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Lunedì 22 Aprile alle 20:50

667

El Bardo

Ricordiamo Gordon E. Moore e la sua legge. The Internet Archive ha appena conosciuto l'esito del processo che lo vedeva imputato. Il CEO di TikTok ha parlato al Congresso Americano. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

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Digitalia #667 - El Bardo

Digitalia #667 - El Bardo

Settimana del ventisette marzo duemila ventitré. Tutti gli informatici hanno sentito parlare della legge di Moore e oggi lo salutiamo. L'Internet Archive è la sentenza del processo che lo ha visto imputato. Quanto rendono le spunte blu a Twitter? E che cosa ha detto il CEO di TikTok a congresso degli Stati Uniti? E poi un po' di realtà aumentata, bar, di videogiochi e molto altro in scaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia, quella digitale, all'italiana. Dallo studio distribuito di Milano Città Studi, Francesco Facconi. Dallo studio cittadino di Avellino, Massimo De Santo. E dallo studio di Milano Isola, Michele Di Maio. Bentornati cari amici, bentornati cari ascoltatori. Ecco, bentornati è una buona parola per non dire buongiorno, buonasera, per il nostro problema di essere time fluid. E l'alternativa è ciao, ciao Michele, ciao Max. Bentornati anche voi. Bentornato, bentornato Franz. Scusa fammi fare una domanda, ma il Doc non c'è? Il Doc pare di no. Neanche questa puntata. E chissà per quante altre ancora. Allora facendo una citazione enologica è una puntata Doc G, cioè una puntata col Doc in giro. Oh ragazzi dai, eh su, eh su. Ecco perché grandinavaggio in campagna. Hai visto. Vedi in questo clima assolutamente pazzesco. Guardate, sentite, devo dirvelo, io insomma è chiaro la mia presenza ormai sovecchiarello e più rarefatta, ma siete un po' seriosi eh. Noi siamo seriosi. Eh sì. Eh ma sei sempre stato tu il barzellettiere no dello show. Tu hai scelto Escaletta e hai detto prima, ragazzi questo debo dirlo in pubblico, prima della puntata no, un piccolo briefing eccetera eccetera, fa "Oh stasera è una puntata divertente, ci stanno un sacco di cose, di belle notizie, la prima Escaletta è la di partita del povero Gordon Moore" e dai. Eh vabbè dai noi insomma abbiamo ormai questa tradizione di. Oh dai uno dei grandi della rivoluzione informatica, il famoso inventore si può dire così, perché poi non è una legge della legge di Moore, ma soprattutto è una persona che realmente poi con l'architettura, con l'hardware che rende possibile la meraviglia di questo mondo digitale, ci ha avuto veramente tanto a che fare. Esatto. Ed è morto a 94 anni quindi lo ricordiamo con grande grandissima stima e rispetto, pensiamo che abbia avuto una vita bella, una vita intensa, la legge di Moore ha di fatto condizionato la mente di tutti noi che abbiamo a che fare con il digitale in questi anni. Professore per i pochi, per i pochi giovani. Per i pochissimi che non la conoscessero è quella che sostanzialmente detta in forma appunto non squisitamente tecnologica, ha previsto un incremento prestazionale dei calcolatori elettronici fondamentalmente lineare, quindi l'idea era che a parità di tecnologia, a parità di superficie a disposizione le prestazioni sarebbero raddoppiate ogni anno. Inizialmente era ogni anno, poi nel '75 è stata corretta a due anni ed è diventata poi appunto la legge di Moore, è stata popolarizzata in realtà da Kever Mead che era un altro scienziato. Sapeste quanti articoli ci sono che dicono la legge di Moore è morta, abbiamo incontrato il limite fisico dell'integrazione dei dispositivi e sistematicamente questa cosa poi veniva smentita. La legge di Moore è stata un oracolo nel senso che proposta inizialmente come succederà così che di anno in anno, di due anni in due anni la tecnologia raddoppierà la potenza di calcolo, è stata una profezia che si è autoavverata per tantissimi anni fino a che a un certo punto nei primi anni 2000 tutto questo si è fermato perché è cambiato un po' il modo di concepire, non era più importante rimpicciolire le vecchie valvole, i transistor e aumentarne quindi il numero ma cambiare in realtà approccio per cui in quel momento la legge di Moore. Non è che non era importante, è che non era possibile. Non era possibile e c'è stato poi un approccio di paradelismo, di istruzioni, di un cambio di tipologia di architettura che per questo motivo molti anni tra l'altezza di Moore è finita. Ma è durata 30-40 anni, quindi in questo mondo riuscire a definire in modo così oracolare, bellissima parola oracolare, il futuro per così tanto tempo veramente complimenti a Moore. A Gordon Moore, che ha veramente dato questa traccia che è citatissima dappertutto e che in qualche modo dal punto di vista del sistema, come dicevi tu, cambiato l'approccio, comunque si è mantenuta abbastanza viva come previsione di questa grande capacità di prevedere una espansione lineare della potenza di calcolo che corrisponde poi ovviamente al fatto che tu riesci a fare le cose che oggi tutti conosciamo, con un'architettura che sostanzialmente comunque è un'espansione verso il parallelismo di un'architettura di base che ha ormai quasi 50 anni. E quello che notavo comunque poi leggendo gli articoli di commiato di questi giorni, come diceva forse giustamente Francesco prima, è una profezia che si è un po' autoavverata, nel senso che ovviamente Moore stesso, essendo cofondatore di un'aziendina che si chiamava Intel, essendo ne stato poi anche CEO e poi Presidente, credo comunque, non ricordo, fino agli anni 90 o giù di lì, e come dire, era. Abbiamo un processore tre volte più veloce, non fatelo uscire! No, ma in realtà è diventata appunto, come dicono gli inglesi, un po' una rule of thumb, magari anche lo stesso business, soprattutto poi quando Intel era un'azienda che davvero dettava il ritmo del mercato, e gli altri facevano un po' più di fatica a stargli dietro, era un po' la regola che mi sembra di aver inteso appunto da questi articoli che ho letto in questi giorni, che si era dato il business stesso, nel senso che questo può essere il giusto ritmo che possiamo dare all'innovazione, tanto siamo comunque la prima azienda al mondo a fare chip. Poi appunto il mondo è cambiato. Sì, per fare un'autocitazione, questo è un argomento molto interessante, cioè capire se effettivamente è stato a più una, come dire, un adeguare la tecnologia a quella che era una previsione di business, piuttosto che sviluppare il business sulla base del passo che riuscivi a tenere. Questo è effettivamente un dibattito vivacissimo, io ho sentito di tutto il contrario di tutto. In ogni caso stiamo parlando di una di quelle persone che hanno fatto la storia del digitale e dell'informatica. E quindi salutiamo Gordon Moore e finiamo qui l'angolo triste di questa puntata e passiamo a qualcosa di estremamente divertente, perché chi non si diverte a parlare di processi? Processi alla cultura. Oh, ma ci voleva la voce della legge! Esatto, questo è il massimo del divertimento. È bellissimo vedere la colonna che abbiamo, che c'è un articolo, sta per iniziare, è iniziato il processo, è ora il processo, è finito il processo. È finito il processo, è una chiavica. Ed è finito male. Aspetta, hai già spoilerato Michele, chi è che me lo racconta? Ci stava appunto nel racconto, nel racconto di questo processo. Sta per cominciare, adesso comincia, è cominciato, è finito. Qualcuno dice che è andato molto bene, dipende poi dal punto di vista. Esatto, dipende da che lato uno sta. Siamo parlato del processo all'Internet Archive. Cos'è l'Internet Archive? È un'associazione, una non profit immagino, che si è dedicata negli anni a raccogliere, come se fosse una vera biblioteca, ma online, da una parte. Una parte della sapienza dell'umanità sotto forma di e-book, ma anche poi andandola a prestare agli utenti finali, alle persone che ne volevano, volevano suffruirne. Qual era il trick? Che riuscivano a stare, almeno secondo le leggi degli Stati Uniti, nel mondo del fair use, perché avevano, davano via, come una biblioteca. Io ho 10 copie di quel libro, ne do via 10, non ne do via 11, non ne do via 15. Quindi diciamo che finora era riuscita a stare un po' sotto vento nei confronti delle case editrici. Perché era un modello che somigliava proprio a quello delle biblioteche tradizionali, fisiche. Esatto, esatto. Quindi diciamo sotto controllo. Qua si è successa. Ed è anche quello che poi indicizza tutto internet e ne tiene, come dire, una copia. La Wayback Machine, probabilmente molto conosciuta, nel quale si può andare a visitare buona parte dei siti dal loro nascita, chiaramente nelle parti pubbliche. Però in molti casi riesce anche a superare i paywall per preservare i contenuti di articoli giornalistici. Quindi è comunque una fonte di conoscenza, di sapere molto importante. Esatto, esatto. Comunque, come dire, un agente positivo in un internet che pensa al profitto, agli algoritmi, loro hanno sempre fatto questo. E' arrivato il 2020. Esatto, non so se ne avete sentito parlare di una cosa chiamata pandemia e covid. Nel caso cercatela su wikipedia, è un argomento un po' per. Non ci vuole. E niente, hanno deciso che dato che le biblioteche stavano chiudendo per le contingenze della pandemia, nei primi mesi di lockdown o comunque dei problemi che abbiamo tutti avuto, hanno lanciato questo progetto che si chiamava il National Emergency Library. Siamo su internet, siamo attrezzati, probabilmente saremo quasi l'unica libreria a essere aperti. Che facciamo? Togliamo questo limite di "home to loan", nel senso le restrizioni che ci eravamo dati dei numeri di copie digitali delle opere. Cosa è successo? E' successo che questo ha fatto. Gli editori. Esatto, si sono un po' incacchiati. Si, Ascetta, il Pinguino, insomma che poi il mondo dell'editoria, soprattutto anglosassone, è abbastanza concentrato in pochi grandi player. Quindi ne è nato questo caso, Ascetta versus Internet Archive, che si è poi formalizzato in questo processo. La justizia americana è molto più veloce, c'è stato in questi giorni e non è andato bene. Il giudice ha detto "Cari, voi non avete. La legge del copyright dice questo, io non ci posso fare niente e quindi l'Internet Archive. non ho visto bene la cosa che è stata compammata. Perché c'era il precedente di