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Lunedì 23 Giugno alle 20:50

777

Scoregge di unicorno

Dalla Cina il primo chip non-binario. La privacy secondo la Commissione Europea. IA e scienze umanistiche. Mandela Effect. Il self-hosting è pericoloso secondo YouTube. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

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Digitalia #777 - Scoregge di unicorno

Digitalia #777 - Scoregge di unicorno

Dallo studio distribuito di Gump Media Production. Notizie di tecnologia. Questo è Digitalia. Settimana del 9 giugno 2025, le auto cinesi ci spiano, il primo chip non binario, la fine dell'autoradio, ma anche privacy, culture, indiani meccanici. Questa e molto altra scaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia, quella digitale all'italiana. Dall'inizio di Lugure 1 di Sanremo qui è Franco Solerio. Dallo studio cittadino di Avellino Massimo De Santo. E dallo studio di Milano Michele Di Maio. Buongiorno a tutti, cari amici digitaliani, bentornati all'ascolto di Digitalia, buonasera in TimeSync ai miei colleghi. Ciao Michele, ciao Max, ciao, ciao, ciao, ciao, Max è un po' che non ci sentiamo, ma ha avuto... Mi sono veramente sentito un po' lo solo. Sì, se ci hai detto che hai avuto un weekend di fuoco e non specifichiamo di più la settimana scorsa. Dai, ma non raccontiamo in diretta tutto, è il su, un po' di privacy. Di fuoco, il nostro Max è ancora lì, sul pezzo che dedica weekend alla passione, diciamo solo questo. Allora ragazzi, pronti, pronti, pronti. Per la prima volta ho fatto l'upgrade del mio, del Mac Mini, cioè ho comprato il Mac Mini quello con M4, ho fatto lo switch della, dell'SSD, è un'emozione, è un'emozione, mi sembra di essere tornato indietro di vent'anni, quando i Mac si potevano ancora cambiare i pezzi dei Mac. Che bello. Però è stata un'operazione abbastanza, abbastanza in dolore, fighissimo, ti mandano l'SSD, ti mandano anche i, gli cacciaviti Torx. Ma chi te lo manda? Di certo non Apple. Te lo manda quelli lì che sono famosi, sì, si chiamano, aspetta eh. Talmente famosi. Expand Mac Mini, sì, nel periodo in cui si è uscito, Expand Mac Mini, ti mandano la schedina con l'SSD da infilare dentro, il link dove trovi il video YouTube che ti fa vedere, ti mandano l'aggeggio che serve per scardinare il primo passo dello scardinamento del Mac Mini che è una roba un po', è una roba un po' delicata. Un po' seria, sì, perché sono un po' di incastri. Sono incastri, sono delle clip, per fortuna non di plastica ma di metallo, però quando infili sta a fare e fai leva, senti dei cloc, cloc, dici ho spaccato sicuro qualcosa, non lo rimetto più. E senti il cuore fermarsi. Oddio. E poi ci sono neanche più le Torx, ci sono le Torx Plus, che non so esattamente quale sia la differenza, però se usi le Torx normali dalla stessa misura e schiacci molto, riesci ad aprire lo stesso. Ci vuole proprio, ok. Esatto, siamo finiti su questo pianeta Terra. E rivestito naturalmente di bianco, con la mascherina, no? C'è una stanza asettica. Con le classiche scene da operazione, insomma. Assolutamente sì. Lampade ultraviolette in modo da bruciare di tutto, di più, ok. E siamo arrivati a costruire una civiltà che come nuove frontiere della tecnologia studia dei nuovi tipi di vite per impedire alle persone di svizzare le viti. Ecco, giusto per... E Apple non ti ha briccato il Mac Mini? Non mi ha briccato il Mac Mini, cioè mettendo un disco vuoto si bricca in automatico, ma poi lo colleghi a un Mac funzionante, fa una specie di CPR, fa una specie di ressuscitazione cardiopolmonare, ci reinstalla quel minimo di sistema che permette poi di ripartire come se fosse un Mac Mini nuovo. E poi trasferimento dei dati, è andato tutto abbastanza semplice. Non so perché mi è venuto in mente Frank Stein Junior, però... Si può fare! Una roba, una roba del genere, una roba del genere. Ho paura, avete visto il WWDC? L'avete visto o non l'avete visto? Guardi chiato, sì sì, guardi chiato. Era la grossa però, insomma... Era tutto molto trasparente. Cioè, avete fatto caso che erano tutti... Liquido. Erano bassi e io non più che pensare proprio a quello che è stato detto in termini di tecnologia, i vari presentatori, i vari annuncer, erano tutti bassi e un po' cicciotti. Non è che avevi la risoluzione sbagliata sullo schermo. Esatto, l'aspetto esce. E' quello mi è venuto il dubbio. Soprattutto le donne erano tutte un po' schiacciatelle, i maschi un po' di meno. Un po' schiacciatelle. Forse effettivamente deve essere qualcosa nel mio televisore. Sì, è Gilda che ti ha inserito un filtro che tutte le immagini femminili te le distorce. Esatto, esatto. Quando ti ha visto così arzillo e ci ha detto questo qui non me la conta giusta. Va bene, da dove iniziamo? Ma dove volete, dove volete. Secondo me iniziamo da una grossa occasione persa. Credo che se Apple voleva dare quantomeno segno di intendimento, di migliorare in qualcosa la sua relazione con gli sviluppatori, era questa. L'ha affossata completamente. E l'occasione l'ha persa, l'ha persa in grande stile. Vabbè, gli sviluppatori innanzitutto saranno impegnati a dover cambiare i layout e le icone. Dovranno ridipingere tutto in liquido. È quello, Michele, il problema, che sì, probabilmente sì, però via via c'è un distacco. Non fa bene, non fa bene a nessuno, non fa bene alla piattaforma, non fa bene a Apple. Basta vedere il successo che ha avuto Vision Pro e la marea di sviluppatori che sono accorsi a creare nuove app. Aspetta, sento del sarcasmo, il mio radar del sarcasmo è andato a fondo scala. Vabbè, però Vision Pro dai, hai preso un po'... Cosa ha preso? Hanno investito... Che hai preso? Hanno investito più miliardi loro sul Vision Pro che Zuckerberg sul metaverso. Sì, ma voglio dire... Era una sporta. Pensavano loro stessi, sì. Un hobby, Michele, si dice... Dalle parti di Apple si dice è un hobby, questo è un hobby per noi. Ma non è stata presentata come un hobby. Però durante la presentazione delle novità per Vision OS hanno già dato l'idea di orientarsi almeno in parte sul mercato Enterprise, che è più o meno la stessa traiettoria che aveva fatto Microsoft. Un hobby di gallery graveyard. Esatto, esatto, esatto. C'è WWDC, Apple Store, Enterprise, Graveyard. Esatto. Anche il percorso è quello lì. Il percorso, sì, è la vita dei prodotti. Vabbè, non lo so, sì, la cosa più evidente forse è questo nuovo design, nuova interfaccia, Liquid Glass. Vabbè, sapete cosa mi ha ricordato? Qui vi sblocco un po' un ricordo, Windows Longhorn. Ve lo ricordate Windows Longhorn? Sì, sì. Che era quella beta di vista che era uscita... Che poi è stata cassata ed è finita nel graveyard senza neanche passare per l'Enterprise. Esatto. Sì, me lo ricordo e come, me lo ricordo e come Longhorn era una risposta dal punto di vista del design a Mac OS. Esatto. Perché qui si fanno tutti fighi parlando di Liquid Glass, ma Steve Jobs vent'anni fa ha tirato fuori Acqua, perché il tema del primo Mac OS era Acqua. E allora che cosa stiamo a raccontare? Ma è una citazione franco. È una citazione. Sì, tornare alle radici. Che però ci sta, bello. Non c'è niente di più bello del vetro lucido perché ci ricorda appunto l'acqua, il bello del vetro che ci ricorda l'acqua, che è un elemento fondamentale per la vita. Tutti noi quando vediamo l'acqua non possiamo che essere felici perché ci ristora, ci disseta, ci rinfresca, ma a volte anche quando cade dal cielo. Parlavo con un ragazzo che ha aperto un ristorante a Fuerteventura, è bolognese, vive lì da vent'anni oramai e gli dico ma com'è alla fine aprire un'attività qui e vivere qui? Ma tutto bello eccetera, però ci sono delle cose che ci mancano. Cosa ad esempio? La pioggia. Ma come? Gli manca la pioggia. Effettivamente quando è un posto dove non piove mai e sei abituato ogni tanto a passarti una domenica sotto le copertine che fuori piove, temporali eccetera. Cosa? Il fatto che ci sia sempre sole o un po' nuvolo e non piove mai gli manca. Per cui ben venga liquid glass, speriamo non gli eccessi perché vedere roba tutta trasparente, sovrapposta, non è proprio il massimo per l'accessibilità, per il contrasto. E anche per la batteria che poi puoi avere tutto ottimizzato, sono sicuro che l'abbiano fatto, però ricordo anche che avere tutte trasparenze ed effettivi, ecco, anche la batteria è sotto stress. Sì, credo che ormai anche l'interfaccia utente, pur essendo in due dimensioni, venga gestita tramite la GPU, sì, con ottimizzazioni eccetera, però certo quello che dici è giusto. Quello che non mi va sono i colori verso cui, e soprattutto la cozzaglia di colori, non so se Max tu hai tanti dispositivi iOS, hai aggiornati, hai l'ultimo Siri, quando attivi Siri adesso non c'è più il dischettino con quei colori, ma ti si colora tutto attorno, con un arcobaleno di colori che sinceramente mi fa vomitare. Ma guarda che credo che non siamo più nel target. Secondo me è una grande delusione complessiva, cioè alla fine questa interfaccia verso Apple Intelligence, no? Sì, sì, ma per carità ora parlo solo, sì, certo, è vero. Tu stai parlando solo del look, dei colori verso cui vanno. Ho l'impressione che faccia, per inseguire determinati mercati, invece che differenziare, che sarebbe bello differenziare per le varie culture, e ne parleremo oggi, sarà una questione di approfondimento interessante, si vada verso un'orientalizzazione, un oriental kitsch che a noi dà veramente fastidio. È la stessa cosa che vediamo sulle maglie delle squadre di Serie A, no? Le prime maglie vengono modificate già per avere più appila ai mercati orientali e già ci lasciano un po' così. Quando tirano fuori queste seconde, queste terze maglie con l'arancione fosforescente mescolato con il rosa shocking e il fucsia principessa, in un arcobaleno improbabile che sembra uscito da una scorreggia di un unicorno, non lo so, alla sensibilità di noi occidentali che siamo abituati a vedere il tintoretto Leonardo da Vinci e Michelangelo, ci fa ci farà brividire questi appostamenti cromatici. Poi le due cose non è detto