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672

Bollitore per cervi

Reddit chiude le API gratuite. L’email è il vecchio fediverso. L’ascesa dei servizi FAST. La campagna Open to meraviglia. Open source a rischio in UE. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

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Digitalia #672 - Bollitore per cervi

Digitalia #672 - Bollitore per cervi

Settimana del primo maggio duemilaventitré Reddit che chiude l'API open source a rischio in Europa Italia open to meraviglia ma anche TikTok fitness sedie pericolose. Questa è molto altra escaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia quella digitale all'italiana. Dall'emissorio di Sanremo qui è Franco Solerio. E dallo studio di Fire Digitale. Buongiorno amici bentornati su Digitalia. Buongiorno ai digitaliani e buongiorno al mio collega Franz. Oggi siamo quanto tempo? Buon ciao a tutti. Quanto tempo è che non si fa una puntata a tet a tet su Digitalia? Mamma mia ma infatti mancava qualcosa ero lì pronto a dire dallo studio ma mi aspettavo qualcun altro in mezzo invece di solito tu sei il terzo. Esatto quindi ero lì che dicevo come lo dico. Furbacchio a Francesco. Fra è bello dai. Francesco è uno di quelli che nel trenino vogliono sempre fare l'ultimo vagone. Non vado avanti a commentare che sennò dobbiamo mettere i bolino explicit. Va bene allora cominciamo con Reddit. Reddit novità per l'API. Una cosa che non ci saremmo aspettati no? Nei tutti i tempi delle varie casini di Twitter, di tutti i vari social quando iniziano a chiudere l'API. Adesso mettiamo pagamento però Reddit. Vedi Reddit. Invece Reddit. Ma Reddit? Ma Reddit ha scoperto che ha bisogno di soldi per pagare i server. È arrivata la bolletta e hanno detto e mo che facciamo? A parte la battuta è abbastanza verosimile nel senso che si sono proprio lamentati di come l'applicazione loro nativa che comunque non è male anche se molti redditisti puri diranno è però la mia applicazione preferita fa questa e quest'altro. La loro applicazione di genere ha introiti grazie a raccolti dati a mostrare i post sponsorizzati, le pubblicità tutte le altre belle o non belle che siano no non gli fanno introiti. In questo senso con un post hanno cercato di dichiarare che a breve diventeranno a pagamento l'API con un pagamento a consumo parecuo per riuscire a gestire il come dire il mancato introito quindi di fatto non sembra una mossa voluta come quella di Twitter a dare un prezzo di accesso all'API estremamente oneroso anche per poter poi fare applicazioni di terze parti sensate più un modo per dire se vuoi usi la mia app, ti sorvegliasi la pubblicità, se vuoi usare quella di qualcun altro quello lì mi darà un pezzo del suo. Sì in realtà poi è sempre tutto e ancora tutto molto nel fumoso, nel dubbio. E tutto chiaramente mancano le cifre, mancano i numeri che sono quelli su cui poi si potrà capire se i business saranno sostenibili e manca un dettaglio che non è un dettaglio per quanto riguarda il mondo di Reddit, ovvero l'accesso ai contenuti NSFW quindi not safe for work quelli porcellosi, l'ho detto in italiano. Ok, i contenuti porcellosi va bene. Perché da una prima indicazione in questa pagina, in questo post anzi fatto su Reddit, da Reddit ufficiale sembrava che avessero deciso di toglierli come accesso. Di toglierli dall'accesso tramite API? Dall'accesso tramite API. La cosa non è ancora stata discussa, alcuni sviluppatori, fra cui quelli di Apollo, hanno chiesto Lumi e i programmatori di Realiteto stiamo pensando, ci stiamo valutando, diciamo che non è ancora un qualcosa di sicuro, non è un bel periodo per i contenuti NSFW su Reddit o porcellosi come dicevamo prima, perché uno dei siti hosting, imgurl, scusatemi, di immagini ha chiuso la disponibilità a caricare immagini porcellose e che quelli sono in un modo in cui venivano generalmente condiviso su Reddit, quindi è un momento di puritanesimo su questo mondo che potrebbe essere positivo o no, ma questo lo vedremo più avanti nell'intero ecosistema. Però occupa gli sviluppatori perché altri ambienti, ora Reddit è molto più variegato, vario pinto, eccetera, però abbiamo visto, è uno, è rimasto uno dei rifugi per questo tipo di ambienti. Prima di Reddit, ricordiamo Tumblr, nel momento in cui Tumblr ha deciso di essere più sponsor friendly, perché poi il motivo per tagliare pornografia e contenuti per adulti. È sempre la bolletta del server, quello sì. Sì, la bolletta del server, nel senso me la devo far pagare dagli sponsor e gli sponsor non vogliono essere messi vicino a un certo tipo di contenuti, la maggior parte degli sponsor. Sono scelte, però fa parte di quel vecchio discorso della. allora Cory Doctorow la chiamava "la modificazione dei servizi online". Molto più prosaicamente possiamo definirla come i nodi che vengono al pettine, nel senso che nel periodo delle vacche grasse, dei soldi facili e dei finanziamenti a tasso zero, era late motive ricorrente andare di fronte a un tecnologo col grano, che è la definizione del venture capitalist fondamentalmente, e dirgli "guarda ho una cosa figa che piace alla gente", l'altro mi diceva "va beh ma poi come guadagniamo?" "Ma non lo so, intanto facciamo un fracco di utenti che poi eventualmente vediamo se proprio non troviamo un altro modo". Li vendiamo i dati o facciamo pubblicità. Se proprio non troviamo un modo vendiamo la pubblicità. Oggi che i nodi vengono al pettine perché soldi ce n'è di meno e bisogna pagare, come dici tu, le bollette, si stringe di più, bisogna aumentare l'introtito dai pubblicitari, assumo, licenzio 200 ingegneri sviluppatori, assumo 100 pubblicitari che vanno in giro a cercare sponsor e tutte le volte che i pubblicitari torna dicono "ma allora sei andata a parare con Coca-Cola, sei andata a parare con BMW, sei andata a parare?" "Sì, ma hanno detto che loro sono anche disponibili a investire e a spendere da noi". "Ma non vogliono questo, ma non vogliono quello" e quindi il nodo che viene al pettine è "sì va bene, ma tu hai fatto, hai tirato su una marea di utenti con un certo tipo di contenuti compresi quelli per adulti". Oggi nel momento in cui tu li togli non è detto che quella marea di. e Tumblr ha fatto quel percorso lì. Attenzione, Reddit, lasciamo perdere imcur che è appunto il sito di hosting di immagini per i curi Si lasciamo perdere quel programma lì Ma parliamo di Reddit e basta, Reddit non ha dichiarato che togli i contenuti in un site per work, li lascia nell'app, già ora non sono accessibili se non erro dal sito web, e già questo è un interessante punto di partenza. Ma c'è un motivo Cosa vuol dire? Vuol dire che lui vuole avere controllo, vuol dire che. Vuole avere utenti sull'app, secondo me è un modo per dimostrare il revenue sull'app. Qual è la differenza tra la tua app o il tuo sito e l'app di terze parti? Che tu puoi avere un controllo maggiore e dire agli sponsor "vedete, ci sono i contenuti in un site per work, ma noi abbiamo questa serie di dispositivi per fare in modo che se l'utente è profilato in questa maniera, se ha meno di 18 anni, se è così, eccetera, noi siamo in grado di non fargli vedere il porno, per cui. oppure possiamo decidere in 448, dopo domani, di toglierlo da tutta la piattaforma senza dover andare a chiedere, a cercare, eccetera. Va bene, comunque di nuovo, sono sistemi "loosely controlled", cioè controllati col guinzaglio lungo e che hanno avuto successo con gli utenti per un guinzaglio lungo e che poi nel momento in cui bisogna fare i soldi si stringe al guinzaglio, in un modo o nell'altro. Sono piattaforme private che partono dall'idea di "tu tenta e facci quello che vuoi, tanto tutto il libro può fare quello che vuoi" e poi di colpo "ma no, sai cos'è Casa Mia?" Esatto, "doctor" non la chiama l'incittificazione, ma è la stessa concetto. Oggi un po', tante delle notizie che abbiamo oggi in scaletta si giocano su questo filo e sulla risposta, sulla dicotomia tra questi sistemi di grande successo ma chiusi e sistemi aperti. Oggi va di gran moda a parlare di Alternative, Fè Diverso, Mastodon e compagnia come un modo per evitare di finire in questi "cool de sac" come questi ambienti finanziati a Venture Capital e con questo modello di business. Però i sistemi aperti non sempre non sempre riescono a rimanere veramente aperti o avviare questo tipo di problemi. Abbiamo quel bel articolo su Gmail che hai messo tu, tu volevi in qualche modo collegarlo anche al discorso del Fè Diverso, io non ho capito bene anche se tu mi hai scritto qualche riga, ma ho detto "non voglio capire, voglio che me lo spieghi in trasmissione". Infatti, ma io sono stato volutamente antispoiler nei tuoi confronti, ho voluto buttarti l'ilamo. Allora, il collegamento è l'email è il sistema aperto per definizione, però. È il vecchio Fè Diverso, dal mio punto di vista, esatto, e lo dico io ho, e si sa, l'ho già detto più volte, ho un mio server di posta personale perché io voglio avere il pieno controllo della posta, ho un mio dominio di posta nel quale ho il mio indirizzo email, anche se qualcuno prova intanto scrivi su gmail. Ecco perché quando ti mando una mail non mi rispondi mai. Esatto, perché gmail non la uso. Io ho il mio dominio. Perché sul tuo server non arrivano, perché tutti i server del mondo congiurano, dicono "quello lì è uno spammer". Ma infatti, adesso ci arrivo, io ho creduto fin dall'inizio della posta elettronica che avere un indirizzo @libero, @wind, @gmail, @hotmail, quello che volete, mi legasse a un fabbricante, a un produttore, a Google, a Microsoft, a Libero, a chiunque sia e quindi ho deciso che spendo quei 10 euro all'anno di dominio più lo spazio web, poi a volte è stato ospitato su gmail la mia mail, però me la sono ottenuta sotto il mio controllo. Come fai anche tu Franco, frate, in tante situazioni, questa cosa mi ha permesso di spostare poi l'email dove mi è più comodo da un punto di vista di privacy, servizio, controllo e in questo momento ho deciso di avere un server mio, in passato era su gmail, for workspace eccetera. Ho notato che effettivamente nell'ultimo periodo molte volte che mando un email anche se sono risposte a thread o risposte di risposte di risposte quindi persone con le quale ho dialogato parecchio, gmail decide di buttare la mia mail in spam comunque. E' questa cosa che come dire mi stavo dicendo cosa ho fatto di male, quindi vai a controllare i record, vai a controllare le blacklist, vai a controllare tutte queste cose. Pare che sia invece proprio un'abitudine di gmail perché cercando su reddit, cercando per appunto usando chiaramente la sua app nativa, cercando in giro per i vari forum e anche su tutanota che è una piattaforma di mail alternativa fra l'altro, salta fuori come sia abitudine di gmail filtrare qualsiasi cosa non arrivi da gmail stessa o eventualmente da exchange quindi dal mondo Microsoft. Tutto il resto è per definizione spam, un po' perché una volta c'erano i record cifrati dovevi avere l'SMTP tuo, i DKIM, i SPF, lo spicco spaffe, lantani. Visto che tutte queste cose sono gestibili anche dagli spammer ormai, gmail ha detto vabbè se è un mio cliente bene se no vuol dire se uno non ha gmail vuol dire che non è nessuno e quindi anche qui rischio di inshittificazione perché è un servizio open. Attenzione, di inshittificazione del fai diverso ed era lì che volevo arrivare perché il tema non è legato all'email, già mi angoscia questa cosa che io non possa gestire nel mio server di posta, ma che debba per forza finire su google. Ce n'è già abbastanza. Esatto ma già questa è una cosa brutta però vediamola fra dieci anni Mastodon sarà sempre aperto, è un protocollo o activity pub, adesso ci arriveremo a parlare anche di questo però il fai diverso inteso come lo intendiamo oggi quindi un qualcosa estremamente aperto che però arriva una google che ci crea il suo cliente quel cliente diventa grosso, lo usano in tanti, lo usano quasi tutti e di colpo taglia fuori tutto il resto e si torna al mondo in cui c'è facebook e twitter. Ed è questa la mia angoscia leggendo di questa mossa che ha fatto google, che ha fatto gmail, poi vedremo quanto sarà definitiva, probabilmente tutti i vari provider alternativi staranno cercando di far notare che non esiste solamente, soprattutto molte aziende hanno server propri per diversi motivi, però insomma speriamo che questo non sia un. Si è comunque un rischio, hai perfettamente ragione, nel momento in cui un'entità grossa tende a avere una porzione rilevante anche di un ambiente open, è il discorso che facevamo per apple e spotify nel mondo del podcasting, che pur nella loro difficoltà per altri motivi a avere un successo, una rilevanza in termini economici, ricordiamoci il concetto di non puoi monetizzare il network, ma il problema grosso è che nel momento in cui avessero veramente successo, non sarebbe un successo per il sistema open, per il momento, per il podcasting come abbiamo imparato ad apprezzarlo, stessa cosa. È come se una spotify ti lasciasse ascoltare i podcast esterni o una apple podcast, ti lasciasse ascoltare quelli dell'rss, metadoma te li lascia fare perché dice è podcast è aperto, però una puntata sì, una puntata no, non arriva, o finisci una cartella nascosta, oppure quando parte ti dice attenzione a questo contenuto è sbagliato, dopo un po' va beh, dici ok, senti, quello non ascolto più perché è scomodo e ascolto solo i tuoi che invece quando clicco partono subito a bomba, audio fantastico eccetera. Dichiari di rimanere aperto, gmail è una email, quindi un smtp, un imap, un protocollo aperto standard che c'è da 40 anni a questa parte, eppure. È così, è così, non c'è dubbio, però va beh, per il momento lasciami godere di questo piccolo angolo che è il fediverso e che questo piccolo a oggi sinceramente solo gioie, io vivo sul schermo, sul mio grosso schermo in casa, almeno quando sono a casa, sempre aperta la finestra di twitter da una parte, quelle di mastodon più di una perché ho in contemporanea l'account mio, quello dedicato a Castamanti, quello dedicato a Digitalia, e devo dire che a seconda da che parte volgo lo sguardo il mio umore cambia continuamente, perché se guardo nella finestra di twitter. Aspetta fammi indovinare qual è quello che ti porta all'umore migliore, aspetta ci ragiono su un minuto. C'è proprio una differenza di ambiente, di modo di fare delle persone, non so se è un problema di massa e di non massa, se è un problema di incittificazione, se è un problema di sponsor, se è un problema di tossicità della proprietà nuova di twitter, non ne ho la più pari di me. È un po' come quando vai nel ristorante di lusso, poi vai nel bagno e c'è il bagno tutto pulito, allora uno fa attenzione, fa la pipì giusta eccetera, quando invece vai all'autogrill che già devi farla da fuori perché non hai neanche coraggio di entrare, sporchi anche tu di più ma io no, ma io la pipì all'autogrill la faccio dentro perché devi dire così? No lo so, però capito cosa intendo, cioè sei in un posto elegante, carino, confortevole e allora anche tu ti comporti confortevole, lasci pulito, dall'altra parte invece è già uno schifo completamente che dici vabbè anche se viene una goccina fuori, chi se ne frega, anzi, dopo un po'. Non fate la pipì fuori all'autogrill, però insomma. Vi ricordiamo già che siamo qui, vi ricordiamo i nostri contatti digitali di FM @mastodon. è l'account generale della trasmissione, franco solerio @mastodon. ocial, mdsol@livellosegreto. t sono i nostri sui stanze diverse ma tutte che si parlano, noi ci vediamo tranquillamente gli uni con gli altri sul Nelfè Diverso e tutti con gli ascoltatori che vogliono partecipare e scambiare un po' di notizie, sto lavorando, anzi no, non sto lavorando, sto raccogliendo le idee, lavorare è già una cosa molto successiva, sto raccogliendo le idee sul modo di spostare anche il bocchettone delle notizie digitali @_bc al momento è su Twitter, li arrivano tutte le notizie che prendiamo in considerazione durante la settimana per l'inclusione o meno su Digitalia, troveremo il modo di buttarvele anche su Mastodon, c'è il modo, ho già capito che c'è, devo solo mettermi lì e studiare e mettere in pratica la cosa. Cos'altro hai nelle tue giornate? Ah guarda, poco poco, praticamente, ho appena fatto un trapianto di cuore, un trapianto di cuore a Castamatic, stanno, sta andando in, come si chiama, in Sunsetting, il sistema che gestisce il nodo Lightning attraverso cui si fanno tutte le transazioni value for value perché era una cosa temporanea messa su da Podcast Index e Bontaloro finanziato direttamente da Podcast Index per cui ha 500 dollari al mese e oggi ci sono dei servizi alternativi che forniscono API per app di terze parti, c'è questo qui che è bellissimo, sono dei ragazzi, sono europei, sono tedeschi, getalbi. om, datelo a vedere, vi potete aprire un portafoglio Lightning, potete, cosa che fino ad oggi era sempre complicata, potete caricarlo con la carta di credito facilmente, per cui arrivano direttamente lì e poi lo gestite tramite o direttamente nel browser tramite il sito di Albi, vi danno anche una estensione per, non c'è per Safari ma c'è per Chrome, per Firefox, per Safari che lo stiamo studiando, che permette di interagire, di fare app tipo Telepass, no, quelle di cui abbiamo parlato tante volte, finisco su un sito e per leggere un articolo mi pago solo quel articolo, pochi Satoshi e robe del genere, però cosa per me è ancora più interessante è possibile integrarlo dentro le app, per cui nel momento in cui avete un portafoglio, un account su Albi, adesso potete infilarlo dentro Castamatic con la classica autorizzazione o out, quella che ti fa comparire nel browser direttamente la pagina di Albi, dove fate la login e dite "si do a Castamatic questo tipo di permessi", dopodiché tutti i boost, lo stream, tutte le robe che fa Digitalia per ascoltare podcast e contribuire con i meccanismi del Podcasting 2. avvengono sul vostro portafoglio di Albi, sull'account di Albi, senza che il signor Castamatic debba assolutamente fare niente, vedere i vostri soldi o avere qualsiasi cosa, anche se Castamatic va gambe all'aria, Podcasting va gambe all'aria, finché avete il vostro account su Albi, accedete a quello e fate quello che volete con i vostri soldi, li spostate da un'altra parte, eccetera eccetera. Per me è certamente un sollievo, è un'azienda. E quando la potremo provare questa versione nuova? Oggi è uscita, oggi la beta è già con Albi integrata e con i meccanismi automatici di migrazione, per cui se aprite un account su Albi, meraviglioso, si può anche fare da direttamente dentro l'app, quando l'app chiede la login, entrate sulla cosa di Albi e dice "fai la login", ma se non è la login puoi registrarti lì, ma è più comodo farlo certamente dal computer, perché magari chiede qualche dato. Dopodiché Castamatic ha già implementati meccanismi di migrazione, per cui se avete 50. 