservazione di quello che non fa denaro suonante, invece qua appunto pare che Nintendo sia interessata a proteggere i suoi diritti fino in fondo. Adesso capiremo se vuole proteggere i suoi diritti o i suoi profitti. Perché le due cose spesso sono correlate. No, non necessariamente. Nell'intenzione. Non necessariamente, nel senso che dare la guerra a quelli che facevano soldi con gli emulatori della Switch poteva avere un senso. Fare la guerra a quelli che fanno l'emulatore della Switch senza fare soldi può avere un senso in termini di preservare il proprio guadagno, il proprio profitto che è un diritto sacrosanto di una società. Ci mancherebbe. Perché se giochi al gioco piratato sull'emulatore della Switch non compri la Switch e magari non compri neanche il gioco, ovviamente. Se questa cosa si ferma qui, bene. Se invece, come dici tu, è una cosa, è una questione di protezione del marchio, dei brand, delle cose eccetera, c'è il rischio che la guerra si allarghi anche a emulatori vero, retro gaming, cioè del DS, del Game Boy e cose del genere, che sarebbe lecito anche quello dal punto di vista di Nintendo, perché su Game Boy giochi a Super Mario, però sarebbe un po' più aggressivo e un po' più distruttivo nei confronti di persone che oltre a non guadagnare, oltre a non toglierti il pane di bocca, perché con un emulatore di Game Boy non credo che tolga pane di bocca alle vendite della Switch o dei giochi per la Switch e quindi, alla fine dei conti, si sta disneyzzando. Probabilmente anzi crea un po' di, se uno gioca, è appassionato di Super Mario, giocarsi quelli vecchi emulati poi porta a voler continuare a fare l'ultima uscita su Nintendo Switch. Appunto, poi c'è il gioco che tu gli fai, mantieni l'ecosistema vivo, non fai venire voglia di giocare, certo, però va a farlo col tavolino, ti saranno mozzate le mani. Nel frattempo, senza portarti il migliore in tasca, si può andare al museo del Nintendo che ha finalmente aperto a Kyoto, quindi è un viaggio un po' lungo, pare super prenotato da qua ai prossimi mesi. Oh mannaggia, io devo andarci in primavera, faccio in tempo? Eh allora so che fino alla fine dell'anno è tutto prenotato, magari l'ora della primavera potresti cercare dei biglietti. Noi ci dono a Kyoto. Esatto, non dire che ci conosci nel dubbio. No, assolutamente. Però se ci vai ci serve un bel report, tante foto. Ah sì. Certamente. Senza dubbio. Certamente. Ragazzi, ce l'abbiamo fatta, abbiamo consegnato la prima bozza dell'almanaco. Incredibile, ma vero. Ce l'abbiamo fatta dopo, diciamo, varie come dire, stoccate al sottoscritto da parte del DOC, che aveva pienamente ragione perché ero il più ritardatario di tutti. Devo dire, dai, che è un bel lavoro. Io ero retro stoccato da Fiorenzo, devo dirti. Ah, che si vergogna. Per una volta non ero il primum moves. No, ma neanche direttamente, ma io sentivo psicologicamente. Lui sentì l'appressione. Lui si è prestato anzi molto delicato, eccetera, però io mi sentivo. Non è che potresti dire a quel ciccione che non è vero. Non è vero, non è vero. Vabbè, vabbè, ma che venga Milano. Assolutamente. Comunque, dai, alla fine ce l'abbiamo fatta, è venuto veramente al nostro giudizio ovviamente un bel lavoro. Ma vediamo innanzitutto cosa ne dicono gli editor della casa editrice, che ce lo ribanderanno pieno di mattite rosse, mattite blu. E poi soprattutto cosa ne diranno gli acquirenti di questo book misterioso. Io ho già ricevuto delle domande riguardo al manacco. Ci hanno chiesto se è bianco e nero, se è a colore, se ci sono immagini, per cui sì, è a colori. Non aspettatevi la roba patinata come fosse il catalogo dell'Uvr o della mostra di Van Gogh, però ci sono delle foto a colori e abbiamo messo un po' di artwork digitaliane ovviamente a tema e vedrete. Poi ci sono tante parole, chiacchiere. E soprattutto ci sono tanti trucchi segreti nascosti nei vari capitoli che se uno li sa decodificare danno l'accesso al masterplan degli illuminati. Non rovinare tutte le sorprese adesso. Ma non è il codice da vince, è l'almanacco digitaliano. Scusa mi sono confuso. Doc Brown che ha anche un sottotitolo, poi ve lo diremo, la prossima settimana vi annunciamo il sottotitolo dell'almanacco digitaliano. Ma potete provare a indovinarlo, potete provare a indovinarlo, ci scrivete su slackdigitalia. m/slack siamo lì tutta la settimana a chiacchierare. Noi e tutta la community digitaliana. Da Nintendo a Epic. O altri che hanno il grilletto facile perlomeno con gli avvocati. Però questi ci accogliono. Si no, ma allora Epic vedremo alla fine, perché sono partiti con questa battaglia. Hanno detto noi possiamo, vogliamo correggere tutte le storture. Quindi la prima battaglia se vi ricordate è stata contro, in realtà in parallelo i due store, perché hanno denunciato Apple ma hanno denunciato anche Google Play Store. Pareggiando diciamo con Apple, vincendo con Google che alla fine avevano dato ragione su alcune cose. Non tutte, per cui sono tornate all'attacco nei confronti di Google da una parte e la sorpresa anche di Samsung. Perché è il prossimo gigante da attaccare, Samsung. Esatto, partiamo dal perché Samsung, perché effettivamente è la cosa più curiosa. Il discorso di Samsung è che Samsung ha sempre avuto un suo store alternativo e sui telefoni Samsung si trova il Play Store e il Samsung Store. La questione è che comunque Samsung ha sempre reso difficile installare un terzo store e applicazioni terze parti ed è proprio lì la questione che è stata posta come diatriba, cioè il fatto di voler bloccare pur avendo uno store alternativo terze parti. Bloccare in maniera un po' subdola. Esatto, la cosa che Epic sostiene che faccia Samsung fosse a richiedere addirittura 21 passaggi, poi loro probabilmente hanno insegnato ogni singolo movimento del dito, ogni singolo clic sullo schermo, per cui probabilmente un po' esagerati, ma comunque sono tanti, per riuscire ad installare un'applicazione terze parti non dai due store, quindi Fortnite nello specifico, che poi era quello che a loro interessava. Ti hanno introdotto proprio una funzionalità di blocco. Sì, sui telefoni Android normalmente non puoi installare applicazioni non firmate, puoi attivare la modalità che dice ok ora fatti tuoi, sai cosa stai facendo puoi installarlo. Secondo Epic richiede 21 passaggi. 21 passi verso Epic. Esatto. E vabbè, però anche qui Epic si sta giocando questa bella battaglia, sicuramente appunto sta facendo in ogni caso un po' da scalpellino verso questi giganti che gestiscono le loro piattaforme e dobbiamo dire che finora hanno dato un contributo buono, perché appunto le cause intentate alla fine si sono rivelate fondate. Hanno dato vita a dei pronunciamenti giudiziari che stanno cambiando un po' l'atteggiamento. Sì, diciamo che fa tutto parte di questo movimento che va verso la maggiore regolamentazione messa in riga di Big Tech, perché poi le notizie che arrivavano dalle cause si mescolavano con quelle che arrivavano da DSA, DMA e robe del genere. Probabilmente i giudici si sono anche sentiti, come dire, portati a interpretare le leggi esistenti anche con un colore che ricordava le stesse intenzioni che in questo periodo esprimono i legislatori. Per cui se una legge può essere interpretata in senso più largo o più stretto per dire che il controllo da parte di Apple è troppo stretto, è ovvio che se in quel periodo lì il legislatore sta prendendo a schiaffi Apple e sta dicendo guarda che di qua e di là tu sei un criminale perché hai fatto questo e questo, è ovvio che la stessa legge viene interpretata in senso più restrittivo e contrario a un certo tipo di comportamenti, quello non c'è dubbio. Bene, mi date due minuti se recupero canovaccio per ringraziare il nostro sponsor Squarespace. om, grazie Francesco, la migliore piattaforma all-in-one per pubblicare sulla rete. Squarespace è un sistema integrato dove trovate la soluzione ideale a qualsiasi necessità di creare un sito internet. Creare un sito internet oggi è facile, cioè è facile se sai che strumento scegliere. Se parti da zero e fai una ricerca su Google ti vengono fuori un miliardo di piattaforme e sistemi di ognuno dei quali poi devi andare a studiare meccanismi di ossincrasia e problemi. Devi imparare proprio a