che non ci sia correlazione, però io la vedo più una questione generazionale, nel senso che comunque, almeno se vedi i ragazzi di oggi, di certo non sono minimalisti nell'aspetto, nel look, che poi può essere qualcosa che viene ereditato dall'Oriente, perché tanta della moda che oggi c'è in giro, comunque arriva anche da lì. Mi stai donato il vecchio di me. Beh, guarda, oramai sono quarantenne anch'io, quindi... Io che posso permettermi di essere un vecchio, posso dire che sono d'accordo con Franco, però. Questo tipo di immagine, questo tipo di tavolozza di colori, non è la nostra. Non è quella del mondo occidentale, è orientale, sì. Poi è vero, per carità Michele, certo, nel momento in cui la seconda maglia delle squadre del cuore vanno verso quei colori lì, anche in parte i gusti delle nuove generazioni che sono esposte a quelle lì per prime, è ovvio che vengono sversati, dirottati verso una sensibilità diversa. Lo sapevo che ci avrebbero conquistato, ma era evidente, no? Sproporzione numerica, noi siamo 50 milioni ormai, siamo rimasti. Ci può essere un mescolamento che non è detto che sia male, perché per carità loro comprano le Ferrari, comprano le Lamborghini, comprano... Comprano Armani. Sì, ci sta, per cui certamente anche loro vengono influenzati, anzi probabilmente loro sono stati influenzati negli ultimi 15 anni da noi, più che noi da loro, però insomma, parlavo della mia sensibilità estetica personale. Prove interessantine, qualcosa c'è? L'applicazione che ti fa lo screening delle applicazioni, delle telefonate, quando ti chiama un numero anonimo, non suona, risponde lui e dice, chi cacchio sei? Prima che ti faccia parlare con il mio padrone, adesso mi dimostri che sei una persona con cui vale la pena parlare. Questa è bella, dai! Questa diciamo che il mio Pixel di 5 anni fa lo faceva già da sempre, però devo sapere quello perché il Pixel non ce l'ha nessuno, ma va bene. Però non la parte invece di riconoscimento delle musichine di attesa. Quello era molto... C'è un database delle musichine di attesa. Tanto, Vivaldi, le quattro stagioni di Vivaldi, l'inno alla gioia. Poi guarda, è semplicissimo, se c'è un loop di musica, campionata male, che ogni tanto salta... Qualità bassissima. E che interrompe il loop a metà di una battuta, nel centro esatto di una battuta e che va in loop così, è sicuramente... e quindi lui fa lo... puoi lasciare il telefono lì e lui ti manda un messaggio quando finalmente sente una voce umana. Vabbè, ok. Vediamo se funziona, è comodo. Però è brutto che noi esseri umani dobbiamo ridurci a dedicare ore e ore degli sviluppatori e cicli macchina delle nostre macchine per aggirare un problema che ci siamo creati con le nostre macchine. Vabbè, ma tanto tra poco i call center verranno sostituiti dagli agenti dell'intelligenza artificiale e a quel punto dovrai aspettare... Agente Smith, come si chiamava quello di Matrix? Sì, Smith, sì. E a quel punto, invece di aspettare la disponibilità dell'essere umano, dovrai aspettare la disponibilità del ciclo macchina perché saranno sature le bande delle GPU che stanno generando le voci dell'intelligenza artificiale. E poi, le conversazioni di Apple Message che hanno lo sfondo, incredibile, è una cosa... Complimenti. Dai, però la traduzione è simultanea. Sì, è simultaneo, ci sta. Vediamo come funziona. Se funziona... In locale, credo. È una botta fantastica. In locale, in locale, sì, sì, sì. Tutto l'insegna della privacy di cui parleremo. Apple Watch ha Workout Buddy. Quello non lo voglio. Che è l'amico noioso, che finge entusiasmo. Il ciccione, smetti il ciccione. Come sei figo. Il motivatore. Come sei bravo. Esatto. Io già me lo immagino il mio Workout Buddy, che cosa mi... Salta su quel tapirulà, brutto ciccione. E poi CarPlay, bello, carina, l'interfaccia nuova di CarPlay, dimostrata con una demo, con una macchina che carbura combustibili fossili, dinosauri morti, come se non ci fosse un dobbato. Quello era il 2023. Con un rombo bello tamaro. E la demo di CarPlay Ultra, anche quella con la Stone Martin, anche quella che dava delle sgasate. Tutto per far felice, ovviamente. Il loro bel presidente biondo. Anzi, arancione. Ragazzi, sono il segno dei tempi che siamo passati da madre natura alle supercar che sgasano. La Formula 1, anzi all'inizio, pure quella che... Comunque, Apple Intelligence, devo dire, mi aspettavo un po' più roba. Ok, ogni tanto c'era, quando c'era la carrellata, diciamo, delle applicazioni che venivano rinnovate, ogni tanto c'era una spruzzatina. La cosa più interessante, credo, sia il framework di AI locale, che è accessibile anche agli sviluppatori. Perché è quello che, cioè, le novità grosse, le invenzioni, le trovate, non verranno mai, non vengono più da Apple, vengono da fuori, dagli sviluppatori. Se li metti nelle condizioni di interagire con sto hardware, con i modelli al di fuori, la possibilità di lavorare di più in background, allora sì che puoi tirare fuori delle robe interessanti, avvenieristiche. Il problema è sempre quello, sono troppo ingessati dentro il loro giardino cittato, che potrebbe comunque rimanere un giardino cittato e molto profittevole, pur permettendo agli sviluppatori un agio maggiore per poter sperimentare con queste tecnologie. Però, vediamo. Ah, poi su macOS hanno fatto sparire la barra dei menu. La barra dei menu non c'è più, ci sono solo le scritte lì che penzolano sullo schermo in trasparenza, che poi vedremo a seconda del wallpaper, perché utilizziamo quanto sarà facile distinguere le varie voci dei menu. Però, oh ragazzi, qui, cosa dobbiamo? Ah, c'è la Clipboard History, una nel 2025, ragazzi. Nel 2025 è la Clipboard History. Complimenti. Ok, e cosa volete che vi dica? E iPadOS hanno, fondamentalmente diventa un Mac, perché c'ha le finestre, c'ha i tastini per minimizzare, per allargare le applicazioni, c'ha il file manager che sembra il finder. Sì, il file manager si sembra aggiustarlo un po'. Fondamentalmente l'ha fatto diventare molto, molto Mac-like. Come dire, ci voleva tanto copiare quello che i matti che hanno messo su il Macintosh nel 1986. Comunque devo dire che l'avevano già vista giusta loro. Prego. Rispetto al passato, negli anni, ma in realtà parlo anche di decenni, nei decenni scorsi, quando Apple introduceva qualcosa di nuovo, sia dal punto di vista estetico, ma anche dal punto di vista delle funzionalità, veniva subito replicato, o tentativo di replicazione, dalla comunità open source, che magari ti faceva uscire il tema di acqua, i pack di icone che andavano a mimare. Beh, in realtà erano i file di Apple, ma messi giù in un tema per GTK, per GNOME, o per KDE. Oppure uscivano dei software che appunto ti aggiungevano il widget, ma lo dicevano espressamente nello stile di quel widget che Apple ha rilasciato qualche mese fa. Ecco, negli ultimi letteralmente anni, secondo me, si è persa tantissimo questa spinta. Credo che, insomma, sia specchio, sia specchio, sia specchio, esatto, sia specchio comunque di qualcosa. Di cosa? Cioè dell'ingessatura di questo sistema? Sì, esatto, non appetibilità più delle cose poi, delle modifiche che vengono fatte. Ci dedichiamo agli argomenti della settimana, tanto ci sarà modo di approfondire, di scoprire, di provare, e tanti altri podcast approfondiranno ben più di noi questi argomenti. Lo sapete, ci interessa più l'uomo, l'essere umano, della tecnologia. Un tempo facevamo le dirette per queste robe. Anche quello è sintomo di qualcosa. È il tempo che passa, le mode che cambiano, è tutto quello che vogliamo. Un tempo era l'unico modo per assistere alle dirette in maniera... Ascoltando voce, il video non esisteva, non trasmettevano video, c'erano dei blogger presenti lì che bloggavano al volo più velocemente possibile le varie novità e noi le commentavamo, davamo un qualche cosa di più. Voglio fare la diretta, non credo che daremmo qualche cosa di più. Non la fanno manco loro la diretta, è tutto pre-registrato. È appunto, tra l'altro, tra l'altro, tra l'altro. Va bene. Capitolo privacy. Meta ha trovato un nuovo modo per violare la vostra privacy. Ecco che cosa può fare. complimenti a Meta, se ne accorto dei ricercatori, anzi un professore se non sbaglio. Un professore dell'Università di, ma non mi sfugge qua, che poi però in realtà ha messo su una rete di collaborazione con vari altri gruppi di ricerca, che ha scoperto questo modo molto creativo, con il quale Yandex e Meta stanno sostanzialmente traccando tutti i comportamenti e le visite web dei ignari utenti. Esatto. Funziona solo su Android? Hanno dimostrato che è fattibile anche su iOS, o almeno tecnicamente, dicono i vari articoli che abbiamo detto, non l'hanno approfondita sta cosa, non è attuabile perché nel momento in cui avviene il sistema chiede un permesso all'utente, quindi l'utente si può accorgere di questa cosa. Fondamentalmente il meccanismo utilizzato è quello di aprire una o più porte TCPIP locali sulle app native, ad esempio Facebook. L'app di Facebook e Instagram gira in background e apre delle porte native come se fosse un server web, facciamola molto semplice, anche se poi si utilizzano anche protocolli un po' diversi, protocolli in realtà infatti per altre cose, per l'elaborazione distribuita e roba del genere, però immaginatevi che ci sia un server dentro l'app di Facebook e quando aprite una pagina web su Safari, su Chrome, la pagina contiene un tracking pixel di Facebook, questo tracking pixel è collegato a un javascript che parte in esecuzione sul vostro browser, apre un collegamento proprio a quella porta sulla stessa macchina, perché è un collegamento localhost e trasmette i dati dell'utente, dice guarda cara app di Instagram e di Facebook che Pinco Pallo in questo momento sta navigando su questo sito con questo utente, questa email, queste abitudini, questi cookie, questo tutto quello che vuoi, per cui scambiamoci le informazioni e salvale bene nel tuo database dove hai schedato tutti gli esseri umani da 15 anni a questa parte. E' ovvio che questo aggira i meccanismi di privacy e soprattutto viene fatto