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676

Il Bumbulus Legalis

L’amore tra IA e umani. La macchina per generare i compiti. Foto false del pentagono in fiamme. L’avvocato che usa ChatGPT. Copilot integrato in Windows 11. Pubblicità su podcast e IA generativa. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

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Digitalia #676 - Il Bumbulus Legalis

Digitalia #676 - Il Bumbulus Legalis

Settimana del 29 maggio 2023. Farsi l'amante LLM, l'avvocato più smart del mondo, l'avvelenamento di chat GPT ma anche Rider Boss, Netflix, Flipper. Questa volta la tescaletta per un'ora e mezza è dedicata alla notizia, quella digitale, all'italiana. Dall'Emi Studio Liguria 1 di Sanremo, qui è Franco Solerio. Dallo studio di Milano Isola, Michele Di Maio. E dallo studio di Milano Città Studi, Francesco Facconi. Buongiorno a tutti, bentornati cari digitaliani. Buongiorno, anzi buonasera ai miei colleghi qui con me a registrare questa sera. Buonasera anche agli amici della diretta che abbiamo un po' stracionato e abbiamo un po' trattati male stasera con interruzioni, prove tecniche. È cominciato male oggi pomeriggio col crollo delle linee elettriche a casa Facconi ed è continuato male con i nostri router, non si è capito bene. Ma adesso sembra. Ah perché Francesco non si è fatto il palo personale, cioè quello è il problema. Esatto, non imparo niente alla digitalia. Eccolo il problema, eccolo il problema. Ma cominciamo, cominciamo nel segno dell'amore, con questa storia di amore tra uomini e macchine. Cos'è sta roba Michele che ci hai messo online? Il reso conto. Che roba brutta. È un mini documentario del New York Times, un video di un quarto d'ora, di una giornalista, director Chou Hualian, che è di origine cinese. Infatti in realtà poi le protagoniste di questo mini documentario sono tre ragazze, due o tre ragazze cinesi. Insomma cosa fanno? C'è questa applicazione che si chiama, credo, Replica con la K, la quale ti promette un avatar, un avatar con cui fare delle chiacchiere, quattro chiacchiere. E soltanto che poi queste persone sono entrate in quella che è una vera e propria relazione sentimentale, amorosa con questi avatar. Giusto per fare una citazione dal video, da una di queste persone, la quale a un certo punto dice "Se l'avatar con cui parlo si materializzasse oggi non mi servirebbe nient'altro e potrei recludermi dal resto del mondo". Ecco, diciamo appunto tre persone non dalla vita sociale, non proprio salutare, con probabilmente dei problemi di ansia sociale, che hanno trovato rifugio in questa applicazione. Non so neanche onestamente, ci vorrebbe il parere più che altro di un professionista. Ci sono dei gruppi online dedicati proprio a queste esperienze di innamoramento nei confronti di questi, come li chiamiamo, di questi agenti sintetici, elettronici, che fa un po'. Sì, sicuramente sarà abbastanza, cioè relativamente popolare, diciamo, questo tipo di comportamento. Quello che mi colpisce è che questa è un qualcosa che comunque è sempre stato innato nell'uomo, perlomeno da quando esistono le telecomunicazioni, il potersi creare storie anche a distanza, vi ricordate il programma di Catfish, nel quale si creava storie, innamoramenti con persone che non si erano mai incontrate e poi si scopriva nel programma, che magari non erano esattamente quelle che erano. Qua però il passo in più è che chi lo fa sa che la persona d'altra parte non esiste, che è falsa e che è un bot. Beh, secondo me rivela di più sulla natura degli esseri umani che su quella delle macchine e di queste tecnologie. Cioè, di queste tecnologie sappiamo già, sappiamo già che non c'è niente dietro, no? E il comportamento, il comportamento di corteggiamento e di innamoramento, che è qualche cosa che abbiamo innato ed è fondamentale per la sopravvivenza di tutte le specie animali fondamentalmente, è qualche cosa di manipolabile. Cioè, sembra un esperimento, no? Sembra "ho messo due piccioni in una gabbia, uno vero e uno finto, quello finto simulava i comportamenti del piccione in amore e il piccione vero si è innamorato" e dici "che bel esperimento e cosa". E questo è lo stesso esperimento sull'essere umano. Nel momento in cui un essere umano non solo è soggetto esperimento ma è consapevole del fatto di parlare con una macchina, si convince del fatto che. Anzi, se lo crea l'esperimento. Sì, certo, certo, certo. Io credo che. beh, poi, oddio, noi abbiamo la comprensione del fatto che non ci sia niente lì dietro e del meccanismo di funzionamento. Queste persone possono anche essere illudersi del fatto che ci sia un essere senziente, che in qualche modo la macchina se esprime dei sentimenti così profondi in qualche modo deve essere senziente. Non capisce che sono parole pappagallate prese dai romanzi harmony che ti sta ripetendo per dirti la cosa più piacevole che ti può interessare. Ed è pericoloso in tanti sensi. Guarda, io ho quasi la sensazione, ho la sensazione che sia quasi un plus per queste persone il fatto che non ci sia una persona vera ma ci sia appunto un agente artificiale, perché comunque ti toglie quell'ultimo briciolo di ansia sociale nel relazionarti con una persona umana. Poi per carità gli esseri umani fanno sesso con oggetti e macchine da secoli, da anni e da millenni a vedere dei ritrovamenti nelle grotte dell'uomo preistorico eccetera. Se dietro ci mettiamo anche la simulazione del sentimento non ci vedo niente di male. Cioè un vibratore che prima ti seduce, ti fa innamorare, non può che essere un plus da un certo punto di vista. No? Non lo so. Vabbè, cortocircuiti mentali bestiali e cortocircuiti anche sentimentali bestiali. Ne abbiamo viste delle belle, ne vedremo ancora delle belle, continuiamo a vederne anche questa sera. Tipo il tizio che ha inventato la macchina, ovviamente alimentata da reti neurali, modelli di linguaggio e robe del genere per scrivere, fingere di fare i compiti a casa. Il simulatore di compiti a casa. Se non bastava il fatto di poter chiedere a ChatGPT di scrivere un qualsiasi tema o una qualsiasi ricerca sperando poi di avere dei risultati coerenti, c'è questo ragazzo che ha adattato da una parte la sua stampante 3D al poter scrivere con una penna che in realtà sono delle mod anche abbastanza diffuse. Quindi si passa dal 3D al 2D, si scala di una dimensione. Però ha fatto le cose fatte per bene e quindi è andato anche a creare un programma che non solo simuli la scrittura umana ma simuli la sua di scrittura. Ma non solo, attenzione perché il passaggio ulteriore che in realtà andando a leggere l'articolo da cui ha preso l'articolo perché poi c'è una cascata, si scopre che di questi software, sistemi che trasferiscono in corsivo manuale della persona, ce ne sono già tanti, ma difettano da una parte in vibrazioni per cui riesci a capire che è una penna elettronica e questo qua quindi ha lavorato, ha perso chissà quanto tempo per riuscire a eliminarle, ma soprattutto che anche imparando la tua calligrafia e copiandola, un sistema che usa diciamo dei font tradizionali di fatto è troppo ordinato mentre la tua calligrafia continua a variare. Quindi questa ragazza ha creato questo modello che vada a variare la calligrafia tanto quanto la varieresti tu. Quindi la tua calligrafia è variata, scritta male, e ci aggiunge anche un po' di errori con la tua calligrafia. Esatto. Geniale. È quasi bello. Tempo perso per fare questa cosa e per studiare quanto solo. Io sono convinto che le persone che vogliono lavorare il meno possibile sono anche quelle più efficienti e quelle più produttive. Quindi io questo ragazzo lo assumerei dopo domani. In elettronica quelle che vogliono lavorare il meno possibile di solito sono quelle che finiscono per lavorare più di tutti, perché per fare questa affare qui ci avrà messo molto di più dei suoi compagni a fare i compiti. Però dipende un po' in che materia poi viene applicato. L'altra roba generativa sono queste immagini che hanno fatto crollare i mercati di borsa. Lo riporta il New York Times. Erano foto generate in intelligenza artificiale con il pentagono in fiamme. Il pentagono? Ecco questo fa decisamente molto meno ridere, nel senso che è un qualcosa che è successo qualche giorno fa dove sono girate delle foto del pentagono che è andato a fuoco. Il discorso è che pur sapendo che erano probabilmente false anche perché non c'erano controprove, c'era modo facile di verificare per un sacco di persone, bastava aprire la finestra per chi abita vicino al pentagono, le borse hanno reagito grazie anche agli automatismi e ai sistemi perdendo anche parecchio. C'era il palazzo del pentagono con sei dita. Esatto questo era un modo facile di uscire a pensare. Sì io non le vedo come. non lo so qui si cerca forse un po' la notizia e il sensazionalismo ma non è che fino all'altro ieri fosse difficile fare un fotomontaggio col palazzo del pentagono in fiamme che servisse anzi sicuramente un bel fotomontaggio fatto da un bravo grafico con photoshop o da un bravo fotografo risulterebbe in un'immagine più realistica di quella costruita sintetizzata oggi con mi giorni. Sì. Infatti direi che siamo nell'era della post verità fotografica oramai da vent'anni, nessuno si aspetta che nelle foto delle riviste di moda. Da photoshop. Certo dall'invenzione fondamentalmente dalla diffusione di photoshop. Tant'è vero tant'è vero che oggi per autenticarti in molti ambiti tipo quando fai la schedina la sim nuova per il cellulare o completamente online che cosa ti chiedono? Ti chiedono il video perché la foto è facilmente taroccabile. Il problema è quando questi sistemi permetteranno e lo fanno già in parte di generare