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Martedì 02 Aprile alle 20:50

Il whitepaper di Bitcoin dentro MacOS. Meta vs SIAE, l’intervento del garante. Litigi e revisionismi su Wikipedia. Mastodon: cuoricini o stelline? ChatGPT denunciato per diffamazione. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

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Digitalia #669 - Ci sono un italiano, un giapponese e ChatGPT

Digitalia #669 - Ci sono un italiano, un giapponese e ChatGPT

Settimana del 10 aprile 2023, le guerre su Wikipedia, Steve Jobs, Eras, Actoshi, Nakamoto, la pizza della CIA, ma anche Cloudflare, Palantir, Cuoricini. Queste e molte altre scalette per un'ora e mezza dedicate alla notizia, quella digitale, all'italiana. Dall'Emi Studio di Guria 1 di Sanremo, qui è Franco Solerio. Dallo studio cittadino di Avellino, Massimo De Santo. E dallo studio di Milano, Michele Di Baio. Mezzo Michele Di Baio è arrivato, forse ne sono arrivati tre quarti, cioè almeno un'emisfero cerebrale è rimasto. No vabbè, tanto. Ne parliamo a fine puntata. Se ci arrivi a fine puntata. Tanto un sofficito. Se ci arrivi. E se no, sopplette. Capita. Nuove esperienze. Ogni tanto cattiva di lasciarsi travolgere dagli eventi e essere coinvolto in costi. E' una costività. E certo, sì sì. Può succedere. Hai fatto la fine di Peter Green. Ma poi soprattutto i giorni. Soprattutto Green. Soprattutto Green, esatto. Peter Green, il chitarrista dei Fleetwood Mac, prima versione, che finì disperso in una festa, arrivarono credo a Berlino, da qualche parte in Germania per un concerto, all'aeroporto un gruppo di fan abbastanza VIP lo prese, "vieni con noi, vieni", lo prese su una macchina e lo persero per 15 giorni. Quando è tornato, è tornato più o meno come Michele adesso, non è più stato in grado praticamente di suonare come si doveva. Ah, non è più? Ha proprio perso il tocco? E' andato fuori. Vediamo io con 15 minuti di perdenza. E' stato coinvolto in una festa, in una libagione a base di LSD e cose. E' una delle vittime dell'LSD, del rock and roll. Ha fatto ancora un disco con qualche capolavoro tipo Green Manalishi, dove si sente particolarmente, però era anche rock diciamo lisergico, psichedelico eccetera, per cui ci sta. Però poi è andato fuori di zucca completamente e ha vissuto secluso. E' morto qualche anno fa. Ha vissuto recluso. Ha fatto la mossa Syd Barrett. E' una storia molto Syd Barrettiana, sì sì sì. Anche lì. Oh, speriamo di non perdere Michele così dai. Va beh però. E la griglia, è stato il fumo della salsiccia. Ah raga, ma se dobbiamo sacrificare Michele sull'altare dell'LSD per diventare ricchi e famosi come Pink Floyd e Free Two-Face, per me è problema in zero. Ah va bene. Problema in zero. Esatto, Genni. Se attiriamo l'attenzione su questa cosa. Mi sacrifico anche io. Ma lo vedo già il titolo. Co-conduttore di famosa trasmissione digitale, sparisce nel cyber spazio lisergico. Esatto. Giù un sacco di. chi l'ha visto? Dove l'avete visto? Allora basta. Ma Stodon, dove sarà? Basta. Purtroppo è un po' tardi per il club dei 27 anni, però. Ma sì, noi inoltre le carte d'identità si corregono. Un colpo di penna e si aggiusta tutto. E un colpo di penna e si aggiusta anche MacOS, dove l'easter egg della settimana. Hanno trovato il white paper di Bitcoin, cioè la pubblicazione iniziale con cui Satoshi Nakamoto ha dato inizio al Bitcoin, ha pubblicato il Bitcoin. Il pdf è stato trovato nascosto nelle pieghe di un. di un. di un eseguibile, di un'applicazione. Un comando di sistema. E' molto, abbastanza nascosto nei meandri di MacOS dal. non so quante versioni indietro, forse addirittura dalla prima versione di MacOS 10, comunque fino ad oggi è ancora presente. Con tutta una serie di. di. di. di. Ipotesi. Reazioni particolari. Ed è subito Steve Jobs e Satoshi Nakamoto. Per me hanno voluto copiare Microsoft, come vi ricordate ai bei tempi che c'era il Flight Simulator nel codice di Windows. No. E' stato semplicemente un tentativo di imitazione da parte di Apple che ha detto "Fare una cosa un po' più giovanile". Ci hanno messo il Bitcoin. E comunque le voci sono. hanno iniziato a girare, no? E allora Steve Jobs e Satoshi Nakamoto. E' stato lui, Satoshi. Effettivamente Satoshi Nakamoto ha smesso di scrivere, è scomparso dalle mailing list pochi mesi. pochi mesi prima della. della morte di Steve Jobs, come avete detto, era molto malato, ha smesso di. sapeva che andava verso. in realtà ha poco. ha abbastanza poco senso Steve Jobs. Pochi mesi dopo. Eh appunto. E' morto pochi mesi dopo. Esatto. A dicembre 2010 mentre Jobs poi. 2011. Esatto. Ottobre 2011. Sì, ottobre. E beh ma ci sta, dici gli ultimi mesi era talmente malato che ha smesso. ha smesso di scrivere e poi. e poi. Sì, per quanto poi la preparazione di Jobs era abbastanza diversa da quella necessaria per scrivere. Eh sì, perché Satoshi Nakamoto aveva una preparazione, certamente, che fosse uno, che fosse un collettivo. O che fossero molti e non lo sapevano fare. Aveva una preparazione a livello proprio di. di programmazione elevata, di quello che sappiamo di Steve Jobs anche dai commenti dello stesso Wozniak, che era un grande uomo di marketing, di visione, di futuro, di prodotto, ma in realtà a livello di programmazione non. Ma si scocciava di fare il programma dove? Eh non era. non era nelle sue caratteristiche. I want to believe. Ma capita spesso, è capitato anche a me di ficcare della roba del genere, involontariamente, perché a volte per fare delle prove dentro una. Metti un file. Sì, hai bisogno di un file PDF, devi fare le prove ad esempio di stampa o di renderi, eccetera, metti un file PDF nel progetto di Xcode, del compilatore, nella tua cartella. Cosa c'hai sul programmatore, che cosa c'hai in quel periodo lì sulla scrivania? Beh questo Bitcoin è una roba nuova, studiamocela un pochettino. Dice "Vabbè eccolo qua, un PDF piccolo, perché sono tante pagine, ma nessuna immagine, nessun peso e lo mettiamo lì e poi si dimentica di averlo messo e quando. quando parte la build c'è anche quello e finisce impilato lì. Curioso più che altro di vedere se sparirà e se sarà sostituito con qualcosa, cioè se aveva una funzione essenziale per cui magari troveremo un PDF bianco, un PDF con una pubblicità d'epoca del Mac, eccetera, o se sparirà completamente nelle prossime settimane, nelle prossime release, scusate. Vediamo, curioso, cosa curioso. Ma tu hai fatto il test? L'hai visto proprio? C'è, c'è, sì sì, è semplicissimo. Io non ho provato, ho visto il comando sul terminal. Sì, sì, apri le cartelle, vai dove c'è quello eseguibile, fai mostra contenuto pacchetto, vai dentro, non mi ricordo se è resource, la solita sottocartella e lo trovi assolutamente. Dobbiamo aspettare la prossima release di Sistema Veridico e vedere che succede. Certamente. Visto che siamo in. visto che siamo in ambito criptovalute, c'è stata una resurgence delle quotazioni del. Del Dogecoin. Del Dogi, Dogi, come lo chiamano? No, non lo so. Doge, Doge. A me viene Doge perché giustamente essendo italiani, Doge ci viene subito in mente quello di Venezia. Non vengono in mente di pittura fresca. No, poi è scritto come Doge, come schivare. Quello è Doge però, ci manca una D. Vabbè, è uguale. La D è muta come in Django. Comunque in realtà è il nome di questo cane che è tratto nella storia con un meme e poi è diventato. è diventata una criptomoneta quasi, come dire, presa in giro quasi. Meme, anche lei. Eh sì, e che poi ha avuto una. dei picchi bestiali quando. quando il nostro caro amico Elon manipolava il mercato più o meno consapevolmente, più o meno trollamente e ha avuto. l'ha avuto anche in questi giorni perché gli utenti di Twitter a un certo punto aprivano l'app e il sito e si trovavano il simbolo del Dogecoin al posto dell'uccellino di Twitter. Simpatica sta cosa no? Perché poi appunto il fatto del cane dice. potrebbe venirti in mente che il cane si è mangiato l'uccellino. Ok, in realtà ho letto che il cane sta male in questi giorni, che è molto malato e potrebbe essere alla fine. Per cui penso che potrebbe essere che il motivo. Potrebbe essere che gli è andato distorto l'uccellino. No, Elon Musk essendo affezionato alla cosa abbia voluto in qualche modo, che ne so. Onorare? Onorare, dargli una botta di vita, fare tutti parlare di nuovo ancora una volta di Dogecoin prima che. sapete la storia del barone Lamberto che è resuscitato quando tutti hanno iniziato a nominare il suo nome. Poteva essere una roba. Eh, beh. Barone Lamberto like. Sì, poi bisogna. non si sa come dire adesso Elon quanto sia esposto nei Doge quindi quanti ne possieda, però. Elon è crestato un tempo. Comunque se ne teneva. anche se teneva mille dollari Dogecoin adesso ne ha 1200. Elon è. io sai che sono uno di quei sostenitori della possibilità, non della teoria, ma della possibilità che sia. che sia ancora savio e che in realtà cerchi di fare il meglio possibile per Twitter, ma sto perdendo le speranze. Sto iniziando a pensare che sia stato. Non sta facendo il possibile. Sto iniziando a pensare che abbia iniziato a frequentare la stessa festa che Michele ha fatto sulla Pasquetta, lui già da alcuni mesi, ecco. Quella è la mia sensazione, è quello. Eh sì, è il party di Joe Rogan. Ah può darsi, può darsi. Ha tirato su una cattiva strada. Può darsi, può darsi. Qualcuno c'ha qualcosa che cigola? Ogni tanto sento qualche cigolio. Non adesso l'ho sentito una quindicina di secondi fa. Olliatevi un po' sti meccanismi ragazzi. Siete dei vecchi robo arrugginiti. Vecchi sicuro e anche arrugginiti. Robo non tanto, però insomma. Dal Dogecoin alla pizza della CIA, raccontatemela un po' voi, dai. No, la pizza della CIA, poi ne abbiamo parlato, cos'era oramai due settimane fa, di questo incontro, scontro, litigio tra Meta e la CIA e questa settimana Player 3 joined the game e la GCM, quindi l'antitrust italiano, è entrato appunto nella partita andando a contestare a Meta di aver interrotto le trattative abusando della dimendenza economica di CIA e da essa. Cioè questo bel articolo di D-Day in cui spiega… L'articolo è veramente divertente. Molto divertente e molto arcigno e confronta un po' la posizione tra CIA e Meta, un po' come quando andate in pizzeria, andate sempre nella stessa pizzeria, questa pizzeria vi piace un casino, poi la pizzeria aumenta i prezzi e non vi va bene. Del 400%. Del 400% e non vi va bene. Il problema è che non era tanto che non ti va bene. E che non ti fa più uscire. L'importante dell'analogia del racconto dell'articolo è che il turista che è entrato in questo locale, che gli piace tanto, con la pizza che