Dalla Cina il primo chip non-binario. La privacy secondo la Commissione Europea. IA e scienze umanistiche. Mandela Effect. Il self-hosting è pericoloso secondo YouTube. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.
Dallo studio distribuito di Gump Media Production.
Notizie di tecnologia.
Questo è Digitalia.
Settimana del 9 giugno 2025, le auto cinesi ci spiano, il primo chip non binario, la fine dell'autoradio, ma anche privacy, culture, indiani meccanici.
Questa e molto altra scaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia, quella digitale all'italiana.
Dall'inizio di Lugure 1 di Sanremo qui è Franco Solerio.
Dallo studio cittadino di Avellino Massimo De Santo.
E dallo studio di Milano Michele Di Maio.
Buongiorno a tutti, cari amici digitaliani, bentornati all'ascolto di Digitalia, buonasera in TimeSync ai miei colleghi.
Ciao Michele, ciao Max, ciao, ciao, ciao, ciao, Max è un po' che non ci sentiamo, ma ha avuto...
Mi sono veramente sentito un po' lo solo.
Sì, se ci hai detto che hai avuto un weekend di fuoco e non specifichiamo di più la settimana scorsa.
Dai, ma non raccontiamo in diretta tutto, è il su, un po' di privacy.
Di fuoco, il nostro Max è ancora lì, sul pezzo che dedica weekend alla passione, diciamo solo questo.
Allora ragazzi, pronti, pronti, pronti.
Per la prima volta ho fatto l'upgrade del mio, del Mac Mini, cioè ho comprato il Mac Mini quello con M4,
ho fatto lo switch della, dell'SSD, è un'emozione, è un'emozione, mi sembra di essere tornato indietro di vent'anni,
quando i Mac si potevano ancora cambiare i pezzi dei Mac.
Che bello.
Però è stata un'operazione abbastanza, abbastanza in dolore, fighissimo, ti mandano l'SSD, ti mandano anche i, gli cacciaviti Torx.
Ma chi te lo manda? Di certo non Apple.
Te lo manda quelli lì che sono famosi, sì, si chiamano, aspetta eh.
Talmente famosi.
Expand Mac Mini, sì, nel periodo in cui si è uscito, Expand Mac Mini, ti mandano la schedina con l'SSD da infilare dentro,
il link dove trovi il video YouTube che ti fa vedere, ti mandano l'aggeggio che serve per scardinare il primo passo
dello scardinamento del Mac Mini che è una roba un po', è una roba un po' delicata.
Un po' seria, sì, perché sono un po' di incastri.
Sono incastri, sono delle clip, per fortuna non di plastica ma di metallo, però quando infili sta a fare e fai leva,
senti dei cloc, cloc, dici ho spaccato sicuro qualcosa, non lo rimetto più.
E senti il cuore fermarsi.
Oddio.
E poi ci sono neanche più le Torx, ci sono le Torx Plus, che non so esattamente quale sia la differenza,
però se usi le Torx normali dalla stessa misura e schiacci molto, riesci ad aprire lo stesso.
Ci vuole proprio, ok.
Esatto, siamo finiti su questo pianeta Terra.
E rivestito naturalmente di bianco, con la mascherina, no?
C'è una stanza asettica.
Con le classiche scene da operazione, insomma.
Assolutamente sì.
Lampade ultraviolette in modo da bruciare di tutto, di più, ok.
E siamo arrivati a costruire una civiltà che come nuove frontiere della tecnologia
studia dei nuovi tipi di vite per impedire alle persone di svizzare le viti.
Ecco, giusto per...
E Apple non ti ha briccato il Mac Mini?
Non mi ha briccato il Mac Mini, cioè mettendo un disco vuoto si bricca in automatico, ma poi
lo colleghi a un Mac funzionante, fa una specie di CPR, fa una specie di ressuscitazione cardiopolmonare,
ci reinstalla quel minimo di sistema che permette poi di ripartire come se fosse un Mac Mini nuovo.
E poi trasferimento dei dati, è andato tutto abbastanza semplice.
Non so perché mi è venuto in mente Frank Stein Junior, però...
Si può fare!
Una roba, una roba del genere, una roba del genere.
Ho paura, avete visto il WWDC? L'avete visto o non l'avete visto?
Guardi chiato, sì sì, guardi chiato.
Era la grossa però, insomma...
Era tutto molto trasparente.
Cioè, avete fatto caso che erano tutti...
Liquido.
Erano bassi e io non più che pensare proprio a quello che è stato detto in termini di tecnologia,
i vari presentatori, i vari annuncer, erano tutti bassi e un po' cicciotti.
Non è che avevi la risoluzione sbagliata sullo schermo.
Esatto, l'aspetto esce.
E' quello mi è venuto il dubbio.
Soprattutto le donne erano tutte un po' schiacciatelle, i maschi un po' di meno.
Un po' schiacciatelle.
Forse effettivamente deve essere qualcosa nel mio televisore.
Sì, è Gilda che ti ha inserito un filtro che tutte le immagini femminili te le distorce.
Esatto, esatto.
Quando ti ha visto così arzillo e ci ha detto questo qui non me la conta giusta.
Va bene, da dove iniziamo?
Ma dove volete, dove volete.
Secondo me iniziamo da una grossa occasione persa.
Credo che se Apple voleva dare quantomeno segno di intendimento, di migliorare in qualcosa la sua relazione con gli sviluppatori,
era questa.
L'ha affossata completamente.
E l'occasione l'ha persa, l'ha persa in grande stile.
Vabbè, gli sviluppatori innanzitutto saranno impegnati a dover cambiare i layout e le icone.
Dovranno ridipingere tutto in liquido.
È quello, Michele, il problema, che sì, probabilmente sì, però via via c'è un distacco.
Non fa bene, non fa bene a nessuno, non fa bene alla piattaforma, non fa bene a Apple.
Basta vedere il successo che ha avuto Vision Pro e la marea di sviluppatori che sono accorsi a creare nuove app.
Aspetta, sento del sarcasmo, il mio radar del sarcasmo è andato a fondo scala.
Vabbè, però Vision Pro dai, hai preso un po'...
Cosa ha preso? Hanno investito...
Che hai preso?
Hanno investito più miliardi loro sul Vision Pro che Zuckerberg sul metaverso.
Sì, ma voglio dire...
Era una sporta.
Pensavano loro stessi, sì.
Un hobby, Michele, si dice...
Dalle parti di Apple si dice è un hobby, questo è un hobby per noi.
Ma non è stata presentata come un hobby.
Però durante la presentazione delle novità per Vision OS hanno già dato l'idea di orientarsi almeno in parte sul mercato Enterprise, che è più o meno la stessa traiettoria che aveva fatto Microsoft.
Un hobby di gallery graveyard.
Esatto, esatto, esatto.
C'è WWDC, Apple Store, Enterprise, Graveyard.
Esatto.
Anche il percorso è quello lì.
Il percorso, sì, è la vita dei prodotti.
Vabbè, non lo so, sì, la cosa più evidente forse è questo nuovo design, nuova interfaccia, Liquid Glass.
Vabbè, sapete cosa mi ha ricordato?
Qui vi sblocco un po' un ricordo, Windows Longhorn.
Ve lo ricordate Windows Longhorn?
Sì, sì.
Che era quella beta di vista che era uscita...
Che poi è stata cassata ed è finita nel graveyard senza neanche passare per l'Enterprise.
Esatto.
Sì, me lo ricordo e come, me lo ricordo e come Longhorn era una risposta dal punto di vista del design a Mac OS.
Esatto.
Perché qui si fanno tutti fighi parlando di Liquid Glass, ma Steve Jobs vent'anni fa ha tirato fuori Acqua, perché il tema del primo Mac OS era Acqua.
E allora che cosa stiamo a raccontare?
Ma è una citazione franco.
È una citazione.
Sì, tornare alle radici.
Che però ci sta, bello.
Non c'è niente di più bello del vetro lucido perché ci ricorda appunto l'acqua, il bello del vetro che ci ricorda l'acqua, che è un elemento fondamentale per la vita.
Tutti noi quando vediamo l'acqua non possiamo che essere felici perché ci ristora, ci disseta, ci rinfresca, ma a volte anche quando cade dal cielo.
Parlavo con un ragazzo che ha aperto un ristorante a Fuerteventura, è bolognese, vive lì da vent'anni oramai e gli dico ma com'è alla fine aprire un'attività qui e vivere qui?
Ma tutto bello eccetera, però ci sono delle cose che ci mancano.
Cosa ad esempio?
La pioggia.
Ma come?
Gli manca la pioggia.
Effettivamente quando è un posto dove non piove mai e sei abituato ogni tanto a passarti una domenica sotto le copertine che fuori piove, temporali eccetera.
Cosa?
Il fatto che ci sia sempre sole o un po' nuvolo e non piove mai gli manca.
Per cui ben venga liquid glass, speriamo non gli eccessi perché vedere roba tutta trasparente, sovrapposta, non è proprio il massimo per l'accessibilità, per il contrasto.
E anche per la batteria che poi puoi avere tutto ottimizzato, sono sicuro che l'abbiano fatto, però ricordo anche che avere tutte trasparenze ed effettivi, ecco, anche la batteria è sotto stress.
Sì, credo che ormai anche l'interfaccia utente, pur essendo in due dimensioni, venga gestita tramite la GPU, sì, con ottimizzazioni eccetera, però certo quello che dici è giusto.
Quello che non mi va sono i colori verso cui, e soprattutto la cozzaglia di colori, non so se Max tu hai tanti dispositivi iOS, hai aggiornati, hai l'ultimo Siri, quando attivi Siri adesso non c'è più il dischettino con quei colori,
ma ti si colora tutto attorno, con un arcobaleno di colori che sinceramente mi fa vomitare.
Ma guarda che credo che non siamo più nel target.
Secondo me è una grande delusione complessiva, cioè alla fine questa interfaccia verso Apple Intelligence, no?
Sì, sì, ma per carità ora parlo solo, sì, certo, è vero.
Tu stai parlando solo del look, dei colori verso cui vanno.
Ho l'impressione che faccia, per inseguire determinati mercati, invece che differenziare, che sarebbe bello differenziare per le varie culture,
e ne parleremo oggi, sarà una questione di approfondimento interessante, si vada verso un'orientalizzazione, un oriental kitsch che a noi dà veramente fastidio.
È la stessa cosa che vediamo sulle maglie delle squadre di Serie A, no?
Le prime maglie vengono modificate già per avere più appila ai mercati orientali e già ci lasciano un po' così.
Quando tirano fuori queste seconde, queste terze maglie con l'arancione fosforescente mescolato con il rosa shocking e il fucsia principessa,
in un arcobaleno improbabile che sembra uscito da una scorreggia di un unicorno,
non lo so, alla sensibilità di noi occidentali che siamo abituati a vedere il tintoretto Leonardo da Vinci e Michelangelo,
ci fa ci farà brividire questi appostamenti cromatici.
Poi le due cose non è detto che non ci sia correlazione, però io la vedo più una questione generazionale,
nel senso che comunque, almeno se vedi i ragazzi di oggi, di certo non sono minimalisti nell'aspetto, nel look,
che poi può essere qualcosa che viene ereditato dall'Oriente, perché tanta della moda che oggi c'è in giro,
comunque arriva anche da lì.
Mi stai donato il vecchio di me.