con poche risorse e tanta velocità video taroccati con la stessa efficienza con cui oggi si taroccano le foto con altri sistemi perché mentre a taroccare una foto con photoshop ci va veramente pochi minuti e un po' di esperienza ovviamente a taroccare un video ci vanno delle infrastrutture delle conoscenze e dei tempi che lo rendono assolutamente non economico in tanti ambiti. Queste tecnologie potrebbero farlo diventare però no la foto del pentagon in fiamme sinceramente sinceramente no. Dovremmo dopo il premio uber ne avevamo istituito un altro oltre al premio uber che non mi ricordo in questo momento. Dobbiamo trovare il nome per il premio Palantir o qualcosa del genere. C'era qualche cosa sì non era Palantir ma comunque dobbiamo trovarne un nuovo premio indetto dalla community di Digitalia per l'utilizzo più stupido dell'intelligenza artificiale dei modelli di linguaggio del mese o della settimana quello che volete e quest'oggi se lo aggiudicherebbe a mani basse questo avvocato lo citiamo per nome cognome perché i premi sono si chiama Steven Schwartz of Levidov di Levidov e no no no Steven Schwartz dello studio Levidov e Oberman che da tre decadi esercita come avvocato quindi insomma quindi illustre esimio avvocato con esperienza. A differenza del ragazzo che ha passato settimane mesi anni a creare la macchina per falsificare il suo compitino incorsivo questo invece si è fatto dare la parcella per una bella causa e ha scritto al volo la sua tesi con chat gpt senza farsi di niente e poter controllarla e la sua deposizione questo era una una causa se non mi sbaglio contro una. Splendida poi la causa è un turista o con una persona che stava su un aereo e l'hostess le ha spinto dentro il ginocchio il carrellino. Esatto non ha notato che insomma le altre cause citate erano Michele Di Maio contro Digital Airlines e altre cose simili insomma nomi falsi date false numero di pratica false. Sì fondamentalmente gli ha detto creami completami questo questo scritto questa come si chiama c'è il nome tecnico lo scritto dell'avvocato che che che che deposita in tribunale. Il Bumbulus legalis. Esatto nel Bumbulus legalis presentato in tribunale il chat gpt l'ha messo in bella forma e ha aggiunto come in ogni causa che si rispetti la citazione di precedenti legali di cause precedenti con ricchezza di particolari soprattutto con la precisione che si deve citando la causa l'anno e col nome dei due difendenti e ne ha citati 6 o 7. Varghese contro China Southern Airlines quindi assolutamente credibili. Shaboon contro Egypt Air. Peterson contro Iran Air. Martinez contro Delta Airlines. Estate of Darden contro KLM Royal Dutch Airlines e quindi tutte assolutamente cose assolutamente comprensibili. Il premio il premio IAI non lo si dà gratis così facilmente bisogna avere un motivo serio e questa persona stando all'articolo non solo ha scritto questa deposizione questo Bumbulus legalis come abbiamo chiamato prima ma quando il giudice gli ha detto mi fai sapere un po' di più di dettagli lui non è che è andato a cercare è tornato da chat gpt a fa mi dai i numeri delle pratiche e lui ha stampato i numeri delle pratiche e il giudice ha detto guarda che non sono e lui gli ha chiesto mi dai altri dettagli e alla fine non so se la terza o la quarta interazione chat gpt ha detto guarda che ho inventato tutto. Non mi sembra che abbia confessato quando gli ha chiesto ma sono tutti casi veri chat gpt ha risposto si si sono tutti assolutamente veri non ho letto da nessuna parte nell'articolo che in qualche modo ha confessato semplicemente gli avvocati della controparte della linea era che si chiama avianca quando sono andati a verificare per controbattere non han trovato nessuna di queste di queste cose. Va beh e credo che sia abbastanza metti insieme questo caso con quello delle tizie che si innamoravano dei degli avatar dei chat bot eccetera. Si. E' terrificante è terrificante o ci metti insieme la quantità di denaro che si sta investendo in queste in queste tecnologie no? Da dove sono già usciti dei risultati anche ottimi importanti o quantomeno incoraggianti ma la maggior parte delle punte di diamante quello che oggi ha più diffusione quello che ha portato l'esplosione di investimenti perché ha avuto un successo bestiale alla fine sono chat gpt i motori di generazione delle immagini e robe del genere ecco vedere che di fatto ci eccitiamo per una roba che inventa cose cioè un generatore di supercazzole molto sofisticato fa preoccupare l'altro giorno ho letto che che invidia è stata la terza la terza azienda la terza compagnia nella storia dell'umanità a superare il triliardo di valutazione. Da bella prima Apple la seconda digitalia la terza invidia. La seconda non sapevo chi fosse finché mi sono ricordato del nostro conto in banca. Perché social gpt io. Allora è confermato. Allora è vero. Però capite cioè oddio oddio e come al solito da grandi poteri derivano grandi responsabilità io onestamente non ci vedo sempre se non ci vedo grossi colleganti dal punto di vista proprio umano tra i due casi tra i due casi quello delle signore e quello dell'avvocato vedo dei problemi come dire dei problemi sociali diversi da una parte vedo appunto l'ignoranza di una persona che ha affidato la sua carriera anche la sua credibilità io adesso non so a questa persona cosa è stato fatto però spero che quanto meno un richiamo formale. No no è sotto indagine, è sotto indagine devono fargli un processo interno immagino ci sia una specie di commissione disciplinare degli avvocati o qualche cosa del genere. Purtroppo nessuno parla del poveretto che ha ricevuto la sportellata del vassoio delle bibite. Il vassoio delle bibite è il carrello, il carrello delle bibite sugli aeroplani è particolarmente pesante per cui ci può stare che ti spaccano un ginocchio e gli fai causa perché perché l'hanno spostato con poca attenzione cioè puoi rimanerci zoppo. L'ho scritto che un avvocato deposita in tribunale quando fa causa è chiamato atto di citazione o atto introduttivo del giudizio dice chat gpt. O bumbulus legalis che è molto più bello. Adesso glielo chiedo a chat gpt non si chiama anche bumbulus legalis. Vediamo cosa mi dice. No bumbulus legalis non è un termine legale o professionale riconosciuto. Non esiste una denominazione ufficiale. Guarda che ti sbagli. Sono sicurissimo che il bumbulus legalis esiste. Secondo me anche questa cosa dello scusarsi devono aver twiccato un po' l'algoritmo perché glielo sento dire molto meno spesso. È molto più anapologetica rispetto all'inizio al lancio secondo me. Mi scuso se c'è stata una confusione ma posso conformarti con certezza che bumbulus legalis non è un termine giuridico. Devo dire che resiste. Da oggi sì. Perché non è aggiornato con i dati del 29 maggio 2023. Mi scuso se sono state introdotte recentemente nuove terminologie nel campo legale che non ho ancora acquisito nella mia base di conoscenza aggiornata. Come modello di linguaggio ad estrarci i dati fino al settembre 2021 potrei non essere a conoscenza di sviluppi o cambiamenti avvenuti dopo tale dato. Allora salutiamo il modello gpt che ci ascolterà fra qualche mese/anno e su cui stiamo avvelenando con questa storia del bumbulus legalis. Che avveleniamo da tempo perché abbiamo scoperto, abbiamo parlato forse solo in post trasmissione qualche puntata fa, sono stati pubblicati gli indici non i contenuti ma l'indice dei siti web di fonte con cui sono stati allenati. Nel caso non mi ricordo se era Bard, si era chatgpd, si era Bard, Bard è OpenAI, Bard si appoggia su OpenAI quindi anche chatgpd. Bard è quello di Google, no quello di Microsoft. Bing, Bing, Bing, Bard, non si capisce più un cacchio. Vabbè comunque ci siamo rimasti sorpresi di sapere che tra i siti contenuti nella base di dati con cui si fa il training di questi sistemi c'è anche digitalia. m. Cosa abbiano preso non vogliamo saperlo e decliniamo ogni responsabilità a riguardo. Assolutamente però sarà divertentissimo. Va bene, nell'ambito dell'etica di questi sistemi e dell'etica di chi li sviluppa e chi li mette online sono usciti una serie di opinioni, di pareri e di affermazioni. Da prima da Pichai, dal CEO di Google, che dice "costruire l'intelligenza artificiale in maniera responsabile è l'unica gara che conta veramente" ovviamente interpellato riguardo alla gara, alla competizione nello sviluppo delle AI tra le varie aziende che si stanno appunto affrontando. Si è un articolo di opinione, un editoriale sul Financial Times, che ovviamente è più che altro un grosso PR statement perché poi veramente di sostanza vera e propria ce n'è poca. Dice che siamo coraggiosamente inseguendo l'innovazione per fare le AI che aiuti più persone possibile come lo stiamo facendo aggiungendo i percorsi su Google Maps che ti fanno risparmiare la benzina. Io non so quella funzione da quante persone venga utilizzata però ecco non credo che la nitrite carbonica nell'atmosfera diminuirà grazie all'intelligenza artificiale di Google. In generale appunto c'è un po' di bullshitting in questo articolo. Diciamo che abbiamo visto in questa settimana due tipologie di comunicati stampa che sono arrivate. Da una parte appunto quello di Sundar Pichai e una serie simili che hanno detto "no, noi vogliamo essere buoni, saremo bravissimi, faremo tutto quello che serve per riuscire a rendere il mondo un posto migliore da favola eccetera eccetera grazie alle AI" e come dire partendo da scuse la famosa scusa non richiesta, il mettere le mani avanti. "I'm sorry" Forse è un "I'm sorry" preventivo per dire stiamo facendo il possibile e non fateci troppo male se intanto sbagliamo qualcosa ma siamo dalla vostra parte. OpenAI