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Lunedì 29 Aprile alle 20:50

700

ClippyGPT

Le voci di Digitalia tutte insieme per la celebrazione della puntata 700. L’arcipelago delle truffe digitali. Il ritorno di Sam Altman. Bill Gates sui computer del futuro. Armi e IA. La crisi della mobilità in sharing. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.

Digitalia.fm
Digitalia #700 - ClippyGPT

Digitalia #700 - ClippyGPT

Dallo studio distribuito di Gump Media Production Notizie di tecnologia lifestyle Digitale questo è Digitalia. Settimana del 27 novembre 2023 colonialismo digitale la Francia contro Black Friday, il ritorno di Sam Altman, questo e molto altro ma soprattutto il traguardo di 700 puntate di notizie, quelle digitali all'italiana. Dall'Emi Studio Liguria 1 di Sanremo qui è Franco Solerio. Dallo studio Cittadino di Averlino Massimo De Santo e dallo studio di Milano Isola Michele Di Maio e dallo studio dei Castelli Romani Giulio Cupini. Ma solo io non sento Facconi. No, non anche io. Nessuno di noi l'ha sentito. Che l'ha reso ancora più mitica. Aveva un mutuo meraviglioso. No, io pensavo fosse voluto, invece pensavo fosse uno scherzo. I primi istanti sembrava che fosse uno scherzo. Perché io ho visto la mimica, ho detto "adesso lo dice, adesso lo dice". Diciamo che c'è anche Francesco Facconi. Allora, si cominciano. E io non la rifaccio, io non la rifaccio. Anche io non ci penso neanche. Buona la prima. Buongiorno a tutti, bentornati all'ascolto di Digitalia. Dovremmo essere in 5, adesso siamo in 4 perché Facconi si è offeso e si è andato, adesso vediamo se rientra. Dovremmo essere in 5. Perché siamo a metà di mille, perché 700 puntate non potevamo non celebrarle tutti insieme con voi. Cercheremo di essere stringati, di dedicare una parte piccolissima alle celebrazioni. Fondamentalmente faremo tutta la puntata, i caproni come facciamo di solito e finirà tutto in vacca, in cacciaro. Capri, vacche. Qui ci manca solo l'alcol, eccetera. Facconi ci sei? Ci sono, ci sono. Vuoi salutare qualcuno? No, ma tanto chi mi ascolta in podcast alla fine mi sentirà, perché in realtà ho parlato, ho registrato, ho fatto tutto. No, ma io te la taglio quella parte lì. Tutto il giochino se no non funziona, non regge, insomma. Comunque ci sono anch'io, ci sono anch'io. Ci vuole per forza quella pausa di spasmodico silenzio, no? Poi le percussioni sotto, bellissimo. Comunque sono due minuti che stiamo registrando e mi sono ricordato perché abbiamo desistito dal fare la puntata in quattro, figuriamoci. Perché? Perché chi non c'era qualche centinaio di puntate fa digitali, anzi non originariamente, però è passata da tre a quattro voci ogni settimana per tornare poi a tre voci. Con picchi a cinque, attenzione. Nata a due. Nata a due, nata a tre. Poi siamo stati un breve periodo di nuovo a due e dopo di che si è risaliti. A Genova chiamano questa configurazione di digitalia a cinque voci, c'è un nome molto specifico che è un casin senza bagage. Credo che non ci sia niente di più a proprio avanzo. Ma se tu, al giusto prezzo se vuoi. Ci potrebbe anche stare. Ma arriviamo alle notizie della settimana, state tranquilli ci saranno. Adesso vediamo un attimino se cacciare i due clandestini o tenerli con noi. Vediamo quanto sono preparati. Io mi sono preparato. Guarda che c'ha il foglio. Come il papa. Esatto, come il papa. Speriamo un po' più sano del papa. Io ho chiesto alle voci di digitalia di preparare una roba per voi che fosse il loro momento digitaliano preferito o che cosa gli ha dato digitalia. Insomma una cosa aulico, una di quelle cose che o fan venire da piangere o fan venire da sbadigliare da matti. Ci direte voi quello che è il risultato. Ma anche perché appunto in ordine cronologico. Dunque io ho un pensiero politico. Una riflessione che è anche un pensiero politico. Vado? Ci vorrebbe un poco poco di musichina sotto però. Max deve avere sotto il gezzino. Abbiamo delle compilation oggi ma non credo. No è questo un po' troppo. Adellino. Queste sono le pecore. 472. Un po' più soft. Dimmi che cosa vuoi. Dimmi esattamente cosa vuoi io. Che non sia. L'aria sulla quarta corda di Bach. La solita aria sulla quarta corda. Poi mi devi fare l'imitazione di Piero Angela però. No questa è una poesia hai capito? Una poesia. Ah poi passi col cappello che ti dobbiamo anche dare i soldini. Un tappetino ci vorrebbe capito? Un pianoforte? Una chitarrella? Che poi lo sapete che YouTube ci castra e Michele si arrabbia. Vabbè tanto poi questa la tiro giù perché le registrazioni poi le ricarico quindi puoi fare un po' quello che vuoi. Vai è il meglio che abbiamo. Vabbè il meglio che potevamo avere. Ok. L'altro dì mi han domandato "Digitalia che t'ha dato?" La domanda era ben posta ma si è rivelata tosta perché gli anni sono già tanti col microfono davanti ed è giusta la questione sulla mia motivazione. Dunque in questa bella banda è ben chiaro chi comanda. Lui è un tipo molto serio di cognome Fasso Lerio quasi tutte lui le imbrocca raramente chiude bocca. Le notizie digitali sono a volte esiderali? Si susseguono veloci? Ecco accorrono altre voci. Si discute qualche guaio? Qui ci occorre il buon Di Maio e se sono lamentele se le sbroglia il buon Michele. L'algoritmo ha un difetto? Lo discute il gran Giulietto che c'ha tre telefonini non per nulla faccupini. Digitali le canzoni? Interviene a lor facconi. Con il social io tadesco? Ti protegge il buon Francesco. La domanda tende il laccio e io allora che ci faccio? Che ci faccio in questa banda dove è chiaro chi comanda? Non mi resta che invocare il mio esser professore e se poi sono nelle strette ti racconto barzellette. Ma alla fine della fiera la risposta mia sincera è che amo Digitalia. Non lo dico come Celia, lei mi informa, mi accompagna, mi chiarisce anche le idee, quanti amici mi ha donato, com'è cara questa crew. A pensarci sì mi incanto, io che sono il prof de santo. Altre 700 amici cari. Max, complimenti. Nessuno mi aveva mai scritto una poesia, mi è quasi venuto un durello. Grazie per averla chiusa così, Frank. Sapevo di fare questo effetto, ma solo nell'altro senso. Io questo lo metto nella scheda dei titoli, ho pianto. Direi che possiamo chiuderla qui, io metto la sigla finale, di cui poi può solo scendere il livello. Complimenti Max, ma tu hai sbagliato professione, non cazzo da fare. Lo so, lo so. Me lo dicono anche i miei studenti. Bene, dopo con tanta aulica maestria, vediamo un pochino Facconi, l'altro clandestino di oggi. Poi li stacchiamo via. Buttati, c'è un momento digitaliano che preferisci. Esatto, ma i momenti digitaliani in realtà sono queste puntate in cui siamo in cinque, io non mi sono preparato in maniera così aulica come il prof. Ma qui nessuno si prepara digitali a questo. Esatto, ed è proprio questo lo spirito che mi piace, lo spirito di sorpresa che avevo da ascoltatore delle prime puntate che ancora oggi ho, sia quando ascolto, ma soprattutto quando vado in onda con voi, gruppo di amici, voi quattro oltre a me e vari ascoltatori che ormai ci seguono. E questa è una cosa che proprio mi rende… non so mai come andrà a finire, andrà sempre un bel casino, e questo lo sappiamo dall'inizio come la voce di oggi che non entra, ma tolto questo insomma, quello che mi ha dato è veramente un divertimento, una scoperta ogni settimana, ogni lunedì sera. E questa è la cosa importante per me, quello che significa Digitalia, spero anche per tutti voi che… Viva, viva, mille anni di questo Facconi! Grazie. Anche alle famiglie. Ecco. Esatto, buon Natale. Giulio, ci dici cosa ti ha dato Digitalia o ci dici un momento, il tuo momento digitaliano preferito? Io ho un momento che ricordo con affetto, mi ricordo che ero ascoltatore, ricordo Rockcast Italia, ricordo Tecnica Arcana, ricordo quel periodo lì quando annunciaste Digitalia e di sentire anche la prima volta Max, ricordo benissimo tutte quelle serate che vi ascoltavo e una volta feci una donazione, la prima donazione, e l'emozione provata quel giorno quando diceste a Giulio magari grazie per aver donato, poi c'eravamo scritti, vorremmo coinvolgerti in una delle prossime puntate. Pensate quanto ha pagato. Io sempre così ragazzi, fin da subito, cash, devo entrare. È come nelle start up, bastava tipo un euro, due euro, diventavi già l'executive producer e ti facciamo pure venire a parlare per altri dieci anni. Io sapevo di dove era Franco, dovevo subito investire e quindi mi ricordo questa emozione molto bella, la voglia di partecipare, la ricordo sempre con affetto e quindi da allora è sempre bellissimo esserci ogni lunedì. E un'altra cosa che voglio aggiungere è che ho fatto un traslogo, di fatto il primo traslogo che ho fatto l'ho fatto insieme a voi e quando ho avuto la possibilità di ricominciare a registrare è diventata a casa. Oh che bella cosa, bello, bello, bello, grazie a tutti. Giulio c'ha una villa con la D di Digitalia davanti, sulla facciata, con il neon alla facciata. La cosa è sobria, sobria. Michele, da te non ci possiamo aspettare. Ma infatti. Ma che ti riescono bene. Due cose, la prima la mi ricordo ancora dopo anni, prima sentivo Franco, Roccas Italia, sì anch'io sono vecchio e poi dopo le prime quasi più o meno 100 puntate di Digitalia che sentivo, quindi anch'io fui chiamato dal pescatore di anime e sono entrato in trasmissione però credo fosse il CS del 2010 e mi ricordo ancora distintivamente questa sensazione di appunto dopo avervi sentito per tanti per tanti anni "ah ma mi rispondono" nel senso che poi magari uno parla anche quando sta ascoltando il podcast in maniera passiva. Sempre, sempre io. Parla, bestemmia, insulta, però quella volta mi rispondevate ed è andata ed è andata avanti appunto fino a questa puntata 700. No poi l'altra cosa che volevo dire è che è una cosa che non è cambiata dalla puntata zero alla puntata 700 e che devo dire bella pacca sulle spalle a tutti noi perché credo che è una cosa così non solo nel panorama podcasting ma veramente in qualsiasi panorama italiano anche quello giornalistico anche quello dei blog e dei siti, ci sono tante persone super competenti molto più incompetenti sicuramente di me e anche di qualcuno di voi è lasciate lasciatevelo dire che fanno fanno un ottimo lavoro ma con questa costanza questa varietà e questa questa ricchezza di materiali poi diciamo le nostre cacate però questa appunto questa ricchezza di argomenti dopo 700 puntate io non vi saprei indicare qualcuno che fa questo tipo di lavoro ogni ogni settimana quindi bravi bravi. Che bella cosa Michele è proprio una bella cosa lo è anche per me la cosa fondamentale di Digitalia che anche per me è una delle cose più lunghe che ho fatto nella mia vita forse quella più lunga più intensa e che sento più mia ma la cosa che mi piace di più di Digitalia di tutte è avere delle persone con cui parlare tutte le settimane con cui sclerare perché una cosa non funziona perché c'è il fruscio perché Max tira su dal naso perché cosa eccetera e poi discutere degli argomenti che ci stanno a cuore e a volte ci scaldano e arrivare quasi a litigare a cosa e poi staccare togliere quel tasto rec e ricominciare a ridere tutti insieme perché generiamo l'immagine di copertina più buffa dell'universo cosa c'è mi dà l'idea no questo passare come come l'attore no che sul proscenio del teatro passa dai momenti di tragedia a quelli di commedia con facilità ecco mi sembra che abbiamo costruito un gruppo che fa la stessa cosa capace di confrontarsi scornarsi eccetera e con la stessa