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Lunedì 29 Aprile alle 20:50

688

San Michele da Retrolandia

Un’estate con Miyoo Mini Plus. Il mercato pubblicitario su podcast. La soluzione del Codice Mandia. Nessuno scrive più sui Social. Piccioni viaggiatori più veloci della fibra. Brian May preoccupato per la IA. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

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Digitalia #688 - San Michele da Retrolandia

Digitalia #688 - San Michele da Retrolandia

Settimana del quattro settembre duemila ventitré X vicino al break even o al fallimento. Nessuno posta più sui social network e poi guerra tra Open AI e detentori di copyright ma anche privacy. Brian May piccioni. Questa è molto la sua scaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia, quella digitale all'italiana. Dall'emissorio di rigore uno di Sarajmo qui è Franco Solerio. Dallo studio di Milano Isola Michele Di Maio. Dallo studio di Milano Città Studi Francesco Facconi. Ben, bum, bam, si torna alle vacanze. Senti com'è tutto scoppiettante perfetto. Facconi che entra in tempo senza lag. Siamo riusciti a fargli cambiare la scheda audio. Bentornato Francesco. È stata dura. E benvenuto alla nuova scheda. Grazie Franco bentornato anche a te. Si si no ci sono ci sono. Operativo. Come bene. Come bello sentirti bello bello bello sincronizzato. Ciao Michele bentornato anche a te. Ciao Franco. Tutto bene? Tornati santi interi dalle vacanze? Dalle vacanze tutto bene. Praticamente oggi primo giorno di scuola. Mi sento come le prime volte che sono tornato a volare dopo il covid. Mi ricordo che ci sono degli step da fare che fai la presentazione su digitalia che poi devo mettere a registrare che poi però sono ancora un po' insicuro sull'ordine. Non sai se devi tirar fuori il portatile dalla valigia. Puoi tenerti le scarpe le solite cose. Esatto adesso il passaporto oppure la carta d'imbarco. Le vacanze fanno le vacanze fanno questo effetto. Non so le vostre ma le mie vacanze oltre a tutte le cose che portano alle vacanze particolarmente divertenti sono state particolarmente allietate nei momenti di pausa e di relax. Qui bisogna lodare come si dice elevare un peana a San Michele da retrolandia per averci presentato quello che io non faccio fatica a definire il gingillo del mese dell'anno del segno della stagione. Francesco hai fatto il conto di quanti mio mini abbiamo fatto vendere? Ce l'ho anch'io. Sì credo adesso non tutti mi hanno scritto ma secondo me almeno una decina ne ho fatti vendere. Signor Yomi non so qual è il nome cognome Yomi lo sappi lo sappi. Qui siamo degli influencer oramai. Siamo a livello di influencer. Veramente basta parlare di una cosa e subito dopo esaurito da tutti i mercati. No questo prodottino qua davvero mi ha estasiato perché retro game retro gaming tanto ma me i vari emulatori emulatori scam eccetera ma sempre in una maniera che si con un occhio al gioco e un occhio alla macchina anche il fatto che spesso lo fai girare in una finestra all'interno del tuo sistema operativo per cui sei lì che giochi però invece avere tutto in una macchinetta così integrata che quando il gioco gira poi è come se quella macchinetta fosse nata con quel gioco. Come il Game Boy cioè veramente l'esperienza d'uso accendi i giochi spegni però non con i giochi però non con i giochi del Game Boy con i giochi quelli veri. Io non so voi a che cosa avete giocato ma posso farti elenco. Giro di tavolo il gioco a cui avete giocato di più. Allora parto io in realtà elenco giochi nella mia famiglia perché c'è stato un po' un po' tutto di Mario e un po' tutto dei Pokémon. Io ho cercato di ritirare fuori un… Sotto che emulazione Mario e Pokémon? Esatto quindi Game Boy in questo caso, Final Fantasy 8 che non volevo vedere come si comportasse e devo esserci con PlayStation. E poi ho ritirato fuori un giochetto per la Intellivision che si chiama Burger Time. Era un pezzo mitico. Era quello con cui in tv facevano la pubblicità dell'Intellivision quando ero bambino. E dovevi far cadere i pezzi dell'hamburger senza essere mangiato né dei cetrioli né dei Wurstel perché potevi prepararli per… È un po' un clone di Donkey Kong se me lo ricordo bene. È un platform classico. Decisamente. La Donkey Kong. Sì sì. Roba serie. Quindi un po' di vero retro un po' di meno retro però si comporta bene. Franz adesso non voglio fare i conti ma la prima PlayStation credo che possa essere ampiamente già considerata… Perché se guardi Burger Time vedi che comunque c'è un'altrettanta differenza. Scala di grigi però. Io perlopiù ho fatto girare roba arcade, robe delle sale giochi dei tempi. E prima di tutto il miglior gioco di sempre dell'universo che è Outrun. Outrun. Outrun. Non c'è niente da fare. Per me… e sono quasi arrivato alla fine. Sono quasi arrivato alla fine. Ma lo hai mai finito? Sì una volta l'ho finito ai miei tempi. Tra l'altro eravamo a Torbole sul lago di Garda nei primi giorni di vacanza. Lì vicino ad Arco c'era Arco Vintage che è la fiera 60 70 80 90. Per cui c'è di tutto vintage dai vestiti all'oggettistica eccetera. E c'erano i tizi quelli che sono del nord est anche quelli non so se sono di mestre o dove che fanno tutti i restauri di cabinet delle sale giochi e hanno allestito una sala giochi temporanea con dal Pacman. E c'era ovviamente Outrun. Ho fatto record ovviamente. Così buona la prima senza essere preparato prima. Come te lo ricordavi? Mi sono preparato col… ma oramai le piste di Outrun almeno del percorso quello tutto sulla sinistra. Io l'ho stampato nel cervello da vent'anni credo che di lì non si possa. Anzi oramai sono 35 forse anni di lì non si possa una cosa. E poi Street Fighter 2 non c'è niente da fare che un altro classicone. Quello l'ho finito. Sono arrivato alla prima volta nella mia vita sono arrivato alla fine di Street Fighter 2 Champions Edition. Quello con anche tutti i personaggi nemici in giro per il mondo che inizialmente non erano giocabili. Io ho un gioco che piace tantissimo a Franco Zelda Links Awakening. Quindi il primo? Esatto il primissimo non l'avevo mai giocato e non l'ho ancora finito in realtà ma anche io versione Game Boy originale. Poi ho fatto qualche giro anche su un altro cabinato storico almeno che giù da me era molto onnipresente che Cadillac Dinosauri. Anche il platform a scorrimento che sulle spiagge del sud Italia si trovava molto molto spesso. Non male non male sto giocatolino. Bisogna un po' smanettare quando installi la ROM quella non ufficiale. Come si chiama? Onion. Quando installi Onion bisogna poi andare a spostare un po' di ROM qua e là perché non devono il firmware alternativo non le legge nello stesso posto in cui le legge quella originale eccetera però fai girare molta più ROM. Senti ma tu hai trovato un modo per far girare quei vari software di scraping delle immagini perché queste sono cose che mi mandano nei pazzi non riuscire ad avere tutte le copertine. Sono solo per Windows e noi mecchisti M1 ci siamo persi. Ah ci sono? Non so non ho mai usato. In realtà Onion lo fa. Adesso non mi ricordo come si arriva al menu però se la mio la colleghi al Wi-Fi c'è una funzione nascosta dentro un menu che ti fa lo scraping. Ti aggiorni il tuo gingillo e ci dici come fare perché è fondamentale. Dovrai assolutamente e certamente dovrai assolutamente aggiornarci ed è la tecnologia giusta secondo me sia arrivati al punto giusto sono anche il fatto di avere degli schermi così piccoli se vogliamo però te la fanno giocare alla risoluzione giusta se tu giochi a un videogioco del Game Boy su un 32 pollici retina o sullo Steam Deck non funziona granché bene. Se invece su quest'altra padella dello Steam Deck. Ma è la stessa cosa invece su questi affarini qui sono 4 pollici. E' un cellulare col giusto aspect ratio. E senza notifiche. E senza notifiche e con i controlli. C'è un'altra cosa completamente diversa. È tipo un cocomero ma che non è frutto e ci fanno già i videogiochi. Una bella analogia. Michele grazie. Esattamente più o meno è quella cosa. Visto che l'argomento è piaciuto sperimenteremo ancora. Michele è la nostra testa di ponte in questo mondo. L'abbiamo detto San Michele da Retrolandia. Ho letto di questo Aineo 2S che è una specie di una roba tipo Steam Deck ma che fa girare Windows e che dovrebbe essere il non plus ultra in quel formato lì. C'era anche un ASUS ultimamente. Un formato che si sta espandendo tantissimo. Logitech ne ha fatto uno se non mi sbaglio. Logitech però quello di Logitech se non sbaglio è solo streaming. Quindi hai la possibilità di avere Xbox, Xbox Cloud, quello di PlayStation, quello di Steam. Tipo quello della PS5 che esce adesso. Esatto esatto. Ma infatti anche quello probabilmente entra in quel filone filone lì. Ce ne sono stanno uscendo altri invece con la capacità computazionale locale come lo Steam Deck. Quindi dal punto di vista del gaming moderno ci sono stanno uscendo molte alternative e c'è molto interesse. Dal punto di vista del retro gaming i cinesi stanno facendo. Adesso noi parliamo del Miu ma in realtà c'è un mondo. Il Miu è un diciamo le aziende che oggi si contendono questo settore sono la Miu e il Lamberneich. Lamberneich. Sono le due principali che hanno dei prodotti molto simili. Io ho scelto la Miu perché aveva il wifi. E noi ti abbiamo seguito. Lamberneich è quello con l'HDMI. Esatto, all'uscita HDMI e manuale wifi. Quindi quello perfetto per i streamer. E noi invece che stiamo su Twitch facciamo il video. Vedi come si rifiuta tutto. E non funziona neanche. E poi c'è la versione ci sono le versioni noi parliamo dell'entry level che appunto avevamo fino alla prima PlayStation ma poi ci sono i cugini maggiori di entrambi che arrivano anche al Gamecube e PlayStation 2 e credo PSP. Spendendo non più 50 60 euro o 80 come franco ma spendendo 130 140 euro si può fare. Nello stesso form factor? Sì sì sì stesso form factor forse leggermente più grande anche perché hanno il joypad sotto quindi probabilmente hanno bisogno di qualche centimetro in più sarà più vicino al game alla grandezza del Gameboy classico. Certo sì che questi sono effettivamente nella foto sembravano tipo Gameboy ma sono particolarmente più piccoli e ho scoperto che il mio mini 2 è ancora più piccolo. Esatto perché il plus in realtà è quello di cui parli tu era praticamente è praticamente introvabile. Non so. Ma perché? Perché esatto hanno fatto la dimensione perfetta con uno monitor di custom quindi personalizzato non riuscivano più a farselo ottenere hanno rifatto la versione plus con un monitor facile da trovare sul mercato e sostituire. Perché era un monitor da 3 e mezzo non dovrebbe essere una cosa forse non li fanno più perché i telefonini nessuno più fa telefonini con monitor così però. Va bene insomma vi aggiorneremo nelle nostre scorribande retro computeristiche. Abbiamo un problema grosso avere un problema grosso abbiamo una grossa grossa lista di ascoltatori che ci vogliono bene e che durante le vacanze hanno continuato a mandarci il loro supporto come noi abbiamo continuato a mandare audio grazie agli speciali che il nostro Francesco ha organizzato uno con il sottoscritto con i gingili e l'altro con sul chat gpt per dare la guerra agli scammer andate a ascoltarli se non l'avete fatto perché sono molto piacevoli e allora questa lunga lista di produttori esecutivi se ve la leggiamo nella classica segmento dei produttori esecutivi insomma facciamo mezza puntata allora ho pensato di fare un esperimento questa volta di fare i produttori esecutivi diffusi come usano gli alberghi diffusi tra una puntata e l'altra tra una notizia e l'altra c'è un poggio un po' tra dieci puntate e vabbè lasciatemi passare qualcuna lasciatemi passare qualcuna per cui iniziamo a ringraziare Anonymous, Pavlo, Capitan Harlock, Nicola Gabriele D, Dax da Fiorenzo Pilla, Nicola Forte, Gianluca Trevisiani che ci hanno streammato Satoshi come se non ci fosse un domani dai 183 di Anonymous ai 23. 09 di Gianluca con i meccanismi del podcasting 2. con applicazioni aggiornate agli standard nuovi poi magari più avanti vi spieghiamo anche di che cosa si tratta e il boost di Nicola Gabriele D che ci manda prima 1000 euro poi altri 2000 con il boost di Anonymous. 