00 satoshi sul vostro portafoglio vecchio, che adesso si chiama portafoglio legacy, con un tastino lui li aspira da una parte, li ficca dall'altra e tolti quei due o tre satoshi di commissione che sono obbligatori sul Lightning Network, ma parliamo appunto di due, tre, cinque satoshi, sono una roba veramente microscopica in termini. Comunque se hai 50. 00 satoshi, una cifra talmente alta. Una cosa enorme, 50. 00 satoshi. 10 euro! Meno, meno, meno, meno, 50. 00 satoshi, oggi il prezzo del discorso. 10 euro sono 2,50 euro, qualcosa di più di 10 euro. No, 50. Va bene dai. Oggi guarda, io sul mio portafoglio guardavo oggi, io so, ho 50 euro, ho 190. 00 satoshi su questo portafoglio, per cui sì. 12 euro, il prezzo di oggi. Voilà, comunque provatelo se andate su, se siete già, se no dovrebbe esserci ancora link, se non siete sulla beta di TestFlight andate su customatic. om/beta e dovreste essere rimbalzati direttamente sulla pagina TestFlight. Ok, c'era quest'articolo "Can Activity Pub save the Internet?" L'altro "Il futuro dei social media è molto meno social". Rapidamente. Ma allora, sono argomentoni, intanto la prima domanda "Can Activity Pub save the Internet?" mi virebbe da rispondere come sapete "No", ma è una. È la legge di "Non mi ricordo più", sì. No, e in realtà è "Spero di sì", spero che possa essere quello che è stato il WWW o l'email 30-40 anni fa. C'è un protocollo veramente aperto che aiuti a rompere questi monopoli. Ho paura che così non sarà automaticamente. Però è uno dei mezzi, l'unico mezzo che oggi ci vediamo. È il mezzo che oggi abbiamo e mi piace anche molto per come è implementato, non è perfetto, però funziona. Perché Internet ha bisogno di essere salvata? Perché poi nella domanda il concetto è il problema. E torniamo al discorso di Gmail e torniamo al discorso che oggi le notizie passano tutte su uno, due o tre social network. social network, ti ricordi? Qualche anno fa. Fornitori. Qualche anno fa il dramma, il pericolo era la balkanizzazione, che dava un'idea di "è colpa dello straniero". Ecco, se la Cina inizia a mettersi dietro al suo Great Firewall, se la Russia inizia a mettersi dietro alla sua cortina di ferro elettronica, se ogni paese, ogni dittatura un po' grossa, si fa la sua Internet e si stacca o filtra molto la comunicazione, Internet non ha più senso di essere perché non è più la rete delle reti. In realtà. E questo è successo quindi. È un po' successo, ma oggi la balkanizzazione ce la stiamo facendo noi occidentali da sole, semplicemente non è più una balkanizzazione politica. Sì, perché abbiamo preso noi occidentali a dire. È una balkanizzazione economica. Ma anche fisica, pensare di dire "eh, TikTok è bannato" è esattamente quello che Cina si è sempre fatto su Facebook. Sì, ma anche Gmail, dire io alle email che arrivano dal server di Francesco "non le voglio" è la stessa cosa, oppure Elon Musk che dice "io i post di Substack su Twitter non ce li voglio" è sempre balkanizzazione. Noi pensavamo che Internet fosse un posto dove tutti potevano parlare con tutti, la balkanizzazione è "no, adesso iniziamo a tirar su dei muri" e una volta era colpa del nemico, ma il nemico ci va diamo in casa. Quindi, Internet va salvata? Sì, decisamente. Internet è cambiata tantissimo dagli albori, è inutile che rielenchiamo cosa è cambiato. Siamo in una fase in cui ci sono poche grosse compagnie che decidono, pochi grossi stati e ActivityPub sembra tornare in quella direzione di offrire un protocollo veramente libero. Mi è piaciuta molto la mossa di Automatic di WordPress, di creare un plugin gratuito disponibile subito che è un po' l'effetto di Apache quando aveva rilasciato il web server open source e quindi su tutti i computer Linux erano pronti e questa cosa permette di fatto di dare subito un'ampissima diffusione al protocollo. Poi, ognuno sceglierà se utilizzarlo o non utilizzarlo, eccetera, ma questo sarà solamente un qualcosa che si vedrà col tempo. Sarà lui o non sarà lui? Cioè, sarà ActivityPub o meno a farlo? Nei grossi cambiamenti, nei cambiamenti a cui assistiamo in questo periodo, ce n'è uno che abbiamo un po' trascurato, sta venendo un po' fuori oggi. Anche questo è forse frutto di una balcanizzazione, anche questo può essere frutto di una incittificazione ed è quello del successo dei servizi fast, per quello che riguarda i contenuti video in streaming. Cosa sono i servizi fast? Fast è un nuovo acronimo che sta a indicare "free ad supported streaming television", quindi servizi in streaming come Netflix, come Disney+, come Apple TV, ma gratuiti supportati a pubblicità. Quello che in Italia, da un certo punto di vista, è Rayplay, dall'altro sicuramente è Pluto e volendo ci sarà la versione non proprio gratuita, ma comunque a un prezzo inferiore, quindi parzialmente baccata dalla pubblicità di Netflix e così via. Stanno andandosi sempre di più, stanno tornando in realtà, ed è una cosa che a me da utente non piace, non piace tantissimo. A me piace molto questo mondo di. c'è questa scelta di poter guardare dei contenuti senza dovermi sorbire la pubblicità, senza le logiche della pubblicità, la durata, il fatto di avere dei momenti di interruzione per forza, tutte cose che mi hanno fatto godere di un certo tipo di esperienza, con la quale io non sono più in grado di guardare la TV broadcast, quindi ti devi tornare a una cosa simile. Pluto TV, non so se l'avete guardata, è interessante perché ha un sacco di contenuti, è un app, un sito che ha veramente dei bei contenuti. Il problema è che sono broadcast, cioè nel momento in cui vai, vedi tutti i canali, c'è il canale di South Park ad esempio, che ha tutte le puntate in fila e tu vai e ti colleghi e le vedi, però non è che perdi un po' quel VOD, cioè quel poter decidere quando far partire la puntata e poi chiaramente il sostentamento di questi servizi è legato da quella che è la pubblicità, quindi tutto quello che poi sono le regole anche del business, la pubblicità. C'è un articolo che totto il mondo conosce, c'è un articolo che t'ho messo sempre di The Verge che mette un po' l'elenco di quello che c'è negli Stati Uniti, sappiamo bene che l'Europa e l'Italia sono un filino diverse, però intanto Pluto sicuramente è disponibile da tutte le parti e l'elenco è abbastanza lunghetto, per cui come dire, sta spostandosi in quella direzione, forse perché dicevamo una volta "ah, pagavo un po' di Sky, adesso ne pago nove di Netflix, adesso ne pago nove di Netflix, nove di Disney, nove di Apple" Ci sono tanti motivi, uno del motivo è anche quello di fatica da un certo tipo di utenza. Lo vedrai tu, hai due figlie ancora abbastanza piccoli, ma iniziano adesso, beh, il maggiore, Tommaso, quanti anni ha adesso? Otto. Aspetta un paio d'anni. Gli adolescenti oggi hanno un modo di usufruire dei contenuti multimediali molto particolare, bizzarro per noi, in parallelo, tanti contenuti a bassa rilevanza, qui danno poca attenzione, magari la serie TV la guardano 18 volte, le stesse puntate le guardano 18 volte e tutte le 18 volte le guardano superficialmente, perché gli pace più o meno, gli piacciono i personaggi, gli piacciono le ambientazioni, gli piace un po' la storia, ma in realtà lo fanno mentre stanno guardando qualche video su Instagram e contemporaneamente stanno ascoltando la musica, messaggiando, e soprattutto messaggiando quello che hanno, quello che hanno, oggi questi servizi fondamentalmente stanno iniziando a entrare in competizione l'uno con l'altro, con questi meccanismi di multitasking, cioè gli adolescenti vogliono guardare le serie TV, ma contemporaneamente vogliono molto di più restare in contatto con i loro coetanei. Come noi uccidevamo i nostri genitori per avere il motorino, perché era l'unico modo di riuscire di vederci con i nostri coetanei, e loro del motorino non gli frega niente perché ce li hanno su Whatsapp, però su Whatsapp, su Instagram, hanno la fear of missing out, per cui in questi gruppi, nelle chat one on one e nei gruppi, hanno una presenza pressoché costante, questo è una cosa che è molto distraente quando devono fare qualche cosa di serio, di fare i compiti per la scuola, robe del genere, ma è molto distraente anche quando, che ne so, Netflix vi vuole tenere attaccati a questa cosa lì, perché alla fine dei conti, se durante una puntata di una serie di tv, devi leggere 40 messaggi che ti arrivano su una chat di compagni di scuola, non riesci a seguire la puntata, e quindi la puntata guardi 18 volte, e quando è finita la puntata, che cosa fai? Ne guardi un'altra stessa serie, e quando finisce la serie, che cosa fai? Ricominci la stessa serie, perché? Perché non hai il tempo, e alla fine dei conti non te ne servono così abbastanza, da cercare un'altra serie che ti interessi, che ti piace, ok? Per cui questa fatica, quello che per la generazione precedente era un plus, dire "basta, non sono più condannato al palinsesto che decide Canale 5, ma mi scelgo io cosa guardare", è un controsenso, ma oggi diventa controproducente, è una fatica, e il flusso continuo del palinsesto, se non è quello della Rai deciso via le mazzini, ma è quello di un canale con un tipo di programmazione che può interessare, eccetera, è molto meglio, per certi versi, perché io so che arrivo a casa da scuola, sono stanco, mangio veloce, perché tanto oggi da scuola si esce alle due e mezza, la prima cosa che devo fare è continuare a essere in contatto con i miei compagni con