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694

Gli idranti di Pompei

I negozi fisici di Netflix. Telegram, X e i contenuti di Hamas. Google torna agli anni 90. Una taglia sulle curve ellittiche. AI, stereotipi e verità. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

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Digitalia #694 - Gli idranti di Pompei

Digitalia #694 - Gli idranti di Pompei

Settimana del 16 ottobre 2023. Arrivano i negozi di Netflix. Google torna all'antica. Le foto non sono più reali, ma anche gig economy, semafori, curve ellittiche. Questa è un'altra alta escaletta per un'ora e mezza dedicata alla notizia, quella digitale all'italiana. Dall'Emi Studio Riguria 1 di Sanremo, qui a Franco Solerio. Dallo studio di Milano Isola, Michele Di Maio. E dallo studio di Milano Città Studi, Francesco Facconi. Ecco lì, buongiorno a tutti i nostri ascoltatori. Bentornati cari digitaliani da queste parti. Bentornati anche ai miei colleghi. Buonasera Francesco e buonasera Michele. Buonasera Franco. Siamo affronti, siamo carichi, siamo in multi-homing. Abbiamo staccato le VPN, va tutto bene, siamo tutti a posto. Bene, possiamo direi cominciare direttamente a buttarci in scaletta. Oggi abbiamo, vabbè ve ne parlo dopo, dei produttori esecutivi perduti, ma avremo qualche, qualche. avremo da chiedere scusa a un po' di amici. E cominciamo, apriamo subito le danze con Netflix. Michele, anche Francesco, due articoli riguardo ai negozi di Netflix. Cosa vendono? Streaming? Un'idea, un signora mi dia un chilo di streaming. No, invece Netflix che chiaramente non sa più dove cercare fatturato e profitti. Che in realtà negli ultimi trimestrali è andato anche piuttosto bene. Più gli iscritti che i profitti. E insieme. Vabbè, avendo staccato la spina, tre quarti dei suoi visualizzatori più o meno. Questa è la statistica. E hanno detto che probabilmente nel 2025 potrebbero fare il salto nel fisico. Un po' come ha fatto. Cioè vendono DVD? No, non ancora. Le VHS, che può anche essere quelle di Stranger Things. Però appunto dei branded store, in cui si può fare esperienza. Prova a dire branded store in italiano, dai ti sfido. Negozi marchiati. Monomarca, grande. Monomarca, anche volendo, tecnicamente monomarca, in cui si può mangiare o comprare dell'oggettistica relative alle migliori properties di Netflix. Ce l'avevo quasi fatta. Dai, dai, dai, grande. Sono le cose piuttosto triste, i negozi monomarca delle varie. Ne ho visitati tanti, poi per carità ti senti bambino e ti senti. Però, però, porca miseria. Leggevo che nell'ambientazione dei primi che realizzano ci sono, puoi ripetere, i giochi di. come si chiamava? Squid Game? Esatto, cioè mi sembra quella come attrattiva principale. Adesso ne hanno fatte tantissimi di cose. Quelle di Netflix, insomma, proprio che sia la prima che vai in un campo a farti sparare, lo so, insomma, non è magari la cosa più bella del mondo, potevano metterti in galera magari, se avessi tenuto. Devo dire che se c'è un modo di dimostrare di aver recepito bene i concetti di Squid Game, quello che ha la base, io non l'ho vista tutto, ma ho letto molto, la critica a un certo tipo di società, eccetera, il negozio monomarca non è esattamente. Fratello, la critica al consumismo dell'intrattenimento nei confronti della povera gente che soffre e tu vai lì a simularne la sua sofferenza, per cui ci sta. Mi dia 15 euro per un milkshake di Eleven di Stranger Things. Ecco, una roba del genere, esatto. Porca miseria. Vabbè, però bisogna fare fatturato. Bisogna grattare il fondo del barile, certamente. Eh, l'insettificazione arriva per tutti, prima o poi, ragazzi. Anche nel mondo reale, l'insettificazione è anche nel mondo reale. È vero, è vero, ci sta, ma non è un'invenzione di internet l'insettificazione. No, quando hanno fatto la deregulation ai tempi di Clinton hanno detto "Ma sì, non c'è bisogno che obblighiamo le compagnie aeree a fare la revisione degli aeroplani". È loro interesse che non si schiantino, perché se no fanno brutta figura. E non ha funzionato proprio benissimo, benissimo. Vabbè, ma senza arrivare agli aeroplani, basta pensare alle barre dei Kiss. Credo che l'insettificazione l'abbia inventata Gene Simmons. Sì, è possibile, è possibile. Raccontalo un pochino. E vabbè, i Kiss, ovviamente parliamo della rock band di Kiss, che in pratica avevano la parte, credo abbiano ancora la parte business in mano a Gene Simmons, a. . . The Demon, a. . . il bassista dei Kiss, che è un imprenditore ancora prima che musicista. E appunto nei decenni ha venduto il marchio alla qualunque. E uno degli esempi più famosi è appunto questa barra dei Kiss. Quindi tu puoi essere seppellito nella barra dei Kiss, che però ha un'utilità anche finché sei vivo, perché dici "e che me ne faccio nel frattempo", la puoi usare come frigorifero per le birre. Quindi ti conserva anche per bene da morto. Esatto, è una barra crilogenica. Va bene. Se volete sentirci dire castroneria del genere anche durante la settimana, più che altro scriverle, potete seguirci su Mastodon, digitali. m@mastodon. om, è il nostro account generale. Franco Soleri @mastodon. ocial, Michele Diem @livellosegreto. t, Md Sol @livellosegreto. t e poi c'è il bocchettone delle notizie che è digitali_bc@mastodon. ocial. Lì passano tutte tutte tutte le notizie che prendiamo in considerazione per l'eventuale inserimento in scaletta. Poi quando io metto una cosa, una notizia o un messaggio tra di noi, e mi dimentico che finisce tutto lì, finisce anche quello su Mastodon per la gente che fa le domande, dice "ma perché hai scritto questa cosa e non c'è un link o una notizia legata?" No, è perché io semplicemente stavo… Vabbè, avete capito il meccanismo, ma va bene così, va bene lo stesso. Telegram, il CEO di Telegram dice che l'applicazione continuerà a ospitare contenuti correlati alla guerra dopo essere stato preso di mira per contenuti prodotti da Hamas. Ovviamente parliamo alla luce dell'attacco di Hamas su Israele, la risposta israeliana di questi giorni. E viceversa. Allora, qui c'è la diatriba, ma neanche una diatriba, le due prospettive. Da una parte c'è Telegram che dice "noi non butteremo giù i canali di Hamas". In realtà io letteralmente il giorno dopo, anzi il giorno sesso, sono andato a cercare questi canali su Telegram e chiunque letteralmente, basta che cerchi. Hamas. Hamas, oppure le Brigate al Qassam, se non ricordo male, che è il braccio armato di Hamas. È facile, si trovano, arrivano gli aggiornamenti dal fronte in maniera molto diretta, ovviamente preparatevi a vedere delle cose molto crude. In arabo, infatti adesso mi sono fatto una chat con chat GPT che mi traduce i chattini di Hamas. Ma dopo quanto arriva il form di iscrizione? Eh credo che sia la K47 fermo in Dogana. Ok. Sto aspettando lo sdoganamento. I signori della Digos davanti al tuo portone non sono mica lì per te, Michele. No, no, no, figo. C'è un furgoncino dei gelati da una settimana. Sì, quello nero, non sono gelati, Michele. Quando apro, esatto. C'è scritto "gelati". E dall'altra parte, in realtà poi Telegram ha anche un concetto diverso, perché Telegram letteralmente te ne devi andare a cercare queste cose, non è che ti arrivano per un albunito. Sì, non c'è una timeline, non c'è un meccanismo. Yet, perché hanno lanciato le stories un po' di tempo fa, quindi oramai mi posso aspettare di tutto. Dall'altra parte, l'altro approccio è invece quello di X, formerly known as Twitter, con l'Unione Europea e in pratica il signor Thierry Breton, che l'autoproclamato, per citare l'articolo, enforcer del Digital Service Act ha iniziato a mandare letterine ai vari social, tra cui appunto X, intimandoli di fare un lavoro migliore per quel che riguarda i contenuti pro Amasso, comunque collegati ad Amasso. Esatto, sono due punti di vista completamente diversi, perché X è un social network, come dicevamo, che ha la timeline, sceglie cosa farci vedere, questa è la cosa importante, e che quindi, secondo l'Europa, ha una responsabilità di togliere quello che viene messo, per lo meno di agire in certi casi, anche secondo certe leggi. Dall'altra parte, Telegram, giustamente, e io concordo, sono flussi diretti, solamente se ti vai a cercare e ti vai a scrivere, non mediati, non algoritmici, quindi non editi in nessun caso. In quel senso, perché dovremmo andare alle valli finché non vi unano altre leggi o altre cose? Qui però è molto molto complesso, anche perché l'articolo non fa grandi esempi. In questa settimana, su Twitter e in generale, ho visto comunque tanti commentatori andare a sottolineare il gran numero di contenuti, alcune volte falsi, alcune volte presi da altri eventi, altri fatti di attualità. Questo su X o su Telegram? No, principalmente su X, che sono stati spostati di contesto e messi appunto nel contesto di quello che sta succedendo in questi giorni da quelle parti. E quello è un discorso di misinformazione, anzi forse più disinformazione che misinformazione. Nell'articolo invece, in realtà, si parla semplicemente di contenuti pro a mass, ma che vuol dire contenuti pro a mass? Vuol dire far vedere l'effetto di un bombardamento? È un contenuto pro a mass o meno? Non lo so, e l'articolo non è che fa appunto grande. non ho letto la lettera originale, non ho visto il link, però ecco non è che c'è un grosso. non c'è uno sforzo a fare differenza tra le cose. Questi conflitti portano sempre il peggio sia nell'output da parte delle varie fazioni in guerra, cosa che è sempre avvenuto, perché anche la documentazione che arrivava nella stampa tradizionale ai tempi della guerra del Vietnam c'è tutta un'antologia, se l'andate a cercare, di roba falsa, di roba presa. Era già su Telegram anche quella. Su Telegramma però. Esattamente, e poi nei commenti, perché poi sono cose che polarizzano queste, anzi il conflitto arabo-palestinese è probabilmente ancora più polarizzante di quello tra la Russia e l'Ucraina, e quindi gli stessi media online e offline che commentano queste notizie e che attaccano magari gli altri portatori di notizie, che siano X-Telegram, che sia Facebook, che anche lui ha avuto la lettera minatoria da Terry Breton, eccetera, hanno spesso una colorazione partigiana da una parte o dall'altra. Ecco, franco tu dici polarizzante effettivamente, ma qui l'articolo di TechCrunch dice giustamente che Hamas fa propaganda, ma sono abbastanza convinto e sicuro che anche dall'altra parte postano su canali Telegram, così come nella guerra in Ucraina, gli ucraini e i russi e l'armata prigosni e tutte e ognuno postavano le sue cose, quindi già il fatto stesso di criticare i canali di una fazione rispetto a quelli dell'altra, probabilmente è dubito che ci siano grandi differenze rispetto al tipo di contenuti, al tipo di messaggio che si voglia ricordare. C'è una differenza, c'è una differenza, che nel momento in cui parliamo di contenuti di Hamas, non parliamo dei contenuti del governo della Palestina, non parliamo dei contenuti del governo ucraino o del governo russo, parliamo di