Beh, guarda, oramai sono quarantenne anch'io, quindi...
Io che posso permettermi di essere un vecchio, posso dire che sono d'accordo con Franco, però.
Questo tipo di immagine, questo tipo di tavolozza di colori, non è la nostra.
Non è quella del mondo occidentale, è orientale, sì.
Poi è vero, per carità Michele, certo, nel momento in cui la seconda maglia delle squadre del cuore
vanno verso quei colori lì, anche in parte i gusti delle nuove generazioni che sono esposte a quelle lì per prime,
è ovvio che vengono sversati, dirottati verso una sensibilità diversa.
Lo sapevo che ci avrebbero conquistato, ma era evidente, no?
Sproporzione numerica, noi siamo 50 milioni ormai, siamo rimasti.
Ci può essere un mescolamento che non è detto che sia male, perché per carità loro comprano le Ferrari,
comprano le Lamborghini, comprano...
Comprano Armani.
Sì, ci sta, per cui certamente anche loro vengono influenzati, anzi probabilmente loro sono stati influenzati
negli ultimi 15 anni da noi, più che noi da loro, però insomma, parlavo della mia sensibilità estetica personale.
Prove interessantine, qualcosa c'è?
L'applicazione che ti fa lo screening delle applicazioni, delle telefonate, quando ti chiama un numero anonimo,
non suona, risponde lui e dice, chi cacchio sei?
Prima che ti faccia parlare con il mio padrone, adesso mi dimostri che sei una persona con cui vale la pena parlare.
Questa è bella, dai!
Questa diciamo che il mio Pixel di 5 anni fa lo faceva già da sempre,
però devo sapere quello perché il Pixel non ce l'ha nessuno, ma va bene.
Però non la parte invece di riconoscimento delle musichine di attesa.
Quello era molto...
C'è un database delle musichine di attesa.
Tanto, Vivaldi, le quattro stagioni di Vivaldi, l'inno alla gioia.
Poi guarda, è semplicissimo, se c'è un loop di musica, campionata male, che ogni tanto salta...
Qualità bassissima.
E che interrompe il loop a metà di una battuta, nel centro esatto di una battuta e che va in loop così,
è sicuramente... e quindi lui fa lo... puoi lasciare il telefono lì e lui ti manda un messaggio quando finalmente sente una voce umana.
Vabbè, ok.
Vediamo se funziona, è comodo.
Però è brutto che noi esseri umani dobbiamo ridurci a dedicare ore e ore degli sviluppatori e cicli macchina delle nostre macchine
per aggirare un problema che ci siamo creati con le nostre macchine.
Vabbè, ma tanto tra poco i call center verranno sostituiti dagli agenti dell'intelligenza artificiale
e a quel punto dovrai aspettare...
Agente Smith, come si chiamava quello di Matrix?
Sì, Smith, sì.
E a quel punto, invece di aspettare la disponibilità dell'essere umano, dovrai aspettare la disponibilità del ciclo macchina
perché saranno sature le bande delle GPU che stanno generando le voci dell'intelligenza artificiale.
E poi, le conversazioni di Apple Message che hanno lo sfondo, incredibile, è una cosa...
Complimenti.
Dai, però la traduzione è simultanea.
Sì, è simultaneo, ci sta.
Vediamo come funziona.
Se funziona...
In locale, credo.
È una botta fantastica.
In locale, in locale, sì, sì, sì.
Tutto l'insegna della privacy di cui parleremo.
Apple Watch ha Workout Buddy.
Quello non lo voglio.
Che è l'amico noioso, che finge entusiasmo.
Il ciccione, smetti il ciccione.
Come sei figo.
Il motivatore.
Come sei bravo.
Esatto.
Io già me lo immagino il mio Workout Buddy, che cosa mi...
Salta su quel tapirulà, brutto ciccione.
E poi CarPlay, bello, carina, l'interfaccia nuova di CarPlay, dimostrata con una demo, con una macchina che carbura combustibili fossili, dinosauri morti, come se non ci fosse un dobbato.
Quello era il 2023.
Con un rombo bello tamaro.
E la demo di CarPlay Ultra, anche quella con la Stone Martin, anche quella che dava delle sgasate.
Tutto per far felice, ovviamente.
Il loro bel presidente biondo.
Anzi, arancione.
Ragazzi, sono il segno dei tempi che siamo passati da madre natura alle supercar che sgasano.
La Formula 1, anzi all'inizio, pure quella che...
Comunque, Apple Intelligence, devo dire, mi aspettavo un po' più roba.
Ok, ogni tanto c'era, quando c'era la carrellata, diciamo, delle applicazioni che venivano rinnovate, ogni tanto c'era una spruzzatina.
La cosa più interessante, credo, sia il framework di AI locale, che è accessibile anche agli sviluppatori.
Perché è quello che, cioè, le novità grosse, le invenzioni, le trovate, non verranno mai, non vengono più da Apple, vengono da fuori, dagli sviluppatori.
Se li metti nelle condizioni di interagire con sto hardware, con i modelli al di fuori, la possibilità di lavorare di più in background,
allora sì che puoi tirare fuori delle robe interessanti, avvenieristiche.
Il problema è sempre quello, sono troppo ingessati dentro il loro giardino cittato,
che potrebbe comunque rimanere un giardino cittato e molto profittevole,
pur permettendo agli sviluppatori un agio maggiore per poter sperimentare con queste tecnologie.
Però, vediamo.
Ah, poi su macOS hanno fatto sparire la barra dei menu.
La barra dei menu non c'è più, ci sono solo le scritte lì che penzolano sullo schermo in trasparenza,
che poi vedremo a seconda del wallpaper, perché utilizziamo quanto sarà facile distinguere le varie voci dei menu.
Però, oh ragazzi, qui, cosa dobbiamo?
Ah, c'è la Clipboard History, una nel 2025, ragazzi.
Nel 2025 è la Clipboard History.
Complimenti.
Ok, e cosa volete che vi dica?
E iPadOS hanno, fondamentalmente diventa un Mac, perché c'ha le finestre, c'ha i tastini per minimizzare,
per allargare le applicazioni, c'ha il file manager che sembra il finder.
Sì, il file manager si sembra aggiustarlo un po'.
Fondamentalmente l'ha fatto diventare molto, molto Mac-like.
Come dire, ci voleva tanto copiare quello che i matti che hanno messo su il Macintosh nel 1986.
Comunque devo dire che l'avevano già vista giusta loro.
Prego.
Rispetto al passato, negli anni, ma in realtà parlo anche di decenni, nei decenni scorsi,
quando Apple introduceva qualcosa di nuovo, sia dal punto di vista estetico, ma anche dal punto di vista delle funzionalità,
veniva subito replicato, o tentativo di replicazione, dalla comunità open source,
che magari ti faceva uscire il tema di acqua, i pack di icone che andavano a mimare.
Beh, in realtà erano i file di Apple, ma messi giù in un tema per GTK, per GNOME, o per KDE.
Oppure uscivano dei software che appunto ti aggiungevano il widget,
ma lo dicevano espressamente nello stile di quel widget che Apple ha rilasciato qualche mese fa.
Ecco, negli ultimi letteralmente anni, secondo me, si è persa tantissimo questa spinta.
Credo che, insomma, sia specchio, sia specchio, sia specchio, esatto, sia specchio comunque di qualcosa.
Di cosa? Cioè dell'ingessatura di questo sistema?
Sì, esatto, non appetibilità più delle cose poi, delle modifiche che vengono fatte.
Ci dedichiamo agli argomenti della settimana, tanto ci sarà modo di approfondire, di scoprire, di provare,
e tanti altri podcast approfondiranno ben più di noi questi argomenti.
Lo sapete, ci interessa più l'uomo, l'essere umano, della tecnologia.
Un tempo facevamo le dirette per queste robe.
Anche quello è sintomo di qualcosa.
È il tempo che passa, le mode che cambiano, è tutto quello che vogliamo.
Un tempo era l'unico modo per assistere alle dirette in maniera...
Ascoltando voce, il video non esisteva, non trasmettevano video,
c'erano dei blogger presenti lì che bloggavano al volo più velocemente possibile le varie novità
e noi le commentavamo, davamo un qualche cosa di più.
Voglio fare la diretta, non credo che daremmo qualche cosa di più.
Non la fanno manco loro la diretta, è tutto pre-registrato.
È appunto, tra l'altro, tra l'altro, tra l'altro.
Va bene.
Capitolo privacy.
Meta ha trovato un nuovo modo per violare la vostra privacy.
Ecco che cosa può fare.
complimenti a Meta, se ne accorto dei ricercatori, anzi un professore se non sbaglio.
Un professore dell'Università di, ma non mi sfugge qua, che poi però in realtà ha messo
su una rete di collaborazione con vari altri gruppi di ricerca, che ha scoperto questo modo
molto creativo, con il quale Yandex e Meta stanno sostanzialmente traccando
tutti i comportamenti e le visite web dei ignari utenti.
Esatto. Funziona solo su Android?
Hanno dimostrato che è fattibile anche su iOS, o almeno tecnicamente, dicono i vari articoli
che abbiamo detto, non l'hanno approfondita sta cosa, non è attuabile perché nel momento
in cui avviene il sistema chiede un permesso all'utente, quindi l'utente si può accorgere
di questa cosa. Fondamentalmente il meccanismo utilizzato è quello di aprire una o più porte
TCPIP locali sulle app native, ad esempio Facebook. L'app di Facebook e Instagram gira in background
e apre delle porte native come se fosse un server web, facciamola molto semplice, anche se poi si utilizzano
anche protocolli un po' diversi, protocolli in realtà infatti per altre cose, per l'elaborazione
distribuita e roba del genere, però immaginatevi che ci sia un server dentro l'app di Facebook
e quando aprite una pagina web su Safari, su Chrome, la pagina contiene un tracking pixel di Facebook,
questo tracking pixel è collegato a un javascript che parte in esecuzione sul vostro browser,
apre un collegamento proprio a quella porta sulla stessa macchina, perché è un collegamento localhost
e trasmette i dati dell'utente, dice guarda cara app di Instagram e di Facebook che Pinco Pallo
in questo momento sta navigando su questo sito con questo utente, questa email, queste abitudini,
questi cookie, questo tutto quello che vuoi, per cui scambiamoci le informazioni e salvale bene
nel tuo database dove hai schedato tutti gli esseri umani da 15 anni a questa parte.
E' ovvio che questo aggira i meccanismi di privacy e soprattutto viene fatto all'insaputa dell'utente
e anzi contro la volontà dell'utente spesso.
Non necessariamente contro la volontà di Google perché poi ovviamente nel momento in cui sono stati colti sul fatto
ovviamente inizia il finger pointing.
Il palleggio.
Esatto, quindi Google che è stata interpellata dice no questo palesemente viola la nostra sicurezza e la privacy.
Meta dice abbiamo smesso subito abbiamo smesso subito ma soprattutto Meta dice ed c'è la citazione
sull'articolo dice che adesso stanno parlando con Google per indirizzare un potenziale errore di comunicazione
tra Google e non si sono capiti insomma.
Che era del tipo copi tu copio io.
Lo faccio io lo fai tu.
Esattamente.
Fantastico.
Che poi se uno legge un po' i dettagli è davvero evidente come ci sia stata una volontà progettuale malefica
di impiantare un equivalente di un malware su tutti i tipi.
Più volontà di così.
