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Lunedì 29 Aprile alle 20:50

689

Francesco Supernova

La sera prima della presentazione dei nuovi iPhone. Chi sono i gatekeeper secondo DMA e DSA. Privacy e produttori di automobili. Elon Musk genio o villano. Apocalisse Airbnb a New York. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

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Digitalia #689 - Francesco Supernova

Digitalia #689 - Francesco Supernova

Settimana dell'undici settembre duemila ventitré il robotaxi di Elon Musk, l'apocalisse di Airbnb, Spotify contro il rumore bianco, ma anche DSA, WhatsApp, USB. Questa è molto alta scaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia, quella digitale all'italiana. Dall'emistudio di Gura 1 di Sanremo qui è Franco Solerio. Dallo studio di Milano Isola Michele Di Maio. E dallo studio di Milano Città Studi Francesco Facconi. Ok, buonasera a tutti, buongiorno ai nostri ascoltatori, bentornati all'ascolto di Digitalia. Buonasera in contemporanea. Niente time shift, time warp, time frame, time quello che volete. Solo un secondo o mezzo a seconda di Gump. E la latitudine, sono i satelliti, è Starlink? Non abbiamo, ci piace pensare. Sarà colpa di Starlink, quasi sicuramente lo è. È sempre un casino, è sempre difficile capire come mai queste latenze, non queste latenze. Insomma, vi svegliate, venite a vivere a Sanremo così facciamo la trasmissione tutti assieme. Tutti lunedì. Insomma, siamo nell'era del lavoro a distanza. Cosa aspettate? Aspetta che lo dico al mio capo. Appunto, noi dovremmo fare lavoro a distanza fra di noi. Se non siamo neanche noi che ci riusciamo qualcosa non. Francesco, un buon punto. Eh, glielo diamo, glielo diamo al punto. Glielo diamo un punto di sutura. Allora, domani sera i nostri ascoltatori probabilmente qualcuno ascolterà la puntata subito prima, qualcuno subito dopo. Domani sera, Kino Tepoli, non l'ho messo neanche in scaletta, Francesco me l'ha fatto notare. Vi aspettate qualche cosa di particolare. Avete visto ormai indiscrezioni sull'hardware? Sicuramente qualcosa di rivoluzionario. Sicuramente migliora i fondi sempre. Chissà quanti Bruno Vespa sarà il Kino Tepoli. Allora, ricordiamolo come sempre, sarà la conferenza degli sviluppatori, quindi software, software, software. Mi aspetto accenni alla Square. Francesco, fermi. No. La conferenza degli sviluppatori a giugno con Francesco. Ahia. A cavolo, io sono indietro con. altro che un secondo, io sono tre mesi indietro. Esattamente. No, sì, assolutamente. Vedi, tutto il giorno che penso a quello. No, beh, l'iPhone, il miglior iPhone di sempre, questo è, dai, con qualche colore fantasmagorico, tipo, non lo so, giallo. Chi lo sa, vedremo. Michele, abbiamo introdotto il Bruno Vespa come unità di misura della noiosità e dell'addormentevolezza. Non della noiosità, dell'addormentevolezza. In realtà salutiamo Bruno che ci ascolta. Per ora il punteggio massimo di Bruno Vespa lo ha raggiunto The Rings of Power, la serie di Prime Video. Non l'ho mai vista. Nel mondo del Signore degli Anelli. Non l'ho mai vista, mi sono risparmiato. Ah, neanch'io, ho dormito sempre. Ma batte il Gran Premio di Formula 1 dopo abbondante mangiata a pranzo? Io l'ultima volta che ho visto il Gran Premio di Formula 1, Villeneuve è andato dentro Schumacher. No, Villeneuve. Ah, quel Villeneuve, pensavo l'altro Villeneuve, pensavo il padre. Esatto. Sentite, dai, facciamo un veloce giro di scommesse. USB-C, ce l'avranno tutti o solo noi? Come ce l'avranno tutti o solo noi? Cosa vuol dire ce l'avranno tutti o solo noi? Ce lo faranno per l'Europa o lo faranno per tutti? No, lo fanno per tutti ma solo sull'iPhone. La cosa che mi darà più fastidio, sono sicuro, sarà quella che avremo l'iPhone con la USB-C, ma dovremo comunque portarci la Lightning perché il cosino della custodia degli Airpods si carica con la Lightning. No, secondo me anche quella, una volta che fanno, fanno tutto, così devi cambiare tutto. Tu non conosci Apple, tu non conosci Apple. Tra 4-5 anni saremo ancora qui a menarcela. Ci saranno le Airpods A179 con 49 in più per la versione che si ricarica, con 49 in più per quella che si ricarica con il cavetto, con 49 euro in più e anche il cavetto dentro. Cioè è una roba che dai, Apple. Scrivilo nel libretto rosso, ma sei veramente… Forse la prossima revisione, quando uscirà una nuova revisione degli Airpods Pro, ci metteranno la USB-C. Per ora la vedo molto, molto, molto difficile. L'unica cosa, iPhone nuovo, Apple Watch nuovo, forse iPad, non lo so, questo non l'ho seguito. L'iPad lo fanno più avanti tipicamente, non è… È vero, di solito fanno un altro evento. Quello che mi fa un po' sperare di avere delle novità in ambito Siri, perché Siri era difficile da sopportare. Anni fa, quando è uscito, oggi in epoca di chatbot a destra e a sinistra, che con tutti i loro difetti e con il fatto che sono il seme della fine del genere umano e tutto quello che volete, però almeno ti rispondono verosimilmente, ecco, e capiscono quello che dici, poi fanno il cacchio che vogliono, però almeno ti… In epoca chat GPT Siri, come adesso, che è più o meno come era dieci anni fa, è veramente una roba inaccettabile. Ma era già inaccettabile con Alexa, che è stessa generazione, cioè è già questo secondo me il punto di paragone, figuriamoci poi. Allora, girano rumors che stiano rovesciando cariolone, ma no, bisarche di soldi quotidianamente per lavorare sulla… su questa nuova versione, conversational AI, si parla di milioni di dollari spesi tutti i giorni. Non so se questo vuol dire che stanno facendo l'ultimo fine tuning al modello, dubito tanto, o se invece magari ci sarà una preview, un accenno, ma si vedrà qualcosa più avanti, magari a metà anno, chi lo sa. Attenzione a fare il collegamento troppo veloce tra modelli LLM e assistenti vocali, perché Google, che comunque ha Bard, che ha un po' di passi avanti per quello che fa Bard, oggi non è assolutamente integrato con Assistant, che è ancora scemo come la scrivania su cui è poggiato il mio microfono. Perché è partito tardissimo… Non insultare la scrivania. È partito tardissimo anche Google, Google preso in contropede OpenAI, ha fatto 4-5 acquisizioni, ha detto "Voilà, abbiamo sviluppato anche noi il nostro modello", ma non è che lo stiamo sviluppando da 10 anni e che di pari passo l'hanno adattato a loro assistenti vocali. Nei Google I/O era da un po' che c'erano i 10 minuti sul loro LLM, è ovvio che poi quando è arrivata OpenAI è tutto esploso e tutti i piani che avevano sono andati a capinere. La verità è che l'assistente comunque è qualcosa che deve utilizzare le tue risorse locali, le lampadine di casa, i contatti che è sul telefono, mentre il chargeBT generalmente ha dei modelli appunto costruiti, è vero che ora con i plug-in stanno iniziando a… Ma ha ragione Michele, non sono passi rapidi, probabilmente deve avere un Siri che può risponderti con discussioni filosofiche alla chargeBT, contemporaneamente accenderti ancora le lampadine o qualcosa del genere, o mettere due timer, ecco questo potrebbe essere un passaggio comunque lungo. Sarà interessante vedere Apple come approccia, anche perché io non credo che loro usciranno con un nessun tipo di box chat come può essere chat GPT, anche perché vorrebbe dire darlo in pasto, come è stato poi con OpenAI a tutto il mondo, il che vuol dire anche poi uscire con PR che non siano necessariamente cristalline allucinazioni e cose… È un problema grosso per Apple, anche perché oggi, ricordiamo, non usciranno domani, ma a gennaio dovrebbero arrivare ai primi sviluppatori. Tim Cook si gioca la sua faccia e la sua legacy con un nuovo prodotto che è Vision e Vision Pro, ci mancherebbe, si presuppone gran parte della sua interazione attraverso Siri. Insomma, io ho un dispositivo che lo adoperi gran parte, sì muovendo gli occhi sull'interfaccia, sì pinchando, ma in gran parte attraverso Siri, con la Siri nella situazione in cui è oggi. Oddio, oddio, vabbè, vediamo, vedremo. Pronti a sorprese, ma non mi… spero veramente che ci saranno novità in tal senso. Francesco invece auspica novità… Comunque domani ce lo guardiamo… Francesco auspica novità sugli store, ci ha messo questa roba qui della restituita dignità al changelog. Sì, è un qualcosa che effettivamente, perlomeno, secondo me c'è chi sa cos'è il changelog ed è un ossessivo compulsivo di leggere ogni singola modifica che è fatta, io sono uno di quelli, e c'è chi invece magari non lo sa e si trova le applicazioni aggiornate quando i vari… Changeok? IOS, esatto, bravissimo. Il changelog è in teoria quello che il programmatore ti dice "guarda questa nuova versione dell'app ha risolto questo problemino, ha aggiunto questa funzione, se scherci quel tasso succede una cosa fighissima". Ebbene, quelli di Day hanno fatto un po' un'analisi vedendo che fra i vari grandi, in particolare, tantissimi usano o frasi sempre uguali "abbiamo raffinato la versione", fine, ed è sempre uguale così. Altri cercano di mettere cose divertenti, anche lì che non vogliono dire assolutamente nulla, pochi sono quelli che danno veramente indicazioni di quello che c'è di nuovo in una versione. Un po' colpevoli probabilmente gli automatismi, ci sono delle app che veramente vedi rilasciate con una frequenza tale da capire che probabilmente non è semplicemente un vero rilascio costruito, quanto più un continuo roll out. Però ecco, visto che è qualcosa di importante dare un'informazione di quello che cambia anche in un contesto di applicazioni, c'è questo movimento che dice "ridiamo dignità a quello che c'è in giro, ridiamo dignità a questa componente degli app store", che le regole fra l'altro imporrebbero anche di comunque dare, stanno almeno all'app store di Apple, necessariamente un elenco delle cose state modificate. Io vedo vari motivi alla base di questa trascuratezza, di questo decadimento. Uno è che il changelog non fa vendere, non fa download, non fa massa, perché chi lo guarda è veramente una sezione molto molto molto ristretta rispetto a quello che può essere il pubblico generale che può scaricare un'app. E quindi se devi destinare delle risorse, sviluppatori, ore uomo, non le metti a compilare il changelog. Il secondo è che oggi i meccanismi dell'app store permettono veramente di fare uscire una nuova versione ogni tre giorni, anche una ogni 24 ore