Big tech, vecchi media e presidenziali USA. Niente social sotto i 16 anni in Oz. I soldati coreani e la pornografia. VPN e servizi israeliani. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.
DALLO STUDIO DISTRIBUITO DI GUNP MEDIA PRODUCTION NOTIZIE DI TECNOLOGIA LIFESTYLE DIGITALE QUESTO È DIGITALIA settimana dell'11 novembre 2024 tecnologia e presidenziali USA la guerra dei coreani niente social per gli adolescenti australiani ma anche lama vpn e baguette queste molto altri scaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia quella digitale all'italiana dall'emissore riguria 1 di sanremo qui è franco solerio dallo studio cittadino di avellino massimo esatto e dallo studio di minor città studi francesco facconi buongiorno a tutti bentornati a voce ridotta abbiate pazienza qualche virus ha colpito un terzo della line up di questa sera ma per fortuna abbiamo virus biologici o virus informatici per questa domanda fondamentale di l'italia io sono un po' sono sono sono mi sento particolarmente down se voi sentite decente forse ti fa male ti sentiamo solo quella voce un po' più calda e sexy del solito va bene è un po' più confidenziale stasera possiamo secondo me accettare le chiamate degli ascoltatori in diretta così tipo trasmissione notturna sì caro ciao Eustacchio come stai allora cominciamo con telefonate non sapevate che trump si traduce briscola joker o robe del genere me l'ho domandato sinceramente perché sul nostro sulla nostra diciamo lavagna condivisa ci fosse questa briscola è come il 2 di trump invece pensavo trump fosse legato con trumpets capito con le trombe to trump to trump vuol dire stroncare no qualcosa del genere il verbo però il senso tu chiedi a google cosa vuol dire trump in italiano e ti dice la briscola al joker eccetera che ci sta anche per carità perfetto curioso che non venga che non si sia fatto del humor oltreoceano non conosciamo l'inglese abbastanza questa è la verità insomma queste queste presidenziali USA hanno fatto abbastanza rumore è già fatto stato è già fatto che aveva fatto rumore è già una notizia e ha un credo che abbia una serie di riflessi nel mondo che interessa a noi della tecnologia ma avete messo un mucchio di articoli prego raccontate parlate raccontatemi tutto che io risparmio la mia voce allora possiamo vederla da diversi punti di vista una cosa diciamo così folkloristica ma che chi sa quali tipi di voi di futuri ci riserva è questa questa alleanza dichiarata da tempo no di del nostro elone mondiale con l'ottimo trump e la notizia che mi ha colpito molto anche per la foto che è stata messa sull'articolo era questa telefonata fatta da trump a zalensky con ilon musk in linea e vabbè e quindi diciamo che queste sono più che altro caratteristiche di caratteristiche di tipo diciamo giocoso che però che però portano dietro di sé diciamo una serie di considerazioni le male lingue lo definiscono il presidente ombra il suo desiderio di poter far politica non potendola fare veramente essendo lui non americano un immigrato e in teoria quindi sicuramente c'ha un po queste manie l'abbiamo visto nel corso dei suoi anni di queste manie di come come riforgiare il mondo cambiare il mondo invece la cosa un po più seria è questo discorso diciamo della complessiva reazione del mondo economico in particolare imprenditoriale alla rielezione di trump dove evidentemente da un lato c'è questa idea che trump avrà un approccio molto liberistico e quindi di conseguenza un po liberi tutti su molti fronti e dall'altro lato però come controaltare c'è questo discorso dei dazi che lui ha sempre portato nella campagna america first sostanzialmente come il dire adesso la smettiamo di farci invadere da per esempio macchine elettriche cinesi ruter cinesi droni cinesi eccetera eccetera come lo facciamo e lo facciamo imponendo dei dazi di importazione cosa che dazi pari al 60 per cento addirittura per le imposta parentesi ovviamente questa cosa sta facendo tremare le vini ai polsi all'europa in particolare anche all'italia ma comunque tornando alla cina ovviamente nel caso della cina le dichiarazioni sono state abbastanza roboanti ma sai cosa ha detto se parlava di 60 per cento che ha detto è mosso dazio vedi vedi che quando c'è la voce bassa il doc è mosso dazi e va bene grande capo dazi tuoi e quindi sta cosa dei dazi un po va in contotendenza perché chiaramente basta ricordarsi che l'iphone è costruito in larga misura in cina con componentistiche cinesi poi c'è tanta dietrologia dazi ne aveva già messi al suo primo mandato e bisogna capire che cosa colpiscono i dazi dazio e i dazi le legislazioni sui dazi sono sempre abbastanza ben cucite su determinate categorie merceologiche per cui poi tranquillamente mettere i dazi sulle macchine elettriche sul prodotto anche sul prodotto finito se se fa capo a un'azienda fuori dagli stati uniti per cui fare di fatto una legge che dice gli iphone no i telefoni di huawei avranno il dazio e gli iphone no cose del genere sappiamo che comunque l'intento di trump per quanto sospendendo il giudizio se sia o meno una cosa sensata l'intento di trump non è certo quello di danneggiare la più grossa azienda del mondo che ha la sede negli stati uniti il suo intento è quello di proteggere l'economia USA a modo suo per carità quindi credo che si guarderà bene da costruire una legge che certamente ci possiamo aspettare un aumento dei prezzi su tutta quella che è la produzione estera certo e poi bisogna vedere su quali categorie merceologiche certo.
Ci sono questi due discorsi fondamentali da un lato l'idea che venga in qualche maniera data una grande svolta di liberalizzazione selvaggia e quindi di deregolamentazione eccetera eccetera e però dall'altro lato appunto questa battaglia ormai questa guerra che è la guerra del nostro secolo del nuovo millennio che questa guerra tra l'america e la cina che assume contorni sempre più forti questo tra l'altro non facciamo trasmissione diciamo di analisi politiche però è stata una delle idee più discusse diciamo una delle cose che è stata un po' portata avanti come una delle possibili forze propulsive della campagna elettorale di trampa.
Questa idea che comunque l'uomo forte che vuole in qualche maniera mostrare questa immagine muscolare può prendere decisioni brusche e drastiche in questo contrasto con la Cina sia in qualche maniera una cosa che è piaciuta agli americani.
Che è piaciuta agli americani si può dire perché insomma a votare l'hanno votata abbastanza bene.
Poi c'è il discorso appunto della vicinanza di maschera che certamente è un prodotto del mondo della tecnologia.
Con i suoi interessi giustamente.
Come tutti certamente ci sono tutta un'altra serie di vicinanze.
C'è la fair google che in questo momento si trova in fase di scontro con determinati tribunali corti negli Stati Uniti.
Si parla appunto se è il caso o no di spezzettare.
Bisogna vedere Trump come appunto la presidenza Trump si inserirà su questa vicenda.
Siamo arrivati al punto in cui in realtà hanno deliberato che così non va bene.
Devono solo decidere cosa fare.
E poi avete accennato a Musk.
Musk possiamo riagganciarlo a quello all'argomento poi successivo ma ricordiamo che Musk due anni fa, un anno e mezzo fa, ha comprato Twitter.
Abbiamo sentito da tutto il mondo tech e progressista il De Profundis che aveva sbagliato l'acquisto, che Twitter sarebbe andato sottoterra, sarebbe diventato irrilevante, sarebbe andato offline perché aveva licenziato gli unici ingegneri che erano in grado di portarlo avanti e che quindi aveva assegnato la propria condanna a morte e in questo momento Trump si trova a essere seduto là praticamente sulla sedia più alta dove poteva sperare di sedersi visto che presidente non lo può diventare perché non è nato negli Stati Uniti.
Il fatto che abbia partecipato alla telefonata di Trump con Zelensky e di fatto quindi sia già accreditato come kingmaker e consigliere da interrogare sulle faccende di scacchiera internazionale, credo che quell'idea lì di Trump ha comprato Twitter, Musk ha comprato Twitter, è finito, ha segnato la sua fine, vada messa nello stesso cesto di Putin è finito, c'è il cancro, gli facciamo le sanzioni, la Russia crolla, tra tre mesi Putin non esisterà più e dovrà chiedere stresciando perdono e di fare la pace.
Sono quelle notizie che possiamo mettere tutte nello stesso fascio e inserirle nel capitolo dove c'è anche questo bell'articolo di The Atlantic che si intitola The Bad News, le aziende, i vecchi media sono in crisi, hanno una crisi di identità perché se c'è una cosa che è chiara in questo momento è che i media tradizionali, quelli che dovevano peraltro seppellire Twitter che diventava irrilevante e comprato da Musk, direi che la figura magra l'hanno fatta di grosso.
Sì perché in questo giro di elezioni ci hanno azzeccato poco, i media sono quelli che hanno avuto dei sondaggi sempre poco sbilanciati e con un risultato invece decisamente più netto e soprattutto sono quelli che sono diventati sempre meno rilevanti proprio nello spostare il pubblico.
Lo abbiamo visto in varie situazioni, da una parte il pubblico è iniziato a chiedersi se possono fidarsi dei media, citiamo ad esempio la situazione della salute, del livello di vecchiaia dell'attuale Presidente Biden per cui fino a un certo momento era assolutamente adatto e poi di colpo non era più adatto.
Quindi in quale momento i media non stavano raccontando la verità? Difficile che sia stato un cambio veramente repentino in questo poco tempo.
È solo uno degli esempi che fa… I vecchi media avrebbero dovuto essere sempre il contraltare ai social perché i social rischiavano di diventare una bolla, una camera di risonanza dove ogni utente si costruiva la propria realtà e quindi per vedere, per leggere della realtà vera bisognava fidarsi ai vecchi media del mainstream.
Abbiamo assistito a un ultimo periodo elettorale dalla vicenda delle dimissioni di Biden fino al giorno delle elezioni in cui col senno di poi abbiamo visto esattamente il contrario.
Perché abbiamo letto ovunque di elezioni che si sarebbero giocate sul filo, dove ogni stato in bilico e dove ci sarebbe dovuto contare fino all'ultimo voto, perché di qua e perché di là e la realtà dei fatti era esattamente l'opposto.