un'iniziativa di Google, Google Books, che era stata valutata trasformativa. Cioè, era stata, credo, se ho letto bene, se ho capito bene il filo del ragionamento, era stata poi giustificata come fair use perché di fatto tu le opere non le rendi disponibili come sono, non è una copia digitale, ma è una indicizzazione dei contenuti. Google Books fa quella scansione di testi, spesso anche antichi, vecchi, comunque non facilmente ritrovabili, e utilizza gli esseri umani per riuscire a decodificarla. Alla fine è uno dei motivi per cui è nato il CAPTCHA, o meglio, è uno degli strumenti che hanno fatto sì che i primi CAPTCHA continuassero a chiedere lettere strane, alla fine erano tentativi di riconoscimento OCR umano di quello che è stata questa grandissima. Prima che questo servisse alle auto-auto. Quello passa da arrivare agli stop, prima i libri di Google Books e poi gli stop delle auto-auto. Però la questione discussa nel processo è effettivamente una questione non così semplice da dirimere, no? Perché finché tu mantieni soltanto il modello che digitalizza il procedimento fisico e continui a dire appunto "io ho acquistato 10 copie", la operazione che faccio come biblioteca è che tu puoi leggere una di queste 10 copie senza pagare i diritti, perché le ho acquistate io, però io la do in prestito solamente a te, tu la puoi usare, me la restituisci ed è sempre uno alla volta che fa quest'operazione. Nel momento in cui dico "io ho acquistato 10 copie, però le ho digitalizzate e liberalizzo l'accesso a tutti", è abbastanza evidente che va rinformulata proprio l'idea di diritto d'autore e di copyright. Quindi non era così scontato che questa cosa potesse avvenire. Non ho approfondito quali erano i tentativi, qual era la strada percorsa dalla difesa, qual era il ragionamento che portava a dire "no guarda, noi lo possiamo fare, vale la pena mantenere comunque questo concetto di fair use". Mi è parso molto debole, chiaramente la pandemia è stata indicata ma non come vera motivazione. Alcune motivazioni è che questo tipo di prestito non avrebbe inficciato gli introiti delle case editoriali, che avrebbero addirittura promosso le vendite. Il giudice gli ha detto "per e per". Sì, hanno detto "no, ma anzi, stiamo parlando business". Perché così si diffonde la lettura e quindi è un po' deboluccio. Poi stiamo parlando di un programma che è durato veramente poco, perché siccome siamo arrivati oggi a un processo un po' più strutturato, però alle manine gli editori l'avevano alzato praticamente subito. Già a giugno era finito. Era durato 3 o 4 mesi. Forse anche meno, 1 o 2 mesi, perché ora che la pandemia è arrivata negli Stati Uniti, hanno fatto il loro lockdown e quindi l'Internet Archive ha deciso di aprirsi, da lì a giugno è passato poco tempo. Però quanto è stato alla fine della fiera, l'Internet Archive comunque, probabilmente ha sempre creato un po' di fastidio nelle case editrici, hanno trovato questa grave mancanza. Però ha limitato. Sì, ma poi non solo case editrici, perché ad esempio credo che abbiano un archivio di rom, di videogiochi. Quindi credo che sia un'entità che per quanto, onestamente a livello di business, non so quanto faccia a perdere, però credo dia un po' di fastidio a tanti detentori di copyright. Continuerà a esistere? Sì, perché in realtà da quello che si capisce dagli articoli, in realtà il futuro non è tanto diverso da quello che è stato il passato. Fino adesso continueranno a prestare libri, libri digitali, continueranno nelle attività. Però c'è un precedente. Un po' da capire. Che nella legge americana è molto importante, quindi sappiamo perlomeno che certe cose avranno. Comunque all'italiana so che ci hanno già dichiarato che faranno appello. Sì, sì, certo. Quindi la discussione non è chiusa qui. Bene, molto probabile. Invece approfittiamo, forse non tutti sanno che, o non tutti hanno notato che, manca anche stasera il DOC. E visto che quando vogliamo parlare di videogame il DOC parte subito con Call of Duty, oggi, videogame, ma non parliamo di Call of Duty. Infatti Max, mi hai girato un bellissimo. L'informazione che è uscita alla beta di un gioco che. La beta di Diablo. Tranne il DOC stiamo aspettando anti, diciamolo, Diablo 4. Caspiterina. Erano anni che aspettavamo questo benedetto Diablo 4. Erano dieci anni, credo. Adesso io purtroppo non mi sono preparato, perché ho qua sopra la special edition di Diablo 3 e di là invece ho i miei cd originali di Diablo 2. Ma quindi non hai giocato su tablet al Playlist? Diablo Immoral. No, no, Immoral. Diablo Immoral. L'avevo anche provato, però diciamo che non era il mio tipo di gioco. Purtroppo la fase di essere adulto non mi ha permesso neanche più di tanto di giocare questo weekend all'open beta, che ho proprio installato, giocato dieci minuti, non ho finito neanche il preambolo. Però Diablo, tanta roba. No dai, io ci ho giocato un paio d'ore e appunto tanta roba, nel senso che per gli appassionati della saga questa uscita del nuovo videogioco che promette che c'ha questo mondo infinito, campagne su campagne, queste chiamate a eventi misteriosi che vengono lanciati periodicamente ma senza preavviso. Insomma, diciamo, sicuramente nell'ambito dei videogiochi una cosa interessante. Se non ricordo male oggi ne abbiamo 27. 27, corretto. Mi pare che dura ancora fino a domani. L'avevo capito fino a stamattina. Comunque i nostri ascoltatori difficilmente potranno usufruire di questa beta, dovranno aspettare il 6 giugno per la versione ufficiale. Fra l'altro è il mio compleanno, non lo so, sappiatelo. Oh, 6 giugno, sappiatelo, se gli volete regalare, perché costa. Beh, ma anche il 3 uscirà, perché io credo che uscirà il mio compleanno che è il 25 maggio, quindi scelgono sempre quella che. Diablo 5 uscirà il compleanno del prof, questa è ormai la nostra. Libretto rosso, profezia. 2033. Diablo esce solo nel compleanno. L'ho controllato che è chiuso alle 21, quindi l'hanno fatto apposta per digitare. Vedi? Va bene. Adesso è stato evidente che hanno chiuso la beta pubblica di Diablo 4 alle ore 21, esattamente con l'inizio della nostra puntata. Giusto, perché sennò avremmo avuto tutti a giocare il Negromante. Esatto, tutti a giocare. Però ho visto che stanno già aggiustando Proton, che è il motore che fa girare i giochi sullo Steam Deck per Diablo 4. Quindi sono molto curioso di provarlo, anche per la prima volta il mio primo Diablo in portatilità. Nel frattempo andiamo un po' di. Contiamo con i videogame, qua in maniera un po' più ampia, nel senso che. In realtà è un articolo che ho provato a proporre in varie salse nell'ultima settimana, ma. Ma è stato sempre cassato, quindi è approfittato. No, ma perché erano sempre citazioni che pervenivano dall'interno di Microsoft, ma come rumors, mentre invece adesso pare veramente dichiarato l'intento che Microsoft faccia uscire, non appena, soprattutto Apple, permetterà di aprire il mercato degli store, il suo store di videogiochi. Fra l'altro, se vi ricordate, Microsoft provò a rilasciare Xbox Cloud, quindi la piattaforma di gioco in streaming, sullo store di Apple, che però disse "No, devi fare una singola app per ogni giochino, perché sennò è come se stessi comprando uno store, eccetera". Adesso che, un po' alla cara vecchia Europa, un po' tutti stanno chiedendo a Apple. Digital Service Act in arrivo! E quindi, Microsoft pare che arrivi, Epic li pronta da giorno zero, e inizieranno probabilmente i primi store alternativi, saranno quelli dei videogiochi, che è uno dei settori più lucrativi. Che tira, che aspetta, che è interessante. No, è difficile onestamente non essere positivi, perché comunque entra, oltre a un player, un player immenso, che sta facendo molto bene a livello di cloud gaming, probabilmente meglio di Sony. Porta un po' di competizione in un mondo, soprattutto quello di iOS, ma de facto anche su Android ci sono degli store competitivi, competitor almeno, ma non competitivi del Google Play. Quindi onestamente non credo che possa essere una cosa positiva per tanta gente che comunque gioca ai giochini, che non saranno più soltanto giochini. Non credi che non possa essere una cosa positiva? Mi sa che mi sono perso la doppia negazione. È bello. Sarà positivo. Però l'altro, il cloud gaming, ammetto, ha vissuto negli ultimi anni un po' di alte e basse, basse soprattutto, pensiamo al disfaccimento di. Alti e Stadia, sai dire. Esatto, al disfaccimento di Stadia, ma in realtà quel poco che ho avuto modo di provarlo, l'ho trovato effettivamente molto comodo in mobile, cioè l'essere non davanti alla propria console e poterci accedere o poter fare i videogiochi che uno farebbe sul divano, magari nei momenti di utilizzo del telefonino, in situazioni diverse. Per cui il fatto che i giochi. Non sul posto di lavoro. Assolutamente, non sul posto di lavoro. Non sul posto di lavoro. Però magari in vacanza, quando uno va via, mica si porta tutta la console dietro, sì. O sulla metropolitana. Non so se la banda dura, però l'idea è proprio quella di poter comunque continuare l'esperienza casalinga. Io l'ho vissuta in questo modo, quindi l'idea che arrivi uno store, poi di fatto sarà la piattaforma Xcloud, Xbox Cloud che verrà riproposta, mi sembra molto molto interessante. Un altro player che sembra andare nella direzione di un suo store, visto che ha di fatto spammato di molti titoli interessanti lo store dei vari dispositivi mobile, è Netflix, che finora abbiamo pensato come piattaforma di film, ma già da sei mesi, un anno, ha iniziato a rilasciare giochini interessanti. Forse il primo è stato di Stranger Things, una specie di Zelda ambientato. Adesso titoli molto curiosi, molto belli. Non so se avete avuto modo di curiosarne qualcuno. No, titoli no, però l'idea in sé è un'ulteriore espansione del mercato e da un player nuovo in questo settore. Sì, qui secondo me stanno facendo un po' le stesse mosse di Spotify a livello di "cerco engagement", cercando di spendere un po' di meno. Anche perché oggi i giochini che ci sono su Netflix sono comunque un numero relativamente limitato, limitato sicuramente rispetto ai contenuti video, con dei budget non particolari che si posizionano. Però attenzione, non sono AAA, probabilmente ancora, ma non sono neanche indie, iniziano ad avere dei giochi un po' costruiti, per lo meno per quello che ho