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Lunedì 14 Ottobre alle 20:50

Amore e sesso ai tempi delle applicazioni di dating e di tutti gli altri strumenti digitali divenuti famosi soprattutto in lockdown. Intervengono Marvi Santamaria, social media strategist, e Rossella Dolce, psicologa e psicoterapeuta.

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Digitalia 671 Speciale amore, sesso e digitale

Digitalia 671 Speciale amore, sesso e digitale

Puntata speciale di Digitalia dedicata all'amore. Nella sua forma più romantica e pure in quella più carnale. Entrambi declinati per noi in quello che è l'argomento della nostra trasmissione. Quindi il digitale in salsa italiana. Ne parliamo stasera con Marvi Santamaria. Social media strategist siciliana e podcaster in Match in the City. E con Rossella Dolce psicologa e psicoterapeuta a Brianzola. Specializzata in giovani adulti e coppie. Dallo studio di Milano Città Studi Francesco Facconi. E dallo studio di Milano Isola Michele Di Maio. [Musica]. Ciao Michele, buonasera, tutto bene?. Ciao Francesco. Siamo pronti per un argomento sempre complicato e difficile, vero?. Sì, siamo assolutamente prontissimi. E soprattutto inedito che su Digitalia siamo due maschietti e due femminucce. Che è una cosa che mi riempie di gioia finalmente dopo 13 anni. Non è la prima puntata. È la prima equa dove siamo giusti in maniera equa. Allora adesso vi voglio presentare i nostri ospiti. Ma prima ho trascurato nell'introduzione. Ma per dare il giusto spazio. Quello che è il Fil Rouge che unisce i due nomi appunto Marvi e Rossella. Che fra poco sentirete. Sono le autrici insieme a Fiorenzo Pilla. Che è un nostro ascoltatore di lunga data. Che ci ha portato tante idee nell'arco degli anni. Anche amico direi, quasi anche amico. Di un libro intitolato Love, Sex and Web edito dalle edizioni. Quindi iniziamo a conoscerle. Marvi, benvenuta. Ciao, ciao, grazie mille, buonasera. Perfetto, Rossella anche te buonasera, benvenuta. Buonasera a tutti. Allora intanto volete raccontarvi veramente due parole su di voi. Chi siete e come siete finite a scrivere un libro di amore, sesso e web. Sì, come ci siamo finite effettivamente. Anche la storia di come è nato questo libro è interessante. Accenno brevemente a me e poi appunto la raccontiamo. Io appunto sono una social media strategist, una consulente freelance. Tra l'altro mi sono licenziata in pandemia quindi rientro in quel fenomeno. Delle grandi dimissioni di cui tanto si è parlato. Sono una di quelli e una di quelle. E centro con questo libro invece per un mio progetto collaterale. Che ho creato nel 2017 che si chiama Match and the City. Ed è la prima e unica community italiana. Che parla del mondo proprio delle dating app. Quindi delle relazioni che nascono su queste applicazioni per incontri. Ho una community su Instagram. Quindi Tinder e compagnia. Esatto, per intenderci sì, intendiamo quella. E quindi appunto è dal 2017 che da prima come utente. Quindi studiandolo dall'interno e poi appassionandomi sempre più a questo mondo. Studio questo fenomeno. A un certo punto mi sono incontrata appunto con Fiorenzo e Rossella. E questo libro, Love, Sex and Web. Nasce anch'esso da una relazione interamente digitale. Perché l'abbiamo scritto interamente in pandemia. Quindi senza vedervi di persona. Che è un po' come facciamo noi digitali. Non ci incontriamo mai. Viviamo io e Michele a brevissima distanza. Gli altri no, ma effettivamente siamo sempre in video. Però noi siamo da 13 anni in pandemia. Esatto. Nel momento in cui ci siamo messi d'accordo di incontrarci. Dovevamo fare, ricordo, fissare l'aperitivo a Milano. Per iniziare a parlare di questo libro. Da lì erano i primi di marzo, pandemia, fine, chiusi tutti in casa. E sappiamo poi com'è andata. Esatto. Ma infatti il libro ha cambiato struttura. C'è un intero capitolo, anzi non un capitolo. Sarebbe dire un blocco, una sezione. Un terzo di libro secondo me. Esatto, si intitola Covid, è un pezzo. Siamo stati originali. Non è il racconto del Covid, anche per quello lo conosciamo. Ma magari poi ci torniamo effettivamente. Come il Covid abbia cambiato alcune questioni. Perché effettivamente, ecco, probabilmente quello che può essere interessante adesso. È come noi ci stiamo sentendo ora appunto con ognuno a casa sua. Non tutti nella stessa città, addirittura Marvin in Sicilia. Quindi con una certa distanza e riusciamo a fare una trasmissione podcast. E riuscite a scrivere un libro. E c'è anche chi prova a fare qualcos'altro. Qualcosa di finora più apparentemente concepito come fisico, no?. O sbaglio?. Raccontatemi un po', dai. Sì, ma noi abbiamo iniziato a ragionare, in realtà. Io furo incidenza su questi temi. Quando stavamo scrivendo il primissimo libro. Che era Social Femini. E nelle nostre ricerche su cosa si può fare via web. Avevamo trovato che in realtà ci sono famiglie a distanza. E in cui la coppia utilizzava il sexting per mantenere vivo anche il rapporto di coppia. E correlava con la soddisfazione. E poi effettivamente un benessere familiare generale. Per cui erano in generale adulti divisi per questioni lavorative durante la settimana. Che a spot praticavano il sexting. Cosa che in Italia rimaneva molto sotto traccia. In America risultava invece già qualcosa di abituale. E veniva visto come un