usarlo. Se lo chiedi a chat GPT te lo fa lui con il sistema che per qualche motivo prediligono le sue reti neurali e poi ti arrangi. Inoltre, creare un sito è facile, ma è altrettanto facile creare un sito brutto se non addirittura orribile, ne vediamo tanti in giro e magari inusabile. E poi è impegnativo aggiornarlo, tenerlo al sicuro e tutte quelle belle cose della manutenzione, ce l'avete presente. Ecco, noi sono anni che vi consigliamo Squarespace perché sappiamo, abbiamo toccato più volte con mano noi, l'hanno fatto i nostri ascoltatori, e quindi Squarespace risolve brillantemente ognuno di questi problemi. Prima di tutto è facile creare un sito bello, di aspetto professionale sia nell'impaginazione che nella grafica. Il nuovo sistema Blueprint AI permette di cominciare velocemente a generare un nuovo sito rispondendo a poche domande riguardo la struttura, la palette di colori, il tipo di caratteri, con un mix di stili tradizionali o moderni tra cui scegliere. Man mano che si fanno le scelte, il sistema mostra un'anteprima in tempo reale del sito e consigli di design per aiutare l'utente a ottenere il massimo dal processo. Una volta terminato il sistema trasforma le scelte dell'utente nelle fondamenta per un sito bellissimo e ultra personalizzato che poi si può aggiornare tutte le volte che uno vuole. Il sistema pensate che ha un totale di 1,4 miliardi di potenziali combinazioni di design, per cui al termine del processo è praticamente impossibile che il sito sia uguale a quello di qualche altro utente Squarespace e soprattutto ti ritrovi con un sito custom che si adatta alle tue esigenze personali o della tua attività. Un'altra cosa che è facile con Squarespace è scrivere e aggiornare i contenuti. Addirittura Squarespace segue la moda del momento e ci aiuta con un sistema AI generativa che aiuta a creare immagini e testi oppure a migliorare quelli già esistenti e magari ottimizzarli per l'aseo. E infine Squarespace è fully managed, lo sapete se seguite Digitalia ve l'abbiamo ripetuto all'infinito, è una delle feature secondo me che più lo fanno preferire, che vuol dire che una volta che hai messo i contenuti, te ne dimentichi, non esistono compatibilità da verificare, aggiornamenti, bug da fissare, lo staff di Squarespace fa tutto questo per noi. Dobbiamo solo occuparci di scrivere i contenuti, inserirli e aggiornarli con tastiera e mouse. Poi se ci sono problemi, supporto utenti, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ogni membro del team di supporto vi risponde direttamente da un ufficio Squarespace, dalla porta a fianco degli sviluppatori, niente call center in giro per il mondo. Che abbiate un problema tecnico complicato o una richiesta semplicissima su come funzioni qualcosa, loro sono lì per aiutarvi sia che siate utenti paganti sia se siate in trial gratuita. Perché sì, c'è una trial gratuita che attivate andando su squarespace. om/digitalia e senza obbligo di mettere nessun dato di pagamento, per cui se ve ne dimenticate, lo fate scadere, eccetera, non dovete ricordarvi di togliere niente perché non esiste nessun addebito, nessun obbligo. Ricordatevi però il giorno che decidete che fa per voi, ricordatevi di Digitalia perché oltre a essere al posto dove avete sentito parlare di Squarespace è anche il promo code da inserire per avere il 10% di sconto a cui avete diritto come digitaliani sul primo acquisto, che sia il servizio di hosting generale del sito o che sia un nome di dominio che è l'altra offerta che fa Squarespace. Per cui codice coupon DIGITALIA 10% di sconto sul costo del primo acquisto. Grazie a Squarespace per aver sponsorizzato anche questa puntata di Digitalia. Con cosa andiamo avanti? Andiamo avanti con gli occhialini magici. La settimana scorsa o forse due settimane fa al massimo Francesco ci diceva che si però rispetto a esperienze precedenti metta alla fine dei conti il buon Zuckerberg che sta avendo successo perché non ha fatto una roba gigantesca come quella di Apple e costa anche molto meno, piace molto di più e rispetto all'esperienza. L'ho detto io, non lo sapevo. L'abbiamo detto qui su Digitalia e abbiamo detto soprattutto che erano più accettati rispetto ai vecchi Google Glasses dal punto di vista sociale in generale perché meno intrusivi e nessuno aveva fatto tentativi di utilizzarli per andare a scrunfolare nei dati privati delle persone eccetera. Una settimana siamo durati con questa previsione. Poi è cominciato l'affare boccia a Giuliano e adesso ancora peggio perché con questa cosa del doxxing che ho dovuto imparare devo dire a mia grave colpa cosa significa. Dossieraggio, fondamentalmente dossieraggio c'è l'idea che tu assumi dati su una persona, anche dati riservati, personali come quelli appunto dell'indirizzo, numero di talevano eccetera eccetera e li rendi pubblici. Ecco la questione è che questi dati ci sono già su internet, sono facilmente trovabili e molto spesso sono facilmente trovabili a partire da una fotografia. Quindi quello che ha fatto questo gruppo di ragazzi ricercatori. Quando sei giovane fai una roba, ti bevi due bicchieri di vino, ti fai una cannetta così e dici "dai facciamo questa cosa divertentissima". Poi scopri di aver fatto una roba devastante che tutto il mondo ti potrebbe mettere in galera, chiudere tre porte e buttare via tutte e tre le chiavi e dici "siamo dei ricercatori". Questo è sempre funzionato così, mica oggi. Siamo dei ricercatori e vai a una conferenza a raccontarlo perché poi è quella. Ma ai miei tempi non si usavano queste scuse qua, almeno io non ho mai detto "sono un ricercatore", averlo saputo. Vabbè ma tu lavori nel campo della medicina. Ma non funziona dappertutto, attenzione. Non vale ogni tipo di ricerca. Non è quale l'informatica, sempre così, ma io stavo facendo ricerca. Una volta tirammo un gavettone, con degli amici, vennero a trovare degli amici da fuori, tirammo un gavettone su una curva, prendemmo il parabrezza di un tizio che ovviamente si incacchiò un attimino, tirò il freno a mano, mise le quattro frecce, uscì dalla macchina, scavalcò il camcello del condominio di due metri in un unico balzo e ci inseguì fino a dentro alla palazzina, eravamo in quattro, cinque, quattordicenni, e ci inseguì fino lì, poi per fortuna sentì le urla, questo era parecchio incacchiato, ma insomma intervenirono adulti e permisero a noi di sopravvivere e a lui di non finire in galera. Spero che sia passato e andato in prescrizione e che non sia un ascoltatore digitale, se no lo salutiamo. Lo salutiamo amorevolmente, però vedi, se l'avessi saputo avrei detto "sono un ricercatore". Che hanno fatto questi ricercatori? Hanno detto "va sì sai abbiamo questi bellissimi occhiali con cui possiamo andare in streaming su Instagram, prendiamo poi il flusso di Instagram, lo passiamo per un bel LLM che ci scatta le foto, guarda le foto delle persone, le cerca direttamente su su sull'internet, su Facebook, su Google e cose varie, trova quella persona e ci fa comparire sul telefono, perché era un demo, ma da lì a farlo comparire sull'occhiale che almeno ci vorrebbe poco, vita, morte, miracoli e quindi ci sono questi video di cui loro che arrivano "ah ciao tu sei Franco Solerio, ci eravamo conosciuti alle web quando eri andato, ah cavolo sì sì sono io". Perché effettivamente grazie ai social, grazie alle informazioni che condividiamo, grazie a tutta questa voglia di comparire diamo un sacco di informazioni che utilizzate in questo modo permettono di creare un falso senso di amicizia. No vabbè dai, poi la cosa simpatica è che i ragazzi in questione hanno dimostrato che tutto questo riuscivano a farlo in pochi secondi, che quindi era effettivamente come una di queste cose che il nuovo livello di tecnologia disponibile la renda alla portata di tutti. Con dati esatto, con dati e tecniche alla portata di tutti, pubblici alla portata di tutti perché immagina invece di utilizzare queste robe qui, utilizzare un LLM col training apposta e soprattutto agganciarlo a un data broker di quelli che hanno veramente tutto di più. Sei spacciato. Ecco, non vengono fuori solo le informazioni che hai messo tu su Facebook e su Instagram ma anche quelle che ha dedotto Amazon dai tuoi acquisti, tutto quello che sappiamo. O