1000 euro sì, 1000 Satoshi, grazie Nicola se vuoi nel senso seleziona il menù a tendina della tua punta. Non c'è modo di streammare è duro. Cosa sono le unità di misura che cosa sono le currenze le valute il mondo libero, le conversioni cioè convertiamo con fantasia. Ci ha mandato 1000 e poi ci ha mandato 2000 a qualche cosa col boost e col secondo dedo per recuperare lo streaming della puntata scorsa benissimo grazie Nicola grazie a tutti i produttori del podcasting 2. di New Podcast Apps dot com e a proposito di podcasting non so se avete ascoltato si fanno più rilevanti ancora le novità secondo me del podcasting 2. o del podcasting visto un po' come lo intendiamo noi. Un podcast molto seguito in ambito di tecnologia specialmente lato Apple è l'Accidental Tech Podcast hanno fatto un segmento non indifferente parlando delle loro difficoltà che sono condivise un po' da tutto il mondo del podcasting in ambito di raccolta pubblicitaria. Sì loro sono sempre stati perfettamente dedicati agli sponsor hanno sempre avuto sponsorship interessante e si stavano chiedendo se ne valeva la pena continuare in quella strada perché negli ultimi settimane stando alle loro indicazioni era crollato comunque il costo al quale riuscivano a vendere le pubblicità. Anche negli ultimi mesi ma non solo il costo anche proprio la reperibilità tanti dei loro show sono andati online con gli slot vuoti. Esatto. Un po' loro giustamente lo facciamo anche noi sono un po' schizzinosi accettano solo di sponsorizzare roba in cui credono un po' il mercato loro non hanno usato il termine ma permettetelo a me si è incittificato perché che bello il podcasting si può sostenere con gli sponsor che bello gli sponsor arriveranno che bello gli sponsor bolla bolla enorme arrivano le agenzie arrivano i grossi gruppi per fare guadagno ovviamente bisogna vendere tanti ad aggregati per vendere gli ad aggregati bisogna fare delle piattaforme che facciano quella che oggi si chiama dynamic ad insertion che cosa vuol dire che io coca cola non vado a parlare con franco solerio per mettere un annuncio e farlo ascoltare a 30. 00 persone su digital e poi vado a parlare con quelli di tisui kintec per farlo ad ascoltare ad altri 50 100. 00 e poi da quest'altra quest'altra no vado da un agenzie e gli dico guarda io voglio un milione di passaggi nel prossimo mese dedicato a ascoltatori di sesso maschile tra i 30 e i 40 anni che abbiano che ne so almeno ho comprato la migliore questo tipo di questo tipo di income di questo tipo di reddito come le pubblicità testuali giusto per i banner come quello che succede sul web esattamente e questo ha fatto nascere queste piattaforme per cui tu spotify classico o la piattaforma di hosting a caso carichi il tuo podcast indichi un segmento due tre punti dove ci possono inserire degli ads e ogni volta che un ascoltatore diverso scarica la tua puntata la tecnologia lo stack tecnologico di questo di questa piattaforma di hosting ci inserisce l'annuncio che vuole lei in base a quelli che ha da vendere in base a quello che sa dei tuoi ascoltatori eccetera eccetera e intanto impara anche chi sei tu che hai scaricato quella puntata e la usa per rivenderti la pubblicità e il cerchio si chiude. Cosa succede? Questa cosa chiaramente mentre in ATP il meccanismo è lo stesso di Digitalia quindi punto pubblicità in sponsor in cui credono ma anche sponsor letti dalla loro voce e descritti con la loro esperienza ed è questa probabilmente una cosa che il podcast iniziale faceva e il loro ragionamento è quello che questo meccanismo non funziona più. Non funziona perché gli ascoltatori non piace non so se vi è mai capitato quando tu abituato a ascoltare il podcasting senti Digitalia che a un certo punto tra notizia e l'altra si interrompe entra una voce che non c'entra niente con una sigla che non c'entra niente che ti parla del nuovo concessionario Toyota a tre chilometri da dove abiti tu uno ti senti spiato e invaso come nel podcast non era mai successo e come capita abitualmente era mai nel web. Due ti interrompe con un messaggio di cui magari non te ne frega neanche niente non è neanche in linea col tipo di podcast che stai ascoltando per cui cosa succede che il gradimento diminuisce quando gradisce diminuisce il gradimento che cosa diminuisce diminuisce il CPM. C'è quello che è ovvio che se io se Squarespace fa un'inserzione su Digitalia e becca un certo tipo di audience e converte che due ascoltatori al mese aprono un account Digitalia può chiedere una certa cifra a Squarespace per continuare a fare i podcast. Se Coca-Cola deve fare un miliardo di passaggi per vendere tre lattine è ovvio che quel miliardo di passaggi non può pagarlo 2000 dollari lo pagherà meno di tre lattine di Coca-Cola e questo fa sì che i prezzi sono crollati che la qualità dell'offerta è crollata che la richiesta di podcast un po' di nicchia con sponsor di nicchia si è assottigliata molto e molti podcast ATP in questo momento si sta chiedendo ha già costruito la sua piattaforma di membership con contenuti dietro Paywall e dice vabbè per ora abbiamo fatto delle puntate speciali che non c'entrano niente con la tecnologia dietro Paywall abbiamo fatto la puntata dove parliamo dei film che ci piacciono di più la puntata dove parliamo dei nostri preferiti luoghi di vacanza che ne so la puntata dove parliamo del nostro mac preferito di tutti i tempi e l'abbiamo messa dietro Paywall oppure la puntata senza pubblicità la mettiamo dentro Paywall eccetera inizia a dire beh se dobbiamo andare avanti così e il mercato della pubblicità scende così tanto potremmo mettere dietro Paywall parti delle nostre puntate quello che loro chiamano l'after show che poi in realtà è parte integrante dello show è l'ultimo quarto l'ultimo terzo di puntata in termini temporali spesso o addirittura la puntata intera cosa che secondo me imbocca lupo a loro ma secondo me ha molto molto poco senso perché se infirare gli ad dinamici nel podcasting la snatura in un certo modo metterlo dentro Paywall lo snatura in una maniera analoga puntata intera sicuramente cioè rischi che veramente fa esparire tutti gli ascoltatori e crei comunque anche un po' quel risentimento creare del del contenuto in più per chi ti supporta è un modo sicuramente diverso rispetto all'inserire appunto un marker che è difficile è difficile trovare il bilanciamento giusto esiste un bilanciamento giusto perché ovvio che se metti troppo dietro al Paywall la gente si scoccia non ascolta più neanche la tua puntata fissa se metti troppo poco dietro al Paywall converti poco e poche persone diventano membro e non fai certamente gli stessi guadagni che facevi con gli ads non lo so è un terreno tutto da scoprire e imbocca lupo a loro a mio avviso il mondo del podcasting 2. ma ancora prima il mondo del value for value dei produttori esecutivi di questa offerta noi mettiamo lì i cestini di fragole se volete prenderli ci lasciate lì i soldi siete persone oneste noi confidiamo in voi a noi ha funzionato discretamente considerata l'audience che abbiamo quello che ci ritorna non possiamo dire che è diventato un lavoro ma non possiamo neanche lamentarci alla fine dei conti se guardiamo sponsor produttori esecutivi noi abbiamo avuto sempre più soddisfazione dei produttori esecutivi che dagli sponsor e questo ci ha garantito anche una certa libertà indipendenza di pensiero di cosa di rifiutare gli sponsor che non ci sarebbero piaciuti di mantenere alto un certo livello qualitativo non so io ci credo molto adesso stiamo andando avanti addirittura con il con il value time split non so se l'avete approfondito è una cosa molto bello bellissima no inizialmente il value block cioè quello che ti dice il borsellino a cui paga la app mentre stai ascoltando la puntata era fisso per podcast poi è diventato diverso per ogni episodio per cui adesso noi ce l'abbiamo ancora fisso lo implementeremo per episodio per cui l'episodio in cui c'è franco michele francesco i guadagni vengono split tati tra franco michele francesco la puntata che ci sono max e giulio i guadagni vengono split tati tra max e giulio se hai un ospite puoi aggiungere il borsellino dell'ospite in quella puntata e fare sì che una percentuale che decidi tu che decide il podcaster di quello che arriva viene sia che siano satoshi streammatic sia che siano boost molto bello la novità della musica la novità del value on time split è che questa divisione non la fai più a livello di episodio ma la fai addirittura a livello di tempo di segmento c'è non è più orizzontale nel senso che appunto hai tre conduttori dividi per tre in vari in varie percentuali ma poi addirittura in maniera verticale ogni singolo frammento ogni singolo pezzo dell'episodio ridefinire quali parti vanno e questo dovrebbe ricreare un meccanismo simile a quello del del pod safe però con della musica non più gratis ma pagata. Allora ci sono già due o tre piattaforme quella che ho studiato un attimino si chiama wave lake bellissimo gli artisti mettono lì la musica wave lake gli fornisce un borsellino un portafoglio satoshi integrato quando il podcaster prende quella musica lì e la mette nel suo podcast deve mettere il value time split nella durata di quel pezzo musicale con i soldi che vanno direttamente al musicista per cui se io faccio una puntata di un podcast con cinque pezzi e delle fasi parlate nel mezzo e fasi parlati i soldi vanno al podcaster nelle fasi dove c'è la musica il 80 90 75 per cento a seconda di quello che sceglie il podcaster vanno all'artista il musicista ci sono già 4 o 5 show in giro per il mondo e la l'artista quella che ha che ha avuto più successo si chiama costello si chiama adesso ve la ritrovo magari la linko nella nota della puntata dopo un mese di esposizione ha detto che attraverso il value for value del podcasting in un mese ha guadagnato più di quello che aveva guadagnato da spotify in un anno è un segnale non indifferente passare attraverso fatti una domanda e datevi una risposta passare attraverso meccanismi del genere vuol dire rovesciare un sistema che è in piedi da 40 anni e che ha sempre sfruttato gli artisti e che è andato peggiorando andando verso la musica dello streaming perché lì non esistono più intermediari non esiste più sia e asca bmi non esistono più etichette non esistono più diritti discografici non edilice l'artista mette lì e guadagna a seconda di quanto i potenze poi il podcast ti fa famoso ti fa vendere i tuoi dischi su app e a tua piattaforma attraverso itunes o ti fa fare streaming su cosa avrai anche un guadagno da spotify da etunes grazie a questa ricircolazione è una cosa in teoria molto bella si fonda anche quello sul su un sottointeso di onestà cioè l'ascoltatore che ascolta attraverso un'app abilitata a fare questi pagamenti e ci metta il port il borsellino e che metta una quantità di soldi in streaming o in boost che sia equa è ovvio che se io metto ascolto una puntata di un'ora e voglio pago un euro per un'ora di puntata è una cosa equa se io metto pago 0 pago 0,0002 euro ogni ora di puntata insomma il giochino non funziona però per il momento funziona sarà che gli early adopters sono quelli più entusiasti e quindi sono quelli più sinceri quelli più onesti eccetera però noi alla fine anche prima di podcast in 2. anche senza queste tecnologie e 15 anni che andiamo avanti così discretamente bene eccetera perché no io lo trovo molto trovo molto stimolante ecco queste novità queste cose. Sì sta poi tutto anche nel come dire nel campo poi delle delle applicazioni che implementino tutte queste bellissime tecnologie oggi togliendo ovviamente non vi aspetto che spotify entri mai in questo campo per ora non lo so chi può dirlo però dubito però che poi tutte le applicazioni indipendenti ecco si mettono a sviluppare su queste funzionalità diventa diventa fondamentale oggi per android ho visto che è migliorata un po la situazione fino a qualche mese fa c'era soltanto fountain. Ma fountain mi dicono che non è malaccio dicono che. Ne ho provato a usarlo ti ripeto qualche mese fa e non mi assolutamente convinto a passare da poche podcast. Adesso ho visto ce ne sono un paio in più. Fountain molto bella per la discovery secondo me per tante funzionalità un po meno per quello che è l'avere la propria lista curata e sapere quello che è ascoltato e quello che no insomma su questo difetta un po. Vabbè insomma compratevi un iphone e installate castamati cosa è stata menarla e non le vestiamoli a girare alla frittata c'è il medio lì ce l'avete perché dovete usare android e cosa. Vi parleremo del codice mandia ma prima vi parleremo di qualche novità in ambito twitter ma prima ancora ci mettiamo un po di produttori dispersi con Davide Tinti, Manuel Zavatta e Nicola Gabriele di