Quello che abbiamo visto dei risultati elettorali era qualcosa che non ci aspettavamo neanche leggendo il New York Times o The Atlantic o Washington Post eccetera.
Per cui l'impressione è che per l'effetto probabilmente di questo personaggio così polarizzante e per l'effetto forse di quello che ci hanno abituato i meccanismi di internet della polarizzazione, questi media si siano ritratti in una specie di wishful thinking e siano diventati loro.
Una cassa di risonanza vuota e una bolla.
Più che altro appunto la sensazione è che non riescano ad influire.
Perché poi il fatto di sondaggi… Ma adesso come fai a influire nel momento in cui non sei in grado di descrivere la realtà? Ma la realtà in questo caso non era facilmente descrivibile.
Perché appunto stiamo riportando, secondo me nel modo in cui ne avete parlato finora c'è un po' una falsa impressione per quello che mi riguarda.
In che senso? Da un lato il discorso del sondaggio che ti porta a dire "guarda siamo sul filo del rasoio", difficilmente lo puoi imputare ai media perché tutte le principali agenzie di sondaggio, che erano peraltro delle agenzie accreditate eccetera eccetera eccetera, e che non sono sicuramente un braccio del giornale… Metto anche quelli nei vecchi media, fanno anche parte, è tutto un sistema di informazione invece.
È tutto un sistema informativo.
Il sistema di informazione è una cosa, i media sono un'altra, perché i media sono… Vabbè allora disquisiamo come… Per farmi finire il pensiero, scusami, non mi hai fatto finire, ovviamente, se non mi fai finire quello che voglio dire non capisci quello che voglio dire.
Dicevo, allora per me io farei una netta separazione tra quelli che sono i sondaggi e quindi l'indicazione che c'era il testa a testa, il testa a testa c'era e la vittoria di Trump, è una vittoria larga ma è una vittoria che in qualche maniera comunque si è giocata sugli stati in bilico.
Quello che è stato sorprendente è stato lo spostamento complessivo del voto americano verso destra e da questo punto di vista quello che abbiamo visto poi nei giornali così come nelle televisioni è che tutto sommato comunque alcuni giornali si sono proprio tirati fuori.
Quindi è lì che è venuto meno il discorso, secondo me lì è venuto meno il fatto che non c'è stata la possibilità, il coraggio di avere una vera indipendenza ma che c'è stato chi si è allinato direttamente con Trump o chi con Harris ma poi quelli più famosi di tutti, il New York Times, il Wall Street Journal, etc.
alla fine hanno fatto un passo indietro o addirittura hanno fatto un passo indietro sull'indicazione dei loro proprietari editoriali.
Capito che dico? E quindi perché dici non descrivono la realtà? La realtà è questa, la realtà è che c'è una situazione di spaccatura del paese.
Hanno descritto, come diceva giustamente Francesco, per due mesi un Presidente con delle evidenti difficoltà come se fosse assolutamente lucido, la scelta migliore e che era giusto che non si dimettesse, etc.
per fare un volta faccia immediato nel momento in cui si è dimesso a un Presidente eroico che riconosce i suoi limi e per cui non hanno descritto certamente la realtà.
Non hanno descritto la realtà quando hanno detto che negli stati in bilico, nei famosi stati in bilico si sarebbe giocata la vicenda lottando fino all'ultimo voto quando anche i famosi stati in bilico non lo sono stati e hanno rimandato alle elezioni di due termini fa dove dicevano, dove c'era stato appunto il voto calcolato sui grandi elettori che dava la vittoria a Trump, ma il conteggio totale degli elettori andando a contare quanti americani hanno votato per una parte o per l'altra era ribaltato e hanno detto che questa volta sarebbe stata la stessa cosa e si sarebbe giocato su quello, quando in realtà si è ribaltato anche quel dato.
Decisamente i media, i vecchi media, il sistema informativo, mettiamoci vecchi media, mettiamoci le agenzie di news, mettiamoci dentro le società di poll, di sondaggi sia quelle indipendenti sia quelle legate direttamente ai giornali hanno fatto tutti delle figure barbine.
Non ce n'è una che abbia fotografato la realtà che poi ci siamo trovati nel momento, tant'è che è stato uno shock, è stato veramente uno shock per il pubblico democratico, perché il pubblico democratico chiuso in questa bolla di leggersi New York Times, di leggersi Washington Post, di leggersi queste cose, di leggersi tanti siti ma di leggersi, si sono svegliati di fronte a una realtà che non si aspettavano minimamente perché si potevano aspettare di dire "ecco Trump ha vinto per due voti perché ha convinto i soliti bfolk negli stati in bilico", in realtà bisogna chiedersi perché Trump di fatto ha convinto gli americani, non ha convinto quattro bfolchi negli stati in bilico, ha convinto gli americani, oppure gli avversari hanno convinto gli americani che non era il caso di dargli ancora la fiducia, però che ci sia una crisi fondamentale nel modo di descrivere la realtà è un rovesciamento per me immediabile che i media generalisti essendo la maggior parte orientati a sinistra abbiano vissuto in una bolla di wishful thinking fino alla serata dello spoglio, secondo me è innegabile, poi ognuno può vederla come vuole.
No ma non è questo il punto, io semplicemente dissentivo sul fatto che fossero i sondaggi o questo errore di valutazione, è assolutamente vero che evidentemente anche se sono tanti media la domanda, ma d'altro canto è una cosa che dicevamo e che osserviamo da tempo, è che effettivamente questo sistema di informazione come dicevi tu in qualche maniera non funziona più, non riflette più in maniera effettiva e chiara, non è più una terza parte e non descrive effettivamente la realtà e dall'altro lato non è che c'è un'alternativa per il momento, non è che con i social o con gli influencer è nato un sistema informativo organico diverso.
No, è nato un sistema diverso che non è organico, è proprio questo il discorso, adesso c'è un meccanismo che non è più appannaggio di pochi media, poi tu dici sono tanti ma comunque sono tanti in un numero abbastanza limitato, è nato un meccanismo dove i social network di fatto poi Xtruth e i vari altri hanno permesso comunque di crearsi la bolla e grazie alla bolla di poter riuscire ad avere quello, cioè si è capovolto completamente il sistema e i media tradizionali, tu pensi che abbiano influenzato il risultato elettorale? No, questo è probabile, sicuramente non l'hanno influenzato i media vecchie, in questo senso che il punto di partenza era questa cosa dei media, probabilmente l'hanno influenzato più certamente la condivisione delle notizie, dei comizi, dei meme di Elon Musk su Twitter, di quanto l'ha fatto in realtà, l'impressione è quella, se sia giusto o se sia sbagliato non lo sappiamo, che abbia dei rischi non c'è dubbio, se riuscissimo a modificare la rotta di questa evoluzione verso media sulla rete distribuiti a stampo fediversico, sarebbe una cosa auspicabile perché abbiamo capito che in un modo o nell'altro in questo momento il modo di fare informazione tradizionale è fallimentare, è fallimentare.
E dicono anche che questa sia stata l'elezione dei podcast, nel senso che è la prima volta che i podcast hanno avuto un rilievo così importante, chiaramente.
Certamente ha mosso più voti Joe Rogan del New York Times.
Esattamente in questo senso, quindi anche qua si tratta comunque di un nuovo media, una nuova forma, un nuovo metodo che il podcast sia inteso come Joe Rogan o altri titoli tipicamente americani molto grossi, un media indipendente non è così, però sono stati sicuramente qualcosa di nuovo.
C'è da dire che la fiducia a questo punto nei media classici, e lo si vede anche con la fuga di persone dagli abbonamenti del Washington Post, è crollata comunque.
Il Washington Post ha fatto quella bagliacciata dell'endorsamento ritirato su indicazioni del proprietario.
Ma è difficile che adesso che hanno mostrato comunque questa faccia complessa, possano ricrescere in fiducia nei confronti dei loro lettori.
D'altro canto, quanti anni sono che stiamo assistendo a questa crisi terribile? Quello che mi piacerebbe capire è se questa crisi è possibile disgiungerla dalla crisi della parte politica democratica, perché fondamentalmente il partito democratico da partito non è mai stato comparabile ai nostri partiti di sinistro europei, né tantomeno quelli italiani, però da partito delle istanze popolari è diventato il partito di quelli che sanno, è diventato il partito dell'elite e i giornali si sono associati a questa cosa perché i giornalisti sono dei laureati, si ritengono dell'elite, si ritengono degli illuminati.
Avendo legato la loro posizione completamente ai democratici è ovvio che la crisi dei democratici si riflette nella crisi dei giornali.
Ecco, è solo questo o c'è qualche cosa in più che hanno fatto il loro tempo o nel bene e nel male, i social, oramai la gente ha abbracciato talmente i social che la rilevanza oramai è perduta e anche nel momento in cui i democratici risolleveranno il capo, i vecchi media sono comunque bruciati? Io voglio sperare che non sia così, nel senso che il vecchio media comunque ha ancora un potere di far ragionare, che poi venga usato nel modo giusto, nel senso che comunque anche solo il fatto di avere più spazio, ed è questa la cosa importante, sui dibattiti televisivi venivano tagliati in pillole da 15 secondi, ma chi è che ha tempo per lo spazio oggi? Chi è che ha tempo per lo spazio? Sempre meno, ed è questo giusto, dovremmo iniziare a riaverne, questa è la quasi filosofica, chi ha tempo per lo spazio è una frase quasi filosofica, sì, da appassionato in fantascienza si preoccupa abbastanza, subito, immediatamente, chi ha tempo per lo spazio, sì, è un discorso complesso perché il problema media, naturalmente noi non parliamo tanto dell'aspetto tecnologico, del fatto che sia il giornale piuttosto che televisione oppure qualunque altra forma di trasmissione dell'informazione, ma è un certo modo di fare informazione, di fare giornalismo che portava con sé comunque dei valori importanti di approfondimento, di competenza, di ricerca delle fonti, di in qualche maniera appunto idea di una realtà che va descritta per com'è e in qualche maniera poi accompagnata dall'opinione, dal punto di vista, ma in ogni caso non c'è più questo.
