Tagliati 150k indirizzi dal piano per la fibra. Threads contro Bluesky. DOJ vuole che Google venda Chrome. I comuni italiani spariti da Google. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.
DALLO STUDIO DISTRIBUITO DI GUNP MEDIA PRODUCTION
NOTIZIE DI TECNOLOGIA LIFESTYLE DIGITALE questo è Digitalia.
Settimana del venticinque novembre duemilaventiquattro, Google deve vendere Chrome, Micromobilità la Salvini, Chat GPT a scuola, ma anche It's Speech, Coca-Cola ebbene sia anche Agicom, queste molto altre scalette per un'ora e mezza dedicata alla notizia, quella digitale, all'italiana.
Dall'imistudio riguri a uno di Sanremo qui è Franco Solerio.
Dai Castelli Romani Giulio Cupini.
E dallo studio Milano Città Studi Buongiorno a tutti, bentornati digitaliani da queste parti, bentornati ai miei colleghi.
Ciao Franz, ciao Giulio.
Ciao Franco.
Bentrovato, bentrovato.
Buonasera a voi che siete in time sync e buonasera anche ai nostri ascoltatori della diretta, anche loro in time sync su digitalia.
m, audio, video, tutto quello che volete.
Ci manca solo hologrammi, ci manca l'olfatto.
C'erano i cinema dove spruzzavano le essenze.
Ma lo fanno con le opere d'arte adesso che è molto bello, fanno gli studi dove recuperano gli odori dell'epoca e ti fanno sentire vicino all'opera l'odore di quel mercato.
Ma sono già fatto l'LLM per gli odori, non l'hanno ancora fatto.
Quante perle.
Ho visto che hanno venduto la banana di Cattelan, non so quanti milioni.
Ha un franchino che ha detto me la mangio subito.
Ho visto la foto, è uguale a quando l'ha messa in tavola e non capisco io una banana che duri così tanto, in vita mia non l'ho mai vista.
Per cui o ci hanno messo di sopra qualsiasi cosa, o quella non è una banana.
Ma quando la paghi sei milioni e due.
Non ce lo dicono.
O la cambiano perché c'è un pezzo di scotch grigio e una banana.
È rinnovabile.
Ma le ha prese le ricariche delle banane di Cattelan.
C'è il museo, c'è una stanza piena di banane congelate.
Bene, fibra.
Piano PNRR verso il taglio.
Certamente.
Possiamo dire viva la fibra? Questa secondo me è la parte più importante.
Possiamo dire viva la fibra, anzi sarà anche il titolo del capitolo.
Ma allora raccontiamo un po' che cosa sta succedendo.
Ci sono 155 mila numeri civici che saranno tagliati dal piano che deve essere finanziato dal PNRR di copertura a un giga di quelle aree a media copertura o a quasi perdita di investimento, perché sono aree di mercato che devono essere finanziate fuori dal tema del profitto.
Questo taglio è dovuto ad un cuscinetto che era stato creato nell'assegnazione di questo bando tra circa i 3,4 milioni che sono un target dell'Unione Europea da coprire entro fine 2026 e quelli che noi avevamo messo a piano, circa 3,55 milioni di utenze e questo passaggio sta portando ad una riduzione dei numeri.
Quindi ci sono 155 mila palazzi che non riceveranno la banda ultralarga? Esatto.
Perché bisogna risparmiare.
Bisogna risparmiare per chiudere entro la fine del 2026.
A risparmiare tempo quindi? Sì, bisogna chiudere entro una certa data per poter fare nel cronoprogramma una rendicontazione che ti permetta poi di ricevere il denaro che tu stai spendendo a debito e quindi in qualche modo puoi ritornare del tuo investimento.
Sono due le società che sono assegnate a questo lavoro, sono OpenFiber con 8 lotti e FiberCop con 7 lotti e questo passaggio chiaramente per noi come paese è importante per non perdere la rata.
Dall'altra parte però c'è un tema di mancanza di copertura perché sono numeri grandi, perché parliamo di civici quindi coperture di aree del territorio che restano completamente fuori dall'infrastrutturazione del paese e quindi il governo starebbe pensando secondo le prime indiscrezioni, non è ancora ufficiale ma c'è qualche dichiarazione al riguardo, di coprire questo sfrido, insomma questa mancanza di copertura che è emersa da questo cronoprogramma con l'internet satellitare.
E chi ci sta che produce? E chi è che lo fa l'internet satellitare? Non mi ricordo.
Mi sembra di.
però c'era qualcuno, comunque.
Starlink è quello ovviamente candidato con i maggiori credenziali per fare questo passaggio sia per i rapporti con il governo che per tanti altri temi di investimento in Europa e quindi si sta partendo con la comprensione per capire se una società privata non italiana e non europea possa essere finanziata con i fondi del PNRR per fare una copertura di banda che invece dovrebbe essere un'infrastruttura nazionale o comunque se non altro continentale.
Ma se la banda deve essere sulla fibra ottica, chi cezzecca la fibra ottica con le radiovia satellite che hanno delle caratteristiche completamente diverse di connettività e cioè, boh, non lo so.
La solita cacciara.
La solita cacciara.
Sì, anche perché Starlink va a 50, 100, 200, forse 300 megabit.
Te lo promettono a 300.
Te lo promettono a 300.
300 sì, nella versione più alta.
Se c'è bel tempo, se il satellite vi gira bene.
C'è la versione ridotta e la versione bassa, priorità alta, priorità alta.
Però diciamo che 300 megabit mi sembra, occhio e croce se ricordo la matematica, ma ora controllo su Excel, un po' meno di un megabit.
Quasi così.
A naso sì, a naso è meno.
E la seconda cosa che mi chiedo, Starlink arriva dal cielo, quindi non è che dobbiamo portare Starlink a questi 155 milioni di euro di fisici.
Noi, basta che uno si ordina Starlink, c'è la.
Adesso ho portato il sole sul 30% dell'Italia.
C'è cielo, c'è cielo, c'è cielo, c'è cielo.
C'è cielo premium, assolutamente.
È così.
E ragazzi, ci avete ragione.
A me pensavate di aver cambiato paese, di non essere più in Italia per qualche strano motivo, ma siamo sempre qui, siamo sempre qua e non c'è niente da fare.
D'altra parte, se Lone viene a strusciarsi con la Meloni, qualche motivo ci sarà.
Non è perché ha i capelli biondi, non è perché ha gli occhi affascinanti.
Affinità elettive.
Certo.
Poi c'è, discorsi affinità elettive, politiche, può darsi.
Dobbiamo anche iniziare a provare le nostre sigle, abbiamo qualche proposta di sigla, c'è Marcorino che si è.
Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Sottotitoli e revisione a cura di QTSS Questo è Elon from Mars, Marcorino si è scatenato.
Devo dire che con suono si riescono a generare queste canzoni, ma è difficile poi trasformarle in sigle, non, forse Franz c'ha un po' la mano.
Io ce l'avevo fatta, vedi.
Adesso ti mando poi le produzioni di Marcorino, vedi se riesci a tirarci fuori qualcosa.
Bravissimo.
Devo dire che forse farle in italiano sarebbe più appropriato e bisogna capire quali sono i parametri da dare al prompt per farle più radiofoniche, più siglose, un po' più scoppiettanti.
Fai una sigla scoppiettante, ho un segreto per il prompt, per colpirla di digitale.
Gingol di 20 secondi, ma è scherzo.
Eh ma è così, è così perché è un'altra.
Come lo farebbe Facconi.
Ci sono aziende che lavorano così, che fanno sigle per le radio.
Prompt engineering per le radio.
Esatto.
No, prompt engineering no, te lo sei inventato tu adesso, però può essere una nuova, una nuova professione.
Prompt engineering non è, non lo so, mica me lo sono inventato io, scherzi.
No, no, prompt engineering certo, ma prompt engineering per le sigle delle radio, mi sembra un tantinello specialistico, però va bene lo stesso.
Perché no, perché no.
Va bene lo stesso.
Micromobilità, arriva il nuovo codice da strada che è stato approvato.
Siamo aspettando il passaggio in gazzetta ufficiale, poi 15 giorni e poi si va tutti in giro col monopattino, col casco.
Sì, ci sono, ci sono tantissime, tantissime novità, soprattutto dal punto di vista repressivo, quindi multe, aggravio, guida in stato di ebbrezza, insomma, ce ne sono tante, però una di quelle più che sta facendo discutere in questo momento è quella sulla micromobilità, sui monopattini, perché c'è l'introduzione dell'obbligo sia dell'RC, la copertura dei danni personale, sia del casco, e questa parte del casco è quella che sembrerebbe far più di tutti mortificare, diciamo, chi sta facendo questi investimenti sulla parte dei monopattini.
Tu la vedi sempre dal punto di vista del business, io ti lascio fare, poi te la giro dal punto di vista dell'uomo comune, che è quella che mi sta un po' più vicina.
Guarda, io sono, ho sempre portato su Digitalia il tema che trovo che questi investimenti a perdere, tanto prima o poi qualcosa succederà, siano cose che siano, si muovono nelle maglie del fatto che non è regolamentato, infatti prima o poi la regolamentazione arriva, gli investimenti non stanno in piedi, fanno un casino, rovinano le città e crolano tutto, successo con le biciclette.
Però regolamentazione c'era già, perché un anno fa, due anni fa, era uscita già la revisione del codice da strada con tutte le norme per i monopattini, le limiti di velocità, abbiamo tutti dovuto cambiare il monopattino perché quelli di prima avevano una 30 all'ora, avevamo messo il limite ai 25, che poi è sceso ai 20 all'ora, eccetera, per cui non è che non è normato, è che qui qualcuno ogni sei mesi decide di cambiare "finalmente abbiamo deciso di normare, ma l'avete fatto un anno fa".
Per cui io vedo anche chi ha fatto degli investimenti che possa girargli le balle, lo capisco assolutamente.
Sì, c'è un tema che d'Italia, e su questo siamo maestri, la legge vale finché cambia poi quello che l'ha fatta e quindi quello è così e purtroppo questo paese gira così su tanti argomenti.
Dall'altra parte a Roma, nel mio caso specifico, il problema dei monopattini è un problema oggettivamente grave, a parte che sono ovunque, anche in autostrada, ed è una roba allucinante.
Io non so come sia possibile, c'è gente che fa.
Chi sorpassa una sinistra facendo degli sfanali.
Di un pericoloso assurdo.
