Saluto a Vernor Vinge. Il debugging di Voyager 1. Digitalia bloccata da Piracy Shield. Robotica nell’healthcare. Pentagono e Silicon Valley. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.
Settimana del venticinque marzo duemilaventiquattro nella rete di Piracy Shield, Robotica e Health Care, IA di guerra ma anche e-commerce, tiktok, tasse, queste molte altre scalette per un'ora e mezza dedicata alla notizia, quella digitale, all'italiana.
Dall'emissorio di Guria 1 di Sanremo qui è Franco Solerio.
Dallo studio cittadino di Avellino Massimo De Santo.
E dallo studio di Milano Michele Di Maio.
Eccoli lì, buongiorno a tutti bentornati su Digitalia e buonasera ai miei colleghi in TimeSync.
Allora ragazzi che partita facciamo vedere stasera? Si assolutamente colleghiamoci con lo stadio.
Salutiamo gli amici della G-Com che sono certamente all'ascolto oggi ma li mettiamo un attimino lì ad aspettare il loro turno perché prima dobbiamo Max, sono contento di avere te questa sera che sei il nostro fantascientologo.
E infatti sono veramente emozionato dal fatto che hai scelto come primo argomento questo.
Il saluto a un grande.
Noi non facciamo necrologi, noi facciamo dei gaudenti saluti a dei grandi che ci lasciano ma ci hanno lasciato delle cose bestiali e oggi è il turno di Werner Winge.
Mamma mia pensa che Werner Winge talmente mi ha colpito e talmente mi è piaciuta una parte significativa della sua produzione che io lo cito sempre in tutte le edizioni del corso di Riti di Calcolatori per il suo "Universo in costante" dove c'è questa ipotesi fantastica di zone dell'universo con costanti funzioni di funzionamento della fisica differenti.
Secondo me "Universo in costante" è stato uno dei primi libri della biblioteca digitaliana, uno dei primi gingili del giorno.
In "Universo in costante" tra l'altro c'è comunque l'idea delle superintelligenze.
Sì, credo che sia l'unico libro di Winge che ho letto, forse qualche racconto, ma come romanzo completo.
E c'è l'ipotesi della singolarità.
La singolarità credo che sia stato il primo a enunciare il concetto di singolarità tecnologica, l'intelligenza artificiale che supera quella umana e c'è un'esplosione, proprio nell'universo in costante.
In "Universo in costante" è bellissimo, ci sono quattro strati dell'universo e quello più interno, le leggi della fisica sono tali per cui la tecnologia non funziona, si rompe continuamente.
È una zona lenta.
I viaggi interstellari sono lentissimi, i computer a bordo dell'astronavi si rompono continuamente per cui bisogna avere un fracco di ridondanza eccetera.
Il secondo strato è quello dove c'è la Terra, dove le cose funzionichiano, la tecnologia funziona abbastanza, si può viaggiare quasi fino alla velocità della luce, almeno ai tempi ipotizzati da Werner Winge.
Lo strato ulteriore è uno strato in cui la tecnologia va da Dio per così dire, per cui le intelligenze artificiali sguazzano e superano quella umana e diventano il viaggio spaziale, ultraluce eccetera.
Il quarto strato è talmente super figo che le intelligenze artificiali svalvolano, diventano talmente sublimi che si rompono le scatole di parlare con il resto dell'universo e si chiudono dentro se stesse, oppure al contrario è talmente slick, è talmente privo di attriti l'interazione tra il cyber e l'umano, e lì ci sono echi di quello che stiamo vedendo oggi, che stiamo facendo oggi, ne parleremo anche, che è un attimo perdere il controllo e che l'intelligenza artificiale hacker il cervello biologico dell'uomo, roba eccetera.
È un libro totale, è un libro fantastico.
Comunque vi voglio far sognare perché il gingillo proposto da Max non era nello scorso decennio, bensì nel decennio ancora prima, era il 5 ottobre del 2009, puntata 20 di This Week in Big Money, e ci tengo, il terzo argomento era "nuovo mouse sensibile al tocco in arrivo da Apple".
Vedi come mischiare il sacro e il profano, l'opera magica di Bernard Winge con il mouse.
Però che tempi, mamma mia, c'è qualche altro link da quella puntata, riesci a tirarcelo fuori? Allora, i tempi e le scalette erano abbastanza corti, quindi vi posso dire che c'era Digitalia su Blobbox, era la roba di Facconi forse.
Sì, perché Facconi aveva scritto un libro sulla TV connessa, Blobbox era una roba che si attaccava alla TV e Internet, una roba strana.
