Blurry
Logo Digitalia

Prossima diretta
Lunedì 29 Aprile alle 20:50

710

Perdonare un robot

La folla assalta un robotaxi Weimo. Colpa, perdono, robot e intelligenza artificiale. Piracy Shield va in tilt. Flipper Zero vietato in Canada. Taylor Swift contro il tracciamento del suo jet. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

Digitalia.fm
Digitalia #710 - Perdonare un robot

Digitalia #710 - Perdonare un robot

Settimana del 12 febbraio 2024 le auto auto vandalizzate sorveglianze in salsa IA, piracy shield le prime magagne ma anche open source Taylor Swift pirati. Queste e molte altre scalette per un'ora e mezza dedicata alla notizia quella digitale all'italiana. Dall'emistudio Liguria 1 di Sanremo qui è Franco Solerio. Dallo studio cittadino di Avellino Massimo De Santo. E dallo studio di Milano Michele Di Maio. Perfetto abbiamo glitchato senza possibilità. Ma va bene. Ma va bene. Uno scivolino iniziale. Ma va bene anche così ci va bene anche glitchare di brutto senza senza senza una speranza di recupero. Ma no in realtà magari la recuperiamo non si magari i nostri amici che ascoltano in podcast non si accorgono non se ne accorgono neanche. Buongiorno a tutti bentornati alla scuola di digitalia. Buonasera ai miei contemporanei vocalizzatori, microfonatori italiani. Ciao amici. Microfonati. Ci arrampichiamo sulle analogie. Arrampichiamo. Arrampichiamo. Allora pirati sono quelli che danno l'assalto alle auto auto. Inizia la ribellione ragazzi. Inizia il ludismo, il neoludismo, il post neoludismo. La California, la California. Ve lo dicevo che l'anno scorso sono stato a San Francisco e davvero di auto auto se ne vedono molte molte. E cosa è successo? La notizia è stata riportata da varie testate di tecnologia compresa The Verge. Come? Testate? Tum? Come tu dici testate io penso sempre a Zidane e Materazzi. E' un automatismo, hai capito? E ce ne sono veramente tante e un'acqua l'altro ieri sera è stata data alle fiamme. Non si sa bene da chi, non si sa bene come, si sa solo che appunto un gruppo di facinorosi, un mob, un flash mob. La descrizione della scena è un po' più violenta. Questo signore che ci salta sopra, sfrantuma tutti i finestrini e poi ci buttano appunto lo spray e danno fuoco. E quindi chiaramente appunto è una scena veramente dell'udismo. Esatto, esatto. Ma secondo te è legata appunto al fatto che è un auto auto oppure banalmente al fatto che leggevo che sono causa di blocchi stradali, che ci sono state moltissime. Ma credo a entrambe le cose nel senso. Chiaramente bruciare un'auto con qualcuno dentro sarebbe stato un po' più impegnativo. Quello non è il massimo e ragazzi non fatelo. Mentre invece comunque appunto sono state negli anni, oramai perché davvero sono qualche annetto che fanno così, protagoniste di vari incidenti, rallentamenti, investimenti, si è probabilmente creato un qualche tipo di controcontrocultura nei confronti delle auto auto e questo è stato forse la manifestazione più violenta di questo. Forse c'è anche sotto, c'è anche del rancore nei confronti della macchina che sostituisce l'uomo in determinati tipi di lavori. Io credo che quello conti molto a vedere perché oltre all'articolo sì c'è un video ma poi c'è un link a un post su ix su twitter con quattro video precedenti proprio dei primi momenti e si vede proprio che inizialmente c'è una singola persona che inizia a pigliare a botte di estintore prima sul. anzi con un. quello con l'estintore forse è arrivato dopo inizialmente uno con una tavola da skateboard. Prima ha spaccato il parabrezza e poi ha visto che la gente iniziava ad avvicinarsi e anche loro a urlare, incitare, ha iniziato a spaccare i finestrini, poi con i finestrini spaccati la gente ha iniziato a buttarci roba dentro finché hanno dato fuoco e roba del genere ma una cosa partita da uno incitato dalla folla poi la folla ha partecipato alla cosa in un contesto in una Chinatown abbastanza calda devo dire cioè è buio ma c'è un mucchio di gente in strada e sembra sembra veramente la partecipazione di questa folla sembra proprio. assomigliano a un moto popolare il segnale è quello no? Il fatto che se uno comincia a fare un atto vandalico e la folla invece di intervenire a fermarlo interviene a buttarci fuoco o qualcosa c'è del rancore e il rancore secondo me va al di là del discorso della. del traffico dei blocchi stradali della macchina che si è messa di traverso e bloccava il camion dei pompieri secondo me c'è di più c'è c'è una paura nei confronti di oramai robotica intelligenza artificiale come minaccia nei confronti di. è poco sui nostri quotidiani ma a San Francisco è roba di tutti i giorni dove c'è ovviamente una stampa più orientata più vicina alla tecnologia e all'autorità tecnologica e poi di fatto le hanno viste per strada le hanno commentate all'infinito e ricordiamoci una San Francisco molto molto impoverita e dove c'è un grosso grosso contrasto tra appunto queste masse di semi diseredati una marea di homeless eccetera e Chinatown non è certamente un quartiere ricco e dall'altra i miliardari di cui le auto Waymo sono un simbolo no e quindi penso che ci sia proprio una sorta di un sentimento da lotta di classe in tutto questo e può essere che sia come dice Michele il primo accenno di un qualche cosa di più grosso che si svilupperà nei prossimi mesi è assolutamente probabile. San Francisco me sa male ho letto qualche articolo che parla dell'evoluzione di queste ultime giunte comunali orientate ultra sinistra che hanno veramente fatto tutto quello che potevano fare per per per esacerbare le problematiche sistemiche che derivano appunto dalla convivenza e dai capitali enormi che sono arrivati negli ultimi vent'anni tranzi 30 tramite la Silicon Valley. Va bene lì poi si scade nella politica e possiamo evitare. Ma non è neanche politica è una questione sociologica dove ovviamente la politica ha una grande influenza però poi la California. In generale la California esatto sta vivendo questo enorme contrasto. Sì perché poi la California e quindi la politicamente parlando è una uno stato di sinistra democratico. Di ultra sinistra ultimamente specialmente San Francisco ha una giunta di ultra sinistra dei procuratori distrettuali quindi anche il giudiziario che lì è eletto ed è quindi allineato ai partiti di ultra sinistra. Io leggevo che sono arrivati al punto c'era questa qui che è una tizia che aveva un negozio e c'era una una una una homeless con dei problemi psichiatrici che tutte le mattine quando apriva la vetrina la tizia arrivava prendeva le proprie fece gliele tirava in testa e non è riuscita a far smettere questa cosa. Ha dovuto chiudere il negozio perché forze dell'ordine sono intervenute la prima volta. Il giudice li ha censurati perché povera homeless di qua di là ha tutto il diritto di e ho letto cose del genere poi immagino che siano gli estremi gli episodi estremi e magari dalla stampa erano stati anche ingigantiti però insomma ci sono delle delle problematiche molto. No come dicevi tu c'è questa forbice incredibilmente incredibilmente divaricata no tra questa incredibile ricchezza e questo fatto che però nello stesso tempo ci sono delle masse che stanno accumulando sofferenze debiti come appunto ai tempi del. L'altra cosa che mi colpiva in questo scenario della California è che non stiamo parlando di un impoverimento come dire che è limitato a una fascia piccola della popolazione ma di una cosa che si è stesa anche a chi ha un lavoro chi dorme oggi nelle tende e nelle macchine e spesso è una persona che ha un lavoro di un certo tipo e non riesce appunto per come è sistemata la parte legislativa della California non non si possono costruire un certo tipo di case e quindi non ci sono abbastanza case per tutti quanti. L'aspetto digitaliano è che appunto questa automazione l'intelligenza artificiale e tutto il resto con la minaccia anche latente di togliere posti di lavoro può diventare un po' il simbolo da abbattere no? Già detto, va bene. Se scrivi su Slack sullo Slack del tuo dattore di lavoro è possibile che l'intelligenza artificiale ti stia ascoltando. Questo articolo su CNBC fa abbastanza venire i brividi parla di questa azienda, Michela l'hai condiviso tu è possibile? Sì, specializzata in questa indagine sui messaggi nella NASA. Fornisce un servizio business to business alle principali corporation, Walmart, Delta, T-Mobile, Chevron, Starbucks, AstraZeneca, T-Mobile, è un grosso elaboratore, uno hub che si installa sulle linee di comunicazione sui team, su Microsoft Team, Zoom, Slack aziendale e fa uno sniffing continuo di tutto quello che viene scritto e detto da quelle parti con metodiche di analisi a intelligenza artificiale. Non è chiaro dall'articolo se lo fa anche sui messaggi privati o solo sulle chat pubbliche o semipubbliche, però dicono di farlo in maniera in maniera anonima nel senso che non sarebbe possibile riconoscere poi la singola persona che ha detto qualcosa ma tutte le statistiche sarebbero, parlo ovviamente sempre con dieci gradi di condizionale aggregate per argomento della discussione e quindi nell'azienda oggi si è iniziato a parlare molto male del caffè e della macchinetta e si è creato dello scontento, del malcontento per questo. Ovviamente poi il tema non sono solo le macchinette del caffè ma sono magari anche le decisioni aziendali o peggio ancora le decisioni di risorse di HR, di risorse umane, in generale scelte strategiche. Tra l'altro interessante come poi l'azienda che appunto dice di avere questo tool che serve soltanto per misurare il sentimento e la tossicità nell'organizzazione ha un altro tool che si chiama i discovery che invece può andare a riconoscere minacce estremi e altri altri comportamenti a rischio da parte delle persone che lavorano nell'azienda. Comunque sì tutto piuttosto. Non solo questo puoi identificare, in queste situazioni puoi identificare la persona. Esatto è arrivando, esatto. Quindi è tutto anonimo finché l'azienda non paga la versione Employee harassment però che ti dà anche il nome e cognome di chi ha di chi ha detto cosa. C'è il tier successivo. Ma poi vai tu Enel, nel momento in cui la IA ti dice guarda che il discorso in