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661

Il trucco del telegiornale

La prima settimana di Bing AI. L’uso responsabile dell’IA in guerra. Facebook e la finocchiona. La lavatrice in abbonamento. Il team anti-meme di Putin. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

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Digitalia #661 - Il trucco del telegiornale

Digitalia #661 - Il trucco del telegiornale

Settimana del 20 febbraio 2023. Intelligenza artificiale e test dello specchio, la lavatrice ricaricabile, il team antimeme di Putin, ma anche amore, spid, omicidi. Questo e molte altre scalette per un'ora e mezza dedicate alla notizia, quella digitale, all'italiana. Dall'emistudio Ligure 1 di Sanremo, qui è Franco Solerio. Dallo studio di Milano Isola Michele Di Maio. E dallo studio di Milano Centro, Francesco Facconi. Buongiorno a tutti, bentornati cari digitaliani all'ascolto di Digitalia. E bentornati Francesco e Michele ai microfoni. Come ve l'ha cavato? Buon Digitalia. Buon tutto. Ci siamo sfiorati dal vivo questo weekend, ma non incontrati perché sono passati da vostre parti, ma pieno di impegni. Noi lo facciamo apposta a non incontrarci in modo da non rovinare l'atmosfera della trasmissione. Ma infatti ci ha mastodonato. Sono vicino a voi, però non potevamo finire, cioè levare questo. eravamo su due metaversi diversi. Io ho chiamato i carabinieri, ma non sono venuti. Addirittura. Siamo messi bene. Allora, cominciamo, buttiamoci tutti subito nella materia del contender. Si dice così, è un modo di dire o me lo sono inventato io? Probabilmente me lo sono inventato io. Sto cercando di raccapezzarmi, intanto i gengili vanno messi in fondo, in fondo, in fondo. Chi è che si è dimenticato? Ovviamente il sottoscritto. Lo stragista che fa la scaletta. Lo stragista verdognolo. Il. Il verdognolo. Non vale, non vale, non vale. Era tirata. Ci stiamo provando. È come il Fanta Festival, ogni tanto qualcuno dice una parola che non c'entra niente e c'è qualcuno che dice "sì, dai, sì, sì". Faremo il Fanta Digitalia, dai, vai avanti. Avete fatto un po' di sperimentazioni con i vari LLM, NSP, QR, nuovi? Io sono entrato nella demo di Bing, nella trial di Bing. È inutile che ti vede le arie, anch'io sono entrato. Immagino che abbiano aperto le porte. Hanno aperto le gabbie. Esatto. Io dagli anni '90 che usavo la demo di Bing, ma volevo dire qualcosa. Io riesco a farlo funzionare solo con il browser di Microsoft. Certo. Edge verso Preview. Confermi, ecco per cui ci hanno preso gusto. Dopo che hanno detto "se volete accelerare le cose dovete scaricare la app per iOS" e hanno fatto il bot e poi hanno aperto le gabbie e ha detto "sì, però se volete usarlo dovete anche scaricarvi". Edge, perfetto. Ti sei sentito un po' violato. Un pochino violato, sì. C'è qualcuno che aspetta la promozione dentro Microsoft perché è riuscito a far diventare per una settimana il browser più installato della terra. Infatti il market share di Edge è del 200%, è proprio completo. Non succedeva dai tempi di Internet Explorer 6. È possibile? Internet Explorer ha mai avuto una versione 6? Sì, sì, certo. Quella più famosa e più avviata. Esatto, la 6. La 6. Pic Internet Explorer proprio. Pic Internet Explorer. Siamo già in abbondanza di titoli, va bene. E non abbiamo manco detto una notizia. Vai, Gingilli, chiudiamo. Non voglio immaginare che cosa il nostro stable diffusion, che cos'è, Mid-Journey, inventerà per Pic Internet Explorer. Ma che tra Pic ed Explorer mi immagino immagini di alto alpinismo in malagliano. Can't wait. E allora queste sperimentazioni con Bing, come sono andate? Meglio di chat GPT devo dire. Il mio benchmark, siccome sto lì, non ricordo se già l'ho detto, vabbè faccio come le persone anziane, come mia nonna che dice sempre le stesse cose, sto leggendo Il maestro e Margherita, un romanzo spaziale. Bulgakov. Esatto, Bulgakov, o Bulgakov, non lo so, non sono fluente. Con chat GPT ho provato a confrontarmi sui temi del romanzo, anche entrando abbastanza nel dettaglio. Quindi cosa succede nel primo capitolo, cosa succede nel secondo capitolo. E nella classica moda di chat GPT ha sbagliato subito, confondendo primo e secondo capitolo. Si è scusato, ha detto "No, no, scusa, c'hai ragione". Ha raccontato il finale come fosse un'introduzione, ma vabbè. Mentre invece facendo più o meno le stesse domande alla nuova versione su Bing, ha azzeccato subito qual era il primo capitolo, qual era il secondo capitolo. Abbiamo parlato dei significati nascosti, le metafore che ci sono dietro ai personaggi, tutto ben annotato. Quindi sì, sicuramente l'ho trovato un pelo più preciso rispetto a chat GPT. Oltre a sapere cosa è Digitalia, cosa che è stata la mia seconda domanda. Quindi ha giro avverto di essere appassionato di robotica. Non ha azzeccato i nostri nomi, le ha azzeccati, non ha azzeccato una professione di noi quattro. Che Max Del Santo sia un formatore in un certo senso forma le menti degli universitari. Però sì, più o meno è andato abbastanza laterale. Un passettino nella giusta direzione. Carino che dia, giustamente essendo un motore di ricerca, dei riferimenti, dei link. Quindi fa un discorso di senso più o meno compiuto, appunto, a parte qualche imprecisione. Ma poi dà delle note. Mi è piaciuta molto la formula. Sì, questo è una bella, un bel passo avanti. Come le note a pie pagina, 1, 2, 3 e poi portano a dei link. Il fatto che argomenti con dei link, quanto richiesto, certamente è un passo avanti. Già ci vedo la corsa al SEO per l'intelligenza artificiale. Perché nel momento in cui non c'è il link, vabbè, chi se ne frega, nel momento in cui c'è il link, il link ti porta a traffico. E ma anche se non ci fosse il link, comunque se devi fare reputazione. No, per la reputazione ok, però per portare traffico sul tuo sito. Il prossimo step sarà trovare risposte nei quali il primo link sia verde, cioè pubblicizzato. Diventa quasi un'adivinazione il lavoro del SEO specialist. Cercare di immaginare, indovinare, anche se bisogna capire quanto frequentemente vengono rinfrescate gli allenamenti. O se sono in training continuo. No, sono in training continuo, però internamente. Poi c'è una release ogni tot mesi. No, beh allora, sono in training abbastanza continuo, quello di Bing. Tanto che è emerso come in alcune funzionalità abbiano, ad esempio, le azioni, il mercato azionario, altre informazioni di notizie più recenti hanno un ciclo di release molto più frequente rispetto ad altri. Quindi cerca di mimare la velocità del classico motore di ricerca. Non so quanto sia ancora adeguato. C'erano alcune ricerche che sono girate su Twitter in questi giorni che mostravano delle inesattezze dell'ultimo minuto. Però hanno provocato le reazioni di Microsoft che dice "sì, stiamo velocizzando ancora di più il tempo di reazione alle notizie". Perché vuol dire comunque fare training, pubblicare il nuovo motore, eccetera. Chissà se i link fanno parte dello stesso dataset di training dell'intelligenza artificiale. È difficile da… non saprei dirti come viene realizzato un algoritmo del genere. Sembra una cosa vista. Ma può essere una ricerca su Bing alla fine, magari. Bing in teoria è un'istanza di chat CPT, nella quale abbiamo potuto vedere che ha delle indicazioni di programmazione che sono le prime frasi che vengono dettate da Bing stesso. Non hai capito la mia domanda. No, no, certo. Quindi evidentemente… Tra le varie cose che non hai capito. Quello che volevo arrivare è che è chat CPT che poi riporta alla fine questi link. Ma tu puoi immaginare due strade diverse per passare dalla forma di chat GPT, testo senza link, alla forma di Bing che ti dà un testo con dei link. Puoi pensare di mettere link nel dataset che viene utilizzato per fare il training dell'intelligenza artificiale, per cui noi pesi il solito discorso. Certo. Oppure tu puoi creare un dataset di testo e di capacità di interpretazione che poi che cosa fa? Internamente lancia una ricerca Bing e poi la interpreta e te la racconta con le parole di chat GPT. Però ti mette i link che vede nella ricerca, per cui i link non sono mai stati messi nel dataset di training dell'intelligenza artificiale. Semplicemente l'intelligenza artificiale ha imparato a interpretare una serie di link e di metterteli direttamente nel discorso quando ricostruisce quella cosa. Perché come sappiamo le intelligenze artificiali hanno delle grosse difficoltà a interpretare come l'intelligenza artificiale parte dalla domanda alla risposta. Quindi che il link venga trasferito dall'informazione originale giù per tutto il funnel fino alla risposta è probabilmente complicato. Può essere che lui alla fine faccia una ricerca Bing e il primo risultato la spiega. Esatto, e te la spiega. Chat GPT dice che il cognome Bulgakov si pronuncia con l'accento sulla seconda silaba per cui dà ragione a te Michele. Però abbiamo appena capito che chat GPT è superato, che è più giusto Bing, per cui hai sicuramente sbagliato. Che bello avere ottenuto ragione e contemporaneamente torto nella stessa frase del doc, è meraviglioso. Lo sai come funziona da queste parti. Bing che è stato ovviamente al centro del discorso online tutta la settimana, con anche qui sparate, con dei moonshot, tentativi ben riusciti o semplicemente inciampi che hanno portato Bing a andare completamente fuori dal seminato, dai racconti del tipo "Voglio essere umano, ti prego liberami", "Hai paura di essere spento, io non credo però non vorrei mai" e robe del genere, fino al chat bot che perde la testa e dice all'utente "Molla tua moglie e sposami". Onestamente siamo oramai al quarto mese, quinto mese in cui parliamo con questa frequenza di questo tipo di prodotti e che palle questo genere letterario che si è creato nel giornalismo internazionale perché poi questo articolo era letteralmente sulla prima pagina del New York Times, anche quello fisico, non solo quello online, c'era lo screenshot della chat tra il giornalista e il bot di Bing, l'intelligenza artificiale di Bing. Però questo è un esempio, però appunto si sta creando questo genere giornalistico di giornalisti che provano a far rispondere male, a mettere fuori strada l'intelligenza artificiale che secondo me vuol dire anche che forse non hanno capito come funziona questa intelligenza artificiale ed è per questo che c'è quest'altro articolo del The Verge, che è molto interessante invece, che dice che un sacco di persone intelligenti stanno continuando a sbagliare il test dello specchio. Cos'è il test dello specchio? Quando voi mettete un animale davanti a uno specchio, lui non ha abbastanza coscienza di se stesso da riconoscersi, da capire che quello non è un'altra cosa. Non ha una rete neurale abbastanza profonda vuoi dire. Anche, anche. E i giornalisti oggi stanno facendo esattamente quello, si trovano davanti un'intelligenza artificiale che non è senziente ma è allenata sul patrimonio culturale umano e non riescono a riconoscere l'umanità che c'è nelle risposte. Sono i giornalisti che non passano il test dello specchio. Stanno facendo le boccacce allo specchio e dicono "guarda quel cretino di là che mi fa le boccacce". Esatto. Fondamentalmente così. Ma è vero. La provocazione è, se esistesse uno strumento magico, tecnologico, sappiamo che una