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722

Supposta cinese

Follow up sui cookie banner. Le prime recensioni per Rabbit R1. Ray Ban Smart Glasses. Internet nemica del progresso. DJI bandita in USA. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

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Digitalia #722 - Supposta cinese

Digitalia #722 - Supposta cinese

Dallo studio distribuito di GAMP Media Production Notizia di tecnologia live fire digitale questo è Digitalia. Settimana del 29 aprile 2024 internet cultura e progresso il papa parla di intelligenza artificiale G7 bannate quel maledetto drone ma anche priva si fa diverso Game Boy questo è molto altro escaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia quella digitale all'italiana dallo studio di Guire 1 di Sanremo qui è Franco Solerio. Dallo studio cittadino di Avellino Massimo De Sancti. E dallo studio di Milano Città Studi Francesco Facconi. E pronti via buongiorno a tutti bentornati cari digitaliani all'ascolto della vostra vai trasmissione di riferimento una parola ogni tanto dico la vostra trasmissione beh se siete digitaliani digitale la vostra trasmissione di riferimento ci sta e buonasera anche ai miei colleghi Francesco Facconi e il professor Massimo De Sancti. Ciao Max. Come va? Ribolle ancora sangue? Ribolle ribolle. Max riduce da una ribolla gialla da un'assemblea di condominio di quelle belle di quelle per il motivo per cui vai all'assemblea di condominio. L'assemblea di condominio sono di due tipi quella dove ti addormenti di brutto e quella dove ti picchi. Quella dove ti addormenti ti svegli e stai ancora parlando del detersivo per pulire le scale perché era il momento in cui ti sei addormentato tre ore prima. Questa invece mi sa che è dell'altro tipo. Esatto. Quella è fantoziale. Un'unione di condominio del terzo tipo. Cominciamo con i follow up abbiamo il nostro Fabrizio Rubino. Sì come i podcast quelli seri. Fabrizio Bianchi Fabrizio lo sa che ogni tanto lo confondo con Fabrizio Rubino invece Fabrizio Bianchi nostro collega anzi nostro commilitone ha combattuto con noi a Verdansk durante la pandemia e quante ne abbiamo passate insieme e siccome lui è un esperto di privacy GDPR ha tutte le certificazioni della terra in materia di GDPR ci racconta qualche cosa sulla questione dei banner, dei cookie banner famosi che abbiamo parlato la settimana scorsa chiedendo peraltro rumi agli esperti e Fabrizio giustamente intervenuto. Risposta alla domanda se i cookie siano un male necessario sotto le direttive regolamentazioni europee in breve no. Risposta un po' più lunga i cookie banner sono praticamente il risultato di un'immensa attività di lobbying da parte dell'industria tech iniziati già dal 2009 e abbiamo anche il nome del maggior responsabile della loro applicazione sommaria un certo Robert Maitland britannico chiamato a mediare delle tavole rotonde dopo che nel 2009 era stato adottato un pacchetto di riforme che conteneva una formula che diceva ove possibile il consenso al processamento dei dati può essere dato tramite impostazioni del browser o di un altro software e infatti avevamo niente proprio di meno che Microsoft che aveva messo dentro Edge le tracking protection list che erano tipo le liste degli adblocker e disse che le voleva attivare di default con conseguente insurrezione di vari meetup uno su tutti i Yahoo. Già do not track non piaceva come soluzione perché si basa sulla buona fede e infatti a maggior parte dei publisher nel tempo se n'è fregata. Praticamente questo Robert Maitland ha mandato avanti ste discussioni ordinate dalla Commissione europea in modo così corrotto che la società civile è stata praticamente zittita. Il settore ATT&CK ha spinto per i cookie banner in maniera atroce arrivando di fatto poi a negare il principio di privacy by design by default. Infatti a me nessun browser mi ha mai chiesto se si può utilizzare come meccanismo di tracciamento il cookie di terze parti. Quelli sono attivati punto e basta. Dopodiché il resto è il cookie banner. Quindi quando volete buttare giù qualcuno perché ci avete davanti l'ennesimo cookie banner per una volta possiamo lasciare stare Angeli e Santi e ricordate invece Robert Maitland e conseguentemente possiamo smadonnare Robert Maitland. E' la di lui mamma come dice Fabrizio giustamente. Grazie a Fabrizio per questa chicca. A noi ci piace ricevere un po' di materiale. Ci piace soprattutto sentire parlare a gente che ne sa qualche cosa sugli argomenti trattati che è una cosa utile. Come nei podcast serie della seconda volta che lo diciamo. Esattamente. E ci hanno mandato anche un link che vi mettiamo nelle note della puntata sui famosi guanti per dita che servono per quello che pensavamo per isolare le dita da principalmente da contatti elettrici quando si lavora su pcb e cose del genere. Quando si assemblano telefonini, componenti elettrici e robe del genere. Sì per le scossette che spesso odiamo quando sentiamo a volte anche noi nei giorni umidi. Ma lasciando la mano libera in modo da una parte traspirare bene e dall'altra lasciare la manualità più inalterata possibile. Io vedendo la foto l'altro giorno pensavo che lasciassero fuori un dito per poter controllare il telefonino. Così hai tutte le tue cose intanto ciappi con un mignolo. Secondo me. Sono tutte coperte le dita però insomma è un po' inquietante questi finger gloves. Vabbè sono fatti così. Abbiamo un po' di roba smart. Qualcuno che ha iniziato a ricevere il Rabbit R1 e non dico proprio a recensirlo ma a dare le prime impressioni dicono certamente è più divertente e più accessibile del AI pin di Humane che se vi ricordate è anche più carino e fighino e speriamo noi siamo ancora in attesa siamo nel secondo. Tu l'hai ordinato? Sì l'ho ordinato in diretta. L'abbiamo fregato io e Michele. Francesco e Michele. Non avrai mai il coraggio. Mi hanno indotto esatto. Mi hanno tentato come la serpe sull'albero. E' bello provare questi oggetti nuovi. E sono nel terzo baccio. Come si dice in italiano? Baccio? Terzo baccello? Il terzo turno? Terzo gruppo? Forse anche gruppo? Terzo gruppo dai. Terzo gruppo, terza serie, terzo baccio. Secondo me il terzo baccio si sta assolutamente. La cosa bella è che tutte le recensioni che avevamo visto nelle scorse due settimane erano sull'AI pin e lo massacravano proprio in una maniera. Quindi tutti quelli che hanno ricevuto il Rabbit R1, perché quasi tutti sono gli stessi che hanno visto anche l'AI pin, ha detto beh questo è molto meglio. Quindi avevano settato il livello basso per poi dire ok arriviamo un po' più. Sembra effettivamente che a differenza dell'AI pin che non ha schermo o se ce l'ha è quello che ti proietta malamente sulla mano, questo invece avendo uno schermo dà più sensazione sia di velocità grazie alle risposte che dà. Che poi la cosa dello schermo proiettato sulla mano se ci pensi bene che senso ha? Cioè questi dispositivi dovrebbero essere "vedi sono utili nel momento in cui non puoi usare il telefonino perché hai le mani occupate". E quello che stavo dicendo ma se uso il telefonino a che mi serve niente? Esatto esattamente, invece il Rabbit ha delle cose diverse e anche lui c'ha il suo schermo per le interazioni a schermo che servono a me. Leggo già di intanto dice costa un terzo e non è male. Questo sembra un argomento molto convincente. Non diventa caldo come il fosforo bianco. Che una cosa che è appiccicata al corpo come l'AI pin effettivamente non è piacevole o meglio in questi giorni che è tornato il freddino forse sarebbe stato anche utile. Qui oggi c'era Scirocco c'era 28 gradi. Oggi si è alzata la temperatura. Si era alzata anche a Milano ma nei giorni scorsi come da regolamento appena si spengono i caloriferi crolla la temperatura. Sono le mezze stagioni vogliamo parlare di mezze stagioni? E' la legge di Murphy dai. E' la natura è la natura le mezze stagioni non sono mai esistite. La nostra mente fa da equalizzatore. Alla fine quando è passato l'autunno la primavera a distanza di tempo dalla mezza stagione. Adesso fa freddo la mezza stagione si stava tiepido mica caldo come durante l'estate. Invece la mezza stagione non fa tiepido non fa tiepido fa caldissimo e freddissimo a ripetizione continuamente. Ce ne siamo accorti. A volte anche nel giro di poche ore. E' come quando hai la testa in forno e il piede nel frigorifero. Allora siamo nel pieno della mezza stagione. Stanno veramente andata così. La mezza stagione è così lì, non c'è niente da fare. Il temporino medio eccetera non è mai esistito. Siamo sulla terra per soffrire c'è scritto su tutti i testi sacri soffrite state zitti. Il servizio meteo è offerto da digitali. Apple a quanto pare dicono le voci taglia la produzione di Vision Pro per la bassa domanda. Ora. Ma no. Io non ho mai non ho mai letto cioè non ho mai visto un prodotto di Apple di cui dopo un mese qualche giornalista non dicesse "Apple ha tagliato la produzione" eccetera. Anche quelli che hanno fatto gli Iphone che han venduto un miliardo e mezzo di cose. Anche quelli dopo un mese hanno detto "sì però hanno tagliato le stime". Però sul Vision Pro forse ci possiamo credere. Esatto sul Vision Pro è la prima volta che ci viene il dubbio che può darsi. Sì perché no. Perché insomma. Anche se in realtà sono partiti già bassi perché comunque dicevano non riusciamo a produrne perché il fornitore degli schermi che è Sony se non sbaglio Sony non riesce a darci più di tot schermi per cui partiamo piano piano non vi accalcate non fate la coda per favore non spingetevi che ce n'è per pochi. Non venite nei negozi negli apostoli a far la coda fuori perché insomma è imbarazzante sono passati quei tempi. Invece Francesco subisce la fascinazione della seconda generazione di smart glasses di Ray-Ban. Mi sono piaciuti se sono veramente come scrivono. Ma è come il rabbit che dopo è AIPIN qualsiasi cosa sembra figa e dopo Vision Pro con questi affari sulla faccia eccetera. Questi occhiali sono carini. Intanto la cosa interessante è che la prima versione era stata massacrata anche lì la privacy le telecamere sugli occhiali che ci filmeranno qui ormai siamo andati per assodati. Tutto questo è uscito dalla discussione è bello avere una telecamera sempre accesa anzi anche un microfono che ci ascolta perché poi di fatto questi occhiali ci mancava solo quello. Adesso quante parole non possiamo più dire in podcast perché sennò attiviamo assistenti vocali però si sono usciti sono quello che dicevi prima Franco dello schermino dell'AIPIN che viene proiettato sulla mano no? E il rabbit che ha lo schermino. Questi non hanno schermo ha solo interazione