visto, gli ultimi soprattutto, iniziano ad essere avventure strutturate con buon doppiaggio, buoni contenuti. L'idea che adesso arrivino con una piattaforma in streaming, e probabilmente Netflix ha le competenze tecniche per riuscire a fare uno streaming fluido ed efficace, apre anche lì un interessante scenario. La differenza rispetto a Spotify, per come la vedo io, è che Netflix possiede un sacco di proprietà intellettuali di IP sulle quali può costruire dei videogiochi interessanti, cosa che magari è diverso dalla piattaforma di Spotify che dalla musica, i podcast non vengono fuori così naturalmente, ha dovuto creare delle nuove proprietà o acquisirne, come Rogan, ma non può sfruttare marchi come possono essere Strange Attains o varie serie. Certo, non può sfruttare i Led Zeppelin per fare un nuovo album dei Led Zeppelin, o un film sui Led Zeppelin. Il nuovo album dei Led Zeppelin sarebbe bellissimo da questo punto di vista. È giusta l'osservazione che, avendo a disposizione la proprietà intellettuale di contenuti che comunque sono stati virali, alcune serie sono sicuramente state virali, questa cosa, se hanno i giusti strumenti per riproporla in chiave ai videogiochi, sono d'accordo che può aprire un mercato anche a una concorrenza nuova da questo punto di vista. Cosa assolutamente non facile, vedi il tentativo di Amazon che è già andato a capa l'aria, Google, non mi ricordo se anche loro avevano provato a mettere in piedi uno studio per creare il gioco, è riuscita a Microsoft, beh, Microsoft comunque un piedino nei videogiochi l'ha sempre avuto con i Jovempires, i Flight Simulator, e poi, vabbè, prima che arrivasse l'Xbox. Beh, Solitario, Minesweep, Gorilla. uzz, andando ancora più indietro nel tempo. Che bello Gorilla. uzz, lo voglio recuperare. Minesweeper, come si chiamava quello delle minifigure? Minesweeper, detto anche campo minato per gli tagliofoni. Il campo minato giusto. Quante ore senza capire come funzionasse per poi essere illuminato. Ok, cambiando totalmente argomento, e dai un po' di eiaio ogni tanto bisogna tirarlo fuori, ma poca poca. L'avete visto la pubblicità sponsorizzata, anzi il meme che sta girando, ribattezzato il Balenciaga Pop? Non solo Balenciaga, appunto il Papa con. credo che non cammini neanche in maniera indipendente, ma bello anche tosto, perché si vede che sotto questo bel piumino, questo monclerone, c'è un bel fisicato, anzi con una posa quasi da duro. E niente, è assolutamente. E poi, adesso io non so se qualcuno ci sia anche cascato, ma ovviamente come le ultime creazioni delle eiaio generative, è piuttosto realistico, per me è ancora nell'uncanny valley, e quindi mi sembra, oltre che appunto anche se togli il "so che il Papa non cammina più" e che non ha il fisicozzo di The Rock, forse il Papa che autografa la Ferrari Bianca, quello probabilmente si percepisce la falsità, ma il Papa con questo vestito bianco papale con tanto di cintura, cioè la classica cintura da Papa, però estremamente visibile, riconoscibile, del marchio sponsorizzato, sembra essere talmente realistico. Il motivo per cui l'abbiamo messo in trasmissione è che c'è stata una reazione molto forte, perché molti hanno percepito com'è possibilmente vera, nel senso che finora tutte le immagini deepfake comunque hanno dato l'idea che probabilmente erano esagerate o non volevano portare a una reazione di massa in questo modo, questa immagine è probabilmente una delle prime che ha colpito e scandalizzato, quindi è la prima disinformazione che è andata veramente a segno, perché io ne ho visti dei commenti che non mi sembravano delle reazioni giocose, ma quanto del reale sdegno. - Più che disinformazione in senso stretto, che un po' fa il paio con l'altra cosa che abbiamo comunque insieme osservato, che è quell'altra sull'arresto di Donald Trump, secondo me più che una reazione di sdegno come se davvero la cosa fosse percepita come vera, scusate la ripetizione, è piuttosto l'accorgersi dell'estrema qualità a cui si è arrivati. Queste immagini hanno portato anche chi magari non ha mai giocato con McGiorny o Equivalenti a toccare con mano che livello di realismo e di creatività in questo finto realismo si riesce a raggiungere. E' questo il tema. Piuttosto che avere davvero diciamo "Ah, un milione di persone hanno capito che quello era veramente il papa". Questo mi sembra meno possibile, però un milione di persone hanno detto "Caspita!" - Potrebbe essere vero. - Una cosa meno spinta all'estremo, perché appunto come dicevamo sono situazioni davvero un pochino estreme. Se costruisci un'immagine di Massimo De Santo che esce da una banca con un sacco pieno di bigliettoni forse ci cascano. - Max, già se esci con un sacco di dollaro da una banca italiana non è che ci stiamo a credere molto. - Quelli sono i soldi delle donazioni di digitalia. - Perché dollaro? - Euro, euro. - Tipo Pantabassotti. - Un sacco pieno di euro. - Esatto. - Poi per carità fino all'altro ieri si poteva tranquillamente fare un fotomontaggio in cui si toglieva la testa di un modello e gli si metteva la testa del papa e onestamente usciva anche meglio perché poi vai a guardare ovviamente qual è il primo test per le intelligenze artificiali generative e la mano, infatti la mano destra. Ha qualche difficoltà, quella sinistra può essere ancora ancora accettabile però quella di destra ha un po' di difficoltà. Comunque il punto qual è? Che appunto, come dire, diventa un "cassionary tale" questa storia. Le intelligenze artificiali stanno diventando estremamente precise e sono estremamente facili da usare e tant'è che poi un altro tentativo che è stato fatto, un altro esperimento che è stato fatto assolutamente, come dire, nelle sue intenzioni non malevolo, non maligno perché è arrivato dal direttore del sito di inchiesta. Anche quelle sono parole che non ho mai pronunciato ma solo letto quindi non so come si pronunci. Bellingcat, Bellingcat, non lo so. Comunque è un sito super famoso di giornalismo d'inchiesta nato sul digitale. Il direttore ha provato a dire "ok, facciamo questo, basta sforzi di immaginazione" Trump ha detto che verrà arrestato quando era mandato. Vediamo che succede. E quindi ha generato delle foto che per quanto siano, hanno comunque quell'estetica dell'intelligenza artificiale dove appunto se hai un occhio riesci a capire che c'è qualcosa di strano però forse sono ancora a me, mi hanno impressionato ancora di più di quelle del Papa anche per la complessità delle immagini stesse. Sì, perché c'era anche il momento storico. Trump dichiara "mi arresteranno" come dire, un'uscita curiosa che poi sappiamo che sui suoi follower, sul suo social network rischia poi di produrre delle reazioni e l'abbiamo visto anche in passato come le sue parole portino a dei risultati nel mondo reale. Questo tipo di foto per quanto non generate da lui un con quell'intento magari di auto-scagionarsi eccetera, ma mi chiedo come sia stata vista veramente da una certa parte dell'opinione pubblica americana. Comunque sono distrattamente impressionanti, cioè comunque vedere lui che viene escortato dalla polizia, ma anche il momento in cui Vesutti Arancione firma i documenti con dietro tutte le persone che lo guardano è credibile. C'è tutta la storia. Non sono io in galera che non mi vuole nessuno. È l'ex Presidente degli Stati Uniti, quindi con tutta un'enormità di persone dietro. Sì, è un po'. Esatto, e ancora di più si ha fatto anche le immagini sullo. sapete che nei tribunali americani non possono entrare i giornalisti con le macchine fotografiche ed è per questo che ci sono degli sketch artist che fanno i disegnetti che poi finiscono sui giornali perché appunto non possono entrare macchine fotografiche. Nel thread ha generato anche gli sketch delle inchieste, del processo, nonché poi le reazioni dei figli di Trump, della figlia di Trump, di Melania Trump. Insomma veramente tutta la storia di Trump arrestato fino al Vestito Arancione che gioca a basket che fa i saluti. Se ci avete creduto mi spiace tanto dirvelo, ma non è andata così. No, ma la cosa più interessante, immagina un futuro in cui per una serie di catastrofi. oppure non c'è bisogno delle catastrofi no, fra duemila anni a un certo punto si accede ad un archivio perché tutto il resto si è perso e in questo archivio ci sta questo thread simulato e tutti riporteranno sui libri di storia del 4020 che il 25 marzo l'ex presidente degli Stati Uniti è stato arrestato. Prima di continuare con qualche numero perché abbiamo i numeri su come sta andando Twitter e come sta andando Mastro non sono molto curiosi, ne parleremo. Vogliamo prima ringraziare il nostro sponsor per oggi che è Active Power, il rivenditore ufficiale italiano di Active Campaign, piattaforma di mail marketing automation. Dovete gestire campagne di marketing o comunicazione online, ci sono ben pochi sistemi che possono rivaleggiare con Active Campaign. Qualsiasi siano le vostre esigenze di marketing online. Active Campaign vi mette davanti un editor di mail avanzato e con la semplicità del drag and drop vi permette di realizzare campagne moderne ed eleganti. Dopodiché con Active Campaign automatizzate tutto, potete inviare una mail all'iscrizione del vostro sito internet, potete inviare una mail nella data del compleanno del vostro cliente, potete inviare una newsletter a tutti i contatti e infine potete collegare il tutto con la piattaforma advertising di Facebook. Questi sono esempi semplici ma la potenza della piattaforma e la sua automazione spinta che vi permette di creare funnel anche molto complessi, tipo inviare email in base alle pagine visitate dagli utenti oppure inviarli in base alle azioni fatte o non fatte dagli utenti stessi. E poi potete analizzare i risultati generando report esaustivi di ogni tipo. 