gli piace tanto, scopre che aumenta il 400% e ci pensa su e dice "No vabbè, fa niente, oggi mi mangio i spaghetti, oggi mi mangio un'altra cosa" e quando prova ad alzarsi si trova una mano sulla spalla di questo antitrust assimiliato al guarda locale. L'amico del padrone. L'amico del padrone che dice "No caro mio, guarda che lui ha preparato la pizza apposta per te, quindi adesso se te ne vai gli fai un danno, gli fai un danno importante, per cui non te ne puoi andare, te la devi mangiare per forza". Esatto, continua a… come dire… La pagina secondo me finisce qui perché… Insomma, voglio dire, non credo che il nostro antitrust abbia il potere poi di dire "No te la devi mangiare per forza". No, certo, non ha il potere, però anche soltanto veramente nel momento in cui mette il gettone ed entra nella partita con un commento del genere nei confronti del rapporto tra meta e SIAE, comunque diventa una presenza importante nella trattativa trattandosi comunque di un organo governativo, di un organo importante e quindi comunque cambia un po' l'ago della bilancia. I argomenti sono "Se Meta non compra la musica SIAE verrebbe meno la concorrenza", quello è il primo argomento e uno non capisce esattamente quale sia… Boh, che senso, scusa. Intanto parlare di concorrenza con SIAE è già un qualche… è il bue che dice cornuto all'asino, ma va bene. "Se Meta non compra la musica SIAE gli autori non possono raggiungere gli utenti dei social" e qualcuno inizia a dire "Va bene, ma allora chi è che deve tirare a buoni i soldi?" "Io devo pagare per farti pubblicità, non lo so". Va bene, tutto questo viene da una trasmissione che certamente non può essere definita filo zuccherberghiana nel suo DNA, nella sua storia. Però ragazzi ecco, di qui a sfiorare il ridicolo. "Se Meta non compra la musica SIAE vengono danneggiati anche i coautori non SIAE". Va bene, va bene. Ci viene effettivamente in mente, diciamo che chi ha scritto questa nota, questa comunicazione che ha voluto argomentare, si sia arrampicato sugli specchi in una maniera folle e senza… Diciamo che è uno scontro tra due colossi che fanno i bulli uno con l'altro, perché sono due quasi monopoli di fatto. Uno è un monopolio di fatto in fase con SIAE che ha subito dei tentativi, degli abbozzi di smembramento, di ristabilimento di una concorrenza che sono quasi ridicoli, perché se guardiamo quella che è la situazione della concorrenza oggi, insomma, se le guerre che hanno fatto sui giornali ai tassisti e ai balneari le facessero con la SIAE, almeno il mondo della musica e dei diritti sarebbe certamente un mondo migliore. I tentativi di guerra ai tassisti e ai balneari. Però si sa, i tassisti e i balneari sono cattivi, le SIAE sono tutti buoni. I tassisti e i balneari hanno tutti la villa e la Porsche, mentre i dirigenti della SIAE piangono miseria ad Anje. È famosa questa cosa. Però insomma il mondo funziona sempre un po' alla rovescia, lo sappiamo. Meta, dall'altra, ha un semi monopolio di fatto in termini di comunicazione, eccetera, anche se oggi lo sappiamo sta traballandolo un poco. Però la cosa che ci fa, pur essendo sempre noi stati contro SIAE e contro Meta, che ci fa prendere un po' dalla parte, è che a quanto pare di colpo gli sia stato chiesto il 400% in più sui diritti, che non si capisce se perché prima ti andava bene 100% adesso devi chiedere 400%. E l'altra cosa è che tutti gli altri omologhi della SIAE in giro per il mondo hanno rinnovato i loro contratti con Meta e SIAE no, fa pensare che forse qualcuno sia andato a questo tavolo di negoziazione, che per carità tutte le negoziazioni sono lecite, però che ci sia andato un pochino forse un po' troppo bullo e che si sia trovato delle porte in faccia che adesso bisogna in qualche modo rimediare senza perdere la faccia. Tra l'altro non solo nel resto del mondo ma la stessa Soundriff in Italia che è l'unico concorrente della SIAE, perché poi disegna una piccolissima parte dei diritti. Chi c'è su Soundriff? Esatto, esatto. C'è Facconi forse? Però nonostante ci sia soltanto il buon Facconi, comunque loro hanno rinnovato con Meta. Perché Facconi in realtà è scritto SIAE che io sappia, per cui neanche Facconi hanno su Soundriff. Salutiamo Facconi e lo ringraziamo, non vogliamo, ci mancherebbe, non vogliamo mancare di rispetto. Poi mica perché uno va su Soundriff è più scadente di uno che va su SIAE. Ma ci manca, ma ci manca. Anzi, anzi, magari tanti avessero il coraggio di sfidare l'establishment. Dalla SIAE a Wikipedia, le guerre di revisione, i revisionisti su Wikipedia. Cosa succede? Questa è una questione molto delicata, no? Perché l'articolo che Michele ci ha segnalato riporta un caso particolarmente scottante e difficile, diciamo, riguardo alla stesura di una sezione di Wikipedia relativa alla Seconda Guerra Mondiale e in particolare al ruolo della Polonia e dei Polacchi, chiaramente, durante il periodo del nazismo. Come sappiamo, no? In Polonia ci sono stati campi di concentramento gestiti dai nazisti e è sempre, diciamo, l'articolo porta in luce questo problema. Nella narrazione di larga scala, diciamo, molto condivisa, la Polonia è una delle poche nazioni che sembra essersi opposta in maniera completa al nazismo, non ha mai collaborato, eccetera, eccetera, eccetera. E questa narrazione, riportata su articoli di Wikipedia fino a poco tempo fa, è stata poi messa in crisi e in discussione da alcuni studi storici dove chiaramente, poi parliamo di una nazione, di una dimensione, la Polonia è una nazione anche molto grande, peraltro una nazione che ha sofferto, diciamo, della doppia invasione dei tedeschi e dei russi, per cui immaginare che non ci sia mai stata nessuna collaborazione del potere costituito durante i lunghi anni della seconda guerra mondiale probabilmente era poco credibile. E' comunque stato messo in discussione. Non si parla neanche, Max, non si parla solo di potere costituito ma anche semplicemente di collaborazione da singoli individui privati o gruppi. Certo, certo. Quindi la questione che è venuta fuori è proprio relativa al fatto che appunto è sorta una competizione, una battaglia vera e propria tra gli estensori degli articoli relativi a questa narrazione un po' più edulcorata in cui c'è un grosso sforzo anche dal punto di vista politico di chi ha il potere in Polonia per dare questa narrazione della Polonia come la nazione che non ha mai collaborato con e invece alcuni articoli, soprattutto di storici, in particolare uno viene citato, adesso mi sfugge il nome, insomma uno storico che ha fatto un'indagine approfondita e ha segnalato questo aspetto, quindi la necessità di andare a correggere questo tipo di narrazione edulcorata. E da qui è nata una battaglia, una discussione molto forte rispetto al modo in cui poi la struttura decisionale di Wikipedia può intervenire o meno, perché c'è una netta, come dire, c'è una organizzazione di Wikipedia che non consente di intervenire sui contenuti ma soltanto sul modo in cui si estende gli articoli. È una specie di corte di cassazione che non interviene tanto sul. Però non può intervenire nel merito ma sulla procedura. Esatto, esatto, è lo stesso modo con la corte di cassazione, può dire se un processo è stato più o meno legale senza problemi, la stessa cosa con questa corte di cassazione di Wikipedia che in realtà interviene su pochi. Molto raramente. Esatto, un paio di volte, una volta ogni due mesi più o più o meno. Uno si può aspettare che magari sulla pagina di Trump ci vada giù di continuo, invece è una cosa che succede abbastanza di rado perché di solito tutti questo tipo di problemi di modifiche fatte da un lato e rimodificate poi dall'altro lato viene di solito gestita da un livello più basso della catena decisionale di come Wikipedia è strutturato. Però in questo articolo di Slate. om è molto interessante perché fa capire questo spaccato che non è così evidente di come funziona oggi Wikipedia che probabilmente per una struttura crowdsourced come Wikipedia stessa, dove quasi chiunque può entrare e inserire, fa capire come dire, nelle organizzazioni umane di questo tipo. Fa capire la delicatezza di un processo così democratico. Quello sicuro. E quanto sia necessario poi a un certo punto che intervenga un organo di garanzia a livello più alto che sia necessario. In realtà l'Arbitration Committee, che è questa corte, è vero che non corregge gli argomenti ma non è anche vero che corregge il metodo. Interviene sul comportamento. Cioè l'Arbitration Committee semplicemente deve risolvere le dispute quando le dispute diventano incivili. Deve dire "va bene, questo utente qui ha tenuto dei comportamenti non consoni eccetera e lo escludiamo dal poter commentare o togliamo questo tipo di…". Per cui è ancora più rimosso rispetto a… E il problema è un po' quello che gli esseri umani tendono, sulla rete questa cosa è amplificata all'infinito, di voler arrivare a un punto, l'articolo di Wikipedia. Se leggete gli articoli di Wikipedia migliori su argomenti controversi è bello quando è gestito bene perché non vuole arrivare necessariamente a una decisione, a un giudizio. È bianco, è nero, questo era cattivo, quello era bravo eccetera. Ma quando è gestita bene, dagli editor, se è equilibrata, arriva al punto da avere un equilibrio, non venire editata in continuazione e riportare i punti di vista diversi. C'è una questione che non ha una risolvibilità eccezionale in termini di documentazione storica, ma ci sono documenti parziali o comunque ci sono delle tesi alternative con qualche documento che potrebbero suggerire. Semplicemente l'articolo dice "il consenso generale è questo, ma c'è una parte degli studiosi, degli accademici, di chi si occupa di questa cosa che pensa che invece è "cos'ha" e questi sono i link ai loro argomenti". E secondo me è un modo molto bello, molto intelligente, molto maturo di presentare la cosa. E che la rete ci ha portato invece a essere sempre gli uni contro gli altri e a voler per forza arrivare a una decisione definitiva con "questo è buono, questo è cattivo, questo è vero, questo è falso" che poi nella realtà tante volte non rispecchia. Possiamo immaginarti, come dicevi nella questione polacca, che non solo ci saranno state delle persone più o meno a favore, che sia stata una, che sia stata dieci, che sia stati diecimila, ma probabilmente, come è successo anche nel nostro paese, che le persone nel tempo possano anche aver cambiato idea e che il supporto a una determinata parte o all'altra nel tempo abbia avuto anche tanti cambiamenti. Per cui è assurdo arrivare a dire "durante la seconda guerra mondiale gli italiani erano