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Lunedì 17 Novembre alle 20:50

798

Elon Marx

L’anniversario del worm di Morris. IA vietate nello sviluppo di Asahi Linux. Liber Liber, truffe online, e chargeback di Paypal. Waymo ha investito un gatto. La scuola senza smartphone. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

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Digitalia #798 - Elon Marx

Digitalia #798 - Elon Marx

Dallo studio distribuito di Gump Media Production. Notizie di tecnologia. Questo è Digitalia. Settimana del 10 novembre 2025, niente AI su ASAI, l'auto auto assassina, data center nello spazio, ma anche serie A, autobus vermi, queste e molte altre scalette per un'ora e mezza dedicata alla notizia, quella digitale all'italiana. Dall'emistudio di Buria 1 di Sanremo qui è Franco Solerio. Dallo studio di Milano Isola, Michele Di Maio. E dallo studio di Milano Città Studi, Francesco Facconi. Buonasera a tutti, bentornati su Digitalia. Buonasera in TimeSync ai miei colleghi. Ciao Michele, ciao Francesco. Ciao. Buonasera. Franzi, ti sento un po' basso. Controlla di registrare i livelli giusti, che non ti sia abbassato per qualche motivo il preamplificatore. Controllo volentieri. Sì, sì, sì. Dicevo Franco, non so se ti stai aggiornando sulla chat, ma c'è un messaggio per te, perché Darmok chiede al pubblico, ma ti riguarda direttamente, avete notato che il doc non invecchia mai? Cosa ci nasconde? Le pere di stestosterone, di cui parlavamo in pretrasmizione. Di stestosterone, certo. O forse state guardando un ologramma, io ho già iniziato il mio famoso lungo pensionamento offline. Esatto. Beh, comunque, cioè, vederlo effettivamente non invecchia mai. Però quanto è zighino sulle cose, nei microfoni, invecchia, invecchia, invecchia tanto rispetto all'inizio. E ha ragione, fra l'altro. Sono sempre stato a rompiballe così sui microfoni. Sì, sì, sì, ma adesso stai anche diventando proprio da vecchietto digitale. Si scherza, chiaramente. Orecchiette fresche, il nostro amico Manuel Zavatta. Da stasettimana avete un paio di erecchi in più ad ascoltarvi che vi sopportano in realtà già da nove mesi. Grande, grande Manuel. Farà presto chiamare il telefono azzurro, mi auguro. Ragazzi, ci sono arrivato io all'anno. Sono sicuro che Manuel farà un ottimo lavoro. Piccoli digitaliani crescono. Allora, con le notizie della settimana. Francesco, questa ce l'hai messa tu a Vibe Impound e non so di che cosa fare. Sì, a Vibe Impound, spero che i digitaliani lo conoscano. È un sito affidabile nel quale controllare se le tue password sono uscite in qualche leak. C'è stato, ogni tanto arrivano delle mail, c'è stato un, più che un leak, in realtà una raccolta che è stata fatta a un best-off, Sintient, che ha raccolto tutti gli ultimi leak e ha fatto uscire del 2025 e ha fatto uscire, dandolo fortunatamente ai buoni, cioè a Troy Hunt di Vibe Impound, questa lista di email e password che sono fuoriuscite da siti più o meno famosi e che quindi sono conosciute al pubblico, perché se le hanno ottenute loro, chiunque può averle ottenute, anche chi non avrebbe dovuto. Si tratta di due miliardi di indirizzi mail univoci con tutte le loro password che sono state usate, tutte quelle che sono state rubate, chiaramente. Quindi, se uno ha password diverse per ogni sito, è probabile che abbia già ricevuto da quei siti, attento, ci è stato fatto un furto, eccetera. Se è la stessa, beh, male, male, dovreste aver imparato a fuori ascoltare Digitalia, ma vuol dire che comunque potrebbe essere in giro. È un brutto breach, perché comunque due miliardi di indirizzi mail unici non sono pochi. Se è il campione di Digitalia, quanti ponati, alzate la mano, chi è stato ponato. Non mi sono, la mail l'ho ricevuta, non so se però c'è la mia mail dentro, quindi... E se hai ricevuto la mail, come fanno ad esserci la donna? No, beh, gli ho chiesto di mandarmeli tutte per fare anche un servizio per voi digitaliani. Non l'ho controllato, non ho ricevuto la mail. Mi affida Watchtower, la maggior parte dei, anzi, i password manager un po' più evoluti hanno delle funzionalità che verificano per te. Per cui se inserisci una copia email e password che è stata in passato esposta per qualsiasi altro sito, ti avvertono e dici, guarda, cambiala, perché questa la sanno già tutti. Comunque sì, la mia mail è in una di questi due miliardi, sono contento di non essere stato escluso. Oh, beh. È un club molto grande, però è giusto esserci dentro. Io invece sono stato paunato telefonicamente. Ok. Mi hanno zanzato 30 euro. Vai avanti, vai avanti. Sono... ho più di 50 anni, come più di tutti gli over 50, ricevo dall'ASL la lettera per fare l'esame. sangue occulto, eccetera, eccetera. Vai all'ASL, ti danno il coso, campione, eccetera. Lo consegni e ti contatteremo noi per il risultato. dieci giorni dopo aver preparato questo, mi arriva un messaggio sul telefonino che dice, qui è il CUP dell'ASL, per comunicazioni urgenti chiami questo numero. 8, 4, 5, qualcosa del genere, che fa pensare a un numero verde del genere. Io chiamo, mi rispondono e mi mettono in attesa, mi dice, come è il tuo suo nome? Ah, benissimo, resti in attesa, mi lasci in attesa 3-4 minuti, poi cade la linea. Oh, porca miseria. Ma queste sono comunicazioni urgenti. È bastarda la cosa, perché io non so se è una coincidenza temporale o se in qualche modo... Ma io ne ricevo tanti anche senza aver fatto esami, quindi secondo me è una sfortuna in termini tecnico. Il problema è stata, esatto, la coincidenza temporale. Il phishing ha funzionato, cioè ha beccato la persona giusta al momento giusto. Però potrebbe anche non essere, potrebbero avere qualcuno all'interno che gli dà degli elenchi e dove mirare questo tipo di interventi. Un gola profonda, ma no, arrivano spesso. Sì, Francesco, però io fossi uno stronzone di questi, cercherei di mettere a punto le mie campagne di scam in qualche modo. E questo può essere una buona cosa. Se tu hai l'elenco delle persone che hanno ricevuto la lettera nell'ultimo mese, insomma, quelle, e mandargli proprio un messaggio, chiami l'URP, l'Ufficio Reazioni Pubblico, il CUP, il centro di prenotazioni, anzi, chiami a questo numero il CUP che la sta cercando per comunicazioni urgenti, tu sei già lì che stai aspettando un esame che ti può dire se ti devi avviare verso una diagnostica che ti può pensare di portarmi alla brutta malattia o cosa. Insomma, è pesante la cosa. E quindi caduta la linea, ho richiamato una seconda volta, dopodiché mi si è accesa la lampadina, sono andato a vedere il estratto conto di Vodafone, meno 15, meno 15 euro. Ah, quindi era il numero. Era il numero, era il numero. Però adesso ti arriva una nuova suoneria di gattini ogni settimana, pensa che fortunato. No, quelle no, non ci sono abbonamenti attivi o robe del genere, però, ecco, mi gira veramente tanto le balle, perché sì, potrei andare alla polizia postale, portare i messaggi, per lasciarci, per passarci una giornata, eccetera. Bene, mi tengo la mia vergogna. Una comunicazione al garante della privacy non costa veramente niente, basta andare sul sito. Ecco, questo potrei farlo, se è una cosa… C'è il form, direttamente quello del registro dell'opposizione, intanto… Ah, beh, allora sicuro non ti chiamano più. E poi sì, dubito che torneranno mai quei 30 euro, però magari sei in massa. Garante la privacy, sì, sì, sì. Quelli che avevano pubblicato l'elenco dei siti con il nome e il cognome e l'uritelefono del tizio che l'aveva compilato. Benissimo, proprio quelli. Nei metadati del PDF. Molto, molto bene, assolutamente sì. No, quella era l'agicom. No, quella che era, non era… Forse era l'agicom. La mitica agicom. Aspetta che abbiamo anche… Così, subito iniziamo. Questa mi profuma di nuovo. Mai, mai, mai più. Mai, mai. Salutiamo l'agicom. Il nostro suomi, nostro carissimo spacciatore di… Vedete, sto cercando il sito, che così vi mando sul sito di suomi, io me ne ero appuntato da qualche parte, probabilmente dove parlavamo. Dove metterai un'altra sigletta? L'hai scritto. Twips, eccolo lì. Suomi Home, Suoni Home, Suoni Music, con la Y, suonimusic.com, dove trovate la sua pagina e anche i jingle che ha fornito a Digitalia. Potete scaricarvi, metterveli come suoneria del telefonino, perché no, come quando arriva un messaggino, vi sentite, agi combina guai o qualcosa del genere. Benissimo, oggi è l'anniversario di The Worm. Cos'è The Worm? The Worm è The Morris, in realtà. È Giovero, poi. Gli è stato dato il nome del suo creatore, che era uno studente della Cornell University, che nel 1988, Robert Toppan Morris... 37 anni fa. Questo lo stai dicendo tu, non hai nessuna prova a conferma del fatto che hai appena citato. Nel mio universo sono 37 anni, nel tuo non lo so. Non lo so neanch'io. È stato uno dei primi worm che, ai tempi, vista la dimensione di Internet, si stima abbia infettato il 10% di tutta l'Internet. Nasce come un... Non un gioco, però comunque una prova... Un esperimento. Un esperimento, in pieno stile hacker. Il buon Robert trova due o tre, anzi tre, falle dei sistemi operativi Unix che giravano ai tempi e le sfrutta, prova a sfruttarle dicendo, vediamo questo worm, quanto si può replicare. Era un'Internet diversa, dove si trattava di qualche università, qualche centro di ricerca, poche aziende che, appunto, erano connesse prima del WWW. Quanto si può replicare? La risposta è stata... Tanto. Tanto. Però, vabbè, finché si duplica, l'idea era... Vediamo quanto può rimanere latente. Il problema è che non, per un difetto nella progettazione del codice, non era così latente, ma iniziò a consumare risorse macchina, CPU e memoria, causando poi rallentamenti e blocchi nei sistemi che, diciamo, ai tempi non credo che ci fossero grandi sistemi di monitoraggio, se non qualcuno che magari... O se c'era già Scan.exe, chi lo sa, quando è uscito il primo McAfee, vi ricordate? No, avevo tre anni, quindi non lo posso sapere. A tre anni non usavi l'antivirus? Male! Male! Che il worm ti colga! Quindi, alla fine, circa 6.000 macchine, si dice, quindi l'internet era fatta di 60.000, di circa 60.000 PC computer connessi. Vabbè... Più dei data center di oggi, se ci pensate, adesso. Certo. E quindi, niente, alla fine bastava un... Questo è stato anche il primo caso, probabilmente, in cui bastava uno spegni e riaccendi, però, ecco, erano tempi diversi. Tra l'altro poi fu coinvolto l'FBI, perché poi era anche... Lo hanno pinzato, come si dice in termini tecnici. Morris era il figlio di un... Esatto. Era il figlio di un dipendente dell'NSA. Ha usato per il worm un bug nel programma Sendmail, per cui negli eseguibili che permettevano alle varie macchine di scambiarsi messaggi mail. Che altro c'è da dire? Adesso è bello, perché se guardate gli articoli su internet, il virus adesso è stato contenuto, quindi è tipo in un floppy. Il codice sorgente è in un floppy. Esatto, non so quale museo. Nel Computer History Museum. Ma giustamente