questa chat si sta sviluppando su linee tra virgolette tossiche, io odio questo termine ma basta che l'operatore, il sysop, l'amministratore di sistema vada dentro quella chat a vedere. Io non credo che sia poi così difficile una volta. Il problema è che questa affare qui fa da filtro, fa pesca a strascico, fa utilizzare questo tipo di sistemi per controllare il cento per cento dei messaggi che passano nelle comunicazioni tra i dipendenti. E' una cosa che fa rabbrividire secondo me, una roba di un distopico terrificante. Sì quello che a me fa più rabbrividire poi è che potenzialmente anzi è abbastanza sicuramente legale nella prima economia del mondo, adesso io sono abbastanza sicuro che in Italia non sarebbe legale questo tipo di sorveglianza sul dipendente, però già il fatto che lo sia negli Stati Uniti a me fa abbastanza paura. Sì il problema secondo me che veramente fa venire i brividi è proprio questo, che in un contesto nel quale la linea di osservazione e di difesa anche di proposizione del loro modello di vendita da parte dell'azienda è proprio questo, le comunicazioni sono di tipo lavorativo quindi io le osservo in maniera anonimizzata per, come diceva appunto il CEO dell'azienda, per prevenire tutti quei comportamenti che potrebbero essere al rischio oppure meglio ancora per esaltare quelli positivi e intercettare le cose. Ma chiaramente appunto viene immediatamente in mente che qualunque situazione di questo genere può rapidamente degenerare in un controllo analitico di tutto quello che fai. Ma non è che degenera, lo è un controllo analitico di tutto quello che fai, non è che lo degenera, ma lo è, punto. Per definizione è un controllo ed è analitico, c'è un'intelligenza artificiale, c'è un algoritmo che controlla esattamente tutto quindi è un controllo analitico. Il mio degenerare era rispetto all'individuazione del singolo che poi chiaramente come sappiamo può essere fatta in maniera anche abbastanza semplice con pochissima informazione. Molto bello questo articolo che ci ha messo Francesco, peccato che non c'è stasera, che fa da contrappunto sia questo articolo sulle intelligenze artificiali utilizzate per svegliare le chat, sia quello delle auto auto mandate a fuoco dalla folla inferocita. L'articolo si dice "è più facile perdonare un umano che un robot" ed è una tematica che secondo me verrà sempre più fuori, dal punto di vista proprio psicologico per l'essere umano. Da una macchina, da un robot, da qualche cosa che, mentre per le decisioni prese ci tendiamo ad affidare al robot, alla macchina, al computer come un qualche cosa di infallibile, l'abbiamo visto nell'ambito ad esempio dell'assistenza, delle decisioni di organi giudiziari negli Stati Uniti, assistiti dal computer, ma abbiamo letto anche di studi che ponevano proprio dei candidati di fronte a delle scelte e tendevano a far la scelta sbagliata e a crederci di più se era stata in qualche modo suggerita come giusta da un sistema automatizzato. Invece per quanto riguarda l'autonomia e soprattutto l'errore, siamo meno disposti ad accettare le decisioni siamo meno disposti ad accettarlo. L'articolo fa l'esempio dell'automobile e ci siamo già dentro. Le auto, autostatisticamente, fanno meno incidenti degli esseri umani per numero di miglia percorse. Questo è un numero che conosciamo già e si arriva addirittura a dieci volte di meno per certe statistiche. Però quando il tizio si va a schiantare contro il guardrail e la guida autonoma era inserita, come dire, facciamo fatica ad accettare, a dire "ecco ha sbagliato, è stato ucciso dall'auto autonoma". C'è un qualche tipo di meccanismo psicologico che fa sì che la responsabilità in qualche modo sia considerata un qualche cosa di più forte. Ma se ci pensi un attimo, noi siamo abituati in maniera, come dire, profonda ad ammettere che l'essere umano è fallibile, sbaglia, mentre invece la macchina, per la stessa ragione, la macchina è qualcosa di impersonale e di conseguenza lo sbaglio della macchina o viene ricondotto a un errore di progettazione oppure qualcosa di inaccettabile, di intollerabile. L'articolo è molto interessante perché fa questa riflessione che sembra banale, ma sulla quale poi ci si presta poca attenzione, che apre a questo tipo di ragionamento. Cioè quanto siamo disposti ad accettare che poi nel momento in cui si va verso un'automazione si dà, si passa il controllo di certe situazioni ad altissimo rischio ad una macchina, quanto siamo disposti ad accettare che anche la macchina è fallibile e magari lo è molto meno dell'uomo. E soprattutto altro, c'è anche un discorso di responsabilità di altro, no? Perché, non lo so, nel momento in cui ti schianti tu guidando la tua macchina è colpa tua, quando invece stai lì a subire la guida, ci succede con gli aeroplani, no? Con gli aeroplani, l'aeroplano ci fa più paura della macchina, statisticamente molto più sicura per numero di ore passate su un aereo dagli esseri umani su incidenti, numero di vittime. Se tu fai il calcolo sull'aeroplano e se fai il calcolo delle automobili non c'è storia, le automobili sono molto molto più mortali dell'aeroplano, però abbiamo molta più paura quando saliamo su un aeroplano che quando saliamo sulla nostra macchina. Però la macchina, fatto che la guidiamo noi, ci dà l'idea di avere un controllo e questo probabilmente ci dà un falso senso di sicurezza che l'aereo non ci dà, che l'auto-auto non ci dà, perché sottoposta agli errori di qualcun altro. Noi probabilmente sopravvalutiamo noi stessi come infallibili. Non lo so, se togliamo questo fattore, resta uguale? Cioè se ti dicessero "ti fai operare la prostata da un robot che ha il 10% di possibilità di fallire l'intervento o da un'equipe chirurgica che ha il 15% di possibilità di fallire l'intervento?" La maggior parte è il 15%. La maggior parte sceglie il 15% del chirurgico rispetto al 10% del robot? Secondo me. Secondo me anche, ma perché pensa che il 10% sia una balla di chi vende il robot. Comunque perché stai a punto, diciamo ti metti, ripeto, secondo me c'è questo questo sentire profondo per cui l'errore umano ci è più familiare. Siamo disposti ad accettarlo piuttosto che l'errore della macchina. Banalmente anche perché secondo me sull'errore umano lo possiamo identificare un responsabile nel caso dell'errore stesso. Magari anche sbagliando, però comunque la catena della responsabilità è abbastanza delineata. Nel momento in cui invece si va per algoritmi, a quel punto oggi sia legalmente e anche fattualmente non c'è una catena della responsabilità. Ci siamo chiede domandati tante volte chi è che avrebbe la responsabilità penale o civile nel caso in cui succede qualcosa durante. E sappiamo che è un problema. In realtà è già problematico anche per gli umani, tantissime volte no? Tantissime volte è problematico anche per gli umani trovare il colpevole specialmente per fenomeni più complessi. Di chi è la colpa se l'Italia va male? Di chi è la colpa se l'Italia ha un debito pubblico terrificante? C'è un singolo colpevole? No, è una colpa di sistema. Però ce lo cerchiamo. La macchina renderebbe il tutto più difficile, la presenza della macchina, perché aumenta il numero di possibili responsabili, chi l'ha progettata, chi l'ha testata, chi l'ha messa sul mercato. Certamente e non siamo abituati a cercare la colpa nelle macchine più difficile e abbiamo paura magari che venga anche in qualche modo scudato il responsabile da chi vende la macchina. Ci sta. Il tema "perdonare un robot" può essere uno dei temi del 2024 o 2025 o dei prossimi anni. Vedremo. Vedremo. Il perdono è una è un qualche cosa di particolare, di molto molto umano come come come concetto e anche quello di responsabilità. Io vi ho messo un altro articolo subito dopo questo, che me l'ero messo come gingilo inizialmente da parlarne magari in futuro, ma ve lo lascio da leggere, lo metto nelle note dell'episodio. L'articolo si intitola "perché non sei mai stato in un incidente aereo?" La risposta più semplice è "perché sennò saresti morto, non saresti qui ad ascoltare Digitalia" e su quello non fa una piega. Ma in realtà la risposta è che è perché gli incidenti aerei sono molto rari e gli incidenti aerei sono diventati molto rari dagli anni 70, che sono stati l'apice della pericolosità del volo civile, perché si è imparato a evitare quello di cui parlavamo prima, cercare il colpevole. Non colpevolizzare. Evitare di cercare il colpevole che spesso in un fallimento di sistema, come è spesso la caduta di un aeroplano o l'Italia, è un problema di sistema e non di singolo, per cui cercare il capo respiratorio è utile per sviare la folla inferocita, i sensi di rabbia, i sensi di colpa e tutto quello che vogliamo, ma si mette di traverso nei confronti della ricerca del problema vero e della soluzione o della mitigazione del problema. E' molto bello, questo parla, fa l'esempio di un incidente aereo successo per "colpa", in realtà non colpa, ma sotto la responsabilità di un controllore di volo, anzi di una controllore di volo di un aeroporto forse di Los Angeles se non ricordo male, che si è dimenticata che c'era su una pista di decollo e atterraggio c'era un aereo in attesa a metà della pista, ha dato l'ok all'atterraggio di un aereo grosso ed è successo un patatrà che potete immaginarlo. E proprio per la cultura di questo ambiente questa persona ovviamente si è fermata immediatamente, è uscita dal luogo di lavoro, è andata ad aspettare in un motel lì vicino con i colleghi che andavano a trovarla a cercare di rassicurarle eccetera, intanto che gli avvenimenti si dipanavano eccetera e lei ha candidamente e molto responsabilmente dichiarato agli investigatori immediatamente la propria responsabilità e che cosa era successo. E questo l'ha fatto perché? Perché c'è una cultura nell'aviazione civile per cui la ricerca del colpevole, a meno che non ci sia un dolo volontario, un'intenzione di fare un disastro, è ritenuto della, non solo di poca importanza, ma è ritenuto importante non focalizzare l'attenzione su questo e questo ha portato a tutta una serie di conseguenze che hanno permesso, no? Se la tizia avesse fatto finta di niente, avesse negato, avesse cosa, tutta