Perpetual Executive Producer che anche d'estate ogni settimana ci facevano arrivare puntualmente un euro Davide e Manuel e 2 euro virgola zero uno Nicola Gabriele e poi ringraziamo Vincenzo Ingenito, Saverio Gramagnola, Luca Cipollone un euro, Andrea Scarpellini un euro, Stefano Coutelet un euro e 10, Carlo Thomas un euro e 11, Andrea Guido un euro e 50, Giuseppe Benedetti, Andrea Nicola Vasile, Alex Pagnotta e Giuseppe Benedetti con due euro di donazione singola, Matteo Masconale Alessio Ferrara due euro, Edoardo Zini tre euro, Massimiliano Saggia, Marco Grecchi e Michele Francesco Falzarano con tre euro di donazioni singole. Grazie di cuore a tutti. Ho parlato troppo adesso bevo un po' andate avanti voi, parlate di Twitter, dite tutto quello che volete. Twitter è stato veramente quest'estate, questa estate ci ha tirato fuori un sacco di perle carine quindi meritano comunque un po' un aggiornamento e direi che il riassunto lo si può dare con i primi due articoli che abbiamo nella nostra colonna. Il primo, leggo i titoli poi li commentiamo. Allora, Aceo, Linda Iaccarino dice "Twitter è vicino al break even" che per i meno economisti vuol dire che praticamente riesce a arrivare al pareggio fra le spese e i guadagni. Pochi giorni dopo Elon Musk dice "X ormai potrebbe fallire e questo l'hanno detto in tanti e lo sto iniziando a pensare anch'io". Bene, andiamo bene. Poi il break even in effetti fallisce, spende zero e guadagna zero quindi hanno ragione tutti e due. È un po' l'applicazione di servizio di Heisenberg che può, anzi no, il principio di indeterminazione sia di Heisenberg che può essere sia in break even o in perdita a seconda del se guardi o non guardi dentro la scala. Cioè sì, non è proprio così, lo so, va bene, però avete capito. E tra l'altro volevo aprire poi e chiudere una parentesi per i giornalisti che quest'estate si sono applicati, non so se continua così, però ci doveva essere tipo una guideline in molti dei giornali che ogni volta che si parlava di X tra parentesi mettevano sempre il servizio precedentemente conosciuto come Twitter. E ha iniziato a rompere un po' le balle. Taskat come The Artist for Made in the West. Esatto, assolutamente, assolutamente sì. In effetti il prossimo nome deve essere semplicemente un simbolo, un emoji direttamente, sarebbe? Potremmo chiamarlo Xweeter o Twixer. Xweeter potrebbe essere una bella idea. E poi vogliamo andare sempre sulle cose serie, no rimaniamo sempre su Twitter. In serio c'è veramente poco in quella colonna. Che cosa ha combinato? No ma voi vi siete persi, tra l'altro io l'ho detto a Franco, l'hai messo in misca, ma secondo me è stato uno scambio di tweet meraviglioso nel quale a un certo punto il buon Elon Musk ha condiviso, cioè ha messo un like a una serie di ragazzine disegnate in manga e come si dice, chiaramente i commenti visto che i like sono pubblici, sono iniziato a dire "ah non è possibile che uno che ha dieci figli si comporti in questo modo" eccetera. E uno dopo un po' ha scritto "vabbè scommettiamo che adesso i like diventano privati". Il giorno dopo chi ha Twitter blu può rendere i like privati. Ormai è proprio qualcosa di… Hai i propri like. Ok ecco ve l'ho messo in scaletta. Qualcosa di meraviglioso. Fantastico. Poi altre tante piccole cose, poi io mi perdo tra le notizie, gli spoiler e quelle che poi sono effettivamente gli annunci ufficiali perché secondo alcuni, ma in realtà questo poi si è trasformato in una vera e propria cambio di policy, c'è l'articolo di Bloomberg che X ha iniziato a raccogliere dati biometrici sugli iscritti a partire dalle informazioni sul lavoro, sull'istruzione dei singoli utenti. Anche qui probabilmente nel processo di incittificazione c'è anche quello di andare a grattare via dati, il più possibile dati per andare a creare dei target più specifici. Hanno messo anche l'email che utilizzeranno tutti i dati degli utenti per fare il training dell'intelligenza artificiale. Non solo quelli pubblici? Se tu metti insieme le due cose, cioè usare i dati degli utenti per il training dell'intelligenza artificiale e iniziare a usare i dati biometrici, il giorno che vi arriva un robottone davanti a cosa con la faccia della vostra fidanzata o moglie che si comporta, fate con la X sul petto, fatevi delle domande, chi vi ha clonato la moglie per fare l'automa eccetera. Vabbè questi qui sogna nei loro mondi distopici, auguriamo che non abbiano particolarmente successo, ma oggi i mondi distopici li sognano in tanti. Esatto, ce n'è abbondanza, possiamo scegliere tra vari. Scegli la tua distopia preferita. Purtroppo è proprio così ultimamente. 3 euro di donazione ricorrente tutti i mesi. Diego Venturini, sono tanti, Matteo Faccia, Michele Olivieri, Cristian Fabiani, Antonio Turdo, Davide Fogliarini, Alex Ordine, Simone Pignatti, Federico Bruno, Danilo Sia, Nicola Pedonese, Matteo Arrighi, Roberto Barison, Stefano Orso, Federico Travaini, Arnoun Varder Ghissen, Massimo D'Alamotta, Alessio Conforto, Alessandro Lazzarini, Davide Capra, Giuliano Arcinotti, Raffaele Viero, Fotogp di Marco Barabino, Renato Battistina. Andiamo avanti un poco alla volta e così riusciamo a infilarli. Grazie di cuore per il vostro sostegno a Digitalia. Se siete nuovi da queste parti poi un po' più avanti vi raccontiamo come fare a diventare produttori esecutivi anche voi. Tutte cifre tonde, nessuna cifra strana, come il buon vecchio Marco Mandì ci ha abituato negli ultimi mesi. Quanto è stato avanti alla fine? Un 3-4 mesi sicuramente a mandarci donazioni con dei numeri misteriosi che nessuno di noi capiva il perché. Poi conoscendo Marco sappiamo che sono dei giochetti che si diverte a fare con noi, quindi il suo 3,29, 2,44, la settimana dopo 3,41 chissà cosa volevano dire. 25 numeri per cui sei mesi. Esatto. Ebbene qualcuno, rullo dei tamburi, è riuscito a risolvere il quesito. Non l'avevamo già annunciato scusate. No, l'avevamo annunciato in uno speciale senza però raccontare nella soluzione. Abbiamo detto ce l'otteniamo. Poi dalla prima puntata di settembre intanto qualcun altro magari si vuole cimentare e quindi non riveliamo ancora che qual è la soluzione eccetera eccetera. Dobbiamo ancora consegnare il premio eccetera. È arrivato qualcun altro intanto? Non è arrivato nessun altro secondo me si sono persa la frizzantezza del premio dei centomila Satoshi che abbiamo promesso. Ha perso quello, ha perso fascino e devo dire che Pecunia non ho letto. Allora fate un pochino voi il… Allora intanto possiamo dire che era importante il primo indizio. Restiamo nei 600. Ok? E questo è un qualcosa che ha fatto… Poi all'interno di alcune parole noi l'avemmo segnato c'era Mente al terzo invio, Robespierre puntato a 665, dibattito che erano un po' un qualcosa che doveva riuscire in teoria ad aiutarci. Che dici andiamo avanti a raccontarla tutta? O vogliamo… In maniera sintetica sì comunque. In maniera sintetica fondamentalmente quel genio di Marco ha deciso che la prima… Allora ogni volta c'era una unità e seguito da due numeri dopo la virgola. Ok? Restiamo nei 600, voleva dire che erano tutte puntate del 600, del numero dei 600 che utilizzavano il numero dei decimali. Quindi la prima che era 1,16 era la puntata 616, la dopo 405 la puntata 605. Il numero intero invece rappresentava la parola del titolo da prendere. Quindi una parola per puntata ed ecco la frase che ora ci legge Michele se ce l'ha pronta lì che è venuta fuori. Allora quando la mente della maggioranza è nel metaverso Robespierre è ucciso due volte e Elon è in crescita solo il dibattito di Solerio ci salverà. Non è male considerato che appunto non è che dice "aveva già tutti i titoli delle puntate pronti ma se l'è costruito oltre ad essersi costruito la logica…" Non, ce li aveva tutti prima, ce li aveva tutti perché è iniziato dopo, dopo l'ultimo titolo. Infatti notare che gli ultimi titoli sono tra una 650, una cosa del genere. Però poi appunto, 651 anzi, però poi giustamente ha creato questa frase con cui ha creato il gioco ed è stato veramente molto molto carino. Io l'ho messo come prompt dentro a Mid-Journey. Quando la mente della maggioranza è nel metaverso Robespierre è ucciso due volte e Elon è in crescita solo il dibattito di Solerio ci salverà. Vi metteremo su Slack il risultato. Il risultato dell'elucubrazione. Il nostro Loris La Cava che ha trovato la soluzione si aggiudica i 100. 00 Satoshi che mandiamo in diretta. Che ditte? Così vediamo se funziona. Non ho mai mandato così tanti Satoshi in un colpo solo ma ho mandato l'indirizzo… Occhio che blocchi la blockchain. 100… 3… Loris, congratulazioni. Farci sapere cosa farai con questi 100. 00 Satoshi. Esatto. Notaio, notaio qualcuno sta verificando che le operazioni si stiano svolgendo in maniera corretta. Ma stai usando i Satoshi d'oro un po' come le monete d'oro. 100. 00 Satoshi inviati al primo colpo. Thanks, Sats, Received. Ci farà sapere il nostro Loris se è andato a buon punto. Tieni in quel portafoglio, installa Castamatica e utilizzali per ascoltare tutti i podcast che implementano Podcasting 2. che vuoi. Fai funzionare anche tu il giochino, vedrai che c'è. Busta Grand Ball è il podcast di Adam Carey, il pioniere nell'ambito della musica del Value Time Split. Perché non provi ad ascoltare un po' di musica e ci racconti com'è la musica? Sono i pionieri, non è che sia tutta sta scelta per ora. Però mi dicono che cresce al ritmo di 30 album ogni settimana, 30 nuovi album alla settimana su Wave Lake, per cui mica male. Vabbè, io salto di palinfrasca. Grazie a Loris, grazie al nostro mitico Mandia, Marco Mandia. Speriamo che tu voglia allietarci ancora una volta l'anno prossimo con di nuovo un codice, un enigma del genere che è stato veramente piacevole annunciare e far giocare i nostri ascoltatori. Social, social. Allora abbiamo postato, trovato questo articolo che il titolo è già un programma. Non sei solo tu che non stai più postando, tutti gli altri non stanno più scrivendo su social network. E in effetti è uno di quei long form, come ci piace definirli, quindi abbastanza lunghetti da leggere, che però racconta il declino, secondo questo autore di Business Insider, del concetto di scrittura su social network. Cioè se pensiamo alla nascita di Facebook, poi Twitter, Instagram, c'era una volontà di pubblicare i nostri contenuti, parole lunghe, corte, fotografie. Ormai, l'ho notato l'autore, ma effettivamente l'ho notato perlomeno nella mia bumerosa età, essendo che è tutto talmente fatto bene, talmente costruito, talmente impostato, c'è una parola di prodotto. Inscettificato volevo dire, ma sì, concetto lo stesso. E' difficile aver voglia di pubblicare, perché hai sempre paura di fare poco, mentre invece pubblichi magari le tue pensieri o qualsiasi altra cosa sia, nelle chat di gruppo. Quindi i vari Telegram, i vari Whatsapp, le community, tutte queste cose, hanno fondamentalmente sostituito in una maniera molto più locale, in una maniera molto più restretta poi quelli che sono i social network. Io confermo l'esperienza, non so voi. Ma sì, personalmente l'articolo fa molto riferimento ad Instagram e sì, probabilmente la… vuoi dire, fatto cento il tempo che la gente oggi passa su Instagram, la parte passiva è molto, molto più forte rispetto alla parte attiva. Anche perché oggi c'è una quantità non indifferente di materiale che viene pubblicato. Come viene pubblicato, come dice correttamente quest'articolo, viene pubblicato con un livello medio dal punto di vista della produzione, non tanto dei contenuti, probabilmente più alto. E secondo me qui ha avuto il motivo di questo aumento, di overproduzione secondo me in alcuni momenti, è dovuto anche a TikTok. Perché su TikTok, di cui, apro e chiudo parentesi, ho finalmente trovato il mio algoritmo quest'estate e credo di aver già visto tutto quello che dovevo vedere e adesso sto riducendo di nuovo la… Hai finito TikTok? Ho finito quelle due, tre cose di TikTok che ho visto improvvisamente, sono caduto nel rabbit hole di gente che monta mobili Ikea, sono nel rabbit hole di gente che bookbinding, che rilega i libri. Ho scoperto che voglio… Voglio vedere il tuo feed, è tutta roba che mi interessa e che mi follow. Lo sai che è diventata una tecnica terapeutica tra quelle di prima scelta negli studi di psichiatria, prima ancora di interrogare il paziente. Dammi il tuo TikTok e fammi vedere che cosa ti propone l'algoritmo, perché la diagnosi è già fatta lì. Ecco, quindi lascia gli psicologi in linea che ascoltano la