tutti per i partigiani" oppure "durante la seconda guerra mondiale gli italiani erano tutti amici dei tedeschi" o cosa. Non è vero né uno né l'altro ed è stata una cosa assolutamente in movimento durante quei cinque anni di guerra e anche negli anni precedenti. La questione che si è un po' portati, almeno questa è la mia personale sensazione, col concetto di enciclopedia, tu sei portato a cercare delle risposte certe e, come dici tu, è abbastanza raro che poi ci sia chi invece argomenta per bene le questioni "irrisolvibili" in maniera definitiva, che sono tante. In realtà le vecchie enciclopedia facevano proprio così. Non era necessario, non era un dizionario. Quelle dove sono cresciuto io, veramente ho letto durante gli anni appunto dei miei studi liceali tra '75 e '80, alla fine l'enciclopedia più che altro ti portava a una serie di. era un resoconto storico sui fatti, soprattutto umanistici, non parlo di quelli scientifici, era un resoconto storico che però spesso esprimeva delle posizioni che erano molto nette, molto dirette. Come anche i libri scolastici dopo i libri scolastici. Quello è un altro discorso, il libro scolastico è un discorso molto molto diverso, poi c'è stata una grossa politicizzazione negli ultimi 30 anni della cosa. Però io c'ho ancora una grossa enciclopedia su di sopra a casa e forse da qualche parte c'ho anche quella ancora più vecchia della nonna. L'andrò a controllare. Dovrò scegliere due o tre temi, quelli un po' cose, andare a vedere quanto arrivavano a essere. perché poi su certi argomenti più sei, più tendi a essere puntigliose e arrivare a un punto fermo definitivo più rischi di scantonare dove la realtà non è 100% bianco, 100% nero. Va bene. I nostri contatti al volo su Mastodon. Udite udite è arrivato anche il Silon Prof e l'ho trovato proprio come Silon Prof. Chiocciola cosa sei? Mastodon punto. Mastodon 1. Mastodon punto 1 dove trovate anche Digitalia FM, chiocciola Mastodon punto 1. Michele lo trovate su Michele DM, chiocciola livellosegreto. t e Franco Solerio lo trovate su Mastodon punto social. Quelli sono gli account principali, quelli su Twitter ve li cercate voi, ma ragazzi in disuso quella roba lì sta andando veramente a gambe all'aria per cui se proprio volete il bocchettone. Il cane si è mangiato l'uccellino dai. Tra l'altro finché funziona Digitalia Underscore DC su Twitter è il bocchettone dove passano in automatico tutte le notizie finché Elon non taglierà un altro collegamento alle API varie. Da dove passa il nostro. attraverso i stand-at? Se continua a funzionare vuol dire che quell'accesso ai API lì non è stato tagliato ma non siamo in grado di dirvi se e quanto resistono ancora. Visto che siamo in materia mastodontica il backlash per i cuoricini è stato sottovalutato e concordiamo che usandoli per un giorno facevano venire la nausea. Cos'è successo? È stato un update. Io sono un neofita, spiegatemi. C'è stato un update. No, allora, questa è una posizione dei Devol che sono il gruppo di amministratori dell'istanza più grande che c'è in Italia che appunto è Mastodon punto uno. Mastodon, inteso come software, ha aggiornato un po' di tempo fa la sua interfaccia andando a migrare dalla stellina al cuoricino come pulsante per mettere, diciamo, tra i preferiti anche se poi per bookmarkare c'è un altro pulsante. Però per esprimere alla tua timeline che in qualche modo hai letto e come dire ritieni interessante per quel contenuto per la tua timeline. Quindi esce, diciamo, in pubblico. Ecco c'è stato un backlash, quindi come dire uno scontro su questa funzione perché poi il cuoricino dal punto di vista della simbologia implica che quella cosa magari ti piaccia anche. In realtà questo è un vecchio tema di Twitter stesso. Mentre invece la stellina può essere più neutra. Serve come segnaposto, diciamo. Esatto, più un segnaposto mentre appunto avere il cuoricino implica che quel contenuto ti piaccia. Quindi tu puoi magari segnare, puoi voler segnare con una stellina quel contenuto controverso non tanto perché sei a favore di quel contenuto ma quanto perché lo ritieni appunto interessante per la tua timeline. Il cuoricino implicherebbe invece appunto un qualche tipo di associazione anche col contenuto stesso. Quindi niente, cosa è successo? Che su Mastodon. ha fatto il "son tornati indietro su questa funzione, nello specifico" e quindi c'è stato un ritorno alla stellina. Che è il bello anche secondo me di queste tecnologie dove ogni server può decidere, ogni stanza può decidere in che direzione andare sulla base anche di quello che dicono i suoi utenti. Certo, siamo un po' nell'epoca però del neutro a tutti i costi, del non connotare troppo, della paura di sbilanciarsi, della paura di essere fraintesi della cosa. Però ci sta che se una piattaforma cresce con uno stilema, con un'interfaccia che dà un tipo di connotazione, migrare di colpo e costringere gli utenti a migrare su un altro simbolo, su un'altra cosa possa avere delle… cambiare a tal punto il significato percepito che venga respinto. Mi sembra quasi un eccesso di sensibilità di fronte ai problemi del mondo. Però va bene, ecco, a me hanno colpito più che altro il tono di quel post lì che sembrava una cosa come… però va bene, va tutto assolutamente, assolutamente bene. Il coricine è un vero tradimento. Peraltro appunto su Mastodon c'è la doppia valenza, anzi tripla, perché c'è il boost che è la ricondivisione, il retweet se vogliamo. Il quote. Non è un quote, no, il boost è senza quote, è una ricondivisione senza il tuo commento, mentre il quote su Twitter presuppone un tuo commento, il quote è il virgolettato, no, ho detto Michele e aggiungo il mio commento, invece il boost che è il simbolo del missilino è semplicemente voglio far leggere a tutti i miei follower una cosa che io ho letto di un'altra persona. Non è una ricondivisione. Poi c'è il bookmark, che vuol dire me lo segno perché voglio leggerlo dopo in qualche modo oppure voglio raccogliere, voglio poterlo trovare in un secondo momento. E la stellina che dovrebbe essere teoricamente a questo punto un apprezzamento, perché se ho il bookmark per le cose che voglio tenermi lì, teoricamente la stellina è qualcosa di notevole. E ovviamente qualcosa di notevole può essere anche notevole non in senso positivo ma in senso negativo, mentre il cuore ha una connotazione più positiva, almeno dal nostro punto di vista, dal punto di vista della nostra cultura. Poi chissà se per gli utenti di Mastodon nello Yemen il cuore ha lo stesso valenza, eccetera. Bisogna essere cauti in questo tipo di affermazioni. La quantità di stelline è visibile all'autore del post? È visibile anche pubblico? Cioè se io vedo un tweet di Michele posso sapere quanti utenti l'hanno stellinato? Quante stelline sì, quanti bookmark no. Anche quanti bookmark è pubblico? No, no, quanti bookmark no. Ecco mi sembrava che una delle due cose fosse privata. Esatto, il bookmark è completamente privato. La stellina invece tu ricevi una notifica quando un tuo tut viene stellinato. Tu sì, ma gli altri? È quello il mio discorso. A quel punto chi se ne frega? Cioè io vedo un tweet di Michele, l'ha scritto Michele, io lo ricevo perché lo seguo. Posso sapere quante persone l'hanno bookmarkato e quante persone l'hanno stellinato? Bookmarkato quasi sicuramente no. Stellinato non lo so, ma se fosse addirittura privata anche quello la discussione è proprio di lana caprina. Eh beh sì, perché appunto è un segnaposto nel senso che metti in evidenza e quindi ci vuoi mantenere una connotazione neutra perché metti in evidenza e non necessariamente positivamente. Sì, sì, allora vedi io vedo tutto scritto da altre persone con il numero di stelline. Il conto a fianco alla stellina. Quindi c'è sta prestazione. Era abbastanza da aspettarsi. Vediamo se vedi anche il nome degli utenti che hanno stellinato. Va bene, da Mastodon ci tocca passare a Twitter, alle ultime bizzarrie del twitter Elon Muskiano che inizia veramente a confonderci, inizia a essere veramente appunto bizzarro nelle sue scelte. La prima che ho letto è che Twitter abbia deciso di tagliare Substack, non si può più nominare Substack, linkare a un articolo su Substack su Twitter senza essere in qualche modo depotenziati nella visione del Twitter, addirittura qualche volta Twitter dà errore nel momento in cui si include un link a un articolo su Substack. Pare che questo sia stato fatto per ripicca perché Substack ha inaugurato la beta di Notes che è una specie di meccanismo social per ricondividere gli articoli di Substack e per commentarli che in qualche modo può essere visto come una piattaforma concorrente a Twitter, però in maniera abbastanza confusa e che ha dato adito anche a delle conseguenze abbastanza ilari. Uno dei primi e più notevoli a chiamarsi sorpreso da questa cosa e a dichiarare che messo di fronte alla scelta se continuare su Substack o abbandonarlo per continuare a pubblicare su Twitter è stato ad esempio Matt Taibbi e Matt Taibbi è stato il primo e principale divulgatore e rialaboratore dei Twitter Files per cui assolutamente se vogliamo per determinati temi vicino o comunque dovrebbe essere grato, sì comunque vicino alle posizioni di Elon Musk riguardo a determinati temi è proprio lui ha detto "no ragazzi se io devo scegliere tra Substack e Twitter io cancello Twitter e continuo su Substack perché è quello che mi ha dato la possibilità, la libertà di scrivere quello che volevo quando tutti gli altri giornali e tutte le altre pubblicazioni online e offline mi hanno ostracizzato. E soprattutto è quello da cui probabilmente arrivano più fondi per Taibbi e gli altri suoi colleghi. In realtà aggiungo un pezzettino a quello che dicevi perché il blocco è dei tweet embeddati su Substack quindi tu scrivi un Substack provi ad embeddare un tweet ed è lì che ti blocca. Esatto, lì Taibbi ha scelto quella che credo sia la piattaforma che Twitter alla fine nonostante quello che dica Musk oggi Twitter continua a essere una piattaforma di amplificazione mentre invece la piattaforma di engagement e nell'engagement includo anche l'essere pagato per scrivere determinati contenuti arriva da Substack, non ti arriva da Twitter. Dovendo scegliere tra le due cose ha scelto la seconda. Forse è successo oggi che non è, no perché è di ieri è del 9. Twitter ha aggiunto al blocco che dici tu di poter condividere su Substack per cui di fatto ha tagliato l'accesso alle API di ricondivisione, ha anche aggiunto il bloccando l'abilità di mettere un like o di retweetare qualsiasi post su Twitter che contengano la parola Substack o un link a Substack. E se qualcuno