l'indagine sarebbe ostacolata, probabilmente non sarebbero venute fuori le cose. Invece sono venute fuori tutta una serie di cose che hanno spiegato il perché questa persona ha fatto l'errore e hanno permesso di istituire una serie di regole e di apparecchiature che hanno fatto sì che lo stesso tipo di errore è praticamente impossibile che si ripeta. Perché l'essere umano sbaglia, è normale che sbagli e quando è in un sistema in cui il suo errore può causare delle vittime, dei disastri come un disastro aereo, una roba del genere, è sbagliato andare a cercare la responsabilità e punire l'errore ma è giusto cercare di fare in modo che lo stesso tipo di errore non possa più avvenire o che se avviene viene riconosciuto e corretto prima che generino le cose. Probabilmente ci serviranno dei meccanismi simili anche nei confronti degli automi, dei robot, delle intelligenze artificiali o robe del genere. Sia come atteggiamento sia come procedure. Sì onestamente in tanti aspetti della nostra società avremo bisogno di questo tipo di approccio. La ricerca del colpevole. È uno dei motivi per cui ad esempio in Italia nessuno vuole fare più il sindaco perché poi cade una porta in un asilo dall'altra parte della città e viene poi messo sotto processo. Certo perché i burocrati non firmano e non fanno procedere lavori importantissimi o cose del genere perché hanno paura che una virgola sbagliata arrivi. Certo diventa un falso d'ufficio. Certo certamente. Dice Matteo Sulis che il quasi disastro citato da te probabilmente era la Spalmas. Non era un quasi disastro ma era un disastrissimo. No quello di la Spalmas è una cosa diversa anche quella non so per un certo periodo TikTok mi faceva vedere solo disastri aeree. Io tutte le volte che andavo sul gabinetto col mio toilet scroller vedevo solo disastri aeree. No la Spalmas c'è stato. Questo è il Los Angeles International Airport. Esatto. Alla Spalmas era un pilota un po' di fretta che dopo una marea di ritardi dovuti a una nobbia anomala tutta una serie di cose ha deciso lui di non aspettare l'hockey della torre è decollato e c'era in mezzo alla pista un altro un altro un'altra cosa. Questo invece era negli Stati Uniti ed era un ed era un atterraggio non era un decollo in questo caso però sì sì comunque ci sono certamente. Non iniziate a cercare queste robe su TikTok perché se no specialmente se lo guardate prima di andare a dormire non fa bene. O prima di salire su un aereo. Assolutamente. Ora mai il Wi-Fi c'è su tutti i voli principali. Meglio ancora durante. Appunto appunto appunto. Pirateria. Piracy Shield nel weekend centinaia di blocchi troppi per la piattaforma che va in tilt. E va bene ci stava. E vabbè è un altro errore umano ci vuole. Si fa fare questa legge. Qua c'è fare questo regolamento anzi è stato l'errore umano in questo caso pare che si sia passato dal dalla segnalazione per dominio alla segnalazione per singolo IP andando quindi a moltiplicare le richieste in quella che appunto come abbiamo già spiegato in passato è poco più di una è una piattaforma di ticketing e che insomma è andata in pappa e quindi poi non si è più potuto procedere al blocco degli indirizzi perché appunto era difficile raggiungere l'endpoint della piattaforma. Basterà potenziare un po' la piattaforma che ci vuole. Beh certo infatti ci sono i quanti si stimano che il pezzo 8 in Italia ce l'abbiano un paio di milioni di persone e pare funzioni super super bene non riusciranno viceversa a far funzionare una piattaforma di ticketing a cui devono accedere quanti provider boh 10 20 30. Ma non c'è speranza farà sempre sarà farà sempre più vittime più falsi positivi che perché perché lo certo lo diciamo da mille anni i pezzottisti faranno dei sistemi che sono più bravi i pezzottisti. Ma si che cambiano che passano attraverso Tor che switchano da un IP a l'altro in continuazione per cui o blocchi tutta internet come c'è il tasto di Putin no quello che blocca tutta la internet nel nel in Russia dove fare un tasto del genere è quello che vorrebbero lega serie A e organismi del genere. Un bel tasto dice internet smette di funzionare funziona solo da zone durante le partite. Così poi più gente guarda il calcio e siamo tutti più contenti. E certo certo certo certo e se ne sta accorgendo anche Netflix. Piracy is difficult to compete against è difficile competere contro la privacy e crescere rapidamente è bellissimo perché a un certo punto c'è un passaggio in quest'articolo che in cui il signore di Netflix fa un'asservazione del tipo è difficile combattere la pirateria in un modello di business perché la pirateria non costa niente [Musica] Diciamo che è curiosa questa parabola di Netflix perché Netflix e altri hanno avuto il loro successo nel momento in cui in un momento anzi riformula il successo di Netflix il successo di Netflix lato film e il successo di streaming musicali successo tra virgolette Spotify, Apple Music ancora prima iTunes Store e robe del genere hanno coinciso con un momento di flessione della pirateria no? E il discorso era vedi che se fornisce agli utenti un metodo semplice per accedere ai contenuti e non a strozzo la gente preferisce sedersi davanti alla tv e schiacciare Netflix sul telecomando piuttosto che andare su internet a cercare la versione giusta e se ci sono i sottotitoli e sono sincronizzati e no e la qualità qual è scarico quello e scarico quello intanto l'ansia che se mi beccano vado pure in galera e la pirateria è un realtà eccetera eccetera no e tutto non sbatti se tu lo fai e che come al solito come al solito da lo dice nel titolo è difficile competere contro la pirateria e crescere rapidamente perché il problema è quello perché il problema di Netflix è compari e che non gli basta fare un fracco di grano ma devono farne di più e promettere azionisti di farne molto di più l'anno prossimo e molto di più l'anno dopo e molti più l'anno dopo e per un business che ha funzionato nel primo periodo ne sono nati altri 200 e fanno concorrenza e si il catalogo si è diluito la produzione è diminuita perché non ci sono più i soldi gratis delle banche per fare le produzioni megagalattiche della prima ora e gli stranger things e le robe del genere la quantità è diminuita il catalogo è stato diluito tra più piattaforme devi pagare un botto per riuscire a vedere tutto quello che normalmente all'inizio dell'epopea bastavano 10 dollari e un abbonamento di Netflix in un periodo per cui per di più la gente più povera e tu vuoi ancora crescere rapidamente ma ti sta bene che la pirateria ti faccia il mazzo io penso che sia un giusto contro che sia un contrapunto naturale la pirateria nei confronti di queste aziende e ci sta è normale information wants to be free devi competere con la pirateria punto sì o anche come come dice il meme o mori come un eroe oppure vivi abbastanza per diventare il cattivo perché poi è un po quella la parabola la parabola la parabola è un po quella però appunto la pirateria poi spunta e ciclica torna torna per riempire delle fasce di mercato dei vuoti di mercato esatto è l'interstizio la pirateria non è la pirateria che riempi il vuoto sono queste aziende che riempi che lasciano il vuoto e la pirateria del riempi cioè bisogna pensare alla pirateria come un rumore di fondo che riempie i buchi che lasci se la tua offerta prima copriva l'interesse di gente che era disposta a pagare 10 dollari al mese per vedere tutto non puoi pensare che le stesso numero di persone oggi siano disposti a pagare 80 dollari al mese per vedere tutto perché hai diluito netflix paramount plus disney plus e prime video eccetera eccetera è normale naturale anche la singola piattaforma la singola piattaforma costa il doppio certo e poi i contenuti sono un quarto di quelli che erano prima oppure sono certo volte di più ma fanno e si è una quella e la diluzione è quella perché come poi i contenuti rilevanti ovviamente sono soltanto la punta della piramide e il resto e il resto è palta e palta riempitiva e nel momento in cui prima e magari cinque show rilevanti erano su una su due piattaforme adesso ai 7 8 10 show rilevanti su otto piattaforme e quindi diventa complicato poi tutto il resto appunto è palta riempitempo dice vabbè quando è finita la nuova serie di stranger things mi guardo quello che il resto che mi da su net che mi da netflix e sì ma non funziona così perché non funziona più così e va bene a proposito di pirateria o pseudo pirateria il canada dichiara il flipper 0 il nemico pubblico numero 1 ma tu ce l'hai? non puoi entrare più in canada niente più canada sì perché è l'arma dei marioli chiaramente flipper 0 perché vai a rubare le macchine ma non è vero è una palla una palla mostruosa per rubare la macchina col flipper 0 rubi una rubi la volkswagen il maggiolone della volkswagen a cui avevano attaccato l'antifurto tarocco il pezzotto dell'antifurto il tizio che ti vendeva l'autoradio ti diceva guarda ti metto anche l'antifurto metti questo sai quelli elettromeccanici eccetera i comandi degli antifurto di oggi utilizzano tutti i sistemi rolling code per cui col flipper 0 ci fai veramente ci fai veramente ben poco fai con sistemi più complessi di sniffer e di ripetitore no per per sbloccare ve lo insegno io come si ruba una macchina oggi il tizio è al ristorante ci vuole un complice che si avvicina alla macchina l'altro complice che si avvicina al ristorante e se ha il telecomando quello che funziona è per prossimità i due il ladro e il complice devono avere due sistemi collegati tra di loro che fanno da ripetitore uno manda l'impulso della macchina al ristorante che è un po lontano con un sistema amplificato e il fob il k-fob come si chiama la scatoletta il portachiavi il telecomando del proprietario dell'auto risponde al segnale il ripetitore manda indietro questo segnale alla macchina la macchina si apre. Il gioco è fatto. Infatti oggi i nuovissimi k-fob utilizzano anche dei sistemi di che controllano il tempo se passa più di un certo tempo. Che senso controllando il tempo? Controllano il tempo se non è presente il dottor Uhr. Così è facile rubare la macchina. Torna indietro nel tempo e gli va a rubare la macchina. Nel senso che per