vocale. Cioè pure essendo occhiali uno pensa chissà avranno qualche cosa. Niente semplicemente tu puoi. Però c'è un po' la lucina dentro. Non c'è un led che avvisa quando stai registrando. C'è una lucina che ti fa vedere stai facendo le foto. Tutto il resto viene fatto tramite voce quindi tu puoi guardare non so un oggetto e dire che cosa sto guardando ora o fai domande di qualsiasi tipo anche usando appunto l'interazione sonora dei suoi cinque microfoni. Quindi è come avere il chat GPT nell'orecchio. Sì esattamente fra l'altro curioso è che guarda pure quindi non solo che gli dici le cose ma anche che puoi. Però ci piglia poco perché le lenti non hanno lo zoom. Le lenti devi sapere dove stanno guardando. Non hanno lo zoom. Mi chiedo che succede con le progressive. Quello te le mettono. Le lenti non sono elettroniche nel senso che le lenti sono lenti normali sono dei classi. E quindi poi tu quando guardi a diversi livelli. Come non vedi? Non vedi scusami non vedi nel senso che tu vedi normale. E' una lente normale. Sì ho capito ma poi come fai a sapere cosa stai inquadrando? Tutto. A un angolo largo non ha zoom. Però questo inficia, leggevo dalle recensioni, il riconoscimento da parte dell'AI perché non avendo un'inquadratura ad angolo ampio. Dimmi cosa sto guardando e stai guardando tutto. Un po' quando facevi il gioco in macchina. Dimmi cosa vedo fuori dalla finestra. Un albero, una campagna. Una cosa è che sto guardando in basso, sto leggendo ma tutta la mia schermata no vedo comunque se prendo tutto prendo fino a sopra al top dello schermo del video. Infatti adesso è abilitata nella versione attualmente uscita una serie di riconoscimenti di cose molto specifiche diciamo particolari. Un gatto. Letture, esatto anche razze di cani. Dovrebbe venire fondamentale sapere la razza di cani. Cos'è quello? Uno schnauzer? Prima di comprare un cucciolo vuoi sapere di che razza è? Prima di accarezzare un cucciolo. Perché dici "ah se è uno schnauzer non lo accarezzo" perché se lo vedi invece con la bava alla bocca che ti sta cercando di mordere la mano. Tipo l'ispettore Cruzona "scusi, morde il suo cane" "No no, lo accarezzo". Suo cane non mordeva ma quello non è il mio cane. Quindi l'impostazione invece per riconoscere i panorami il landmark quello invece verrà aggiunto dopo proprio per questo motivo di cui parlava Franco. Però questi articoli che hai messo sono tutti diciamo positivi. L'hanno pagato bene. C'erano in particolare questi tre che stanno in questo fondo. Noi non ci paga nessuno, parliamo male di tutti. Se ce li mandano, a me piacciono i Ray-Ban devo dire. Li devi pagare 300 sacchi fuori 300 no? 300 euro? 400. C'è un modello base 329 però insomma è base base e poi c'è un modello un po' più. E cosa c'ha di meno? Ah non lo so, penso da un punto di vista proprio estetico. E' quello totalmente trasparente. Quello che fai solo il gesso di metterti gli occhiali e basta però. In realtà non ce li hai. E i Ray-Ban. Sono gli occhiali dell'amico immaginario. Sono quelli personali d'Air Guitar. Senza tutti questi accessori tecnologici di Ray-Ban ci stanno vari range di costo. Stavo pensando che è così come l'Air Guitar. I pazienti nel manicomio schizofrenici non hanno bisogno degli Smart Classics perché la vocina nell'orecchio ce l'hanno già di default. E noi vogliamo la vocina di default. Dopo secoli e secoli di tentativi di cura della schizofrenia diventeremo tutti schizofrenici a pagamento. 400 sacchi per diventare schizofrenico e avere un'intelligenza artificiale, intelligenza si fa per dire, allenata da chissà chi con… Con il rebias. Assolutamente sì. Nell'orecchio 24/24. Per fortuna le batterie durano due ore, leggevo da qualche parte. La salvezza. Le batterie ci scarichano e ci salveranno. Poi con un po' di hacking uno ti può far ripetere le frasi magiche tipo "Facconi il demonio". Dopo due ore tutti quei forconi a inseguire Facconi. Certo. A proposito di queste robe smart del Rabbit R1, Francesco mi avevi messo un link a questo Rabbit Scam che però poi non ha mai funzionato il link per cui io me lo sono perso. Cos'è questa cosa del Rabbit Scam? Allora è uscito più o meno una settimana fa il leak, perché ormai se non esce il leak del codice sorgente dell'ultimo prodotto lanciato non ci si può fidare. Quindi fondamentalmente questo utente Rabbit Scam, che lascia presagire effettivamente i contenuti su GitHub, ha rilasciato la parte 1 del codice sorgente del prodotto dicendo fondamentalmente che secondo lui e secondo l'analisi che era fattibile e anche da altre persone all'interno del codice tutto il sistema era nient'altro che uno scam. Cioè il Rabbit non è niente di quello che pubblicizzano. Tutto finto. Praticamente un accesso in VNC, quindi in copia dello schermo, a un virtual machine, un computer remoto che effettivamente è in grado di gestire solo 3-4 servizi Spotify, Mijorne, DoorDash e Uber Eats. Quindi tutto il meccanismo ipotizzato in fase di marketing del "sa imparare come gestire qualsiasi cosa" eccetera. Lui che impari il server non è che cambi molto. Esattamente. Per cui il codice sorgente pubblicato, perlomeno il readme, perché poi il codice sorgente era disponibile su MegaNZ, quindi bisognava fare un po' di passaggi per riuscire a recuperarlo, dava… Sono stati quelli di YouMain e IP. Esatto. In più era part one, quindi stavamo aspettando ansiosi la part 2. Ma di sicuro no? L'ansia non serve perché la part 2 non arriverà mai perché per l'appunto è stato cancellato tutto, sia l'utente che il contenuto, da Github. In parte perché è uscito un post su X da parte di Pei Yuan Liao, che è il CTO dell'azienda, che racconta un po' di cose, fra cui dice "quello che avete visto voi non è il codice sorgente dei sistemi di language model, i sistemi large automation model del codice sorgente, ma è una parte del sistema che controlla lo schermino". Quindi c'è un suo limite in più. Altri personaggi che hanno verificato il codice effettivamente hanno detto "ma vedendo quello che c'è si capisce intanto come sono riusciti ad uscire". Cioè hanno utilizzato un tool che si chiama CDK per i più interessati, che è un tool di penetration testing, che ha praticamente riuscito ad entrare all'interno del browser, a scaricare il codice del browser, niente di così interessante essendo un'interfaccia, e anche lui dice "non arriverà mai una parte 2, perché ci abbiamo provato anche noi, non ci si esce da lì" e quindi insomma è stato uno scam. Però per qualche giorno i vari siti di informazione riportavano all'R1 uno scam, questo è uscito veramente in parallelo al lancio, ai primi reviewer, quindi insomma c'era un po' di timore, potrebbe essere veramente il main AI che ha cercato. Non sapremmo mai, lo sapremo, perché poi se fosse vero prima o poi viene fuori. Lo ricordiamo per chi non l'avesse seguito nelle puntate passate, la particolarità dei Rabbit R1 è che è un dispositivo che non ha delle app, ma impara a usare le web app per te, per cui ha questi algoritmi a machine learning che dovrebbero imparare a usare i vari sistemi, e piano piano la ditta Rabbit ha promesso, ha fatto vedere già alcuni passaggi, alcuni sistemi su cui è già allenato, addestrato, e ha promesso via via di allargare altri. Immaginatevi voi volete prenotare l'albergo per le vacanze, non andate sul sito di booking, non aprite l'app di booking, ma dite a Rabbit "Rabbit cercami un albergo in riva al mare a che ne so, Porto Cervo, dal 20 al 30 di giugno" e lui semplicemente apre in una sessione che tu non puoi vedere, la pagina di booking che è addestrato a sapere usare, imposta la ricerca e dopodiché ti legge le risposte, sa classificarle, dice "ho tre fasce di prezzo, vuoi spendere, torna i 1000 euro e torna i 500 e torna i 200" e tu dici "500" e lui ti dice "c'è questo che ha queste media recensioni e si chiama così, questo che ha queste media recensioni" dopodiché puoi dirgli di fare la prenotazione oppure immagino puoi dire quello che hai selezionato, di fartelo comparire, di mandarti un link o qualcosa del genere e poi aprirtelo sul telefono, sul computer e andare avanti così e questo permetterebbe, se la promessa è vera, che riescono a fare dei sistemi così, che vengono addestrati con facilità sui vari siti, a costruire un sistema che riesce ad avere un grande numero di interazioni, perché poi la possibilità di… vuoi noleggiare la macchina, lui va sul sito di Europecar, di Airs o quello che è, vuoi prenotare la Air, va sul sito di Ryanair, di Easyjet, di Edrims o di quello che vuoi. Prevede un'epidemia di suicidi di agenti di viaggio. Eh vabbè, quelli si sono già, si sono già riciclati tutti dai, credo che sia, quella è l'ultima volta che siete andati in un'agenzia di viaggi. No, e io la uso per lavoro, perché è comodo rispetto… Vabbè, ma perché tu devi farti pagare gli viaggi dallo Stato italiano. Eh certo, perlomeno. Ma se viaggi da privato, vabbè che tu non viaggi da privato. Se viaggio da privato, siccome ormai ho un rapporto così buono con l'agente di viaggio, con l'agenzia, lo chiamo lui lo stesso. Sei proprio un boomer, adesso, sei proprio un boomer. Sì, questo non c'è dubbio, ma proprio non c'è dubbio. Letteralmente, esatto. Io sono un boomer proprio letterale, nato nel 1960. Francesco sei… Comunque, insomma, t'hanno convinto a comprare 'sto coso, con questa promessa. Io l'ho comprato, l'ho comprato per voi, però mi sono sacrificato per voi, per digitali e per digitaliani, lo sapete benissimo. Senti, se mi compri un paio di Ray-Ban mi sacrifico io, perché volevo vedere come funziona. Sono fuori budget, penso che devi passare attraverso il tuo agente di viaggio, agente di viaggio. Ok. E vabbè. Ci provo. Ci provo. Per rientrarti in aeroporti. Sì, assolutamente. No, e vabbè, lo sai, è interessante. Abbiamo un paio di loschi figuri da ringraziare, che sono uno è Ivan, mai banale, ci scrive, vi ascolto da quando il bitcoin valeva zero, che mi pento di non aver preso, podcast che consiglio perché mai banale. Grazie. Come ti capisco io. Mi pento pure io Ivan. Io nel frattempo li ho comprati, li ho venduti, li ho ricomprati, me li hanno rubati, sono finito in mezzo al crack di Mt. Gox, mi hanno mandato 250 euro per ora, come dire, prenditi la caramellina che campa cavallo. Li ho ricomprati, sono saliti, li ho venduti, ci ho comprato anche mezzo a casa. Vabbè, insomma, lei. Io l'ho cavalcata l'onda dei bitcoin. Hai fatto l'impossibile. L'ho cavalcata l'onda dei bitcoin. Brava, brava. Io siccome quando sono usciti i bitcoin avevamo ancora i cinque figli a carico, non avevamo neanche gli occhi per peggio. Io te l'ho detto, vendi un figlio e compra il bitcoin. Ce l'ho provata, non