volendo, e quindi diventa veramente un impaccio enorme e una valanga di dati, di aggiornamenti eccetera. E spesso questi aggiornamenti non hanno assolutamente nulla di interessante per l'utente. Abbiamo modificato il campo nel database pick up outs. Prima era bool, adesso usiamo un int e lavoriamo sui singoli bit di quell'int. Vedo che Francesco si sta emozionando. Capisci, è molto. Bello, bello. Quando esce. Esatto. Cioè, sono cose. E queste sono cose noiose. Ci sono poi quelle cose che io credo che se prendiamo le prime 20 applicazioni sull'app store, la maggior parte delle modifiche non sono noiose, ma sono volutamente tenute nascoste brava e degli… Agli utenti. Cioè, abbiamo deciso di trattare anche il numero di peli che avete nel sedere. Ma domani questo, il nostro software traccerà anche che cosa fa la suocera quando è a meno di 30 chilometri da voi. No, non dovete saperlo. E quindi non ve lo scriviamo e vi scriviamo miglioramenti generici e, non so, incremento delle prestazioni. Di solito il changelog è quello. Esatto, ma vedo che hai colto perfettamente nel segno. Mi piacerebbe sapere cosa combinano con le mie cose. Non sei degno. Non sono degno? Teoricamente l'etichetta, quella del tracking, quella che ha introdotto Apple e ha reso obbligatoria dovrebbe servire proprio a quello, a rendere più trasparente modifiche riguardo a funzionalità che di solito vengono tenute nascoste dall'utente, ma almeno quelle riguardo a privacy. E tutto in ambito privacy è la legislazione europea DSA, Digital Service Act, si chiama così vero? Che è entrata in vigore qualche settimana fa con un'implementazione graduale, lo ricordiamo, ci sono una serie di passaggi nel tempo e iniziano a vedersi le prime notizie da una parte di aziende che ci si adeguano e dall'altra i chiarimenti da parte delle autorità su quelle che sono effettivamente le aziende che devono sottostare ai capoversi più stringenti, perché lo ricordiamo DSA e DMA prevedono l'etichetta di gatekeeper, cioè di guardiano del portale, cioè riconoscono una posizione privilegiata a certe aziende che essendo in questa posizione privilegiata hanno maggiori responsabilità e maggiori owneri. Sì esatto, adesso stiamo parlando in realtà di DMA di cui è uscita la lista, la lista dei gatekeeper, come si chiama, del DSA era già uscita qualche settimana fa. La DMA, in realtà è una lista un po' più ampia di quella del DSA e divide le aziende, in realtà non solo le aziende ma i prodotti delle aziende in varie categorie, quindi ci sono i social network, TikTok, Facebook, Instagram e Linkedin, che se non ricordo male non me la ricordo nella lista del DSA, così come poi ad esempio c'è la lista degli intermediari che va da Maps a Google Play, Google Shopping, Marketplace di Amazon, App Store e quello di Meta, c'è la sezione browser, Chrome e Safari, insomma ce ne sono tanti, credo sia la lista sia di una ventina, ovviamente Meta è tra Google e Meta, quindi nessun nome ha sorpresa diciamo. Sul sito dell'Unione Europea c'è anche una documentazione che se siete curiosi vi consiglio di leggere, ci sono proprio delle FAQ che spiegano un po' quali sono gli oneri di questi gatekeeper, tra questi l'interoperabilità è uno dei punti cardine e cosa è successo? Che andando a guardare dentro uno sviluppo dei giornalisti, andando a guardare dentro gli ultimi APK delle beta di Whatsapp hanno trovato una schermata di cui però resiste soltanto l'interfaccia nascosta appunto nelle librerie dell'APK di Whatsapp che lascerebbe credere che si insomma permetterebbe un qualche tipo di integrazione. L'interoperabilità. Esatto, intanto a parte che se ci fosse il change log non dovremmo andare a guardare l'APK, avevo ragione. Tutto torna. Esatto, al netto di questo poi tornando al discorso di Whatsapp, però prima volevo precisare in realtà tu hai detto che non ci sono sorprese su chi c'è, ma secondo me ci sono sorprese su chi non c'è, perché si vedono appunto come, cioè in realtà chi non c'è e chi nonostante noi vediamo magari come un qualcosa di pervasivo, di grande, non è così grande come quello può essere. I browser sono due, Chrome e Safari. Di fatto già manca Edge completamente e il Safari che vediamo qui non è il Safari del desktop, è il Safari di iOS, motivo per cui infatti nel sistema operativo non troviamo il Mac, che evidentemente è vista come una piattaforma non Gatekeeper da questo punto di vista, mentre Windows, iOS e Android sì. Quindi insomma non c'è Bing poi. Non c'è Bing, anche se pare che ci stanno ancora pensando un po' perché da quando è arrivato OpenAI ha risalito qualche punto percentuale, che poi ha perso e però nel frattempo quanto gli basta per finire della zona? Però sì, c'è qualche, come dire, più che chi c'è si fa sentire secondo me chi non c'è, per riuscire a capire probabilmente le dimensioni del mercato europeo. Non c'è Samsung che comunque preinstalla una versione del suo browser sugli smartphone, non so poi quanti la usano soltanto per andare a scaricare Chrome. È la stessa fine di Internet Explorer purtroppo. Esatto, come anche credo che Samsung abbia ancora un qualche tipo di App Store, però ecco, anche se di telefoni ne vende un po', lato software appunto non viene visto come importante. Chissà la questione degli App Store alternativi, abbiamo visto, come si chiama quella piattaforma Setup che sta preparando un App Store alternativo anche su piattaforma iOS, chissà se Apple. Ce l'avremmo forse persa come notizia la settimana scorsa, ma giustamente avvicinandoci al DabDab potrebbe anche qua essere qualcosa che venga rilasciato anche magari nascostamente nel mercato europeo, ma in teoria l'apertura App Store di terze parti dovrebbe arrivare almeno qui da noi. Quelli di Setup che hanno fatto questo store molto particolare perché è un abbonamento all'all you can eat alla Netflix, quindi l'utente paga una certa quantità, diciamo 9 dollari, adesso non so i prezzi aggiornati al mese, per poter accedere poi a un certo numero di app particolarmente grande, sono tutte app di sviluppatori indipendenti prevalentemente, anche se sono nomi che nell'ambito del Mac sono ben conosciuti e invece di dover avere una singola, comprarne una, comprare l'altra, o l'abbonamento a una, o l'abbonamento all'altra, ci si trova tutte insieme. E sti qua hanno già preparato e già creato un po' di accordi con vari sviluppatori lo store alternativo per iOS, così che il giorno che loro sono già lì pronti per mettere il piedino. Comunque Franzi non sappiamo più come dirtelo, non siamo a giugno, non è il dab dab, è il keynote, è un'altra cosa. Non devi andare in vacanza, sei appena tornato dalle vacanze. No, ho appena rovinato la serata. Qualche droga particolare. Ho recuperato il link a Setup che prepara il suo app store, così ve lo trovate nelle note della puntata e ve lo ricordo che oltre a essere accessibili tramite la vostra app per i podcast, se le volete consultare da computer su Digitali FM trovate sempre la puntata, il post della puntata che segue il numero della puntata, per cui digitali. m/689 e vi trovate tutti lì pronti i link delle notizie che abbiamo commentato oltre alla citazione dei produttori esecutivi, i gingilli del giorno, tutto quanto. E visto che siamo nelle comunicazioni varie vi ricordo i nostri contatti digitali. m@mastodon. t il nostro account principale social, i nostri account singoli mdsol@livellosegreto. t e Francesco, Michele, micheledm@livellosegreto. t, il sottoscritto franco solerio@mastodon. t, c'è anche il bocchettone non me lo sono ancora segnato ma dovrebbe essere digitalia, sarà anche quello_bc, ma è su mastodon. ocial mi sembra? Direi di sì. Domande difficili, vedi perché è difficile con mastodon? È vero, è vero, è difficilissimo. Digitalia_bc@mastodon. ocial E' così sei sicuro? C'eravamo persi l'account. Può essere che uno metta le icone eccetera pubblichi per un mese e poi putti via e nel frattempo si è preso i nostri ascoltatori. Come siamo messi male, come siamo messi male. Anche Spotify è messa male, è messa male nella sua lotta contro il rumore bianco. Come è la situazione? Più che altro la lotta è Spotify contro i profitti degli altri. Esatto, looking for i profitti. Allora, pare che tante persone ascoltino queste, che poi sono dei podcast credo, da quello che mi sembra di leggere, nella forma e nella sostanza di Spotify, probabilmente per addormentarsi comunque, per fare altro. Qual è il punto? Che comunque, per come sono oggi i termini di servizio di Spotify, devono comunque pagare un qualche tipo di revenue sharing o diritti, anche per qualunque tipo di contenuto viene pubblicato, sopra una certa soglia, addiritto alle revenue share. Qual è il punto? Che Spotify perde di fatturato, cioè perde di profitto proprio perché deve pagare. Gli advertiser non sono particolarmente contenti perché se tu ascolti un podcast di quattro ore di rumore bianco, probabilmente ti vuoi addormentare e quindi se stai dormendo non è proprio il momento migliore per ascoltare una pubblicità. Perché non fosse a Vezzo il rumore bianco è tipo, non so, il phon. E fra l'altro mi stavo chiedendo, tu ti metti il phon tutto il tempo, no? Sei lì, stai appisolando, ti tieni giù la prima palpebra, la seconda sta cadendo e di colpo. Vuoi vedere i contenuti all'estero? Clicca qua per il nostro codice sconto. Aspetta, perché. È comunque un. Non lo so, è un'esperienza che. La definizione di rumore bianco, se vogliamo essere precisi, è il rumore che contiene tutte le frequenze contemporaneamente. Esatto, ma in termini spotifoyesi, bellissima parola, quindi di questi podcast e album, perché poi c'è per tutti i gusti, ci sono playlist, album, podcast, ci provano in tutti i modi. E' proprio il motivo per cui ci si addormenta con il rumore bianco, è che ha una grossa capacità di mascherare tutti gli altri rumori, avendo tutte le frequenze contemporaneamente, se c'è in sottofondo rumori di traffico, rumore meccanico o qualche cosa, il rumore bianco teoricamente la copre, tant'è che vanno tantissimo, si vendono macchinette, le chiamano le macchine del rumore, i generatori di rumore bianco, che può essere un rumore bianco artificiale, che è un rumore, una via di mezzo tra il motore di un aeroplano e il rumore che facevano i televisori analogici quando erano sintonizzati su un canale morto, quella. una roba del genere, oppure più spesso rumori bianchi naturali, che