E poi Midori, il futuro web centrico di Windows, non so che fine abbia fatto, Stallman verso Sepol, DVD John, il remake di un classico per il lancio di Double Twist, Leo Laporte fa podcasting per professione e guadagna, tra parentesi, parecchio.
Tra parentesi quadri, beato lui.
Già, allora.
Poi Vodafone 360, rip anche a Vodafone.
Anche Vodafone cerca un posto al sole nella network sfera.
Cos'era la network sfera? E infine storage olografico, un altro grande ritorno, ovvero il Vapor Hardware del giorno di, indovinate, Carlo Becchi, che chi poteva essere.
Mamma mia.
Capite bene che abbiamo un po' di strada e ne abbiamo fatta tanta, abbiamo trasmesso tanto, ci è voluta l'Hagicom per metterci bastoni tra le ruote.
Ma non è ancora il momento, ancora un secondo.
Ma niente, ormai è un tormentone in attesa, stiamo facendo una specie di teaser, di trailer.
Assolutamente.
A proposito di Bernard Lynch, fantascienza, viaggi nello spazio, eccetera.
Bellissimo questo articolo sugli ingegneri che stanno.
Tentando di salvare Voyager 1.
Sì, di debuggare, di capire perché è Voyager 1.
Voyager 1 è Veeger, se non sbaglio.
Veeger, è il Veeger del primo Star Trek cinematografico, esattamente lui.
E' proprio lui.
Fighissimo queste sonde che abbiamo buttato, che ormai sono nello spazio profondo, hanno superato tutti i limiti del sistema solare.
Sì, Voyager l'ha superato già, penso, qualche anno fa.
Oltre la cintura di XY, che non mi ricordo come si chiama quella che delimita.
La cintura di De Santo.
La vecchia cintura di De Santo.
Una volta, ecco.
Diamo a De Santo quel che dice De Santo.
No, perché ci sono due fasce attorno al Sistema Solare, che è la cintura di De Santo giovane e la cintura di De Santo maturo.
Certo, è come le circonvallazioni di Milano.
C'è un accumulo di strati.
E meno male che non ha più i pianeti che gli orbitano attorno.
E così, vabbè.
Non l'ho capito, a questa ora non importa.
La massa, la massa.
Ma meno male non c'entrano le palle, è già qualcosa.
Le famose palle di Veeger.
E va bene, andatemela a vedere.
Sti ingegneri che continuano a Veeger, non si capisce come funziona, perché oramai le batterie sono fruste, i pannelli solari sono cotti, è immerso in chissà quali radiazioni cosmiche, chissà.
L'hard disk è da defraggare, qualcosa del genere.
Certamente, però è tecnologia talmente di base, talmente semplice, eccetera, che ancora si può andare a mandare un messaggio, cercare di riflesciare tutta la ram e andare a riga per riga di codice assembly a capire che cosa va storto, è affascinante da matti.
Va bene.
Tutto questo non basta per avere quel minimo di rispetto per poter rimanere online in santa pace a fare divulgazione senza che qualcuno ti mette i bastoni tra le ruote.
Perché? Perché c'è qualcun altro che trasmette le partite spiratazzate.
Allora, cosa è successo? È successo che è arrivata un'e-mail, ci è arrivata un'e-mail nel fine settimana da parte di uno dei nostri fornitori di servizi, Cloudflare, che è la CDN attraverso cui noi distribuiamo parte del nostro sito, ma soprattutto le puntate del nostro podcast, i file audio, e ci ha detto "guarda che sabato 24/2024 un'EP di Cloudflare è stato bloccato in Italia dal sistema Piracy Shield del governo italiano".
Come risultato di quest'azione gli utenti internet in Italia sono stati impossibilitati ad accedere a decine di migliaia di siti internet.
Anche se il blocco è stato rimosso nel corso di alcune ore, a causa del numero di siti innocenti che sono stati bloccati, abbiamo identificato il tuo sito internet e il nostro, quello di Digitalia, come uno di quelli che sono stati bloccati temporaneamente.
L'autorità garante per le comunicazioni italiane permette attraverso i manager dei siti internet di inviare un complaint, un reclamo, riguardo a blocchi implementati da Piracy Shield.
Cloudflare crede che sia importante documentare i danni collaterali causati da queste tecnologie di blocco degli EP e vi consiglia di mandare un'email a tavola antipirateria eccetera eccetera, cosa che ovviamente abbiamo immediatamente fatto.