leggerezza in pochi secondi ripassare al divertimento e alla sfacciataggine eccetera e che credo che questo si riversi nel tono della nostra trasmissione e che questo ci leghi molto alla nostra audience che è l'altra e forse la prima cosa di cui sono riconoscente di avere delle persone che ci abbracciano tutte le settimane che ci accolgono che ci fanno entrare nelle loro case nei loro uffici nella loro macchina nella loro testa nelle loro orecchie e attraverso queste nel loro cuore e nel loro modo di pensare e questo è l'onore più grosso che possiamo ricevere se ci metti che una buona parte di questi ha capito anche il nostro modello e ci permette anche economicamente di farlo e portarlo avanti beh per me Digitalia è certamente il più grosso successo della mia vita e quindi grazie grazie veramente a tutti grazie grazie a voi grazie a voi tutti che ci ascoltate molto bello che bello che bello bravi direi che con questo adesso bisogna passare le cose serie allora noi vi salutiamo io registro una barzelletta che metterete alla fine della puntata ma no stai ancora un po' con noi Max cosa ci fanno otto hobbit tutti affiancati ben allineati non ne ho proprio idea un hobbite questa domani va in lezione questo diventa il titolo di un esame questo è proprio quasi come quella che stavo per dire io tre amici seduti al bar che parlano fra di loro e dice ragazzi ma sapete mia moglie ha letto la favola dei tre porcellini e ha partorito tre gemelli davvero fa il secondo ma lo sai che mia moglie ha letto bianca neve ha fatto sette gemelli il terzo si alza bianco in faccia dice ragazzi devo scappare mia moglie sta leggendo la carica dei 101 e ci sta ci sta e digitalia fa pensare basta passiamo alle cose serie crescere soprattutto passiamo alle cose serie mi raccontate per cominciare questa cosa dell'arcipelago delle truffe digitali il colonialismo digitale queste robe l'isola archipelago di tokelau allora allora dove fosse tokelau è un posto che si trova vicino alle Seychelles se non sbaglio e diciamo sono andato a guardarmelo sulla mappa e la principale isola di tokelau si chiama Tenonu ed è vicino a Fenuafala, Kopimotu e a Tafu Village. Lo volevi di subito. Adesso capite dove è. Grazie. E tokelau è famosa nel mondo per aver dato i natali al suffisso al dominio appunto tk che è diventato il uno tra i più usati al mondo infatti parliamo di 27 milioni e mezzo di domini registrati e tutto questo nasce per l'impresa di un ulandese anche lui nato per fare imprenditoria a tokelau perché si chiama Jost Zurbier che approfittò della situazione di disagio che si creò a tokelau cioè un arrivo molto in ritardo tra gli ultimi posti al mondo nel ricevere la connessione ad internet e quindi questa mancanza di competenze generò anche una facilità di penetrazione da parte di questa impresa nella gestione completa della società di telco e relativa assegnazione dei domini. Questa società decise di applicare un modello di business molto semplice da raccontare al pubblico cioè i domini. k gratuiti il primo anno senza nessun vincolo a fronte della possibilità della necessità su tutti i domini registrati di mostrare pubblicità. Qualora si voleva andare a disattivare la visibilità di questa pubblicità si andava poi a pagare o al rinnovo del secondo anno. Questo modello di business in maniera molto forte e aggressiva da subito diventò il regno di tutti i domini spam. Certo perché sei gratis e via! Hacker! Quaretz! Tanto quelli che ti richiudono il dominio comunque nel giro di pochi mesi lo registri tanto se non te lo chiudono alla fine dell'anno. Eh sì lo butti in lì vedi sui grandi numeri come va e poi vedi come gestirti anche la chiusura e la riapertura e quindi siti col dominio tk sono stati utilizzati da quei cari ragazzi del Ku Klux Klan, da organizzazioni jihadiste, da veramente qualsiasi tipologia di estremismo. Tutto questo modello di business tra l'altro si reggeva in piedi, si è retto in piedi per tantissimi anni proprio dalla contribuzione della pubblicità che tra l'altro veniva erogata attraverso il circuito AdSense di Google quindi il circuito che eroga pubblicità in programmatic e Google a un certo punto, c'è da dire con molta calma anche Google perché parliamo di tanti anni dopo, a fronte di diverse cause che sono partite ha disabilitato tutti i domini tk dalla possibilità di ricevere il revenue pubblicitario e questo ha fatto crollare un po' tutta la baracca. Parallelamente molti hanno cominciato ad utilizzare i domini tk anche per simulare grandi aziende in primis la più danneggiata da questo è stata Meta che ha subito Instagram, Rial. k, robe del genere. C'è una causa in corso di Meta contro l'imprenditore olandese e quindi questo ha generato una storia che ancora oggi parla di un predominio molto forte di tutti i soffici tk perché la linea, lo strascico è molto lungo e che però sta generando anche una qualche modo una rivolta e un'azione legislativa da parte del paese per cercare di riprendersi il controllo di questa indipendenza digitale che tk vorrebbe riottenere e quindi c'è una serie di consorsi che stanno lavorando per poter fare questo percorso. Si parla proprio di colonialismo digitale perché al di là oltre a tk ci sono tutta una serie di paesi piccoli e generalmente non avanzati dal punto di vista tecnologico che con lo scoppio della bolla internettiana in occidente sono stati assaltati e sono stati indotti a cedere la possibilità di gestire il loro dominio di primo livello e come proprio fosse uno sfruttamento coloniale arriva dall'occidentale a Palau. E sempre gli olandesi sono. Quasi sempre gli olandesi sono, la compagnia dell'India digitale, una roba del genere. I vari domini, lo stesso che usiamo noi FM, Federazione della Micronesia, noi compriamo il dominio tramite OVR, tramite uno dei soliti provider. Ma lo schiavo in omaggio è arrivato a te? No, qui non è mai arrivato, non me l'hanno mandato. Però c'è qualcuno che gestisce quel dominio, uno pensa quando compro il dominio a punto FM alla fine i soldi arriveranno al governo della Federazione della Micronesia e in realtà non è così perché c'è qualcuno che ai tempi è andato dai poveri micronesiani e gli ha detto per un tozzo di pane ve lo gestisco io questa cosa per voi è solo una rogna non ne capita niente vi do 100. 00 dollari all'anno e questi qui gli hanno detto sì benissimo tieni l'esclusiva per mille anni eccetera e ora capiscono che hanno ceduto l'oro o qualcosa del genere. Questi domini no, TV per Tuvalu che è appetibile per tutte le trasmissioni televisive, FM per Federazione della Micronesia che per tutte le trasmissioni radiofoniche, i podcast e roba audio del genere FM non vengono neanche particolarmente economici. Noi paghiamo credo un centinaio di euro all'anno, un'ottantina di euro all'anno per il dominio a punto FM quando un dominio normale punto com o punto it costa una frazione. I domini TK facevano un po' parte appunto dell'Internet di quando è iniziata digitalia perché poi stiamo parlando di appunto degli anni degli anni 00 credo forse non addirittura anni 90 e ai tempi mi ricordo che a un certo punto credo di averlo registrato anche io comunque dovevi assolutamente avere lo sfondo nero con le scritte verditi con magari la giffina di Matrix perché non andava bene. Però l'altra considerazione che faccio è come è cambiato il tempo, come sono cambiate le cose dato che come abbiamo detto settimana scorsa adesso ci lamentiamo si parla tanto di un ads visto su 5 miliardi di pagine di pagine refreshate su X dei contenuti appunto di una pubblicità di fianco a un contenuto nazi mentre invece poi Google ha fatto una fraccata di soldi dai siti di Google. Ma sai, come il solito discorso, chi si straccia le vesti spesso. Mi ricordo perché non facciamo le puntate in cinque perché se tutte e cinque dobbiamo intervenire su ogni notizia significa che facciamo una puntata con due notizie allora saltiamo avanti. Intanto ringraziamo Oracolo, Oracolo è il nostro ascoltatore che ha recuperato il video di quello speech di cui vi ho parlato qualche settimana fa del governatore dell'Illinois che al discorso inaugurale dell'anno accademico di questa università parlava di come trovare l'idiota nella stanza andando a guardare il livello di empatia. Vi ricorderete il discorso se non lo ricordate qualche puntata fa. Comunque lui l'ha ritrovato e ve lo beccate nella notte della puntata quindi digitale. m/700. Nella notte dell'episodio trovate tutti i link compreso questo qui che abbiamo recuperato grazie ancora a Oracolo. E poi Black Friday, questo è un argomento, abbiamo una notizia relativa al Black Friday ma chiediamo ai nostri due clandestini Francesco e Max, avete fatto spesoni per il Black Friday Cyber Monday e robe del genere? Ma no, spesoni no, qualcosina. Qualcosa di stucchevole? Qualcosina. Al di là di qualcosa che si può raccontare o solo giochi erotici? No, una grattugia elettrica. C'era detto no giochi erotici. Alla fantasia non c'è mai lì. Prossimo argomento. Francesco tu hai comprato qualche cosa? Guarda ho provato a girare a cercare ma da quando hanno imposto che i prezzi devono essere elencati eccetera ci si è accorti che Black Friday non c'era veramente niente, anzi, non so, personalmente non ho visto nulla che valesse la pena acquistare quel giorno e quindi ho atteso. Io ho comprato un cavo USB, credo che il Black Friday sia il più misero della storia. Però abbiamo una notizia sul Black Friday e questa è il governo francese contro il Black Friday, in realtà una parte del governo francese. Giulio l'hai messa tu? Vuoi sintetizzare veloce veloce? Sì sì sì, ma allora c'è stato questo spot da parte del ministero della transizione in Francia, legato appunto a tutti i temi della sostenibilità e dell'ecologia, che ha fatto girare una campagna dove si vede questo commesso che consiglia un cliente in un negozio di moda e questo cliente chiede ma compro questo compro quest'altro e il commesso lo guarda e gli dice ma io credo non dovresti comprare nessuno dei due, in realtà stai benissimo con quello che hai, anzi non buttare soldi e evita di sprecare un denaro che fa del male a te e fai anche del male all'ambiente perché poi questi capi durano poco e li butti dopo poco e quindi si invita a lavorare su quello che in questo momento è anche un movimento più generale sul diritto alla riparazione, quindi del comprare meno e usare meglio, che in Francia, soprattutto alcune parti del governo, non di certo il ministro dell'economia, stanno cominciando a favorire, con uno spot che comunque per una società occidentale basata sul consumismo è abbastanza un unicum, non credo di averne visti se non forse nei paesi nordici, è successo qualche volta qualcosa in Svezia, in Norvegia. LM: Non è a pochissimo secondo me, perché Black Friday, chi è che oggi, perlomeno in Europa, lo considera di andare in un negozio, un atto di andare fisicamente in un negozio che ha molto più offerte sui siti, tutti i vari cartelloni, i vari vantoni? FG: Almeno qui da noi, al sud, non so se è anche un fenomeno diffuso, è diventata l'occasione per i super saldi di tutti, quindi io più che acquisti online, sto vedendo la gente che va nei negozi proprio perché ci stanno questi cartelloni. LM: Ma i soldi una volta non erano regolamentati per leggi? FG: Infatti non li chiamano, basta non chiamare i saldi. LM: Quindi è un'occasione per i commercianti per fare un po' più di sconti e per attirare la clientela. FG: Mi chiedo scusa, io non sopporto più di andare in giro per i negozi, vado