contenuti prodotti da un'organizzazione autodichiarata terrorista. Io sono per la non censura anche di quelli, per il valore storico, per l'interpretabilità e perché sulla propaganda si può fare tranquillamente contro propaganda o rinformazione, anzi è utile secondo me, nel momento in cui una parte che è nel torto, tra virgolette, secondo il nostro punto di vista, fa della propaganda di misinformazione e disinformazione, utilizzarla per mostrare al proprio seguito, al proprio pubblico, quella che è la realtà e quelle che sono le storture che vengono postate, quelle che sono le bugie, può avere un effetto positivo, piuttosto che è una scatola vuota che non produce niente, sono al buio, non sappiamo niente da… Lì entra in gioco l'algoritmo però, perché se tu segui una timeline fatta in certo tipo, a quel punto diventa come Telegram diciamo e vabbè te l'hasi cercata. Nel momento in cui poi Twitter che cerca sempre di spostarti sulla timeline quella algoritmica, a quel punto bisogna capire appunto come entrano i contenuti, se sono quelli ancora di rinforzo del tuo punto di vista oppure sono quelli che potenzialmente possono fare il contro. Infatti, torniamo sul mio postulato che è quello che le timeline dovrebbero essere neutre, cioè mostrare solo e tutto quello che l'utente decide di seguire, tutto quello che ha un controllo editoriale dovrebbe essere proibito per legge, oramai Facebook, X, hanno rotto i paroli, chiudeteli, li obbligate, li obbligate. Pulito deve essere. Pulito non punito, esatto, togliete questi algoritmi, basta, ho capito, volete guadagnare, trovate un altro modo. Io voglio vedere quelli che seguo, solo quelli che seguo e tutto quello che tirano fuori quelli che seguono. Nell'ordine cronologico. Nell'ordine cronologico, puro, basta, chiuso, finito. Sarebbe così facile, più difficile per loro fare soldi, ma molto più facile distinguere quello che è giusto da quello che non lo è e comunque addossare la responsabilità dei contenuti, no, a chi li produce e li butta sulla rete, se proprio i contenuti sono illegali. Vabbè. Google, Google sta testando l'aggiunta di un Discover Feed, traducimi questo Michele, "The Dart Vadizamelo". "Seme della scoperta". Sì, "Seme della scoperta", roba da titolo proprio lì, boom, e cosa. Che poi è "seed" e non "feed", però va bene lo stesso. Ma va bene, perché tanto noi linguese non lo sappiamo. Benissimo. Esatto, leggiamo questo articolo in inglese, che comunque. Figurati cosa avremmo capito se "feed" traduciamo "seed", però va bene. In India, oppure tra gli indiani di America, non so bene a se cosa del contesto, però in India pare che stia sperimentando un home page, quindi www. oogle. n, credo che sia il dominio in space lì in India, che è simile a quella che potreste trovare a quella di Bing o a quella di libero. t, insomma, la barra di ricerca sì, ma sotto hai il. Oddio, il "feed" delle notizie con di fianco magari la borsa, insomma, i widget che ci potremmo aspettare. Un elenco di notizie selezionate per te, Michele, caro. Assolutamente, algoritmicamente parlato. Algoritmicamente, certo. Quella è la chiave. Quindi andremo, in realtà non è la prima volta che Google fa questo tipo di esperimenti, però ecco, questo è. se mai dovesse andare avanti e finire in prod, potrebbe essere un bel cambio. Due pensieri rapidi che mi sono venuti leggendo questa notizia. La prima era un escurso storico agli anni '90 nel quale esisteva il famoso Alta Vista, che era il Google dell'epoca, che era strapieno di "feed". Poi guardando la pagina di oggi ce l'ho andata a cercare, ve l'ho condivisa, perché strapieno, il pedisal da oggi è quasi vuoto. Comunque era bello, pieno di link, di collegamenti. Ma cosa ne sanno i giovani di oggi. Mi dice Google Translate che la traduzione letterale di "feed" è "foraggio". Ok, perfetto. Quindi su Alta Vista c'era un sacco di foraggio di notizie, anzi foraggio di scoperte, perché è un "discover feed". Quindi un foraggio di scoperte e Google fece questa pagina bianca con solo scritto un campo, questo "cerca" e mi sono fortunato. Non era solo Alta Vista, era. tutti, tutti. C'era l'idea di andare verso il portale. "lycos", di andare verso il portale. "lycos" perché sarebbe greco in realtà. Di andare verso il concetto di portale. Yahoo era solo portale con il campo di ricerca che era in un angolino e funzionava male. I vari successori hanno cercato di mettere al centro la ricerca e lasciare attorno le notizie, prima generiche, poi tagliate su misura per l'utente. E poi Google ha detto "No, ci serve solo la casellina e il tastino, ma se io metto al massimo il tastino mi sento fortunato". Quante volte nella vita avete schiacciato il tasto "mi sento fortunato"? Da qualcuno a proposito. Ti senti fortunato adesso che l'hai schiacciato? Dopo che te l'hai schiacciato si è sentito fortunato. Fortunatissimo. E quindi questo è stato il primo pensiero, questo ritorno agli anni '90 un po' come la moda, un po' come la musica, che si torna ciclicamente indietro. Adesso avremmo anche il banner, quello Mino che scava, giusto per completare questo ritorno. Una cosa, mi sono chiesto, ma quanti di voi veramente usano la home page di Google, così come quella di GitHub o di Stack Overflow? Cioè ci sono dei siti che noi non vediamo mai la home. Noi vediamo, cioè cerchiamo, registriamo una parola nella barra degli indirizzi e arriviamo direttamente nella seconda pagina di Google. Cioè… Ah, è la seconda quella. Sì, cioè non nella home ma nella pagina di social. Tu finisci nella seconda, ok. Io diretto perché mi sento sfortunato. Hai ragione, hai perfettamente ragione. Una volta si navigava più per indirizzi e si finiva nelle home e si cercava. Oggi è tutto molto più interconnesso e è giusto così perché il verbo del web era l'interconnessione e si finisce… Complice è anche l'autocompletamento della barra degli indirizzi. Tu parlavi di GitHub, oggi se io metto GitHub nella barra degli indirizzi lui me lo completa e mi fa finire sulla mia home dove ci sono le mie repository oppure sull'ultima repository che ho visitato, certamente. È il declino del significato della home page e ci sta. Il cimitero delle home page. La pagina di casa. Grazie Francesco per questa riflessione filosofica. La pagina di casa col foraggio delle scoperte. Certamente pregna. Michele invece ci porta in un viaggio alla riscoperta della scrittura. Ci abbiamo messo 250 anni a leggere questa parola. E no, non parla della ricetta di un collega medico. Per ora, perché sappiamo solo questa parola. Non sappiamo, oltre a porpora, quali sono le altre parole del paviro. Articolo super interessante del post che parla di. Se siete mai stati a Pompei sapete, saprete sicuramente, una delle case più famose da visitare è la casa, la villa dei papiri. Ma quali sono questi papiri? In pratica nel 1752, durante i primi scavi, hanno trovato tepenza dei papiri. Questi papiri che erano giusto un pochettino bruciacchiati dalle ceneri del Vesuvio. I primi archeologi del tempo hanno provato a srotolarne qualcuno, con poco successo. È lì che hanno inventato i coriandoli di carnevale, fra l'altro. Esatto, esattamente. Adesso invece, e quindi li hanno tenuti nei magazzini, quelli di Indiana Jones alla fine del "Mistero dell'arca perduta". Adesso con le nuove tecnologie sono riusciti a interpretare la prima parola. Come hanno fatto? Hanno preso un "sincrotrone". Un "sincrotrone"? Un "sincrotrone", non so se voi avete un "sincrotrone" a casa. Avete detto dieci volte "sincrotrone". "Sincrotrone, sincrotrone, sincrotrone". Però in realtà, voi potreste chiedermi cos'è un "sincrotrone". Grazie per la domanda. Un grosso anello. Un acceleratore di particelle. Esatto. Quello casalingo, un po' come il reattore nucleare di Microsoft che aveva in giardino la settimana scorsa. Però in realtà hanno provato col "sincrotrone", ma non bastava perché era molto, molto complesso interpretarne i risultati. E quindi cosa hanno fatto? Hanno messo online i dati del "sincrotrone". Sì, il "sincrotrone", l'acceleratore di particelle, funziona sparando, facendo accelerare tantissimo delle particelle elementari, più piccole, generalmente usano degli elettroni, credo, e poi spararli verso un bersaglio. Questo viene fatto principalmente in fisica per spararlo contro degli atomi e generare particelle sempre più piccole per andare a scoprire i costituenti dell'atomo. Hanno pensato di spararli contro i papiri per vedere dal diagramma di dispersione. Dalle differenze di densità l'idea è superedicato, senza srotolarli, vedere dove sarà posto l'inchiostro. Sì, il problema è che non hai, come fosse una radiografia, non hai un rilevatore in due dimensioni che ti fa come fosse l'ombra proiettata, ma hai un pattern di dispersione di queste particelle in tre dimensioni che vengono fotografate nel tempo e poi digitalizzate in termini numerici e da questi pattern dovresti ricostruire un qualche tipo di immagine o un qualche tipo di significato. Operazione molto complessa, già per le singole particelle, quando devi andare a bombardare un papiro intero arrotolato con queste scritte più o meno sbiadite di inchiostro, ancora più complicato. Cosa hanno usato? Cos'è successo? Gli informatici. È successo che uno in particolare, un ventenne dell'Università di Nebraska, Luke Ferritor, non aveva niente da fare durante la pandemia e il lockdown. Per la sera il Covid ha fatto anche cose buone. Quindi io sono sicuro che ognuno di noi ha avuto dei progetti che hanno cambiato la storia e che ci ha permesso all'umanità di fare progressi incredibili. I miei comprendono farina, lievito madre e focaccia. Esatto. Mentre invece quelli di Luke Ferritor includevano gli output del sincrodrone, li ha buttati dentro un'intelligenza artificiale e adesso ci sono dei risultati. E questi risultati è un'immagine con alcune delle parole che appunto è un pezzo di questo papiro. In particolare l'articolo parte da questa parola, "porpora", che è stata letta. I dati poi in realtà sono tutti pubblicati e lui ha vinto 40. 