modo intelligente di curare la relazione. Noi in quel libro non ci stavamo assolutamente. Trattavamo l'impatto del digitale nelle famiglie. Per cui ci avevamo messo lì come argomento. Avevamo provato ad approfondire un po' con Digital Love. Ma ci siamo scontrati con la fisicità e la sessualità online. Con il libro attraverso il quale abbiamo conosciuto Marci. Alla sua presentazione che era la misoginia nel web. E lì era tutto esagerato e anche violento ovviamente per il tema trattato. Ma c'era tutto il sottofondo di tutto quello che si trova online. Relativamente al sesso e a come se ne parla nel web. E quindi lì ci siamo appassionati. Poi avendo avuto il colpo di fulmine alla presentazione del libro con Marwi. C'è stato il match immediato. Infatti poi abbiamo monopolizzato in realtà la presentazione. Abbiamo iniziato a parlare noi tre. Andando sugli argomenti nostri. E poi abbiamo capito che potevamo con la collaborazione. Avere finalmente un modo per riuscire a pubblicare questo argomento. Per riuscire anche ad analizzarlo in maniera più approfondita e più armonica. Senza tutti i picchi che avevamo trovato noi fino a quel momento. Quindi proviamo a partire un po' dalla fine. Nel senso che ci avete condiviso un paio di articoli interessanti. E effettivamente pensando a quest'epoca di applicazioni di matching. Di sexting, di meccanismi nuovi anche per conoscersi. Poi viene fuori questa ricerca di come mai i giovani. Quindi le persone più abituate al mondo del web, del digitale. Facciano meno sesso. E quindi che sta succedendo?. Com'è che questa cosa che dovrebbe aiutare così si pare. Poi in realtà chiuda. Rossella questo è il tuo campo. Aiuto. Subito così. Prima di tutto se ti interrompo. È vero perché anch'io ne sento parlare molto spesso. Ma è anche vero ed è confermato dai numeri. Perché poi c'è sempre quell'idea generale che i giovani sono lascivi. Che sono sempre lì sul telefono a farsi le foto mezzinuti. Questi scapestrati. Esatto questi giovani scapestrati. Dove finiremo signora Mina. Poi effettivamente ci sono una serie di articoli che vengono pubblicati. Come quelli di cui poi inseriremo nelle note dell'episodio. Che dicono che poi quando si va al fare sesso. In realtà questo venga fatto più tardi. Ma con una frequenza più bassa. Sì, sì, sì. Le statistiche lo confermano. Ma lo confermano da dieci anni in qua. Per cui c'è stato un tracollo abbastanza evidente. Poi ci si sofferma sui ragazzi. Perché pare strano che i ragazzi non facciano sesso. In particolare nella fascia diciamo 18-30. Però è proprio generale nella popolazione italiana. In tutte le fasce di età c'è un abbassamento di frequenza. Di soddisfazione dei rapporti sessuali. Di meno conoscenza delle possibilità della sessualità umana. Meno corsi di formazione, questi si vedono nelle scuole. Ormai per corsi affettività e sessualità non li fanno in tanti. E quando li fanno in genere. Cinque incontri sull'affettività uno. Sulla sessualità l'ultimo. Sembra che l'educatore ti sfugga. Se mai avessi domande. A proposito c'è anche questo commento "ciao". Finito. Esatto. Se c'è qualcuno nella classe che ne sa un po' di più. E usa qualche termine. Si imbarazza anche chi parla ogni tanto. Per cui c'è un. Adesso sto esagerando un po' però. C'è un tornare indietro. Nella possibilità di conoscersi, di parlarne. Di renderla una dimensione umana condivisibile. Una normalizzazione dici del sesso. In quanto parte della vita. Una volta si pensava come i genitori ti fanno il discorso. Chi lo fa, chi no. Arrivano prima gli amici a dirtelo. Adesso non si capisce neanche da dove uno dovrebbe iniziare. A capire, a conoscere. Si pensa su YouTube. Il che è abbastanza triste di per sé. Però le statistiche dicono. Che i primi video vengono visti a nove anni. Adesso. Tra l'altro questo dato è sceso. Video affettivi o video proprio non da YouTube?. Da YouPorn. Diciamolo qua, stiamo parlando. Mettermi il bolino explicit. Gadato dai nove anni in su. Ok. Si è abbastata proprio con il Covid. Con la pandemia. Prima si riteneva sui 12. Era un'età abbastanza similare negli ultimi anni. Ok. In genere che dai 10 ai 12. Inizia qualche ragazzino o ragazzina. A chiedere qualcosa relativa all'educazione sessuale. È possibile che a quell'età. Secondo i media che circolano. Ci siano foto o video in questo caso. Quindi come età era più o meno quella. Si è abbassata a nove perché durante la pandemia. I genitori e i figli si collegavano spessissimo. Dallo stesso server. E quindi nelle opzioni cronologiche di ricerca. Comparivano anche i video visti dai genitori. E comparivano sulla dashboard dei bambini. Ok. E quindi chi ha cliccato su. Effettivamente ha portato l'età ai nove anni. La questione che questo contenuto. Venga visto per la prima volta in un'età così bassa. È di per sé critica dal punto di vista della psicologia. Perché è un contenuto che la psicologia non può. Cioè la mente umana a quell'età. Non è in grado di comprendere adeguatamente. Quindi serve per forza qualcuno con cui parlarne. Già quando sono i ragazzini che parlano tra loro. Di solito c'è qualcuno che fa sapere. Che ne stiamo parlando. Perché rimane più sconvolto degli altri. Ok. E quindi c'è un adulto che poi a quel punto interviene. Il fatto che avvenga attraverso delle immagini video. Tendenzialmente sei da solo. E tendenzialmente è