all'insaputa dell'utente e anzi contro la volontà dell'utente spesso. Non necessariamente contro la volontà di Google perché poi ovviamente nel momento in cui sono stati colti sul fatto ovviamente inizia il finger pointing. Il palleggio. Esatto, quindi Google che è stata interpellata dice no questo palesemente viola la nostra sicurezza e la privacy. Meta dice abbiamo smesso subito abbiamo smesso subito ma soprattutto Meta dice ed c'è la citazione sull'articolo dice che adesso stanno parlando con Google per indirizzare un potenziale errore di comunicazione tra Google e non si sono capiti insomma. Che era del tipo copi tu copio io. Lo faccio io lo fai tu. Esattamente. Fantastico. Che poi se uno legge un po' i dettagli è davvero evidente come ci sia stata una volontà progettuale malefica di impiantare un equivalente di un malware su tutti i tipi. Più volontà di così. C'è una cura di quelle cose veramente scurre. Diciamo che non è stato per sbaglio. Ecco non è stato per sbaglio ma ci hanno messo a energie ingegneristiche non banali. Sono proprio studiata bene. E sarà stato ben promosso anche il team che l'ha sviluppato. E beh intanto per tutto il tempo che è stata in funzione certamente hanno accattato un mucchio di informazioni e poi quando li beccano fanno un po' di retromarcia. Sì sì noi abbiamo smesso subito mi è piaciuto tantissimo. Troveranno sicuramente un altro modo. È sempre la guerra del gatto e del topo. Sempre in ambito di privacy. E beh chat GPT e l'invasione della privacy per decreto giuridico. Esatto. E colpa del New York Times almeno. È di un giudice. È ovviamente di un giudice. Quindi il New York Times che nel frattempo ha fatto un accordo con Amazon. Non ricordo male per lo sfruttamento dei propri contenuti. Direi Amazon. Però nel frattempo, ne abbiamo parlato già mesi fa, è in causa con chat GPT. Perché hanno fatto vedere, insomma, mettendo ad esempio dei pezzi di articoli del New York Times, chat GPT continuava in maniera anche abbastanza fedele a scrivere quell'articolo. E dico vabbè forse forse l'avete allenato con i nostri contenuti, va bene. Quindi c'è in ballo questa causa e il New York Times, anzi il giudice ha detto, chat GPT, anzi Open AI, cosa devi fare? Devi tenere traccia, devi mantenere i log di tutte le conversazioni degli utenti, di tutte le chiamate API fatte da utenti e aziende. Perché così io poi posso dire. Perché tra un po', esatto, dobbiamo quantificare il danno fatto al New York Times, quindi qualcuno poi se le deve andare a leggere tutte le conversazioni. E quindi c'è Open AI, la privacy, la privacy, la privacy, poi ne abbiamo parlato anche lì settimane fa di quanto poi c'è Open AI stessa, vado a guardare dentro i log delle conversazioni per fare reportini, reportini vari. Cioè tu vuoi dire che quando io ho consegnato il mio ultimo articolo di ricerca a chat GPT per farlo pulire un pochino, c'è il rischio che vada in giro? Ma come io ho attivato l'opposizione privacy? Certo. È così, è così. Sono un po' ingenuo. Eh ragazzi, il mondo online è tutto così, se adesso ci si mettono anche i giudici, siamo a posto. E poi, novità dalla Cina, la Cina inizia la produzione di massa del primo chip non binario del mondo. La cultura woke. Ma ti pare che non arrivava anche qui. Il chip non binario è un chip che quando fai il boot della macchina ti dice Ciao Max, come stai? Ciao, non sono sicuro di come voglio essere. Non so se oggi ti parlerò, ti darò del... Vabbè. Calma schiva femmina. Calmiamoci, però effettivamente io devo dire che questo articolo me l'ha sfuggito e non ho capito poi bene, perché l'idea è la stessa idea che è alla base, se vogliamo, delle ricerche sui computer quantistici, no? Cioè sul fatto che... L'idea è la stessa, come idea di base. Cioè di non avere più soltanto una macchina che è in grado di utilizzare una matematica fondata sulla scelta 0-1. Ok, ok, sul superamento della logica binaria. Esattamente, di avere una macchina che è in grado, in qualche maniera... Però attenzione, c'è una grossa differenza tra questo e la macchina quantistica, perché l'idea, certo, è che l'unità di memorizzazione, il bit, non sia più 0-1 e questo vale sia per questo chip che registra l'unità di informazione con una serie di frequenze di voltaggio diverse che quindi può assumere più... Ogni singolo bit può assumere più valori. Nella macchina quantistica il qubit può assumere più valori contemporaneamente. Contemporaneamente. Quindi permette di far girare degli algoritmi molto diversi e che parallelizzano determinati calcoli e li rendono possibili. Parlavo solo dell'idea di fondo. Del superare la logica binaria. Del superare la logica binaria e qui in più, almeno nel poco tempo che ho potuto dedicarci, c'è anche quest'altra... senza andare nell'universo quantistico che appunto è fondato su tutto un altro approccio e come sappiamo è un campo di ricerca apertissimo e ancora molto lontano da realizzare. Qui invece è sempre che funziona e che ha un altro valore aggiunto che è la barriera della potenza. Perché in realtà uno dei grossi problemi con i chip contemporanei è il fatto che si è raggiunto un limite estremo in termini di... la frequenza che si può sopportare, che si può utilizzare senza che si squagli da solo i componenti. Limiti fisici. Infatti non accelerano più aumentando la frequenza di clock, ma accelerano diminuendo, creando dei circuiti più sottili e più piccoli, con delle piste più piccole, quindi miniaturizzando e aumentando la quantità di relai e di unità di calcolo. Quello sì. E vediamo, vedremo il chip cinese. Vediamo, questo è il caspita, è molto interessante. Ti ripeto, tra l'altro io insegno i calcolatori elettronici, quindi sta cosa è sfuggita. Tra un po' ti tocca parlare cinese. Eh, quello è già un po', per la verità. No, però effettivamente capire un po' meglio cosa c'è sotto e che tipo di applicazioni reali si possono fare è certamente interessante. Non sarebbe male, non sarebbe male, non sarebbe male. E dai chips torniamo sulla privacy e sulla sorveglianza. Avete visto che simpaticoni i nostri amministratori europei, i nostri burocrati. È la privacy. È un problema di privacy. È vero, è un problema di privacy. Per cui quando è stata richiesta, è stato richiesto dai... Da un deputato europeo, Patrick Breyer, che è il solito Patrick Breyer. È il solito nostro del partito pirata, quello lì, è uno di quelli. Direi bravo di sì. Che ha chiesto un accesso alla lista delle persone che partecipano a livello di Commissione Europea, al dialogo riguardo alle proposte relative alla sorveglianza di massa, per cui chat control, protect you, tutte quelle belle cose lì. La Commissione della Comunità Europea ha risposto mandandogli il file con l'elenco di tutti i partecipanti. Dei paesi. È un bellissimo file Excel dove la prima colonna contiene la sigla del paese da cui vengono queste persone. Per cui c'è Austria, Austria, Austria, Belgio, Belgio, Belgio, Belgio, Belgio, BG, non so che cosa sia, Cipro, Ceccoscovacchia. Certamente Bergamo. Germania, Germania, Olanda. Il Belgio no. Estonia. Il Belgio. Il BG è Belgio, scusate, mi sono dimenticato dei Belgi, abbiate pazienza. Poi guarda che i Belgi sono cattivi. Lo sapete che i Belgi per i francesi sono come per gli italiani carabinieri? Ah sì, mi pare che qualche volta ho visto qualche battuta. Quando fanno le battute devono metterci dentro una categoria e prenderla in giro, fanno le barzellette sui Belgi. E sono fatti così. E come i russi con i finlandesi? Con i fenici. No, i fenici. Ci sono due fenici che entrano in un bar. Forse erano gli antichi romani e quelli che avevano le barzellette sui Belgi, è possibile. È possibile. Vabbè, insomma, la prima colonna con la sigla del paese di provenienza c'è la sigla e poi ci sono altre due colonne. Immagino quella del nome e quella del cognome, lo immagino perché sono due bande nere. completamente oscurate. È una cosa bellissima. Grazie. Grazie a loro commissione europea. Così ci ha fatto capire la Commissione europea che veramente intende rispettare la privacy. Loro, dei burocrati, non di noi cittadini, ma di loro burocrati, assolutamente ha a cuore la privacy. Però ci portiamo a casa che i belgi ci tengono tanto comunque a questa legislazione. I belgi tengono la privacy come pochi. Come pochi. Bene. Però bisogna diffidare delle auto cinesi, perché le auto cinesi ci spiano, tant'è che nel Regno Unito bisogna parcheggiarle lontano. Da cosa? A tre chilometri dalle basi militari. Cioè per Regge, per Regge, dalle basi militari. Tre chilometri. Quindi tu adesso, con un satellite, spii la macchina cinese dove sta e immediatamente capisci dove è la base militare. Che sì, ma aspettate. È una bella triangolazione. Poi non so se è una questione di pressappochismo dell'articolo del Corriere, oppure è questa la ragione, ma in realtà l'articolo poi parla. Il sospetto, infatti, è che i microfoni dell'assistente vocale siano in realtà una sorta di linea diretta con i funzionari della Repubblica Popolare Cinesi. Adesso dico io. Ma seppure che tu parcheggi la macchina nel parcheggio. Però il telefono te lo porti. E ho capito, ma il telefono, se tu esci di casa e fai una call di lavoro in macchina e ti fermi a tre chilometri, tu comunque la call di lavoro l'hai fatta. Cioè, dici non usare il telefono in macchina, non divulgare i segreti in macchina. La parteggiare a tre chilometri per poi. No, dico scusa, ma se devono spiare, perché non usano direttamente i telefonini. Tra l'altro. Gli android, quindi, scusa. Gli android. Sono droid. La maggior parte delle componenti, sempre dalla Cina, vengono, no? Sì, però c'è il microfono, non penso che prenda dal parcheggio a quello che tu stai dicendo nell'ufficio a 200 metri di distanza. Non lo so. Ma credo che sia un discorso di telecamere. Le auto moderni che hanno le telecamere tutto attorno. Ah, c'hanno tutte la sensuale. Il sistema di rilevamento, di antifurto, eccetera, e metterle vicino a aree militari, probabilmente, per lo stesso motivo per cui probabilmente non puoi fare foto. Certo. Alle aree militari ti dicono, non puoi parcheggiare la macchina. Immagino che sia una roba del genere. Le macchine cinesi fanno schifo! Me ne hanno data una in affitto. L'ultima volta che siamo andati in vacanza, glielo ho data indietro dopo 5 minuti. Ho detto, guarda, datemi qualsiasi cosa, ma non questa. Ma che era? Che macchina era? Non mi ricordo. C'è un collega che ha comprato una bid carinissima. Finiva con 5 o con 6, non mi ricordo. 