00 dollari che erano il premio per identificare almeno una parola di questi papiri. Bene. Bello? Benissimo. Il fatto che i quadratini che hanno usato per cerchiare le lettere fossero porpora, proprio di colore, sarà un caso. Qui ci cuova qualcosa. Speriamo che non ci siano foto di semafori in questi papiri, perché sennò l'intelligenza artificiale non sa che non sa come interpretare i semafori. Non parliamo degli idranti o delle biciclette. Gli idranti romani. In realtà può essere che gli romani avessero qualcosa di simile agli idranti. I semafori non lo so. Non saprei proprio dirti. Direi di no, sennò i poveri papiri di Pompei non sarebbero carbonizzati. Sarebbero avuti gli idranti per i pompieri. Serviva un idrante molto grande per spegnere il Vesuvio. Se volete sapere come funzionava l'approvvigionamento idrico e l'acquedotto ai tempi dei romani, voglio vedere dove va questo discorso. Vi leggete Pompei di Robert Harris. Robert Harris l'abbiamo gingillato in passato, non mi ricordo per quale libro, ma l'autore di Archangel, Fatherland, è un professore di storia. Fa dei libri bellissimi con dei romanzi delle storie più o meno inventate, a seconda ci sono libri più e libri meno, ma in un contesto storico reale, ricostruendo i contesti storici molto bene e con una capacità narrativa eccezionale. Vi ci fa proprio immergere. Il primo della trilogia dedicata all'Antica Roma, si intitola Pompei, e il primissimo capitolo descrive una cisterna dell'acquedotto dell'Antica Pompei. È veramente bello, è uno dei libri che mi sono rimasti nel cuore. Pompei di Robert Harris. E no, non parlava degli idranti e dei pompieri. A quei tempi no. Avevano già però dei problemi e dei dubbi sulle curve ellittiche proposte dall'NSA. Questa storia così incasinata la sappiamo riassumere in qualche modo? Le curve. La mia conoscenza delle curve ellittiche si ferma a un video di otto minuti che ho visto su YouTube prima che iniziasse la trasmissione. Fantastico, fantastico. Le curve ellittiche le utilizzate spesso. È uno degli algoritmi che vengono utilizzati per la cifratura asimmetrica a chiave pubblica. La cifratura a chiave pubblica è nata con algoritmi di fattorializzazione dei numeri primi fondamentalmente per avere un algoritmo a chiave pubblica, cioè che ogni persona o ogni computer o ogni entità ha una chiave pubblica e una privata. Può trasmettere quella pubblica e farla girare in tutto il mondo e chiunque può averci accesso e tenendo solo la chiave privata può decodificare e solo lui può decodificare i testi che vengono codificati con la chiave pubblica. È stata veramente una rivoluzione quello che ha permesso gran parte delle comunicazioni sicure su internet come le conosciamo oggi. Se fate delle transazioni online se fate un acquisto con PayPal con la carta di credito se entrate in maniera cifrata con l'HTTPS per dirci sul vostro account di Google dell'e-mail, è tutto dovuto a questi algoritmi. Questi algoritmi presuppongono dei problemi matematici che sono delle operazioni che sono molto facili o relativamente facili in un verso ma che sono difficilissime per i computer nel senso opposto. Addirittura impossibili matematicamente in generale. In qualche caso impossibili matematicamente o enormemente difficili. Con la forza bruta ma anche lì ci sono dei gradi diversi di difficoltà della forza bruta. Ci sono degli algoritmi che al crescere della chiave crescono in maniera lineare e altre che crescono in maniera esponenziale. Ovviamente più è assimmetrica questa operazione meglio è. La prima applicazione di cifratura a chiave pubblica è stata basata sul problema della fattorializzazione dei numeri primi. Due numeri primi molto grandi, diversi, vengono moltiplicati e forniscono un nuovo numero con un'operazione molto semplice che è una moltiplicazione ma da quel nuovo numero composto ritornare ai due fattori originari è un'operazione molto difficile ed è la scomposizione in fattori primi. Se la fate su numeri piccoli la potete fare a mano. Alle scuole medie vi hanno insegnato il crivello di Ratostene, è possibile che si chiamasse così? Era in bagno. È un'operazione matematica in cui trovate i fattori primi di un numero piccolo. Qui parliamo di numeri mega-ultra giganteschi cioè numeri a 256 bit o robe del genere e la questione è un po' diversa ed è difficile anche per i nostri computer. Questo algoritmo è stato usato molto a lungo e ancora oggi è proposto inizialmente da criptografi privati dalla RSA che è l'azienda che hanno fondato gli scopritori, gli ideatori di questo algoritmo. RSA, Rivest, Shamir, Adelman sono tra i nomi dei mostri sacri nella criptologia. Dopodiché questi tipi di algoritmi sono stati anche esaminati, studiati e proposti come standard dai vari organismi che propongono gli standard mondiali e anche studiati e valutati da NSA che ha un braccio che lavora NSA ha due braccia una che lavora per rendere le comunicazioni americane prevalentemente e che si rifletta a livello globale sulla rete più sicure e un altro braccio che ha il compito di rompere le comunicazioni dei nemici. E qual è il trucco? Creare delle cose molto sicure con la porticina sul retro pronta per venire in NSA? Tu parti subito, sei subito super complottista E da lì che sono partito in realtà per questa ricerca. Sì, sì e no. Nel tempo è stato ideato un altro algoritmo di cifratura per un altro problema di difficile risoluzione in un senso e di facile risoluzione nell'altro che sono queste curve ellittiche nel dettaglio non saprei neanche andare ma credo che il problema sia proprio nel ricostruire i punti di questa curva ellittica o qualche proprietà di queste curve ellittiche La funzione della curva ellittica? Per anni per anni il NIST National Institute of Standard Technology ha spinto verso l'abbandono dei sistemi a fattorializzazione e per l'adozione di sistemi a curve ellittiche Negli ultimi anni è nata la problematica del quantum computing l'idea è che il quantum computing possa un giorno neanche troppo lontano rendere possibile la fattorializzazione dei numeri primi in tempi umani in tempi veloci e quindi rendere tutte queste comunicazioni insicure e quindi si è spinto prima verso le curve ellittiche e poi verso quello che si sta studiando adesso la post quantum cryptography cioè algoritmi che per il momento sono ancora in fiera che non sono ancora in fase di studio ma che possano conferire alle comunicazioni una resistenza anche quando il quantum computing arriverà alla possibilità di decifrare questo tipo di comunicazioni Cos'è successo negli ultimi mesi? Che il NIST e l'NSA hanno detto hanno tirato fuori una comunicazione che ha fatto rizzare un po' i capelli alla gente perché hanno detto di colpo "no no no ci siamo sbagliati abbiamo ancora adottato le curve ellittiche e siete ancora sulla fattorializzazione dei numeri primi su R6 non vi affrettate a passare le curve ellittiche fermate tutto, non spendete dei soldi rimanete sugli algoritmi vecchi e tenete i soldi lì che vi potranno servire quando riusciremo a uscire con gli algoritmi post quantum cryptography e la cosa ha fatto preoccupare molti perché è un volta faccia un aspettato senza nessuna chiamata precedente senza nessun annuncio di scoperte di problematiche varie e che ha fatto pensare a una parte dei commentatori in ambito criptografico criptologico a un possibile intento malevolo da parte di NSA NSA che già in passato è stata pizzicata almeno una volta a rimestare nel torbido una sessione di chiavi di un sistema che era la base di eccetera è riuscita a infilare in uno di questi standard in una parte di questo standard una backdoor e poi ha corrotto ha dato dei soldi a chi vendeva soluzioni a R6 che vendeva soluzioni basate su questi algoritmi perché utilizzasse proprio quella specifica varietà di quella implementazione criptografica che quindi NSA ha in ambito di decifrare e questo è storia questo è documentato eccetera è stato l'unico caso per cui qualcuno dice ma forse stanno dicendo questo perché magari hanno trovato modo di decifrare i fattori primi la fattorializzazione e non le curvellitti che quindi cercano di mantenere la gente insomma ci sono varie ipotesi e con articoli molto belli e interessanti che vi possiamo mettere nelle note dell'episodio per capire e io ho recuperato anche questo riddolo wrapped in enigma, non so se l'avete letto che è un è un ricapitolo di tutta questa cosa che nel ricapitolare questa vicenda vi mette poche pochissime formule matematiche che potete praticamente saltare a pie pari come ho fatto io ma vi fa capire bene la genesi di questo problema e vi fa capire anche tanto della natura di come funzionano sia a livello matematico sia a livello politico la scelta degli algoritmi che mantengono le nostre comunicazioni e le nostre transazioni economiche sicure sulla rete molto interessante Francesco volevi aggiungere qualcosa? No nulla in realtà la questione è che in questo momento stanno cercando di recuperare alcune chiavi e questa è un po' la notizia da cui siamo partiti poi per questo bellissimo racconto anzi grazie Franco che ci hai un po' riassunto tutta questa argomento crittografico ebbene ai tempi dell'NSA furono create delle chiavi fondamentali per la creazione di questi algoritmi e queste chiavi sviluppate dal dottor Jerry Solinas come dire sono quelle su cui si basa tutto l'algoritmo attuale e il dubbio che viene visto appunto il percorso storico dell'NSA che già in passato qualche cosina non proprio corretta ha fatto è che queste chiavi potrebbero essere state create magari in maniera volontariamente leggera per poterle studiare si vorrebbe cercare di capire da dove sono partiti quindi da che cosa, da che frase e il problema è che questo dottor Solinas è ormai mancato qualche anno fa, si ha qualche spunto da parte di ex colleghi che magari si ricordano "ah si mi diceva che ha usato una cosa che era tipo Jerry ha bisogno di un aumento poi seguito da un numero però forse era stato crittato due volte" insomma c'è un po' un mistero e quindi hanno creato questo tipo Valsorda che ha aperto una caccia una taglia, ha messo una taglia su questa chiave 12 mila dollari o 36 mila se lo si dona a una charity se lo dono in carità per riuscire a recuperare almeno una delle frasi e possibilmente tutte la chiave non serve ovviamente a decritare tutti i messaggi che vengono codificati con le curve ellittiche, serve semplicemente è servita per come seed, come seme per decidere quali curve ellittiche adottare in questi algoritmi e siccome sappiamo che esistono alcune di queste curve ellittiche con delle proprietà particolari per cui la difficoltà matematica è molto minore allora se NSA avesse voluto selezionare delle particolari curve ellittiche da mettere in questi algoritmi scegliendole tra quelle deboli o con delle vulnerabilità, avrebbe dovuto generarne un sacco di curve ellittiche e poi andare a cercare quelle che avevano queste proprietà deboli e quindi il seed per creare quelle curve ellittiche sarebbe probabilmente una stringa di numeri e di lettere casuali o qualcosa del genere, perché è molto difficile che questo sotto insieme di curve deboli sono veramente pochissime rispetto al totale, allora sarebbe molto difficile una frase come "Francesco Facconi vuole un aumento dello stipendio" generi proprio una curva ellittica di quelle deboli, allora il fatto di riscoprire quali sono i seed e dire "vedete questa è una frase comune, è una banalità, è Francesco Facconi vuole un aumento 2, 3, 4" sarebbe una prova abbastanza forte riguardo al fatto che queste curve ellittiche non sono state selezionate tra quelle deboli ma sono state selezionate a caso e poi verificate per la loro robustezza e che quindi l'algoritmo delle curve ellittiche è forte e oggi NSA non spinge contro le curve ellittiche perché la scoperta è debole o qualcosa del genere ecco avevo già sentito il nome di questo Filippo Valsorda da qualche altra parte e non mi ricordo dove però è bello sapere che abbiamo dei connazionali così tosti, perché qui parliamo del GOTA della criptografia