magari su dark web ti hanno beccato la scheda clinica che era stata rubata qualche minuto prima. Perfetto, è abbastanza agghiacciante. In tutto questo meta poi a quanto pare sta anche addestrando l'intelligenza artificiale con le immagini prese dai suoi meta Ray-Ban. Sì, quindi lui va in giro, tu fai delle foto, immagino solo quelle che fa consapevolmente l'utente. Spero che non faccia delle foto, spero, ma conoscendo il personaggio. Diciamo che l'unica speranza è che durerebbero troppo poco le batterie, quindi ce ne accorgeremo solo per quello. Per il momento sì. Sì sì, finché non inventano quello al plutonio. E quindi prende le foto e le mette come tu. Ma c'è qualcosa secondo te? Qualcosa che non viene usato per addestrare l'intelligenza artificiale? Oramai la fame di dati è talmente. Gli appunti che scrivi a mano e non digitalizzi forse. Se non passi sotto una webcam. Se non li guardi. Non sei sicuro che la bit che stai usando non contiene un. Non lo so, è abbastanza impressionante. Invece spariscono dalla circolazione, se qualcuno ne ha mai visti, gli Hololens di Microsoft. Ma ci avevamo pensato noi come ricercatori di usare gli Hololens, ma non li abbiamo mai trovati. Beh, i Hololens erano un bel prodotto effettivamente, erano qualcosa di particolare. Io ho avuto modo di sperimentare la prima generazione. Decisamente poco adatti a un pubblico, come si dice, generalista, erano molto specifici, esatto, per un utilizzo professionale. Gli Hololens 1 erano stati presentati proprio durante la tempesta relativa ai Google Classics. Esatto. E quindi con un comunicato, mi ricordo, successivo alla loro presentazione, Microsoft aveva corretto il tiro e aveva detto "No, no, no, ma noi li indirizziamo solo al mercato professionale, questo serve per l'ingegnere che deve riparare la turbina e si trova davanti agli occhi tutti gli schemi, il chirurgo che mentre opera si trova davanti le tacche, le risonanze del paziente e robe del genere". Per cui già dalla prima versione Microsoft ha preso quella strada lì, che però evidentemente non ha pagato in termini di profitti. Sono dispositivi costosi, costoso anche sviluppare comunque applicativi, perché non dire "ti faccio vedere le lastre", sì, facile ad descriversi, ma non così facile puoi fare una cosa che serva veramente al chirurgo. E' uscita la versione 2, si iniziava a parlare di una versione 3, ora sappiamo che la versione 3 non è più sul tavolo, perlomeno non se ne parla più, e anche la versione 2 è stata appunto uccisa, a breve verrà, se non mi sbaglio a dicembre di quest'anno finirà il supporto della versione 1, quindi chi ha la prima versione fra pochi mesi non avrà più aggiornamenti, qualche annetto ancora per la versione 2, però si parla solo di aggiornamenti di sicurezza e di compatibilità, quindi se esce il nuovo Windows… Anche perché, anche perché, diciamocelo, oggi sei un'azienda che vuole sviluppare un software per l'ingegnere, per vedere i dati da turbina o per il chirurgo, certamente non lo sviluppi per un Hololens 2 che ha un mercato del genere, non lo sviluppi probabilmente neanche per un Apple Vision che ha delle capacità tecniche strabilianti ma un costo del genere, oggi lo sviluppi, se devi fare una scelta del genere, per gli occhiali di Meta, che per 300 euro ti tirano dietro una roba che a livello tecnico non si avvicina probabilmente a Apple, non si avvicina certamente a Apple Vision, ma sicuramente supera di gran lunga gli Hololens di Microsoft per, ripeto, 300 euro. Sì, sono prezzi diversi, costi diversi, funzioni diverse, certamente come dici tu il mercato è quello, ecco, resta il dubbio che un prodotto professionale uno si aspettava probabilmente più vita proprio perché quando uno fa degli investimenti, rimanendo negli esempi l'ospedale, l'azienda di aeroplani che costruiscono questi prodotti altamente specialistici, pensare che l'oggetto sia a fine scorte e poi non se ne possono trovare più, quindi comunque tutti gli investimenti software fatti, non è una bella figura per Microsoft. Sì, bisognerebbe capire un po' i numeri veri di queste cose, che penetrazione ha avuto evidentemente non tale da consentire la sopravvivenza. Abbiamo un argomento, abbiamo un personaggio, abbiamo un qualche cosa che torna talmente spesso sulle pagine, anzi nelle puntate di Digitalia, che Francesco ha detto qualche puntata fa, ci vorrebbe una sigla per questo segmento, dopodiché cosa ha fatto? Io ho detto "ma magari qualcuno ci metterà lì" eccetera. E magari arriva ancora, aspettiamo. Aspettiamo, intanto ci ha pensato Falcone. E ci voleva! This Week in Privacy Shield! Le ultime novità in Privacy Shield su Digitalia anche quest'ettivana, che è successo di bello, è successo un fatto strano per Ponzi-Ponzi-Po. C'è stato una delle prime giornate di questo campionato, un momento di grande buco nella trasmissione delle partite per chi usa il famigerato Pezzotto, per il quale si parla di 300. 00 utenti, hanno iniziato a vedere male le partite o addirittura non riuscire a vedere, non riuscire ad accedere. Subito si è editato il famoso attacco hacker, che è un po' come dire "siamo ricercatori", no? È un po' quella parola chiave che risolve tutto, ma restava un po' dubbio. Ora, investigando salta fuori che questo collettivo si chiama MutinEE, MutinEE? MutinEE? MutinEE? Costituita nei Caraibi e avrebbe fatto questa attività. Questo attacco hacker alle infrastrutture dei pezzottisti, o direttamente dei pezzottisti, non degli utenti, cioè ha attaccato i server, ha mandato il DDoS ai server o qualcosa del genere. E quindi di fatto rendendo infruibile poi il servizio ai vari utenti di quei server. La cosa che poi sembra strana è che in realtà questo collettivo apparentemente caraibico non è un collettivo hacker come lo si pensa direttamente. Non era caraibico perché si parla di Estonia e d'est Europa. Poi alcune tracce addirittura lo hanno portato in Francia, nel senso che si cita un'azienda che si chiama VeryMatrix, poi non è chiaro se fosse un errore di copia e incolla e il nome dimenticato in una pagina o meno. In ogni caso il pensiero è che questa mutinì o questa VeryMatrix siano aziende che di lavoro fanno la caccia ai pirati informatici. Con metodi da pirati informatici. Con metodi, sì. Cioè hacking as a service, haas. Esatto. Sì, perché lo scopo appunto, cioè la notizia sta nel fatto che quindi questo finto attacco hacker in realtà è qualcosa pagata, no finto nel senso che si immaginava che ci fosse dietro un collettivo di hacker indipendente, dai diciamo così, che avevano in particolare a cuore la difesa del copyright, invece sostanzialmente è un gruppo di corsari, no? La differenza tra i pirati e i corsari, i corsari avevano un patente di corsa, l'abbiamo già detto, che erano statati comprati dal potente di turno. A questo punto il dubbio è, chi può aver acquistato questo servizio di hacking? Non lo sapremo mai. Non lo sapremo mai probabilmente, ma se sognando, ipotizzando che sia stato un qualcosa di chiamato dalle autorità, non stiamo alludendolo e sia chiaro, a quel punto sarebbe un reato, perché comunque non è che possiamo andare a difenderci. Anche se non è dalle autorità, no? Il primo è il fatto di rispondere a giustizia privata. Ecco, per cui farti giustizia da solo, quindi l'ispettore Callaghan del pezzo 8. Esatto, esercizio arbitrario delle proprie ragioni dice la votata. Charles Bronson, come si chiamava, il Vendicatore della Notte. Che film, ragazzi. Adesso segniamola subito nei titoli, diciamo che tutto fa pensare, niente porta ufficialmente lì. Eravamo rimasti ai crimini, perché uno è quello della vendetta personale, diciamola che è già un crimine, ma non c'è solo quello, perché anche l'intrusione dentro a sistemi informatici, anche se i sistemi informatici a loro volta stanno compiendo dei crimini, se fatti da degli agenti di polizia, eccetera, e non su mandato da magistratura, sono comunque quelli dei crimini, dei reati, per cui c'è qualcuno appunto che ha fatto il massacro, va bene, qui ce la possiamo giocare tra l'Ispettore Callaghan del pezzotto e i Corsari del pezzotto, ma direi che siamo, insomma, è una bella lotta tra i due. Esattamente. È una bella lotta tra i due. Quindi appuntamento alla settimana prossima