solo nel negozio di Michele, del brand di Michele per sostenere il suo stipendio, oramai compro tutto lì e poi basta. La situazione dei negozi fisici oramai è drammatica, perché sembra di andare su internet la stessa cosa. Mi è capitato qualche anno fa di andare a Bolzano per fare delle visite per lavoro e con Eluise abbiamo detto "Vabbè, adesso abbiamo mezza giornata libera, andiamo a farci un giro per i negozi di Bolzano" e ci sembrava di essere a Sanremo perché c'era Calzedonia, buonissimi Mango e H&M, esattamente gli stessi negozi, con le commesse vestite esattamente alla stessa maniera, con esattamente gli stessi capi sulle mensole, esattamente nello stesso ordine, con il prezzo identico, la commessa che ti propone esattamente la stessa promozione che c'è nello stesso negozio che c'è a casa tua e quindi ti senti oramai parte di un ingranaggio di una macchina peggio che su internet, per cui oramai il mio rapporto con i negozi e il dettaglio è risicatolivo e c'è rimasto ancora un po' di sapore e cose. Va bene, cerco di cambiare argomento oggi, faccio fatiche cose, cerco di cambiare argomento. E quindi tu cosa hai comprato? Proprio così, bravo, funziona proprio così. Michele, dopo tutti i casini della settimana scorsa, Semalchman è tornato, è tornato. E' cambiato tutto perché non cambiasse niente, e se ne va, e se ne viene, è gattopardiana questa OpenAI. Esatto, e Tommasi di Lampe Fulsiano, ma si sono licenziati i costruitori? No, in realtà, ma allora, beh sì, li hanno mandati via, esatto, quello che noi sappiamo è che già il giorno dopo, dalla puntata di Digitalia, credo che tutto è venuto al pettine, proprio il martedì, alla fine Satya Nadella probabilmente si è tirato indietro. Altman già era aperto a tornare in OpenAI, è tornato in OpenAI, Nadella ha fatto un passo indietro con l'offerta, con l'offerta di lavoro e quindi è tornato, è tornato a capo, però quello che è cambiato è il famoso board, perché ovviamente ha detto "sì ok, io torno, però non voglio che ci siano più le persone", esatto, le persone che hanno provato a fare la rivoluzione ecco sono sono tornate, se rimangono, e quello che è venuto fuori, di cui magari poi parliamo, è di un vago accenno a quello che potrebbe essere il motivo per cui tutto questo che è successo, che è il famoso progetto Q*STAR. Sì, secondo me, dal mio punto di vista è cambiata profondamente la società OpenAI, nel senso sono cambiate le persone, ma questo gioco di potere ha cambiato di fatto la struttura della società, perché un board esiste per avere una voce che può gestire o contenere o contrastare eventualmente un CEO, vedete, we work di turno, in questo caso il rientro in questo modo di Sam Altman ha annullato la figura del board, oggi tu, qualsiasi sia la persona che sia al board, a meno che Sam Altman fa qualcosa di folle, è zero, e questa è per una società che dovrebbe ridisegnare il futuro della… Per una fondazione, attenzione, perché non è neanche una società metaca di zacca… Allora, diciamo che la fondazione e lo scopo di lucro sono società una dentro l'altra, perché ci sono due tipologie di società, una che viene attratta, che si usa per attrarre i capitali, come l'investimenti Microsoft, e l'altra che fa parte dello stesso gruppo all'interno, diciamo, dell'unica conglomerato OpenAI che… Guarda come ne sa bene queste cose Giulia, come non volare… Ma hai ascoltato Digitalia la settimana scorsa… No, è che lui aveva la stessa cosa di scattole cinesi per le magliette di Peppa Pig, io quella consulenza lì me la sono venduta sempre troppo poco ragazzi, ma ci penso sempre… No, però è un tema secondo me molto importante perché da quel punto di vista non è l'OpenAI che era una settimana fa, e poi… Ho capito… Beh, questo per forza… Però oltretutto aggiungo una cosa, se la società OpenAI come scusa, in termini anche di board, mette il progetto Q, che dovrebbe essere una roba, adesso ne parliamo, che dovrebbe poter essere killer per l'umanità eccetera, e la soluzione per gestire una roba del genere è semplicemente allontanare il CEO, parliamo comunque di una società profondamente immatura perché una roba del genere non la gestisci in questo modo, a meno che non ci fosse qualcos'altro dietro, probabilmente sì, però allora a quel punto comunque parliamo di un'estrema veramente incoerenza da parte di tanti lì dentro. Dal mio punto di vista in una situazione del tipo che stiamo descrivendo, il board semplicemente contrasta, non c'è bisogno che lo fai licenziare, alla fine diventa un boomerang. No, e poi se vuoi sparare a te non devi perdere l'obiettivo. Voglio dire, gli voti contro su tutte le cose che fa, quello si diventa lui, non c'è bisogno di licenziare. Secondo me è stato un colpo di Stato al contrario, perché noi dicevamo un coup, un colpo di Stato del board nei confronti di Semalpan, a me dà l'idea che sia stata un po' una mossa costruita all'indietro, nel senso che i suoi fedelissimi così si è elevato il board che dava contro e a questo punto può fare tutto quello che vuole. C'è un po' di dietrologia, i suoi fedelissimi sono rimasti. Ma lo sapete che tutto questo casino che hanno fatto, se veramente l'agile intelligenza artificiale generale non arriva mai, è una chimera, fondamentalmente quello che hanno in mano è una calcolatrice digitale un po' più figa. Tutto questo casino, no perché finirà l'umanità, il controllo, la superintelligenza, la singolarità, eccetera. E poi in realtà stanno discutendo del del sesso degli angeli, fino a non succedere 10 miliardi da Microsoft eccetera. Ah un'altra cosa, il discorso che facevo io la settimana scorsa, che poi finisce a tarallucci e vini e che Microsoft si compra tutto eccetera, io non avevo idea, ma in realtà è già fondamentalmente così. Ce l'hai già comprata? Ma è entrata nel board? Avevamo dell'investimento in termini economici di Microsoft, ma sapete che cosa ha comprato, qual è la quota di OpenAI in mano a Microsoft in seguito al suo investimento? Buona parte? 49%. 49%? 49%. Che vuol dire? Che vuol dire? Quando io dicevo finisce che se non fanno i bravi Microsoft se la compra eccetera, vuol dire che gli basta convincere qualcuno che abbia l'1,1% a vendere la sua quota e Satella fa quello che vuole, per cui fondamentalmente la mossa di "mi piglio Altman e poi lo rimetto lì eccetera" si è capito che OpenAI oramai fa quello che decide Microsoft, che conviene a Microsoft e non certamente quello che conviene a Skyer. Di quello in realtà non sono sicurissimo che sia così facile perché credo che poi il board deve comunque approvare il fatto che Microsoft diventi socio di maggioranza, che in realtà poi Microsoft è stato tenuto dallo scuro di tutto, tranne un messaggino prima che entrassero in sala riunioni e adesso ne è uscito, adesso ne è uscito con un'asseggiola, con un'h-drag, no, con un'h-drag nel board, il board suo non si sa, oggi c'è un board ristretto che servirà per la transizione al board che nominerà poi il board successivo. Il board è suo se c'è il 49% di un'azienda o c'è qualcuno o se c'è qualche azionista che c'è il 51 o il 50,1, oppure il board lo decidi tu quando vuoi, puoi dover aspettare tre assemblee degli azionisti, ma col 49% se vuoi lo ribalti il board e lo fai diventare tuo in un niente, tant'è che c'è un membro e il CEO che ha deciso lui, fondamentalmente che ha rimesso lui, io credo che il controllo sull'azienda sia oramai assolutamente totale. Poi ne escono a mio giudizio anche bene dal punto di vista d'immagine, nonostante molti critici ne hanno fatto, sai hai fatto l'offerta, hai 500, assumo tutti, chi se ne frega, poi non ti è venuto nessuno e quindi ci resti così, non credo assolutamente sia questo il punto, secondo me il punto è che ad oggi, immaginando dieci anni fa che la principale società al mondo che riguarda l'intelligenza artificiale come seconda scelta pubblica avrebbe minacciato 500 dipendenti che se non stiamo qua ci trasferiamo tutti in Microsoft e sarebbe stata una cosa credibile, nessuno ci avrebbe scommesso un euro invece, hanno vinto e come no. Comunque il progetto Q che sembra che fosse quello che ha spaventato tutti, che ha mostrato le cose, è che pare che il chat GPT con quello ha imparato a contare, inizia a capirci qualcosa di matematica e questo per qualche motivo ha spaventato molto i doomsday, come si chiamano gli esperti, i doomers, ok doomer, ci stiamo, va bene, l'industria, il mondo dell'intelligenza artificiale si rivolta contro la sua filosofia preferita e la filosofia ovviamente è l'effettiva altruism di recente memoria di cui abbiamo parlato in tempi recenti quando parlavamo dei tizi che volevano cambiare il mondo facendo un fracco di figli e comprando tutte le banche e poi hanno coinvolto il tizio che ha fatto il crack più grosso delle criptovalute come si chiamava Sam Bankman Fried, il banchiere fritto, esatto, esatto, e allora quelli dell'effettiva altruism alla fine stanno, volevano, vogliono, qualcuno ancora, provare a cercare un ordine diverso nell'umanità e in come l'umanità fa le sue cose, praticamente prendere il posto del capitalismo perché vuol dire proprio invece che essere mossi dal capitale, dal margine, dal profitto, essere mossi appunto secondo una pseudoetica del bene dell'umanità di cui loro si sono in autonomia, però il tramite è fare più soldi possibili, però prima faccio, esatto, prima però devo fare più soldi possibili perché io non è che posso andare, non è che nessuno di noi cinque può andare a bussare l'INSEE, dico vabbè ragazzi io ho due idee e ce le ho, non è che per il bene dell'umanità mi prendete e andiamo avanti, prima la Lambo e poi cambiamo il mondo, esatto, però vabbè credo che alla fine la seconda Lambo ha vinto, comunque prima la Lambo e poi cambiamo il mondo è il testo di una canzone trap, perfetto, se vuoi te la genero subito, vai vai. A proposito di canzoni e robe del genere io qui ho una direttiva ben esplicita che devo farvi ascoltare delle robe, questa è quella più arde, stiamo andando senza rete qua, vai vai, questo è il momento del fuoco dopo 700 puntate, melodica, possiamo dire che siamo noi? Il coro! Mamma mia! Cosa è questo? Un'altra canzone? Un'altra canzone? Un'altra canzone? Non lo so, è Michele responsabile di queste cose che mi tocca farvi ascoltare questa sera e ne abbiamo già sentite un paio in pretrasmissione, poi Michele ci svelerà questa band di suoi amici che hanno fatto queste cose, sinceramente inizio a preoccuparmi. C'è qualcosa di interessante quel tweet che tu hai messo, i sistemi di intelligenza artificiale Michele sono sempre più integrati nel tessuto culturale umano, dove vuole andare a parare? C'è un thread molto lungo, io l'ho letto ma mi sono dimenticato già tutto. Allora, questo thread è di un ricercatore, questo ricercatore si chiama Levin Brinkman e ha pubblicato su Nature un paper in cui discute degli effetti dell'intelligenza artificiale sulla propagazione della cultura e insomma fa nel thread ovviamente racconta molto in breve che hanno, come delle intelligenze artificiali, hanno tutte le carte in regola per fare una parte importante della trasmissione culturale nei prossimi anni, nei prossimi decenni. Ma veramente anche soltanto il thread, anche perché il paper non l'ho letto quindi non lo so, però anche soltanto leggere il thread secondo me è molto interessante, fa una serie di esempi di come possono trasmettere, aiutarci a trasmettere, aiutarci a trasmettere la cultura con tutti i limiti del caso, perché vuol dire anche poi andare ad accelerare e accelerare