5 o con 6? Sì, era un modello di... Era una marca che qui in Italia non arriva, o che almeno io non ho mai visto né sentito. Se volete vado a recuperare il contratto iniziale. E cos'è che... Facciamo follow up. Per curiosità. Sembrava di entrare... Sembrava... Non lo so. Le icone erano del colore sbagliato. Peraltro non funzionava l'infotainment. Accendevi la macchina, schiacciavi sull'infotainment e andava in boot, in loop. Continuava a cresciare. Si spegnevi e si accendeva la macchina. Continuavano a cresciare e accende le cose. Muovevi lo specchietto retrovisore e quello interno, lo mettevi in posizione, toglievi la mano e faceva... E si muoveva in... Una roba abbastanza triste come qualità delle cose. Per cui ho detto, guarda, c'è un'altra. Ci hanno dato una mini countryman, una roba del genere. Una mini maxi, perché la mini non è più una mini, è una roba gigantesca, però devo dire che con quella ci siamo trovati bene. Allora, Max, ci hai messo questo bell'articolo. Come le differenti culture vedono la tecnologia? A proposito di culture. È veramente interessante, ma ci vuole, perché, appunto, l'estensione dell'articolo tale Gil Scrooge, credo, o Crouch, chissà, che si noma come Digital Anthropologist, fa questa bella riflessione sul fatto che ogni differente cultura umana guarda in modo diverso alla tecnologia. Riporta, per esempio, alcuni sprazzi di vita contemporanea nella quale fa capire che so che in Giappone c'è una specie di animizzazione degli oggetti, per cui i robot che sono in qualche maniera, per esempio, presenti nei bar, piuttosto che nei ristoranti, vengono trattati quasi come esseri umani, mentre invece la nostra visione occidentale è una visione molto diversa, più cinica dal punto di vista della macchina. Nel caso della cultura, per esempio, araba, la cultura a questo punto, non so se si può dire musulmana, ma forse probabilmente parlava più della tradizione araba in sé, di integrazione di queste tecnologie in maniera quasi sacrale, e così via dicendo. Tocca varie differenti di proprie culture umane, parla per esempio anche della Nuova Zeanda, dei Maori, eccetera, le gira un po' tutte e fa questa riflessione. Dice, ognuno di noi, in realtà, ognuna di queste culture sta integrando in maniera differente la tecnologia e questo ci dice una cosa positiva, almeno questa è la sua visione. Ci dice che è vero che noi siamo condizionati dalla tecnologia, ma è anche molto vero che il modo in cui la tecnologia penetra all'interno del nostro mondo è molto mediato dalle diverse visioni di questa cultura. E questo, come dire, appunto, nell'articolo che ho trovato bello, perché una volta tanto ho una visione positiva su quello che sta succedendo, con tutte le dovute cautele, però dice questo e in qualche maniera fa anche sì che sta avvenendo una globalizzazione in senso positivo, no? La globalizzazione vista in positivo è proprio questa integrazione multiculturale e questa scoperta che guardare le cose da diversi punti di vista non è una cosa di cui aver paura, ma è una cosa di cui tener conto, che ci arricchisce, che ci consente di fare cose che non potremmo fare senza il punto di vista degli altri e questo, come dire, parlando di tecnologia, delle tecnologie che qui su Digitalia da più di 15 anni studiamo come impatto sul sociale, effettivamente mi è piaciuto tanto. E dipende molto da quali tecnologie, no? E a questo dovremmo stare attenti, perché ci sono delle tecnologie che tendono a uniformare, che tendono a portare a monoculture, ci sono delle altre tecnologie che invece sono più malleabili e possono essere in qualche modo inglobate da questa roba gommosa che è l'umanità, che è la cultura umana e fatta sua in maniera diversa a seconda degli angoli da qui. E' possibile che anche le ultimissime tecnologie, quelle basate sull'intelligenza artificiale, essendo un qualche cosa di polimorfo, di meno meccanicistico, uno più uno uguale due, permettano anche queste, una flessibilità e un'elasticità che permetta di preservare le caratteristiche di ogni cultura o addirittura di esaltare in modo diverso, di dare dei plus diversi a ogni cultura a seconda delle sue inclinazioni. Nell'articolo infatti fa, innanzitutto sì, lui parla di viscosità della cultura, ossia più una cultura è densa, è radicata, che poi effettivamente non in tutti i paesi c'è lo stesso livello di personalizzazione della cultura. Lui parla di viscosità, quindi ci sono culture più resistenti e culture meno resistenti, anche perché noi alla fine, è come la Coca-Cola, noi utilizziamo più o meno in tutto il mondo due sistemi operativi, parlando ovviamente di smartphone, che viene da dire ovviamente la tecnologia che ha avuto più impatto, e fa l'esempio ad esempio della Corea del Sud, che io ho visto sia dal punto di vista lavorativo, e io vedevo che comunque in ambito business, innanzitutto in Corea hanno il loro, è uno dei pochi paesi che ha il proprio ecosistema di applicazioni, tolto ovviamente la Cina, qualcosa in India, La Corea, pur essendo un paese comparabile al nostro come dimensioni, ha la sua applicazione di messaggistica, Cacao Talk la utilizzano in Corea e praticamente basta, Navier Map la utilizzano in Corea e poco altro, poi Cacao poi si porta dietro n altre applicazioni, dal delivery, anche loro hanno le mappe, hanno il loro ecosistema di applicazioni, tra l'altro nessuno di questi è Samsung, nessuno di questi è dell'elefante in the room, e utilizzano poi la tecnologia in maniera, hanno dei linguaggi diversi dal nostro, quindi ho visto in ambiti business, in ambiti lavorativi, si utilizzavano le emoji in maniera molto molto forte, cartunesche, quindi tu ti trovavi il capo, il capo del tuo capo che ti rispondeva con un cartone letteralmente, con un cartone animato, perché quello era il loro modo, era il loro modo di comunicare, e poi infatti adesso che sono stato comunque, poi una cosa che è una cosa molto divertente, ad esempio i coreani hanno un modo molto specifico di strutturare i documenti, dove praticamente ogni documento, quelli che possono essere magari le nostre circolari, quelli che noi chiamiamo circolari, hanno sempre all'inizio una tabella riassuntiva, e in questa tabella riassuntiva ci sono degli elenchi puntati, tra l'altro utilizzando determinati caratteri ASCII, non dei semplici elenchi puntati, ma c'hanno dei caratteri ASCII che utilizzano, utilizzano tantissimo le freccette, e sono cose che io non ho mai visto poi utilizzate da altre culture. Anche i cinesi hanno il loro modo di fare queste cose, ma il linguaggio dei coreani è molto specifico. Un'altra cosa veramente interessante, che penso sia tutti gli occhi di tutti, è anche il modo in cui le nuove generazioni adottano certi simbolismi e certi linguaggi, è un'osservazione che sicuramente vi sarà capitato di fare, per esempio appunto con chiunque abbia a che fare con gli adolescenti di oggi, sa che loro usano certe espressioni e certi simbolismi derivati dal digitale, che sono incomprensibili per noi. Per te forse. Per me, per me è chiaro. Per te forse. Leggi Slack che c'è qualche problema tecnico e non leggi mai Slack, c'abbiamo la nostra cosa. Orca, ecco cosa mi ero dimenticato. Grazie, grazie. Bello anche quest'altro articolo, questo l'hai messo tu forse Michele. Questo l'ho messo io da un sottaccio. sulle scienze umanistiche e la loro importanza e il loro diventare in qualche modo strane all'alba dello sviluppo, dell'ingresso degli strumenti a intelligenza artificiale nella vita di tutti i giorni, nel lavoro e in questo caso nella didattica e nella ricerca. È scritto da Benjamin Brin, che è una newsletter su Substack. Lui è uno storico di scienza, medicina, tecnologie, medicine e cultura all'UCSC, che sarà l'Università Sparo della South Carolina. Non lo so, non l'ho cercato. Comunque, è quest'articolo appunto dove il tema è quello che tu adesso dicevi, però visto sicuramente dalla prospettiva molto interessante sicuramente di un professore e di un ricercatore, ma di un professore soprattutto che si dice comunque avere un approccio molto diverso all'intelligenza artificiale rispetto a tutti gli altri professori. Oggi, e credo sia abbastanza sotto gli occhi di tutti, sicuramente l'intelligenza artificiale viene vista sicuramente come un nemico. Perché? Perché permette agli studenti di copiare o di non fargli fare gli esercizi che dovrebbero come dovrebbero. Però una volta fatto questo ragionamento, basta. L'intelligenza artificiale viene messa nel cassetto, non ci serve a nient'altro. Mentre invece sia in ambito di insegnamento, ma in realtà anche nell'ambito di ricerca anche storica, ovviamente, e quindi non stiamo parlando di computer science, stiamo parlando di ricerche assolutamente umanistiche. Lui fa tutta una serie di esempi di come questi modelli siano super utili, ad esempio per fare le trascrizioni di documenti storici. Sì, l'abbiamo visto tradurre, interpretare i papiri del Mar Morto, se non ricordo male. Sì, i rotoli dei Vangeli apocrifi. Ci sono molte applicazioni. Roba infilata dentro le mummie che non potevano aprire, ma solo con le risonanze magnetiche, con le TAC, riuscivano a decodificare solo in parte. Lui poi a un certo punto dice che innanzitutto il mestiere dell'insegnante oggi non può non essere impattato, anche assolutamente in maniera positiva, da questi strumenti. Lui racconta della sua esperienza dove ha creato una specie di sito che è un compendio alla didattica classica in cui puoi impersonare oppure dialogare in una maniera come se fosse un videogioco con Charles Darwin, ad esempio, perché l'LM da sotto ha avuto in passo alcune opere di Darwin. Quindi