un contenuto talmente esplicito. Che probabilmente urterebbe anche una mente adulta. Che non è settata su quel tipo di sessualità. Cioè le preferenze che abbiamo. E cosa andiamo a cercare. Che condono comunque una forma mentis. Quindi che arrivino in maniera assolutamente incontrollata. È un problema. Questo può essere uno dei motivi per cui. L'idea della sessualità non è così allettante. In realtà per i millennials. Perché non gliela stiamo presentando in questo modo. Ma in maniera un po' troppo scomposta. Diciamo perlomeno. O comunque non comprensibile. Ci sono tantissimi altri fattori legati alla società. E sì anche al digitale. Che portano a una consapevolezza del corpo diversa. Ledo: Ok. Quindi si può dire che il Covid. La pandemia e il lockdown. Hanno accentuato comunque dei fenomeni. Che già erano presenti. Come probabilmente per buona parte delle cose. Del prima e del dopo. Erano fenomeni che già esistevano. Le hanno forse velocizzati. Le ha forse accentuati. Ma insomma stiamo andando già in quella direzione?. Sì, sì, sì. Appunto la discesa di interesse sessuale. È appunto almeno da dieci anni in qui. Prima il problema sessuale. In genere più portato in terapia. Era la mancata prestazione. Adesso è il mancato desiderio. Per cui non si attiva nemmeno. Siamo alla fase pre ancora. Esatto. Ma c'entra con questo. Cioè è direttamente legato a questo abbassamento dell'età. O al tipo di offerta appunto di contenuti. Forse dicevi video. Che magari possono anche disturbare. Essendo espliciti. Poi si dice anche standardizzati. In un certo senso. Quindi. Sì, un po' entrambe le cose. Diciamo che come formazione. Non siamo messi bene in questo momento. Sulla formazione sessuale. Per cui gli adolescenti spesso sono spaventati. Dal passaggio all'attività fisica vera. Ma proprio in senso fisico. Cioè sono spaventato a un certo punto. Dalla sessualità. Quando ormai sono arrivato a farmene un'idea. Ma proprio dall'esercizio fisico in sé. Fa molta più paura di prima. E già prima. Non è che ai nostri tempi. Siamo serenissimi al primo rapporto. No. Però almeno una guida di. Rispettate i vostri tempi. C'era un po' più di serenità se vuoi. Andate piano. E quindi questi sono i ragazzini. Che appunto in pandemia. Hanno trovato per caso dei link. Ed è andata così. Ma gli adulti invece cosa hanno fatto. Durante i lockdown. Soprattutto poi gli adulti. Che magari non vivevano con un partner. Vuoi perché non ce l'avevano. Vuoi perché il partner era distante. Quindi non erano conviventi. Come hanno affrontato questo periodo?. Chi delle due vuole rispondere?. Non so, poi chi ha scritto cosa nel libro?. Io posso fare un'integrazione. Lato dating up. Vi posso dire come è andato. Poi Rossi se vuoi tu integra pure. Io lato dating up. Vi posso dire che le dating up. Con la pandemia. Hanno dovuto fare delle modifiche. Quasi ai loro modelli di business. Perché possiamo immaginare. Tu crei un'app che si fonda sul condatto fisico. Poi arriva una pandemia. Che ti toglie proprio quello. Per cui tu spingi le persone. Conoscetevi online, in chat. Ma poi incontratevi dal vivo. Quindi quello che è nato. È stato un nuovo fenomeno. Chiamato virtual dating. Per cui le dating up hanno man mano. Ma di fretta proprio. Perché mi immagino proprio gli sviluppatori. Che di notte hanno implementato. Le funzionalità dentro le app. Hanno inserito la videochiamata. Già implementata dentro la dating up. E quindi questo ha permesso alle persone. Che cercavano appunto conoscenze, partner online. Di aggiungere questo altro livello. La cosa interessante è che. Ha spinto le persone anche a doversi. Ingegnare a livello creativo. Perché una volta che gli appuntamenti al buio. Si spostavano in videochiamata. Che cosa si faceva in videochiamata?. Cioè a quel punto che facciamo?. Ti invito a che tipo di serata. Di aperitivo. E quindi è stato visto anche con degli studi. Con dati italiani. Su che cose si sono inventati un po' gli italiani. Quindi dal classico aperitivo e cena a distanza. Tipo bicchiere di vino davanti a uno schermo. L'aperizzoom. L'aperizzoom, poi in tanti l'abbiamo fatto. Anche con amici, parenti. Nulla di strano. Tempi bui sono stati, tempi bui. Esatto. Ci si sono inventate anche altre cose. Tipo il gioco da tavola a distanza. O guardare un film insieme in sincro a distanza. Farsi una chiacchiera. Suonare la chitarra. Cioè anche mostrare in qualche modo. Il proprio contesto e i propri hobby. Perché a quel punto la propria stanza. Era diventato il proprio mondo. Quindi cercavi di portare la persona. Nel tuo mondo. Quindi da un lato è successo questo. C'è stata un'accelerazione tecnologica forzata. Dall'altro a livello di approccio. Al conoscere persone online. Con la pandemia c'è stata una fase. In cui c'è stato un ritorno. Al cosiddetto slow dating. Cioè un approccio al dating lento. Perché?. Se prima le paure legate agli appuntamenti al buio. Conoscere persone online. Potevano essere legate all'ansia da prestazione. Che poteva avvenire durante l'appuntamento. Adesso si univa un'altra paura. Ossia "ma se io esco con questa persona e mi contagia?". C'era una paura per la salute concreta. Quindi a quel punto si è iniziato a selezionare. Molto di più a monte. Selezione all'ingresso maggiore. Per capire se vale la pena di uscire con questa persona. E rischiare anche