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Un altro elemento di cui non vi ho mai parlato, Active Campaign integra un sistema CRM per la gestione delle trattative commerciali, utile per il libero professionista che di solito si perde fra mille richieste di clienti e qui invece può gestire tutto tramite la piattaforma anche con l'app dedicata per smartphone con task, avvisi e promemorie. E se si hanno diversi agenti o venditori possiamo dare a ognuno di loro un accesso in modo che ognuno segua le proprie trattative mentre il responsabile può accedere a un pannello di statistiche avanzate dove vede i tasti di conversione degli agenti, i task non finiti e magari identificare problematiche nell'iter delle trattative. Insomma Active Power è molto di più di un sistema di gestione marketing, è un vero e proprio metodo che vi permette e vi insegna le migliori strategie di marketing per generare clienti fedelizzati. Vai su ActivePowered. om e scopri un mondo migliore per fare marketing online. Grazie ad Active Powered per aver sponsorizzato questa puntata di Digitalia. Numeri, numeri, numeri! Allora, Twitter Blue sono uscite delle indiscrezioni che dicono quanto guadagna al mese dalle sottoscrizioni. Non tantissimo. Aspetta, aspetta, 11 milioni di dollari. Quant'è che spendeva Elone? Beh per me non sarebbero male però. Dipende, come al solito dipende come lo guardi, è una ricerca che viene da Sensor Tower che è un'agenzia che ha provato a misurare le revenue di Twitter Blue che vengono però, attenzione, soltanto dalla parte degli App Store, se non ricordo male. Quindi comunque manca la parte di chi ha comprato l'abbonamento tramite il sito dove tra l'altro costa anche un pedone. Quindi dici in realtà stanno facendo faville? No, beh oddio, da qui a fare faville no, anche perché stiamo parlando di una misurazione fatta a letteralmente poche settimane dal lancio negli Stati Uniti del programma e a pochi giorni dal lancio globale, oramai credo che sia global o qualcosa del genere, in Italia è anche arrivato qualche giorno fa. Quindi, come dire, se sono bravi questo numero può crescere, se non sono bravi attenzione perché può anche essere come dire l'hype del momento e questo numero può andare anche più basso, anche perché sempre nel report c'è scritto che buona parte di questi di questi introiti vengono da sottoscrizioni mensili e quindi insomma sappiamo come può essere volatile. Giustamente si parla di un centinaio di euro di investimento all'anno e prima di farlo, soprattutto in questo momento in cui si chiacchiera molto di Twitter, probabilmente l'utente medio sta a guardare, anche l'utente professionale. Tra l'altro ho visto, non abbiamo riportato nei vari link, ma pare che dal primo di aprile, data curiosa perlomeno, scherzo di aprile anticipato, temo di no, gli utenti che hanno il famoso Twitter blu verificato, perché c'è chi ha verificato gratis, chi ha quello che paga, dovranno anche loro pagare, se no vengono cancellati. Esatto, sono comunque per carità 11 milioni che Twitter non faceva prima. E quanta pubblicità hanno perso? Tornando alla domanda iniziale, rispetto a una gestione della pubblicità, degli introiti della pubblicità, fino a questo momento anche lì ci sono stati report che sono andati in una direzione e altri che sono andati in un'altra, però quantomeno ballerina, ripeto, secondo me dobbiamo ancora lì domandarci non tanto se sono stati 11 milioni, se sono 11 milioni sono tanti o sono pochi, ma quelli che sono tanti o sono pochi sono i miliardi che Elone da Marte ha deciso di pagare per Twitter, facendo forse una sovrastima delle potenzialità. Mentre Twitter festeggia i suoi 11 milioni al mese di dollari di introiti, qualche altro, la social network, festeggia il 10 milionesimo, ormai qualche decina di giorni fa, se non mi sbaglio, utente, stiamo parlando di Mastodon, che ha un utente Mastodon User Account che fa quello, cioè traccia statistiche, eccetera, e che ha pubblicato il superamento dei 10 milioni di account. Sono numeri piccoli, perché comunque di Twitter quanti erano? 250 milioni? 200 milioni errore senza errori, di cui quanti botte non lo sappiamo. Esatto, di cui 240 milioni di botte abbiamo pareggiato. Sono numeri ancora molto piccoli, ma colpisce comunque vedere che Mastodon fino a sei mesi, un anno fa, era qualcosa di cui forse avevamo citato, qualche cosa su digitale, il fai diverso, eccetera, ma di fatto non c'era grande movimento. Adesso invece cresce, cresce, continua a crescere, appunto dice 1. 00 account in un'ora. Bene, io non è sento, non sono che contento, e non sono che contento di vedere che nonostante la crescita forte, c'è comunque uno zoccolo duro che continua ad usare queste piattaforme e questo zoccolo duro è sempre più grande. Ok, non ci sono 250 milioni di persone, non ci sono 10 milioni di persone, però oggi quelle relativamente poche che ci sono, lo usano, ci sono, dal grafico è interessante vedere che ci sono 4. 00 istanze censite, anche perché anche il numero di prima non è facile, finché hai un server solo, fai un count distinct del database, è facile, però quando hai 4. 00 istanze, insomma non sono numeri di facili da mettere insieme e da verificare. Quindi speriamo che le cose non vadano che meglio. Tu sei contento soprattutto per l'offerta diversa, per la comparsa di un player nuovo in quello che sembrava un mondo molto chiuso, su pochissimi social ormai predominanti. La comparsa di 4. 00 player nuovi, e questa è la parte che ci emoziona probabilmente, il fatto che siano tante istanze, tante realtà, per l'appunto, diverse, ma che contemporaneamente ci permettono tutti quanti di comunicare. Un po' un "vvv" dei primi tempi, però va bene, abbiamo già parlato a lungo, quindi non mi dilungherei tanto. Se non abbiamo altro da dire sull'argomento, invece probabilmente qualcosina potremmo dire sull'alt progetto di Elon Tesla. Pare che un articolo di Jalopnik fa un'analisi abbastanza dettagliata di quello che possiamo riassumere con le macchine, le Tesla anzi, che guidano da sole, non arriveranno molto presto. È una cosa che avevamo detto, credo, già un annetto e mezzo fa, perché la guida autonoma in condizioni reali, anzi credo che ci sia stato un periodo in cui c'è stato un dibattito molto vivace su questo, che poi si è un po' smorzato, ma effettivamente il problema è sempre quello, il passaggio in un ambito reale del self-driving non è legato soltanto alla capacità della casa specifica costruttrice di realizzare la sua macchina con l'intelligenza artificiale migliore del mondo. È anche un problema di infrastruttura, è un problema di come è costruito tutto il sistema di guida. Il mondo reale. Il mondo reale è molto più, come era quel fatto che ci sono molto più cose in terra e in cielo che in tutta la sua filosofia, e qui ci sono più cose in terra e in cielo che in tutti i tuoi modelli neuronali. Diciamo che è un po' sulle strade della Silicon Valley. Secondo me è possibile andare nella direzione delle auto a guida autonoma se fai un investimento complessivo come società, se riconosci che c'è un qualche tipo di valore aggiunto nel fatto che diminuiscono gli incidenti, ottimizzi per cui la cosa di fare un investimento di infrastruttura. Probabilmente la parola investimento c'entra tanto in questo argomento perché qua non si parla delle auto in generale ma in particolare delle Tesla perché di fatto questo articolo a sua volta parte da una storia del Washington Post che ha proprio analizzato tutti gli scorciatoie, i corner scat che l'azienda Elon Musk avrebbe preso per cercare di portare le sue macchine in guida autonoma. La prima e probabilmente una delle più importanti da questo punto di vista è la scelta di utilizzare solamente la vista come meccanismo di controllo cioè di mimare l'intelligenza, un'esperienza quasi umana quindi tante telecamere, analisi delle immagini ma evitare il LIDAR, il radar quegli strumenti che avrebbero potuto permettere di vedere anche attraverso gli angoli attraverso altri veicoli, farsi un'idea un po' più precisa e soprattutto un po' più digitale del mondo. Chiaramente Tesla ha già venduto un sacco di macchine senza la tecnologia che potrebbe che invece molte altre case hanno fatto ha venduto a caro prezzo anche il meccanismo della guida autonoma per cui non mi aspetto molto velocemente, infatti non sta arrivando un cambio di strategia da questo punto di vista. Può essere che ci sia stata una perdita di opportunità ai tempi? Sì, anche perché poi l'articolo accusa direttamente Elon Musk di aver frenato su questo tipo di tecnologia nel senso che puoi per tenere bassi i costi e quindi cercare di allargare poi di conseguenza la capacità più produttiva nel più breve tempo possibile però pare che sia stato lui a dire esplicitamente "No ragazzi, il radar no" quando appunto la tecnologia visiva era più economica, era più di facile implementazione mentre invece poi mi sembra di capire che poi buona parte dei concorrenti in realtà poi stanno andando invece anche in quella direzione. Ma da un punto innanzitutto l'osservazione che mi sentirei di fare è che forse per tutta una serie di circostanze è diventato anche meno interessante o meno indispensabile avere questi servizi, questa potenzialità della guida autonoma per vendere la macchina elettrica con l'idea di Elon Musk. Quindi questo può aver guidato. Certo, oggi l'elettrico mostra. Oggi l'elettrico attira in sé e sentivo uno dei commenti che rispetto a quello che è successo nel mondo in questi anni, in quest'ultimo anno in particolare, la vicenda della guerra il posizionamento della Cina su cui poi il discorso è piuttosto complicato però banalmente insomma almeno in Europa c'è stata una grande accelerazione verso il discorso delle energie rinnovabili e anche del rinnovo del parco macchine verso l'elettrico, quindi prima osservazione. La seconda osservazione che volevo fare rispetto al discorso della scelta delle tecnologie è che effettivamente se uno ci pensa un attimo è una posizione che se non motivata da altro un po' sciocca, l'altro può essere la scelta economica ovviamente così come potrebbe essere l'osservazione che facevo prima, perché è un po' sciocco che avendo a disposizione una sensoristica che ti può costruire un'immagine del mondo più accurata, più dettagliata e non direttamente corrispondente alle tecniche che usiamo noi esseri umani con il discorso della vista, perché non usarla? C'è il Lidar, perché non usarlo? Se non per osservazioni che sono appunto non spinte dall'obiettivo finale ma piuttosto calate all'interno di questo discorso economico ovvero di motivazioni. Forse anche provare a pensare, questa è una questione che si allarga, quello delle auto-auto che la tecnologia debba necessariamente mimare l'esperienza umana cioè noi guidiamo guardando davanti a noi con gli occhi quindi una macchina