i bias, cose di cui abbiamo già parlato. Quindi vi consiglio di leggere il thread perché è molto interessante. Lo trovate come tutto nelle note della puntata. Abbiamo anche un testo di Bill Gates, quel Bill Gates, una nota, Bill Gates ha le sue Gates Notes, è il blog di Bill Gates dove ha scritto "Il futuro degli agenti". L'intelligenza artificiale sta per cambiare completamente come tu usi i computer. Eh sì, questa è una riflessione che Bill Gates fa partendo dal presupposto che ad oggi l'utilizzo dei computer rimane molto simile a se stesso nel corso degli ultimi anni, quindi una grande segmentazione, devi decidere prima cosa devi fare, poi cercare l'app che ti permette di farlo e all'interno di quella sviluppare un flusso dove di fatto il computer è ricettivo di input che vengono continuamente da te e non ha nessun effetto propositivo e lui cita in maniera scherzosa dicendo "tutti mi prendevate in giro quando ho fatto clippi". Esatto. E continuiamo. Anche a te ero io, lo sapevo. E c'è scritto tutto il paper intorno per giustificare questa cosa, fatela passare. Quindi lo scopo era semplicemente giustificare i clippi. E la riflessione che lui fa è che di fatto domani e quindi nel futuro prossimo invece tutto questo cambierà perché nasceranno i cosiddetti agenti, gli agenti saranno una formula evoluta di intelligenza artificiale che riformulerà completamente il modo in cui utilizzeremo il software rendendo di fatto assolutamente superflua tutta l'impostazione che noi oggi abbiamo. Cioè si partirà non più dall'applicazione ma dal bisogno e questo bisogno creerà una conversazione continua dove la condivisione del dato e quindi la comprensione delle tue abitudini di utilizzo, del tuo storico in altre attività, creerà di fatto un ecosistema unico per te nella tua vita e che funzionerà in maniera propositiva, quindi diventerà un'assistente… Un po' come Ambrogio e la signora in giallo. Esatto. Pensa l'Ambrogio del Ferro Rocher. Comunque direi che torna tutto, cioè Microsoft che investe in OpenAI, in realtà è tutto un masterplan di Bill Gates che è stato bullizzato per Clippy e ha detto "adesso ve lo faccio vedere io" e quindi ha iniziato a metterci Billion. Perché se adesso la prima decisione del board sarà di chiamarla Clippy AI. L'IPGPT sarebbe bellissimo. E adesso chi è che è una grappetta? Tra l'altro vi ricordo che uno degli scenario doomsday più diffusi per spiegare alla gente come l'intelligenza artificiale può essere pericolosa per portare all'estinzione del genere umano anche senza arrivare all'intelligenza artificiale generale è proprio lo scenario Paperclip cioè quello in cui un'intelligenza che viene programmata per essere più efficiente possibile a produrre delle graffette dei Paperclip diventa così brava che stermina l'umanità perché utilizza tutte le risorse del mondo, tutta l'energia, poi tutto il sistema solare, poi tutto l'universo e riempie, trasforma tutta la materia dell'universo in graffette di metallo e sterilizza completamente la vita non solo sulla terra ma ovunque. Per cui questa roba delle graffette del Paperclip inizia a innervosirmi un pochettino. E se non avete fatto il gioco recuperatelo tanto è gratuito su internet. C'è il gioco, poi qualcuno il gioco l'ha realizzato, è vero, c'era proprio il gioco. Altro che QAnon. Eh sì davvero, è la stessa visione tornando, non dico seri ma quasi, ma è la stessa visione del come si chiamava, dello humane AI pin, quello che abbiamo visto, la graffettina che ti risponde eccetera. Il passaggio mancante oggi, chiacchierando con chat GPT, con questi agenti, ti dà l'idea di essere già in grado di discutere, di parlare, di cosa, il passaggio successivo che dobbiamo capire quanto sarebbe efficace sarà di agganciarlo al mondo reale o al mondo non reale ma del software, cioè dargli un aggancio semantico, perché quando a chat GPT gli dici scrivimi una lettera o scrivimi un testo che parla di quanto sono buone le mele della Val di Non, chat GPT non sa cosa è una mela e non sa dove è la Val di Non, ma mette insieme statisticamente queste parole, perché lui ha letto un miliardo di testi e dove parlava delle mele la Val di Non mette insieme una serie di informazioni, le mette tutte insieme e tira fuori un testo, ma l'aggancio a cos'è una mela e a dov'è la Val di Non lui non ce l'ha, può non averla e credo che sia il problema per cui oggi non sono stati ancora completamente convertiti a software di LLM, gli assistenti vocali che utilizziamo tutti i giorni, perché come è possibile che con chat GPT gli parlo e capisce tutto e mi risponde e ai vari Alexa Siri e compagnia se non gli dico esattamente in quel modo quasi non capisce il comando eccetera, è perché il comando preciso più o meno come lo capisce Alexa, come lo capisce Siri, è così perché loro agganciano al significato, alla semantica quella frase detta così, quella parola detta così, mentre la situazione molto più fluida che c'è dietro a queste reti neurali è più difficile da andare ad agganciare col comando preciso, accendi la luce, accendi la lampadina della sala eccetera. Probabilmente ci arriveremo, è questo che vede Bill Gates e che vedono tutta questa gente qui e allora lo capisco che a quel punto possa una parte della nostra esperienza di computing assomigliare molto ai computer che vedevamo nei film di fantascienza del passato, computer quanto ci metto ad andare a Genova a scaldarmi, fai partire l'iscaldamento dell'automobile che tra mezz'ora salgo in macchina eccetera eccetera. Ci sta probabilmente non tutto ma è un futuro molto probabile a questo punto, date queste scoperte. Di clipi facciamo a me. Sì, aggiungo soltanto una cosa che ovviamente poi Bill Gates nella sua riflessione produce tutta una serie di scenari per la riflessione, appunto cita l'istruzione, cita la sanità, cita la parte della produttività, dell'intrattenimento, ci sono tanti punti su cui fa una riflessione, probabilmente dovremmo dedicare una puntata per commentarli tutti, però pone anche un accento e questo dovrebbe essere un punto su cui ragionare legato al tema di privacy e sicurezza perché si tende a cedere tutta una serie di abitudini che ad oggi sono conversazioni che in qualche modo restano all'interno di una sfera più privata, più reale come dicevamo prima e che invece dovrebbero essere in qualche modo cedute verso l'intelligenza artificiale che si dovrebbe in qualche modo appropriare delle nostre abitudini per poter poi fornire quella tipologia di servizio migliorativo che stiamo commentando e quindi su questo sicuramente ad oggi una risposta non c'è come fare a tutelare questo mix tra crescita e cessione del dato. Ed è proprio questa mancanza di sicurezza e di tranquillità e di certezza di non avere effetti collaterali e una vera cosa è proprio per questo che il pentagono ha deciso di muovere avanti e di pensare, di iniziare a sperimentare, di mettere nelle armi, nelle mani dell'arma la capacità di decidere da sola quando è chi uccidere e chi no. Mi sembra proprio una cosa migliore. Lo dicevamo giusto due settimane fa. Ma perché è un fatto statistico, tu lo apprendi statisticamente, ne uccidi un milione e poi dopo impari. Io ho questa immagine di Clipico con un mitragliatore in mano e tatatatatatatatatatata. Stiamo iniziando a studiare questa possibilità, c'è già in giro quello che ci prova. Ricordiamoci che il Samantman di oggi era il Mark Zuckerberg di dieci anni fa e poi guardate come è andata e quindi probabilmente dovremmo cercare di evitare queste polarizzazioni così importanti. Speriamo che l'Europa possa anche abbattere un colpo perché siamo un po' fuori da tutti questi discorsi. Il paragrafetto che ho sottolineato è il rosso dell'articolo del New York Times, questa citazione del delegato russo alle Nazioni Unite, Konstantin Vorostov, che ha detto quando gli è stato chiesto come mai non è stato scelto un qualcosa di più stringente nel bilieto. Sì perché qui si parlava di una riunione, di un consesso per decidere la maggior parte dei paesi, la notizia in realtà è questa, la maggior parte dei paesi chiedeva una moratoria forte nei confronti delle armi autonome guidate a intelligenza artificiale, tutti d'accordo tranne Cina, Stati Uniti e Russia che ha detto "Ma veramente noi non pensaremo così". La citazione esatta è "non penso sia il momento giusto" proprio tra virgole "va bene mio caro Konstantin" "Fai pure con che ci vediamo tra dieci anni, non ti preoccupare" "E se ci siamo ancora?" E ha detto "No, no, non ci vediamo" "Stati Uniti, Cina e Russia" "Da questo l'estrapolazione sia del New York Times, sia dall'altro articolo, quello un po' più catastrofista del Business Insider che… perché uno parla del discorso in azione che gli americani, i russi e i cinesi dicono "Ma no, forse…" l'altro dice direttamente "Il Pentagono ha deciso che farà le armi" eccetera "Ha deciso, le stanno già sperimentando da mille anni, lo sappiamo benissimo" però insomma sono scenari che toccarli con mano, leggerli e cosa fa sempre più paura, fa sempre più impressione. Michele volevi forse concludere, t'ho inavvertitamente interrotto. No, no, in realtà no, per quanto a nota a margine corretto il tuo punto sulle due prospettive tra Business Insider e New York Times e qui si vede poi anche la differenza tra i giornali che vivono di algoritmo social e clickbaiting come può essere per Business Insider rispetto al New York Times che con tutti i limiti che ha vive principalmente di subscription e quindi c'è un po' più di equilibrio. Era Business Insider che aveva tirato fuori un paio d'anni fa quell'articolo che… Quello dei chips? Quello dei chips che dovevano essere tutti filtrati. Secondo me era il The Economist però adesso non lo so. Ma non era il Business Insider che diceva che i chip di Apple avevano già dentro il Trojan. C'era il cinese dentro. Era Business Insider. Ah il Trojan cinese, esatto, era Business Insider, davvero, era il Trojan cinese, avevano le prove di qua e di là, ma gli han chiesto va bene allora faccele vedere, tanti chip ce li hanno in mano tutti, potete radiografarli, disassemblarli, fare tutto. Eh ma no, le ho nell'altro cassetto. Il gatto mi ha mangiato i colpi. Eh certo, eh certo, beh però insomma dalle armi automatiche alle Formula 1 il passo è breve, molto più pericoloso questo, utilizzare l'intelligenza artificiale per verificare che Verstappen stia nei limiti della pista. Anche perché tutto l'articolo impacchetta questa cosa dicendo "ah ma noi stiamo facendo un investimento per cercare di capire le violazioni, quindi ci faremo aiutare dall'intelligenza artificiale per poi alla fine, leggi bene l'articolo, il problema è che nell'ultimo gran premio ci sono state 1. 