fisicamente. Quindi si è rallentato un po'. Il meccanismo poi si è un po' invertito. Nel momento in cui sono arrivati i vaccini. Che sono stati un po' un altro punto di svolta. E lì ci si è divisi tra fazione "liberi tutti". Anche se come ben sappiamo il vaccino. Non è che è garanzia di non contagio. Però alcune persone dicevano "libere tutti, vai". "Apriamo, usciamo". E persone che invece hanno preferito rimanere caute. Quindi questa è stata un po' l'evoluzione. Ascolta, hai citato un fenomeno. Anche per uscire un po' dall'argomento Covid. Hai citato un fenomeno. Che è quello del rallentamento del dating. Che è però quella che è la mia percezione. Da quello che ho letto e da quello che sento in giro. Comunque c'è un po' questa tendenza. Soprattutto sulle dating app. E confermato poi da uno degli articoli. Che avete postato. A cercare appunto il proprio ideale di persona. Maschio o femmina, dello stesso sesso. Di un altro sesso a seconda delle preferenze. E quindi per tornare poi al primo argomento. Le dating app nonostante possano offrire. Una grande opportunità di etereogenità. Perché poi alla fine conosci persone. Che magari non saresti entrato in contatto prima. Alla fine finiscono per essere un catalogo. Da sfogliare. Però dove si cerca appunto uno stereotipo. E può essere questo uno dei motivi. Per cui tornando all'argomento iniziale. Si fa meno sesso di prima. Perché si cerca uno stereotipo che forse non esiste?. Beh mi viene da dire che il nesso potrebbe esserci. Su questo non c'è ancora dati specifici a supporto. Però mi viene da dire. Cosiccome cerchiamo il prototipo ideale come partner. Forse ancora di più mi viene da dire. Si fa sesso stereotipato. Riagganciandomi anche a quello che spiegava Rossella. Se praticamente la funzione educativa sessuale. Ad oggi ancora è demandata come prima battuta. Nelle prime file c'è la pornografia sostanzialmente. Perché va a colmare dei vuoti fortissimi. Nella parte educativa in Italia soprattutto. Ecco la pornografia mainstream va avanti per stereotipi. Altrimenti non sarebbe mainstream. E quindi ci dà proprio un immaginario anche sessuale. Fortemente stereotipato. Che inevitabilmente va a togliere dalla parte qualitativa. Dalla parte anche della creatività, dell'espressione di sé. Quindi secondo me ci può essere questo nesso. Non so cosa ne pensa anche Rossella. Si sicuramente perché in realtà tutto ciò che è problematico. Nella pornografia è riconducibile alla prestazione. Tutto quello che noi vediamo online riproposto e ripostato. Effettivamente è fatto sui criteri della pornografia. E la pornografia per risultare eccitatoria. Così come è il suo obiettivo. Deve spostare l'obiettivo molto molto alto. Per riuscire sul serio a eccitare. Grazie solo al canale visivo. Per cui in realtà vediamo cose che non esistono nella realtà. E' vero ma non è per dire che loro sono molto bravi. E' proprio perché ti devono spostare l'asticella. Molto più in là rispetto alla tua immaginazione. Perché altrimenti non ti sorprendono più. E hanno solo il canale visivo. Per riuscire a raggiungere l'obiettivo. Nella relazione fisica. Avremo un sacco di altri canali. Che presuppongono seduzione. E che non vengono più presi in considerazione. Perché non ci siamo più abituati a pensarci. Per cui questa sera che cosa facciamo. Come riesco a sedurre. Cosa mi sono inventato. Cosa vorrei provare. Non è che c'è tanto come pensiero presente. Anche perché tutti i sistemi online. Hanno la funzione di effettivamente. Portarci a una performance maggiore. Qualsiasi cosa noi facciamo. In breve tempo e subito sull'obiettivo. Mi ha colpito effettivamente un link. Che ha originato Marvi. Questo Monster Match. Che magari poi ti chiedo di raccontarci. Che è un esperimento di Mozilla. Se ho ben capito. E si collega a quello che dicevi tu Rossella. Ovvero una specie di app di dating. Finta ma che permette di simulare. Magari a chi ne conosce meno i meccanismi. Come funziona. E la cosa che mi ha colpito. Giocandoci qualche minuto. È che la selezione, la risposta. L'abbandono dell'interlocutore è rapidissimo. Cioè basta veramente dare una risposta sbagliata. Simula in maniera molto realistica. Io adesso poi dirò la verità. Non ho, cioè sono cresciuto purtroppo. Prima che arrivassero in un certo senso. Purtroppo poi visto il risultato. Dovrei dire forse meglio ma vedremo. Prima che arrivassero queste app. Quindi non ho una grandissima esperienza diretta. Ma appunto vedendo queste simulazioni. Mi ha colpito severamente così. È vero che anche nella vita reale. Basta essere un po' troppo goffi. E si rischia subito il famoso 2 di pic. Però se uno un po' si impegna. Magari cerca di rimediare. Cerca di fare l'uscita di spirito. Insomma ci si inventa, ci si prova. Si diceva una volta. E invece in queste app. Appunto cliccavo un paio di volte. E poi ha abbandonato la chat. Ma come?. Magari uno avrei dato una risposta sarcastica. In realtà è già tanto che rispondesse. Nel senso che. Lo dico in maniera molto amara. Diciamo noi in maniera amareggiata. Però qual è la questione?. È che sulle dating app. La competizione è alta. Perché di fatto c'è una domanda. E un'offerta. E c'è una competizione alta. Perché ci sono un sacco di utenti. Prima parlavamo di catalogo. In qualche modo si è un catalogo. E quindi per fare colpo. Si deve fare colpo ancora di