clicca su un tweet un vecchio link di Substack viene fuori un messaggio di allerta e infine bloccando addirittura la parola Substack nelle chiavi di ricerca di Twitter. Cioè se tu metti Substack nella casella di ricerca di Twitter a quanto dice qui non viene fuori niente, viene bloccato tutto per cui va al di là dell'incapacità di allegare i tweet dentro gli articoli su Substack, è proprio un blocco totale sulla sulla piattaforma. L: un muro di fuoco. La vecchia Twitter come cambia tutto per non cambiare niente sembra molto la vecchia Twitter perché questo è esattamente quello che è successo oramai quasi dieci anni fa per Instagram. Ricordate? Polemiche perché prima se volevi mettere, crosslinkare il tuo account link Instagram a quello di Twitter, mettevi dentro nel tweet il link a Instagram e a quel punto embeddava la foto. Poi Twitter decise, e ne abbiamo parlato anche qui noi da giovani me lo ricordo ancora, di questo cambio e Twitter decise che no a quel punto sarebbe uscito semplicemente il link quindi potevi ancora linkare e se avevi voglia poi andavi nell'applicazione. Ti devo aggiungere una cosina perché. L: aggiunga aggiunga. C'è stata proprio una polemica su quello quando hai detto che Taibi prende più soldi da Substack che da Twitter. Aggiungiamo un attimino attraverso Substack che attraverso Twitter. Lo corrego perché una delle polemiche a cui si è attaccato Elon Musk nei botte risposta ha scritto che mi risulti Taibi è o è stato un dipendente di Substack. Questo non è vero non lo è mai stato. Guadagna attraverso Substack le subscription, gli abbonamenti che pagano i suoi lettori per leggere le sue cose mentre attraverso Twitter ovviamente non gli arrivano dei soldi perché non si monetizza attraverso Twitter però ecco non è che riceve da Substack ma attraverso Substack i soldi dai suoi dai suoi lettori. Assolutamente sì. Mi date due minuti per ringraziare il nostro sponsor. ActivePower il rivenditore ufficiale italiano di ActiveCampaign che è una piattaforma di mail marketing automation una delle più diffuse e una delle più importanti. Se dovete gestire campagna di marketing e comunicazione online ci sono ben pochi sistemi che possono rivaliggere con ActiveCampaign qualsiasi siano le vostre esigenze di marketing online. ActiveCampaign vi mette subito di fronte un editor di mail super avanzato che con la semplicità del drag and drop vi permette di realizzare campagne moderne ed eleganti. Dopodiché ha una semplicità nella realizzazione di campagne e non corrisponde una semplicità delle funzioni perché le funzioni in realtà sono molte moltissime e possono diventare anche complessissime se lo volete perché perché ActiveCampaign vi permette di automatizzare di programmare tutto. Potete inviare una mail quando un utente si iscrive al vostro sito internet potete mandare una mail nel giorno del compleanno potete inviare le news letter a tutti i contatti potete collegare il tutto con le varie piattaforme ad esempio con quella di advertising di Facebook questi sono esempi un po avanzati ma semplici. La potenza della piattaforma e la sua automazione spinta potete creare dei funnel veramente molto complessi inviare una mail in base alle pagine visitate o a quelle non visitate dai vostri utenti potete inviare una mail in base alle azioni fatte o non fatte sul sito. E poi potete analizzare tutti i risultati generando report esaustivi di ogni tipo. Grazie a ActivePower la piattaforma è al 100% localizzata in italiano e se avete bisogno di aiuto anche il supporto tecnico è disponibile nella nostra lingua via ticket chat o telefono. Niente call center che smaltiscono le chiamate interagire con ActivePower permette di avere tutto in italiano compresi i costi a fatturazione europea. Ma ActivePower è molto di più che mail marketing è possibile connettere qualsiasi servizio ad ActiveCampaign che così diventa l'archivio che contiene tutte le informazioni utili all'azienda per comunicare con i propri clienti a prescindere dal mezzo. Si può ad esempio collegare whatsapp e inviare che ne so la promemoria di un appuntamento al cliente oppure telegramma sms slack zendesk si possono integrare fogli di google e di excel. Molte di queste integrazioni sono gratuite e non necessitano neanche di programmazione poi se invece uno è in grado di programmare o ha in azienda un programmatore che può quindi utilizzare le API allora può connettere potenzialmente qualsiasi cosa. Un altro elemento di cui non vi abbiamo mai parlato ActiveCampaign integra un sistema crm per la gestione delle trattative commerciali utile per il libero professionista che di solito si perde tra le mille richieste dei clienti e cui invece può gestire tutto tramite la piattaforma anche con l'app dedicata per smartphone con task avvisi promemoria eccetera. E se si hanno diversi agenti o venditori possiamo dare a ognuno di loro un accesso diverso in modo che ognuno segua le proprie trattative mentre il responsabile può accedere a un pannello di statistica avanzato dove vede i tassi di conversione dei singoli agenti le task non finite o magari identificare problemi negli iter delle trattative. Insomma ActivePower è molto moltissimo di più di un sistema di gestione di marketing è un vero e proprio metodo che vi permette e vi insegna le migliori strategie di marketing e di gestione delle vendite per generare appunto vendite e soprattutto clienti fidelizzati. Vai su ActivePower. om e scopri un modo migliore per fare marketing online. Grazie ActivePower per aver sponsorizzato anche questa puntata di Digitalia. Capitolo intelligenza artificiale generative AI language models che cosa abbiamo di nuovo? Abbiamo qualche qualche passa falso ecco questi me li sono tenuti lì in realtà non li ho letti ho detto vediamo se Michele e Max mi raccontano qualche cosa loro. Io ho letto solo i titoli di questo che dice che il OpenAI potrebbe essere denunciata dopo che ChatGPT ha affermato che il sindaco questo sindaco australiano è un ex detenuto qualcosa del genere. C'è stata una in realtà è stato poi denunciato c'era un aggiornamento dell'articolo di stamattina alle 8 e 30 credo che conferma il fatto che appunto c'era stata poi effettivamente la denuncia che cosa è successo è successo che OpenAI però questa cosa nell'articolo in realtà non sono riusciti a riprodurre esattamente quello che poi invece viene utilizzato in ambito legale come la prova della diffamazione. Di fatto questo signore è stato falsamente definito come coinvolto in una azione di bribery mi sfugge in italiano come si dice corruzione? Corruzione. Sostanzialmente di corruzione mentre invece lui era il promotore diciamo quello che aveva denunciato il caso di corruzione per cui ha ritenuto giustamente che andando a dialogare con ChatGPT praticamente veniva fuori esattamente il contrario di quello che era successo e quindi aveva dato un termine di 20 giorni mi pare per poter correggere la cosa ma anche anticipato che ci sarebbe stata un'azione legale e l'azione legale da quanto leggo è effettivamente poi stata promossa. Il capitolo di Digitalia sulle intelligenze artificiali o generative si sta shiftando sempre di più in un capitolo legale da che qualche mese fa ne parlavamo, continua a essere comunque dal punto di vista tecnologico estremamente interessante come ovvio che sia considerando la tipologia di prodotti, sta entrando sempre di più nel mondo legale perché la gente sta iniziando ad usarlo e quindi non potevano andare in questa maniera. C'è un altro articolo del Washington Post che invece parla di un professore di legge Jonathan Tarly dell'Università della California che ha ricevuto questa mail da un collega in cui si vedeva un altro prompt di OpenAI che generava una lista di professori che avevano molestato sessualmente qualcuno. C'era questo stesso Jon Tarly con tanto di articolo di giornale fake che descriva questa cosa, non poteva andare se non in questa direzione e diventa la posizione di OpenAI ma probabilmente di tante di queste aziende, comincerà a diventare sempre più difficoltosa mano a mano che poi questi processi arriveranno a giudizio. I due amici della trasmissione che sono Massimo Canducci e Marco Camisani Calzolari hanno pubblicato la settimana scorsa entrambi i due articoli con degli esempi veri e propri di quelli che potrebbero essere i modi in cui queste intelligenze artificiali generative deragliano e possono in qualche modo inficiare negativamente sulla vita umana, sulle cose umane e mi ero dimenticato di nominarle nella puntata scorsa, è bastata una settimana che di fatto la realtà ha superato le previsioni più rose, però ve le mettiamo nei link della puntata, quella di Massimo Canducci forse l'avevamo linkata nelle notte la settimana scorsa ma non l'avevamo nominata, ma leggetela perché vi dà l'idea proprio di cose che sono assolutamente plausibili per come è programmato e allenato oggi, per come sono allenati questi modelli e che potrebbero veramente in qualche modo far combinare dei casini grossi nella vita di singole persone o anche di gruppi. Ci sono tante carte in moto, queste guerre legali queste cause in corso per qualcuno potrebbero anche essere un terremoto che a un certo punto rischia di travolgere il mondo di questi sistemi generativi, no perché se alcune di queste cause vengono fuori con delle sentenze che poi fanno giurisprudenza, che dicono che ad esempio fare scraping di tutto quello che si può a destra e sinistra e infilarlo in una rete neurale è una violazione dei diritti d'autore, della privacy o robe del genere a un certo livello, questo può ripercuotersi non solo sul modello e sull'azienda che viene accusato all'interno di quel procedimento giudiziario, ma avere un effetto a catena praticamente su tutto quello che è il mondo. Sulla tecnologia, su come puoi sviluppare la tecnologia, perché questo è uno dei punti fondamentali. Quindi con un rischio di effetto domino anche in termini di, pensiamo se mettiamo insieme tutta sta gente qui che vanno da Mid-Journey a OpenAI a tutti i più piccoli, pensiamo alla quantità di denaro che è stato investito in questo tipo di tecnologia, i rischi si stemmici sono non indifferenti. Poi qualcuno, io ho sentito soprattutto nelle discussioni di una decina di giorni fa relative al tema del garante della privacy italiano, di cui abbiamo parlato settimana scorsa, qualche giornalista che ha provato a fare un parallelo tra un chat GPT e un Google, perché Google comunque può essere autorizzato a linkare a dei contenuti che sono potenzialmente falsi, mentre invece OpenAI non può essere libera del generare dei contenuti che potenzialmente