ce l'ha preso nessuno. Se la prima pizza in bitcoin è costata tipo 150 bitcoin, che oggi varrebbero come il debito pubblico italiano, pensa che cosa ti davano per un figlio o una figlia addirittura. Quanti bitcoin potevano darti ai tempi per una figlia? Mille, diecimila. La mia figlia per un bitcoin. La mia figlia per un bitcoin. E perché no, Facconi allunga la lista dei titoli che oggi c'è da diventare. Vado, vado. Sono già lì. Altra recensione, Graal, GR4L, immagino Graal, 5 stelle, notizie di tecnologia dal digitale. Non ricordo più da quanti anni ascolto ogni settimana questo podcast e ogni puntata, non posso che pensare. Questo è un argomento molto interessante. Scusate. Ci vuole la citazione originale? No, è finito. Potremmo rifare la live. E' molto interessante. Eccolo. Ma ci piacerà. Mi sono venuto un po' rauco in questa. vabbè. Sì, era molto caldo e serale. Non ti preoccupi. Ciao belle gioie. Ah, ok, ok. Qui è più squillante. Sì, è più squillante sulle belle gioie. Qualche articolo futuribile, di qualche articolo che prova a indovinare il nostro futuro e a capire cosa succederà, sempre molto, devo dire, molto ottimista è questo materiale. Sì, sono un po' sul cupo andante. Dal New York Times, si intitola "Is the internet the enemy of progress?" Cioè, ma internet è il nemico del progresso? E' veramente molto, molto bella come lettura che consiglio di fare. E' uno di quegli articoli lunghetti, come dicevamo, no? Ma anche tanto. Sì, anche "Squadrata Atlantica" non ce l'avevamo visto. Molto il peggio, devo dire. L'idea è che il progresso, quindi l'innovazione avvenga in gruppetti piccoli, no? Quando si è in due, tre persone, si riesce a costruire un qualcosa che sia veramente innovativo, un'idea. Si parla di evoluzione umana, si parla di genere umano e di cultura. Esattamente. Già quando si è in una decina, rischia di essere più bloccati. L'internet forse degli inizi era ancora un momento in cui ci potevano essere degli incontri in gruppi piccoli, di fatto, perché era piccolo internet stessa e quindi funzionava. Ora è talmente tanto grosso il tutto, le interazioni, i grafi sociali, eccetera, che questo qua, secondo l'autore dell'articolo, rischia di diventare proprio un freno stesso all'innovazione, cioè al progresso, alla capacità. L'articolo in realtà vede due punti di vista, no? Esatto. L'articolo in realtà, questo Ross Dutat prende spunto, l'articolo è il commento a questa citazione frequente che fa ultimamente Mark Andreesen, Mark Andreesen è uno dei più attivi venture capitalist della Silicon Valley, diventato ricco ai tempi di Netscape e poi ha messo lo zampino veramente dentro tutto, dentro a… per dirla, prima si parlava di comprare i bitcoin quando valevano zero, ecco, ha comprato un pezzo di Facebook quando Zuckerberg andava neanche al college, andava alle scuole medie, dice "non si sa mai ti dà 100 euro", per dare un'idea di dove l'hai messo, Andreesen ha, nell'ultimo periodo, dato molto risalto a uno scritto di Michael Crichton, avete presente, Jurassic Park, del 1995, nel 1995 Crichton diceva "occhio a questa internet perché metterà fine al progresso umano", perché dice "tutti i biologi, ma anche uno studente del terzo anno di biologia che ha fatto genetica, che ha studiato un minimo l'evoluzione delle specie, il darwinismo, eccetera, sa che l'evoluzione è una forza molto attiva, molto potente, molto rapida in comunità piccole e isolate, si parla proprio di biologia, si va a studiare, i genetisti per studiare determinati caratteri, determinate cose, vanno a studiare le popolazioni di animali o di esseri umani che sono state isolate per un lungo periodo, se poi queste popolazioni isolate sono state soggette a delle forti pressioni selettive, allora tanto questo succede tanto più velocemente e per la biologia è abbastanza ovvio e matematico, immaginate una popolazione piccola che abita in una zona piccola e in quella zona tutte le mele di colpo i meli mutano e iniziano a sviluppare un veleno, ebbene la popolazione rischia di morire, basta che due o uno di quella popolazione lì sviluppi una parte di genoma, un figlio con un genoma adatto a essere immune da quella mela lì e nel giro di due generazioni fondamentalmente tutta la popolazione è mutata perché sono tutti morti tranne i figli di quel tizio lì per fare l'assintoto, per portarlo agli estremi, se invece una popolazione enorme, gigantesca su un territorio gigantesco eccetera, questa forza qui è molto meno di rompente anzi è lenta e la popolazione tende alla stagnazione e quindi si fa il paragone con la mutazione o la stagnazione delle idee e della cultura. Da questo va sulla direzione di dire la globalizzazione di fatto spegne ogni tipo di impulso all'innovazione, è quello che vuol dire, tutti finiscono dentro degli standard e quindi vanno nella direzione della stagnazione. Cerca di collegare queste pensate, l'idea di Crichton eccetera a cose che vediamo oggi, il pensiero dominante, la stagnazione di un certo tipo, dilagare, allargarsi a macchia sulla popolazione di posizioni, non dico proprio woke, ma che vanno verso certi concetti che sono molto comodi, che funzionano, che fanno presa, che sono… ecco in un contesto di massa ci sono delle idee, delle nozioni, dei concetti, dei pensieri che sono, che è antipatico disputare, che è antipatico contrariare, che è antipatico contraddire, ti metti quasi automaticamente da parte del torto. In una grossa popolazione omogenea chi è contro è uno contro miliardi, mentre una popolazione piccola quello che è contro un'idea ha meno avversari. Ecco questi possono essere i ganci, i temi. Io la vedo un po' stiracchiata, è possibile ma… Ah beh, è un discorso secondo me che viene molto forzato e fa passare alcuni ragionamenti appunto sui rischi di quelle che può essere appunto il fatto di andare verso un conformismo della massa fondamentalmente, quindi l'equazione è più è grande la massa più è grande il conformismo. Più è grande e interconnessa, questo è anche il concetto. Però c'è un altro punto di vista no? L'altro punto di vista è che comunque invece uno strumento di globalizzazione come è internet dà la possibilità, e questo pure tante volte è stato in qualche maniera messo in luce, dà anche la possibilità invece che vengano fuori delle, che vengano comunicate delle esperienze che altrimenti resterebbero totalmente isolate, che non avrebbero voce di nessun tipo e così via, quindi secondo me almeno questo c'è un'equilibrio. Tra l'altro c'è la cosa che ho trovato molto forzata nell'articolo è questo allegame con la depopolazione, con l'andare nella direzione di una addirittura di una decrescita globale. Me è piaciuto di meno, però c'è questa tendenza a voler oggi un certo… Quella c'è, ma dipende dalla globalizzazione secondo te, cioè da questa interconnettività? Dipende da un miliardo di cose insieme e lo vedo molto tirato per i capelli collegare questo tipo di argomenti con la decrescita della popolazione, perché lì ci sono argomenti di cultura, ci sono argomenti di biologia, di medicina. Oggi un terzo delle coppie sono sterili in occidente, anche volendo non riescono a fare figli. Per cui cosa pesa di più? La cultura globalizzata, la comodità, l'egoismo delle classi ambienti eccetera? Oppure le microplastiche, l'ambiente inquinato da oramai 50 anni di farmaci anticoncezionali e robe del genere? Se vai in giro leggi tutto il contrario di tutto. Sono argomenti talmente ampi e complessi che siamo nella teoria del caos, è quasi impossibile anche solo sperare di trovare una connessione con uno o più fattori. Io in ogni caso con i miei cinque figli ho messo in atto come dire un chiaro piano di conquista. Se ti vede Elon Musk ti bacia in bocca. Una conquista del mondo, esatto. Tu fai parte di quella cricca che diceva "facciamo noi tanti figli, così il mondo lo comandiamo noi". Ci sono ambiti in cui invece questo tipo di discorso a me prende di più. Quello culturale musicale ad esempio ne è una dimostrazione. In un mondo meno connesso era facile che in una parte del mondo quella etichetta che non era globale, era minoritaria, però aveva comunque un seguito che fosse lo stato di New York oppure la città di Seattle o robe del genere. L'amico DJ della radio. Riusciva a far partire magari un genere che diventava via via più grosso e via via più grosso e ad un certo punto aveva una massa critica per conquistare anche il mainstream di tutto il mondo. Quando dominava il glam metal, le air band, il rock di un certo tipo edonistico negli anni '80, a Seattle ha iniziato a girare Nirvana, Grunge e robe del genere che erano esattamente l'opposto in termini di ispirazione, eccetera. Però hanno avuto una massa critica e a un certo punto hanno, boom, sollevato, tirato fuori il coperchio, sollevato il mondo e rigirato il mercato della musica completamente a testa in giù. Peraltro ai tempi nessuno si doleva, questi poveri rocker con la lacca tra i capelli tutti disoccupati per colpa di Kurt Cobain. Però oggi in un mondo ipermassificato dove quello che ascolta il ragazzino di Seattle e quello che ascolta il ragazzino di Roma è deciso esattamente dagli stessi algoritmi della stessa azienda, eccetera, è molto più difficile. Esistono, come Michela sostiene sempre, se uno è educato e ha voglia trova una ricchissima, anzi più ricca di prima, produzione alternativa anche di qualità, eccetera, ma non arriva mai ad avere la massa critica. Soprattutto rimane fringe, non arriva mai ad avere la massa critica di ribaltare il mondo, che è quello che ha vissuto invece il mercato della musica per una settantina, da anni buoni, per carità, bene così, male così, non lo sappiamo, ognuno la vede dal suo punto di vista. Chi è adolescente oggi adora la musica di oggi ed è contento che non cambi mai e che continui, che non nascano particolari novità. Poi magari ci sbagliamo e tra dieci anni viene fuori il post grunge, chitarre elettriche accordate male ragazzi, con la camicia di flanella, ma con gli occhiali live accordato male per far mandare i campioni. Esatto, e occhiali Ray-Ban smart e ci sarà il Kurt Cobain del futuro e la musica di oggi mainstream. Sarà dei Matusa. Speriamo di vederlo. Però, però, però, sì. Nessuno ovviamente augura a Taylor Swift di finire sul marciapiede. Mi sa che ce ne vorrebbe un marciapiede molto lungo, rinforzato per la cassaforte della buona Taylor Swift. Il pontefice chiederà ai governi regole comuni per mettere un freno alla tecnodittatura. Sei tu il nostro corrispondente dal Vaticano. Sì, va bene, dai, come al solito. Vaticanista. Il fatto è che su invito della nostra Presidente del Consiglio, che presiede il C7 che si terrà