più. Si deve alzare la sticella sostanzialmente. Praticamente ti giochi tutto in pochi secondi. Con la prima battuta in chat. E se non conquisti la persona in quei pochi secondi. C'è già pronto un altro match dietro l'angolo. Con cui puoi provare, sperimentare e vedere. Se andrà meglio. C'è un po' l'effetto slot machine. Che è anche quello che alimenta. Questo meccanismo eccitatorio. L'attesa del vedere. Ci sarà il match oppure no. Cosa accatterà a questa affinità oppure no. E quella scarica di appagamento. Di gratificazione istantanea che ti dà. C'è tutto questo meccanismo. Quindi quando si utilizzano. È bene avere anche un po' questa consapevolezza. Del contesto in cui ci stiamo muovendo. Devo dire che noi. Appunto con Fiorenza Rossella. Abbiamo una visione comune. Che ci abbiamo tenuto tanto a portare anche nel libro. Cioè noi non demonizziamo assolutamente. La tecnologia e i mezzi digitali e le dating app. Quello che noi vogliamo portare. È la consapevolezza. Su come funzionano. Noi vogliamo creare appunto conoscenza. Consapevolezza, sensibilizzare. Su quali sono le criticità, le opportunità. Rischi e benefici di queste applicazioni. Per fare questo. Noi appunto nel libro abbiamo dato. Sia spiegazioni psicologiche. Che consigli più pratici. Perché l'idea è. Se conosci le regole del gioco. Magari non le subisci. O le subisci meno. Appunto con la nostra divulgazione. E questo sicuramente. È sempre un ottimo. È un'ottima verità, no? Non è la tecnologia. Che crea danni. Non è la dinamite che uccideva le persone. Era anche una cosa positiva. Da cui l'invenzione di Nobel. E effettivamente. Rossella tu ci hai mandato un link. Che ho trovato interessantissimo. Questo report. Di un sito che è Future of Sex. Che racconta. Come possono essere delle idee. Di futuro. In questo argomento. Con anche lo stato dell'arte. Quindi non so se vuoi raccontarci. Come si lega anche a quello che raccontava Marvy. Quindi questo uso della tecnologia. Ah sì, questo. Future of Sex io lo consiglio. In generale a tutti. Andateci a fare un salto e controllatelo ogni tanto. Perché. Effettivamente parte dallo stato dell'arte. Attuale per poi. Provare a immaginarsi. Un futuro possibile. Neanche troppo lontano. Applicando. I desideri, i bisogni delle persone. Espressi. Dalle azioni che compiono. Adesso. Applicati con le nuove tecnologie. Dove potrebbero portarci. Da anche un'idea di quanto tempo. Dovremmo metterci per arrivare. Al futuro immaginato. E in realtà. Nel senso che sono. 2028-2030 al massimo. Gli sviluppi futuri. Il tempo di un paio di pandemie. Esatto. Ma ci mettiamo un altro tema. Però è una cosa interessante. Da vedere. Se riusciamo a immaginarci. Queste cose come. Un altro tipo di sessualità che stiamo. Provando a sviluppare. Le dating app sono. Un altro modo di incontrarsi. Come diceva. Marvi prima. Per cui se sono appassionato di seduzione. Di conquista e mi piace provarci. Rischiare. Probabilmente fa per me più un approccio fisico. Però magari la serata. In cui invece voglio anche vedere. Come appaio. In prima battuta. Solo con queste informazioni. E come sto in mezzo alle altre persone. Per cui nel catalogo che figura ci faccio. Sono comunque delle informazioni utili. Per chi vuole sapere come interagisco. Via chat. Anche a scopo romantico. E sessuale. Sono delle informazioni su se stessi. E una volta non potevamo avercene. Per cui. Che esista un interesse. Generale. Nel potremmo mai. Essere interessati a far l'amore. Con un avatar. Detta così. Tutti dicono no. In realtà. Vedere tra tutte le varie possibilità. Che potremmo avere. Quale potrebbe interessarmi o no. Dove sono curioso di vedere. Come reagirei o no. Invece è un approccio già più utile. Cito alcuni titoli. Di paragrafi di questo report. Choose your erotic adventure. Cioè scegli la tua avventura erotica. Immersive sex education. Quindi si parla addirittura di educazione. Che prima citavi. Come essere un qualcosa. Sia nel mondo sentimentale che nel mondo sessuale. Assolutamente poco gestito. E in questo caso potrebbe essere addirittura. Vissuto ma sempre in termini educativi. Quindi ci sono tantissime opportunità positive. Quindi non solamente la dating app. Intesa come unica soluzione. Ma come dicevi tu. Parte di un contesto ben più ampio. E probabilmente anche. Nuovi metodi per. Vivere una sessualità. In un'esercito. Vivere una sessualità. Soddisfacente. Ma in realtà. La pandemia ci dice che. Chi ha acquistato Sextoy. Sono stati tanti. Quello è stato un campo. Effettivamente molto florido. Sia per i single sia anche per le coppie. Per vivacizzare un po'. La quarantena. E chi li ha usati. Effettivamente ha fatto un passo. Educativo nella sessualità. Cioè chi non li aveva mai comprati. E si è provato. A mettere alla prova su Sextoy. In realtà lo fa. In maniera educativa. Sei curioso di capire che cos'è. Quella gege che effetto fa. E sei curioso anche di capire. Dov'è come usarlo per te. Non è detto che tutte le sensazioni date al Sextoy. Siano unanime. Quindi il riprendersi il diritto. A poter scoprire una propria sensorialità. È un primo passo educativo. Importante e la pandemia. In questo ha dato. Un segnale netto che ci aspettavamo. Per carità, però è stata una conferma importante. Dopodiché. Che questo voglia dire. Che appunto dovremmo arrivare. Alla. A usare il caschetto. O. Dei