quanto la velocità della luce sembri una cosa molto molto veloce è comunque finita per cui tu dal tempo che ci mette un segnale a partire arrivare al telecomando e tornare indietro puoi stabilire la distanza del telecomando dell'automobile e quindi se il telecomando attraverso per di più un ripetitore che magari c'è anche del buffering e robe del genere se è roba digitale. Se il tempo è troppo tra quando parte il segnale e torna la risposta codificata l'allarme dice no il telecomando è più lontano di un metro io non apro la macchina appunto. E tutto questo lo fai col flipper zero? No, questo non lo fai. Ho acchiarato il mio antifurto di casa. Mio antifurto di casa che va come tanti antifurti un po' a jet con una chiavetta nfc. Ho fatto partire col flipper zero, l'ho messo vicino alla chiavetta, ho fatto partire questo software che fa la scansione e la copia del tag nfc e lui mi ha detto, con mia sorpresa dopo dieci secondi ha detto ci ho fatto l'ho copiato e mi ha dato tutta una serie di sigle di codici di cui io non ho capito niente però poi c'era un comando che era replay ho portato flipper zero vicino al sensore dell'antifurto ho schiacciato replay e nel giro di dieci secondi si è disinserito l'antifurto. E il dock è sbiancato. Sì, forse è meglio. Comunque mi ha chiamato l'avvocato di Digitalia, mi ha detto di dire che gli ultimi dieci minuti sono soltanto a scopo educativo e Digitalia non supporta il furto di macchine, il furto in appartamento. Ma era il mio stesso antifurto di casa mia, però è un cattivo esempio. Lo dicono sempre, era casa mia ho sbagliato appartamento e invece era la villa. Puoi fare delle cose divertentissime. Come ho mai potuto sbagliare indirizzo. C'è l'antenna esterna, quella del wi-fi e con questo qui puoi fare delle cose bellissime, puoi ricrollare lo spettro wi-fi per cui lui riempie di segnali beacon, il segnale dell'advertising, quello che le stazioni wi-fi dicono "Ehi, sono qui, il mio canale wi-fi si chiama rete di Max" "Chi si vuole collegare?" "Sono su questo canale, mi chiamo così, se sapete la password potete collegare". E lui ne crea 200. 00 con ovviamente ogni nome di una stazione fantasma è un verso della canzone di Rick Astley, per cui se tu cerchi di collegarti al wi-fi in quel momento il tuo telefono cerca il wi-fi e inizia a dirti "never gonna give you up, never gonna let you down" e robe del genere e c'hai 200. 00 stazioni wi-fi alle quali sono probabilmente annegate anche quelle vere a cui tu vorresti collegarti. Quella è una delle prime cose che puoi fare. Oppure puoi fare un segnale perché i Volponi che hanno ideato il protocollo del wi-fi hanno ideato anche un canale di un comando di disconnessione generale per cui il flipper zero ma anche tanti altri espositivi possono mandare questo messaggio di disconnessione e fare disconnettere tutti i dispositivi che sono su un wi-fi. Vabbè ma è importante avere un segnale per cui puoi dire "scappate tutti". E' importante fino a un certo punto perché poi tutti questi dispositivi automaticamente che cosa fanno subito dopo? Cercano di riconnettersi e se tu metti il flipper zero in modalità sniffing tu acchiappi un mucchio di pacchetti criptati certamente di collegamento con la password dentro criptata ma quelle password dentro criptate possono essere meravigliosamente difficili per cui poi tu le porti dal flipper zero dentro un computer le fai girare con una con un programma di brute force ma con una quelle che si chiamano rainbow table cioè con una tabella di hash già pre compilati per per accelerare la cosa e spesso riesce a tirar fuori la password del wi-fi così vi raccontate come si fa. Perché la vocale digitale sta chiamando anche te adesso? Non lo so, non c'entra niente. Ragazzi informazione, informazione. La Sisi wants to be free in formation. Non c'è niente da fare. Vabbè insomma. In Canada il flipper zero è vietato, è vietato. Ce lo terremo in Italia. Visto che eravamo nel discorso pirateria Funimation chiude e si porta via le vostre librerie digitali. Chi è Funimation Michele? Michele non l'aveva detto però. Un po' semplice, quello è sempre. Allora Funimation a questo punto era, da parlare al passato, una piattaforma di streaming di anime e i cartoni animati giapponesi. In passato a un certo punto ha iniziato a vendere a distribuire anche, ve le ricordate quando i cartoni erano su degli strani supporti tondi che si chiamavano cd-rom, blu-ray, dvd. I flettenti io li ho usati per gli specchi. E che li mettevi sul balcone per non far arrivare i piccioni. Anche vicino alla targa della macchina. Visto la puntata dell'avvocato di Digitalia. Quella che non verrà mai pubblicata. E niente prometteva poi all'interno di questi, insomma di dare la versione, la versione digitalia e soprattutto, digitalia, la versione digitale. Esatto, la versione digitale e soprattutto che questa versione digitale sarebbe stata disponibile per sempre. Ma per sempre nel mondo del capitalismo non funziona perché Funimation nel frattempo è stata comprata da Sony, la quale ha comprato anche Crunchyroll, che credo, mi viene da dire, è il leader nello streaming degli anime. Non è una merendina il Crunchyroll. No, non è una merendina. Insomma, come sarebbe ovvio, adesso sta cercando di fondere i due servizi e nella fusione si perdono dei pezzi. E tra questi, appunto, c'era la disponibilità dei vecchi, dei vecchi supporti, dei vecchi supporti digitali. Quindi chi ha comprato in passato, in passato questi dispositivi, questi, questi, questi anime oggi si trova appiedato. Non ha letto l'eula che in realtà è stato per sempre, non è per sempre, non è vero. Beh, diciamo che è un errore nell'eula perché se scrivi per sempre deve essere per sempre. E' vero che con gli eula si può circonvenire l'incapace, l'incapace è l'utente normale, l'essere umano dotato di un cuglio assolutamente normale, ma oramai dagli avvocati dell'azienda siamo considerati tutti degli incapaci e veniamo circonvenuti, sì, circonvenuti, circonvenzionati, circoncisi. Circoncisi dagli avvocati. Perfetto. Però, ecco, su una cosa del genere, nel momento in cui tu ti permetti di scrivere per sempre, magari neanche su un'eula, ma su una pubblicità, su una cosa, e poi per sempre non è. Secondo me la legge dovrebbe dire che sei nel torto punto. A quel punto qualsiasi cosa dica l'eula è invalido. Tu hai proposto una roba come per sempre, deve essere per sempre. Le telco italiane sono state, sono state multate per roba del genere. Per falsa pubblicità. Eh sì, e anche all'estero, cos'era? Erano le offerte, erano le offerte illimitate, coi giga illimitati, che poi illimitati non erano, per quello sono state multate, ah chi lo sa, troppa roba troppo vecchia, forse dalla comunità europea è possibile? Forse da qualche garante? Non lo sappiamo. Su strato i giga illimitati non ricordo però. C'era stata qualche cosa, o forse era la letelco americana. Comunque c'era qualcuno che se l'era presa in saccoccia perché aveva venduto qualche cosa come illimitato, come traffico illimitato, e poi illimitato non era. Ed erano arrivate le sentenze, e qui dovrebbe essere la stessa cosa. Bisogna vedere che avevano scritto chiaramente perché magari era per sempre finché esiste l'azienda. Che è un trucco, è assolutamente d'accordo. Ma c'è il diritto al take out dei tuoi dati che il GDPR prevede. Tu vai su Google e deve esserci un pulsante nel tuo account che dice take out e lui ti dice in 24 ore io ti zippo tutto quello che ho di te, tutti i tuoi dati, tutte le tue email, tutto quello e ti mando il link, lo zippone e te lo scarichi e tutta la tua roba. Ecco, la stessa cosa dovrebbe essere prevista per queste cose qui. Se io ti do una libreria di dati digitali e ti vendo come accesso per sempre, nel momento in cui fallisco, ti devo dare il modo di scaricare e tenere. Altrimenti, come diciamo sempre, ripetendo il nostro amico Cory Doctorow, se comprare non è possedere, la pirateria non è un furto. La pirateria non è un furto, per definizione. Che saggezza. Dobbiamo ringraziare qualcuno da queste parti. Quel qualcuno sono i produttori esecutivi, la linfa vitale di digitali è il modello di business di sussistenza e di sopravvivenza che si ispira agli stessi concetti del value for value del podcast 2. e si declina, si spiega in pochissime parole ed è, vale qualcosa la digitalia per voi? È frutto del lavoro di alcune persone. Il lavoro si retribuisce, questo valore convertitolo in un valore economico, rimandatelo indietro. L'entità che volete voi, la frequenza, la cadenza che volete voi e che vi dice il vostro cuore e che vi dice il vostro desiderio che digitalia. Continui a lavorare. Noi vi mettiamo a disposizione un mucchio di meccanismi, Satisfay, il bonifico bancario, bitcoin on chain, almeno un bitcoin alla volta ovviamente, no scherziamo, e i meccanismi automatici del podcast in 2. . In cambio vi ringraziamo alla trasmissione, a notte l'episodio e continuiamo a lavorare per voi. In trasmissione ci pensa Max, c'hai il pdf sottomano? Pronto, già aperto e scattante per i produttori della puntata 710. Cominciamo con i nostri value for value streamer, Paolo Bernardini, Jeff Trava, Ferro, Nicola Gabriele Del Popolo, Fiorenzo Pilla, Anonymous, Arzigobolo, Giulio, Jackal, Idol, Fellow. Mettici, grazie agli streamer, grazie mille. Poi abbiamo dei boost. Boost. Boost di Bota, di Bota di nuovo, e di H Grinta. Il secondo boost di Bota porta anche un messaggino, saluti dal Satoshi Spritz. Grazie, c'hanno anche gli importi, Bota ci manda prima duecento e poi sei mila Satoshi e H Grinta, o H I A Grinta, chi sa come si legge, faccelo sapere H Grinta. Ci manda mille Satoshi di boost, grazie. Grazie ragazzi. Donazioni singole dei nostri perpetual executive producer da un euro di Manuel Zavatta, Davide Tinti e Giuliano Arcinotti e da due euro di Nicola Gabriele Del Popolo. Mitici, io Giuliano l'ho messo nei perpetual anche se non ce l'ha chiesto perché è un po' di puntate tutte le settimane. Ci manda un euro e quindi di diritto Giuliano. Grazie. Donazione ricorrente da uno virgola uno centesimi di euro di Stefano Cutelle. Cutelle devo ricordare. Oh Cutelle, scusami, non ho messo l'accento. Comunque