è... Come dire... Se quel floppy lì contiene ancora qualcosa, mi stupirebbe tantissimo. Beh, è un simbolo ormai di quello che è, però è interessante effettivamente pensare che quello lì ha dato il via a questi virus autoreplicanti che si distribuiscono. La cosa altrettanto interessante è che l'anno scorso è uscito Morris 2, sempre da uno studente della... Che è stato forse uno dei primi, se non erro, AI, comunque prima generazione di worm AI, che quindi utilizzano le AI per trovare i modi di replicarsi e nascondersi. Ai ai ai ai, queste AI. La cosa più bella è la risposta di Morris, perché l'hai fatto? E la risposta è stata per vedere se si poteva fare. Che è una risposta molto hacker, mi piace molto. E non solo hacker, quando chiesero, dopo tanti insuccessi e tanti morti anche, a Hillary perché era salito sull'Everest, quale motivo c'era di salirlo, lui rispose perché è lì. Perché no, esatto. Che è una cosa che può capire solo uno che è un alpinista che sente il richiamo delle montagne. Manche un po' hacker. E la stessa cosa, l'hacker ti risponde per vedere se si poteva fare. E uno che non è un hacker, che non ha quella mentalità lì, non può capirlo, dice ma questo è un deficiente. E invece sì, tutti noi geek siamo un po' considerati deficienti, ma noi sappiamo che sotto sotto un po' non lo siamo e un po' siamo contenti di essere. Diciamo che se riusciamo a non fare cose per cui arrivi l'FBI a citofonarci a casa forse è meglio però... Per qualche cacchio di macchina infettata da un software che non faceva danni, dai, vabbè. Asai, Asai ha detto già mai AI. Già mai le AI per Asai. Da quant'è che te la stai suggerendo? Mi è venuta in questo momento, da sicuro. AI e Asai ce l'avevo già, già mai mi è venuta in questo momento, ma... Stiamo parlando della birra. Stiamo parlando di Linux, della distro di Linux. Il board di Asai ha detto che gli slope generators, che è il nome con cui hanno deciso di riferirsi alle... Ai modelli di intelligenza artificiale. Ai modelli generativi, esatto. Non hanno spazio, qualsiasi contributo al progetto Asai Linux. Si parla di software, chiaramente, ma documentazioni, decisioni. Quindi anche solo il fatto di chiedere a GVT, posso, secondo te, questa cosa la devo fare così o cos'ha? Farsi consigliare anche quello come ho considerato AI slope. Anche documentazione, risposta alle domande, cose del genere. Allora, è interessante anche capire il perché lo ha fatto. Perché è lì. Perché è lì. Questa è la risposta perché volevo vedere se si poteva fare. Ma soprattutto ha dato giudizio. Intanto, chiaramente, problemi legali. Dici, il codice open source, c'è troppo rischio che venga utilizzato codice di qualcun'altro. Che quindi prima o poi qualcuno bussia la porta e non va bene. C'è un impatto ambientale. Essere verdi comunque è ancora di moda, per fortuna. E poi, di fatto, loro dicono. Qual è la differenza fra usare Let Me Google Z for You? Se vi ricordate quel servizio carinissimo. Quindi, come dire, non portando nessun valore... Non so quanto resisteranno a questo tipo di politiche. Allora, il mondo Linux può essere che c'è la faccia per come sono fatti e come sono costruiti. Si estinguono prima. Ti ricordo che in molti ambienti era vietato anche copiare e collare il codice da Stack Overflow. Adesso ti dicono Let Me Google Z for You come se... L'alternativa a cercarlo su Google fosse... Un tempo era quello che era bandito, vietato. No, devi scriverlo tu, non devi copiare nessun'altra parte. Il mondo va avanti. Sono strumenti questi che... La vedo difficile molto, molto, molto. Il problema legale resta comunque, al netto di tutte le altre implicazioni. Vedremo, vedremo. E loro dicono, ha senso, quando tu dici a un LLM di generare una funzione che mostra un pannello di errore, il codice che viene fuori è difficile che qualcuno possa dire l'hai copiato da me, perché tutti hanno scritto quella roba lì e c'è pieno di funzioni del genere su tutta la rete. Comunque, un altro giorno... Quando loro dicono, noi andiamo a programmare, a scrivere codice per delle cose talmente specifiche, talmente particolari, che se l'LM ti risponde a qualche cosa sensato, l'ha copiato probabilmente da una sorgente sola, e quell'una sorgente sola, quando vede poi il tuo codice, ti può venire a far causa. E questo è comprensibile. Comunque, è sempre divertente vedere come ragionano questi LLM. L'altro giorno mi sono messo a scrivere una mia utilitina, che prima o poi vi farò vedere se riesco a finire. L'ho fatta interamente in vibe. Ha iniziato facendomi un progetto bellissimo. Poi ho detto, parti per step, per passaggi, parti dal punto numero uno, mi ha fatto un pezzettino dell'uno, e poi è partito col tre. Così, perché gli piaceva di più. E poi ti ha creato una distro di Linux. Poi, no, quasi. A un certo punto è arrivato e dice, c'è questo bug. Ah, è vero, c'è questo bug. Ah, è vero, c'è risolvito. Sì, c'è questo bug. Sei stato bravissimo. Ho visto, c'è un bug, hai ragione. Sì, lo so, te l'ho incollato. Niente, non sono riuscito alla fine. Ma che cosa usi? E alla fine, dopo ore e ore di tentativo di farlo ragionare, perché è diventato una guerra uomo contro la macchina, la macchina chiaramente ha vinto, ha continuato veramente a impazzire in questo modo. Che modello usi? E adesso lo dico. Ed è arrivato alla fine dicendo, ora vuoi che ti implementi anche le cose? Dico, ma veramente era da due ore che sono andando avanti. Questo specifico era Winsurf, perché è l'unico che ha un free tire abbastanza gratuito. Devo dire, uso in realtà... Winsurf però a tutti ti permette di interfacciarti con una marea di modelli. Sì, sì, sì, sì. Il modello base di Winsurf in questo caso. Era veramente un esperimento personale. Quello che ti danno loro. Cos'è che ti danno adesso? Se non mi sbaglio. Software Engineering. Devo dire, quando uso Cloud Code, che invece uso per lavoro, lì è decisamente un altro livello. Però anche lì ogni tanto scazzano. Capisco perché quelli di Asa e Linux non si fidino. Vabbè, ci sta. Migliorano giorno dopo giorno. Tu sei saggio e te ne accorgi. Forse sì. Forse sei saggio. Forse sì, forse sei saggio, forse te ne accorgi. Una bella novità per chi ha lavorato tanti anni nell'ambito del podcast in 2.0. Vi ricordate che qualche mese fa Apple aveva adottato il tag per le trascrizioni, per i sottotitoli dei podcast dallo standard. ci si chiedeva sarà one shot o continueranno nell'adottare qualcosa. E Apple ha annunciato il supporto per i capitoli. Con supporto per i capitoli integrati nell'MP3, come si usava già da tempo. Per i capitoli loro li chiamano show no chapters o qualcosa del genere. Quelli insomma alla YouTube, episode description. Che scrivi ora due punti minuti, due punti secondi o nella descrizione. Esattamente. Se ne metti almeno tre, lui capisce che stai facendo. Ma anche direttamente all'interno del feeder SS con il tag podcast chapters che arriva dallo standard podcasting 2.0. Bravi, bravi e finalmente meglio tardi che mai. Anche perché i capitoli chi ascolta Digitalia lo sa e se non lo sapete ce li abbiamo. Quindi controllateli col vostro player podcast. Sono secondo me utilissimi. Io ogni volta che trovo qualcuno che ce li ha sono apprezzo. Io credo che siano un gesto di rispetto nei confronti dell'ascoltatore mettere i capitoli. Salvo podcast particolari in cui si racconta una storia e quindi c'è una necessità fondamentale di seguire tutto il filone. Sì, sotto i dieci minuti diciamo che il capitolo non serve. Ma anche più lungo se c'è una storia che va avanti. Anche lì ci sta a dividere in capitoli. Però dove ci sono argomenti ben discreti eccetera è una forma di rispetto. Noi li mettiamo addirittura attorno a segmenti di sponsor e cose del genere che uno dice è controproducente. Ma perché? Tanto se uno vuole schiaccia il tasto forward. Allora perché non farglielo più comodo? Apprezzeranno ancora di più e qualche volta anche quelli che schippano gli sponsor saranno portati ad ascoltarli e comunque ti rispettano di più e quindi quando gli parli di uno sponsor nuovo ti ascoltano di più. Secondo me oggi è veramente... Non so, quando ascolto mi capita di ascoltare anche alcuni podcast che amo molto. non avere i capitoli è una brutta cosa. Oggi è ancora più brutta perché se non ce li hai Apple li sintetizza per te. Infatti stavo dicendo è molto bello che li usino ma ho letto anche sta cosa che mi terrorizza un po' che li inventano loro in quelli in inglese in questo momento. Questo invece mi inquieta di più perché il capitolo comunque parte di un... Ma per carità fa parte del... fa parte della modernità, non lo so. Non mi dispiacerebbe integrare qualcosa del genere su Castamatic. Devo pensarci bene, vedere anche se è fattibile con l'elaborazione on device e quanto tempo ci vuole per implementarla, però secondo me... Vuoi anche fare che se citi un prodotto di Apple ti mettono direttamente il link all'App Store? Cose del genere. Questa l'ho letta anche, è qualcosa che hanno aggiunto che... Taggano direttamente altri podcast, altre... Tutto quello che può... Tutto quello che può aggiungere. A te non piacerebbe quando leggi una pagina di Corriere della Sera, della Gazzetta, del Posto, di una cosa... se ti mettessi in automatico tutti i link giusti alle notizie che l'editore non ha messo... Mi piacerebbe che l'editore ci pensasse di più a me, in quanto lettore e alla mia dignità di lettore. Loro non lo fanno, se tu avessi la possibilità che il tuo browser li mettesse per te facendo una ricerca in background, non sarebbe mica una brutta cosa. Oggi, non lo so, arricchire l'esperienza dell'utente e poi se l'editore non vuole c'è solo da mettere lui il link. Arricchire sì, arricchire mettendogli al proprio marketplace inizia ad essere un po' troppo... Eh ragazzi, anche Apple deve campare. Certo, certo, certo, lo capisco, però insomma... Poi i poverini iniziando a pagare tutte le multine hanno ragione, insomma. Se l'alternativa è te li metti tu, noi i capitoli ce li mettiamo, Apple non li aggiungerà perché vede già i nostri. Take that Apple. Avete seguito la faccenda di LiberLiber? Ah, interessante. È sempre interessante vedere come i servizi che oramai sono parte, ahimè, la backbone di internet, vadano sempre più a ramengo. È successo tutto in Italia. Ecco, raccontaci un po', perché intanto, perdonami, cos'è LiberLiber e... per chi non lo sapesse. Allora, LiberLiber è una piattaforma italiana di self-publishing fondamentalmente, di cui fondatore, anzi curatore del progetto, si chiama Mario Calvo, che c'è anche scritto. E insomma, un giorno... Marco, Marco Calvo. Come l'ho chiamato? Marco, l'hai chiamato Mario. Ah, io c'ho l'articolo davanti che dice Mario Calvo. Ma l'articolo... Questo è l'articolo del Corriere che appunto non ha messo il link alla sua carta d'identità. Un saluto agli amici del Corriere. Che ci ascoltano sempre. Esatto, però vabbè, il bello è che almeno ha avuto un... Anzi, Repubblica, scusate, ha avuto un eco un