possono essere non veritieri e avere un altro livello di responsabilità. Ovviamente, come dire, credo che in una scala, se andiamo a mettere su una scala la posizione di Google che appunto linka contenuti esterni e quella di OpenAI che invece genera dei contenuti, non credo che possano, come dire, sulla bilancia sono proprio allo stesso livello. Uno dei problemi maggiori che ci fa differenziare queste due questioni è quello dell'attribuzione della responsabilità, nel senso che il modello algoritmico di Google, nel momento in cui Google fa affiorare su una certa ricerca che Michele è un cacciatore di frodo, è un pedofilo, siamo in grado, Google è in grado di risalire al meccanismo che ha portato all'emergere di quella notizia e ti dice "beh perché è linkato qui, è linkato qui, è linkato qui, è linkato qui", dove che ci sono anche dei meccanismi che attraverso cui Michele oggi può chiedere la rimozione. Ci sono dei meccanismi legali, ci sono dei meccanismi algoritmici di Google per rispondere a questa richiesta legale, perché l'avvocato di Michele dice "no, queste cose qui sono state, non so, discusse in un'aula del tribunale, Michele è stato assolto", per cui Google per piacere derenca questa roba lì, non farla comparire come prima vo, oppure se la fai comparire prima deve comparire il messaggio che Michele è stato completamente scagionato da queste accuse. Nel caso dell'intelligenza artificiale, nel caso di chat GPT, nel momento in cui dice che il sindaco di Milano è un pedofilo, nessuno in grado, compresi gli ingegneri di chat GPT, a dire perché chat GPT tira fuori questo tipo di notizie, cioè qual è il meccanismo attraverso cui l'algoritmo ha messo insieme queste due notizie. Puoi dire "sì, in mezzo alle voci potrebbe c'è un vecchio articolo che parlava di pedofili e che parlava del sindaco, potrebbe…", però in realtà il meccanismo esatto non c'è perché non è trasparente il meccanismo della rete neurale e questo è una delle… è probabilmente il principale perché è difficile mettere sullo stesso piano. Ed è anche difficile dire a chat GPT "guarda che diritto all'oblio, questa cosa non è falsa, devi fare in modo che da domani il tuo algoritmo quando gli si chiedono notizie sul sindaco di Vancouver non deve dire che è un pedofilo perché è falso". Questi meccanismi non ci sono e non si sa se è facile o se c'è un modo per istituirli. E quindi ecco, le due cose sono particolarmente diverse. C'è anche un… in particolo… allora ci sono sicuramente una serie di considerazioni proprio di base sul che cosa significa generare a partire da un addestramento, no? E soprattutto su questo fatto, quello famosissimo, della non trasparenza del modo in cui la rete prende le decisioni. C'era un altro aspetto interessante legato in particolare con la generazione di immagini che pure rischia di diventare da un altro punto di vista una questione legale estremamente importante, no? C'era quell'azienda Stable AI, Stable Diffusion, che praticamente fa cose tipo mi giorni, eccetera, eccetera, che pure è incappata in un'azione legale dove la contestazione era sul fatto che le immagini generate in qualche maniera fossero una copia non autorizzata di alcune immagini originali. Si chiama overfitting, si chiama overfitting. Cioè quando riguardo a un argomento tu nel dataset di training hai poche immagini, cioè tu hai immagini di tutto, di tutto, tutto, tutto, tutto, tutto, hai un miliardo di immagini e lui in qualche modo si allena e le mischia. Ma se vuoi un'immagine di una giraffa su un campo da tennis, le uniche tre immagini di giraffe sul campo da tennis che ci sono nel dataset arrivano da Shutterstock. E quindi quando tu le chiedi è possibile che di fatto l'immagine che ti mette, che ti fa vedere, che sintetizza mi giorni o le AI generative di turno assomiglia molto, fa un overfitting su quella singola lì. E certo è una cosa che gli ingegneri cercano di evitare perché è un problema grosso. È un problema grosso al di là anche del copywriting, è un problema grosso proprio dell'algoritmo perché è un, è un, è paragonabile a un bambino a cui stai insegnando delle cose e che studia una singola cosa a pappagallo. Ecco fondamentalmente il concetto. Stocastico. Stocastico, è stocastico, è stocastico. E va bene. Alla fine gli avvocati sono quelli che anche qua, anche con l'intelligenza artificiale. Gli avvocati guadagnano sempre. Gli avvocati. No c'è niente da fare. Gli avvocati. Anche gli avvocati devono arrivare a fine mese. Eh quello, sempre, ci mancherebbe. I giapponesi però hanno detto che tutto sommato per loro va bene, anzi, che il premier giapponese in qualche modo ha dato l'endorsement, ha detto lavoriamo con OpenAI eccetera, vogliamo far entrare questi sistemi dentro alla amministrazione nazionale, dentro alla burocrazia, in modo da rendere più facile e più veloce il lavoro dei nostri, dei nostri impiegati, ovviamente stando attenti alla sala guardie da determinate, da determinate problematiche, però è un approccio particolarmente diverso da quello che abbiamo visto noi col. A me piace molto di più questo approccio onestamente perché appunto noi stiamo parlando molto ed è giusto farlo di tutti i problemi, di tutti i rischi eccetera eccetera, però un uso controllato, quindi con un aumento della percentuale, come dire, di utilizzi strumentali di queste tecnologie, per esempio per migliorare appunto la produttività, ma sotto la diretta responsabilità di qualcuno, secondo me la strada è giusta per vedere che succede, come funziona, se funziona, che cosa bisogna correggere e così via. Per cui farlo in maniera come dire istituzionale mi sembra molto più intelligente che dire no non lo potete usare, quando poi con una VPN qualunque tutti quanti continuano ad usare chatbot. Mi sono credo su differenziare gli usi. Però è mia personale opinione onestamente. Beh intanto da noi non è che il garante ha detto non lo usate più, lo chiudiamo e gli italiani dicono va beh noi usiamo la VPN per aggirare blocco. Il garante ha detto ci sono dei problemi, indaghiamo, può darsi che siete in violazione, avete 20 giorni di tempo per rispondere a queste domande, gli altri hanno detto beh un attimo chiudiamo prima di beccare delle multe assurde e lavoriamo. E notizia di questa settimana in realtà che c'è già un disgeno che il garante e OpenAI stanno lavorando insieme, hanno messo a fuoco quelle che possono essere le problematiche e stanno lavorando per cercare di capirsi e di spiegarsi. In realtà è un metodo costruttivo anche quello. Considera anche che la situazione è un pochino differente perché non so se tu hai. Sì tu sei stato in Giappone, puoi immaginare avrai vissuto qualche cosa di ciò che è pubblico in Giappone, ad esempio i trasporti e le ferrovie eccetera. Sono un po' precisini diciamo. Puoi immaginare esatto come funzionino, che ne so, l'anagrafe di Tokyo, l'ufficio elettorale di Nagoya o robe del genere. E' un pochino più controllabile l'esperimento se ci iniziamo a vedere cosa succede se introduciamo nella pubblica amministrazione questi strumenti. Se li introduci in quel cosa che è la burocrazia italiana, insomma visto che già non brilliamo per efficienza, trasparenza e cose eccetera, oltre che come dire per in questo periodo capacità in termini numerici, come si dice, per il conteggio delle teste fondamentalmente a oggi molte delle nostre, dei nostri uffici di pubblica amministrazione hanno un grosso problema di carenza del personale. Per cui mettigli anche sopra adesso devi introdurre queste novità nelle procedure e ciao. Forse da noi era meglio. Mi sta venendo in mente la struttura di una barzelletta che faccia un italiano, un giapponese e chat gpt. Chiediamo al chat gpt di Cerral, anzi no non possiamo. Secondo me mi viene la barzelletta dai. Ma infatti secondo me è un tema molto multisfaccettato, bisogna differenziare quelle che sono i vari temi perché quello del garante è un tema di come queste tecnologie vengono addestrate che può essere ed è giusto che sia separato dal dall'utilizzo stesso. Perché se tutti i garanti della privacy dell'Unione Europea decideranno che un giorno è illegale come è stato addestrato, questo non vuol dire che appunto queste aziende possano in qualche modo tornare indietro e ri-addestrarlo su dei contenuti che invece siano magari generati ad hoc per questo tema. Immaginiamoci questo mondo in cui questo funzioni, a questo punto avremmo una tecnologia molto molto efficace che può servire anche per altre cose. Torniamo al discorso anche delle fake news o delle notizie biografiche completamente inventate. Non è quell'oggi l'unico l'unico utilizzo che si può fare di questa intelligenza artificiale, banalmente possono essere super utili per analizzare dei contenuti che tu gli dai, per riassumerli, per commentare del codice ed sarebbe un peccato alzare dei muri così alti da precluderci anche quelle strade nel momento in cui si trovano delle vie più etiche, più corrette poi di addestrarle. Il problema è proprio quello di sperimentare in maniera controllata e su larga scala e quindi chiaramente puoi decidere cosa fare. Io sono d'accordo su quello che dite, però oggi la fuga in avanti l'hanno fatta queste aziende. Il problema è che non l'hanno fatta certo né il garante della privacy né il premier giapponese. La fuga in avanti è stata questi che di colpo intanto si sono trasformati da un giorno all'altro, da no profit, creata per evitare gli estremismi e i pericoli sviluppo dell'AI, di colpo si sono trasformati in "facciamo più grano possibile, dateci investimenti che l'AI deve diventare padrona del mondo". Cap and profit si chiama il modello dove tu una parte la metti rimane no profit, un'altra invece genera profitti fino a solo 100 volte il capitalista. Per cui ci siamo già capiti. E comunque se Microsoft ci ha messo qualche miliardino vuol dire che cerchiamo di capire l'antifona. E quindi insomma calma. Poi dopo di che ha detto "va bene con cosa l'abbiamo allenata? Con i dati di tutto l'universo ma non vi diciamo neanche quali". E poi l'hanno aperta a tutto il mondo e ha iniziato a dire "va bene iniziate anche a pagarci, a utilizzarla dove volete". La gente ci ha messo del suo iniziando a usarla nelle aule del tribunale facendogli fare i concorsi per diventare neurochirurgo e robe del genere. Insomma che qualcuno abbia detto "va beh calma un attimo prima che ci sia qualche casino". Fermiamoci un secondo. E vabbè dai col petrolio quando hanno cominciato a vedere che si accendeva tutti quanti hanno messo le motorie a scoppio poi abbiamo inquinato il pianeta e stiamo per morire tutti che fa? Certamente. Interessante. Michele