C'è una cura di quelle cose veramente scurre.
Diciamo che non è stato per sbaglio.
Ecco non è stato per sbaglio ma ci hanno messo a energie ingegneristiche non banali.
Sono proprio studiata bene.
E sarà stato ben promosso anche il team che l'ha sviluppato.
E beh intanto per tutto il tempo che è stata in funzione certamente hanno accattato un mucchio di informazioni
e poi quando li beccano fanno un po' di retromarcia.
Sì sì noi abbiamo smesso subito mi è piaciuto tantissimo.
Troveranno sicuramente un altro modo.
È sempre la guerra del gatto e del topo.
Sempre in ambito di privacy.
E beh chat GPT e l'invasione della privacy per decreto giuridico.
Esatto.
E colpa del New York Times almeno.
È di un giudice.
È ovviamente di un giudice.
Quindi il New York Times che nel frattempo ha fatto un accordo con Amazon.
Non ricordo male per lo sfruttamento dei propri contenuti.
Direi Amazon.
Però nel frattempo, ne abbiamo parlato già mesi fa, è in causa con chat GPT.
Perché hanno fatto vedere, insomma, mettendo ad esempio dei pezzi di articoli del New York Times,
chat GPT continuava in maniera anche abbastanza fedele a scrivere quell'articolo.
E dico vabbè forse forse l'avete allenato con i nostri contenuti, va bene.
Quindi c'è in ballo questa causa e il New York Times, anzi il giudice ha detto,
chat GPT, anzi Open AI, cosa devi fare?
Devi tenere traccia, devi mantenere i log di tutte le conversazioni degli utenti,
di tutte le chiamate API fatte da utenti e aziende.
Perché così io poi posso dire.
Perché tra un po', esatto, dobbiamo quantificare il danno fatto al New York Times,
quindi qualcuno poi se le deve andare a leggere tutte le conversazioni.
E quindi c'è Open AI, la privacy, la privacy, la privacy, poi ne abbiamo parlato anche lì settimane fa
di quanto poi c'è Open AI stessa, vado a guardare dentro i log delle conversazioni
per fare reportini, reportini vari.
Cioè tu vuoi dire che quando io ho consegnato il mio ultimo articolo di ricerca a chat GPT
per farlo pulire un pochino, c'è il rischio che vada in giro?
Ma come io ho attivato l'opposizione privacy?
Certo.
È così, è così.
Sono un po' ingenuo.
Eh ragazzi, il mondo online è tutto così, se adesso ci si mettono anche i giudici, siamo a posto.
E poi, novità dalla Cina, la Cina inizia la produzione di massa del primo chip non binario del mondo.
La cultura woke.
Ma ti pare che non arrivava anche qui.
Il chip non binario è un chip che quando fai il boot della macchina ti dice
Ciao Max, come stai?
Ciao, non sono sicuro di come voglio essere.
Non so se oggi ti parlerò, ti darò del...
Vabbè.
Calma schiva femmina.
Calmiamoci, però effettivamente io devo dire che questo articolo me l'ha sfuggito
e non ho capito poi bene, perché l'idea è la stessa idea che è alla base, se vogliamo, delle ricerche sui computer quantistici, no?
Cioè sul fatto che...
L'idea è la stessa, come idea di base.
Cioè di non avere più soltanto una macchina che è in grado di utilizzare una matematica fondata sulla scelta 0-1.
Ok, ok, sul superamento della logica binaria.
Esattamente, di avere una macchina che è in grado, in qualche maniera...
Però attenzione, c'è una grossa differenza tra questo e la macchina quantistica,
perché l'idea, certo, è che l'unità di memorizzazione, il bit, non sia più 0-1
e questo vale sia per questo chip che registra l'unità di informazione con una serie di frequenze di voltaggio diverse
che quindi può assumere più...
Ogni singolo bit può assumere più valori.
Nella macchina quantistica il qubit può assumere più valori contemporaneamente.
Contemporaneamente.
Quindi permette di far girare degli algoritmi molto diversi
e che parallelizzano determinati calcoli e li rendono possibili.
Parlavo solo dell'idea di fondo.
Del superare la logica binaria.
Del superare la logica binaria e qui in più, almeno nel poco tempo che ho potuto dedicarci,
c'è anche quest'altra... senza andare nell'universo quantistico che appunto è fondato su tutto un altro approccio
e come sappiamo è un campo di ricerca apertissimo e ancora molto lontano da realizzare.
Qui invece è sempre che funziona e che ha un altro valore aggiunto che è la barriera della potenza.
Perché in realtà uno dei grossi problemi con i chip contemporanei è il fatto che si è raggiunto un limite estremo
in termini di... la frequenza che si può sopportare, che si può utilizzare senza che si squagli da solo i componenti.
Limiti fisici.
Infatti non accelerano più aumentando la frequenza di clock, ma accelerano diminuendo, creando dei circuiti più sottili e più piccoli,
con delle piste più piccole, quindi miniaturizzando e aumentando la quantità di relai e di unità di calcolo.
Quello sì.
E vediamo, vedremo il chip cinese.
Vediamo, questo è il caspita, è molto interessante.
Ti ripeto, tra l'altro io insegno i calcolatori elettronici, quindi sta cosa è sfuggita.
Tra un po' ti tocca parlare cinese.
Eh, quello è già un po', per la verità.
No, però effettivamente capire un po' meglio cosa c'è sotto e che tipo di applicazioni reali si possono fare
è certamente interessante.
Non sarebbe male, non sarebbe male, non sarebbe male.
E dai chips torniamo sulla privacy e sulla sorveglianza.
Avete visto che simpaticoni i nostri amministratori europei, i nostri burocrati.
È la privacy.
È un problema di privacy.
È vero, è un problema di privacy.
Per cui quando è stata richiesta, è stato richiesto dai...
Da un deputato europeo, Patrick Breyer, che è il solito Patrick Breyer.
È il solito nostro del partito pirata, quello lì, è uno di quelli.
Direi bravo di sì.
Che ha chiesto un accesso alla lista delle persone che partecipano a livello di Commissione Europea,
al dialogo riguardo alle proposte relative alla sorveglianza di massa,
per cui chat control, protect you, tutte quelle belle cose lì.
La Commissione della Comunità Europea ha risposto mandandogli il file con l'elenco di tutti i partecipanti.
Dei paesi.
È un bellissimo file Excel dove la prima colonna contiene la sigla del paese da cui vengono queste persone.
Per cui c'è Austria, Austria, Austria, Belgio, Belgio, Belgio, Belgio, Belgio, BG, non so che cosa sia, Cipro, Ceccoscovacchia.
Certamente Bergamo.
Germania, Germania, Olanda.
Il Belgio no.
Estonia.
Il Belgio.
Il BG è Belgio, scusate, mi sono dimenticato dei Belgi, abbiate pazienza.
Poi guarda che i Belgi sono cattivi.
Lo sapete che i Belgi per i francesi sono come per gli italiani carabinieri?
Ah sì, mi pare che qualche volta ho visto qualche battuta.
Quando fanno le battute devono metterci dentro una categoria e prenderla in giro, fanno le barzellette sui Belgi.
E sono fatti così.
E come i russi con i finlandesi?
Con i fenici.
No, i fenici.
Ci sono due fenici che entrano in un bar.
Forse erano gli antichi romani e quelli che avevano le barzellette sui Belgi, è possibile.
È possibile.
Vabbè, insomma, la prima colonna con la sigla del paese di provenienza c'è la sigla e poi ci sono altre due colonne.
Immagino quella del nome e quella del cognome, lo immagino perché sono due bande nere.
completamente oscurate.
È una cosa bellissima.
Grazie.
Grazie a loro commissione europea.
Così ci ha fatto capire la Commissione europea che veramente intende rispettare la privacy.
Loro, dei burocrati, non di noi cittadini, ma di loro burocrati, assolutamente ha a cuore la privacy.
Però ci portiamo a casa che i belgi ci tengono tanto comunque a questa legislazione.
I belgi tengono la privacy come pochi.
Come pochi.
Bene.
Però bisogna diffidare delle auto cinesi, perché le auto cinesi ci spiano, tant'è che nel Regno Unito
bisogna parcheggiarle lontano.
Da cosa?
A tre chilometri dalle basi militari.
Cioè per Regge, per Regge, dalle basi militari.
Tre chilometri.
Quindi tu adesso, con un satellite, spii la macchina cinese dove sta e immediatamente capisci
dove è la base militare.
Che sì, ma aspettate.
È una bella triangolazione.
Poi non so se è una questione di pressappochismo dell'articolo del Corriere, oppure è questa
la ragione, ma in realtà l'articolo poi parla.
Il sospetto, infatti, è che i microfoni dell'assistente vocale siano in realtà una sorta di linea
diretta con i funzionari della Repubblica Popolare Cinesi.
Adesso dico io.
Ma seppure che tu parcheggi la macchina nel parcheggio.
Però il telefono te lo porti.
E ho capito, ma il telefono, se tu esci di casa e fai una call di lavoro in macchina
e ti fermi a tre chilometri, tu comunque la call di lavoro l'hai fatta.
Cioè, dici non usare il telefono in macchina, non divulgare i segreti in macchina.
La parteggiare a tre chilometri per poi.
No, dico scusa, ma se devono spiare, perché non usano direttamente i telefonini.
Tra l'altro.
Gli android, quindi, scusa.
Gli android.
Sono droid.
La maggior parte delle componenti, sempre dalla Cina, vengono, no?
Sì, però c'è il microfono, non penso che prenda dal parcheggio a quello che tu stai
dicendo nell'ufficio a 200 metri di distanza.
Non lo so.
Ma credo che sia un discorso di telecamere.
Le auto moderni che hanno le telecamere tutto attorno.
Ah, c'hanno tutte la sensuale.
Il sistema di rilevamento, di antifurto, eccetera, e metterle vicino a aree militari, probabilmente, per lo stesso motivo per cui probabilmente non puoi fare foto.
Certo.
Alle aree militari ti dicono, non puoi parcheggiare la macchina.
Immagino che sia una roba del genere.
Le macchine cinesi fanno schifo!
Me ne hanno data una in affitto.
L'ultima volta che siamo andati in vacanza, glielo ho data indietro dopo 5 minuti.
Ho detto, guarda, datemi qualsiasi cosa, ma non questa.
Ma che era?
Che macchina era?
Non mi ricordo.
C'è un collega che ha comprato una bid carinissima.
Finiva con 5 o con 6, non mi ricordo.
5 o con 6?
Sì, era un modello di...
Era una marca che qui in Italia non arriva, o che almeno io non ho mai visto né sentito.
Se volete vado a recuperare il contratto iniziale.
E cos'è che...
Facciamo follow up.
Per curiosità.
Sembrava di entrare...
Sembrava...
Non lo so.
Le icone erano del colore sbagliato.
Peraltro non funzionava l'infotainment.
Accendevi la macchina, schiacciavi sull'infotainment e andava in boot, in loop.
Continuava a cresciare.
Si spegnevi e si accendeva la macchina.
Continuavano a cresciare e accende le cose.
Muovevi lo specchietto retrovisore e quello interno, lo mettevi in posizione, toglievi la mano e faceva...
E si muoveva in...
Una roba abbastanza triste come qualità delle cose.
Per cui ho detto, guarda, c'è un'altra.
Ci hanno dato una mini countryman, una roba del genere.