tra poco in Puglia, ci sarà un intervento del Papa che dichiaratamente sarà un intervento che in realtà riprende un intervento che il Papa ha fatto già a gennaio, nel discorso di apertura dell'anno, il Pontefice fa sempre il primo gennaio, che riprende questa tematica dell'intelligenza artificiale che viene riconosciuta come una tecnologia dirompente e per cui, come al solito in questo caso, la voce del Papa va nella direzione di dire "ok, bisogna che gli diamo una regolatura". Per fare i bravi, va bene, il padre Benanti, l'algoritica e robe del genere. Poi, come al solito, i media la stanno ovviamente un pochino spettacolarizzando, perché evidentemente un intervento di una figura della caratura del Papa su questa tematica. Siete mai partecipato al G7? No, è la prima volta, è l'assoluto da quello che leggevo, sì sì. Però poi i contenuti ovviamente non sono noti finché non parlerà. Però sappiamo già le trattative, già chi ha firmato, ne aveva già parlato ai suoi tre giorni fa, dopo aver ricevuto in undienza Chuck Robbins, CEO di Cisco, aveva appena firmato il documento "Rome Call for AI Ethics", nato su iniziativa da Santa Sete per promuovere un approccio etico all'intelligenza artificiale, la cosiddetta algoritica. Un lungo percorso promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita, iniziata il 28 febbraio con le firme di Microsoft e IBM e della FAO. Sta leggendolo come l'Istituto Luce. E te l'avevo visto, se non lo so io non mi piacerebbe sapere come l'Istituto Luce, mi eserciterò. E la ministra italiana per l'innovazione tecnologica, Paola Pisano. Durante il secondo governo Cote. Nel frattempo, ferma che arrivo al bello, il testo è stato firmato anche da rappresentanti delle altre religioni abramitiche, il Gran Rabbinato di Israele per l'ebramismo e il Forum per la Pace di Abu Dhabi per l'Islam, mentre a luglio si aggiungeranno in Giappone le religioni orientali. Dunque, questo è successo nel 2020, tra il 2022 e oggi, e l'hanno firmato anche il Gran Rabbinato per Israele e per l'ebraismo, che cosa han fatto in questi anni con l'intelligenza artificiale? Ah sì, selezionavano dove andare a bombardare i loro nemici quando tornavano a casa delle famiglie alla sera per essere più efficaci. Devo dire che ha funzionato bene questa cosa. Sta funzionando proprio bene, bravo. Vedrai cos'altro ci riserva. Evidente che sappiamo tutti che appunto quando ci si muove a questi livelli c'è una gran parte, diciamo, di prese di posizione che poi dopo non trovano riscontro. Esatto, siamo presa, temevola, però non puoi fare di tutto per benfaccio, perché chiaro che è una cosa il Gran Rabbinato di Israele, ok, però non è che questo. E' una cosa, è l'amico Ariel, come si chiama, e sì, per carità, però. Veglio dire appunto, è chiaro. Siamo ancora al trattato di Molotov, come si chiamava? Von Ribbentrop. Cioè, quello che si firma, quello che si dichiara, eccetera, poi quello che si fa in realtà c'è sempre una distanza. Tutti andranno a G7 a firmare, eccetera, e poi sarà quello che sarà. Però se non c'è una voce etica in giro non se ne parla proprio. Certo, certo, certo. Non lo so, non lo so. Oggi la Chiesa ha perso questo potere. Oggi la Chiesa purtroppo ha perso questo potere. Il potere di dire se noi promuoviamo questo approccio etico c'è mezzo mondo, anzi l'80% del mondo che ci viene dietro, perché le persone credono in Dio, io sono l'emissario di Dio in terra, Dio vuole che l'intelligenza artificiale si utilizzi in maniera etica, non si utilizzi in guerra, eccetera, e aveva un certo peso. Oggi è quasi il contrario. Beh, noi lo firmiamo, l'ha detto Papa Francesco, ci ha messo tutta una firma, facciamo i bravi, eccetera. Avrebbe più peso un movimento invece dal basso, dalla base, un qualche studioso di etica, un qualche sociologo che scrive tre libri, che diventa famoso, fa i suoi TED Talk, fa partire un movimento dalla base, che fa dei video su YouTube con 18 milioni di follower, a quel punto lì, no, finisce su Life come persona dell'anno, robe del genere, una Greta Thunberg del pacifismo algoretico, per dire, avrebbe più presa. Oggi il Papa mi sembra quasi la scusa, noi siamo i bravi, abbiamo firmato quello che voleva il Papa, siamo innocenti, ci siamo lavati puliti la coscienza. Non lo so, secondo me la Chiesa potrebbe avere, forse è l'unica posizione che potrebbe avere, l'unica utilità che potrebbe avere oggi nel 2024 la Chiesa, ma secondo me oggi è depotenziata in questo, per qualche motivo, non lo so, io la sento così, poi cambia la mia sensazione personale. Ovviamente non ti rispondo dicendoti che io non la sento così. Certo, certo, ci mancherebbe, ci mancherebbe. Cosa c'entra questo? Non lo so, vabbè, sempre nella colonna, way of the future, quanto costa, è complicato. Qual è il problema? Il costo del prezzo, quando il Papa deve andare in Puglia, il Papa non parla con lo stesso agente di viaggio del Professor De Santo quando deve andare in trasferta, ma c'ha un'agenzia di viaggi molto più costosa e poi gli dice ma quanto costa? L'agenzia di viaggi dice non lo so, te lo dico dopo, non te preoccupare. Ed è la stessa cosa che succede a noi quando andiamo sui siti a comprare un biglietto aereo e probabilmente, questo è il motivo per cui sta nella colonna way of the future insieme ad altri articoli che parlano del futuro, probabilmente questo è il futuro del commercio in tantissimi altri ambiti, non solo quello dei voli. Già lo è, nel senso che è qualcosa che vediamo con i biglietti aerei che oggi guardi su un sito il prezzo, già domani è cambiato, aumentato, diminuito, non sai mai quando è il momento giusto, sappiamo che in generale sono algoritmi che tendono a massimizzare quindi il valore di un volo in questo caso, lo notiamo ormai anche sui treni, l'ho notato anche in altri tipi di acquisti, se fai acquisti per la casa magari intesi come opere, gli infissi, è che riuscire a capire quanto costa l'infisso è difficilissimo perché poi sono sempre variabili, dipende, tanto montagli poi dipende. Francesco, le automobili, i biglietti per i concerti, è tutto oggi con una variabilità del prezzo e delle tecniche volute per da una parte nascondere e massimizzare le vendite nascondendo i costi nascosti fino alla fine, questo è il caso dell'industria automobilistica. No, la Porsche quanto costa? 60 mila euro, cacchio mi compro la Porsche. Vuoi le ruote? Esatto. Il volante? Esatto, vuoi l'alzacristalli elettrico o vuoi andare con la manovella? Ogni option costa 30 mila euro e alla fine la Porsche con gli stessi allestimenti di una Panda costa 400 mila euro. Lì è la stessa cosa, ovviamente la scuola è Amazon e il futuro è algoritmico, l'idea è che il prezzo sarà diverso a seconda non solo del momento contingente in cui lo compri, ma anche della persona. E questa è la cosa più preoccupante. Ma sono tutte preoccupanti. Abbiamo il dubbio, spesso si legge, ricordo anni fa che leggevo "non comprare un biglietto aereo col Mac perché ti fanno pagare di più, meglio se usi Windows o addirittura Linux" c'erano queste credenze, ho fatto qualche test con qualche amico eccetera, mi sembrava che fosse non vero, però il dubbio rimane effettivamente che se ci fosse un modo, magari non il computer che stai usando, ma il meccanismo, i vari cookie, i vari sistemi di tracciamento che ti permettono di capire qual è il tuo potere di spesa, si otterrebbe da una parte per l'azienda la massimizzazione di quello che sono i ricavi perché tu sai che quanto Franco, Massimo, Francesco sono disposti a pagare un oggetto, se io dico 100, tu dici 1000, ci chiederanno 100 e 1000 perché questo è il nostro. Dall'altra parte chiaramente è estremamente anticapitalistica nel senso che a quel punto il valore del denaro non è più lo stesso per tutti perché se uno ha più possibilità di spesa otterrà lo stesso livello di esperienze prodotti di uno che invece ne ha di meno a un certo punto. C'è chi la vede come un'opportunità per chi guadagna meno perché riesce magari ad ottenere prezzi scontati di più, in altri casi invece viene visto come un "andiamo chiaramente tutto verso l'alto". Sono futuri distopici, io confido molto nel fatto di essere europei e che nell'Europa arriverà molto presto, appena si sentirà questo odorino di meccanismi un po' più diffusi arriverà qualcosa che lo bloccherà, perché abbiamo visto che l'Europa su queste cose è sempre molto protettiva. Non mi supera invece di vedere che negli Stati Uniti magari un panino da McDonald's possa dipendere dal cookie di chi è entrato. Il panino non dipende magari ancora dal cookie di chi è entrato ma la corsa Uber dipende dal quartiere dove vivi e dalle condizioni del traffico, dalla richiesta eccetera e tante altre cose nonostante noi abbiamo la super Europa con il mantello rosso e lo scudo sul petto, tante cose succedono anche da noi. Sì, sono ancora però cose legate direttamente alla persona perché se uno parte da un certo quartiere… Ma anche se non sono legate alla persona comunque il discorso è sempre lo squilibrio, un'azienda con i miliardi in banca e miliardi di petabyte di dati sul comportamento dei consumatori mette in campo una simmetria in questa trattativa. Il mercato sono tante trattative, se io vado al mercato del pesce a comprare il pesce sono io e lui, lui mi guarda negli occhi, io lo guardo negli occhi, quanto costa quello? Ma io ti do così, tu mi dai così ed è un rapporto che è più o meno simmetrico. Quindi invece dal banco del pesce c'è Jeff Bezos e di qua c'è Franco Solerio, Massimo De Santo e Jeff Bezos con tutti i suoi dati che sa tutto, sa che cosa hai comprato negli ultimi 50 anni, sa che hai iniziato a spendere di più o di meno nell'ultimo anno, il rapporto è asimmetrico comunque anche se non fosse proprio calibrato sulla singola persona, comunque è un rapporto asimmetrico e questa cosa di mettere in piedi degli algoritmi che cercano di fatto di farti spendere il massimo di quello che tu saresti disposto a spendere e quindi massimizzare da una parte le vendite e da altre i profitti, è una roba secondo me inumana, disumana, punto. Non solo disumana ma poi un po' come accennava Francesco, va in una direzione nella quale di fatto si azzera tutto, non c'è più il margine di una trattativa di nessun tipo che non sia a perdere, secondo me vai anche sulla disaffezione alla fine. Il rischio è quello, per cui le ditte avranno quel rischio lì, ma stai tranquillo che lo limiteranno e lo esternalizzeranno in qualche maniera come fanno sempre con tutte le loro malfattezze. Però così sei proprio pessimista. No, io spero in una ribellione dal basso come sempre. Io penso che a salvarci saranno gli hacker, i sysadmin, i