Non è più perché ormai la ricerca è ricerca di cosa ha detto Trump, vediamo di trovare un modo per smentirlo, andare a cercare delle notizie che dicano esattamente l'opposto, che cosa ha detto Kamala, cerchiamo dei fatti e dei dati per confermare quello detto Kamala.
A quel punto puoi anche dire un sacco di verità, ma quando sei così schierato, specialmente nei momenti in cui il mondo va ad un'altra parte, rischi di, a parte le… poi quando escono, non so se avete visto quel post che ho messo su X, dove parla, dove fa vedere tutta una serie di messi insieme, quattro minuti di fila, di interventi dei vecchi media, quelli che associavano Trump ai movimenti di ultradestra, che continuano a dire "Donald Trump non si è mai dissociato da questi movimenti" e poi c'è un pezzettino con Donald Trump che dice "mi dissocio assolutamente da questi movimenti" e poi ce n'è un altro che dice… e c'è quattro minuti di fila delle varie televisioni che dicono una cosa, seguite ogni volta esattamente la realtà opposta e poi finisce con l'intervento di Biden che dice "alla fine dei conti la scelta è facile perché il mio avversario non si è mai dissociato da questo tipo di movimenti", dici "va bene, allora descrivono volontariamente una realtà che non è realtà", poiché ci siano le contiguità, che quel tipo di voti faccia piacerissimo a Trump, nessuno ha nessun dubbio, però se per difendere le tue tesi… Che questi montaggi siano fatti ad arte, perché ricordiamoci, qua stiamo vedendo un montaggio.
Sì stiamo vedendo un montaggio, però non stiamo vedendo dei deepfake, stiamo dicendo che l'abbiamo visto.
Stiamo vedendo un montaggio decontestualizzato che è sempre un qualcosa di molto pericoloso, sarà tutto vero? A destra e a sinistra.
A sinistra, a sinistra, davanti e dietro.
Certamente, però se io vedo un milione di volte, in 18 mila salse diverse, una persona che dice "mi dissocio dai bianchi, mi dissocio dai bianchi, mi dissocio dai bianchi, mi dissocio dai bianchi" e degli altri media che continuano a dire "eh in fondo quello lì non si è mai dissociato dai bianchi, eh in fondo quello lì non si è mai dissociato dai bianchi", insomma, o l'hanno decontestualizzato perché lui in realtà diceva "vogliono assolutamente che io dica 'mi dissocio dai bianchi', ma in realtà io no, lo voglio fare" e hanno tagliato il pezzo iniziale e finale, però insomma 18 volte di fila tutto è possibile.
Potrebbe, potrebbe.
Perché al giorno d'oggi la realtà non esiste.
Esattamente.
Però è proprio quello, la realtà su questi montaggi è pericolosa, perché perlomeno è giusto chiedersi, ci sarà un contesto, un decontestualizzamento? Vabbè, ma è sempre questo il vero problema, se tiri fuori una frase dal contesto puoi far dire al doc qualunque cosa.
Ma il doc dice già qualunque cosa anche col contesto.
Anche questo.
L'hai notato che il doc non ha un orologio a muro sullo sfondo perché sennò vedresti come si muove davanti e indietro.
Ma è perché ha due orologi ai polsi come l'avvocato, il doc ha un orologio al muro e due orologi ai polsi, allora sì.
Cambiamo pagina, cambiamo pagina e andiamo dall'altra parte del globo, rispetto a noi almeno, e andiamo in Australia dove si propone a livello legislativo il primo ban mondiale per i social media fino ai 16 anni, mentre in altri stati era già stato proposto e è possibile nel Regno Unito, non mi ricordo dove.
In Francia attualmente non esiste fino ai 15 anni, ma col permesso dei genitori si può.
Negli Stati Uniti adesso sono, se non mi sbaglio, 13 anni, che poi è la regola generale di tutti i social network, ci sono in giro comunque altre regole.
In Australia stanno per far passare questa legge per la quale sarà vietato in generale avere account social network, social media, ai teenager fino ai 16 anni, anche retroattivo, cioè anche se i genitori danno ok e anche se ce l'hai già dovrai smettere di usarlo fino ai 16 anni, non so se cancellarlo o smetterlo di usare.
Ma secondo voi funziona? Allora, non conosco gli australiani intanto, perché mi ha colpito molto che non ci saranno… Attento che non dipende dagli australiani.
No, non dipende dagli australiani, intendo però come… Nel senso che puoi dire "non mi fido dei francesi", i francesi lo agirano perché si fanno dare il permesso dei genitori o falsificano il permesso dei genitori, qui la novità della legge è che non c'è il permesso dei genitori, ma che la responsabilità non è in capo ai genitori o ai ragazzi, ma in capo ai social media, per cui i social media possono essere multati nel momento in cui in qualche modo un giudice stabilisce che le contromisure non sono state, esatto, non sono state valide in grado di, per cui non vale "eh ma i ragazzini fingono e noi che cosa ci possiamo fare", se i ragazzini fingono tu devi chiedere il documento d'identità o sistemi validi eccetera, questo ha fatto abbastanza, ha smosso abbastanza le acque.
Indubbiamente è un approccio molto diverso e che va in una direzione diciamo molto più solida.
Mi chiedo, il proibizionismo non ha mai funzionato su niente, è un po' come si fa? Allora, svero, è vero anche che è una questione necessaria, nel senso che quello che è fatto che fanno i social media per come sono studiati oggi con la teoria della ricompensa, la gamification al massimo, quindi questa voglia di soddisfazione tramite like eccetera, è qualcosa che gioca un problema dannoso, si sa, su quelle età nei quali il cervello aggiunge nuove cellule, quindi c'è proprio una questione di forma nuova del cervello, di forma plastica che crea poi di fatto dei comportamenti non ottimali.
Io, potendola avere anche in Italia, sarei felice.
Cioè tutti ludopatici diventano, dici? Non lo so, speriamo di no, però sicuramente capisco l'esigenza e secondo me è un'esigenza morale giusta.
La discussione sul fatto che questo precocissimo utilizzo dei social, dei cellulari in generale, che adesso comincia all'età di 18 mesi con i genitori che usano i cartoni animati quando andranno al ristorante, che quindi va bene, fa parte della familiarizzazione con questa tecnologia.
Che poi nelle fasce invece adolescenziali i modelli di aggancio di queste applicazioni che fanno appunto sostanzialmente un effetto addictive facciano del male, non si discute proprio.
Io mi chiedevo se funziona proibirlo.
Allora secondo me potrebbe, perché quello che dicevi tu è proprio la differenza fra il cellulare, non dico che sia giusto darlo ai bambini molto piccoli, però può essere considerato uno strumento di un certo tipo, il social network è sicuramente qualcos'altro.
Proprio perché è costruito con dei meccanismi psicologici che poi portano a dipendenze, a introdisfazione.
Abbiamo visto tanti studi che portano a depressione adolescenziale, suicidi, eccetera, eccetera, per cui, come dire, sappiamo, si sa che è un qualcosa di problematico il social.
Il social però si basa anche sul fatto che tutti ce l'abbiano, quindi da genitore oggi vietarlo al proprio figlio, mentre tutta la scuola ce l'ha, è difficile, non dico impossibile.
Non so che è difficile perché conosco qualcuno che ce la fa, ma è veramente difficile, ci vuole una grossa forza di… dall'altra parte se tutti non ce l'hanno… Francesco io scusami se interrompo ma dico che è impossibile perché è impossibile nel senso che oggi il genitore che vieta a un figlio di 15 anni i social, in un contesto dove tutti i suoi pari hanno i social, produce più danni che benefici.
Per quello che dico ti do ragione.
Produce dei benefici nel senso che gli scherma da quello, ma lo rende un paria all'interno della cosa che più è importante per un adolescente a quell'età lì, cioè il riscontro e l'accettazione dei dei.
Proprio per il darti ragione dico che è impossibile oggi, anche per questo motivo, per un genitore singolo fare questo, ma se nella classe tu sei l'unico furbetto che ha provato a falsificare la carta d'identità a 18 anni eccetera eccetera, con chi parli? Con nessuno, che diventa inutile, cioè è come quando usate un computer sconnesso da internet, è poco divertente oggi.
Però adesso voglio dire appunto, faccio una domanda provocatoria a cui non so dare risposta, però io osservo la realtà intorno a me come lo fate voi.
Oggi secondo voi in uno stato occidentale democratico come il nostro, oggi è possibile pensare che fino a 16 anni non abbiano accesso ai social? Sì secondo me sì, poi in Australia è più facile che altrove, perché l'Australia è una società culturalmente molto segregata, nonostante sia un paese del Commonwealth e già l'isolamento geografico e quello del fuso orario ne fanno una cultura veramente un po' fuori dal mondo e di difficile contaminazione.
Pensate a quanti siti.
u avete visitato nell'ultimo anno, io credo di averne visitato forse due quando erano uscite notizie tipo questa qui per parlarne su Digitalia, per cui per loro credo che sia più facile e più possibile.
Certamente avranno un ritorno negativo da gran parte, da buona parte della loro popolazione.
Lo vedo difficile per i quindicenni, che si troveranno di colpo senza qualcosa che hanno già, magari per gli ottenni che dovranno entrare invece in un mondo che non glielo dà e non c'è l'interesse, perché ripeto l'interesse è la socialità, se la socialità non c'è è un trauma, secondo te può darsi che sia un trauma, ma se è un trauma collettivo i traumi collettivi si risolvono, come facciamo, andiamo a giocare a pallone, ma meglio del lockdown, perché il lockdown ti impediva di… Era sarcastico.
Ecco, è il contrario del lockdown, Max prima l'ha paragonato al proibizionismo, ma io non credo che ogni divieto sia un proibizionismo, nel senso che da noi non c'è il proibizionismo di parcheggiare in seconda fila, ma solo gli stronzi lo fanno, è vietato dalla legge e se lo fai becchi la multa, se non ti vede il vigile puoi farlo senza beccare la multa, però o lo fai in un'assoluta emergenza, perché c'hai la nonna da portare al pronto soccorso, oppure sei uno stronzo e la società ti riconosce come tale e quindi limita il problema, non ci sono meccanismi di rete e di emulazione.