per un'altra puntata di. Di Vin. Io mi auguro veramente che continuino a uscire tante notizie perché mi diverte un sacco questa rubrica. Bene, bene, bene, con questo rocchettino di quest'anno i produttori, che dici? Direi che un giro di produttori esecutivi è d'obbligo, se violano la sicurezza. Produttori esecutivi, noi li ringraziamo, li ringraziamo subito e poi vi spieghiamo perché, li ringraziamo uno per uno, sono per qualche motivo, sono degli emeriti digitaliani, tra un po' vi spieghiamo il perché. Francesco, no? Max, Max, quando c'è Max è una voce affezionata. Produttori, una puntata 743, cominciamo con i nostri value for value streamer, Capitano Harlock, Cyber Fluffy, Idol Fellow, Nicola Fort, Arzigogolo, Nicola Capriale del Popolo, A. Cal, H. Grinta, Paolo Bernardini, Ragnar, Roberto A. e F. Trava e un boost di Popogo, che aggiunge anche NN1 non in vendita. Muscoliamo. Nero e Flash, non ti arrivano, non li vedi mai di emoji nei messaggi? No, li cancello perché sono un boomer, c'è l'illusione dell'emoji, ho capito. Il boomer non lo vede, l'emoji per noi non è un simbolo che porta semantica. È un foglio sporco, una macchia. Ok. Poi i nostri perpetual executive producer della puntata, Giuliano Arcinotti, Manuel Zavatta con donazioni singole da un euro e Davide Tinti e Nicola Capriale del Popolo con rispettivamente donazioni singole da due euro e 2,1 centesimi. Grazie. Mitici i nostri perpetual. Donazione singola da un euro di Silvano C, donazione ricorrente da un euro di Andrea Scarpellini, donazione ricorrente di 1,63 euro di Davide Corradini, donazioni ricorrenti da due euro al mese di Ma7tu, Giuseppe Benedetti e Matteo Masconari. Potrebbe essere anche un Malu Acheristico con un 7 che sta per una L, o MaTu con una T. MaTu. MaTu. MaTu. MaTu. Donazioni ricorrenti da tre euro al mese di Michele Olivieri, Federico Bruno, Nicola Pedonese, Roberto Esposito, Davide Foglierini, Danilo Sia, Massimiliano Saggia, Antonio Turdo, Massimo Dallamotta, Alex Ordiner, Matteo Faccio, Roberto Barison, Arnaud Van der Gressen, Matteo Arrighi, Stefano Orso, Diego Venturini, Paolo Boschetti e Simone Pignatti. Mitici, grandissimi, grazie. Donazioni ricorrenti da quattro euro di Maurizio Verrone e Marcello Piliego, donazione singola da cinque euro di Gianni Bragante, donazioni ricorrenti da cinque euro di Adriano Guarino, Matteo Molinari, Matteo Carpentieri, Pasquale Maffei, Cristiana Marca, Michele Coiro, Paolo Lucciola. Donazioni ricorrenti da 5,32 centesimi di euro di Francesco Paolo Sireno, Flavio Castro, Marco Zambianchi e Giulio Gabrielli, donazione ricorrente da sei euro di Sandro Acinapura, e Zona Grandi Produttori, basta questa puntata, con donazioni ricorrenti da dieci euro di Christian Masper, donazione ricorrente da dieci euro di Tre Trattini, donazione ricorrente da 10,58 centesimi di euro di Nicola Carnieri che scrive anche "Ciao ragazzi, è da un po' che vi seguo, sono lieto di entrare a far parte della gang di supporter con questa nuova donazione ricorrente mensile, mi tenete un sacco di compagnia, un saluto dall'Olanda". Grande Nicola, grazie di cuore. Donazioni ricorrenti da undici euro di Fabrizio Bianchi, da undici virgola ventitré centesimi di euro del pirata Leciuc, ed infine il lead executive producer della puntata con la sua donazione singola da sessantuno euro di Paolo Pozzebola. Eh, ci vuole Paolo, grazie, grazie di cuore per la tua generosità, grazie davvero a tutti i produttori esecutivi, noi lavoriamo grazie alla vostra presenza, grazie al fatto che voi capite e sostenete Digitalia con la vostra generosità. Ve lo ricordo, Digitalia è un progetto value for value, value for value vuol dire che se considerate Digitalia come qualcosa che porta un valore alla vostra vita, un valore che può essere anche semplicemente un'ora e mezzo di divertimento, un'ora e mezzo di critiche, ma guarda questi pirla che cosa dicono, un'ora e mezza di informazione, quello che volete, e beh pensate a tutte le altre forme di intrattenimento e di informazione della vostra vita, quanto costano, pensate se chi produce questa ora e mezza di Digitalia più speciali tutte le settimane non meriti un qualcosa del genere, la maggior parte vanno per le nostre spese, potete immaginare, server, software, aggiornamenti eccetera, qualche cosa rimane, noi siamo in cinque, non ne esce uno stipendio neanche per una persona, ma qualche cosa che puoi dire "vabbè ragazzi lo faccio" e c'è qualcuno che riconosce un valore nel lavoro e vi assicuro che al di là di registrare che tutti i lunedì sera di tutto l'anno essere sempre qui non c'è fidanzata, moglie che tenga impegno, lavoro, niente, qualcuno c'è sempre a fare la trasmissione, più il prepararsi e leggere tutto quello che passa in giro per la websfera riguardante notizie tecnologiche, se volete farvi un'idea, solo di quello che leggiamo e reputiamo anche solo degno di far leggere agli altri ed eventualmente di premio di trasmissione, se vi abbonate al bocchettone delle notizie digitalia_bc@mastodon. ocial, se non ricordo male adesso poi ve li recupero tutti, eccetera, vi backate tutte le notizie, vi rendete conto di quello che può essere l'impegno anche in termini semplicemente di tenersi aggiornati. Grazie a questo modello, Value for Value, si chiama Value for Value da poco col podcast in 2. ma esiste da quando esiste Digitalia e ha funzionato per 15 anni, vuol dire che qualcuno l'ha fatto prima di voi, se vi siete aggiunti alla listenership di Digitalia, l'avete trovata ancora in vita dopo 15 anni perché qualcuno l'ha fatto, fatelo anche voi per chi arriverà dopo di voi, speriamo tra 15 anni, ma chi lo sa. Digitalia FM è @mastodon. , è il nostro account generale, digitalia_bc@mastodon. ocial è il bocchettone dove passano tutte le notizie che prendiamo in considerazione. Ho perso il segno, c'è il nostro amico Elon Musk. Elon è il mattacchione. E' uscito una stima, un fondo di quelli che ha un investimento all'interno di Twitter, adesso chiamata X, sempre bisogna usare questa locuzione, tale Fidelity, ha fatto un po' i conti, aveva investito 4,2 milioni all'inizio. Milioni? Anzi, ha investito originalmente 20 milioni di dollari e adesso ne vale circa 4. Riproporzionando con quello che era la spesa d'acquisto iniziale di Elon, i famosi 44 miliardi, vuol dire che Twitter ha perso l'80% del valore iniziale. Questa è una stima di un fondo che ci sta investendo, quindi ha i suoi motivi per fare i conti. Sì e no, nel senso che questo è un hit piece sul sito della CNN, che è in linea più o meno con la campagna che vediamo in quest'ultimo periodo. Denigratoria. Beh, loro la vedono così, ci sta. D'altra parte quell'altro si fa vedere da tutte le parti con il cappellino MAG, abbracciato con Donald Trump, tirando certe sparate, è ovvio che gran parte della stampa che ha un determinato tipo di simpatie è cosa pubblica, ogni volta che può spara a zero. Diciamo che fare un calcolo del valore di un'azione che oggi non esiste è una stupidaggine già di per sé. Nel momento in cui Elon Musk ha fatto l'offerta pubblica di acquisto, l'ha detto, perché voglio far tornare Twitter privata. Certo, non esistono più tutta una serie di strumenti fra cui anche il mercato a decidere qual è il costo. Perfetto, e soprattutto se tu hai un fondo, questo qui fa un'offerta di acquisto e tu tieni le azioni, come sembra che abbiano fatto questi, scemo tu, perché nel momento in cui è privata lui può anche… sai che l'azienda è mano a uno che il giorno dopo può dire "no, vado al casino e mi gioco Twitter sul rosso e il nero alla roulette del casino di Monte Carlo" e tu non puoi proprio dire niente. Per cui, insomma, se io avessi i soldi su questo fondo qui ci penserei bene a lasciarceli per una cosa del genere. E oggi che vengano fuori e dire "noi valutiamo questo" è un po' suicidio. Tino, intanto non è una bella pubblicità per il fondo stesso. No, non la è né per le competenze né per le capacità di analisi, però va bene. D'altra parte oggi il mondo della notizia va in quella direzione lì. Sembra più, appunto, all'interno di una battaglia di carattere politico in qualche maniera in questo momento. E io, sì, e non mi piace perché Elon Musk lo si potrebbe attaccare da talmente tanti punti di vista