sono cieco agli accenti quindi anche se l'ammettevi l'avrei letto male, mi scuso con Stefano Cutelle e di uno virgola uno centesimi di euro sempre da Matteo Tarabini. Grazie. Donazioni ricorrenti da tre euro al mese di Massimo Dallamotta, Arnaud Walderglis, questo l'avrò pronunciato bene, Vardeghissen, Stefano Orso, Massimiliano Saggia, Alessio Conforto, Alessandro Lazzarini, Edoardo Zini, Davide Capra, Raffaele Viero, Christophe Sollami, Raffaele Macco della Monica, Renato Battistin, Alessio Cerrettini, Luca Obiali e Diego Arati. Mitici, grazie davvero. Donazione ricorrente da tre virgola ventuno centesimi di euro di Andrea Picotti, conseguita a raffica dalle donazioni singole da 4,17 centesimi di euro di Alessandro Gheda e da cinque euro di Massimiliano Sgroi. Grazie. Donazioni ricorrenti da cinque euro al mese di Matteo Carpentieri, Pasquale Maffei, Paolo Lucciola, Massimiliano Casamento e Giovanni Priolo. Grandissimi. Donazione singola da 5,32 centesimi di euro di Carlo Annibale che dice grazie per condividere la vostra grande passione. Tanti saluti da Alassio. Grazie, grazie. Salutaci Alassio e il muretto. Scusate ma Alassio dov'è? No, non so, ignorante io. Alassio è a metà tra Savona e Sanremo più o meno. È in provincia di Savona e nella magica terra della Liguria. È un bellissimo posto, una bella cittadina di mare con un borgo antico sul mare che si chiama Il Budello. E veramente un bel vacanzino ad Alassio. Ci sta, c'è Alassio, Laigueglia, sono lì vicino e sono molto belli. Molto bene. Allora proseguiamo ancora con la donazione ricorrente da 5,32 centesimi di euro di Andrea Sinigaglia. Grazie. E concludiamo con il nostro lead executive producer della puntata con una donazione singola da 16 euro di Matteo Bergamaschi. Matteo grazie, grazie di cuore a tutti. Grazie per il vostro aiuto. I metodi sono semplici, sono tutti sul nostro sito digitale Punta FM. Andate a cercarli e dateci la mano. Noi continuiamo a lavorare per voi. Ho dovuto fare una modifica per provare a rendere più facile la creazione dei report relativi a Satispay e ho dovuto creare un piccolo plugin per WordPress. Lato utente, invece di avere direttamente il link che vi apre l'app o il codice QR da scannerizzare e poi mettere l'entità della donazione, adesso dovete mettere prima l'entità della donazione in una casellina sul sito, schiacciare un pulsantino di invio. A quel punto il sito vi genera il tasto, il bottone Satispay, cliccate quello e poi è esattamente come prima senza dover rimettere l'ammontare della donazione perché l'avete già messo prima sul sito. Se aveste dei problemi non mancate di farmelo sapere perché ovviamente è in prova la cosa, ma fondamentalmente se vi interessano i dettagli Satispay ha più tipi di negozi online. Quello che utilizzavamo prima ci obbligava ad andare a scaricare il report direttamente dal sito e copiare e incollare uno per uno ognuna delle donazioni sul nostro foglio e non era possibile con quel tipo di negozio accedere tramite API ai loro sistemi per scaricare l'elenco delle donazioni come invece facciamo ad esempio con Paypal e con il nostro provider Bitcoin Lightning Network che è Albi. Invece in questa maniera con questo secondo tipo di interazione che è quella praticamente di un negozio online, il problema è che bisogna mettere l'importo della donazione prima come se fosse una vendita, ma lato vostro cambia solo quello che dovete mettere in porto prima, ma ci permette poi di scaricare tutte le donazioni di una settimana in un colpo tramite uno script e quindi rendere molto più automatizzata e quindi anche a prova di errore la generazione degli elenchi poi dai donatori da ringraziare. Insomma spiegazione tecnica di una roba per cui è cambiata un pochino l'esperienza, ripeto se ci sono dei problemi fatemi sapere, i metodi per contattarci sempre gli stessi info@digitale. m sul nostro Slack oppure Twitter, Mastodon magari in fondo nelle note finali della sigla finale vi mettiamo anche i nostri contatti sui vari social. Taylor Swift, Taylor Swift si è arrabbiata un fracco col tizio che aveva già fatto incacchiare Elon Musk. Che è quello che traccia e ristalkerizza Sì più che ristalkerizza prende le informazioni dell'agenzia americana per gli aeroplani, gli aeroplanini e gli aeroplanoni e insomma una volta che riesce a capire qual è la sigla dell'aereo di una persona basta cercarlo sul motore di ricerca ed è disponibile la location quello che fa questo ragazzo è mettere tutto questo in maniera molto più accessibile su un account. Sui social credo che, immagino che per Taylor Swift sia lo stesso, quello di Musk ad esempio è in diretta su Mastodon quindi come era prima non so se poi l'hanno bannato da X oppure c'è ancora con un ritardo di tipo 24 ore e qui Taylor Swift non l'ha preso. Linea di attacco di Taylor Swift in questo modo mette a rischio perché io sono un personaggio pubblico esposto, sono soggetta esattamente, in linea di difesa appunto e queste informazioni sono sostanzialmente pubbliche e quindi io faccio solo un lavoro di come dire di renderle in qualche maniera più accessibile non faccio nessuna operazione di spionaggio e non metto a rischio proprio nessuno perché tu sei un personaggio pubblico e hai voluto esserlo e faccio così. Chi avrà ragione? Spesso ci sono motivi di social justice e robe del genere perché tra i motivi per cui vengono accusati questi personaggi di arrabbiarsi per questi personaggi che peraltro hanno guardie del corpo, sistemi di sicurezza e robe del genere e comunque come dicevi le informazioni sono comunque pubbliche per cui un malintenzionato sarebbe tranquillamente comunque in grado di recuperarle anche senza il tracciamento tramite i social di questo tizio ma poi c'è un problema di immagine pubblica, questi personaggi che se spesso si espongono come difensori del clima e robe del genere quando poi si muovono in getta anche per andare a fare la spesa ovviamente rischiano un ritorno negativo di un ritorno negativo di immagine. Ci sono i sistemi poi per evitarla questa cosa perché intanto puoi tanto puoi come dire affibbiare il jet, intestare il jet a una società o a qualche cosa lo fanno già con tante altre cose lo intestano società le Bahamas diventa già più difficile ma poi ho scoperto non so per quale motivo tiktok sempre nelle mie attività ha deciso che doveva spiegarmi come si fa a volare su dei jet privati o robe del genere ho scoperto che ci sono dei sistemi un po' per tutte le tasche sia di jet sharing tu ordini delle quote lo fai una specie di abbonamento e ti danno a disposizione un jet quando tu lo chiedi per cui tu dici io volo più o meno 200 giorni all'anno ti costa questo e ti garantiamo che con un preaviso di un'ora noi ti mandiamo o ti facciamo trovare l'aeroporto il jet privato poi anche a seconda di quanto paghi decidere il livello di jet privato quanto grosso quanto lussuoso eccetera te lo facciamo trovare col pieno e l'equipaggio eccetera nell'aeroporto più vicino dove dove desideri. Per tutte le tasche? Per tutte le tasche che si possono permettere un jet privato. Ma in realtà costa ovviamente costa meno di avere perché quello che costa tanto del jet è lo stazionamento e la manutenzione ovviamente per cui se lo stesso jet viene utilizzato per tante persone è ovvio che il costo si riduce ma ci sono tanti modi per volare in quel modo ad esempio io conosco un giovanotto che sta diventando pilota d'aviazione civile che sta facendo tutti i corsi tutte le cose eccetera ed è veramente uno studio importante sia nella pratica che nella teoria e ha già i brevetti ovviamente da pilota di aereo piccolo pilota d'aereo medio pilota che può persomma ha la patente A, B, C, D, E rispettive per gli aeroplani e tra i requisiti per poter fare l'esame finale deve avere fatto almeno 8 milioni di ore di volo e quindi che cosa fa per fare queste ore di volo? Prende, affitta l'aereo dell'aeroclub e ti porta, porta gli amici, porta i conoscenti eccetera tu contribuisci con la spesa del volo del carburante le tasse quelle che sono e hai bisogno magari di andare in Sardegna in vacanza la prossima settimana lo chiami e lui ti fornisce il servizio. Quella maniera lì è come se avessi un jet privato senza volare volo di linea e certamente non paghi come Taylor Swift. I modi sono veramente un sacco di volare. Max non ti preoccupare, abbiamo un tizio che si chiama Ahmed e ti porta a fare un viaggio a New York. Ci vado volentieri, magari sorvolando di bagno. Vabbè va bene da Taylor Swift visto che siamo in ambito privacy alla signora che ci comunica Michele ha fatto causa al suo provider di sex toys, all'azienda che vende i sex toys da lei utilizzata. Michele è attento a queste tematiche. Io sono poliedico, sono aperto a queste tematiche. Poi sono su Google News. Michele è dildoso. Esatto, questo non sarà il titolo della puntata. In effetti insomma, perché ha fatto questa causa a questa signora? Questa signora non solo ha fatto una causa, ma ha aperto una vera e propria class action nei confronti di questo sito online che si chiama Adam and Eve, che aveva questa tecnica di tracciamento. In pratica mandava le informazioni relative ai prodotti visti, alle ricerche fatte tramite i codici di tracciamento. Quindi nel negozio online? Esatto, nel negozio online. Le mandava Google Analytics, mandando però non solo l'indirizzo di collegamento, l'URL che includeva le categorie o il nome della ricerca che aveva appena fatto, ma collegandola poi all'IP della signora. Pare che questo vada contro una legge in California che si chiama il California Invasion of Privacy Act, che appunto non permette di collegare all'identità delle persone, l'indirizzo IP, con le proprie preferenze sessuali. Quindi è una class action, andremo a vedere come va avanti. Quindi se tu cerchi super maxi dildo non devo sapere il tuo IP. Google non deve sapere il tuo IP. Questo non è il massimo. Basta dildo. Visual Studio Code è progettato per fratturare la comunità open source, lo sviluppo open source. E' interessante questo articolo, ce l'ha segnalato qualcuno che mi sono dimenticato di scrivere, ma lo recupero perché dovrebbe essere sullo slack, sul nostro slack, lo