dei i discendenti di quelli che una volta si chiamavano i cypher punk e robe del genere qui siamo veramente. sarebbe bello magari una volta provarlo a contattare vedere di fare un speciale con un personaggio del genere ci starà sicuramente ascoltando, anzi avrà avuto l'idea probabilmente ascoltando Digital ahahahah il seed delle prossime curve ellittiche è Digital e è una bella trasmissione 4, 5, 6 ahahah va bene eeeh Google renderà le passkey come si traduce in italiano? le passkey? le chiavi di passaggio le chiavi di passaggio, va bene le chiavi di passaggio l'opzione di default, l'opzione standard l'opzione in italiano, l'opzione predestinita, predeterminata per gli account di Google eh no, i conti i conti, aiuto ce la faremo mai per i conti personali questo sarà un puntato dell'impegno dell'italiano un po' d'inglese dobbiamo usarlo per forza se no qui non ci capiamo più un cacchio si era quasi meno fastidioso Darth Vader che facevano ogni volta che dicevamo invece che noi continuiamo a litigare su qual è la traduzione più o meno corretta e cosa verranno sostituite con l'autenticazione via applicazione in pratica, in realtà è un processo che è già in moto ed è in moto da un po' di mesi quello che è cambiato perché oggi Google l'opzione predefinita appunto è quella della Paschì, era già possibile utilizzarla adesso è l'opzione di default cosa cambia? in realtà non molto, a meno che se utilizzate già la Paschì per gli utenti meno avvezzi a questo tipo di di autenticazione cambia un bel po' perché cambia l'impostazione allora la Paschì fondamentalmente è per chi ancora non avesse avuto modo di approcciarsi il metodo inventato recentemente per evitare l'utilizzo proprio della password quindi grazie a una serie di chiavi e si torna al discorso crittografico di qui sopra scambiate fra il server e il computer o il dispositivo dell'utente basterà solo indicare l'account e utilizzare un qualche altro accesso che sia già confermato per riuscire poi a riaccedere di nuovo salvando questa Paschì e da riutilizzando sempre questa quindi una password lunga e diversa diciamo la fai più complicata di quella che è per l'utente perché fondamentalmente la Paschì è una password molto lunga, scelta dal computer invece che da noi e gestita in automatico dal computer è come, avete presente, quando tu hai un gestore di password come la password la scegli tu o la puoi far scegliere a lui opzionalmente poi lui la salva, quando tu fai una login invece di scrivere la password schiacci un tastino e gli dici "one password" butta dentro questa casellina la mia password che hai salvato da qualche parte, ecco questa cosa qui viene integrata c'è molta più complessità ma viene integrata direttamente dentro i browser e i sistemi operativi per cui è il browser e il sistema operativo che genera lui la password se la scambia con Google in una maniera che non sia possibile mi sa che c'è uno scambio di chiave che arriva è vero Michele, è vero c'è tutta una serie di, ripeto di complicazioni in più perché tu poi quella password non la devi avere solo sul tuo computer ma la devi avere anche sul tablet sullo smartphone scusami Franco, avete parlato per 20 minuti di funzioni elittiche ma questi ascoltatori digitali li vogliamo almeno di chiave pubbliche e chiave private gli abbiamo già persi sono andati tutti in flemma va bene, insomma comunque ci spingono verso le paschine voi le usate già, le avete già adottate per qualche servizio? no, anche perché oggi non sono a ma se non le usa Michele, ma chi cacchio le usa? io le uso, dai vi stupisco invece io le ho provate proprio con Google e la cosa bella è che avendo un password manager me le sono salvate nel password manager sono già trovate su tutti i device ma li hai salvate a manella però? no, no, ho fatto tutto one password ah, one password perché avevo visto che non lo supportava ancora le applicazioni third party si vede che hanno iniziato one password lo fa sì, la versione ultima, quella che io non uso perché in electron e mi sta sulle balle in realtà supporta già le paschine da un po' di tempo però a livello di sistema però intanto lo usi perché funziona molto meglio effettivamente sono ancora la 7? la 8, la versione precedente ehm però ecco da Sonoma ad esempio dovrebbe essere gestito già in automatico direttamente dal sistema operativo per cui non hai bisogno neanche di un gestore di password che le gestisca dovrebbe farlo Sonoma direttamente lui ah finita qua due minuti per ringraziare il nostro sponsor per questa puntata digitalianinternet. om la migliore piattaforma all in one per pubblicare un sito internet square space, è un sistema integrato nel quale trovate la soluzione ideale a qualsiasi necessità di fare il vostro sito e di metterlo online chi è che non ha bisogno di un sito web almeno una volta nella vita? noi digitaliani in realtà ne hanno bisogno molto molto spesso qualche volta si creano i siti propri per sperimentare, imparare, usare queste o quelle altre piattaforme questo succede in realtà più da giovani poi via via che passano gli anni, il tempo dedicato a smanettare smontare, imparare diminuisce aumentano gli altri impegni magari di studio magari di lavoro ma la necessità di creare i siti web non diminuisce anzi aumenta, aumentano le idee, aumenta la propria fama presso amici e parenti che ci chiedono magari una mano per creare il loro sito web e allora no, che ansia, uno non ha il tempo per le proprie cose, figuriamoci il sito per la gara del club di atletica dei figli o per la pizzeria dello zio ecco, square space è lo strumento ideale è l'idea geniale per liberarci da quell'ansia, dall'ansia di creare un sito per noi o per qualcuno in poco tempo e con risultati assolutamente professionali, dall'ansia poi di doverlo poi seguire, mantenere online pulito, aggiornato, al sicuro dagli hacker e se il sito non è per noi ma per la zia, la tranquillità di poterle dire "zia ti ho fatto il sito vedi si aggiorna così e così, esattamente come scrivi un testo su word o scrivi un email sullo smartphone fai il drag and drop delle immagini, fai copia e incolla dei testi, pensaci tu se devi aggiornarlo, mettere dei contenuti nuovi pensaci tu, devi mettere una mappa c'è lì la liconcina mappa, fai il drag e drop e la butti nella pagina esattamente dove la vedranno i visitatori del tuo sito tutte le funzionalità di Squarespace si implementano trascinando i moduli direttamente sulla pagina, scrivendo testi, copiando e incollando, ci sono moduli per ogni cosa, videomappe, forum form, anche strumenti completi per il commercio online, dal catalogo al carrello, al checkout, alla gestione del pagamento e c'è il supporto utente a disposizione 24/24 7 giorni su 7 ogni membro del team di supporto è un utente esperto della piattaforma Squarespace e vi risponde direttamente da un ufficio Squarespace, che abbiate un problema clinico complicato o una richiesta semplicissima su come funzioni qualcosa o se qualche cosa si possa fare, loro sono lì a vostra disposizione e sono a vostra disposizione anche se siete in trial gratuita perché sì, potete provarlo gratis non vi serve mettere niente, nessuna carta di credito, andate su squarespace. om/digitalia e attivate lo vostro trial, se poi alla fine del trial non vi serve ve ne dimenticate, non avete messo la carta di credito, non avete nessuno a debito non dovete ricordarvi di cancellare niente, l'unica cosa che dovete ricordarvi è del codice coupon perché prima o poi, ve lo assicuro vi tornerà utile Squarespace, è successo a tutti noi, è successo a un sacco di digitaliani che quando ci scrivono o quando li incontriamo in giro nella vita reale ci dicono "ah, hai ragione, Squarespace mi è tornato comodo, guarda che cosa ho realizzato" ebbene, se lo fate, ricordatevi che se mettete nella casellina il codice coupon "Digitalia" avete diritto al 10% di sconto sul costo del primo acquisto, che sia un abbonamento al servizio per creare i siti web, che sia un nome di dominio, perché Squarespace si occupa anche di quello per voi, per cui 10% di sconto col codice coupon "Digitalia" al momento del checkout grazie a Squarespace per avere sponsorizzato anche questa puntata di Digitalia [Musica] Nessuna delle tue foto è reale, Michele nessuna, nessuna, lasciate di speranza a voi che entrate, esatto Viviamo in una bugia, di quelle di Michele che genera solo cose con miglior nei, effettivamente sì, nel suo caso è vero ma per ora non stiamo parlando di quelle, in realtà ci sono un po' di articoli su quello che è il tema del fotoritocco partendo prima, magari dal parto prima dal secondo che i postumi dell'ultima conferenza di Google, dove tra le varie funzioni annunciate c'è stata un editing delle foto decisamente più spinto non stiamo parlando di filtri o aggiustamenti del colore, ma stiamo parlando proprio di, da una parte di spostare intere persone per farle centrare di più nella composizione della foto, stiamo parlando di fotografie mai scattate nel senso che il telefono magari ne fa 4-5 e va a selezionare la faccia migliore di ognuno dei soggetti della foto, invece di avere quello con gli occhi aperti, quello che sta sbadigliando appunto sceglie il viso migliore, quindi l'articolo del post si domanda nel momento in cui queste cose diventeranno di dominio pubblico, nel senso che tante persone potranno utilizzare queste funzioni, anche se oddio di me. Lo sono già, perché Google lo include a momenti sia nella fotocamera, sia nell'app di gestione delle foto, che puoi installare sia su Android che su iOS, ho letto. Ma credo solo, di solito queste funzioni sono solo per i pixel, infatti ad esempio. Parla di iOS l'articolo, io ho letto che è su iOS i famosi pixel con iOS sopra saranno esattamente i pixel iOS se ci fai una foto a un iPhone ci gira sopra Android, questo è abbastanza un risultato. Allora diciamo anche non solo per i pixel, anche perché si aspettavamo che fosse solo per i pixel tra qualche decennio forse che arrivavano sugli altri telefoni l'altro punto è un articolo, invece se non sbaglio, di Google che dice, è un po' di risposta quasi a quello, direttamente quello del post, che di solito riprende sempre articoli internazionali, dice ragazzi però, ok ma forse è da un po' che le nostre foto non sono più reali, ovvio che Google, come dire, ha fatto un altro passo in quella direzione, però è un bel po' che con la fotografia algoritmica con gli aggiustamenti a intelligenza artificiale o meno il è da un po' ecco che le foto non sono quello che vediamo ma è qualcosa diverso, qualcosa di anche potenzialmente molto aggiustato da parte dell'algoritmo del software Diciamo che prima era molto faticoso da fare con Photoshop in post-produzione, poi pian piano questi strumenti sono avvicinati sempre di più dopo lo scatto adesso direttamente al momento dello scatto, ma è solo la velocità con la quale si può fare queste cose Ha una quantità di implicazioni sociali culturali, questa cosa che è gigantesca al di là del al di là del discorso tecnico e tecnologico quello più quello più