tu sei sull'isola con Darwin e tu gli puoi fare le domande sugli animali. Lui ha costruito, sì, dei giochi didattici utilizzando proprio i corpus di opere, in questo caso di Darwin, e che potevano giocare. È interessante, ma quello che... La parte specifica dell'attività di professore è interessante in quest'articolo, ma mi interessa di meno. Quello che mi interessa di più è che ci aiuta a mettere a fuoco un qualche cosa che secondo me per ora è ancora un po' vago e inespresso. Ed è come questi strumenti, che noi ne parliamo ogni tanto con scherno e con diffidenza e con paura. A volte siamo a risvolti con l'occupazione. Però, raga, sono qui e resteranno. Esatto. In un modo o nell'altro. La PPN è nella piscina. E non ce li leviamo, a meno che non si trovi un modo per renderli economicamente sostenibili. Ma questo non è successo per nessuna novità tecnologica. Vi ricordate come Balmer diceva che l'iPhone non l'avrebbe comprato nessuno? Perché un telefono da mille dollari, quando i telefoni più avanzati che utilizzavano, non le persone, ma il business, ne costavano la metà, non ha nessuna strada. E non è così. Il prezzo, il costo e il prezzo convergono in base all'utilità che dà le persone e si arriva al punto in cui il mercato funziona. Specialmente per delle tecnologie così trasformative. Per cui sono qui, certo. Le arti umanistiche diventano fondamentali perché fondamentalmente le scienze umanistiche sono lo strumento che abbiamo messo a punto per studiare l'umanità, il prodotto dell'umanità, del cervello umano e delle culture umane esattamente nella forma in cui le mangia, le analizza e le sputa un sistema a rete neurale. E facciamo fatica a inquadrare questa cosa perché arriviamo da 40 anni di scienze informatiche basate sulla matematica dura, sulla matematica binaria e sul, questo non gli ultimi 40 anni, ma dall'illuminismo in oggi sull'accento per il riduzionismo e il meccanicismo, che ci ha portato fuori dal medioevo intellettuale, ci ha fatto fare passi da gigante, ci ha permesso di scoprire gli antibiotici e arrivare sulla luna e tutto quello che vogliamo. Ma sempre di più sta mostrando dei limiti e i limiti sono nell'analisi dei sistemi complessi, dei sistemi caotici. I limiti in medicina li vediamo tutti i giorni. Perché fare il medico è difficile? Perché possiamo prendere tutti gli studi controllati in doppio ciclo, in triplo ciclo, col carpiato sull'aspirina che vogliamo, ma se noi diamo l'aspirina a 100 persone diverse registreremo 100 effetti diversi. Tutti probabilmente, o la maggior parte di questi, gli ridurrà il mal di testa. Per quanto tempo, con quanti effetti collaterali, per quanto tempo dovremmo usarla, per quanto tempo riusciremo a usarla. varia completamente per ogni singola persona, per la complessità dei sistemi biologici, che sono studiabili. Anzi, grazie al riduzionismo e al meccanicismo abbiamo scomposto il corpo umano come degli ingranaggi di un orologio e studiando come ogni singolo pezzo funziona e interagisce con gli altri abbiamo costruito un modo per comprendere tanto del corpo umano. Ma non siamo in grado di riprodurlo esattamente e di poter dire con un computer se io ficco l'aspirina dentro questo corpo, che cosa succede esattamente? Perché ci sarà sempre il paziente che ti dice Dottore, quando prendo l'aspirina mi passa un mal di testa ma mi prude la chiappa sinistra e tu puoi cercare su tutti gli studi del pianeta Terra e non ne troverai neanche uno che parla del prurito alla chiappa sinistra. È un sistema caotico, come le previsioni del tempo. No, certo, se noi potessimo applicare le leggi della meccanica classica newtoniana a ogni singola particella dell'atmosfera e a ogni raggio di sole che arriva sulla Terra potremmo calcolare delle previsioni del tempo precise al millesimo di secondo ma non siamo in grado di farlo perché è un sistema talmente grande, talmente complesso che il riduzionismo casca lì. È impossibile calcolare ogni singola particella. Meno male, però occhio, perché qui c'è la rivoluzione. Qual è il modo in cui gli esseri umani hanno sempre cercato di comprendere e di descrivere la complessità in maniera, da una parte, con riduzionismo va dall'altra con l'intuito, con scienze molto più vicine alle scienze umanistiche. E, no, stupidamente, il pescatore che va in mare da cent'anni, da quando era bambino e oggi ce n'ha sessanta, quando io vado a fare una regata in un posto che non conosco, guardo le tabelle delle maree, guardo le previsioni del tempo, guardo le statistiche, ma poi vado a cercare il pescatore del luogo e gli dico, oh, che evento fa oggi, domani e dopodomani? E 9 su 10 ci azzecca più lui delle previsioni del tempo. E lui è esattamente questo, è le scienze umane, è l'intuito ed è quello, ed è esattamente quello che sono in grado di fare queste intelligenze artificiali, questi reti neurali, che peraltro si approvvigionano anche, almeno in parte, in quello che sono le reti neurali dedicate ai modelli di linguaggio, anche quelle dei prodotti delle scienze umane, perché che cosa gli abbiamo dato da mangiare attracciate GPT? Lettere, gli abbiamo dato da mangiare scritti, parole, per cui le scienze umane che sono state considerate di serie B e un metodo, come dire, grezzo e primitivo rispetto al riduzionismo e meccanicismo, oggi rientrano dalla finestra e certo si devono complementare le due cose. Allora, chiaro, io sono ovviamente in questa discussione, che ci porterebbe via ore, molto coinvolto, perché essendo, avendo scelto di fare come professione il ricercatore e il professore nelle discipline informatiche, che poi mi sono trovato molto spesso a contatto e devo dire anche proprio professionalmente, da tanti anni lavoriamo a contatto diretto con i colleghi invece del mondo del patrimonio culturale e di quelle che chiamiamo in generale scienze umane. Poi ho anche sposato una moglie che, come sapete tutti, l'abbiamo detto tante volte insegna storia e filosofia, quindi, diciamo, è direttamente coinvolta anche con queste discipline. Quindi questo incontro-scontro tra le scienze cosiddette dure e le scienze umane va avanti da tantissimo tempo e certamente tutto il Novecento è stato un secolo in cui, come raccontavi tu, dopo le illusioni o dopo il sogno del determinismo, dell'illuminismo e poi successivo del positivismo, si è visto come questa complessità del mondo non viene dominata con il determinismo e con il riduzionismo. O non con il riduzionismo da solo. Non da solo. Dove non mi trovo molto quando tu dici, anche se capisco la provocazione, tu dici questi sistemi oggi stanno facendo qualche domanda in più sul confine tra questi due mondi, perché che le reti neurali in realtà veramente possano in qualche maniera somigliare ai nostri processi mentali è una discussione molto aperta e onestamente io non mi sentirei nemmeno di dirlo. La vera domanda, la vera provocazione, adesso poi torno velocissimamente all'articolo perché dico un passaggio che mi è piaciuto tanto, la vera provocazione è che ci stiamo facendo qualche domanda sul fatto come è possibile che dei sistemi che sono fondamentalmente statistici poi si avvicinino così tanto a quello che noi percepiamo come umano, come un modo fluente di gestire il linguaggio. Perché Max, la nostra corteccia cerebrale è in gran parte statistica, cioè funziona nello stesso modo. Tu dici? Eh beh, sì, sì. Da quello che ho studiato io non siamo a queste certezze, no? No, non siamo a queste certezze come funzionamento globale di tutta la corteccia, ma che se tu prendi piccoli pezzi della corteccia e col nostro riduzionismo vai a vedere come funziona l'integrazione e riconoscimento di pattern a livello di reti neuronali, quelle vere e quelle biologiche, funzionano in stessa maniera. Reti neuronali che si organizzano con delle connessioni intricate e a più livelli e con dei pesi che la trasmissione elettrica attraverso queste reti attribuisce a ognuno. Abbiamo le reti neurali informatiche, le abbiamo copiate da lì. Per cui a livello almeno non micro di singolo neurone, ma di un sistema complesso, ma non complesso come tutto il cervello di neuroni, funziona esattamente come quelli, perché sono studiate apposta queste tecnologie per mimare quel tipo di funzionamenti e infatti funzionano bene e molto meglio di tutte le scienze precedenti nel riconoscere pattern come fanno alcune parti del nostro cervello, nel riconoscere la scrittura, nel riconoscere i suoni, nel riconoscere la voce, nel riconoscere la parola, nel riconoscere un tumore in una radiografia che non viene riconosciuta misurando e dicendo ma questo è due, quest'altro è tre, due diviso tre fa x, lo moltiplico per giù, no, a un certo punto c'è... Infatti la pattern recognition è la vera madre dell'intelligenza artificiale... E certo, e delle reti neurali, perché permette di fare un qualche cosa che va oltre il riduzionismo, è un qualche cosa che serve a riconoscere dei pattern appunto in un sistema che altrimenti è caotico, è una serie di puntini bianchi su uno sfondo nero di un attack che l'occhio inesperto dice boh, più o meno assomiglia a un polmone, il neurologo, l'oncologo esperto che ne vede da 40 anni dice ta quello lì è un cancro e la macchina con la rete neurale a cui vengono fatte vedere così tante di queste cose è in grado di dire guarda che quello lì molto probabilmente è un cancro con una certa probabilità e allora mettere insieme l'occhio e il cervello del neurologo e questo sistema, più altri sistemi che invece il riduzionismo, tutto quello che vuoi, il calcolo dei rischi, le priorità e quello che vogliamo di quel povero malato ci possono aiutare a dare un qualche cosa di più, uno strumento in più ma io su questo sono assolutamente d'accordo in questo non supera, perché non è il caso, ma aggiunge qualche cosa, ci dà un qualche cosa e ci permette di superare un limite duro contro cui il nostro riduzionismo stava sbattendo da una vita perché queste robe qui sono interessantissime per lo studio dei farmaci, per lo studio della la genomica, per lo studio, perché ragazzi lì i dati sono