po' più ampia. Comunque, insomma, un giorno di un mesetto fa, che succede? Bam, bam, bam, iniziano ad arrivare notifiche di acquisti, che ricordiamo poi, il progetto è un progetto non profit. Sì, scusami, è un progetto, tu dicevi di self-publishing, ma diciamo, loro pubblicano libri fuori dal copyright. Questa è la particolarità. Quindi rendono bene, pubblicano in modo curato libri ormai un po' vecchi, ma comunque sempre interessanti. Liber e libera è l'assonanza, no? Esatto, il conto di Monteclisto è vecchiotto, quindi fuori dal copyright, ma contemporaneamente è un bel libro. Quindi perché non leggono? Questo è il concetto. Tra l'altro, due paragrafi dopo, F diventa Marco Calvo. Quindi bene, bene Repubblica che si è corretto. Quindi iniziano ad arrivare delle notifiche, bam, bam, bam, diciamo, che figata, improvvisamente qualcosa è diventato, è diventato virale. Questa, loro gestiscono le transazioni, come spesso succede per gli e-commerce, tramite un fornitore esterno che si chiama ITEX SRL, il quale però inizia subito a capire che qui c'è qualcosa che puzza. Arrivano, credo, alla fine qualche centinaio di ordini. Esatto, quindi comunque è per un progetto comunque così piccolino qualcosa di molto molto importante. Il 9,99% inizia a farsi notare. Esatto, poi fossero solo i 9,99€, come vedremo tra poco. Quindi, che cosa fa ITEX? ITEX inizia a, cosa fai? Chiami il servizio clienti di Paypal. Cosa succede se chiami un servizio clienti? Nel 2025, il primo screening viene fatto da un'intelligenza artificiale che non capisce una ceppa di minchia. Termine tecnico, ricordo. E arriva addirittura a sospendergli l'account. Esatto, hai rotto le palle, troppi, hai fatto troppi... Troppa interazione umana. C'è troppa umanità nelle tue interazioni, va bene. ITEX persiste e dopo vari tentativi, ore perse, si riescono a parlare con un operatore umano. A questo punto, però, l'operatore umano fondamentalmente dice... Perché ha chiamato l'operatore? Ha chiamato l'operatore perché questi ordini sono stati revocati, sono stati bloccati e nel momento in cui vengono bloccati e disputati, Paypal addebita per ogni ordine disputato una tassa di 27€. 16€ sono 17€. Che coi 9€ di prima, appunto, fai 27,99€. Esatto, perché nel frattempo poi, come dire, le transazioni venivano fatte da carte di credito utilizzate da persone fisiche che vivevano negli Stati Uniti. Questo per queste persone, che nel frattempo erano state fraudate con altri metodi, gli era stato probabilmente rubato il numero di carte di credito. A quanto pare, in realtà, questo non lo sa nessuno, quello che sappiamo è che le transazioni sono state richiamate, sono state bloccate, sono state denunciate. Paypal ha fatto il chargeback e ha restituito i soldi e poi ha addebitato 16€ per ogni singola transazione richiamata a LiberLiber come penale. E quindi LiberLiber si è visto 16€ per alcune centinaia di ordini addebitate sul suo conto e ha detto qui andiamo a gambe all'aria per qualcosa di cui non abbiamo nessuna colpa. esatto, fatevi due conti, 16€ per 7, cerchè finché sono i 9€, appunto, li dai indietro, però 741€ per i 16€ di penale, ecco, sono bei soldini. La questione mi sembra ancora ampiamente in stallo, non si è arrivati a nessuna, anzi, dopo l'articolo di Repubblica, aspetta, dov'è che l'avevo letto? Forse in una delle mail. Dopo l'articolo di Repubblica, Paypal si è fatta sentire. Vediamo se è nell'ultimo... Sì, perché fortunatamente Mario, detto anche Marco, detto anche Mauro, alla fine aggiungiamo per amicizia. No, Marco, probabilmente ha scritto a noi, ha scritto un po' di altre testate che hanno fatto sentire la sua voce e ha funzionato, diciamo, perché... Esatto, perché Paypal li ha minacciati, quindi leggiamo da una mail, ciao Franco, un aggiornamento, Paypal non è rimasta con le mani in mano, ci hanno chiamato da poco, minacciando di girare nelle prossime ore la nostra pratica, una società specializzata nel recupero crediti. Se non provvediamo a pari tutte le penali, ci vogliono combinare. Tutto è bene, quello che finisce bene... Ah no, scusami, mi sono distratto. Quindi credo che questo sia appunto l'ultimo aggiornamento e... Ecco, io sono riuscito ad avere da dentro Paypal qualche notizia da qualcuno che lavora lì dentro. Ed effettivamente se lo vedi dal punto di vista dell'essere umano che lavora dentro Paypal è un disastro da qualsiasi punto di vista lo guardi. Nel senso che Paypal fa, grazie probabilmente a il suo team di avvocati che ha fatto scrivere i contratti, questa roba qui te la fa firmare, te la fa accettare negli euro, dopodiché ha un controllo relativo perché se l'acquisto è stato fatto direttamente attraverso Paypal, Paypal fa l'indagine ed è in grado, in qualche modo si spera, di capire l'eventuale truffa da che parte è arrivata. Ma spesso Paypal fa solo da intermediario e l'utente che ha fatto l'acquisto non lo fa direttamente attraverso Paypal, ma lo fa semplicemente mettendo una carta di credito che viene poi addebitata tramite circuito Paypal. E a quel punto l'indagine per capire la causa, il problema, la colpa eccetera, non la fa Paypal, non è in capo a Paypal, ma è in capo alla società che ha catturato la carta di credito e l'ha messa e ha fatto passare il pagamento nel circuito di Paypal. Per cui è un accrocchio terrificante, è una roba assolutamente kafchiana ed è proprio il tipico esempio delle situazioni in cui lo squilibrio tra corporazioni e multinazionali e singolo cittadino o piccola impresa che si occupa di queste cose, è assolutamente da Davide contro Golia. Certo, perché oggi lanci un e-commerce che fai, puoi non mettere Paypal? Eh certo. Evidentemente sì a questo punto, però è una domanda. Dovresti, ma puoi. La domanda però che mi faccio è qui protest, nel senso questi truffatori hanno fatto un acquisto da 9,99 e hanno chiesto poi il rimborso, di fatto ottenendo indietro i soldi che hanno preso. I 16 euro vanno a Paypal per la gestione della pratica, perlomeno questo e questo. Quindi mi chiedo perché mettere in piedi questo sistema di acquista-cancella, acquista-cancella? Ma credo che l'acquisto sia stato fatto da chi ha rubato le carte di credito e il cancella sia stato fatto dagli utenti quando si sono accorti del problema o qualcosa di genere. Sì, però dice Francesco, dal punto di vista del truffatore... Ok, quindi non è una truffa, la truffa è il tentativo. Però anche lì, perché prendi una carta di credito per comprare 9,99 euro di libri di pubblico dominio? O provano, o è un tentativo... Cioè la particolarità qua era un attacco di multiplon... Ci mancano tanti pezzi. Esatto, cioè erano tantissimi tentativi in poco tempo ed è quella anche la cosa che ha fatto straniare il buon Marco e contemporaneamente però anche tutti quanti subito annullati e contestati da questo punto di vista. Quindi mi chiedo, a meno che in questo modo non tornino puliti dei soldi sporchi, ma anche lì mi sembra che la quantità per chi faccia questa attività sia piccola. No, secondo me, se vuoi la mia opinione, secondo me ci prova, non è senso. Secondo me è il browser agentico di Samartman che sta imparando a usare le carte di credito e fa casino ovunque. Sarebbe veramente... Poi arriva a Sevalgia e dice no, no, no, restituisci, restituisci. La mia idea è che appunto hanno questi qui, hanno il loro database di carte di credito prese un po' come la storia del sangue occulto di Franco e... e provano prima. Chiaramente non fai una transazione da 500 euro subito, magari ne fai una più piccola da un sito che magari riesci, su cui riesci ad automatizzare in maniera semplice le transazioni perché magari non hanno grandi sistemi di antifrode, cosa che se vai su un e-commerce grande, ci sono riskified, insomma vari sistemi di antifrode e quindi gli serve per vedere se la persona dall'altro lato appunto contesta la transazione, se magari dopo un tottempo non la contesta, magari provano a fare le transazioni quelle un po' più importanti. La cosa più assurda è che la multa tra virgolette per la gestione del chargeback superi l'importo della transazione. Io potrei capire se ci fosse una penale a percentuale sarebbe quantomeno umana la cosa, il fatto che... Si tratta di costi di gestione che le carte di credito e PayPal chiedono, perché comunque a quel punto loro anche dovranno avere... Sì, però nel momento in cui, capisci, loro ti fanno firmare nell'eula, scritto in piccolo, in fondo a questi contratti che nessuno mai legge completamente, perché nessuno ha un ufficio legale, a quei livelli lì ovviamente, per andare a spulciare ogni contratto e anche se ti andasse bene non hai la forza per discuterlo, disputarlo o chiedere una... per chiedere una... per chiedere una correzione, no? Dici fammi un contratto apposta per me e PayPal ti dice o pigli quello o stai senza PayPal, ecco. Ma guarda anche se sei più grande. Poi il fatto che, il fatto che PayPal è quello che gestisce la cosa, è quello che eventualmente viene hackerato, se l'hackeraggio è passato da PayPal, se è passato da carta di credito non lo sappiamo. E poi chi è che fa l'indagine e determina chi è la colpa e quindi se tu sei da multare in qualche modo è la stessa PayPal o la banca che ha emesso la carta di credito tu non è nessun capitolo. Insomma, a noi ci fa sembrare tutto questo rapporto molto molto squilibrato in maniera punitiva nei confronti dell'utente del servizio. Vabbè Franco, ma tu dici che non è una percentuale, magari è il 180% della transazione. No, no, è fisso, è fisso, è fisso. C'è l'articolo, abbiamo il link alla... Alla pagina di PayPal. Cos'è la tariffa di chargeback? La previsione di chargeback viene avviata di fuori circuito PayPal tra la società emittente della carta e il titolare della carta. Quando un cliente presenta una richiesta di chargeback alla società emittente della propria carta di credito, significa che sta contestando un addebito e sta chiedendo il rimborso di tale addebito alla società emittente della carta. In una contestazione per chargeback la decisione viene presa dalla società emittente della carta, perché sono previsti i costi associati al chargeback per l'elaborazione. A PayPal viene addebitata una tariffa per ogni chargeback. La tariffa viene addebitata per coprire i costi di elaborazione del chargeback. Si tratta di una tariffa che PayPal paga alla società emittente della carta di credito e che ti viene addebitata in misura ridotta. Quindi a quanto pare, da quello che appare qui, in realtà PayPal alla società che gestisce la carta di credito paga ancora di più di quei 16 euro, da quello che sembrerebbe da questo articolo. Quindi sono quelli buoni alla fine. Sì, non lo so. In un certo senso, sì. No, no, è vero. Se la vediamo così sono addirittura i buoni. Se la transazione non rientra nella protezione vendita, addibetteremo l'importo della transazione stornata e le spese di chargeback sul tuo conto PayPal. Ricorda che la tariffa non viene addebitata se tutti i requisiti della protezione