diagnosi. Quindi ho finito quei due argomenti, adesso infatti lo sto guardando già molto molto bene. Ma perché questo secondo te ha portato alla… Perché su TikTok, allora su Instagram, avendo, guardando principalmente persone che tu segui e le storie di persone che tu segui, voglio vedere, guardo le mie storie, mi guardo Francesco, questa cosa ha da dire, vado alla successiva e avanti finché non finiscono quelle che mi interessano. Su TikTok invece tu non guardi tanto chi segui tu e quindi il creator deve catturare la tua attenzione nel primo secondo, due secondi, tre secondi di video, altrimenti sa che scorri in avanti e quindi questo ha portato a un'over production dei contenuti. I video su TikTok non dico che sono sembrati fatti da Christopher Nolan, però comunque… Perché Christopher Nolan al minimo di tre ore un video su TikTok non se lo fa. Esatto. Proprio beccato il regista giusto. Però c'è una cura, secondo me, molto molto più forte e questo poi, ovviamente poi i creator non è che fanno un video per TikTok, è un video per Instagram. Li trovo più prodotti su Instagram mediamente rispetto a quelli su TikTok. Non lo so, il mio feed è differente. Eh sì, certo, certo, certo, certo. La caratteristica di TikTok è proprio quella che ti fa vedere veramente contenuti diversi. Vedo su TikTok molti contenuti riposizionati, cioè roba presa da trasmissioni cable, da trasmissioni televisive, da trasmissioni eccetera. C'è ancora molta, tra virgolette, pirateria su TikTok. Forse perché si è fatta meno attenzione, forse perché hanno degli accordi più o meno espliciti con le major, non ho idea, però è molto più facile trovare segmenti di firma addirittura all'infinito. Girati al contrario, vedi la gente che di colpo diventa mancina, perché pare che sia il modo migliore per sfuggire all'algoritmo che riconosce se è materiale da copia e dice "no, quello lì è mancino, non può essere Clint Eastwood". È ovvio, l'algoritmo è molto… e vabbè, è un po' così. Sì, poi alla fine, come dire, le trimestrali di meta stanno andando anche piuttosto bene, quindi alla fine l'importante è che la gente, l'applicazione, la apra. Poi che posti le foto del tuo gatto, oppure guardi quelle del gatto degli altri, ecco. Sì, però che la natura del contenuto muti nel tempo è indiscutibile ed è molto interessante. Che si posti molto di più, chi posta molto, i giovani, osservando i giovani li vedi che postano tanto sulle chat di gruppo, su Whatsapp, su noi, lo stesso Instagram che ha implementato quella cosa delle stories che puoi pubblicarle solo per una cerchia stretta. Adesso le communities che sono anche quelle delle piccole… una sua implementazione del chat di gruppo, chiaramente… Gli stessi Finsta, i Finsta che sono nati per i ragazzini, per avere un account che fosse nascosto dai genitori, avere l'account Instagram ufficiale, poi avere il Finsta che è un account nascosto con un nomignolo che dai solo ai tuoi amici. Oggi non ha più quella funzione lì, ma ha la funzione di selezionare una cerchia ristretta a cui mostrare i tuoi lati più vulnerabili o comunque, non so, qualche tempo fa abbiamo… teniamo sotto controllo ovviamente il telefono di Beatrice, quello che posta, che produce, eccetera. Ha fatto un terzo account, il Finsta del Finsta e come sottotitolo ha scritto "qui mi sputtano". A noi sono venuti i capelli dritti, no? Perché dici "qui mi sputtano"? Che cosa mette qua sopra? Delle foto di nudo, delle robe del genere, eccetera? No, no, no, no, no. È che semplicemente li mette delle cose che sono talmente personali, ma non nel senso sessuate. Nel senso di mettersi, non so, mi diceva "qui metterò le mie foto da bambina, le mie foto da piccola, perché qui sopra, questo è un account privato, nessuno che non gli do il permesso può accedere e hanno accesso solo la mia compagna di banco, l'amica del cuore, l'amica di qua, la cugina, la cosa eccetera. E quindi "qui mi sputtano" vuol dire "qui metto delle cose che non posso mettere nell'account ufficiale o neanche nel finsta, dove magari mi segue il bellone della terza C e cosa, perché qui metto delle cose". E quindi mi costruisco una cerchia più stretta e poi una cerchia ancora più stretta e poi una cerchia ancora più stretta. Per cui i social che erano nati come "connect everybody", mettere in connessione tutte le persone del mondo, è diventato "no, le persone non vogliono essere connesse di tutto il mondo". Oggi le abbiamo bombardate con le pubblicità di tutto il mondo, abbiamo cercato di connessi del futuro mondo, ma loro vogliono parlarsi in cerchi stretti. E' la naturalità dell'essere umano. Ricordo quando si diceva "io ho mille amici, io ho due mila amici su Facebook" e tu dicevi "ma più di un tot non funziona". È stata un'ubriacatura, è una stortura. Cosa erano, sette amici stretti, qualche decina di amici un po' più larghi? E certo, e certo. Anche perché le persone, gli esseri umani hanno la tendenza a farsi un po' i cacchi degli altri. E allora esporsi così tanto, specialmente su certi temi o in certa età, si è capito che non è proprio il massimo. E allora si ritorna nella cerchia stretta nel parlare tra pochi. Credo che chi scrive molto in maniera personale, non pubblica, non come personale pubblico, ma in ambito politico oggi, soffra lo stesso tipo di fenomeni. Cioè, se scrivi per la tua parte politica in una gorà dove ci parlano due miliardi di persone, ognuno con la sua idea, ti massacrano subito. Da una parte ti dicono che sei fascista, dall'altra ti dicono che sei comunista. Se invece ti crei la tua cerchia un pochino più stretta, magari riesci a discutere di delle idee con delle persone che magari non la pensano come te, ma sono un po' più affini a te, ti conoscono magari anche nella vita privata, per cui calibrano quello che scrivi con quello che sanno di te, quello che sanno che fai nella vita, che lavoro fai, come ti sei comportato da loro e ritorni a essere un pochino più umano al rapporto. Perché il parlo a tutto l'universo non è un rapporto umano. È una lezione che ci hanno dato, ma che in realtà abbiamo sempre avuto sotto il naso. Chi è che parla con tutto l'universo? Chi è che parla con tutto il mondo? I mega VIP, le grandi rock star, i mega personaggi pubblici. Se entrate in una libreria o andate in giro per internet a leggere biografie, storie, interviste, confessioni, da questo parlare a tutto il mondo sono sempre derivati da una parte grossi guadagni, ma dall'altra grossi guai. A livello di personalità, a livello proprio di psiche, l'essere umano non è fatto per parlare con milioni di persone allo stesso tempo. Andate a vedere le paranoie, l'utilizzo di droghe, eccetera. Tra le persone che hanno vissuto lo star system, se togliete il fattore economico, trovate molta più infelicità che felicità in quegli ambienti lì. E i social ci hanno dato lo stesso tipo di ubriacatura iniziale. Siamo al ripensamento, siamo alla trasmutazione, al ritorno verso dei panorami più ristretti, più ben definiti, più adatti all'esperienza e al cervello umano che si è sviluppato parlando con sempre le solite 10, 20, 30, 50 persone al massimo. Ho davanti a me un articolo dell'11 gennaio 2010 del The Guardian che parla di un certo CEO di 25 anni che era andato a una presentazione della sua azienda in cui dice "le persone sono diventate molto comfortable non solo a condividere più informazioni e di tipo differenti ma anche più apertamente e con più persone". Mi sa che nel 2010 lo chiamavamo ancora Zuckerberg. Perché non avevo ancora imparato il nome giusto. Esatto. Queste norme sociali sono cose che si sono evolute con il tempo. Adesso questo signore ovviamente era il buon Marchetto che oggi ovviamente sta implementando nelle sue applicazioni cose che appunto vanno nella direzione opposta a quella che lui diceva 13 anni fa. Quindi a rincorrere perché se si può dire che magari 13 anni fa cercava di innovare, di cambiare queste norme sociali con il frictionless sharing di cui sempre quelli di Digitalia parlavano 13 anni fa, oggi si trova invece appunto a rincorrere quest'onda che sta tornando indietro non solo a rincorrere ma poi alla fine a copiare. Perché poi quello che oggi lui sta facendo con le community su Instagram è quello che stava succedendo su Telegram sulle community. E quindi ho detto "è che soffesso che non me le faccio fare, non me le faccio anch'io". Quindi quando vi dicono "eh questi sono gli innovatori", no ragà questo qua ha avuto fortuna, ha sbagliato, ha fatto tanti soldi, non lo si può negare, però ha anche sbagliato tante tante predizioni. Certo però poi quando hai tanti tanti tanti soldi c'hai anche qualche consigliere che paghi tanto tanto tanto e che è più sveglio di te e che dice "guarda la barca è solida ma se la barca affonda la barca più piccola che galleggia meglio di quella grossa di cosa si chiama Whatsapp e guarda caso oggi la gente non posta più su Facebook ma posta nei gruppi chiusi su Whatsapp e alla fine dei conti è sempre casa Zuckerberg. Per cui vedi che col culo parato cade sempre in piedi il giovanotto. E vabbè. Due minuti visto che ce n'abbiamo ancora uno che con qualche cosa ci aiuta ringraziamo il nostro sponsor Squarespace. Sistema integrato all-in-one dove individui, imprenditori e business possono trovare la soluzione ideale a qualsiasi necessità di pubblicare un sito internet che gli aiuti a distinguersi e avere successo online. 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Di quella della telecone ci vuole poco. Facendo volare il piccione con una chiavetta da 4 giga appesa alle zampe dimostrando che era più veloce. Ora, nel 28 agosto 2023 un tale Jeff Geerling ha detto "e io ci voglio riprovare", ma lui ha fatto ancora di più. Fondamentalmente si è messo a fare una misura di quello che è la velocità con una linea di casa che aveva lui, comunque di buona qualità, moderna, decisamente più moderna di quella del 2009. E poi ha progettato, cioè ha progettato in realtà, ha scardinato da dei dischi SSD di SanDisk tutta la plastica intorno per lasciare giusto la parte di silicio per attaccarla alla gamba di un piccione. Perché l'ha scardinato? Per renderli più leggeri, perché lui dice "sì, il tempo è anche quello di caricare i dati sul disco e scaricarli una volta arrivate a destinazione". Con ciò poi ha fatto un'ulteriore follia, cioè si è messo una maschera di piccione in testa, ha preso degli altri hard disk e si è preso un aereo per volare da una parte all'altra dell'Australia, dimostrando fondamentalmente che fino a una certa distanza vince il piccione, o meglio riesce a portare più velocemente il piccione, a una certa distanza vince internet e a un'altra distanza vince il Pai Jeff, che è appunto lui vestito da piccione che porta in giro le cose. Quindi ha ideato il protocollo di comunicazione IP-OAC, IP over… IP over Avian Carriers. Perfetto, va bene. E' matto come un cavallo questo. O come un piccione. Ci sta, è matto come un piccione. Che è come quello che era furbo come un cervo di amici miei. E' più o meno la stessa cosa. Però non fa una biega, è su certe quantità di dati. Vi ricordate Amazon che aveva sviluppato il servizio, quello che arrivava con il camion pieno di hard disk? Snowball se non mi ricordo male. Qualcosa con lo snow, comunque era una palla di neve. Sì, lì effettivamente era una dimostrazione che a volte lo spostamento fisico, in quel caso si parlava di spostare tera e tera o peta e peta, non ricordo di dati. E quindi Amazon carica il camion, arriva col camion davanti al tuo data center e il camion oltre ad avere la presa della benzina o della ricarica, se è un camion della Tesla o robe del genere, ha un spinotto Ethernet con cui tu scarichi tutto quello che c'è sul camion. E effettivamente ci sta se devi scaricare qualche peta. Ho detto terabyte o petabyte, mi sono confuso. Hexabyte rispostano la famiglia di prodotti snow, perché c'è Snowcam, Snowball e Snowmobile. Siamo a post. Evviva i piccioni viaggettori. Va bene. Rimaniamo indietro. Raffaele, Marco della Monica, tre euro di donazione ricorrente tutti i mesi, come anche Cristos Solami, Roberto Medeossi, Luca Ubiali, Alessio Cerretini, Diego Arati, Alessandro Morgantini, Antonio Taurisano, Mario Giammona, Simone Podico, Michelangelo Rocchetti, Calogero Augusta, Denis Grosso, Umberto Marcelli, Giuseppe Brusadelli, Giorgio Puglisi, Fabio Brunelli, Andrea Malisani, Giacomo Cipriani, Alessandro Grossi, Fabrizio Reina, Esposito Antonio, Fabio Zappa, Signomone, Magnaschi, Marco Traverso, Paola Bellini, Valerio