Chiedo per un amico, Franco, andare a prendere il cappuccino e il brioche una mattina quando si è un po' stanchini perché la giornata è lunedì, è da stronzi, è emergenza, comunque a parte questo, anche guidare la macchina non si può fare fino a 18 anni, non è proibizionismo.
Anche guidare la macchina è da stronzi, no scusate, sono d'accordo, però è proibizionismo.
È chiaro che non è che ogni divieto, anzi, per me sarà traumatico per chi già sa che cos'è e quello chiaramente sarà un paio d'annate di difficoltà.
Ma magari dovessi fare una legge potresti proporre una roba del genere, che quelli che oramai hanno 15 anni li consideriamo perduti e quindi andranno avanti così e quelli che ne hanno 13, 14 invece niente, tagliati fuori, una cosa senza socia.
Questi tredici anni li fai… Chi lo sa cosa è giusto e difficile, fare il genitore è sempre difficile, fare il legislatore per i genitori è ancora più difficile.
Può darsi che potrebbe avere più senso invece imporre determinate tematiche, imporre determinati meccanismi invece direttamente in social con, non lo so, la cancellazione della profilazione per i minorenni, impedire di mettere delle timeline algoritmiche e quindi l'obbligo di una timeline semplicemente vedi tutti i post di tutti quelli che hai deciso di seguire e nient'altro.
Non ti faccio vedere i post che decido io, neanche se vengono dal New York Times, neanche se vengono dalla chiesa cattolica cristiana.
E come far bere la birra analcolica però? Cioè nel senso "Ehi, dai, un po' di alcola".
Per niente, per niente, per niente, perché i ragazzi sui social vogliono parlare tra di loro, non gliene frega niente a loro di vedere la pubblicità o la cosa eccetera, ma quando tu inizi a ingolfargli la timeline di starlet varie o influencer vari che loro inizialmente non seguivano, che fanno i fighi e gli fanno la pubblicità del prodotto o del comportamento di turno, allora lì sì che li vittimizzi, ma nel momento in cui loro si iscrivono e li fai chiacchierare solo tra di loro e non possono e non possono vedere cose a cui non sono iscritti, può darsi che disinneschi almeno una parte dei meccanismi problematici, almeno una parte, è un'ipotesi.
Vediamo dai, se gli australiani riescono a porre una prima pietra miliare vediamo che succede.
Speriamo di leggere un altro sito punto.
u presto.
Una prima pietra militare, dai la chiosa che poi mi fai andare avanti.
Esatto, da genitore quello che voi chiamate proibizionismo, Max chiamava proibizionismo, in realtà è un qualcosa che si propone già nelle scuole, nel senso tentare almeno a livello di primaria, a livello di secondaria, di primo grado già più difficile, come gruppi scuola, come gruppi genitori di essere compatti, perché il social funziona quando iniziano ad averlo in tanti, finché non ce l'hanno tutti.
A mio avviso in una primaria, se un ragazzino in una primaria ha un telefonino, i genitori sono dei criminali, punto, andrebbero messi direttamente in galera, non è proibizionismo.
Marcheggiano in seconda fila però quelli.
No, a primaria stiamo arrivando a otto anni, sei chiaro, di che stiamo parlando? Però stiamo parlando di quello Franco.
Sì, sì, è vero, è vero, è vero, stiamo parlando, purtroppo stiamo parlando di quello.
Non diciamo che non c'è, non dà per tutto.
I tuoi figli under 10 hanno il telefonino personale? No.
Non ce l'avranno.
Ecco, perfetto.
Ci siamo già spiegati.
Dovranno passare sul tuo cadavere prima.
Sul mio? Sì, sul mio.
Sul mio è tutto.
Devo venire fino a Sanremo, poverino.
Vabbè, dopo vengono loro, tanti mercolani.
È il momento di ringraziare il nostro sponsor Squarespace, migliore pianaforma all-in-one dove trovate ogni soluzione che vi serve per creare un sito Internet, qualsiasi tipo di sito Internet.
La prima caratteristica di Squarespace è che è facile da usare, non dovete studiare niente, non dovete installare plug-in, ci sono le varie funzionalità, qualsiasi idea.
Voglio una foto, piglio la caselina della foto dalla palette e la trascino sul sito dove voglio che compaia.
Voglio una mappa, piglio la mappa e la porto lì.
Voglio il video, voglio il testo, voglio… tutto col drag and drop del mouse.
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Allora, visto che siamo nei social, cos'è questa storia della causa tra Facebook e il t-bag che voleva… Fra Zuckerberg e Zuckerman.
E Zuckerman.
C'ho messo un po' nell'articolo a dire, ma di chi stiamo parlando? Un professore nella University of Massachusetts Amherst, tale Ethan Zuckerman, è l'autore di Unfollow Everything 2.
, fondamentalmente un fork di un tool di cui probabilmente avevamo già parlato, che era Unfollow Everything.
Che cos'è? È un software che in automatico va a fare l'unfollow di tutto quello che segui su Facebook, sulla tua timeline.
Questo permette di fatto di ripulire la tua esperienza rimanendo collegato con le persone, ma senza avere più di follow e togliendo quindi un sacco di dati a Facebook.
Facebook nella prima versione l'aveva fatta togliere e rimuovere perché non sono possibili automatismi, gestione automatizzata all'interno della loro policy, dell'EULA, del famoso contratto.
Questo professore allora, che si è inventato? Ha fatto causa preventiva a Facebook per poter pubblicare questo software.
Cioè prima ancora di metterlo online? Prima di metterlo online.
Voi è vero che non me lo togliete perché ho ragione appellandosi a tutta una serie di diritti suoi e in questo senso c'è un po' un problema perché è una causa alle intenzioni di fatto per cui Meta non ha ancora chiesto di togliere una cosa che non esiste e quindi non si sa bene come andrà a finire.
Per ora gli è andata male perché almeno leggevo il titolo soltanto che Meta per ora vince appunto sostenendo che è una causa alle intenzioni.
Meta esatto vince nel senso che non vuole partecipare a questa causa, in realtà quello che si aspettano è che, lo ha detto io farò comunque uscire questo software, si aspetta quel punto che Meta faccia causa, il suo obiettivo apparentemente, poi nessuno di noi pensa che sia un legale quindi non sappiamo se ha senso è un completo pazzo criminale, è quello di dire beh vedete che avevo ragione a voler fare causa preventiva perché poi mi hanno voluto attaccare.
Io lo sapevo già, questo è il senso, lo sapevo già.
È rilevante l'opinione della Electronic Frontier Foundation che dice che il problema è proprio quello, cioè che il software non esiste ancora perché l'atteggiamento che hanno i big dei social è tale per cui determinati tool che agli utenti potrebbero servire non vengono neanche sviluppati e perché nessuno investe sapendo che probabilmente questa cosa è andrando contro gli interessi dei social, ma negli interessi degli utenti, verranno in qualche modo sommersi di cause miliardarie e quindi non investono né tempo né denaro per realizzarle.
Ed è una posizione che ha senso, ricollegandoci a quello che dovrebbero essere interventi legislativi sensati, ancora più dei ban, è quello di garantire, di affermare la proprietà dei dati, cioè il mio grafo sociale, i miei follow che ho su Facebook dovrebbero essere considerati dalla legge di mia proprietà e non di proprietà di Facebook e questo è il concetto.
Siccome sono qualche cosa che ho creato io e che sono una mia intenzione, un mio, dovrebbero essere considerati alla stregua di quelli che la legge considera diritti inalienabili, ci sono dei diritti che tu per legge non puoi rinunciare, tu non puoi firmare un eula o un contratto peraltro dove dici che rinunci alla libertà e ti rendi schiavo di un'altra persona, perché la libertà è un diritto inalienabile, ecco il grafo sociale, tutta una serie di cose che sfruttano i social, secondo me avrebbe senso che fossero dichiarati diritti inalienabili e non concedibili in esclusiva a nessuna entità e a quel punto questo tipo di tool sarebbero automaticamente difendibili, perché sono tool che permettono a una persona di avere il controllo di un qualche cosa che è suo e che non è di Facebook.
Invece questo no, nel senso… Purtroppo in questo momento non è così.
Anche se sullo fatto che non puoi firmare questo contratto che sei schiavo… 50 sfumature di social com'era? 50 sfumature di grigio? Quello non firmava un contratto in cui era schiavo? Ma non lo so, io non ho letto quel libro, mi manca.
Ma era un film, hanno fatto un battage che non finiva mai tra i film, anch'io l'ho visto però e hanno parlato in tutti i modi.
Però se dici che è importante lo andiamo a vedere, organizziamo una proiezione collettiva, era una roba un po' porno quello di 50 sfumature di grigio.
Era sottilmente erotica.
Il libro sì, il film era… Sottilmente erotico, ok vedi che Franz l'ha visto.
In realtà anche il film era una pubblicità Apple.
E tu c'hai di male.
Esatto.
Se fosse stata pubblicità Apple sarebbe stata 50 sfumature di bianco.
Eh ma guarda… Cercati delle recensioni che raccontano effettivamente come c'è un mondo popolato di iPhone e altre cose simili.
Perfetto.
E anche in casa X o Twitter o Xitter, chiamatelo come volete voi, c'è… Xitter è bellissimo.
Baby Xitter.
C'è polemica per di nuovo il graffo sociale perché il bottone di bloccaggio ha cambiato funzionalità.
Il presidente Musk l'aveva detto, possiamo chiamarlo presidente? Presidente Musk.
Presidente Musk l'aveva detto.
Bloccare i post pubblici non ha senso.
E questo ha detto un anno fa, ci ha messo un anno.
Cos'è cambiato? Che prima se tu bloccavi una persona non solo non vedevi più i suoi post… Ma lui non vedeva i tuoi.
Ma lui non vedeva i tuoi.
Adesso invece li può cercare, non può interagirci.
Non può vedere, non può interagire e li può cercare.
Beh… Li può vedere sì.