Ma lì è già al di fuori del codice e quindi e quindi non.
cioè la prima osservazione anche sulle multe vale proprio per quello, cioè a un certo punto aumentare le sanzioni o aumentare i divieti diventa inutile, diventa una misura che punisce solo.
punisce solo un certo tipo di cittadino.
Nel senso che quando la multa.
faccio un esempio stupido, un iperbole.
Se la multa per girare contromano è 10.
00 euro, farla diventare 100.
00 euro non è che diminuisce di gran che il numero di persone che vanno contromano e quando è 100.
00 euro farla diventare un milione funziona ancora di meno in percentuale.
A un certo punto funziona di più pagare qualche vigile e metterlo per strada e fermare sta gente e dargliela.
Oppure potenziare le misure per recuperare veramente le multe da chi le prende e non le paga per 80 anni perché è irrintracciabile dal fisco c'è un indirizzo che dove c'è una vecchietta che dice "sì è mia nipota, ha vissuto qui due mesi, ma adesso è in Cimbaleande" Lo fermi a bordo strada e tutti passano e gli faccio una bella multina.
Il modo di dire però sì, sono d'accordo con te su questo.
Poi il tizio ti dice "sì mi chiamo Aiei e Brazorf" e va bene, le mandiamo la cosa.
Andiamo al banco, come fanno in Svizzera, giusto? Quello è la prima.
La seconda è poi cercare quando si fanno delle leggi di non farle appunto che siano punitive o magari interpellare chi ha della carne al fuoco.
Effettivamente sui monopattini di oggi dire chi ha fatto degli investimenti per lo sharing obbligare il casco vuol dire che o gli utenti devono portarsi in giro il casco e quindi quando tu sei in giro pensare "può darsi che stasera mi serva il monopattino, esco di casa col casco" oppure pensare dei modi per stivare il casco in un monopattino di oggi che non possa essere rubato, la vedo abbastanza difficile proprio per come sono fatti.
Tanto che hanno fatto un esperimento a Firenze negli anni scorsi che per cercare di mettere questi questi caschi li hanno rubati tutti fondamentalmente nel giro di un mese e questo è praticamente diventato antieconomico gestirlo.
Nonostante si sappia chi è l'ultimo utente di un casco, nel senso di un monopattino, però da lì dimostrare chi l'abbia veramente preso.
L'ultimo utente dice "io l'ho messo sul monopattino, poi è passato qualcuno e l'ha portato via" è difficile da dire che non è vero, o monti le telecamere su tutti i monopattini.
Poi il fatto che abbia il casco in testa con il nome della marca sopra non aiuta.
Certo, certo.
Ma d'altra parte quello che fa cacchiare ancora di più l'uomo comune è il divieto della circolazione sulle ciclabili, che è una cosa che solo delle braccia rubate all'agricoltura come l'attuale Ministro di Trasporti poteva concepire.
Ti salutiamo che ci ascolta sempre.
Assolutamente, con tanto amore.
Porca miseria, in tutto il mondo si parla di micromobilità, si parla di togliere del traffico dalla strada, di metterlo su queste ciclabili.
Sulle ciclabili c'hai le biciclette che vanno già a 20 all'ora, 30 all'ora, qui a Sanremo è dritta, c'hai i ciclisti professionisti che si allenano a 60 all'ora, nonostante i limiti, per carità.
Hai già messo il limite dei monopattini, prima a 25 e poi a 20 all'ora.
Vanno molto più pieno delle biciclette.
Che senso ha vietare i monopattini sulle ciclabili? Vuol dire costringere ad andare per strada, vuol dire riempire le strade di gente che va a 20 all'ora, che va a 20 all'ora in mezzo al traffico.
Quando domani vi ritroverete in coda su una strada dove non c'è mai stata coda e trovate un cretino con un monopattino in mezzo alla carreggiata con sulla schiena un cartello con scritto "Ringraziate Savini", ragazzi quello sono io, pensate a me.
Cioè, Salvini ovviamente, no? Salvini il cuoco.
Salvini.
Che idiozie sono queste? Che idiozie sono queste? Anche perché allora, faccio un passo indietro, io credo che il monopattino sia uno strumento estremamente utile che debba essere incoraggiato.
Credo che le società che hanno fatto certi investimenti l'abbiano fatti male e quindi, cito Roma ma posso citare anche altri esempi, hanno riempito senza un minimo controllo con 8 milioni di monopattini buttati a tutte le parti, senza nessuno che fa un po' di manutenzione, casino, di un minimo devi gestire la flotta che mette a disposizione.
Però sono assolutamente poi d'accordo con te del fatto che dalla regolamentazione a creare degli impedimenti, a quel punto invece di fare finta, chiudi, il servizio non si fa.
Così è, ipocrisia pura, assolutamente.
Chi ha speso 500-600 euro per andare a lavorare togliendosi dal traffico, togliendo inquinamento, togliendo cosa? Adesso lo obbliga a rischiare la pelle in mezzo alla strada? In cosa questo renderebbe la circolazione più sicura? Non lo so, io capisco la politica ma certi ministeri, non lo so, certa gente, dagli il Ministero dell'Agricoltura subacquea, certa gente, mettilo in un posto dove non può fare dei danni, perché non è, vabbè, scusate, il rantone.
Dalla strada ai social.
Su Subito.
t adesso vendi il tuo monopattino, quindi se volete.
Sì, davvero, non so, inizierò con la resistenza passiva, io inizierò, mi prendo l'assicurazione, giustizia, poi sull'assicurazione se ne potrebbe fare, se volete iniziamo un rant anche sull'assicurazione, la targa, il casco, gli indicatori di direzione, tutto quello che volete, gli stop ce li ho già, eccetera, ma vado sulla ciclabile.
Voglio vedere il vigile che mi ferma, io lo aspetto la settimana dopo, in mezzo alla strada, a 20 all'ora, mi metto davanti a lui, ovunque devo andare, con un bel cartello sulla schiena, voglio vedere dove va a finire questa cosa.
Ho letto su Reddit, su R Italia, ci sono state già manifestazioni di grande consenso, verbalmente violente, esatto, di grande consenso, la cosa delle assicurazioni, un'assicurazione per la macchina, una per il motorino, una per la moto, una per la barca, una per il carrello della barca, una per il fuoribordo, una per il monopattino, una per il drone, ok, notate bene, notate bene che io posso usare una di queste cose alla volta, non posso andare in barca usando il drone, guidando il monopattino e girando e portando al stesso tempo la barca sul carrello trainata sull'automobile.
Assicura la persona, certo.
Rendi obbligatorio, cambiamo sta cosa, facciamole pagare di più, assicura la persona.
Franco Solerio paga un'assicurazione in cui, come una patente, può guidare dal monopattino al camion, benissimo, o dal monopattino all'auto con la roulotte dietro, con l'estensione per la barca.
Una, una scadenza, una tarifa, un rinnovo, posso salire su qualsiasi automobile con la mia assicurazione, non me ne frega niente se chi mi presta la macchina c'ha l'assicurazione o no, io c'ho la mia assicurazione, se faccio il danno c'ho il bonus/malus sulla mia assicurazione.
Perché questa cosa che ogni tanto bisogna inventare di comprare una nuova assicurazione per un'ulteriore cosa che avrà un'altra tarifa, un'altra scadenza, un altro meccanismo di bonu.
Il perché spiegatevelo da solo, però cribio, eh, dai.
Vabbè, abbiamo detto che passiamo ai social, c'è la guerra tra Blue Sky, Trez, Mastodon, sembra un po' la guerra tra i poveri per il momento, però.
Mastodon rientra fra i poveri, cioè nel senso Mastodon proprio non si vede ultimamente, è scomparso dai radar.
L'è scomparso dai radar forse di un certo tipo di stampa.
Sì, no, ma è inteso.
Perché non ci sono particolari novità, ma io lo vedo funzionare molto bene.
Sì, no, funziona molto bene, non so se ci siano stati grandi, grandi crescite da questo punto di vista, mentre apparentemente tutta la stampa, perlomeno quella che arriva dalle nostre parti, ma anche straniera, sostiene come Blue Sky stia facendo il botto, che stia.
C'è chi dice stia raggiungendo Trez, c'è chi dice non lo raggiungerà mai.
Chiaramente due articoli, due dati completamente diversi.
Vabbè ragazzi, ma c'è tra avere i 99 utenti e averne 101, c'è una differenza enorme, abissale.
Voglia, tre cifre? Serve un bite in più, non fare un casino? Eh, lo so, è una cosa micidiana.
No, no, no.
Per cui sì, insomma, adesso c'è grandissima spinta a grande marketing, probabilmente anche dell'azienda di Jack Dorsey, su questo social network che, di fatto, è un Twitter primitempi, non.
Non saprei dirti se è ancora di Jack Dorsey, sicuramente si è sfilato dal board.
Non so se a livello di proprietà ha venduto.
lo vedo molto più.
Io credo sia.
abbia venduto.
È molto più impegnato su Nostar, in questo momento, Jack Dorsey.
Non so come proprietà, puoi fare una ricerca, vedere se Perplexity dice qualcosa del genere.
Io credo sia fuori.
Comunque, uno dei temi interessanti è che tutte le alternative, noi commentiamo da tante settimane, mesi in realtà, se non anni, che c'è un malessere, in questo momento, nel mondo di social media, su come le piattaforme vengono gestite, in un modo o nell'altro, insomma, c'è un problema, però poi questa migrazione che dovrebbe portare ad un passaggio comunque verso piattaforme, che anche se non perfette delle soluzioni migliorative, come dicevamo l'altra volta, comunque vengono avverte e può essere importante, soprattutto per alcune categorie di professionisti, esplorarle o conoscerle, ancora non avviene e questo non è venuto nei confronti di Trez, che sembrava essere l'alternativa fatta un po' più federata, però comunque c'è metà dietro, grandi numeri all'inizio, Twitter è finito, poi no, non è finito, poi Trez dopo tre secondi è scoppiata la bolla, i numeri sono molto diminuiti.
Adesso con questi numeri estremamente diminuiti comunque tra parentesi, fortemente pompati dal fatto che sono agganciati agli account, ti spingono su Instagram, quindi immagino numeri reali veramente molto bassi e attraverso delle analisi fatti con degli strumenti esterni si vede che Blue Sky ha raggiunto i numeri molto vicini a quelli di Trez.
Qualche tempo fa Trez era per 5 la user base di Blue Sky, adesso è 1,5 e questo è un problema che secondo me va un po' capito se è dovuto alla stasi di Trez o alla crescita enorme di Blue Sky, anche perché cito il fatto che nell'articolo di Mashable si parla di un'analisi fatta da SimilarWeb, che per chi non lo conosce SimilarWeb è un dato che analizza molto campionario, lo va preso veramente molto con le pinze, quindi è un articolo che magari vediamo sia un trend, ma sui numeri assoluti ci farei attenzione.