vado a recuperare. E' un articolo molto interessante, fa il paio con articoli di cui abbiamo parlato qualche puntata fa. Il concetto è l'utilizzo da parte di queste aziende di meccanismi di sviluppo open source, dell'abbracciare open source o acquisire e continuare lo sviluppo di software open source, in realtà nasconde degli atteggiamenti e dei comportamenti che sono non contrari alle licenze open, ma certamente contrari alla filosofia e soprattutto dannosi, negativi per la continuazione del movimento. Ce l'ha segnalato Samuele questo articolo. Il fedele Samuele. Il tema principale, l'articolo fa fuoco su Visual Studio Code in particolare. Visual Studio Code, io mi faccio le pause che magari vi inserite voi se volete dire qualche cosina riguardo. E' un articolo un po' verticale onestamente. Il senso si capisce molto bene, secondo me. L'idea è, visto che c'è questa filosofia di open source che consente di dire ok, io posso prendere questo software senza licenza e renderlo disponibile in maniera free. Ne faccio un prodotto di punta, ci investo come grande azienda, lo faccio diventare qualcosa di veramente appetibile, però nello stesso tempo ne tiro fuori una serie di versioni che invece sono di mia proprietà. Quindi in realtà faccio questo doppio gioco, investo sull'open source ma contemporaneamente mi comincio a costruire una linea, un percorso parallelo con prodotti che sono sotto licenza di proprietà. Dopodiché mollo di fatto il sostegno alla comunità open source e invece investo sempre di più dopo aver creato un'abitudine all'uso di uno strumento che si presentava come uno strumento estremamente versatile, interessante, potente e nella categoria dell'open source invece mi porto sempre di più nella direzione di una cosa che è proprietaria e lascio il resto a frantumarsi. Quindi alla fine finisco con una politica di distruzione. Non è il prodotto che diventa proprietario ma sono spesso accessori del prodotto che diventano centrali nell'utilizzo del prodotto. L'esempio principale dell'articolo è lo sviluppo tramite Visual Studio Code di codice legato alle librerie Microsoft. et con lo sviluppo continuo della piattaforma di Visual Studio Code in open e sotto licenze open con poi in realtà meccanismi di tracciamento interno che le distro parallele dello stesso software possono disabilitare fino a un certo punto comunque il codice resta, vengono disabilitate quei setting ma soprattutto poi vengono abbracciate, vengono sviluppate librerie da utilizzare per sviluppare con questo codice le quali invece sono protette da licenza e che vengono in qualche modo favorite dallo sviluppo open del prodotto in sé ma che essendo le librerie proprietarie eclissano in realtà altre librerie per lo stesso utilizzo che erano nate anche loro sotto ombrello open e fanno in modo che fondamentalmente lo sviluppatore ad un certo punto abbia le mani legate, che sia convinto di utilizzare un sistema completamente open ma appena devia dalla strada desiderata dal proprietario della piattaforma, in questo caso Microsoft, incorre in minacce legali o lettere cease and desist che lo bloccano e lo legano in determinate azioni. Certo è abbastanza verticale come argomento ma ci colpisce tutti nelle sue conseguenze perché ricordiamo che mentre nel mondo del desktop nel software più consumer sviluppo open source ha avuto un relativo, una relativa importanza il 99% dell'internet come lo conosciamo non esisterebbe oggi se non grazie a community enormi di sviluppatori che da Linux a Apache a PHP a tutto quello che volete ha permesso la costruzione di questi sistemi che ci portano i contenuti che rendono internet quello che è oggi e appunto queste aziende che da una parte addirittura si fanno belle con "vedete noi siamo quelli dell'open" e poi adottano questi comportamenti negativi e assolutamente sto cercando di utilizzare la parola tossici perché ne ho parlato malissimo 20 minuti fa ecco è proprio è proprio è proprio una brutta cosa. L'esempio più lampante poi è Google con Android che comunque ha fatto qualcosa del genere cercando di fare free riding sulla comunità open source e poi a prova in realtà comunque determinate cose sono ancora molto difficili da farli senza la parte proprietaria e chiusa che sono i Google service. Oggi non puoi accedere al Play Store, non puoi accedere al mondo delle notifiche, non puoi accedere a determinati servizi come quelli bancari che hanno bisogno di un back end di criptografia importante e ha provato anche a monetizzarlo in altro modo tramite i pixel costruendoci poi una suite di applicativi con medio successo però ecco sicuramente il libro il libro è quello. Capitolo podcasting Spotify batte le previsioni per la crescita degli abbonati e le azioni salgono e si impennano Michele. Sì mi domando qual è il limite. Non c'è un limite crescere crescere sempre. Crescere crescere sempre siamo tutti molto contenti che Spotify batte le aspettative dei mercati però per quanto tempo deve continuare a battere le aspettative dei mercati prima di fare profitto? Poi quella la domanda che mi pongo. Non lo sappiamo. Cioè che fa? Batte le aspettative dei mercati e non guadagna. Non ha mai guadagnato in tessuta. Non guadagna più di quello che spende. Non ha mai fatto niente. Se non sbaglio per qualche quart o per uno o due quart era andata in profitto poi per carità. Non era profitto. Era Ebitda. Era quel profitto che non è profitto ma è profitto prima di aver pagato le tasse e i debiti. Ebitda. Ok perfetto. Capaci tutti. Capaci tutti e che poi in parte anche la strategia che aveva Amazon però poi Amazon a un certo punto si è trovata una cosa in mano che si chiama AVS e ha iniziato a fare soldi con AVS. Ecco credo che Spotify probabilmente voleva fare lo stesso colpo al casting e non gli è andata benissimo. Visto che adesso ci sono i video forse vuole fare quello. Non lo so. È bellissimo nella Call hanno fatto una rampicata degli specchi a riguardo delle esclusive su cui stanno facendo marcia indietro di cui abbiamo parlato nella scorsa puntata che è una roba che è da manolo proprio. Mentre alcuni di questi accordi di esclusività hanno funzionato in realtà non era ben allineato con quello che volevano i creatori di contenuti. I creatori vogliono avere un'Odens più larga. Con questi nuovi accordi siamo in una posizione dove siamo meglio allineati con i creatori. Possiamo fornire sia la crescita e anche siamo bene incentivati a come dire a causare una crescita nella nostra odiens della piattaforma e ovviamente anche favorire la crescita dei nostri guadagni perché perché tutti abbiamo in comune questo obiettivo. Bellissimo. Va bene cioè. Poesia. Diciotto mesi fa il numero due di Spotify era uscito con articoli e interviste ovunque dicendo "I feeder SS sono morti", "Il podcasting siamo noi". Vi ricordate? Ma chi cazzo siete voi? L'ho dimenticato ma fondamentalmente il senso era quello. Possibilissimo. Però è bello. Il podcasting siamo noi ma chi cazzo siete voi? Bene. Molto bene. Molto bene. Comunque Spotify ha appena scoperto la potenza dei feeder SS e a noi fa molto molto piacere. Sarà che la settimana dopo che Apple ha abbracciato gli standard dei capitoli del podcasting 2. e hanno detto ben venga il feeder SS anzi le estensioni, le novità, può darsi che anche quello li abbia in qualche modo. Però tutto si allinea nella direzione, in quella direzione. Bene che Spotify si siano resi conto della follia delle loro strategie. Devo ringraziare tra l'altro James Cridland e Daniel J. Lewis che non è Daniel Day Lewis ma è Daniel J. Lewis a proposito di omonimi e semiamonimi. Questa settimana prima con Will Smith. Forse era in pretrasmissione. Era in pretrasmissione. Benissimo vi siete persi una chicca. Che hanno creato un sito dedicato al podcasting 2. di spiegazioni in inglese. Per ora se qualcuno vuole fornire le traduzioni ben venga. Semplice, un po' più semplice, un po' più chiaro. Podcasting 2. che cosa fa? Tre sezioni per chi ascolta, per chi produce podcast e per chi sviluppa applicazioni, servizi o robe del genere. Molto bello, un indirizzo molto semplice podcasting2. rg se volete capire o volete spiegare o volete comunicare a qualche vostro conoscente che cos'è il podcasting2. lo mandate su podcasting2. rg messo bene lì chiaro impaginato una roba un po' meno da pionieri di quella che è la base che rimane no? Podcastindex. rg è dove rimane un po' al punto di riferimento per andare a vedere API tutto quanto una roba un po' più da smanettoni ma ci voleva una roba un po' più di comunicazione. Epic Disney accordo da 1,5 miliardi di dollari. Sì che sono più che altro quelli che Disney dà ad Epic per fare entrare le sue IP, intellectual properties, all'interno del mondo di Fortnite. Paperino su Fortnite. Sì esatto, Paperino più tutto il resto della mia infanzia. Disney che poi in un momento in cui non se la sta vivendo particolarmente bene con appunto le sue properties più forti dalla Marvel a Star Wars che non è che stanno proprio girando. Ma chi sa perché? Ma chi sa perché? Il latte è finito dalla zizza. Sono finite proprio le zizze in realtà. Sono finite anche le zizze, sono ritratte dentro e niente vedremo sicuramente. Poi oggi Fortnite è un mondo che io non seguo e quindi non mi rendo conto della sua grandezza però banalmente sento i ragazzini parlare di per strada e parlano di Fortnite. O di Call of Duty o di Fortnite certo. E quindi è quasi oggi lo spostamento dei miliardi che vanno da Disney a Fortnite ad Epic lo dimostra e lì il place to be non è più la Disney, l'azienda figa che fa fa belle cose. Oggi è quella che sta cercando di fare piggybacking su Fortnite. E sono i nuovi grossi. In realtà non è neanche Fortnite il gioco. Qui non si parla solo. Probabilmente ci sarà anche una contaminazione solito. Potrai prendere il costume di Paperino e farlo spa. mi sembra strano. Chissà. Vedere i personaggi Disney in un'atmosfera di guerra, di battaglia e cosa pur con tutto l'addolcimento che fa Fortnite. Non credo che ci sia sangue. Però vedere Topolino con una pistola, con un cannone in mano, con un fucile a pompa in mano, boh, non è molto nel canone però ci sta. Possibile che esca qualche