Una mini maxi, perché la mini non è più una mini, è una roba gigantesca, però devo dire che con quella ci siamo trovati bene.
Allora, Max, ci hai messo questo bell'articolo.
Come le differenti culture vedono la tecnologia?
A proposito di culture.
È veramente interessante, ma ci vuole, perché, appunto, l'estensione dell'articolo tale Gil Scrooge, credo, o Crouch, chissà, che si noma come Digital Anthropologist, fa questa bella riflessione sul fatto che ogni differente cultura umana guarda in modo diverso alla tecnologia.
Riporta, per esempio, alcuni sprazzi di vita contemporanea nella quale fa capire che so che in Giappone c'è una specie di animizzazione degli oggetti, per cui i robot che sono in qualche maniera, per esempio, presenti nei bar, piuttosto che nei ristoranti,
vengono trattati quasi come esseri umani, mentre invece la nostra visione occidentale è una visione molto diversa, più cinica dal punto di vista della macchina.
Nel caso della cultura, per esempio, araba, la cultura a questo punto, non so se si può dire musulmana, ma forse probabilmente parlava più della tradizione araba in sé, di integrazione di queste tecnologie in maniera quasi sacrale, e così via dicendo.
Tocca varie differenti di proprie culture umane, parla per esempio anche della Nuova Zeanda, dei Maori, eccetera, le gira un po' tutte e fa questa riflessione.
Dice, ognuno di noi, in realtà, ognuna di queste culture sta integrando in maniera differente la tecnologia e questo ci dice una cosa positiva, almeno questa è la sua visione.
Ci dice che è vero che noi siamo condizionati dalla tecnologia, ma è anche molto vero che il modo in cui la tecnologia penetra all'interno del nostro mondo è molto mediato dalle diverse visioni di questa cultura.
E questo, come dire, appunto, nell'articolo che ho trovato bello, perché una volta tanto ho una visione positiva su quello che sta succedendo, con tutte le dovute cautele,
però dice questo e in qualche maniera fa anche sì che sta avvenendo una globalizzazione in senso positivo, no?
La globalizzazione vista in positivo è proprio questa integrazione multiculturale e questa scoperta che guardare le cose da diversi punti di vista
non è una cosa di cui aver paura, ma è una cosa di cui tener conto, che ci arricchisce, che ci consente di fare cose che non potremmo fare
senza il punto di vista degli altri e questo, come dire, parlando di tecnologia, delle tecnologie che qui su Digitalia da più di 15 anni
studiamo come impatto sul sociale, effettivamente mi è piaciuto tanto.
E dipende molto da quali tecnologie, no? E a questo dovremmo stare attenti, perché ci sono delle tecnologie che tendono a uniformare,
che tendono a portare a monoculture, ci sono delle altre tecnologie che invece sono più malleabili
e possono essere in qualche modo inglobate da questa roba gommosa che è l'umanità, che è la cultura umana e fatta sua in maniera diversa
a seconda degli angoli da qui. E' possibile che anche le ultimissime tecnologie, quelle basate sull'intelligenza artificiale,
essendo un qualche cosa di polimorfo, di meno meccanicistico, uno più uno uguale due,
permettano anche queste, una flessibilità e un'elasticità che permetta di preservare le caratteristiche di ogni cultura
o addirittura di esaltare in modo diverso, di dare dei plus diversi a ogni cultura a seconda delle sue inclinazioni.
Nell'articolo infatti fa, innanzitutto sì, lui parla di viscosità della cultura, ossia più una cultura è densa, è radicata,
che poi effettivamente non in tutti i paesi c'è lo stesso livello di personalizzazione della cultura.
Lui parla di viscosità, quindi ci sono culture più resistenti e culture meno resistenti, anche perché noi alla fine,
è come la Coca-Cola, noi utilizziamo più o meno in tutto il mondo due sistemi operativi, parlando ovviamente di smartphone,
che viene da dire ovviamente la tecnologia che ha avuto più impatto, e fa l'esempio ad esempio della Corea del Sud,
che io ho visto sia dal punto di vista lavorativo, e io vedevo che comunque in ambito business, innanzitutto in Corea hanno il loro,
è uno dei pochi paesi che ha il proprio ecosistema di applicazioni, tolto ovviamente la Cina, qualcosa in India,
La Corea, pur essendo un paese comparabile al nostro come dimensioni, ha la sua applicazione di messaggistica,
Cacao Talk la utilizzano in Corea e praticamente basta, Navier Map la utilizzano in Corea e poco altro,
poi Cacao poi si porta dietro n altre applicazioni, dal delivery, anche loro hanno le mappe,
hanno il loro ecosistema di applicazioni, tra l'altro nessuno di questi è Samsung, nessuno di questi è dell'elefante in the room,
e utilizzano poi la tecnologia in maniera, hanno dei linguaggi diversi dal nostro, quindi ho visto in ambiti business,
in ambiti lavorativi, si utilizzavano le emoji in maniera molto molto forte, cartunesche,
quindi tu ti trovavi il capo, il capo del tuo capo che ti rispondeva con un cartone letteralmente,
con un cartone animato, perché quello era il loro modo, era il loro modo di comunicare,
e poi infatti adesso che sono stato comunque, poi una cosa che è una cosa molto divertente,
ad esempio i coreani hanno un modo molto specifico di strutturare i documenti,
dove praticamente ogni documento, quelli che possono essere magari le nostre circolari,
quelli che noi chiamiamo circolari, hanno sempre all'inizio una tabella riassuntiva,
e in questa tabella riassuntiva ci sono degli elenchi puntati, tra l'altro utilizzando determinati caratteri ASCII,
non dei semplici elenchi puntati, ma c'hanno dei caratteri ASCII che utilizzano,
utilizzano tantissimo le freccette, e sono cose che io non ho mai visto poi utilizzate da altre culture.
Anche i cinesi hanno il loro modo di fare queste cose,
ma il linguaggio dei coreani è molto specifico.
Un'altra cosa veramente interessante, che penso sia tutti gli occhi di tutti,
è anche il modo in cui le nuove generazioni adottano certi simbolismi e certi linguaggi,
è un'osservazione che sicuramente vi sarà capitato di fare,
per esempio appunto con chiunque abbia a che fare con gli adolescenti di oggi,
sa che loro usano certe espressioni e certi simbolismi derivati dal digitale,
che sono incomprensibili per noi.
Per te forse.
Per me, per me è chiaro.
Per te forse.
Leggi Slack che c'è qualche problema tecnico e non leggi mai Slack,
c'abbiamo la nostra cosa.
Orca, ecco cosa mi ero dimenticato.
Grazie, grazie.
Bello anche quest'altro articolo,
questo l'hai messo tu forse Michele.
Questo l'ho messo io da un sottaccio.
sulle scienze umanistiche e la loro importanza e il loro diventare in qualche modo strane
all'alba dello sviluppo, dell'ingresso degli strumenti a intelligenza artificiale
nella vita di tutti i giorni, nel lavoro e in questo caso nella didattica e nella ricerca.
È scritto da Benjamin Brin, che è una newsletter su Substack.
Lui è uno storico di scienza, medicina, tecnologie, medicine e cultura
all'UCSC, che sarà l'Università Sparo della South Carolina.
Non lo so, non l'ho cercato.
Comunque, è quest'articolo appunto dove il tema è quello che tu adesso dicevi,
però visto sicuramente dalla prospettiva molto interessante sicuramente di un professore
e di un ricercatore, ma di un professore soprattutto che si dice comunque avere un approccio molto
diverso all'intelligenza artificiale rispetto a tutti gli altri professori.
Oggi, e credo sia abbastanza sotto gli occhi di tutti, sicuramente l'intelligenza artificiale
viene vista sicuramente come un nemico.
Perché? Perché permette agli studenti di copiare o di non fargli fare gli esercizi
che dovrebbero come dovrebbero.
Però una volta fatto questo ragionamento, basta.
L'intelligenza artificiale viene messa nel cassetto, non ci serve a nient'altro.
Mentre invece sia in ambito di insegnamento, ma in realtà anche nell'ambito di ricerca anche storica,
ovviamente, e quindi non stiamo parlando di computer science, stiamo parlando di ricerche assolutamente umanistiche.
Lui fa tutta una serie di esempi di come questi modelli siano super utili,
ad esempio per fare le trascrizioni di documenti storici.
Sì, l'abbiamo visto tradurre, interpretare i papiri del Mar Morto, se non ricordo male.
Sì, i rotoli dei Vangeli apocrifi.
Ci sono molte applicazioni.
Roba infilata dentro le mummie che non potevano aprire, ma solo con le risonanze magnetiche,
con le TAC, riuscivano a decodificare solo in parte.
Lui poi a un certo punto dice che innanzitutto il mestiere dell'insegnante oggi non può non essere impattato,
anche assolutamente in maniera positiva, da questi strumenti.
Lui racconta della sua esperienza dove ha creato una specie di sito che è un compendio alla didattica classica
in cui puoi impersonare oppure dialogare in una maniera come se fosse un videogioco con Charles Darwin,
ad esempio, perché l'LM da sotto ha avuto in passo alcune opere di Darwin.
Quindi tu sei sull'isola con Darwin e tu gli puoi fare le domande sugli animali.
Lui ha costruito, sì, dei giochi didattici utilizzando proprio i corpus di opere, in questo caso di Darwin,
e che potevano giocare.
È interessante, ma quello che...
La parte specifica dell'attività di professore è interessante in quest'articolo, ma mi interessa di meno.
Quello che mi interessa di più è che ci aiuta a mettere a fuoco un qualche cosa che secondo me per ora è ancora un po' vago e inespresso.
Ed è come questi strumenti, che noi ne parliamo ogni tanto con scherno e con diffidenza e con paura.
A volte siamo a risvolti con l'occupazione.
Però, raga, sono qui e resteranno.
Esatto.
In un modo o nell'altro.
La PPN è nella piscina.
E non ce li leviamo, a meno che non si trovi un modo per renderli economicamente sostenibili.
Ma questo non è successo per nessuna novità tecnologica.
Vi ricordate come Balmer diceva che l'iPhone non l'avrebbe comprato nessuno?
Perché un telefono da mille dollari, quando i telefoni più avanzati che utilizzavano, non le persone, ma il business, ne costavano la metà, non ha nessuna strada.
E non è così.
Il prezzo, il costo e il prezzo convergono in base all'utilità che dà le persone e si arriva al punto in cui il mercato funziona.
Specialmente per delle tecnologie così trasformative.
Per cui sono qui, certo.
Le arti umanistiche diventano fondamentali perché fondamentalmente le scienze umanistiche
sono lo strumento che abbiamo messo a punto per studiare l'umanità, il prodotto dell'umanità, del cervello umano e delle culture umane
esattamente nella forma in cui le mangia, le analizza e le sputa un sistema a rete neurale.
E facciamo fatica a inquadrare questa cosa perché arriviamo da 40 anni di scienze informatiche
basate sulla matematica dura, sulla matematica binaria e sul, questo non gli ultimi 40 anni, ma dall'illuminismo in oggi
sull'accento per il riduzionismo e il meccanicismo, che ci ha portato fuori dal medioevo intellettuale,
ci ha fatto fare passi da gigante, ci ha permesso di scoprire gli antibiotici e arrivare sulla luna e tutto quello che vogliamo.