A me dà l'impressione di essere l'ennesima migrazione farlocca di un certo tipo di commentatori che "Oddio ha vinto Trump, sputiamo il ciuccio e corriamo da un'altra parte perché oddio, tutto il mondo sta andando, ma vincerà Blue Sky o vincerà Trez, di qua e di là non si fanno i conti coloste".
A classifiche di ieri dell'App Store americano, nella nella classifica delle app gratis più vendute c'è X, in prima posizione.
Nella classifica di Grossing, cioè per Revenue, app quindi con in-app purchase e roba del genere eccetera, la prima in classifica è X.
E Blue Sky invece? Non c'è, quindi o queste classifiche sono un po' farlocche, anche quelle di Apple eccetera, oppure mi sembra che sia di nuovo all'ennesima gigantesca bolla in questo distretto della rete che siamo noi commentatori del web, dove c'è una preponderanza di un certo tipo di posizioni politiche che quando iniziano a parlare, oramai web e non web per carità, perché ci possiamo mettere gran parte dei commentatori politici oltre oceano, sono tutti schierati in gran parte, schierati dalla stessa parte, ma vorrei che facciano un gran cancan e che poi il mondo vada dall'altra parte, che sarebbe la fotocopia di quello che è successo prima delle elezioni USA, la stessa cosa, il gran cancan e poi l'elefante che partorisce il topolino.
Però, per carità, vediamo.
Elezioni USA a parte sembrava di ascoltare una puntata dell'anno scorso con la parola "Mastodon" al posto di Blue Sky, perché veramente è successo.
Tanto rumore per nulla.
Per carità, va benissimo, nel senso che l'idea di Mastodon era quella di portare nello stesso posto tante persone che vanno d'accordo, senza i neonazi, senza quello che vogliamo, eccetera.
Che va bene se vogliamo chiacchierare, ma se vogliamo andare ad avere un'influenza in qualità di politici, commentatori, giornalisti, eccetera, su una audience globale, beh, finché parli a tutti quelli che già la pensano come te, certamente non cambi il mondo.
Ecco, per cambiare il mondo devi convincere quelli che la pensano diversamente da te, che forse la loro parte non ha ragione e che quindi devono venire un po' verso la tua.
Finché ti rinchiudi sempre di più nella tua bollettina dove ti senti a tuo agio, perché tutti fanno sissi con la testa quando dici le tue cose, alla fine dei conti può essere gratificante, può essere meglio per la salute mentale, finché non arriva al risultato delle elezioni seguenti e ti rendi conto che il mondo, nonostante tutti i tuoi forzi enormi, non è cambiato.
Due minuti per ringraziare il nostro sponsor Squarespace.
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Quale sia meglio? Non si capisce bene.
Quello che è certo è che di ognuno di questi devi poi andare a studiare meccanismi di ossincrasie e devi imparare a usarlo, a manutenzione.
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Inoltre, creare un sito è facile ma è altrettanto facile creare un sito brutto se non addirittura orribile.
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Al termine del processo è automatico che il sito sarà completamente custom e diverso da tutti gli altri siti su Squarespace e che si adatti il più possibile alle nostre esigenze, alle nostre attività.
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Grazie a Squarespace per aver sponsorizzato anche questa puntata di Digitalia.
Il Department of Justice ce l'ha con Google.
Con Google e anche di brutto.
Pare che l'indicazione di massima iniziale sia "ragazzi vendete Chrome" tra le varie, i vari remedies che hanno messo a punto.
Ora, non sono così dentro alle procedure americane per dirvi quanto manchi a essere definitiva questa cosa.
Mi par di aver capito che ci vorrà ancora almeno, si parla di aprile 2025 per avere la decisione.
Questa fondamentalmente è la richiesta dell'accusa, cioè la proposta di giudizio finale che a questo punto dovrà essere verificata e giudicata.
C'è un nuovo governo in carica su questa cosa, non la vedremo mai.
C'è una piccola cosa di mezzo, sì.
La cosa richiesta sono parecchie, fra cui la vendita di Chrome, del browser, il disinvestire da Android in monetari da ridurre, da migliorare la competizione e soprattutto evitare esclusive con i vari fornitori di cellulari.
O in alternativa addirittura vendere pure Android se questa cosa non è possibile.
Nel frattempo chiaramente Google non può fare un altro browser, deve fare addirittura pagare una campagna di educazione per insegnare alle persone come cambiare browser e magari addirittura pagare persone per farlo.
E l'ultima cosa, quella che è meno presente nei titoli ma secondo me è altrettanto dolorosa per Google è che non può utilizzare certi dati per avere vantaggi sui suoi prodotti AI, questo sicuramente è un qualcosa di problematico nei confronti del mondo in cui siamo.
È la cosa più moderna e adeguata di tutte queste decisioni perché tutto il resto, per carità, parla quasi fuori tempo massimo tutto il resto.
Sì, Chrome ancora oggi è sicuramente una fonte di introiti ed è la scelta numero uno perché di fatto è diventato un po' il sinonimo di browser un po' ovunque.
I geek come noi magari provano Arc, Brave, Vivaldi e chissà qualcos'altro ma le persone standard installano Chrome, usano Chrome e via.
Che ha tutto Google preinstallato dentro, quindi di fatto queste sono le proposte di quello che sarebbe un procuratore, dell'accusa.
Ecco, tutto questo dovrà ancora andare all'avaglio di un qualche organo giudiziario che ascolti la difesa e che prenda una decisione.
Allora, attenzione, scusami Giulio, dopo che comunque era stato già deciso che Google ha un monopolio e quindi devono essere applicate norme antitrust, cioè se mi ricordo qualche mese fa era già stato fatto questo giudizio, a questo punto occorreva trovare una soluzione.
Questa è la proposta della soluzione che il Dipartimento di Stato americano ha dato.
Se leggete la risposta di Google da parte dei suoi avvocati è una risposta che parla Trump, perché rompere questa cosa che noi abbiamo messo in piedi è rompere il dominio della tecnologia americana, la sicurezza, la privacy del fatto che il nostro predominio a livello internazionale sarà rotto perché perderemo il controllo di un asset finirà il mondo, chi pensa ai bambini, i poveretti di Mozilla andranno a fare la fame, anche questo c'è.
E quindi a mio giudizio leggendo un po' anche quanto poi in appello c'è sempre la Corte Suprema e la Corte Suprema sono tutti i ragazzi diciamo che vengono da una certa parte politica che che se prende alcune decisioni su cui tra l'altro il Presidente si è già espresso dicendo ma sì dovrebbiamo trovare una cosa equilibrata per fare in modo di non autocastrarci quindi già sembra che diciamo che il Presidente da una parte ha delle delle trampa delle un punto di vista certamente protezionistico nei confronti dell'industria americana e questo è evidente.
Dall'altra visto che si è preso come braccio destro Elon Musk come concorrente almeno nel campo anzi concorrente a tutto tondo visto come sta cercando di posizionare X come azienda di comunicazione globale intelligenza artificiale forse un giorno piattaforma di pagamenti eccetera beh Musk può avere una un qualche interesse a limitare lo strapotere di Google non so curioso sarò curioso di capire come come come questo duo.
Sì anche perché a meno che non la poi concretamente per carità vale 20 miliardi però poi un Chrome staccato dal business di Google che modello di business gli dai? Come lo imposti? Diciamo che nel momento nel momento in cui chiudi la possibilità di integrare a tutti i giganti un browser specifico no? Quindi dici Apple in quanto monopolista con IOS non deve o non può fare un browser che sia dominante che sia default eccetera Google non può più produrre un browser eccetera si apre molto di più il mercato come era un tempo quando avevamo Netscape uscito fuori noi primo Google quando sono usciti Opera le varie cose o ancora più aperto con degli spazi dove ci potrebbero essere dei browser più o meno gratuiti magari che arrivano da situazioni open source e dei browser magari più innovativi più cose a pagamento dice.
Oggi forse è l'unico l'unico grande che vive con un modello di business suo è Opera che è a pagamento che c'è l'abbonamento.
Si ci sono ci sono tutta una serie di start up che certamente non sono in fase di.
Beh Arc stesso.
Che non guadagnano che possono essere Arc, Vivaldi, Brave ce n'è tanti.
Di modelli già stabiliti mi viene in mente solo quello.
Però credo che credo che appunto la difficoltà maggiore che abbiano quando vanno a chiedere soldi ai loro angel investors sia ragazzi avete dei concorrenti che sono dei colossi nel momento in cui togli di mezzo i colossi o comunque azzoppi la loro posizione dominante costruire fare un browser a pagamento può diventare un può diventare un qualche cosa di percorribile.
Te la giochi sulla funzionalità e non più sulla funzionalità sulla portabilità che ne so su tante cose diverse te la puoi giocare.
Sbaglio i primi Netscape Navigator erano di fatto browser a pagamento.
Certo, certo.
Bisognava comprarlo il dischetto.
Avevi Mosaic gratis che veniva distribuito gratis se volevi avere browser più figo.
Netscape Communicator che aveva dentro vari mail, Usenet e compagnia e poi è arrivato Firefox che era la versione di Netscape aperta quindi c'è già stato un periodo comunque di browser a pagamento quando però era più raro avere un browser oggi è difficile.
Quando era meno fondamentalmente quando il browser era ontologicamente meno al centro della vita delle persone fondamentalmente cioè oggi nel browser che sia sul computer o sul telefono fai veramente tutto.
Poi oggi le app hanno forse tolto una parte del browser però browser fai l'onbanking, fai la spesa, ti informi per votare eccetera.
Certamente ai tempi di Netscape non era la stessa cosa e è il motivo per cui appunto tutti i giganti hanno investito su, i due giganti hanno investito su questi due browser e cercano coi denti di difendere le loro opposizioni però c'è Edge.
E già c'è Edge, di chi è Edge? Microsoft.
Chi è Microsoft? Quelli di Internet Explorer, quelli del primo browser che ha stato moltato.
Oh yes proprio loro.
Ah esistono ancora.
Qualcuno li usa.
Effettivamente non so io ho poca esperienza ultimamente con utenti Windows, non so.
C'è la famosa barzella e battuta che Edge è il miglior modo per scaricare Chrome.
Ecco, ok, ma è risposta alla domanda che stavo per fare.