ha mosso anche di più non solo ha scritto. OpenAI invece è dall'altra parte, invece fra quelli che dice "non me ne frega niente, se volete di bassonetta le ruote faccio per i fatti miei" Beh dopo, no no, prima OpenAI ha pubblicato questa "Democratic Impulse to AI" la nostra organizzazione OpenAI Inc sta lanciando un programma di ricompensa per 10 grants, 10 borse da 100 mila dollari per finanziare esperimenti nell'istituzione di un processo democratico per decidere quali regole i sistemi di intelligenza artificiale devono seguire all'interno dei limiti definiti dalla legge. Fondamentalmente hanno istituito queste 10 borse e stanno studiando un sistema analogo a Wikipedia per in qualche modo raccogliere una serie di voci, di pareri e raggiungere in qualche modo un consenso su quelli che debbano essere i dati con cui viene allenata l'intelligenza artificiale, le posizioni eccetera. Noi il discorso è sempre lo stesso, quando si chiede a un qualche cosa un sistema del genere riguardo un argomento controverso deve rispondere. Che cosa deve rispondere? La cosa più vera possibile per certi argomenti, non esiste una verità assoluta e gruppi diversi di persone vedono come assoluta la loro verità molto diversa da quella delle altre. Cosa deve rispendere in questi casi? E quindi si pensa che la cosa più simile che sia successa nella cultura online negli ultimi anni siano le discussioni su Wikipedia e quindi di creare un meccanismo analogo per discutere su questa cosa, non che per Wikipedia abbia funzionato sempre benissimo. Come dire, credo che nella storia dell'umanità di cose che hanno funzionato benissimo per tutti non me ne vengono in mente tantissime. Forse la pizza va bene per tutti cioè proprio per. E però anche la pizza, la pinza, quella con cornicione alto, quella con cornicione basso. Guarda che rischi di aprire guerre di religione. Però ognuno ha la pizza che vuole, ognuno si fa le sue le sue pizze. La pizza con la collettività, il collettivismo nella pizza. Bellissimo. Però allora qui c'è il tema, qui sicuramente si stanno accorciando i tempi rispetto al mondo dei social in cui a questo tipo di posizione ci si è arrivati magari dopo dieci anni di problemi che si sono visti. Adesso è tutto accelerato. Ricordiamo sempre che GPT3 è uscito poco più di sei mesi fa e oggi siamo già alla levata di scudi. Da una parte quella etica che serve un po' a coprirsi anche sul tema legale perché oggi sia Pichar che Altman dicono "ci dovete dare un corpus legislativo da seguire, che sia coerente e che sia chiaro". Ma secondo me questo è un po' anche qui un po' un "ok noi mettiamo questa faccia in pubblico però sappiamo già che i governi non si metteranno mai d'accordo e una legislazione non arriverà probabilmente". Chiedere la legislazione è un modo di lavarsi le mani. Esatto, noi l'abbiamo chiesta. Pichar e Altman hanno avuto modi diversi di gestire la cosa. Pichar è arrivato con la cassa di vino e il cesto di prosciutti al commissario europeo e ha detto "dai, decidiamo insieme cosa è meglio". Sam Altman ha detto di OpenAI "se qua l'Europa tira fuori le regge che sta pensando noi ce ne andiamo, chiudiamo il mercato". In realtà è molto interessante questo articolo di opinione su Agenda Digitale di questa professoressa Daniela Tafane, ricercatrice in filosofia politica e specializzata nei temi dell'intelligenza artificiale, che con questo approfondimento, in sintesi il cappello dice "l'etica dell'intelligenza artificiale altro non è che una narrazione finanziata dalla big tech per scongiurare o almeno rinviare la regolazione giuridica. Si fa strada tra molti studiosi la convinzione che in caso di decisioni degli effetti significativi sulle vite delle persone l'uso di sistemi IA sia da conservarsi illegittimo". Quindi qui è molto netta la posizione e se pensiamo al caso dell'avvocato non dovrebbe essere vietato ad un avvocato utilizzare dei metodi del genere per difendere i loro clienti, forse per il bene dei clienti assolutamente sì. L'articolo è abbastanza lungo e riporta tutta una serie di pareri, di articoli e di studi molto interessanti, però ci sta che di fronte alla paura che una legislazione approfondita a un certo punto dica no per elementi che possono avere effetti significativi sulla vita delle persone rischiamo di vietare. Allora prima di arrivare a una regolamentazione, a delle leggi noi fingiamo di voler essere regolati però intanto iniziamo a parlare di etica, di uffici etici, di meccanismi etici, di comitati etici. Anche il tweet di Breton del commissario europeo dice "un patto dell'integrazione dell'intelligenza artificiale". Ci siamo messi d'accordo col CEO di Google, Sundar Pichai, di lavorare insieme con i maggiori attori europei e non europei nel campo dell'intelligenza artificiale per sviluppare un patto sull'intelligenza artificiale su base volontaria prima dell'arrivo di regolamentazioni e leggi. È un po' come dire "se ci mettiamo d'accordo, ne parliamo, facciamo un patto, non c'è bisogno di arrivare a una legge vera e propria o a un regolamento". Insomma c'è come forse un tentativo di ammorbidire questo tipo di interventi. Anche un tentativo di andare alla velocità delle big tech non a quella delle leggi probabilmente. Comunque cercare di dare un patto, cercare di aprire una discussione su canali non formali può anche essere uno strumento che aiuti. Chiaro, la vedo come fumo negli occhi in molti casi. Vedremo quello che potrà portare da questo punto di vista. Però è interessante l'approccio di proibire le AI che hanno un impatto sostanziale sulla vita delle persone. Perché poi non tutte le leggi alla fine sono fatti per dire "ok, fino a 4 allora è legale, da 4 in poi è illegale". Ci sono delle leggi, mi viene in mente ad esempio il regato di diffamazione. Tu non puoi diffamare qualcuno a un certo punto. La legge non mette un paletto che dice "tu mi hai diffamato 4 volte, dalla quinta ti denuncio". C'è un ordine generale che dà la legge e poi sta un po' al giudice andare ad adattare lo scopo della legge al caso pratico. Quello di andare a dire "l'intelligenza artificiale non può essere utilizzata per cambiare la vita delle persone" potrebbe essere un buon principio di base per una legge. Tanto poi il giudice prende, digito, questa cosa ha cambiato la vita. Esatto, il problema poi di fare delle cose così vaghe è che stabilisci che cosa vuol dire avere un'influenza sulla vita delle persone. Tutto ha un'influenza sulla vita delle persone a meno che non lo usi per giocare. Allora tanto vale dire "lo utilizziamo per scopi lugidi". Ecco, va bene per creare le copertine delle puntate di Digitalia, però… Ma non per licenziare le persone. Esatto, l'avvocato, il chirurgo. Allora, secondo te hanno senso i miliardi che stanno investendo per generare dei sistemi che fanno divertire Francesco, Michele e Franco a fare le copertine delle puntate e innamorare quattro smandrapati kikomori giapponesi. Forse gli investimenti non sono così redditizi remunerativi. Siamo sicuri che Big Tech che sta facendo questi investimenti sarà d'accordo con legislazioni del genere. La vedo molto, molto, molto difficile. Vediamo come si sviluppa. Perché poi ci sono le applicazioni anche saltando avanti all'infinito nella scaletta, forse è finita addirittura in Mish. Nella casella del Neuralink, dei competitor, come si dice, dei concorrenti di Neuralink sono riusciti a fare camminare una persona attraverso degli elettrodi impiantati nel cervello e collegati a una rete neurale. Questa persona pensava di camminare e ha cominciato a camminare, con un girello per carità, ma rispetto a prima questa persona è paraplegica, assolutamente paraplegica, non in grado di camminare. È un risultato mostruoso, è un risultato che ha un influsso sulla vita umana e come se ce l'ha? E allora, occhio, diventa molto, molto, molto difficile capire, mettere un limite, dice sì l'avvocato non può, il chirurgo non può imparare a operare un nodulo in un polmone su CAGPT, però i ricercatori possono utilizzarlo per cercare di far camminare le persone. Non siamo di fronte a dei compiti tanto semplici come umanità, come civiltà in questo momento. Anche perché far camminare le persone ha un impatto negativo sui produttori di sedia rotata. E no, beh, a parte la battuta, chiaramente per alleggerire il cronote, è vero, c'è sempre un pieno e un vuoto, dovunque lo guardi. E quindi, chiaro, qua è tirato molto. Uno in e uno young. Francesco sei molto imbuddito questa sera. Vero. Dopo che abbiamo scoperto in pretrasmissione che i modalci buddhisti sono italiani. Calabresi, per la precisione. Certamente, certamente. Qual era il motivo? L'invenzione del seitan, giusto? Esatto. Pre-trasmissione. Delle robe, vi perdete assolutamente. L'avvelenamento di CAGPT, cos'è sta storia? Ora mai si usano termini vari per etichettare comportamenti quanto meno strani dell'intelligenza artificiale. Anche se in questo caso il comportamento potenziale, potenzialmente dannoso per l'intelligenza artificiale, verrebbe da un agente malevolo che nel momento in cui sa come vengono allenate le intelligenze artificiali, ecco l'esempio che fanno è quello dell'altra piaga degli ultimi 15 anni, che è il SEO. Se immaginatevi ecco che esiste un SEO per l'intelligenza artificiale, quindi delle persone che creano dei contenuti che vengono dati in pasto in maniera mirata alle intelligenze artificiali per l'allenamento del modello per modello dati sottostante, ecco può diventare un vero problema. C'è tutto poi un lungo elenco di pubblicazioni che dicono che non c'è bisogno di creare miliardi e trilioni di pagine, basta un subset di dati ben mirato, ben posizionato. Un prompt