che… Ne offre una decina nuovi al giorno, fra l'altro. Ecco, per cui, non lo so, cioè, tra l'altro, la notizia che il valore di Twitter, di X, è crollato, eccetera, fa pugni col fatto che da due mesi praticamente X è l'applicazione nell'app store sezione notizie in cima a tutte le classifiche negli Stati Uniti e anche in molti altri paesi, compreso il Brasile dove è stata vietata. Per cui, boh, fa abbastanza pugni questa cosa, forse che han calcolato l'appettibilità da parte degli sponsor con i quali quell'altro pirla non fa che litigare tutti i giorni, eccetera. Però, boh, poi l'altra notizia è che Mark Zuckerberg ha superato Jeff Bezos come secondo uomo più ricco della terra e va bene. Bene? Eh, siamo contenti, abbiamo sostituito un feticcio con l'altro. Esatto, la classifica resta Elon se vi chiedete il primo, Marchetto è il secondo e Jeff è solamente il terzo, con solo 205 miliardi di capitale. Poverino. Povero Jeff, povero Jeff. Chissà se poi lo yacht è passato sotto il ponte, vi ricordate che doveva farne pulire un ponte per far passare sotto lo yacht, o se hanno segato lo yacht e poi l'hanno risaldato una volta. O hanno scavato il fiume per fare una conca sotto il ponte, può anche essere così. Il principio dei Vasi Comunicanti non sarebbe stato tanto d'accordo, anche scavando il fondo del fiume. Pagando è d'accordo tutto, anche i Vasi Comunicanti. Con quel tipo di soldi lì, riesci a distorcere anche il principio. Ha chiamato Mosè. Ah Mosè, Mosè, ci sta, Mosè, Mosè, sì, sì. Dividimi un po' le acque, l'hanno portato sulle ruote dall'altra parte. Alla fine ho verificato su Yacht Germania e segretamente è stato fatto uscire senza l'albero, quindi. Ecco, hanno smontato l'albero. Si sono resi all'evidenza che il ponte era lì e stava lì. Va bene, va bene. Comunque, per ribadire il concetto che è importante il controllo dell'informazione, la disinformazione, la misinformazione che queste chat sono pericolosissime, dobbiamo arrestare il proprietario e il CEO duro di Telegram perché attività illegittime, pericolosissime avvengono sulla loro chat e implementare controlli a tappeto su tutto quello che dicono gli utenti. È uscita una notizia che fa piacere, che dimostra come questo tipo di attività sono utili e un buon impiego del lavoro dei nostri politici e delle nostre polizie. Il principale ring di neonazisti sta semplicemente levando i piedi da Telegram per spostarsi su Simplex, che è un'altra app di chat a criptografia avanzata, se non sbaglio disponibile anche in open source sul web e quindi chiuso un posto, controllato tutto il mondo su un posto, i cattivi, quelli veri, se sono cattivi e veri, si sono semplicemente spostati da un'altra parte. L'abbiamo detto più volte secondo me, non è la prima volta che lo dico, il discorso che ormai la tecnologia c'è, quindi se uno vuole avere un'app sicura eccetera, un'organizzazione di qualsiasi tipo vuole averlo, se la può fare, se scarica il codice, se la usa, non è che bisogna per forza appoggiarsi a queste grandi piattaforme, quindi la scusa è vogliamo controllare Telegram perché lì succedono le peggio cose, vera fino a metà, nel senso che l'abbiamo visto, nel momento in cui queste cose vengono controllate veramente, chi ha bisogno di privacy si sposta. Quello che dici tu però è quando c'hai veramente un'organizzazione segreta che vuole restare confinata. Qui il problema è anche quello che usa una piattaforma che consente di fare un po' di proseliti facilmente insomma. Cosa cambia Max? Scaricarti l'applicazione in più e installartela una volta che vuoi. In qualche modo, mentre su Telegram puoi fare una ricerca anche telematica in qualche maniera o qualcuno te la passa, nel nostro caso devi convincere qualcuno a installarsi l'applicazione. Fai una bella chat su Telegram che è con un titolo che attira tutti i nazisti del mondo senza nessun contenuto di tipo nazista, ma semplicemente un rimando che dice "Ah sei arrivato qui? Bene, siamo di là". No, ho capito perché non passi sulla piattaforma, perché non fai una cosa solamente chiusa. No, no, certo, certo, perché hai bisogno di attirare da fuori, ma attirare da fuori non c'è problema. Basta che basta che esca su Wired, per esempio, un articolo che dice "Oh guardate che i nazisti sono di là". Sponsored by nazisti. Sponsored by nazisti, esatto, è stata la stessa cosa, cioè abbiamo sostituito la parola nazisti in qualsiasi altra forma di esprimimento. A quel punto basta cercarlo su Google, dove sono i nazisti, oppure andostanno i nazisti, e i nazisti stanno lì. La settimana su Simplex. Basta anche ascoltare Digitalia a questo punto, vedi, faremo il radar. E il vero problema di Digitalia è il notebook LM. Il vero problema di Digitalia può essere il notebook LLM, sì, ma che cos'è il notebook LLM? È questa applicazione di Google, per il momento rilasciata in maniera… È un esperimento. È un esperimento rilasciato in maniera totalmente gratuita, che aggiunge al già preesistente notebook LLM, che era un'applicazione costruita su un motore Gemini che consentiva di utilizzare la tecnica di RAG, che alimenta l'LLM con dei documenti aggiuntivi e fondamentalmente ti consentiva di dargli dei documenti e ottenere un chatbot che analizza questi documenti e ti consente di fare domande sui documenti che hai presentato. Ci hanno aggiunto una funzionalità che non mi ricordo come si chiama, ma che, ahimè, genera… Audio Overview. Ok. Genera un podcast con delle voci… Fa generare da Gemini una serie di domande e risposte fra due persone… Su questi documenti, che quindi diventa un podcast che in qualche maniera commenta le notizie, per esempio. Ecco, gli potremmo dare un po' delle notizie da noi scelte e lui ci fa da solo il podcast. Mi dispiace perché gliel'avevo fatto creare. Eh, l'hai fatto tu apposta. Ma la pagina… No, te lo sei salvato. Ma la pagina, sì, cioè c'è ancora… Ah, avevi creato un pezzettino. Non l'ho creato un pezzettino, gli ho fatto fare il podcast su Digitalia. Cioè gli ho dato il pasto, perché puoi farlo con l'audio, gli puoi dare il pasto dell'audio e lui da quell'audio genera un… Genera questa botta in risposta che dovrebbe essere, diciamo, un'analisi del contenuto che gli hai dato in qualche maniera. Sì, sì, ma lo fa in maniera anche abbastanza… Fammi vedere che cosa abbiamo qua. Io l'avevo fatto con un astrotocollante, però… La cosa impressionante comunque è la qualità dell'audio e la qualità della sensazione. Siamo in quella in Cannivali, cioè sicuramente sì, è un qualcosa che lascia straniti, però lascia anche straniti perché comunque il risultato tutto sommato c'è, è credibile perlomeno. No, no, allora, il risultato è eccezionale e se non lo fosse lo sarà, perché continua a migliorare fino al punto di diventare più, sempre più umano anche con gli "M", questo ti genera un podcast in inglese con due voci, un dialogo tra una presentatrice donna e un presentatore uomo che interagiscono e ti parlano di… Adesso sto cercando di generarne uno al volo… Ci sono sostanzialmente dei documenti che gli hai dato come punto di riferimento. Esattamente. Sì, l'idea è quella di dare un aiuto proprio per poter fare un riassunto, immagina di avere i documenti di cui vuoi sapere di cosa parlano, ti fai generare una decina di minuti di riassunto audio chiacchierato anche in modo piacevole, è un buon modo per… È un pessimo modo per quello che ascolto io, però ecco se… e c'è una grossa fetta di ascoltatori di podcast in generale che ascolta… ecco fondamentalmente se ascolti i podcast a 1,5x o a 2x e quindi lo ascolti semplicemente per le informazioni, ti va benissimo anche questo, è fatto molto bene, come ti può andare benissimo dopo domani il jack che ti infili direttamente nel cranio e ti fa l'upload delle informazioni direttamente. Io sono sempre stato convinto che il podcasting, che il successo del podcasting sia molto ma molto ma molto più di quello, perché sennò basterebbe uno screen reader degli anni 2000 che ti legge gli articoli direttamente da TechMeme o da The Verge o cose del genere. Un podcast è quello, sono gli errori e la personalità è la vita degli… se su Digitalia ogni settimana ci fossero tre persone diverse, tutti molto più bravi di noi, ma ogni settimana diversi, ogni settimana