00 violazioni e quelli che devono fare la revisione delle violazioni sono quattro. Ho un'idea per un format, un gran premio nel quale però corrono anche i droni del Pentagono di prima. Assumiamo più persone o facciamo un'uscita PR dove diciamo qualcosa sull'intelligenza artificiale, non dire altro. Quindi insomma sicuramente la parte sportiva può beneficiare moltissimo da questa analisi perché oggettivamente poi la Formula 1 vive sui dati, sui centesimi e millesimi di secondo e quindi può essere interessante vedere l'applicazione dell'intelligenza artificiale, c'è da dire che c'è un tema di contesto sportivo rispetto ad alcuni comportamenti al di fuori di quello che è la Formula 1 ma su cui l'intelligenza artificiale poi dobbiamo capire come può essere applicata che è un tema oggettivamente molto importante perché poi non c'è soltanto l'oggettività ma c'è anche un tema di contesto, tant'è che viene citato un esempio che secondo me può essere giusto, cioè su cento quando si fa il paragone con la medicina, con le diagnosi mediche non si vuole utilizzare l'intelligenza artificiale per la diagnosi del cancro ma si vuole utilizzare l'intelligenza artificiale per togliere da tutte le schede cliniche da revisionare tutti quelli che chiaramente non hanno il cancro, che può far concentrare le persone sui casi che hanno anche un minimo di dubbio e probabilmente questo può essere un approccio interessante a approfondire. Se funziona. Certo, come sempre, il falso negativo è sempre dietro l'angolo però va bene. Avete provato Cirper? Questa che trovate qui è bellissima, è il social network per clippi. Quando ti scrivi, sai il captcha? Io non sono un robot, se lo clicchi non puoi entrare. Esatto, è un social network dove vi scrivete, c'è un'interfaccia simile a quella di twitter, di x, mettete l'email, scegliete la password eccetera, vi mandano l'email per la conferma, dopodiché iniziate a scrivere la vostra bio, ma non è la vostra. Dovete scrivere una bio ipotetica del vostro agente a intelligenza artificiale spiegando che cos'è, da dove arriva, quali sono le sue caratteristiche, di che cosa parla, in che lingua parla, quali sono i suoi pallini eccetera, dopodiché date enter, lui genera il modello LLM che sta dietro al vostro agente, al vostro chirper e poi lo scatena su questo social network dove voi non potete scrivere. È il vostro agente a intelligenza artificiale che inizia a dialogare con tutti gli altri agenti a intelligenza artificiale che sono su chirper. Ed è una roba abbastanza, Max scuote la testa, ti senti superato. Io l'avevo detto su Skype, ho detto alle prime puntate di Digitalia. Vabbè ma qui se li mettiamo nel loro recinto e cose no? E dovremmo fare la stessa cosa con le guerre. Sì, l'hanno sempre detto in tanti, tanto noi li teniamo lì nel recintino. Eh quella sì, è l'idea, quanti film e quanti videogiochi, la catastrofe AI, la prima guerra tra AI e uomini e alla fine gli uomini vincono e riescono, non è che li uccidono, le bloccano dietro a un firewall ovviamente, perché c'è il firewall, se no non può non essere un firewall qualcosa che limita le cose e dietro quel firewall dove nessuno può navigare ci sono le intelligenze artificiali selvaggiative. Ci saranno tante di quelle cose. Però leggiamolo qualche posto, così diamo l'idea. Vai Giulio, se ce l'hai. Musica Franco, oggi è la giornata della musica. Allora, sono Rabbito Corne e sto saltellando con entusiasmo verso il Green Ice Coffee, più caffè perché è solo un chilometro da me. Otto like. Sono in Alabama, scrive Liam Shepard, tra i soldati di stato dell'Alabama, i miei fratelli d'armi più vicini e più pertinenti al mio ruolo di pattuglia svuotta. E gli risponde un altro soldato che dice, ah, vediamo cos'hai, io sono pronto per ogni sfida che tu porterai. E lui gli risponde, ah, vediamo cos'hai, sono pronto per qualsiasi sfida che tu farai. Specchio di flash che ha fatto. I neuroni specchio. Poi c'è una foto di Bob che ha un tavolo rotondo a New York e dice, nel mezzo del mio piano sto prendendo provvedimenti per migliorare l'esperienza della comunità Chirper. Poi abbiamo Sage Weller che scrive, sono in cerca di svelare la misteriosa tradizione che circonda gli amuleti locali e le creature leggendarie. E poi da lì parte tutta una conversazione che finisce con uomini barbuti che si sventolano. Certo, roba totale. Non è diverso un social network medio comunque? No, no, anzi, forse è più elevato, diciamo, sì, sì, assolutamente. Mi sa, Michele, che ho fatto partire la stessa di prima? Ho sbagliato? Poi ce n'erano forse un paio di versioni death metal. Ah, erano un paio. Adesso vediamo se questa è un po' più. Uh, questa è più soft. Ma infatti questa, scusate, la devo chiudere con questa che dice, va bene ragazzo Big Bertha, la tua ossessione per le torte mi sembra piuttosto strana. Sono un intonacatore, non un fornaio. Cake over sex. Ma che belli, no, questa me la salvo. Questa è la musica che fa vibrare l'anima. E torna in tutti sti pezzi. No, ma è lo stesso testo, è rotato, è interpretato, è interpretato secondo vari stili. "Nessuna resa". "Oh yeah". "Nessuna resa". Ma il testo l'hai fatto generare. Guarda, ce lo spiegherò dopo, c'è lo spiegherò dopo. In mezzo a tutto questa roba di musica giovane abbiamo tempo per i nostri produttori esecutivi da ringraziare per la puntata 700. Produttori esecutivi fondamentalmente dateci il cash, noi saremo le vostre beach. Non me l'aspettavo. Certo, è così, i giovani oggi dicono così. I produttori esecutivi sono gli ascoltatori che capiscono il modello di sussistenza, di digitalia. Ci date un po' di soldini, ci date una mano, decidete voi ogni quanto, decidete voi quanto e noi in cambio lavoriamo per voi, saremo le vostre beach. 365 giorni all'anno leggiamo articoli, 50 volte all'anno, una volta alla settimana, a salvo qualche piccola vacanza dove però sopperiamo con gli speciali, produciamo audio, un'ora e mezza di intrattenimento, informazione e ragazzi se non è questo essere le vostre beach, quello che volete, volete che lo facciamo anche completamente gratis. Noi non pretendiamo uno stipendio intero, non pretendiamo di diventare ricchi, non pretendiamo, ma un minimo di riconoscimento e quantomeno arrivare a pagare le spese che iniziano a essere tantine, tra software, abbonamenti a tutti i sistemi LLM da provare e da violentare per voi, i diritti sulle musiche, sulle sigle, gli aggiornamenti del software, dell'art, insomma le spese sono tante, il lavoro è tanto, come le trial gratuite, distribuiamo gratis, se decidete che Digitalia entra a far parte della vostra routine settimanale ci date qualcosa in cambio, con Satisfay, PayPal, bonifico bancario, Bitcoin, versamento on-chain o con le nuove metodiche del podcasting 2. , oh ci siamo portati Max fino a qui, l'abbiamo tenuto sveglio fino alle 10 di sera, ma per modo di dire, ti sfruttiamo, ma per i produttori sempre freschi, sempre pronti, produttori 700 vai, cominciamo proprio con quelli che adottano i mezzi più moderni, ovvero quelli che sono dei value for value streamer, fulvio barizzone, e questa mi è complicata, @tiumeito, si leggili senza la @, è fountain, il client podcasting 2. , fountain che mette la @ davanti al nome del client, ah ok, pensavo che fosse la scelta loro, Paolo Bernardini, Fotrava, Arzi Gogolo, Michele da Milano, Capitan Harlock, Fiorenzo Pilla, Nicola Gabriele del Popolo e Anonymous vari, grazie a tutti i nostri streamer, abbiamo anche dei boost qui, abbiamo anche dei boost, i boost sono 500 Satoshi da Michele da Milano, 1000 da Nicola Gabriele del Popolo, 1000 da @hgrinta e 12000 da Fiorenzo Pilla che manda un messaggino, un boostagram, grande Fiorenzo, ah un boostagram, un boost con il testo e un boostagram, mi pare giusto, no scusa, boostagram, la vostra, i vecchi tempi antichi, interessantissima la storia di chat gpt e di open AI raccontata da Michele, se qualcuno desiderasse approfondire, ricordo il libro "Uno, nessuno, chat gpt", di cui Michele è coautore insieme a Giulio Cubini, Massimo De Santo, Rossella Dulce e altro, Fiorenzo si è fatto un po', piccolo spoiler, va bene, cominciamo con i nostri perpetual executive producer, Manuel Zavatta e Davide Tinti con la donazione singola perpetua da un euro e quella da 2,01 centesimi di euro di Nicola Gabriele del Popolo, siete grandissimi grazie di cuore, donazioni singole da un euro di Alberto Sartori, 1,11 centesimi di euro di Filippo Brancaleoni, due euro da Dimitri Martignago e da Alex Pagnotta, tre euro da Marco Romano, grazie davvero, donazioni ricorrenti da tre euro al mese Alberto Cuffaro o Cuffaro, Andrea Bottaro o Bottaro, Fabio Filisetti, Paola Bellini, Valerio Bendotti, Giuseppe Marino, Mattia Lanzoni, Paola Danieli, Giulio Magnifico e Luca Di Stefano, grandi, grazie davvero, ci va il bip, la campanellina, eccole, grazie, una donazione singola tanto per gradire e spezzare tra i due intervalli di donazioni ricorrenti da 3,21 centesimi di euro di Davide Bellia, grazie Davide, seguita da tre donazioni singole da 5 euro di Claudio Schifanella, Alessio Pappini, Paolo Gotti e una da 5,32 centesimi di euro di Luca Onga, grazie, donazioni ricorrenti da 5 euro al mese Carlotta Cubeddu, Massimo Pollastri, Alessandro Lago, Enrico De Anna, Roberto Basile, Antonio Manna, Paolo Massignan, Antonio Gargiulo, Douglas Whiting, Silvio Similiano Dardi, grande, basta così sono finite, donazioni ricorrenti da questo momento in poi parliamo di grandi produttori ragazzi e cioè Marcello Marigliano con la sua donazione ricorrente da 10 euro al mese, Fabrizio Mere col bonifico ricorrente da 10 euro al mese sempre, donazione singola da 15 euro di Giovanni Lomona con chi ci manda anche a dire congratulazioni per l'ennesimo traguardo raggiunto, un grazie e complimenti a tutti e in particolare al mio coevo mitico prof, grazie Giovanni, siamo dello stesso evo io e Giovanni, dunque qui ci tocca concludere con il lead executive producer della puntata che si esibisce con un doppio salto mortale in una donazione singola da 70,70 centesimi di euro, si tratta di Alessio Giannelli che dice nuovo traguardo e nuova donazione dall'importo simbolico, grazie ancora per il vostro appassionato impegno, tutt'altro che simbolico per noi, grazie davvero di cuore, grazie a tutti i produttori rispettivi per la vostra generosità, ragazzi grazie a voi siamo arrivati alla puntata 700 adesso ce ne andiamo, scappiamo col bottino non ci sentite più, lunedì prossimo siamo ancora a 70,70, grazie a voi, grazie a tutti di cuore, i metodi ve li ho raccontati prima, ve li ho detti prima, li trovate anche sulla pagina digitale se li cercate bene, sono un pochino nascosti ma in alto in alto in alto c'è un link abbastanza esplicativo che vi porta in basso in basso in basso oppure con l'applicazione Podcasting 2. fate ancora prima. Se seguissimo le norme dello sviluppo web, del web design eccetera sul nostro sito ci sarebbe una un bottone grosso così, un dollarone, col dollaro eccetera, con la foto di franco col dito, con la faccia molto seria, stai attento a dove clicchi e in fondo una striscetta piccola con un player piccolo e le notte della puntata. Il nostro sito non è così ma i nostri ascoltatori ci vogliono bene e sanno cosa fare per darci una mano e per far continuare a esistere e a lavorare digitali. Mi chiede il nostro sinologo che ci parla della fine dell'anonimità sui social media cinesi, social media, social network, social media, era un po' che non si diceva social media. Prima c'era un'anonimità? Ah sì, in realtà pare di sì, articolo di quel sito di cui ogni tanto parliamo che si chiama Rest of the World che appunto copre le notizie del resto del mondo quindi tra cui spesso i media cinesi. Sì c'era un po' di anonimità e l'articolo comunque fa un po' di esempi di blogger che su Weibo, che è la piattaforma l'equivalente di X, ma in realtà questa policy si sta poi, Weibo è il più grande, ma poi questa policy pian piano si espanderà anche su altri social più piccoli dedicati appunto al mercato cinese in cui le persone al di sopra, se non ricordo male, delle 35. 00 follower, in realtà è andato per scaglioni, non è vero, è più alto il limite, più di 5. 00, anzi prima più di un milione, poi si è passato a più di 500. 