In realtà Edge è un ottimo browser anche perché è basato su Chromium quindi dal suo ha funzionato veramente molto bene però l'abitudine probabilmente.
Ragazzi ce lo state chiedendo in tantissimi.
L'almanaco digitaliano è quasi una realtà.
Se lo cercate su Amazon lo trovate già in preordine perché esce il 5 dicembre 2024 potete già preordinarlo e uscirà sia in copertina flessibile sia in formato ebook.
Vi mettiamo il link anche nella nota dell'episodio se volete preordinarlo per i vostri regali per Natale, per voi stessi, per quello che volete.
Una bella copertina in verde digitaliano con i nostri.
143 pagine.
con i nostri cinque bei faccioni.
Almanaco digitaliano 2024 sottotitolo "è un libro molto interessante".
Il che dice tutto, che altro che altro bisogna dire? Ce lo rifacciamo fare da Max "è un libro molto interessante".
Con il pezzo dense di quest'anno.
Toccherà a farlo fare.
Certo, assolutamente, certamente.
Peccato che non c'è Max che poteva raccontarci tutto della scuola OpenAI e Common Sense Media lanciano un corso chat GPT gratis per insegnare agli insegnanti a utilizzare in classe l'intelligenza artificiale.
Cosa potrebbe mai andare storto? Sì, sì, diciamo c'è questa proposta da parte di OpenAI di un corso che possa aiutare gli educatori in qualche modo come.
Proposta è realizzata, lo si può fare.
Esatto, come supporto per poter portare chat GPT in classe e quindi sia per aiutare gli insegnanti ad insegnare, che già questo dà idea un po' dell'arroganza di questa società, sia su come questo cambiamento, questa piattaforma, questa tecnologia, loro la definiscono in maniera diversa durante il corso, diciamo tecnologia come la definiscono più spesso, può cambiare anche l'approccio pedagogico nei confronti degli studenti e quindi si fa un percorso di qualche ora, se non sbaglio.
Un'ora.
Di un'ora.
E in un'ora sai l'AI.
Tutto, tutto.
E quindi c'è molta polemica sulla qualità dei concetti che vengono espressi in questo corso, sia per l'aspetto proprio puramente arrogante di non avere una storia di studi pedagogici che possano argomentare come la pedagogia debba cambiare nei confronti di GPT.
Giulio, mi permetto di interromperti, perché questo corso risponde in ben un'ora, quindi un sacco di tempo, a tre domande essenziali.
Che cos'è l'AI? Come funziona l'AI? E cosa rende chat GPT differente da altri tipi di AI? È assolutamente.
Un'ora è sufficiente, dici? Oltre a quello, ma si capisce da queste domande esistenziali quanto sia effettivamente, come dire, non abbia un pregiudizio nei confronti di uno o un altro, non sia uno strumento per vendere.
No, assolutamente non commerciale, dici? No, no, assolutamente no.
E sono venute fuori risposte abbastanza abbastanza piccate, ho letto su ButtonDown, forse Michele ci ha messo questo articolo dove insegnanti alla fine dei conti dicono "Ma chi siete voi per dire che il vostro modo, la vostra didattica deve sostituire la nostra? Fateci vedere quantomeno qualche studio, qualche pubblicazione scientifica, non solo parole di marketing che ci dicono che il nostro lavoro diventerà più facile, più leggero, se ci facciamo spiegare da chat GPT come insegnare ai nostri studenti.
Si inizia ad andare un pochino a toccare degli argomenti un pochino delicati.
Che conoscere gli strumenti moderni dell'AI sia utile comunque a tutti i professionisti, compresi gli insegnanti, è certo che serve, quindi dare una mano, un supporto è un qualcosa di utile, che sia un po' questo forse "biased" usiamo questo termine in inglese, ecco forse non è la sorgente migliore per imparare.
Conoscere uno strumento del genere aiuta anche perché di fatto gli studenti probabilmente lo useranno e quindi esserne a conoscenza, sapere come funziona, saperne i pro e i contro, sapere che cosa vuol dire scrivere un qualcosa con chat GPT, sappiamo come mettere in fila parole probabili, non creare concetti.
Insomma, sono tutti strumenti che sono utili per insegnanti.
Servirebbe un qualcosa magari di un po' più.
che siano utili per gli insegnanti? Non sono d'accordo con te, non sono d'accordo con te, per niente, perché il lavoro dell'insegnante è molto delicato, per cui per dire che una cosa è utile per l'insegnante penso che servano degli studi ben più approfonditi della nostra sensazione a pancia che dice "vabbè alla fine dei conti se devo se devo mettere insieme una serie di esercizi di matematica invece di mettermi lì a scriverli io li faccio scrivere a chat GPT ci mette 30 secondi invece che il mio quarto d'ora e beh chat GPT è utile.
Per essere utile deve essere utile dal punto di vista del risultato didattico e per avere certezza di questa cosa qui o almeno argomentazioni su questa cosa qui serve qualche cosa di più di "ah però com'è comodo, com'è veloce" perché quello che conta in un ambiente del genere è la cama non è la fatica che fa più o meno l'insegnante a preparare i compiti in classe.
Infatti stavo dicendo è utile come una penna o un righello cioè sono strumenti che vanno usati? Sì e no nel senso che la penna e il righello sono strumenti abbastanza neutri non è che a seconda di che penna cambi vengono fuori frasi più di destra più di sinistra più umanistiche più matematiche o cosa mentre questi strumenti qui hanno una colorazione hanno una connotazione hanno uno stile class che abbiamo visto e che non sono misurati non sono pubblici non sono open non sono niente per cui nel momento in cui faccio non lo so mi faccio scrivere l'elenco delle domande del compitino o dell'interrogazione o di riassunti o quello che voglio di storia che ne so della seconda guerra mondiale da chat gpt ebbene posso posso e lo adotto su larga scala in tutte le città d'Italia per esempio posso posso introdurre dei bias che poi mi rendo conto saranno niente rispetto ai bias già presenti nei libri di scuola e di storia utilizzati nelle scuole italiane e americane però questo è tutto un altro discorso.
E questo lo dici tu eh non vedi ti sei automaticamente tirato la zappata su un piede.
Ma io dare zappate sui piedi retoriche sono bravissimo.
Bravissimo.
Avete presente Peppone quando inizia a fare il discorso il discorso super comunista per le elezioni il sin fervore eccetera e finisce più a destra di Don Camillo a città.
E i nostri padri che sul piave hanno lasciato la vita.
Eccetera.
E Don Camillo che suona le campane è tutto contento.
Ecco più o meno io faccio così.
Parto da una parte finisco dall'altra e mi smette però è certo.
Food for thought pane per la mente pane per i pensieri.
Non è finita qui per Open AI che a quanto pare dice New York Times ha fatto fuori, ha cestinato, ha cancellato le prove nella causa legale riguardante l'utilizzo di materiale coperto da copyright.
Perché l'errore non è mai ne aggiunte per sbaglio qualcuna.
È sempre in rimozione.
Raccontiamo un po' che è successo.
New York Times ha aperto una causa legale contro Open AI per il fatto che il modello di Erosia GPT avesse utilizzato contenuti del giornale che non erano stati autorizzati per sviluppare una serie di competenze all'interno del database del New York Times e quindi questa causa ha messo in qualche modo davanti alla decisione Open AI di un giudice di dover aprire i modelli, i pattern insomma di sviluppo da parte di Open AI, su come è stato fatto l'allenamento del suo modello.
Non l'hanno fatto direttamente ma hanno aperto due sandbox per permettere agli avvocati e tecnici di New York Times di studiare in che momento il training può aver utilizzato contenuti del New York Times e dove è avvenuto il plagio di questi contenuti non autorizzati.
Dopo circa 150 ore di studio la prima sandbox è andata a gamba all'aria.
Gli avvocati avevano messo tutti i dati dentro la cartella "prove contro Open AI" che non si sa come mai è stata per sbaglio cancellata.
E' stata sostituita da una cartella di nome "pornhub" e poi l'hanno ripristinata ma mancava qualche dato in particolare proprio quelli dei New York Times.
Però l'articolo di Engagement finisce con gli avvocati di New York Times dicono che non hanno ragione di credere che la cancellazione sia stata intenzionale.
Assolutamente.
E' anche il contrario però.
Assolutamente.
Vabbè, tra l'incursione nella didattica delle scuole e le prove fatte sparire per caso eccetera possiamo dargli il premio Uber a Open AI a questo giro.
Beh ci stanno uberizzando.
Anche perché abbiamo anche qui qualche candidata a sigla.
[Musica] Va bene, Uber Price.
Uber Price, questa vedi che è a sigletta.
Questa è già a sigletta, sì, però anche qui Uber Price è molto confuso, non si sente bene la voce.
Non lo so, ci serve qualcosa che tiri un pochino più fuori.
Poi magari in Italia.
Fiorenzo mi aveva mandato una roba anche quella che finiva con "Premio Uber".
Non so dove è finita.
Devo ritrovarla anche quella.
Non era proprio radiofonica ma rendeva basso la sensibilità.
Comunque per chi ci ascolta da poco ricordiamo che il premio Uber è dato periodicamente da noi di Digitalia in onore delle persone più savie e educate sulla rete, ispirato a quel granduomo, gran santo del patron di Uber che sempre si è odato è stato un altro che San Francesco Madre Teresa di Calcutta.
Lui è.
È una roba sì, c'è il Nobel e poi molto più in alto c'è il premio Uber per qualcuno che ha messo il bene dell'umanità di fronte a qualsiasi altra cosa.
Guardatevi la storia di Uber all'inizio.
Ma tutta l'inizio, la fine, le macchine.
Ma dopo un po' se n'è andato.
Chi se ne frega, sì certo.
Come si chiamava il tizio? Calacanis.
Calacanis.
Non era né Kubrick né Calacanis, era.
Uber founder.
Travis Kalanick.
Kalanick.
Kalanick.
Con una faccia da lestofante peraltro che mamma mia.
Sì, che faceva i festi.
le riunioni con le nuove manager negli strip club.
Questo è per dirvi personaggio, giusto? E certo.
Qualcosa di colorato ma ben peggio il resto che ha fatto.
E certo, e certo.
Va bene, c'è qualcos'altro che è sparito ma ve ne parliamo tra qualche momentino.
Prima dobbiamo ringraziare i nostri produttori esecutivi.
Digitalia è una operazione value for value, valore per valore.
Distribuiamo gratis e vi chiediamo in cambio di attribuire un valore a quello che ricevete e restituirlo in termini monetari.
Bitcoin, Paypal, Satisfay, Bonifico, Bancario, tutte le opzioni sono a disposizione su digitalia.
m.