diversi, ogni settimana diversi, ogni settimana diversi, ogni settimana diversi, bravissimi molti più di noi a commentare le notizie, Digitalia secondo me avrebbe molta molta meno allur. Perché? Perché quando ascolti una trasmissione audio, specialmente una trasmissione audio di più di un'ora e lo fai magari per un anno, due anni, tre anni, poi alla fine con quelle persone… Ti piace proprio il doc diciamo… No, no, il doc no, ma adessanto sì, ma adessanto sì, il doc fa vigile, dirige solo il traffico e fa in modo che gli altri piacciono, lui si prende le parti più più più antipatiche. Ma io quando viaggio in treno per andare a Genova, se ascolto EasyApple è perché quel viaggio lì lo faccio in compagnia di Luca e Fede e non delle notizie che mi raccontano, mi fa piacere le notizie che mi raccontano, ma mi piace come le raccontano, cosa gli succede a loro provando le tecnologie, le disavventure, i casini, il loro modo di reagire, le cose che li fanno arrabbiare, le cose che li fanno godere, le cose che li fanno esaltare. Quello è podcasting e questo per ora non c'è nel notebook LM e quando ci sarà sarà comunque finto, sai che dietro non c'è niente di… Per cui o non te lo diranno e quindi sarà un bel inganno e saremo contenti di ascoltare l'inganno, oppure sarà chiaro e gli ascoltatori decideranno se ascoltare le personalità e le vite di delle persone che non esistono o delle persone che esistono come loro, chi lo sa. Sono solo veramente sempre più… non si può negare che i risultati tecnici dell'applicazione di questi strumenti sono effettivamente stupefacenti in questo momento. Decisamente. Il discorso che fai tu è veramente quello profondo, vero, che speriamo che non possa essere superato dalla macchina, però occorre dire che stiamo vedendo accadere cose tecnicamente impensabili anche solo tre anni fa, no? Sì, sì, assolutamente, dal punto di vista tecnico è mirabolante questa cosa. Quelli che dicono "il podcasting è finito, sarà tutto superato da robe elettroniche" sì, nel senso, se fai un podcast che sembra fatto da un computer o se ascolti un podcast come se fosse una macchinetta col due pair eccetera eccetera, probabilmente sì. Se non hai tempo di leggere gli articoli e quindi vuoi farti fare l'ascolto, tipica che molti software di lettura Pocket, Instapaper eccetera già lo integrano. Certo. Sicuramente questa è una lettura più interessante, più dinamica, per cui… Sì sì. Ecco, quello che mi manca perché questo software è fuori da troppo poco tempo per poterlo giudicare è quanto sarà interessante sul lungo periodo, perché la mia paura è che dopo un po' diventi ripetitivo come tante cose, le immagini generate da Stable Diffusion all'inizio ci piacevano perché nuove, ci hanno suffato molto velocemente, adesso ci serve ogni volta un nuovo motore che ci faccia qualcosa di un po' diverso, perché dopo un po' se no si va a noia su queste cose ed è il tipico, il famoso guizzo anche per quanto lo puoi inserire, lo puoi programmare e dopo un po' sparisce. Ecco, voglio ascoltarne un po' e vedere se vedo se… Ecco, in questo mescolo di regole e sistemi e, a volte, è come se fossero lì per rendere le cose più difficili e non più facili. È sicuramente fascinante come questi sistemi che creiamo a volte possono avere queste conseguenze non intenzionali. Esatto, e oggi stiamo andando profondamente su persone che dicono "sapete cosa? Sono finita con questo" e hanno trovato modo di hackare questi sistemi. E' un ottimo modo di metterlo, di hackare il sistema. Quindi abbiamo storie di persone ottenendo accesso alla medicina, facendo cose stupide con un sito web, e neanche i navigatori trovando modi di guardare i loro show preferiti, tutto in nome di sbriciare le regole un po'. E' straordinario quello che una piccola ingenuità può raggiungere, vero? Totalmente. Quindi, per sbriciare le cose, come non iniziamo direttamente con questo gruppo che si chiama il "Forthy's Vinegar Collective", io devo dire solo il nome, giusto? Non è cattivo? È sicuramente attraverso la vostra attenzione. In questo gruppo, si tratta di assicurare che le persone possano ottenere la medicina che hanno bisogno. Vogliono sfidare come le grandi aziende farmaceutiche controllano i dritti essenziali. Qui parla, questa è sulla nostra puntata 739, e quell'altro per… Parlavamo delle medicine costruite. Ora, tu gli hai dato l'input, naturalmente, in italiano, no? Sì, sì, io gli ho dato, assolutamente, gli ho dato solo il… Quindi anche questo è veramente ormai sulle faccette. Sì, sì, sì. È solo che stavo cercando di capire perché, ecco, "Load Conversation", adesso ci mette un attimino per andare a recuperare il podcast. La difficoltà di Digitalia è che noi parliamo del fatto che questi podcast potrebbero superarci, intanto li facciamo ascoltare. Siamo proprio a un livello estremo di tuffo calpiato. Questo qui è sulla puntata 742, dove parlavamo, quello durante l'International Podcast Day, che abbiamo aperto parlando dello stato del podcast. Allora, siamo in sorte oggi perché abbiamo alcuni consigli molto interessanti da scoprire da una show chiamata "Digitalia", è in italiano, e hanno esistito per oltre 15 anni. 15 anni! È impressionante! Sì. Quindi hanno visto tutto e stanno celebrando l'International Podcast Day. Ovviamente. Per… beh, parlando di podcasting. Ok, quindi… Ma arrivano a questa domanda davvero interessante. Meta. Sì, esattamente. Esattamente. Sì. Allora, cosa significa neanche farlo nel mondo del podcasting? Cosa sembra successo? Sì. Quindi stiamo parlando di download? Stiamo parlando di sponsorizzazioni? Cosa stanno dicendo? Esatto. E in questo senso, iniziano a ricordarsi di quanto l'industria ha cambiato, specialmente in Italia, dove vengono da lì. E è interessante quanto l'empatia si mette su quei numeri, giusto? Sì. Come quanta pena stai facendo? Quanti ascolti hai? Allora, fate pausa di questa puntata, andatevi, se state ascoltando Chiaramente Indifferente, andatevi a riascoltare quel segmento e riascoltate questo pezzo, è amicidiale come abbiamo beccato comunque i contenuti del discorso del monologo del DOP, fra l'altro. È molto naturale, no? Abbiamo beccato… L'input che gli è dato l'ha puntato, cioè non è che ci abbiamo elaborato. Io ho detto l'audio. Gli ho buttato l'Mp3 sopra, sì sì. Voi che non state seguendoci in video, Franco l'ha proprio fatto live, cioè senza rete, il demo dal vivo, ha preso il file, ha buttato il sistema, ha aspettato che caricasse, intanto ci abbiamo parlato su un minuto e questo è quello che ha girato, è veramente impressionante. Più avanti parlavamo, se non sbaglio, di quelli che ha messo il petto. Exactly. And they even highlight how much code each side contributes. Ok, so like, what are we talking about? So WordPress. om, which is Mullenweg's own hosting company, they contribute something like 4,000 hours a week of developer time to the project. Wow. That's a lot. Not so much. Ok, yeah. I see the discrepancy here. A little bit of a difference? Yeah, so he's not happy about that. He's not happy at all. So what did he do? So it got pretty intense, there were public callouts, even legal threats thrown around. Oh wow. And it even got to the point where WordPress. rg, which is the non-profit side of WordPress, they temporarily banned WP Engine from accessing their plugin repositories. Which is bad if you're using WP Engine, I'm assuming. Pretty bad. And they also did a follow-up to the Gingili del Giorno. Let us know. Yeah, we'd love to hear what you think about this whole WordPress drama. Let's see. In all of this, our one-and-a-half-hour episode has become another podcast. Totally. 10 minutes. 