So che è molto demodè dare ragione a Elon Musk di questo periodo.
No, non dirlo, non dirlo, non dirlo.
Facciamo finta che tu l'abbia detto.
Però… Alla fine dei conti per come è strutturato Twitter dove i post sono pubblici mi sembra molto idiota.
Nel senso che io… Francesco mi blocca.
Francesco mi blocca.
Io non posso vedere i suoi post perché sono bloccato.
Mi basta fare il log out o aprire una finestra in incognito, cercare gli stessi post di Francesco e li vedo.
Per cui… Perché sei logato adesso per legge dei post? Sì, non so, questo non lo so.
È una delle grandi novità di Musk.
Mi faccio un secondo account dove mi chiamo Pippo Solerio e riesco a vedere, anzi addirittura anche a seguire Francesco Facconi.
Ti chiami non solo Solerio.
Nel momento in cui per seguire una persona non ho bisogno del suo permesso, l'account è pubblico, il blocco, boh, sì va bene, però ha poco senso.
Mi sembra difendibile la posizione di Musk.
Nel senso che non vuoi che solo le persone che ti seguono e a cui tu dai il consenso vedano i tuoi post, rendi il tuo account privato.
A quel punto hai l'opzione di bannare, semplicemente dando l'unfollow, le persone che non vuoi che ti seguano.
Ma se tu crei un account pubblico, boh, non lo so.
Comunque voglio tranquillizzare chi si è collegato oggi per la prima volta.
Franco oggi sta male, normalmente non è così, è polemico, ma oggi invece dà ragione a Musk.
No, stiamo scherzando Franco, chiaramente.
Vabbè, ma chi dà ragione a Musk ogni tanto non è male.
Ha ragione a dare ragione a Musk.
Ragazzi io do spesso ragione a Musk e ricordatevi una cosa, Musk può essere di quelli che parcheggiano in seconda fila, ma non è stupido.
In terza, lui parcheggia in mezzo.
Probabilmente parcheggia in terza, ma no, lui parcheggia in orbita, hai visto che ha mandato la tesa in ordea.
Noi non possiamo gettare le cartacce per terra, ma lui può tirare dei pezzi di metallo nello spazio senza che nessuno dica niente.
E' un tipo di hiperstr, però se dobbiamo fare una graduatoria di chi è più scemo, ecco io sicuramente sono più scemo di Elon Musk e probabilmente anche voi due, se dobbiamo parlare di livelli di intelligenza.
Per cui se dice una cosa può avere un senso, poi può avere delle idee, delle fondazioni culturali, delle convinzioni con cui non siamo d'accordo o che siano assolutamente indifendibili in alcuni casi, eccetera.
Ma scemo non è il ragazzo.
Beneficio del dubbio attuale è quante cellule cerebrali funzionano ancora.
Facconi comunque se ti fai il conto, insomma, siamo stati offesi perché lui è più scemo di Musk, ma noi tutti e due insieme siamo più scemi.
Ma a volte essere scemo è positivo.
E' vero, anche questa è molto saggia.
Poi essere scemi il giorno d'oggi non ha nessun senso, l'intelligenza lo sapete che è una questione multidimensionale, per cui si può essere scemi su alcune dimensioni e essere dei geni sulle altre.
E lui certamente ha delle grosse carenze su alcuni piani e delle altre eccellenze su altri.
Tant'è che tutte le volte che dicono che è finito, eccetera, questo fa di più.
Non sarebbe uno degli uomini più ricchi del mondo.
Comunque bisogna tenerne conto, ecco.
E' così.
E comunque pare che i coreani del Nord facciano la gara per essere mandati in guerra.
Sì, a proposito di proibizionismo e di non permettere alle persone di dire una cosa.
Sapete che sono partiti, sono stati mandati 10.
00 soldati nordcoreani in Russia per, in teoria, prima o poi prendere parte, partecipare all'operazione di pace, no? Com'è che la chiamava? La denazificazione dell'Ucraina, va bene.
Esatto.
O la difesa.
La difesa, esatto.
Tutte quelle cose lì.
E cosa hanno fatto appena sono arrivati in territorio libero come la Russia? La Russia è bella.
Senza più filtri.
Questa oasi di effigio.
Pare che hanno iniziato a vedere porno su porno su porno.
Fondamentalmente hanno iniziato ad avere internet libero, eccetera.
E cosa si fa con internet libero? Quello.
Ma voi ci credete a stare a Notizia? Sì, perché se io fossi un coreano che non ho mai visto da vicino un mezzo straccio di Wallera, probabilmente diciottenne, affamato, eccetera.
Probabilmente nel momento in cui arrivo lì, sì.
Probabilmente altre che sfumature di grigio, certo.
Ho capito.
Perché no.
Perché no.
Credo che sia assolutamente umano.
Assolutamente sì.
No, dico, quest'esplosione, diciamo questo fronte del porno, troppo, si scatenano sui siti, boh.
Va bene.
Mi pare più una cosa giornalistica.
Lo vedo plausibile.
Poi è un momento otti in questo momento, perché c'è luce.
C'è luce.
C'è luce.
Stai facendo un sottile riferimento alla Vatican Anime Mascotte? Sì, ne abbiamo già parlato la settimana scorsa.
Ma Michele ce l'ha ripostata questa cosa, visto che tu oggi eri dei nostri.
Ah, ho capito.
Dacci il parere.
Peraltro luce… Bella però, eh, bella.
Ti piace luce con le zinne così e il crocifis del Nezarezzi? No, mi piace luce in assoluto.
Ti piace la luce, va bene.
Luce non era anche il nome vero di Selenna della Pornostar, per cui hanno scelto anche bene il nome.
Sono veramente geniali.
Sono dei diavoletti.
Ma non lo sapevano.
Eh certo, figurati, figurati, sono puri quelli.
Franco che cattivello che sei, brucerai in seconda fila all'inferno.
Stasera proprio cattivi, cattivi, cattivi.
Insomma, uno chiama una mascotte luce e uno pensa al nome della Pornostar.
Ma dai, eh, su.
Eh, vabbè, sì, insomma, comunque.
Abbiamo una hit da far diventare una hit, per cui facciamo un po' di pausa, risparmiamo le corde vocali del Doc.
Al palco ci riuniamo, giocare desideriamo, ma c'è un problemino che ci fa penare due palle da trovare.
Amici senza palle, che triste situazione, vorremmo fare gol, ma ci mancano le balls.
Amici senza palle, che grande sperazione, ci manca il coraggio e l'oggetto della passione.
Verso.
Dovreste, per coloro che non suonano in diretta video, vedere il Doc che fa la trombetta con la bottiglietta d'acqua.
Amici senza palle, che triste situazione, vorremmo fare gol, ma ci mancano le balls.
Amici senza palle, che grande sperazione, ci manca il coraggio e l'oggetto della passione.
Mentre ritornello.
L'intervista era pronta, la star già ci aspettava, ma la nostra squadra tonta senza palle se ne andava.
Che timura barbina, che occasione sprecata, la carriera in rovina per 'sta banda sgonfiata.
Ripeti il ritornello! Amici senza palle, che triste situazione, vorremmo fare gol, ma ci mancano le balls.
Amici senza palle, che grande sperazione, ci manca il coraggio e l'oggetto della passione.
Chi ci presta una palla o un po' di inedità, senza quelle non si balla e la vita ferma sta.
Finale ritornello! Amici senza palle, ma pieni di allegria, ridiamo di me stessi e della nostra sfiga.
Senza palle, ma con ironia.
Olè, olè ragazzi.
Io non vedo l'ora di arrivare in metropolitana e vedere tutti che canta la squarciagola con le loro cuffiette.
Amici senza palle, le chance ci stanno.
Adesso ragazzi con calma, appena riesco a mettere le poli lo mettiamo online.
Tanto siamo partiti per tempo, lo mettiamo online e se ci mandate gli screenshot, le foto in metropolitana e vi fate vedere che avete amici senza palle nella vostra playlist di Spotify o di Apple Music vi regaliamo o vi facciamo lo sconto sull'acquisto dell'almanacco digitaliano 2024.
Questa è una grande idea promozionale.
Troviamo certamente il modo, questa roba qui deve andare al top.
E fare una piccola pausa musicale in mezzo a tutte le notizie di tecnologia non è una brutta cosa.
Visto che sta il mondo della musica libera per i podcast sta avendo un momento di gloria con il value for value e con il value time split, potremmo una volta lanciato amici senza palle poi aprire lo spazio anche per musica diversa.
Fateci sapere su Slack, via email, su Mastodon, cosa ne pensate di qualche intermezzo musicale nella vostra puntata di Digitalia settimana.
Fateci sapere.
C'era un famoso videogioco che cominciava sempre con la voce fuoricampo che diceva "War never changes", la guerra non cambia mai e invece la guerra sta cambiando.
Grazie, guarda un po' al nostro amico Marchettino Zuckerberg che non dice più neanche "I'm sorry".
Ma dai, veramente questa cosa è incredibile.
Ma non solo lui, però il gruppettino degli amici.
Allora lui, Meta ha un modello di LLM, quindi di intelligenza artificiale generativa, Large Angle Model, che è LAMA.
LAMA è open source, quindi si può utilizzare liberamente ma ha sempre avuto una regola di uso accettabile, un Acceptable Use Policy, che diceva che non si può usare per motivi militari, di guerra, industrie nucleari e spionaggio.
Questa cosina è finita nello scantinato insieme al Don Beevil di Google Memoria e una serie di altre questioni perché si sono messi d'accordo con il Pentagono, Palantir, Locke & Martin e un paio di altri di questi per dare l'opportunità.
Però, scusami, con il Pentagono anche LAMA? Anche LAMA, anche LAMA.
Non è Cloud AI? No, no, no, anche LAMA.
Diciamo che, appunto, intanto Mark Zuckerberg ha fatto questa cosa, non è l'unico, come dicevamo, anche Cloud AI di Antropic ha fatto la stessa cosa, si sono fondamentalmente adattati a poter essere utilizzati anche in ambito di difesa.