Ma sempre di più sta mostrando dei limiti e i limiti sono nell'analisi dei sistemi complessi, dei sistemi caotici.
I limiti in medicina li vediamo tutti i giorni. Perché fare il medico è difficile? Perché possiamo prendere tutti gli studi
controllati in doppio ciclo, in triplo ciclo, col carpiato sull'aspirina che vogliamo, ma se noi diamo l'aspirina a 100 persone diverse
registreremo 100 effetti diversi. Tutti probabilmente, o la maggior parte di questi, gli ridurrà il mal di testa.
Per quanto tempo, con quanti effetti collaterali, per quanto tempo dovremmo usarla, per quanto tempo riusciremo a usarla.
varia completamente per ogni singola persona, per la complessità dei sistemi biologici, che sono studiabili.
Anzi, grazie al riduzionismo e al meccanicismo abbiamo scomposto il corpo umano come degli ingranaggi di un orologio
e studiando come ogni singolo pezzo funziona e interagisce con gli altri abbiamo costruito un modo per comprendere
tanto del corpo umano. Ma non siamo in grado di riprodurlo esattamente e di poter dire con un computer
se io ficco l'aspirina dentro questo corpo, che cosa succede esattamente?
Perché ci sarà sempre il paziente che ti dice
Dottore, quando prendo l'aspirina mi passa un mal di testa ma mi prude la chiappa sinistra
e tu puoi cercare su tutti gli studi del pianeta Terra e non ne troverai neanche uno che parla del prurito alla chiappa sinistra.
È un sistema caotico, come le previsioni del tempo.
No, certo, se noi potessimo applicare le leggi della meccanica classica newtoniana
a ogni singola particella dell'atmosfera e a ogni raggio di sole che arriva sulla Terra
potremmo calcolare delle previsioni del tempo precise al millesimo di secondo
ma non siamo in grado di farlo perché è un sistema talmente grande, talmente complesso
che il riduzionismo casca lì. È impossibile calcolare ogni singola particella.
Meno male, però occhio, perché qui c'è la rivoluzione. Qual è il modo in cui gli esseri umani
hanno sempre cercato di comprendere e di descrivere la complessità in maniera, da una parte, con riduzionismo
va dall'altra con l'intuito, con scienze molto più vicine alle scienze umanistiche.
E, no, stupidamente, il pescatore che va in mare da cent'anni, da quando era bambino e oggi ce n'ha sessanta,
quando io vado a fare una regata in un posto che non conosco, guardo le tabelle delle maree,
guardo le previsioni del tempo, guardo le statistiche, ma poi vado a cercare il pescatore del luogo
e gli dico, oh, che evento fa oggi, domani e dopodomani? E 9 su 10 ci azzecca più lui delle previsioni del tempo.
E lui è esattamente questo, è le scienze umane, è l'intuito ed è quello, ed è esattamente quello
che sono in grado di fare queste intelligenze artificiali, questi reti neurali, che peraltro si approvvigionano anche,
almeno in parte, in quello che sono le reti neurali dedicate ai modelli di linguaggio, anche quelle dei prodotti
delle scienze umane, perché che cosa gli abbiamo dato da mangiare attracciate GPT? Lettere, gli abbiamo dato da mangiare
scritti, parole, per cui le scienze umane che sono state considerate di serie B e un metodo, come dire, grezzo e primitivo
rispetto al riduzionismo e meccanicismo, oggi rientrano dalla finestra e certo si devono complementare le due cose.
Allora, chiaro, io sono ovviamente in questa discussione, che ci porterebbe via ore, molto coinvolto,
perché essendo, avendo scelto di fare come professione il ricercatore e il professore nelle discipline informatiche,
che poi mi sono trovato molto spesso a contatto e devo dire anche proprio professionalmente, da tanti anni
lavoriamo a contatto diretto con i colleghi invece del mondo del patrimonio culturale e di quelle che
chiamiamo in generale scienze umane. Poi ho anche sposato una moglie che, come sapete tutti, l'abbiamo detto
tante volte insegna storia e filosofia, quindi, diciamo, è direttamente coinvolta anche con queste discipline.
Quindi questo incontro-scontro tra le scienze cosiddette dure e le scienze umane va avanti da tantissimo tempo
e certamente tutto il Novecento è stato un secolo in cui, come raccontavi tu, dopo le illusioni o dopo il sogno
del determinismo, dell'illuminismo e poi successivo del positivismo, si è visto come questa complessità del mondo
non viene dominata con il determinismo e con il riduzionismo.
O non con il riduzionismo da solo.
Non da solo.
Dove non mi trovo molto quando tu dici, anche se capisco la provocazione, tu dici questi sistemi oggi
stanno facendo qualche domanda in più sul confine tra questi due mondi, perché che le reti neurali in realtà
veramente possano in qualche maniera somigliare ai nostri processi mentali è una discussione molto aperta
e onestamente io non mi sentirei nemmeno di dirlo.
La vera domanda, la vera provocazione, adesso poi torno velocissimamente all'articolo perché dico un passaggio
che mi è piaciuto tanto, la vera provocazione è che ci stiamo facendo qualche domanda sul fatto
come è possibile che dei sistemi che sono fondamentalmente statistici poi si avvicinino così tanto a quello che noi percepiamo
come umano, come un modo fluente di gestire il linguaggio.
Perché Max, la nostra corteccia cerebrale è in gran parte statistica, cioè funziona nello stesso modo.
Tu dici?
Eh beh, sì, sì.
Da quello che ho studiato io non siamo a queste certezze, no?
No, non siamo a queste certezze come funzionamento globale di tutta la corteccia,
ma che se tu prendi piccoli pezzi della corteccia e col nostro riduzionismo vai a vedere come funziona
l'integrazione e riconoscimento di pattern a livello di reti neuronali, quelle vere e quelle biologiche,
funzionano in stessa maniera.
Reti neuronali che si organizzano con delle connessioni intricate e a più livelli
e con dei pesi che la trasmissione elettrica attraverso queste reti attribuisce a ognuno.
Abbiamo le reti neurali informatiche, le abbiamo copiate da lì.
Per cui a livello almeno non micro di singolo neurone, ma di un sistema complesso, ma non complesso
come tutto il cervello di neuroni, funziona esattamente come quelli, perché sono studiate apposta
queste tecnologie per mimare quel tipo di funzionamenti e infatti funzionano bene e molto meglio
di tutte le scienze precedenti nel riconoscere pattern come fanno alcune parti del nostro cervello,
nel riconoscere la scrittura, nel riconoscere i suoni, nel riconoscere la voce, nel riconoscere
la parola, nel riconoscere un tumore in una radiografia che non viene riconosciuta misurando
e dicendo ma questo è due, quest'altro è tre, due diviso tre fa x, lo moltiplico per
giù, no, a un certo punto c'è...
Infatti la pattern recognition è la vera madre dell'intelligenza artificiale...
E certo, e delle reti neurali, perché permette di fare un qualche cosa che va oltre il riduzionismo,
è un qualche cosa che serve a riconoscere dei pattern appunto in un sistema che altrimenti
è caotico, è una serie di puntini bianchi su uno sfondo nero di un attack che l'occhio
inesperto dice boh, più o meno assomiglia a un polmone, il neurologo, l'oncologo esperto
che ne vede da 40 anni dice ta quello lì è un cancro e la macchina con la rete neurale
a cui vengono fatte vedere così tante di queste cose è in grado di dire guarda che quello
lì molto probabilmente è un cancro con una certa probabilità e allora mettere insieme
l'occhio e il cervello del neurologo e questo sistema, più altri sistemi che invece
il riduzionismo, tutto quello che vuoi, il calcolo dei rischi, le priorità e quello che vogliamo
di quel povero malato ci possono aiutare a dare un qualche cosa di più, uno strumento in più
ma io su questo sono assolutamente d'accordo
in questo non supera, perché non è il caso, ma aggiunge qualche cosa, ci dà un qualche cosa e ci permette
di superare un limite duro contro cui il nostro riduzionismo stava sbattendo da una vita
perché queste robe qui sono interessantissime per lo studio dei farmaci, per lo studio della
la genomica, per lo studio, perché ragazzi lì i dati sono talmente tanti che sono come i dati che ci ruba facebook attraverso il suo tracking pixel e questi sistemi sono utilissimi per riconoscere dei pattern dentro quei dati lì.
Il focus dell'articolo che mi ha colpito particolarmente e che penso che sia la degna conclusione di questa interessantissima discussione è che l'autore essendo un umanista vede la sfida nell'educazione
e dice la sfida vera per noi è quella di non lasciarci guidare da un appiattimento generato dalla semplicità e dalla facilità con la quale questi strumenti poi sono utilizzati per generare testi che possono poi essere ripetitivi, che non hanno creatività eccetera eccetera
ma è una sfida che dobbiamo accogliere e prendere in pieno nell'usarli noi in maniera creativa
E certo, ma io andavo oltre il significato di questo articolo, dicevo che questo articolo mi ha ispirato, mi ha aiutato a mettere a fuoco questo pensiero su questi strumenti che ci danno oggi
poi lui si è molto centrato su e io sono d'accordo, questi strumenti avranno un sacco di dati positivi e di benefici, un sacco di rischi e di dati negativi che stiamo già vedendo
I dati negativi li vediamo, il generare roba a pappagallo, il ledere il copyright degli artisti
Soprattutto nella scuola, figuriamoci, produrre il tema, copiare i compiti, generare le soluzioni dei compiti
Hanno ammazzato il mercato delle tesi di laurea
È un dramma
La volta si pagava
I poveri copywriter
Delle tesi di laurea che sono ridotti sull'astrico perché non posso più, è proprio così, è proprio così
E però ecco, ogni tanto bisogna anche cercare di vedere, di buttare l'occhio al di là del brutto e vedere le possibilità del bello, delle gioie che ci può dare
O in che cosa questa nuova tecnologia ci può fare andare più forte
Che cosa sta succedendo al mondo, caspita
Eh sì, e quello che fa andare più forte Digitalia, voi lo sapete che cos'è?
Ebbè
I donatori
I nostri produttori
I nostri produttori
I nostri produttori
Producono
Sono proprio loro
I produttori esecutivi
Gli emeriti
Digitaliani
Quelli con la stellina a fianco al nome
Quelli con
Avete presente i generali dell'esercito
Che hanno tutte quelle robe, quelle patacche, quelle stelle, quelle medaglie, eccetera
I nostri produttori esecutivi sono così
Noi ce li immaginiamo pataccati, smedagliati e mostrinati
Perché sono quelli grazie ai quali noi siamo qui da 15 anni passati, quasi 16
A chiacchierare con voi, ad analizzare il mondo della tecnologia e i suoi risvolti sull'umanità
Come contribuiscono, come rendono possibile Digitalia e produttori esecutivi
Contribuendo economicamente
Digitalia è un'operazione value for value
Che vuol dire che non è gratis
Ma è solo trasmessa, distribuita
Come una trailer gratuita del software
Da assaggiare gratuitamente
E a cui contribuire nel momento in cui entra a far parte della vostra ricetta settimanale
Quanto lo decidete voi, ogni quanto lo decidete voi
Ma donare Digitalia è facile
Basta utilizzare uno dei metodi che vi mettiamo a disposizione
Sono tutti sul sito
PayPal, Satisfay, Bonifico Bancario, Bitcoin On Chain
O metodiche del podcasting 2.0
Con le trasmissioni dei Satoshi su rete Lightning
In cambio, oltre a lavorare per voi
Vi ringraziamo in ogni trasmissione
Sia nella notte della puntata
Sia in diretta
Come fa il nostro professore
Che ha la nostra voce ufficiale
E prendiamo il volo per i produttori della puntata 777
Cominciando con i nostri value for value streamer
Stefano, Arzigogolo, Giacal, Paolo Bernardini
Abbiamo poi un boost di user 86143201
Che ci manda anche un messaggio
Prova, prova, prova
Ricevete?