ha messo un articolo di Scott Aronson che è un commentatore tra le altre cose che ve lo linko che analizza un pochino in maniera un po' da insider se vogliamo quel discorso della lettera della moratoria per sei mesi. Ve lo leggete tranquillamente voi se volete non stiamo a commentarlo tutto ma una cosa che ci mancava del motivo per cui sei mesi e proprio sei mesi è interessante. Il discorso dei sei mesi arriva dall'ambito accademico, arriva dai tuoi colleghi Max. Perché se no non ci riesce a pubblicare. Il loro discorso era proprio quello diceva quando è uscita la versione precedente noi ci siamo messi a lavorare a fare ricerca e a pubblicare e il giorno che siamo arrivati al punto del meccanismo classico accademico di revisione e di pubblicazione dell'articolo praticamente in quei giorni è uscita la versione nuova il 3. di chat gpt e per cui tutto quello che avevamo scritto non valeva più niente. Al che ci siamo messi a scrivere tutto non siamo neanche arrivati vicino a pubblicare mancava un mese eccetera ed è uscito chat gpt 4 che praticamente cancellava e annullava tutto quei nostri sei mesi di ricerca eccetera. Per cui i sei mesi dicono sarebbe non servirebbe a niente per tante altre cose ma ci permetterebbe in qualche modo di studiare di commentare e di discutere a livello accademico prima di essere superati da una release successiva. E questo se vogliamo ha un senso. Vogliamo dire che i meccanismi accademici siano troppo lenti oggi per la velocità della scienza e del progresso può darsi ma sono quelli che abbiamo per cui se vogliamo possiamo da una parte cercare di accelerare anche se a cercare di accelerare i meccanismi della pubblicazione accademica si rischia di creare degli errori. I meccanismi non sono i meccanismi quelli diciamo sono i meccanismi delle conferenze che per loro natura sono i meccanismi come dire che accettano l'errore in corso mentre invece tu se vuoi raggiungere un risultato su una rivista consolidata ci vuole un anno un anno e mezzo. Lo abbiamo visto nel dibattito del covid dove soprattutto all'inizio si è accelerato molto. E lo so è certo però il concetto di voler fare un bambino mettendo incinta nove donne pensare di fare un bambino in un mese non funziona tantissimo. No quello non pare che no. Max ci ha provato. No io no. Ah no scusa nove donne no. Dite queste cose cattive. Hai ragione. Ma poi non ce l'ha neanche provato. Max li ha fatti tutti in serie. Max ha un meccanismo di produzione filiale assolutamente seriale e non parallela possiamo assolutamente affermarlo e ci mancherebbe. Poi almeno per quello che è per quello che è la discendenza riconosciuta per quello che può essere in giro per il mondo. L'approccio coniglio Guglielmo. L'approccio coniglio Guglielmo esatto. Per gli ascoltatori storici. Cosa fa sto professore quando va a fare le sue conferenze alle Hawaii o in California. Non lo sappiamo però vabbè su questo non possiamo. La ricerca scientifica deve essere libera aperta e senza confini. Se no che diavolo. Ti erai spiegato a tua moglie. Censura come? Ho preso certi schiaffoni con la mancia qui. Ancora gonfia. Ebbè ci sta ci sta. Ringraziamo i produttori esecutivi. Va ragazzi è arrivato il momento. E chi saranno questi produttori esecutivi sono quelli grazie alla cui generosità voi potete ascoltare Digitalia perché Digitalia lavora. C'è una crew di scancagnati che tutta la settimana leggono notizie e poi lunedì sera registrano parlano chiacchierano si interrogano rispondono anche e interagiscono con la community durante la settimana e poi si mettono lì a lavorare su sto maledetto file audio e anche video da qualche tempo questa parte a pubblicare insomma un fracco di lavoro retribuito poco ma quel minimo per continuare a lavorare perché se no ragazzi dopo dopo quanti anni sono mi dimentico sempre 12 anni 13 dopo un po' uno si stufa invece siamo qui lunedì dopo lunedì anche lunedì di pasquetta pure in fase semi narcotica come qualche nostro collega oggi nonostante questo a tenere botta e perché qualche cosa arriva da queste narcotici hanno anche un costo in qualche modo bisogna anche poterseli permette dai ragazzi come ci possiamo permettere grazie ai produttori esecutivi che contribuiscono volontariamente non vi chiediamo una cifra non vi chiediamo una cadenza fatelo voi il vostro cuore la vostra generosità permette Digitalia di esistere in cambio lavoriamo per voi poi vi spiego come fare a mandarceli lavoriamo per voi vi ringraziamo in trasmissione nella puntata max ringraziali un po in trasmissione che io faccio produttori 6 6 9 cominciamo con i nostri streamer value for value nicola fort con 2364 scusate capitano arlo con 196 e nicola gabriele dico 1416 grazie grazie di cuore abbiamo poi donazioni singole dei nostri perpetual executive producer manuel zavatta e davide tinti con una donazione da un euro e nicola gabriele dida 2,01 donazioni impeccabili i nostri perpetual è davvero grazie davvero stefano cutelle aggiunge una donazione singola da un euro e 10 per essere immediatamente sopraffatto dalle donazioni singole da due euro di corrata ub e matteo masconale grazie scusate ho preso un taglio un po' corsa ciclista va bene così massimiliano saggia ci dà una donazione singola da tre euro si è voluto staccare avvicinarsi al gruppone delle donazioni singole delle donazioni ricorrenti da tre euro al mese che sono quelle di danilo sia di simone pignatti federico bruno nicola pedonese roberto barison matteo arrighi federico travaini stefano orso massimo dalla motta arnovander glessen o gissen alessandro lazzarini alessio conforto davide capra e giuliano arci no mitici grandissimi questo è il gruppone degli inseguitori ancora un po più avanti ci sono le donazioni singole da 3,21 euro 3,45 euro e 4 euro studi di alessandro alessio marco mandia non scordate il codice mandia e maurizio verrone grandi grazie donazioni singola da 5 euro di massimiliano casamento e suppongo anch'essa da 5 euro singola di corrado g grande suppongo perché c'era ho sbagliato io si ho mancato anche i doc che sbagliano donazioni ricorrenti da 5 euro al mese di paolo lucciola matteo carpentieri pasquale maffei andrea magnoli e ruben librieri mitici grandi misteriosa donazione singola da 6,51 centesimi di euro di riccardo gini non non dice misteriosa sono le sono le paypal da da quando abbiamo il bottone nuovo ti permette di dire le le commissioni le pago io invece di farle pagare a digitalia e chi mette quella spunta lì è ovvio che magari chi dice voglio pagare 6 euro virgola 5 e diventano 6 euro e 53 periodico e robe del genere ma va benissimo grazie grazie ancora di più per perché vi se vi sobbarcate anche le le le tariffe donazione ricorrente da 8 euro al mese di mirko fornai mitico e infine per questa puntata abbiamo un grande produttore nella persona di sebastiano amo dio con la sua col suo bonifico ricorrente di 10 euro ogni due mesi mitico mitico sebastiano grazie a tutti i produttori grazie per la vostra generosità se non siete ancora produttori esecutivi ricordiamo paypal satisfei bonifico bancario bitcoin versamento on chain in maniera classica oppure con la la il come si chiamano con lightening network con le metodiche del podcast in 2. value for value new podcast azdu. om potete streammare satoshi mentre ascoltate e potete mandare anche il boost o addirittura il 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questo tipo di da questo tipo di stanze per ora noi gli sta andando bene sta andando benissimo vedrà vedremo come si evolverà la situazione la nuova console portatile playstation l'avete vista michele tu sarai interessato tu che sei uno stimista stim decchista no onestamente non sono interessato perché questo rumor di un ritorno alla ps pps vita in realtà ha un dettaglio importante ossia che sony si forse è un leak è un commento non ufficiale ovviamente quindi tutto può succedere pare che sony stia progettando sì una console che sia portatile ma lo sta facendo per perché questa sia in modalità streaming quindi tutto un terminale stupido da dove tutta la parte computazionale viene fatta sulla tua ps 5 da casa e tu poi quando sei in remoto o anche all'interno di casa via via lan via wifi oppure da da remoto appunto ti connetti alla playstation e giochi in streaming oggi non sarebbe comunque la prima console che ci ci prova ci sono anche delle versioni dello steam deck che sono molto depotenziate e che ce ne spari noi parlavamo di una della della logitech della logitech che dovrebbero permettere di fare questo però non hanno avuto grande trazione certo lo vedo il momento in cui entra sono è importante però certo è limitativo non ci credo tantissimo io penso che qui ci sia stato un leak perché probabilmente una delle funzioni sarà quello di funzionare in maniera slave nei confronti una ps 5 perché alla fine dei conti se il cloud gaming di a oggi non ha ancora fatto il botto nonostante gli investimenti di google con stadia di invidia di tutti quelli che ci hanno messo qualche cosa ed è lì che è più o meno per qualcuno galleggia per qualcuno va a bagno eccetera e il problema è ovviamente un problema di velocità di latenza per determinati titoli eccetera e pensiamo che il flusso grosso video parte dai server di google no o di entità analoghe con la fibrozza che potete immaginare che esce dai loro data center quando i dati video devono uscire dalla fibrina che invece avete casa vostra lo ricordiamo che la maggior parte delle utenze hanno limitazioni poi no il purtroppo se vogliamo per noi geek e oggi anche per chi vuole implementare queste cose qui i collegamenti domestici sono sempre stati calibrati in modo da dare la precedenza in download piuttosto che in upload con il concetto che l'utente finale alla fine deve essere uno che assorbe qualcuno come un imbuto da imbottire di notizie di dati di bit di vendita eccetera ma che debba parlare poco che debba emettere poco e quindi c'è sempre stato l'idea di no squilibrare la capacità la banda in download rispetto all'upload eccetera oggi per questo tipo di attività questo si ritorcia assolutamente contro e allora quando anche hai la fibra media che possiamo immaginare che c'è in Italia o negli Stati Uniti che magari scarichi anche veloce a 200 ma l'upload lo fai a 10 a 20 mega e insomma giocarti in remoto dalla PSP e cercare di scaricare un flusso video in tempo reale con quel tipo di mandali non è certamente ottimale per cui mi sembra molto difficile che facciano un azzardo del genere però non lo sappiamo questa notizia da dove origina magari una roba che hanno studiato per farla uscire tra dieci anni