cui mi sono appena salutato a scuola, e cosa faccio per avere quel sottofondo con la compagnia? Attacco un canale in streaming, un canale in streaming continuo, come quelli che dicevi tu, che mi danno i contenuti, magari gli stessi che guardano anche i miei compagni, così ne parliamo, insomma è il flusso e il riflusso, credo che questo continua. È un ritorno alla tv generalista? Non necessariamente generalista, perché il canale può essere anche monotematico. No, vabbè, i canali sono di più, ma. Il canale anzi spesso è monotematico, no, cioè, film e serie tv di vampiri innamorati alla mattina, alla sera. Mamma mia. Mamma mia, però oggi se vuoi fare i miliardi devi fare quei contenuti lì, perché i cosi, guarda quei contenuti lì. Amici della diretta, vi ci perdete un attimo perché devo fare un reboot del server della diretta che per qualche motivo non ce la fa più, ecco. Ok. Siamo soli, Francesco, siamo soli con quei poche decine di. Bellissimo, possiamo parlare male? No, sono rientrati, eccoli. C'è più che altro, ci sono qualche migliaio di ascoltatori che ci ascolta poi in podcasting a quelli lì, non possiamo scappare. Esatto. Lo sai che non tagliamo niente. Allora, io capisco che sicuramente poi il tuo punto di vista è su un'età decisamente più elevata di quella dei miei figli, ma c'è anche un pensiero, quello del fatto che comunque i bambini di oggi, i ragazzini di oggi crescono in un mondo in cui non sanno cos'è la pubblicità su. però finché non hanno un contatto con YouTube, non sono abituati alla pubblicità perché effettivamente i canali per bambini di un Netflix, un Disney, eccetera, sono completamente senza pubblicità e questa cosa è molto positiva perché chiaramente non mette le menti dei bambini all'interno di questo e le rare volte in cui mi accorgo con Tommaso di vedere dei contenuti che abbiano una pubblicità ma anche solo il cinema che a metà si interrompe, all'inizio ci sono i trailer pubblicitari, mi dice "ma perché ci sono queste cose? Io sono venuto a vedere Super Mario, perché c'è il trailer di un altro film prima?" ed è un'ottima domanda per cui non lo so. È in un'età però in cui si fa ancora quelle domande, secondo me nel momento in cui entra nel loop adolescenziale "ho poco tempo e devo far. Ho poco tempo e ho pochi soldi" "Ho poco tempo e ho pochi soldi" "C'è anche quello" "Dò poca attenzione al contenuto perché sto facendo altre 18 cose contemporaneamente, se poi passano tre minuti di pubblicità quasi non me ne accorgo, anzi è contento il pubblicitario perché il suo messaggio è quasi subliminale, mi condiziona quasi in uno stato di maggiore vulnerabilità. Vediamo, sono mutamenti interessanti e questa è veramente una svolta che non mi sarei mai aspettato che ci fosse questa onda di riflusso dal mondo dello streaming on demand e dei vari servizi alla Netflix però vediamo, vediamo, è interessante. Mi lasciate due minuti per ringraziare il nostro sponsor squarespace. om una soluzione completa per creare e gestire il tuo sito internet. Squarespace è facile da usare, non hai bisogno di installare plugin, vi basta trascinare gli elementi desiderati dal pennello di controllo direttamente sulle pagine, immagini, gallerie, portfoglio, mappe, player, video, tutto quello che volete lo mettete esattamente nella posizione in cui comparirà ai visitatori del vostro sito. E poi è fully managed che significa che non c'è da preoccuparsi di aggiornamenti, bug fix, protezione da piratazzi, script kiddies vari. Lo staff di Squarespace si occupa di tutta la manutenzione di tutti gli update per noi e inoltre Squarespace include centinaia, include strumenti per la creazione e la realizzazione di negozi online completi tant'è che centinaia di migliaia di negozi online oggi usano Squarespace come propria piattaforma. 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La sorpresa si chiama Digitalia, voi dovete ricordarvi di aver ascoltato e sentito parlare di Squarespace su Digitalia perché Digitalia è anche il codice coupon che vi dà diritto a 10% di sconto sul prezzo del primo anno di abbonamento o sul prezzo del primo anno di un nome di dominio perché Squarespace vi permette anche di acquistare, di scegliere, di trovare, di acquistare il nome di dominio che desiderate. Per cui ricordatevi Digitalia 10% di sconto, codice coupon su Squarespace, 10% di sconto sul primo anno di abbonamento. Grazie a Squarespace per aver sponsorizzato anche questa puntata di Digitalia. Andando avanti, hai seguito il discorso della campagna Italia Open to Meraviglia? Ci sono state un po' di polemiche come tutto ovviamente, tutta è occasione di fare polemica oggi, questo, il bello e il brutto della rete, una macchina per le polemiche. Allora, beh, intanto le polemiche sono arrivate molto velocemente in una fase ancora in cui probabilmente non era la cosa necessaria ma da lì c'è stata poi una valanga di meme, di polemiche sempre più divertenti. Vediamo un po' di riassumere. Il Ministero del Turismo qualche, più o meno una settimana fa abbondante, ha promosso con una grande agenzia di comunicazione armando testa, quindi non col famoso mio cugino di cui tanti hanno fatto ironia, questa campagna chiamata Italia Open to Meraviglia. È una campagna mirata a diffondere il concetto di turismo in Italia all'estero, quindi il pubblico, il target è sicuramente non siamo noi ma sono gli stranieri, proponendo con un personaggio iconico, un particolare influencer di cui poi vedremo, le meraviglie del nostro paese dicendo venite a vedere appunto le meraviglie, Open to Meraviglia in questo caso, che ci sono in Italia. L'influencer di cui parliamo, che è protagonista di questa campagna è niente po' di meno che la venere di Botticelli. Da qui iniziano a esserci un po' di cose che sono andate storte, della polemica sui soldi che servono poi di fatto per pagare affissioni, banner, passaggi dei video negli aeroporti e così via. Ma come dire, l'idea di questo virtual influencer ricreato da un'opera meravigliosa, si è trasformata alla fine in tre fotomontaggi neanche troppo, come dire, riusciti su dei post per Instagram, quindi una cosa un po' curiosa. Ci sono stati poi scivoloni sui social, non so se hai visto che la campagna dice "mi troverete su tutti i social come Venere Italia 23", giustamente non su Twitter, e quindi un simpatico utente si è registrato come Venere Italia 23 e sta iniziando a postare post tipo "Ah, Italia. t è un sito italiano ed ospitato a San Francisco", che bello, garante, cose del genere. Oppure ricordarsi di registrare tutti gli account è sempre una cosa positiva, fa un po' di facile ironia. Siamo al limite del trollaggio, eh, siamo. Sì, decisamente. Poi meravigliosi errori di traduzione, pensate a traduzioni letterali di nomi di città in tedesco, "prato" che diventa direttamente la traduzione letterale e così via. Poi, "lago", vabbè, ci sono nomi di laghi come il lago di Misurina che diventa il lago di Misurata che è da tutt'altra parte nel mondo. Insomma, tanti piccoli errori. È vero che è una campagna non ancora lanciata ufficialmente, però, come dire, dal momento in cui è stata promossa, forse c'è stata una grande attenzione, forse memoryditalia. t ci siamo. Non lo so, diciamo che qualche scivolone è stato fatto, non sono degli scivoloni così drammatici. Devo. dobbiamo riconoscere però che in Italia abbiamo un atteggiamento, ecco, non necessariamente positivo. Nel momento in cui qualcuno fa qualcosa, automaticamente si trova di fronte a. chi ha vinto questa palta e si è messo al lavoro per la realizzazione di questa cosa è lo studio testa. Io con lo studio testo ho avuto un solo. in una sola occasione ho avuto a che fare quando ero appunto. ne parlavamo proprio la settimana scorsa quando ero. lavoravo all'immunologia dei trapianti e mi hanno dato l'impressione, erano venti anni fa, mi hanno dato l'impressione di persone di una preparazione e di una capacità creativa quasi terrificante, ecco, non erano direttamente allo sbaraglio, erano esattamente all'imposto dello spettro, erano proprio top class, world level. A un incontro preliminare informale, a una cena, dopo che noi avevamo sclerato, dovevamo. volevamo un logo perché stavamo facendo questi software, volevamo per i trapianti e volevamo iniziare a far uscire tutto con un'immagine univoca, volevamo fare un logo che desse un'idea positiva del fenomeno dei trapianti, della donazione di organi dei trapianti e ti dico che tra di noi, tutta gente, laureati, geek, gente che programmava lì dentro all'ambiente eccetera, abbiamo sclerato per mesi a cercare di capire come poteva essere un logo per una roba di trapianti perché non è facile pensare a una roba come un trapianto, che è una roba di trapianti, e fare un logo. Ecco appena abbiamo nominato questa cosa, questa cena informale con un amico del mio prof dei tempi che lavorava per lo studio testa e lui prese il classico tovagliolo di carta e disegnò fondamentalmente una linea diceva questo immaginate lo verde, questo il prato, sopra il prato c'era una mano che porgeva un fiore, molto stilizzato, il fiore era il ramoscello verde, una fogliolina verde e sopra in rosso al posto di una rosa c'era la forma del cuore, è una cosa che quando l'ho fatta in due secondi ci sono venuti i brividi a pensare a quanto cacchio era facile e quanto però ecco ci vuole un certo tempo. E' sempre facile se lo vedi fare da uno bravo. Esattamente, non so poi era il periodo in cui io mi sono