banale è la riflessione sui, beh il titolo dell'articolo del post lo centra, dice "I ricordi di famiglia non sono più i ricordi di famiglia" Quando tra 50 anni andremo a vedere le foto di 50 anni fa di cose di cui abbiamo poca memoria e guarderemo le foto, vedremo quella nostra gita all'isola d'Elba, su quella spiaggia con quel sole meraviglioso e splendente solo che in realtà pioveva ma noi non ce lo ricordiamo più e nella foto c'è il sole e questo fa un po' venire i brividi no? Dipende cosa vuoi ricordare nella foto La verità! No no aspetta perché questo concetto esatta sembra più fluido, oramai non sappiamo neanche se sei un uomo se c'è il pisello per cui se c'è il sole o meno effettivamente è un dato che è assolutamente questionabile. Anche quello si fa tutto in post produzione bravissimo, no secondo me cioè tu dicevi la gita all'isola d'Elba lì quello che vuoi ricordare veramente, soprattutto dopo tanti anni è un'emozione, l'emozione di quel momento non tanto L'emozione dell'abbestemia che arriva all'isola del vecchio Francesco, se c'è una cosa che influisce tanto sulle nostre emozioni è proprio la meteorologia la nostra sensazione è colorata è ovvio che se siamo in vacanza all'isola d'Elba con la nostra amata abbiamo un ricordo di dolcezza eccetera ma un colore molto diverso in una giornata di sole bestiale caldo eccetera o una giornata uggiosa e noi ci aspettavamo di fare il bagno e invece siamo lì a far una passeggiatina in spiaggia con la pioggiolina e questo caldo appiccicoso che ci attacca la maglietta sulla schiena Piuttosto ci troveremo le foto di noi in una giornata di sole magnifico con l'impermeabile giallo tutto bagnato appoggiato, ecco quello si e sarà abbastanza strano da vedere Non lo so è la è l'utilizzo è quanto l'utilizzo diventerà prioritario perché ovvio che nella tua libreria di foto probabilmente avrai sia la foto ritoccata che quella recuperabile originale però già quella che metti sui social sarà solo quella ritoccata e i ritocchi oggi lo sappiamo, l'abbiamo visto a partire dai filtri di Instagram il 99% delle foto che tendiamo, che le persone tendono a mettere specialmente i giovanissimi sui social non sono la realtà ma sono una rappresentazione della realtà volutamente alterata per motivi di successo sociale di volontà di imporre un proprio modello di successo, una propria immagine di successo che possa essere di bellezza o di situazione o di felicità eccetera e quindi di nuovo perdiamo adesione alla realtà questo ha delle conseguenze non più nei ricordi di famiglia ma proprio nella percezione del sé e del prossimo e nell'interazione tra le persone e poi c'è quella storica c'è la prospettiva storica che noi abbiamo vissuto senza le foto e con nella nostra storia nella nostra storia delle nostre civiltà periodi in cui era difficile andare a recuperare le informazioni, a ricostruire la storia a ricostruire le cose e bisogna fare l'analisi con l'intelligenza artificiale dei papiri filtrati nel sincrotrone eccetera a poi la ricerca documentale delle robe che sono rimaste solo grazie ai monaci del medioevo che le hanno trascritte fino poi alla stampa e poi le foto in mano solo ai fotografi e poi le foto in mano a tutti e poi basta perché le foto in mano a tutti in realtà non sono più foto della realtà e quindi di nuovo è un po' un passo è un passo indietro, un passo di lato o comunque un ulteriore cambiamento che è, non dico positivo o negativo ma è meritevole di analisi e di considerazione è un qualche cosa di inaspettato già ti ricordi la famosa foto di Stalin dove c'era Beria o non c'era a seconda se era quella che era pubblicata prima o dopo l'eliminazione di Beria da parte di Stalin e oggi no è proprio quello, secondo me noi in realtà abbiamo sempre rimesso a posto i nostri ricordi nel momento in cui scattavamo fotografie cercando di beccare lo scorcio giusto quello senza troppa gente in cui si vede il mare e poi magari di fianco c'è una spiaggia stracolma di persone che si stanno litigando per l'ombrellone abbiamo sempre cercato di togliere personaggi scomodi, certo con più fatica però già allora l'originale non veniva mantenuto e ho il dubbio, tu hai detto sicuramente terranno l'originale, io non sono sicuro perché la famosa luna di Samsung non tiene l'originale la pizzica sopra, quello è un problema quello che sto dicendo non è che gli esseri umani non hanno mai cercato di farlo è che a volte gli strumenti ti fanno male, è più difficile come quel detto, stai attento a quello che desideri perché potrebbe avverarsi tutti noi vogliamo capire che cosa c'è nella mente delle persone con cui parliamo, delle persone a cui vogliamo bene che cosa pensano i nostri amici, i nostri nemici eccetera è normale, naturale ma il giorno che abbiamo tutti la macchina per leggere nel pensiero sono dolori quanti libri di fantascienza sono stati scritti e sono tutti distoppici e sono tutti terribili, perché se tu arrivi a casa e tua moglie è in grado di leggere esattamente ogni sfumatura del pensiero di quello che ti passa per la testa può essere un problemino, oppure se il tuo professore di greco quando è lì che sta per interrogarti è in grado di leggerti nel pensiero sono cavolacci amari è la stessa cosa non chiedermi questa, non chiedermi questa questo è proprio così ma come ha fatto a sapere i professori sanno leggere nella mente e quindi non so, la tecnologia possiamo abbandonarci e capire dove andiamo e seguire questo fiume e abbandonarci, oppure potremmo regolarlo, non dico che sia giusto ma potremmo anche regolarlo, potremmo a un certo punto avendo degli strumenti troppo potenti dire Eloisa ma giusto scritto ah ecco sei preoccupato fantastico, vedi, uno non può subito di dare un accenno ecco perché hai il caschetto di metallo sopra, pensavo fosse un pastafariano invece no e hai la carta stagnola sulla testa esattamente, vero dico si potrebbe pensare a un obbligo di legge no, tutte le foto che un dispositivo stampa scatta e memorizza e modifica in qualche modo l'algoritmo per legge deve anche conservare una coppia dell'originale, non lo so non lo so l'HDR oggi il papà di queste funzioni che è la gomma magica che ho sull'applicazione foto di google di default salva una nuova foto così come in realtà su alcuni filtri tipo quando fai il filtro HDR di default salva una nuova foto tenendo l'originale quindi poi sta un po' anche alle persone decidere che ricordi vogliono tenere e per quanto credo che questi, poi dipende oggi credo che si scattano letteralmente decine e centinaia di foto quando si va per una giornata in spiaggia e per quanto oggi possano essere semplici questi metodi comunque devi stare un attimino devi stare un attimino lì ma saranno sempre più automatizzati, più automatici eccetera, come fa Samsung con la Luna automaticamente quando faremo una foto a una donna, automaticamente verranno le labbra turgi del naso all'insù due tette enormi e due fianchi come Jeff Sicarabbit boh, va bene sì, sarà una cosa desiderabile per certi versi, ma non è la realtà non è la verità non lo so ma cos'è la realtà? ne possiamo anche fare meno, ci mancherebbe agganciamoci l'articolo che dice che spiega come l'intelligenza artificiale riduce tutto il mondo letteralmente a degli stereotipi ed è un effetto collaterale proprio della natura dell'intelligenza artificiale, l'intelligenza artificiale non è uno strumento analitico è uno strumento sintetico gli dai tante tante tante tante tante tante tante informazioni e poi le coagula, gli chiede una cosa e ti dice una cosa che è la summa di tutto quello che tu gli hai dato se gli chiedi di vedere un cane, lui fa il mix di tutti i cani che gli hai fatto vedere bravo, e lì ti voglio questo articolo chiaramente dice abbiamo fatto chiesto cento persone cinesi ce le ha disegnate tutte con chiaramente gli occhi a mandorle, il vestito tipico, il cappello ha generato comunque delle immagini molto stereotipate ma la domanda che ti faccio io è se tu fossi un illustratore e io ti dicessi ho bisogno di un'immagine di un cinese da usare come copertina del mio libro cosa mi disegni? uno stereotipo, perché è lì che devi far passare il concetto, cioè se la mia richiesta è l'articolo in realtà dice dipende, l'articolo di, come si chiama il sito da cui leggo adesso lo cerco, si chiama restoftheworld. rg restoftheworld. rg che è un sito di notizie concentrato appunto su quello che è al di fuori del mondo occidentale e oggi l'intelligenza artificiale di Midjourney è la stessa sia se la usi oddio dalla Cina, non so neanche se aperta però dall'India, sia che la usi dall'Europa, ed è molto probabile che su oggi se chiedi a un illustratore europeo, può essere che se non fa ricerche ti dà una determinata immagine stereotipata se invece lo chiedi a un illustratore indiano ti darà un'immagine anche più accurata poi potreste dirmi, vabbè, però uno degli esempi che si fa sono le case nigeriane l'articolo cosa ha fatto? Ha preso queste, come dire una serie di parole casa, piatto, persona e le ha affiancati con diverse nazionalità ad esempio facciamo il caso della casa nigeriana o della strada di Nuova Delhi se andate a vedere quelle generate dall'intelligenza artificiale le case nigeriane sono delle catapecchie e le strade di Nuova Delhi sono delle discariche praticamente. Se cercate su Google e andate nelle immagini di case nigeriane e strade di Nuova Delhi non sono quelle rappresentate da mi giorni quindi per tornare al discorso di Franco e poi finisco, non è solo che appiattisce tutto ma sembra quasi appunto andare verso quegli stereotipi peggiori, quasi andando a selezionare le parti peggiori dello stereotipo però Michele, giochiamo a Geoguessr se ti trovi in una di quelle immagini molto stereotipate magari ci arrivi che è Nuova Delhi se ti trovi un'immagine invece più pulita, più asettica, meno stereotipata magari dici "ah, sarà Milano" perché non hai più l'appiglio e quindi un illustratore deve darti comunque l'appiglio, deve darti con una singola immagine il significato che gli hai chiesto. Il significato è una strada Nuova Delhi quello deve darti quella sensazione e quell'impressione. Francesco è come il discorso di prima, cos'è la realtà? Nel senso, oggi se guardi la strada di Nuova Delhi rappresentata nell'articolo ok, può essere che una strada di Nuova Delhi è stata in un momento così certo che può essere, ma io che sono stato a Nuova Delhi tre volte in vita mia non ho mai visto una strada così e così se cerchi una strada di Nuova Delhi su Google Immagini, la riconosco perché ci sono degli elementi molto specifici della strada di Nuova Delhi, compreso il casino e anche la sporcizia quella che c'è nell'articolo poi magari è stata selezionata tra le peggiori perché comunque ne sono state generate e svariate decine però quella non è una strada di Nuova Delhi come la riconosco io, che ci sono stato tre volte Credo che questa cosa qui però non non so quanto è con le tecnologie attuali e con come funzionano gli algoritmi attuali, non so quanto sia modificabile semplicemente operando sui