Bendotti, Giuseppe Marino, Giulio Magnifico, Paola Danieli, Gianluca Nucci, Mattia Lanzoni, Luca Di Stefano, Nicola Bisceglia, Riccardo Peruzzini, Danny Manzini, Roberto Esposito, Paolo Boschetti, Diego Venturini, Michele Oliveri, Matteo Faccio, Davide Fogliarini, Antonio Turdo, Alex Ordiner, Cristian Fabiani, Danilo Ossia, Federico Bruno, Simone Pignanti. Donazione singola a tre euro. Pierpaolo Bubbio. Ragazzi, sono veramente tanti. Abbiate pazienza, li disperdiamo. Non lo facciamo più, l'anno prossimo cerchiamo di fare gli speciali infilandoci i produttori esecutivi perché sennò si accumulano. Però è doveroso. Noi ci teniamo veramente tanto a ringraziarli uno per uno per nome perché, ve l'abbiamo già detto, gli sponsor qualche cosa ci danno. Trabballante, il mercato dei sponsor è in crisi ma Digital Yes è sempre fondata, fin dalla puntata numero zero, sul supporto degli utenti. Value for value. Se vi diamo qualcosa, se per voi è un valore, vi chiediamo con la mano sul cuore e l'altra sul portafoglio di restituire questo valore in modo che voi continuiate ad avere il valore perché noi continuiamo a lavorare e a produrre e che rimanga vivo anche per chi arriva dopo di voi. Se voi avete iniziato ad ascoltare Digital Yes un mese, sei mesi, due anni, tre anni fa, l'avete ascoltato perché da 15 anni c'è qualcuno che più o meno si dà il cambio, si dà la staffetta per supportare Digital Yes intanto che lo ascolta. I mezzi sono tanti, sono facili, PayPal, Satisfay, Bitcoin, bonifico bancario, li trovate tutti su digitalyes. m, sul nostro sito e se utilizzate un'app con implementate le funzionalità del podcast in 2. lo fate in maniera assolutamente automatica. Mi da una soddisfazione enorme quando ascolto Easy Apple o quando ascolto una qualsiasi puntata dei podcast anglosassoni che già lo implementano, andare a vedere, c'ho il report che le ultime 4 puntate di quel podcast gli ho dato 1€, 1,02€, 0,09€, quella puntata lì non mi piaceva l'interrotto a metà, gli ho dato 50 centesimi, è bello, è anche giusto, è come il telepass, quando viaggi in autostrada paghi, quando fai 100 chilometri paghi per 100 chilometri, quando fai 50 chilometri paghi per 50 chilometri, se quel mese non ascolti niente non paghi niente, perché no? Le app sono ancora al massimo tranne Castamatica che è un plus ultra, però fa anche parte del pionerismo e se non siamo pionieri noi che viviamo nel podcasting chi lo è? Andando avanti abbiamo, vabbè, del Digital DSA come si chiama che dovrebbe entrare in, ne parliamo magari nel prossimo puntato. E' entrato l'altro giorno. In realtà è già in vigore, esatto. È in vigore ma non è cambiato ancora niente per cui… È cambiato poco, ci sono state delle piccole cose tipo TikTok che ha iniziato a offrire il suo feed senza algoritmo che deve essere un'esperienza che vorrei provare prima o poi vedere cosa esce. Però sì, infatti, uno degli articoli che stanno uscendo… Oggi innanzitutto dove siamo col Digital Service Act adesso ci sono le grosse piattaforme che adesso non mi ricordo quante sono, quelle che hanno più di 40 milioni di utenti, qualcosa del genere, una lista finita di piattaforme come Amazon, Google, Facebook… Le Fagam dai. Le Fagam certo, come… Grazie, ovviamente era… Ce l'avevo lì sulla punta della lingua, le Fagam. Va bene, ci sono queste Fagam che hanno tempo fino all'inizio del… Fagam, Facebook, una volta si usava questo acronimo no? Però sono 40, non è che… E le intercette 40 allora, vada. Come LGBT, QTP, che è un'altra cosa. Ci sono quelle sigla aperte che continuano, come si chiama, come i parametri variadici, le funzioni variadiche. Va bene, prego. E hanno tempo fino all'inizio del 2024 per adattarsi alle nuove norme che includono la necessità, l'obbligo di bloccare i contenuti illegali, una maggiore trasparenza algoritmica e cose… Insomma, sì, queste diciamo che sono i due temi principali del Digital Service Act. Qual è il problema che stanno… Che in realtà già si viene sollevato da un po' di tempo e che è veramente difficile andare a far poi rispettare queste regole, andare a controllare queste piattaforme. L'Europa dice che conta, come per il GDPR, che conta sul lavoro fatto dai vari garanti della privacy delle singole nazioni e sperano che succeda qualcosa anche per il Digital Service Act. È anche difficile in molti casi implementarli, perché comunque si tratta di riuscire a reagire prontamente a certi tipi di contenuti, riuscire a identificarli. Prima, cosa che noi effettivamente parliamo di intelligenza artificiale, di algoritmi, ma sappiamo benissimo che anche quei filtri comunque fanno passare. E quindi riuscire ad avere un qualcosa che sia conforme alla legge, contemporaneamente fattibile, tecnologicamente funzionante. Ecco, c'è ancora il dubbio, poi è il dubbio che mettono chiaramente queste aziende in mezzo. L'Europa dice impegnatevi un po' di più, su dai ce la potete fare, fate qualcosina in più, state su una mezz'oretta in più la sera a lavorare, ma vediamo poi cosa verrà fuori. Sì, io credo che loro si aspettino prima di tutto, probabilmente a prescindere dal quanto è giusto o sbagliato il contenuto del Digital Service Act, però credo che l'intenzione dell'Europa sia quello di aspettarsi un gesto di buona volontà di queste piattaforme che iniziano a controllare un po' di più, ad avere più che altro. Non è tanto una questione di controllare, ma di buona volontà. Più una questione di avere dei team di moderazione che possono effettivamente essere utili in alcuni casi. Oggi sappiamo che la maggior parte degli sforzi viene messo sulla lingua inglese e quindi sul mercato americano. La moderazione è facile, si fa con l'intelligenza artificiale, Michele. Oggi ha reti neurali. Eppure no. Oppure no. Nel frattempo… Cosa nel frattempo? No, no, scusa. Il segue era su un articolo che adesso sto cercando, però comunque oggi da dove era stato preso ce l'hai tu davanti. C'ha il GPT utilizzato per fare… Per fare la moderazione. AI distopia. Perfetto. AI distopia in fondo. Eccolo qua. Può GPT diventare un moderatore dei contenuti, articolo di Semafore. Semafore? Sì. Credo di averlo detto in maniera corretta. E ovviamente come era quella regola che quando il titolo di un articolo ha una domanda all'interno la risposta di base è no. E anche in questo caso appunto la risposta è probabilmente no. Quindi oggi le maglie di… Allora, tanti articoli di questa settimana sull'intelligenza artificiale fanno riferimento alla conferenza che c'è stata a Las Vegas, la DEFCON. E anche questo cita la DEFCON come un banco di prova per l'intelligenza artificiale. E ci si è accorti anche in quel caso che oggi anche quella di OpenAI che dovrebbe essere quella un po' più avanzata oggi non è assolutamente bulletproof. La DEFCON che è quella degli hacker bravi. White Hat. Perché se vai alla Black Hat, che credo che sia più o meno in contemporanea, forse in contemporanea ne scopri ancora più di tutti i colori. La Black Hat è quella dove ti consigliano di andare "nudo" tra virgolette, nel senso di non portare nulla di elettronico, neanche un iPod, perché nel momento in cui entri il 100% dei partecipanti alla fiera cerca di hackerarti. Quindi se ci tieni in qualche modo anche solo al tuo pacemaker, lascialo a casa. Non entrare. Pensa all'albergo in cui viene ospitata questa conferenza, cosa deve fare prima. Non è un albergo, è un bunker. È una capanna di legno. È un'area 51. È una gabbia di Faraday fondamentalmente. Però questa cosa della "Battery Law of Headlines", la legge di batterie per i titoli, è quella che si finisce con un punto di domanda vuol dire che la risposta è no. In realtà ve l'ho messo subito dopo. C'è già un posto dove implementeranno le reti neurali e i sistemi machine learning per fare in moderazione i contenuti che sono le chat, le voice chat di Modern Warfare, Call of Duty, Modern Warfare 3. Cosa può andar male? Che sono esattamente il posto. Tra l'altro in un gioco di guerra, nella quale quindi il tenore è "ammazza quello lì, fallo fuori". No Francesco, ammazza quello lì, lo dico con le inducate. Ammazza quel figlio di. Allora siamo in fascia protetta, in qualsiasi ora stanno in onda digitale. Però può essere il posto perfetto per andare a pianificare l'assassinio di qualcuno. Perché tanto se tu descrivi come uccidere qualcuno nella chat di Modern Warfare, passi tranquillamente le maglie della moderazione. Io credo che una chat vocale di Modern Warfare moderata sia la cosa peggiore che possa succedere a Modern Warfare. Credo che togli l'80% del divertimento. Cioè amici, amiche anche, perché no? Che si vedano su internet per sfogarsi sparacchiando l'un l'altro o contro degli sconosciuti in un'arena eccetera, vogliono dirsele di tutti i colori e insultarsi di santa ragione. Allora dipende molto da che cosa ci si dice. Infatti in realtà andando a vedere in dettaglio quello che vogliono implementare, vedremo poi cosa verrà fuori, l'attenzione c'è scritto proprio non è al contenuto, alle parole tradotte in testo diciamo, ma proprio anche al tono. È proprio il tono! È proprio il tono! È proprio il tono! È proprio il tono! È proprio il tono! E tu mi rispondi altrettanto e un conto. Invece se si arriva sull'offesa, sulla. È come moderare, è come mettere la censura allo stadio. Chi ci va allo stadio se non puoi dire "pezzi di merda, figli di p. . Non in tutto il mondo è così però. Ma no, ma ti lascia perdere. Cioè ci sono. Bravi, su, andate avanti, forza! Viva lo sport! Esatto, esattamente. Però non tutti gli sport sono così. Non tutti gli sport sono così, ma ci sono degli sport, ci sono degli ambienti che sono così. Se non vuoi la chat con gli insulti e le bestemmie, gioca a Tetris e non romperle balle. Tu non hai visto partite di Tetris che ho visto io. Comunque. Si può anche andare allo stadio e invece essere tipo Wimbledon. Ci sono le "crash room", ci sono quei servizi, quelle stanze dove tu paghi, ti danno un quarto d'ora, te la arredano, ci mettono di tutto, i vasi, i finti vasi minghi, i piatti, le cose, i vetri, i mobili, eccetera. Ti danno una mazza alla baseball, tu entri, sfasci tutto, urli come un pazzo, esci, hai pagato, entra il tipo con la scopetta, la ramazza e la paletta, pulisce, riallestisce tutto e fa entrare un altro. E' come fare la guerra e dire "no, siamo contro la violenza, dobbiamo chiudere queste cose". No, è un posto fatto apposta per quello, perché l'essere umano si sforza. No, Franco, non è fatto apposta per quello. Ma sì, ma sì. Ma devi sempre fare… Aspetta, la "rage room", warfare o lo stadio? Perché sono tre cose in più. Lo stadio lasciamo per gli stadi che effettivamente… Esatto, sarebbe meglio di… Effettivamente no. Perché i comportamenti sono… Activision, per favore, porta anche nella serie A lo stesso algoritmo. Secondo me… Fai le stanze moderate e fai le stanze non moderate e vediamo cosa succede. Vuoi giocare a una stanza moderata? Giochi a una stanza moderata e vuoi assaggiare a una stanza non moderata? Ti puoi beccare l'insulto che ti dice "Franco Solerio, vecchio frocio di merda". E a me piace, se è risultato così, se posso rispondere altrettanto mentre ho un Uzi in mano e sparo a tutto quello che si muove, è bello nella vita sparare a tutto quello che si muove? No, è finzione. Siamo in un ambito di finzione, mi piace anche fingere e insultare o urlare o cose eccetera. È ovvio. Quanti tag explicit possiamo aggiungere alla singola puntata? Perché secondo me oggi al 3 o 4 ci vogliono. Ogni tanto l'essere umano ha diritto di spingersi, di smogarsi. Cos'era? Wow bugger l'eterno prolungato, no? Quell'uomo che era condannato a vivere per sempre in sebito a un incidente con una macchina del tempo e un elastico e quindi aveva come hobby, avendo sperimentato qualsiasi cosa nel mondo, gli era rimasto come hobby un sogno quello di insultare ogni singolo essere vivente nell'universo. E cosa ci vuoi fare? Un uomo ha anche diritto alle sue soddisfazioni, diciamo. E così è parte della guida galattica ovviamente, lettura fondamentale per il digitaliano. Dove siamo arrivati? Alessandro Alessio 3,21€, Davide Bellier, Elisa Emaldi, Marco Crosa e Maurizio Verrone invece 4€ due volte, 8€, Marcello Piediego 8€, Massimo Casamento 5€, Angelo M 5€. 