Antropic, nello specifico, si è messo d'accordo con Palantir che il nome è tutto un programma per ottenere il suo livello di accesso a risorse segrete, si chiama Impact Level 6 o IL6, che fondamentalmente è quello che serve appunto per, appena sotto il Top Secret.
Cosa potrebbe mai andare storto? No, ma tranquilli, io l'ho sempre detto, no? Skynet, ormai siamo a un passo.
Poi le notizie sono uscite nell'ordine, quelle riguardo a LAMA e quindi a META, sono uscite in un ordine che fa pensare quasi come se.
Ma mo' glielo diciamo.
No, no, perché prima è uscita la notizia che la Cina sviluppa intelligenza artificiale militare partendo dai modelli LAMA 2 di META.
E ti sembrava un po' che gliel'hanno rubato per come era scritta.
O comunque ne hanno approfittato, eccetera.
Dopodiché esce Marchetto sul surf con la bandiera americana in mano e dice META vuole farvi sapere che ama veramente l'America e quindi anche se la Cina ha militarizzato il suo modello AI, ha tolto le restrizioni alla licenza per usi militari e così si è messa a collaborare col Pentagono.
Come dire, visto che la Cina ce l'ha fregato, lo vediamo.
Boh, è possibile che sia andata così, ma è anche possibile il contrario.
Cioè che abbiano tolto le restrizioni e la Cina abbia detto "Ah sì, hai tolto le restrizioni".
E ho pensato, me lo prendo io.
Ricordo male o Zuckerberg parla anche mandarino fra le varie cose? Le due cose potrebbero essere collegate.
Zuckerberg parla anche mandarino, sì.
Quindi magari non è che tutto.
Non è, certamente, ognuno pensi un po'.
Io non so pensare cosa potrà succedere.
Un cloud AI su Palantir, già mi immagino.
Tu con tutto quello che hai letto nella tua vita di fantascienza credo sia in grado di sospettarlo e di temerlo a piene mani.
Chi è il capo della spettre? Franco Solerio, sicuro.
Ma io non c'ho il gatto, sono allergico ai gatti.
C'è il Maine Coon che è un allergico, tranquillo.
Cosa è Maine Coon? Maine Coon è una razza di gatti analergici.
Ma i gatti analergici non esistono.
Vabbè, ma quelli sono geneticamente modificati.
Non esistono ancora.
O sennò ti facciamo fare il gatto della Boston Dynamics.
Ci sono dei gatti che producono meno di questa proteina terrificante.
La gattina? La gattina, c'è un nome molto diverso, adesso non me lo ricordo.
Ma l'ho studiata bene da allergico ai gatti, che vive con due, che i gatti piacciono, l'abbiamo studiata bene.
In realtà ci sono dei gatti che producono meno questa proteina, ma comunque il norvegese, il siberiano, ecc.
C'è il gatto nudo, quello senza peli.
Dici "senza peli non puoi essere allergico".
No, non è vero, è allergizzante, dà paura anche se non ha il pelo.
Perché in realtà non si è allergici al pelo del gatto, ma è una cosa che.
È una proteina gattina.
Ci sono il norvegese e il siberiano che ne producono di meno, ma infatti gli allevamenti, se vuoi comprarli da loro, ti dicono "vieni da noi, stai una giornata intera col gatto in braccio a giocarci, se non tiri neanche uno starnuto te lo vendiamo, se no, no, perché siamo stufi di gente che ci porta il gatto indietro".
Nel mondo della biologia molecolare, della ricerca genetica, CRISPR e palle varie, ci sono una marea di aziende che stanno cercando di crearlo.
Un gatto tipo gli occhi di Blade Runner, non so se avete presente il tizio con la sindrome di Matusalem che creava i replicanti, ecco la stessa cosa.
Di creare il gatto replicante spegnendo quella proteina lì, ci stanno provando tutti e il primo che ci riesce diventa stramiliardario.
Però per il momento non c'è ancora riuscito nessuno.
Gatti allergizzanti.
Se no a fianco a Elon Musk e a Trump ci sarebbe stato un altro tizio, questo sì col gatto in braccio che ascoltava la telefonata di Zelensky, perché veramente sarebbe un jackpot quello lì.
Allora, siamo nella sicurezza, nella privacy.
Cioè, per sentirci tranquilli, dopo aver sentito tutte queste belle cose sulla guerra, sulle intelligenze artificiali che ormai hanno accesso a tutti i dati di livello super segreto e tra poco ai codici di lancio delle bombe atomiche, senza sollarci di tutto il resto, scopriamo che le VPN sono in mano agli espie.
Sì, praticamente tutte.
Agli agenti segreti.
Lo scopriamo? Lo sospettavamo già fortemente.
Lo sospettavamo già fortemente, certo.
Assolutamente sì.
Quando il doc vi diceva che la VPN se volete ve la fate voi, sul vostro server personale, installando Vistreisand o Wireshark, vedete che se qualcuno vi affitta la VPN è il posto migliore dove.
Dopo proprio si mettono.
C'è proprio la signorina che fa la busta e la mette nell'archivio con il nome e cognome sopra.
Tra l'altro tante volte ci è capitato di interagire con personaggi del genere che ci proponevano sponsorizzazioni di servizi VPN che avete ascoltato ovunque e noi abbiamo sempre detto "Ragazzi, noi possiamo anche parlarne in maniera relativa" infatti non avete mai sentito parlare sponsorizzazione VPN e qui viene fuori in particolare che la maggior parte delle VPN commerciali, quelle che sentite pubblicizzate ovunque, fanno capo a tre enormi conglomerati.
Si analizza uno, che sono uno è Zef Davis, l'altro adesso me li sono persi nell'articolo, ma uno dei tre fondamentalmente.
Le Cape Technologies.
Praticamente dalla testa ai piedi, infiltrata, posseduta, fondata, operata da ex.
presunti ex dipendenti dei servizi segreti israeliani.
Va bene, fate come volete, affidate le vostre comunicazioni a chi volete, però l'articolo ve lo linkiamo, ve lo leggete e poi.
Guardatevi le facce soprattutto.
Ma più che altro una cosa che mi ero dimenticato, ma che giustamente l'articolo mi ha fatto tornare a memoria, perché poi cita anche quanti ex persone della famosa unità 8200 o di altri servizi segreti israeliani, lavorano adesso in Google, Microsoft, Meta eccetera eccetera, un dettaglio è che l'attuale head degli sviluppi di Waze, essendo un Waze stato creato da un fuoriuscito originario, mentre lì ancora adesso è una persona che arriva dai servizi segreti direttamente.
Perfetto.
Israeliani.
Quale strumento migliore? Quale strumento migliore? Tra l'altro a me Waze piaceva tantissimo.
Esatto.
Perfetto, un sistema di arricciamento geniale.
E perché no? Head of global self-service.
Assolutamente, proprio così.
Produttore esecutivo direi.
[Musica] I produttori esecutivi sono i responsabili, quelli che dovete ringraziare se state ascoltando Digitalia, perché per come ve lo spiego dopo, intanto noi li ringraziamo.
Max, hai la scalettina? Pronti, pronti.
Cominciamo con i nostri value for value streamer della puntata 749 che sono Pepogo, Arzigogolo, Jackalf, Trava, Oroberto A, H.
Grinta, Paolo Bernardini, Nicola Forte e Idol Fellow.
Grazie a tutti.
Poi i nostri perpetual executive producer, quelli che non ce la fanno mancare mai la donazione, che sono per questa puntata Silvano Carradori con una donazione singola da un euro, seguita da una simil donazione singola da un euro di Manuel Zavatta e una donazione singola da due euro di Davide Finti.
Grazie di cuore.
Cominciamo con le donazioni ricorrenti che scalano uno dietro l'altro come i numeri naturali.
Infatti abbiamo Stefano Coutelet con un, che sono vestiti tutti un euro con un po' di arrotondamenti, 1,1, 1,11, 1,11 di Stefano Coutelet, Matteo Tarabini e Simone Andreozzi.
Grazie ragazzi.
Passiamo alle donazioni ricorrenti da due euro di Matteo Masconale e Ma7u.
Poi quelle da tre euro di Stefano Orso, Arnaud Van Gissen e Christophe Sollami.
Ci prendiamo una piccola pausa, non so perché, con una donazione singola di Massimo Canducci.
Ok, lo so io perché è Swift Data, poi un giorno vi spiegherò, è un po' lunga, vi spiegherò il perché.
Riprendiamo le donazioni ricorrenti da tre euro al mese di Massimo Canducci, Alessandro Lazzarini, Raffaele Marco della Monica, Alessio Conforto, Raffaele Viero, Massimiliano Saggia, Edoardo Zini, Roberto Barison, Renato Battistin, Davide Capra, Nicola Pedonese, Massimo Dallamotta, Matteo Arrighi.
Mitici, grazie di cuore.
Donazione ricorrente da 3,21 centesimi di euro di Andrea Picotti, immediatamente seguita da una donazione singola da 5 euro di Pierpaolo Taffarelli.
Grande.
Donazioni ricorrenti da 5 euro di Massimiliano Casamento, Matteo Carpentieri, Paolo Lucciola, Giovanni Priolo e Pasquale Maffei.
Grazie davvero.
Donazione singola da 5,32 centesimi di euro e donazioni ricorrenti, scusate, di Giovanni Bonanno e donazioni ricorrenti da 5,32 centesimi di euro di Francesco Paolo Sileno, Consultec SRL e Andrea Sinigaglia.
Grazie a tutti.
Concludiamo col botto con il nostro lead executive producer della puntata con la sua donazione ricorrente da 10 euro e il nostro Christian Marsini.
Mitico, grazie di cuore.
Ve lo ricordiamo, Digitalia è un progetto value for value che vuol dire che mettiamo a disposizione la trasmissione gratuitamente come una trial gratuita del software con un gentleman agreement.
Qui si lavora.
Si lavora, si produce qualcosa che ci impegniamo perché abbia al massimo valore possibile per gli ascoltatori e chiediamo in cambio di scambiare questo valore con un valore possibilmente economico, monetario.