che guarda davanti a sé con una telecamera anzi due telecamere per avere il 3D è sufficiente a ricreare la stessa esperienza secondo me è proprio un punto di partenza che mal si colloca nel mondo digitale cioè abbiamo altri strumenti, se noi umani avessimo il Lidar ma saremmo ben felici di utilizzarlo, i pipistrelli si muovono con un radar con il sonar per cui riescono a vedere al buio noi magari chissà. Certo così non sbatti il pollicione la notte quando devi andare in bagno contro il letto esatto magari fosse il pollicione io ci sbatto sempre il cilindro è il mignolino tipicamente perché il pollicione non fa male dai a parte le unghie però esatto a netto di quello che sbattiamo contro il comodino che è sempre lì pronto a beccarci in qualsiasi momento non so probabilmente è stato quello l'errore vediamo anche lì è un errore che vedo poi riproporsi spesso vediamo questo stupido dove vuole arrivare, ecco questo è un po' il senso questo stupido sono io Elon no no non mi permetterei mai così sai lo stupido così cosmico vediamo dove vuole arrivare però nel frattempo Tesla ha detto ok visto che l'auto auto non funzionano prendiamo il progetto del Airpad come si chiamava Airmat il ricaricatore di Apple che non è mai uscito e facciamolo uno noi e vendiamolo a caro prezzo e l'hanno fatto e quindi e facciamolo bello però grosso facciamolo come il Cybertruck in Alcantara penso che ci sia nulla da dire 300 dollari se volete un bel soprammobile da mettere sul comodino che vi carica però tutti i dispositivi ed è bello pesa un chilo avete 300 euro da spendere la Tesla insieme a un'azienda che fa questo ha lanciato questo prodotto non ci potete caricare la macchina quindi anche se lo mettete l'ha lanciato davvero insomma esiste si può comprare non lancia fiamme non lancia fiamme però è un'esperienza che abbiamo fatto allora ci potete raccontare cosa ne pensate anche voi di quello di cui parliamo sia in diretta su Twitch o su Youtube o direttamente sul nostro canale Slack www. igitalia. m/slack il lunedì sera mentre registriamo o tutta la settimana su Twitter siamo @digitaliafm su Mastodon siamo digitaliafm@mastodon. om trovate poi anche me e Michele su Mastodon con i nostri nomi e cognomi e me e Michele e il prof su Twitter ormai i nostri dongo li conoscete in caso sono @mdsolio @michisx @michele con due K e due X alla fine e @massimodesanto quello più facile, più comodo da riuscire a cercare il nostro prof quindi scriveteci e magari convincete anche qualche vostro amico a conoscere Digitalia se ancora non ha avuto modo di ascoltarla cambiamo argomento pare che sia trapelata anzi sia stata fatta una demo del famoso headset di realtà aumentata realtà mista di Apple agli executive, ai dirigenti principali in quel di Cupertino articolo che. qualcuno è sopravvissuto qualcuno è sopravvissuto in realtà pare non capisco questi articoli se vogliono cercare di abbassare la sticella ai minimi storici per far sì che quando arriverà veramente questo prodotto tu dicano "va beh, non è così male" ma se vedete tutte le recensioni che sono state fatte di questo incontro pare che sia un qualcosa di estremamente scomodo a tenere con una batteria pesantissima che va cambiata spesso non c'è nulla da fare, non ci sono applicazioni utili contenuti multimediali ma pochi boh, e costa tanto appunto, alla fine non è sopravvissuto di nessuno però lo vorrebbero far uscire, pare, a giugno sembrerebbe al dab dab un po' ottimisti diciamo e vabbè, rispetto all'Apple Car che è l'altro rotto fantasma di cui si parla da anni diciamo che questo a livello di leak ha superato, si crede che è la sticella dell'Apple Car ma anche quel livello che ci può lasciar dire con una certa fiducia che davvero forse a breve vedremo qualcosa prima o poi uscirà esatto, e magari verrà appunto svelata la sorpresa di a cosa pare essere la domanda a cui probabilmente hanno detto "da qua a giugno voi executive trovate la risposta a questa domanda" e mi è sembrato proprio un voler come dire, azzerare le aspettative tipicamente i leak di nuovi prodotti o comunque anche di aggiornamenti dei prodotti di Apple puntano a dire "c'ha la telecamera più bella" "c'ha la batteria più grossa" la migliore esperienza di sempre esatto, il miglior leak di sempre ma in questo caso non mi è sembrata una cosa di questo tipo quindi tu dici una specie di leak preparatorio ragazzi, forse lo facciamo riuscire però non vi aspettate niente ma sì, una cosetta, 3 mila dollari ma per il resto, ma sì dai lo compri, lo tieni nel cassetto quello famoso di Franco dove c'ha tutti i suoi gingilli chissà se esiste veramente un mistero, lo scopriremo prima o poi nella vita mi pare di averlo intravisto una volta leggende metropolitane mentre potremmo consultarlo con questo headset in realtà mista che ci fa vedere sia quello che è vero che quello che è simulato benissimo, mentre chi di voi ha seguito quello che è successo quando il CEO di TikTok è andato a parlare è stato chiamato a deporre al congresso degli Stati Uniti chiaramente a proposito di TikTok e del suo ruolo in quello che può essere la realtà americana chi vuole raccontarci com'è andata questa? Allora dai, vado io allora, Shoo Shoo stai facendo tipo l'uomo ragno che lancia le ragnatele o è il nome di qualcuno? Shoo Shoo invece no, è il nome e cognome del quarantenne CEO di TikTok che è stato letteralmente arrostito da membri del congresso degli Stati Uniti per 5 ore giovedì scorso insomma c'era l'audienza relativa a tutto il discorso di TikTok e c'è stato veramente un susseguirsi di parlamentari, congressman americani che gliene hanno dette veramente di ogni ed è stato abbassato poi come dire, lui non ha fatto anche onestamente voi per una cultura anche magari un po' diversa non ha fatto tutto neanche questo sforzo se vuoi, di cercare di controbattere anche perché ripeto era praticamente un plotone di esecuzione lui si era preparato bene per arrivare al congresso e dire noi non c'entriamo niente col governo cinese quando appena prima, poco prima il ministro del commercio se non mi sbaglio cinese ha scritto "è un oltraggio questa cosa" non l'ha aiutato insomma ha fatto un rigore a porta vuota direttamente questa non è stata positiva e niente, poi è stato appunto questo punchball c'è stato, cosa che succede veramente mai sia da parte dei repubblicani ma sia anche da parte dei democratici quindi assolutamente un plotone di esecuzione bipartisan uno delle poche che ha preso le sue cioè neanche le sue difese ma comunque ha detto attenzione a bannare TikTok e io sì, Alexandro Casiocortes che poi su TikTok stesso ha un attimino preso una posizione un po' diversa però ecco il punto era quello voi siete dei cinesi voi date i dati al partito comunista cinese non abbiamo garanzie garanzie che voi non lo facciate insomma non c'era veramente molto da dire lui ha provato a controbattere dicendo che stanno portando avanti quella famosa iniziativa di cui abbiamo parlato un po' di anni fa esatto, Progetto Texas di portare i database nel territorio americano di metterli su piattaforma Oracle di mettere poi dei cani da guardia di Oracle che facciano degli audit per assicurarsi che i dati appunto non escano dai database però ecco diciamo che ha avuto poco successo c'è da dire che ovviamente e lui ha provato a dirlo ragazzi guardate che noi non è che ci siamo comportati finora in maniera tanto diversa da quello che fanno le aziende le aziende americane, social network americani anzi ha giocato la carta "eh ma guardate Facebook" perché ad un certo punto gli hanno chiesto se i dati venissero usciti venissero utilizzati vabbè che voi con Facebook e Cambridge Analytica dovete star zitti insomma gliel'ha proprio lanciata beh il punto è veramente questo per il resto come dire il punto vero è che è chiaro che in questo mondo con questa tipologia di applicazioni col concetto stesso di social network tu stai dando fiducia comunque a chi gestisce questa cosa e dopo di che voglio dire appunto abbiamo avuto ampia riprova che ci sono diversi tipi di usi fraudolenti che puoi fare l'osservazione è il punto esattamente che tipo di fiducia puoi dare all'uno piuttosto che all'altro secondo me dal nostro punto di vista europeo insomma non è che ci sta questa enorme differenza in termini del rischio che puoi correre sono rischi differenti e con l'osservazione che uno può fare tu stai dando i dati ad una potenza che è governata sostanzialmente da un sistema dittatoriale e dall'altro lato stai dando i dati a una potenza che è governata dal capitalismo americano che conosciamo nel bene e nel male c'è un interrogativo profondo molto forte beh forse questa audition al congresso appunto è più un gioco politico lo chiudono davvero è più un gioco tra le suddette potenze che dicono attenzione sappiamo che tu sai e via è stata assolutamente una pantomima politica più che sostanziale perché non cambierà niente si sta andando in quella direzione è possibile che davvero in una cabannata tiktok ci sono pareri contrastanti è possibile è una guerra fredda quando è stato eletto Trump diciamoci la verità era la prima mission Biden comunque non si è spostato di tanto Biden la mette molto anche che è l'altro tema di cui si è parlato durante l'udienza sul discorso di come poi gli algoritmi e i contenuti vadano a contribuire al malessere soprattutto dei giovani degli adolescenti ha detto è un problema per tutti noi facciamo quello che possiamo fare però insomma Biden stesso se non sbaglio all'ultimo State of the Union l'ha detto esplicitamente e poi parleremo di quello che è successo nello Utah Giusto per chiudere comunque questa situazione anche perché poi vedremo adesso c'è stata la deposizione al congresso poi la politica americana sicuramente si muoverà già c'è anche un sottobosco di comunità tech che chiaramente fa notare come ci serva un po' più di libertà da questo punto di vista e sia contrario a questa predisposizione questa imposizione che potrebbe o meno arrivare dal governo centrale americano prima di chiudere giusto la classica nota è bellissimo alcuni articoli dicono non è una deposizione al congresso se non arriva la domanda stupida di un qualche senatore che non capisce assolutamente niente in questo caso quella giudicata tale era un congressman che ha detto "ma l'applicazione può accedere al wifi