5€ tutti i mesi ci arrivano da Adriano Guarino, Cristiana Marca, Michele Coiro, Matteo Carpentieri, Paolo Luccio, La Pasquale, Matt Fei, Andrea Magnoli, Giovanni Priolo, Letizia Calcinaia, Emanuele Libori, Michele Olivieri, Edoardo Volpi, Kellerman, Andrea De Lise, Enrico De Anna, Massimo Pollastre, Alessandro Lago, Antonio Manna, Roberto Basile, Antonio Gargiulo, Paolo Massignan, Dardi Massimiliano, Douglas Whiting, Mirto Tondini, Roberto Tarzia, Stefano Gusto Centi, Matteo Molinari, Michele Coiro, Cristiana Marca, di nuovo, che ci ha mandato un'altra donazione, ne mancano più pochi, dai ce li teniamo un po' per la coda e andiamo avanti. Di tutta questa montagna di roba in ambito intelligenza artificiale c'è qualche cos'altro, queste che se le danno di santa ragione tra detentori di copyright e open AI che dice "no, il nostro lavoro è un lavoro derivativo", ma non ci mancherebbe neanche, assolutamente, non possiamo. C'è qualche cosa interessante che volete… oppure? C'è il punto della situazione oggi è che i nodi stanno venendo piano piano al pettine, gli editori si stanno alzando le barricate, c'è un consorzio di editori che sta andando a parlare con open AI per capire come, se e come fargli gestire i propri contenuti. Il New York Times è uscito, se mai è entrato in questo consorzio, e ha già cambiato il suo robot. xt per fare in modo che open AI non faccia il crawling dei suoi contenuti, ha proibito in qualsiasi maniera ai suoi giornalisti di andare a utilizzare open AI o chat GPT o qualsiasi intelligenza artificiale generativa per generare contenuti, ma non solo perché non vuole che ci siano contenuti generati dall'intelligenza artificiale, ma anche perché non si sa appunto quello che tu inserisci nel prompt e che fine possa fare. Diciamo che siamo probabilmente in un momento di cuiete prima della tempesta, c'è chi dice che se va male ad open AI potrebbe dover addirittura resettare tutto il suo modello, tutto il suo modello che c'è dietro, l'LLM. Io mi immagino che quantomeno se ne stiano preparando uno di backup con una versione light, con un po' di meno contenuti problematici, girano i prompt direttamente a Siri per ottenere risposte. Perfetto, sono stati trainati col figlio di Robert Talman che va all'asilo, ha scritto lui tutto il materiale con cui è stato allenato. A me piacciono queste tecnologie quando vanno in botta, tipo il Snapchat che ha fatto questo chatbot, anche lui. Mamma bellissimo. Era programmato non so per cosa, ma non per postare delle storie e ha iniziato di sua spontanea volontà a postare delle storie. Tu hai qualche dettaglio in più Francesco? No, semplicemente ho visto questo tizio, mi dà l'idea che chiaramente ci sia anche un po' di costruzione giornalistica, ma sicuramente questo oggetto era stato creato per suggerire contenuti, suggerire storie e questo qui a un certo punto ha pubblicato una storia e si è trovato insieme a quella storia anche la foto del suo soffitto, come se qualcun altro l'avesse aggiunta. Si pensa che sia stato un glitch del sistema. Ha glitchato di brutto. Nel quale poi comunque giusto per, gli ho detto ma com'è stato possibile che sia stato postato quello? Lì da lì è impazzito, è andata a nero, insomma c'è stato un po' di dubbio che in quel momento non avesse avuto un po', non so, preso un virus o qualcosa del genere perché un virus inteso come proprio un problema intestinale era chiuso al bagno dell'algoritmo e quindi questo è. Però sì, allora se l'articolo vuol farci pensare che il suggeritore di post di Snapchat sia diventato senziente e abbia deciso di pubblicare il soffitto del bagno del povero E, siccome non siamo ancora arrivati a Skynet, che il prof ne dica, però ci piace crederlo ecco un po'. Google è preoccupata perché la gente chiede consigli di vita a Bard e i consigli di vita di Bard sono un po' così come dire tepidini. Esatto, come il resto di Bard dopo tutto. E d'altra parte cosa ci dobbiamo, cosa dobbiamo farci? Perché chiedere aiuti di vita a Bard? Cioè nel senso. Cosa è sfruttata meno dello psicologo. Sì, vabbè, sì, ok, però secondo me c'è un problema all'inizio, nel senso, è proprio un conto del giornalista che vuole sperimentare. Ma tutti gli altri perché devi andare a chiedere un aiuto di vita a Bard? Facciamoci questa domanda. Nel momento in cui pubblichi uno strumento che è disponibile a tutta l'umanità, becchi l'umanità sana, becchi l'umanità malata e tutte le sfumature nel mezzo. Ci sono delle situazioni di sofferenza psicologica, qui parla nell'articolo della perdita dell'agency, no dell'holosovagency, cioè è una forma di de-responsabilizzazione personale, una forma di perdita del "controllo" non sulla propria mente ma sulla propria capacità decisionale, per cui certi soggetti possono avere tendenza ad affidare le proprie decisioni a un qualche cosa che vedono come autorevole. Cacchio, un computer è autorevole, ce lo dicono tutti i film che i computer sono autorevoli e per cui sono un po' preoccupati perché a seconda dei suggerimenti che vengono fuori da queste macchine, si possono vedere anche dei profili di responsabilità legale o quantomeno morale o quantomeno, visto che legale se ne fregano perché pagano, morale l'hanno dimenticata da tanto tempo, quantomeno di immagine, di perdita di immagine, di rischio di perdita di immagine. Ma ci erano ancora le immagini? La generano con miggiori le immagini, non si preoccupano neanche… Mi sa proprio quella con 5 dita storte… Cos'era? Era il chatbot di Microsoft che in Canada a Ottawa se non sbaglio ai turisti nelle liste di posti da andare a visitare c'era la food bank, la food bank è dove vanno i poveri, è la mensa dei poveri, allora tra i posti da visitare durante i tour c'era la mensa dei poveri. Un posto sicuramente popolare che è visitato quotidianamente da centinaia di persone. Però Microsoft diceva mi raccomando presta attenzione ai carti a stomaco vuoto. Ma porca miseria… Vabbè almeno non ha dato consigli nazisti come ai cari vecchi tempi dei chatbot, Microsoft sta migliorando. Erano tempi più divertenti quelli, come la chat vocale di Modern Warfare, cioè sti bot lasciali sfogare, noi umani ci siamo sfogati nel ventesimo secolo all'infinito, adesso lascia un po' sfogare le macchine, cosa devono fare? Visto quello che è successo agli umani, non sottoscrivo cari macchine quello che dice Franco, però fate come volete. E sono piccole provocazioni. Ormai postate su Snapchat. Cosa volete che sia, sono piccole provocazioni. E intanto gli unici che stanno facendo un fracco di soldi, in realtà sono tanti che stanno facendo un fracco di soldi, tranne che i loro investitori, loro non stanno guadagnando niente, ma tanto guadagneranno più avanti, non vi preoccupate. È il governo di Anguilla, che sta guadagnando un casino dalla bolla dell'intelligenza artificiale perché Anguilla, quando ha deciso di… Anguilla Island, quindi… L'isola di Anguilla, è certo, ha deciso di registrare il suo dominio di primo livello, punto AI, una quindicina d'anni fa, diciamo che ha messo la piedina proprio nel posto giusto perché oggi va di moda. Facconi. i l'hai già registrato Francesco? Non ancora, ma effettivamente adesso… Quanto costano i domini punto AI? Leggevo intorno ai 120-130 dollari, però adesso faccio una prova al volo e vi dico subito… Perfetto, perfetto. Vabbè, un po'. Va bene. Brian May ha detto che è preoccupato per quello che è il futuro della musica, dice che tra un anno le cose saranno già completamente cambiate da oggi. Brian May, i primi album dei Queen avevano sulla… nella copertina la scritta tipo "in questo album non sono utilizzati i sintetizzatori". Poi sono arrivati gli anni '80 e i Queen, diciamo, e anche i sintetizzatori li hanno utilizzati… Li hanno stoganati. Li hanno ampiamente stoganati. Ma negli anni '80 c'era scritto "in questi dischi non c'è l'intelligenza artificiale". Non c'è l'intelligenza artificiale, esatto. Io faccio lo stesso ragionamento che credo di aver fatto già qualche mese fa sul tema. È uno strumento. Non sappiamo la creatività umana dove ci porterà, quindi non precluderei strade. No, io mi aspetto grandi dischi, grandi show di intelligenza artificiale, completamente… e contemporaneamente sempre più piccole cose in piccoli localini nei quali non conviene, invece conviene fare forma d'arte nel vero senso della parola. Sai qual è la cosa da vedere? Brian May non è un cretino. Fosse stato Billy Idol era un discorso diverso. Che salutiamo fra l'altro. Ci mancherebbe. Compagno di sborni e non indifferenti. Brian May è un laureato in astrofisica, per cui è qualcuno che con delle pubblicazioni non è che ha preso la laurea e poi ha detto "vabbè la butto, carta a straccia e mi metto a suonare". Insomma, è una persona di cose. La riflessione è che ogni strumento viene utilizzato dal genere umano e dall'essere umano e può essere utilizzato per produrre dell'arte. E questo è stato per ogni strumento che inizialmente si è pensato che sarebbe stata la fine dell'arte. Il problema oggi è il mercato della musica, come è strutturato. Se questo tipo di strumenti generativi, completamente generativi, può essere in grado di produrre dei contenuti in maniera autonoma, che siano come tutto il resto che producono questi contenuti, questi algoritmi generativi, che sia apprezzabile, non è. Ecco, il punto è, servirà ancora l'artista per dargli quell'edge in più oppure no? Non parliamo della musica nei locali di cui mi parla Francesco Facconi, no? È come dire scomparsa la musica da camera? Sì, è scomparsa, esiste ancora, ma è scomparsa, punto. Non è rilevante dal punto di vista globale. Oggi globale vuol dire Spotify, oggi globale vuol dire Apple Music. Apple Music e Spotify devono far tornare i conti, devono guadagnare il più possibile spendendo il meno possibile. L'abbiamo visto, Apple c'ha il portafoglio gonfio di meno, Spotify c'ha il portafoglio molto sgonfio e sta sgomitando oramai da mesi in ogni ambito per cercare di limare di qua e di là. Spendendo solo alla fame gli artisti più altri piccoli effetti collaterali qua e là. Nel momento in cui esiste un strumento generativo completamente autonomo che non ha bisogno dell'input umano, della creatività umana, si può vedere uno Spotify che genera, che si genera della musica da sola. Punto. Fine dell'artista. Questo credo che sia il modello che spaventa Brian May. Dire che le masse, le masse, certo che nell'angolino nel pub li continuano a suonare il cool jazz eccetera, c'hanno i loro cultori e continuano a esistere. Va benissimo. Sì Franco però il primo disco che dovesse uscire fatto interamente, prodotto da una major, fatto interamente da E. . Ma chi compra i dischi Francesco? Mi stai facendo già un discorso che non esiste più. Chi compra i dischi? Primo singolo su Spotify prodotto da una mega E. . Quindi con tutti, scusami una mega major con tutte le E. . Secondo me farà il botto. Ma già da secondo perché uno deve pagare un abbonamento su Spotify per ascoltare… cioè comunque sia qualcosa serve. Tu paghi Spotify, tu c'hai Spotify e c'hai una playlist. Se in quella playlist c'hai 20 artisti che si chiamano A, B, C, D, E, F, G, H, I. Ok? E tu ascolti la tua playlist e ti piacciono tutte, ti sono piaciute tutte le canzoni. Benissimo. E' il primo e ultimo selezionato Spotify. A, B e C sono umani. D, E, F, G, H, I sono contenuti generati direttamente dai server di Spotify con loro algoritmo generativo. Non li hai distinti? Sembrano tutti E. Nessuno ti iscrive… La domanda è quella. Ti piaceranno o non ti piaceranno? È questa la questione. Esatto, esatto. La questione di Brian May è questa. Se i contenuti continueranno… lui dice di aver ascoltato delle cose e che gli hanno fatto vedere degli algoritmi che non sono ancora in commercio, che non sono ancora quelli che vediamo tutti i giorni, che sono già incommensurabilmente avanti rispetto a quelli che conosciamo noi. Se questo progresso continua ad andare avanti, il discorso è proprio quello. Nel momento in cui Spotify è in grado di metterti in una playlist 10 pezzi in cui 5 sono umani e 5 no, e non te lo dice, e per gli ascoltatori sono uguali, piacciono sia quelli umani sia quelli non umani, perché Spotify deve pagare degli esseri umani per produrre della musica. È quello il discorso di Brian May. Sì, ma perché la musica non è solo musica. È pieno di punti interrogativi. Facconi continua a insistere che Brian May è indispensabile anche per comandare un'intelligenza artificiale e produrre. Brian May dice che un giorno potrebbe arrivare un software che non ha bisogno di Brian May. A quel punto Brian May è disoccupato, non esisterà più. Il nuovo ragazzino non esisterà più, Brian May. Esisteranno degli sviluppatori di intelligenza artificiale che fanno la musica sempre più figa, che lavoreranno