Il tavolo non ha risposto.
L'abbiamo anche invitato in trasmissione.
Anche direttamente abbiamo provato qualche canale interno ma si comportano come il peggiore dei ministeri, quei diversi appunto, poi ci vuole livelli, che questa volta hanno rigidamente ritenuto di restare nel livello zero dove la tecnologia non funziona.
Ma fate impressione la cosa che con un tastino click si blocchino decine di migliaia di siti in un colpo solo.
Ed effettivamente quando vai a bloccare uno o una serie di indirizzi EP di una CDN ci stacca l'effetto collaterale quello.
Mi chiedo come chi è incaricato di sviluppare, prima di ideare, di progettare e poi di sviluppare questo tipo di sistemi, possa non rendersi conto, non dire "ma qui con un sistema del genere per fare il favore a un editore che in questo momento trasmette le partite e vede che ci sono una serie di canali pirata che lo dimostrano, per fare un piacere a quello, per bloccare la cosa ancora prima di un intervento di un giudice eccetera eccetera, ci permettiamo di mandare all'aria 10.
00 siti internet dove ci sono 10.
00 cose diverse, dove ci può essere chiunque, dove ci può essere l'indipendente che pubblica delle cose, dove ci può essere il giornalista che pubblica delle sue cose, dove ci può essere un sito che fa e-commerce per cui ne riceve un danno economico, dove ci può essere un canale di divulgazione di… lo sapete cosa c'è su internet.
L'idea che non si rendano conto, fondamentalmente di non capire come funziona internet, di non capire che cos'è una cdn e quindi di andare a bloccare degli indirizzi della cdn per bloccare il piratuccolo di turno è una roba che mi fa cascare veramente le braccia.
Ma io ho dubito onestamente che non lo capiscano.
Io penso che lo capiscono perfettamente.
Esatto, è una questione di ignorarlo perché questo è un sistema che assolutamente… i famosi check and balance, questo è un sistema assolutamente a singola via in cui qualsiasi decisione non ha nessuna conseguenza.
Posate anche bloccare il sito di una cdn di Amazon e bloccare Amazon Italia.
Il giorno dopo magari si bloccano Amazon e arriva una mail più importante di quella di Digitalia.
Però è un sistema disegnato senza alcuna responsabilità da parte di chi prende le decisioni.
Non solo di chi prende le decisioni, sì.
Il problema è proprio quello che chi prende le decisioni… le decisioni sono più di una.
La prima decisione è di chi ha architettato, chi ha approvato e chi ha realizzato questo meccanismo.
La seconda decisione è di chi schiaccia il tastino e questo meccanismo permette di prendere questa decisione, cioè di bloccare siti a muzzo a chi? A chi gestisce i diritti.
Non è che un tizio a Sky o ad Azono alza il telefono, chiama un servizio di reperibilità presso la Agicom o il mingistero delle telecomunicazioni e dice "oh, controlla, mi stanno piratando da questi indirizzi, per favore, vedi se puoi bloccare le cose".
No, è tutto automatizzato.
Un tizio ad Azono o a Sky o a uno dei tanti… segnala il problema e in automatico vengono bloccati quegli indirizzi senza nessun controllo, eccetera.
È una roba che… cioè più di quello gli diamo il tasto per bloccare internet e dice "beh, blocchiamo internet in Italia perché qualcuno sta piratando una partita o una canzone del festival bar".
Il festival bar.
Non c'è più il festival bar.
Fa tipo vent'anni, credo.
Non importa, lo rilanciamo quest'anno.
Quest'anno festival bar con la sponsorizzazione dell'Agicom.
Ma in realtà appunto è ancora peggio perché voi se leggiamo l'articolo, quello lì in cui sono le dichiarazioni dei responsabili politici, tra virgolette, del garante, questa qui del presidente, c'è proprio un passaggio in cui dice "uno dei metodi più efficaci utilizzati per aggirare gli oscuramenti dei siti in violazione ordinate dalle autorità consiste nell'usare le VPN, nell'usare i sistemi tipo appunto CDN, Cloudfair".
Quindi fa un'operazione proprio di tipo… Di più! Di più sono arrivati a dire "sarebbe ora di vietarle queste CDN che vengono utilizzate dai pirati".
Cioè, capisci? Queste uscite vuol dire che almeno chi scrive questi comunicati non ha idea di come funzioni internet.
Cioè dire "bisognerebbe vietare le CDN perché vengono usate dai pirati per ritrasmettere le cose".