allontanato da quell'ambiente lì, non so se poi quel logo è diventato veramente, è stato utilizzato, implementato, migliorato in qualche modo, però ecco l'unica volta che ho avuto a che fare con lo studio testa ho visto dei professionisti e quindi poi tu oggi mi dici che questa campagna non è ancora neanche stata lanciata ufficialmente, magari hanno fatto dei lanci parziali per testare il terreno. Si, se non mi sbaglio il primo video uscito era nella fase di presentazione della campagna ma non di realizzazione. Diciamo che ecco forse una campagna e la pecca se proprio dobbiamo trovarla e non voglio essere, stavo solo elencando prima tutto quello che si è visto in giri in questi giorni, ma se vogliamo essere come dire un po' critici che una campagna del genere in un momento comunque storico in un'Italia come la nostra che comunque è attenta a queste cose, ci sono stati tanti scivoloni in passato, ecco non curare con grande attenzione proprio certe cose che portano al trollaggio, magari si poteva essere tutto più gestito, ma non è neanche ma. è la classico errore di ortografie in un testo scritto benissimo che però. ma è così drammatico? No, poi non è l'obiettivo, non siamo noi gli obiettivi di questa campagna. Oliviero Toscani diceva basta che se ne parli, quando faceva le campagne pubblicitarie con le due suore, la suore e il prete che si baciavano quando quell'altro ha messo il preservativo, non mi ricordo su quale obelisco, forse a Parigi non mi ricordo, cioè alla fine parlatene male e basta che ne parliate, può essere anche il trollaggio. Diciamo che vedere queste cose sempre con una nota di critica, di biasimo, come dire ecco sempre sei tutto schifo eccetera e piuttosto che magari rimboccarsi le maniche, dare dei. no, l'esempio classico come hai detto tu, vi siete dimenticati di registrare il coso su Twitter, l'ho fatto io e ve lo regalo, e ve lo regalo, vi siete dimenticati prima che qualche malintenzionato lo faccia eccetera, ce l'ho qua, se avete bisogno scrivetemi, ve lo cedo immediatamente. Quello è, però noi italiani abbiamo sempre un basso concetto di tutto quello che viene dal nostro, dal palazzo, dal potere, dal nostro coso e quindi anche questo è. Però se non funziona, se la campagna Open to Meraviglia non funziona, forse alla fine è meglio, perché, perché i meccanismi della rete, influencer, Instagram e robe del genere applicate al turismo in Italia fanno bene, ma fino a un certo punto. Michele ci ha mandato, credo oggi, un articolo su Vox, molto molto interessante, di questo, di questa anzi giornalista di Vox, che è andata a Positano, se non ricordo male, e ha detto fondamentalmente internet ha incittificato anche il turismo, perché fondamentalmente c'è una grossa concentrazione, ovviamente turismo oggi è in fase di espansione mostruosa, per un paio di motivi fondamentali. Lo era già da un po' di anni per l'allargamento del benessere in determinati paesi. Dopo la battuta d'arresto della pandemia, anche quelli che prima non viaggiavano, è venuta a voglia, si ha mai che ci chiudono in casa di nuovo per qualche, per qualche decennio e quindi nelle mete turistiche si è visto un riflusso e un aumento, anzi degli afflussi, enorme. Ma dove? Specialmente nelle zone che sono particolarmente pubblicizzate e oggi la pubblicità dove si fa? Si fa in un modo o nell'altro su Instagram, su Facebook e compagnia. E quindi diceva fondamentalmente questo tipo di glamorizzazione di tutti gli stessi posti, perché dove vanno non solo per pubblicizzare il posto, ma ancora prima per pubblicizzare la propria immagine, credo sia proprio legato a questo culto del glamour, del fenomeno degli influencer. Il influencer per fare di sé stesso un influencer di un certo tipo, deve far vedere un certo tipo di stile di vita e questo stile di vita comprende la foto fatta a Portocervo, a Positano, di fronte al monumento particolare eccetera, che poi è un foto, è un turismo mordi e fuggi, però tende ad aumentare enormemente il turismo, ma tutto negli stessi posti, per cui con i meccanismi che abbiamo visto, questo ovviamente non dipende solo e unicamente da questo, ma contribuisce a esasperare un problema che abbiamo già visto di concentrazione fondamentalmente. Abbiamo parlato qualche tempo fa di Venezia che voleva fare gli accessi a numero chiuso alle 5 terre, so che stanno studiando dei meccanismi del genere, perché a un certo punto la terra si sgrettola fondamentalmente, oltre a un certo numero di accessi, oltre a peggiorare l'esperienza dei singoli turisti, c'è anche proprio un rischio di. Io sono stato nel Grossetano in questi giorni, dove c'è la famosa Cala Violina, che è una caletta meravigliosa e lì è ad accesso numero 80 anni ormai, proprio perché è anche bello vederla come tanti altri posti, per quello che è, cioè quella caletta si sente il rumore della sabbia, ma se tutti urlano e giocano a palla, racchettoni, eccetera, non riesci, non puoi godertela. Per cui, da una parte è giusto, dall'altra, ecco, questo articolo di Rebecca, lei è andata a visitare Positano, nello specifico, chiamandola la capitale del mondo di Instagram, perché lei si è fatta un'idea, prima di partire, americana, di un posto, per le foto che ha visto su Instagram, per le foto degli influencer, quindi questa meraviglia patinata, sempre col sole, sempre in ordine, con foto scattate da questi hotel, piscine meravigliose, per poi trovarsi lì e dire "sì, io però sono una giornalista, l'albergone non riesco a permettermelo, quindi sarò in un AirBnB, che avrà il lavandino mezzo scrostato, forse non è quello esattamente quello che mi aspetto" e l'esperienza IRL, in real life, cioè nella vita vera, non è stata forse la stessa e in questo senso ci si è trovata probabilmente delusa, ma è comunque una meraviglia, Positano è un posto splendido, quindi non è. Sì, tu ti dici il confronto tra il glamour patinato delle foto, ma a me sembra che abbia dato più fastidio l'affollamento proprio, perché quello di cui parla tanto è il discorso dello scarso servizio dato dall'eccessivo affollamento, quando poi vai magari in un posto a 10 km, vai a Vietri, che è bellissimo e ha delle altre cose bellissime e non trovi quasi nessuno e non c'è paragone come concentrazione di turisti, perché semplicemente questi pochi posti qui sono fondamentalmente sugli account di tutti gli influencer più in voga di quel momento. Quindi quest'estate tutti a Vietri, tutti gli italiani a Vietri, andiamo a fare l'invasione. In coda Calaviorina, Porcellone tu che sei andato a Calaviorina, bel posto. La spiaggia a fianco a proposito è ancora più bella. Cala, aspetta come si chiama? Io ero fuori in mare che facevo regate, un paio di anni fa eravamo lì e Eloisa ha fatto tutta la passeggiata, è arrivata a Calaviorina, ma di fianco facendo tutta la costa. Cala Martina. No, non è neanche Cala Martina, adesso tra un po' con la latenza del buffering Eloisa sicuramente ci sta ascoltando, ci scriverà sicuramente tra pochi minuti vi dico come si chiama la spiaggia a fianco, che è più bella di Calaviorina, che è considerata una delle 5 spiagge più belle del mondo. Non chiedo a te Franco, chiedo a Eloisa che ci sta ascoltando, ma è instagrammabile? La spiaggia. Che me frega di andare in un posto dove non posso fare la foto su Instagram. Cala Civette, la spiaggia degli innamorati. Fantastico. Non ci sei, ti tocca tornare in Toscana Francesco, ti tocca tornare in Toscana. Ti tocca tornare. Non c'è due senza tre, quindi. Ti tocca tornare da quelle parti. Open Source, a rischio in Europa. Una legge potrebbe rendere responsabili i programmatori per il codice non sicuro. Il Cyber Resilience Act, o CRA, è questa legge che è in discussione in fase di proposta, manca ancora un mesetto prima di portarla agli emendamenti e poi iniziarà la discussione. Quindi siamo nel classico iter registrativo, ma sta una legge che nasce con una buona intenzione, quella di responsabilizzare i produttori di software nella consegna di prodotti che siano sicuri. Noi abbiamo spesso detto "Ah, il router che arriva, la password default che admin, admin, nessuno la cambia". L'idea è, se ci sono vulnerabilità, se ci sono rischi per la sicurezza, rischiano di diventare responsabili i produttori del software. E fin qui l'idea è molto buona. Il problema è che se ne sono accorte, in particolare la Python Software Foundation, ma anche altre fondazioni famose nel software libero come la Kripps Foundation e molte altre, il modo in cui viene definita e viene scritta questa legge dà rischio che i programmatori open source siano responsabili di quello che viene fatto con il loro software. Una persona fisico-giuridica diversa dal fabbricante e dal rimportatore o distributore che effettua una modifica sostanziale del prodotto con elementi digitali è considerato un fabbricante, ai fini del regolamento. E questa frase, io non sono chiaramente un giurista e questo chiedo a chi è più esperto di noi, ma evidentemente alla Python Software Foundation lo sono, sembra avere questo rischio. La Python Software Foundation, Python è uno dei linguaggi più utilizzati, soprattutto in un certo tipo di mondo open source, quindi open source, e in questo senso loro dicono non è che chiunque usi Python, poi a quel punto se c'è un problema di sicurezza, se c'è un problema è colpa nostra. Noi stiamo guadagnando perché di fatto la Python Software Foundation organizza convegni, è una fondazione senza scopo di lucro ma in