sono le onde del mare, cose del genere, certamente. Potremmo fare un file audio con Franco, perché per quattro ore fa. Perché non sviene, secondo me dopo un po' qua in intervista. Anche artificialmente. No, no, live! Quanti Bruno Vespa può avere la mia voce che fa. Quello è il punto, più Bruno Vespa. Ma questo è il più successo. Certo, è certo, è certamente, due milioni di Bruno Vespa, va bene, ci può stare, ci può stare. E quindi niente, vogliono bloccare completamente i podcaster che trasmettono rumore bianco dal loro circuito pubblicitario, fondamentalmente. Niente soldi per voi. Siamo sempre. Una cosa simile la sta facendo anche Deezer, probabilmente. Esatto, qua dobbiamo trovare un meccanismo per riuscire a parlarci sopra in maniera più efficace. Dicevo, lo sta facendo anche Deezer, altra piattaforma molto simile dal punto di vista, che anche loro sono pieni di album, loro non hanno, se non mi sbaglio, i podcast, ma sono pieni di album di rumore bianco. E hanno deciso, sono messi d'accordo con alcune major, per dividere in maniera diversa i proventi. Quindi non dare valore uguale, cioè uno vale uno, in quelli che sono i contenuti, gli album di rumore bianco, ma dare, come si dice, un valore maggiore, un due, quindi come calcolo degli ascolti per ogni ascolto singolo, nel caso di artisti famosi, che in realtà per loro numericamente vuol dire più di 1000 ascoltatori al mese, questa è la soglia che è stata messa, e poi scegliendo addirittura, se tu selezioni manualmente, cioè cerchi canzone, artista e fai i play, lì addirittura vale quattro. Questo è un modo per ridistribuire gli utili, cercando magari di andare un po' incontro a quello che erano i desideri degli artisti, quindi di guadagnare un po' di più da quello che era la loro musica, cercando di lasciare in secondo piano playlist automatiche. In realtà, dando la precedenza agli artisti famosi, non è che facciano proprio una bellissima cosa, è come dire, gli artisti più rumorosi, quelli che ci possono fare cattiva pubblicità, li paghiamo di più, gli artisti piccoli, chi se ne frega, i famosi avanotti, li lasciamo lì che si lamentino e anzi li facciamo guadagnare ancora di meno, perché se diamo più soldi agli U2, dobbiamo dare meno soldi di prima a Francesco Faggoni e a Franco Solerio e non mi sembra esattamente una soluzione del problema. Poi alla fine Deezer non vuole tirar fuori più soldi, vuole spalmare, avere lo stesso prezzo medio, spalmandolo diversamente tra tutti i suoi produttori di contenuti. Che poi non so Deezer, ma tipo mille ascolti su Spotify sono tre centesimi qualcosa del genere. Soprattutto mille ascolti comunque per uno che lavora nel mondo della musica dovrebbe essere qualcosa di facile da ottenere, per cui in realtà è proprio il tentativo di dischi che sono messi o in completa casualità, anche perché molti di questi progetti, chiamiamoli progetti di rumore bianco, sono magari che vengono caricate centinaia di tracce in automatico, le famose tracce dell'AI di cui parlavamo anche la settimana scorsa. È un buon modo per dire no, questo è un qualcosa di vero musicalmente e allora uno che si è creato una base di mille ascoltatori merita che siano mille o un milione o dieci milioni come le grandi star, a quel punto non interessa più. Un'altra novità in ambito musicale è Spotify che vuole mettere le lyrics, le trascrizioni, i testi delle canzoni dietro al paywall. Boh. dietro al paywall? Ho difficoltà a odiare Spotify per una cosa del genere. Ma io non ho detto, nessuno ha detto che bisogna odiare. No, no, però siccome è parte dell'articolo, poi è ovviamente la reazione pubblica con i forconi, ho difficoltà a dire che può non essere diritto di Spotify farlo. Non è un pagamento aggiuntivo, è chi è premium che quindi già ha un sacco di altri benefit, ha anche quel benefit lì. Per il momento ce l'avevano anche gli utenti non paganti, ma anche quelli che fanno pubblicità e quindi niente, semplicemente ancora una demarcazione maggiore fa pubblicità e è premium. Una volta quando compravi il disco c'erano i testi sulla copertina. A 9,99€ in più. No, senza l'abbonamento, senza. Quando prendevo la cassettina TDK non c'erano i testi. La TDK no, era una cosa diversa, non funziona così. Non funziona così. Ci abbiamo il. come si fa a fare una puntata di Digitalia senza parlare del piccolo grande Elon? Michele ci ha linkato un bel articolo, ne stanno uscendo parecchi in realtà, questo se non sbaglio è sul New York Times. Sarà un caso. Ne stanno uscendo parecchi perché esce tra pochi giorni e i giornalisti hanno già avuto delle laute anteprime la biografia di Elon Musk a opera della penna di Isaacson. Walter Isaacson. Walter Isaacson che è lo stesso biografo di Steve Jobs, quello che aveva scritto la "biografia" di Leonardo da Vinci. Insomma è un autore, è una penna famosa di un certo livello e ci si aspetta una certa aderenza alla realtà e un punto di vista non dico disinteressato, non dico neutro, però al pari di quello che abbiamo visto nella biografia di Steve Jobs che ha venduto veramente stramilioni di copie e che certamente non ha nascosto i lati negativi che sono usciti dall'intervistare i conoscenti dello stesso Jobs. Vediamo se la stessa cosa succede. Perché? Personaggi. Sono personaggi che hanno… No, il bello del leggere di questi personaggi e dell'osservarli è proprio l'alternanza, il chiaro-oscuro, la dinamicità dei loro aspetti, l'imbilico tra bene e male in questa maniera così e non capisci mai quanto questo bene e male è estremizzato in realtà spesso dalla penna di chi scrive, di chi attacca o di chi commenta in maniera adorante o in maniera critica. Francesco? No, questo era il mio primo pensiero perché comunque delle piccole anticipazioni che abbiamo visto in questi giorni, probabilmente quella più importante è quella sull'opportunità della guerra in Crimea, del fatto che secondo il libro, secondo le frasi uscite, Elon avrebbe volontariamente spento i satelliti quando invece non li aveva accesi e anche lì il libro quindi pone in maniera un po' negativa questa visione e poi sono stati pronti subito, corsi di pari, no no non è così ho scritto sbagliato, per cui secondo me c'è un tentativo comunque di puntare anche a creare dei personaggi a tutto tondo che abbiano dei lati chiaramente eroici, positivi, dall'altra parte anche un po' villain perché se no diventa noioso, cioè 800 pagine se uno è solamente il più bravo, il più genio di tutti dopo un po' diventa quasi anche noioso, quindi vuoi vedere anche un po' il percorso dell'eroe, dei momenti negativi? La vedi un po' artificiale però la cosa, secondo me il… La vedo scritta, costruita come scrittura, ah ok, poi non vuol dire no, scritta nel senso di… Se tu cancelli, se tu non prendi assolutamente in considerazione queste anticipazioni, non prendi in considerazione la biografia e prendi in considerazione tutto quello che è stato scritto su Elon Musk negli ultimi anni, non è che vedi diverso dal chiaroscuro, non è che vedi gente più o meno che in maniera modesta e tiepidina dice sì Elon Musk è un bravo ragazzo, è una persona normale, poi va bene le cose, no, o leggi è un idolo e sta cercando di salvare l'umanità e grazie a lui è partita tutta l'onda dell'auto elettrica, dell'abbandonare i combustibili fossili, eccetera, e dall'altra trovi no, è un cretino, un criminale, fa successo solo grazie ai sussidi, è un maniaco nazista di destra, filo trampiano, no vaxer, eccetera, eccetera. Certamente in ogni persona ci sono aspetti buoni e aspetti cattivi, fa la mia impressione piuttosto che invece questi personaggi così tanto al centro dell'attenzione vengano iperpolarizzati perché in realtà polarizzano le persone, non è polarizzato il loro operato, forse sì, chi lo sa, la curiosità è questa, cioè sono mega stronzi e mega geni oppure sono un po' stronzi e un po' geni e le persone che li guardano o sono adoranti del lato geniale e quindi lo fa diventare iper geniale o sono in odio assoluto del loro lato stronzo e lo fanno diventare mega giga stronzo, non so, forse è un mix delle due cose. Alla fine sono tutti esseri umani, con i loro pregi e con i loro difetti. Il famoso meme "Shalla cocca, caghiamo tutti dallo stesso buco", non so se l'hai mai visto. No, no, frequentiamo social differenti probabilmente, però quello che è super interessante del lavoro, perché non è la prima biografia di Musk che esce, però spesso alle precedenti e come spesso succede, magari certe biografie sono un po' un mix tra magari delle interviste e ovviamente del lavoro di ricerca di fonti giornalistiche. Quelle di Isaacson, sicuramente non solo lui, però la stessa cosa era stata quella di Steve Jobs, lui è stato attaccato al sedere di Musk per anni, credo di aver letto da qualche parte, lui è stato un paio d'anni attaccato a Musk, sia fisicamente mettendosi in un angolo nei meeting, nelle varie aziende di Musk, oppure veniva contattato da Musk stesso quando succedevano cose per dargli il suo punto di vista, poi ovviamente interviste a lui, ai colleghi, ai sottoposti e così via. Quindi c'è questo fattore che lui ha un accesso incredibile a queste persone, che sono cose che succedono poche volte anche nella vita di un biografo, un lavoro di un biografo. Quindi questi lavori hanno comunque una rilevanza storica e lui l'ha seguito comunque in un momento molto importante, incluso quello dell'acquisizione di Twitter, il FooTwitter. Poi tutto il discorso della polarizzazione, l'articolo che lui ha scritto sul New York Times, è uno di quelli che sono usciti, ne ha fatto uscire un altro sul Washington Post, che poi ha fatto scatenare il casino dei satelliti della Crimea. Lui dice che Musk è una persona in parte geniale, credo che lo dica anche in maniera esplicita, in maniera esplicita e in parte immatura, che ha degli evidenti problemi, anche diagnosticati, nel raccogliere i segni sociali nelle persone. "Bad at picking up social cues". E infatti l'editoriale che ha scritto si chiama "Il problema di Musk sono le persone". Anzi, Elon Musk vuole salvare l'umanità, lui gli dà questo pregio di voler fare queste grandi cose per un bene dell'umanità. Il suo unico problema sono le persone. Il discorso di leggere le persone, della difficoltà sociale, è un tratto molto comune a tante della nostra generazione. E' diventato uso, secondo qualcuno è diventato moda trasformarlo in una diagnosi, con le