Quello che avete in cambio è che tutte le settimane qualcuno continua a lavorare per voi per creare Digitalia eppure vi ringrazia in trasmissione nelle note della puntata.
Chi ci pensa? Franz, vuoi dare tu un giro di produttore esecutivo? Ma volentieri! I produttori di questa puntata sono Giacal, Nicola Forta, Edolfello, Nicola Caprile del Popolo, F.
Trava, Roberto A.
e Paolo Bernardini che ci streammano i loro Satoshi per ogni minuto di ascolto e abbracciano il Podcast 2.
.
In particolare due grandissimi eroi ci fanno i boost, in particolare un misteriosissimo Franco che ci dice, qua attenzione ascoltate bene perché non lo ripeterò, test boost.
Chissà cosa avrà voluto dire, non lo so, ma vada avanti.
Ringraziamo però soprattutto Giacal che invece ci dà un bel messaggio più lungo e dice "quasi un euro di boost visto il cambio, effettivamente mille Satoshi, confermi Franco che è un euro.
Comunque avete dei bias piuttosto grossi, per esempio dopo che Bukele ha incarcerato tutti i pendilleros la gente non ha più il copripoco alle 18 a causa dei criminali.
Non sono un fan di dittatori burocrati ma un paese fallito innumerevoli volte a causa del collettivismo come l'Argentina non può essere curato se non evitando sussidi come un lavoro pubblico mascherato.
Segnalo un ottimo modo di evitare di farsi truffare con il cripto, partecipare ai Satoshi Spritz, aperitivi a tema bitcoin, ce ne sono tanti quasi uni in ogni città" e ci dice satoshispritz.
t che è il sito dove informarsi su questi aperitivi.
Grazie Giacal, sono d'accordo quasi tutto con te, che a volte appunto a volte il cerotto quando parliamo dei dittatori e burocrati e governi forti a volte la soluzione passa attraverso sofferenze umane, le sofferenze umane andrebbero minimizzate, però va bene andiamo avanti con i produttori esecutivi.
Andiamo avanti con i perpetuo all'executivi producer, quelli che tutte le settimane ci fanno avere il loro sostegno e sono Manuel Zavatta, Silvano Carradori e Giuliano Arcinotti con un euro due euro Davide Tinti e 2,10 Nicola Gabriele del Popolo.
Grazie, grazie di cuore.
Ringraziamo poi 1,11 euro ogni mese Filippo Brancaleoni, tre euro ogni mese Paola Bellini, Valerio Bendotti, Luca Di Stefano, Alessandro Grossi, Fabio Zappa, Simone Magnaschi, Giulio Magnifico, Fabrizio Reina, Fabio Filsetti, Ligia Technology di Antonio Desposito, Paola Danieli, Mattia Lanzoni, Andrea Bottaro e Giuseppe Marino.
Grandissimi, grazie, grazie davvero.
Fabio Abbiati ci fa una donazione da tre euro, virgola quattordici ci dice amo il prof e i suoi gingillibri.
Alert, attenti che Montemagno vi sta copiando con la sua chiacchierata settimanale a tre.
Ma meno male, ma meno male, vuol dire che vuol dire che il modello funziona se ci copiano e poi.
Bravo Marco.
E poi ragazzi, prima o poi dovremo anche andare in pensione, meno male che c'è qualcuno che porta avanti.
No, ci andiamo su una bella spiaggia con una bella Coca Cola in mano, ci ascoltiamo Montemagno, invece di aver fare tutti i lunedì sera la trasmissione.
Oh, finalmente un po' di sano relax, però intanto mi sa che andiamo avanti, finché abbiamo così tanto.
Oddio, il mio relax non è proprio quello di ascoltare Montemagno.
Infatti se non rimasse un attimo così in silenzio avrei altre idee, però per carità.
Per quanto posso essere brillante.
Va bene, andiamo avanti, anche perché con il supporto del genere dei nostri produttori esecutivi non potremmo mai fermarci ora e quindi ringraziamo Davide Bellia con i suoi tre euro e ventuno, cinque euro ogni mese da Alessandro Lago, Massimo Pollastri, Antonio Manna, Antonio Gargiulo, Michele Bordoni, Alberto Cuffaro, Enrico De Anna, Roberto Basile e Andrea Delise.
Mitici, mitici.
Mitici, con cinque euro e trentadue al mese, Angelo Travaglione, Cristian Schwarz e Fiorenzo Pilla.
Uh, Fiorenzo Pilla è un VIP, abbiamo un gingillo Pillesco oggi.
Yeah, inoltre arriviamo nella zona dei grandi produttori della puntata 751 con Andrea Baggiardi, dieci euro, che ci scrive "Errare humanum est, scittificare autem diabolicum".
Mi piace.
Sono sicuro che scittificare era una prima coniunzione di Cicerone.
Cicerone, era Cicerone che diceva "Catilina, non mi scittificare la Repubblica".
No, era una roba decena.
Esatto.
Ok.
Grande produttore anche Fabrizio Mele e Marcello Marigliano con i loro dieci euro a testa.
Grazie, grazie.
Lead executive producer, venti euro, Piero Alberto Mazzo.
Piero, grazie, grazie di cuore, grazie a tutti i produttori esecutivi che hanno fatto quel passettino in più per permettere a Digitalia di esistere, ma lo sapete, è così, la libertà, la libertà richiede sempre quel passettino in più, quel piccolo sforzo in più.
E allora, che sforzo è mandare un euro alla settimana, tre euro al mese, cinque, dieci euro al mese per far sì che una delle proprie trasmissioni preferite e continui a lavorare esista? Poca roba, lo dimostrano i produttori esecutivi da quindici anni, se volete farlo anche voi, noi siamo qui.
I metodi li trovate su digitalia.
m, noi in cambio continuiamo a lavorare per voi.
Tra l'altro Miriana Novella, che la settimana scorsa ci ha mandato la.
è stata produttrice esecutiva, l'abbiamo salutata, è la nostra collega podcaster, ci ha scritto "è sempre un onore essere una vostra collega, stavolta io e il mio ragazzo che ho avviato a orecchietto fresco da qualche tempo, Mario Modea, non potevamo mancare con la donazione di 25 euro alla testa.
Il lavoro che fate è bellissimo, continuo a piacere moltissimo dopo tanti anni di impegno costante, grazie.
Grazie a voi Miriana e Mario e devo dire che d'ora in avanti il titolo di orecchietto fresco lo possiamo.
noi volevamo istituire.
Ha già vinto, ha già vinto.
Esatto, un tema nomina un digitaliano, però ragazzi, orecchietto fresco batte nomina un digitaliano mille a uno.
Ha vinto, ha vinto.
D'ora in avanti, quando portate delle nuove orecchie su Digitalia, scriveteci, mandateci magari o fategli mandare un euro, tre euro, cinque euro di donazione inaugurale e noi gli daremo il titolo di orecchietto fresco inaugurato, inaugurato dalla nostra amica Miriana.
Come ultima nota in ambito value for value, in questi giorni ho installato Albi Hub.
Sapete che arrivano tempi un po' burrascosi per il value for value, quello dei pionieri, duri e puri, perché oggi o si usa Fountain che ha il portafoglio integrato finché i loro Venture Capital tengono e glieli fanno sostenere anche dal punto di vista.
Quelli di Albi che ci hanno dato i wallet ostati da loro si devono disimpegnare dal servizio di hosting per non essere considerati delle banche con tutta la burocrazia che potete immaginare, gli addempimenti, eccetera, per cui hanno realizzato questa roba, per cui uno continua a utilizzare Albi, ma in realtà usando Albi come ponte su un proprio borsellino, su un proprio nodo Lightning self-hostato.
Devo dire che è abbastanza semplice, si può sia mettere su Docker, come ho fatto io, sia scaricare una app che funziona sia su Windows sia sul Mac, basta avere un computer che è sempre online, si fa partire questa applicazione, la si lascia in esecuzione, l'onboarding è abbastanza semplice, verrà ancora più semplificato, ci stanno lavorando veramente duro, oggi sono stato in call per un'ora e mezza con i ragazzi di Albi e permette di entrare nel mondo del self-hosting, quella che chiamano la sovranità, self-sovereignty o self-custody, insomma un modo per essere in possesso veramente dei propri fondi e di gesticarvi, che fino ad oggi è stata una roba abbastanza tecnica, abbastanza complicata, con strumenti come questo Albi Hub iniziano ad essere un po' più alla portata di tutti e lo saranno via via sempre di più.
Certo, di nuovo, la libertà costa un passettino più, una fatica in più, se avete voglia, se siete geek, volete sbattervi un attimino, fate il passaggio da Albi a Albi Hub, se invece non ve la sentite, va bene, PayPal, Satispay, il bonifico bancario, sono tutte alternative che rimangono valide, noi cerchiamo di lasciare tutti i canali aperti in modo da rendere più facile possibile sia a chi vuole essere nel pionierismo più assoluto, sia a chi vuole utilizzare i sistemi più tradizionali e tranquilli e ovviamente vi teremo aggiornati su tutte queste novità.
Ora, i siti di migliaia di comuni sono scomparsi da Google, aggiù, tu che con web, con Google, con l'ottimizzazione dei siti, ci hai fatto una carriera, eccetera, hai lanciato la tua carriera di imprenditore sul rendere i siti non solo visibili ma in prima fila su Google e quindi hai studiato tutti i trucchi, tutti i metodi, sei diventato praticamente uno sciamano dell'algoritmo, ovviamente segretissimo, con cui Google sceglie cosa far vedere e che cosa no.
Lo stanno in due e uno è Giulio.
Cosa può essere successo? Raccontiamo un po' che cosa è successo e poi vi dico la mia opinione.
Allora, all'inizio di novembre è cominciato a succedere che cercando le parole "comune di", seguito poi dal nome del comune, quindi una ricerca che lascierebbe pensare che il primo risultato sia il sito ufficiale del comune, come sempre deve avvenire per una ricerca di questo tipo, moltissimi siti di tanti comuni italiani hanno cominciato a non uscire.
Non uscire in maniera sempre più rilevante.
Uscire pagina Instagram, uscire pagina Facebook, uscire pari di portali ilmiocomune.
t.
Una deindicizzazione cosiddetta completa che in qualche modo però non è correlata ad un intervento che è stato fatto massivamente su tutti i siti di tutti i comuni che inizialmente erano decine di segnalazioni e poi sono diventate centinaia.
Quindi può essere solo qualcosa che è successo lato Google.