Non si rende conto di come funziona internet, non ha idea di che cos'è una CDN, non ha idea di come gli arrivi la roba quando digitano o cliccano su un link, su un browser.
È allucinante questa cosa.
Siamo in mano a dei dilettanti fondamentalmente.
Ho trovato questa cosa veramente inquietante, poter suggerire che l'utilizzo di OpenDNS, di Cloudfair come CDN, delle VPN sia intrinsecamente favorire la pirateria.
Questa è la cosa veramente assurda.
Sì, ma in realtà se leggete poi l'articolo, proprio nel momento in cui si parla delle reazioni politiche, c'è chi effettivamente non capisce niente.
Però ci sono comunque delle persone che due ragionamenti su cosa è giusto e cosa è sbagliato, su cosa è tecnicamente corretto e cosa è tecnicamente non corretto, persone che fanno questi ragionamenti in maniera corretta ci sono.
Quindi si tratta probabilmente di ignorarli.
Dubito che nessuno dalla G-Com non sappia cosa è una VPN, un VPS, una CDN.
A me risulta che PiracyShield sia stato dato in gestione da un'azienda terza, la piattaforma di ticketing.
Il progetto del sistema è stata esternalizzata, quindi ancora peggio.
Vabbè, voltiamo pagina.
Siamo sempre disposti a ospitare, magari in trasmissione o in uno speciale, se qualcuno da quelle parti dei nostri reagisce, volesse far puntualizzare, raccontarci perché no, il loro punto di vista.
Noi conosciamo il punto di vista di chi ha contenuti, di chi li mette su internet, di chi ci vuole guadagnare.
Lo facciamo anche noi, produciamo dei contenuti, abbiamo il nostro modo per cercare di averne un ritorno economico e non c'è niente di sbagliato in questo, ci mancherebbe.
Ma non è che perché uno ha pagato a serie A qualche milione di dollari o di euro all'anno ha il diritto di bloccare… questa cosa non esiste in nessun aspetto della nostra vita quotidiana, non esiste.
Nel palazzo al piano terra al verduraio hanno rubato tre pere, benissimo, chiudiamo tutti gli uffici del palazzo, oggi non si lavora, il notaio esca, il medico smetta di visitare, basta, si chiude il palazzo perché hanno rubato tre pere al piano terra.
No ragazzi, non c'è nessun altro aspetto della nostra vita che funzioni in questa maniera, chi è che dà diritto? Chi è che ha detto che hanno diritto di avere dei poteri così grossi? Perché la pirateria su internet è veloce, bisogna intervenire immediatamente.
Ma chi l'ha detto che bisogna intervenire immediatamente? Ma fate delle… vabbè, lasciamo aperto.
Che fine hanno fatto tutti questi robot dell'health care? Si chiede questo articolo, bellissimo, lungo, come sempre, dell'Atlantic, ogni tanto arriva qualche articolo dall'Atlantic nella scaletta di Digitalia, devo dire che sono sempre dei belli approfondimenti su degli argomenti e dei reality check.
In questo caso si… Stefani Harrey va a fare un escursus e cerca di capire che cosa… a che punto siamo nel 2024 con l'introduzione dei robot negli ambiti di cura della persona e in particolare nei recovery, nelle cliniche.
Visto che sono passati esattamente dieci anni da quando SoftBank aveva introdotto al mondo i primi robot, in particolare si chiamava Pepper, i primi robot che avrebbe dovuto rivoluzionare il mondo della sanità dell'health care.
E diciamo che non è andato granché lontano.
Nell'articolo si parla anche di numeriche e meno, se non sbaglio era un numero in Giappone che quindi dovrebbe essere un paese sicuramente con tantissima domanda di sostegno agli anziani, sicuramente un paese molto avanti dal punto di vista delle tecnologie.
Qui parlano di un 10% di strutture di assistenza che usano qualche tipo di sistema di monitoraggio robotico per gli anziani e in generale se non sbaglio il numero negli Stati Uniti era tipo meno dell'1%.
C'erano un sacco di cose interessanti in questo articolo, una in particolare ad esempio che mi ha colpito è che raccontava che in quelle poche strutture in cui c'è un assistente robotico chiamiamolo così di forma umanoide magari viene usato per far vedere agli anziani dei movimenti da fare, insomma come se fosse una specie di ginnastica.
Questo è completamente ignorato dalle persone e spesso si deve trovare un infermiere che stia insieme al robot e faccia vedere gli stessi movimenti in modo da far concentrare gli anziani sui movimenti del robot.