Decidete voi quanto, decidete voi ogni quanto, con Paypal, con Satisfay, con il bonifico bancario, con i Bitcoin on chain, con le metodiche del podcast in 2.
, insomma tutti i metodi ce li avete sul sito digitalia.
m, potete e moralmente dovreste contribuire perché questo, ragazzi, ve lo diciamo spesso, per noi è un lavoro.
È un lavoro.
Da 14, quasi 15 anni, o forse ne abbiamo già compiuti 15 anni, 15, 15.
Un belino sempre.
Da 15 anni.
Di maggio dovrebbe essere.
Da aprile 15 anni.
Siamo qui da 15 anni, ogni singolo lunedì.
Ci prendiamo una pausa nelle vacanze, ma quando ci prendiamo le pause vi facciamo gli speciali, per cui senza neanche le pause.
Ogni singolo lunedì non c'è la festa di compleanno della suocera, non c'è l'avvenimento, non c'è la presentazione di Apple, non c'è la partita della Nazionale della Scuola del Cuore, non c'è neanche la febbre.
Io oggi sono qui con la febbre.
E quando è che fai una cosa anche se hai la febbre? Sì, una volta ogni tanto puoi fare la roba con la febbre, ma ogni singola volta lo fai perché lo prendi come un lavoro.
Per noi questa è una professione.
Le professioni, lo sappiamo, è giusto che siano retribuite.
Il frutto della professione è nelle vostre tasche, anzi nelle vostre orecchie.
Decidete voi quanto vale investire perché questo frutto continui ad arrivare anche nei prossimi 15 anni.
Noi siamo qui e volentieri lavoriamo per voi e vi ringraziamo in trasmissione, altrettanto volentieri, quando ci sostenete.
Non mandateci le baguette.
Eh no, ma perché? Ma perché la baguette intanto c'è sempre un po' di ascella perché il panettino è sempre lì.
Poi si secca presto.
Ti ricordo che sei tu il più vicino alla Francia.
La baguette è buona buona la mattina presto quando è fresca fresca, ma già dalle tre del pomeriggio è gommosa in maniera spaventosa.
E' buona appena esce da fuori.
Piuttosto ci mandate una rosetta, una baguette fatta con i grani antichi e lievito madre o una cosa così.
Franco ma che ci faresti con 118.
50 baguette? Io non lo so, ma questo gruppo di hacker sicuramente deve avere le idee chiare.
Perché? Per chiedere questo? Allora si tratta di Hellcat, tra l'altro i gatti di qui sopra.
Esatto, il gatto infernale.
Sono entrati nei sistemi di Schneider Electric e gli hanno tirato giù tutti i dati di gira apparentemente.
Lo sai chi sono Schneider Electric? Cosa fanno materialmente? Tu Francesco hai ristrutturato casa da poco, ma la maggior parte delle case oggi ce le hanno.
Se vai dove c'è il pannello elettrico, dove c'è il salvavita, dove c'è l'interruttore, c'è un sistema che si chiama DIN, dove ogni modulo interruttore è un modulo diverso infilato su questa specie di guida.
Di solito ce ne sono due.
Ecco Schneider Electric fa proprio quel tipo di componenti lì.
Immagino un miliardo di altri più specialistici.
Ma spesso ce li abbiamo, perché è una delle principali aziende, che fa proprio questo tipo di interruttori, di magnetotermici, adesso mi riempio la bocca di un termine che non so neanche cosa vuol dire, ma so che sono uno di quei salvavita.
I differentiali, i magnetotermici, gli autoni armanti.
Lui è ingegnere e ne capisce qualcosa di più, ma io dico i magnetotermici.
Ecco Schneider Electric è quella roba lì che sono così bravi a proteggervi quando mettete le dita bagnate nella spina, ma non a proteggere i loro sistemi informatici.
Sì, perché la terza volta in un anno e mezzo che li portano via.
Non sono gli harddisco, quindi.
E questa terza volta, poi non ho capito se erano sempre stati questi Elcat o gente diversa, ma questi qua gli hanno chiesto, gli hanno rubato i dati, gli hanno pubblicato qualcosa per far capire che ci sono.
Si tratta di 400 mila record che contiene dati di dipendenti, clienti, informazioni sui progetti in corso, i problemi che hanno, eccetera.
E gli hanno detto, ok, se volete ci pagate 125 mila dollari, ma non in bitcoin, che ormai è così 2023, in baguette.
E non è una criptomoneta.
Non è che c'è una criptomoneta che si chiama la baguette.
Non credo che sia.
Non pare.
Perché è veramente un po' strana questa cosa.
È una provocazione, probabilmente, per finire sui media.
O è una cosa in codice e qualche roba di servizi segreti che dice "attivati quando leggi un ransomware in baguette assassina".
Ah, potrebbe servire un risvegliante.
Certo, certamente.
E invece, malpensanti, no, perché c'è il BGTT, il baguette token.
C'è la criptovaluta delle baguette.
Mi sembrava strano, effettivamente.
Non gli spediscono i panini a casa.
Non era bello pensarlo.
Oggi ci sono 50 milioni di baguette in città per il mondo.
Valgono 11,61 milioni.
Non è che tanto, secondo me, per quello che è.
Non trovo il valore giornaliero della baguette.
Ma 95 euro.
No, no, quello è il panino.
Quello è il costo della baguette panino.
Invece del BGTT, e quello non l'ho ancora trovato.
Provo un altro exchange.
Ah, ok, ok.
No, ho trovato una cripto.
What's the price of the baguette? Una baguette vale 0,0009 dollari.
Comunque abbiamo scoperto la regola 35.
La regola 34 di internet che abbiamo visto la settimana scorsa è che se una cosa esiste, esiste anche il porno.
Se esiste ed esiste anche il porno, esiste anche il token di una criptovaluta.
Ok, bene.
Esatto, comunque di baguette circolanti c'è un valore di 10.
00 dollari.
Ok.
Come fanno a versargli 125.
00 dollari se non ce ne sono abbastanza? Qui comunque c'è tutto un mistero ancora che deve essere calcolato.
Questa roba delle baguette è tutta da capire, tutta da vedere.
Il market cap.
Dei bontemponi.
Allora, i dipinti dell'intelligenza artificiale a quali ce li schippiamo perché non mi sembra così rilevante.
Non è niente di rilevante.
Sono fatti proprio per finire su digitalia.
Certo, e invece questi qui che si sono messi a sviluppare intelligenze artificiali per cullare i bambini e sorvegliare i bambini.
Ma l'avessimo avuta quando sono dei miei figli, mannaggia.
Max si chiama Matrix.
Bellissimo.
È contento.
Tutto completo.
Gli danno pure da mangiare.
Li alimentano.
Un tubo davanti, un tubo di sotto.
Esatto, li cullano.
Dunque la più inquietante è questa app Sula con l'AI che guida l'utente dalla pregnancy al postpartum, cioè da quando rimane incinta.
Perfetto.
È proprio in quel momento.
Francesco, sono americani, io non so cosa dire.
Sì, dai.
Sono americani.
Ci hanno un rapporto particolare col sesso.
Hai letto, da qualche parte ve li ho anche messi, le reazioni di sta gente qui il giorno dopo delle elezioni di Trump che dicevano eh sì, effettivamente è il caso di iniziare a pensare alla vasectomia adesso che c'è di nuovo Trump al potere per proteggere la salute delle nostre donne.
Dalle nostre parti usava la barzelletta, la battuta del tizio che si tagliava i testicoli per fare dispiacere alla moglie.
E questi si tagliano i testicoli per far dispiacere a Trump o qualcosa del genere.
Ma io, cioè, non capisco.