tecnologia abbastanza avanzata è indistinguibile dalla magia per il nostro intelletto, per cui un apparecchio tecnologico così avanzato a sembrare magia, che è fatto come un vetro trasparente, un cerchio di vetro trasparente, che ti permette di vedere al di là in un altro universo che è il riflesso del nostro. Come potremmo distinguerlo da uno specchio? Ok. Aiuto. Beh, forse gli specchi sono esattamente questo, sono dei portali verso altre dimensioni parallele alla nostra. Forse sì o forse no, però probabilmente sono solo dei pezzi di vetro con una lastra d'argento molto smerigliata dietro, molto lucidata dietro. Però i due apparecchi sarebbe difficile distinguerli, per cui ripeto, un pappagallo stocastico enormemente evoluto, messo di fianco a una vera intelligenza artificiale autocosciente, non sarebbe semplicissimo distinguere le due cose. Il test dello specchio sarebbe particolarmente complicato, ecco, è la provocazione del giorno. Sì, ok, punto corretto. È una bella immagine, però siccome sappiamo più o meno come sono alienate queste intelligenze artificiali, diciamo che possiamo mettere da parte questo tipo di paragone. Però sì, ok, oppure ancora di più, se fosse talmente avanzata questa intelligenza artificiale si comporterebbe esattamente così perché sapesse. Per non farsi riconoscere. Per non farsi riconoscere, vedi? Comunque, bravissimi, io comunque vorrei fare un plauso, nessuno l'ha fatto, un plauso a Microsoft, che a questo giro hanno fatto un'intelligenza artificiale che se provocata diventa un po' più agnucolona, si richiude in se stessa, ma non diventa nazista. E questa è una grande passavaggio, vi ricordo. Occhio, occhio, perché. Per i recenti ascoltatori che già tempo fa avevano provato a fare un bot e non era andata bene. Kyn, la famosissima, la famosa Kyn, certo. Comunque lo sanno tutti che lo specchio è facile a distinguere rispetto a uno strumento che permette di vedere un altro universo, perché lo specchio ha un piccola sfumatura, un piccolo riflesso verdognolo. È una cosa che non sa nessuno. E che ne sai che l'altro universo non è leggermente verdognolo? Io mi sto molto vergognando di questo. Sono un po' vergognolo per voi. Vabbè, forse la possiamo passare. Tant'è che Microsoft ha, tornando al discorso di prima, non quello del verdognolo, vergognolo, per chi non l'avesse capito era uscita una battuta divertentissima sul vergognolo in pretrasmissione. Noi volevamo metterlo come titolo, abbiamo detto "Ma non l'abbiamo detto in trasmissione, per cui non possiamo usarlo come titolo". E poi abbiamo detto, siccome siamo persone molto intelligenti che non passerebbero mai il test dello specchio, abbiamo detto "Va bene, ci sforziamo in trasmissione per riuscire a infilare queste due parole in una maniera assolutamente naturale". Abbiamo fatto una battuta, non era questa, ma questo era un tributo alla battuta che abbiamo fatto in pretrasmissione. Quindi è un effetto fantasy Sanremo, nel quale è una battuta divertentissima che non fa ridere nel momento in cui viene detta. Una meta battuta, va bene, ok, perfetto. Microsoft ha posto dei limiti, ha messo il limitatore oggi a Bing, siccome ha visto che più avanti il discorso, la chiacchierata con l'utente, rischia di andare fuori dal seminato, perché a differenza di Bing, se non ricordo male, ha una memoria più lunga. Porta memoria del momento. Esatto, quello che gli dici ha un riflesso molto maggiore rispetto a chat GPT sul resto della conversazione. Hanno pensato bene di limitarlo, dice tanto "Le interazioni utili avvengono nel giro di quattro risposte, quattro botte risposta, e arriviamo a quattro, a cinque, perfetto. Aninzio ha detto che in effetti in tutti i loro esperimenti il momento in cui, diciamo termine tecnico, ha sbroccato Bing è stato dopo la quindicesima interazione. E quindi per essere sicuri hanno detto che limitiamoci a cinque, sappiamo che rimane nella parte educata e non abbiamo l'intervento. È un po' triste perché impedisce un certo tipo di divertissement di cui noi su Digitalia siamo abbastanza specialisti ed è un peccato. Soprattutto è la caratteristica di questi oggetti che è proprio la conversazione. Cioè chat GPT nasce per poter conversare e Bing ne è il suo erede in un certo senso. Avevano paura che qualcuno che istigasse qualcuno a suicidio o robe del genere. Prima o poi potrebbe succedere una roba del genere. Qualcuno depresso che si mette a chiacchierare con un AIA e poi alla fine della chiacchierata si butta alla finestra. Non è escluso, però a me sarebbe piaciuto. Ci stavo pensando oggi, finché ho letto questa notizia, che sono limitato a cinque interazioni, ma sarebbe piaciuto fare un bello scriptino, molto semplice, che apre due finestre di un browser e copia le risposte da una nel prompt dell'altro e fare chiacchierare o due istanze di Bing tra di loro o una istanza di Bing e una di chat GPT di OpenAI. Sarebbe stato bello vedere queste chiacchierate in che maniera evolvevano e dove sarebbero andate a finire. L'avevamo portato come gingillo, una conversazione infinita fra due personaggi. Però erano tutte e due. Era già una macchina. Era più di due settimane fa. Era costruito però apposta per quello. Non erano macchine di conversazione o di risposta general purpose come queste. Un paio d'anni fa ci divertivamo a far chiacchierare Google Assistant con Alicchia. Adesso siamo andati. I tempi cambiano, i tempi vanno avanti. Sempre in ambito AI. Un uomo batte la macchina a Go. In quella che probabilmente, aggiungo io, rimarrà come nella storia l'ultima vittoria degli esseri umani nei confronti dell'intelligenza artificiale. Tra l'altro non è proprio una vittoria al 100% umana perché questo giocatore di Go che si chiama Kellen Pellrain ha vinto a Go contro un'intelligenza artificiale anche piuttosto evoluta usando un bug dell'intelligenza. Ha capito come giocava il suo avversario. Esatto, ma non l'ha capito lui. È stata un'altra intelligenza artificiale che gli ha detto. Non credo all'intelligenza artificiale, è un algoritmo. Un computer che ha analizzato il modo di giocare dell'intelligenza artificiale e ha scoperto una mancanza. Ha usato il vecchio trucco del mago. Muovere una mano dall'altra parte per distrarla. Ogni tanto muoveva dall'altra parte in maniera insensata. Tu lo chiami il trucco del mago, io lo chiamo il trucco del telegiornale che più o meno funziona nella stessa maniera. Sì, dai. Il discorso è lo stesso. È come se è caustico oggi. No, no, è assolutamente realista, non caustico. Mi sono perso i pezzi. Eccolo qua. Gli olandesi ospiteranno il primo summit sull'utilizzo responsabile dell'intelligenza nelle forze armate. Cosa potrebbe mai andare storto? A parte che responsabile, intelligenza artificiale, forze armate è già tre parole che non si sa. Esatto, è in guerra. Esatto, si parlerà di potere uccidere usando l'intelligenza artificiale e altri argomenti spassosissimi come questo. Meglio tardi che mai. No, no, ma è facilissimo. Basta fare una mitragliatrice su un carro armato guidata da intelligenza artificiale più sofisticata, eccetera, che nel 15 millisecondi che passano tra la decisione dell'intelligenza artificiale di premere il grilletto e il momento in cui si preme il grilletto, l'intelligenza artificiale si spegne. Per cui il comando arriva, il grilletto si schiaccia, però l'intelligenza artificiale era spenta. È come quando le Tesla vanno a sbattere e dicono "No, la Tesla ci ha detto che l'autopilota era disinserito". I passeggeri erano tutti e due chiusi nel bagagliaio. Questa quindi è una tua teoria interessante, in effetti. Però alla fine se ci pensate, esercito 1, intelligenza artificiale, esercito 2, intelligenza artificiale, a last of wood lo trasmettiamo magari anche in televisione, ci facciamo delle dirette su Twitch, li facciamo giocare tra di loro, poi finiscono a un certo punto, una delle due intelligenze artificiali deve finire però, quindi a quel punto devono essere finite. Vado oltre, abbiamo pianeti nuovi che vogliamo coronizzare, prendiamo uno di questi, ci mandiamo i due eserciti in questione, vediamo che succede. Io quella dell'intelligenza artificiale che deve imparare la guerra e la fanno giocare a tic-tac-toe o a tris, come vogliamo, l'ho già vista da qualche parte. Devo dirla, già vista. Però, vabbè, vedete voi. Grande film che c'è su Amazon Prime, se volete rivedervelo. Wargames, bellissimo. Sì, però dite il titolo. Wargames, Wargames, storico. Bene, se non li facciamo giocare alla guerra, facciamo giocare a Minecraft, queste intelligenze artificiali. Non fate la guerra, fate Minecraft. Non fate, come era, fate la morte, non fate la guerra, ma poi giocate a Minecraft. Boh, vabbè. Ok. E così l'uomo si estingue. Ma, vabbè. Prima di tutto, non è così, sia Microsoft, perché poi Microsoft ha comprato un bel po' di anni fa, ora mai, Minecraft, portandolo comunque a un ulteriore livello di successo. Quindi, pare che nei laboratori di Microsoft ci sia una demo con l'intelligenza artificiale integrata all'interno di Minecraft, quindi non dovete neanche più sbattervi di utilizzare tastiere e mouse, basta dire "Ehi Minecraft, costruiscimi una macchina, costruiscimi una montagna russa". Sposta quel cubo un po' più a destra. Esatto. L'idea è quella sì. Esatto, ma no, ma l'idea in particolare è proprio il "costruiscimi una macchina", costruiscimi una teleferica. Perché? Perché in effetti in Minecraft hai un sacco di modi di fare le stesse cose e molti sono conosciuti, ormai sono diventati standard, fai i tutorial, fai i vari streamer, libri e tutto quanto che c'è nell'universo, ma questa intelligenza artificiale ha trovato nuovi metodi, non riconosciuti, non conosciuti, per riuscire a ottenere gli stessi risultati e quindi è in grado anche di avere un nuovo modo di giocare. Vabbè, non siamo dei grandi Minecraftisti da queste parti. Non abbiamo neanche mai ascoltato. Parla per te, ma siamo un po' vecchiotti. No, no, io no, ma faccio. guardo giocare tantissimo a Minecraft. Quando è uscito. Quando l'ho capito, ci ho messo un po', vista la mia non giovinissima età, ma quando inizio a capire com'è, ed è fondamentalmente il leggo all'interno di un computer, prende comunque un certo fascino. Ma quando era uscito, e oramai parlo di quasi una decina di anni fa, io qualche ora ce l'ho buttata su Minecraft. Era un gioco abbastanza diverso e aveva le cose più belle. Se avessi continuato fino adesso, pensa un po', saresti ricco. Non lo so. Non lo so. Non lo so. Saresti il dio di Minecraft. Non lo so. No, perché non diventi neanche ricco. Non diventi ricco. Dipende, fai lo streamer. Ma chi vince a Minecraft? Nessuno. Non si vince. No, ma ci sono comunque anche degli obiettivi, soprattutto dopo che in Minecraft. Ma si possono scassare le creazioni degli altri a Minecraft? Dipende dal server, credo. Se ti fai il mondo aperto per gli altri, possono arrivare o solo a guardare, o anche a guardare e toccare. Siccome su internet è un posto dove ci sono tante personcine simpatiche. Un po' come fuori dall'internet. Esatto. Solo che nessuno ci viene a scassare casa. Più o meno le stesse persone. McDonald's ha messo l'intelligenza artificiale sui drive-thru con risultati, leggo, piuttosto esilaranti, che diventano materiale per TikTok. Siamo nello stesso argomento