per Google, che Google gli pagherà lo stipendio e che Google venderà Spotify. Non è impossibile un ragionamento del genere. Io non dico che Brian May a ragione sarà sicuramente così, ma è assolutamente plausibile. Lascio poi la palla a Michele che so che vuole intervenire, ma voglio solo dire questo. Io penso che comunque sia in ogni tipo di musica che chiunque ascolta, quindi non solo la mia nicchia, ma cerco di allargarmi un po'. Comunque sia ci sia dietro altro, che sia il cantante, il trapper che segui, che ha le sue storie su Instagram, che sia il vecchio chitarrista ormai matusa che comunque ti continua a piacere perché ti crea quei ricordi. Dopo un po' la musica troppo artefatta rischia di diventare veramente un qualcosa di vuoto, come il cantante Meteore. Definisce artefatto. Artefatto intendo proprio quello che dici tu, fatta da un'intelligenza artificiale. Come tanta roba che viene fatta abbastanza già adesso con relativamente poca passione, che ha qualcosa e poi lascia poco. Se lascia poco non rinnova il tuo abbonamento a Spotify. Perché? Perché poi ce n'è un'altra. Perché poi ce n'è un'altra. Ragazzi su Spotify in cima ai classifichi c'è Salmo, capisci? C'è sta gente qua. Non c'è. non c'è battiazzo. Sì, ma è Salmo dietro le cazzane di Salmo. Sì, dal punto di vista di Francesco non c'è Salmo. C'è tutta una base che cosa eccetera e c'è Salmo che ci ha messo le sue parole o il paroliere di Salmo che ce l'ha messo. Benissimo. Questo secondo me è proprio quello che dice Francesco. Sia che dietro la persona, chiunque c'è in cima oggi alla classifica di Spotify, dietro c'è anche un essere umano in quanto tale, un personaggio in quanto tale. Poi questo personaggio scrive delle canzoni. Tu dici queste canzoni il risultato finale può essere se facciamo torniamo indietro risaliamo la corrente in realtà può essere fatto allo stesso livello, secondo degli algoritmi che ancora non ci sono, anche da un essere umano. Ok, però nel momento in cui io ascolto la canzone e voglio andare a vedere perché almeno è umano credo andare a vedere chi ha scritto chi ha scritto queste cose, risali la corrente e non trovi nessuno dietro. Io secondo me sono abbastanza d'accordo con Francesco che comunque perdi un qualcosa. Se parliamo di musica come sottofondo allora lì si ci può essere un credo ci possa essere un qualche tipo di o qualche tipo di futuro della musica generata. Io sto lavorando voglio ascoltare come oggi si ascoltano le canzoni, le playlist di Spotify, Lo-Fi oppure Cyber Punk come si chiama, quei generi lì allora un'intelligenza artificiale ti va avanti per otto ore lavorative magari va bene. Però se parliamo del singolo ecco ho qualche difficoltà. Voi state postulando? State postulando? Siamo tutti postulando. Che non può esistere. Alla radice del vostro discorso c'è un assunto che non arriverà mai una macchina in grado di produrre un contenuto artistico che sia indistinguibile da quello generato. No no no Franco non è quello il postulato. Il postulato è che anche se arriva una macchina che produce un contenuto allo stesso livello di un essere umano il fatto stesso di non avere un essere umano dietro è un minus quando lo vai a confrontare quando decidi di appassionarti a una canzone e decidi di appassionarti a un genere. Non capisco. È una questione di feeling a tutto tondo. Cioè le emozioni che ti crea la musica non sono solo le note, le esecuzioni, l'interiorista. Postuli che è una macchina il test di touring per la musica. Tu postuli che mettiamola alla fine dei conti dobbiamo arrivare lì. Dobbiamo arrivare alla revenue di Spotify oggi. Tu postuli che Spotify non possa avere un giorno un algoritmo che produca della musica che gli dà le stesse revenue che gli dà quella prodotta dagli esseri umani. Sì con un'aggiunta io postulo che secondo me prima o poi o Spotify o Apple Music o Universal Music o qualunque loro faranno uscire un disco un singolo chiamiamolo come vuoi che è costruito premendo il tasto invio sul computer e basta e poi fa tutto lui e che creerà delle emozioni e avrà un valore artistico in quanto tale. Ma già il secondo ce lo dimenticheremo tutti. E quando Spotify inizierà a riempire la playlist le storie cose esattamente come adesso. Spotify riempie sempre con i soliti quattro brani sponsorizzati che per cui mi ha fatto disinnamorare di Spotify e ho cancellato Spotify. Non ho più l'abbonamento Spotify proprio perché a furia di infilarmi roba che non mi creava emozione. Ho detto non mi interessa più perché gli algoritmi suoi non erano. Io gli dicevo voglio ascoltare i Pink Floyd e mi metteva Salmo che è bravissimo e salutiamo lo che ci ascolta. Per cui dico io voglio ascoltare quello e mi cadi lì. Perché tu mi stai facendo la guerra. Era un sentore. Mi stai facendo la guerra contro l'algoritmo di Spotify e contro Salmo non contro l'intelligenza artificiale. Sto dicendo che quello che mancava è il creare emozione. Per cui prima o poi secondo me se quell'emozione non te la crea ok il sottofondo che non ascolti indichi. Sei sicuro che non arriverà mai un'intelligenza artificiale che creerà della musica che fa che in grado di generare le stesse emozioni di quelle che generano gli esseri umani. Non arriverà mai il secondo singolo. Il primo sì. Stiamo parlando di test di touring. Non c'è scritto che è generata. Tu mi dici sì pubblicheranno una cosa con scritto a caratteri cubitali. Questo è generato l'intelligenza artificiale e ne veneranno un fracco. La scriteranno un fracco perché c'è la novità. No test di touring. Semplicemente su Spotify c'è scritto questo è il pezzo di Mario Rossi e poi c'è quello di Girolamo Bianchi e poi c'è quello di Fabrizio Verdi. Il problema è che non esistono né Mario Rossi né Fabrizio Verdi né Girolamo Bianchi. Non esistono. Esistono nella fantasia. Esistono nel marketing di Spotify che ti fa vedere uno coi baffi l'altro biondo l'altro una ragazza di colore eccetera perché ti devono dare anche quello perché ci vuole la comunicazione umana. Ma loro non pagano nessun Girolamo Bianchi perché Girolamo Bianchi non esiste. È un loro copyright. È nella loro macchina che produce una cosa che è in grado di. Io non sto dicendo che sicuramente ma non lo escludo. Non lo escludo. E nel momento in cui una persona che ha vissuto dentro lo Star System che lo conosce bene e che è un artista di livello globale e che dice che non solo è plausibile ma che è probabile è un pochino da riflettere. Non dico che sono preoccupato. Io non vendo dischi non sono così preoccupato. Dischi che mi piacciono ci sono già. Io ascolto al 99 per cento roba che è stata prodotta da 20 anni fa. Pieno avanti non sono preoccupato. Però mi dà da pensare che può darsi che non esisterà più un nuovo Roger Waters un nuovo un nuovo Brian May o un nuovo Salmo. Perché saranno inutili dal punto di vista commerciale dal punto di vista di vendere abbonamenti a Spotify. Però Franco tutto quello che tu dici con l'intelligenza artificiale. Ok adesso c'è questo questo giocattolo però tutto quello che tu stai dicendo poteva essere fatto da sempre nel mondo della musica utilizzando dei non lo so dei cantautori dei cantautori fantoccio delle persone che poi andavano a registrare ed erano come dire rimanevano anonimi come ci sono sempre stati. Comparivano dietro il personaggio. Infatti ci sono sempre stati. Ci sono in Asia delle band costruite così. Ma anche in occidente. Che vanno a fare poi concerti con i proiettori. Ma Michele ci sono anche in occidente. Ci sono sempre esistiti anche in occidente. Ci sono piene le classifiche. Ci sono sempre state. L'epoca della Italo disco era quasi una moda esplicita. C'era gente coi nomi di fantasia. C'era il mitico Den Arrow. C'era come si chiamava quell'altro. C'era gente con dei nomi che richiamavano apposta che erano a presa per il culo che non esistevano. Ci sono sempre stati all'infinito. Ma comunque c'è un essere umano. C'è un altro essere umano dietro un altro gruppo di esseri umani. Esatto. Che producono che costruiscono e che vengono pagati. Appunto. Perché? Perché vengono pagati? Perché non c'è un modo che puoi non pagare. Sì, puoi trovarli su come si chiama? Amazon, Mule, Mechanical Turkey. Per ora non c'è l'Amazon Mechanical Turkey della musica. Mechanical Turkey si chiama se non sbaglio. No, era il turco meccanico, non era il tacchino meccanico. Il Tarkish? No, Turk. Tark, Tark, Tark. Ok, perfetto. Tark. Va bene. Io anche il tacchino meccanico non è mica male. Non lo so. Va beh, ok. Diverse… sono più aperto a questa possibilità. Mi dispiacerebbe, mi darebbe fastidio eccetera. Non lo escludo a priori. Io ci starei un attimo attento. Però alla fine della fiera, ragazzi, se ci piacciono poi le canzoni fatte dall'intelligenza artificiale, ragazzi, siamo tutti più contenti allora evidentemente. Sì, sì, sì. Però adesso mi diamo sempre più ai polli in batteria. Ok. Non lo so, dipende. Dipende quanto è brava questa intelligenza artificiale, quanto è indistinguibile. Magari possono uscire delle idee carine anche da lì. Domani viene fuori, che ne so, un leak mostruoso. Viene fuori che non siamo mai stati sulla luna, che l'omicidio di Kennedy è stato architettato da chi non so eccetera. E che Polmè Cartene è morto. No, non è mai esistito. Che tutta la musica, Michele, che ti piace e che hai ascoltato fino adesso è stata fatta da persone che non sono mai esistite. Non ti toglierebbe qualcosa, non ti darebbe un po' fastidio. Brian May non è mai esistito. Era un'intelligenza artificiale. È molto affascinante come prospettiva. È vero, però. Chi era quello per cui ho dato 300 euro per vederlo? Un ologramma. Un cazzo di ologramma. Creato dalla matrice. E via. Chapeau. È così. Va beh, possibilità e non possibilità. Va bene, Zoom ha detto che non è bello lavorare da casa, per cui i suoi dipendenti devono tornare a lavorare in un fi. Perché tramite Zoom non si crea fiducia. Attenzione, ho detto il CEO questo. È il peggior. Non è la peggiore uscita che potesse fare qualcuno. È così, è così. Insomma, abbiamo tirato un po' lungo. Una notizia, l'ultima. Decidetela voi di tutte quelle che sono rimaste. Abbiamo tutta un'estate di notizie, notiziette e argomentini più o meno da ridere. Beh, c'è quella dei tizi che vogliono costruire una città in California. Michele, hai postato duro su questo argomento. Ho postato duro perché a me proprio. A parte che essendo stato di recente in California, avendo visto in quale situazione è la California, mi ha toccato molto. Insomma, pare che questo gruppo di miliardari della Silicon Valley hanno iniziato a comprare un bel po' di terreni, tra l'altro attorno a una base militare, del motivo per cui è un po' venuta fuori la notizia, a nord-est di San Francisco per poter costruire una. una città smart city. In realtà non si sa praticamente nulla, se non che cosa potrebbe andare mai storto. Per continuare a citarci, tra l'altro oggi è uscito un sito, questo sito è stato ripreso da un po' di siti, anche autorevoli, non so quanto sia affidabile, anche perché le immagini di questo sito sono chiaramente generate da intelligenze artificiali e quindi c'è questa bella immaginetta, un'illustrazione più che una foto, ma con tipo il sole che sorge davanti alle montagne. Che cosa bellissima, bellissima, bellissima. Non lo so, non lo so. Però hanno investito del denaro vero, centinaia di milioni di dollari. E soprattutto per un problema molto molto serio che è la crisi abitativa in California e il fatto che oggi le grandi aziende della Silicon Valley stiano costringendo le persone a tornare in ufficio per ovviamente il proprio tornaconto, per il proprio profitto, ovviamente non fa che peggiorare il sistema. Si torna un po' a quando prima magari la Pirelli ti dava anche la casa insieme al posto di lavoro, che ecco, magari non è detto che sia necessariamente una cosa cattiva, però bisogna capire qual è il compromesso. Perché ecco, quando si parla di smart city, ci sono lì in mezzo, la Cina è vicina. Duncan Dreesen, la moglie di Steve Jobs, il fondatore di LinkedIn, cioè una serie di personaggi del Gotham. Anche i Darth Vader se non sbaglio. Si è probabile, è probabile. L'idea è, ragazzi San Francisco è piena di barboni, facciamoci la città nostra un po' più in là senza i barboni. Ragazzi ma i barboni ci sono perché ce li avete messi voi, li avete creati voi. Li avete costruiti voi. Li avete creati voi, li avete barbonizzati voi, siete senza ritegno. Mi sembra, mi sembra la città… C'è scritto "Design in California" sotto i barboni, come gli altri. Esatto, proprio così. Mi sembra la città giusta dove ascoltare solo musica generata dall'intelligenza artificiale. Io nella casa… Se lo meritano. Nella città finanziata e progettata da Mark Dreesen e la moglie di Steve Jobs, non ci andrei a vivere neanche pagato perché mi sembra, mi sembra l'inizio di uno di quegli inizi di film del terrore, sai? All'inizio sembra tutto… è il concetto stesso di utopia, no? Vabbè, bravi, complimenti. Comunque Franco c'è il bellissimo forum sul sito che ti dice "I'd like to get updates or live in this community". Adesso metti il tuo nome, faccio il video, fatto. Grazie, come posso ringraziarti. Dobbiamo ancora ringraziare Sandro Acinapura, 5€, come anche Carlo Annibale, Ivan Pellerani, Daniele Corsi e Gregorio Roberti. 