talmente tanti che sono come i dati che ci ruba facebook attraverso il suo tracking pixel e questi sistemi sono utilissimi per riconoscere dei pattern dentro quei dati lì. Il focus dell'articolo che mi ha colpito particolarmente e che penso che sia la degna conclusione di questa interessantissima discussione è che l'autore essendo un umanista vede la sfida nell'educazione e dice la sfida vera per noi è quella di non lasciarci guidare da un appiattimento generato dalla semplicità e dalla facilità con la quale questi strumenti poi sono utilizzati per generare testi che possono poi essere ripetitivi, che non hanno creatività eccetera eccetera ma è una sfida che dobbiamo accogliere e prendere in pieno nell'usarli noi in maniera creativa E certo, ma io andavo oltre il significato di questo articolo, dicevo che questo articolo mi ha ispirato, mi ha aiutato a mettere a fuoco questo pensiero su questi strumenti che ci danno oggi poi lui si è molto centrato su e io sono d'accordo, questi strumenti avranno un sacco di dati positivi e di benefici, un sacco di rischi e di dati negativi che stiamo già vedendo I dati negativi li vediamo, il generare roba a pappagallo, il ledere il copyright degli artisti Soprattutto nella scuola, figuriamoci, produrre il tema, copiare i compiti, generare le soluzioni dei compiti Hanno ammazzato il mercato delle tesi di laurea È un dramma La volta si pagava I poveri copywriter Delle tesi di laurea che sono ridotti sull'astrico perché non posso più, è proprio così, è proprio così E però ecco, ogni tanto bisogna anche cercare di vedere, di buttare l'occhio al di là del brutto e vedere le possibilità del bello, delle gioie che ci può dare O in che cosa questa nuova tecnologia ci può fare andare più forte Che cosa sta succedendo al mondo, caspita Eh sì, e quello che fa andare più forte Digitalia, voi lo sapete che cos'è? Ebbè I donatori I nostri produttori I nostri produttori I nostri produttori Producono Sono proprio loro I produttori esecutivi Gli emeriti Digitaliani Quelli con la stellina a fianco al nome Quelli con Avete presente i generali dell'esercito Che hanno tutte quelle robe, quelle patacche, quelle stelle, quelle medaglie, eccetera I nostri produttori esecutivi sono così Noi ce li immaginiamo pataccati, smedagliati e mostrinati Perché sono quelli grazie ai quali noi siamo qui da 15 anni passati, quasi 16 A chiacchierare con voi, ad analizzare il mondo della tecnologia e i suoi risvolti sull'umanità Come contribuiscono, come rendono possibile Digitalia e produttori esecutivi Contribuendo economicamente Digitalia è un'operazione value for value Che vuol dire che non è gratis Ma è solo trasmessa, distribuita Come una trailer gratuita del software Da assaggiare gratuitamente E a cui contribuire nel momento in cui entra a far parte della vostra ricetta settimanale Quanto lo decidete voi, ogni quanto lo decidete voi Ma donare Digitalia è facile Basta utilizzare uno dei metodi che vi mettiamo a disposizione Sono tutti sul sito PayPal, Satisfay, Bonifico Bancario, Bitcoin On Chain O metodiche del podcasting 2.0 Con le trasmissioni dei Satoshi su rete Lightning In cambio, oltre a lavorare per voi Vi ringraziamo in ogni trasmissione Sia nella notte della puntata Sia in diretta Come fa il nostro professore Che ha la nostra voce ufficiale E prendiamo il volo per i produttori della puntata 777 Cominciando con i nostri value for value streamer Stefano, Arzigogolo, Giacal, Paolo Bernardini Abbiamo poi un boost di user 86143201 Che ci manda anche un messaggio Prova, prova, prova Ricevete? Finalmente sono riuscito a far partire questo metodo di abbonamento tramite Fountain Ecco un piccolo boost di inaugurazione Così da oggi sarò in regola con il mio abbonamento Grazie per gli ottimi contenuti che portate ogni settimana Ciao Ciao user anonimo Ricordati che su Fountain ti danno un codice abbastanza illegibile Se vuoi cambiare, metterci il tuo nome O un nickname simpatico da qualche parte in interfaccia C'è sicuramente E grazie intanto per il tuo contributo Abbiamo un altro boost di H. Grinta Boost! Mille stats, no, 500 stats da H. 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Mi sembra di sì Mi sembra che ce l'hanno spiegato Ma se tu Ma se tu Ma se ma Mas7U pure non c'è male Suona bene Abbiamo poi le donazioni ricorrenti da 3 euro al mese Di Alessio Conforto Matteo Enrighi Massimiliano Saggia Federico Bruno Danilo Sia Massimo Dallamotta Arnaud Van Der Gissen Alex Ordiner Stefano Orso Alessandro Lazzarini Edoardo Zini Roberto Barison Simone Pignatti Antonio Turdo Davide Foglierini E Nicola Pedonese Mitici Grazie a cuore Grazie di cuore a tutti Donazioni ricorrenti da 4 euro di Marcello Piliego Maurizio Verrone E 4,26 euro di Matteo De Lucia Grandissimi Donazioni ricorrenti da 5 euro di Massimiliano Casamento Paolo Lucciola Pasquale Maffei Matteo Carpentieri Grazie Donazione singola da 5,32 euro di Fabio Nascimbeni Grande Fabio E una sequenza di donazioni ricorrenti da 5,32 euro di Consultec SRL Ioanni Herrera, Francesco Paolo Sileno, Giulio Gabrielli, Andrea Sinigaglia e Cristian Fabiani Grazie Grazie di cuore Donazione ricorrente da 8 euro di Massimo Passerini Grande Massimo E inauguriamo la zona dei grandi produttori con donazioni singole da 10 euro di Marco Chizzini e Matteo Capello Grazie E le donazioni ricorrenti di Cristian Masper e Maurizio Galluzzo sempre da 10 euro Grandi, tutti i grandi produttori grandissimi, grazie Donazione ricorrente da 10,58 euro di Nicola Carnielli 1.000 satoshi da panorino di Satoshi da panorino di Satoshi, 10.000 satoshi? Quanto sono 10.000 satoshi? E non lo so E' facile, come una vecchia lire, come una vecchia lire 5 euro Sì, no, mille, sono 10 euro Più o meno, abbiamo superato i 100 adesso Ma allora con i 777.777 satoshi, Marco Ciacconi, si inaugura lead, executive producer di questa puntata ed è una bella donazione Credo che sia la donazione record della storia di Digitalia Credo Andiamo subito al suo messaggio Grazie, vi invio una transazione a tema per la puntata 777 Per sdebitarmi, scusate, di anni e anni a scrocco Siete un piacere da ascoltare nei viaggi in auto per i mille meriti vostri E anche perché ormai il mio algoritmo dell'applicazione di audio streaming è irrimediabilmente rovinato dalle immondizie che ascoltano i miei figli Si passa senza preavviso dal prog rock a geolier ed è una mazzata ogni volta Ti capisco, ti capisco Ci siamo vicini Meglio i podcast, non fermatevi, usa pure il nome completo per adesso non mi sono ancora dato al narcotraffico Marco, grazie di cuore per la tua donazione Ci hai fatto fare un sorriso perché non ti dico i figli miei che cosa mi passano Posso immaginare, figurati che cosa spasserà il figlio di Michele Passa una generazione, siamo veramente, vibriamo nell'attesa di sapere, di conoscere che musiche verranno fuori Perché dopo le ultime, gli ultimi generi venuti prodotti dal genere umano Grazie a tutti i produttori esecutivi, trovate il vostro nome scritto sulle note della puntata su digitalia.fm Slash 777, puntata sacra ovviamente Grazie a tutti i produttori di oggi, continuate a darci la mano, noi continuiamo a lavorare per voi E grazie intanto agli amici che ci seguono dal vivo, Pippo Baudo, Manuel Zavatta, Giuliano Arcinotti, Max e di nuovo Manuel e Giuliano Voglio la spilletta di digitalia per il gilet da moto Abbiamo qualche produttore esecutivo o qualche ascoltatore che produce gilet da moto e robe del genere O spillette semplicemente No no, spillette da moto, assolutamente E' no, basta se lui c'ha già il gilet, gli diamo solo la spilletta Certamente, certamente, per il cut Va bene, va benissimo Non so perché Giulio ci ha messo questo articolo sul Mandela Effect Non sono riuscito a capire a cosa si volesse riferire Però forse perché in una delle riflessioni sull'effetto Mandela in fondo c'è il discorso della fragilità della nostra memoria collettiva E di quanto questa può essere in qualche modo ulteriormente, può essere fragile e in qualche modo ulteriormente manipolata Attraverso la produzione di immagini solo apparentemente reali che ci mettono in mano gli strumenti moderni appunto a rete neurale L'effetto Mandela è una roba abbastanza particolare E' un falso ricordo Ma che siamo sicuri sicurissimi intanto da fare una statua E' un falso ricordo collettivo E' un falso ricordo collettivo E' un'allucinazione collettiva Ed è una roba abbastanza... E' una roba studiata dagli psicologi Che trovano spesso alcuni elementi che fanno pensare... I parapsicologi dicono che è colpa degli universi paralleli o di robe del genere E gli psicologi non para dicono che sono semplicemente i cervelli umani che si assomigliano tutti E avendo tutti gli stessi imprinting e più o meno la stessa cultura, gli stessi input culturali Determinati fenomeni, determinati simboli, determinati avvenimenti li ricordano tutti sbagliati nella stessa maniera Ed è misurata la cosa No, l'effetto Mandela si arriva dal fatto che quando hanno fatto questo studio Sul ricordo di Mandela c'è una grossa percentuale di persone La maggioranza, il 60% delle persone intervistate ricordavano che Mandela era morto durante la sua prigionia Cosa falsa perché Mandela non è morto durante la sua prigionia Ma è morto dopo essere stato liberato E Darth Vader non ha mai detto Luke, io sono tuo padre Ha detto no, io sono tuo padre No, io sono tuo padre Esattamente E l'omino del Monopoli? Senza il Monopolo O col Monopolo Max, l'omino del Monopoli Non ne ho proprio idea, mai giocato il Monopoli Ma va Che devo fare? Comunque se pensate all'omino del Monopoli, quello un po' cicciotto A me viene in mente il Monopolo Col Monopolo A tutti ci viene Con Monopolo A tutti viene in mente l'omino col Monopolo che corre Che invece non ce l'ha Ma in realtà non ha il Monopolo È un ricordo falso È un effetto Mandela Ed è vero Quindi l'esperienza umana La memoria collettiva umana Può essere fragile e manipolata E questi strumenti possono contribuire in qualche modo a distorcere O a impiantare dei ricordi falsi Se la alleniamo