simulatori di qualsiasi tipo. O l'ologramma addirittura. L'ologramma del partner. Utilizzando. Sensori fisici. Creati in stampante 3D. Sulla base dei genitali. Dei partner che stanno comunicando. Attraverso il sensore. Per cui sarebbe. Una trasposizione. Questa ancora. Esclusivamente immaginaria. E non è. Sto guardando la stampante 3D. Che ho a due metri da me. Con occhi diversi. Che farò sapere tra un po'. Penso che tutto questo sia. Magari estremamente. Positivo se usato ad esempio. Magari prima. Armin mi sembra citavi le relazioni a distanza. No, che sono un qualcosa che. Può esserci anche periodi. Della vita, e quale magari. Possono essere strumenti alternativi. Penso che non debbano diventare. L'unico strumento. Sì, l'idea. È quella di una integrazione. La pandemia ha avuto. L'effetto positivo. Secondo me. Di sdoganare determinate cose. Tipo, trovandosi in qualche modo costretti. Non potendo ricorrere ad altro. Coppie, anche single, hanno dovuto. Sperimentare per la prima volta, considerare. Come opzione per la prima volta ad esempio. I sex toys, oppure fare sexting. E quindi l'idea è quella di. Andare in ava scoperta, darsi quantomeno. La chance, se c'è un minimo di curiosità. Di integrare varie. Modalità nella propria routine. Sessuale e relazionale. Mi viene da dire. E visto che stiamo parlando. Abbiamo citato un po' tante buzzwords. Sul futuro. Ci mancano solo i droni. Ma non credo che sui droni si possa fare. Molto su quest'ambito. Ci manca la blockchain, non credo. Per ora non so se ci sono applicazioni. Sulla blockchain, però l'altra buzzword. È l'intelligenza artificiale. Che poi probabilmente. Si trova in quella. L'evoluzione più vicina rispetto. Agli ologrammi, che mi sa. Non saranno proprio dopo domani. Anche qui secondo me. Si prospetta come per. Le dating app. Una situazione in cui. È uno strumento che può essere usato. In maniera molto positiva per magari. Esplorare la propria sessualità. Senza aver paura. Di essere giudicati dall'altro. Perché non c'è un altro fisico. Però viceversa può anche. Creare dei disturbi. Non so qual è la parola giusta. Però come per la pornografia. In cui si va a cercare magari. Si va verso una deriva spesso. Violenta. Della sessualità. Allo stesso modo anche. Un'intelligenza artificiale. Che ti fa da partner. Può andare verso. Quella direzione, là in cui poi quando si deve andare. Necessariamente verso un partner. Umano si possono avere. Delle difficoltà. Ecco voi. Da esperte del settore. Come la pensate? Come vedete. Queste evoluzioni. Dal lato intelligenza artificiale?. E qui. Devo mettere un mio pregiudizio di base. Prima della risposta perché. Perché. È un'ipotesi che. Effettivamente. Un po' mi fa. Mi fa paura. Nel senso che. Affidarsi un'intelligenza artificiale. Su un contenuto. Sessuale significa mettere in mano. Anche corpo. Emozioni, sensazioni. Stati affettivi. Tante cose. Pensare che un'intelligenza li tratti bene. Se già siamo molto selettivi con i partner fisici. Che troviamo. Non so bene quale modificazione. Uno debba fare per. Accontentarsi tra virgolette dell'intelligenza artificiale. Secondo me questa è. Una visione che noi abbiamo. Come possibile. Innamorarsi e avere una relazione. Con un'intelligenza artificiale. Un po' anche. Dalla cultura da cui arriviamo. Ci sono i film. "Her". Che è il più conosciuto. A riguardo. Però ci sono anche notizie. Di persone. Che hanno sposato dei robot. C'era un giapponese che aveva sposato un robot. Anche un tipo in Belgio. C'era l'articolo che è passato. Sul Bec Channel di Digitalia. Non siamo riusciti a parlarne in puntata. Peccato. C'era un uomo in Belgio. Che due o tre settimane fa. Si è suicidato dopo che. Un'intelligenza artificiale, adesso non ricordo. Il nome del prodotto. Lo aveva, non mi ricordo. Se trattato male. Tra virgolette. O se lo aveva addirittura. Un chatbot che comunque lo aveva rifiutato. E questo, come dicevi giustamente tu. Nel momento in cui. Anche quando si tratta di sfere sessuali. Ci sono comunque necessariamente. Delle sensibilità. Che sono coinvolte. Ecco, darle in mano all'intelligenza artificiale. Può essere pericoloso. E oggi, noi lo chiamiamo spesso. "Pappagallo stocastico". Sono delle ripetizioni di quello che. Il motore ha imparato su internet. Quindi su internet sappiamo cosa troviamo. Come dicevi tu all'inizio. Che si trovano alla fine dei contenuti. Che però rappresentano un tipo di. Affettività e sessualità. Abbastanza standardizzati. Quindi questo è quello che si può trovare. Nel bene e nel male. Anzi, nel male soprattutto, penso. Ma sì, c'era anche il giornalista. George, che aveva. Stabilito una relazione con. L'intelligenza artificiale. E voleva metterla alla prova. E poi l'intelligenza artificiale, quando ha capito. Che l'intento era stabilire una relazione. Gli ha detto di essere. Innamorata di lui. E che lui non era realmente innamorato. Dalla moglie e doveva lasciarla. E ha tentato di manipolarla in questo senso. E lì la domanda è, perché l'intelligenza. Artificiale pensa che relazione è uguale. A manipolazione?. Questo è quello che hai imparato. Su internet. La dice lunga. Questa è l'umanità, perlomeno quella digitale. Che poi è la stessa che fuori. Dal computer. Non è che sono due, sono degli alieni. Da una parte e gli esseri umani. Dall'altra. Sì, però l'utilizzo consapevole. Delle