pirati, i… I bagarini, posso dirlo? Nel senso che secondo me, arriveremo al momento in cui io comprerò l'aereo per te perché io magari ciò, mi conoscono, sanno più di un totto e poi te lo rilendo perché l'idea è proprio quella, ma il bagarino non sarà, ma il bagarino, la mia idea non è del bagarino in carne e ossa, ma è il bagarino che scarichi su Github. No, come oggi scarichi il programmino che ti fa l'asta per te all'ultimo momento, fa il pagamento, fa la cosa sull'offerta, su eBay, eccetera, ecco, dei sistemi un po' più complessi che ti scarichi e ti installi sul tuo docker di casa, che generano con le API della banca una carta di credito nuova ogni volta così Amazon non ha il tracciamento dei tuoi vecchi, che creano un nuovo account di Amazon e comprano quel prodotto per te fingendo di essere uno straccione che vive su un marciapiede in riva al gange e che quindi punta al prezzo più basso possibile, ecco, ci salveranno, ci salveranno i pirati. Beh, sì, ma un po' di sign è un futuro positivo, però ci piace, ci piace, e io c'ho questa visione. Sono un tecno anarchico, sì, il bagarino elettronico, il famoso romanzo di Philip Dick "Do electric buggerines dream of electric soccer tickets" o qualcosa del genere. Esattamente, esattamente. Mi dovete dare due minuti, due, per ringraziare il nostro sponsor per questa puntata squarespace. om, la migliore piattaforma online per pubblicare sulla rete. Squarespace, dovete sapere, è un sistema integrato dove trovate la soluzione ideale a qualsiasi necessità di creare e pubblicare un sito internet. Creare un sito internet oggi è facile, cioè, è facile se sai che strumento scegliere. Se fai una ricerca su Google ti vengono fuori un miliardo di piattaforme, un miliardo di sistemi diversi, di ognuno dei quali poi devi andare a studiare meccanismi di ossincrasia e poi devi imparare a usarlo e capire se fa il caso tuo. Magari a metà scopri che non ha questa funzione che ti serve assolutamente e devi ricominciare da capo. Oppure lo chiedi a chat GPT se te lo fa lui col sistema che per qualche motivo prediligono le sue reti neurali e poi, e poi ti arrangi perché devi far tu la manutenzione e son cavoli tuoi. Inoltre, creare un sito web oggi è facile, ma è altrettanto facile, e se guardate intorno lo capite meglio di me, è altrettanto facile creare un sito brutto, se non addirittura orribile e che funzioni male. E poi è impegnativo aggiornarlo, tenerlo al sicuro e tutte quelle belle cose di manutenzione. Noi sono anni qui su Digitalia che vi consigliamo Squarespace perché sappiamo, perché abbiamo toccato più volte con mano, l'abbiamo fatto noi, l'han fatto gli nostri ascoltatori, sappiamo che Squarespace risolve brillantemente ognuno di questi problemi. Prima di tutto è facile da usare, non dovete installare neanche un plugin, le varie funzionalità le aggiungete trascinando dal pannello di controllo direttamente sulle pagine gli elementi che vi servono, immagini, gallerie, portfolio, audio, player, video, mappe, tutto con un clic del mouse. 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In particolare l'articolo che avevo letto io relativo a questo banning, questo fatto di bannare, come si dirà in italiano? Bandire? Bandire. I droni di questa società DJI, che ha sede in Cina e che credo sia il leader mondiale dei droni di uso civile. Non solo civile, anche industriali, non sono proprio leader, ma fanno… E' un gigante di quelli serissimi. Sono anche i droni DJI, lo ricordiamo, sono la maggior parte di quelli utilizzati, come si dice, ci attaccano alla bombetta, e li usano gli ucraini per difendersi dalle truppe russe. Per cui saranno cattivoni i droni dei cinesi, eccetera, ma in realtà quando servono agli ucraini non sono più cattivoni, è questo relativismo che fa sempre un po' paura. Negli Stati Uniti è evidentemente in atto una chiara politica dichiarata di intervento su aziende che fanno business, aziende cinesi o supposte cinesi a controllo cinese, che fanno business negli Stati Uniti. Come sono fatte le supposte cinesi, Max? Non ho l'idea perché io non le conosco, però c'è chi le usa le supposte cinesi e quindi ci informeremo. Quello che mi ha colpito da questo articolo, che è ipotetico, ma come era ipotetico anche il… diciamo che si vocifera… il bando di TikTok, è che qui si parla non solo di metterli fuori mercato e di impedirne la vendita, ma addirittura di bloccare a terra quelli già venduti, che è una roba… Sì, perché molti droni in questo momento già hanno dei sistemi… Tutti i droni, tranne quelli proprio dell'uovo di Pasqua, ma i droni quelli sì. Hanno dei sistemi fondamentalmente di controllo, di scaricamento di mappe, quindi mappe che vietano dei geolocalizzazioni, quindi in realtà basterebbe marcare come territorio rosso tutto gli Stati Uniti e a quel punto verrebbero… Sì, è difficilmente aggirabile, devi crackare proprio il drone, io ho un drone DJI di oramai c'ha parecchi anni, c'avrà sette, otto anni, funziona ancora bene, ma lo uso poco, ma quando lo uso l'app si aggiorna e scarica sul drone tutte le nuove… sono proprio i dati di volo, come il NOTAM degli aviatori, che ogni giorno può cambiare con le zone vietate, eccetera. Nelle zone vietate proprio il drone si… non è che ti dice "guarda che stai entrando nella zona vietata o te la fa vedere in rosso", no, no, proprio… Non ci va proprio. Non ci va proprio, si rifiuta proprio di andare. Non ho più controllato, non ho più studiato la cosa, devo dire, ma ai tempi c'era la possibilità di fare una specie di jailbreaking, di installare un sistema o un sistema di una versione precedente, senza questi blocchi, o una versione, diciamo, acchiarata, una versione modificata che permetteva di bypassare tutta questa serie di limitazioni. Però immagino che sia diventata via via più difficile. No, attenzione, c'è ancora… il problema è che è anche una questione legale, per guidare quei droni devi avere un brevetto di volo da pirotta di drone. In questo senso… Dipende, Francesco, dipende. Quasi tutti quelli DJI comunque sono abbastanza legali. No, DJI adesso ha tutta una linea… 250 grammi è il limite. 250 grammi è il limite. No, l'hanno levato mi sa addirittura adesso. DJI ha tutta una linea che sta sotto il limite, te la vendono apposta e dici "questo qui lo voli senza il patentino". Però anche lì hai delle limitazioni che poi siano più semplici. Quindi in realtà basta dire i droni DJI non possono volare, che se li fai volare comunque stai già violando una legge sullo spazio aereo. Se sono più grandi di 250 grammi, in realtà secondo me è abbastanza facile perché sono… comunque non è tanto, basta metterci una telecamerina sotto e di fatto spesso si superano queste misure. Ma no, ma no, Franz, sono tutti… Ma comunque… Vabbè, ci saranno quelli sotto la soglia, ok? Ma cosa cambia? Dal punto di vista legale non cambia niente, no? Esatto, c'è la fiducia che è un qualcosa… Se vengono proibiti in quanto addirittura messi nella lista delle apparecchiature che pongono un sistema, pongono al rischio la sicurezza nazionale, poi voglio dire, mo' c'è il patentino, non c'è il patentino che cambia. Tu guardi, c'è la linea mini, c'è mini, mini pro, mini cosa eccetera, di DJI, te lo dice proprio nelle specifiche, meno di 249 grammi con ovviamente tre telecamere, sistema di anticollisione, tutte le caratteristiche anche di quelli più grossi, ovviamente una batteria che è un pochino più piccola dura un po' di meno, però è anche più leggero il drone eccetera, e c'è quello col visore in prima persona eccetera. Da quel punto di vista lì la questione della legislazione è semplicemente spostato la produzione di questi modelli di massa cambiando il form factor. Fondamentalmente quello che ho io che è ante queste legislazioni fa le stesse cose o anche meno delle cose che fa adesso un drone da 248 grammi che viene venduto eccetera. Però certo, sì sì, il problema è sempre quello. Bisogna vedere, ecco, se tutta questa serie di… Un duello dai, un duello di interdizioni reciproche… È protezionismo, è protezionismo Max, non è un duello, credo che… È un duello tra la Cina e l'America… Ecco sì, è un duello commerciale, non stiamo a credere che il politico medio o il politico di dispicco che ha dato il via al ban di TikTok pensa veramente che il problema principale sono le povere menti delle cose eccetera. È un problema industriale… È un problema industriale di voti eccetera, bisogna vedere se gli si ritorce contro perché… Nel frattempo ByteDance ha dato una dichiarazione tranquilla… ByteDance ha detto "No problem, se volete veramente è, siluriamo TikTok". Torpedo, lo facciamo esplodere… Sì, è proprio questo il senso. Puntano ai dodicenni americani che vadano in piazza… Sì, esatto, non è il bambino che dice "il pallone mio me lo porto a casa", no, lo buco, ci do fuoco al pallone, non esisterà mai più. Ci metto in raute, esatto. Ci sta anche, ci sta anche. Beh certo. Leggevo una serie di articoli di approfondimento che diceva "sì, ok, il governo americano vuole che TikTok venda". A chi? E che cosa vende? Che cosa vende? Che cosa vende? Che poi gli algoritmi sono di proprietà della ditta cinese. Che cosa compra? E chi compra? È una scatola vuota, a che condizioni? E poi con questo controllo da parte del governo americano, chi compra pensa di riuscire ad avere lo stesso risultato con la minaccia che potrebbe venire bloccato di nuovo o cose del genere? Sì, diciamo che è una minaccia che fa ByteDance quando in realtà probabilmente sarà costretta a fare ciò. Sì, però ByteDance dice, alla fine dei conti, il territorio americano è, dicevano, un decimo dei nostri utenti e un quarto del nostro profitto. E noi possiamo rinunciare a un quarto e coi tre quarti ristrutturare l'azienda e continuare a dominare il resto del mondo. Vediamo che cosa fa il resto del mondo. Per cui, ma chissà. Sì sì, ma io in questo senso parlavo di duello, che è evidentemente una sfida industriale tra i due colossi che è fatto un po' di finte, un po' di colpi veri e poi bisogna capire che succede. Il proibizionismo in quanto tale non ha mai funzionato, no? Alla fine da solo va via i pirati, come dicevi tu, e poi un fiorente mercato nero di prodotti cinesi ballati. È così, è così. Whatsapp ha detto al governo indiano che, stessa cosa, se chiedono di rimuovere la cifratura end to end, noi ce ne andiamo dall'India. Sì, questa è una risposta che sta dando un po' in giro nel mondo. Sicuramente quella indiana colpisce anche perché hanno 400 milioni di utenti, per cui è una piattaforma veramente grossa in India. Quello che sia il giro d'affari, che in realtà in questo momento non è conosciuto. Però ecco, iniziano