Finalmente sono riuscito a far partire questo metodo di abbonamento tramite Fountain
Ecco un piccolo boost di inaugurazione
Così da oggi sarò in regola con il mio abbonamento
Grazie per gli ottimi contenuti che portate ogni settimana
Ciao
Ciao user anonimo
Ricordati che su Fountain ti danno un codice abbastanza illegibile
Se vuoi cambiare, metterci il tuo nome
O un nickname simpatico da qualche parte in interfaccia
C'è sicuramente
E grazie intanto per il tuo contributo
Abbiamo un altro boost di H. Grinta
Boost!
Mille stats, no, 500 stats da H. Grinta
Grazie, grazie
E mille dall'utente anonimo di Prenta
Grazie di cuore
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Grazie davvero
Stefano Cutelleci elergisce una donazione ricorrente da 1,1 euro
E ho messo al plurale, vediamo un po'
Poi abbiamo Fiorenzo Pilla con una donazione singola da 1,11 euro
Davide Corradini con una donazione ricorrente da 1,63 euro
Grazie
Stefano Fiorenzo Davide, sì
Matteo Masconale e Mas7U
Mas7U
Che ci danno due donazioni ricorrenti da 2 euro al mese
Mas7U
Ma se tu
Ce l'aveva detto?
Mi sembra di sì
Mi sembra che ce l'hanno spiegato
Ma se tu
Ma se tu
Ma se ma
Mas7U pure non c'è male
Suona bene
Abbiamo poi le donazioni ricorrenti da 3 euro al mese
Di Alessio Conforto
Matteo Enrighi
Massimiliano Saggia
Federico Bruno
Danilo Sia
Massimo Dallamotta
Arnaud Van Der Gissen
Alex Ordiner
Stefano Orso
Alessandro Lazzarini
Edoardo Zini
Roberto Barison
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Antonio Turdo
Davide Foglierini
E Nicola Pedonese
Mitici
Grazie a cuore
Grazie di cuore a tutti
Donazioni ricorrenti da 4 euro di Marcello Piliego
Maurizio Verrone
E 4,26 euro di Matteo De Lucia
Grandissimi
Donazioni ricorrenti da 5 euro di Massimiliano Casamento
Paolo Lucciola
Pasquale Maffei
Matteo Carpentieri
Grazie
Donazione singola da 5,32 euro di Fabio Nascimbeni
Grande Fabio
E una sequenza di donazioni ricorrenti da 5,32 euro di Consultec SRL
Ioanni Herrera, Francesco Paolo Sileno, Giulio Gabrielli, Andrea Sinigaglia e Cristian Fabiani
Grazie
Grazie di cuore
Donazione ricorrente da 8 euro di Massimo Passerini
Grande Massimo
E inauguriamo la zona dei grandi produttori con donazioni singole da 10 euro di Marco Chizzini e Matteo Capello
Grazie
E le donazioni ricorrenti di Cristian Masper e Maurizio Galluzzo sempre da 10 euro
Grandi, tutti i grandi produttori grandissimi, grazie
Donazione ricorrente da 10,58 euro di Nicola Carnielli
1.000 satoshi da panorino di Satoshi da panorino di Satoshi, 10.000 satoshi?
Quanto sono 10.000 satoshi?
E non lo so
E' facile, come una vecchia lire, come una vecchia lire
5 euro
Sì, no, mille, sono 10 euro
Più o meno, abbiamo superato i 100 adesso
Ma allora con i 777.777 satoshi, Marco Ciacconi, si inaugura lead, executive producer di questa puntata ed è una bella donazione
Credo che sia la donazione record della storia di Digitalia
Credo
Andiamo subito al suo messaggio
Grazie, vi invio una transazione a tema per la puntata 777
Per sdebitarmi, scusate, di anni e anni a scrocco
Siete un piacere da ascoltare nei viaggi in auto per i mille meriti vostri
E anche perché ormai il mio algoritmo dell'applicazione di audio streaming è irrimediabilmente rovinato dalle immondizie che ascoltano i miei figli
Si passa senza preavviso dal prog rock a geolier ed è una mazzata ogni volta
Ti capisco, ti capisco
Ci siamo vicini
Meglio i podcast, non fermatevi, usa pure il nome completo per adesso non mi sono ancora dato al narcotraffico
Marco, grazie di cuore per la tua donazione
Ci hai fatto fare un sorriso perché non ti dico i figli miei che cosa mi passano
Posso immaginare, figurati che cosa spasserà il figlio di Michele
Passa una generazione, siamo veramente, vibriamo nell'attesa di sapere, di conoscere che musiche verranno fuori
Perché dopo le ultime, gli ultimi generi venuti prodotti dal genere umano
Grazie a tutti i produttori esecutivi, trovate il vostro nome scritto sulle note della puntata su digitalia.fm
Slash 777, puntata sacra ovviamente
Grazie a tutti i produttori di oggi, continuate a darci la mano, noi continuiamo a lavorare per voi
E grazie intanto agli amici che ci seguono dal vivo, Pippo Baudo, Manuel Zavatta, Giuliano Arcinotti, Max e di nuovo Manuel e Giuliano
Voglio la spilletta di digitalia per il gilet da moto
Abbiamo qualche produttore esecutivo o qualche ascoltatore che produce gilet da moto e robe del genere
O spillette semplicemente
No no, spillette da moto, assolutamente
E' no, basta se lui c'ha già il gilet, gli diamo solo la spilletta
Certamente, certamente, per il cut
Va bene, va benissimo
Non so perché Giulio ci ha messo questo articolo sul Mandela Effect
Non sono riuscito a capire a cosa si volesse riferire
Però forse perché in una delle riflessioni sull'effetto Mandela in fondo c'è il discorso della fragilità della nostra memoria collettiva
E di quanto questa può essere in qualche modo ulteriormente, può essere fragile e in qualche modo ulteriormente manipolata
Attraverso la produzione di immagini solo apparentemente reali che ci mettono in mano gli strumenti moderni appunto a rete neurale
L'effetto Mandela è una roba abbastanza particolare
E' un falso ricordo
Ma che siamo sicuri sicurissimi intanto da fare una statua
E' un falso ricordo collettivo
E' un falso ricordo collettivo
E' un'allucinazione collettiva
Ed è una roba abbastanza...
E' una roba studiata dagli psicologi
Che trovano spesso alcuni elementi che fanno pensare...
I parapsicologi dicono che è colpa degli universi paralleli o di robe del genere
E gli psicologi non para dicono che sono semplicemente i cervelli umani che si assomigliano tutti
E avendo tutti gli stessi imprinting e più o meno la stessa cultura, gli stessi input culturali
Determinati fenomeni, determinati simboli, determinati avvenimenti li ricordano tutti sbagliati nella stessa maniera
Ed è misurata la cosa
No, l'effetto Mandela si arriva dal fatto che quando hanno fatto questo studio
Sul ricordo di Mandela c'è una grossa percentuale di persone
La maggioranza, il 60% delle persone intervistate ricordavano che Mandela era morto durante la sua prigionia
Cosa falsa perché Mandela non è morto durante la sua prigionia
Ma è morto dopo essere stato liberato
E Darth Vader non ha mai detto Luke, io sono tuo padre
Ha detto no, io sono tuo padre
No, io sono tuo padre
Esattamente
E l'omino del Monopoli?
Senza il Monopolo
O col Monopolo
Max, l'omino del Monopoli
Non ne ho proprio idea, mai giocato il Monopoli
Ma va
Che devo fare?
Comunque se pensate all'omino del Monopoli, quello un po' cicciotto
A me viene in mente il Monopolo
Col Monopolo
A tutti ci viene
Con Monopolo
A tutti viene in mente l'omino col Monopolo che corre
Che invece non ce l'ha
Ma in realtà non ha il Monopolo
È un ricordo falso
È un effetto Mandela
Ed è vero
Quindi l'esperienza umana
La memoria collettiva umana
Può essere fragile e manipolata
E questi strumenti possono contribuire in qualche modo a distorcere
O a impiantare dei ricordi falsi
Se la alleniamo su dei ricordi falsi
Ma chi se ne frega?
Adesso io tiro fuori la provocazione
Ma chi se ne frega?
Ma sì, dai
Avete mai visto Strade perdute?