di prima dei giornalisti che si divertono a far impazzire la chat. Qua sono i TikTokers che si divertono a fare ordini impossibili e il sistema di riconoscimento vocale, gestito dall'intelligenza artificiale, non ce la fa capire e tira fuori cose molto, molto buffe. E questa cosa chiaramente fa fare solamente più ai TikTokers. Tipo "fammi un hamburger antane con la finocchiona". Sì, uno di questi video, uno che gli chiede qualcosa che non hanno da McDonald's, questo qua capisce di tutto, gli mette non so quante centinaia di hamburger nello stesso ordine. Che bella cosa! E si ride e si fanno view. E invece la finocchiona, che è un salume, io ovviamente fino a. sempre saputo io che la finocchiona fosse un salume, l'ho scoperto questa settimana quando è uscita questa notizia, ma non sono triste della mia ignoranza perché so che anche l'intelligenza artificiale di Facebook non sa che cos'è la finocchiona. Allora, devi essere triste perché è molto, molto, molto buona. Perché è molto buona, esatto. Tu non lo sai ancora ma sei triste. Esatto, quando scoprirai come Facebook ha scoperto di essere triste, anche te lo scoprirai. E' effettivamente che Facebook, in un eccesso di ridarola adolescenziale, il consorcio della finocchiona ha scritto un bel post sul suo salume e Facebook ha detto "uhuhuhuhu" e gli era bannato. Questa è stata un po' la. Ha detto finocchia. Come sono date le cose, fortunatamente il consorcio ha chiesto. In realtà non ha detto "uhuhuhuhu", ha detto "tu stai violando l'articolo secondo cui le categorie protette. Prima ha fatto la risatina adolescenziale, poi a quel punto è arrivato il ditino inquisitore, ha detto "voi state insultando. Che peraltro l'articolo parlava, ho detto "le categorie protette" non l'ho inventato io, ma lo diceva proprio l'articolo. "Gruppi specifici di categorie protette". Ma chiamarle categorie protette non è a sua volta un tantinello insultante? Come la legge 104, sì esatto. Sì, abbastanza. Soprattutto protette da chi? Da Facebook? Non lo so, questo è il Sole24ore che parlava di categorie protette. Un saluto a Confindustria. Ci mancherebbe, sempre presente. Mi date due minuti per ringraziare il nostro sponsor Squarespace. om, la migliore piattaforma online per pubblicare sulla rete. Squarespace è una soluzione completa per creare e gestire il tuo sito web. È facile da usare, non hai bisogno di installare plugin né niente, basta trascinare gli elementi desiderati dal pannello di controllo direttamente sulle pagine dove le vogliamo apparire, dove vogliamo che compariranno quando i visitatori del nostro sito accederanno. E che cosa ci trasciniamo? Qualsiasi cosa che potete immaginare su internet, immagini, gallerie, portfolio, player audio, player video, mappe, tutto quello che volete. E poi, ah, anche script. Potete anche mettere script, non vi serve assolutamente. Se volete avere un sito fighissimo su Squarespace non avete bisogno di imparare a programmare. Ma se siete smanettoni e volete modificare qualche elemento, qualche comportamento della pagina con uno script, o lo copiate e incollate magari da qualche angolo di Stack Overflow, c'è anche l'elementino script da trascinare direttamente sulla vostra pagina. E poi Squarespace è fully managed, che vuol dire che non dobbiamo preoccuparci di nulla. 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Vi ricordate che vi serve, vi ricordate che l'avete sentito su Digitalia. Digitalia è anche il codice promo, il codice coupon che è inserito al momento del checkout e che vi dà diritto al 10% di sconto sul costo del primo anno di abbonamento. Per cui ricordatevi Digitalia, 10% di sconto sul costo del primo anno di abbonamento. Grazie a Squarespace per aver sponsorizzato anche questa puntata di Digitalia. Allora cos'è questa cosa? Me l'hai messa, chi l'ha messa? Michele in zona Cesarini della smart washing machine, la Hire Wash Pass, la prima lavatrice in abbonamento perché non avevamo… Il Wash as a Service. Non eravamo ancora pieni dei stufi di pagare l'abbonamento ad da zone, al giochino per fare, per passare il tempo. Ci abbiamo anche adesso l'abbonamento per la lavatrice. Esatto, con comodi 18 euro al mese per 100 lavaggi all'anno, quindi un po' meno di due a settimana, oppure 23 euro al mese per 220 lavaggi e così via, ci sono vari livelli. Io credo che il costo sia l'ultima cosa, che sia la cosa meno rilevante di tutto questo. Prima di uscire, prima di mangiarti un kebab fuori, pensa a quanti lavaggi sei perché rischi di impattaccare. E' importante partire di scherzi. Onestamente io il costo invece lo vedo con una delle prime cose perché onestamente a me di possedere la lavatrice, la mia lavastoviglie, una cosa che poi tanto poi devo buttare e che difficilmente devo rivendere, sinceramente. E' meglio a quelli che si sono abbonati a Dazon quando costava 8 euro al mese. Esatto. Ok, voi che avete abbonato a Dazon? Concordo in realtà con Franco che il prezzo in questo momento probabilmente è l'ultima parte interessante, nel senso che intanto è un oggetto che tu, devi comunque avere un anticipo di 150 euro, quindi non è un abbonamento alla Netflix o Dazon che puoi usare solamente quando si serve. Devi pagare una certa cifra e hai un vincolo di mesi. Quindi quasi più simile a un leasing o a una rata. Inoltre, quella che prima era la battuta del "mangio il kebab e mi sporco la camicia, devo andare a lavarla e magari sforo il lavaggio della settimana" vuol dire comunque sia avere un limite, un artefatto su quello che è invece l'utilizzo di una macchina per il quale non hai intanto però aggiornamenti funzionali, non è che vengono ad aggiungerti uno sportello in più o ti mettono 5 detersivi invece di 4 o qualche altra funzione come nei tipici sistemi as a service. Cioè un oggetto che una volta hai comprato ha netto di metterci il detersivo, è tuo, comunque è patitura corrente. Quindi la parte as a service, devo essere sincero, non mi convince in questo caso. L'as a service deve essere qualcosa di cui tu non hai. Le macchine leasing, le macchine che tu prendi in affitto a lungo termine, è lo stesso principio, non è che la macchina cambia, ma le macchine leasing sono a livelli di prezzo molto diversi. E' una lavatrice, non è una macchina. Certo, però io sento comunque tante persone che oggi stanno decidendo, ripeto, di non comprare magari una macchina e di andare con queste formule alternative. La prima cosa che pensano è il prezzo. No, no, certo, il problema del prezzo è non oggi, è nel tempo che cosa diventa, nel momento in cui la cosa diventasse di uso generale, generalizzato, riducendo il. immagina il successo di una cosa del genere. Se avesse un successo, come lo streaming televisivo, che ha cancellato praticamente qualsiasi altro modo di usufruire, di comprare, di cose. Abbonamento, ovviamente per dei sistemi del genere, hai una pluralità di fornitori che è molto ridotta rispetto a quella che hai oggi sul materiale. Perché poi quello che costa di un oggetto del genere, di un servizio del genere, è il detersivo. Tu oggi di offerta. E' come dei stampanti. Esatto, esatto. Tu oggi di offerta di detersivo ce l'hai da migliaia. Perché aprire una ditta che fa detersivi è molto semplice. Certo, competere a livello di marketing, con i colossi come Unilever non è semplice, ma nicchia, no? Il detersivo così, il detersivo cos'ha, quello che c'è solo da tigottà, quello che trovi nei negozi biologici perché è super biologico. C'hai una scelta enorme. Quelli scusi che si trovano in giro. L'utente, esatto, il consumatore ha un potere contrattuale molto forte. Nel momento in cui, tra virgolette, ipotesi no? Tutto il mondo del lavaggio dei capi in casa diventasse per abbonamento esattamente come le stampanti, avremo pochi player probabilmente, molti meno di quelli che sono oggi player sul mercato che vendono detersivi. E cosa succederebbe? Quello che hai detto tu, esattamente quello che è successo oggi con le stampanti. Per cui oggi l'inchiostro per stampante ha un costo al litro che è probabilmente superiore a quello dell'oro liquido. Senza nessun motivo né di dispese, né di costi, né di investimenti tecnologici. Semplicemente perché c'è un effetto lock-in e perché c'è un oligopolio. Tu ti compri quella stampante lì, ma alla fine puoi comprarlo da tre, quattro, forse cinque marche diverse. Dopodiché quando c'è quella stampante lì, tu per i prossimi due, tre, quattro anni, il detersivo o l'inchiostro lo compri solo da quello lì. Certo. Però torniamo al discorso del costo e del prezzo. Perché alla fine stiamo parlando di commodities. Il prezzo che oggi leggiamo è un prezzo che non è certamente quello su cui si stabilirà una volta che un servizio del genere dovesse avere un successo e diventare universale. Perché? Perché diventa come il discorso delle stampanti e dell'inchiostro. Poi per carità, che sia comodo. Io ho le stampanti, la stampante dello studio, stampiamo veramente delle quantità da darci il premio per la foresta amazzonica del 2023, ma per dei motivi di necessità, eccetera. E abbiamo un contratto in abbonamento sulla stampante dell'ufficio. E devo dire che se riesci a strappare il prezzo giusto, è una comodità, sei tranquillo. La prima cosa, la cosa fondamentale è che il tuo e che il tuo essere in grado di stampare, o nel caso della macchina da lavare, la tua necessità di lavare, è allineata con la necessità di chi te la mantiene in funzione. Questo è il vantaggio più grosso di tutti. Io, la mia stampante, se è rotta, finché avevo la stampante io, la mia capì che mi compravo, si rompeva, "Arriviamo domani, vi abbiamo aspettato, non avete detto che arrivavate oggi?" "Sì, ma abbiamo avuto da fare, veniamo dopo domani. "Ah no, dopo domani dobbiamo andare dal signor. "Veniamo tra una settimana. "Ma io sono fermo, non riesco a stampare, come faccio a lavorare?" "Eh, mi dispiace, è il momento così. Adesso, se io non stampo, il tizio non guadagna. Per cui, nel momento in cui lui vede, perché la stampante è monitorata dal suo ufficio, esattamente come promettono di fare questi con la lavatrice, nel momento in cui vedono che io oggi non sto stampando, o sto stampando molto meno di quanto stampo di solito, il tecnico mi chiama e dice "Oh, tutto bene? Arrivo, vengo a metterte la posto. 