vendita e PayPal sono stati soddisfatti. e lì bisognerebbe andare ancora di più a approfondire il concetto dei requisiti, delle protezioni vendita. Insomma, comunque, rapporto sempre squilibrato. Però da quello che sembra qui in realtà i cattivi sono le banche e i circuiti delle carte di credito e PayPal fa addirittura da ammortizzatore sociale nei confronti perché a quanto pare addebita un chargeback ridotto. La domanda è come possiamo, e dico, noi tutti, chiunque di noi voglia avere un'attività che richieda soldi online tramite PayPal, cosa che basta anche il piccolo e-commerce fino a chiunque grande proteggerci. E qui dico PayPal perché evidentemente, ma se sono le banche probabilmente questo potrebbe esserci anche con altri sistemi di pagamento. Cioè, è un rischio impegnativo e non lo vedo però evitabile. Come dicevi tu, puoi oggi fare un e-commerce senza PayPal? La vedo tosta e la vedo impegnativa. Beh, se uno gestisce i volumi grossi, mi viene in mente, uno, andare a approfondire questi contratti, queste, queste, lo dicevamo prima, lo diceva l'articolo, le condizioni di vendita che ti proteggono da questo tipo di cose. Due, l'altra possibilità è stipulare una polizza, andare a cercare un assicuratore che ti assicuri su eventi del genere in modo che tu sai che tutti gli anni hai un costo fisso di assicurazione, ma se succede un casino del genere interviene l'assicurazione. Certo, questo hai detto tu giustamente se hai le spalle grandi, ma se ce le hai piccole. Internet è fatto anche di tante spallettine piccole. Sì, sì, se c'hai le spalle piccole è meglio che metti dei limiti diversi che quando ti arrivano dieci ordini di fila, tutti da un paese dove di solito non arriva nessun ordine, li metti in pausa e dici. Comunque, certo, è una brutta situazione, è una brutta fazenda, come diceva Enrico Beruschi. Due minuti ringraziamo i nostri produttori esecutivi, dai! la linfa vitale di Digitalia. Sto cercando di recuperare l'articolo, il PDF. Perfetto, Digitalia, value for value, impresa value for value. Se serve a qualcosa, se vi fornisce valore, il nostro gentleman agreement vi impone moralmente di restituire questo valore in termini monetari. Decidete voi quanto, decidete voi ogni quanto, come lo decidiamo noi, anzi ve lo pubblichiamo sul sito, Satispay Paypal senza tariffe di chargeback, bonifico bancario, Bitcoin, Lightning, Lightning Network con le metodiche al podcast in 2.0. I sistemi sono molti, il dovere è vostro. Il nostro dovere è produrre tutte le settimane informazioni e trattenimento, in cambio chiediamo il vostro aiuto. E in cambio vi ringraziamo anche, come fa adesso Francesco, hai voglia tu Francesco di Beccati. Ma sempre con enorme piacere, iniziamo a ringraziare i nostri streamer, quelli che fanno value for value. Parlavamo prima di podcast in 2.0 e sono Michele Damilano, Arzigogolo, Giacale, Paolo Bernardini. Mitici. Mitici a cui si aggiungono i boosters, cioè quelli che, esatto, ci segnalano anche un momento particolare. Sono Bliss che ci manda un messaggio boost, per l'appunto. Boost. Joan Piretz, che con i suoi 777 satoshi, che mi sembra tanto il numero del diavolo più uno, cioè un diavolone più grosso. Il numero perfetto, no? 777 è il numero divino, come la Gen 777. Esatto. Ascoltatore digitalia, tirate fuori dindine e pagate da bere ai nostri eroi. Oh, bravo Joan, bravo, bravo. Altri due booster, H Grinta e Anonymous Podcast Guru User. Ringraziamo tutti. Grazie. Ringraziamo i nostri perpetua, tutti i producer che non ci fanno mai sentire il loro supporto e il loro affetto. Sono Manuel Zavatta, Giuliano Arcinotti e Davide Tinti. Grazie di cuore. Grazie. Segue Fiorenzo Pilla, che secondo me il tuo algoritmo non fa giusto il conto, perché lo vediamo più o meno tutte le puntate. Simone Andreozzi, entrambi con 1 e 11. 2 euro. Grazie mille. Ringraziamo per i loro 2 euro. Andrea Dell'Agostino, Masette Ue, Matteo Masconale. Grazie. Infine, continuiamo con la zona dei donatori ricorrenti da 3 euro tutti i mesi. Eduardo Ziniar, Arno van der Gissen, Stefano Orso, Roberto Barison, Matteo Arrighi, Massimiliano Saggia, Federico Bruno, Massimo Dallamotta, Nicola Pedonese, Danilo Sia, Simone Pignatti, Alessio Conforto, Alessandro Lazzarini e Davide Capra. Grandissimi, grazie. Grandissimi come grandissima Maurizio Verrone con i suoi 4 euro. Matteo De Lucia, 4,26. Grazie a tutti e due. Grazie. 5 euro arrivano da Marco Goglio e da ricorrenti da Matteo Carpentieri, Pasquale Maffei, Massimiliano Casamento e Paolo Lucciola che ringraziamo. Grazie, grazie davvero. 5 euro e 32, one shot da Pierpaolo Taffarello e Davide D'Angelo. Ringraziamo entrambi e ringraziamo tutti i mesi invece Francesco Paolo Sileno, Sileno anzi, scusami, Andrea Sinigaglia, Giulio Gabrielli, Ivan, Consultec SRL, Ioan Di Herrera e Cristian Fabiani. Grazie, grazie davvero. Grazie Massimo Passerini per i tuoi 8 euro ricorrenti e così continuiamo con la zona dei grandi produttori della puntata 798, cioè chi dona 10 euro in più o più. Matteo Cosentino, grazie mille, grazie per il messaggio che dice bravissimi, qualità nettamente superiore a tanti grandi colossi del mercato dei servizi tech. E ci mancarebbe una medaglia per noi, grazie Matteo. Grazie Maurizio Galluzzo per i tuoi 10 euro ricorrenti, grazie Alessandro Pascucci per i tuoi 10 e 58 con messaggio un dovuto supporto per il vostro lavoro, grazie e continuate così, continuiamo così Alessio, grazie a te, continuiamo così, grazie anche a te tra l'altro. Davide Dari, 12 euro, da un po' mancavo tra i produttori con il se non siete produttori dovete vergognarvi, mi avete fatto sentire in colpa. Funziona ragazzi, ho appena fatto il mio dovere con Satispey, grandissimo Davide, grazie mille. Grazie anche a Piero Alberto Mazzo con i suoi 1584 che scrive una piccola donazione per festeggiare con voi Pietro, il mio piccolo futuro digitagliano che il 9 novembre ha festeggiato il suo primo compleanno. Grande, grande. Auguri Pietro e grazie Piero. Guarda che onore veramente, tutto per Pietro. Infine, lead executive producer di questa puntata con i suoi 16 euro di correnti tutti i mesi, Michele Olivieri, che ringraziamo tantissimo. Il nostro lead executive producer, grazie Michele, grazie a tutti i produttori esecutivi, Digitalia, value for value, lavora perché esistete voi, se no non esisterebbe Digitalia, punto a capo. A capo e non punta e basta perché le notizie continuano, vanno avanti, Apple metterà Google Gemini dentro a Siri, grande Apple. Vanno bene gli sforzi di Apple per farsi il suo modellino, pare abbia, appunto, si sia guardato un po' attorno e abbia per un bilione, secondo Reuters, se non sbaglio la fonte, se non sbaglio la Reuters, per un bilione il Google darà in licenza un modello da 1,2 trilioni di parametri che Apple, credo, utilizzerà sui suoi private cloud. Apple private cloud computing. E quindi, chiaramente, quando leggi una notizia del genere ti chiedi, uno, Apple... La prima cosa che mi chiedo è, ma in realtà, come dire, facendo Digitalia da tanti anni, uno dei punti fermi è puoi avere tutti i soldi che vuoi, ma certe cose, se non le sai fare, non le riesci a fare. L'abbiamo visto con Apple, ma l'abbiamo visto con Google, insomma, c'è sempre... Qualcuno si ricorda MobileMe? Ma credo, la lista può essere bella lunga, te lo ricordi Ping? Il social network? Perché no, perché no? Era un altro momento storico. Ping è veramente aiuto, Ping è qualcosa di... O Google Plus, visto che siamo... Google Plus dall'altra parte. Esatto, e Google Plus dall'altra parte. Quindi puoi avere tutti i soldi che vuoi, o sull'isola tropicale che vuoi, ma certe cose è veramente difficile farle. Quindi niente, sarà divertente vedere come Apple poi appunto spiegherà, se la cosa è verificata, quando lo annunceranno, il fatto di essersi appunto sposata con Google, che è l'azienda del dato a ogni costo. Un miliardo di dollari sarebbe l'accordo. Un miliardo di dollari. Si parla di un miliardo di dollari che probabilmente aggiunge se sommarsi con il controcambio di soldi che viene dato per gestire Google Search. Esatto, la stornano da quella fattura. Però è giusto che ci sono due fatture, una di qua e una di là. Ma allora sì, quello che dice Michele è giusto. Se non lo sai fare, a un certo punto ti fai aiutare da qualcuno. Già c'era l'integrazione con OpenAI, che però evidentemente non era sufficiente. Si parlava già di un'integrazione con Gemini, ma evidentemente ora pare che sia proprio un cambio, un trapianto di cervello. Sono curioso, perché comunque Siri, rispetto agli LLM, è in grado di fare poche cose, ma le fa bene, tipo raccendere una lampadina. Esatto. Che comunque è un'esperienza che è abbastanza comune con Google Assistant, che anche se appunto Google ci avrà anche Gemini, per ora, prima o poi arriverà, ma non è ancora arrivato, negli Google Assistant. E quindi è un'esperienza abbastanza quotidiana, quindi tu gli chiedi qualcosa e ti legge. Secondo il sito, bla bla bla bla bla bla bla. Accendimi la lampadina. Per accedere una lampadina ho trovato su internet che... Passando a tutt'altro, le cattivissime macchine di Way... Cosa c'è? Passiamo a un momento molto triste e molto nero. Abbiamo una musica triste. Esatto, perché dobbiamo parlare ora di KitKat. Raccontatemi di KitKat. KitKat ci ha lasciato e è una vittima innocente di uno dei più grandi problemi dell'umanità che abbiamo oggi. Le auto auto. KitKat chiamava San Francisco. È un gatto. Era un gatto, rip, denominato il sindaco della sedicesima strada. Era amato da tutti quanti, soprattutto poi dalle ruote di una macchina Waymo che era andata lì a prendere un cliente e mentre si rimetteva nella carreggiata, ecco, KitKat stava dormendo sotto la macchina. Esatto, si era messo lì al calduccio del motore. Si vede che, scusate, è chiaro, a voi vi è mai arrivato un CapCat in cui vi chiedono di riconoscere i gatti? No, io semafori, tanti, stremafori. Ci avete messo troppo tempo. Se vi è arrivato siete stati troppo lenti. Esatto, magari qualcuno di voi potrebbe avere KitKat sulla coscienza. Comunque, questo ha generato un grande casino sulla sedicesima strada che è arrivato poi fino al Guardian, che appunto ha scritto questo articolo, e nota a margine, questo KitKat era un fan, spesso bazzicava nei pressi di un bar. Era un gatto di quartiere, non so se esiste anche in Italia questa definizione di neighborhood cat. Ci sono, ma non so se esiste il termine. Ci sono, ma non so se esiste. Certo che i gatti in Italia penso si comportino più o meno come i gatti a San Francisco, però non so se. Sono totalmente disinteressate di quello che gli succede intorno, esatto. E quindi i proprietari di questo bar, cosa che a San Francisco, insomma, tu muori, cosa fai? Sì, magari ti fanno un funerale, ti onorano la tua memoria, ma soprattutto emettono una meme coin per raccogliere i fondi. Mi sembra giusto, mi sembra giusto. Io oserei chiudere questo dicendo KitKat insegna adesso agli angeli a