solite diagnosi di disturbo dello spettro, di bambini aspi, di bambini viola e robe del genere, che tante volte diventa quasi un, non dico un darsi un tono, ma quasi un tentativo di medicalizzazione di un tratto di personalità che forse non dovrebbe, o di giustificazione. Sembra, come si chiamava, Jessica Rabbit che diceva "non sono così, è che mi disegnano così". De responsabilizzazione. Ecco, una volta si diceva "è uno stronzo, tratta tutti male", oggi si dice "fa fatica, ha dei problemi nelle interazioni sociali, eccetera". Va bene, tutto quello che vogliamo. Boh, la leggerete la biografia? Sì, ho quelli di Steve Jobs, lì ebbe un po' di fortuna con i tempi storici della morte di Steve Jobs. Adesso, se io fossi Max, una grattata me la farei comunque. Leonardo da Vinci è morto, Steve Jobs è morto. Non ho visto quando è uscita quella di Leonardo da Vinci, secondo me è un po' dopo che è morto. Nel 1400. Secondo me a naso un po' dopo, però, va beh. La questione della guerra in Ucraina io non ho ancora capito da che parte è la verità, perché in realtà le due ricostruzioni sono veramente tanto diverse. E non dovrebbe essere difficile andarla a stabilire, no? Da una parte, prima è uscito che, non so se è contenuto pari pari nella biografia, ma è uscito in articoli di giornalisti che l'hanno letta, dicendo che Elon Musk ha chiuso l'accesso a Starlink. Ti ricostruisco un pezzo. Prego. Perché io da quello che ho ricostruito di tutta questa cosa, il primo che ha fatto uscire il discorso del satellite è il signor Walter Isaacson nell'editoriale che ha scritto per il Washington Post. In quel momento due milioni di copie in preordine. Che era, se non ricordo male, il 7 settembre a mezzanotte era stato pubblicato. Perché lo so? Perché sono andato sulla Wayback Machine. Sulla Wayback Machine c'è la prima versione, il primo snapshot. Questo è il giornalismo investigativo. A me queste cose mi stanno proprio sulle palle. I scoop digitali. Se andate sulla Wayback Machine e cercate l'url dell'editoriale di Isaacson, c'è il paragrafo in cui dice che… Sono andato con notepad++ con le due versioni dell'articolo, quella attuale e quella presente, in cui dall'articolo sembra abbia parte attiva Elon Musk. Ossia dice esplicitamente che lo ha spento. Se andate adesso sull'editoriale, in realtà viene ripresa la versione successiva, quella dopo il tweet. Quindi l'articolo è stato cambiato. Non ha acceso. Esatto, non ha acceso. Una versione dice "in Crimea c'era Starlink e prima dell'attacco Elon Musk l'ha spenta". Dopodiché è uscita la rettifica da Elon Musk e poi da Isaacson, o forse direttamente da Isaacson e Elon Musk l'ha re-xata. Dicendo "no, in Crimea non c'è mai stato l'accesso Internet, ci hanno chiesto di estenderlo alla Crimea per facilitare un attacco e noi abbiamo deciso di non accelerare la nostra espansione in Crimea". Sono molto diverse le due cose. La frase dice "so he secretly told his engineers to turn off coverage within 100 km of the Crimea coast". Questa frase non c'è sulla versione attuale dell'editoriale del Washington Post che dice invece "what the Ukrainians did not know was that Musk decided not to enable Starlink coverage of the Crimea coast". Esattamente, e nelle spiegazioni c'è scritto che gli è stato esplicitamente chiesto di aggiungere questa copertura e che lui si è rifiutato. Sono due ricostruzioni diametralmente opposte, forse anche riconciliabili, nel senso che forse tutte le due cose possono essere successe. Certamente non dovrebbe essere difficile andare a vedere nelle comunicazioni precedenti dell'azienda quella che era la copertura antefatto, cioè se la Crimea è mai stata coperta dal servizio o se non l'è mai stata. Non dovrebbe essere così difficile andare a chiedere. Non so se Mappe è così precise. Sì, c'è anche un'ulteriore possibilità che siano vere tutte e due le cose, cioè che il servizio in tutta la Crimea non c'è mai stato e che quando a Elon Musk gli hanno chiesto di attivarlo per agevolare questa azione militare, lui oltre a aver detto di no potrebbe aver detto "anzi, togliete copertura ai 100 km prima dei confini". Possibile, no? Quindi che siano vere tutte e due le cose. Però come sempre noi poveri Cristi i dettagli della storia ci vengono… difficilmente riusciamo a metterci gli occhi sopra se non magari decine d'anni. Però è sicuro che Musk oggi ha… oggi Musk possiede qualcosa come la metà dei satelliti in orbita. E questo… adesso per come è andata la fornitura di Starlink all'Ucraina, anche quello è stato un bel casino. Quindi come dire, Musk non aveva nessun dovere nei confronti dell'Ucraina, non aveva nessun dovere nei confronti del governo degli Stati Uniti che in questo momento fa gli interessi dell'Ucraina. È un imprenditore che ha venduto/donato il suo servizio e che come l'ha venduto/donato… soprattutto come l'ha donato può anche decidere di spegnere. Il problema è che oggi appunto dalla costellazione… c'è un articolo bellissimo del New York Times con tutti i movimenti dei satelliti attorno alla Terra, metà di questi satelliti oggi è posseduta da una sola persona. Questo è problematico. Di nuovo è una descrizione un tantinello di parte, perché dire che il 50% dei satelliti di proprietà di Elon Musk mette sullo stesso piano tutti i satelliti che sono in orbita, mentre quelli di Elon Musk sono microsatelliti, cioè sono robe di 30x30 cm con una funzione sola. Non hanno telecamere, non hanno fotocamere, non hanno capacità di ricezione e trasmissione in banda larga, cioè sono destinate semplicemente alla copertura cellulare e dati cellulare. Punto. Mentre gran parte di tutti gli altri satelliti sono macchine ben più complesse, con multifunzione, riprogrammabili e veramente di ogni tipo, da quelli televisivi a quelli spia a quelli con esperimenti scientifici, eccetera. Per cui è un discorso che mescola mele e patate. Però certo, al di là del numero dei satelliti, c'è una concentrazione di potere nelle mani di una persona singola. È un potere importante. E in questo momento è un potere importante, perché nessuno ha pensato che la connettività globale potesse essere una cosa di interesse delle popolazioni, di interesse dei popoli, eccetera. Ci hanno pensato due stronzoni, uno Elon Musk e l'altro Mark Zuckerberg. Mark Zuckerberg non si è capito perché, forse ha insistito troppo sugli aerei che stavano per aria da soli e robe del genere, non ci ha riuscito, forse ha puntato troppo sull'Africa e non si è aperto un mercato. E Elon Musk ha detto "Va bene, intanto vendiamo il collegamento internet a gente col denaro e che non gli arriva un collegamento internet veloce". E ha fatto un servizio che, più o meno, forse si autosostiene ed è riuscito a sviluppare a livello globale. Di nuovo, va bene, ci sono un miliardo. E lo sostiene perché ha i razzetti che li porta su. E' integrato a un quarto del discorso. Certamente. E di nuovo, gli Stati Uniti hanno definiziato la NASA all'infinito perché alla fine dei conti, che cacchio ce ne frega di andare nello spazio, è molto più importante, che ne so, finanziare lo sviluppo di qualsiasi altra cosa piuttosto che andare nello spazio. E alla fine andare nello spazio era importante per tirare i satelliti e per avere telecomunicazioni globali. Di nuovo, sono scelte strategiche sbagliate dei nostri governi e governanti. Certamente. Oggi ne paghiamo le conseguenze. Direi che non è l'unico ambito del mondo dove dobbiamo preoccuparci di delle concentrazioni di potere. Ce ne sono mille altre che abbiamo sotto gli occhi tutti gli anni e tutte le settimane senza fare il tipo di guerre mediatiche che fanno nei confronti di questo tizio qua. Che poi se le merita per un miliardo di altri motivi. E certamente. Però ecco, sembra oggi che Elon Musk sia diventato l'imperatore Palpatine. E mi sembra andrei a cercare anche altrove, non solo da quelle parti lì. Poi, per carità, le concentrazioni di potere danno sempre fastidio. Adesso, va bene, entriamo in discorsi ultra filosofici e cose, non mi sembra il luogo giusto. Indicativo questo articolo che ci ha messo Francesco a riguardo alla sua personalità, al suo modo di gestire le aziende, di gestire le sue cose, di gestire i rapporti con chi lavora con lui. Questa cosa su Axios dello sviluppo dell'automobile da 25 mila dollari. Francesco, raccontacela un po'. Sì, diciamo che è uscito questo, ma chiaramente sarà il periodo ancora di più di notizie su come ragiona Elon Musk. E pare che nell'ultimo periodo lui stesse insistendo molto perché Tesla producesse dei robotaxi, quindi appunto le auto-auto, poi di fatto, perché il modello che voleva creare era il permettere, tanto c'è l'acquisto di una macchina per poi poterla riutilizzare come taxi autonomo e da lì fare guadagnare a chi avesse comprato le macchine direttamente da lui. La cosa poi è stata modificata quando il suo team gli ha dimostrato, intanto che si può costruire un'auto da 25 mila dollari, poi capiremo se è come la Model 3 da 30 mila che finora sotto i 50 mila ancora stia de poco. Quindi l'idea è veramente di poter costruire una macchina elettrica che possa diventare l'auto del popolo, perché a quel punto siamo veramente a una fascia di prezzo perché non c'è neanche più il dire "no, è un'auto di lusso". E contemporaneamente trovando dei nuovi meccanismi di costruzione automatici che gli permettessero di avere le macchine di più, più economiche e nel frattempo continuare a investire su quelli che sono nuovi. Elon Musk originariamente non voleva l'automobile economica, tutto il discorso è nato perché Elon Musk voleva il robotaxi. La sua idea era quella di arrivare al punto di avere i robotaxi, cioè le macchine completamente autonome e la discussione iniziale con i suoi ingegneri era "la progettiamo già senza i comandi, senza volante, senza pedali, senza le levette per le frecce, fa tutto il computer oppure iniziamo a farla col volante e poi ce la lasciamo". Ovviamente gli ingegneri gli dicevano "calma, facciamola col volante e poi man mano che il software migliora lo toglieremo" e Elon Musk ha detto come spesso sul solito "o la va o la spacca, me ne prendi la responsabilità, la voglio fare senza volante, non mi rompete le scatole". Gli hanno detto "guarda che il software, non sappiamo che cosa ti abbiano detto i nostri colleghi ingegneri del software, ma secondo noi la macchina che si guida da sola per il momento è molto lontana" e lui "no, se lo dico io vuol dire che succede, secondo me nel giro di un anno la macchina si guida". Vi ricordate quando è andato sul palco e diceva "prevedo che nel giro di qualche anno i possessori di Tesla diventeranno ricchi perché per tutto il tempo in cui non useranno la loro macchina, la macchina andrà a portare in giro gli altri a pagamento, per cui diventeranno tutti i possessori di fatto di un taxi che gira da solo". Era 4-5 anni la cosa direi che non è andata. Era quantificato in 30. 