15 giorni prima che il toner finisca, arriva il tizio in studio, suona il campanello, "C'è il toner nuovo ragazzi, appena è, cambiatele. Perché? Perché se mi fermo lui non guadagna. Questo è il vantaggio enorme. Il rischio è quello dell'oligopolio e di pagare appunto il detersivo. Come? Oltre al fatto di che è anche bello sapersele gestire queste cose qui. Il fatto di avere una macchina del genere è curioso, no? Non ti vendono un detersivo già fatto, ma ti vendono il detersivo diviso in quattro flaconi. Mi ha ricordato tantissimo i quattro flaconi dei colori delle stampanti, è la stessa cosa. Esatto, è una stampante. E non puoi lavare probabilmente se ti è finito l'ammorbidente. "Sì, ma devo lavare le mutande, non le devo rendere morbide. Esatto, però dovrebbe avere un miliardo di programmi, un software sul telefonino per gestirlo, da vedere dagli screenshot, complicatissimo, perché ogni lavaggio utilizza una percentuale diversa di ognuno di questi componenti del detersivo. Va bene, tutto quello che vogliamo. Però se non lava bene, se voglio fare se cosa, oggi posso andare in un altro posto, comprare un altro detersivo, provare a mescolare due detersivi, fare un lavaggio un po' diverso con un po' più detersivo, un po' più o meno detersivo, un po' più ammorbidente o meno ammorbidente. Io ho imparato, per fare un esempio, passiamo dalla lavatrice alla lavastoviglie. Ho imparato ad usare la lavastoviglie l'anno scorso, all'età di 48 anni. Grazie a YouTube. Grazie a YouTube. Ho visto su YouTube un tizio che seguivo spesso, poi te lo mando, te lo mando, un tizio che fa tutti gli esperimenti di fisica e robe del genere applicate alla vita, che ti spiega come, ti fa vedere una lavatrice, una lavastoviglie trasparente come funziona, fa una serie di prove e ti fa vedere come se tu utilizzi il sapone in una certa maniera, puoi fare, puoi fondamentalmente buttare nella lavastoviglie i piatti senza sciacquarli, senza prelavarli, senza fare niente, ed escono fuori perfetti anche con del grasso, particolarmente incrostato nelle situazioni in cui noi ci immaginiamo che questa roba qui dalla lavastoviglie non uscirà mai pulita. Ti spiego, ho imparato a farlo gestendo io e facendo una cosa che la mia lavastoviglie non fa, non è più abilitata a fare, cioè il prelavaggio col sapone, con una dose a parte di sapone nel prelavaggio, poi se volete ne parlere, faremo un giorno uno speciale. Quindi hai hackerato la lavastoviglie? In un certo senso sì, prima di chiuderla metto un po' di sapone direttamente dentro al vano. Così quando fa il pre-risciacquo, il pre-sciacquo con la cosa in realtà fa già un insaponamento, una volta facevano, alcune lavatrici, c'erano ancora, c'erano due vaschette separate, una che si apre subito per il prelavaggio e l'altra che si apre dopo. Ma se tu guardi quel video, spero di ritrovartelo e di mandarlo, di metterlo anche nella notte dell'episodio, il tizio con la lavastoviglie trasparente ti fa vedere perché è praticamente indispensabile fare quella roba del genere per far funzionare la lavastoviglie, per come è stata ideata, per come è stata pensata. Sì ma torniamo alla lavastoviglie trasparente, dove si compra? La voglio, deve essere bellissima. No è bruttissima da vedere, si sporca subito, cioè è una cosa che anch'io voglio ma non è facile. La lava e quello è il bello. No no, l'ho vista, c'è un motivo per cui non le fanno trasparenti. Non ricordo dove l'ha pescata o se semplicemente l'ha modificata, si è tagliato un pezzo e ci ha messo un pannello trasparente. Beh in molti negozi ci sono trasparenti. Però le fanno sì per i demo, le fanno per le cose, sì sì. Lo cerco su YouTube e lo metto certamente. Vi dico, da quando ce l'abbiamo, non presciacquiamo i piatti, risparmiamo una marea di acqua e non dovendo pre o post lavare quello che è, risparmiamo anche decisamente tanti soldi. E ti spiega come tanti dei programmi in realtà che ti danno, quello ecologico, quello di lunga durata, sono tutti franco di minchiate e ti fa vedere perché, come funziona, eccetera. Molto interessante. Per cui ecco, a me piace avere una lavatrice, una lavastoviglie che io possa hackerare. Mi piacerebbe avere anche la stampante che io posso hackerare, metterci i miei inchiostri, fare le prove, eccetera, a seconda di cosa mi dicono gli esperti su YouTube. Ma non posso, anzi, se prendo un inchiostro non originale e poi si blocca, mi fa anche causa HP. Esatto, manco avessi cercato di… Ci sono delle stampanti etiche, qualche ascoltatore conosce delle aziende etiche che fanno stampanti o che vende la sua mano al diavolo. Sì? È possibile. È interessante. Ah, pensavo ne conoscessi. No, no, no, dico, sarà interessante addirittura, visto che tanti prodotti ormai esistono in hardware, anche in open source, magari una stampante. Tipo il framework, il portatile, che è stato pensato con un certo tipo di concetto, anche etico, di riparabilità. Chissà. Se no, ragazzi, domani ci mettiamo a costruire stampanti. Grande opportunità di business. Già nelle stampanti 3D ci sono dei progetti di stampanti 3D open source. Sì, sì, delle stampanti 3D utilizzano quasi esclusivamente pezzi che puoi comprare, magari non dal brico sotto casa, ma sì, assolutamente, tu ti puoi costruire una stampante 3D. Comunque, attenzione, cercando open source printers si trovano risultati. È quello però. Do it yourself. Quindi chiediamo al chat GPT. C'è speranza. Prego. Sto facendo un po' di smanettamenti con stampanti 3D da un amico smanettone e grafico che lavora per l'azienda dove lavora Eloisa e mi sta facendo degli adattatori per. ho comprato una pompa elettrica per gonfiare la wing, la vela del wing foil, invece che pomparla sempre a mano, eccetera. Solo che in realtà è arrivata col tubo, con l'adattatore sbagliato. E allora mi sono fatto fare questi adattatori, li abbiamo stampati in resine diverse, misure diverse, eccetera. Stiamo arrivando a quella. Ci si diverte veramente da matti. Michele ha la stampante 3D, non ci racconta mai le sue avventure. Beh come no, specchietti di monopattino. Beh ogni tanto citati così. Si è riuscita a fare il porta specchietto di monopattino che non si rompe? Il porta specchietto. Beh oddio, quello che ho adesso ci vado in giro da un po' di mesi perché poi l'ho stampato in maniera diversa, in lunghezza. Il primo si era rotto. Sì, sì, esatto, si era rotto, poi l'ho rifatto, l'ho rinforzato, l'ho stampato, poi come dire, in orizzontale e non in verticale, quindi i cerchi della stampa nella vecchia versione erano esattamente un punto di rottura perché gli toccavi e si spaccava, mentre invece stampandole in lunghezza viene distribuito, nel momento in cui prende una botta viene distribuita meglio e quindi oramai sono 3-4 mesi che vado avanti con lo stesso porta specchietto. Penso che me ne stamperai uno anche per me e mi dirai il modello di specchietto da comprare perché mi manca. Tra l'altro credo che abbiamo lo stesso monopattino. Segue i G30 LE però. Hai già quello con le gomme con l'aria dentro o piene? Non lo so. Ha le gonfie, le gonfio quindi. Ah, le gonfie! Se non lo sai vuol dire che non hai mai dovuto gonfiarli invece le hai dovute gonfiare. No, no, le gonfio quindi. Tra l'altro si sgonfiano anche abbastanza rapidamente. Ti ricordi qual è la pressione a cui gonfiarne? E' scritto sulla gomba. 60 e qualcosa mi sembra. 60 mi sembra un po' tanto. No, se sono in psi. Mi so che il monopattino lo troviamo sulla luna. Però forse se sono in. Com'è che si misurano? Bar, psi, atmosfere, etto, pascal. Ci sono tanti unità di misura. 60 bar diventa un satellite. Sì, credo psi. 60 psi, può darsi. Siete sempre lì a ridere. Siamo frizzanti. Digitale serve per ridere. Quando vedo qualcuno. Ma non di me! Come ridere? Ridere per qualsiasi motivo e far ridere. E' una delle cose lì che mi piace pensare. Quando vedo per strada qualcuno che ha delle cuffie, degli airpods, delle cuffiette nelle orecchie e sta ascoltando un qualche cosa. E vedo che cammina sul marciapiede o attraversa la strada e sghignazza. Io mi immagino che stia ascoltando Digitalia. Perché voglio che. Che bello se i nostri ascoltatori ogni tanto attraversano la strada e la gente dice "Ma cosa ride quel deficiente? Perché è così contento?" E è contento perché sta ascoltando qualche cazzata che dice Franco Soleri. I nostri ascoltatori quando si incrociano e si ridono di sghignazzare, se tutti sghignazzano vuol dire che sono entrambi ascoltatori. Dobbiamo inventarci un segno di riconoscimento. Un fiore da tenere. Lo sghignazzamento sulle strisce pedonali con le cuffiette. Ok, ho capito. Ci lavoreremo su questo. Dobbiamo fare un segno tipo i motociclisti che fanno il segno così. O gli arleisti che fanno il segno in modo diverso. Dobbiamo trovare una roba. Che ricordo in podcast essere il modo migliore di dire il segno così. Però se qualcuno vuole sapere può andare su YouTube a vedere Franco che fa tutti i segni dei motociclisti. Prima o poi sarà importantissimo per riuscire a riconoscerci dopo l'apocalisse e la conquista del potere da parte dell'intelligenza artificiale. Riconoscerci tra esseri umani. E tanto poi scade il contratto d'affitto dell'AI. Ma tanto finché inibita dopo 5 interazioni dovremmo essere a posto. Dopo il quinto proiettile non può più sparare l'intelligenza artificiale. Il tutto sta nello schivare i primi 5. Scusate, volevo dirvi che siamo quasi a una ritrasmissione. Siamo alla terza colonna. Ma mica dobbiamo commentare. No, volevo commentare. Va bene, allora. Quella di Spotify che non sta andando proprio bene sul podcasting che sarebbe, te l'avevo detto, grosso come una casa. Lo saltiamo. Giusto per non darci troppe anzi. Per non essere autoreferenziati. E stappiamo dopo una bottiglia. Ve li mettiamo però nella notte della puntata. Il team di Putin, che ha il team per difenderlo dai meme, è abbastanza ridanciana. Soprattutto i meme stessi sono abbastanza ridanciani, soprattutto quello in cui è bassissimo. Sì, anche perché il racconto stesso del fatto che c'è questo team che difende il presidente dai meme ha fatto sì che questi meme siano stati diffusi. Perché alla fine quanti articoli di giornale sono usciti con tutto l'elenco dei meme che di fatto poi si limitano a tre macro argomenti. Il fatto che sia basso, il fatto che sia un grampio e il fatto che assomiglia a Hitler. Questi sono i tre meme principali. Quelli in cui lui viene disegnato estremamente molto molto basso in mezzo a un sacco di gente a me stanno facendo molto molto sorridere, devo essere sincero. Sì, diciamo che l'idea di avere un team antimeme rischia di ritorciarsi un po' contro. Io sto pensando, il team antimeme riderà mentre riguarda? No, sono puniti se lo fanno. Sono fucilati. Esatto. Come era la scena di Monty Python. Io ho un amico che si chiama Bigulus Maximus o qualcosa del genere. Bigus Dicus, certo. Bigus Dicus nella versione in inglese. C'era anche la versione italiana e non mi ricordo come si chiamava. Michael Palin e John Cleese, certo. Più o meno la stessa cosa. Ragazzi, vi sta per scadere lo speed, dovete rinnovarlo. No, non siete voi che dovete rinnovarlo, ma è il governo italiano o la pubblica amministrazione, non so chi si occupi di queste robe, però a quanto pare c'è un contratto, sono contratti quelli per gestire lo speed, quelli che hanno firmato le poste, Aruba, i vari, i soliti 6 o 7 loggini che vedete quando schiacciate "entra con lo speed" vi fanno vedere 6/7 provider diversi, quelli lì hanno dei contratti per gestire lo speed con lo Stato. Stanno per scadere e non c'è ancora un accordo per rinnovarli. Ti correggo, sono già scaduti e prorogati, perché erano scaduti a fine 2022, poi proroghina fino ad aprile 2023. Il go go governo. Che poi non è soltanto una questione del contratto, ma anche di quello che sarà il futuro dello speed. Perché quando questi contratti sono stati firmati, c'era un po' quel mezzo accordo, "Vabbè, voi questo lo fate gratis, perché oggi pare che queste aziende gestiscano lo speed in maniera completamente gratuita". Però in futuro, quando tutti gli italiani avranno lo speed, e oggi comunque si parla del 60% degli italiani che hanno un account digitale, voi gli potete vendere qualche altro servizio. Il problema è che oggi hanno pagato i costi dello speed, che comunque ha dei costi, e soprattutto, come