continuare. a usare Foursquare anche nel 2025, visto che il sindaco della 16 mesi ma strada immagino che fosse quello, no? Ah, è possibile, è possibile. Memory lane. Esiste ancora? Sì, sì, sì, sì, c'è, non so cosa serva, ma c'è. Credo a raccogliere dati, per essere ancora sindaco di un paio di posti. Ha fatto il diciottesimo pivot, oramai sarà un social. Fra Bending Spoon, fammi guardare. Ah, non è escluso, non è escluso. Ragazzi, segnatevela, l'avete sentito su Digitalia First. E in coda abbiamo... Ferrari, sappi cosa fare adesso. In coda abbiamo la dichiarazione dell'azienda di Waymo, che è proprio la più tipica delle tipiche dichiarazioni corporate. Mandiamo le nostre più profonde condoglianze al proprietario del gatto e alla community, alla comunità che lo conosceva e che lo amava tanto. E abbiamo fatto una donazione a un'organizzazione per i diritti degli animali del posto, in suo onore. E voilà, fine. Ce la siamo levati, questo gatto. E' stato pestato il gatto, no? Cioè, povero. Poi quando lo sono al gatto. Comunque posso dire che adesso sono passati un po' di anni. Vi ricordate quando, cosa era? A Las Vegas fu investito una donna senza tetto, forse. Una signora con una bicicletta che spingeva la bicicletta. O era un carrello. O un carrello. Un carrello, non so. Hanno fatto molto meno casino. Esatto. Certo. E molte meno donazioni. Certo, però sai, il gatto è gatto... E' puccioso, è pelosino. Il gatto è puccioso, l'essere umano puzza. Il gatto è puccioso, è così, è così. Gli hacker stanno già utilizzando i sistemi a intelligenza artificiale nei loro malware, dice Google. Tra l'altro quale Gemini sempre. Quindi il report di Google che dice che sono stati trovati uno, forse anche un paio, di malware. I primi casi noti, quindi più di uno. Più di uno. Multipli. In pratica, insomma, arrivano su una macchina da infettare e per infettarla ancora di più scrivono qualche... Allora, due tipologie di minacce informatiche nuove, perché non siamo a due minacce, sono due tipi. Prompt Flux e Prompt Steal. Prompt Flux genera script malevoli. Fusca il proprio codice si modifica, quindi è proprio un prompt che usa le AI per fare il virus, fondamentalmente. Mentre è sulla macchina, questa è la parte interessante. Prompt Steal, chiaramente potevano non esserci hacker militari russi, assolutamente. permette di fondamentalmente fare, gestire da remoto i sistemi usando comandi tipo LLM. Fondamentalmente sembra un sistema di root, però anche qua che si nasconde tramite AI, eccetera. Cioè fondamentalmente c'è l'hacker che collega ad Alexa e alla sua domotica i sistemi hackerati. Esatto. O a Siri. A Siri, fantastico. Cosa potrebbe andare storto? Comunque volevo farvi notare che avete usato fondamentalmente tre volte in due parole, tutti e due. Poi mi ci metto anch'io perché anch'io lo faccio. Secondo me fondamentalmente ti sbagli. Ok. Va bene, e questi tizi dove erano? In Norvegia? Che si sono... o in Danimarca. Danimarca? In Danimarca, hanno preso l'alto bus. Non riconosci le lettere, scusami. Eh certo. Io vorrei... Anzi, no, scusami. Quindi è in Norvegia. Norsk mi sta dire. Eh no, infatti, infatti l'articolo credo che sia in danese, almeno se non sbaglio, secondo CETGT, ma è successo ad Oslo. Sì, sì, è successo ad Oslo, certo. Ma... È successo a Oslo. È successo a Oslo, dove hanno preso l'autobus, perché a Oslo si sono accorti di avere una serie di autobus di produzione cinese. Le avevamo comprati su Temu. Sì. E hanno detto, oh, sono cinesi, va bene. E quando hanno sentito che c'era Maretta in giro per il mondo con Trump, che si lamenta dei cinesi, dice che ci si hackerano tutti, i francesi, gli italiani che non vogliono, forse li vogliono lo stesso, i router cinesi nelle loro torri cellulari e roba del genere, e hanno detto, ma noi abbiamo l'autobus cinese, facciamo una bella cosa, prendiamo un autobus, un autobus norvegese, vecchio, eccetera, e un autobus cinese nuovo e li portiamo in una miniera di calcare in disuso, centinaia di metri in galleria in modo che sia ben isolato dall'esterno e li chiudiamo lì dentro con due tecnici del computer e dopo un po', dopo un mese apriamo e vediamo che cosa ci viene fuori. Ecco, fondamentalmente li hanno ficcati lì dentro per isolarli, per fare in modo che non potessero essere modificati artefatti durante l'ispezione, Volkswagen, e per capire... Un rumore di fondo in questo momento, è entrata una puntata strana. Era una marmitta al diesel, un Euro 4. Era una catalitica custom, e per capire appunto se l'autobus cinese telefonava a casa e quali erano le sue possibilità che potesse essere pilotato o fermato a distanza. Il risultato è... Poco. Non hanno trovato routine di guida a distanza, di sorveglianza o cose del genere, ma semplicemente hanno trovato una routine comandabile a distanza per comandare da remoto l'update di tutto il sistema e installare le routine di controllo. In qualsiasi momento si potrebbe installare da remoto, da parte del produttore o di chiunque abbia il controllo di queste chiavi, una versione del sistema operativo che fa girare l'autobus in grado di fare qualsiasi cosa, anche le frittelle. Il tutto, diciamo, può essere visto come una cosa buona, nel senso che c'è l'autobus che ha solamente due terzi cristalli, lo aggiorni e diventano tre, diventa più figo, o si aprono di più le porte. Poi sperando che non si aggiorni, magari mentre sta portando in giro la gente, perché anche lì non è escluso, chissà come funziona. Il problema è, e se si sono chiesti loro, non ce lo stiamo chiedendo noi, ma se un giorno la Cina non fosse più così amichevole nei nostri confronti, che succede se ci spengono tutti gli autobus di colpo? Povera China, tutti ce l'hanno con la China. E quindi ora stanno valutando se spendere quello che in norvegese si dice un fracco di soldi, per rifare fondamentalmente tutti gli autobus made in Norvegia, o almeno made in Europe, diciamo gli europei sono buonini da questo punto di vista, o se tollerare in questo senso, l'opportunità che un giorno ci sia una possibilità remota, nel senso che da remoto possano effettivamente spegnere gli sistemi. Questa cosa qua la vedono sugli autobus, è da ragionarla però un po' su tutto, perché anche i nostri telefoni o arrivano dalla Cina o arrivano dagli Stati Uniti, siamo tutti amici fortunatamente in questo mondo, però non si sa mai quello che può succedere nel futuro. Io ho visto in cima all'articolo la foto dell'autobus cinese. Allora, avendo di fronte a me gli autobus locali della RT, Riviera Trasporti, di queste parti, io dico mandateceli tutti gli autobus cinesi, il giorno che scoppierà la guerra con la Cina si fermeranno tutti, frega niente, almeno fino a quel momento di funzione, guarda che belli, puliti, nuovi, un verdino carinissimo, tutti i display digitali, mandateceli a noi cari norvegesi, ce li prendiamo noi, non c'è nessun problema. Esatto. Fossero questi i problemi nel mondo nostro che viviamo noi. Va bene. Oh, qui comincia un trittico, un quadrittico, un politico, una serie di personaggi. Ci vuole la sigla. Una pala giottesca, bro. Che sigla vuoi? Ah, però c'è che... Iniziamo con la smart, scusami. Iniziamo con la smart. Ma quanto è smart e pure in multitask, evviva, evviva, evviva Elon Musk. Evviva! Una serie dei nostri paladini, gli esseri umani preferiti su Digitalia che si sono sperticati uno dietro l'altro in dichiarazioni e azioni mirabolanti. Cominciamo col nostro Elon Musk. Prego. Esatto. Partiamo anzi dal trilione che avevamo anticipato qualche settimana fa e che è stato confermato dall'assemblea degli azionisti tra Frizi, Lazzi e robot comandati a distanza probabilmente che ballavano. Quindi il pacchetto è confermato, Musk avrà un trilione in azioni Tesla pagabili, pagate in 12 tranche. In 12 comoderate. In 12 comoderate, esatto. Se il valore... Esatto. Se si arriva a determinati obiettivi nei prossimi dieci anni. Il primo è la capitalizzazione in borsa di 8,5 trilioni, adesso siamo a 1,5 circa, più uno di questi altri obiettivi. Un EBITDA di 50 miliardi, che comunque non ci fa mai schifo, 20 milioni di macchine consegnate e vendute, un milione di robot, un milione di robot taxi in azione. Robot intendevi chiaramente Optimus Prime o qualcosa di simile. Esatto, Optimus Prime. Oppure 10 milioni di abbonamenti al full self-driving. E fra l'altro basta che li faccia, se poi cancellano il giorno dopo, è sanno il problema. Però c'è il chargeback di Paypal, 17 dollari per ogni robot che torna indietro. Vabbè, mi sembra che c'è della grande convenienza comunque. E quindi questo è il trilione che vogliamo... Cosa vogliamo aggiungere? Però tutto è citato e frizzante per la novità di avere vinto il voto al board, si è lanciato in una bella dichiarazione. Ma va a varie. Quella più ripresa è stata che, niente di nuovo, ne abbiamo parlato due settimane fa con Bending Spoon, che Optimus 1 eliminerà la povertà, quindi molto meglio dei nostri 5 stelle. Devo dire che il meccanismo è sempre lo stesso. mi sembra, cioè proprio, ma è palese, è la palissiano. Nel momento in cui nessuno può lavorare perché i robot ci hanno rubato il lavoro, ci sarà un'entità benevola che dividerà i profitti. Automaticamente. Quindi prende i suoi soldi e li divide, perché è l'unico modo per eliminare. Così ha eliminato la povertà. Verranno presi dei soldi, Francesco, non sappiamo di chi sono questi soldi, da dove arrivano. Beh, ce li avrai tutti lui, cioè già il trilio, quanti dollari esistono nell'universo? Vabbè, tanto c'è il dollaro digitale, fai copia e incolla e quindi quanto è? Ogni volta ci guadagna dei vasini, vabbè. Va bene. Però ce ne sono varie di altri interessanti, perché dopo aver eliminato la povertà, vabbè, ci sarà sempre qualcuno. Ma secondo me intendeva che Optimus Prime eliminerà i poveri, non la povertà. Eh no, no, infatti, qualcosa del genere, perché dopo aver eliminato la povertà e forse anche i poveri, sai, c'è sempre qualcuno che è geneticamente corrotto dentro e quindi commetterà ancora dei reati. Optimus eliminerà le prigioni, perché per ognuno che commetterà un reato non verrà messo in galera, ma sarà seguito da un robot che lo fermerà. Che lo controllerà, che non compia di nuovo reati. È bello. Ma fra l'altro, allora, caro Elon che ci ascolti, segui il mio ragionamento. Visto che questi Optimus Prime, questi robottoni, elimineranno la povertà, perché permetteranno a tutti di avere quello che gli serve, hai detto tu, di avere tutti i prodotti che uno vuole. C'è scritto, è una tua... Mi chiedo, perché vendeli a 30.000 dollari? Regalali! Tanto non vale più il soldo. Regalali, fai fare il primo, fai il primo, poi il primo, costruiscono il secondo, costruiscono altri due, eccetera. Quando sono tanti, li regali a tutti, fine, fatto. Ragazzi, ma quello, Musk porterà a compimento l'utopia marxista del ognuno farà a un certo punto, tutti quanti potranno fare quello che più preferiscono fare nella vita. Cioè, in realtà, tutto è un mito