dataset di addestramento delle reti neurali perché è un fatto ovvio e chiaro e non è bello e per tanti versi non è giusto però a meno di non mettere come sovrastruttura una serie di algoritmi non a rete neurale ma che selezionano e che indirizzino verso delle risposte più equilibrate e che poi in un certo senso possano rendere come dice Francesco, meno utile lo strumento, beh la vedo difficile, non lo so Ma probabilmente la soluzione sta sempre in quello che c'è dall'altra parte dello schermo del computer nel senso oggi e probabilmente per chissà quanto tempo non si può pensare di prendere nuovo stable di Fusion, a meno che non sono le copertine di Digitalia, scrivere un prompt e prenderlo però rocolato, questo vale per stable di Fusion ma chi è che può fare una roba del genere? Voglio sapere come sono fatte le case di Nuova Delhi, vado su Midjourney e gli chiedo "Casa di Nuova Delhi?" "Sei un cretino!" "Sei un cretino!" "Il mondo è bello perché vi è!" "E' come se lo chiedi a un illustratore che non è mai stato a Nuova Delhi ti dà l'idea" Non lo so, non parliamo non parliamo delle case di Nuova Delhi parliamo di cose più non so, se tu dici possiamo fare l'esperimento dici a Midjourney di generare una donna o un uomo e glielo fai fare 100 volte e guardi in quelle 100 volte quante volte viene un uomo o una donna di 130 kg probabilmente mai perché nella media, nei modelli nella cosa, nell'accumulo eccetera probabilmente mai perché a meno che tu non vai a etichettare a chiedere "Voglio vedere un uomo o una donna affetta da obesità" non te la mette allora le persone grasse possono dire "Io non mi sento rappresentato" perché quando metti quando scrivi "Mostrami un uomo" voglio che una volta su 10 faccia vedere un uomo molto sovrappeso come sono io non è aderente alla realtà è uno strumento sintetico e lo strumento sintetico è certo affetto da dei bias dovuti ai dataset che vengono utilizzati è comunque sintetico se ti fa vedere 10 persone grasse e il magro dice "Non mi sento rappresentato" se ti fa vedere 10 persone magre e il grasso ti dice "Non mi sento rappresentato" è un strumento sintetico è la definizione della sintesi ecco stiamo estremizzando perché questo è l'ennesimo articolo che fa questo tipo di esperimenti uno di questi viene spesso fatto ad esempio sui gender bias e se oggi cerchi ti fai generare un dottore ti genera un uomo probabilmente sopra una certa età che è una cretinata perché oggi negli stati occidentali la maggioranza assoluta delle laureate in medicina sono donne ma il punto di questi articoli appunto non è quello di andare a fare questo tipo di rimostranze secondo me è di mettere nella testa delle persone, oggi non so quanto onestamente c'è quella cultura oggi è meggiorne ma domani possono essere testi delle altre intelligenze artificiali generative, testuali non prendete l'informazione generata da una rete neurale come un qualche cosa di reale vale lo stesso discorso delle foto sui social è la stessa identica cosa o devi chiedere a Google Bard chi è il primo che è andato sulla luna, tanto sappiamo che poi inventa, no ecco io quello che poi basta la critica che facevo su questo articolo era che comunque non hai il doppio cieco, non hai il controllo perché qua stiamo parlando di l'intelligenza artificiale ha un stereotipo ma che secondo me è lo stesso che hanno gli esseri umani in questo momento. Quali esseri umani? Quelli che hanno generato il dataset, l'algoritmo quelli per cui, no immagino immagino che arrivi da quello perché probabilmente se dice un abitante di Nuova Delhi, fammi vedere disegnami una casa di Nuova Delhi magari lui ti disegna la villa più bella che lui abbia mai visto nella sua città si ma ripeto se voi andate su Google Immagini e fate la media della prima pagina delle foto di Google Immagine, secondo me le 3 o 4 ricerche che ho fatto non sono ma non è il golden standard, non puoi pensare che Google Immagini sia il golden standard perché se dici fammi vedere fammi delle foto di Pisa 9 su 10 faranno vedere la torre di Pisa ma mica tutti i pisani vivono nella torre di Pisa no, no? e poi quello che è storta, c'è troppa gente dentro tutti da un lato della torre di Pisa la settimana scorsa la settimana scorsa abbiamo fatto un piccolo escursus artistico sullo Vaporwave e a proposito di Vaporwave, Marco Mandia ci ha segnalato questo Sixth Clone che è una roba bellissima non so se avete visto i video su YouTube con queste produzioni musicali a video, cioè quello del parco dei sogni cosmici dove immagino con sistemi generativi ha ricostruito una cosa come se fosse un'esposizione universale ai tempi dell'Italia fascista, quindi come fosse un bollettino luce, un cine giornale luce su una esposizione futurista di computer e macchine intelligenza artificiale, ma in quel periodo lì che è una roba, è una chicca sembra di essere dentro come si chiamava quella trilogia di videogiochi, un po' steampunk Bioshock bravissimo Bioshock è molto italico molto italico e con una liquidità delle forme che si mescolano, che si mutano, che si fondono eccetera, che sa tantissimo delle dei sistemi generativi di oggi, e che è veramente è un prodotto artistico, è veramente un'opera d'arte. Ho pensato alla stessa cosa, quando vedo queste cose non penso non penso che non possa essere uno sfogo artistico l'intelligenza artificiale In che senso? Non hai messo, ci siamo persi un po' No, era la doppia negazione quindi può assolutamente essere un medium artistico l'intelligenza artificiale Certo, con dietro un operatore con dietro un operatore umano, un artista certamente anche il più stupido dei pennelli nel manual Michelangelo diventa un strumento di produzione artistica Complimenti a Sixclone, seguitelo su Youtube, ve lo ringhiamo è una roba. e grazie a Marco Mandia Merita, merita. Che ce l'ha segnalato Giro di produttori esecutivi [Musica] Produttori esecutivi, la linfa vitale di Digitalia i digitaliani emeriti i digitaliani, come li chiamiamo, quel 4% quel 5%, quel 6% che capiscono veramente e contribuiscono al modello di sussistenza se Digitalia esiste, se la state ascoltando è grazie a 15 anni quasi di produttori esecutivi, noi produciamo distribuiamo gratis come una trial gratuita, vi chiediamo di assaggiare gratis ma a meno che non siate in categoria protetta, studenti spiantati, cassi integrati e. qual era l'ultima? disoccupati, vi chiediamo di decidere quanto vale per voi Digitalia di assegnare un valore e di ritornare quel valore in termini economici a chi produce la trasmissione Value for value, lo chiamano gli anglosassoni del podcasting 2. e noi lo chiamiamo, noi lavoriamo ci date qualcosa in cambio per piacere, ve lo chiediamo per piacere, non vi obblighiamo, né a una cifra, né a una cadenza e in cambio, oltre a lavorare per voi, vi ringraziamo in trasmissione come farà adesso Francesco, che è lì bello in piedi, bello impettito e. molto, è bello carico molto molto volentieri e siamo con i nostri streamer del value for value, F Trava @mastert @21millionman @nicolafort, @fulviobarizone @nicolagabrieledelpopolo @fiorenzopilla e @anonymous @nicolagabrieledelpopolo mmm. con quella D chissà, magari né lui, nicolagabriele D ci ha detto esatto, abbiamo scoperto finalmente la D lui ha detto "non voglio più la D" "adesso che Satispevi dice il nome per intero ditemi per intero" e tanti altri fantastico, abbiamo risolto uno dei tanti enigmi di questa zona dei produttori mille Satoshi di Boost, arrivano da Anonymous e altri mille da Nicolagabrieledelpopolo che inoltre arrivano il perpetuo che se lo di producer tutte le settimane @1euro, @manuelzavatta e @davidetinti e @2. 1, sempre @nicolagabrieledelpopolo Nicolagabriele è veramente come il prezzemolo per le cittadini, è veramente davvero grazie di cuore, ci mancherebbe non apprezziamo tre volte tanto, grazie davvero grazie mille, veramente andiamo avanti con le donazioni 1 euro Gabriele Forzoni, Vincenzo Ingenito 1,11 Carlo Toma sono il cinquanta Andrea Guido e 2 euro Andrea Nicola Vasile grazie a tutti 2 euro arrivano anche da Alessio Ferrara, 3 da Michele Francesco Falzarano e 3 da Marco Grecchi, grazie a tutti 3 euro tutti i mesi invece arrivano da Giuliano Arcinotti, Davide Capra Fotogp di Barabino Marco Cristof Sollami, Renato Battistin Raffaele Marco della Monica, Raffaele Viero Alessio Cerretini, Luca Ubiali Diego Arati, Roberto Medeossi Alessandro Morgantini, Antonio D'Arisano, Simone Podico Mario Giammona, Calogero Augusta Michelangelo Rocchetti e Dennis Grosso Mitici, grazie Francesco 3 euro arrivano da Pierpaolo Bubbio mentre 5 euro tutti i mesi da Giovanni Priolo Letizia Calcinai, Michele Olivieri e Emanuele Libori. Mitici, grazie davvero Mitico anche Nicola Grilli con i suoi 5 euro come Giacomo Carassai, Angelo Merendi e D'Axta. Grande, grandissimo D'Axta, è uno dei nostri storici Esatto 6 euro da Eros Francani e Alberto Sartori Grazie. Ed entriamo nella zona grandi produttori di questa puntata con 10 euro tutti i mesi. Paolo Tegoni, grazie mille, grazie anche per i 10,58 da Samuele Radin e Mario Cervai e un anonimo misterioso con 30 euro di donazione singola che si candida come l'idex di producer di questa puntata poi per il blocco dopo Franco lascio fare a te se vuoi dare una spiegazione Dopo un attimino, Mitici tutti grazie a tutti i produttori esecutivi lo sapete, Digitalia va avanti solo grazie alla generosità dei nostri ascoltatori dopo 15 anni non è un hobby non è un passatempo, settimana dopo settimana non c'è impegno con la moglie con la fidanzata, con i figli che tenga tutti i lunedì c'è qualcuno e tutte le settimane c'è qualcuno che legge, che studia le notizie che si prepara per realizzare la puntata tutti i lunedì notte c'è qualcuno che prende la puntata la monta, prepara il file audio prepara l'ultimo episodio insomma ragazzi, è un lavoro non pretendiamo che diventi un lavoro che dia uno stipendio intero, eccetera, ma esiste perché siamo riusciti a creare questo equilibrio tra chi produce e chi gode della produzione che è anche una componente, un fattore economico non potremmo mai stancarci di ringraziare chi l'ha capito come produttori esecutivi, non potremmo mai stancarci di chiedervi di partecipare ed è facile, satisfai paypal bonifico bancario versamento on chain, pagamento on chain con i bitcoin o metodiche del podcasting 2. newpodcastapps. om con tutte le applicazioni che supportano i metodi più moderni [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] E poi viene il momento dell'autofustigazione perché sapete che da un po' di tempo abbiamo i meccanismi, abbiamo adottato i meccanismi del podcasting 2. tirare fuori i report essendo robe molto pionieristiche non è così semplice, così automatico gli script li realizzo tutto io e siccome sono un programmatore nappo, come ho scritto sul foglio che ho distribuito ai miei colleghi il mio algoritmo si era perso un po' di roba e quindi adesso avendo riscritto completamente, avendo portato la nostra infrastruttura, cioè il nostro portafoglio bitcoin anzi Satoshi, l'abbiamo spostato