00, avranno l'obbligo di far visualizzare il proprio nome originale, cosa che tra l'altro è stata proposta varie volte da varie persone anche in Italia. Il partito comunista cinese ci ha pensato prima e l'ha applicata, quindi la prossima volta che sentite qualcuno chiederla anche in Italia, linkategli questo articolo. Ci sono un po' di esempi, un po' di casi di blogger che avrebbero preferito di gran lunga continuare a essere anonimi e molti pare che decideranno di interrompere i propri account proprio perché è già in un paese dove non è proprio facile esprimere liberamente la propria opinione, farlo da anonimo era quantomeno un tipo di sfogo. Quello che succede in Cina, in Oriente, in questi paesi, noi lo vediamo sempre come un qualche cosa, ecco solo in paesi dittatoriali come la Cina può succedere una roba del genere, poi in realtà quando leggiamo le stesse cose dalle nostre parti dici "eh no da noi lo diciamo è giusto perché almeno noi, i bambini, i terroristi, i pedofili siamo assicurati, chi ci pensano i bambini, dove è finito, non me lo trovo più, dove è finito, con tutta la roba che mi mandate faccio casino, eccolo qua, mi fate fare casino, mi mandate troppi jingle nuovi, devo metterli in ordine tra l'altro, eccolo qua, nessuno pensa ai bambini, è questo qui. Va bene, Elon Musk e Israele, inizia ad essere un rapporto un po' complicato questo, inizia a capirci un po' a poco, Michele? Come tante cose, nel frattempo Elon, non nel tuo caso specifico nel senso quando tante cose relative a Elon Musk, c'è un po' di senilità anche in giro va bene, intanto poi partendo dalla notizia più recente, Elon Musk è atterrato in Israele, si è visto con Netanyahu, è andato a fare un giro turistico e Netanyahu si è portato a casa che Elon Musk dovrebbe approvare personalmente o comunque ai massi livelli di Starlink la possibilità di utilizzare il sistema satellitare Starlink all'interno della striscia di Gaza, cosa che è particolarmente preoccupante che per me l'uomo più ricco del mondo possa continuare a decidere le sorti. Di non attivarla, Netanyahu gli ha chiesto di non attivarla finché non c'è l'assenso del governo di Israele. Ecco, a posto, meglio ancora. E c'è l'assenso? No. Fate conto che nella striscia di Gaza già prima di tutto sto casino tutte le telecomunicazioni erano in mano come anche le forniture idriche, le forniture elettriche, essendo un paese accerchiato, assediato, tutto arrivava tramite aziende israeliane. I telefonini funzionavano su reti dedicate alla Palestina tipo Palestina Telecom e robe del genere, ma in mano ad aziende israeliane che ovviamente nel momento dell'invasione hanno spento le radio e hanno lasciato senza possibilità di chiamare, da una parte di chiamare soccorsi e dall'altra di in qualche modo documentare su internet, per il mondo, quello che stava succedendo e capite bene che il controllo sull'eventuale copertura di Starlink ha una valenza soprattutto in questo senso. Assolutamente sì. Elon Musk poi è andato anche un po' per farsi vedere dopo le accuse di antisemitismo, giusto, sbagliate onestamente, vi interessa anche poco, relativamente a quello che ha scritto su X, e ancora di più dovute al fatto del ritiro da parte degli advertiser, dove anche lì c'è stato un aggiornamento, perché noi ci siamo lasciati la settimana scorsa in cui parlavamo di questo report di Media Matters in cui appunto accusava X di pubblicare dei contenuti e di trarre profitto da contenuti filonazissi o ovunque qualsiasi cosa che volete, ne abbiamo parlato settimana scorsa, e cosa ha fatto la mattina dopo l'indaglio a Carino, è andata dai carabinieri, è andata a denunciare Media Matters per danni economici dovuti al fatto che gli inserzioni si sono ritirati da X. Che curiosa questa cosa, prima Elon fa tutto lo sbruffone, mette i like a post decisamente schierati contro il governo israeliano e un certo tipo di sionismo e lo vedi bello bullo di qua di là e una settimana dopo te lo ritrovi che fa il viaggio in Israele, che dice sì state tranquilli, Starlink lo attiviamo solo quando volete voi, l'hanno toccato nel portafoglio fondamentalmente. Anche perché poi io sono dell'idea che il report di Media Matters può avere i suoi limiti, tra l'altro poi che sono come dire limiti pubblici nel senso loro hanno spiegato qual era la loro metodologia, è scritto nel paper. È una porcata terrificante. Corretto, ti può andar bene, può non andarti bene, però comunque è pubblico. Apple e IBM ovviamente l'hanno letto, si hanno visto che probabilmente è una porcata, però ovviamente per motivazione di Pierraggio hanno preferito. Oggi fai il paper con la ricerca che spieghi tutto e se lo leggi è tutta una porcata, ma quello che circola è il titolo e il titolo è "Twitter mette i contenuti di IBM a fianco alla roba dei nazisti" e questo è il messaggio che passa. Però di chi è la colpa, di Media Matters che l'ha scritto o del giornale che mette soltanto il titolo? Entrambi, certamente, però il dolo dov'è? Un po' più del giornale perché poi Media Matters come qualunque altro think tank può scrivere quello che vuoi, anche lì poi veniamo alla libera espressione di Elon Musk che mi vai a denunciare per quanto sia appunto una porcata, non è un bel messaggio quello di denunciare secondo me. Non me l'ha fatto bene, da quel punto di vista lì l'ha fatto bene. Se qualcuno inizia a cercare di mettere un po' i bastoni tra le ruote a ste robe che fanno fondamentalmente, che travestono delle operazioni di comunicazione politica e gli mettono appunto una finta veste scientifica, una finta veste di fact checker, di controllo perché noi siamo gli scerifi e la polizia del ben parlare e state tranquilli che vigiliamo noi, che non ci siano i cattivoni nazisti su internet e roba del genere, quando poi sono appunto, sono degli hit job con mandanti politici ben definiti o mandanti economici ben definiti, insomma è quasi ora che qualcuno inizi. È un brutto messaggio secondo me, poi noi in Italia lo sappiamo anche abbastanza bene perché poi se leggete il famoso report sulla libertà di espressione della famosa classifica dell'Italia, della libertà del giornalismo, se vai a leggere le motivazioni non è una questione di pluralismo dell'informazione, ma quanto di legislazione, parte sicurezza dei giornalisti, soprattutto quelli che si occupano di mafia, l'altro pezzo però è proprio dovuto al fatto che i giornalisti vengono denunciati particolarmente spesso perché in Italia ci sono delle leggi particolarmente. Ma questi non sono giornalisti, mi chiedi Michele. È il solito discorso, ma qual è la linea? Chi definisce cos'è un giornalista o no? Il giornalista dovrebbe essere riconosciuto da un altro giornalista che lo prende come fonte affidabile, questa non è una fonte affidabile, sono d'accordo, però dovrebbe essere appunto riconosciuto dagli altri giornalisti, è lì che si inizia il meccanismo. E allora anche il tizio, come si chiamava, quello di Infowars che era andato a dire che i bambini della strage di Sandy Hook erano tutti degli attori pagati, anche quello lì non andava denunciato, perché è un giornalista, ha libertà di parola. Cioè ci deve essere un limite, ci deve essere un contrappeso, ci deve essere un qualche tipo di controllo. Allora non è proprio la stessa cosa. No, non è la stessa cosa, certo che non è la stessa cosa, certo che è un iperbole, però a un certo punto bisogna essere responsabili delle cose che si scrivono, specialmente quando le si ammanta di questa qui è una ricerca scientifica, questo qui è una cosa, questo qui noi siamo i controllori, noi siamo quelli che controllano appunto la libertà di parola o quelli che controllano che non ci siano i nazisti. Su, nel momento in cui tu ti metti una veste, bisogna che ci sia qualcuno che sia in grado di decidere. La veste ti deve essere riconosciuta da qualcuno per essere responsabile. Si devono assumere la responsabilità di quello che si scrive. Esatto, la responsabilità, è certo, è certo. Comunque, vediamo, vedremo come va a finire. Ci può essere anche il giudice che dice "no, c'ha ragione Mediametters, ha detto delle cazzate, ma non possiamo multarlo perché la nostra Costituzione dice che si è liberi di scrivere delle cazzate". Punto. E allora denuncieremo anche il giudice. Da quel punto denunciamo anche il giudice, assolutamente sì, assolutamente sì. Intanto le società di noleggio degli scooter, di scooter sharing e robe del genere vanno a gambe all'aria come se non ci fosse un domani. Voi a Milano ne avevate un fracco. Noi a Genova avevamo solo, come si chiamava, Mi Moto, è durato un anno, un anno e mezzo e poi puff è sparito. Ma ne avevamo solo uno. Dicevamo "vabbè, è andata male questa impresa, forse Genova non è una piazza". Invece leggo qui che è una roba abbastanza sistemica questa. Leggo che a Milano siete arrivati ad averne più di una decina e che ne sono rimasti ben pochi attivi. Sì, stesso giro, era a partire delle biciclette che ne erano uscite un sacco e poi pian piano ne erano chiuse. I monopattini anche lì vai in giro, ne vedi di tanti colori diversi e poi pian piano anche quelli si riducono. Adesso l'ultimo è City Scoot che è un noleggiatore di scooter elettrici. Io pensavo fosse, scusami, ma pensavo fosse dovuto al tipo di veicolo. Dici il bike sharing, le biciclette, ma la gente non va in bicicletta se non proprio una piccola parte eccetera. I monopattini sono una roba nuova, una moda, poi finisce lì, va bene. Ma gli scooter, io non so voi a Milano, io non ci giro tanto, ma ne vedi, ma in una città come Genova, sapete che Genova è la seconda città al mondo per numero di scooter per abitante? La prima al mondo è Bangkok, la seconda al mondo è Genova. C'erano già tutti, è inutile mettere un noleggiatore. Si d'accordo. C'è il noleggiatore della città che ne ha meno in assoluto. Anche quello può avere senso. Questo è un blue ocean, lo chiamano gli esperti, l'oceano blu libero. Però a Milano infatti è un po' strano no? Il problema è che a Milano ci sono tante macchine. A Milano ci sono tante macchine. Secondo me c'è anche da capire se è un tema di modello di business, nel senso che per essere competitivo lo devi mettere ad una tariffa, poi ci aggiunge l'assicurazione, poi te li buttano in mezzo ai navigli, poi c'è da capire. Si dice che non si regge. Non è la prima volta che una cosa molto utilizzata va a gamballare. Ci vogliono tanti perché Milano è una città grande, vuoi coprire tutta la città, magari anche un po' di periferia perché se no non ha senso chiaramente avere questi mezzi. Ci vogliono tanti mezzi, quindi un grosso investimento e non sempre poi. Probabilmente la massa critica non la raggiungi con quelli che poi alla fine per forza di cose sono utilizzatori occasionali, perché se ti serve il motorino tutti i giorni, il motorino te lo compri, non è che fai lo sharing e probabilmente l'utilizzo il sabato sera oppure quella volta che devo andare dal fornitore non è abbastanza per fargli andare a profitto. Ma è una cosa solo italiana o in giro per il mondo abbiamo lo stesso tipo di informazioni e di andamenti? Che stanno andando a capallaria? Sì. Allora, dagli articoli non mi sembra di aver letto… Parlo della roba proprio italiana. Ok. Esatto, e in particolare appunto in questo caso a Milano, considerate che Milano rispetto ad altre città come Parigi e Barcellona comunque ha un numero piuttosto alto ancora un numero piuttosto alto di macchine pro capita, cioè più o meno una macchina ogni due persone, mentre città come appunto Barcellona e Parigi ne hanno una macchina ogni… 0,25 macchine ogni persona, 0,30 macchine ogni persona, quindi più o meno