marxismo. Quindi l'utopia marxista, ricordami, era quella in cui tutti abbiamo la stessa quantità di beni e servizi, più Elon che ne ha un tridiano. Esatto. Però, scusate, ci tengo poi, c'è un'altra citazione di livello dall'intervista che dice che i robot aumenterebbero l'economia, farebbero crescere l'economia mondiale di un fattore di 10, ma forse anche 100. Va bene. Ma mille, mille. Uno in fondo ha detto bingo. Tumbo. Elon Marx, mi piace Elon Marx. Elon è bellissimo, Elon Marx. Aspetto la sigla audio su Elon Marx. Suoni, vogliamo la sigla per Elon Marx. Bellissimo. E allora, siccome Elon Marx ha tirato fuori la sua, e va bene, il CEO di Palazzo... Chi può essere più spreggevole di... Alex Karp, che non poteva permettersi di venire scavalcato nella classifica dei candidati al premio Uber per il 2025, ha detto che... Eh, anche lui ha detto tante cose, poi vabbè, però quella che è piaciuta di più, che poi è finita sui titoli degli articoli, ah no, questo è quello del signore di dopo, ha detto... Ah, stupido. Intanto ha detto, ha parlato della corsa che si sta facendo fra Stati Uniti e Cina per chi vince l'AI e dice, no, è meglio che vinca gli americani, perché se vince la Cina ha un problema. Quindi gli americani devono accettare che ci sia una sorveglianza di Stato, che è preferibile dal fatto che vincano i cinesi, che sono brutti e cattivi e poi ti sorvegliano... Quindi uno Stato di sorveglianza è meglio che i cinesi... Un altro Stato di sorveglianza. Benissimo. Esatto, perché a lui non interessa se tu poi vai con un'altra fanciulla che non è la tua dolce consorte e altre cose del genere. Frasi che effettivamente ha detto, dice, non è per questo, non ti guardo se mangi un hot dog, come se fosse un problema mangiare un hot dog, mi chiedo. Però vuole poter guardare tutto, fare sorveglianza, dice, per vincere contro i cinesi. Cosa c'è di male? Tra l'altro poi queste persone sono persone di livello di caratura talmente alta che questa cosa l'ha detta soltanto quando il giornalista, i giornalisti per chi fa bene il suo lavoro dice, io ti sto intervistando e sappi che chiaramente tutto quello che tu mi dici mi riserva il diritto di scriverlo, di riportarlo con le virgolette. Ma non ti ne frega una mazza? No, no, spesso, lui in realtà è il giornalista e a un certo punto gli fa, ma sai che ci sono comunque dei piccoli problemini con questa intelligenza artificiale, la sorveglianza? E lui ha abbastanza glissato e il giornalista a un certo punto gli fa, ma ti rifaccio la domanda a, come dire, a microfoni spenti e soltanto a microfoni spenti ecco lui è andato giù con questa bellissima dichiarazione. Che è finita nel virgolettato. Che è finita comunque nel virgolettato. Fidatevi del CEO di Palantir, Alex Harp e del suo compare Peter Thiel, ma non è dei giornalisti, questo è... Va bene, io vi ho messo sotto l'articolo dell'annuncio di Antares, del nuovo plugin di Antares, mica perché c'entra niente come argomento, ma perché è il primo posto dove leggo questa nuova definizione che secondo me verrà utilizzata tantissimo nei prossimi mesi, che è quella di ethical AI. Non l'avevo usata anche l'altra azienda italiana che aveva fatto un plugin praticamente simile. Ah, può darsi. Mi perdo, perdonatemi i modenesi se non mi ricordo in questo momento, i capomultimedia, i capomedia, come si chiama, aiuto, c'ho un sacco di cose loro fra l'altro in casa, adesso mi verrà in mente. Il singe di... IK multimedia, esatto. Che anche loro mi sembra che avessero usato il termine AI etica, cioè il concetto di dire sto facendo delle trasformazioni vocali, però con qualcuno a cui ho chiesto il permesso, magari l'ho anche pagato, eccetera. In questo senso di AI etica. Magari non l'ho ucciso, non l'ho lasciato in vita. Gli ho copiato. Gli ho regalato un ottimo plugin che lo segue tutto il giorno. Esatto, perfetto. Poi il tizio di Palantir, Alex Karp, è mitico, gira l'America facendo queste conferenze a porte chiuse per pochi eletti, il cui argomento, pensate che sia, non so, l'azienda, le novità della tecnologia, come lavorare con il Pentagono, sapete che Palantir è la più guerra fondaia di tutte le compagnie della Big Tech. No. È più guerra fondaia del Pentagono, direi. Esatto. L'argomento delle conferenze a porte chiuse di Alex Karp è l'anticristo. Ma no, non era Peter Thiel. La prossima venuta dell'anticristo. Era Peter Thiel, non era Alex Karp. È Peter Thiel. Non era Peter Thiel. Scusa, Alex Karp. È il suo capo. È il suo capo. È il suo capo, è vero, è Peter Thiel. Sì, è il presidente. Che al pare che abbia capito finalmente, dopo tutte queste conferenze, chi è l'anticristo e ha detto che è Greta Thunberg. Esatto. L'abbia sempre saputo, dai. Tra l'altro c'è South Park molto sul pezzo. Adesso la storia principale, adesso c'è anche Peter Thiel e la questione dell'anticristo. Fantastico, siamo proprio a posto. Va bene. Ovviamente in tutto questo non... Abbiamo finito. Non poteva, perché scusate, quando questi personaggi di un certo spessore dominano lo spazio delle notizie, c'è qualcuno che si sente chiamato immediatamente in causa. Mamma, cos'è? È Zuckerberg. Eccolo qua. Che però, spoiler, non è l'ultima colonna, nel senso che c'è qualcuno di peggio, ma rimaniamo su Marchetto, dai. Prego, prego. Allora, la notizia della settimana che è girata parecchio è che Meta sta facendo un sacco di soldi, un botolone di soldi, vendendo pubblicità per gli scam. Detto in numeri molto più pratici, il 10% pare del loro fatturato del 2024. 10%? Esatto. 10%? Ma quanto fatturano? Credo che Vanna Marchi facesse meno. Ma poco, eh? Esatto. È fatto dal fatto che loro vendono, si tratta di 16 miliardi, che vuoi che sia, sono noccioline, veramente, li fanno vendendo pubblicità, quelle tipo, Elon Musk ha detto che se mi mandi subito i bitcoin a questo indirizzo, io te li mando tre volte tanto. Così. Fra l'altro, dimostrando anche che sono molto ben remunerate, cioè funzionano queste pubblicità, perché riescono a mirare direttamente verso le vittime giuste, tanto che Meta ha detto io li voglio punire però questi cattivoni, quindi gli aumento i costi, quindi guadagnano anche di più, tanto questi qua li usano perché poi ci guadagni. L'eroai delle scam, comunque molto altro, tra l'altro voi potreste pensare, vabbè ma tanto Meta adesso ha letto questo report di una terza parte e adesso farà qualcosa. no, attenzione, questo report è di Meta, è un report interno di Meta, quindi ci sono dei dipendenti di Meta che hanno fatto questo calcolo, questo report è stato visto dalla Reuters, quindi pare che sia affidabile. Il numero è del 2024 e quindi cosa fanno? Niente. Vi ricordate l'uscita PR del gatto KitGat? Ecco, più o meno siamo allo stesso livello perché Meta ha detto noi ci teniamo molto alla vostra privacy e al fatto che non siate scammati sulle nostre piattaforme e quindi continueremo il nostro lavoro di ricerca e soprattutto di licenziamento dei moderatori che dovrebbero guardare. In realtà se ci pensi, il discorso è molto semplice, il discorso è, qua funzionano questi annunci di scambio e lo dimostriamo, guarda quanti soldi fanno, vattene di più, venite a investire, cioè è ottimo, funziona, bene. Stiamo su Facebook, Instagram, Whatsapp, eccetera, eccetera. E ovviamente il nostro amico Sam Altman, hold my beer, tienimi la birra, non ha voluto sembrare da meno di questa teoria di personaggi e di esternazioni e ha detto che? E ha detto che lui si stupirà? No, si vergognerebbe. Si vergognerebbe. Non è che sbaglio i congiuntivi. Se non dovesse finire ad essere il primo CEO licenziato da un AI. Cioè lui punta al fatto che Open AI non ha detto licenziato. Beh no, allora lui non ha detto continuerà per qualcosina a servirmi per l'immagine pubblica, cioè lui vuole andare in giro a fare le conferenze e a raccontare dell'anticristo, probabilmente anche lui. Ha detto mi vergognerei se la mia azienda Open AI non fosse la prima azienda guidata da un CEO a intelligenza artificiale. Cioè, parafrasando, ha detto, tutte le aziende stanno licenziando tutti, licenzeranno anche me, ma mi va bene. Ma anche lì, secondo me non ha detto questo, perché tu puoi tranquillamente poi avere un'altra job title, puoi essere anche chief... President of the board. President of the board. Quindi nessuno... Caio, chief AI officer. Lui dice che prima alcuni... Esatto, prima alcuni dipartimenti dell'azienda e poi la figura di CEO potrebbe essere sospiantata dall'intelligenza artificiale. Quando, boh, non lo sa manco lui, dice sì, vabbè, questo è come dieci, cento volte. Sì, in un periodo di tempo single digit, quindi diciamo nei prossimi meno di dieci, meno di dieci anni. Però dice single digit piccolo, quindi meno di cinque. Meno di cinque, va bene. Franz, mettiti il reminder fra tre anni, quattro anni. Lo chiedo a Siri... Ah no, aspetta. Tra l'altro mi è venuto fuori un reminder da Slack che mi ricorda di Roberto Viola contro Peloton. Però mi ricordo che c'era qualche cosa, ma non... Non ci siamo messi un... Non sappiamo quando è stato fatto il reminder. Non ho un link, non ho niente, non ho... Franco del futuro, sei stato molto sloppy. Scusate, del passato. Slopissimo. Se non mi sbaglio, Roberto Viola aveva sviluppato un'applicazione e aveva avuto qualche problema con... Eh, qualcosa del genere. Con Peloton, un'applicazione chiamata QZ, che doveva essere generale. In questo momento non mi ricordo, ma effettivamente mettiti anche tu i link, come faccio io così. Slack che se l'hai mangiato il link, è colpa di Slack. Sì. È lo Slack. Mamma mia, Slack mi ha mangiato il link. Più o meno così, più o meno così. E invece Google si vuol mangiare il sole. Project Suncatcher. Questo è poi il classico progetto che poi si scopre alla fine del film, che era tutto un... Era tutto un progetto per oscurare il sole all'umanità. È un monshot, non nel vero senso della parola, anche se è più l'orbit. È un sunshot che altro. Esatto. L'orbit shot. Ne abbiamo, credo, parlicchiato in passato. Google non è la prima che vuole mettere le GPU, anzi le TPU in orbita. Anzi, più precisamente nella parte sempre esposta ai raggi solari dell'orbita. Cos'è uno dei lagrangiani, se non mi sbaglio, no? Un punto lagrangiano. Però suonava bene la parola lagrangiano. Quindi, per massimizzare la resa dei pannelli solari, che appunto muoverebbero questi server, che devono stare poi tra l'altro a meno di un chilometro di distanza uno dall'altro, altrimenti non è possibile una occupazione sufficiente. Che in termini sono belli vicini da questo punto di vista. L'idea di appunto posizionare tutta questa rete di satelliti server, creando appunto una rete, una maglia. Con due pannelli solari per catturare l'energia dal sole. Esatto, e coprire la Terra, perché almeno poi possono rivendercela. E collegarli via laser, con questi collegamenti laser, link ottici. Collegati via laser verso poi anche la Terra e farli diventare data center. Questo eviterebbe problemi innanzitutto di costi di