Se hai paura che non ci sia più l'interruzione di gravidanza che, per carità, esecrabile la cosa in ogni modo possibile immaginabile poi bisogna vedere il perché, il per come in che modi, perché c'è l'interruzione a tre mesi c'è quella a nove mesi però, senza stare a cosa ma se il tuo problema è quel, cioè, puoi anche imparare a mettere, non dico imparare a andare a letto con le scarpe da ginnastica per non scivolare e mettere delle belle retromarce che è sempre pericoloso ma un bel preservativo sulla capocchia cioè, ecco, senza dover per forza dire ai tuoi amici iniziate a considerare di fare la vasectomia perché c'è il presidente che non ci piace mi siano un po' esagerato per cui tutte le volte che si finisce in questi argomenti qui gli americani sono gli americani che, appunto, americaneggiano americaneggiano, esatto americaneggiano a proposito di interruzioni di gravidanza e robe del genere invece questa roba qui dei cervelli coltivati sulla sulla capsula Petri mi fa un senso fa un po' senso, vero? mamma mia mi fa un po' senso sono una linea di ricerca di diciamo di coltivazione di cellule che come li chiamano? organoidi organoidi abbiamo già parlato perché non è una novità possibilità di coltivare dei tessuti specializzati su una piastra esattamente come si fa con la cultura di lieviti, di batteri in laboratorio eccetera e ha assunto particolare rilevanza perché hanno iniziato a coltivare queste strutture nervose cellule neuronali di cervello umano e un paio di mesi fa ci hanno ficato un po' di elettrodi li hanno collegati in qualche modo a una console e come una rete neurale di quelli dei computer solo che in realtà era un cervello questo ha imparato a giocare a pong e hanno dimostrato statisticamente che questo organoide stava di fatto statisticamente migliorando i suoi punteggi a pong in una maniera che non poteva essere casuale e che quindi c'era un comportamento organizzato e ogni volta che perdeva imparava il nome di un santo nuovo quello è possibile? non lo so, l'articolo su Wall Street Journal è particolarmente inquietante perché questo sta sviluppando anche le cellule visive degli occhi, certo perché gli occhi fanno parte dell'ectoterma che sono lo stesso foglietto embrionario e quindi le stesse cellule progenitrici da cui deriva sia la pelle sia il sistema nervoso centrale e quindi clonerimano dei cervelli da zero il concetto è questo, il concetto è se sviluppano gli occhi, l'articolo è provocatore dice quando le cellule cerebrali nella capsula Petri hanno iniziato a guardarmi hanno iniziato a stare back cioè a fissare me mentre io le osservavo e il concetto è quello di a un certo punto prima o poi nell'organizzazione di queste strutture emergerà la coscienza già la nostra comprensione della coscienza è limitata ed è evoluta nel tempo in maniera sempre più larga fino agli anni '80 per esempio quando si operavano i neonati o addirittura all'interno dell'utero negli ultimi mesi di gravidanza non si procedeva con l'anestesia perché si pensava che l'anestesia era pericolosa a maggior ragione per un organismo così piccolo e un sistema nervoso così poco sviluppato non fosse in grado di provare dolore spoiler non è vero ma per capirlo hanno dovuto non potevano chiederglielo o non potevano ricordarlo hanno dovuto imparare a misurare il dolore a livello proprio di corteccia cerebrale e hanno visto che il dolore c'era e come e poi sono andati a vedere nelle conseguenze dal punto di vista psicologico e psichiatrico e hanno visto che i soggetti che sono stati gli esseri umani che sono stati sottoposti a queste procedure hanno avuto e come delle conseguenze importanti e gravi per cui la nostra comprensione di quando si sviluppa la coscienza, l'autocoscienza e tutta una serie di cose non è proprio, non è né stabile né definitiva e quindi c'è il discorso ok facciamo sperimentazione, produciamo questi organoidi, produciamo anche questi cervellozzi in capsula pietri poi li sterilizziamo, li bruciamo ma fino a che punto possiamo spingerci in maniera etica senza pensare di provocare del dolore della sofferenza o cosa ed è, cacchio qui siamo nell'ultra fantascienza e ci siamo dentro, è diventata realtà e devi pensarti Dio per pensare di poter rispondere alla domanda del genere in maniera sicura e senza fare errori Eh beh, non capisco che lasci interdetti e senza parole questa cosa però Beh, veramente sfido tutti a leggere perché poi di fatto questo articolo di Wall Street Journal è una lettera di un ricercatore che ci vuole far riflettere però mette anche delle foto che secondo me aiutano ancora di più a capire che c'è un problema e che è una di quelle cose inquietanti che con la scienza capitano però senza scienza non si andrebbe avanti, prego e ringraziamo Fabrizio Bianchi a proposito di videogiochi lui è il nostro videogiocologo che ci ha mandato questo articolo, avete presente quando la mamma vi dice che se siete, se giocate che videogiochi diventate scemi e non diventerete nessuno e non apprendete nessuna capacità e anzi il vostro futuro è segnato è uscito, peccato che ai tempi, perché succedeva di più un po' di tempo fa, peccato che ai tempi non avevamo questa ricerca, c'è questo questo paper pubblicato su rivista iperaccreditata JAMA Surgery la chirurgia del Journal of American Medicine Association Medical Association per cui parliamo di roba ad alto impact factor che dice come i videogames hanno un impatto estremamente positivo sulle capacità dei chirurghi nel ventunesimo secolo perché i chirurghi spesso oggi si devono specializzare in procedure endoscopiche endolaparoscopiche con strumenti che vengono manipolati tramite dei controller e il fatto di aver manipolato joypad fin dall'adolescenza quando il cervello era particolarmente plastico costituisce un vantaggio enorme in termini di coordinazione e apprendimento - Quindi quando i miei figli giocano alla switch dicono stiamo studiando medicina - Vogliamo diventare neurochirurghi - Perlomeno sanno sulla buona strada - Esatto ma allora visto che qua si parla di chirurghi di laparoscopia nel paper nell'articolo quindi un tipo di intervento che spesso oggi viene fatto con robot quindi in remoto è veramente l'importante saper controllare saper reagire a queste cose - La laparoscopia non è in remoto è locale - Ma anche in presenza con il robot - Certo vi do un input in più mio fratello fa il gastroenterologo fa le colonoscopie e insieme ha lavorato con questa equippa italiana che ha messo a punto questa colonoscopia semirobotica cioè il colonoscopio invece di essere un tubo di verme che si allunga e si accorce e si arrampica dove deve andare senza i particolari ha dei meccanismi per cui non va spinto ma si arrampica lui e quindi è meglio per tutta una serie di parametri perché non bisogna gonfiare a dismisura l'intestino che può essere una cosa pericolosa in determinate patologie ha tutta una serie di vantaggi ebbene quando sono andato a trovarlo in studio che ho visto la macchina che stava usando la controlla tramite un controller, un joypad della playstation, ma non un joypad come quello della playstation proprio quello della playstation perché perché se oggi devi sviluppare un controller fine ergonomico che sia preciso, che sia affidabile eccetera per svilupparlo a zero dovresti spendere decine di milioni e visto che c'è qualcuno che per altri motivi l'ha già sviluppato e ha già speso quelle decine di milioni per te perché non adottare il suo lavoro e spendere molto di meno per cui Fabrizio mi faceva anche notare quando parlavano di queste cose come quando il titan, ve lo ricordate? il subettino che è andato a esplorare il titanic che è imploso perché hanno avuto la fuga d'acqua e sono rimasti lì sotto quando sono andati a recuperare, a vedere con un altro robottino i resti una delle poche cose che erano rimaste intere era il controller e noi li avevamo presi in giro prima che esplodesse la cosa qui su digitalia perché il controller era proprio un joypad della playstation era l'unica cosa rimasta era una delle cose più solide insomma, vabbè direi che abbiamo roba su cui riflettere Gingili del giorno, vai I Gingili del giorno sono i regali dei digitaliani per i digitaliani, a fine trasmissione le voci digitali selezionano per voi hardware, software, letteratura, qualsiasi cosa che abbia tenenza digitaliana e che abbia colpito la loro curiosità, stravolto la loro esistenza o qualsiasi sfumatura nel mezzo vediamo Francesco, vuoi cominciare tu parto io con un gran piacere sapete che ogni tanto mi diletto a portare prodotti self-hosted, quindi software che permettono di generare servizi e server in casa, in questo caso si chiama Archivebox che mira essere una versione personale, chiaramente limitata a quello che si decide di utilizzare dell'internet archive quindi permette di salvare in locale siti e gestirli esattamente con un meccanismo molto simile a quello dell'internet archive, può essere sia nel mio caso per salvarmi gli articoli di cui parliamo ad esempio ogni settimana, sto cercando di inserirli nel mio workflow e avere così la coppia che mi sono letto e potermi appuntare, eccetera eccetera, sia se si ha qualche cosa che si vuole trattenere si vuole preservare aiutando così nel proprio piccolo a preservare internet, un pezzettino di internet gratuito open source archivebox.
o Grazie Francesco, grazie mille Max, prego Eccovi Allora, era uscita la seconda stagione di Arcane Arcane è un bellissimo film cartone animati si diceva una volta ai miei bei tempi trasmesso su Netflix che è tratto dal gioco League of Legends ed è veramente una storia appassionante anche se basata su delle idee che sono un po' quelle archetipiche di molte di queste situazioni con degli eroi spettacolari in particolare una coppia di sorelle che ovviamente lungo la storia diventano l'incarnazione del bene e del male che si combatte ma con molte sfumature chi ha già visto Arcane prima serie stava aspettando, penso come me questa continuazione e chi non l'avesse vista questa doppia opportunità i temi digitaliani ci sono in maniera ovviamente in una specie di ambientazione cyberpunk ne vale veramente la pena guardatelo una delle due sorelle è questa qui con i capelli azzurri si, una è Jinx, quella con i capelli azzurri e l'altra è V, quella con i capelli rossi praticamente è luce, è quella del ruo vaticano ma no dai, quella è cattivissima ah questa è quella cattiva? quella con i capelli azzurri è quella cattivissima invece è luce, l'hanno fatta con i capelli azzurri e deve essere quella buona scambio in culla ultimo gingilo per oggi, sapete che l'ultima versione di iOS c'è la possibilità, se avete gli Airpods Pro di fare il test dell'udito fare un test dell'udito che è quasi a livello di un test certificato anzi negli Stati Uniti è approvato dalla Food and Drugs Administration questo può avere una serie di implicazioni ma può essere semplicemente utile per vostro diletto o conoscenza personale può essere anche utile per generare un profilo poi da mettere nelle preferenze e per modificare l'ascolto della musica o dei podcast compensando le vostre eventuali carenze dell'udito c'è un però, in Italia non si può usare perché non è ancora approvato e quindi non vi compare proprio l'opzione né nell'app salute né in quella delle preferenze degli Airpods, ma c'è un modo per fare il test e il Gingilo del giorno è l'articolo che ve ne parla molto semplicemente ogni singola pagina dell'app preferenze ha un url e se mettete quella url dentro Safari vi apre automaticamente la pagina di preferenze in questione ebbene funziona benissimo anche l'url della pagina delle preferenze relative al test dell'udito per cui se copiate da questo articolo l'url in questione e lo mettete dentro Safari su iOS cliccate enter e automaticamente vi si apre la pagina delle preferenze con il test dell'udito che potete seguire tranquillamente, l'ho fatto già un paio di volte e è assolutamente funzionante, da quel punto lì in poi non c'è più nessun blocco geolocalizzato il Gingilo del giorno lo ritrovate sulla pagina dedicata a questa puntata sul nostro sito quindi digitalia.
m/749 Prima di chiudere ringraziamo AudioX24 che ci saluta buonasera sul chat durante la diretta e Pippo Baudo che ci dice saluti da Copertino il fratello povero di Copertina Dov'è Copertino? Non lo sappiamo sarà anche quello nel.
no, sarà in Italia Copertino.
Pippo Baudo, facci sapere dove stai esattamente, dov'è Copertino Le raccomandazioni finali sono sempre le stesse, se i miei colleghi qui non hanno niente da aggiungere vi ricordiamo di portare orecchiette fresche, le vostre amiche e i vostri amici che hanno rotto digitaliani fateli diventare digitaliani a tutti gli effetti noi ci sentiamo la settimana prossima dall'Emi Studio Liguria 1 di Sanremo un saluto da Franco Solerio, dallo studio Cittadino di Avellino un abbraccio da Massimo De Santo e un saluto anche dallo studio di Milano Città Studi da Francesco Facconi Ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata di Digitalia
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