di casa?" e il tizio dice "se sei attaccato al wifi a casa sei attaccato al wifi di casa" Sarei veramente ecco, è una scena surreale che riesco a immaginare di fare una simile audition in Italia Nel nostro Parlamento sarei veramente curioso di vedere che succede che tipo di domanda farebbero i nostri parlamentari Va bene, allora io direi che passiamo un momento al momento più importante della puntata, ovvero i produttori esecutivi [Musica] I produttori esecutivi sono il nostro modello di business e di sussistenza distribuiamo digitali a gratis e siccome lavoriamo sodo chiediamo una retribuzione un obolo in cambio, decidete voi quanto, decidete voi l'entità ma fatelo, Paypal, Satispay Bitcoin, Bonifico Satoshi tramite il Value4Value sono tutti sistemi presenti sul sito di Cittadinapunto. m noi in cambio continuiamo a lavorare per voi e come bonus vi ringraziamo nelle note da puntata in diretta Max, che ne dici, sei pronto per farci questo giro di ringraziamenti anche questa settimana? Sempre pronto, sempre pronto organizziamoci, allora c'è una prima zona dedicata ai nostri streamer Value4Value che questa puntata sono Capitan Arloc e Nicola Gabriele D Fantastico, grazie a tutti Quando faccio la pausa dovete dire grazie ok ormai siamo pronti per la zona invece dei Perpetual Executive Producers che è sempre un po' ingannevole perché dato il fatto delle settimane che si sommano a volte lo stesso Perpetual Executive Producer compare due volte in una puntata e quindi è saltato alla precedente in questo caso abbiamo donazioni singole da un euro di Manuel Zavatta e Davide Tinti e ben due donazioni singole da 2,01 centesimi di euro di Nicola Gabriele D Grazie, grazie a tutti Donazione singola semplice di Luca Cipollone da un euro accompagnata da quella da due euro di Alex Pagnotta e da tre euro, vedete, crescendo da Edoardo Zini Donazioni ricorrenti da tre euro al mese di Alberto Cuffaro, Andrea Bottaro Fabio Fillisetti Paola Bellini Valerio Bendotti, Giuseppe Marino Matteo Sandri, Giulio Magnifico Mattia Lanzoni Luca Di Stefano e Paola Daniele Grazie a tutti Donazione singola da 3,21 centesimi di euro di Davide Bella Donazioni ricorrenti da 5 euro al mese di Carlotta Cubeddu, Enrico De Anna Alessandro Lago, Massimo Pollastri Antonio Manna, Roberto Basile Flavio Castro Paolo Massignan Edoardo "Volpi" Kellerman Antonio Gargiulo Dardi Massimiliano e Douglas Whitey Miticissimi Donazione singola che richiamo la puntata precedente con 6,66 centesimi di euro di Nicola A Penso che Nicola volesse farla la puntata scorsa questa donazione Va bene uguale E' per questo che oggi mancava il Doc di nuovo Hai capito per sottolineare questa cosa Donazione ricorrente da 10 euro al mese che inaugura la zona Grandi Produttori di Marcello Marignano e poi di Fabrizio Mene Grazie, grazie mille grazie a tutti, veramente vi ringraziamo di cuore mi raccomando su Digitalia trovate tutte le indicazioni fate quello che volete fatelo, noi lavoriamo per voi siamo qua tutti lunedì sera pronti per raccontarvi la notizia, quella digitale all'italiana Eravamo tutti fomentati per lo Utah Che è successo in Utah? Nello Utah tra l'altro con una precisione quasi mentre il CEO di TikTok era lì a testimoniare, si difendeva con una precisione abbastanza da far pensare, il governatore Spencer J. Cox republicano ha convocato una cerimonia una conferenza stampa per firmare una legge quasi a dire, si voi a Washington bla bla bla siete lì che parlate noi qua invece facciamo agiamo, esatto Cosa dice questa legge? In pratica si occupa di andare a normare da parte dello stato dell'Utah l'utilizzo che i giovani sotto i 18 anni quindi i minorenni possono o non possono fare dei social media e quello che è l'intervento che i genitori possono fare su questi stessi account quindi la prima cosa è che non ci si potrà iscrivere ai social media a meno di aver superato, a meno di avere se sei minorenne, a meno di avere il consenso esplicito da parte di un genitore o un guardiano L'utilizzo stesso di questi social media di default viene bloccato tra le 10 e mezza della sera e le 6 e mezza a meno che lo stesso genitore non lo permetta esplicitamente questi genitori che poi possono andare a guardare dentro l'account del figlio anche nei messaggi e quindi andare a vedere quello che è la parte non pubblica degli account questa è una legge che è stata firmata quindi poi è possibile che vengano fatti dei ricorsi però oggi ecco questa è un po' la situazione Già sentito in maniera simile forse un po' meno estesa ma comunque una certa sorta di protezione alla creazione di account già in California e comunque è un argomento di cui si è parlato spesso anche in Europa ci sono comunque limiti all'età non è alla maggiorità ma ci sono dei limiti che di fatto sono spesso superati quindi chi avrà l'onere del controllo da questo punto di vista perché effettivamente negli articoli si parla di l'applicazione dovrà implementare i meccanismi di controllo dell'età però non è chiaro se questo è effettivamente un obbligo di legge o semplicemente sia vietato e quindi ci voglia un'autodichiarazione cosa che abbiamo visto poi anche negli account Whatsapp, Facebook dei nostri tempi dei nostri giorni che non è mai stato bloccato "Quanti anni hai?" certo che ci rivolgo esatto, tutti nati il primo gennaio del 1900 e qui secondo me ci sono due temi, il primo appunto è quello tecnico che dicevi tu è facile poi da una parte anche solo individuare quali sono le piattaforme che devono essere soggette a questo obbligo se io apro un forum online devo andare a controllare la carta d'identità dei ragazzi americani che era un bel dato che la Cina non aveva ancora esatto come fai a implementarlo all'estero quindi sicuramente tanti temi di cui abbiamo già parlato su Digitalia relativamente a questo tipo di iniziative. L'altro tema secondo me è anche quello un po' più se volete filosofico, nel senso qui lo Stato va quasi a equiparare i social network, quasi all'alcol e alle sigarette siamo proprio a giusto uno step prima quelle, come dire, se sei minorenne non le puoi proprio toccare in teoria. Mentre le armi nell'aiuta, qualcuno sa come funzionano le armi nell'aiuta? Esatto, mentre adesso non so nell'aiuta. Papà mi sblocchi mi sblocchi la carabina? No, mi sblocchi il TikTok con una carabina in mano esatto, anche e quindi diventa una legge molto ma molto dura tu parlavi di quella della California però quella della California è comunque è molto più lasca ti permette, come dire, richiede al social network di mettere le impostazioni della privacy più restrittive possibile per i minorenni che non vuol dire che i genitori possono andarci a guardare nei messaggi anche perché è tutto bello però, e per carità nessuno dice che i social media siano solo belli ma possono secondo me, in alcuni casi comunque anche, come dire, fare del bene ai ragazzi, soprattutto poi quelli, faccio un po' l'avvocato del diavolo, però quelli magari le persone in situazioni le ragazze in situazioni più disagiate possono comunque trovare in alcuni casi una comunità all'interno del social stiamo parlando immagino di minoranze identitarie, quindi persone che magari ma qualsiasi cosa si riferisce anche a un fatto che può esserci una situazione di famiglia oppressiva figurati effettivamente una di quelle tematiche su cui probabilmente si potrà parlare per decenni senza trovare una soluzione perfetta perché devi equilibrare degli aspetti che sono tutti validi perché da un lato esiste e credo, io sono personalmente molto d'accordo sul fatto che durante la formazione e durante il periodo di sviluppo adolescenziale in particolare l'accompagnamento sano da parte della famiglia nei confronti della persona che cresce è un obbligo e nello stesso tempo è una salvaguardia e questo è un aspetto dall'altro lato è altrettanto evidente che questo aspetto può essere abusato anche banalmente senza pensare appunto a chissà che cosa però ci possono essere famiglie oppressive ci possono e ci può essere un'ingerenza che di fatto schiaccia la personalità del ragazzo e così via e poi si mette fuori, al di là delle tecnologie senza proprio mettere in mezzo qual è lo strumento con il quale si fanno le cose, già questa tematica di per sé non è che c'è una soluzione perfetta è affidata a un consenso sociale, normato e soprattutto è affidata alla pratica della vita quotidiana della famiglia e delle persone. - Della famiglia, probabilmente della salute e della legge so che adesso nelle scuole si sta parlando tanto soprattutto primarie e secondarie di primo grado, di come gestire l'accesso a telefoni siti, app eccetera e la risposta alla fine più di buonsenso, forse quella meno legalosa ma come dire da genitore è quella di cercare di fare gruppo con gli altri genitori cioè trovare a livello di comunità di persone quello che è la soluzione chiaramente questo funziona quando si è in una situazione di comunità molto positiva, propositiva, nel quale si riesce a posticipare l'accesso a certi strumenti in altre situazioni può essere impossibile e lì chiaramente diventa molto complicato, però che sia necessaria una legge così restrittiva non lo so mi sembra. - Ma necessaria la legge è sempre un riflesso di una realtà sociale di un certo tipo perché immagino che se viene fuori una legge così vuol dire che le persone che rappresentano dei nostri sistemi che sono state democraticamente elette a rappresentare la popolazione raccolgono una spinta in quella direzione non penso non immagino che ci sia il contrario che ci sia qualcosa che è riposta dall'alto, quindi la domanda va fatta rispetto appunto a che tipo di risposta quella società dà a un fenomeno effettivamente nuovo il vero problema che poi è la tematica di fondo di tutta la nostra di tutto il nostro anche impegno a diffondere la conoscenza di quelle che sono le caratteristiche delle tecnologie digitali, quelle che sono le potenzialità e di quelle che sono i rischi, il vero problema è proprio questo siamo di fronte a una nuova tecnologia che sconvolge un certo modo di relazionarci tra di noi, che lo modifica sia nel bene che nel male come sempre dipende poi da come saremo capaci noi come società nel suo complesso di reagire a queste cose e di costruire una direzione positiva purtroppo sono un po' tutti esperimenti in un senso. - Finistiamo