su dei ricordi falsi Ma chi se ne frega? Adesso io tiro fuori la provocazione Ma chi se ne frega? Ma sì, dai Avete mai visto Strade perdute? Brutta traduzione del film di David Lynch Lost Highway Quindi l'autostrada perduta Quindi la strada perduta quantomeno Una strada perduta, quella della sanità mentale Non sono le strade perdute C'è una battuta Una battuta non in senso comico Di uno dei personaggi Che gli chiedono qualche cosa del tipo Perché non utilizza una telecamera Una roba del genere Un camcorder di quei tempi E lui dice Perché io non voglio necessariamente ricordarmi le cose Come sono avvenute Voglio ricordarmene come me le ricordo io E per carità La nostra memoria ha dei meccanismi Di abbellimento, di censura E di parzializzazione delle cose Che abbiamo messo a punto In millenni di evoluzione E non è detto che l'esperienza pratica L'esperienza esatta e precisa Del ricordo come è avvenuto Poi dipende di che cosa parliamo Ovviamente se parliamo di dati storici È un altro discorso Se chiedi a un RLM Quando è morto Mandela E vi dice prigionia Se io che cancelliamo i campi di concentramento Se vogliamo fare la reduzione ad Hitlerum Certamente no Non era necessario Ma va bene Però poi rende il concetto Il rischio è quello Però per altri versi A me piace ricordare L'omino del monopoli Col monocolo E va a fare un zoom Mi dice che non ce l'aveva il monopoli E ho il kit kat Senza il trattino Tra kit e kat Cose di cui non mi sono mai posto il problema E vedi Ma perché conduci un'esistenza semplice Invece le mie riflessioni Filosofiche Fisiologiche Fisiologiche Sono fisiologiche Esatto Difende dalla location Dipende da dove le fai le riflessioni Esatto In the bininging Certamente Ecco in the bininging Ok Va bene Come si chiama questa cosa D'informazione del linguaggio Ah non lo so Che sei un medico Ok Eh allora Vabbè Questo fa sicuramente Il paio con la post-historia Eh certo Il titolo del capitolo Va bene Va bene Michele Questa roba Della pubblicità Com'è che Devi stare attento A non guardare nell'abisso Perché poi l'abisso Guarda dentro di te L'abisso è te stesso Ecco Qui è la stessa cosa Con Glance Che è l'applicazione Che ti mette Gli annunci pubblicitari Sulla lock screen Che esiste già Per i Per i Telefonini Ma A quello che ho capito Samsung Si è messa d'accordo Con Glance Per tirare una fuori Una roba Alimentata L'intelligenza artificiale Che non solo ti mette Le pubblicità Sulla lock screen Ma con la faccia Ma con la faccia tua Ma con la tua faccia Cioè ti fa vedere Come ti starebbero bene Quei jeans Come ti starebbero bene Quegli occhiali Mettendoci dentro la tua faccia Esatto Per ora Per ora A parte Che due Tipo dieci Un'anni fa Parlavamo Di tutte le cose Bello di tutte le cose Belle che possono uscire Dall'intelligenza artificiale Ecco Se guardi a te stesso Insomma Se certo Se guardi a te stesso Che magari sei Oppure sei Sei a New York Che ti vendono il volo Il volo per New York Va bene Per ora È una feature Che è opt-in Vedremo poi Tra qualche mese Cosa succederà Quindi non guardare Troppo a lungo La pubblicità Perché la pubblicità Potrebbe guardare Dentro di te Potrebbe mangiarti E vabbè Ok Vi ricordate Quando Vi avevamo detto Che prima o poi Sarebbe venuto fuori Ma figu Ma era l'idea Questi strumenti Intelligenza artificiale In realtà Come la macchina fotografica Di Terry Pratchett Che in realtà Dentro c'era un demone Che col pennello Che faceva Che riproduceva Pennello e colori Sulla pergobena Quello che Arrivava attraverso Ecco Noi dicevamo Della stessa maniera Si scoprirà Che questi strumenti Intelligenza artificiale In realtà Col cacchio Che sono reti neurali Sono dei turchi Meccanici di Amazon Che rispondono Su delle chat Direttamente Agli utenti Che pensano Di dialogare Col computer Ma di quanti Turchi hai bisogno Non una start up Di qualsiasi Una start up Che ha preso i milioni Da Microsoft Che è stata finanziata Da Microsoft Si è rivelata Per essere Come costituita Da 700 impiegati indiani Che fingevano Di essere Dei chatbot E ci riuscivano Bellissimo I famosi indiani Meccanici Esatti Quindi loro Prendevano i milioni Da anzi Le decine Forse anche Centinaia Di milioni Da varie aziende Fondi di investimento E li mettevano In Appunto Prendendo In tastiere In India Che tra l'altro Scrivevano codice Perché poi Da quello che ho capito È una start up Che Di Di coding Basato Basato sull'AI Quindi Mi domando anche Come Come funzionasse Vabbè però C'è chatbot Quindi Probabilmente Erano di supporto Boh Esatto Insomma L'azienda Builder.iai Stava andando A capa l'aria Hanno cambiato CEO E il nuovo CEO Ha scoperto Il merdone Ha trovato il merdone Ha trovato i 700 I milioni Ma voi che ci fate Qua nel mio ufficio E quindi È andata così E Basta Credo che adesso Entrino in causa In causa Ma non entrano In prigione Direttamente Ok E non ci stanno 700 indiani A me vale un po' di truffa Noi gli indiani Come il CEO Precedente Michele Tu come sei Come self-ostatore Compulsivo Sì Lo sai che sei considerato Un soggetto pericoloso Da YouTube Certo Da YouTube YouTube ti considera Pericoloso Esatto È Un Video Fatto Da uno YouTuber Era anche piuttosto famoso Che si chiama Che si chiama Che si chiama Jeff Jeff Grilling Se non sbaglio Gardner Va bene Si chiama Jeff Bezos Va bene Il quale Ha fatto un video In cui Spiegava Come mettere in piedi Un sistema Multimediale Sulla rete Di casa Quindi Non parlava Assolutamente Di strumenti Pirateschi Nessun Arr Stack Niente Sonar Niente radar Ma semplicemente Come mettere in piedi Una condivisione Di file video Che voi potreste aver Tranquillamente Scaricato Ricomprano I vostri DVD Utilizzava Liberelec Tu lo conosci Liberelec Sì È un software Anche più Diciamo Non più Sulla Sulla cresta Sulla cresta Dell'onda Però Sì Assolutamente È una specie Di box È un sistema Operativo Completo Che trasforma In un media center Una macchina Credo Basato su Codi Sul caro vecchio Codi Quindi Voi fate Il vostro media center Sul raspberry Sul raspberry pi Ecco insomma Ha messo su un video In cui spiegava Come installare Questa distribuzione Ed è stato Flegato Come Pericoloso Dangerous Or harmful Content Da Da quello Che inizialmente Sembrava essere Un classico errore Della moderazione Via intelligenza artificiale Di youtube Che tra l'altro Gli era già successo Su un video In cui spiegava Come installare Jellyfin Di cui abbiamo parlato Qualche settimana fa Che è un altro Media center Jellyfin Esatto Niente che sia Necessariamente utilizzato Per guardare Il materiale pirata Assolutamente sì La volta precedente Poi era finita Con il Il verdetto Di un moderatore umano Che gli aveva Credo sbloccato Il video Questa volta Pare Pare di no Pare che Esatto L'umano Ha confermato Il verdetto Dell'intelligenza artificiale Quindi questo video Oggi Non è Non è disponibile Su youtube Bella storia E quindi Solo per il fatto Di proporre Self hosting Contenuti Pericolosi Ma d'altra parte Quando ci sono i gruppi Di interesse Cioè capitali Che spingono Verso determinati E lì Il problema Uno dei problemi grossi Con questi sistemi A rete neurali Che prima dicevamo Possono aiutarci A darci degli nuovi strumenti Per interpretare la realtà E che possono Possono interpretarla A seconda delle voglie Di chi ce li mette a disposizione Esatto Questo è uno dei problemi A seconda del prompt Che ci metti dentro In generale La tecnologia Come anche le autoradio Esatto Il nostro Il nostro supereroe preferito Credo Capitano Agico Esatto Secondo solo a Superciuc Che è il nostro Massimiliano Capitanio Commissario dell'Agico Ha lanciato l'allarme Rispetto all'approccio Dei costruttori Di automobili Nell'eliminare Ormai di default La radio FM Dai sistemi di infotainment La palla passa Al governo Non sono E cito Non sono solo A rischio Migliaia di posti Di lavoro Ma anche Un fondamentale Presidio Della nostra democrazia Adesso Sì La radio Apparentemente Radio DJ È un presidio Della nostra democrazia Adesso poi Un'altra cosa Che ha colpito Il mio occhio Su questo articolo È stato che Tra i vari numeri Che da Capitanio Adesso sto cercando Dice tipo Che ogni giorno 28 milioni Di persone Utilizzano La macchina Adesso Io mi sono andato A guardare Il parco auto Il parco auto In Italia Il parco auto In Italia È di circa Se ci mettete Anche autobus E Vabbè Anche Il trasporto Camion E furgoni E si arrivano Più o meno 46 milioni Di automobili Che sono comunque Credo Più dei Quasi più Dei maggiorenni In Italia Perché l'Italia È uno dei paesi Con la penetrazione Delle macchine È più forte Quindi vorrebbe dire Che in pratica Più di una macchina Su due Viene presa Ogni Ogni giorno E tutti quanti Accendono L'autoradio Non lo so La vostra esperienza Empirica Ma le macchine Sotto casa mia Non vengono prese Così spesso Voglio dire Che vengono eliminate Completamente Le autoradio In macchina Qual è il senso Questo grido Di dolore Il grido di dolore È che I venditori di auto Grattano tutto Quello che possono E lo trasformano In optional Per farlo sparire Dal costo Dell'automobile Di listino E l'ennesima cosa Che è stata grattata È quella Fino a ieri C'era la radio Dub Come optional E la radio FM Di base E oggi La gente Con l'infotainment Ascolta Spotify Ascolta Apple TV Attraverso Carplay E qualcuno Ha iniziato a dire Ma effettivamente Se togliamo la radio FM A noi Non ci costa niente Anzi Ce la mettiamo lo stesso Ma la lasciamo disabilitata E se uno La vuole abilitata Gli aggiungiamo 150 euro Sul costo Come optional Eccetera Ma non è giusto Hanno fatto i loro calcoli E hanno pensato Che l'adozione Di questo strumento Può Valere la pena Di fare questo switch Di toglierlo gratis A tutti E di darlo a pagamento A quei pochi Che proprio Veramente lo vogliono Ma questo ci fa capire Prima di tutto Quanto Chi lavora Dentro a questa Agicom Se ci fosse Stato bisogno Di puntualizzare In altro modo Non è lì Come garante Nei confronti Del popolo Del popolo Ma è lì come garante Di interessi privati E di gruppi di potere Perché Lasciamoci stare Il grido di dolore Non è l'allarme Per i poveri cittadini Che non