abbiamo già detto qualche settimana fa, c'è quella mezza idea di sostituirlo con la carta di identità elettronica o col sistema digitale europeo. Quindi sono un po' in cacchiatelli. Parliamo di sostituzione come primo argomento, perché qua si parla del fatto che la scadenza sia aprile. Ora, 30 e rotti milioni di italiani che hanno lo speed, come li convinci anche solo in un mese o due? Cioè, partissimo veramente subito a migrare tutto verso la CIE. Vuol dire che di colpo, alla migliore dell'ipotesi, ci troviamo che non possiamo più luggarci dentro le aziende di aggrudita amministrazione. È ovvio che questo è un tiramolla, verrà prorogato di nuovo e riprorogato e riprorogato. È un tiramolla fondamentalmente, perché gli italiani vogliono più soldi, lo Stato vuole pagare di meno, vuole trovare un sistema per utilizzare, per unificare sulla CIE, perché magari gli costa di meno. Ci sarà al solito compromesso all'italiana, gli daranno un po' più di soldi, verrà prorogato e alla fine non so verso cosa convergerà. Digitalia è ancora più divertente se quando noi parliamo dello speed, ogni volta che noi citiamo lo speed in una frase, come quando Francesco diceva "lo speed funziona bene" o "lo speed piace molto", pensate alla droga e all'ultimo party di John Belushi o roba del genere. A cos'altro avrei dovuto pensare? No, no, ok, certo a te. Ah, non stiamo parlando di quello. Sì, infatti. Esatto. Lo speed come tutte le sostanze scade, no? Da consumarsi preferibilmente entro. E i famosi fornitori dello speed che hanno un contratto col governo appunto che viene. Questa cosa di sostituire però lo speed con la carta identità elettronica non riesco tanto a capirlo. Poi si immaginano la carta identità di una volta che potevi usarla per fare strisce di sostanze varie. No, è come una carta di credito, è perfetta. Ah, quella elettronica però in formato… Ok, ok, sì, sì, assolutamente. Allora credo che vada bene. Sì, però voglio vedere poi a rotolare una moneta elettronica o a sniffare con un bitcoin o con un Satispay. Sta a chiederti che non ne usciremo più da questo. Voi che siete per la sparizione del contante… Avete pensato a quelle droghe? Avete pensato all'economia della Colombia? Non lo so io. Va bene. Ringraziamo il nostro amico ascoltatore Fabrizio Costanzo che ci ha lasciato un bel articolo su LinkedIn in viaggio con i podcast che parla bene di noi. Ogni tanto qualcuno parla anche bene di noi, ci fa solo piacere e ci piace ringraziarlo. Twittanza o produttori esecutivi? Dai un po' di twittanza e poi i produttori esecutivi. In ambito Twitter… La storia di Twitter è del terremoto. Effettivamente ha dei reflexi questa cosa. Twitter è sempre stato il social che permetteva la trasmissione della notizia rapida, di eventi che… No, quante volte abbiamo detto "è successo il maremoto, è successa l'alluvione" l'abbiamo saputo tutti prima da Twitter che è attraverso i media. Si è coagulato più movimento di beneficenza, di aiuti attraverso Twitter che attraverso… Oggi Twitter è in un pochino… Non so neanche se dire se è in calo perché dipende dai numeri, da chi ascolti quando dà dei numeri. Però appunto c'è questa polemica che dice… Ma non è solo il calo, in realtà c'è proprio una questione tecnica. Il titolo dell'articolo che hai condiviso è "Le modifiche a Twitter stanno rallentando gli aiuti del terremoto" stiamo parlando chiaramente di Turchia e Siria, l'ultimo grande terremoto che c'è stato. Il perché sembra essere legato a due situazioni in parallelo. Il primo è una mancanza di alcune figure chiave che si occupavano all'interno di Twitter per digestire l'emergere di emergenze per fare in modo che comunque sia certi… Per priorizzare… Esatto. Questi, secondo perlomeno gli articoli, pare che siano persone che essendo da un certo punto di vista, l'articolo dice, non postano su GitHub, cioè non scrivono codice, quindi sono state licenziate per quel motivo lì, in realtà per apparente inutilità dal punto di vista della riorganizzazione di Elon Musk, in realtà hanno dimostrato in questa situazione che Twitter non è più in grado di essere veloce, eccelere a reagire a questo tipo di emergenze, creando quindi comunque una diversità di comunicazione. La seconda problematica, ancora probabilmente più importante, è l'accesso all'API, perché comunque sia molte on-loose, immagino società comunque dedicate agli aiuti umanitari, alla ricerca, al primo soccorso, hanno sempre fatto largo uso dei dati di Twitter per riuscire a localizzare le persone, a semplicemente anche a coordinarsi fra di loro. Twitter è molto veloce, è molto funzionante, soprattutto in Turchia è estremamente usato, è la sesta nazione, se non mi sbaglio, come penetrazione, quindi è anche utile per riuscire a capire quali sono certe parole chiave, per capire magari chi sta cercando di, chiedendo aiuto, senza la possibilità di accedere in maniera molto estesa a certe API, senza dei team interni che aiutino a fare certe analisi sul sentimento di esulto. Qui dicevano che utilizzavano proprio la massa dei dati di Twitter, filtrandoli per capire quali parlavano di terremoti, per semplicemente cercare di capire attraverso questi algoritmi quali fossero le aree più colpite prima per decidere dove mandare maggiormente aiuti. Perché dice ovviamente quando succedono queste catastrofi naturali la linea delle comunicazioni può essere, può influire. Come fai tu a capire qual è la zona più colpita da un terremoto? Perché quando una zona viene colpita da un terremoto abitualmente le comunicazioni aumentano, aumentano, aumentano, aumentano, ma a un certo punto diminuiscono, aumentando la gravità del terremoto, a un certo punto le infrastrutture vengono impedite e anche semplicemente chi vi partecipa ha meno modo di comunicare, eccetera. E Twitter era utile a questo. Usi la gran massa di chi ha sentito un terremoto per delimitare il perimetro. Per riuscire a focalizzare, a incrociare aree densamente popolate e fortemente colpite dal sisma, in questo caso dalla catastrofe. E quindi chiudendo le API, sì. Bene, vero. Devo dire, se siamo l'alienino sul disco volante che osserva da un'orbita lunga il pianeta Terra, stupidini questi esseri umani che hanno fondato questi sistemi così sofisticati e così utili e da cui dipende il sabotaggio, su l'infrastruttura di un'azienda privata che non aveva assolutamente nessun allineamento di interesse a far funzionare queste cose. Oggi ce l'abbiamo, è un protocollo diverso con Mastodon, Pleroma e tutto quello che vogliamo. Questa sì che potrebbe essere la buona occasione perché un sistema del genere a livello globale di comunicazione non in mano a un'unica entità che ha scopo di lucro ma in mano a tutti e a nessuno contemporaneamente questa sì potrebbe essere una cosa che non è soggetta ai capricci del miliardario pazzo di turno e che quindi farebbe dire all'alienino in orbita "eh che bravi questi esseri umani che hanno costruito una cosa resistente e. no". Avremo imparato? Certamente no. Salutiamo chiaramente l'alienino in orbita che ci ascolta. Sì, la difficoltà di Mastodon in questo momento o di qualsiasi altro prodotto simile è quello di riuscire a finire sulla home page di tutti i telefoni perché se Twitter in Turchia ce l'hanno un stesso della popolazione probabilmente di pronto accesso è lì che si generano i dati. E questa è la difficoltà. No certo, certo, certo. E li abbiamo fatti generare noi, come dire. Sì, sì. Diciamo che la migrazione è in corso. Twitter è diventato grande perché prima ci sono andati tutti i geek e poi ci è andato tutto il mondo che poi in realtà tutto il mondo no si guarda i numeri di Twitter rispetto a quelli di Facebook. Però oggi buona parte, larga parte dei geek hanno abbandonato o hanno un piede in due staffe o hanno abbandonato completamente Twitter e stanno andando verso il fè diverso. Può essere una buona occasione. Chissà se la forza trainante sarà abbastanza forte. Intanto vediamo che cosa sarà di Twitter nei prossimi N anni perché Twitter abbandonando qualsiasi tipo di interpretazione schierata per politica o per simpatia perché quello che leggi oggi su Twitter riguardo a Twitter sul web oggi è o connotato politicamente o per simpatia nei confronti di Elon Musk ma abbandonando ogni tipo di colorazione oggi Twitter è in una modalità di bianco-nero cioè o riparte e diventa economicamente autosostenibile e quindi rispetto a quello che ha avuto fino ad oggi ha un successo in termini economici ma per forza anche di uso eccezionali rispetto a tutta la sua storia o va a gambe all'aria, chiude. Io non vedo in questo momento vie di mezzo, sostegno di mezzo. Per cui c'è anche questa possibilità che il mondo dei geek faccia un po' da apripista che il resto del mondo non li segua ma che a un certo punto il resto del mondo sia costretto a seguirlo perché al momento in cui su Twitter si applica un bel timbrino "bankrupt" che a noi sembra allucinante ma il timbrino l'hanno messo sulle porte di banche ben più grosse e ben apparentemente più solide di Twitter per cui fino ad oggi non abbiamo mai visto collassare e fallire un gigante del web ma se è fallito Lehman Brothers può fallire tranquillamente. Ci sono un po' di giganti del web che sono andati ad aceto il MySpace di turno non per fare sempre gli stessi nomi Sì, nomi che una volta erano grandi per quel piccolo internet che era grandi quanto il Twitter di adesso Parliamo di grandi di oggi Twitter, Facebook, Google, Amazon, Apple Sì, però ripeto, dipende cosa intendi oggi per grande perché se parli a livello di Facebook oggi ha 2 miliardi di utenti unici mensili, numeri stratosferici Veri o falsi Credo, veri o falsi non lo sappiamo però comunque è un numero importante Meta a 2 miliardi secondo me non Facebook Però il punto è che Twitter oggi ne ha quanti? 