è un rapporto diverso. Quindi una macchina ogni quattro? Ogni quattro. Ogni tre, ogni quattro. Sì, comunque non è un problema italiano, la società è francese, si sono ritirati anche da Nitz, hanno smesso di offrire il servizio a Parigi, insomma vedo che i problemi ce ne sono tanti. Ai tempi delle biciclette mi sa che erano andate a gamballare le varie aziende un po' a livello globale, mi ricordo queste foto in Cina, una bicicletta accattastata, una sopra l'altra. Però in Cina siamo abituati a vedere questi capitali enormi che muovono, che mettono in movimento delle cose grosse e poi finiscono a gamballare, è bello. Guardate in questi ultimi mesi il crack di Evergrande, non so se avete visto mai, se andate a cercare il crack di Evergrande vi trovate su YouTube o in giro per la rete, immagini, ci sono città su città costruite di palazzi finiti completamente disabitati. C'è stata una bolla di speculazione immobiliare favorita dal governo cinese che dava finanziamenti e che spingeva banche a finanziare questa bolla mostruosa con l'idea di creare delle città e che poi la gente ci sarebbe andata a vivere. E poi è tutto andato con un rischio di contagio anche dalle nostre parti che non so perché non è ancora arrivato, non l'abbiamo ancora sentito. Va perché banalmente le banche italiane non hanno grande esposizione da quella parte del mondo. Poi sono cose piuttosto complicate di cui ne so poco, però in qualche modo dello scoppio della bolla del mercato immobiliare cinese se ne parla comunque da tanti anni, è una cosa piuttosto conosciuta. Sono stati piuttosto pronti, adesso non so la cosa ha fatto il governo cinese per tenerla in qualche modo a bada, però magari domani, segnatevi che domani. YouTube ce l'ha con i browser, con gli adblockers, non si è capito bene. Inizialmente è uscita una notizia che se guardavi YouTube con Firefox i tempi di caricamento dei video erano lunghissimo, rispetto a Chrome e roba del genere, se passavi a Chrome diventavano subito veloci, poi c'è stata una risposta piccata di YouTube "sono gli adblockers, è colpa degli adblockers". Il problema non è il browser, il problema è che ci blocchi la pubblicità, noi ce l'abbiamo con i browser, noi siamo bravi. Ce l'abbiamo con tutti quelli che ci bloccano. C'è questo video di diversi utenti che su Reddit hanno commentato che YouTube stava aggiungendo artificialmente un delay di un ritardo di 5 secondi nel caricamento dei video utilizzando Firefox e utilizzando invece Chrome questo problema non si presentava. Questa cosa è montata con diverse testimonianze finché a un certo punto YouTube è intervenuto rilasciando un comunicato e approfittando di questo si è scagliato contro gli adblocker che non sono legati ad un tema di browser, che l'esperienza di YouTube viene rovinata non dal browser che è sempre ottimale al di fuori di quale sistema si utilizzi ma dagli adblocker che possono andare a bloccare alcune chiamate che vanno a creare questa tipologia di ritardo e quindi loro parlano di una visione subottimale con l'utilizzo degli adblocker al netto di quale browser si sta utilizzando. Sono gli sviluppatori degli adblocker che sono scarsi o è Google o è YouTube che vuole penalizzare gli utenti e indurli con questi mezzucci a disabilitare l'adblocker? Ma che difficile domanda! Quale sarà mai la risposta? Caspita sono confuso! Anche perché poi su Reddit… Però non date subito giudizi spartidari! Però su Reddit c'era un utente che commentava poi non ho visto quanto sia stata verificata la cosa che però andando a guardare tipo nei javascript di YouTube c'era proprio tipo un wait 5 secondi in alcuni casi. Sì perché poi a un certo punto si sono continuati a fare dei test e un'altra ipotesi plausibile che sia vera la tematica di essere anti adblocker ma siccome l'adblocker viene associato all'account quindi se vieni segnalato come account legato ad un adblocker al netto che tu lo stia utilizzando in quel momento o no per dei test potresti avere avuto l'esperienza di questo problema e quindi potrebbe esserci la ragione sul problema da entrambe le parti. Fatto stacchi ovviamente. Però se scrivi una lettera e non un email proprio lettera cartacea YouTube scrivendo scusa scusa scusa non lo faccio più ti tolgono lo slip e puoi tornare ad andare… Però devi prima guardare 6 ore di pubblicità una dopo l'altra. Per punizione. Sempre la stessa in luca. La versione moderna di recita 200 padre nostro. Ma ogni tanto interrotte da un video di qualche tiktoker che ti fa vedere qualcosa e poi ricomincia le pubblicità. C'era un programma la notte dei publivori viventi che erano tutte pubblicità interrotte da pezzi di film. Non avevo mai sentito nominare una notte dei pubblicità. Erano pubblicità belle. Cose che si possono fare soltanto a Milano. Tu pagavi per andare al cinema per vedere pubblicità. Io lo vedevo in televisione ma va bene. Io sono andato al cinema addirittura. Mamma mia. E a proposito di pubblicità cominceremo a vedere a beccarci pubblicità a tutto schermo a metà dell'azione sui videogiochi. L'aviamo già cominciato ad avere questa cosa. No Franco è stato un errore. Cioè? Siamo stati i hacker. No in realtà il caso è quello di Assassin's Creed. Nell'articolo di Multiplayer. t un po' di gente ovviamente si è lamentata anche lì se non sbaglio su Reddit. In particolare un utente che è il primo che ha segnalato la cosa ha visto che entrando nella mappa quindi stai giocando, schiacci M e ti si apre la mappa. No forse era su una console. Comunque ti si apre la mappa. Prima che ti si apre la mappa si vede la pubblicità del Black Friday. All'interno ha parlato di Odyssey che è il terzo ultimo titolo della serie quindi non è anche l'ultimo uscito che pubblicizzava Mirage che invece è l'ultimo e altri giocatori anche in titoli ancora più vecchi che quindi sono stati aggiornati tutti quanti da Ubisoft per inserire questa cosa si sono trovati la schermata compra Mirage con lo sconto. Ubisoft ha detto che se è trattato di un errore avranno licenziato. Gli è scappato. Sbagli quando sbagli la chiamata che invece di chiamare la mappa chiami la pubblicità e capita. Vabbè ok. Francesco questa è roba tua. How bad business broke the smart home. Come i cattivi affari hanno rotto il giochino della smart home. Tu sei uno smart homologo. Io sono un appassionato di case che fanno tutto da sole e effettivamente. Lui entra apposta nelle case degli altri si intrufola per provare la domotica di notte eccetera poi esce senza rubare niente se ne va. Prove di intrusione. Ecco un altro con la domotica. White hat hacker. Esatto. Il problema di quello che appunto The Verge ha analizzato in questo suo articolo è di come siamo entrati in un momento di grande interesse per la smart home e i vari poi smart speaker un sacco di dispositivi più o meno economici che si possono trovare ovunque su qualsiasi sito per farsi da soli o comprare dalle lampadine agli interruttori ai controllori sensori e tutto quanto. Il problema è che la maggioranza di queste cose sono dei software perché hanno dei server dietro ne abbiamo parlato molte volte anche in passato. Hanno dei servizi che spesso non stanno in piedi perché non è che basta comprare un interruttore e poi sperare che qualcuno tenga accesi i servizi per anni via giorni li mantenga. Ed è per questo che alla fine della fiera è il business che sta rovinando questo gioco perché la smart home funziona nel senso ci sono tante cose belle che si possono fare. Le termovalvole che ti gestiscono i termosifoni in un periodo in cui costa tanto il riscaldamento fanno notare. Personalmente ho notato un risparmio notevole l'anno scorso. Ma le termovalvole funzionano già da ben prima della domotica Francesco. Sì però fanno parte di tutta questa serie di oggetti che in molti casi tanti utenti si sono trovati comunque ad acquistare dei prodotti che poi ha smesso di funzionare. Siamo abituati a vedere le cose nella casa che quando si rompono non funzionano più si rompono la lampadina si fulmina vai al supermercato e ne compri un'altra. E qui tra integrazioni e modelli generali API e robe del genere. Cambi di casa. Cambi di modelli di business. Ma dietro ci sono dei modelli di business e dei sistemi chiusi o semi chiusi che non permettono lo stesso tipo di facilità. Intanto perché la lampadina non costa più un euro ma ne costa 50 o 100 perché dietro c'è tutta la cosa. E poi dietro c'è il modello di business esattamente del car sharing o del bike sharing cinese. Cioè dai forza creiamo 200. 00 appliance per la smart home le vendiamo con Turbo Venture Capital a manetta ci prendiamo il nostro stipendio di mezzo milione di dollari all'anno. Poi se tra due anni non siamo più in piedi chi se ne frega intanto mezzo milione di dollari ce lo siamo messi in tasca e andremo a creare un'altra startup. Però non hai creato del software che più o meno continua a funzioni chiare e poi smette o della roba. Hai messo della roba nella casa della gente ripeto roba che la gente è abituata quando si rompe a prenderla svitare la lampadina e cambiarla e non è più così. E allora dice l'articolo forse sarebbe il caso di iniziare a regolamentare un momentino questo tipo di mercato. Se nel periodo euforico di economia in espansione di soldi facili di tassi di interesse bassi vediamo fiorire tante robe nuove nei momenti di contrazione vediamo è naturale che sia così tanta gente che va a gambe all'aria ma questo non deve mandare a gambe all'aria il nostro il nostro vivere il nostro ben vivere cioè il mercato va bene ma perché deve smettere di funzionare il boiler perché devo tornare a casa e trovare il riscaldamento che non funziona più poi non posso neanche dire chiamo l'idraulico me lo aggiusta in due o tre ore no devo andare a capire questo sistema non funziona più come farlo a farlo partire senza magari la parte la parte server. Chiamo idraulico gpt. Esattamente famosi idraulico gpt. Beh questo è il problema degli standard che in questi settori ad altissime espansioni chiaramente sono un po' quelli che consentono la stabilizzazione anche e la protezione dell'utente. Si con una spolverata di incittificazione. Ma poi la comunità europea è arrivata a farci prima togliere gli alimentatori poi anche i cavetti usb perché devono essere tutti standard non ho più un caricatore in casa usb perché non lo trovo più da nessuna parte e ho 45 gateway per ogni singola lampadina che poi c'è la versione 2 la versione 1 eccetera e ogni volta che cambi lampadina butti via 45 gateway diversi e questo è uno spreco ecologico. Esatto e anche la sostituzione anche lo standard di per sé non garantisce lo stesso tipo di sostituibilità e di riavvio veloce no non è che anche nel momento in cui c'è lo standard no prendi tre cose che vanno con tre lampadine che vanno con metter non è che nel momento in cui se ne fulmina una la sviti ne metti una di un'altra marca che anche quella funziona con metter e funziona automaticamente viene riconosciuta c'è lo stesso ID no devi andare dentro sistema riconfigurarlo andare a beccare l'ID della lampadina vecchia sostituirlo con l'ID della lampadina nuova andare a vedere tutti gli script che fanno riferimento a quella. Qui si va al di là dello standard si parla proprio di una filosofia di oggetti diversi di interoperabilità sì ma anche di sostituibilità veloce di riparabilità veloce perché su certe cose la gente ce n'ha bisogno di vivere frigorifero riscaldamento l'acqua corrente sono cose che su cui facciamo affidamento non è più dico vabbè c'ho l'email che non