corrente, sicuramente, costi di infrastruttura, eccetera, eccetera. E che altro? Raffreddamento. Raffreddamento. Rumore. Sporco, esatto. Opposizioni locali. Sono nello spazio, nessuno gli può dire che cacchio possono mettere o non possono mettere su quei server, che cosa possono guardare, cosa non possono guardare. Il GDPR nello spazio non vale. È come le acque internazionali. Esatto, lo spazio internazionale. Ecco, la cosa inquietante è che dicono, vorremmo che i nostri server durino cinque anni. Poi li buttiamo via e mandiamo su altri. Quindi abbiamo un giro di quindici anni fra... È abbastanza, sì, è pazzesco. Verso il 2030 il costo del lancio di questa roba qui, dei satelliti in generale, è 200 dollari al chilogrammo. Faremo anche noi il nostro satellite. Vuol dire che con 10.000 dollari tiri su, lanci un armadio server, cioè nello spazio. Quanto pesa un raspberry? Quanti ci stanno in 200 dollari? Raspberry lo tiri con la fionda al raspberry. Mandiamo su un po' di raspberry con tutti un assistant e ci controlliamo le nostre case. Poi se si brucia la SD dentro il raspberry è vero. Ma basta che duri qualche anno, appunto, poi ne rimandi un altro, 200 dollari a botta. Sono decenni che leggiamo sia dagli scienziati che dagli scrittori di fantascienza il concetto della sfera di Dyson. Queste tecnologie, questi pianeti, queste civiltà così avanzate che a un certo punto della loro Oceania hanno così tanto bisogno di energia che praticamente circondano il loro Sole, il loro sistema solare, con una sfera completa a 360 gradi di pannelli solari e assorbono il 100% dell'energia radiante che arriva dalla stella per utilizzarla tutta. E io mi chiedo, sì, vabbè, ma poi, cioè, la povera gente che resta, cosa fa? Poi si mette le lampade ultraviolette in casa. Andiamo a vivere sotto terra. Mamma mia, che tristezza. In fondo al mare, direttamente. Stiamo andando in quella direzione, lì, eh? Questi progetti qui sono sempre. Bravi esseri umani, continuate così. Magari questa però finirà insieme alle mongolfiere per portare internet in Africa. E gli aeroplani di Zuckerberg. Lui aveva gli aeroplani, no? C'erano i mongolfiere di Google e gli aeroplani di Zuckerberg. Gli aeroplani di Zuckerberg credo che siano ancora... Sì, sì, sono ancora lì, non riescono a attivare. No, perché erano autonomi, no? C'avevano i pannelli solari sulle ali. Sono ancora lì, uuh! Scendi! Scendi, Pierino! Ha dimenticato il telecomando. C'è la cena, è pronta! Esatto. Va bene, ok. Direi, sigla e prossima notizia. Ve li ricordate quei simpaticoni dell'Agicom che con il loro Privacy Shield avevano permesso, avevano dato i nominativi e permesso a Dazzone oltre che la multa a chi si era macchiato. Capitolo 1, multa da 154 euro. Capitolo 2 era Dazzone. 200 euro di rimborsi da Dazzone ha detto, adesso ci date 200 euro se no vi facciamo causa. Beh, non è finito. La serie A ha detto. C'è un altro capitolo in... E quindi dopo i 154 euro e i 500 di Dazzone i 2.000 euro di... No, parla comunque anche di una cifra, in realtà non è ancora uscita la cifra esatta, però si parla comunque di più e la Lega Calcio si vuole segnare anche qua, qui 2.000 in realtà erano le persone che sono state pinzate in questo momento e riceveranno anche da loro la richiesta d'anni. Cazzo, sto Piracy Shield, cioè è il... Puoi fare tutto. La panacea, cioè sta sollevando da sola il pil della nazione, c'è la Meloni che si fa i ditalini, è pensando a Piracy Shield, abbiamo... E al telefono con... Come si chiama il suo ministro del... Dice, ragazzi qui abbiamo risolto tutto. Già l'ultima volta avete rischiato di brufoli, parlando di brufoli, di uscire veramente un po' fuori. Qua non so come mi chiedere, riesco a salvarla in corner. No, non ho niente da salvare. Salutiamo... Parliamo di pasta asciutta, di formati di pasta asciutta, ovviamente. Esatto, salutiamo il transcript di Apple. Aiuto, aiuto, aiuto. Eh, sì esatto, facendo finta che non è successo niente, Ezio Maria Simonelli, che è il presidente della Lega Serie A, ci ha tenuto a dire che verrà fatta una richiesta di risarcimento e sarà più alta rispetto a quella fatta dalla zona. Sarà anche qui forse 10, 100 volte, non lo sappiamo, non lo sappiamo, non mi è chiaro neanche perché, perché io credo che poi la Serie A, poi vabbè, tante cose non mi sono chiare nella vita e in generale su questo tema, però, vuoi dire, la Serie A, perché... La Serie A, però, da in licenza, ha i broadcaster, non ha un rapporto diretto con... Non importa, danno d'immagine morale, virtuale, possibile, dei profitti mancati, introiti... Ma, i giocatori che giocano le partite che vengono viste sul pezzotto, secondo me dovrebbero anche loro, no, da che ci siamo, può essere, ognuno per te va a manda. Non è che la legge dice che automaticamente hanno diritto di multare a loro volte i cittadini, semplicemente queste aziende, prima da zona e poi Serie A, fondamentalmente grazie a Piracy Shield, senza nessun intermediario di tipo giudiziario, hanno una serie di persone che possono prendere di mira per estorcere del denaro, in maniera molto semplice. Dice, noi pensiamo che tu ci devi dare 200 dollari, vedi tu, ci dai 200 dollari, se no, iniziamo una causa. Noi abbiamo questo bilancio e questo team di avvocati, come la metti tu? Pensi di poterti difendere spendendo meno di 200 dollari, euro, quello che è, forse ti conviene scucire. E quindi è un'estorsione, è una semplicissima estorsione. Chi è che si mette ad andare... Oh, è un avvocato, dice, mi faccio io la causa, mi metto a combattere, eccetera. Chi dà c'è il GPT? Eh, certo, eh, certamente, certamente. No, effettivamente già i 500 dollari da zone comunque iniziano ad essere una cifra interessante da poter provare a controbattere a un giudice di pace. Bisogna vedere chiaramente chi lo vuol fare, se qua sono addirittura più soldi e inizia a diventare appunto più difficile fare questa estorsione legalizzata. Non so se una cosa del genere la puoi difendere di fronte a un giudice di pace. La mia ignoranza completa in materia legale mi fa pensare che forse no, o forse comunque ci sia il rischio dell'escalation e che quindi i costi salgono. Se lo fanno vuol dire che gli conviene. Va bene. Siccome gli Stati Uniti sono un posto bellissimo per vivere e cercano di diventarlo ancora di più, dopo tutte le facezie che sono arrivate, ve le ricordate, l'AIS, la polizia che va a rincorrere, gli immigrati clandestini facendogli le foto con programmi di riconoscimento facciale, cosa hanno pensato bene? Visto che sta funzionando così bene, di fare da quella certa. Facciamo il roll out completo, diamolo a tutte le forze di polizia. E proprio così sembra la battuta. Da fatto il beta testing con l'AIS e adesso diamola a tutti. E sì, e poi io non so se voi ve lo ricordate, quel tempo in cui queste cose diciamo, oh succede in Cina, dannati cinesi, no da noi non succederà mai niente di questo. Ancora da noi no, però lo diciamo un po' più a bassa voce. Nel mondo occidentale diciamo che sì. Comunque ChatGPT mi dice che, incollandogli l'articolo del post, sì è possibile presentare un ricorso al giudice di pace. Per sanzioni fino a 1000 euro il contributo unificato è di 43 euro, 3000 e 5000 è di 98 euro, più marca da bollo di 27 euro. Quindi sì, secondo ChatGPT. Fate ricorso al giudice di pace ragazzi, fate ricorso al giudice di pace così poi vi pagate il giudice di pace e poi anche la multa. Perché il giudice di pace poi vi darà tutto. Alla fine la cacchiata l'avete fatta, ci manca se avete scaricato, usato il pezzotto eccetera. Però, però, però, però. Ci piacerebbe che queste cose passassero inizialmente per una magistratura e che poi eventualmente fosse lo Stato a multare e non fossero loro a fare gli sceriffi di se stessi. Quello che ci piace di meno. Va bene, belle notizie invece dalle scuole di New York. Cosa è successo Francesco? Sì, questo è un bell'articolo che è uscito su Gothamist, che è una redazione di indipendente non profit, che ha notato che da quando nelle scuole della zona New York... Incredibilmente aggiungere. Allora, c'era prima qualcosa di molto interessante, quando si potevano ancora usare i cellulari, c'era silenzio. Che era bello. Adesso che... Qualcuno dormiva anche. Sì, sì, sì. Con lo schermo acceso ma dormivi. Adesso che hanno vietato i cellulari, c'è rumore, c'è gioventù che parla, si discute... Nelle messe in crisi si gioca a Genga. Sì, quello sì, è la foto, queste ragazze che mangiano e giocano a Genga, voglio vedere. Però, sì, insomma, è un bellissimo segnale, cioè è vero, si torna ad avere rapporti umani diretti, non più mediati dai ping dei telefonini, cioè... Dovrebbe essere ovvio, non dovrebbe stupirci. Però è bello notare come il silenzio fosse diventato la norma in una situazione in cui invece era previsto proprio da, diciamo, dalla costituzione dell'essere umano, il rumore, il chiacchiericcio... Parlare, i ragazzi che parlano, certo. Poi, soprattutto, nel refettorio, nella mensa di un college o di una scuola, cioè... C'è una citazione nell'articolo in cui si dice che, oltre a essere tornato Genga, sono tornate anche le carte da gioco, quindi il gioco d'azzardo, l'impiccato che... Quindi, il gioco da gambling, violenza e... Cioè, bisogna fare qualcosa qua. Genga non è violenza, se avessi un po'... No, l'impiccato è violenza, certamente. Il tris, non so come lo vogliamo classificare... E addirittura, perdonatemi, scusatemi se devo dire una parola un po' forte, limite bippami, Franco. Libri. Libri? No. Libri. No, libri. Ma non li hanno bruciati tutti. Libri. Non li avevano bruciati tutti. Purtroppo no, è indegna questa cosa. C'è gente che adesso, gli studenti delle scuole leggono. E questa cosa veramente mi sta indignando. Francesco, come ti trovi con questo registro elettronico? Tu che sei padre di studenti. Allora, io sono padre di studenti che per fortuna sono elementari in cui non... Pelo meno nelle nostre ancora non si usa. Ah, luddisti. Esatto, no, beh, ma si tende... Luddisti. Viene usato più che per cose molto pratiche, tipo firmare la pagella a fine anno, per motivi burocratici. Però conosco tante persone che invece hanno figli un po' più grandi, nei quali sono già arrivati alle Medio, al liceo, dove il registro elettronico è diventato un qualcosa di... come dire, parte veramente della routine quotidiana. E conosco anche docenti che lavorano usando il registro elettronico. Ed è un qualcosa di estremamente mal visto, tendenzialmente da ambo le parti. L'idea era nata come uno strumento per segnare quello che si fa a scuola, i compiti, essere certi che quindi questo tipo di comunicazione arrivassero, in caso di assenze non programmate, detto e bigiare nel milanese, ogni zona, adesso non sto a chiedervi ognuno di voi come lo dice, ma insomma quando non si va a scuola per motivi indipendenti dalla volontà della malattia o altri motivi deciti, arrivano subito le notifiche ai genitori, che quindi sanno che il pargolo non è andato a