roba del genere? Dubito. Ma quello che è il centro dell'accordo è un universo parallelo, legato a Fortnite, come Epic ha già generato in più occasioni. Fortnite diventa un ambiente, diventa il metaverso, l'invidia di Zuckerberg, quello che voleva fare Zuckerberg e che non è riuscito. E perché l'ha già fatto in realtà. Quello spazio l'ha già occupato in un modo o nell'altro Epic, che ha creato un mondo dove la gente va, non perché Zuckerberg ha detto che è bello, ma perché c'è un gioco che è figo e divertente e tutti i ragazzini ci sono. E poi di lì, ogni tanto il gioco si ferma oppure puoi uscire dal gioco e finire in un ambiente con le stesse identiche meccaniche del gioco, con la stessa grafica eccetera, senza l'aspetto ludico ma con contenuti alternativi. Per cui quando si ha iniziato a sperimentare, quando c'era lo spettacolo di uscita da una stagione, il lancio della mappa nuova, per cui non si poteva più combattere però potevi navigare e abitare lo spazio e vedere che succedeva, questi cataclismi di distruzione eccetera. Oppure i concerti, c'era stato il lancio di Star Wars, non mi ricordo quale capitolo direttamente lì dentro. Hanno capito che lì dentro, dopo aver attirato le masse con il gioco, possono fare un universo per tante altre cose. Quindi l'idea è di nuovo di farne uno dedicato a Disney che sia collegato in qualche modo con l'universo Fortnite, ma non è ancora chiaro come, perché, cosa ci si farà dentro eccetera. Però è interessante. È un investimento di un miliardo e mezzo di dollari, non male. È l'Invidia Penis di Zuckerberg fondamentalmente. Eh immagino. Disney certo ne ha bisogno di trovare qualche svegliata perché sì. Tra l'altro hanno la gatta da pelare della causa della mandaloriana, che non era una mandaloriana se non ricordo male, ma era l'amica del mandaloriano. Era l'amica del mandaloriano. Che era la vagina Carano. L'abbiamo seguita qui su Digitalia, la questione dell'allontanamento dallo show dichiaratamente da parte dell'azienda di Disney per i contenuti di alcuni tweet dei tempi che non erano allineati con il pensiero dell'azienda. Oggi la Gina Carano fa causa, approfittando di Elon Musk nella sua crociata antidisneyana, ricordiamo il "fuck you" di Elon Musk a quell'incontro, era proprio diretto a Bob Iger che è il CEO di Disney. E c'è veramente una faida tra i due e tra le due aziende. Elon Musk oltre a aver postato tutta una serie di documenti tra i quali quelli che girano tra i produttori finanziati da Disney con tutti i diktat di Disney per quello che riguarda gli obblighi in materia di diversità, se vuoi fare uno show devi avere almeno il 40% del team che sviluppa lo show di questo tipo di etnia, devi avere almeno il 50% degli attori, così le tematiche devono essere una roba abbastanza forte. In mezzo a quel diluvio di tweet Elon Musk ha tirato fuori anche questa boot ad che avrebbe pagato twitter le spese legali di chiunque avesse fatto causa a Disney perché era stato ingiustamente licenziato o comunque danneggiato dalle politiche dell'azienda in materia di equità, politiche di equità, diversità e roba del genere. E i fan della Carano che seguivano Musk hanno approfittato, hanno iniziato a twittare a dire guarda che la Gina Carano ti ricorda il successo questo e questo, hanno preso contatto e è partita la causa in questione. Sì, diciamo che anche chiunque fosse stato licenziato aveva qualche disclaimer, Musk ha scelto sicuramente il caso più pubblico quello che ha fatto. Chi serve in questa crociata chiaramente. Esatto e poi è interessante, sarà interessante anche questo, come la questione dei dildo di prima, vedere come va a finire il comunicato dei tempi, perché poi la questione è anche quale fosse davvero il contratto della Carano con Disney, perché lei dice di essere stata licenziata leggendo le dichiarazioni della LucasArts anche dei tempi, diceva che la Carano non aveva contratti in essere e non avrebbe avuto contratti in futuro. Però poi una cosa è la questione legale, poi un'altra è la questione di sostanza. I tweet c'erano da parte di LucasArts e di Disney che dicevano la allontaniamo per questo motivo, per questo motivo, per quest'altro motivo. Sì ma lo statement diceva questo, che non c'erano contratti e non ce ne sarebbero stati in futuro. E' stata scritta ovviamente da avvocati. Sì sì certo. Non l'hanno licenziata ma non le hanno rinnovato il contratto. Però quello lo deciderà il giudice. O si metteranno d'accordo prima perché noi facciamo sempre, pensiamo sempre a una causa legale come una partita di calcio che deve finire con un risultato deciso alla fine, al novantesimo, ma le cause legali spesso al novantesimo non arrivano perché è sotto banco, gli avvocati trattano, l'avvocato Carano gli dice "guarda la Disney ci offre 50 milioni per stare zitti, per non dire più niente e tu firmi qui che non parli più di questa cosa, in cambio ti becchi 50 milioni, non tornerai più sullo show, in cambio Disney tira fuori un comunicato stampa che in realtà i tempi sono maturati e avevamo seppellito l'ascia di guerra, il comportamento era stato travisato e la Carano in realtà non aveva mai pensato delle cose del genere". E quindi tutti contenti, tutti felici, con una busta di soldi che passa da una parte all'altra, la busta più grossa è quella ovviamente che si mette in tasca agli avvocati e festa finita quello lì. Il dogma delle cause è che la fetta più grossa finisce sempre nelle tasche dell'avvocato. E come al casino, il banco vince sempre. E' sempre così. Durante la corsa dell'oro chi è che ha guadagnato di più? Chi vendeva le pale. Certo. E' mica chi trovava il filone d'oro, se trovi il filone d'oro c'avevi quello dietro che ti tirava una palata sulla testa, ti ammazzava, dovevi ricomprare la pala. Certo, esattamente. E' questione di pala. E' sempre una questione di pala. Di nuovo, intelligenza artificiale, no che cosa c'è? DMA e DSA. Whatsapp pare che funzionerà presto in maniera interoperabile con altri messaggi di sistemi di messaggistica cifrata, crittata. Sì, è molto interessante e molto figo perché poi iniziano a uscire le prime indiscrezioni su come la cosa potrebbe essere gestita dal punto di vista della UI e della UX. Pare che le conversazioni fatte su altre che provengono comunque scambiate con dispositivi, con applicazioni diverse da Whatsapp, finiranno in una zona separata dell'applicazione anche per una questione comunque di sicurezza, nel senso che Meta dice che noi non possiamo garantire le identità di queste persone e la sicurezza di queste conversazioni. Whatsapp suggerisce agli applicativi che vorranno interfacciarsi con Whatsapp di utilizzare il protocollo di signal, che è quello che appunto in parte usa Whatsapp. Quello che usa male Whatsapp. Esatto, in maniera ostile Whatsapp, esattamente. E più altre applicazioni, non mi ricordo se citavo forse Meet di Google che pure usa lo stesso tentativo di backend. Per cui potete, se avete un'applicazione che fa chat, potete interagire con Whatsapp, basta che prendete contatto, scrivete un modulo, vi impegnate a dare l'80% dei propri proventi, dovrete pagare una tassa che si chiama CTF, l'ho già vista questa cosa qua. Dovete adeguare, Whatsapp mostrerà i vostri messaggi con un'etichetta enorme sotto con scritto "i messaggi arrivano da questa altra chat e sono molto meno sicuri", potete prendere anche le pattite virale se interagite con queste persone e convincetele a passare anche loro a Whatsapp o robe del genere. Com'è che è stata chiamata la risposta di Apple? Malignant compliance? Una roba del genere? Ostile compliance? Vedremo quanti dei provvedimenti di adeguamento a DMA e DSA, Digital Market Act, Digital Service Act europeo, potranno essere considerati come appunto degli adeguamenti malevoli, degli adeguamenti ostili come quello di Apple, ma io sono convinto che la maggior parte lo saranno. Con tutta l'esperienza che hanno avuto nell'illusione fiscale di questi anni adesso si tratta soltanto di prendere gli stessi approcci e applicarli anche al DSA e al DMA. Interessante quest'altro articolo, la settimana scorsa avevamo accennato, forse due settimane fa, al browser Arc che ha messo su questo sistema di browsing intermediato, utilizzando una versione di uno dei soliti modelli di intelligenza artificiale, fondamentalmente quando fai una domanda nel campo della ricerca non ti fa vedere una serie di link agli articoli che rispondono alla tua domanda, ma va lui a leggere per te quegli articoli, ti fa un riassunto dei concetti che legge e ti sintetizza una risposta e ti mostra quella. Funzionerà bene, funzionerà male, funzionicchia non funzionicchia, chi l'ha provato? Io l'ho provato, però in realtà c'è anche una sezione dove ci sono anche i link, però chiaramente magari la maggior parte della gente si ferma. Esatto, e questo effetto collaterale è quello che è messo denunciato da questo articolo, dice alla fine dei conti abbiamo un sistema che si regge economicamente, un sistema di comunicazione di produzione di contenuti su internet che si basano sul fatto che hanno un ritorno nel momento in cui le persone lo leggono, questo meccanismo si rompe nel momento in cui mettiamo in piedi dei sistemi del genere. Perché? Perché se Max fa la domanda a Ark e gli chiede cosa è successo durante il Superbowl ieri notte, esatto, qualsiasi altra cosa e invece di mandarlo sugli articoli dove c'è la pubblicità o dove c'è un paywall o robe del genere, Ark li legge per lui e poi gli rimostra, nessuno vede la pubblicità su quei siti, nessuno paga eventualmente i paywall dove sono i paywall o cose del genere e il modello di business ovviamente non si sostiene più. Ecco sì, questa è sicuramente un'osservazione interessante, da un lato c'è chi dice ok ma il modello di appunto, essendo sommersi da tutte le pubblicità, la fatica della ricerca col sistema tradizionale c'è bisogno di un'evoluzione, però quale che sia questa evoluzione non è ancora chiaro e dall'altro lato l'osservazione sul fatto che effettivamente il modello di funzionamento di business viene messo in discussione laddove prendesse un piede un approccio di questo genere è una cosa sicuramente reale. Vedremo, ci sarà un