quando tutti avremo una banda fenomenale in uscita o o come dicevo prima magari è solo una delle è solo una delle caratteristiche o magari è uno dei prodotti che verrà venduto come diceva Michele per la Steam Deck in due versioni una più costosa con la possibilità di far giocare i giochi in locale una che fa solo da terminale da terminale stupido chi lo sa se il problema è capire come se soni nel momento in cui è come dici tu ossia che è solo una funzione e quindi si apre uno sviluppo parallelo di giochi in portabilità anzi parallelo e quello in realtà è quello da capire perché andare a fare una come dire emergere le due branch di portabilità e di gioco da salotto lo fa l'ho fatto nintendo perché la switch è così tu puoi giocare allo stesso la stessissima copia di zelda sia nel tuo nel tuo salotto che sul quando sei in spiaggia ma qual è il problema cioè qual è il punto da nintendo e che indietro tecnologicamente di due generazioni e quindi la grafica di zelda va benissimo così a 720p va bene e te la giochi anche in portabilità ecco pensare che possa che la playstation 5 possa fare lo stesso lavoro e di portare quindi la stessa piattaforma anche in portabilità ecco diventa un pelo un pelo più complesso per quanto poi c'è lo steam deck che appunto può essere una prova che le due cose in qualche modo possono funzionare da capire però secondo me si apre si sta riscoprendo un po' il mondo della della portabilità quando dopo tanti anni di disillusione che oramai era morta per colpa degli smartphone ecco prima la switch e pochino anche lo steam deck cosa provando a dire che forse non era così banale la risposta. È una grossa nostalgia della mia PSP con OutRun sopra eccetera e il problema forse è proprio il che non è che un iPhone o un Android di ultima generazione gli manchi la potenza di calcolo per poter non so se quello che è mancato è il controller cioè l'idea di avere proprio il joystick sono usciti nel tempo no le robe dove ci mettevi il telefono dentro e ti faceva un po' da joystick la possibilità di attaccare un joystick esterno un joypad esterno ma non è la stessa cosa o forse molto di più il modello di business la vendita attraverso l'app store con con questa depresso depreciazione devalutazione delle delle app no che tutti si aspettano di avere l'app gratis e poi magari quindi lo sviluppatore vuole far soldi con l'in-app purchase però da un certo tipo di videogiocatori in-app purchase sono visti come una stortura come una sporcizia come un modo di estorcere il denaro nel momento in cui io mi sono già appassionato al gioco inizia a spremermi un po' un tradimento non so tante cose forse stanno facendo tornare un po' indietro su questo su questa cosa e quindi si dello spazio per secondo me nello spazio di tanti di tanti videogiocatori un dispositivo che abbia un modello diverso sia in termini di controllo che non sia solo touch sia di modello di business per gli sviluppatori potrebbe esistere io oggi avessi la mia psp dove giocare cyberpunk spiderman una nuova edizione di un outrun o robe del genere me lo porterei nello zaino insieme insieme tanto oramai c'è nel computer l'ipad quando viaggia siamo dei cammelli e allora portiamoci anche io la mia xbox serie 6 non me la posso portare presso è certo ma io non lo so mi sto facendo tentare dalla steam deck anch'io devo un po' capire bene cosa ci ci se i miei giochi preferiti ci girano come mi girano e la vedete come mi girano come mi girano esatto mettetelo magari nei possibili capitoli che io mi sono perso questa notizia fa il paio con i cazzi amari per fortuna per fortuna siamo in fascia non più protetta io volevo chiedere semplicemente qual è questo grosso problema del guinness dei primati oggi effettivamente il titolo della nostra colonina su trailer è proprio quella cazzi amari per guinness world records è molto molto grandi e perché molto molto grandi max raccontacela un po' tu ebbè perché appunto il guinness dei primati deve riconoscere l'immagine digitale più grande al mondo che per il momento dal loro punto di vista è la fotografia di un embrione di un danio rerio più comunemente noto come pesce zebra che è realizzata sulla base di più 26 di 26. 00 scatti microscopici questa è l'immagine più grande che sia mai stata realizzata questa per il guinness dei primati è l'immagine più grande che sia mai stata realizzata in digitale a quanto pare però c'è un concorrente un po' imbarazzante perché c'è una organizzazione che ha invece realizzato un'immagine enormemente più grande di circa 102. 00 miliardi di pixel diciamo che praticamente se tu la stampassi con la tecnica comunemente in uso per i grandi manifesti pubblicitari sto leggendo il risultato finale sarebbe 16. 08 volte l'empire state building allora diciamo questa immagine purtroppo è un po' compromessa dal fatto che quanto sembra rappresenta un enorme fallo ma non è un fallo max è proprio un cazzo e vabbè dai ma sinonimo lo sai dopo l'imbarazzo non speccò no perché è una cosa diversa l'immagine di un fallo è quella di un ca sono due cose diverse ah perché il fallo è quello di quando sbagli a tirare il pallone no no no perché il fallo è fallo di rigore e questo è proprio quando il problema qui è proprio adesso il medico interviene il medico no no no non è una questione medica il problema è l'intento l'intento è decisamente goliardico e quando l'intento è goliardico non lo chiami un fallo non è medico l'intento l'intento non è medico è goliardico esatto e quindi questo mega gigante rappresentazione del dio priapo chiamiamola così con tanto di vene contro vene e cose eccetera però è l'immagine digital più grande del mondo questi perché non la vogliono riconoscere scusa perché prendono le parti dell'embrione di come si chiamava il darionerio una cosa del genere no no davvero si chiama il darionerio non il darionenio ma il daniorerio hai sentito male io avevo detto darionenio daniorerio eh ok va bene quello là comunque è un pesce zebra il pesce zebra facciamo bene 921. 00 pixel per 380. 28 pixel sono tanti ma non sono abbastanza per battere il cacchione del questo enorme goliardata che diciamo che ha però oggi grazie a questa polemica a oggi ha un account twitter dove vengono pubblicati a pezzi pezzi di cacchio perché tutto insieme ovviamente non ci sta eccetera ma no perché vogliono fare una collezione come i bei tempi che si collezionavano i fescitoli e poi le figurine esattamente vabbè dai pasquetta possiamo un pog di goliardata c'è volta beh l'autore ha deciso di appellare alla decisione basandosi anche sui pareri tecnici che sono importanti che aveva raccolto per completare la procedura di candidatura al titolo presso il guinness uno di questi redato da steven g marra e il ricercatore post hoc in astrofisica ha confermato che è senz'altro l'immagine più grande che abbia mai visto l'altro esperto alex latam specializzato in informatica del mit dice l'immagine enorme e mantiene i dettagli in scala magnifico al soggetto dici la fonte principale di casualità nell'immagine è la direzionalità delle vene che ondulano e si muovono casualmente lungo tutta l'immagine vabbè è ovvio che qui siamo di fronte a un problema il guinness ha un po questa tendenza a evitare argomenti scandalosi o scherzosi no per cui di fatto è un va considerato per quello che è il guinness world record cioè un più una pubblicazione a scopo di lucro col suo tipo di pubblico e con la suo tipo di odiense e le sue regole più che un come fosse un registro vero delle cose no dei veri record eccetera non è un'entità pubblica non è come fosse il l'istituto dei pesi e delle misure no dove a parigi dove c'è il metro il chilo il litro e quelle robe lì e quindi risponde a delle logiche che sono assolutamente diverse che è anche curioso no il fatto che il guinness world record si faccia dei problemi perché oddio un pisello quando guinness world record è una derivazione della dell'azienda della birra e che alla fine dei conti possiamo pensare che nel mondo abbia fatto e continui a fare ben più danni l'alcol piuttosto che le immagini dei piselli disegnate sui muri o delle cose alla fine no guardate le ionie della sorte ma l'immagine prototipale cioè alla fine dei conti anche nelle iscrizioni rupestri i primi dipinti che facevano di disegnavano gli uomini a caccia o i piselloni se vai a vedere max ci hai portato a pompeia a vedere le immagini della villa e lì piselli ce n'erano all'infinito e proprio un certo tipo di cultura che diceva sì il record di tutti quelli del mondo ma i piselloni assolutamente no vabbè comunque era per fare un po di colore era una roba che succede il titolo di una puntata che non potremo mai dare però io me lo so segnato lo stesso ce lo ricorderai ce lo ricorderai il titolo non lo potremo mai ve lo diciamo in post trasmissione oppure se vi siete se state ascoltando in podcast e vi siete persi il post trasmissione se ve ce lo venite a chiedere ve lo diciamo su slack venite su digital. m/slack dove chiacchieriamo tutta la settimana e ve lo diciamo anche lì se siete curiosi. Piani di sorveglianza a Parigi in occasione dell'olimpia di del 2024 cos'è che vogliono installare sti matti Michele? Tante telecamere, tante telecamere niente che non abbiamo già visto in altri in altri luoghi e tempi e non solo in luoghi ma anche in mezzi perché qui si parla di mettere telecamere con software di riconoscimento delle forme anche su treni autobus e robe del genere per cui siamo quasi uno step o altro che grande fratello. Siamo a livelli quasi di Dubai come parlavamo settimana scorsa di collegare tutto a un unico cervellone a uno psicocervellone centrale e c'è chi ovviamente si fa dei problemi e dice ragazzi se poi questo rimane anche dopo diventa un grosso problema. No ma dopo lo spegniamo ma no spendiamo 18 mila miliardi ma poi lo spegniamo state tranquilli certo ci mancherebbe. E' giusto per la sicurezza. La poliziera sta installando telecamere per individuare le donne che non indossano le jam. Trova le differenze. Ma gli serve per dare dei consigli di moda. Esatto. Se non sta bene coi capelli poi ti arriva un consiglio e ti dice di cospargerli di yogurt. Ci sta e poi siccome c'è questo problema grosso del long covid che nessuno ci capisce niente perché tanti dati cioè tutti hanno avuto il covid molti hanno avuto il long covid però è un scudio di sintomi che può essere di origine di tutti. Può arrivare dal covid ma può essere anche mezzo psicosomatico arrivare da mille problematiche diverse e poi c'è ci vuole qualcuno che mette in tutti questi dati. Li prenda e li mette in ordine. Chi chiamiamo? Palantir. Visto che Cambridge