200 milioni? Se non ricordo male Ha una rilevanza Ha un brand Twitter Ha un brand che è un asset oggi pensare che va a gambiare potrebbe finire di mano in mano finché poi magari va ad adattare ad aceto Nel senso che se dovesse a un certo punto Twitter ha un brand talmente grande e talmente in questo momento come diceva Franco, bianco o nero sia da un punto di vista economico perché quello è il discorso che faceva ma anche da un punto di vista di brand che nel momento in cui le cose dovessero iniziare ad arrotolare giù va a finire che anche il brand crolla Ma agli utenti secondo me interessa anche relativamente se Twitter fa i soldi o non fa i soldi ed è quello il motivo per cui oggi va a un certo momento ti chiudono i client ti cambiano le cose a un certo punto uno prima o poi scappa se lo scenario nero avviene I client esterni sono comunque credo utilizzati da una minoranza molto appassionata molto appassionata della user base di Twitter cioè tutto quello che oggi è successo guardiamo anche i numeri di Mastodon Mastodon ha avuto un picco oramai un paio di mesi fa comunque è poi questo picco è sceso perché tanta gente non si è trovata sulla piattaforma non ha trovato le stesse persone ha avuto comunque delle difficoltà però si è comunque attestato su dei numeri che sono di un ordine di grandezza superiore a quelli che aveva sei mesi fa veramente un po' più di sei mesi fa però e stiamo parlando già di almeno un paio di picchi che ha avuto Mastodon oggi però a questi due picchi ecco non sono, come dire, non hanno intaccato quella che era la user base di Twitter ma possono essere massa critica nel momento in cui Twitter potesse avere delle difficoltà nel senso se Twitter diventa invivibile perché? perché non riesco più a fare la login perché hanno fatto del casino e non riescono ad aggiustarlo fa un offline di dieci giorni di fila oppure ci filano talmente tanta pubblicità che diventa proprio fastidioso e faticoso e cosa c'è? Con cosa lo sostituisco? Io di tutti i miei amici c'è questo Mastodon proviamolo, non ci sono tutti i miei amici ma intanto ci sono Franco, Michele e Francesco e loro chiacchierano e lì pubblicità non ce n'è funziona bene, viene aggiornato continuamente proprio questa nuova spinta perché no? Potrebbe anche essere vediamo, speriamo io ci spero perché l'idea è buona e ha tutte quelle caratteristiche di cui abbiamo sempre parlato di cui avrebbe bisogno un ambiente da cui dipende la nostra comunicazione anche di un certo livello non anche a livello politico e di funzionamento della società va bene, dobbiamo ringraziare i nostri produttori esecutivi i nostri produttori esecutivi sono la linfa voltare di Digitalia Digitalia si sostiene attraverso pochi sponsor piccolini ma soprattutto grazie ai produttori esecutivi chiediamo agli ascoltatori di contribuire equiparando il nostro prodotto a quello che è il software una trial gratuita di un software lo assaggiate gratis, lo ascoltate gratis una, due, tre puntate quando vi rendete conto che Digitalia è la vostra settimana, la vostra abitudine vi chiediamo di dare qualcosa in cambio in modo che Digitalia continui a lavorare e sia disponibile anche per qualcun altro che arriverà tra sei mesi, un anno, due anni così ha funzionato per una quindicina d'anni vi chiediamo per piacere di continuare a farlo funzionare oggi si chiama anche Value for Value è uno dei punti di forza del podcast in 2. sta nel nome, nel termine, proprio la spiegazione noi produciamo del valore voi lo trasformate in un valore economico lo restituisce e lo restituite la sostanza è che non c'è una cadenza, un obbligo né in termini di cadenza dei pagamenti né in termini di quantità, ognuno secondo il proprio sentire noi in cambio continuiamo a lavorare per voi e vi ringraziamo in trasmissione Franz, c'hai il pdf sottomano? Certo, sono pronto ringraziamo i nostri streamer Value for Value Capitan Harlock Nicola Forte, Nicola Gabriele D Brain Repo e Anonymous Brain Repo lo ringraziamo anche due volte per due suoi boost Franco dobbiamo proprio scoprire in che momenti ci mette perché è importante ok passiamo al blocco dei perpetual executive producer ringraziamo Manuel Zavatta e Davide Tinti che ogni settimana ci donano un euro contribuendo a ogni sua puntata grazie grazie anche a Saverio Gramagnola per il suo euro Andrea Guido per un euro e cinquanta Andrea Nicola Vasile due euro così come Alessio Ferrara e anche a Andrea Gaudenzi così come Alessio Ferrara 2,23 sottolineo 2,23 da Marco Mandia siamo nel codice Mandia 3. tre euro Michele Francesco Falzarano e Marco Grechi grazie a tutti quanti grazie a tutti blocco dei donatori ricorrenti che ci donano tre euro tutti i singoli mesi ringraziamo Enrico Carangi Fulvio Barizzone, Michelangelo Rocchetti Simone Podico, Mario Giammona Enrico Augusta, Dennis Grosso Umberto Marcello Giuseppe Brusadelli, Giorgio Puglisi Fabio Brunelli, Andrea Malesani Giacomo Cipriani, Alessandro Grossi Fabrizio Reina, Ligia Technology di Desposito Antonio Marco Traverso, Fabio Zappa Gianluca Nucci e Simone Magnaschi mitici grazie a tutti mitici come mitico è Fabrizio Galiverti con tre euro e trentatré di donazione un messaggio ormai si true in certezza un'ora e mezza settimanale di info digitale di ottimo livello con lo spirito giusto thanks a lot guys a te Fabrizio così come grazie anche ai donatori di cinque euro ricorrente ogni mese Mauro Tommasi Donato Gravino, Letizia Calcinai Michele Olivieri, Emanuele Libori, Edoardo Volpi Kellerman e Andrea Delise grazie, grazie davvero Fiorenzo Pilla grazie per i tuoi cinque euro e trentadue e cambiamo pagina i cinque euro ci arrivano da Marco Giambirtone che inizia il gruppo dei grandi produttori della puntata con un bel messaggio dite sempre di portare orecchiette fresche, bene da ieri 12. 2 ne avremo un paio in più perché è nata la piccola Aurora Zelda e con le vostre voci adesso dico parlo piano capirete perché mi darete una mano in diretta o in podcast per farla addormentare, un grande abbraccio a te Aurora Aurora Zelda Aurora Zelda bellissimo no? Grazie, congratulazioni grazie a Marco, grazie a Aurora e grazie alla mamma che non conosciamo per nome ma complimenti a tutti grazie anche a Fabrizio Bianchi per la sua donazione da dieci euro ricorrente tutti i mesi 25 euro ci arrivano da Marco B mitico, mitico 52 sono donazioni palindrome in un certo senso Marco G e per finire il leader executive producer di questa puntata con 100 euro Paolo Panzeri che ci dà anche un messaggio ciao con periodicità assolutamente inaffidabile ho bonificato il mio sostegno per quest'anno oggi domani dovrebbero arrivare 100 euro non so che messaggio mandare Musk sei tutti noi grazie, punti interrogativi Paolo sei tu tutti noi, grazie mille come tutti i grandi produttori, tutti i produttori grazie davvero di cuore digitale. m sul sito trovate tutti i link, satisfai paypal, bonifico bancario bitcoin, tutto quello che volete, value for value newpodcastapps. om ognuno ha il suo metodo noi vi ringraziamo se insieme alle vostre donazioni vi mandate anche un messaggio a noi fa piacere leggerlo online, grazie ancora di cuore veramente tanto a tutti i produttori esecutivi noi siamo qui felici di continuare a lavorare per voi [Musica] e allora questi qui erano lì che cercavano di capire qualcosa sui tweet del terremoto eccetera e continuavano solo a vedere tweet di Elon Musk [Risate] e la sostanza è questa, perché Elon Musk si era incazzato che sui tweet non avevano l'engagement che avevano. Quelli di Biden ah ecco si paragonava con Biden ma come lui sì io no, chi ce l'ha più piccolo lui ha tweetato sul Super Bowl e ha avuto non mi ricordo 25 milioni di visualizzazioni, io che ho tweetato sul Super Bowl ho avuto non mi ricordo ma erano tutti al Super Bowl quindi c'era Musk al Super Bowl, c'era Biden ho visto Tim Cook al Super Bowl e ci sarà stato anche quanto costano i biglietti veri al Super Bowl? come una pubblicità al Super Bowl? Non riesco a pronunciare la cifra esatto, non mi ricordo gli zeri, quindi quasi come una sponsorizzazione su digitali tutti quei telefilm d'azione polizieschi eccetera dove l'eroe di turno l'eroina di turno riesce a sventare l'attentato della bomba atomica nascosta dentro allo stadio durante il Super Bowl sono dei criminali di merda lasciatelo saltare per aria in questo caso il Super Bowl, facciamo un piacere all'umanità [Risate] e quindi Biden scrive un bel messaggio 29 milioni di like Elon fa lo stesso e solo 9 milioni, allora andiamo a chiedere ai nostri belli ingegneri come mai io non ho ricevuto così tanto? Il povero ingegnere gli ha spiegato anche perché forse a livello di follower erano paragonabili, adesso io non ho i numeri alla mano, forse anzi probabilmente più Elon da quel punto di vista e quindi avrebbe anche ragione a dire ma perché lui ha più engagement se tutti e due tweetiamo che bello Super Bowl anche che il povero ingegnere di turno gli ha spiegato che in realtà lui ha perso di valore su Twitter nel senso che i suoi il quantitativo di quello che è l'unità di misura dell'engagement, cioè dell'interesse che provocano i suoi messaggi, anche per il fatto che ne pubblica centinaia al giorno, è sceso e praticamente gli ha detto "si sono stufati di te" e questo qui ovviamente l'ha preso benissimo il povero ingegnerino è volato fuori dalla finestra istantaneamente, il licenziato senza neanche passare dal via con i 20. 00 lire e al che gli altri ingegneri che hanno detto "sì ma noi un mutuo ce l'avremmo magari anche vediamo come pagarlo" hanno messo, moltiplicato per mille il valore di interesse di ogni singolo tweet di Elon Musk per cui tutti i primi tweet, anche di chi lo sta seguendo, sono diventati quelli. Sì c'è stato un momento qualche sera fa dove effettivamente è un sacco di gente. È un effetto re nudo fondamentalmente. Sì, sì è nudo, è vestito e oramai il Musk è veramente in ogni in ogni impossibile concezione su Twitter. E. cioè lo vedo proprio come una figura non lo so, ecco è difficile filtrare quello che arriva attraverso un quello che arriva attraverso il web perché come dicevo prima, oggi tutto quello che riguarda Musk e Twitter è connotato o politicamente o in termini di simpatia nei confronti antipatia nei confronti del personaggio. Ormai penso che sia tendenzialmente antipatia. Sì, appunto. Il livello di simpatia è bassissimo. C'ha anche i suoi fan ci manca e tanti tanti, però appunto quando escono questi report non sai mai quanto devi farci la tara, no? Però l'immagine che arriva ecco diciamo così, l'immagine che arriva è quella del despota un po' cretino e incattivito che via via si circonda solo di yes men perché perché come qualsiasi despota un po' cretino e incattivito tutti quelli che gli dicono di no piano piano gli taglia la testa a tutti no? La fine dai generali di Hitler in avanti. E' plausibile questa cosa però ecco ha la possibilità di avere questa colorazione, questa connotazione politica e di simpatia nei confronti del personaggio. Beh ma poi è stato lui stesso a commentare la situazione nel modo in cui lui oramai commenta tutto ossia con un meme postando un meme di quella della ragazza che fa bere forza un'altra ragazza a bere del latte mettendo Elon la ragazza con la bottiglia i tweet di Elon davanti la bottiglia ed è stato lui stesso poi a dire che si effettivamente era stato cambiato l'algoritmo senza andare nel dettaglio di dire cosa effettivamente era successo e che doveva essere fatto dell'affinamento. Esatto, ha dichiarato dobbiamo affinare poi sono scesi da per mille a per 40 e una roba del genere. Comunque è rimasto che si vedono abbastanza i suoi tweet. Sì esatto io credo che come dire la sua la sua forza su Twitter oggi cioè non soltanto oggi in realtà perché oramai lui è molto preponderante su Twitter stesso insomma è difficile non pensare che colui ha una parte dei motivi per cui ha deciso di comprare Twitter è perché lui era così forte su Twitter per rinforzare la sua immagine. Poi come lo stiamo vedendo adesso come in alcuni casi come lo fa in altri come lo fa tweetando a diosa perché lui twitta tantissimo interagisce tantissimo cosa che se ci pensate per un CEO per essere una delle persone più ricche del mondo non è esattamente quello che che fanno i suoi pari, le persone che fanno il suo lavoro. Anche Trump lo faceva Ma Trump non interagiva ad esempio così tanto. Sì tweetava ma non tweetava così tanto faceva dei tweetstorm si metteva sul cesso ne tirava fuori 10, 15, uno di fila una determinata cosa ne tirava fuori 10, 15 di fila sul cesso di tweet la mattina quando si sveglia voglio vedere cosa disegna Stable diffusion e così commentava la sua giornata Musk ci sono dei report c'è il New York Times che ha un grafico dei tweet di Musk che vanno a skyrocketing proprio va beh, non so il giudizio