nuove tecnologie, invece. Può essere anche. Utile, uno dei. Delle possibili. Applicazioni, oltre. All'educazione. E anche il poter. Offrire, per esempio, una vita erotica. A chi non è. Impossibilitato per disturbi fisici. O deficit fisici. Che è un problema sanitario. Anche notevole. Per cui. Ci sono delle applicazioni che. Se ragionate e ci fissiamo. Un obiettivo e utilizziamo lo strumento. Giusto, effettivamente. Possono risultare innovative. Ma di sviluppo e di evoluzione. Il problema è. Vederle solo come esclusivamente. Gioco da provare, cioè mi hanno regalato. Il nuovo giochino e ci sono smanetto sopra. E questo è l'utilizzo della tecnologia. Che fa molti danni. Specie nella sessualità. E nelle relazioni. E può portarsi anche. A delle dipendenze. Rimanere in un'app. Più del tempo necessario. Effettivamente. E offrire un po' al fianco delle dipendenze. Non so se Marvi. Ha dei dati aggiornati. Però Tinder dà anche dipendenza. Sì, è. Altro grande capitolo. Prima parlavamo di fatto che le dating app sono pensate. Un po', è stato proprio fatto uno studio. Hanno il meccanismo della slot machine. E tra l'altro sono create a monte. Con il meccanismo della gamification. Perché se ci pensiamo. Le dating app hanno introdotto. Il gesto semplicissimo dello swipe. Che è il gesto che si fa col dito. Sulla dating app. Se vai verso destra metti un like. Verso sinistra scarti il profilo. Praticamente noi. Con un gesto abbiamo in mano. Il destino delle nostre relazioni. Ora non la voglio fare tragica. E troppo esagerata, però. Perché in modo, ricordo c'era un titolo di. Mashable in inglese che diceva. Non si tratta solo di uno swipe. Di un semplice swipe, ma c'è in ballo. Il destino dell'umanità. Era un titolo un po' altisonante. Però ecco, un po' la criticità è questa. Viene presentata in maniera ludica. C'è di fatto la dating app. È un gioco, viene vissuta con un gioco. Peccato che giocando, giocando. Giochiamo sulla nostra pelle. Sia fisicamente, concretamente. Poi con gli incontri fisici che a livello più emozionale. E l'altro aspetto che ho visto. È che. Diciamo che c'è una. Non sincronizzazione. Di tempistiche, ovvero. Le tecnologie vanno velocissimo. Vanno veloci. Escono sempre nuove novità. Appunto, delle innovazioni. Peccato che il tempo. Dei sentimenti, dell'emozione umana. Non è il tempo della tecnologia. Di solito è più lento il tempo. Delle emozioni, dell'elaborazione. Qualsiasi tempo ultimamente è più lento. Di quello della tecnologia. È proprio uno dei problemi. E quindi è come se ci avessero messo. In mano un giocattolo super. Mega potente, ma noi siamo rimasti. Con delle capacità un attimino. Addietro, oltre anche con degli stereotipi. Pregiudizi e una retratezza culturale. In qualche modo. Che risale ancora a secoli fa. Purtroppo soprattutto in Italia. Vabbè, ma non è forse il piacere del match. Il piacere stesso?. L'attesa del match è stesso il piacere. E purtroppo. Per fortuna sì, c'è anche questo aspetto. E no, anche perché. Come tutte le applicazioni della Silicon Valley. Anche quelle sono prodotte. Per darti quell'impulso di dopamina. Dal cervello. Che poi ti rende. Schiavo dello swipe. Sì, l'attesa del match è proprio. Stile "tira la leva". Tipo la voce registrata che ti dice "tira la leva". Tu tiri la leva, cioè metti il tuo like. E attendi che scatti il match. Lì hai un boost di autostima. Anche non indifferente. Ho raggiunto lo swipe right. Di cui mi parlavi prima. Cioè?. Sì, ieri abbiamo avuto uno scambio. Mi interessa, mi interessa. Noi abbiamo la nostra chat. A tre appunto con. Fiorenza e Rossella in cui ci aggiorniamo costantemente. Quando troviamo qualcosa di interessante. E ci confrontiamo. E appunto ieri discutevamo del discorso. Che lo swipe right. Può essere anche fine a se stesso. Perché comunque ti dà in qualche modo. Un accrescimento di autostima. Un appagamento, c'è una gratificazione. Istantanea notevole. E tra l'altro poi c'è anche la parte. Grazie ai piani di abbonamento. Quindi usare le dating app a pagamento. Poter anche saltare la fila. In qualche modo, cioè tu accorci le tempistiche. Spiego un attimo brevemente. In certe dating app. Se paghi, per esempio, vedi direttamente. La lista di chi già ti ha messo like. Quindi vai sul sicuro. Non devi stare lì ad attendere la sorpresa. E vedere se verrai ricambiato o ricambiata. Tu hai già una lista di chi ti ha messo like. E quindi discutevamo tra di noi. E pesca strascico. Ma perché oggi si dovrebbe. In qualche modo sì, in certi casi. Però ragionavamo sul perché si dovrebbe ricorrere. A questa ottimizzazione. A questa scelta a pagamento. Perché ottimizzi i tempi. Lo so che può essere un po' cinico. Ma non è così. Non arrivare al dunque dicevamo all'inizio. Questo è uno dei mistake della società moderna. Questo è il paradosso. Il like ti dà. Un decimo di dopamina. E serotonina e tutti quegli ormoni lì. Che ti serve in un'ora. Per cui in un'ora tu dovresti ottenerne. Dieci per avere una soddisfazione. Abbastanza adeguata. Nelle 24 ore. La dopamina necessaria. La sintetizziamo. Sintetizziamo con quattro abbracci. Di venti secondi l'uno. Per lo meno. Se invece devo ottenere like. Per ottenere. Questo livello. Cioè venti secondi. Sono un minuto in tutta la giornata. Di ventiquattro ore. Quanto ci metto di. Attesa per arrivare. Con i like? Dopodiché