10 minutes. Let's take a break from all the drama. Yes, please. And talk about something a little more, shall we say, stylish. Ok. I'm intrigued. All right, so from open-source controversies, let's move on to something a little lighter, huh? Digitellia actually had some fun with Mark Zuckerberg's wardrobe choices. Ok. No, ok. It's all right. It's all day. And then there are the privacy concerns, right? Constant surveillance, basically. It's a slippy upside. Oh, yeah. The whole thing about how people will behave better under constant surveillance. That's one. Pretty chilling, right? Yeah. A little too dystopian for my taste. But hey, at least Zuckerberg is trying to look cool, right? There's that. But on a lighter note, Digitellia always has some interesting recommendations at the end of their episodes. Oh, yeah. What did they suggest this time? Well, for those who missed the early days of the internet, they recommended checking out Feedle. Feedle? What's that? It's a search engine. Ah, sono i giri del giorno, questo. Specifically on art. Esatto. Raccomandazioni carine, vediamo alla fine. Feedle era una bella. Yeah, that's a throwback. I haven't heard that term in ages. Right. So it's like a curated stream of content from blogs and websites you follow. Oh, I see. Like a more personalized way to consume content. Allora, potremmo fare il secondo Feedle con la versione accorciata in dieci minuti, letta in inglese. Sarebbe. Giulia. Giulia. Sto cercando di. It's about a criminologist who specializes in tech-related crimes. Questa era. va bene. Incredibile. È abbastanza pazzesco, sì. Mi spiace che l'interfaccia fa abbastanza pena e stavo cercando. Ok, gli ho provato a chiedere a testo, visto che ha saltato il segmento dei produttori esecutivi, come Digitalia reperisce i suoi fondi e. Dove è finito? E ha risposto coerentemente. Il tutto comunque è una trascrizione e quindi uno può leggere e interagire, si ricerche più. Il funding di Digitalia, un approach value for value. Le note di chiusura degli host spiegano come Digitalia raccoglie i fondi. Digitalia opera su un modello value for value che descrive come un gentleman agreement con gli ascoltatori. Questo è come funziona. Free distribution. Digitalia è disponibile gratis, honoring the open and accessible origins of podcasting, quindi in accordo a quelle che sono le origini e i meccanismi del podcasting open. Contributi volontari, gli ascoltatori sono incoraggiati di contribuire finanziariamente e volontariamente in base al valore che percepiscono, che ricevono come ascoltatori. Flexible donation media, Digitalia offre vari metodi di donazioni, inclusi Bitcoin, Satisfay, PayPal, bank transfer e i nuovi value for value del podcasting 2. . Gli host esprimono la loro gratitudine per il supporto a parte degli ascoltatori mettendo in enfasi come questi contributi permettono l'esistenza del podcast eccetera eccetera. No no no, è una roba terrificante. E ha ascoltato la puntata fine, non tutte le puntate. E' pazzesco, te l'ho detto, da un punto di vista tecnico è una cosa… 15 anni fa mettevamo insieme in C una serie di neuroni per provare a fare le reti neurali e facevamo fatica a fare distinguere una C da una E, i caratteri. Qui dai, un audio mp3 di una puntata di tizi che raccontano le robe della storia scorsa in italiano e lui ti sa rispondere in inglese a tono e ti genera anche un podcast che ne parla. Genera un podcast che ne parla e che veramente, no, le voci sono assolutamente naturali. Sì sì, una roba folle. Infatti adesso non siamo noi che stiamo parlando ma sono delle voci sintetizzate e loro erano quelli veri. Lo sapremo mai. Io comincio a girarmi un po' la testa. E lo capisco, e lo capisco, e lo capisco. Ragazzi, ragazzi, è così. Che stiamo vivendo, dai, una emozione digitaliana perché c'è questo continuo rilanciare sempre di più. La risposta, Franco, se siamo quelli veri o no, lo sapete che sono già andati in lupo una volta, no? E quindi evidentemente siamo macchine. Che roba, siamo andati in lupo? Sì, Francesco è diventato anche un, come si chiamava? Un neft. Non solo un meme, un meme… Un neft. Un nefto. Era diventato un neft. Era stato neftizzato. Era andato in lupo, quindi è diventato una macchina. L'unico neft di digitali in circolazione, è stato anche venduto e qualcuno… Eppure uno di troppo sarei a dire, non solo l'unico. Lo vedremo. Il tempo passa, questi artefatti avranno il loro valore, non ti preoccupare. E' tutto questo, tutta questa potenza con la possibilità di dire le bugie. Anzi, in realtà, in realtà… Più sofisticati diventano, dice l'articolo su Ars Technica, che riprende una serie di studi scientifici… Una serie di ricerche, ma ce lo fanno i ricercatori… Più diventano sofisticati i modelli AI, più è probabile che siano portati a dire bugie, a mentire. Perché? Perché il meccanismo di addestramento di questi sistemi, nelle fasi ultime che contraddistinguono le versioni più avanzate degli LLM, hanno questo Reinforced Learning che fondamentalmente significa andare poi a correggere un po' a mano, con una valutazione da parte degli esseri umani e con un meccanismo di premi e punizioni, quelle che sono le risposte fornite dal sistema. Reinforced Learning. Ti faccio la domanda, mi dai la risposta e l'operatore umano ti dice "mi piace, 7,5,6,5". Esatto. Allora è chiaro che fondamentalmente quello che succedeva all'inizio è che quando il sistema non era in grado di dare una risposta adeguata, di fatto quindi riceveva delle punizioni e ha imparato che quindi bisogna comunque, come dire, adeguata in che senso? Che tipicamente il sistema delle prime versioni rispondeva "non lo so", ma "non lo so" è una cosa che non piace, quando uno riceve una valutazione negativa il "non lo so", quindi il sistema impara che dire "non lo so" è sbagliato. E anche a scuola se dici "non lo so" ti porti a casa in dura. Esattamente, una risposta corretta, però c'è anche un altro modo che è quello di inventarsi una risposta credibile, che in qualche maniera ti inganna, ma è una cosa che ti inganna il professore e che il professore rimane tutto contento. Beh, non tutto contento, ma se tu provi a inventare una domanda mettendoci in mezzo le cose che avevi studiato prima, le cose che più o meno hai sentito a lezione mentre leggevi Topolino, dici qualcosa delle castronerie tremende, però prendi quattro e non prendi due. Sì, ma puoi andare ancora oltre, se il professore non è proprio brillante e preparatissimo sulla disciplina, se tu ti presenti bene, se riesci ad articolare una risposta convincente, magari è più probabile che il professore, piuttosto che mettersi lì al rischio che sbaglia anche lui nel correggerti, dici "ah, però hai detto una cosa buona e ti riconosce proprio bene". È la faccia convinta che devi fare, è la nobile arte della supercazzola. Quindi in fondo gli LLM, che sono da questo punto di vista molto più bravi di noi a apprendere velocemente, hanno imparato velocemente anche a fare gli studenti interrogati, che conviene. Gli ultimi LLM sono molto più bravi a mentire e mentono molto più facilmente, non è che sono più bravi a mentire, ma scelgono molto più facilmente la menzogna di quelli precedenti quando non hanno una risposta valida o comunque aggiustano e completano la loro domanda. È una roba abbastanza preoccupante. E quindi vale sempre la raccomandazione di considerare questi sistemi come un supporto per cui devi essere esperto di quello di cui stai parlando. Esatto, l'utilità di questi modelli, l'Eula dice "non fare mai al tuo LLM una domanda di cui non conosci già la risposta". Questo è per capire quanto servono. Che meraviglia. Se devono servire per dare domande e risposte è così, se invece li usiamo per riassumere un podcast, per generare la copertina, hanno senso. Come strumenti di supporto. Io ho sempre detto esempio come fosse Word, è un Word evoluto, che però si spaccia per qualcosa di più. Si spaccia per Wikipedia. Certo. Devi stare attento. Di più di Wikipedia, perché c'ha questa allure di intelligenza artificiale, abbiamo creato una roba intelligente e qualcuno dice anche senziente o comunque al nostro subconscio ci sembra di interagire con una cosa. Insomma, ci siamo messi bene. Ci sono altre notizie, quella dell'auto auto di Cruise, di General Motor, che aveva. Hanno fatto una strage. Li hanno pizzicati perché c'era stato un incidente e quando i tizi di Cruise sono stati convocati dalla National Highway Traffic Safety Administration e dai vari inquirenti, si sono presentati con gli stream video della macchina e dell'incidente, gli hanno fatto vedere il veicolo che impattava e poi dopo l'impatto in qualche modo si è perso il collegamento video con i server. Dicevano i tizi di Cruise, di General Motor, i problemi di connettività, però, signor giudice, il video l'ha visto, effettivamente sì, siamo