su Albi e ho riscritto tutto l'algoritmo, tutto il codicino che va a estrarre tutti i report, mi sono accorto che ci siamo persi una serie di boost che recuperiamo al volo, anche perché sono boost con i messaggi che sono sempre quelli che noi abbiamo chiesto, che noi abbiamo anelato per rendere più divertenti i segmenti o comunque più interessanti i segmenti dei produttori esecutivi e proprio quelli io me li sono persi allora chiedovenia dovrebbe dovrebbe capacità del sottoscritto permettendo non succedere più e recuperiamo ringraziando Fiorenzo Pilla Francesco vuoi leggere, riesci a leggere un po' se vuoi fare qualche taglio perché questo messaggio è veramente lungo e ci stava aiuto, non ho ancora letto tutto, quindi con grande piacere andiamo veloci, l'argomento è la produzione di brani musicali da parte di meccanismi di intelligenza artificiale generativa, le questioni che pongo sul tavolo e che vi sottopongo per la prossima volta in cui avrete occasione di parlarne sono due, la prima riguarda la capacità di una cospicua parte dei fruttori di comprendere davvero se il tipo di musica che gli viene proposta possa piacergli o meno la tendenza comune che emerge da Sarve sull'argomento è quella di farsi influenzare e se non riesco anche a convincere, da proposte di sistemi di proposta dei contenuti in streaming cioè me lo proponi, deve piacermi, quindi mi piace la seconda riguarda la componente umana dell'idolateria dei fan, nel caso di artisti umani potrei diventare fan sfegatato in alcuni casi ai limiti e forse anche oltre l'ossessione e un giorno sognare di incontrare fisicamente il mio idolo, con gli algoritmi tutto questo non sarebbe fisicamente possibile, quali potrebbero essere le conseguenze di questo cambiamento? Ottima domanda, Fiorenzo grazie mille come sempre per i tuoi spunti La seconda parte direi "Aidoru" se hai letto "Aidoru" di William Gibson il tema dell'idolo che non esiste, è tutto sviluppato, oltre a tanti altri nel libro e per quello che riguarda il primo sono sicuro che presto uscirà qualcosa di interessante a riguardo senza fare spoiling né niente poi abbiamo un anonimo su Fountain ricordate che se usate Fountain di default vi mette come utente un numero e una sigla e cosa che noi traduciamo in anonimo perché leggere user 1, 2, 7, 5, 7 4 pallino non ci serve a niente per cui anonimo user elittici tra l'altro sono le curve Anonimo su Fountain ci manda 4. 00, ci ha mandato nel passato 4. 60 a Satoshi scrivendoci "Sats spesi bene" grazie, grazie a te Anonimo, altro anonimo forse lo stesso non lo sappiamo su Fountain 2. 00 Sats, bentornato Giulio Giulio non è qui ma sono sicuro che ascolterà la puntata, di nuovo Fiorenzo Pilla 4. 00 Sats, un boost con un messaggio esplicativo per confermare la mia adesione all'inserire messaggi esplicativi nei boost, è vero, lo adoriamo anche noi quando ci scrivete un messaggio nei boost o anche nelle donazioni Paypal, perché no? Anonimo Fountain 300 Sats, pochi ma buoni punto di domanda, buonissimi, grazie, ci piace buonissima anche che ci hai mandato il messaggio e Tartle Cute che ci ha mandato 10. 00 a Satoshi salutoni da un altro podcaster direttamente dal priorato del Bitcoin, felice di tippare ragazzi che accettano Sats, cuoricino, anzi cuoricione rosso, grazie a te Tartle Cute tante scuse perché abbiamo letto solo oggi il tuo messaggio mandacene tanti altri che li leggiamo sicuramente nel segmento dei produttori, faremo i bravi anzi farò io più il bravo, chiedo di nuovo, perdono, un'ultima volta, anzi ancora una volta non è mai basta chiedere perdono per questo tipo di cacchiate orbene ordunque ordunque, avete letto la novità di Apple non se ne è parlato tantissimo ma è una roba secondo me che nel mondo del podcasting risuonerà tanto e cambierà tante cose che Apple ha dichiarato, Francesco vuoi sintetizzarla tu? Ma molto brevemente l'applicazione podcast di Apple ha sempre gestito in automatico anche perché quella è meglio legata al corso operativo, i download lo fanno tante altre ha cambiato Apple di fatto il meccanismo per proteggere l'utente da riempire comunque i suoi preziosi giga di podcast non ascoltati dopo un po' che non si ascolta un podcast il download delle nuove puntate viene interrotto di fatto desottoscrivendo dal download automatico mettendo in pausa il momento in cui uno ritorna a quel punto ricomincia a scaricare prima il metodo per risparmiare memoria era quello di cancellare le puntate precedenti di default e di scaricare quelle nuove il nuovo comportamento è quello che smetterà completamente di scaricare le puntate nuove, se voi siete abbonati al podcast a 5 pallo ma non lo ascoltate mai, l'applicazione di podcast di Apple ve lo lascerà lì nelle sottoscrizioni, smetterà di aggiornarlo, probabilmente lo indicherà con qualche modo l'interfaccia utente in modo che il giorno che volete riprendere l'ascolto vi rendete conto che le puntate sono vecchie e ce n'è delle nuove e potete dirgli di scaricarle e questo ha delle implicazioni enormi sicuramente sui conti sul numero download questi sono tutto nel podcasting come è organizzato oggi in termini economici al di fuori di operazioni alternative come possono essere le subscription di Apple e di Spotify all value for value dalla parte completamente opposta della barricata cioè oggi la proposizione di valore è quanti download fai? Bene, ti pago CPM cioè 1000 per anzi assomiamo un download guarda un ascoltatore esatto, quelli che nelle metriche per la televisione erano gli ascolti diventano i download con un'idea che il costo tenga presente che solo una percentuale di quei download poi si trasformano in un ascolto vero e proprio introducendo delle ingiustizie peraltro perché sono convinto che la quantità, la percentuale di persone che ascoltano un podcast nel totale delle persone che lo scaricano sia una cosa molto variabile da podcast a podcast e che dipenda Perché dici un'ingiustizia Franco? Cioè capisco che i conti cambieranno per molti podcast in maniera più o meno significativa. Era un'ingiustizia Mi sembra più giusto era il passato Ok, nel senso che ora dovrebbe essere un qualcosa di più simile diciamo con una certa latenza Solo per Apple Podcast che però sappiamo che fa una grossa fetta della seconda dei mercati in Italia meno del 50% in altri paesi più del 50% però fa una grossa fetta però ne è tutto il resto del mondo Certo, questo raddrizza una struttura ma farà tremare le gambe a tutto il sistema perché ci sono ci sarà una ricontrattazione per forza perché se prima Leo Laporte diceva a Nissan "io faccio 5 milioni tra tutti i miei podcast faccio 5 milioni di download al mese dammi, non so, 500 mila dollari al mese per fare un'inserzione su ogni puntata e adesso quei 5 milioni di download al mese magari diventano un milione" e quindi Nissan gli dice "adesso io invece di darti 500 mila dollari ti do 100 mila" e Leo Laporte dirà "no, perché tu mi pagavi mica pensando che tutti quei 500 mila ascoltassero tutti, lo sapevi che è solo una parte, ma adesso sappiamo quanti sono una parte, almeno per quanto riguarda la sezione che arriva da Apple Podcast" Ci sarà un momentino di terremoto in un periodo dove sappiamo che le vacche magre che portano la mancanza di liquidità nel mondo dell'internet in generale e dell'advertising portano a incittificazione ad estremanca ci saranno dei modelli di business da rivedere, ci sarà anche chi rimarrà vittima di questo tipo di tagli, sia nel piccolo dove poi però vedo molte capacità di sopravvivenza ma sia nel grosso, di aziende che magari hanno raccolto investimenti importanti, hanno messo su dell'infrastruttura dicendo "ah faccio il network di qua, ah faccio la cosa di là e di su" e che vede dei numeri sgonfiarsi e che deve spiegare a Coca-Cola perché quei numeri sono diminuiti magari di. io non so stimare quella che sia la percentuale Voi nei vostri dispositivi dove ascoltate podcast se voi scaricate in una settimana 100 podcast, 100 puntate quante ne ascoltate veramente in quella settimana? 100. Ma io non scarico. Ok, tu ascolti solo voi ascoltate in streaming quindi scaricate solo quelle che ascoltate Un tot, esatto, dipende in momenti in cui so che ho buona banda anche io vado in streaming e almeno evito di riempire, se voglio invece fare la preparazione, dipende dal periodo della mia vita scarico solo cioè mi sottoscrivo a podcast che ascolto quindi quello che ho diventa un pallino rosso che mi dice che devo ascoltare e prima o poi ascolto però è una cura preferisco de-sottoscrivermi da podcast che so che non ascolterò o magari andrò a scaricarmi la puntata singola. A vedere quelle che sono quando ho fatto in passato che avevo delle statistiche anonimizzate sull'utilizzo di Castamatic è un tipo di utilizzo che è veramente la minor parte, la maggior parte delle persone si abbona a quantità di podcast incredibili causando anche dei problemi di gestione perché poi quando devi gestire un database di uno che è abbonato a 500 podcast e ognuno di quei 500 podcast magari ha 200 episodi nel feed e devi fare delle operazioni di riordino di cose eccetera diventa anche pesante però è la norma è, non dico quegli estremi lì, ma è di scaricare più di quello che si ascolta, forse non lo so perché, forse perché fate più cura del vostro dispositivo in termini di spazio forse perché a Milano è difficile essere in un posto dove non hai banda e quindi non ti conviene La seconda sicuramente diciamo che c'è una copertura di banda sufficiente da poter premere play, contare massimo fino a 3 e iniziare l'ascolto, quindi questo fortunatamente è un qualcosa che quindi non richiede un download, poi io spesso ascolto al ritorno dal lavoro dove non ho il wifi quindi come dire, è un utilizzo tipico certo è che invece in altre situazioni è meglio pre-scaricare, questo è diverso la cura è importante però quella fa parte poi di comportamenti generali che uno ha con i propri feed RSS i propri account Twitter Dipende anche dal dispositivo che hai Io sono un accumulatore senza scaricare quindi ecco vedi, quello è un altro io ho un bel po' di podcast a cui sono iscritti e un bel po' e ce ne sono alcuni di cui non ho mai iniziato l'ascolto però non scarichi però vivi a Milano tu quando vai in metropolitana in metropolitana avete la copertura completa e veloce e cose del genere vivessi ad esempio qui in Liguria dove prendi un treno o prendi una macchina entri in galleria e non hai la connessione dovresti fare alla vecchia non siamo rappresentativi Io cerco di tagliare quello che non ascolto però ho una serie di podcast che dico "ma magari se mi trovo in una situazione che tutti i miei podcast preferiti li ho già ascoltati quella settimana beh magari allora mi ascolto uno di questi altri podcast che mi incuriosiscono o che un tempo seguivo più assiduamente eccetera, per cui mi capita di scaricare tanti podcast che poi non ascolto in automatico Castamatic sa che se quella puntata lì è più vecchia di una settimana si può scartare l'attachment e quindi più di tanto spazio non mi occupa