osservare quello che accade nell'OIUTA e pensiamo e analizziamolo prima di importarlo - Io ho un figlio minorenne nell'OIUTA poverino, adesso gli dovrò dare scherzo, mio figlio è maggiorenne, però manca farla apposta io ho un figlio nell'OIUTA che lavora sull'Tlax City, sono curioso della prossima volta che ci vediamo, ci vediamo telematicamente e mo ci vuole e quindi gli chiederò che cosa se ne dice, è interessante anche capire se tra la gente tra i non addetti ai lavori, questa cosa è passata oppure è una notizia ancora un po' di nicchia su questo sono curioso - Infatti a me mi fanno morire gli americani che da una parte appena - Dici ben sei bambini - . ove fare i controlli psicologici prima di dare "detto vagano" come dicevano in South Park e poi mentre invece sui ragazzini si può fare la qualunque cosa - E tanto non votano ancora e quando voteranno sarà un problema di qualcun altro è un'ora e venti quasi di trasmissione siamo riusciti finora a non parlarne ma secondo me almeno citarlo è il personaggio - Un minuto di intelligenza artificiale, come si fa se no? - Un personaggio della settimana El Bardo, fra l'altro controllato nessuno ne parla così, quindi è il nostro modo di chiamarlo è uscito El Bardo Bard è uscita in preview per pochi eletti che abitano in UK, US o nell'Oiuta per l'appunto e hanno dei genitori permissivi però Google ha rilasciato El Bardo a un pubblico un po' più ampio avete avuto modo, non vi chiedo se di provarlo in quanto italiani chiaramente - Non eravamo nel pubblico - Ma vi chiedo se avete avuto modo di guardarne invece qualche cosa e di riassumere qualcosa c'è di interessante io partirei dalla prima schedina che hai messo tu Michele, perché è un capolavoro - La prima domanda che mi ha fatto andare - Esatto, c'è questo account di Google su Twitter che tiene un po' traccia dei prodotti uccisi dai Google che adesso non ho davanti la schedina - Killed by Google - Esatto, @KilledByGoogle - Killed by Google - In cui hanno un po' chiesto insomma, quanto ci vorrà prima che Google Bard verrà ucciso verrà spento e la risposta di Google Bard stesso è stata che innanzitutto sappiamo che è aggiornato perché ci dice che è ancora in sviluppo non è stato annunciato nessun progetto di spegnerlo da parte di Google ma è molto probabile che Google Bard sia spento nei prossimi 1-2 anni - Ne parla già al passato - E' una statistica siccome sappiamo che tutte queste sono intelligenze artificiali basate su approcci statistici, deve avere analizzato l'andamento dei vari prodotti di Google e dedotto che è quello il suo triste destino - Esatto, il pappagallo stocastico ha fatto i suoi calcoli di probabilità sulle parole - Durerò più o meno di Google Reader - Molto meno Allora, cos'è Bard? È la risposta un po' trafelata a ChatGPT e all'integrazione dello stesso in Bing di Microsoft ricordiamone l'uscita in forma di presentazione a stampa a Parigi di qualche settimana fa nel quale ha chiaramente sbagliato clamorosamente delle risposte e da lì è stato riportato in cantina fatto provare a un numero molto elevato di dipendenti Google che hanno polliciato su e polliciato giù man mano che le risposte venivano analizzate e questo ha permesso di creare un modello giudicato ma neanche beta estremamente primordiale altro che il Gmail beta che siamo stati abituati a vedere di particolare e interessante cosa c'ha? Ogni risposta viene giudicata come una draft e questo l'abbiamo già visto nell'integrazione nella suite di Workspace e si possono chiedere altre draft, cioè lui ha già pronte varie risposte e l'utente può guardare come avrebbe risposto in altre 1-2 occasioni si può dare una valutazione pollice su, pollice giù in base alla qualità della risposta fargli nel generale un'altra o direttamente andare a cercarla su Google, quindi di fatto arrivare a quello che sono le fonti questa è l'idea di Google, di fatto è un motore di ricerca che si vuole, che si ritorni e che si rimanga ecco per il resto si, quello che mi è mi è sembrato abbastanza peculiare, vabbè poi ci sono qualche articolo di chi ha provato che dice sta a fare questo più o meno bene però mi è sembrato molto peculiare che Google metta dei disclaimer grossi così dicendo esplicitamente in maniera molto chiara, credo che sia sempre sotto la barra di ricerca che questo è un prodotto è un esperimento c'è scritto una fase di super sperimentazione esatto, quindi come sono due le cose o sono molto poco fiduciosi sulle qualità di questo prodotto che considerando il fatto che sono che è stato lanciato in maniera quanto meno trafelata può assolutamente essere o la seconda che improvvisamente sono diventati coscienziosi sulle loro innovazioni e al contrario di quello che fa chat gpt dove si ok nella prima schermata ci sono i boxettoni che ti ricordano che anche quello è un prodotto che può essere non dare risposte necessariamente corrette però ecco sono stati abbastanza bullish soprattutto Microsoft nelle sue implementazioni a integrarlo subito nei prodotti nella versione prod fra l'altro già hanno appunto a parte lo scivorone di Parigi c'è già stato un altro scivorone clamoroso nel senso che non mi ricordo se era Bardo stesso che rispondeva o le note di utilizzo che dicevano che fa uso di informazioni ricerche su Google e Gmail e la gente dice ma come quindi ci legge le nostre email no no no Gmail no era un errore ma dai figurati ma figurati se leggiamo le vostre email e comunque domani hai l'appuntamento dal dentista come fai a saperlo il e vabbè quindi la comparsa degli banner sotto e anche banalmente visto tutto il clamore che c'è e che c'è stato in questi mesi e hanno forse imparato che poi si fanno i guai grossi e che nel caso di Google fare i guai grossi forse era più pericoloso di farli fare da open di Idle Sembra a vedere quelli che hanno provato questo modello che sia abbastanza preciso ma anche lì con grandi allucinazioni come ne abbiamo viste in gpt e molto più schiscio bellissima una battaglia di rap che è stata ipotizzata fra c'ha gpt4 e c'ha gpt con il motore gpt4 e bard e c'è chi l'ha osata confrontare dicendo si sembra eminem contro mark zuckerberg effettivamente da una parte c'era io sono un motore e dico cose belle e sono bravo dall'altra parte invece c'era un flow per quanto scritto molto interessante con dei bei versi molto particolare divertente chissà quanti ne hanno generati prima di arrivare a quella accoppiata di tweet la malignità vale per tutte le intelligenze artificiali c'è da dire che però i mercati hanno abbassato mi sembra abbiano apprezzato e in realtà le azioni di google poi sono risalite sono ancora di una decina di dollari al di sotto di quello che erano praticamente fino a metà ottobre dell'anno scorso però ecco sono in crescita ma sembra una crescita un po' più sostenibile rispetto a qualche altro picco che ha avuto di recente però ecco c'è fiducia pare nei confronti di Alphacore - Ah no è perché hanno usato chat gpt per fare ottimi investimenti - Esatto, a proposito di chat gpt anche qua, lo rilegio di notizie ma l'abbiamo messo in fondo apposta per non avere tempo di parlarne ma secondo me di una val la pena accennare non tanto come funziona magari i nostri ascoltatori se lo potranno andare a vedere ma quanto se eventualmente abbiamo qualche ragionamento da fare dietro ovvero il rilascio in chat gpt dei plugin cioè di meccanismi che permettono di aggiungere della informazione del sapere a quello che è il motore che poi viene utilizzato, si parla di applicazioni terze parti come quelle per prenotare i ristoranti o fare la spesa o integrare shopping cart ma anche a dei connettori verso basi informative aziendali che quindi permettano magari di discorrere con chat gpt nell'ambito del proprio account parlando di quelle che sono proprio informazioni volendo e stendendo la cosa potrebbe arrivare veramente un plugin gmail per il quale il mio chat gpt parli sapendo la mia apposta, ecco questo a me sembra molto una strada di quelle che effettivamente guardando a questo tipo di modelli come strumenti per far come strumenti da utilizzare in differenti contesti mi sembra la strada più interessante quella di poter dire ok ti ho dimostrato che questo tipo di addestramento e di modello della rete funziona molto molto bene in ambito generalista ti do la possibilità di e qua però secondo me poi bisogna vedere come funziona ti do la possibilità di mettere una base di conoscenza tua e di avere quelle potenzialità sul tuo dominio è un modello anche di business sicuramente è un modello di business lascia un po' il dubbio su come un'integrarsi di questo tipo di attività per il momento sembra ancora alla portata comunque di pochi e questo quindi vada a ridurre ancora la democratizzazione di internet è vero anche che si parla di tecnologie nuove quindi c'è sempre uno scalino all'ingresso che poi viene man mano semplificato man mano che la tecnologia diventa più alla alla portata di tutti che intendi con democratizzazione in questo caso? vuoi dire che solo chi se lo può permettere poi di investire in questo tipo di integrazione avrà un vantaggio competitivo rispetto a chi non se lo può permettere? Che ci saranno dei costi o un problema di tecnologia? dei costi di tecnologia apparentemente in questo momento cioè non è molto facile riuscire a fare dei sistemi di connessione cioè un SDK eccetera ma viene indicata ancora come un qualcosa che richiederà un certo tipo di lavoro per il quale magari il grande, non so abbiamo parlato dello shopping cart, il grande sistema di shopping cart potrà fornire le sue integrazioni magari i siti più deboli meno e essendo un qualcosa che viene inserito nel motore di conoscenza e non è una conoscenza generale come quella di un motore di ricerca per cui il ragionamento su come può diventare, noi abbiamo spesso detto che un chat gpt potrebbe diventare un nuovo google cioè il punto d'ingresso alla conoscenza di internet e il modo in cui interagiamo con la rete comunque google ha sempre cercato di essere aperto a tutto il più possibile in questo caso sembra essere un conosco un po' e il resto mi viene infilato dai partner ecco questa io ti giro invece la frittata perché oggi la democratizzazione di internet e di buona parte delle piattaforme che oggi conosciamo è venuta a un prezzo ed è venuta al prezzo dei nostri dati