Esatto esatto e quello che è successo lato Google è che c'è stato un aggiornamento algoritmico che potrebbe aver considerato, nella mia opinione adesso ancora non c'è una risposta quindi siamo nella logica delle ipotesi, però potrebbe aver considerato un dominio principale come un dominio spam.
Questo dominio principale potrebbe essere una repository, un sito bucato da qualcun altro e quindi è stato messo in blacklist, che però avesse nella sua indicizzazione un link a tutti questi siti dei comuni tutti insieme, tutti nella stessa pagina e quindi andando a mettere in blacklist il dominio originale è stato considerato spam tutti i link erroneamente che questo sito conteneva e quindi andando a deindicizzare i siti considerati spam che appunto dovrebbero richiedere una cosiddetta riconsiderazione attraverso gli strumenti di Google per poter essere deindicizzati, di solito questi problemi non sono facilissimi da risolvere, infatti ancora da tante settimane c'è il problema, ancora non se ne esce a capo.
L'altro tema che potrebbe essere successo è che invece potrebbero aver ripreso tutti quanti uno stesso contenuto nello specifico relativamente al PNRR e come questo aggiornamento dell' algoritmo da parte di Google sembra andare a penalizzare molto fortemente le cosiddette pagine duplicate potrebbero aver considerato questo testo sul PNRR, quindi un testo uguale a tutti, sarà stata una nota, sarà stata un'indicazione ministeriale, vai a capire, come una duplicazione massiva, come se forse una sorta di botnet, una link farm, esatto, e quindi ha spianato tutto quanto.
Queste sono le due ipotesi più accreditate.
Certo è che è evidente che c'è un problema.
C'è da dire che rispetto alla notizia, i primi giorni ho provato a fare un po' di ricerche di comuni intorno a Milano che conosco, non trovandone un po', oggi ho provato a fare ricerche e li cominciano a comparire, quindi secondo me stiamo andando verso la soluzione, però comunque pensare come sia effettivamente facile.
Questa cosa sì, questa cosa dove c'è una internet, questo mondo globale dove tutto il mondo può affacciarsi, parlare, fare politica, fare discussioni, fare business, eccetera, e che poi ci sono alcuni posti dove se qualcuno fa una cacchiata, qualcuno sparisce completamente dalla visibilità, mi, come dire, mi ricorda qualcosa.
E benissimo, continua la maretta.
Continua la maretta all'interno di Agicom.
E' uscita una, su LinkedIn, un post della.
Una lunga serie, tipo.
La commissaria rinnegata, Elisa Giomi, l'unica opposizione interna dentro Agicom a tutto il casino putrefatto che è stato messo in piedi con questo Piracy Shield e ha fatto abbastanza scalpore.
L'avete letto? Volete sintetizzarlo o volete che faccia partire il video di un minutino dove la commissaria.
Facciamone una piccola sintesi.
Nei giorni scorsi si era, come dire, aveva rinnegato parte della piattaforma, delle basi su cui si basano, ha ricevuto una diffida a retificare, una minaccia di una possibilazione di esarcitoria.
E questo, chiaramente, lei si toglie qualche sassolino perché non ha timore apparentemente di querele, ma contemporaneamente dice "non va bene" e Piracy Shield.
E' bella questa cosa dove ci sono dei board, dei consessi, delle commissioni dove ci sono tante persone che è fatta apposta perché ci sia un meccanismo democratico dove ognuno ha la sua idea poi si vota e qualcuno può essere, e dove quando una è all'opposizione iniziano a arrivare querele, minacce, cause legali.
Una testa di cavallo.
E' proprio bella questa cosa, edificante.
La pensi come me oppure ti denuncio? Esatto.
Poi inizia il primo tema! "Trymant Piracy Shield ti ha osservato agitavamo il rischio, involontariamente, di limitare la libertà di espressione e di agire come una censura".
Eh beh, questo l'abbiamo sempre detto.
Secondo tema, "La mancanta trasparenza e correttezza procedurale essenziali per un'autorità indipendente".
Di segnale, effettivamente, problematiche di appunto trasparenza, di come funzionano le consulenze, di come funzionano i corsi, eccetera, eccetera.
Infine, "La privacy shield ci riporta l'importanza di dare uno spazio su temi di interesse collettivo anche a voci minoritarie".
Ammetto che questa l'ho un po' meno capita ma da questo punto di vista è uno suo pensiero che questo privacy shield non dia sufficientemente voce Eh beh, è chiaro, no? Certo, e chiude, chiosa con "Trovo fuori scala che il contrasto alla pirateria abbia finito per coincidere con il contrasto alla decriptazione delle partite di calcio".
Insomma, ne ha per tutti.
Beh, sono una serie di punti qui sintetizzati nel post che però hanno alcuni molto senso, altri sono in realtà dei fatti, nel momento in cui riceve delle diffide, delle minacce del genere, è una cosa direi decisamente grave, il fatto che lì dentro ci sia del dissenso, che questo dissenso venga fuori pubblicamente, sul web, eccetera, è un qualcosa che fa ben sperare, fa pensare che comunque qualche il solito discorso dei pesi e contrapesi di istituzioni di forma democratica probabilmente continuano ad averlo.
Vediamo quanto avranno seguito le denunce del commissario e vediamo quali saranno le conseguenze.
Mi è piaciuto di quello che ha scritto Elisa Giomi il fatto che dopo un articolo con tantissimi hashtag di cui vi abbiamo rassunto i passaggi principali, metta nel thread tutta una serie di link e informazioni, quindi sul pluralismo, in data 6 giugno 2023, consultazioni, in data 1 luglio 2021, eccetera, eccetera.
Quindi, come dire, non lascia queste accuse a essere semplici leoni da tastiera, diciamo, urla lanciate su un social, ma, e questa è una cosa che trovo rara normalmente in questo tipo di comunicazioni lanciate ai social, le completa con quello che sono le fonti, ok? Magari incomplete, non lo so, sicuramente di parte, ma comunque ha le sue fonti, dà tutte le prove che ci permettono di approfondire ogni singolo passaggio e questa è una cosa che ho apprezzato molto della scrittura della commissaria.
Sono assolutamente d'accordo con te.
La pubblicità della Coca-Cola in salsa generativa l'avete vista con i conseguenti commenti? Le ho viste, sono più di una, sono tre, se non mi sbaglio, che sono uscite e richiamano quelle che erano le vecchie pubblicità, vi ricordate col camion che arrivava a Coca-Cola, spesso guidato da Babbo Natale o qualcosa di simile, tipicamente c'è tutto l'inverno, la neve, l'orso bianco, queste sono rifatte uguali, tranne che io non inizio a guardarle e sono strane, sono veramente anche nei valley, ci sono questi camion che cambiano forma man mano, che a volte sono più lunghi, più corti, prima una carovana, poi sono solo una, ci sono un po' di cose strane, il primo in particolare, secondo me è quello che è venuto meglio perché ci ho messo un momento a capire quello, mi dava fastidio ma non capivo esattamente perché, quello che si chiama "Secret Santa", i successivi "Unexpected Santa" e "Silver Santa" che potete andare a cercare in particolare l'ultimo, hanno veramente qualcosa di stranissimo, ora, Coca-Cola non lo nasconde, è in tema, l'effetto voluto, l'effetto desiderato è quello ottenuto, far parlare di sé, ma sì, associare Coca-Cola all'intelligenza artificiale, i pionieri dell'intelligenza artificiale, c'è qualcosa di più ancanni, di più fuori luogo di bere una Coca-Cola ghiacciata a Natale sulla neve, credo non ci sia niente, sono decenni che la Coca-Cola spende miliardi per riuscire a condizionarci a fare una cosa che è assolutamente contro quello che è il nostro cervello, dai tempi di "Vorrei cantare insieme a noi in magica armonia" fino all'Ancana e Valle, sì, ma sono miliardi su miliardi spesi per convincerci a fare una cosa che già non dovremmo fare tutto l'anno, però, ecco, bere sta bibita ghiacciata piena di zucchero anidride carbonica a Natale sulla neve, ma fatti un bombardino, centinaia di camion che ci stanno inquinando la neve, ma beviti uno Zabov o un bicchiere di vino rosso, un vin brulé, una grolla, eccetera, vabbè, ok.
Comunque, guardateli, guardateli gli spot, vi ipnotizzeranno anche loro.
E ben affleck, visto che siamo in odore di intelligenza artificiale, gli spettacoli, gli show, i programmi generati da intelligenza artificiale potrebbero rimpiazzare i guadagni persi dai DVD.
Com'è sta storia? Mi sembra un po' arzigogolata.
Ma allora, per lui, ecco, diciamo che la chiave dei Gattura è potrebbero ripristinare, per lui, perché, in effetti, lui parte dal presupposto che il fatto di fare usare le I.
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permette di produrre tutta una serie di contenuti nei quali non è importante chiaramente la parte artistica che invece quella richiede un grande regista, un grande attore, eccetera, eccetera, riducendo i costi, di fatto riducendo il numero di persone che ci lavorano, quindi più vantaggio a chi è il proprietario dell'idea.
Questo non è l'unico, chiaramente, ma è uno dei passaggi che secondo me arrivano in questa intervista che è stata data da Ben Affleck nei confronti di Ars Technica.
In realtà, il regista propone tutta una serie di altri meccanismi di introito, come ad esempio potersi creare il proprio episodio extra personalizzato dalle I.
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se, non so, c'è la serie tv che ti piace tanto, puoi comprarti un episodio extra su tue indicazioni.
Sì, sono idee carine, secondo me non creeranno.
Se già oggi le serie non hanno più quel fascino di vedere tutti insieme Lost o Friends o grandi serie che poi tutti commentano, figuriamoci se ognuno ha il suo episodio personalizzato, secondo me perde ancora di più.
Uno dei temi di punta dell'arte da sempre, dai tempi delle iscrizioni rupestre alla Mona Lisa a oggi, è l'unicità dell'esperienza.
Sì, ma le serie tv non sono arte, diciamoci la verità, i film possono? Sono arte anche quella, può essere arte che apprezzi o arte che non apprezzi.
La definizione classica da Umberto Eco dell'arte come espressione dell'ingegno umano e della creatività umana sono arte, poi può essere arte che ti piace o non ti piace come la banana con lo scotch.
Attenzione, secondo me alcune di queste cose sono arte e alcune la maggioranza sono professione, artigianato.
La maggioranza di serie, film diciamo per le piattaforme o anche per un certo cinema sono espressioni artistiche ma di fatto artigianato nel senso che sono costruite come un lavoro.