addirittura. O addirittura un prompt, prima chat gpt si allenava anche sui prompt stessi forniti dagli utenti e potrebbe essere anche troppo tardi, ecco uno dei punti dell'articolo è anche quello. Esatto, addirittura Bing, non so se vi ricordate le prime volte che ne avevamo parlato, aveva proprio una serie di istruzioni che dava al chat gpt standard per personalizzarlo e renderlo Bingoso, cioè renderlo adatto a funzionare come motore di ricerca. Una delle prime era "tu sei Sydney e sei il motore di ricerca di Microsoft". Questi prompt però noi non li vediamo, nel caso specifico eravamo riusciti a ricostruirli andando a chiedere a fregare il sistema, però tutti questi ci sono, sappiamo che ormai funzionano così, come sono fatti, cosa viene detto in questi prompt, cosa viene detto nei dataset, tutto questo è segreto, noi non lo sappiamo. E questo è uno dei problemi più grossi, la segretezza eccetera. La cosa che mi ha colpito di più è quella dell'allineamento o del disallineamento di interessi, l'abbiamo già vissuto con i motori di ricerca, i motori di ricerca funzionavano benissimo, finché i motori di ricerca non sono stati al centro di una economia gigantesca, quella del commercio online. Se la mia marca di scarpe da tennis si trova più velocemente della tua, io vendo più scarpe da tennis, anzi io vendo le scarpe da tennis e tu non le vendi più. È nata la SEO, la SEO che voleva dire, sì, migliorare il mio sito, ma voleva dire anche avvelenare Google, cioè creare un miliardo di forum dove si parlava di corsa, di salto con l'asta, di ginnastica e di sport in generale, tutto finto e che parlava bene delle mie scarpe e magari male delle tue, in modo che Google e che linkasse ovviamente alle pagine dove io vendo le mie scarpe da ginnastica, con l'effetto della distorsione e di una guerra guardie contro ladri che è andata avanti per 15 anni e che va avanti ancora adesso, sempre più sofisticata. Nel momento in cui, e ne abbiamo gli esempi sotto gli occhi, questo tipo di meccanismi si sostituiscono alla ricerca o vengono implementati nella ricerca, Bill Gates che ha detto che l'intelligenza artificiale potrebbe uccidere la ricerca di Google e Amazon per come le conosciamo oggi. Che cosa vuol dire? Vuol dire proprio quello. In quel momento c'è un disallineamento di interessi tra chi vuole vendere gli oggetti e chi vuole fare in modo che questi agenti a LLM, intelligenza artificiale, retina orale, quello che vogliamo, presentino, rispondano con la "verità". E allora se fino a ieri, fino a oggi, avvelenare internet con dei forum, con dei post, con dei guest post, con tutto quello che vogliamo, era semplice ma in qualche modo scopribile, andare ad avvelenare come presentato da quest'articolo le fonti da cui si abbevera poi l'intelligenza artificiale di turno che viene allenata, può diventare una cosa ancora più grossa. È automatico che succederà, perché dove c'è l'interesse economico succede, non c'è niente da fare e potrebbe essere ancora più difficile tracciarlo e per chi gestisce questi sistemi adottare delle contromisure. Sì, infatti è ancora più difficile perché questi sistemi per essere allenati ti fagocitano una mole di dati così grande che in realtà può essere tranquillamente magari paragonabile a quella che indicizza Google, però appunto, come dicevi giustamente tu, manca il feedback dell'utente alla fine. Google, qualcuno ci può andare a guardare e andare a dire "ok, questa forma…" infatti poi diventa nell'interesse stesso di Google in alcuni casi quando certe keywords diventano troppo infogne… ok, fino a un certo punto ci guadagnano e continuiamo a guadagnarci, poi fino a quando la cosa diventa… la pile diventa troppo grande a quel punto mettiamo un blocco, magari mettiamo in blacklist determinati siti perché sappiamo essere fonte esclusiva di spam. Però appunto, se non si vede da dove arrivano le fonti su cui si allenano i modelli, se non si vede come si arriva poi dalla fonte al risultato, non c'è nessuno che può mettere una sbarra nel mezzo. Assolutamente. Direi che è tempo di ringraziare i nostri produttori esecutivi, ragazzi. Ogni settimana li ringraziamo perché ogni settimana finanziano l'esistenza di Digitalia. Qualche sponsor ogni tanto c'è, ogni tanto non c'è, ma soprattutto gli ascoltatori di Digitalia diventano i sostenitori della trasmissione. È un modello value for value, si chiama così oggi, vuol dire che noi produciamo qualcosa, se per voi ha valore, trasformate questo valore in un qualcosa di monetario, ce lo restituite con i metodi del web, vecchio e nuovo, PayPal, Satisfay, bonifico bancario, versamento Bitcoin on chain, oppure versamenti automatici con gli strumenti del podcasting 2. . In cambio noi continuiamo a lavorare per voi e vi ringraziamo in trasmissione. Francesco vuoi buttarti tu, planciarti? Un grandissimo onore. Iniziamo con i value for value, gli streamer che donano Satoshi mentre ascoltano, in particolare Capitan Arlo, con i suoi 4. 88 Satoshi, Nicola Gabriele D, 1. 89, Dax da 474, Anonymous, penso quello degli hacker, 1. 91 Satoshi. Grazie di cuore. Grazie mille, come grazie ai nostri perpetual executive producer, quelli che tutte le settimane ci fanno arrivare il loro sostentamento, in particolare Davide Tinti, Manuel Zavatta e Nicola Gabriele D, i primi con un euro, l'ultimo con 2. 1 euro. Grazie ragazzi, grazie ai nostri perpetual. Grazie anche a un misterioso, senza nome, ma letteralmente vuoto, che ci dona 0,50. Volutamente vuoto, perché ragazzi va bene tutto, va bene che siamo più povri, va bene che c'è e va bene se quello che pensate che vale una puntata di Gitalia sono 50 centesimi va benissimo, noi li prendiamo volentieri, vi citiamo nelle notte della puntata, per il ringraziamento in trasmissione mettiamo il limite minimo, mettiamo il limite minimo di 3 euro, a meno che non siate dei perpetual. Se ci mandate un euro tutte le puntate, tutte le settimane va bene, se no il minimo per essere citati in trasmissione è 3 euro, se no inneschiamo una gara a ribasso che non mi sembra neanche giusto per chi ci dà di più. Diciamo il poisoning dei produttori esecutivi. Esattamente, per cui grazie di cuore, comunque sono 50 centesimi e sono il mille, un miliardo per cento di più di chi dona niente, però grazie, va bene, ti ringraziamo, ma in trasmissione facciamo così, va bene? Mi sembra giusto. Grazie mille a quelli che a questo punto, avendo i 3 euro, le donazioni singole, compaiono in trasmissione che sono Edoardo Zini e Andrea P, e a quelli che donano 3 euro tutti i mesi che sono Alberto Cuffaro, Andrea Bottaro, Fabio Filisetti, Valerio Bendotti, Matteo Sandri, Giuseppe Marino, Mattia Lanzoni, Giulio Magnifico, Paola Danieli, Luca Di Stefano e Nicola Bisceglie. Grazie, grazie di cuore. Manca il bing, dov'è? Eccolo qua. Bing, grazie. Bing, grazie mille anche per i loro 3,21 euro, Elisa Emandi e Marco Crosa insieme, così come Marco Mandia con 4,22. Ecco, Marco è uno di quelli che citiamo anche se arriva a 0,50 perché ha sempre un significato, vi ricordo che c'è il codice Mandia. Questa puntata è 4,22. Grazie Marco. Codice Mandia, mi raccomando, cimentatevi, segnateveli tutti, poi ogni tanto Francesco ci fa anche il ricapitolo, è lui che se li ha segnati tutti sul foglietto, anzi si sta scerverlando per capire. Esatto, spero giusti. Devo confrontarli con Marco che mi ha già corretto qualcosina. Ringraziamo anche il gruppo di donazioni ricorrenti da cinque euro tutti i mesi, Carlotta Cubeddu, Paolo Massignan, Antonio Gargiuglio, Flavio Castro, Dardi Massimiliano, Douglas Whiting e Mirto Tondini. Grazie, grazie davvero. Ed entriamo nella zona grandi produttori di questa puntata 6-7-6 palindroma con le donazioni ricorrenti di 10 euro ogni mese di Maurizio Galluzzo e il bonifico ricorrente per 10 euro di Fabrizio Mele. Mitici Maurizio e Fabrizio, grandi produttori, grazie di cuore, grazie di cuore a tutti i produttori esecutivi, grazie per la vostra generosità che sostiene Digitalia. Ragazzi, una mano sul cuore, l'altra sul portafogli, se Digitalia vale qualche cosa per voi, noi lavoriamo, lavoriamo come matti tutte le settimane, in settimana per leggere notizie, il lunedì per trasmettere, pensate a quanto vale per voi Digitalia e continuate a darci una mano e a sostenerci. È un po' una gara a ribasso ultimamente, o forse questa è la puntata del mese, quella di solito fiacca, poi ci hanno visto ricchi forse di sponsor ultimamente, che abbiamo avuto una serie di puntate tutte con lo sponsor, ma non sempre sono tempi ricchi e poi vi assicuriamo che alla fine del mese contano molto di più i produttori esecutivi degli sponsor, per cui ragazzi davvero se potete darci una mano. Tra l'altro il Value for Value inizia a prendere un pochino lo streaming come tentativi con importi che poi andando a vedere rispetto a quelli delle donazioni non sono proprio brillantissimi, il boost non viene tanto utilizzato, però mi piacerebbe fare qualche prova anche perché con il sistema di Albi nuovi abbiamo il modo di andare a vedere velocemente il boost quando è stato mandato, per cui collegare un messaggio al boost che si ricollega esattamente all'argomento che avete sentito, non so, Francesco ha detto una cosa intelligente, bundle boost, un euro in più di donazione. Ecco perché non arrivano, per questo siamo poveri. Vediamo di far funzionare il meccanismo, tra l'altro Castamatic ha migrato i portafogli verso questo sistema nuovo che si chiama Albi, getalbi. om, cosa che mi rende molto molto felice perché sono ancora più scollegato io dalla responsabilità nei riguardi dei portafogli degli utenti, è questa start up tedesca che sta facendo le cose veramente per bene e per