a diventare tanti soldi che vengono tolti. Sicuramente Whatsapp cerca di rimanere sul punto, visto che sono i più attori che cercano di dire "Vabbè, apri a me la possibilità di leggere i dati, perché bisogna pensare ai bambini, è sempre loro". "Perché? Perché nessuno pensa ai bambini". Grazie Mod. In questo senso, stessa risposta di ByteDance fondamentalmente. Sì. Anche l'Europa però vuole una backdoor legale, dice l'articolo di Tom Sardware, in Whatsapp e altri programmi. C'è stata una dichiarazione congiunta pubblicata domenica scorsa in cui le autorità europee hanno espresso preoccupazione riguardo al modo in cui l'industria tecnologica sta implementando la criptografia end-to-end. Graeme Biggar, direttore generale dell'Agenzia Nazionale per la Criminalità del Regno Unito ha dichiarato che il piano attuale di Metoo per implementare una criptografia che impedisce l'accesso ai dati da parte di terzi su Instagram minaccia la sicurezza dei minori. E' lì che ci siamo di nuovo, che nessuno pensa ai bambini. Insomma, attacchi a destra e a sinistra, il capo della polizia europea, stessa cosa. Mi viene il dubbio intanto se tutte queste entità, queste persone non abbiano chiaro, o abbiano invece estremamente molto chiaro, ma non gli interessi, il concetto di backdoor in un sistema di encryption. Cioè il fatto che una volta che buchi l'encryption e ci metti una porta d'accesso, a quel punto l'hai bucato per tutti. Cioè hai reso molto più debole il sistema e quindi chiunque altro, attore malevolo… Ma a parte il chiunque altro, il vero problema è sempre questo che probabilmente non è che troverà mai una soluzione definitiva. Anche se sei legalmente autorizzato a, chi è che mi assicura che non ci sarà un abuso da parte dell'autorità statale. Non c'è bisogno di pensare al fatto che sei indebolito il sistema e qualche cattivone si infila. Sono due argomenti validi entrambi. Da una parte c'è quello tecnico, Francesco ha assolutamente ragione. Nel momento in cui tu metti una, introduci una backdoor, è finita la sicurezza by design dell'algoritmo di cifratura end to end. Non è più una cifratura end to end. Costruisci la morte nera e poi ci lasci un buchettino piccolino. Cosa potremmo fare? Andare in storia? Chi mai lo farà? L'altro discorso è invece politico, è sociale, è un discorso di civiltà. A me è piaciuta per questo la risposta di Meredith Whittaker. Meredith Whittaker è l'amministratrice nuova di Signal, esattamente, che commenta perché il famoso tizio di prima, capo di tutte le polizie d'Europa, ha detto "le nostre società non hanno mai tollerato spazi che sono al di là del reach, al di là delle grinfie". Del controllo legale. Il reach tradotto come grinfie mi piace tantissimo. Sono al di là della possibilità di ispezione da parte delle forze dell'ordine. E la Whittaker giustamente ha risposto "bisognerebbe spiegare al tizio, che forse non ha studiato la storia, perché per centinaia di migliaia di anni praticamente tutti gli spazi umani erano al di là della possibilità di scrutinio da parte delle forze dell'ordine". La sorveglianza di massa digitale è uno sviluppo assolutamente recente delle nostre culture. Le nostre culture, i nostri sistemi sociali, il nostro modo di vivere, le nostre leggi, la nostra etica, si sono sviluppate in una storia dove il controllo da parte delle polizie poteva arrivare fino a un certo punto, ma la privacy aveva degli spazi che erano più grossi. Non erano dei piccoli spazi garantiti, ma erano degli spazi enormi, erano praticamente tutto. E quindi quale è sempre l'aforisma di Solerio, è facile fare il poliziotto in uno stato di polizia. Non è detto che sia piacevole viverci, la storia piuttosto recente insegna quella storia, quella che andiamo in piazza tutti gli anni a dire "noi non ci dimenticheremo", "noi il 25 aprile", "noi le liberazioni", e poi quando si tratta invece "oddio nessuna pensa ai bambini" ci mettiamo il sacco in testa, facciamo tipo l'amnesia di Gell-Mann, cancelliamo una pagina, e di cosa abbiamo detto fino a 5 minuti fa? Che non ci dimenticheremo, non importa i bambini sono importanti, dobbiamo spiare il buco della serratura del gabinetto di tutte le abitazioni e tutti gli uffici dell'universo, perché sennò i nostri poveri bambini. Sì, glielo lasceremo fare? Perché poi è sempre quello il discorso, ci sono delle cose che i politici si permettono di fare in barba alla società civile democratica, ma la maggior parte delle volte è la società civile democratica che glielo lascia fare. Infatti volevo, prima avevamo dato due visioni, quella tecnica eccetera, ne vorrei aggiungere una terza, che tutti questi tentativi comunque avranno un appiglio su quello che sono i prodotti mainstream, cioè renderà meno sicuro un eventuale backdoor, Whatsapp che usiamo tutti noi, Telegram che usiamo tutti noi, qualsiasi social network o sistema arriverà, ma chi vuole veramente fare casino avrà la sua app che si fa da solo. L'abbiamo visto, non è una invenzione, l'abbiamo visto che l'Isis ad un certo punto aveva la sua app di chat, abbiamo visto che per non essere monitorati gli attacchi del Bataclan, se non mi sbaglio erano stati veicolati sul PlayStation Network, cioè chi vuole combinare un casino contro la legge riuscirà a farlo. Quindi questi meccanismi tecnici ci sono. Questi digitaliani lo sanno, questi digitaliani lo sanno benissimo. Non lo sa però il capo dei capi, dei capissimi. Ma il capo dei capissimi fa il suo lavoro, lui è pagato se fa bene il poliziotto e lui sa bene che il poliziotto lo fa bene in uno stato di polizia. Quello che secondo me bisogna sensibilizzare è la società civile, quando andate alla cena di Pasqua, quando vi vedete la domenica con la famiglia, con lo zio che è più anziano, con il nonno o con quello che è, che loro il 25 aprile lo sentono, l'hanno vissuto, sanno che cos'è, sanno che cosa vuol dire l'oppressione, sanno che cosa vuol dire la liberazione. Bisogna fargli capire che anche questa è oppressione, anche questa è liberazione, non c'entrano niente i bambini. Lo stato di polizia è sempre uno stato di polizia. La privacy riguarda noi, ma non ci riguarda così direttamente. La privacy non è quella "no, ma a me che me ne frega, tanto io non ho niente da nascondere". È ovvio che noi non abbiamo niente da nascondere, è ovvio che se io voglio scrivere le porcate alla mia fidanzata, alla mia moglie o alla mia convivente, alla mia compagna, certo mi fa piacere se sono private, ma tanto il capo della polizia europea non gliene frega un cacchio delle porcate che scrivo io alla mia compagna. Quello che conta però è la libertà e la democrazia proprio nel vero senso. "Zio", dovete dire a vostro zio, "ho capito che tu non hai niente da nascondere, ma te interessa che il tuo voto serva a qualcosa? Perché sai, tu scegli un politico, lo voti, ma se quel politico che voti, le sue comunicazioni non sono riservate e quindi quando lui scrive le porcate alla sua amante che ha appena compiuto 18 anni da tre mesi, vengono intercettate da qualcuno, quelle possono essere utilizzate e saranno utilizzate per modificare le scelte che lui farà nel suo lavoro politico. A quel punto il tuo voto non è più un voto democratico, non serve più niente, perché quel politico non deciderà in base a quello che ti ha promesso in campagna elettorale o quello che è il tuo bene, ma deciderà in base a quello che viene ricattato da chiunque abbia in mano i suoi dati che non sono più privati. Questo è l'esempio classico, sporco, brutto, brutale che può spiegare all'uomo comune perché la criptografia end to end è fondamentale per la democrazia, non perché a tutti noi ci fa piacere non essere spiati mentre facciamo la cacca, a tutti noi ci fa piacere, però alla fine chi sono io non è che abbia tanto da nascondere, ma la nostra vita, le nostre decisioni, il nostro futuro è in mano a persone che prendono delle decisioni, decisioni molto importanti. Il bonus per il 100 per il 10% verrà rinnovato o no, chiudiamo o no le persone in casa e non le facciamo lavorare per un anno perché c'è una pandemia, alle persone che abbiamo costretto in casa gli diamo o meno i risarcimenti, tutte queste cose qui vengono prese da delle persone che nel momento in cui non esiste una criptografia end to end sono potenzialmente ricattabili, a quel punto non prenderanno più delle scelte in base a quelle che sono le nostre necessità di popolo sovrano, ma prenderanno le decisioni in base a quelli che sono i diktat di chiunque abbia in mano i dati per ricattarli. Quello è il sidlogismo, il collegamento semplice che credo sia alla portata anche della nonna e assolutamente insindacabile, è quello il motivo per cui bisogna chiacchierare e parlare, perché i nostri politici che da una parte sentono il capo della polizia che dice io per fare bene il mio lavoro e proteggere i bambini ho bisogno di spiare tutti, i politici devono avere un controcanto che sono sì, però tutte le volte che vado a un comizio e parlo di queste cose mi fischiano, perché sanno tutti che se il mio telefonino di politico non è cifrato end to end io non farò il loro bene ma farò il bene di chi mi ricatterà, questo deve essere chiaro, la società civile deve essere informata di queste cose e qui in tutto questo i nostri organi di stampa secondo me sono come oramai praticamente sempre molto molto molto carenti. Dai ringraziamo i nostri produttori esecutivi così spezziamo un attimino questi discorsi un po' pesantini. Ma qualcuno doveva pur dirmi. Digitalia è un progetto value for value ve lo vogliamo ricordare sempre, che cosa vuol dire? Vuol dire che come l'età è gratuita, noi siamo quelli del software, siamo digitaliani, siamo abituati a queste cose, software lo proviamo gratis, lo proviamo per un po' dopodiché se lo utilizziamo a lungo, se entra a far parte delle nostre abitudini, delle cose che ci servono, che ci danno un'utilità, che hanno per noi del valore, lo paghiamo, digitalia funziona uguale, non vi obblighiamo a pagarlo, volendo potete fare il portoghese e continuare ad ascoltarlo gratis, ma vi chiediamo un patto tra genti luomini, noi lavoriamo, voi ci date qualcosa in cambio, quanto lo decidete voi, ogni quanto lo decidete voi, i metodi sono tanti e facili, paypal, satispay, bonifico bancario, bitcoin, onchain, pagamento automatico, podcasting 2. , l'importante è che lo facciate in modo che digitalia continui ad esistere, se per voi digitalia ha un valore e desiderate che continui ad esistere, pensate semplicemente a questo. In cambio noi continuiamo a lavorare per voi e vi ringraziamo, Max c'è il pdf sottomano? Pronti, cominciamo con i nostri value for value streamer