Ma va bene, ma non vedo la differenza.
Non tutte sono arte, ecco.
Non vedo la differenza ma credo che esuli dalla nostra trasmissione dover trovare l'inquadramento preciso di cosa è dentro e cosa fuori il perimetro dell'arte.
Però nel momento in cui manca un'esperienza condivisa cioè se ognuno avesse visto una storia di Lost diversa non avrebbe avuto il successo che ha avuto perché il successo che ha avuto l'ha avuto perché la gente al bar, in metropolitana, sui primi podcast eccetera parlava di Lost e condivideva delle esperienze.
Io Lost l'ho visto la versione che finiva con un finale serio.
Ok, ma l'hai visto solo tu.
Sì sì, però era bellissima perché spiegava tutto alla fine.
Tra l'altro questa storia delle intelligenze artificiali che iniziano, si inizia a vedere dove veramente possono essere persi posti di lavoro inizia a risuonare un pochino.
Anche con delle implicazioni la settimana scorsa parlavo con un paziente che la sua azienda è un service avete presente i service per i concerti? Arrivano con l'impianto audio, fanno tutta l'organizzazione ecco loro fanno il service audio e video per le conferenze politiche politiche, amministrative, istituzionali e robe del genere.
Per darvi un'idea, quando è venuto Zelensky in Italia hanno fatto loro tutto il service della produzione audio, video, tutta la conferenza traduzioni simultanee, robe del genere.
E mi diceva che iniziano a utilizzare, iniziano a lasciare a casa traduttori simultanei e a utilizzare sistemi AI per fare le traduzioni simultanee.
Ora, da una parte l'idea di questa gente che ha studiato, perché per diventare traduttore simultaneo non è che lo diventi da un giorno all'altro non è lo spazzino che con tutto il rispetto per gli operatori ecologici non è l'operatore ecologico che viene sostituito dal drone con la scopa e la paletta.
Qui è gente che ha studiato magari per vent'anni e che da un giorno all'altro si ritrova senza lavoro perché è un software che costa 10 euro al mese in abbonamento, possa sostituirlo è già abbastanza drammatico.
Che si affidi quello che dice Zelensky e quello che gli risponde l'ambasciatore russo e quello che commenta il ministro della difesa francese vengano tradotti, si parlino tra di loro attraverso le traduzioni in diretta di qualche cosa che ha deciso e messo a punto e calibrato da un smart man, fa venire i brividi lungo la spina dorsale, fa veramente venire i brividi lungo la spina dorsale.
Poi questo utilizzo della tecnologia, nel famoso corso che dicevamo all'inizio su OpenAI ha un suo problema di base già nel fatto che non dovrebbero essere condivisi nella quotidianità documenti privati e riservati su queste piattaforme proprio come approccio all'utilizzo di questa tecnologia tanto più segreti di Stato Io credo che lì non abbiano usato la piattaforma di OpenAI ma abbiano utilizzato qualche cosa dove restano quelle registrazioni? Ma soprattutto che cosa traducono quando traduci un discorso di politica e di roba del genere in situazioni del genere Porca miseria, sulle sfumature si decidono le guerre e le paci ma vabbè, siamo sicuri di quello che stiamo facendo Francesco ti sei appassionato su questa storia dei telefoni americani acchierati delle telecomunicazioni acchierate dai cinesi ci hai postato più di un articolo la settimana scorsa, non so se è venuto fuori qualcosa di.
Diciamo che a me di tutta questa storia che poi di fatto è qualcosa che racconta come già accennato, un hacking quello che ha colpito è che di fatto alla fine tutto questo riguardasse il fatto che fossero backdoor create appositamente per lo Stato e poi ci si stupisce le stesse considerazioni la settimana scorsa che eri a Parigi Certamente, è il discorso delle backdoor le metti con le migliori intenzioni di rendere la vita più sicura le infrastrutture più sicure e di permettere alla polizia di rendere la nostra vita più controllata e più sicura e poi le utilizza a chi è peggio intenzionato per renderle molto meno sicure è la dimostrazione dei fatti va bene il coso sui sesam ma non lo trovo così interessante streaming Apple ha speso 20 miliardi 20 miliardi di dollari per produrre contenuti originali per il suo TV Plus per cui immaginate tutti i film, le serie, le serie tv da Foundation a Slow Horses a tutto quello che avete visto perfetto e il problema è che non li guarda nessuno sull'articolo di Ars Tecnica fatemi recuperare un pochino i numeri Netflix ha 283 milioni di abbonati e Apple TV Plus 25 milioni cioè un decimo di quelli di Netflix c'è anche da dire che hanno veramente pochissimi pochissimi show, si parla di 250 show contro i 18 mila di Netflix quindi anche l'interesse è iscriversi ovviamente però nel senso io personalmente sono diventato un grande fan dei contenuti di Apple TV Plus perché effettivamente mi capita ogni tanto quando finisco qualcosa di dire "giro un po' tutti" alla fine ho buona parte degli abbonamenti giro, curioso, e alla fine quando arrivo su qualche contenuto di Apple TV Plus mi prende faccio fatica magari perché non sono così popolari così famosi tutti non sono popolari perché li vede il 10% esatto, però sono belli, la verità è questa hanno investito più sulla qualità che sulla quantità esatto, quindi poche cose e tutte però finora non è ancora capitato nulla di dire "bah, potevo evitarmelo" ma diciamo che quelli come Monarch quei mostroni preistorici non l'ho visto, forse quello no però probabilmente c'ha una sua audience anche quella può darsi che gli giochi contro, non c'è dubbio, è che la qualità sia alta, Netflix per un certo numero di anni anche lei ha avuto un output in termini di qualità molto alta, pensiamo ai tempi di Stranger Things è perfetto, Ozzel Kars, Stranger Things certamente oggi è molto in calo come livello medio Netflix Apple sta producendo poco ma veramente di alta qualità, può darsi che gli si ritorca contro l'immagine di Giardino Cintato nel senso che per l'utente Android, per l'utente Windows, per quello che guarda la TV sulla Smart TV di Google pensa Apple come una roba che è fatta per gli utenti Apple, vede magari, penso all'utente generalista di una Smart TV che non capisce un cacchio di informatica, di elettronica e niente vede sulla sua Smart TV Netflix e capisce che è una cosa che può pagare e attivare, vede l'icona di Amazon Prime e la capisce vede l'icona Apple e non la apre neanche perché dice "Beh, io non sono utente Apple, questa qui è una roba sicuramente per chi ha Apple" e non la apre neanche, non lo so Io la vedo in un modo differente, nel senso che oggi Certo, ma sennò perché sali qui? Il discorso il discorso semplicemente è che Netflix è diventato un po' il primo e probabilmente per molti il primo abbonamento che aprono e che hanno per cui c'è, c'è, c'è sempre stato.
Prime Video ce lo siam trovati tutti, perché la maggioranza della gente è abbonata ad Amazon Prime, quindi se l'hai trovato lì quindi ce l'hai, non puoi disiscriverti senza disiscriverti dall'altra parte, quindi insomma c'è un po' questo meccanismo Disney è sicuramente arrivato con un catalogo che si conosceva a tutti, Apple o ti brecchi tre mesi gratuiti con l'acquisito del nuovo iPad e allora magari ti incuriosisci e scopri che effettivamente la qualità è molto alta e magari resisti e magari ti prendi un abbonamento ai Cloud Plus eccetera eccetera, altrimenti sì è difficile perché c'è già.
Ragazzi parliamo di quelli che hanno la più grande base installata di iPhone, cioè di smartphone.
Ma smartphone non vuol dire guardarla a tv Giulio Però la serie secondo me passa tanto dalla mobilità, soprattutto al pubblico a cui parlano loro, cioè mi aspetterei dei numeri ben diversi, quindi secondo me lì c'è un sintomo sui servizi, sarei curioso di vedere anche il dettaglio di quanti vedono Netflix di quei numeri da mobile o meno.
Mi prometto di riapprofondirlo, perché lì c'è un pubblico giovane a cui tu devi parlare se la serie tv è pubblico giovane lo prendi lì.
C'è qualcosa che non funziona però in tutto questo, perché la qualità c'è il marketing non lo so Non tantissimo.
Forse non è spintissimo, forse fanno un ragionamento più di lungo periodo, forse aspettano che Netflix e tutti gli altri vadano a gambe all'aria, perché anche questo non è escluso, Apple ha carne ha legna da ardere molto più a lungo di quella che possono avere tutti i suoi concorrenti, per cui può anche fare un ragionamento di più lungo periodo abituare comunque a una qualità, producendo poco di alta qualità, tanto noi ci siamo, noi ci siamo, intanto vediamo il mercato dove va a finire, perché se continua a scendere la qualità sulla concorrenza o qualcuno come è già successo inizia a andare a gambe all'aria potremmo anche avere tempo per consolidare, ci costa di meno arrivarci piano piano piuttosto che cercare di fare il botto con delle campagne di marketing aggressive in questo momento, non lo so io sono d'accordo con te che i contenuti meritino meritano abbastanza però mi rendo conto che anche io vedo di più altrove.
La fascia 18-34 guarda Netflix da mobile per il 40% e quindi è una partita che si gioca molto anche lì da approfondire, da approfondire.
Ci vorrebbe un premio anche per i sindaci italiani che hanno fatto la loro conferenza dei sindaci contro l'over-tourism e hanno preso come sponsor a Airbnb Che c'entra Airbnb con l'over-tourism? FBI by Annie Balletter Sì, diciamo che c'è un tema di politiche un po' in tutto il mondo nei grandi centri turistici legati a come combattere questo problema del sovraccarico turistico e quindi anche del fatto che gli Airbnb permettono di mettere a reddito una serie di appartamenti senza regole, eccetera, eccetera lo sappiamo bene, l'abbiamo parlato tante volte, i comuni sono in prima linea si fanno mille domande, chiudiamo, banniamo Airbnb poi c'è l'ANCI, l'associazione nazionale dei comuni che fa la riunione dove devono eleggere il Presidente e sponsor by Airbnb.