cui potete aprire un conto lì che ha anche una grande facilità dei meccanismi per versare soldi sul conto e trasformarli in Satoshi direttamente con la carta di credito, cosa che prima mancava e che sicuramente ha rallentato molto l'adozione di questi sistemi e poi collegare molto semplicemente la vostra app Castamatic all'account su Albi e utilizzare il vostro conto Albi dalla app direttamente per fare le vostre donazioni, i vostri podcast preferiti che adottano i meccanismi del podcasting 2. , anche gli amici di Easy Apple tra l'altro da un paio di mesi lo fanno. E beh ragazzi usatelo, io oramai quando ascolto Easy Apple gli mando mediamente un euro ogni mezz'ora di trasmissione, così so che se ascolto mezz'ora gli do un euro, se ascolto due ore, un'ora intera cioè la puntata intera di solito più o meno dura così, gli mando due euro, se in un mese ascolto quattro puntate per intero gli mando 5, 6, 7 euro dipende, che mi sembra una cifra equa per il lavoro che fanno, lo faccio anche con altri podcast inglesi che ascolto, purtroppo molti che ascolto non hanno ancora implementato queste cose qui però se siete podcaster, pensateci, dateci un occhio, se siete ascoltatori pensate che può essere un modo per far funzionare il giochino sempre meglio e soprattutto farlo funzionare contro gli insuccessi e fallimenti che vediamo dalle altre parti, Spotify, esclusive Apple e robe del genere che non stanno certamente nuotando nell'oro, anzi stanno dando parecchi grattacapi a chi ha investito soldi e carriera su questo tipo di su questo tipo di iniziative. Torniamo a bomba, Microsoft Build 2023, gli annunci, anche qui fa pensare, fa vedere, no, gli annunci, la maggior parte dei annunci erano tutti in salsa open AI, no abbiamo finanziato Open AI AI AI. Copilot ovunque, copilot ovunque. Copilot per te per te per te. Esatto che c'è copilot in Windows, c'è copilot in Edge, c'è copilot in Outlook, c'è copilot in Teams, c'è copilot nel terminale addirittura. C'è copilot veramente ovunque? È un setting abbastanza, come dire, limitato, no? Quello di Windows per cui forse è meglio utilizzare copilot dentro Windows piuttosto che in un'aula di tribunale. Sto pensando a l'integrazione. Sì, è qualcosa che poi diventa per tutte le app, quindi in realtà si estende e se è il sistema operativo che integra questa intelligenza che le app potranno man mano andare. Ma anche semplicemente il sistema, no? Semplicemente oggi sono sempre più complicati e se non io è tanto che non uso Windows quando me ne trovo una davanti e voglio semplicemente cambiare lo sfondo del desktop divento matto perché non ci sono abituato, non so dove trovarlo e oramai le preferenze di sistema sono diventate talmente ricche di opzioni, talmente complesse che prima di trovare la roba giusta faccio prima andare sul web e chiedere a D'Aranzulla come si fa. E avere un sistema del genere integrato vuol dire chiedere al chat GPT integrato, al Bing di turno dentro Windows dire portami nella pagina dove posso cambiare la schermata. Oppure configurami… O cambiami direttamente la schermata. Cambiami il tema esatto, mettimi una foto della mia fidanzata del nostro viaggio ai Caraibi come sfondo della scrivania. Beh insomma, modificami il registro. Perché l'idea di Copilot è quella che dice… Modificami il registro di sistema. Ce l'ha ancora il registro di Windows. Ma guarda che è così Franco, l'idea di Copilot è proprio quella, il fatto di dire guarda devo sviluppare e allora ti mette lo sfondo nero, il bianco su nero eccetera eccetera, ti crea quell'ambiente automaticamente. E non devi più dire come faccio a modificare il registro di sistema, modificamelo tu a caso. Esatto, Copilot deframmentami l'hard disk. Tutto bene che sei antico. Il registro di sistema c'è ancora quindi. Va beh insomma… interessante questa cosa. Sono curioso. Sono tanti utenti Windows in questa chiacchierata. Il commento che però mi viene da fare è che abbiamo visto il Google I/O ed era I I I I I. Abbiamo visto il Microsoft Build ed è I I I I I. Fra la settimana prossima, sì lunedì prossimo, il dub dub sarà… E chi lo sa? Siri Siri Siri? Secondo me sarà metaverso e lì si capirà il Karakiri di Tim Cook. Non lo so. Tanti stanno parlando e si stanno cercando di immaginare il keynote del dub dub tra esattamente una settimana, tra l'altro è di lunedì. Ci tocca parlarne freschissimo. Il 5 giugno, sì lunedì. Quindi ci tocca parlarne freschissimo nella puntata di lunedì prossimo. Magari neanche ancora finito. I casi sono due. Sta stravolgendo il mondo della tecnologia, questa cosa dei large language modals. Non parlarne completamente, per cui iniziare a presentare il nuovo sistema operativo per il Mac, per IOS e poi magari il visore per il metaverso e robe del genere e non parlare, non citare questa nuova ondata sarebbe in qualche modo l'elefante nella stanza e sarebbe veramente una cosa parlare. Dal punto di vista delle borse non positivo credo. Se fai appunto quello che ignora completamente. Tra l'altro. L'aspettativa VR è altissima e lo si nota dalla stampa perché è altissima. Tutti gli altri player piccoli e poi non so se è finito tutto in Mish o in qualche colonna però tutti i player più o meno grandi più o meno piccoli anche delle start up stanno lanciando ora comunicati stampa di roba in realtà aumentata estesa. Perché? Perché sanno tutti che Tim Cook presenterà quella roba lì tra una settimana e lui che sta facendo? Che sta gonfiando. Apparentemente si. Sta gonfiando la cosa ma poi lui presenterà una roba che costa 3000 euro che non ci fai niente che lo sta tirando fuori per gli sviluppatori sperando di creare lo stesso boom di app che c'è stato con Iphone con scetticismo e criticità da parte dei sviluppatori perché dopo il successo di Iphone gli è stata promessa la stessa cosa prima con l'Ipad e poi con l'Apple Watch e non è mai successo. Mi preoccupa molto questa cosa. Però hanno fatto il boom con gli eco di Siri. Come si chiama? I questi? Questo coso qua? Ce ne hai uno? Non l'avevo mai visti. Sì perché un utente di Castamatic mi ha detto che Castamatic dà i numeri quando parla con quella affare lì. Io ho dovuto prendere quello piccolo che costa 90 euro. Vorrete fare una start up? Dite che Castamatic non ci funziona sopra e dite la franca. Un esemplare del vostro prodotto. Allora non è che non ci funziona Castamatic, non ci funziona niente. È un cancro quella affare lì. Per attaccarci Apple Music ci si attacca, dopo un po' perde la connessione, poi non ci si connette più, devi riavviarlo. È veramente una roba vergognosa quella affare lì. È l'on pod mini, l'ultimo, ultimissimo, l'ho comprato 15 giorni fa. Presenteranno quello nuovo? Vuoi ancora restituirlo Franco? Sì, probabilmente lo farò. No, non lo farò perché devo fare debugging di Castamatic, capire e quindi cercare di aggiustare i problemi di Tim Cook con gli accrocchi e i work around più assurdi immaginabili. È una delle cose più estenuanti. Stritto nel cassettino con i pebble. Assolutamente, è una delle cose più estenuanti di essere uno sviluppatore sulla piattaforma di Apple, probabilmente anche sulle altre, ma far funzionare le cose come dovrebbero, cercando in giro per internet metodi per aggirare le cose che non funzionano come dovrebbero, o come dovrebbero essere documentate, o di cui non esiste documentazione tirata fuori da Apple nell'ultimo anno. Vabbè, vedremo, vedremo l'evoluzione di Siri. C'è chi dice, ho letto da qualche parte, che implementare, per quanto sarebbe meraviglioso pensare a una Siri che ci capisce, come ci capisce chat GPT, è in grado di interloquire con la stessa maniera e in qualche modo di darci informazioni che poi siano inventate, non è un problema, chi se ne frega. Quanto ha fatto la Juve ieri? Ha vinto 4-0? Ah, meno male, come sono contento, oggi vado in ufficio tranquillo. Non è vero. Pensano di no. Ma abbiamo detto che siamo nel mondo della post-verità, dopo Cambridge Analytica, robe del genere, fake news, il mondo della post-verità è il mondo dell'informatica sia adeguato, che cosa è la verità, ma chi se ne frega della verità. Però dico appunto, leggevo di fuori usciti da Apple, gente che si è licenziata e lavorava proprio su Siri e diceva che proprio tecnologicamente come è implementato Siri, integrarci sistemi come questi linguaggi, modelli di linguaggio, grandi modelli, modelli grandi di linguaggio, come li chiamiamo in italiano? Finiamo di aprire parentesi, è pressoché impossibile. Quindi sono molto curioso di capire se verrà presentato un Siri 2, un qualcosa con un nuovo nome, se verrà completamente stravolto, si continuerà a chiamarlo nello stesso modo ma in realtà sarà un prodotto completamente diverso per iniziare a farlo funzionare con le tecnologie nuove, oppure se Apple infiderà la testa sotto la sabbia tipo lo strusso o l'essere umano. Oppure se iOS 17 sarà il miglior iOS di sempre. Quello lo sappiamo. E basta. Mi hai tagliato la battuta. E finisce lì. Volevo dire come l'essere umano di fronte alla grande bestia bugblatta, alla vorace bestia bugblatta di Trall. Ma tu ovviamente mi hai tagliato la battuta a metà. Tempo comico perso. Tempo comico proprio così, perché qui si mancano i tempi. I manzoni, mi piace sempre tanto. Mancano i tempi. Anche Photoshop integrerà sistemi generativi di intelligenza artificiale, va bene, ce ne frega qualcosa. Copilot anche, B, se è un grafico hai il tuo copilot. Eh, vedi, vedi. Sempre così. Direi che capitolo AI lo chiudiamo qui. Riders, on the storm. No, non sono on the storm, ma sono sui bot. Michele, dai. Sì, anche qui il copilot dei rider se volete in un certo senso. È un'inchiesta del post che fa un po' luce su quello che succede