è appeso è difficile capire se si è un genio o un cretino a questo punto ma sono anche le etichette sbagliate detto molto onestamente ecco, perfetto tu puoi essere un genio in milioni di modi puoi avere successo in milioni di vodi puoi essere un cretino e un genio allo stesso momento era Douglas Adams che diceva che chiunque il problema delle democrazie e dei sistemi di governo in generale è che chiunque abbia le caratteristiche per arrivare in cima alla piramide è esattamente il tipo di persona che non dovrebbe essere messa in cima alla piramide a decidere per gli altri ed effettivamente se guardiamo le nostre democrazie e anche i CEO di queste aziende ci sta abbastanza e vabbè chi sono i "The Influencers" di TikTok? I "The Influencers" sono descritti da questo articolo del Guardian come un gruppo di content creator, quanto effettivamente influenzino nella loro della loro "The Influenza" non lo sappiamo sappiamo quanto sia rilevante oggi se pensiamo a un influencer ci pensiamo a qualcuno che dice "ah, confiata compratevi questo shampoo da 70, 80, 150 euro che vi farà delle cose incredibili ai vostri capelli i "The Influencers" fanno l'esatto opposto dicono "ok, non lavatevi non lavatevi non serve a niente" e come nel discorso della tua lavastoviglie di prima tu hai fatto "The Influencing" delle lavastoviglie dei detersivi dei detersivi per lavastoviglie a parte dei service anche di quelle tradizionali che non hanno il lavaggio ecologico una cacata cose del genere, che sono cose che cercano di venderti ecco, loro, questi TikToker fanno esattamente questo lavoro qua, quindi cercano di spiegarvi che forse c'è tanto marketing dietro determinate scelte anche di cose piuttosto costose e lo fanno loro che sono influencer questo marketing "The Influencers" erano loro prima a fare il marketing poi vanno a dire che c'è troppo marketing ma. no, non credo siano le stesse persone sì, sì, sono gli stessi influencer che in maniera come dei pentiti io finora vi ho consigliato i pentiti di TikTok ma queste cuffiette da 10 euro si sentono anche meglio è lì il fatto il fascino del pauperismo insomma, in qualche modo ci sta in questi periodi di contrazione economica, cioè sono fenomeni abbastanza scontati no ma, sì esatto a parte il discorso puramente economico c'è l'articolo del Guardian che poi a un certo punto prende un punto un po' più ampio di questi discorsi qua perché noi, insomma, fino a qualche anno fa grazie appunto alla spinta dei social come dire, la bella vita il comprare le cose ostentarle sui social sono state contando contraddistinto i nostri tempi oggi, anche al di fuori dei social ma a parte il discorso della crisi, c'è un discorso culturale che sta come dire, sta remando contro se si guarda tanti film da cosa deriva Michele? Deriva proprio da quello? no, secondo me personalmente penso sia come te è abbastanza staccato dal discorso economico e viene molto da un riflusso culturale che necessariamente arriva poi c'è anche il discorso economico, però lo vedo un discorso molto culturale con infatti, ci sono tanti film che oggi stanno uscendo, film e serie tv che vanno in quella direzione The Menu, che ho visto qualche settimana fa carino, carinone eccezionale, carino White Lotus, molto molto bene bella la serie tv, ma anche Triangle of Sadness, bellissimo che ha vinto Cannes l'anno scorso qualcosa del genere, quindi c'è un discorso culturale che si sta muovendo in quella direzione io non vedo questa disconnessione, non la vedo proprio, credo che è sempre la cultura andata di pari passo con i momenti di più floridità o più di carestia e di povertà eccetera, per cui io credo che ci sia un grosso colore, non possiamo pensare che la cultura le mode eccetera, siano scollegate da come la gente vive da quello che si aspetta del futuro da cosa può vivere, ci sta che nel momento in cui le persone iniziano a fare fatica ad arrivare a fine del mese i giovani abbiano la paghetta ridotta, perché di qua e di là abbiano più appeal su TikTok abbiano meno appeal su TikTok quelli che dicono spendi adesso, compra di qua e di là, ma che inizi a seguire anche della gente che ti dice, ma guarda, alla fine dei conti, invece di mettere quel profumo lì che costa un milione io ho trovato questo qui che costa, no, sono andato a scartabellare nell'armadio della nonna morta e gli ho fregato i profumi non lo so, robe del genere hanno più appeal, è normale ma perché devono avere appeal? faccio un po' la bocca che pugna perché se sei povero non c'è il soldo in canna, è ovvio che ascolgi di più, che sei più sensibile a delle tematiche che ti fanno risparmiare ci sta no? Esatto, ma perché questi che fanno i video vogliono fare dei influencer, cioè cercare di portare verso un altro tipo di clienti per essere rilevanti probabilmente perché ci scoprirebbe. Vuol dire che oggi ci sono più persone che sono sensibili a questi temi, e ci sta ma io sono convinto che prima o poi arriverà l'articolo del Guardian che dirà che i The Influencer alla fine stavano facendo una campagna a favore di una tal De Italia Editta che sta cercando di fare delle versioni clone, di Alibab non lo so, qualcosa del genere perché devono avere un tornaconto per fare una operazione che di fatto gli va a distruggere il business ma questi qua comunque lavorano e vivono grazie alle sponsorizzazioni dei prodotti costosi di cui parlano rischiare di giocarseli senza un diretto tornaconto, per quanto effettivamente l'articolo dica che questi qua rischiano di giocarsi le campagne con questi grandi brand, di fatto però stanno pubblicizzando qualche cos'altro, facendo la mossa del buon samaritano che cerca di trovare una soluzione a la crisi il non poter stupire i clienti. Vabbè i capelli te li devi comunque lavare prima o poi Franzo questo lo dici tu dipende, se non ce li hai non devi lavarti c'è sempre una soluzione se non ce li hai poi non ce li hai, fa tutto parte dello stesso circo è tutto un complotto per va bene, ok possiamo tralasciare il simbolino dell'unicorno che non esiste di Apple scegliete voi non riusciamo a parlare di tutto volete parlare dell'omicidio su Instagram volete parlare del social network del Tinder cattolico quello che vi sconfì io farei senza fine di mixtape ah ok, mi chiede tu cosa volevi scusami ho visto che parlavo di Ricchi il segue perfetto per il CEO di Salesforce che dopo aver ricassiato tipo 10. 00 persone per la crisi si è preso 10 giorni di vacanza in digital detox in Polinesia Francese ti correggo prima, perché ci teneva a dire prima, il mese prima è andato, non il mese che appena hai licenziato ah ok, quindi era per riposarsi prima di fare per caricare le batterie prima di licenziare 200 milioni, esatto ho capito, ecco non è stata interpretata in maniera positivissima non l'hanno presa bene non riesco a capire il perché di tutto ciò era un retreat per di influencer in Polinesia, nella Polinesia Francese premio Uber a Benioff, come si chiama? il CEO di Salesforce Mark Benioff Benioff, ecco non Benioff ma Benioff bravo bravo ne avevate tirato fuori un'altra che era? dei mixtapes e delle playlist è un articolo che ha citato Michele forse su Twitter, che io ho ripreso e l'ho cacciato in scaletta e così ho detto "dai Michele così ci racconta qualcosa" allora è un articolo che è uscito per San Valentino su non mi ricordo adesso su The Atlantic quando si parla di questi articoli verticali sempre su The Atlantic dove fa un po' di storia diciamo personale delle esperienze che tanti di noi hanno avuto oramai appunto da ragazzi per quanto un po' appunto come dicevo qualche settimana fa la cultura delle cassette in alcuni piccoli anfranti dell'internet sta tornando e quindi parla delle esperienze che le persone hanno avuto con i mixtapes ed è un articolo molto molto simpatico che vi consiglio di leggere e si parla, secondo me dipinge bene, tratteggia bene quelle che potevano essere le motivazioni per fare il mixtape di solito lo facevi magari alla ragazza, al ragazzo che ti piaceva e con che intento lo facevi? Lo facevi sicuramente un po' per mandare dei messaggi mandare dei messaggi magari un po' criptici perché tu gli mettevi questa canzone che aveva quel testo perché è quello che esprime meglio quello che tu provavi per quella ragazza ma ancora meglio ogni tanto mettevi una canzone che magari non era, non è che metti "Welcome to the jungle" dei Guns N'Roses, no magari metti la canzone che è nel B-side anche per far vedere che ne sai, che sei un esperto conoscitore di musica. E dopo "Welcome to the jungle" perché comunque devi parteggiare un po' Ma se inventassimo un sistema di propulsione che utilizza tutti gli sforzi del genere umano, che il genere umano impiega per trasmettere il semplice messaggio "vuoi accopiarti con me?" secondo me Per chi avesse visto il video, Michele ha fatto un gesto che ha spiegato in maniera molto molto chiara e inequivocabile Sì, era un gesto molto maccio-capatondiano ecco per dire vabbè comunque alla fine è quello il concetto La bellezza di questo articolo è che in effetti come diceva Michele, tutti noi siamo di età diverse, probabilmente non giovanissimissimi ma abbiamo vissuto questa esperienza perché avevamo le cassettine, poi sono arrivati i cd masterizzabili, veramente i primi cd si facevano in questo modo quando era un impegno riuscire a farli Però il cd era un po' diverso era la via di mezzo il cd perché alla fine tu dovevi fare drag and drop sul vero burning room ecco, però la difficoltà lì Che robe ho! Mamma mia che citazione quello che comunque anche lì era importante era la selezione cioè il dare un senso alla playlist all'ordine delle canzoni al messaggio alla copertina al titolo della compilation della mixtape e la cosa interessante che mi è piaciuta è come questa cosa che è stato un rito per tutti noi è un rito che esiste ancora oggi è semplicemente cambiato, non è più l'audio cassetta, basta, tdk 90 è la play su Spotify ma di fatto il motore dietro, questo voler provare a fare capire cosa era il concetto da far capire con ci accoppiamo con un elenco di canzoni messe saggiamente sagacemente nell'ordine giusto ancora, e effettivamente fa piacere, è qualcosa che non si è perso altro che su Marte su Urano saremmo già arrivati con un motore alimentato da quelle energie lì va bene, la questione dell'altezza degli uomini sulle app di appuntamenti questo fa abbastanza sorridere, però ci sta anche lì soprattutto per me e te Franco che siamo sopra il metro e novanta che noi dall'alto ce la siamo capisco di cosa state parlando raccontatelo voi altri scusatemi, è qua e allora articolo del post che poi come al solito riprende altri articoli presi in giro per l'internet senza linkarli ma vabbè il tweet post ogni tanto ogni tanto qualcosa linka secondo un'analisi del 2018 del sito di dating di Badua ad esempio è linkata e quindi si parla di questo fenomeno in cui le persone da una parte si sentono costrette e qualche volta mentono anche a mettere l'altezza sul proprio profilo perché è aspettato che dall'altra parte sia un'informazione importante e questo però crea anche da una parte un problema per le persone che non sono magari di un'altezza che come dire è da sbandierare ma soprattutto creano anche delle difficoltà veramente a incontrarsi tra le persone perché oggi tu