tramite la pubblicità mentre invece abbiamo perso una delle poche cose come ha detto democratizzazione è stata immediatamente toccata sei stato punito dal fatto di aver voluto parlare di la democratizzazione ci puoi riprovare la democratizzazione immediatamente si è bloccato tutto ok, ma sono tornato? sei tornato ho visto anche che non è successo qualcosa per un istante alla mia connessione quindi sono contento di essere di nuovo tra di voi è l'intelligenza artificiale che si è segnato questo passaggio sulla democratizzazione esatto ha bisogno di un po' di tempo per farlo tornando a quello che stavo provando a dire la democratizzazione che abbiamo visto negli ultimi 10 anni appunto è venuta da un altro prezzo che è quello dei nostri dati perché tutto è stato pagato dalla pubblicità una delle cose che invece OpenAI sta facendo in maniera diversa è quella di metterle cose a pagamento quindi oggi tu per le. ok c'è ChatGPT la versione base che in realtà è gratuita, dali due si paga a crediti, ChatGPT 4 invece è a pagamento 20 dollari al mese se non ricordo male che forse non è così male metterci un'asticella che che vada appunto a prevenire quelli che sono stati alcuni degli errori fatti negli ultimi decenni, è vero viene a un costo economico, a un costo anche di quante persone lo possono usare però forse questo può avere dell'esternità positiva. Ecco, estendendo quindi il tuo ragionamento, provo a completarlo OpenAI sta cercando di fare un modello che punti alla non gratuità quindi all'essere pagato in soldi non in conoscenza degli utenti e magari forse verso un pubblico più attento, magari un pubblico enterprise, un pubblico business nei quali il connector, quindi la connessione con i propri dati, con altri servizi sia importante. Dall'altra parte abbiamo Elbardo che comunque dubito che sarà mai un prodotto a pagamento che su Google vive di pubblicità ha letto il famoso manualetto e quindi non. come dire avremo probabilmente questi due tipi di interazioni ecco, può essere questa la tua visione del prodotto? Sì, sicuramente due modelli che andranno anche a Bing stesso il modello di Bing in questo momento non è a pagamento, c'è Office Microsoft vende la suite 365 che comunque ha le integrazioni E hai detto Office, stavi sbagliando Esatto viene Nadella a correggermi, sicuramente sicuramente come dire, Citroforce si posizionerà un po' nel mezzo tenendo il piede in due scarpe, però ecco OpenAI secondo me sta portando un po' di innovazione anche nel modello di business, da capire che fine fanno i tuoi dati perché nel momento in cui gli metti dentro i documenti della tua azienda, i tuoi documenti personali o le tue email di Gmail, figata che puoi chiedergli di fare un riassuntone magari delle ultime 10 anni della tua vita, però se poi queste informazioni vengono poi anche utilizzate per tornare indietro e allenare quella che è l'intelligenza artificiale, l'LM allora questo ovviamente. C'era quel discorso, non mi ricordo se è la puntata scorsa che abbiamo parlato di Schneider che citava il fatto che con qualunque algoritmo di machine learning puoi metterci una backdoor invisibile e così via, quindi è chiaro che siamo di nuovo in terra incognita, vediamo che succede vediamo che succede, anche perché comunque il primo baggettino nel quale si poteva facilmente andare a leggere i titoli delle conversazioni degli altri utenti è uscito in questi giorni, quindi comunque sia un software anche lì sperimentale, anche dal punto di vista dell'architettura, stiamo attenti perché prima di buttargli entro i nostri dati facciamolo testare bene, ecco. Questo. Senza dubbio avete altri argomenti di cui vogliamo parlare? O. andiamo in chiusura di puntata? Ci dirà qua, ci dirà qua Abbassiamo la sala cinesca ma non prima di aver parlato dei nostri Gingili del giorno Signore e signori i Gingili del giorno i Gingili del giorno sono i regali di noi digitaliani per voi digitaliani le voci digitali a fine trasmissione selezionano per voi hardware, software, letteratura, qualsiasi cosa abbia a che fare con digitale, con i nostri argomenti della puntata, della trasmissione, qualcosa che ci abbia colpito per la nostra curiosità stravolto la nostra esistenza o qualsiasi argomatura nel mezzo, si sono passati da loro a noi perché. non so perché abbiamo sempre usato il loro e invece diventa noi ma vediamo un po' cosa ci proponete chi vuole iniziare. Max vai tu Eccoci, siccome avevamo parlato poco di intelligenza artificiale mi sono sentito libero di usare come gingillo un articolo del collega Enrico Nardelli che pone una domanda, anzi in realtà fa un'affermazione nell'ambito di tutte queste discussioni che stiamo facendo, infatti si intitola "Non lasciamo che i nostri figli diventino cavie di chat GPT e ENCO" l'articolo appunto ripropone in maniera interessante, chiara e come spunto di conversazione alcune delle domande che ci siamo posti, in particolare focalizzandole proprio sull'utilizzo di questi strumenti nell'età formativa e quindi rispetto appunto al come dire a questo punto delicato di equilibrio tra la funzione educativa che tu hai come genitore e dall'altro lato le innovazioni che ci stanno proponendo queste tecnologie quindi una lettura che io consiglio molto interessante, l'articolo è un articolo breve, ben referenziato può essere un'occasione per approfondire alcune delle tematiche che abbiamo trattato Grazie mille Max, veramente molto interessante, metteremo il link nelle note dell'episodio insieme al link del gingillo che ci presenterà Michele Oggi parliamo di una estensione per Firefox ve lo dico già, molto molto verticale, una di quelle cose da super customizzatori si chiama SideBarry o SideBarry, non lo so comunque è una sidebar per appunto per Firefox che va a sostituire l'elenco delle tab del browser stesso, l'impostazione l'idea di base in realtà va nella direzione di quel browser per Mac, ahimè purtroppo, che si chiama Arch Un'altra di quelle cose che hai sentito, l'hai sempre letto e mai pronunciato no? Esatto, esatto, di cui però ho visto dei video su YouTube, quindi dovrei ricordarli Arch mostra le GIF, Arch mostra le GIF, prego, vai avanti Esattamente purtroppo non è possibile replicare tutte le tutte le funzioni del browser però è possibile andare a riorganizzare in maniera un po' più precisa le tab di Firefox, quindi se siete degli accumulatori seriali di tab è possibile creare degli spazi diversi, quindi delle schede di schede, andare a creare delle regole che bettano magari Reddit in un pannello e Gmail in un altro pannello ha veramente una lista infinita di customizzazioni possibili anche estetiche, quindi se ci volete perdere una. se siete tra quelli che perdono una serata a customizzare veramente ogni dettaglio del vostro workspace, questo potrebbe essere un bel Rabbit Hole, lo trovate su Github nello store ufficiale dell'extension di Firefox nonché nelle note della puntata in digitale Grazie Michele, molto molto bello so anche che queste cose allo stesso modo non possono essere su Chrome, questo è un peccato sicuramente vale la pena provarlo ed è uno di tanti motivi per cui spesso si torna, secondo me, su Firefox Anche il mio gingillo è un'estensione è un'estensione però di quelle che vanno un po' dappertutto Chrome, Firefox, Edge, Safari, Opera Android, iOS tool di terze parti e si chiama Sponsor Block è una applicazione open source gestita crowdsource quindi dalla folla che grazie a un API permette di memorizzare riconoscere e far riconoscere anche poi in maniera successiva, quelli che sono i segmenti fastidiosi dei video YouTube la classica introduzione con lo sponsor il momento stelinatici, bookmark eccetera eccetera grazie a questo è possibile l'applicazione impara impara dagli altri utenti dalle abitudini comunque di ogni singolo canale e permette facilmente nella visione di video YouTube su tutte queste piattaforme che vi ho citato di saltare e direttamente andare al punto si trova gratuitamente su sponsor. ii con la A-J-A-Y . pp, in realtà il link fate prima a trovarlo nelle note dell'episodio che come sempre metteremo all'interno del puntata o sul sito digitaga. /667 che è il numero di questa puntata [Musica] [Musica] [Musica] E dopo dopo i cingilli si arriva ai saluti ai saluti finali stavo dicendo Matti mi chiami Gezzino così possiamo chiudere la puntata possiamo salutarci ah ecco, no ma io me l'ho preoccupato ti avevo visto partito in direttissima per i saluti aspettavo la tua chiamata comunque vabbè vi ringrazio intanto Max e Michele per questa bellissima puntata nella quale siamo riusciti a parlare di Ai Ai non Ai Ai ma Ai Ai che è molto più bello solamente alla fine ma spero comunque in maniera interessante per i nostri ascoltatori e spero abbiate apprezzato lo sforzo di parlare di Ashe Bard riuscire a non metterlo come primo e unico argomento è stata veramente faticosa ma abbiamo trovato altre notizie vi ho già detto i nostri contatti comunque ci trovate su Twitter, su Mastodon su Slack, sul sito digitale. m ci piace molto ricevere stelline nei vari store che ancora le implementano magari anche qualche recensione se avete amici che non ancora ascoltano digitalia magari fate di ascoltare qualche segmento qualche pezzettino magari riuscite a creare nuovi digitaliani per il resto direi che per questa sera è tutto. Dallo studio di scorta di Milano Città Studi un saluto e una buona settimana da Francesco Facconi Dallo studio cittadino di Avellino un abbraccio da Massimo De Santo e dallo studio di Milano Isola un ciao da Michele Di Maglio Ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata di Digitalia [Musica]

Dallo studio distribuito di Digitalia

Produttori esecutivi:Luca Cipollone, Alex Pagnotta, Edoardo Zini, Alberto Cuffaro, Andrea Bottaro, Fabio Filisetti, Paola Bellini, Valerio Bendotti, Giuseppe Marino, Matteo Sandri, Giulio Magnifico, Mattia Lanzoni, Luca Di Stefano, Paola Danieli, Davide Bellia, Carlotta Cubeddu, Enrico De Anna, Alessandro Lago, Massimo Pollastri, Antonio Manna, Roberto Basile, Flavio Castro, Paolo Massignan, Edoardo Volpi Kellerman, Antonio Gargiulo, Dardi Massimiliano, Douglas Whiting, Marcello Marigliano, Fabrizio Mele, Nicola Gabriele D., Manuel Zavatta, Davide Tinti, Nicola A., Capitan Harlock, Nicola Gabriele D.

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