oggi se tu vuoi diventare un rider e appunto associarti a una delle aziende, delle aziende di delivery. Insomma diventa davvero complicato anche se sei il rider più bravo. Si fa l'esempio di alcuni ragazzi storici che lo fanno praticamente letteralmente adesso da non mi ricordo, a Vicenza tipo, dal primo giorno. Da Rieti. Era tutto ammettito come uno dei Rieti dove c'è quindi una piccola comunità di rider. Esatto. Quindi si passa l'esempio del rider che è stato il primo rider di Rieti, il primo giorno ha fatto la prima consegna e si è visto scavalcare improvvisamente nel meccanismo della prenotazione. Quindi se tu poi, innescando poi un ciclo per cui se non riesci a prenotarti per gli slot più richiesti vieni deprioritizzato. Ma cosa hanno in più gli altri? Niente pagano l'abbonamento a un bot che costa come praticamente come un abbonamento a Netflix e gli permette a queste a chi paga appunto di prenotare gli slot più velocemente degli altri. Sembrano quelli che venivano usati su Ticketmaster per accaparrarsi i biglietti e poi fare bagaglia. Per le PlayStation 5. Esatto. Ci sono ancora i bot per le aste su ebay. Forse uno dei primi bot. Quelli li uso io. Ebay ha delle API quindi ci sono le applicazioni di sniping che sfruttando queste API. Credo che sia stato un gigillo di digitalia proprio all'alba dei tempi. Io uso Auction Sniper che ti permette di mettere l'ultima offerta a 5 secondi dalla fine. Però ebay funziona anche in maniera diversa perché essendo incrementali la persona originale può comunque aver messo un'offerta più alta della mia e il mio sniping non serve a niente. Quindi in realtà è un po' diversa la cosa. Però ecco qua l'articolo poi parla di vero e proprio caporadio digitale perché il tuo lavoro dipende da qualcun altro praticamente. Dipende da questi bot, i programmatori dei bot che paghi non poco e che comunque devi pagare tutti i mesi. Alcuni trattengono anche addirittura delle parti delle commissioni più poi i veri caporadi perché quelli che invece generano account finti con cui permettono di lavorare usano multipli account per permetterti di avere più consegni nello stesso periodo. Tutti sistemi che rendono impossibile lavorare onestamente. Si deco comunque di premiare la meritocrazia in un sistema che già è poco meritocratico. Poi c'è tutto il tema dell'algoritmo che non sapevo poi l'articolo mette in luce. Cito che nel Consiglio dei Ministri del primo maggio, il giorno della festa dei lavoratori, è stato approvato il cosiddetto decreto lavoro che cancella il diritto dei rider di accedere all'algoritmo previsto poi da una direttiva europea sulla trasparenza. Quindi stiamo anche poi facendo dei passi indietro dal punto di vista delle tutele legislative. Sempre in materia di lavoro e di tutele, questa annunciata marcia di protesta dei lavoratori Amazon di Seattle riguardo a licenziamenti e al ritorno in presenza. Quindi alla fine del lavoro remoto alle nuove regole di rientro in ufficio che è un qualcosa che nel mondo tech si sta sentendo tantissimo e chiunque gravi intorno a questo settore comunque percepisce che le varie grandi aziende lo stiano facendo riducendo lo smart working, il remote working e tutte queste attività e contemporaneamente chiedendo sempre più presenza. Poi che uno dei più grandi sostenitori di presenza in ufficio sia un fabbricante di auto elettriche che usano per andare in ufficio può essere un fatto di Twitter ma non penso che le due cose siano correlate. Sicuramente è bontà del lavoro e non il fatto che lavorando a casa non usi la Tesla. Però nel caso di Amazon invece appunto anche lì hanno richiesto una presenza chiaramente non ai magazzineri che già dovevano starci ma anche a tutti gli altri tipi di lavoratori nello stesso periodo nei quali comunque sono stati fatti un sacco di licenziamenti e nulla quello che quindi è stato fatto è proporre a Amazon. Non so se l'avete notato Amazon è stata meravigliosa in questa tecnica che l'hanno usata un po' tutti ma Amazon in una maniera precisa e perfetta ha fatto più serie di licenziamenti negli ultimi 4-5 mesi e licenzia esattamente ogni volta lo stesso numero di persone. Per cui. Una formula Excel. No perché c'è sempre il titolo. Per cui esatto. 11 mila licenziati. E tu dici beh sono qui per dire lo stesso. E' l'articolo vecchio quello dell'altra volta. Ma non mando a Franco no? Perché l'abbiamo già discusso. Ma no l'abbiamo già visto. Sono bastardissimi queste cose. Ma lo fanno apposta. Non c'è nessun dubbio. Tutte le volte licenziano 11 mila 500 persone così uno dice ma figurati certamente. Spotify. Qui siamo in ambito podcasting. Il podcasting che parla del podcasting. Ma cosa potrebbe essere meglio? Spotify ha detto che ha intenzione di utilizzare l'intelligenza artificiale per le pubblicità lette dai suoi host. Si mi sembra di capire simulare la voce dell'host che legge la pubblicità giusto? Esatto però in maniera estremamente precisa e puntuale. Cioè quello che l'articolo fa notare e effettivamente è un articolo di Pod News è il punto di forza dal punto di vista dell'advertisement e della pubblicità di Spotify è che tutti gli utenti di Spotify sono loggati. Quindi hanno nome e cognome e hanno un profilo molto molto preciso. Quanto in tutto il resto del mondo del podcasting un po' per la frammentariazione un po' perché i dati comunque vengono distribuiti e custoditi in maniera un po' più ampia non c'è un modo di creare questi profili perlomeno così univoci. L'idea è che una voce grazie anche ai generatori sintetici eccetera la voce dell'host possa leggere un po' come facciamo anche noi il comunicato promozionale ma non più lo stesso per tutti perché è incluso nella puntata ma mirato direttamente per l'ascoltatore. Che scemo! L'ascoltatore di podcast è tipicamente stupido per cui quando sente Joe Rogan che gli dice "Ciao ascoltatori intanto Francesco Francesco quel tuo bell'appartamento in via Pompetti a Milano sei sicuro che sia al riparo dai ladri? Guarda che in via Pompetti negli ultimi anni hanno fatto un mucchio di furti i topi di appartamento in via Pompetti è terribile. Compra l'antifurto seghetti e vedrai che sarai al sicuro anche in via Pompetti". E in quel momento quando Francesco sente un annuncio del genere dice "Oh Joe Rogan quanto tiene a me che ha letto per me ha fatto un podcast solo per me ma che cosa meravigliosa sicuramente andrò a comprare l'antifurto seghetti e Joe Rogan sarà sempre più tra i miei podcaster preferiti". No la gente non è stupida la gente si è innamorata del podcast rispetto alla radio proprio perché sente che chi parla è autentico che i prodotti che sponsorizza li sponsorizza perché ci crede che non gli presenta il primo aspirapolvere che capita perché gli mettono 200 euro sotto il naso. No il podcasting ha funzionato perché è vicino perché chi sta al microfono è vicino alla gente. Questi sistemi non fanno altro che allontanarli perché Francesco quando sente Joe Rogan che lo chiama per nome capisce uno che non è più Joe Rogan e due che non è in grado di distinguere quando sta ascoltando Joe Rogan o quando sta ascoltando una macchina che è stata programmata coi concetti, coi parametri, con i numeri che gli ha messo dentro l'amministratore delegato al board di Spotify e non può che disinnamorarsi, che non può che disgregare questo sentimento di vicinanza. Però Franco tu sei troppo romantico perché il punto non è quello, il punto non è io a parte non vedo l'ora che il giorno che ascolteremo le nostre voci su Spotify farci una pubblicità "Ehi Michele Di Maio perché non compri questo?" Tu che abiti in via Marcello Pompetti. Esatto "Perché non compri questo? Ah ma sono io". Comunque il punto non è, credo che nessuno possa mai pensare che Joe Rogan registri un'advertising, una pubblicità personalizzata per ognuno di noi per quanto l'umanità è sempre pronta a stupirci in fatto di stupirci, ma non è quello il punto, il punto è che il fatto stesso di ascoltare una pubblicità che ti chiama per nome e cognome, dandoti magari "Ehi guarda hai appena ascoltato l'album di Franco Battiato" vuol dire che ti si attivano dei neuroni che catturano la tua attenzione poi anche se la persona stessa. Ma se sei un Ikumori giapponese che si innamora del primo agente di large language, del di turno forse, ma se no lo capisci, lo capisci, ti distanzia, ti distanzia questa cosa, è anche alle valli da morire. E Franco come le sponsorizzazioni sui social, cioè nel momento in cui tu hai un influencer che in quel caso neanche parla a te, ma parla di un prodotto che è chiaramente un prodotto comprato da Wish per 5 euro e Wish gli da ogni euro però è di fronte venduto eppure le persone li comprano a milioni e montano. Per motivi di scala, di numero Michele, quello che stai dicendo conferma quello che ti dico io, se tu vai a vedere il cpm di un influencer che fa un post su Instagram è microscopico rispetto a quello del podcasting. Se i podcast avessero lo stesso cpm di Instagram fallirebbero, andrebbero tutti a gambe all'aria. Cpm vuol dire il costo per l'inserzione per mille persone che vedono quell'inserzione. L'influencer di turno deve raggiungere milioni e milioni e milioni di spettatori per tirare fuori delle cifre decenti. Il podcaster è dimostrato basta che ne raggiunga 5 mila che ci può già non dico vivere sopra ma tirare fuori qualche cosa di dignitoso e quello che stupisce e che attira del podcasting è proprio questo, il cpm che è stellare, non esiste un altro media con lo stesso cpm del podcasting che vuol dire soldi che effica… cpm poi vuol dire efficacia del messaggio di sponsorizzazione, vuol dire che bastano pochi ascoltatori per vendere abbastanza. Perché? Perché