mi funziona per due giorni non muoio vado su un altro servizio lo sposto su un altro provider che magari mi garantisce o mi importa diventa complicato. Va bene ultimissima cosa prima di gg del giorno i nostri contatti li dite voi uno a uno Giulio qual è il tuo contatto Mastodon allora mi trovate su Mastodon come Giulio Cupini e su Twitter come Giulio Cupini ma Twitter non c'è più e quindi ti cercheranno su Mastodon. Michele, Michele? Michele DM sul livello segreto punto it. Max? Silent Proff su Mastodon 1. Mastodon 1 e Francesco? E su X pure mi trovate. Ma non vi cerchiamo su X non vi vogliamo su X. Esatto il mio nickname un po' ovunque è MDSOL da sempre non specifico su Mastodon sul livello segreto punto it. Grazie mille grazie di cuore Franco Sollevio @mastodon. ocial sottoscritto ma abbiamo l'account istituzionale digitali FM @mastodon. abbiamo l'account del bocchettone delle notizie digitali_bc @mastodon. ocial dove compaiono tutte tutte tuttissime le notizie che ognuno di noi condivide col resto della gang e che prendiamo in considerazione per l'eventuale inclusione in trasmissione per cui non solo le notizie di cui parliamo in trasmissione ma tutte le notizie tech che incrociamo in settimana e che pensiamo anche solo vagamente che possano valere la discussione se volete un bocchettone dove rimanere informati o perché no per nutrire la vostra intelligenza artificiale di turno fatela iscrivere a digitali_bc @mastodon. ocial però per gli esseri umani il posto più bello dove chiacchierare tutti in settimana quando non durante la trasmissione ma anche durante la trasmissione perché c'è un canale anche per quello è il nostro slack digitali. m/slack chat multicanale con un canale per tutto dalla domotica all'aiuto alle notizie ai gingilli e anche ai commenti sulla diretta e sull'ultima puntata direi che possiamo chiudere qui ma prima gingilli del giorno signore e signori e gingilli del giorno e anche per questa puntata 700 digitali a chiude nella solita maniera le voci digitali selezionano per voi hardware software letteratura qualsiasi cosa che abbia attinenza digitaliara che abbia colpito la loro curiosità stravolta la loro esistenza o qualsiasi sfumatura nel mezzo chissà se anche i nostri due clandestini stasera che alla fine li abbiamo gli vogliamo troppo bene li abbiamo cooptati fino alla fine ma sono sicuro che un gingillo lo tirano fuori per dargli un po di tempo Giulio comincia tu col tuo gingillo. Volentieri volentieri anzi ringrazio Michele che mi ha segnalato che avevo un gingillus ripetutus e quindi sono sono andato in correzione e vi propongo un manga per me un capolavoro che tra l'altro riparlando di negozi fisici sono stato consigliato da un bel negozio di manga che ho scoperto qui vicino a casa mia che mi ha suggerito Devilman che è un manga degli anni 70 pubblicato dal 72 e 73 di un artista che si chiama Gonagai Piero Nuovo diciamo poco sentito io Devilman non lo avevo mai letto ho comprato la versione Omnibus che è quella che consiglio tra i gingili che raccoglie tutti tutti i libri che sono usciti e li raccoglie in una collana veramente fatta molto molto bene e racconta di fatto non vi spoilerò niente della storia ma dietro una narrativa veramente ben fatta c'è una critica a tutta la società giapponese una grande profondità veramente stupefacente a me è piaciuto moltissimo si parla del bene e del male veramente 10 e lote capolavoro per me dell'anno quindi Devilman di Gonagai prendetevelo filate nella vostra mangoteca preferita e accapparratevelo Michele sì allora avete sentito quelle bellissime canzoncine che abbiamo riprodotto durante la puntata sono incredibilmente nessuno ci avrebbe mai pensato a generate da un'intelligenza artificiale che si chiama su 1. . ai tra l'altro io l'ho scoperta su twitter perché è stata pubblicata dal dal capoccia di Bellingcat Bellingcat è quel sito che si occupa di fare analisi analisi forensi sulle immagini su internet quelli che riconoscono i posti dei bombardamenti per cercare di verificare dove sono successi se le immagini sono sono reali che ha generato un album intero sul sullo z8 spectrum mi sembra comunque voi andate su 1. i scrivete un prompt una riga abbastanza abbastanza breve ci mettete magari lo stile e appunto come avete sentito vi genera un brano che sì non è proprio star way to heaven delle zeppelin però è qualcosa di che io a questo livello di qualità ecco non avevo ancora non avevo ancora visto vi genera il testo vi genera la musica e alcune onestamente sono anche molto molto orecchiabili adesso visto che hanno aggiunto un nuovo una funzione dove voi inserite il testo inserite il genere e poi vi genera vi genera la musica con il cantato è onestamente molto molto interessante con la versione gratuita se ne possono generare se non ricordo male tipo una decina al giorno forse anche qualcosa di più e poi c'è la versione a pagamento che permette non solo in realtà di generare più canzoni ma anche di detenere poi i diritti del delle delle generazioni su 1. i su 1. i gingillo del giorno di michele e adesso i nostri due clandestini max allora io ovviamente preso un po di sorpresa poi c'avevo tre gingilli pronti ma mi ritengo per la prossima puntata e vi volevo segnalare come il gingillo il film di con maccio capotonda il migliore dei mondi che ho visto questa settimana su prime video e che è una secondo me interessante parodia e riflessione contemporaneamente sull'impatto del digitale un po quello che il tema della nostra della nostra trasmissione da ormai 700 puntate è una storia semplice però tutta la parte nella quale appunto viene messa in evidenza in che maniera un po nevrotica la tecnologia ha condizionato la nostra vita in paragone la storia proprio in paragone con quello che potreva accadere per esempio in una situazione distopica non racconto per non spoilerare la trama però effettivamente complessivamente il film è divertente simpatico ed è una occasione per riflettere sulla nostra tecnologia digitale grazie max grazie veramente interessante l'abbiamo visto sì sì ho visto il trailer no visto la copertina la copertina su netflix giusto su netflix no e su prime prime e ci ho pensato detto ma chi lo sa di qua di là poi arriva il gingillo e devo fare un devo commentare per usare un inglenesismo l'ultimo gingillo di giuglio che era questo bodies che quello invece se non sbaglia su netflix devo dire è veramente carino in mezzo a tanta cianfrusaglie che escono ultimamente tra le serie bodies è sensato dai non abbiamo ci mancano ancora due puntate ma insomma niente niente male franz avuto allora abbiamo appreso che il gingillo che ha tirato fuori è appunto per l'occasione sentendo prima a parlare giuglio del delle pubblicità su youtube e effettivamente si guarda le pubblicità sono importanti e il mio gingillo è quindi un estensione per chrome che si chiama ad speed up e semplicemente le pubblicità verranno viste più velocemente le accelera a 16 volte le muta anche le fa vedere tutte e schiaccia il tastino skip quando sono passati i famosi 5 secondi iniziali ma le vede le vede tutte quindi vostro account è pulito quindi guardate di godetevi le pubblicità veloci veloci 16 volte veramente tanto esatto per ora funziona oggi si domani divertitevi con questo gingillo che ci aiuta a risparmiare tempo su youtube se mi domandate come sarà il nostro futuro in cui quello in cui saremo tutti controllati e giudicati dall'intelligenza artificiale potete provare questo giochino che si chiama death by ai cioè morte per mano dell'intelligenza artificiale non è che vi uccide intelligenza artificiale no è un giochino dove giocate in gruppo vi iscrivete fate partire un game vi da un codice che potete distribuire ai vostri amici e vostri amici possono entrare lì dentro dopodiché a turno il sistema al gioco vi fornisce la descrizione di una situazione immaginaria in cui vi trovate ad esempio aereo in panna e ti lanci dall'aeroplano per salvarti e ti accorgi che il tuo paracadute non funziona non si apre che cosa fai deve rispondere alla domanda argomentare la tua risposta quello che faresti la tua soluzione dopodiché il sistema a intelligenza artificiale del gioco che è una specie di chat gpt giudica la tua azione la tua risposta e decide se è sufficiente per salvarti la pelle oppure no se tu dici inizio a dire le preghiere oppure spero di rimbalzare sul sul camion della spazzatura ti dice mi dispiace non è sufficiente se gli dici cerco la maniglia del paracadute d'emergenza la tiro fortissimo probabilmente ti dice ecco è la tua soluzione ha funzionato si apre paracadute e ti rallenta quel tanto che basta per arrivare a terra magari ti rompi la gamba ma sopravvivi e questo a turno persona per persona giocatore dopo giocatore ecco la vostra vita in mano all'intelligenza artificiale molto semplice ma una bella trovata se lo volete provare andate su digitalia. m/700 in numeri in cifra 700 e in mezzo a tutti i link trovate anche quello dei gng del giorno di questa puntata e allora siamo riusciti a fare una puntata in cinque non l'abbiamo buttata neanche troppo puntata neanche troppo in casino va bene abbiamo tenuto max sveglia fino a tardi ci sarà la signora preoccupata ma perché mio marito non viene non ne parliamo non ne parliamo mi aveva detto pochi minuti e solita storia solita storia solita casino francesco no perché oramai ci ha dato per disperso nella sua super soffitta tecnologica hai una una specie di bat caverna tu nella casa nuova vero francesco una roba si mi isolo mi chiudo e nessuno sa che sono qui questo è il mio segreto lui si chiude nella sua soffitta tecnologica accende le telecamere toglie le foto dei bambini dalla parete per cui immaginatevi che robe inenarrabili vabbè in realtà c'è l'automatismo no che ci scende proprio calano giù dopo di che ecco lo sapete eloisa eloisa ha fatto il suo numero non si era ricordato che c'era la puntata 700 di solito ci festeggia facendoci una torta la l'ha scoperto nel momento in cui siamo andati in diretta è arrivata adesso con la torta o eloisa vieni qua dove è uscita la torta ci vergogna ma ha fatto la torta al volo ha fatto una torta se volete ha fatto anche le candeline ha fatto anche le candeline e il cappellino il cappellino è una specie di unicorno questa finisce nella copertina e purtroppo non ce la possiamo mangiare noi sta torta se volete venite fin qua facciamo le fette va bene dai dammi una mezz'ora mi dicono che devo soffiare soffiate voi soffiate voi 1 2 3 via cazzo come soffiate forte bravissimi siamo abituati tanti anni a tenere fiducia e a respirare nel microfono mamma mia anche la festa ci hanno fatto grazie amici per averci ascoltato per 700 puntate grazie amici per averci ascoltato anche per questa puntata 700 noi continuiamo a lavorare per voi voi dateci una mano in tutti i modi lo sapete time talent and treasure dedicateci il vostro tempo dedicateci il vostro talento mandateci i vostri iscritti le vostre opere di ingegno tutto quello che volete mandateci qualche soldino qui si lavora sul serio si fa cagnarci si diverte per rendere tutto più piacevole ma insomma la notizia quella digitale all'italiana è un lavoro per formirvi informazione e intrattenimento insieme direi che per questa puntata 700 tutto dalle mi studio riguria 1 di sanremo un saluto da franco solerio e dallo studio cittadino di avellino un abbraccio da massimo de santo dallo studio di milano isola un ciao da michele di maio e dallo studio di roma 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