cassa, grazie a delle sponsorizzazioni, soldi che utilizza poi per pagare lo sviluppo. Dice, noi non è che grazie a questo diventiamo lucro per quello che è questo regolamento e quindi responsabili di qualsiasi software, di qualsiasi prodotto che ti arriva in casa e contiene Python, quindi tutti, etc. Questa cosa è stata segnalata in alcune lettere aperte e staremo a vedere. È un argomento che mi lascia abbastanza perplesso, nel senso che per certi versi è auspicabile, no? Un certo tipo di responsabilità. Il difficile è andare a capire fino a che punto può arrivare la responsabilità e quanto. Io sono d'accordo che se Microsoft fa un software e quel software deve lavorare in una determinata maniera, questo avviene già per software di tipo diverso, ma se il software dell'avionica di un aeroplano ha un problema e fa cascare l'aereo, l'azienda che ha scritto il software è perseguibile. Io ho lavorato in ambito software medicale, che è un software che richiede il marchio CE. È lo stesso marchio che trovate sui prodotti, sui cerotti, sulle medicine. Ed è corretto, perché da quel punto di vista è un software che viene fatto in un certo modo, come quello di avionico, come quello degli autotrasporti, per garantire risultati, performance, e con delle responsabilità. E se il software è un borsellino bitcoin? Allora, al momento le parti regolamentate sono poche e molto ben definite. Il problema però va anche su che cosa vuol dire applicare la stessa logica al software open source? No, no, source. Open source. Grazie. Corretto. Cioè software che magari ha anche cicli di sviluppo molto più frequenti, in alcuni casi senza un lucro diretto, addirittura senza lucro. Sì, sì, certo, certo. È difficile, però un qualche un qualche punto di incontro lo dobbiamo trovare, un qualche punto di maggiore responsabilità. Oggi fondamentalmente se utilizzando Windows ti si seccano le gonadi e rimani sterile, sono cavoli tuoi, perché nell'Eula c'è scritto che la responsabilità è tua che hai deciso di installare quel software lì, e sono assolutamente cavoli tuoi. E ovvio che questo tipo di atteggiamento, questa situazione a livello legale, porta delle storture, porta delle cose che che porta una. Però. Prego. Cioè la qualità del software. Prego, vabbè. Scusami, provo a darti. Windows, il momento in cui lo compri, non sai, lo abbiamo detto spesso, com'è fatto dentro. Certo. Per cui devi fidare di Microsoft. Ecco, ok, ok. Nel momento in cui prendi un codice open source, per la sua stessa definizione, stiamo parlando di un software free, un software in cui hai il sorgente. In quanto fabbricante, noi abbiamo sempre detto "Ah, che bello, il kernel di Linux, se voglio me lo leggo". Mi piace questa soluzione, nel senso che se tu vendi una scatola chiusa e quindi l'utente non può guardarci dentro, devi garantire che funzioni in una determinata maniera. Se non vuoi questo tipo di oner, devi pubblicare a codice aperto e a quel punto lì hai meno oneri perché l'utente o una comunità di utenti è in grado di valutare quello che hai fatto e di mettere l'utente al riparo da questo tipo di rischi. In questo senso qui ci sta di fare una legge più severa, ma con una specie di lascia passare per… Contemporaneamente, il fatto che uno utilizzi un software con sorgente aperto, deve avere una certa responsabilità nel sincerarsi che quel sorgente contenga il software giusto? Certo. È troppo comodo prendere la libreria da GitHub e utilizzarla senza chiedersi come sia fatta dentro. Poi è impossibile garantire tutto il contenuto di un software. Secondo me diventa un qualcosa di estremamente complesso. Sono sistemi enormemente complessi. Oggi la tecnologia ha portato la possibilità di creare cose estremamente complesse senza un'organizzazione estremamente complessa. Fino a poco tempo fa, per fare una cosa enormemente complessa, un aeroplano dovevi essere Boeing e avere una struttura enormemente complessa. Oggi, grazie alla usabilità, alla componibilità del software, può fare una cosa enormemente complessa anche un singolo individuo, che però difficilmente può avere il controllo totale su tutta la complessità e quindi escludere o garantire un certo tipo di sicurezza. Jack Dorsey in questo periodo sta difendendo in qualche modo una situazione analoga, ribaltiamo, di responsabilità di sviluppatore open source. Allora, in un modo ancora più open paradossalmente. Qua stiamo parlando di Bitcoin in particolare e del fatto che quindi il Bitcoin, la causa, volge a capire se il Bitcoin è veramente distribuito o è in qualche modo centralizzato. Sì! In questo senso, è stata aperta da Craig Wright, questo australiano ha perso tutti i suoi soldi, ma 5 milioni di dollari in Bitcoin, perché ha perso le chiavi e ha rubato le hard disk, e lui dice "Bitcoin, i programmatori originali open source di Bitcoin devono risarcirmi perché devono recuperarmi le chiavi". In questo senso, è un attacco chiaramente molto forte, legale, nei confronti di una dozzina, se non mi sbaglio 11, una cosa del genere sviluppatori che hanno contribuito a formare il protocollo Bitcoin Core, ma che non è che per questo siano né detentori delle chiavi, né comunque… No, allora il discorso della non reversibilità è in situ nell'algoritmo ancora prima che nel codice, proprio nel design del prodotto. Il personaggio è già particolare, Craig Wright è quel personaggio che dal 2015-16 sostiene di essere Satoshi Nakamoto, te lo ricordi? Ne abbiamo già parlato su Digitalian. E quindi si può autodenunciare da un certo punto di vista. Ecco, già il fatto che lui oggi critichi e faccia causa agli sviluppatori del codice del demone, del server Bitcoin che oggi è distribuito e che oggi viene utilizzato, fondamentalmente è come dire "No, non sono Satoshi Nakamoto". In qualche modo, una persona che si mette contro a questo tipo di concetto e dice "No, il Bitcoin non dovrebbe essere progettato così, non dovrebbe avere, è sbagliato che abbia un meccanismo di irreversibilità" vuol dire che anche filosoficamente non può essere Satoshi Nakamoto perché il white paper di Bitcoin parlava proprio di un sistema per fare in modo che i pagamenti siano crittograficamente, matematicamente irreversibili. E quindi è proprio nel concetto fondante perché mi sono messo a studiare Bitcoin? Perché abbiamo bisogno di un sistema che non possa essere manipolato e che i pagamenti non possano essere tirati indietro una volta che vengono fatti. E quindi già uno che va a fare una causa e dice "No, vi faccio causa perché Bitcoin dovrebbe essere reversibile perché voglio i miei soldi indietro" già ti dice "Faccio causa ai programmatori Bitcoin" Ma tu non sei Satoshi Nakamoto. Forse sì. È un pallonaro, fondamentalmente è un pallonaro. E oggi fa la causa non solo agli sviluppatori ma fa la causa anche al sistema. Dice "Se alla fine dei conti il consensus avviene tramite n entità che sono molto consolidate" perché oggi il mining fondamentalmente è consolidato in non pochissime ma abbastanza poche entità. Dice "Basta che il 50% di loro decidano e si può fare un rollback e ricominciare da un momento della catena antecedente a quando mi sono stati fregati i soldi e quindi mi ridanno i soldi e si riparte di lì". Però ecco. Il problema di tutto questo però Franco è che noi stiamo ridendo di questo personaggio che sembra essere abbastanza così che ci sta a provare. Però il caso è stato aperto. È stato dismisto. Cioè hanno detto "No vabbè non ha senso il caso" finché però la Corte d'Appello Inglese ha annullato la decisione. Quindi in questo momento il caso è di nuovo aperto e dovrebbe andare a processo nel 2024. Quindi noi l'abbiamo vista come uno che "Sì vabbè dai fa e briga" però i giudici invece stanno andando avanti su un processo. Quindi siamo a un processo su un processo che è stato annullato e quindi rischiano questi programmatori perché il vero dubbio è se Bitcoin sia decentrato o no. Certo. E in effetti anche qui è un qualcosa che è in mano a quanti veramente Bitcoin. E probabilmente è lì che si giocherà il tutto. Cioè dimostrare che siano pochi o chiunque. Cioè se veramente anche sul computer di Franco Solerio gira tutto il codice di Bitcoin e quindi è veramente decentrato oppure no perché sono pochi attori. Ed è pericoloso il tutto. Jack Dorsey si è infilato qua dentro per aiutare questi sviluppatori. Jack Dorsey ha un fondo, ha un fondo, ha istituito un fondo di alcuni miliardi, di alcuni milioni di dollari un po' di anni fa. Ha preso le monetine che aveva nel portafoglio fondamentalmente. Tutto per la difesa, per la difesa degli sviluppatori che lavorano nell'ambiente delle criptovalute. L'ha fatto proprio per quello. Lui crede molto nel futuro, nell'effetto democratizzante delle criptovalute e ha investito. E quindi qui ha visto fondamentalmente che cosa ti dice? Che tutta questa storia, che il problema grosso di Richard Wright e il problema grosso di questa causa nel mondo moderno, basta che ci sia un cretino con i miliardi e possono succedere dei grossi casini. E credo che non sia l'unico esempio negli ultimi mesi in cui abbiamo visto un problema del genere succedere. E allora. Non mi ci pensare, non mi viene in mente proprio niente. E allora serve un altro cretino o meno cretino con altrettanti miliardi che si mette in mezzo e dica "Oh io sono il paladino dei buoni" e mi mette a difendere fondamentalmente. È sempre stato un po' così il mondo. Ma nel momento in cui si finisce a litigare per tribunali