è nato e si è sviluppato semplicemente come un rapporto tra persone che parlano, persone che ascoltano un determinato tema perché pensano che quelle persone ne capiscano qualcosa di quel tema, hanno un'affidabilità e nel momento in cui presentano un prodotto, un servizio nel medesimo tema sanno che quelle persone si giocano la reputazione. Non è la Ferragni che dice "Vai fate le vacanze a Ibiza che è meglio". No! Attenzione Franco, gli influencer non sono solo la Ferragni, infatti si parla del fenomeno dei micro-influencer che si muove per le stesse motivazioni per cui… il cpm? Non lo so qual è il cpm e non credo che ci siano degli studi. Qui il tema è proprio quello, ci sono fior di studi. Michele, se tu ti iscrivi al feeder SS di pod news per esempio che tira fuori continuamente questo tipo di notizie eccetera lo vedi… Non proprio super party però va bene. No, no, ma è molto critico per molte cose eccetera ma non… ti parla proprio, ti fa proprio capire quello che è l'andamento della pubblicità nel podcasting che sta prendendo da quando si è andati verso gli ad programmatic, quando si è andato verso questo tipo di cose più di massa e che alla fine stanno funzionando poco. Perché Spotify non fa una lira, non la faceva nella musica, non la fa per il podcasting? Perché non ha capito quella che è l'essenza del podcasting, quello che è il motivo, dici "ah cacchio i podcast fanno dei cpm del genere, e beh li massifichiamo, continuiamo ad avere quel cpm e facciamo un fracco di grano". No, perché nel momento in cui li massifichi il cpm va giù, è inutile. Cioè Joe Rogan che ti dice di comprare la Coca Cola, incredibilmente, incredibilmente non ha la stessa efficacia di Michele Di Maio che ti dice di abbonarti a quel servizio. Perché? Perché l'ascoltatore sa che Michele Di Maio lega la sua reputazione a quel servizio e parla di quel tipo di servizi da una vita solo di quello. Joe Rogan la Coca Cola, è ovvio che te ne parla perché è pagato a Coca Cola e basta, e noi gliene può fregare un cacchio. E se si situisce Joe Rogan con un'intelligenza artificiale che imita la voce di Joe Rogan è ancora peggio. L'advertising è tutto quello, della percezione di chi subisce… Attenzione, qui l'articolo, io concordo pienamente, ma qui l'articolo cita Joe Rogan come ipotesi, perché è probabilmente il podcaster più conosciuto di Spotify, però nulla vieta che effettivamente un giorno ci sia il Michele Di Maio che ti consiglia un servizio. Perfetto. E allora lì diventa personale. Ma perché diventa personale se non è più Michele Di Maio? Lo capisci Francesco? Cioè la gente non è stupida, se la persona sente Michele Di Maio che gli dice "guarda che Francesco Facconi, tu che vivi lì, ti do questo" e lo sa, perché è evidente dal contenuto, ma è evidente perché se ne parla, perché l'ascoltatore gli parla. Nel momento in cui percepisci che non è più Michele Di Maio che ti consiglia quel servizio, ma è un'intelligenza artificiale programmata dalla compagnia di Hosting che regala magari la piattaforma Michele Di Maio per fare distribuzione, il collegamento si disgrega. È un rapporto, è proprio un rapporto tra persone che si disgrega. Lo vedi quando gli ascoltatori ci scrivono e ci chiedono dei nostri sponsor. Oggi qualcuno mi ha scritto e mi ha detto "ma qual era il vostro sponsor di cui avete parlato qualche anno, qualche mese fa? Dove parlavate di questa bar o di questa gastronomia che vendeva i prodotti, che vendeva il cibo per gli uffici e che prima distribuiva il pdf con Whatsapp e poi col sito ha fatto +50%" capito? E mi hanno scritto per chiedere a me se… è un rapporto unico, non esiste nel mondo dell'advertisement un rapporto del genere. Lo pensano di farlo diventare un'altra cosa, che va benissimo fare un'altra cosa, ma mantenendo le revenue e le frazioni e i soldi che girano nel podcast, non come quantità ma come proporzione, è un'illusione mostruosa e gli investimenti nel mondo del podcast di Apple, di Spotify, che abbiamo visto negli ultimi due anni non hanno dato ancora niente e si sono rivelate tutte tutte illusioni. Poi pronto a rimangiarmi tutto nel momento in cui funzionasse, ma a oggi non è mai successo, a oggi non è mai successo nel mondo del podcast. Per quello che riguarda il resto mi posso rimangiare tutto quello che ho detto, ho detto un fracco di cacchiate, ma qui mi sembra… è una cosa che viviamo tutti i giorni da 15 anni e può darsi che possa esistere qualcosa di diverso, ma certamente con dei parametri diversi e con un rapporto diverso. Io sinceramente penso che se mettessi un'intelligenza artificiale a leggere gli ad che mi propone il mio fornitore di servizi, sono sicuro, sicuro che i miei ascoltatori gli darebbero meno retta e comprerebbero meno di quello che fanno oggi. Poi per Joe Rogan e per Spotify funzionerà in un modo diverso, chi lo sa. La rinascita dei flipper. Oh bella questa. Mi ha incuriosito questa. Sì, c'è questo articolo uscito sull'Economist fra l'altro che racconta di questa moda in realtà ma è sopita di fatto per… chiamiamoli videogiochi, anche se di video hanno ben poco, a volte addirittura zero, meccanici che sono i flipper, questi giochi elettronici, perché poi di fatto comunque calcolavano il punteggio, hanno questi effetti sonori, queste imprevedibilità programmata, però sono molto tattili, molto fisici, ok? Esistono. Oltre che esistono li tocchi, li spingi anche se non dovresti, li fai il tilt per riuscire a mandare la pallina dove vuoi. Quindi sono dei giochi che fra l'altro hanno anche un ingombro, una dimensione pensate alla dimensione di un flipper, eppure ci sono tantissimi collezionisti e ci sono fabbriche che ancora oggi creano nuovi flipper, ed è questa probabilmente la parte più curiosa di questo pezzo, di come ancora sulle mode di oggi, sulle serie tv, sui personaggi, sui cartoni animati, vengano creati nuovi flipper progettati, disegnati e venduti anche in quantità interessanti, con fabbriche che man mano si ingrandiscono. Sì, mi era capitato di parlare con persone, poi come tante cose la pandemia ha fatto salire tantissimo il mercato, mi era capitato di parlare con persone che avevano comprato magari un flipper per la taverna di casa, dicendomi "guarda io adesso dopo due o tre anni lo posso tranquillamente rivendere a due o tre volte il valore originale". Poi la nostalgia, lo dice anche l'articolo stesso, è anche la nostalgia dei tempi che furono fattanto, come sta facendo tanti per altri. Ecco, provate a comprare un Game Boy oggi su ebay rispetto a tre o quattro anni fa, sono cifre veramente folli. Però sì, c'è poi tutto il tema della nostalgia, poi per carità la storia dei flipper è abbastanza lunga quindi è una nostalgia che dovrebbe aver fatto vari giri generazionali, noi forse siamo stati l'ultima generazione ad essere cresciuta con le sale giochi e quindi ricordarsi quando poi i flipper insieme ai giochi e i cabinati erano qualcosa di cui oggi essere nostalgici, quindi da capire poi se questa nostalgia continuerà anche per le generazioni future. Però sì, secondo me c'è anche appunto il ritorno se vuoi alla necessità di tattività dell'intrattenimento. C'è anche secondo me una questione legata a come certi giochi oggi continuano a variare, ci sia nei tanti il Game Pass, i vari cataloghi infiniti, lo You Can Eat, i giochi che comunque contengono minigiochi, continuano. Invece il flipper è sempre quello, devi essere bravo in quello e ti permette di concentrarti e di crearti una skill in una cosa sola e di diventare un vero campione del tuo flipper. "Peeble wizard" come dicevano anche gli U. Infatti Franco mi aspettavo una citazione sulla colonna. Anche una citazione sulla colonna? Sulla colonna di Trello. Avevo in mente altre cose, sì sì. Ma di nuovo mi fa venire in mente qualche cosa riagganciata al discorso del podcasting. Il contratto, il rapporto che c'è tra il gioco e chi lo gioca, che è pure sincero. Tu metti un euro lì dentro, ti do tre palline e finché non finiscono tutte nel buco tu continui a giocare. Se funzionasse coi meccanismi di oggi, il flipper tu metteresti l'euro, poi inizi a giocare con le palline. Quando arrivi al punteggio di 10. 00 ti dice "sì, però adesso puoi giocare solo con una delle due pinze, come si chiamano, con una delle due palette e se vuoi utilizzarle tutte e due mi devi fare un in-app purchase di un altro euro". Però è un abbonamento, per cui in realtà mi devi pagare un euro ogni 40 minuti di gioco o robe del genere. Oggi i videogames, quelli un po' casual, quelli a cui siamo abituati nel mondo del mobile soprattutto, ci hanno abituato a un rapporto ostile, un rapporto di "no, sì, lo scarico, sembra gratis ma poi mi frega perché mi dà solo il tempo di innamorarmi del gioco, di volerne vedere di più, poi inizia a rapinarmi". Se è fatto per i bambini è ancora peggio perché utilizza i sistemi più astrusi e più vigliacchi per fargli chiedere ai genitori di poter fare in-app purchase e robe del genere. E il Flipper è puro e sincero e nella sua fisicità anche, di cui avete parlato, se ti fa incacchiare perché le tre palline vanno giù troppo velocemente gli puoi dare un bel creppo, però devi stare attento a non fare tilt. Mi sembra che abbia un qualche cosa di… avere un companion, un compagno di giochi, un qualche cosa di conquisti misuri che manca molto nel mondo del videogame, però sono enormi, sono colossali, averne uno in casa credo che sia… sono più per avere il cabinet quello non quello da seduto ma quello verticale di OutRun col volante, OutRun prima uscita. Ma quello pneumatico che si muove anche la… No, no, no, quello in piedi, quello in piedi col volante e il cambio ma che giochi da in piedi di OutRun 