00 dollari l'anno il guadagno. Ecco, pure quantificato, fantastico. Per cui i possessori di Tesla andate a chiedere i vostri 30. 00 dollari all'anno a Elon Musk che ve li ha in qualche modo promessi. Insomma alla fine Elon Musk non ha voluto proprio saperne e la discussione è macchina senza volante e senza pedali. Per fortuna gli ingegneri non si sono persi d'animo e gli hanno dimostrato progetti alla mano che il progetto poteva essere biforcato e attirando la sua curiosità, la curiosità di Musk, sulla macchina che costruisce la macchina, che è un altro dei suoi pallini, Elon Musk per un grande periodo è stato molto più emozionato dal progettare questi robot che poi costruivano le macchine. E allora l'hanno incistato, l'hanno fomentato e gli hanno fatto vedere "guarda che noi adesso facciamo questa nuova macchina per costruire il robotaxi che tanto ti piace ed è così avanzata che contemporaneamente puoi costruire sia il robotaxi sia una piccola utilitaria con il volante con la stessa scocca del robotaxi". E allora lui in qualche modo si è gasato, si è incistato e ha detto "ah sì va bene, allora sviluppiamoli tutte e due parallelamente". E questo dà un po' l'idea del meccanismo di funzionare di Elon Musk all'interno, anzi all'interno, a capo della sua azienda, della sua società. Era il periodo in cui giocava a Paperclip Simulator come si chiamava quel gioco di nuovo per tutto. Era fighissimo Paperclip Simulator, me lo ricordo. Bellissimo, altro che. Vedremo se arriverà sta macchina da 25 mila dollari e che cosa avrà. Sarà per quello che hanno fatto la nuova Model S col volante segato a metà, perché non si mettevano d'accordo se farla col volante o senza volante. Scrivi lo cancella, lo scrivi lo cancella, no è rimasto solo mezzo. Va beh, mezzo e facciamo felici tutti. Salomonici. Facciamo decidere a chat gpt e chat gpt, anzi, milljourney ha disegnato un pezzo di volante. E ovviamente servono sei dita per mani, per manovrare. Era ancora milljourney3. Abbiamo altre notizie in ambito automotive, abbiamo anche altra roba, forse l'hommaschiana, forse più avanti, ma magari la saltiamo. Adesso vediamo, ma è importante, prima dobbiamo ringraziare i nostri produttori esecutivi. Produttori esecutivi, la linfa vitale di digitalia, specialmente in questo periodo, che il mercato dell'advertising è in ribasso. I nostri storici ci sono, non sappiamo ancora per quanto ci saranno, se ci saranno, a che condizioni, non lo sappiamo. Quello che c'è sempre stato nella storia di digitalia è il sostentamento garantito dagli ascoltatori che si trasformano in produttori esecutivi. Che cosa vuol dire produttori esecutivi? Vuol dire che gli piace, danno un valore a quello che ascoltano e questo valore lo trasformano in un valore monetario e ce lo mandano indietro. Con Paypal Satisfay, bonifico bancario, il Bitcoin in vecchia maniera, chi più ne ha che più ne metta, su digital. m trovate tutti i meccanismi, ognuno secondo le sue esigenze e possibilità desideri, ma fanno in modo che nelle tasche di digitalia torni qualcosa che viene reinvestito per hardware, software, abbonamenti vari, eccetera, e un minimo di retribuzione, neanche lontanamente paragonabile alla minima retribuzione oraria di cui si parla in questo periodo, ma che gratifica abbastanza da fare in modo che lo staff vada avanti settimana dopo settimana, mese dopo mese e oramai anni dopo anni. Siamo quasi a decennio dopo decennio, siamo già a metà del quinto decennio. E mica male. In cambio, ovviamente, continuiamo a lavorare settimana dopo settimana per voi e a sfornarvi puntate e vi ringraziamo anche in trasmissione, ma chi lo fa, chi ha così tanta dedizione? Ringraziandovi uno per uno appunto in puntata. Francesco, non so se è laggato o non laggato, ci vuoi pensare tu a ringraziare un po' di gente? Con grandissimo piacere. Iniziamo con i streamer del Value for Value, con Nicola Gabriele D, Capitan Arlo, Canonymous, F. Trava, Lorenzo Pilla, Pierpaolo Bovero, Daxta, Nicola Fort e Gianluca Trevisani, che con i suoi 11. 39 Satoshi è il top streamer della puntata. Top streamer! Tanti stream e pochi boost. In Italia funziona così, all'estero vedo che ci danno secco di boost i podcast che abbracciano podcast in 2. , noi siamo più forti sullo stream. Chi sa cos'è meglio? Boh, ognuno a seconda sua masura. Se volete mandarci un messaggio col boost, ci mandate un boostagram, ci fate felicissimi. Avanti, Franz! Perpetto all'estate di producer, quelli che tutte le settimane ci fanno arrivare le loro donazioni, sono Manuel Zavatta con un euro, Davide Tinti con un euro e Nicola Gabriele D con i 2,01 euro. Inoltre andiamo avanti con i donatori da un euro, Andrea R, un euro e dieci Stefano Cutelle, due euro Matteo Masconale, tre euro Edoardo Zini e tre euro sempre Massimiliano Saggia. Grazie a tutti, grazie di cuore. Ringraziamo per i loro tre euro ogni mese Roberto Barisson, Matteo Arrighi, Nicola Pedonese, Federico Travaini, Stefano Orso, Massimo Dallamotta, Arnoldo Andergissen, Alessandro Lazzarini, Alessio Conforto, Giuliano Arcinotti, Davide Capra, Raffaele Viero, Renato Battistin, Christophe Sollami, Raffaele Marco della Monica, Monica e FotoCP di Marco Barabino. Monica! Grazie, grazie veramente a tutti di cuore. Monica, assolutamente. Ringraziamo anche per i suoi 4,26 euro Massimo Gauchon, 5 euro ci arrivano da Massimiliano Casamento e Andrea P, e tutte le settimane sempre 5 euro arrivano da Matteo Carpentieri, Paolo Lucciola, Pasquale Maffei, Andrea Magnoli e Giovanni Priolo. 5 euro grazie a tutti intanto, 5 euro arrivano anche da Sandro Acinapura, mentre 8 euro ogni mese da Mirko Fornai. Mitici, mitici. Grazie, grazie, grazie. Miticissimi come mitici sono i grandi produttori della puntata, in particolare Gianpaolo Frello che ci dona 10 euro e ci scrive "La mia donazione annuale avviene di solito a gennaio, ma questi 10 euro extra sono meritatissimi. A proposito, sono anch'io una vittima di San Michele da Retrolandia. Grazie di tutto". Eh, Michele. Grazie Michele. San Michele colpisce sempre. Ringraziamo anche Emilio B con i suoi 10 euro, Massimiliano S con sempre con 10 euro e con 10,96 il lead executive producer di questa puntata, Andrè Marzullo con un messaggio "Bentornati ragazzi, molto interessante, il discorso sul podcasting 2. ". Eh, proprio quello. Chissà che sia proprio quello che ci salva il podcasting 2. . È un metodo come un altro. Ce ne sono tanti. PayPal, Satisfay, bonifico bancario, versamento on chain del bitcoin e gli studenti del podcasting 2. con le app di nuova generazione newpodcastapps. om. Provateci, vedete. Se vi piace in un modo o nell'altro, dateci una mano perché noi settimana dopo settimana siamo qui a lavorare per voi. Allora, Privacy Nightmare on Wheels, articolo, intitola questo articolo, hanno fatto, Mozilla ha tirato fuori questa ricerca sulle marche più popolari che vendono, che costruiscono e vendono automobili, andando a verificare quelle che sono le policy di trattamento dei dati dei vari ascoltatori, dei vari brand, dei dati dei loro utenti, ritrovandosi con una situazione veramente drammatica. Michele, tu non guidi, sei la persona giusta a cui chiedere. Esatto, io poi salto benissimo tutti gli articoli sulle macchine. Ah, li salti a PayPal? Sì, sì, io li salto proprio a PayPal. Allora, vediamo Francesco se tra un quarto d'ora ha qualche cosa da dirci. Ah, tu volevi far parlare me per evitare il lag di Francesco. Esatto, ma mi è andata male perché sulle macchine. Ti è andata malissimo, guarda. Eh, lo so. Vedi, invece ci sono, sono presente, sono pronto. Allora, io me lo sono letto anche perché mi interessa questa cosa. La ricerca di Mozilla fondamentalmente ha preso sotto osservazione quelli che sono intanto le privacy policy che tutti i veicoli di nuova concezione hanno, tanto scoprendo che c'è chi addirittura ne ha parecchi, arrivando a Toyota che ha 12 diverse privacy policy e non sono tutte facilissime da recuperare e trovare. E poi guardando quello che sono comunque i dati che in teoria possono condividere con chi, in che motivi e scoprendo che in generale tutto quanto è veramente sempre gestito in maniera molto, poco attenta alla privacy dell'utente, tanto che più o meno, c'è una buona parte di questi gruppi automobilistici comunque sono disposti, sono interessati a vendere a data broker, lo enforcement, quindi la legge, altre terze parti. Si parla addirittura in alcuni casi di trend psicologici, predisposizioni, ma addirittura attività sessuale perché in qualche caso riesce la macchina, se viene utilizzata, immagino che in qualche caso è quello. Cosa pensi che servano i sensori sulle sospensioni? Esatto, poi il sensore sull'inclinazione del sedile, ci sono un sacco di informazioni che si possono raccogliere, fra cui anche, non l'ho vista citata, ma secondo me i peli di cui parlavo prima, franco. E se poi dopo nove mesi attacchi anche il seggiolino per il bebè, poi ti mandano anche una scorta di pannolini a casa. Vedi? Da questo punto di vista c'è questa attenzione a quello che il pilota e i suoi passeggeri fanno, che in molti casi vengono chiamati utenti. Quindi il semplice fatto che tu saldi in una macchina come passeggero, sei già l'utente della macchina e hai accettato questa gestione della privacy, che il guidatore avrebbe dovuto elencarti, quindi "Ciao Franco, ti accompagno, anche ci sei, consenti che Toyota o Tesla o qualsiasi altra, i due nomi fra l'altro non sono a caso perché sono fra i primi, sono fra i peggiori, Toyota, Tesla, Ford, Volkswagen, accetti che loro vengano a sapere anche quando appunto ti dediti a tue attività personali". E questo è più o meno la verità. Passa interessante il concetto di privacy washing, nel senso che una parte di queste aziende hanno partecipato e firmato il Consumer Privacy Protection Principle, che è un documento che si sono fatti da soli e che in molti