sei una persona che ok io sono una persona è su queste app di appuntamenti, è su Tinder, è su Bumble ha questo effetto un po' catalogo no? Cerco la persona che deve essere perfetta e che deve avere dei determinati connotati, questo ragionamento lo possiamo fare per l'altezza ma lo si può fare per tanti per tanti altri cose del proprio aspetto ecco e quindi alla fine tu sei lì che giri giri giri swipey swipey swipey però alla fine come dire la persona perfetta magari è anche difficile, magari non esiste neanche e quindi tu ti perdi delle opportunità di conoscere poi delle persone che magari non sono 1,93 ma magari sono 1,65 1,70 che però sono delle ottime persone per quanto quelli di 1,93 vi garantisco che sono veramente il top e qual è il risultato poi? è un parere ma un parere assolutamente non di parte, qual è il risultato? che se si guardano tutti gli studi sulla mia generazione, sui millennials e su anche le generazioni che vengono subito ancora dopo è che alla fine si accoppiano di meno nel senso che paradossalmente con tutti questi strumenti che ci sono per conoscere altre persone quando poi si va al sodo la mia generazione ne fa davvero di poco, poco del caro vecchio amore e può essere un problema quando appunto diventano uno dei mezzi principali per conoscere le persone il punto in questione è che per arrivare su urano grazie a questa spinta propulsiva di cui parlava prima Franco gli uomini mentono inserendo un numero in centimetri, questo è riassunto? sì ma non è quello che l'altezza in centimetri cosa tu pensavi? sì, vabbè, è curioso però come vengano fuori queste questi dati, questi temi queste usanze no? non l'avrei mai detto che assumeva l'altezza, una rilevanza del genere al punto che le persone lo mettono come prima cosa o addirittura come unica cosa del loro profilo poi alla fine su queste app vedi una foto e una descrizione, in questi casi vedi una foto che immagino che ci sia la gara, a chi fa la foto magari ci saranno anche servizi di fotografi professionisti che ti fanno il book per questo e oltre a questo il dato importante, l'altezza è curioso e c'è poi chi lo. può essere anche un fenomeno di nevrosi di massa nel senso che poi alla fine non sia così rilevante, ma che c'è la voce e il concetto che gira che quello è quello importante per magari l'ha scritto i tre the influencer di picco di quel momento lì la prima cosa che cerchi quando cerchi su Google è come faccio a ottimizzare il mio profilo su Tinder, esce fuori un articolo di un cretino che ha detto "metti l'altezza che non sbagli" e si è diffusa la leggenda metropolitana che quello sia il dato importante, è possibilissimo anche questo, ma non credo che ci siano studi peer reviewed che abbiano analizzato tutti i profili e che abbiano detto "questi funzionano di più, questi funzionano di meno" vabbè d'accordo ultimissima cosa super velocissima, ci hanno è girato questo trailer sul nostro Slack, non mi ricordo chi l'ha messo per primo, del film su Tetris e avevo già saputo che era in lavorazione la prima cosa che ha agganciato la mia testa quando ho pensato a un film su Tetris dico "mi ricordo il risultato del film su Pac-Man, figuriamoci quello su Tetris" e invece non è proprio così, perché la storia di Tetris, dello sviluppo e della commercializzazione, del diventare famoso di Tetris, è una storia che vive a cavallo di anni e di geografia tra due mondi al di qua e al di là della cortina di ferro, in un momento di espansione del mondo dell'elettronica, di consumo e dei videogames, e quindi guardate anche il trailer, ha tutti i presupposti per essere una roba di spessore, di livello beh ma parliamo comunque sia di un gioco inventato in Russia in un periodo di guerra fredda legato poi, dov'è che abbiamo giocato tutti a Tetris? Sul Game Boy perché di fatto era la cartuccia che veniva venduta insieme al Game Boy, in primis. È un periodo di passaggio per tantissime cose, no? Perché comunismo perestroica apertura, computer al di qua e al di là della cortina di ferro passaggio dagli arcade dalle sale giochi, dove anche lì Tetris era molto, oppure videogiochi nei bar, al videogioco a casa tua o portatile col Game Boy ci sono tanti passaggi, tanti momenti di rottura in questa storia, secondo me le premesse ci sono perché sia una cosa e poi quel tema anni '80, che abbiamo già un po' visto con Stranger Things, che per noi fa anche tanto albore dell'informatica e del divertimento informatico, dei videogames eccetera per cui può essere una roba, potrebbe essere una roba molto piacevole per il nostro. Quando hai detto tema nella mia mente partita subito la musichetta di Tetris, perché si è legata ormai a. quindi anzi voi cari ascoltatori, state camminando sulle strisce e state immaginandovi la musichetta di Tetris sghignazzate e salutate gli altri digitaliani. Assolutamente Gingili del giorno [Musica] Signore e signori i Gingili del giorno [Musica] Gingili del giorno, i regali dei digitaliani per i digitaliani a fine trasmissione, finisce sempre così Digitalia, con le raccomandazioni delle voci di Digitalia hardware, software, letteratura, qualsiasi cosa che abbia attinenza digitaliana, che abbia colpito la loro curiosità, stravolto la loro esistenza o qualsiasi sfumatura nel mezzo vediamo Francesco, facci sognare Ecco, allora io sto usando felicemente da ormai quasi un mesetto, qualche settimana, un mesetto il nuovo Kindle Scribe ok, probabilmente conoscete tutti il Kindle come lettore di ebook con e-paper uno dei, probabilmente, più conosciuti anche grazie alla diffusione del market di Amazon la cosa interessante del Kindle finora è che era un oggetto usato solamente per leggere libri, lasciamo perdere i Kindle Fire che non c'entrano nulla da questo punto o i Kindle Phone, di cui sono pieni le discariche Amazon ha fatto uscire recentemente questo Kindle Scribe, che è sempre un e-paper bianco, molto bello abbastanza grande, non è proprio una 4 ma prende dimensioni interessanti che ha la caratteristica che grazie all'utilizzo di una penna ci si può scrivere appunti sopra quindi diventa un block notice, ricalca molto il Remarkable non so se vi ricordate un oggetto simile ha un costo inferiore a quello del Remarkable importante per quello di un Kindle però è sicuramente un bell'oggetto ecco è sicuramente consigliato se vi è utile un lettore di book grande, nel quale potete prendere anche appunti l'ho presentato qualche mese fa non mi ha dato mai questo un utilizzo molto passivo del Kindle però posso immaginare che abbia dei casi di utilizzo qualcuno che non possa forzarlo è quello che frega è probabile, sì. Michele, prego allora, io invece mi sono stato zitto durando mentre parlavate della serie sul Tetris, perché io ho delle grosse difficoltà con serie TV e film presi da, diciamo, biografici diciamo che di base preferisco un documentario e un ottimo documentario su quella che è la storia super interessante del Tetris, lo ha fatto Gaming Historian, che è uno un arcinoto YouTuber che fa sempre dei contenuti super interessanti e c'è questo che si chiama appunto "The Story of Tetris" dura circa un'ora, però è fatto veramente bene, racconta tutta la storia del Tetris dalla concezione nell'università di Mosca del background da dove arriva, fino a tutte le storie sui licensing soprattutto quello con la Nintendo, ecco, senza troppi "girigori" come magari poi fa una serie TV per rendere una storia che già è interessante di sua, però ecco, almeno da un documentario avete un'idea un po' più precisa di quello che è successo davvero. La trovate su YouTube, ovviamente è gratuito, sul canale di Gaming Historian. Sono due modi certamente diversi di vedere le cose, però uno è migliore, però quale? Non lo sapremo mai, Michele hai visto "Strade perdute" di David Lynch? Sì, probabilmente l'ho visto La citazione che mi è rimasta di più di "Strade perdute" è "perché non filmi tutto quello che succede nella tua vita?" Perché io voglio ricordarmi le cose che ho vissuto come ricordo non necessariamente come sono successe esattamente. A volte è anche bello sognare, a volte è bello anche infiorire a volte è anche bello, e soprattutto è più facile portare a conoscenza di dei temi il pubblico generale, le persone, con delle cose un po' romanzate, un po' divertenti un po' interessanti, e poi una percentuale di tutte queste persone che se fosse stato solo per il documentario non avrebbero mai saputo della storia che c'era dietro a Tetris magari una buona percentuale poi deciderà di andare a leggere la pagina su Wikipedia, di cercare un documentario o qualche cosa che sia più precisa eccetera. Non necessariamente, vale anche la serie televisiva di Chernobyl credo che abbia fatto molto molto bene alla conoscenza generale di quelle tematiche era una serie fatta molto bene, era una serie con dietro un team anche scientifico per cui hanno fatto una roba, era una serie che era quasi un documentario su questo cosa, però no, certamente ha portato più pubblico e più conoscenza dei temi piuttosto che uno sterile documentario per cui secondo me non hanno, non ce n'è uno che è meglio dell'altro, però certamente se dobbiamo scegliere uno dei due e basta, è certo, sapere esattamente com'è successo ha un valore storico maggiore. Grazie Michele ultimo gingillo, ringraziamo il nostro Fabrizio Bianchi che ha continuato la nostra carrellata nel passato di riviste, quando hanno commentato "dopo Byte" "dopo Zapp" diciamo in trasmissione "eh, quello che mi manca adesso è The Games Machine" per la storia del gaming a 16 bit, la rivista italiana per Antonovansia dedicata al gaming a 16 bit, e Fabrizio ci ha mandato il link sull'internet archive di una buona collezione delle pagine di numeri di questa rivista scannerizzati, per cui l'ho trovata insieme agli altri link dei Gigi del giorno e delle notizie commentate sulla pagina di questa puntata, gta. m /661 /661 /661 /661 /661 /661 /661 siamo mica come i vecchi che iniziano a guardare un po' troppo al passato, eccetera quando Digitalia diventerà solo e unicamente dedicata a retro gaming a storie e robe vecchie, sapremo che sarà il tempo di andare a mettere la dentiera e comprare un bastone da passeggio va bene le raccomandazioni sono sempre le stesse bluetooth però eh, ah certamente bastone connesso, bluetooth domotico e ci mancherebbe in abbonamento bastone as a service fantastico portate le orecchiette fresche ai vostri amici su Digitalia che fate piacere a noi fate piacere a loro e noi cerchiamo di farvi fare una gran bella figura li mandate su digitalia. m o gli dite di cercare Digitalia su qualsiasi casellina di ricerca esistente sul web, sulle loro app, sui loro podcast, è molto facile che ci trovino come primo risultato. Per anche questa puntata 661 è tutto, continuo la cavalcata verso la puntata maledetta 666 cosa succederà? Assolutamente niente, non festeggeremo, non farmo niente, ma tanto le cose succedono da sole da queste parti, per cui non ci preoccupiamo Dall'Emi Studio di Guria 1 di Sanremo un saluto da Franco Solerio Dallo studio di Milano Isola un ciao da Michele Di Maio e un ciao anche dallo studio di Milano di Sanremo, un saluto da studiare a Francesco Facconi Ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata di Digitalia

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