sono metodi diversi e dovuti probabilmente a come vive, però la maggior parte delle persone secondo me tendono a fare più download di quello che ascoltano di non dico almeno un ordine di grandezza ma quasi lo vedremo perché usciranno fuori sicuramente notizie riguardanti - Invece su Apple Podcast faccio io una critica sperando che mi sentano visto che non hanno mai risposto al feedback dato e invece c'è la magna di continuare la riproduzione anche se uno dice "fammi sentire una puntata" e stop, e comunque loro riabilitano questa funzione creando ascolti e quel purtroppo un boom di Apple Podcast - Ma sarà un bug quello perché se adesso sono andato esattamente verso - Che si portano un po' di tempo - Eh sì sì, probabilmente - Io le alterno in continuazione varie app - Probabile, probabilmente Va bene, vedi avevi paura che in scaletta ci fosse troppo poco ma siamo arrivati - Vedi, io l'ho detto - Eh, l'hai detto - Non siamo riusciti neanche a parlare dei semafori che Michele ci teneva tantissimo di parlare dei semafori automatici ma se ci tieni veramente tanto Michele lo teniamo per una delle prossime puntate - Non così tanto - Michele vi farà uno speciale di quattro ore in solitaria parlando dei semafori di Google - Tre speciali uno sul verde, uno sul giallo e uno sul rosso - Ciao - Ciao - Gingili del giorno Signore e signori i Gingili del giorno Yeah, Gingili del giorno a fine trasmissione si fa sempre festa perché i digitaliani vi portano i loro doni come i remaggi, non è che siano doni preziosi sono segnalazioni, ma sono segnalazioni preziose perché dalla loro esperienza vi portano qualche cosa che abbia colpito la loro curiosità, stravolto la loro esistenza o qualsiasi sfumatura nel mezzo purché abbia un'attinenza anche almeno marginale con gli argomenti digitaliani Vediamo un momentino che cosa ci porta il nostro remaggio Michele e che cosa faccia pure tu? - Allora, Gigillo che potrei aver rubato da un altro podcast italiano oppure assolutamente un caso Manga Plus è un app. qualcuno potrebbe dire magari il titolo del corriere "La Netflix dei manga" è la versione digitale applicazioni di Shonen Jump, che è il magazine più famoso giapponese che ha dato i Natali ad alcuni dei titoli più famosi da One Piece, Naruto Dragon Ball, eccetera si sono accorti di questo fenomeno di cui avrete forse sentito parlare, dei Manga Scan quindi la versione pirata dei manga e io l'ho scoperto di recente ma in realtà è fuori da un po' di anni c'è questa applicazione che si chiama Manga Plus dove è possibile leggere in maniera assolutamente legale, ovviamente non in italiano ma in inglese perché sia la lingua più arrivabile, quelli che sono i numeri di Shonen Jump è una applicazione a pagamento con un primo tier che costa veramente poco, credo 3 euro al mese, dove si possono leggere tutti i capitoli delle serie attualmente attualmente in corso. One Piece che va avanti da quando, letteralmente da quando io ero ragazzo, oggi ancora va a continuare ad andare avanti, potete leggere dal numero 1 all'ultimo numero 1000 e qualcosa che è uscito invece per serie che sono terminate come Dragon Ball Z dovete comprare il secondo il secondo livello che costa credo 4,99 euro, quindi assolutamente arrivabile come costo, che vi permette di leggere tutti i numeri di tutto l'archivio di Shonen Jump pubblicati e direi che ne avete da leggere. L'ho trovato su tutte le applicazioni su tutti gli store, sia iOS che Android non ne sono sicuro se c'è la versione desktop, non l'ho indagato Via web vedo che puoi accedere di nuovo anche qui a tutte le cose Per cui. Prima Michele citavi Netflix, per chi non lo sapesse, Netflix è la manga plus dei film Grazie Francesco per la precisazione. Figurati, sono qua apposta Ci mancava. Già che ci sei il vero e magico Francesco, presentaci il tuo dono, Orin, c'è in somiglia Il mio dono è portato per i self hostatori, quelli che amano mettersi in casa in qualche armadio ripieno di more, lamponi e cose simili i propri servizi internet per non darli in giro del mondo, in particolare per le foto, che è una mia problematica su cui mi scontro spesso e sto giocando con questo IMMIC, che è praticamente una libreria, un sostituto di Google Photos, Google Photos, vedete quello che preferite, che permette quindi di fare backup dal telefono in movimento all'interno di una libreria self hostata, usiamo questo termine, con tante funzioni carine dal riconoscimento facciale per poter fare chiaramente il matching delle persone alla creazione di più librerie alla condivisione con altre persone all'accesso a librerie offline, magari delle già curate, che uno mette in ridondi sugli hard disk di casa, eccetera molto pratico, molto comodo ci si può giocherellare un po' sopra, è un progetto in sviluppo, quindi chiaramente è un po' smanettone ancora per questa parte, ma può essere una buona alternativa, soprattutto se avete dischi molto grossi e non sapete che farvene e non volete usare il cloud detto anche il computer di qualcun altro - Grazie Francesco grazie, certamente qualcosa di utile - Da quando Michele ci ha messo il seme, anzi il verme del retro game, avete presente Star Trek Lira di Khan che gli mettono il vermetto nell'orecchio al tizio, e ecco più o meno la mio mini che ci ha fatto comprare Michele ha un effetto del genere sulle nostre vite, sulla nostra psiche, già credo lo stesso Michele ci ha dato delle indicazioni delle guide su come andare a rimpiazzare il sistema operativo di default con ogni on OS che garantisce un'esperienza certamente migliore e permette l'utilizzo di molti più giochi il problema, il tarlo, rimaneva quello dell'approvvigionamento dei giochi perché la mio arriva con una cartella ROMS con una marea di giochi ce n'è una marea che non funziona andare a capire quali sono quelli giusti, quelli sbagliati fare lo scraping dei nomi eccetera, diventa complicato ebbene, io vi ho trovato ho provato con successo e vi presento questa guida, sempre su Reddit che vi permette di realizzare la collezione di giochi arcade, ultimate ultimativa, definitiva con poca fatica vi indica dove andare a scaricare su, generalmente su archive. rg oppure a cercarli su altri repository, le varie collezioni per i vari tipi di cabinet che vengono simulati da MAME e da RetroArch per cui cps1, cps2 cps3, vi spiega come scaricarli dove andarli a mettere, eccetera potete tranquillamente spianare la cartella ROM che arriva con il mio perché seguendo queste istruzioni, arrivate ad avere veramente una collezione del 99,9% dei giochi per arcade che funzionano sul mio mini e solo quelli, e non avere praticamente i giochi che non funzionano di avere i nomi corretti con le liste dei nomi scaricati da internet con delle utility che vi fa scaricare questa guida con lo scraping non solo dei nomi ma anche delle immagini descrittive, e quindi avere una raccolta veramente curata alla fine di tutta la procedura io ho una raccolta di 75 gigabyte una roba del genere, solo per quello che riguarda arcade, non parliamo poi di gameboy, di altre cose e ovviamente arcade comprende neo geo che era sia piattaforma arcade che piattaforma console, e quindi poi di poter utilizzare al pieno la mio mini, andando a pensare a un gioco, dice cosa mi ricordo, ah metal slug vado a cercare e trovo che c'è metal slug 1, 2, 3, 4, 5 per SNES, me li trovo in automatico sul mio dispositivo, li apro, sono sicuro che funzionano e che funzionano bene, veramente questa guida ha trasformato la mia esperienza di utilizzo della mio mini e l'ha fatta diventare veramente una cosa che potrebbe essere non dico it just works come fosse un prodotto ultra rifinito di apple, ma quasi una roba del genere, veramente utile, vi impiega un poco tempo, tutto sommato, seguire tutta la spiegazione, in inglese ma è veramente ben spiegata, con i link dove servono e con i riferimenti dove cercare i vari elementi che dovete scaricare e installare come tutti gli altri ingredienti del giorno dove lo trovate? Lo trovate sulle note della puntata di Digitalia digitalia. m/694 dove trovate ovviamente anche i link a tutte le notizie che abbiamo commentato nella puntata di questa settimana [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] Insieme ai saluti finali le raccomandazioni sono sempre quelle orecchiette fresche e recensioni metteteci una recensione su qualche applicazione di podcast, su apple podcast dove volete queste sono utilissime per tenerci sulle classifiche per attirare nuovi ascoltatori e poi il metodo diretto portate le orecchiette fresche sulle orecchie dei vostri amici, delle vostre amiche protodigitaliane, rendeteli digitaliani a tutti gli effetti che fate sicuramente loro un piacere e noi cerchiamo, ci impegniamo per farvi fare bella figura. Direi che per questa puntata 694 è tutto dall'Emi Studio Ligure 1 di Sanremo un saluto da Franco Solerio dallo studio di Milano Isola un ciao da Michele Di Maio e un ciao dallo studio di Milano Città Studi da Francesco Facconi ci sentiamo la settimana prossima con una nuova puntata di Digitalia.

Dallo studio distribuito di Digitalia

Produttori esecutivi:Alessandro Stevanin, Vincenzo Ingenito, Carlo Tomas, Andrea Guido, Andrea Nicola Vasile, Alessio Ferrara, Michele Francesco Falzarano, Marco Grechi, Giuliano Arcinotti, Davide Capra, Fotogp Di Barabino Marco, Christophe Sollami, Renato Battistin, Raffaele Marco Della Monica, Raffaele Viero, Alessio Cerretini, Luca Ubiali, Diego Arati, Roberto Medeossi, Alessandro Morgantini, Antonio Taurisano, Simone Podico, Mario Giammona, Calogero Augusta, Michelangelo Rocchetti, Denis Grosso, Pierpaolo Bubbio, Giovanni Priolo, Letizia Calcinai, Michele Olivieri, Emanuele Libori, Nicola Grilli, Paolo Tegoni, Samuele Radin, Mario Cervai, Manuel Zavatta, Gabriele Forzoni, Davide Tinti, Nicola Gabriele Del Popolo, Giacomo Carassai, Angelo Merendi, Daxda, Eros Francani, Alberto Sartori, ftrava, @mastert, @21milionman, Nicola Fort, Fulvio Barizzone, Nicola Gabriele Del Popolo, Fiorenzo Pilla, Anonymous, Anonimo, Nicola Gabriele Del Popolo, Alessandro Stevanin, Vincenzo Ingenito, Carlo Tomas, Andrea Guido, Andrea Nicola Vasile, Alessio Ferrara, Michele Francesco Falzarano, Marco Grechi, Giuliano Arcinotti, Davide Capra, Fotogp Di Barabino Marco, Christophe Sollami, Renato Battistin, Raffaele Marco Della Monica, Raffaele Viero, Alessio Cerretini, Luca Ubiali, Diego Arati, Roberto Medeossi, Alessandro Morgantini, Antonio Taurisano, Simone Podico, Mario Giammona, Calogero Augusta, Michelangelo Rocchetti, Denis Grosso, Pierpaolo Bubbio, Giovanni Priolo, Letizia Calcinai, Michele Olivieri, Emanuele Libori, Nicola Grilli, Paolo Tegoni, Samuele Radin, Mario Cervai, Manuel Zavatta, Gabriele Forzoni, Davide Tinti, Nicola Gabriele Del Popolo, Giacomo Carassai, Angelo Merendi, Daxda, Eros Francani, Alberto Sartori, ftrava, @mastert, @21milionman, Nicola Fort, Fulvio Barizzone, Nicola Gabriele Del Popolo, Fiorenzo Pilla, Anonymous, Anonimo, Nicola Gabriele Del Popolo, @turtlecute

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