casi, tipo la minimizzazione dei dati, l'idea di non raccogliere dati che non sono estremamente fondamentali, ecco visto l'elenco dei dati che si vanno a prendere non è forse seguita al 100%. È più o meno lo stesso meccanismo del DPF, che è il sistema con cui gli americani hanno un po' aggirato il nostro GDPR, fondamentalmente hanno fatto questo DPF che in teoria prevede tutte le restrizioni del GDPR e quindi in qualche modo hanno detto all'Europa "vedete siamo di nuovo bravi", l'hanno messo a punto gli americani e gli svizzeri in combutta e quindi gli europei in qualche modo lobbizzati come se non ci fosse un domani hanno detto "ah vabbè allora da ora in avanti per essere GPR compliant potete anche mettere i dati su una qualsiasi azienda che sia DPF compliant in Svizzera o negli Stati Uniti". Peccato che DPF prevede semplicemente un'autocertificazione senza nessun tipo di controllo o roba del genere. Ha detto "sì poi nei prossimi dieci anni faremo i controlli, vedremo come, dobbiamo anche restabilire che tipo di controlli". Eh oh ragazzi è un po' tutto così. Quando si diceva dieci anni fa che i dati erano il nuovo petrolio tutti si chiedevano "ma come, perché, come, come sarà, sarà vero, ma come fanno i dati a valere così tanto?". Il capitalismo di sorveglianza ci ha fatto capire quanto valgono e oggi gli investimenti e l'economia che gira tra aziende che si occupano di modelli di linguaggio, machine learning e robe del genere ha fatto salire ancora di più l'importanza di… e quindi è proprio un mondo dove i margini sono oramai risicati veramente al vendere i peli del proprietario precedente che rimangono sulla macchina usata. Dopo anni di guerre che si sono fatti i produttori, è ovvio che la tentazione è troppo grossa, i dati sono lì, oramai la macchina è un computer, un computer a cui viviamo attaccati per tutto il tempo in cui ci spostiamo, le nostre società sono evolute in modo che ci passiamo sempre più tempo dentro queste macchine, quindi attaccati a questi computer. Se c'è un mucchio di data broker che offrono dollaroni così come se non ci fosse un domani a chiunque gli venda dei dati, ragazzi noi abbiamo i dati, cosa facciamo? Ce li teniamo lì e magari andiamo in rosso, presentiamo dei bilanci in rosso che ci licenziano addirittura e rischiamo di fallire. Eh no, vendiamoci questi dati, anzi troviamo il modo di raccoglierne ancora di più, perché no? E mi stupisco come… Poi se i dati sono a petrolio… Sì, se i dati sono a petrolio continuo. No, stavo dicendo, se i dati sono a petrolio, che cos'è che hanno usato finora le automobili per poter andare in petrolio e questo? Quindi è una continuazione di quello che è stato il loro business per un sacco di anni. Certamente, certamente, siamo sempre di loro, sono abituati a avere le mani inpetroliate. No, mi stupisco come il legislatore non abbia… No, noi europei siamo così attenti, GDPR, alla privacy, attenzione, i computer, i server, dove mettete i dati, dove mettete le vostre fatture, dove registrate i dati, la privacy di qua e di là e non hanno pensato a estendere lo stesso tipo di protezione a questo tipo di aziende. O forse l'hanno estese e per ora nessuno ha controllato e nessuno ha detto niente, perché… È un po' quello, perché il GDPR non è come il DSA o il DMA che fa indifferenza gatekeeper o non gatekeeper. Il GDPR vale per tutti quanti. Dovrebbe. Quindi probabilmente… Poi probabilmente c'è a che dire che i produttori di macchine sono un po' più addentri nei gangli della politica, quindi con attività di lobbying. Oddio, anche quelli della Silicon Valley non è che lesinano sulle attività di lobbying. Però è possibile che ecco, hanno provato a dire "Giratevi dall'altra parte per ora". Poi sicuramente le automobili e i computer delle automobili quando sanno che girano a Bruxelles e sono nella zona dell'area di testing, da parte cosa, si comportano benissimo, non tracciano i dati, cancellano tutto immediatamente, esattamente come fanno quando vengono sottoposti ai test sulle emissioni. E certamente. E vabbè, sempre nello stesso ambito, sempre nella stessa ottica di dover raschiare veramente il fondo del barile, per fortuna non gli va sempre bene. BMW vi ricordate della levata di Scudi da queste parti quando aveva deciso di vendere il riscaldamento dei sedili come abbonamento in un secondo tempo? "Compri la macchina senza" dicevano i marketer di BMW. Che bello, così la macchina costa di meno. La puoi comprare senza, poi se proprio ti accorgi che è un lusso che vuoi e che desideri, in realtà il meccanismo c'è già, ci paghi un abbonamento, 30 euro al mese e noi ti scaldiamo il culetto. Fare che abbiano deciso di abbandonare questo meccanismo di vendita perché a quanto pare dopo un solo inverno di implementazione ha ricevuto talmente poche adesioni e ha raccolto talmente pochi abbonamenti che hanno capito che nel mondo delle robe tangibili che pesano più di una tonnellata non è proprio il caso di fare la stessa cosa che si fa con i giochini sul telefonino. Beh però oltre a non riscaldare più il culetto riscalda però il cuore il fatto di vedere anche le bullshit di questo calibro hanno un qualche tipo di limite e sono destinate a fallire. Il mercato nel senso delle persone che comprano automobili sono un pochino più come dire nude e crude di noi fighetti sui computer che ci facciamo passare qualsiasi cosa probabilmente, anche loro hanno le mani sporche di olio e di grasso eccetera e non ci pensano neanche di accettare questo tipo di ricattini. Va bene Michele, Airbnb? Sì Airbnb può essere un buon argomento per tenere Francesco un po' ai margini della discussione in modo che la prossima volta lo facciamo collegare via Starlink secondo me riusciamo a parlare di meglio. Verifichiamo prima la copertura. Lo mandiamo, si ma gli apriamo uno studio in Crimea non ti preoccupare. Guarda mi risponde anche, o stava ridendo alla battuta di. Secondo me a quella precedente. Mi rispondo sempre a tempo. Adesso è a tempo, Francesco. È un mistero, ciao Francesco. Inizio a pensare che sia un problema di addormentamento del computer, è un altro problema di Bruno Vespa, di eccesso di Bruno Vespa, perché quando Francesco parla per un po' e poi uno di noi gli dice qualcosa e poi lui risponde, in quel momento lui è a tempo, non ha nessunissimo lag. Quando Francesco sta in silenzio per tre minuti perché uno di noi due parla, uno gli fa la domanda, lui inizia a parlare ma in realtà al computer ci mette tre secondi prima di trasmettere la sua voce. Per cui ci deve essere qualche meccanismo che va come se si addormentasse, come se ci fossero delle modalità di risparmio energetico, non ho idea, qualche cosa del genere, perché oramai è inspiegabile questa cosa. È inspiegabile. Comunque, Airbnb, cosa succede? Michele o Francesco? Michele, Francesco dopo. Allora è entrata in vigore questa local law 18, martedì scorso, della città di New York che in pratica da un giorno all'altro, adesso stanno uscendo già gli articoli di analisi di cosa è successo, ha tagliato via il 70% degli Airbnb, letteralmente da un giorno all'altro. Cosa prevede questa legge? Soprattutto mette un limite a quante strutture ogni persona può avere sulle piattaforme, ma soprattutto mette un limite molto importante, ossia che tu puoi mettere in affitto per termini, per brevi termini, case soltanto nel caso in cui il proprietario ci viva nel frattempo. Che se vuoi è un po' un ritorno molto forzato ovviamente allo spirito originale di Airbnb. Io ho la camera in più della casa in cui vivo e metto quella in condivisione. Ricordate la sharing economy, quelle cose che andavano molto di voga nel 2013. Quante volte abbiamo usato il trapano del vicino che abbiamo trovato, il sito della sharing economy famosa. Io ho un quartiere in più e lo metto in condivisione. E quindi la cosa è andata avanti. Appunto gli Airbnb sono decresciuti del 70% letteralmente da una notte all'altra ed è comunque un segnale molto forte. Poi comunque negli Stati Uniti dove c'è una regolamentazione sugli affitti che è molto ma molto diversa da quella che c'è in Italia. Però per provare a riequilibrare i rapporti di forza e soprattutto un po' la composizione delle città. So che Berlino era andata in quella direzione e poi è tornata indietro. Forse lo diceva proprio uno di questi due articoli. Non saprei dirvi perché, se semplicemente per pressioni, per decisione politica o se addirittura la risoluzione era peggiore del problema originario. E l'altra cosa che non capisco è se questa cosa colpisce Airbnb nello specifico o se colpisce tutti i sistemi di affitto di appartamenti non hotel. Mi viene in mente Booking che da noi è il più diffuso in assoluto. Perché i meccanismi sono un pochino diversi quelli tra Airbnb e Booking. Le premesse sono diverse e anche a seconda dei paesi l'inquadramento burocratico e fiscale è diverso. Oggi in tanti paesi per vendere su Booking ti registri e paghi le stesse tasse che paga un albergo. Robe del genere su Airbnb hai sempre un po' quella incognita. "No, sono un privato che affitta una stanza di casa sua per far tornare i conti e quindi mi devi detassare. Poi in realtà si scopre che di case da affittare una stanza eccetera ce n'hai 200 compreso un castello eccetera. Però paghi sempre le tasse come se fossi un povero Cristo che affitta la stanza del figlio che è andato all'università. E quindi non si capisce. Tutti e due gli articoli parlano sempre solo e unicamente di Airbnb. Premesso che l'articolo di Wild che poi è anche quello dove si parla dei casi di Amsterdam dove hanno messo invece il limite a 30 notti all'anno. Parigi a 120 e nel caso di Berlino c'è un link a un articolo che dice appunto poi sono tornati indietro nel 2018. Allora nello stesso articolo in realtà il giornalista dice che ha contattato anche altre piattaforme per avere un commento tra cui anche Booking. om. L'interpretazione che do io è che Airbnb intesa come parole è diventata come Google. È diventata un sinonimo nel linguaggio comune di affitti a breve termine. Quindi se andiamo su Booking e cerchiamo New York perché Booking poi ti rivende in realtà non solo appartamenti ma ti rivende alberghi e robe del genere. Per cui non lo so ha un meccanismo. Anche in Italia le procedure sono diverse. Sono diverse certo certamente anzi in ogni stato sono diverse. Certo che forse si è arrivati tardi e questo ritardo porta delle