Brutta traduzione del film di David Lynch
Lost Highway
Quindi l'autostrada perduta
Quindi la strada perduta quantomeno
Una strada perduta, quella della sanità mentale
Non sono le strade perdute
C'è una battuta
Una battuta non in senso comico
Di uno dei personaggi
Che gli chiedono qualche cosa del tipo
Perché non utilizza una telecamera
Una roba del genere
Un camcorder di quei tempi
E lui dice
Perché io non voglio necessariamente ricordarmi le cose
Come sono avvenute
Voglio ricordarmene come me le ricordo io
E per carità
La nostra memoria ha dei meccanismi
Di abbellimento, di censura
E di parzializzazione delle cose
Che abbiamo messo a punto
In millenni di evoluzione
E non è detto che l'esperienza pratica
L'esperienza esatta e precisa
Del ricordo come è avvenuto
Poi dipende di che cosa parliamo
Ovviamente se parliamo di dati storici
È un altro discorso
Se chiedi a un RLM
Quando è morto Mandela
E vi dice prigionia
Se io che cancelliamo i campi di concentramento
Se vogliamo fare la reduzione ad Hitlerum
Certamente no
Non era necessario
Ma va bene
Però poi rende il concetto
Il rischio è quello
Però per altri versi
A me piace ricordare
L'omino del monopoli
Col monocolo
E va a fare un zoom
Mi dice che non ce l'aveva il monopoli
E ho il kit kat
Senza il trattino
Tra kit e kat
Cose di cui non mi sono mai posto il problema
E vedi
Ma perché conduci un'esistenza semplice
Invece le mie riflessioni
Filosofiche
Fisiologiche
Fisiologiche
Sono fisiologiche
Esatto
Difende dalla location
Dipende da dove le fai le riflessioni
Esatto
In the bininging
Certamente
Ecco in the bininging
Ok
Va bene
Come si chiama questa cosa
D'informazione del linguaggio
Ah non lo so
Che sei un medico
Ok
Eh allora
Vabbè
Questo fa sicuramente
Il paio con la post-historia
Eh certo
Il titolo del capitolo
Va bene
Va bene
Michele
Questa roba
Della pubblicità
Com'è che
Devi stare attento
A non guardare nell'abisso
Perché poi l'abisso
Guarda dentro di te
L'abisso è te stesso
Ecco
Qui è la stessa cosa
Con
Glance
Che è l'applicazione
Che ti mette
Gli annunci pubblicitari
Sulla lock screen
Che esiste già
Per i
Per i
Telefonini
Ma
A quello che ho capito
Samsung
Si è messa d'accordo
Con Glance
Per tirare una fuori
Una roba
Alimentata
L'intelligenza artificiale
Che non solo ti mette
Le pubblicità
Sulla lock screen
Ma con la faccia
Ma con la faccia tua
Ma con la tua faccia
Cioè ti fa vedere
Come ti starebbero bene
Quei jeans
Come ti starebbero bene
Quegli occhiali
Mettendoci dentro la tua faccia
Esatto
Per ora
Per ora
A parte
Che due
Tipo dieci
Un'anni fa
Parlavamo
Di tutte le cose
Bello di tutte le cose
Belle che possono uscire
Dall'intelligenza artificiale
Ecco
Se guardi a te stesso
Insomma
Se certo
Se guardi a te stesso
Che magari sei
Oppure sei
Sei a New York
Che ti vendono il volo
Il volo per New York
Va bene
Per ora
È una feature
Che è opt-in
Vedremo poi
Tra qualche mese
Cosa succederà
Quindi non guardare
Troppo a lungo
La pubblicità
Perché la pubblicità
Potrebbe guardare
Dentro di te
Potrebbe mangiarti
E vabbè
Ok
Vi ricordate
Quando
Vi avevamo detto
Che prima o poi
Sarebbe venuto fuori
Ma figu
Ma era l'idea
Questi strumenti
Intelligenza artificiale
In realtà
Come la macchina fotografica
Di Terry Pratchett
Che in realtà
Dentro c'era un demone
Che col pennello
Che faceva
Che riproduceva
Pennello e colori
Sulla pergobena
Quello che
Arrivava attraverso
Ecco
Noi dicevamo
Della stessa maniera
Si scoprirà
Che questi strumenti
Intelligenza artificiale
In realtà
Col cacchio
Che sono reti neurali
Sono dei turchi
Meccanici di Amazon
Che rispondono
Su delle chat
Direttamente
Agli utenti
Che pensano
Di dialogare
Col computer
Ma di quanti
Turchi hai bisogno
Non una start up
Di qualsiasi
Una start up
Che ha preso i milioni
Da Microsoft
Che è stata finanziata
Da Microsoft
Si è rivelata
Per essere
Come costituita
Da 700 impiegati indiani
Che fingevano
Di essere
Dei chatbot
E ci riuscivano
Bellissimo
I famosi indiani
Meccanici
Esatti
Quindi loro
Prendevano i milioni
Da anzi
Le decine
Forse anche
Centinaia
Di milioni
Da varie aziende
Fondi di investimento
E li mettevano
In
Appunto
Prendendo
In tastiere
In India
Che tra l'altro
Scrivevano codice
Perché poi
Da quello che ho capito
È una start up
Che
Di
Di coding
Basato
Basato sull'AI
Quindi
Mi domando anche
Come
Come funzionasse
Vabbè però
C'è chatbot
Quindi
Probabilmente
Erano di supporto
Boh
Esatto
Insomma
L'azienda
Builder.iai
Stava andando
A capa l'aria
Hanno cambiato
CEO
E il nuovo CEO
Ha scoperto
Il merdone
Ha trovato il merdone
Ha trovato i 700
I milioni
Ma voi che ci fate
Qua nel mio ufficio
E quindi
È andata così
E
Basta
Credo che adesso
Entrino in causa
In causa
Ma non entrano
In prigione
Direttamente
Ok
E non ci stanno
700 indiani
A me vale un po' di truffa
Noi gli indiani
Come il CEO
Precedente
Michele
Tu come sei
Come self-ostatore
Compulsivo
Sì
Lo sai che sei considerato
Un soggetto pericoloso
Da YouTube
Certo
Da YouTube
YouTube ti considera
Pericoloso
Esatto
È
Un
Video
Fatto
Da uno YouTuber
Era anche piuttosto famoso
Che si chiama
Che si chiama
Che si chiama
Jeff
Jeff Grilling
Se non sbaglio
Gardner
Va bene
Si chiama Jeff Bezos
Va bene
Il quale
Ha fatto un video
In cui
Spiegava
Come mettere in piedi
Un sistema
Multimediale
Sulla rete
Di casa
Quindi
Non parlava
Assolutamente
Di strumenti
Pirateschi
Nessun
Arr
Stack
Niente
Sonar
Niente radar
Ma semplicemente
Come mettere in piedi
Una condivisione
Di file video
Che voi potreste aver
Tranquillamente
Scaricato
Ricomprano
I vostri
DVD
Utilizzava
Liberelec
Tu lo conosci
Liberelec
Sì
È un software
Anche più
Diciamo
Non più
Sulla
Sulla cresta
Sulla cresta
Dell'onda
Però
Sì
Assolutamente
È una specie
Di box
È un sistema
Operativo
Completo
Che trasforma
In un media center
Una macchina
Credo
Basato su
Codi
Sul caro vecchio
Codi
Quindi
Voi fate
Il vostro media center
Sul raspberry
Sul raspberry pi
Ecco insomma
Ha messo su un video
In cui spiegava
Come installare
Questa distribuzione
Ed è stato
Flegato
Come
Pericoloso
Dangerous
Or harmful
Content
Da
Da quello
Che inizialmente
Sembrava essere
Un classico errore
Della moderazione
Via intelligenza artificiale
Di youtube
Che tra l'altro
Gli era già successo
Su un video
In cui spiegava
Come installare
Jellyfin
Di cui abbiamo parlato
Qualche settimana fa
Che è un altro
Media center
Jellyfin
Esatto
Niente che sia
Necessariamente utilizzato
Per guardare
Il materiale pirata
Assolutamente sì
La volta precedente
Poi era finita
Con il
Il verdetto
Di un moderatore umano
Che gli aveva
Credo sbloccato
Il video
Questa volta
Pare
Pare di no
Pare che
Esatto
L'umano
Ha confermato
Il verdetto
Dell'intelligenza artificiale
Quindi questo video
Oggi
Non è
Non è disponibile
Su youtube
Bella storia
E quindi
Solo per il fatto
Di proporre
Self hosting
Contenuti
Pericolosi
Ma d'altra parte
Quando ci sono i gruppi
Di interesse
Cioè capitali
Che spingono
Verso determinati
E lì
Il problema
Uno dei problemi grossi
Con questi sistemi
A rete neurali
Che prima dicevamo
Possono aiutarci
A darci degli nuovi strumenti
Per interpretare la realtà
E che possono
Possono interpretarla
A seconda delle voglie
Di chi ce li mette a disposizione
Esatto
Questo è uno dei problemi
A seconda del prompt
Che ci metti dentro
In generale
La tecnologia
Come anche le autoradio
Esatto
Il nostro
Il nostro supereroe preferito
Credo
Capitano Agico
Esatto
Secondo solo a Superciuc
Che è il nostro
Massimiliano Capitanio
Commissario dell'Agico
Ha lanciato l'allarme
Rispetto all'approccio
Dei costruttori
Di automobili
Nell'eliminare
Ormai di default
La radio FM
Dai sistemi di infotainment
La palla passa
Al governo
Non sono
E cito
Non sono solo
A rischio
Migliaia di posti
Di lavoro
Ma anche
Un fondamentale
Presidio
Della nostra democrazia
Adesso
Sì
La radio
Apparentemente
Radio DJ
È un presidio
Della nostra democrazia
Adesso poi
Un'altra cosa
Che ha colpito
Il mio occhio
Su questo articolo
È stato che
Tra i vari numeri
Che da Capitanio
Adesso sto cercando
Dice tipo
Che ogni giorno
28 milioni
Di persone
Utilizzano
La macchina
Adesso
Io mi sono andato
A guardare
Il parco auto
Il parco auto
In Italia
Il parco auto
In Italia
È di circa
Se ci mettete
Anche autobus
E
Vabbè
Anche
Il trasporto
Camion
E furgoni
E si arrivano
Più o meno
46 milioni
Di automobili
Che sono comunque
Credo
Più dei
Quasi più
Dei maggiorenni
In Italia
Perché l'Italia
È uno dei paesi
Con la penetrazione
Delle macchine
È più forte
Quindi vorrebbe dire
Che in pratica
Più di una macchina
Su due
Viene presa
Ogni
Ogni giorno
E tutti quanti
Accendono
L'autoradio
Non lo so
La vostra esperienza
Empirica
Ma le macchine
Sotto casa mia
Non vengono prese
Così spesso
Voglio dire
Che vengono eliminate
Completamente
Le autoradio
In macchina
Qual è il senso
Questo grido
Di dolore
Il grido di dolore
È che
I venditori di auto
Grattano tutto
Quello che possono
E lo trasformano
In optional
Per farlo sparire
Dal costo
Dell'automobile
Di listino
E l'ennesima cosa
Che è stata grattata
È quella
Fino a ieri
C'era la radio
Dub
Come optional
E la radio FM
Di base
E oggi
La gente
Con l'infotainment
Ascolta Spotify
Ascolta Apple TV
Attraverso Carplay
E qualcuno
Ha iniziato a dire
Ma effettivamente
Se togliamo la radio FM
A noi
Non ci costa niente
Anzi
Ce la mettiamo lo stesso
Ma la lasciamo disabilitata
E se uno
La vuole abilitata
Gli aggiungiamo
150 euro
Sul costo
Come optional
Eccetera
Ma non è giusto
Hanno fatto i loro calcoli
E hanno pensato
Che l'adozione
Di questo strumento
Può
Valere la pena
Di fare questo switch
Di toglierlo gratis
A tutti
E di darlo a pagamento
A quei pochi
Che proprio
Veramente lo vogliono
Ma questo ci fa capire
Prima di tutto
Quanto
Chi lavora
Dentro a questa
Agicom
Se ci fosse
Stato bisogno
Di puntualizzare
In altro modo
Non è lì
Come garante
Nei confronti
Del popolo
Del popolo
Ma è lì come garante
Di interessi privati
E di gruppi di potere
Perché
Lasciamoci stare
Il grido di dolore
Non è l'allarme
Per i poveri cittadini
Che non potranno più
A vedere la loro
La loro democrazia
Difesa dal DJ Time