Analytica non possiamo chiamarla. Abbiamo la lista dei cattivi il secondo. Cioè peggio c'era solo Goblin. Azienda di specchiata, no? Come si dice? Reputazione. Ne ha fatte già di tutti i colori. Palantir è stata fondata da Peter Thiel se non sbaglio. Uno dei cofondatori tra l'altro di OpenAI. Perfetto, personaggio che ha già contribuito col suo lavoro Palantir. Ha le cose più nefande in ambito di sorveglianza, di guerra, di warfare di tutti i tipi eccetera. E gli diamo i dati per il long covid. Che vuol dire? Dateci tutti i dati del covid a noi. Che vuol dire i dati di tutti quelli che hanno avuto i dati per il momento negli Stati Uniti di tutti quelli che hanno avuto il covid. Cioè tutti. Perché no? È come dire gli diamo i dati ma sì solo di quelli che hanno perso i denti da latte. Gli diamo. No? Una roba del genere. Tutti i dati sanitari con un meccanismo automatico. Ogni volta che un medico infila in un computer un dato sanitario, un esame del sangue, una cosa. li fichiamoli in maniera anonimizzata ovviamente perché figurati se da degli esami del sangue a se degli esami delle cose sanitari si riesce a de-anonimizzare a risalire l'identità di una persona. Ci mancherebbe. Praticamente è impossibile. Lo sapete benissimo. Poi magari incrociandoli con i dati che ti vende qualsiasi data broker sulle posizioni dei cellulari, su chi ha fatto gli esami in quella clinica a quell'ora lì e a quell'ora là in quei due giorni. Ma non il nome franco, solo metadata. Ecco solo metadata certamente. Solo la fotografia. Assolutamente. Anonimità assicurata, rischio di fu. assolutamente no. Grazie Palantir che pensi alla nostra salute. Però è veramente interessante perché Palantir, io me lo ricordo, fu credo uno dei scandali dopo quello di Cambridge Analytica. Cambridge Analytica fu praticamente costretta a chiudere dopo pochi pochi mesi o comunque a trasformarsi pesantemente. Mentre invece Palantir non è riuscita a rimanere sotto vento il giusto da essere un'azienda che oggi è reputata degna di progetti del genere. Oggi parliamo del non covid per gli US, ma andando negli archivi di Digitalia credo ogni due tre mesi ecco troviamo un progetto e spesso e volentieri in ambito sanitario che viene, se non sbaglio era stato il servizio sanitario inglese qualche mese fa l'ultimo, a fare qualcosa del genere con Palantir rimanendo, come dire, impunito. Si, Palantir è anche stata negli ultimi dieci anni quella che ogni volta che qualche azienda della Silicon Valley si doveva ritirare da qualche cosa, non lo so, pinco palo. Google sta collaborando con il Pentagono per lo sviluppo di un super soldato automatico sterminatore delle folle e delle cose, ma si deve ritirare perché i suoi azionisti in seguito e i suoi dipendenti si sono rivoltati hanno detto e Palantir ha detto che ci pensa lei non preoccupatevi che questi problemi non ce li ha. Microsoft si ritira dalla commessa di utilizzare il tracciamento dei dati per identificare. Si ritira e ci pensa il Palantir, non vi preoccupate noi questi problemi non li abbiamo. Ecco Palantir è quello che ha sempre fatto il lavoro sporco, generalmente lavorando col Pentagono. Ci hanno delle entrature terrificanti e le stesse entrature gli hanno fatto avere questo tipo di. però va bene siamo contentissimi perché tanto saranno sicuramente solo i dati americani, figurati se riusciranno mai a mettere le mani sui nostri dati, quando mai i nostri sono al sicuro, c'è il garante della privacy che ce li tiene al sicuro, noi non ci dobbiamo preoccupare di questo tipo di problemi, no? No? No? Vabbè. Cric cric cric, giri del giorno. Ci hanno già silenziato. Signore e signori, i Gingilli del giorno. Gingilli del giorno, i regali dei digitaliani per i digitaliani a fine trasmissione, una bella carrellata di consigli, hardware, software, letteratura, qualsiasi cosa che abbia colpito la curiosità o stravolto l'esistenza delle voci digitali, ovviamente qualsiasi sfumatura nel mezzo è ben accetta, vediamo. Michele, dai raccontaci. Allora, Gingillo musicale per me che è un artista che trovate sulle piattaforme principali da Spotify a Bandcamp che si chiama Cosmiker Loffer è tedesco quindi ragazzi, non lo so come si pronuncia, io ci provo Cosmiker Loffer ed è una storia secondo me molto molto di digitalia, digitaliana, perché questo artista lavorava nella Germania dell'est nei primi anni 70, in realtà, credo sia il nome vero di questo tecnico, artista, si chiamava Martin Zeukenete, non lo so ragazzi, non lo so, comunque nella Germania dell'est in pratica lui era impegnato in questo progetto di creare delle musiche che aiutassero gli atleti della Germania dell'est appunto a competere durante le Olimpiadi, quindi c'è questo background che è super interessante, c'è la pagina su Spotify o sul sito dell'artista in cui trovate degli approfondimenti molto interessanti, sono cinque volumi di musica elettronica un po' prog rock molto molto bella, a me stanno piacendo davvero davvero tantissimo, li trovate appunto su Spotify, sulle principali piattaforme e anche poi in fisico, in vinile da Bandcamp. Cosmic and Lofer vi consiglio tantissimo di darci un'ascoltata. Che roba, che roba underground, iper mega, bravo Michele, solo tu trovi queste robe qui così. Under the bone subito, senti. interstiziali, sono robe da. va bene, grazie per questi ricordi di guerra fredda. Max? Ancora caldo, scusa aggiungo soltanto che non sono andato a recuperare un vecchio artista degli anni 70 ma in realtà è "caldo" perché questi archivi sono riemersi soltanto adesso e quindi adesso si stanno pubblicando questi questi album, ecco, quindi ancora molto in progress la situazione, è un progetto molto attivo. Bellissimo, lo mettiamo nell'elenco lettura, domani torna su. Max? Il mio è un Amarcord gingillo o retro gingillo, per motivi che solo Michele Di Maio in questa puntata può capire, mi è tornato in mente Tron e in particolare il Master Control Program, per cui il mio gingillo è il consiglio di andare a rivedere il Tron originale del, credo, anni 80, giusto? Adesso non ricordo nemmeno più esattamente la data, che più digitaliana non si può, come impostazione, la storia la sanno tutti, la trasformazione di un essere umano che viene pixelizzato, digitalizzato ed inserito all'interno di un computer e trova un mondo da esplorare e niente, riesploriamolo insieme. Direi più vettorializzato che pixelizzato Tron, se mi ricordo bene. Non sono sicurissimo, però era quello proprio della grafica Vettori, no? Aveva fatto anche il videogioco. Sì, Vettori, sì sì, era proprio l'evoluzione dal mondo a pixel a quello Vettori. È giusto e quindi andiamocelo a rivedere insieme, lo trovate su Disney+ e credo facilmente in giro comunque anche su diverse altre sorgenti di streaming e sia Tron per tutti. Tron, Tron, Just Watch, vediamo un attimino dove ci andiamo ad abbeverare se mettiamo qui Tron, Tron, Tron, Tron, Tron Legacy, no, Tron 1982, Disney+ e Apple TV. Disney+ e Apple TV disponibile a noleggio su Apple TV a 3,99, a noleggio su Google Play, su Civi e su Amazon, ma su Disney+ gratis in streaming. Fantastico. Ultimo gingillo per oggi, la Enciclocolor, anzi, Enci-color-pedia. L'enciclopedia dei colori. Motore di ricerca dove mettete il nome di un colore e vi viene fuori vita, morte, miracoli. Io ho cercato uno dei colori più difficili e più vicini a una delle robe che mi stanno a cuore, che è il Vintage White della Fender, è uno dei colori classici della Fender Stratocaster, ma cercate, che ne so, leggete che a una macchina la vendono in color ciclamino, cercate Audi ciclame, non cercate ciclame, tra le risposte troverete quello dell'Audi. Lo cliccate e vi dice le robe classiche che i siti che si occupano di colori vi dicono, per cui ad esempio il codice esadecimale, no? Poi vi descrive il colore, poi vi dà le variazioni, per cui invertito, più chiaro, più scuro, originale, saturato, desaturato, in scala di grigi e robe del genere. Poi i nomi dei colori correalati, le combinazioni di colore, i vari gradienti, i vari colori monocromatici, i toni di colori, le stinte, le sfumature e poi le vernici, le pitture, i pennarelli. Cioè fondamentalmente vi dice se volete quel colore lì, come realizzarlo, come si chiama per, che ne so, per la Oikos, come si chiama per la Chrysler, le macchine della Chrysler di quel colore lì, come si chiama la loro vernice, qual è il set di carandasce dei pastelli dove trovate la matita esattamente di quel colore lì. Una roba immensa. E infine ancora delle altre, delle altre, delle altre cose, la simulazione dei vari tipi di daltonismo, per cui come i vari tipi di daltoni ci vedono o non vedono o non distinguono quel tipo di, di, quel tipo di colore lì e delle prove in, di come quel colore rende in, nei colori del web, nei browser, sia come sfondo, sia come testo, sia come ombra del testo. Insomma è veramente la, la, la repository di colori più completa che abbia conosciuto fino ad oggi. Dattici un'occhiata, sono sicuro che prima o poi verrà comoda e utile anche a voi. La trovate insieme a tutti gli altri gingilli su digitalia. m/699 insieme a tutte le note dell'episodio e ovviamente il ringraziamento dei produttori esecutivi. [Musica] [Musica] E anche questa 669 arriva in fondo, ci manca solo l'appello a portare le orecchiette fresche, che sono le orecchie dei vostri amici prodotto digitaliani, portali ad ascoltare Digitalia, ditegli di cercare Digitalia un po' dove vogliono, tanto ci trovano di sicuro. Noi speriamo di farvi fare bella figura quando consigliate a un amico di ascoltare Digitalia. Direi che anche per questa puntata è tutto, dalle Mistudio Ligure 1 di Sanremo, un saluto da Franco Solerio, dallo studio Cittadino di Avillino un abbraccio da Massimo De Santo e dallo studio di Milano un ciao da Michele Di Maio. Ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata di Digitalia. [Musica]

Dallo studio distribuito di Digitalia

Produttori esecutivi:Stefano Cutellè, Matteo Masconale, Massimiliano Saggia, Danilo Sia, Simone Pignatti, Federico Bruno, Nicola Pedonese, Roberto Barison, Matteo Arrighi, Federico Travaini, Stefano Orso, Massimo Dalla Motta, Arnoud Van Der Giessen, Alessandro Lazzarini, Alessio Conforto, Davide Capra, Giuliano Arcinotti, Alessandro Alessio, Marco Mandia, Maurizio Verrone, Massimiliano Casamento, Paolo Lucciola, Matteo Carpentieri, Pasquale Maffei, Andrea Magnoli, Ruben Livrieri, Mirko Fornai, Sebastiano Amoddio, Manuel Zavatta, Davide Tinti, Corrado B., Nicola Gabriele D., Corrado G., Riccardo G., Nicola Fort, Capitan Harlock, Nicola Gabriele D.

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