che ci danno i loro satoshi che sono Nicola Gabriele del Popolo, Nicola Forte, Anonymous, Ferro, Jackal, Ftrava, Idol Fellow e abbiamo anche due boost, uno di H Grinta con messaggio "la domestica è cingolata" e Arzigogolo che ci dà un boost e un messaggio che dice "postgast guru mi aveva perso la connessione con il mio wallet e l'ho scoperto non sentendo il mio nome nella sezione produzione esecutivi chiedo venia" perdonato grazie Arzigogolo, ti sei sentito, donazioni singole dai nostri perpetual executive producer Manuel Zavanta e Davide Tinti da un euro e da Nicola Gabriele del Popolo 2,1 centesimi di euro. Ragazzi la settimana scorsa eravamo in giro per la, eravamo in giro in Costa Azzurra siamo andati a fare un giro, un giorno di vacanza con Eloisa e vi metto sullo slack nel canale diretta che cosa abbiamo visto, quando ho visto questo cartellone qui mi sono veramente ribaltato, vedi quando noi abbiamo i nostri produttori magari quelli perpetual, quelli quelli quelli così che il nome ce l'abbiamo stampato nei neuroni, il cartellone delle Grand Cirque Zavatta, il Grande Circo Zavatta, cos'era lui, cos'era Manuel, mi è venuto in mente lui, il nostro collega sviluppatore e youtuber Manuel Zavatta, ciao Manuel. Poi me lo immaginerò con il naso rosso e il cappello da clown come nella foto di questo posto. Allora se non ho perso il segno adesso tocca alle donazioni singole da un euro di Alberto Ronco e Giuliano Arcinotti, proprio loro, e poi alle donazioni ricorrenti da tre euro al mese di Nicola Bisceglie, Mattia Lanzone, Giuseppe Marino, Valerio Bendotti, Paola Danieli, Luca Di Stefano e Giulio Magnifico. Grazie a tutti. Donazione ricorrente di Elisa Emaldi e Marco Crosa da 3,21 centesimi di euro. Grandi. Donazione singola da 5 euro di Gianni Bragante. Mitico. Donazioni ricorrenti da 5 euro al mese di Mirto Tondini, Daniele Corsi, Michele Bordoni, Duclas Whiting, Antonio Gargiulo, Massimiliano Dardi e Alberto Cuffaro. E che dire, un inchino, grazie, 5 euro tutti i mesi, grazie di cuore per la vostra generosità. Dopo che vedo, vedo, dei grandi produttori profilarsi all'orizzonte. Mitici. Maurizio Galluzzo e Fabrizio Mede con 10 euro. Poi abbiamo Andrea Grassi e Andrea Zanon con 12 euro per Andrea Grassi e 15 euro per Andrea Zanon. Il contrario di quello che ha scritto lo scritto. Secondo me il lead executive producer non ripete essere Andrea Zanon, ma qui dalla regia mi dicevano un'altra cosa. E lo script? E lo script? Chi ha scritto lo script? Chi ha scritto lo script? Io. E quindi deve avere qualche bug terrificante che fanno queste figure mostruose. Ma si sa che 12 è maggiore di 15, no? Eh sì, ma se qualche cosa è di strano. Dipende dai punti di vista. Secondo me hanno messo il calcolo, l'assegnazione del lead sulla parte dell'algoritmo che verifica, che conta le donazioni tramite Paypal, per cui Andrea Grassi è la donazione Paypal maggiore e ha messo il lead lì e invece Andrea Zanon che l'ha mandato con Satispay è rimasto fuori. Chiediamo scusa? Eh vabbè, succedeva l'intervento dell'essere umano contro l'intelligenza artificiale del Dock. Non vi preoccupate, il bug verrà fixato nelle prossime 15-20 settimane, prima o poi riuscirò a mettere a posto. Diceva così anche OpenAI. Certamente, il sistema è sempre quello. Grazie di cuore a tutti, ricordatelo, Digitalia è un progetto value for value, se ha un valore restituite un valore, noi siamo qui a lavorare per voi, settimana dopo settimana. Bravo che mi sono chiuso la mia superficie tattile, con cosa andiamo avanti? Mi sto perdendo? Oddio, aiutatemi. Ti sei perso? No no, qualcosa trovo. Open Internet, eravamo a quella colonna lì. Open Internet, sì, eravamo lì. Open Internet, raccontatemi qualcosa, dov'è finito? C'è questa notizia che Mastodon è riuscita ad ottenere il riconoscimento di azienda no profit negli Stati Uniti e questa cosa è successa quasi contemporaneamente al fatto che aveva una simile posizione di azienda no profit in Germania che invece gli è stata revocata. Essere un'azienda no profit significa sostanzialmente che hai delle agevolazioni in termini di tassazione, viene riconosciuto il fatto che hai un tipo di impostazione dell'impresa che in qualche maniera ha un valore sociale e questa cosa ovviamente nell'ottica di Mastodon dove la sottolineatura dell'articolo o della dichiarazione poi dei fondatori di questa versione no profit è proprio che abbiamo bisogno di un sostegno, dicono loro, perché la nostra idea è quella di portare avanti un mondo in cui esistono dei social media, in cui l'interesse non è degli azionisti ma nella direzione degli utenti, per fare questo l'unica possibilità è avere appunto degli strumenti di sostegno che ci consentano di andare avanti. La cosa però che ha fatto un più discutere nel Fediverso è che contestualmente alla creazione di questa nuova entità americana c'è stato ovviamente l'insediamento, la scelta di un board che governi questa nuova entità e all'interno del board ci sono 5 e 6 personaggi, 5 forse, uno dei quali è Biz Stone, uno dei cofondatori di Twitter e questo è stato visto come un inquinamento, dice ecco qui è il big business che è uscito dalla porta e rientra dalla finestra, oddio che cosa ne sarà del Fediverso, insomma sono lo stesso tipo di campane che suonavano a morto quando Tredd aveva annunciato di entrare nel Fediverso e molte istanze hanno detto perché no ci federiamo e poi vediamo quello che succede. C'è un po' questo atteggiamento campanilistico e da fan della prima ora, io i Rem li conoscevo da quando non erano famosi, da quando sono diventati famosi, sono troppo commerciali non mi piacciono più, sembra un po' di sentire quei discorsi, vediamo alla fine Biz Stone. Bisogna vedere se funziona, come va avanti l'iniziativa, anche se ci mancherebbe, ma vediamo. Mastodon è una cosa molto diffusa, è una cosa appoggiata su un qualche cosa di difficilmente controllabile per quello che vediamo noi, che sono degli standard aperti, il Mastodon non è il Fediverso, il Fediverso non è solo Mastodon, activity pub è un qualche cosa di accessibile a chiunque, su cui si può costruire qualsiasi piattaforma indipendente. Dire che perché c'è Biz Stone nel board della fondazione no profit che si occupa dello sviluppo di Mastodon, che sia tutto destinato a finire in mano ai soliti big dell'industria, della tecnologia, mi sembra un pochino… Attenzione, nel senso che la storia recente ha comunque mostrato, adesso non sarà il caso di Mastodon, come prodotti open source, quindi rilasciati al pubblico eccetera, abbiano a un certo punto cambiato licenze per poi essere venduti a Big Corp, l'ultima in caso di Redis, ma è qualcosa che in un certo senso ha fatto anche OpenAI e tanti altri, per poi di fatto, è vero, nascono delle versioni alternative, ma inizia poi a creare ulteriore confusione, il prodotto principale prende strade business, nascono prodotti secondari… Però Francesco, alla fine dei conti Eugene Rothko, lo sviluppatore primo di Mastodon, ha dichiarato e ridichiarato e rigiurato che non lo farà mai, ha dimostrato che in questi anni ha ricevuto offerte di acquisizione, di finanziamento da tutti i big e lui li ha rifiutati tutti, uno dopo l'altro, ha detto qui i soldi di Big Tech non entrano, non li prendono, continuiamo a funzionare così, il fatto che prenda nel bordo una persona che è stata il fondatore di uno dei massimi di social del mondo e che quindi magari se negavi già un po' dire che subito entrano i capitali di Big Tech e la storia del Fediverse è finita, mi sembra un tantinello esagerato, e certamente, stiamo tutti attenti, ma… Però io volevo solo segnalare che comunque queste cose, le preoccupazioni sono legittime… Il rischio esiste e non c'è discussione che il rischio esista… Che poi questo sia una cosa che succederà domani ed è un grande master plan, no, probabilmente no, ma… Ok, ok, però un conto è appunto, anche se quello succede e non sta succedendo e non ha nessun indizio che stia succedendo, ma anche se domani Rothko vendesse il marchio e il codice di Mastodon a Microsoft, che ne so, non è che può chiudere il Fediverse, può dire che Activity Pub diventa chiusa, diventa una nostra roba, no, è come MySQL, MySQL diventa proprietà di Oracle, benissimo, ma è aperto e cos'è tutto, nasceranno MariaDB, nasceranno GiorgioDB, nascerà MaxDB, FrancescoDB, eccetera, non è morto nessuno, non è la fine del mondo, né niente, vediamo, io… Ecco, stiamo attenti, sì, ma gridiamo alla morte del Fediverse perché Bitstone è nel board, dice ragazzi, calma, evitiamo fenomeni di isteria, di isteria, così. Collettiva. Microsoft ha rilasciato il codice sorgente di MS-DOS 4. . Che nostalgia, che nostalgia. Dopo quei 40 anni, perché è uscito nell'84, quindi sì, se la matematica non è troppo… Sta rilasciando Microsoft recentemente, aveva già dato DOS 1 e DOS 2, quindi siamo alla quarta release su GitHub, si può andare a leggere tutti i sorgenti, vedere un po', fare un tuffo nel passato per chi l'ha vissuto questo sistema operativo. Anche una storia curiosa il motivo di questo rilascio, ho letto molto velocemente, ma c'è un tizio che ha trovato su dei vecchi dischetti svuotando l'ufficio dell'azienda, dei dischetti degli anni 80, che erano delle pre-release di una versione del DOS che non è poi mai stata rilasciata. C'è proprio la foto con questi floppy disk Microsoft col timbro confidential sopra. Ha chiesto a dei colleghi di Microsoft se poteva rilasciarli. Questi colleghi di Microsoft hanno detto, aspetta che andiamo a vedere negli archivi Microsoft se abbiamo il codice, quello che poi invece è stato effettivamente rilasciato, sono andati nei Microsoft Archives, che credo che siano il corrispondente degli archivi vaticani, una roba del genere dove ci sono. C'è questa cantina con tutti gli scantinati, con i floppy. Esatto, e lì dentro ci sono i floppy proibiti, che se li infili nel computer giusto ti danno il potere su tutto l'universo di cambiare le leggi della fisica e cose del genere. Vabbè, insomma sono andati a recuperare, hanno trovato il codice sorgente e hanno convinto l'ufficio, non so quale ufficio, quale della BOSPO, Open Source Program Office. Perfetto, l'ufficio, la burocrazia open source di Microsoft a rilasciare e questi sono arrivati finalmente al pubblico dominio. Interessante, bello. E potete, qualcuno l'ha già fatto, l'hanno ricompilato e fatto girare il risultato MS-DOS. Ricompilato oggi, l'hanno fatto girare sia sui BMPC di allora, sia in due o tre emulatori di macchine Intel, facendoli girare su un Linux moderno. Divertente. Cosa serve? A niente. A meno che non avete un dischetto con un documento in Lotus 1. . del tempo e volete in qualche modo reinstallarlo. Oppure, appunto, per provare a ricostruire un po' qual è stata l'evoluzione dell'informatica. DOS 4 è stato il primo DOS, quindi, che era multitasking. Poi, multitasking, la definizione chiaramente non è la stessa che abbiamo oggi, però è stato comunque un grande salto avanti e lo ricordo. Vabbè, un po', dai, come andare a studiare un documento dell'Ottocento in una biblioteca, è un tuffo nel passato per vedere le cose come erano. Francesco, visto che siamo nelle retro robe, vedo che hai messo un link anche sul Game Boy, so che Game Boy è molto vicino al tuo cuore, ti stuzzica le corde della nostalgia. 