purtroppo il peso maggiore ce l'ha proprio la quantità di denaro. Il paladino con i miliardi che ce l'ha di più. Il paladino con i miliardi me lo vedo bene anche da far generare da migliore per la competizione. Fai partire il migliore che abbiamo già deciso. Vabbè. E allora facciamo una ringraziata ai produttori esecutivi, dai. Produttori esecutivi la linfa vitale di Digitalia che si sostiene un po' con gli sponsor ma soprattutto con le donazioni dei nostri ascoltatori. Ricordiamo che assimiliamo Digitalia a una trial gratuita proprio come il software ve lo diamo gratis vi ricordiamo che lo ascoltiate gratis che lo proviate, che lo assaggiate che vi piaccia ma nel momento in cui vi piace vi chiediamo di contribuire volontariamente noi non vi obblighiamo né a una cifra né a una cadenza ma vi chiediamo di contribuire economicamente. Nel mondo del podcasting 2. si chiama value for value come quello dei cestini di fragole al bordo della strada senza un sorvegliante voi prendete il cestino e lasciate i 10 euro perché c'è scritto 10 euro lì sul cestino e siete voi i primi antisociali a prendere le fragole senza lasciare i 10 euro nel cestino bene, noi non vi scriviamo neanche 10 euro sul cestino ci affidiamo al vostro buon cuore e in cambio continuiamo a lavorare per voi oltre a. scusate i residui della tosse oltre a ringraziarvi in ogni puntata come farà adesso Franz per darmi un pochino di respiro bravissimo Franco allora iniziamo a ringraziare i produttori con coloro che ci mandano i satoshi tramite il value for value delle varie applicazioni tra cui Castamatic Alessandro Varesi con 1. 37 satoshi Capitan Arloc vai col dito niente è stato 4. 12 satoshi e Nicola Gabriele D con 1. 74 gruppo dei Perpetual Executive Producers quelli che tutte le settimane ci fanno una donazione qua sono la maggioranza di loro doppi perché la settimana scorsa abbiamo avuto lo speciale quindi è saltato il blocco dei donatori li recuperiamo ora ma sappiate che sono un po' della puntata scorsa un po' di questa se non avete ascoltato un bel podcast una bella puntata speciale con due fanciulle di cui si parla di temi pruriginosi ringraziamo quindi Manuel Zavatta per il suo 1 euro + 1 euro Davide Tinti per 1 euro + 1 euro Andrea P. con i suoi 2 euro e Nicola Gabriele D. con 2. 1 e 2. 1 grazie a tutti ringraziamo poi Luca Cipollone che ci fa una donazione da 1 euro Andrea Scarpellini 1 euro ogni mese Alex Spagnotta 2 euro e Marco Mandia con 2. 2 euro di donazione singola che fa parte del suo codice e ci ha scritto dicendoci che il primo indizio con 3 punti spazio 0 e lo spazio è un errore sarà vero? non sarà vero? dove ci ha scritto? me lo sono perso dove c'è scritto? su Slack? ce l'ha scritto su Slack confermandoci la teoria mi dice che quello non è così però ci starà gettando fumo negli occhi? non lo so questa puntata è 2. 2 grazie Marco perché ci riempie anche svegli da questo punto di vista andiamo avanti con la donazione di 3 euro di Edoardo Zini e tutte le donazioni ricorrenti 3 euro ogni mese da parte di Andrea Malesani, Fabio Brunelli, Giacomo Cipriani Alessandro Grossi, Fabrizio Reina, Marco Traverso IGIA Tecnology di Desposito Antonio Fabio Zappa, Gianluca Anucci, Simone Magnaschi Paola Bellini, Valerio Bendotti, Matteo Sandri Giuseppe Marino, Luca Di Stefano, Mattia Lanzoni Giulio Magnifico, Paola Danieli, Nicola Bisceglia Riccardo Perruzzini, Danni Manzini, Roberto Esposito Diego Venturin e Paolo Boschetti mitici, grazie donazioni singole da 3,21 euro quindi con anche l'aggiunta delle fee di transazione da parte di Davide Bellia, Elisa Emaldi e Marco Crose insieme, grazie a tutti e due e ringraziamo il gruppo delle donazioni ricorrenti di 5 euro tutti i mesi che iniziano con Adriano Guarino e continuano con Ivan Bannicelli, Edoardo Volpi-Kellerman Andrea De Lise, Enrico De Anna, Massimo Pollastri Alessandro Lago, Antonio Manna, Roberto Basile Paolo Massignan, Flavio Castro, Antonio Gargiulo Douglas Whiting, Dardi Massimiliano Mirto Tondini, Stefano Gusto Innocenti Roberto Tarzia e Matteo Molinari mitici, mitici, Tarzia direi Roberto Tarzia grazie Roberto scrivici prima o poi con l'accento direttamente in momento dei grandi produttori della puntata 672 ringraziamo Marcello Marigliano, Maurizio Galluzzo e Tre Trattini, tutti loro per la loro donazione ricorrente di 10 euro ogni mese mitici, grazie di cuore, grazie davvero mi raccomando i sistemi sono sempre tanti Satisfay, PayPal, Bonifico Bancario, Bitcoin o i meccanismi del podcast in 2. provatevi la beta di Castamatic nuova che è ancora più facile se prima c'era lo scoglio di caricare il vostro portafoglio Satoshi portafoglio Bitcoin, andare a cercare chi s'adora oggi con Albi è diventato tutto molto più semplice può essere il modo per iniziare e col podcast in 2. è anche più facile non bisogna ricordarci settimana dopo settimana uno si imposta un valore adeguato di streaming dice, c'è anche, Castamatic ad esempio vi dice anche la quantità in euro quando voi mettete 80 Satoshi al minuto di streaming vi dice, questo vuol dire che paghi 80 centesimi per un'ora di trasmissione dice, no, beh, digitalia un'ora, un'ora e mezza voglio pagare 3 euro come i produttori esecutivi di perpetua dice, allora metto 200 Satoshi al minuto e roba del genere, potete modularlo e poi lo lasciate lì sapete che se ascoltate digitalia contribuite se non ascoltate digitalia non contribuite se saltate un segmento perché non vi piace in quel momento non contribuite contribuite solo per quello che ascoltate che credo che sia il meccanismo più democratico, più giusto e più equo però ovviamente se vi va bene PayPal, se vi va bene Satispay il Bitcoin, pagamento on chain, la valigetta con i contatti a noi va bene tutto, basta sentire il vostro aiuto perché qui è value for value noi creiamo valore e ci aspettiamo ci piace che anche voi apprezziate il valore e ci mandiate qualche cosa in contro è una roba molto bella, molto democratica oggi primo maggio, festa del lavoratore nessuno vuole lavorare gratis noi da qualche anno, da 13 anni cosa sono riusciamo a non farlo grazie a chi tra gli ascoltatori capisce questo meccanismo siamo felici di continuare a lavorare per voi allora raccontami un po' sta storia della sedia che faceva saltare il display allora la domanda del 2023 è la tua sedia è compatibile col tuo monitor? vi starete chiedendo se ho una sedia bluetooth, usb o thunderbolt no, ho una normalissima sedia Ikea in particolare una Marcus, non io in realtà ma questo Felix Hacker che si è accorto di nome e nome fra l'altro interessante di questo incidente e lui dice ogni volta che mi siedo sulla mia sedia mi si spegne il monitor ma non sarà un nome d'arte Felix Hacker? hacker però è quella di. va bene ma ci stai come Motley Crue come se fai digitologa va bene vedremo in effetti sarà bellissimo come nome il buon Felix comunque si siede sulla sua sedia e si spegne il monitor e diceva "come è una sedia a delle rotelle a un seggiolino?" beh ma ce l'ha messo prima di capire che fosse che era al sedersi sulla sedia perché ogni tanto lui era al computer e si spegneva il monitor esatto e non capiva perché si alzava e iniziava a smanettare e il monitor si accendeva dice "cos'ho fatto?" poi si ritrovava al sedersi e si spegneva di nuovo un po' come la vecchia barzelletta del tizio che tiene l'antenna e deve stare fermo che solo non prende come quando c'era l'analogica in televisione e alla fine pare che questo problema sia abbastanza diffuso e che un'unione fra il tessuto con cui è fatta il sedile e il gas che c'è per tenere le sedie quelle d'ufficio che hanno comunque un gas per alzare e abbassare al momento in cui si siede questi qua creino un impulso elettromagnetico che va a spegnere il suo monitor quindi al netto di "vabbè, problema risolto" sappiate lo seguito da una sedia monitor non particolarmente scarmato però pare che sia diffusa questa cosa perché poi Felix è andato a cercare su internet perché pensava di essere diventato pazzo e ha trovato una schiera di altre persone che avevano esattamente lo stesso problema tra cui una che gli ha fatto vedere come era risolta e ha messo un foglio di rame sotto alla seduta della sedia quindi non dove mette il sedere ma dalla parte opposta della seduta e l'ha collegato con un filo, con il filo elettrico l'ha collegato a terra a quel punto non succedeva più oddio durante un tempo. come gli automobili, ti ricordi che avevano il filo che andava a terra per non prendere l'ascosto? esatto, che però aveva il piccolo inconveniente che attirava un tantinello i fulmini è piccolo il inconveniente è piccolo, per cui se potete farlo anche voi mi raccomando non dimenticatevi quando avete messo bene la vostra sedia a terra durante i temporali di aprire la finestra e di puntare con l'indice fuori dalla finestra "guarda i fulmini" che può essere ma magari dopo avervi bagnato bene con la lingua e umettata la punta del dito possono essere, sono tutte delle cose che possono aiutare a rendere la vita più frizzante vabbè, invece il roba un po' più seria anche se uno è serio anche se c'è il display che si spegne a seconda di quando ti siedi o meno sulla sedia però, il mito dei 10. 00 passi al giorno cos'è sta roba del mito dei 10. 00 passi al giorno? beh, guarda, dicendo il mito dei 10. 00 passi al giorno hai già spoilerato il finale sapete tutti che i nostri orologi Apple Watch, Fitbit, Garmin, eccetera ci chiedono in continuazione di fare i 10. 