Ragazzi, chapeau al lobbista Certo Nella tana del leone C'è bravo, bravo per entrare nella sala di riunione avevano messo le chiave solo per fare lo scherzone esatto Però ragazzi, l'over-tourism non è un problema capite? Organizzeremo delle conferenze qui in Liguria a dissuadere turisti è un attimo venite qui che vi insegniamo tutto dalle base della torta di riso ai treni che partono in anticipo per non arrivare in ritardo non vi preoccupate, qui abbiamo i campioni del mondo della guerra all'over-tourism per cui mandateci i vostri sindaci che gli insegniamo tutto noi senza nessun problema Che dire Dobbiamo tirare la volata Franz, mi devi mandare di nuovo i link perché li ho persi di quel servizio per mettere su Spotify la nostra hit del momento Sarà fatto E dobbiamo martellarvi la testa se vi siete già rotti le scatole di Amici Senza Palle c'è il marcatore del capitolo potete saltarlo, ma per quale motivo dovreste mai saltarlo E tutti gli altri la cantino a squarciacola con noi Che desideriamo Ma c'è un problemino che ci fa penare le palle da trovare Amici Senza Palle Che triste situazione Vorremmo fare gol ma ci mancano le balls Amici Senza Palle Che grande sperazione Ci manca il colaggio e l'oggetto della passione Verso Calcio, tennis o pallavolo Nessuno sport possiamo fare Ci guardiamo sconsolati, non sappiamo come iniziare Senza palle siamo fregati Ripeti il ritornello Amici Senza Palle Che triste situazione Vorremmo fare gol ma ci mancano le balls Amici Senza Palle Che grande sperazione Ci mancano le balls Amici Senza Palle Che grande sperazione Ci mancano le balls Amici Senza Palle Che grande sperazione Vorremmo fare gol ma ci mancano le balls Amici Senza Palle Ripeti il ritornello Amici Senza Palle Che triste situazione Vorremmo fare gol ma ci mancano le balls Amici Senza Palle Che grande sperazione Ci manca il colaggio e l'oggetto della passione Chi ci presta una palla Ho un po' di debilità Ripeti il ritornello Amici Senza Palle Ma pieni di allegria Rigliamo di me stessi e della nostra sfiga Senza palle ma con ironia E se non stavate sculettando in piedi nella metropolitana con gli airpods nelle orecchie avete un bidone dell'immondizia al posto del cuore per dirla come un mio amico che faceva il portiere Ok, grazie Franz che mi hai mandato il link Ovviamente ci avete già chiesto in tanti su Slack, sull'e-mail da dove si può ascoltare ci avete già detto che siete oramai drogati e dipendenti da Amici Senza Palle arriva, arriva presto, ci abbiamo tante cose da mettere a posto avevamo il manacco da finire, da far arrivare arriva anche questa e ovviamente sarà su Apple Music sarà su.
immagino che riusciremo a farla arrivare su Spotify eccetera ma vi mettiamo anche l'Mp3, vi permettiamo di piratare, ve lo lanciamo noi lo mettete su BitTorrent dove volete su WinMX dovete fare, sì su Emule dove volete basta che lo ascoltate e lo fate ascoltare a tutto il mondo quello lì deve arrivare all'estate che gli italiani inizieranno a girare le magliette di Amici Senza Palle il balletto ci vuole, vuole il balletto perché sennò non è il pezzo dell'estate balletto di Amici Senza Palle vedrete Giulio che vi fa il balletto su quello posso avere dei problemi bisogna che qualcuno, che qualcuno si metta, si metta ci lavoriamo, ci lavoriamo a lavorare, a lavorare e si finisce sempre così, Gingili del Giorno i regali dei digitaliani per i digitaliani le voci digitali che selezionano per voi hardware, software, letteratura qualsiasi cosa che abbia attinenza digitaliana che abbia colpito la loro esistenza stravolto la loro esistenza colpito la loro curiosità o qualsiasi summatura nel mezzo vediamo un momentino, Giulio vuoi cominciare tu? volentieri, allora sono entrato in un nuovo, in un nuovo buco nero che è quello della Film Photography nuovo buco nero, quello della Film Giulio, per favore non così esplicito della Film Photography che in realtà è un qualcosa che sta tornando digitalmente in maniera molto forte quindi tante case produttrici si stanno lavorando per fare in modo di poter scattare con questi effetti che sono poi tipici ognuno della propria storia dei rullini e quindi resa fotografica per chi ama quel tipo di sensazioni dallo scatto che ovviamente si potrebbero riprodurre in post-produzione, ma se tu scatti già avendo un occhio con quel colore quel tono, ti sei appassionato ad un certo modo di desaturare le immagini insomma, è diverso se lo usi durante la composizione della foto ecco, ho capito nei miei studi che il campione di questa filosofia è una macchina che si chiama Fujifilm X100 ha anche una sua declinazione X100V che però è introvabile da tutte le parti a meno che devi non spendere 3000 euro per comprare una roba decente non è il caso l'altra, che è quella che metto come gingillo che invece è la Fujifilm X-T50 che si trova anche leggermente in sconto su Amazon a 1500 euro, con un mirino da 45 mm equivalente, che fa esattamente questo, è alla selezione dei filtri meccanica, quindi tu puoi selezionare in base a dove ti trovi esattamente la tipologia di approccio narrativo, insomma, che può dare alla foto ed è veramente tanta tanta roba quindi per chi si sta appassionando e si vuole interessare, anche solo per curiosità al mondo della film photography consiglio di partire da qui, che non ha niente da invidiare alle grandi camere che di solito si citano, e invece questa ha tutto e costa la metà Fujifilm X-T50 wow, che roba praticamente i filtrini di Instagram tornati indietro all'origine alle pellicole fotografiche ma messi sulle monopole hardware realizzate in hardware sono curioso, ma un price point del genere che è roba abbastanza presa sul serio, almeno dal mercato Fujifilm è presa molto sul serio, sì cavolo, non conoscevo grazie Giulio, Francesco grazie Giulio, io passo invece a un un sito internet che permette di avete presente quando vi date dei buoni propositi, ci stiamo avvicinando alla fine dell'anno e può essere questo un buon momento, o anche semplicemente volete ricordarvi se fra un anno a parte Elon Musk avrà aperto i servizi bancari per la seconda volta, bene, esiste un sito che si chiama futureme.
rg che permette di scrivere una lettera a se stessi al tuo te stesso futuro quindi voi potete scrivere caro futuro me per questo che è future me e decidere di recapitarvi questa e-mail, questa e-lettera fra sei mesi, un anno, tre anni, cinque addirittura dieci anni o in una data specifica volete mandarvi gli auguri di compleanno volete ricordarvi di qualcosa fra cinque anni per vedere se avete raggiunto un vostro obiettivo questo è un buon meccanismo, è completamente gratuito è privato si possono anche pubblicare in maniera pubblica e anonima le lettere oppure aspettare semplicemente di riceverle è molto carino e effettivamente può essere un buon modo per lanciare una bottiglia e attendere che ritorni in un momento magari inaspettato fra parecchio tempo che bella cosa, grazie Francesco scriveremo tante letterine ai nostri futuri futuri noi caro futuro Franco stai ancora facendo noi abbiamo già l'ibretto rosso di Massimo che non abbiamo capito ancora quanto è virtuale quanto esiste dopo quindici anni ma è più o meno una roba del genere è uscito ragazzi in questi giorni il nuovo libro di Fiorenzo Pilla nostro produttore esecutivo e amico "Intelligenze Parallele" tutto quello che avreste voluto sapere sull'intelligenza artificiale ma non avete mai osato chiedere l'intelligenza artificiale è un po' come il sesso già l'Incipit è un programma tutti ne parlano un po' chi sanno davvero come funziona le aspettative sono spesso irrealistiche è il motivo per cui in questo libro proviamo a rispondere alle domande più frequenti e ai dubbi più diffusi su cosa siano e come funzionino le intelligenze artificiali senza addentrarci in spiegazioni tecniche o linguaggi specialistici insomma sembra un libro divulgativo mi è arrivato proprio un paio d'ore fa fresco fresco la copia che mi ha regalato Fiorenzo e sono curioso ma di solito quello che esce dalla penna di Fiorenzo è roba di alto livello "Intelligenze Parallele" trovate il link lo trovate su Amazon ovviamente basta cercare "Intelligenze Parallele" c'è in formato Kindle, c'è in copertina flessibile 6,99 euro Kindle 17 qualcosa copertina flessibile e ovviamente ve lo linkiamo nella notte della puntata insieme a tutti gli altri link ai gingili e agli articoli di cui abbiamo parlato in questa puntata digitale.
m/751 E siamo ai saluti finali sempre i soliti dateci la mano economicamente oppure portate le orecchiette fresche e gli orecchietti freschi su Digitalia le vostre amiche, i vostri amici protodigitaliani quelli che vedete incuriositi, interessati a questi temi li portate ad ascoltare Digitalia.
Li mandate su Digitalia.
m e gli dite di cercare Digitalia dove vogliono loro tanto ci trovano un po' da tutte le parti noi cerchiamo di farvi fare una figura.
E ricordatevi c'è il preordine dell'almanacco quindi non perdetevi le copie perché chissà magari è già esaurito domani.
Ah beh ovviamente le copie stampate sono in tiratura limitata certamente non sono poi, è probabile che andassero a ruba l'editore a pensare a una ristampa però non possiamo assicurarvelo se soprattutto lo volete per Natale partite per tempo.
Direi che per questa 751 è tutto dall'emissorio Liguria 1 di Sanremo un saluto da Franco Solerio dallo studio dei Castelli Romani un saluto da Giulio Cupini e anche un ciao dallo studio di Milano Città Studi da Francesco Facconi.
Ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata di Digitalia.
Dallo studio distribuito di Digitalia
Produttori esecutivi:Davide Bellia, Ftrava, Roberto Basile, Luca Di Stefano, Fabio Filisetti, Nicola Gabriele Del Popolo, Valerio Bendotti, Alessandro Grossi, Mattia Lanzoni, Fabio Abbiati, Franco, Manuel Zavatta, Paolo Bernardini, Alessandro Lago, Ligea Technology Di D'esposito Antonio, Nicola Gabriele Del Popolo, Antonio Manna, Antonio Gargiulo, Michele Bordoni, Nicola Fort, Silvano Carradori, Giuliano Arcinotti, Idle Fellow, Simone Magnaschi, Giuseppe Marino, Roberto A., Andrea Delise, Christian Schwarz, Andrea Bagiardi, Davide Tinti, Massimo Pollastri, Marcello Marigliano, Andrea Bottaro, Giulio Magnifico, Filippo Brancaleoni, @Jh4Ckal, Angelo Travaglione, Fabrizio Reina, Alberto Cuffaro, Enrico De Anna, Fabrizio Mele, Piero Alberto Mazzo, Paola Bellini, Paola Danieli, Fabio Zappa, Fiorenzo Pilla
Sponsor:Squarespace.com - utilizzate il codice coupon "DIGITALIA" per avere il 10% di sconto sul costo del primo acquisto.
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