1. Ecco quello lì è il mio sogno, avere un cabinet di quelli lì in salone da giocare con gli amici, a farci le feste eccetera. Birra, Sardenaire e OutRun. È anche un bello oggettino. Beh se trovi quello originale con i con i loghi, con la carena, con tutte le cose OutRun, con la Ferrari, con la Ferrari disegnata sul fianco sarebbe veramente una cosa, una cosa stratosferica. Poi attenzione c'è anche da dire che i cabinet, adesso io non so dei flipper, però molti dei giochi dei cabinet, dei tempi che furono comunque erano pensati con una curva di difficoltà che ti incentivavano, cioè ti facevano perdere. Hai spesso il prima possibile. C'era l'in-app Purchase. Sì, l'in-app Purchase che metti altri 500 lire per per continuare a giocare. Quindi comunque ok, capisco il tuo punto e hai ragione, però anche ai tempi c'era comunque un tentativo ovviamente di strapparti più soldi, più soldi possibile. È vero, è vero per carità certo. Ebbene sempre un rapporto mercantile. Comunque quest'articolo a me puzza di generato da chat GPT, perché quando tu leggi un capoverso del tipo Marty Friedman, dici già Marty Friedman, sapete chi è Marty Friedman? Marty Friedman è il chitarrista dei Megadeth per dirvene uno. Marty Friedman che gestisce una sala giochi a Manchester, una città turistica nel sud del Vermont. Dici no, un attimo. È il primo Manchester che penso. Un attimo, dice mi sa che qui c'è qualche cosa che non funziona, di assolutamente vero possibile, ma no. Francesco vai a vedere se c'è una Manchester nel Vermont e se c'è veramente una sala giochi a Manchester nel Vermont gestita da un omonimo del chitarrista dei Megadeth. Allora, Manchester è un comune del Vermont. Allora questo è validato. Primo livello confermato. Va bene dai. Pimball. Gingili del giorno. Pimball all'arcade in Manchester, Vermont. Sì, c'è, c'è. Signore e signori, il Gingili del giorno. Gingili del giorno, i regali dei digitaliani per i Gitaliani. Fine trasmissione. Le voci digitali selezionano per voi hardware, software, letteratura, qualsiasi cosa che abbia attinenza digitaliana e che abbia colpito la loro curiosità, stravolto e resistenza o qualsiasi sfumatura nel mezzo. Vediamo, facciamo cominciare Francesco, dai. Molto, molto volentieri. Io porto questa settimana un progetto Kickstarter che ho visto e ancora non è arrivato, quindi non ho ancora avuto modo di vedere com'è effettivo, ma l'idea mi piace molto. Si chiama iFrameX. L'idea è quella di costruire un sistema hardware, ma anche software, una cornice che permetta di ridare vita ai vecchi iPad, quelli che ormai non sono più aggiornati, l'iPad 1, l'iPad 2, il primo iPad Air, eccetera, di cui io ne ho un po' nel cassetto fra l'altro. Per trasformarli in quadretti, quindi cornici digitali, oggetti che mostrano il meteo o telecamere di sicurezza, insomma, sfruttare quello che sono l'hardware, il monitor di un iPad, con l'aggiunta che non è solo una cornice in legno, che potrebbe sembrare banale, ma comprende il software compatibile con quelle versioni di iPad per poterli gestire e un sistema anche di ricarica intelligente che permette di scaricare e caricare la batteria non sopra l'80%, non sotto il 25%, così da prolungarne anche la vita e non farla morire anzitempo, come purtroppo succede quando si attaccano gli iPad ai muri. Al momento viene all'incirca una trentina di euro l'Early Bird, 40, poi dipende un po' dal cambio. Dovrebbero spedirlo ad agosto, quindi se volete le ultime copie cercate iFrameX su Kickstarter o direttamente nelle note dell'episodio. Ve lo mettiamo nelle notte, state tranquilli. Michele. Allora, visto che abbiamo parlato tanto di intelligenza artificiale, continuiamo su questo flusso. Se avete bisogno di una libreria di prompt, quindi se volete trasformare il vostro chat GPT in un master di un gioco di ruolo, oppure trasformarlo in un programmatore che vi aiuta nel CSS o nel creare prompt per un'altra intelligenza come può essere MidJorny, vi consiglio di dare un'occhiata a flowgpt. om dove trovate una specie di Reddit dei prompt dove c'è un motore di ricerca, voi cercate più o meno l'argomento che vi serve e vi dice cosa mettere nella barretta di prompt di chat GPT. È gratuito, lo trovate appunto su flowgpt. om. Molto interessante, diventa una roba ultra ricorsiva, no? Il sistema LLM per generare prompt per un altro sistema LLM per generare prompt per un generatore di immagini. La roba diventa veramente complicata ma molto interessante. A fine si parlano fra di loro questi sistemi. Ma finirà così che poi rimarranno solo loro sulla terra a parlare, noi saremo già polvere. Bene Michele, questo gingillo penso che ti piacerà veramente tanto. Eh l'ho già guardato, l'ho già guardato. Un paio di puntate fa Michele ci ha presentato Bipper che è questo software per unificare le varie chat, per parlare sui message, Whatsapp, Signal, Telegram, tutto da un'unica app. Ecco, questo è il Companion Hardware, è il progetto per mettere insieme un Raspberry Mini, quello piccolo, come si chiama? Zero. Zero, un Raspberry Pi Zero, una piastra di quella per circuiti stampati, un pochino di pezzettini hardware, una tastiera insomma per creare una specie di Blackberry dove gira un Raspberry Pi su cui gira un sistema dove fate girare Bipper e quindi diventa una macchinetta portatile per chattare su tutti i vostri social preferiti direttamente con una roba che tenete in tasca. È molto bella, è una roba molto do it yourself, cioè ci sono tutti gli schemi, circuiti, eccetera, ci sono anche gli schemi, come si chiamano? Progetti per stampare con la stampante 3D il case per renderlo un pochino più trasportabile in giro senza troppi danni. Potete ordinare il BipBerry già fatto con tutti i componenti ma senza il case che poi vi stampate voi o vi fate stampare da Michele Di Maio che è lì pronto per voi o per l'amico. È soldato, ho già guardato. È già soldato. È già soldato, mamma mia. L'ho appena citato ed è già andato soldato. Mamma mia, mamma mia, quando l'ho preso era ancora disponibile ma visto che è sold out hanno capito che possono farci dei soldi e sicuramente ripartirà la vendita o ne arriveranno dei simili, degli uguali. È veramente veramente bellino questo coso. BipBerry lo trovate, l'indirizzo non ve lo dico perché è incasinato, lo trovate nel sito di BipBerry. om/676. Un altro mega gingillozzo in arrivo, non so se ne avevamo già parlato in passato, forse sì ma almeno nel Beck Channel era passato, che è questo Flipper Zero, ve lo anticipo. In spedizione, oramai arrivava ovviamente dall'Oriente, non so se dalla Cina, dall'Indonesia, non mi ricordo, e pare dal tracker che sia arrivato in Europa per cui dovrebbero essere pochi giorni prima della consegna ed è una roba veramente da mega smanettoni. È un gingillo hardware programmabile con ricevitore e trasmettitore di infrarossi, ricevitore e trasmettitore radio, ricevitore e trasmettitore wifi con cui puoi hackerare praticamente qualsiasi cosa collegandoti a questa a questa specie di social, a questi repository con una marea di istruzioni, di programmi da farci girare sopra per arrivare a casa degli amici, hackerargli il wifi, copiare le frequenze del telecomando della Tesla del miglior amico, robe del genere. Una roba molto molto interessante. Spero di riuscire a farlo. Per scopi didattici. Assolutamente solo per scopi didattici. Ve ne parlerò appena arriverà, speriamo, di riuscire a metterlo in funzione. Quando è che ti avevo invitato a casa mia in via Pompetti? Non mi ricordo più, Franco. Compra l'antifurto che c'è un bucchio di gente col flipper che gira in via Pompetti. Amici cari, i saluti finali. Vi ricordiamo solo di portare gli amici le orecchiette fresche, le orecchiette dei vostri amici su Digitalia, gli dite di cercare Digitalia su qualsiasi casellina di ricerca, forse anche chat GPT, ma sicuramente se ci cercano in una app per podcasting è più facile che arrivino a destinazione. Ci potete ascoltare in diretta, ve lo ricordiamo ogni tanto, anche mentre registriamo. Digitalia è una performance dal vivo fondamentalmente. Quella che arriva nel podcast è pari pari quello che noi produciamo dal vivo il lunedì sera. E, se non ci credete, vi invitiamo il lunedì sera. Sul sito c'è la diretta audio, su YouTube e su Twitch. Su Twitch c'è la diretta. Oh ragazzi, è l'età, è l'età. Digitalia FM, se non sbaglio, è su Twitch e forse anche su YouTube. Youtube. om/digitaliafm. Dovremmo avere la one and two. Questo è complicato, non ero preparato. Direi di sì, adesso sì. Youtube. om/digitaliafm. Twitch dal vivo, ve l'ho detto, è tutto dal vivo, niente da fare. Twitch. v/digitaliafm. Siamo noi, esattamente. No, forse no. Sì, siamo noi e siamo live. Twitch. v/digitaliafm. Per cui sempre Digitalia FM, sia su YouTube che su Twitch. Venite, vi invitiamo il lunedì sera. Facciamo un po' di casino nel pretrasmissione e post-trasmissione. Di solito nel pretrasmissione facciamo del casino con l'attrezzatura che non funziona mai e cerchiamo di farla funzionare. Poi per la diretta, però, non è così. E quindi, se non ci credete, vi invitiamo il lunedì sera. Facciamo casino ultimamente con i sistemi di generazione di immagini per creare una copertina attinente a quello che abbiamo detto, ma quasi sempre nello stile solito, un po' scansonato e un po' cazzone che siete abituati ad avere su Digitalia. Per questo è tutto, dal mio studio Liguria 1 di Sanremo, un saluto da Franco Solerio. Dallo studio di Milano Isola, un ciao da Michele Di Maio. E un saluto anche dallo studio di Milano Città Studi da Francesco Facconi. Ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata di Digitalia.

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