00 passi se ne facciamo 9. 99 ci insultano la sera e ci chiedono di fare un giro del letto per riuscire ad arrivare ai 10. 00 10. 00 perché? è un numero che arriva da cosa? tu che doc, che sei un dottore mi hai anche attaccato alla tua sedia via internet, meraviglioso da dove derivano questi 10. 00? c'è un paper, una ricerca scientifica? come no, certo è l'eterno il motivo del marketing allora, salta fuori che chi ha ideato il primo pedometro che era un pedometro magnetico esatto ha scelto quel numero lì, a cacchio ha fatto un oggetto che contava ogni giorno e arrivava fino a 10. 00 perché era un bel numero tondo sono 7 km, fan bene in realtà varie ricerche scientifiche sono state fatte più o meno oltre 7. 00 hanno guardato la mortalità facendo delle verifiche su persone di una certa età su quanti passi facessero e si riduce in maniera significativa fino a chi fa 7. 00 passi però, tra i 7. 00 e i 10. 00 non c'è questa enorme differenza però va bene il concetto è fare movimento quindi, in quanta quantità ecco, è forse meno importante forse è meno importante il numero che non. sì in medicina c'è proprio un movimento che è una filosofia che guida una certa branca della scienza un certo modo di vedere la scienza medica e si chiama "Se sempre è fatto così" che è un detto giapponese giusto? certamente della medicina tradizionale "Se sempre è fatto così" esatto "Se sempre è fatto così" che è in causa di eterno scorno intergenerazionale se tu finisci su una chat di medici su una community di medici su Facebook, sul social di turno ovunque o anche nelle corsie di un ospedale c'è questo conflitto generazionale tra le penultime generazioni e le ultime generazioni che sono fortemente orientati allo studio mnemonico del sacro Grael che sono le linee guida che oggi hanno una rilevanza in Italia terrificante per problematiche di ordine legale cioè le linee guida fondamentalmente dovrebbero essere delle linee guida fondamentalmente oggi chiunque ti può fare causa se ha un'unghia incarnata e se tu l'hai curato per un qualsiasi motivo se tu non hai seguito se hai seguito le linee guida il giudice ti stringe la mano e ti dice "arrivederci" se non hai seguito le linee guida ti dice "vabbè tu intanto paga poi si vedrà" eccetera eccetera e quindi le linee guida diventano fondamentalmente qualcosina di più però appunto c'è un grosso un grosso innamoramento del concetto di linee guida delle generazioni più giovani le generazioni più vecchie con una certa poi c'è tutto uno spettro come sempre c'è tutto uno spettro di ma il classico medico cosiddetto in maniera molto simpatica come sempre il classico medico boomer invece è più attaccato a "se è sempre fatto così" le linee guida arrivano da una corrente da un'impostazione della scienza medica che si basa su delle pubblicazioni di epistemologia della medicina che sono uscite una venticinquina una trentina di anni fa che hanno dato il via alla "evidence based medicine" la famosa ne avrete sentito parlare senza sapere esattamente che cos'è e che è fondamentalmente la medicina delle linee guida si fanno le meta-analisi si mettono insieme tutti gli studi e si trovano quelle che possono essere le linee guida nell'otite del bambino le linee guida dell'anziano con l'artrite reumatoide eccetera lo scorno ultimo è che l'organizzazione mondiale della sanità negli ultimi negli ultimi settimane ha iniziato a ripubblicare a pubblicare una serie di una serie di nuovi studi nuove pubblicazioni che fondamentalmente sembrano dare quasi ragione ai boomer di questa ulteriore corrente che si chiama "RWD" e "RWD" vuol dire "Real World Data" che vuol dire fondamentalmente che i dati con cui si confronta il medico nella pratica clinica sono un pochino più incasinati alla singola linea guida perché c'è le linee guida dell'otite le linee guida dell'artrite reumatoide le linee guida della psoriasi le linee guida ma nel mondo pratico specialmente se curi pazienti sopra una certa età tu ti ritrovi il paziente che ha l'artrite reumatoide la psoriasi la gastrite eccetera eppure l'otite e dici se tu devi seguire tutte e cinque le linee guida di quelle cose lì il paziente lo uccide fondamentalmente e quindi e quindi in qualche modo si sta riabilitando in un modo basta dire al paziente fatti i diecimila passi e tutto si risolve esatto basterebbero i diecimila passi e tutto si risolve vabbè tutto questo per dire che l'uomo è sempre quando si pone quando dice dei numeri sia che li trovi un po' a cacchio sia che li trovi in maniera scientifica poi non si capisce bene quali sono quelli giusti tu che hai letto quest'articolo che ti ha detto quelle che sono le ricerche scientifiche qual è il numero di passi giusti da impostare sui nostri ipodometri? vedi che non sai no no nel senso vedi che non sai no ma allora in realtà anche lì anche le parte di scherzi lo ha letto bene e si capisce che basterebbero intorno ai 7-8 mila per un sessantenne io non essendo sessantenne non mi ci sono ritrovato ma la verità è che anche in queste ricerche mancano poi di descrivere tutta una serie di altre informazioni perché questi anziani o persone di mezza età fanno mille passi al giorno perché magari sono strumenti sedentari non fanno altro cioè perché questi altri invece ne fanno sempre più di 7 mila perché magari sono sportivi che corrono quindi anche da quello magari c'è tanta differenza sull'ambiente sull'alimentazione sul stile di vita e certo e certo non è solo il numero di passi e certo per non finire va bene lasciamola una battuta era un po' pesante però fondamentalmente si deve anche cercare di capire se il numero l'hai visto per il dritto o per il rovescio se c'è chi cammina chi è malato e cammina poco è malato perché cammina poco o cammina poco perché è malato è un po' difficile da sapere a proposito di fitness ti ho messo lì quegli articoli sulla Kirstin Neuschaffer che è questa ragazza tedesca che ha vinto il Golden Globe Neuschaffer sei tu il tedesco io non capisco direttamente come si pronuncia? Neuschaffer Neuschaffer che scuola che grafen blugen grafen va bene salutiamo Kirsten che ci ascolta comunque questa Kirsten ha vinto il Golden Globe Race che è il giro del mondo in barcavela in solitario senza scalo che vuol dire che parte da Les Sables d'Olonne che è lì in Normandia Bretagna da quelle parti lì e si spara tutto il giro del mondo tutti gli oceani ci mettono praticamente un anno con quindi come fitness 235 giorni ci ha messo esatto senza vedere terraferma sempre sulla stessa barca da sola da sola con una piccola particolarità se non bastasse su mezzi quindi parliamo di barche antecedenti il 1980 il 70 forse il 78 almeno 10 anni prima poi non so se ok con una hai postato un articolo che diceva con una postilla con una postilla compresa la tecnologia cioè fondamentalmente zero zero tecnologia esatto fondamentalmente 235 giorni in balia degli oceani delle tempeste del mese eccetera nei mari più brutti che ci sono tutti quelli belli quelli brutti quelli caldi quelli freddissimi che ti fanno fare tutto ti fai da mangiare devi portare da bere dissalatore niente senza comunicazioni satellitari no GPS no sistemi cartografici elettronici no niente fondamentalmente con la bussola Instagram bussola bussola sestante e carte nautiche per noi che facciamo digitalia tutte le settimane che parliamo di queste cose cioè io penso che il 99% di noi non sappiamo non sappiamo non sappiamo non sappiamo il 99% di noi non sopravviverebbero neanche nel salotto di casa propria in quelle condizioni ma neanche durasse un paio d'ore questa regata è una una roba pazzesca però sì oggi per arrivare al porto senza dare il navigatore è un problema esatto può essere problematico oggi l'estremo è quello di tornare indietro e privarci di tutto quello che che in qualche modo ci aiuta a sopravvivere ma anche sì arrivare arrivare al porto senza il navigatore ma tu ti ricordi con le cartine come cacchio si faceva era veramente era vero vabbè basta che poi ci dicono che siamo noi era bellissimo che siamo noi era bellissimo e soprattutto si era sempre fatto così quindi è real world data assolutamente assolutamente e oggi però non è più possibile perché non sei non sei scusato dalla società cioè è ovvio che tutte queste cose ti portano a una persona che non è una cosa

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Produttori esecutivi:Luca Cipollone, Andrea Scarpellini, Alex Pagnotta, Marco Mandia, Edoardo Zini, Andrea Malesani, Fabio Brunelli, Giacomo Cipriani, Alessandro Grossi, Fabrizio Reina, Marco Traverso, Ligea Technology Di D'Esposito Antonio, Fabio Zappa, Gianluca Nucci, Simone Magnaschi, Paola Bellini, Valerio Bendotti, Matteo Sandri, Giuseppe Marino, Luca Di Stefano, Mattia Lanzoni, Giulio Magnifico, Paola Danieli, Nicola Bisceglie, Riccardo Peruzzini, Danny Manzini, Roberto Esposito, Diego Venturin, Paolo Boschetti, Davide Bellia, Elisa Emaldi - Marco Crosa, Adriano Guarino, Ivan Vannicelli, Edoardo Volpi Kellerman, Andrea Delise, Enrico De Anna, Massimo Pollastri, Alessandro Lago, Antonio Manna, Roberto Basile, Paolo Massignan, Flavio Castro, Antonio Gargiulo, Douglas Whiting, Dardi Massimiliano, Mirto Tondini, Stefano Augusto Innocenti, Roberto Tarzia, Matteo Molinari, Marcello Marigliano, Maurizio Galluzzo, —, Manuel Zavatta, Davide Tinti, Andrea P., Nicola Gabriele D., Alessandro Varesi, Capitan Harlock, Nicola Gabriele D.

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