potranno più A vedere la loro La loro democrazia Difesa dal DJ Time Di Albertino Che poi probabilmente Non esiste più Ma Credo che Le radio Dici Ma certo Max Cioè La tecnologia Va avanti Non è che possiamo Continuare a obbligare A vendere A comprare E a vendere I cavalli Da mettere Nelle nostre Se compri un appartamento Oggi deve avere Il box auto Non deve avere La stalla Cazzo Poveri cavalli Poveri stallieri Poveri maniscalchi Ok Va bene Però E poveri scrittori Di tesi Come dicevamo Spingiamo per aumentare La copertura Delle reti cellulari Nelle gallerie Nelle zone impervie Eccetera Perché con quelle Oltre a difendere La democrazia E ascoltare Le previsioni del traffico La gente può anche Chiamare aiuto Nel momento in cui Buca una gomma O fa una capriola Sull'automobile O resta semplicemente In panne Quello sì che Può essere passo avanti Invece di difendere Anche perché forse Non sa che Radio DJ Ha l'applicazione Ma certo Tutte Ma lui dice Non dappertutto E quindi la radio Eccetera Vero Approfittiamone Per aumentare La copertura Ci mancherebbe Non era solo Per rimarcare Come appunto La persona È molto attenta A un certo tipo Di interessi E per Come se ce ne fossero Se bisogno dare Un tono Un colore Quando vengono fuori Tutte altre esternazioni Sul discorso Dei diritti d'autore Sulle partite di calcio E cose del genere Va bene Cavi Sottomarini L'Unione Europea Vuole fare fuori Huawei Beh qui Qui l'avevo messo Un po' Più come Uno spoiler Perché È uno spoiler Volevo chiedergli proprio quello È uno spoiler Ci crediamo È uno spoiler L'accendiamo L'abbiamo fissato la data Oh che bello Ti è sfuggito Ti è sfuggito Ah no Perché l'abbiamo fatto Su un canale L'hanno fatto A mia insaputa L'abbiamo fatto In saputa Faremo uno speciale Sui cavi Sottomarini Però L'articolo Comunque Si colloca In questo discorso Ovviamente Geopolitico L'abbiamo fatto In maniera Molto simile Sul mondo Dei satelliti E sulla Integrazione Della internet Che conosciamo Con i satelliti Quindi entro l'estate Arriva Max Entro l'estate Arriva Ragazzi Preparate le pine Facciamo uno speciale Cavi sottomarini Facciamo uno speciale Con le bolle Uno speciale Con le bolle In questo caso Si parla dell'esclusione Di Huawei Che sono i cinesi cattivi Dal mega mercato Dei cavi sottomarini Ma magari ne parliamo Nello speciale Con i Con i chip Gender No come che si chiamavano Non binari I chip non binari Non binari Va bene Pornhub Sospende L'accesso In Francia Per protestare Contro la verifica Dell'età Degli utenti Liberté Galite Niente porn Per te No porn Per te E tra l'altro È uno scenario Ampiamente Che si può pensare Succede in Italia Tra un po' Perché la legge francese Non mi è sembrata Tanto diversa Da quella Da quella italiana Insomma Hanno messo in piedi L'obbligo Da parte Dei fornitori Di amore digitale Di fare La verifica A doppio cieco Dell'identità Quindi molto simile A quello Che ha fatto L'Italia Tra l'altro Credo anche loro In quel caso Senza indicare Uno strumento Uno strumento particolare Pornab Ha detto Maria Ioesco E quindi Uscita dal mercato Francese Che poi Uscita sempre Con molte virgolette Perché poi Come al solito Poi quelli che fanno I badili In questo caso Le VPN In questo caso Schizzano al mille per cento Le registrazioni Max Userei un altro termine Ma che vuoi da me L'articolo L'ha messo in dolce L'articolo Il titolo L'articolo E' vero E' vero C'è nell'articolo Complimenti al titolista Non è con queste VPN Che schizzano Non sono stato io Complimenti a Sergio Donato Di D-Day Per il titolo Va bene Va bene Cosa ci manca Va bene Il bromance Finito No Questo Lo lasciamo Grazie Che è uscito Su tutti i giornali Due Perché Vabbè Senza commentare Dedichiamo un piccolo pensiero Alla fine Di questa meravigliosa Storia d'amore Che tutti pensavamo Sarebbe durata in eterno Sì sì Come no E' così fuori La fine dell'eternità Come diceva Asimo Però Max Io adesso Dica Così Siamo alla fine Siamo all'ultima colonna Che cosa ti ripeto Che basta Ah ce n'è un'altra Ce n'è un'altra Ma io devo Devo trovare Vai Max Riapri Trello C'è ancora qualcosa per te Porca miseria Che Trovassi Ogni volta che ci sei Vogliamo chiudere così In maniera così Sbarazzina Eccolo qua Vai Stelle tecnologia L'oroscopo digitaliano Per chi sogna 8 bit Bilancia Passerai l'interno Una settimana a scegliere Tra due modelli Di smartphone Alla fine deciderai Di non comprare nessuno E terrai ancora Il tuo vecchio telefono Con la batteria Che dura meno Di una sigaretta Elettronica Gli amici ti criticheranno Ma tu sarai fiero Ma tu sarai fiero Del tuo senso Di responsabilità Pesci Settimana di illuminazione tecnologica Ti rendi conto che la tua vita È diventata troppo digitale E decidi di fare un detox Dai social Dura 8 minuti Alla fine ti ritrovi su Reddit Alle 3 di notte Leggendo teorie Cospirazioniste Su come gli assistenti vocali Ti spiano Mentre dormi Signore e signori I gingilli del giorno E dopo l'almanacco Lo sapete Finisce sempre Nella stessa maniera Con i gingilli del giorno I regali dei digitaliani Per i digitaliani Le voci digitalia Che selezionano per voi Hardware Software Letteratura Qualsiasi cosa Che abbia attendenza digitaliana Che abbia colpito La loro curiosità Stravolta la loro esistenza O qualsiasi sfumatura Nel mezzo Lasciatemelo recuperare Perché era rimasto All'inizio della nostra timeline Eccolo qua Prego Max vuoi cominciare tu Grazie Grazie per l'oroscopo Ci era mancato veramente Veramente tanto Ma volentieri Come sapete Sono sempre alla ricerca Di nuovi libri Nuove cose Da rintegrare Alla nostra biblioteca Digitaliana Ho trovato questo Interessantissimo Saggio Ma con un Cento Quasi romanzato Di Massimiano Bucchi Che si intitola Confidenze digitali Vizi e virtù Dell'innovazione tecnologica L'autore A modo suo Devo dire Che ho letto Qualcuno L'ho scoperto L'altro ieri L'ho rapidamente acquisito E ho letto Qualche passaggio L'autore L'autore L'autore L'autore L'autore Fa un po' Il discorso Che vogliamo fare noi E cioè Quello di guardare Come la tecnologia È riuscita A introdursi All'interno Delle nostre vite E in qualche maniera Possa alternare Vizi e virtù Quindi è una lettura Veramente molto interessante Che ci fa Come dire Guardare un po' Da vicino Alcune abitudini Che stiamo prendendo Rispetto a questi Onnipresenti Gingilli digitali Grazie Mark Max La biblioteca digitaliana È sempre più ricca Michele Allora Io invece ero Alla ricerca Di un Di un nuovo Terminale Da installare Su una macchina Windows L'unica macchina Windows Che uso È quella che Uso in ufficio Quindi a studente Non per farmi I fatti miei E quindi Alla fine Sono atterrato Su Tubby Lo trovate Su Tubby.sh È un terminale Moderno Nel senso che Cioè In realtà È proprio Il nome Il sottotitolo Del progetto Un terminale moderno È multipla Piattaforma Quindi È per Windows Per Mac E Linux Credo Abbia un po' Tutto quello Che vi può servire Dal Dal Client SSH Alla possibilità Poi di integrare Anche shell Diverse Da Visto che Parliamo di Ambiente Windows È possibile Aprire Nella stessa finestra Anche PowerShell Il subsystem Di Linux Git Bash E così E così Compagnia cantante Insomma È carino Bello da vedere Alle tab È possibile È possibile Splittare La finestra In più Terminali In modo di avere Tante cose Sotto gli occhi Temi Shortcut Alla versione Portable E ha anche Il Quake Mode Che per chi Se lo ricorda Schiacciate un tasto E vi scende Il terminale Dal Bordo Dello schermo È gratuito Che anzi Sono abbastanza sicuro Che è anche Open source Perché poi È il suo Repositor Github Basta Tabby.sh Lo trovate lì Ovvio È chiaramente Gratuito Ma potete fare Una donazione Allo sviluppatore Grazie Michele C'è sempre bisogno Di un terminale Nuovo da provare O quantomeno Se non ce n'è bisogno È sempre piacevole Ultimo giugino Per oggi Molto molto semplice Una mappa Live E interattiva Della metropolitana Di Londra Se andate su London Underground Punto live Vedete una bella Mappa di Londra In tre dimensioni Scrollabile Zoomabile Con un mucchio Di informazioni Sulle linee E sui vari edifici E vedete In tempo reale La posizione Di tutti i treni Sulle varie linee Dei vari colori Molto semplice Molto bello Molto carino Molto interessante Se andate a Londra Potete utilizzarlo Proprio per Vedere Quando arriva La vostra Il vostro treno O come navigare Se non dovete andare a Londra Guardate lo stesso Perché è molto carino Come è fatto Nella grafica E nella sua Implementazione Tutte le cose Che si possono fare Su un browser Oggi Una roba Abbastanza incredibile Dopo i gingine del giorno Le note finali Le orecchiette fresche Sono le orecchie Dei vostri amici Delle vostre amiche Proto digitaliani Parlategli di digitalia Portateli su digitalia Che fate un piacere a loro Fate un piacere a noi E noi cerchiamo Di farvi fare Bella figura Time talent and treasure Il vostro tempo Per fare pubblicità Digitalia Il vostro talento Se volete utilizzarlo Per produrre qualcosa Per digitalia Contenuti O recensioni Quello che volete Segnalatcelo Ci fa sempre piacere Le cose più interessanti Più belle Le riportiamo in trasmissione E il vostro tesoro Il vostro denaro Se volete dare una mano All'esistenza di digitalia Che lo avrete capito Oramai Prendiamo come un lavoro Da più di 15 anni Ogni singolo lunedì sera Puntuali come un orologio Per produrre questa trasmissione Ebbene se volete dare una mano È molto facile E certamente Alla portata di tutti Con questo direi che è tutto Dall'emistudio Liguria 1 di Sanremo Un saluto da Franco Soleri Max ti sei mutato Probabilmente ti stai registrando Per cui è un gran casino adesso Nel montaggio che devo fare io Ma va bene lo stesso Ti perdono perché ti voglio bene Anzi lo rifacciamo E lasciamo tutto così Nella trasmissione Che meraviglia Che è il nostro vanto Dall'emistudio Liguria 1 di Sanremo Un saluto da Franco Solerio Dallo studio Cittadino di Avellino Un abbraccio da Massimo De Santo E dallo studio di Milano Un ciao da Michele Di Maio Ci sentiamo la settimana prossima Con una nuova puntata Di Digitalia

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