misure probabilmente eccessivamente drastiche perché invece di limitare un settore in espansione andare a tirare una mazzata su un settore che oramai è gigantesco ha delle ripercussioni anche certamente negative. C'è chi ha investito c'è chi ha messo dei soldi dei capitali o dei risparmi per comprare magari un monolocale un bilocale in più da affittare pensando che diventasse parte del reddito della famiglia. Oggi magari si trova nell'impossibilità di farlo se rientra in uno di quelle casistiche che magari no non è la casa da affittare non è esattamente nello stesso palazzo dove quella in cui vive o robe del genere. E' sempre difficile bilanciare la cosa. Certamente le storture le abbiamo viste tutte nelle nostre città di turismo sono enormi iniziano a vedersi gli stessi problemi di affitti per le persone residenti di cui abbiamo sentito parlare prima per altri centri che venivano gentrificati per tutt'altro motivi o per motivi analoghi da noi sono arrivati un po' in ritardo ma oggi veramente se il tizio che vive della pensione ha la sua casa alle 5 terre per qualsiasi motivo è costretto a lasciare casa perché è qualsiasi cosa perché viene sfrattato perché cosa eccetera oggi trovare un nuovo affitto alle 5 terre per uno che ha 80 anni e ha vissuto tutta la vita alle 5 terre diventa improbabile se non impossibile perché gli alloggi alle 5 terre vengono tutti utilizzati per turismo perché chiunque abbia una casa gli conviene certamente questo vale per molte località turistiche sono movimenti, sono cambiamenti a livello globale di difficile soluzione perché poi turismo è comunque ricchezza in un paese come il nostro non ne parliamo se ci mettiamo a tagliare, a mettere i bastoni tra le ruote al turismo che è una delle poche cose che tiene in piedi il nostro motore economico ovviamente le ristrutturazioni 110% ma queste quelle sono state abbiamo le facciate più belle, degli elementi più belli del mondo esattamente abbiamo dei cappotti termici ragazzi che ci invidiano in tutto l'universo coibentate oggi ho letto questo articolo che risentiremo sul debito pubblico l'influsso di questa roba per un secolo e mezzo hanno calcolato gli economisti che è buono visto che avevamo già un debito pubblico tutto sommato che non è che fosse un peso particolare dire che tutti questi miliardi 150 anni ci avremo sul grappone è veramente roba consolatoria sapere che ogni singolo partito le ha appoggiati e nessuno anzi fa ancora più piacere ci fa pensare che no certamente questa cosa cambierà d'ora in avanti e certamente state tranquilli qualche bellezza, qualche bella novità in ambito intelligenza artificiale avete visto il questo articolo ce l'ha messo un digitaliano ce l'ha messo, oppla, ce l'ha messo, chi ce l'ha messo? non lo trovo più, dove era stato pubblicato? su slack da qualche parte, questo sul open interpreter su github è stato pubblicato questo sistema per fondamentalmente installare in locale su un computer locale il code interpreter di open ai che sono due cose che a messe vicino fa un po' venire i brividi anche se un non ha detto i lavori non ci pensa tanto perché fa venire i brividi? perché open ai e code interpreter run in locali, fino ad oggi abbiamo avuto questi sistemi accessibili prevalentemente via web dentro delle sandbox molto rigide i vari open ai che non può accedere alle informazioni più nuove di un anno o due anni fa, che può produrre del codice può farti vedere del codice ma non lo fa girare non ha accesso a internet per cui non può muoversi su internet eccetera poi abbiamo avuto qualche modo di far girare lo stesso tipo di modelli di chatbot magari o di sistemi di generazione di immagine sui nostri computer ma senza la capacità di eseguire del codice noi adesso abbiamo questa roba qui che ci permette di qualsiasi cretino può far girare sul suo computer quindi con nessuno sbarramento, aperto accesso a tutta internet che gira nel terminale e ha la possibilità di eseguire codice in locale cosa potrebbe mai andare storto? l'idea di avere, cioè anche una roba che tu gli dici ma farmi uno script che mi sposti questi file che scegli eccetera cioè questo qui se decide di fare la formattazione completa del disco e di eseguirla in automatico non hai nessuna salvaguardia ed è la cosa meno brutta che può capitare a una roba del genere stiamo andando veramente in una bella direzione è per questo che ho iniziato a fare podcast per avere quando dico delle cose delle persone che 5-10 secondi dopo mi dicono è proprio il "leit motive" della mia anima che sta dietro a digitale e al podcasting certo, libero confronto quando vuoi ci puoi raccontare qualche cosa anche tu Francesco no? niente? oramai c'è un quarto d'ora di ritardo qua non sono io che non so più cosa dirvi quindi vi lascio andare avanti che roba terrificante questa sera e sta intanto cercando di recuperare chi è che ci ha dato ecco Manuele Paolo Lorenzo Giuseppe Ma7u Ma7u su Twitter sul nostro Slack perfetto che ci ha messo questo bello articolo quest'altro articolo non mi ricordo dove l'ho pescato questo è il successore, l'erede legittimo del Mark Zuckerberg adolescente, vi ricordate come è nata Facebook? che ha creato Facebook all'interno del college come sistema di rating delle ragazze del college otto or not una roba del genere, esattamente, tutte le ragazze inizialmente ognuno poteva dire questo è figo, questo è brutto questo è figo, questo è brutto e robe del genere ebbene, questo tizio ha pensato bene di fare la stessa cosa con un sistema generativo di immagini cioè il tizio che si chiama Face no, non si chiama FaceMesh era la prima versione di Zuckerberg vediamo se lo troviamo allora Smash or Pes Smash or Pes. i che ti genera ogni volta che lo apri una topolona diversa a cui puoi dire Smash o Pes cioè gli do una botta oppure passo e quando clicchi te ne fa vedere un'altra e un'altra e un'altra e un'altra devo dire è una roba di un livello culturale non indifferente Michele, tu che dici? certo, anche la qualità delle signorine dà il dubbio gusto perché quella di destra proposta dall'articolo mi sembra abbia tutti gli arti e tutto quello che deve avere quella di sinistra ecco un po' meno è un personaggio di Among Us esatto, potrebbe essere tranquillamente un personaggio di Among Us perché corpo, piedini e testa gigante è qualcosa altro di gigante esatto, ed è altre due cose giganti è l'impostore e poi è interessante vedere che sia un selfie fatto nel bagno come si può anche quello cosa molto 2010 i selfie in bagno il famoso selfie senza mani il selfie senza mani esattamente però anche questo è fatto in bagno perché dietro si vede una tazza però poi nell'articolo ci si dice che poi gli esperti di intelligenza artificiale trovano il progetto allo stesso momento orrificante e hilariously tone deaf che è veramente difficile da tradurre tone deaf però insensibile credo che sia la traduzione più vicina però anche qua sai quanto materiale per allenare le em ma che altro mi sai di materiale per allenare i muscoli del polso però lasciamo perre qui il livello culturale è veramente a livelli stellari e ovviamente c'è solo la versione maschile non abbiamo ancora visto una versione femminile qualcuno ci penserà certamente di farlo no c'era c'è una versione femminile hanno fatto delle femministe una versione nella quale in realtà non dici se è carino o non carino ma sei un predatore sessuale o meno fantastico manca la versione fluida e poi siamo a posto e poi c'è la versione dei bambini e poi c'è la versione dei bambini e proprio qua fantastico segue di un certo livello siamo arrivati all'umanità e questa civiltà che è partita usando le pietre per riuscire a fare un'arma con cui andare ad attaccare il cinghiale per procacciare il sostenimento alla famiglia e poi ha acceso il fuoco e poi ha inventato la ruota e poi è arrivato al punto da riuscire a soddisfare gli appetiti della piccola o più o meno percentuale di soggetti della stessa razza affetti da pedofilia con sistemi generativi automatici che forniscono immagini sempre più gradevoli di argomento pederastico senza torcere un capello al singolo bambino apparentemente o forse no è un crimine senza vittime in apparenza apparentemente però anche perché poi nel momento il presupposto qual è che oggi l'intelligenza artificiale gli LLM sono una tecnologia disponibile veramente con poco relativamente sforzo, ci sono tanti modelli aperti che possono essere fatti girare sulle proprie macchine e soprattutto allenati con un qualsiasi tipo di materiale, dentro qualsiasi tipo di materiale ci possono essere e ci sono state anche le immagini pedopornografiche il legislatore negli Stati Uniti se ne sta accorgendo si sta andando verso una direzione di andare a leggeferare in questa direzione però è anche il dilemma filosofico ovviamente l'abruttura del crimine e soprattutto nel momento in cui generi questo tipo di immagini forse hai anche altri problemi hai commesso anche altri reati però apre comunque una discussione interessante sul tema ossia cosa è un reato nel momento in cui in realtà un reato non c'è nei confronti di una persona è vero c'è tutto un corollario attorno che oggi porta a delineare dei profili di danno no? vabbè già solo il possesso delle immagini che hai usato per allenare il modello diciamo che se il modello è allenato può darsi che sia stato allenato vedendo bambini in atti o sceni e allora certo ci sono stati i bambini che sono stati violentati che sono stati sfruttati eccetera e quello è il danno possiamo in qualche modo per il nostro ragionamento filosofico eliminarlo possiamo pensare a dei sistemi che vengono allenati con immagini di bambini che giocano di bambini normali, bambini che vanno a spasso eccetera e allo stesso tempo di adulti che fanno atti turpi e poi in qualche modo la rete neurale li mescia e fa bambini che fanno atti turpi è sempre reato questo? fa sempre male a qualcuno? beh intanto si sono usate le immagini dei bambini e non vedo perché debba essere sbagliato non vedo perché debba essere sbagliato utilizzare le canzoni dei Beatles e invece non deve essere giusto utilizzare le immagini dei bambini però a parte questo discorso qui si può arrivare possiamo arrivare filosoficamente anche all'estremo totale che è lontano dalle possibilità di oggi di costruire delle macchine degli algoritmi, dei software così potenti che sono in grado di sintetizzare