aggiustamento. Io l'ho provato in termini personali ovviamente trovo la sintesi che ho sperimentato sulle decine di tentativi che ho fatto molto banale, per cui poi alla fine di fatto uno comunque la cosa più utile di tutte è comunque un elenco di approfondimenti che poi sono dei link diretti. Max è banale però non vuol dire, siamo alle prime iterazioni non vuol dire che non diventi più efficiente, anzi lo diventerà, se lo diventerà al punto da sostituire completamente la navigazione classica non lo sappiamo, ma comunque è a rischio di una diminuzione. Molto significativa, come no. Quindi dobbiamo iniziare a farci delle domande, a chiedere se non so se Arc dovrebbe pagare per per accedere a questi contenuti di nuovo siamo siamo siamo da capo no? Povera aranzulla, è lo stesso discorso degli editori nei confronti di Google che volevano essere pagati perché Google mostrava parte dei loro contenuti e magari da una parte gli dava traffico dall'altra gli lo toglieva, ma da qualche parte hanno avuto ragione loro e sono arrivati dei soldi e ovviamente sono arrivati solo ai 4 o 5 editori capi principali di ogni paese, i piccoli ciao ciao. La storia degli spazzolini infetti, della botnet degli spazzolini da denti era troppo bella per essere vera alla fine. E infatti non era vera, era uscita questa notizia che senza in realtà poi dare la marca di questi spazzolini elettrici esatto che sarebbero stati appunto usati per una botnet poi si è andato a fare un po' di lavoro. Sono spazzolini connessi ovviamente con delle app che si collegano a delle app. Spazzolini connessi che però la maggior parte, almeno quelli che ho visto io, gli spazzolini connessi sono connettibili tramite bluetooth. E' vero. E non hanno il wifi, non hanno il modulo wifi, non puoi leggere gli articoli di aranzulla con le vibrazioni del telefono, dello spazzolino. Come no? Poi ci puoi far girare i doom magari. Dopo l'esperienza con gli scacchi si può fare tutto. La notizia non era una notizia in realtà ma era un giornalista che aveva scambiato chissà per quale motivo una dichiarazione ipotetica a un congresso con un dato di fatto, aveva scritto un articolo e mezza internet c'è andata dietro. Però per carità si riesce a leggere i dati e far comunicare su internet computer airgappati analizzando i pattern di calore della CPU o il rumore dell'aria che esce dalla ventola o robe del genere. Non escludiamo che sia possibile hackerare in qualche modo anche uno spazzolino da denti connesso solo tramite bluetooth. Poi che sia conveniente farlo o meno è tutto un altro discorso. Però questo non dovrebbe distogliare dall'attenzione di tante altre cose che sono invece connesse con degli stack interi TCP/IP e che spesso vengono utilizzati e che non c'è incentivo di nessun tipo per le aziende di rendere più difficile questa cosa. Parliamo di router magari non proprio di marca, una volta anche quelli di marca avevano lo stesso problema, parliamo di stampanti, parliamo di telecamere, tutti i sistemi che hanno magari delle versioni di Linux installate o di Android o comunque di software open che vengono modificati e che magari le cui vulnerabilità vengono esposte mese dopo mese, anno dopo anno e magari la telecamera di sorveglianza, la ditta che te l'ha venduta non l'ha mai aggiornata perché non gliene frega un cacchio di aggiornarla per fare le patch di sicurezza, basta che funzioni per gli utenti, però diventa terreno fertile per magari uno script che ne trova in giro per il mondo, 100 mila, 10 milioni e le infetta tutte e le utilizza per mandare magari dei ping o delle richieste HTTP quando fanno per fare degli attacchi di DOS a destra o a manca, è un tema importante e che secondo me questi articoli hanno un po' perso, si va bene gli spazzolini, si va bene gli spazzolini della rana bufala, ma il problema esiste. Il mio problema è la rivolta delle lavatrici, che sicuramente sarebbero un danno per l'umanità enorme e poi mi viene anche in mente una versione moderna di fantasia, vi ricordate quello in cui c'era lo stregone che fa partire tutte le scope che si dividono, immagino di quelle scope elettriche, ovviamente sto scherzando, tutto il mondo connesso con la internet hot tings, dei dispositivi intelligenti che sono in qualche maniera connessi con internet in maniera appunto tale che la potenza di calcolo c'è, la possibilità di aggaraggio c'è, apre una problematica importante come quella che diceva Franco. Gingili del giorno. È l'ultimissimo contenuto della trasmissione, uno dei più attesi sono i gingili del giorno, sono i regali dei digitaliani per i digitaliani, le voce digitali che selezionano per voi hardware, software, letteratura, qualsiasi cosa che abbia colpito la loro curiosità, stravolto la loro esistenza o qualsiasi sfumatura nel mezzo, basta che sia di attinenza tecnologica. Eccomi qua, è un periodo in cui di riflessioni sull'intelligenza artificiale etc. etc. etc. ce n'è a bizzeffe, però ogni tanto ne esce qualcuna veramente interessante, è il caso del Visconte cibernetico, un libro che evidentemente si ispira a Italo Galvino e al Visconte di Mezzato, di Andrea Principe e Massimo Sideri, i quali discutono, danno un punto di vista secondo me interessante, approfondito e che vale la pena di aggiungere alla propria biblioteca digitaliana, su quello che sta succedendo con la trasformazione, con l'impatto delle tecnologie, in particolare di intelligenza artificiale, sulla persona, sul modo di ragionare, sul modo in cui ci relazioniamo con gli altri e con il mondo. Il Visconte cibernetico, pubblicato da Cassidrice Lewis, lo trovate su tutte le piattaforme di vendita. Olè, un'altra giunta alla biblioteca digitaliana, grazie Max, Michele. Era da un po' che non portavo qualcosa di self-hostato, perché non iniziare da Libre Chat è un sostituto di chat GPT. Non avete il modello LLM sotto, ma solo l'interfaccia. Nel momento in cui vi fate l'account su OpenAI, create la chiave API, basta inserirla nella configurazione di Libre Chat per avere a disposizione una versione anche migliore di chat GPT, perché è possibile andare a fare le modifiche, a cambiare i vari settaggi del modello, cosa che non si può fare dall'interfaccia di default. E' possibile scegliere quale modello e andando, se non ricordo male, a spendere più di un dollaro in chiamate sulla versione 3. , è possibile poi andare a usare chat GPT 4 senza dover fare l'abbonamento da 22-23 euro che costa quello di OpenAI. Quando sarà disponibile, c'è già l'interfaccia per Gemini, che è la versione Lexbard, il fubard di Google, che ancora però non è arrivata in Italia e anche via API non è accessibile. Anche qualche plug-in, ve lo scaricate e ve lo installate sul vostro serverino e lo installate con molta facilità. Trovate tutto poi sul sito su librechat. i. Non ha integrabilità anche con sistemi di generazione dell'immagine questo? Sì, è multimodale quindi se hai chat si può chiedere anche la creazione di immagini. Perché lo vedevo anch'io questa cosa, che i costi dell'interazione tramite l'API sono sempre molto molto più bassi rispetto a quelli dell'abbonamento del sistema completo. Per arrivare al volume di chiamate, per renderlo meno conveniente, insomma ce ne vuole. Sì, veramente tanto. Bene, grazie. L'ultimo gingillo per oggi è un gingillo cazzatella, uno di quelle cose che sono assolutamente inutili ma fanno ridere, è una pagina che si chiama Zuckerberg Smile. Avete un'immagine, una foto di Zuckerberg, uno slider sotto con dei valori che vanno da 0. a 1. ed è la frazione di sorriso di Zuckerberg che potete aiutare. È molto carino perché mentre fate lo slide da 0 a 1, Zuckerberg pian piano con la sua faccia sempre da robot automa privo di qualsiasi connotato umano, passa da un'espressione di assolutamente neutra a una di sorriso assolutamente neutro e nel frattempo vedete sullo sfondo un tizio che digita su un portatile come se lo stesse programmando e sentite tic tic tic tic, insomma è una roba abbastanza di effetto di quelle da far vedere alle feste. Zuckerberg Smile, la cazzatella finale che chiude i gingigli del giorno, li trovate, ve lo ricordo, sulla pagina di questa puntata, digitalia. m/710. Un giro di contatti veloce veloce ve l'avevo promesso, digitalia. m@mastodon. , al nostro account istituzionale su Mastodon, digitalia_bc@mastodon. ocial, è quello dove c'è il bocchettone delle notizie e lì passano tutte le notizie che prendiamo in considerazione durante la settimana per l'inclusione in trasmissione. Quello ha funzionato Franco con lo scassamento di sdendette che abbiamo avuto in settimana? E non ha funzionato nelle ultime 24 ore ma adesso dovrebbe essere ripartito perché anche quello si appoggia su una automazione trellica. I nostri personali micheledm@livellosegreto. t, silomprof@mastodon. , francosolerio@mastodon. ocial, ma ancora di più il nostro Slack, digitalia. m/slack, dove tutta la settimana la community interagisce, chiacchiera, propone articoli da mettere in trasmissione, cingilli, chiede aiuto, chi più ne ha più ne mette. Direi che per questa 710 è tutto. Dall'emistudio di Gregoriano di Sanremo un saluto da Franco Solerio, dallo studio cittadino di Avellino un abbraccio da Massimo De Santo e dallo studio di Milano un ciao da Michele Di Maio. Ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata di Digitalia.

Dallo studio distribuito di Digitalia

Produttori esecutivi:Alessandro Stevanin, Stefano Cutelle, Matteo Tarabini, Massimo Dalla Motta, Arnoud Van Der Giessen, Stefano Orso, Massimiliano Saggia, Alessio Conforto, Alessandro Lazzarini, Edoardo Zini, Davide Capra, Raffaele Viero, Christophe Sollami, Raffaele Marco Della Monica, Renato Battistin, Alessio Cerretini, Luca Ubiali, Diego Arati, Andrea Picotti, Matteo Carpentieri, Pasquale Maffei, Paolo Lucciola, Massimiliano Casamento, Giovanni Priolo, Carlo Annibale, Andrea Sinigaglia, Matteo Bergamaschi, Pavlo, paolo bernardini, ftrava, Feró, Nicola Gabriele Del Popolo, Fiorenzo Pilla, Anonymous, Arzigogolo, juleeho, jh4ckal, Idle Fellow, bota, akagrinta, Manuel Zavatta, Davide Tinti, Giuliano Arcinotti, Nicola Gabriele Del Popolo, Alessandro Gheda, Massimiliano Sgroi

Il Network Digitalia