Di Albertino
Che poi probabilmente
Non esiste più
Ma
Credo che
Le radio
Dici
Ma certo
Max
Cioè
La tecnologia
Va avanti
Non è che possiamo
Continuare a obbligare
A vendere
A comprare
E a vendere
I cavalli
Da mettere
Nelle nostre
Se compri un appartamento
Oggi deve avere
Il box auto
Non deve avere
La stalla
Cazzo
Poveri cavalli
Poveri stallieri
Poveri maniscalchi
Ok
Va bene
Però
E poveri scrittori
Di tesi
Come dicevamo
Spingiamo per aumentare
La copertura
Delle reti cellulari
Nelle gallerie
Nelle zone impervie
Eccetera
Perché con quelle
Oltre a difendere
La democrazia
E ascoltare
Le previsioni del traffico
La gente può anche
Chiamare aiuto
Nel momento in cui
Buca una gomma
O fa una capriola
Sull'automobile
O resta semplicemente
In panne
Quello sì che
Può essere passo avanti
Invece di difendere
Anche perché forse
Non sa che
Radio DJ
Ha l'applicazione
Ma certo
Tutte
Ma lui dice
Non dappertutto
E quindi la radio
Eccetera
Vero
Approfittiamone
Per aumentare
La copertura
Ci mancherebbe
Non era solo
Per rimarcare
Come appunto
La persona
È molto attenta
A un certo tipo
Di interessi
E per
Come se ce ne fossero
Se bisogno dare
Un tono
Un colore
Quando vengono fuori
Tutte altre esternazioni
Sul discorso
Dei diritti d'autore
Sulle partite di calcio
E cose del genere
Va bene
Cavi Sottomarini
L'Unione Europea
Vuole fare fuori Huawei
Beh qui
Qui l'avevo messo
Un po'
Più come
Uno spoiler
Perché
È uno spoiler
Volevo chiedergli proprio quello
È uno spoiler
Ci crediamo
È uno spoiler
L'accendiamo
L'abbiamo fissato la data
Oh che bello
Ti è sfuggito
Ti è sfuggito
Ah no
Perché l'abbiamo fatto
Su un canale
L'hanno fatto
A mia insaputa
L'abbiamo fatto
In saputa
Faremo uno speciale
Sui cavi
Sottomarini
Però
L'articolo
Comunque
Si colloca
In questo discorso
Ovviamente
Geopolitico
L'abbiamo fatto
In maniera
Molto simile
Sul mondo
Dei satelliti
E sulla
Integrazione
Della internet
Che conosciamo
Con i satelliti
Quindi entro l'estate
Arriva Max
Entro l'estate
Arriva
Ragazzi
Preparate le pine
Facciamo uno speciale
Cavi sottomarini
Facciamo uno speciale
Con le bolle
Uno speciale
Con le bolle
In questo caso
Si parla dell'esclusione
Di Huawei
Che sono i cinesi cattivi
Dal mega mercato
Dei cavi sottomarini
Ma magari ne parliamo
Nello speciale
Con i
Con i chip
Gender
No come che si chiamavano
Non binari
I chip non binari
Non binari
Va bene
Pornhub
Sospende
L'accesso
In Francia
Per protestare
Contro la verifica
Dell'età
Degli utenti
Liberté
Galite
Niente porn
Per te
No porn
Per te
E tra l'altro
È uno scenario
Ampiamente
Che si può pensare
Succede in Italia
Tra un po'
Perché la legge francese
Non mi è sembrata
Tanto diversa
Da quella
Da quella italiana
Insomma
Hanno messo in piedi
L'obbligo
Da parte
Dei fornitori
Di amore digitale
Di fare
La verifica
A doppio cieco
Dell'identità
Quindi molto simile
A quello
Che ha fatto
L'Italia
Tra l'altro
Credo anche loro
In quel caso
Senza indicare
Uno strumento
Uno strumento particolare
Pornab
Ha detto
Maria Ioesco
E quindi
Uscita dal mercato
Francese
Che poi
Uscita sempre
Con molte virgolette
Perché poi
Come al solito
Poi quelli che fanno
I badili
In questo caso
Le VPN
In questo caso
Schizzano al mille per cento
Le registrazioni
Max
Userei un altro termine
Ma che vuoi da me
L'articolo
L'ha messo in dolce
L'articolo
Il titolo
L'articolo
E' vero
E' vero
C'è nell'articolo
Complimenti al titolista
Non è con queste VPN
Che schizzano
Non sono stato io
Complimenti a Sergio Donato
Di D-Day
Per il titolo
Va bene
Va bene
Cosa ci manca
Va bene
Il bromance
Finito
No
Questo
Lo lasciamo
Grazie
Che è uscito
Su tutti i giornali
Due
Perché
Vabbè
Senza commentare
Dedichiamo un piccolo pensiero
Alla fine
Di questa meravigliosa
Storia d'amore
Che tutti pensavamo
Sarebbe durata in eterno
Sì sì
Come no
E' così fuori
La fine dell'eternità
Come diceva Asimo
Però Max
Io adesso
Dica
Così
Siamo alla fine
Siamo all'ultima colonna
Che cosa ti ripeto
Che basta
Ah ce n'è un'altra
Ce n'è un'altra
Ma io devo
Devo trovare
Vai Max
Riapri Trello
C'è ancora qualcosa per te
Porca miseria
Che
Trovassi
Ogni volta che ci sei
Vogliamo chiudere così
In maniera così
Sbarazzina
Eccolo qua
Vai
Stelle tecnologia
L'oroscopo digitaliano
Per chi sogna 8 bit
Bilancia
Passerai l'interno
Una settimana a scegliere
Tra due modelli
Di smartphone
Alla fine deciderai
Di non comprare nessuno
E terrai ancora
Il tuo vecchio telefono
Con la batteria
Che dura meno
Di una sigaretta
Elettronica
Gli amici ti criticheranno
Ma tu sarai fiero
Ma tu sarai fiero
Del tuo senso
Di responsabilità
Pesci
Settimana di illuminazione tecnologica
Ti rendi conto che la tua vita
È diventata troppo digitale
E decidi di fare un detox
Dai social
Dura 8 minuti
Alla fine ti ritrovi su Reddit
Alle 3 di notte
Leggendo teorie
Cospirazioniste
Su come gli assistenti vocali
Ti spiano
Mentre dormi
Signore e signori
I gingilli del giorno
E dopo l'almanacco
Lo sapete
Finisce sempre
Nella stessa maniera
Con i gingilli del giorno
I regali dei digitaliani
Per i digitaliani
Le voci digitalia
Che selezionano per voi
Hardware
Software
Letteratura
Qualsiasi cosa
Che abbia attendenza digitaliana
Che abbia colpito
La loro curiosità
Stravolta la loro esistenza
O qualsiasi sfumatura
Nel mezzo
Lasciatemelo recuperare
Perché era rimasto
All'inizio della nostra timeline
Eccolo qua
Prego
Max vuoi cominciare tu
Grazie
Grazie per l'oroscopo
Ci era mancato veramente
Veramente tanto
Ma volentieri
Come sapete
Sono sempre alla ricerca
Di nuovi libri
Nuove cose
Da rintegrare
Alla nostra biblioteca
Digitaliana
Ho trovato questo
Interessantissimo
Saggio
Ma con un
Cento
Quasi romanzato
Di Massimiano
Bucchi
Che si intitola
Confidenze digitali
Vizi e virtù
Dell'innovazione tecnologica
L'autore
A modo suo
Devo dire
Che ho letto
Qualcuno
L'ho scoperto
L'altro ieri
L'ho rapidamente acquisito
E ho letto
Qualche passaggio
L'autore
L'autore
L'autore
L'autore
L'autore
Fa un po'
Il discorso
Che vogliamo fare noi
E cioè
Quello di guardare
Come la tecnologia
È riuscita
A introdursi
All'interno
Delle nostre vite
E in qualche maniera
Possa alternare
Vizi e virtù
Quindi è una lettura
Veramente molto interessante
Che ci fa
Come dire
Guardare un po'
Da vicino
Alcune abitudini
Che stiamo prendendo
Rispetto a questi
Onnipresenti
Gingilli digitali
Grazie Mark
Max
La biblioteca digitaliana
È sempre più ricca
Michele
Allora
Io invece ero
Alla ricerca
Di un
Di un nuovo
Terminale
Da installare
Su una macchina Windows
L'unica macchina Windows
Che uso
È quella che
Uso in ufficio
Quindi a studente
Non per farmi
I fatti miei
E quindi
Alla fine
Sono atterrato
Su Tubby
Lo trovate
Su Tubby.sh
È un terminale
Moderno
Nel senso che
Cioè
In realtà
È proprio
Il nome
Il sottotitolo
Del progetto
Un terminale moderno
È multipla
Piattaforma
Quindi
È per Windows
Per Mac
E Linux
Credo
Abbia un po'
Tutto quello
Che vi può servire
Dal
Dal
Client
SSH
Alla possibilità
Poi di integrare
Anche shell
Diverse
Da
Visto che
Parliamo di
Ambiente Windows
È possibile
Aprire
Nella stessa finestra
Anche PowerShell
Il subsystem
Di Linux
Git Bash
E così
E così
Compagnia cantante
Insomma
È carino
Bello da vedere
Alle tab
È possibile
È possibile
Splittare
La finestra
In più
Terminali
In modo di avere
Tante cose
Sotto gli occhi
Temi
Shortcut
Alla versione
Portable
E ha anche
Il Quake
Mode
Che per chi
Se lo ricorda
Schiacciate un tasto
E vi scende
Il terminale
Dal
Bordo
Dello schermo
È gratuito
Che anzi
Sono abbastanza sicuro
Che è anche
Open source
Perché poi
È il suo
Repositor
Github
Basta
Tabby.sh
Lo trovate lì
Ovvio
È chiaramente
Gratuito
Ma potete fare
Una donazione
Allo sviluppatore
Grazie Michele
C'è sempre bisogno
Di un terminale
Nuovo da provare
O quantomeno
Se non ce n'è bisogno
È sempre piacevole
Ultimo giugino
Per oggi
Molto molto semplice
Una mappa
Live
E interattiva
Della metropolitana
Di Londra
Se andate su
London Underground
Punto live
Vedete una bella
Mappa di Londra
In tre dimensioni
Scrollabile
Zoomabile
Con un mucchio
Di informazioni
Sulle linee
E sui vari edifici
E vedete
In tempo reale
La posizione
Di tutti i treni
Sulle varie linee
Dei vari colori
Molto semplice
Molto bello
Molto carino
Molto interessante
Se andate a Londra
Potete utilizzarlo
Proprio per
Vedere
Quando arriva
La vostra
Il vostro treno
O come navigare
Se non dovete andare a Londra
Guardate lo stesso
Perché è molto carino
Come è fatto
Nella grafica
E nella sua
Implementazione
Tutte le cose
Che si possono fare
Su un browser
Oggi
Una roba
Abbastanza incredibile
Dopo i gingine del giorno
Le note finali
Le orecchiette fresche
Sono le orecchie
Dei vostri amici
Delle vostre amiche
Proto digitaliani
Parlategli di digitalia
Portateli su digitalia
Che fate un piacere a loro
Fate un piacere a noi
E noi cerchiamo
Di farvi fare
Bella figura
Time talent and treasure
Il vostro tempo
Per fare pubblicità
Digitalia
Il vostro talento
Se volete utilizzarlo
Per produrre qualcosa
Per digitalia
Contenuti
O recensioni
Quello che volete
Segnalatcelo
Ci fa sempre piacere
Le cose più interessanti
Più belle
Le riportiamo in trasmissione
E il vostro tesoro
Il vostro denaro
Se volete dare una mano
All'esistenza di digitalia
Che lo avrete capito
Oramai
Prendiamo come un lavoro
Da più di 15 anni
Ogni singolo lunedì sera
Puntuali come un orologio
Per produrre questa trasmissione
Ebbene se volete dare una mano
È molto facile
E certamente
Alla portata di tutti
Con questo direi che è tutto
Dall'emistudio Liguria 1 di Sanremo
Un saluto da Franco Soleri
Max ti sei mutato
Probabilmente ti stai registrando
Per cui è un gran casino adesso
Nel montaggio che devo fare io
Ma va bene lo stesso
Ti perdono perché ti voglio bene
Anzi lo rifacciamo
E lasciamo tutto così
Nella trasmissione
Che meraviglia
Che è il nostro vanto
Dall'emistudio Liguria 1 di Sanremo
Un saluto da Franco Solerio
Dallo studio Cittadino di Avellino
Un abbraccio da Massimo De Santo
E dallo studio di Milano
Un ciao da Michele Di Maio
Ci sentiamo la settimana prossima
Con una nuova puntata
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