delle immagini senza dover essere allenate con delle immagini reali è una rete neurale in qualche modo sviluppata in maniera astratta con la conversazione e non per modelli e non per esempi etichettati ovviamente è un esperimento quasi magico è un esperimento mentale quasi magico una intelligenza generale però qualsiasi tecnologia a una persona non addetta può sembrare magia e viceversa però è il nostro esperimento mentale, in quel momento questa intelligenza generata senza utilizzare immagini di bambini o di adulti o niente che però è in grado di generare delle immagini pedopornografiche è comunque un delitto, è comunque un qualcosa di punire dalla legge quando si arriva a distillare questo qui diventa più difficile dare la risposta una delle risposte che è stata data da questi senatori che si sono messi insieme a propugnare questo tipo di leggi hanno detto "eh beh, però in questo modo se lasciamo circolare queste immagini se lasciamo libera la generazione di queste immagini in qualche modo normalizziamo e creiamo un ambiente in cui i pedofili la pedofilia può in qualche modo prosperare e non lo so, io non lo capisco questo, nel senso che teoricamente in un mercato all'aumentare dell'offerta non è automatico che aumenti la domanda anzi per cui addirittura in un mondo dove ci fossero miliardi e miliardi di immagini pedofile generate dal computer senza far male a nessuno teoricamente ci sarebbe molto meno mercato per delle immagini generate in maniera vera facendo male a dei bambini e quindi a livello completamente teorico proteggerebbe addirittura i bambini perché prendere un bambino e violentarlo per vendere le foto quando le foto puoi farle generare da un computer senza far male a nessuno non lo so, si perché a te piace far male ai bambini ecco e allora ti metto in galera ti ammazzo e ti appendo per i testicoli non lo so, sono ragionamenti che diventano molto molto molto complicati, sta di fatto che oggi in quella situazione non siamo e che quindi comunque sia ingiustificabile dal punto di vista morale la generazione con questi sistemi di immagini pedoporno, ecco. Sì c'era nei manga giapponesi mi viene in mente ad esempio se non ricordo male in Italia adesso magari sto dicendo una scemenza però c'era tipo una legge che diceva che i personaggi anche delle storie di, magari sto dicendo una scemenza dei personaggi di fantasia nel momento in cui sono coinvolti in storie sentimentali o in alcuni casi borderline sessualizzati come appunto succede spesso nei manga giapponesi devono essere maggiorenni, io ciò sto ricordo che comunque è uno dei motivi per cui sui cartoni animati e nei manga giapponesi nelle edizioni italiane ecco i personaggi sono adattati in modo che sembrano sempre più grandi di quello che effettivamente lo sono. Spesso c'è la scritta all'inizio dichiarativa tutti i personaggi illustrati in questa storia sono maggiorenni anche se magari qualcuno dall'attuale. Esatto poi sono le scuole medie nella storia però sono stati bocciati per infatti sono come i ragazzi della terza C al contrario, ricordate i ragazzi della terza C, erano tutti attori 30-40 anni che facevano la maturità e roba del genere più o meno la stessa cosa al contrario no, Michele è troppo giovane per ricordarsi una roba del genere, Francesco invece la sta guardando adesso. No, lo so di cosa sta parlando la luce ci arriva da lui, è come le stelle Francesco è come una stella lontanissima in una galassia lontana lontana in questo momento è già esploso Francesco ma noi lo vediamo ancora lì vivo e vedete in realtà è già supernova ecco ha iniziato a ridere adesso bello Francesco supernova, mi piace è così, è così e cosa dobbiamo farci? Abbiamo qualcos'altro in ambito intelligenza artificiale? No, un po' di articoli ci sarebbero ma già un'ora e mezza di trasmissione direi che possiamo dare i gingili del giorno contando anche il lag di Francesco arriviamo a fine puntata Signore e signori, i gingili del giorno Gingili del giorno, i regali dei digitaliani per i digitaliani e le voci digitali, selezionano per voi hardware, software letteratura, qualsiasi cosa che abbia attinenza digitaliana, che abbia colpito la loro curiosità stravolta la loro esistenza o qualsiasi sfumatura nel mezzo, insomma, roba digitaliana gadget, roba, libri, che ne so vediamo, Francesco quando vuoi, quando hai tempo quando c'hai un attimo, comincia a parlare racconta il tuo gingillo del giorno io anche subito, parto subito non ti fermare, non ti fermare il mio gingillo, non mi fermerò assolutamente si chiama Uplight che è un'applicazione open source per macOS che praticamente open source, hai ragione mi correggi, che praticamente sfrutta il sistema cask di homebrew, homebrew è quel sistema di pacchetti, con il quale si possono installare generalmente, o perlomeno una volta era nato per installare le applicazioni di command line di Linux ora ci si può installare un po' di tutto, in particolare si possono installare anche le applicazioni di complete desktop, diciamo e la cosa comoda è che poi gestisce homebrew stesso, anche poi l'aggiornamento in maniera molto pratica e in particolare questo Uplight è fatto per cercare, quindi un app store alternativo, abbiamo parlato di app store alternativi anche primi di installare e tenere aggiornate delle applicazioni, in particolare quello per cui mi ha svoltato veramente la vita, è che mi permette di installare Calibre e di tenerlo aggiornato, e chiunque usa Calibre, o abbia mai usato Calibre, sa benissimo che ogni volta che lo apri, l'hai aperto 5 minuti fa e c'è una nuova versione, devi stare a scaricarla installarla, eccetera a leggere il changelog soprattutto e come quello un sacco di. e a leggere il changelog, grazie per avermelo ricordato, e ci sono dentro browser, applicazioni di ogni tipo, che potete fare in modo che così vengano gestite con questo sistema unico, centralizzato e open source Grazie Francesco! Uplight. su AeroLight. ev Andiamo a installarlo e a provarlo, certamente, ne avevo già sentito parlare ultimamente, probabilmente sta iniziando a fare dei numeri interessanti perché tanti podcast ne hanno parlato. Michele, tocca a te! Allora, rimango in ambito videoludico anche se niente, che possa girare sulle piccole console di cui abbiamo parlato. Slade Spire è un roguelike deck building quindi è roguelike, quindi sono quei giochi in cui si muore continuamente, si rigioca per proseguire nella storia, fino ad arrivare al boss finale, però in questo caso invece di utilizzare il pulsante azione o parata, eccetera, eccetera, si combatte tramite delle carte, quindi è come se fosse magic, se volete e si combatte tramite queste carte con l'avversario. Esiste ormai c'è un po' di annetti, credo abbia 5/6 anni almeno, esiste su tutte le piattaforme, sia mobile che console, io l'ho preso su Steam agli ultimi saldi in sconto, a meno di 10€ e alla fine mi trovo a giocare con lo Steam Deck più a giochi così, che sono dal punto di vista grafico niente di particolare appunto girano su uno smartphone, piuttosto che a Spider-Man dove ho la metà delle ore che ho a Slade Spire. Basta lo trovate un po' ovunque, se aspettate i saldi lo trovate anche a meno. Grazie Michele, siamo videoludici ultimamente e qui trovate in questo ultimo gingillo che vi presento un utilizzo simpatico carino degli LLM siete stufi di chiacchierare con chat GPT barde, robe varie che alla fine non sapete neanche che cosa chiedergli e vi annoiate. Questo "Solve the murders" è un videogioco tutto nel browser, lo fate direttamente tutto via internet, di investigazione, una detective story in cui voi siete l'investigatore e dovete risolvere il caso interrogando i sospettati parlando con la polizia parlando con i periti della polizia parlando con i testimoni parlando con i parenti della vittima e per parlare con tutte queste persone, utilizzate la riga di comando e ognuna di queste persone è implementato come un chatbot e quindi vi risponde con la stessa verosimilità che siete abituati quando parlate ad esempio con chat GPT. Questo crea un ambiente un videogioco con un ambiente particolare che non avevamo visto finora, i vari adventure, specialmente quelli vecchio stampo in cui magari dovevi interrogare i sospettati o comunque interagire con altri personaggi andavano su le conversazioni, andavano sempre su schemi ben stabiliti molto rigidi, non è la stessa cosa qui, questo aggiunge all'url, aggiunge anche qualche difficoltà se vogliamo al gioco, io non ci ho dedicato tantissimo tempo, ci sono stato 10 minuti, un quarto d'ora in agosto, poi l'ho lasciato un po' lì ma ci voglio tornare, però è un esperimento particolare, chissà se di qui nascerà un filone nuovo in ambito videoludico se si ispireranno anche i creatori dei giochi tripla A no, per dare un po' più di spessore ai personaggi non giocanti ai personaggi manovrati dal computer che si incontrano, metterci dietro un sistema generativo del genere con cui potete iniziare a discorrere, che ne so di partite della nazionale o di quello che volete, certo aumenta la complessità, aumenta anche la difficoltà se vogliamo del gioco, però diventa un pochino più verosimile un pochino più qualche cosa che imita una storia vera o la vita vera provatelo, solvethemurders. om trovate il link insieme a tutti gli altri gingivi e alle notizie, commentate nella pagina digitale. m/689 689 689 689 e dove i gingilli saluti finali, le raccomandazioni che sono quelle di portare le orecchiette fresche portate i vostri amici su digitalia riconoscete i protodigitaliani tra i vostri amici quelli che gli piace chiacchierare di queste robe di Elon Musk, di LLM, di intelligenze artificiali di privacy sull'automobili, di Airbnb, ecco quelli che fanno queste chiacchiere con voi al bar o al telefono, li conoscete da una vita o sono nuove conoscenze, gli dite "ascolti digitalia, perché se parli di queste cose non puoi non ascoltare digitalia" noi vi promettiamo che ci impegniamo al massimo per farvi fare bella figura quando consigliate digitalia ai vostri amici. Direi che per questa 689 è tutto dall'Emi Studio Liguria 1 di Sanremo un saluto da Franco Solerio Dallo studio di Milano Isola un ciao da Michele Di Maio e un ciao anche dallo studio di Milano Città Studi da Francesco Facconi Ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata di Digitalia.

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