5,32€ Marco Zambianchi, Fiorenzo Pilla, Cristian Pastori, Angelo Travaglione, di nuovo Marco Zambianchi, altri 5,32€, Flavio Castro. E poi grandi produttori dai 10€ in su Gianluca M, Massimo T, Gabriele Mondada, Paolo Tegoni, questi sono grandi produttori ricorrenti, ogni mese 10€, Fabrizio Bianchi, mitico Marcello Marigliano e Maurizio Galluzzo, oltre che l'immancabile. Tre trattini. E poi Mario Cervai ci manda da 10,58€ di donazione singola, Fabrizio Bianchi di nuovo, che ci manda 11€ e ci scrive "Oggi ho ricevuto un aumento di stipendio del 10%, simbolicamente lo applico anche alla mia donazione a digitale, diciamo for the lols. Ed inoltre oggi ho anche passato un secondo esame relativo al GDPR, l'ultimo per un po' e quindi festeggio con voi". Con una tantum di 20€. Fabrizio, grazie, complimenti, ci manca assolutamente, per cui altri 21 e 11 da Fabrizio Bianchi per la celebrazione dei due esami. E l'ex executive producer, Nicola Z, con 50€ di donazione singola. Ragazzi, ognuno secondo le sue possibilità, ognuno secondo i suoi desideri, pensate a cosa vale per voi Digitalia, noi siamo qui, abbiamo ripartito la stagione Digitalia, settimana dopo settimana noi lavoriamo e cerchiamo di produrvi regolarmente e puntualmente i nostri contenuti, come fare, lo sapete. Grazie a tutti quelli che hanno pensato a Digitalia e ci hanno sostenuto anche durante il periodo un po' più lento di produzione, però insomma uno speciale ogni due settimane non è stato male, anche durante il periodo estivo. Che ne dite, facciamo un giro di gingili del giorno come è usanza da queste parti? Signore e signori, i gingili del giorno. I gingili del giorno sono i regali dei gitaliani per i digitaliani. A fine trasmissione la voce di Digitalia selezionano per voi hardware, software, letteratura, qualsiasi cosa che abbia attinenza digitaliana, che abbia colpito la loro curiosità, stravolto la loro esistenza o qualsiasi sfumatura nel mezzo. Vediamo, facciamo cominciare Francesco, dai. Eccomi, allora il gingile è un'app in realtà che uso da tantissimi anni ma che ancora non l'ho portato qua e ci tengo a suggerire che si chiama Power Photos, già conosciuta come iPhoto Library Manager, app decisamente dedicata al mondo Mac e in particolare ai computer Mac OS. È il coltellino svizzero per gestire la libreria iPhoto, o foto dipende, come vi è rimasto il nome a mente. Molto pratica perché permette di separare la librerina in sottolibrerie, fare l'unione di più librerie, trovare duplicati, quindi volete avere una copia separata, anno per anno spostarle su un hard disk, quelle più vecchie di un tot, il tutto senza perdere metadati, senza perdere album e informazioni, quindi gestendo direttamente tramite le piedi photos quello che è. È veramente molto molto pratica, fra l'altro lavora anche con le librerie online, quindi quelle non completamente scaricate sul Mac in locale. Io quest'estate ho avuto un po' di tempo per riuscire a sistemare, sai il classico lavoro estivo che uno fa quando non c'ha niente da fare, sistema le foto che erano anni che non metteva a posto e effettivamente mi è stata molto utile per riuscire a ripristinare un po' di cose e fare contemporaneamente una pulizia spostativa, cioè non cancello ma metto da qualche altra parte che non si sa mai. Quindi Power Photos su Fat Cat Software c'è una trial e poi si acquista per una trentina di dollari ma ne vale assolutamente la pena. Grazie Francesco, i fotomaniaci tra i nostri ascoltatori saranno sicuramente grati. Michele? Allora, continuiamo nel mondo del retro gaming, se siete di quelli che platinate tutti i giochi su Steam o sul PlayStation Network sappiate che potete fare la stessa cosa anche con i giochi che sono stati creati molto prima del sistema degli achievement. C'è un sito, un gruppo che si chiama RetroAchievements. rg che vi permette di fare esattamente questo, quindi più o meno arriviamo fino al Dreamcast/PlayStation 2 partendo in realtà da molto indietro, dal primo Game Boy, dal Game Gear, l'Intellivision, quindi si parla di decenni e decenni fa. Insomma, è un sistema che in realtà è integrato già in vari emulatori e anche in alcuni frontend tipo il RetroArch che Francesco ha proposto nella puntata dei Gingilli. Lo trovate poi anche all'interno della Miju, quindi se andate a smanettare nei setting trovate anche il login per il RetroAchievement, quindi cosa succede? Aprite la vostra ROM preferita e con molta probabilità troverete anche gli achievement, quindi cose da fare nel gioco per andare a poter dire "l'ho finito davvero al 100%". Ovviamente è gratis, andate sul sito e magari navigate un po' tra i giochi che potete provare a completare. Che bella cosa, ci posso mettere anche i miei record di OutRun? No, Franco, non credo che ci puoi mettere i tuoi record di OutRun, però se andiamo a cercare OutRun. Sì, li vedo, ce li vedo. No, no, ci sta, ci sta, ci sta. Ovviamente non è una classifica di chi fa il punteggio più alto, ma tu all'interno del gioco, a seconda, immagino, di OutRun, a seconda di come lo finisci, di che zona vedi, Complete Death Valley, Complete Vineyard, quindi quel tipo di achievement. Perfetto, sì, sì, che completa i vari quadri. Io voglio sapere che menu settings hai nel mio, perché sono tutte cose che non ho visto, ma grazie mille, cercherò subito. Nel frattempo l'accendo e lo cerco, insieme allo scraping. Bravo, lo scraping assolutamente ci devi spiegare come si fa, grazie. L'ultimo gingillo, Elevetro Saga, siamo sempre in ambito ludico, ma qui dovete far funzionare le vostre meningi e le vostre abilità di programmazione. È un gioco dove avete più livelli, ogni livello è costituito da un palazzo di tre piani, piano 0, piano 1 e piano 2, e passeggeri da trasportare tra i vari piani con uno o più ascensori. E voi dovete usare il javascript e una libreria che vi spiega il gioco come funziona, per programmare l'ascensore. Vi siete mai chiesti di arrivare nell'albergo dove ci sono tre ascensori, duecento piani, stare lì ad aspettare che non arriva mai e dire "ma chi è il cretino che ha programmato questi ascensori, come l'avrà programmato, adesso è passato a salire e io devo scendere, tra quanto tornerà giù, ma se si riempie su mi salta il mio piano, eccetera". Volete provare voi? Lo fate. Avete questa libreria dove potete intercettare tutte le chiamate, sia dai pulsanti di piano sia dai pulsanti di ascensore. Le librerie vi dicono quante persone ci sono a ogni piano, quante persone ci sono in ogni ascensore, insomma i dati che può avere a disposizione il programmatore di un ascensore e voi in javascript scrivete il programma per far funzionare l'ascensore o gli ascensori di questo palazzo cercando di completare i compiti che vi dà il gioco. Il primo livello è trasportare quindici persone in sessanta secondi o meno ed è il livello più basso. Tuttavia si va verso livelli più difficili. C'è una wiki allegata, una documentazione molto ampia e una wiki dove vi dà delle possibili soluzioni, da quelle più semplici a quelle più creative, a quelle più particolari e ovviamente potete utilizzare per studiare e capire e magari diventare esperti in certo tipo di algoritmi, gestione di code, gestione di comandi, eccetera, che vi possono anche tornare utili nel lavoro se siete programmatori o nella vita normale se siete persone logiche che gli piace utilizzare la logica per risolvere dei problemi. Io l'ho trovato molto carino. Dell'Elevator Saga l'ho trovato insieme a tutti gli altri gingilli sulla pagina di questa puntata. Digitalia. m/688 E anche questa ce la siamo portata a casa. Ricomincia la stagione di Digitalia con una puntata un po' più lunga del solito, ma gli argomenti accumulati saranno tanti, produttori esecutivi da ringraziare anche. La settimana prossima vediamo se ricominciare con il segmento dedicato oppure se vi piace l'idea dei produttori diffusi fateci sapere. Ovviamente saranno molti di meno perché saranno settimana per settimana per cui meno preponderanti. Noi, lo sapete, ci teniamo sempre a ringraziarli. I nostri contatti, velocissimo, ci trovate su Mastodon, digitalia. m@mastodon. . È l'account quello generale, franco. olerio@mastodon. ocial, michele. m@livellosegreto. t, md. ol@livellosegreto. t. Ma se volete chiacchierare tutta la settimana con la community, venite sul nostro Slack, digitalia. m/slack, la chat multicanale dove si chiacchierà di tutti gli argomenti digitaliani. Direi che per questa 688 è tutto. Dall'emistudio Ligure 1 di Sanremo, saluto da Franco Solerio. Dallo studio di Milano Isola, un ciao da Michele Di Maio. E un ciao dallo studio di California Forever da Francesco Facconi. Ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata di Digitalia.

Dallo studio distribuito di Digitalia

Produttori esecutivi:Anonymous, Pavlo, Capitan Harlock, Nicola Gabriele D., daxda, Fiorenzo Pilla, Nicola Fort, Gianluca Trevisani, Davide Tinti, Manuel Zavatta, Nicola Gabriele D., Angelo M., Gianluca M., Massimo T., Nicola Z., Alessandro Stevanin, Vincenzo Ingenito, Saverio Gravagnola, Luca Cipollone, Andrea Scarpellini, Stefano Cutelle, Carlo Tomas, Andrea Guido, Giuseppe Benedetti, Andrea Nicola Vasile, Alex Pagnotta, Giuseppe Benedetti, Matteo Masconale, Alessio Ferrara, Edoardo Zini, Massimiliano Saggia, Marco Grechi, Michele Francesco Falzarano, Diego Venturin, Matteo Faccio, Michele Olivieri, Christian Fabiani, Antonio Turdo (Thingyy), Davide Fogliarini, Alex Ordiner, Simone Pignatti, Federico Bruno, Danilo Sia, Nicola Pedonese, Matteo Arrighi, Roberto Barison, Stefano Orso, Federico Travaini, Arnoud Van Der Giessen, Massimo Dalla Motta, Alessio Conforto, Alessandro Lazzarini, Davide Capra, Giuliano Arcinotti, Raffaele Viero, Fotogp Di Barabino Marco, Renato Battistin, Raffaele Marco Della Monica, Christophe Sollami, Roberto Medeossi, Luca Ubiali, Alessio Cerretini, Diego Arati, Alessandro Morgantini, Antonio Taurisano, Mario Giammona, Simone Podico, Michelangelo Rocchetti, Calogero Augusta, Denis Grosso, Umberto Marcello, Giuseppe Brusadelli, Giorgio Puglisi, Fabio Brunelli, Andrea Malesani, Giacomo Cipriani, Alessandro Grossi, Fabrizio Reina, Ligea Technology Di D'Esposito Antonio, Fabio Zappa, Simone Magnaschi, Marco Traverso, Paola Bellini, Valerio Bendotti, Giuseppe Marino, Giulio Magnifico, Paola Danieli, Gianluca Nucci, Mattia Lanzoni, Luca Di Stefano, Nicola Bisceglie, Riccardo Peruzzini, Danny Manzini, Roberto Esposito, Paolo Boschetti, Diego Venturin, Michele Olivieri, Matteo Faccio, Davide Fogliarini, Antonio Turdo (Thingyy), Alex Ordiner, Christian Fabiani, Danilo Sia, Federico Bruno, Simone Pignatti, Pierpaolo Bubbio, Alessandro Alessio, Davide Bellia, Elisa Emaldi - Marco Crosa, Maurizio Verrone, Maurizio Verrone, Marcello Piliego, Marcello Piliego, Massimiliano Casamento, Adriano Guarino, Christian A Marca, Michele Coiro, Matteo Carpentieri, Paolo Lucciola, Pasquale Maffei, Andrea Magnoli, Giovanni Priolo, Letizia Calcinai, Emanuele Libori, Michele Olivieri, Edoardo Volpi Kellerman, Andrea Delise, Enrico De Anna, Massimo Pollastri, Alessandro Lago, Antonio Manna, Roberto Basile, Antonio Gargiulo, Paolo Massignan, Dardi Massimiliano, Douglas Whiting, Mirto Tondini, Roberto Tarzia, Stefano Augusto Innocenti, Matteo Molinari, Michele Coiro, Christian A Marca, Sandro Acinapura, Carlo Annibale, Ivan Pellerani, Daniele Corsi, Gregorio Roberti, Zambianchi Marco Francesco Mauro, Fiorenzo Pilla, Cristian Pastori, Angelo Travaglione, Zambianchi Marco Francesco Mauro, Flavio Castro, Paolo Tegoni, Fabrizio Bianchi, Marcello Marigliano, Maurizio Galluzzo, ---, Gabriele Mondada, Mario Cervai, Fabrizio Bianchi, Fabrizio Bianchi

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