scuola, non si è presentato a lezione. se uno prende un brutto voto gli arriva subito il messaggio. Ecco, tutto questo viene visto per i genitori come un qualcosa, comunque sapere che il figlio ha preso due in matematica, prima ancora che a volte lo sape il figlio stesso, che non ha modo di tornare a casa a dire, provare a fare l'ognorri, studiare, ripescare il voto il giorno dopo, oppure essere per il responsabile e dirlo. Responsabilizzato, esatto, cioè cercare di crescere anche da questo punto di vista, far sì che la scuola diventi un... imparare anche dagli errori, questo è sempre stato molto importante, contemporaneamente per gli insegnanti è il contrario, cioè il fatto di dare subito queste informazioni, dovere dare subito queste informazioni, fa anche sì che i genitori reagiscano. Ah, perché hai dato questo voto brutto a mio figlio? perché la media è dal 9 all'8,8 ma è impossibile. Forse si fa un po' di erbo a un faccio, quest'ultima cosa io non la imputerei al registro elettronico, la imputerei alla maleducazione e alla presunzione e alla prepotenza di determinati genitori. Esatto, che però, come dire, quando uno nasce maleducato e prepotente, vabbè, che voto glielo dica il registro elettronico, che glielo dica il figlio, la reazione è la stessa. Il mio figlio è l'uovo d'oro e il professore va punito. Però, appunto, ci sono, secondo me, il fatto di avere una mediazione, il fatto che gli studenti debbano sempre di più rapportarsi con gli insegnanti e successivamente con la famiglia, anche perché poi, comunque, in momenti in cui uno va veramente male, le scuole generalmente contattano le famiglie, quindi non è che ci sia una totale cecità. Le scuole hanno sempre avuto dei meccanismi per poter aggiornare la famiglia nei casi di situazioni che vanno avanti nel tempo. Nel caso, chiaramente, di situazioni istantanee, di quello che può essere un assenza, un ritardo, un voto, il fatto che non ci sia più questa responsabilità, contemporaneamente, anche la non necessità di dover prendere appunti sui compiti. Tanto c'è scritto sul registro elettronico. Anche quello è tipico. Ormai non serve più il diario, non serve più stare attenti neanche ai compiti, perché tanto qualcun altro li segna per te. È vero, questo è verissimo. Soprattutto direi la responsabilizzazione dello studente, che specialmente nell'ultimo periodo, prima della maggior età, sarebbe bene che venisse accompagnato verso la presa di... Verso l'indipendenza. Di indipendenza e di responsabilità delle sue cose, in maniera inizialmente sottotutore, nel senso che tu sei responsabile dei tuoi voti, li ricevi tu, li porti alla famiglia, ma te ne fai attore e non vieni dominato dall'alto. Però il tema del dominare dall'alto è una cosa che va molto di moda negli ultimi anni. Ecco, ci sono poi altre due questioni che mi sono confrontato con un po' di docenti per farmi raccontare. Effettivamente sono emerse anche nell'articolo che abbiamo letto. Una è alcune false informazioni che può condividere il registro elettronico. False nel senso che, ad esempio, molti calcolano la media globale, ma l'andamento... Ecco, approfondiamo quel paragrafo perché anch'io l'ho segnato in rosso. Esatto. Allora, il concetto è, per un algoritmo, chiaramente dire, la tua media è... Se hai otto di religione e quattro di matematica vai promosso, ovviamente. Esatto. Mi sembra giusto. Però, appunto, esistono delle regole nelle scuole che poi ogni scuola può darsi su quante materie uno ha, su quante materie ha giù. Adesso c'è anche il discorso del voto in condotta che è tornato e che può da solo essere causa in alcuni casi di bocciatura, eccetera. Quindi, ecco, c'è un po' questa visione che il semplificare una media generale non sia sufficiente. Sì, ma anche lì non è sufficiente perché il genitore non capisce questo incredibile algoritmo chiamato media. Su questo, però, ribadisco il concetto. Mi hanno confermato molti insegnanti. Una scuola, comunque, se vede che lo sente andando male, non è che lo boccia a giugno, a sorpresa. Oh, t'ho bocciato anche se avevi otto in religione e quattro in matematica. Vabbè, tanto nel giusto. Sì, in un paese normale, in una famiglia normale, in un genitore normale, quando vede per un quadrimestre che il figlio ha quattro di una materia, comunque si presenta anche lui a scuola magari a chiedere ma è lui che non studia, non ci arriva, è scemo, devo mandarlo a ripetizione, cosa devo fare? Ecco, in Italia tendiamo a presentarci davanti al TAR. È certo, è certo. Ma la media era sei, me l'avete bocciato. Esatto. L'altra invece questione secondo me più digitaliana è il fatto che e qui non stento a crederci, qua a parafroso quello che ho letto, ma in molti casi alcuni genitori meno digitali quando ricevono ah, c'è il registro elettronico da gestire Paolino, si installatelo sul tuo telefono e Paolino è così bravo col telefono è sempre lì da grande farà l'influencer esatto. E quindi a quel punto il firmare i voti una volta che uno ha beccato l'account dei genitori questo provoca un enorme depauperamento culturale e nel panorama formativo ci sono le mafie di tutta Italia che si lamentano che i giovani d'oggi non sanno escono dal liceo e non sanno falsificare una firma ed è una cosa gravissima però sanno la password dei genitori quindi è un'altra skill ok, ok è vero, è vero ha tolto posti di lavoro e competenze da una parte e le ha giunte dall'altra per cui va bene le nostre mafie possono stare tranquille salutiamo i periti grafologi il malaffare il malaffare è salvo direi che siamo in periodo gingilli signore e signori i gingilli del giorno l'ora dei gingilli è sempre l'ultima ora l'ultimo minuto l'ultimo argomento di Digitalia le voci di Digitalia selezionano per voi alla fine la trasmissione hardware, software, letteratura qualsiasi cosa che abbia attinenza agli argomenti digitaliani che abbia colpito la loro curiosità stravolta la loro esistenza o qualsiasi sfumatura nel mezzo vediamo un po' Francesco vuoi cominciare tu? allora qualcosa che mi ha molto divertito parliamo di un videogame che è abbastanza sulla cresa dell'onda come dicono gli influencers in questo periodo che si chiama Ark Raiders si tratta di un'avventura multigiocatore di estrazione ambientata in una terra post-atomica post-apocalittica del futuro c'è una minaccia meccanica nota come Ark è un gioco divertente si gioca su tutte le varie piattaforme Steam, PS5, Xbox GameForce Now eccetera eccetera la particolarità che però lo rende oltre che digitale anche italiano è che l'ambientazione è dichiarata anche proprio dal come si dice dal produttore ma poi si vede e soprattutto molti siti locali di adesso capirete dove l'hanno richiamata come cosa importante è ambientata in una Napoli post-atomica si vede il Vesuvio sullo sfondo alcune volte la città dei giocatori chiamata Speranza è una rilaborazione della galleria Umberto I di Napoli ci sono lo spazio porto che è il Vesuvio sullo sfondo insomma ci sono tanti riferimenti quindi un po' è giocare un'avventura una specie di Call of Duty in mezzo a Napoli che insomma sì credo che non sia esattamente così no non proprio però vabbè pare che in realtà se vai a leggere in giro c'è chi ha trovato anche dei pezzi delle isole canarie dove hanno fondamentalmente quando fanno ste mappe quando devono costruire sti giochi costruendo mappe gigantesche e devono prendere pezzi la realtà perché è molto più semplice per cose però pare appunto questa cosa della napoletanità del gioco sia molto sentita perlomeno a Napoli ho avuto ho parecchi amici napoletani che mi citano sta cosa con un grande orgoglio effettivamente si si pare che quando hai ucciso la regina eccetera arriva un tizzo e dice l'ultimo babà ma qui ne hai giocato anche tu la pizza capo una rolanda però non ci ho giocato però ho visto qualche video su youtube per capire carino per capire com'era per aver successo gli manca solo una cosa Ark Riders una pandemia esatto quello che Call of Duty ha avuto aspetta aspetta che adesso il reparto marketing ci sta pensando Michele prego allora il mio gigillo è un'attività che negli ultimi mesetti devo dire mi ha rubato tante delle ore di poco tempo libero che non fossero dedicate già a Digitalia che è il portale Antenati se andate su antenati punto cultura punto gov punto it è possibile accedere agli archivi digitalizzati di varie anagrafe in giro per l'Italia e comunque non sono non sono poche perché sono quasi due milioni di volumi che sono stati digitalizzati da 96 archivi di stato in giro per l'Italia e a che servono se ci avete voglia di ricostruire il vostro albero genealogico questo è un ottimo punto da cui da cui partire dovete essere un po' fortunati che il comune da cui discendano i vostri i vostri avi abbia digitalizzato però devo dire che c'è una buona copertura un po' di tutta l'Italia si va fino ai registri di primo ottocento anche dei registri napoleonici si trovano morti nati e matrimoni alcuni comuni lo hanno fatto un po' meglio e quindi è possibile cercare anche per nome e cognome della persona oltre che per data dell'evento per anno dell'evento quindi sono stati passati per un OCR altri invece no e quindi dovete stare lì a sfogliare questi faldoni questi faldoni virtuali insomma è una bella è una bella attività mi ci sto già perdendo queste cose sono pericolosissime questi cingili sono pericolosissime bene correte tutti a crearvi il vostro albero genealogico e a recuperare i documenti che documentano il vostro passato è stata la vostra famiglia la documentevolezza siamo ci avviciniamo al periodo natalizio molti cingili potrebbero diventare dei possibili regali per Natale se avete degli amici geek oppure se siete geek voi e volete farvi fare volete suggerire a qualcuno un regalo molto geekoso questo potrebbe essere un bel libro The Art of Atari un libro che raccoglie la storia e soprattutto le immagini di tutte le artwork della mitica casa di videogames tutte le artwork che c'erano sulle copertine delle cartucce sulle copertine dei giochi sui cabinet dei videogiochi dei giochi che hanno fatto la storia e articoli sulla nascita di Atari sui programmatori più famosi di Atari su Asteroids Missile Command insomma i giochi più famosi The Art of Atari lo trovate online 39,99 dollari se volete il link lo trovate direttamente sulla nostra pagina digitalia.fm slash 798 dove trovate i link a tutti gli altri gingilli e a tutte le notizie di cui abbiamo parlato in questa puntata e quando sentite il gezzino vuol dire che siamo proprio arrivati agli sgoccioli mancano solo le raccomandazioni quella delle orecchiette fresche parlate di digitalia alle vostre amiche e ai vostri amici proto digitaliani fate un piacere a noi fate un piacere a loro e noi cerchiamo di farvi fare bella figura sostenete digitalia economicamente e con delle belle recensioni ovunque vi capiti in real life come anche sugli ambienti online che ne so quando incappate su un 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