colpevoli, la nostra macchina ha investito il pedone, abbiamo già studiato dei modi, eccetera. Ah vabbè, insomma, va bene, impegnatevi di più, vi faccio magari un richiamo, eccetera. Quello che avevano messo in realtà e a quanto pare il fatto che fosse crollato il collegamento era completamente artefatto, un po' come la presentazione di Steve Jobs del primo iPhone, ma nella seconda parte del video, quella che il giudice non aveva mai visto, c'era la macchina che agganciava il pedone e lo trascinava tipo per 300 metri, robe del genere. Povero pedone innanzitutto. Prima di tutto povero pedone, sì. E poi bastardi di General Motors che mettono in piedi un inganno del genere, però li han pizzicati e gli han dato una multa di un milione e mezzo di dollari. Oh, me lo vuole dare. Eh vabbè, insomma, cacchio, io gli avrei fatto chiudere baracche burattini, ma io sono massimalista, lo sapete. Esatto, anche perché in realtà loro dovrebbero, per norma, dare comunque ogni tot una serie di report, informazioni, tutte le regolamentazioni che non stavano rispettando. Io comunque, fossi nel giudice e mi trovassi una di quelle macchine davanti a casa, starai un po' attento, perché sono vendicative quelle macchine. Iniziano a tenerti sveglio una notte strombazzando e robe del genere. Signore e signori, i Gingilli del giorno. Gingilli del giorno, i regali dei digitaliani per i digitaliani. Digitalia finisce sempre così, hardware, software, letteratura, qualche cosa le voci digitali vi suggeriscono, qualche cosa che abbia colpito la loro curiosità, stravolto la loro esistenza, basta appunto che abbia attinenza digitaliana. Vediamo, facciamo cominciare il nostro Francesco. Molto volentieri, allora il mio Gingillo oggi è una di quelle cose curiose, ma che magari troverà qualche piccolo appassionato, qualcuno interessato che ci perda un po' di tempo, come ha fatto il sottoscritto. Bop Spotter, un progetto di tale Riley Walz, che leggo proprio la descrizione perché secondo me è la cosa più bella, ha installato su una scatola, sopra un palo vicino a San Francisco, un vecchio telefono brutto, lui usa parole un po' più forti, Android, mettendoci Shazam per funzionare costantemente 24 ore su 24, 6 giorni a settimana, grazie a un pennello solare, col microfono puntato verso la strada. Che cos'è che fa quindi? Lui ascolta e ogni volta che sente della musica parte Shazam, riconosce la musica e la scrive. Se voi aprite questa pagina vedete tutto quello che fondamentalmente gli passa sotto casa, lui dice che è simile ai Shot Spotter, che sono i microfoni che hanno negli Stati Uniti per riconoscere gli spari e registrarli, ma questa volta per la musica, quindi di fatto è una ricerca, un piccolo ascolto, una piccola nota di cultura di quello che passa in quel momento sotto casa di questo Riley a San Francisco, cosa si può ascoltare passando sotto lui. Un curioso modo di utilizzare la tecnologia a scopo di ricerca, come dicevamo prima. La chiama sorveglianza culturale, che carina come concetto. Esatto, esatto. Lui lo sta apprendendo i criminali come la vera sorveglianza, ma così, carino, carino. Stavo guardando, sarebbe molto bello vedere le differenze nel tipo di musica che viene intercettata a seconda dei quartieri dove installi, dove le nazioni, quello che riconosce è scandalo, sexo con Cristina, nunca me amo, mi sa che l'ha installata in un quartiere latino da qualche parte. Va bene, grazie, Max, dai. Eccoci qua, allora, per rimpolpare la nostra biblioteca digitaliana, un saggio di Oreste Pollicino e Pietro Dan, che si intitola "Intelligenza artificiale e democrazia", è un tema che noi su Digitale abbiamo affrontato molte volte e qui ci sono due persone che sono esperte della materia, anche e soprattutto dal punto di vista legale, che indagano nel dettaglio quelli che sono i possibili rischi legati con le campagne di disinformazione, la produzione dei contenuti fake, eccetera, eccetera. Una bella lettura, non leggera, è un saggio, va pensata, appunto, magari anche come un punto di riferimento, per esempio, per chi sta facendo dei percorsi di formazione o nelle scuole e per un digitaliano curioso delle cadute legali di quelle che possono essere le applicazioni dell'intelligenza artificiale. Oh yes, insomma, la biblioteca digitaliana si arricchisce anche roba super super seria, mica solo le robe di fantascienza. Ogni tanto, la settimana scorsa fumetto, questa volta saggio. Giulia l'ha detto anche prima, il podcast… L'ha detto anche lei, sì. Grazie Max. Finiamo con una recensione, siamo in periodo, iniziano ad arrivare i nuovi iPhone nelle case d'agente, nei negozi, sono disponibili, eccetera, tutti gli anni escono le super mega recensioni, c'è gente che tira fuori robe, recensioni, la recensione del nuovo iPhone su YouTube in 590 puntate o cose del genere, che manca un tutorial su Bridge, devo dire, tirar fuori una recensione di mille pagine sul nuovo iPhone, con quello che ha di nuovo l'iPhone di quest'anno rispetto a quello dell'anno scorso, mi sembra un tantinello eccessivo. Anche per un LLM. Anche per un LLM, ma la recensione che ho letto con piacere dall'inizio alla fine e che vi presento come Gingillo del giorno è focalizzata sull'aspetto che veramente cambia tanto da un anno all'altro ed è veramente, anche se incrementale, è un grosso cambiamento, che è la parte fotografica, è la cosa più bestiale che fanno i nostri telefoni, quella, se consideriamo quanto usiamo i nostri telefoni per le varie cose, è quella che evolve di più. Al link che trovate sulla nostra pagina della puntata www. igitalia. m/743 trovate la recensione da parte di Sebastian De Witt, uno degli sviluppatori di Halide, una delle più belle applicazioni per iOS per fare foto, trasforma proprio il telefono in una fotocamera professionale con controlli veramente approfonditi a tutti i livelli, che non saprei neanche descrivervi data la mia ignoranza, che cosa fanno Sebastian e il suo collega? Quando esce l'iPhone lo ordinano subito, quando arrivano lo prendono, vanno a fare un giro in qualche posto figo e iniziano a scattare un mucchio di foto nelle varie condizioni e utilizzando le nuove possibilità, quindi se c'è uno zoom nuovo, lo zoom nuovo, se c'è una nuova tinta di colori, un nuovo algoritmo… e valutano il telefono unicamente per l'aspetto fotografico. Si chiama The iPhone 16 Pro Camera Review e lo trovate appunto su Loox all'indirizzo che vi linko. È veramente piacevole e vi fa vedere anche delle foto come quelle che io sognerei di fare quando compro un iPhone nuovo, ma poi non ci riesco assolutamente mai, a dimostrazione che lo strumento si arriva fino a un certo punto, ma poi ci vuole anche il manico. Tutto sul sito digitalia. m all'indirizzo di qui sopra dove trovate anche i link a tutte le notizie di cui vi abbiamo parlato. E siamo ai saluti finali con le solite raccomandazioni, quelle delle orecchiette fresche, Time Talent & Treasures, perdete un po' di tempo per raccontare ai vostri amici e alle vostre amiche protodigitaliane. Vi sentite i ping quando mi arrivano? No? Forse no. Meno male. Vi stavo dicendo, il vostro tempo è prezioso, se lo utilizzate un pochino per portare le vostre amiche e i vostri amici su Digitalia ci fate veramente un piacere e noi speriamo di farvi fare bella figura. Se avete il tempo di lasciare una recensione da qualche parte, ancora meglio. Se ci volete mandare il vostro tessoro, Time Talent & Treasures, se volete usare i vostri talenti per mandarci qualcosa, tipo la sigla di una sezione come quella che ha fatto Francesco per This Week in Piracy Shield, ancora meglio, scriveteci, ci trovate info@digitalia. m e ci trovate sul nostro Slack, digitalia. m/slack. Direi che per questa 743 è tutto, ma arriverà appunto il biscolo speciale durante la settimana, state allerta. Dicevo, per questa 743 è tutto, dall'Emi Studio Liguria 1 di Sanremo un saluto da Franco Solerio, dallo studio Cittadino di Avillino un abbraccio da Massimo De Santo e un saluto anche dallo studio di Milano Città Studi da Francesco Facconi. Ci sentiamo prestissimo con lo speciale e tra una settimana, tra una settimana esatta, con una nuova puntata regolare di Digitalia. Ciao.

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