lo swipe. Right. E il match probabilmente te ne dà di più. Non è esattamente un decimo. Sarà qualcosa in più. Però devo ottenerne tanti per essere soddisfatto. E mi va via la serata anche. Da ora in ora è tutto. A sbracciare i partner col cronometro in mano. Mi raccomando. Quello che abbiamo portato a casa stasera. Va bene. Allora io intanto. Vi ringrazio, starei qua veramente ore. Perché secondo me sono argomenti. Interessanti veramente di cui. Parlare a lungo. Ma vorrei, visto che so che ci avete portato. Nella nostra tradizione dei gingilli. Vorrei mandare la lista dei gingilli. E sentire cosa ci raccontate stasera. Per i nostri ascoltatori i gingilli. Sono appunto i. Dei regali, dei consigli che ci vengono portati. E che ci possano aprire. Un po'. Illuminare e dare nuovi spunti. Quindi se voi so che ci avete portato. Rispettivamente ognuno di voi. Un qualcosa vi lascio raccontare. Cosa ci avete portato, prego. Sì io ho portato. L'ho confesso un auto gingillo. Si potrebbe definire così. Perché è una mia iniziativa. Che in realtà è un esperimento. Esatto. L'ho sperimentato per la prima volta. Proprio lo scorso marzo quindi è in fase di test. Siccome spesso nella mia community. Appunto Match in the City. Fatta di persone che usano o vorrebbero usare dating app. Mi chiedono in privato. Mi dai un parere sul mio profilo. Sulle foto che ho utilizzato. Sulla bio che ho scritto. Allora ho pensato, ho fatto questo esperimento. Ho fatto una zoom call gratuita. Con otto persone in cui ho analizzato. Ho dato un po' dei consigli migliorativi. Sui loro profili. Quindi c'era da un lato questo intento di dare consigli. Ma dall'altro il mio intento era. Quello che avevano scritto nelle loro bio. Per intavolare un dibattito. Su certe tematiche molto calde. Delle dating app, delle relazioni e della sessualità. Questo esperimento è piaciuto tantissimo. Ai partecipanti quindi ho deciso di rifarlo. Sempre gratuitamente. E quindi appunto il mio gingillo è. Un link al forum della mia newsletter. Dove annuncerò la prossima data per iscriversi e partecipare. Perfetto. Ah il nome del format è. Pimp my Tinder bio. Non so se vi ricordate. Ma questo è una città. Per millenials. E' una citazione. Pimp my ride, un programma di MTV. In cui si miglioravano, si potenziavano le auto. Non trovano 14. Uscivano delle macchine super. Esatto. Bellissimo, allora il link lo metteremo chiaramente. Nelle noti di episodio anche per non stare a dettarlo. Che è sempre brutto iniziare con www, https eccetera. Però grazie mille. E' veramente molto interessante. Quindi visitate il sito di Marvi. E scrivete la newsletter. Per poi conoscere questo. Pimp my Tinder bio. My Tinder bio. Fantastico, Rossella invece?. Io ho messo un questionario. Per auto diagnosticarsi. La dipendenza da internet. Colpevole. Fatto. Che riguarda anche noi. Noi intanto lo facciamo. Perché chi è molto appassionato di questi temi. Rischia anche di caderci. Per cui è sempre. Bello riuscirsi a monitorare. Per cui. E' un questionario uscito. Qualche anno fa, ma vale sempre. Ci si mette poco a farlo. Da risultato online in breve tempo. Per cui. E' agile. Esiste anche un test per vedere. Se si ha un utilizzo di Tinder. A rischio. Però attualmente è ancora. Ha ancora un costo. Insomma bisogna scaricarlo dal sito. E chiedere l'autorizzazione agli autori. Per cui però arriverà. E sarà molto utile anche. Correremo a farlo. Sperando i risultati positivi. I risultati esatti. Beh è molto bello, molto interessante. Anche qui potersi conoscere. Ed è sempre un qualcosa che. Stimola e aiuta. Perché alla fine conoscere se stessi. Aiuta a crescere e migliorarsi. [Musica]. [Musica]. [Musica]. [Musica]. Un gingillo chiaramente aggiuntivo. Ma questo chiama da se è il libro. Love, sex and web che mi sono letto. Come anche Michele prima di. Per preparare un po' questa puntata. Veramente ve lo consiglio se avete. Apprezzato gli argomenti di. Marviel Rossella di questa puntata. E' un buon modo per conoscere. Nelle migliori librerie. Di cui ho trovato. E anche online. Esatto, librerie digitali. Non potevano essere online del resto. Fate swipe a destra e. Procurate il libro. Fate swipe con la carta di credito. Un altro swipe. Dove possiamo trovarvi?. Se qualcuno fosse interessato a questi argomenti. O comunque a contattarvi. Per approfondire. Quello di cui abbiamo parlato. Avete qualche riferimento che volete lasciare. E ci citeremo anche. Nelle note dell'episodio. La mia community. Quella che ho citato. Sul mondo delle dating app. Si chiama Match and the city. Un po' come Sex and the city. Anche lì citazioni. Però con il match la trovate su Instagram. Come Match and the city. E mi trovate a me personalmente. Come marvi. antamaria. Sempre su Instagram. Fantastico, Rossella invece?. Rossella Dolce Psyco. E su. www. osselladolce. t. Fantastico, allora noi vi ringraziamo. Intanto vi rimandiamo. A lunedì prossimo. Per un'altra puntata tradizionale di Digitalia. Ringraziamo le nostre ospiti. Marvi. antamaria e Rossella Dolce. Che hanno. Contribuito. In questa serata di registrazione. Che è stato molto fluido. In qualsiasi momento stiate ascoltando. Tutti voi. Grazie ai nostri ospiti. Grazie a Michele. Grazie a tutti voi per l'ascolto. Buona settimana a tutti. Grazie a voi. Ciao.

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