35 anni. Mi stuzzica, io ne ho solo uno di Game Boy in casa, a differenza di Michele che penso ne abbia una collezione abbastanza ampia, infatti mi spiace che non ci sia lui, però anche il Game Boy compie gli anni, quindi se il DOS erano 40 e il Game Boy solo 35, sono tantissimi, vedendo comunque come è un oggetto che di suo, o all'interno soprattutto dell'emulazione, viene comunque ancora citato. È stata una console che ha avuto un significato importante nel mondo delle console, nel mondo dei videogame, e appunto lo vediamo anche oggi quando guardiamo un MIO, quando proviamo a usare uno di quegli oggetti lì. Tanti auguri Game Boy. E questo articolo su New York Times di Mark Zuckerberg che si sta rifacendo il trucco? Si sta rifacendo l'abbigliamento, quindi non soltanto il trucco. Allora, mi avete fatto leggere un articolo che inizia come la metamorfosi di Mark Zuckerberg, con il meta scritto come logo, e già lì iniziavo a sentirmi male. Poi 7 minuti di articolo nella parte letta per darvi la dimensione, quindi questo è grossino, nel quale racconta il quotidiano più autorevole. Il quale racconta che ha fatto un video Zuckerberg in cui aveva i capelli mossi e una catenina al collo e poi ha fatto un altro in cui aveva una t-shirt bianca e quindi non è più l'uomo delle t-shirt grigie ma ogni tanto… Ma Vanessa Friedman, è stata la redattrice capo della sezione fashion, critica fashion del Times, che volevi da lei, scusa, ha fatto un articolo che trovi. Tu lo vedi come una cosa frivola. No, io lo vedo proprio come una interpretazione della moda. Non è un'interpretazione, Max. Quello che si scrive su New York Times non serve a interpretare. È legge? È legge, praticamente. Serve a rifare una facciata a un personaggio. E quindi in questo caso… C'è un'operazione in corso, vedi che Zuckerberg è stato zitto per 6 mesi. Non si è visto, non è uscito. No, dopo un periodo in cui ha cercato, dopo Cambridge Analytica, vado a difendermi al Senato, vado a difendermi davanti all'Accademia dei lincei, all'inaugurazione di un'autograficazione… 6 mesi è stato zitto. E adesso inizia, no? E adesso si è rifatto il troppo. Si rifà la pettinatura, va in giro con la giacchetta di montone, sempre sorridente, gli hanno insegnato a sorridere in una maniera meno robotica. È quasi credibile. Quando esce il video lo cancellano, lo rimbellettano, lo rimettono fuori cambiandogli il colore della pelle, eccetera. E c'è tutta un'operazione di riabilitazione del personaggio. Fondamentalmente gli serve. Oggi Zuckerberg è una pedina in uno scacchiere enorme che è l'edizione presidenziale che c'è negli Stati Uniti, è una scacchina importante, è una pedina importante… Una scacchina! Tra una cacchina e una scacchina. E soprattutto il mondo della comunicazione americana ha un nuovo cattivo perché un cattivo serve sempre. Che? Non m'aspetta. Eh bravo, non ci hai voluto molto. Non è che ci ha voluto molto. Per cui Zuckerberg cattivo non serve più a nessuno. È più utile un Zuckerberg buono, magari educato, magari pilotato, magari fatto tornare dentro a determinati crismi, eccetera. Il cattivo ce l'abbiamo, abbiamo quello nuovo e Elon Musk è il fine del problema. Ma l'articolo dice esattamente questo, parla proprio di questo. Beh di Elon Musk non parla l'articolo. No, parla di Zuckerberg e dice esattamente questo, cioè che questa metamorfosis è una metamorfosis studiata per lanciare un'immagine diversa del personaggio. Eh sì, ma chi c'è dietro? Per chi è che ha intenzione? Non è solo Zuckerberg che di colpo ha capito che è meglio se lui ha un'immagine amichevole, umana, che non sembra un robot, eccetera. Eh non ci saranno gli interessi. Comunque, perdonatemi, alla fine se Zuckerberg con la collanina diventa quello buono è un po' come Clark Kent quando si metteva gli occhiali e diventava, no? Ti toglieva gli occhiali e diventava Superman. Cioè siamo a quel livello di travestimento, però ci cascavamo le gattate. Dai, ma quanto sei schizinoso. Però puoi mettere il montoncino rispetto alla maglietta grigia, no? Certo, certo. Poi l'articolo c'è tutta l'analisi che ti spiega pure bene. Molto bene, molto molto molto bene. Dai, cingilli del giorno. Dai, mi sa che è il meglio, va. Signore e signori, i cingilli del giorno. The Trinkets of the day, ragazzi. A fine trasmissione Digitalia chiude sempre così con i regali dei digitaliani. Per i digitaliani, regali veri e propri, segnalazioni. Le voci di Digitalia segnalano per voi hardware, software, letteratura, qualche cosa che abbiano provato, che abbia colpito la loro curiosità, stravolto la loro resistenza. Qualsiasi sfumatura nel mezzo va bene. Vediamo, vediamo, Max, con cosa inaugura le danze dei cingilli questa sera. Eh beh, dai, adesso a questa giunta la nostra biblioteca digitaliana con questo libro di Václav Smil, Invenzione ed Innovazione, da pochissimo tradotto in italiano, che, come dice il titolo, in realtà fa un'interessantissima rassegna dell'innovazione, delle invenzioni che ne sono derivate, dei casi di successo e dei casi di fallimento e c'è anche un bel capitolo finale, con ovviamente un po' di ipotesi di quello che può andare a succedere anche rispetto alle innovazioni dell'ultimissimo periodo, quindi quelle digitali e perché no, anche un po' dell'intelligenza artificiale. Quindi è una bella rassegna di quello che è successo nel passato, quando è arrivata qualche idea dirompente che si è trasformata in una tecnologia vincente oppure quando le idee dirompenti sono fallite miseramente e una serie di riflessioni simpatiche sul tema. Mica male, Invenzione e Innovazione, Václav Smil. Grazie Max, grazie perché ogni volta ingrandisci la nostra biblioteca digitaliana e vediamo Francesco. Io niente di così sconvolgente, anzi, visto che abbiamo avuto una puntata abbastanza intensa di discorsioni, porto qualcosa di leggero, che però è uno di quei giochetti che permette di passare un po' di tempo e magari anche divertirsi. Si chiama Infinite Craft, è una pagina sul sito di Nilfan che è spesso comparso qua per, non so se vi ricordate, l'ascensore spaziale che permetteva di arrivare fino in cima o quello nel mare fino alle profondità degli abissi, qua fondamentalmente si parte con una tela bianca e i quattro elementi principali aria acqua terra e fuoco che si possono iniziare a posizionare e unire insieme man mano per ottenere altri, come si dice, quindi si prende il fuoco e il vento creano il vapore che crea la nuvola, che crea la pioggia, si arriva all'arcobaleno che unito con la foresta crea un unicorno e da lì insomma diventa follia pura. Più si va avanti, anzi il gioco è proprio riuscire a creare poi queste cose, ne ha veramente un'infinità, più si creano cose nuove, più rimangono a disposizione, possono essere unite, è veramente un gioco insensato e senza un obiettivo, che però rimane lì, ogni tanto suoniscono qualcosa e è molto carino. Su nil. an InfiniteCraft è l'ultimo suo giochino, ce ne sono tanti altri comunque da curiosare. Benissimo, io invece questa sera concorro alla gara per il gingillo più inutile della storia di Digitalia con questo Doom Captcha. Doom, lo sapete, è stato infilato veramente ovunque, dai termometri rettali ai test di gravidanza e in questo caso lo mettiamo dentro a un Captcha. Facciamo un Captcha, lo potete mettere sul vostro sito se volete, che riconosce gli esseri umani semplicemente facendoli giocare a Doom per pochi secondi dicendo all'utente di sparare ai nemici e a seconda del risultato dovrebbe l'algoritmo decidere se siete un essere umano oppure no. L'ho capito, lo capite meglio di me che è più una provocazione che altro, mi sembrava carino. Doom Captcha, lo trovate insieme a tutti gli altri gingilli su digitalia. m/722. E senti un po' potenza della diretta, del podcasting o dei nostri canali Slack, quello che volete? Mi sta scrivendo in diretta il nostro Manuel Zavatta, eccolo, che mi dice "Sei in Francia?", commentando la foto che ho messo del grande circo Zavatta, dice "È la famiglia del fratello di mio nonno". Hai visto? C'è una parentela. Qui in Italia hanno chiuso il circo oltre vent'anni fa e in Francia resistono. Effettivamente da noi i circhi si vedono sempre di meno eccetera. Se vi capita di andare in Costa Azzurra andate a dare un'occhiata al grande circo Zavatta, sapete che date vedere a qualche cosa che fa parte. Credo che non ci sia niente di più lontano tra le cose collegate a digitalia, da digitalia a un circo direi che cosa, però la famosa storia dei 6 gradi di separazione, qui sono giusto 2 gradi di separazione. Grazie al nostro Manuel Zavatta per la precisazione, era più una nota, un motto di spirito. E' una cosa divertente ma ogni tanto la vita, l'universo, la realtà ti mette di fronte a delle coincidenze che sono ben più bislacche di queste. Direi che per questa puntata 200, scusi niente, 722, eravamo bambini ancora, 722 è tutto, voi ricordatevi di portare le orecchiette fresche, i vostri amici protodigitaliani, e anche fateli diventare digitaliani, noi siamo qui settimana dopo settimana. Dall'Emi Studio Liguria 1 di Sanremo un saluto da Frank Solerio, dallo studio Cittadino di Avellino un abbraccio da Massimo De Santo e un saluto anche dallo studio di Milano Città Studi da Francesco Faccone. Ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata di Digitalia.

Dallo studio distribuito di Digitalia

Produttori esecutivi:Valerio Bendotti, Giuseppe Marino, Paola Danieli, Mattia Lanzoni, Giulio Magnifico, Luca Di Stefano, Nicola Bisceglie, Fabio Filisetti, Andrea Bottaro, Elisa Emaldi - Marco Crosa, Antonio Gargiulo, Michele Bordoni, Douglas Whiting, Dardi Massimiliano, Daniele Corsi, Mirto Tondini, Alberto Cuffaro, Maurizio Galluzzo, Fabrizio Mele, Nicola Gabriele Del Popolo, Nicola Fort, Anonymous, Feró, @jh4ckal, ftrava, akagrinta, Idle Fellow, Arzigogolo, Manuel Zavatta, Davide Tinti, Andrea Grassi, Alberto Ronco, Andrea Zanon, Giuliano Arcinotti, Gianni Bragante

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