In sostanza poi si torna sempre lì, c'è una questione sicuramente di prodotto che non funziona in maniera particolarmente, non è assolutamente all'altezza.
Con un bravissimo team di vendite di Piero.
Esatto, esatto.
Noi Pepper per esempio è uno di quei modelli di robot che è stato adottato spesso per fare appunto le prime demo quando sai vuoi far vedere ai ragazzi delle scuole superiori che cosa puoi fare con un robot in maniera diciamo carina, simpatica.
Però anche lì nella realtà poi l'impatto di incontro col robot ha quasi del grottesco perché effettivamente si tratta di un prodotto che è così assolutamente lontano da una minima parvenza di realtà che finisce con l'allontanarti addirittura.
Il problema è che in questi ambiti, è un altro ambito affine anche se apparentemente molto lontano lo vedremo tra poco, in determinati ambiti ci sono dei modelli, dei meccanismi che portano questi business a funzionare in maniera malata, in maniera sbagliata.
Arriva un'azienda, arriva un'azienda presso la clinica tal dei tali dove c'è il manager che è stato assunto e che lavorerà per i prossimi tre anni e poi avrà una chiamata da un'azienda un po' più grande, un po' più piccola da un'altra parte e quindi cambierà strada.
Questi qui arrivano con in pompa magna i paroloni, siamo quelli che con la robotica vi faranno guadagnare perché qual è il vostro problema? Abbiamo troppi dipendenti.
Benissimo sappiate che con un robot voi potete fare lavoro che fanno quattro persone e il costo ve lo affittiamo, non ve lo vendiamo neanche e vi costa la metà di un singolo dipendente.
Questi sono gli studi scientifici che abbiamo fatto con l'università, sono tutti citati nell'articolo, questo studio dice che dove c'è, dove abbiamo introdotto in un ospizio come il vostro, in una casa di riposo come la vostra, l'utilizzo dei robot i pazienti che sono stati, che hanno preso parte di questa sperimentazione, in tutte le schede di valutazione, sia quelle autonome sia quelle attraverso l'esame da parte dei sanitari, hanno riportato dei punteggi di soddisfazione, di contentezza, si sono rivelati più svegli, più attenti, contenti, coinvolti, visto che bello fatelo anche voi e che cosa potrebbe mai andare storto.
Quando poi gli studi sono generalmente come sempre tirati dalla parte di chi li finanzia, come sempre, perché immaginatevi poi il risultato, qui ci sono interviste a persone che lavoravano, che hanno lavorato, che lavorano ancora in questi ambienti, dici la realtà è che poi il robot finisce nello sgabuzzino e non lo utilizza nessuno, perché? Perché ha bisogno di più manutenzione al robot dei pazienti della clinica che dovrebbero beneficiare, per cui quando il paziente interagisce con il robot ci deve essere sempre almeno una persona che lo aggiusta, lo fa funzionare, evita che si scassi e roba del genere, per cui il risultato è completamente diverso.
E potete immaginarveli questi studi, i vecchietti sono contentissimi perché invece di essere lasciati nelle loro stanze, abbandonati davanti alla televisione e visitati e visti dal personale per mezz'oretta tutti i giorni, hanno passato delle bellissime giornate insieme ai robot e alle persone umane che dovevano insegnarli a utilizzarle eccetera, per cui hanno passato le giornate con degli esseri umani a giocare con i robot fondamentalmente e quindi erano felicissime, ma lasciali solo col robot e voi ci si può anche arrivare col cervello.
Chi di voi vorrebbe essere abbandonato in una casa di riposo e tenuto a bada e intrattenuto semplicemente solo e curato solo da dei robot? Cioè la cosa che ti viene in mente è, gli esseri umani proprio non mi vogliono più, non servo più a niente, non voglio neanche più interagire con me, mi hanno messo dei robot per tenermi buono eccetera, è una cosa di una disperazione esistenziale terrificante.
Sì, adesso l'azienda di Pepper è stata venduta nel 2020, ha smesso la produzione però mi sa che tra poco ce la troviamo incartato in qualche altra maniera, perché gli utili prima di tutto.
Il numero in realtà era uno su mille, quello che citavo prima, ed è basato in Inghilterra, nel Regno Unito, dove tra l'altro Pepper era stato caricato il dischetto con i discorsi che fanno in Inghilterra, questo è un altro punto, un altro momento interessante dell'articolo, tipo Pepper che poteva parlare di rugby e però anche quello non è stato, quegli ingrati dei vecchietti non volevano parlare di rugby con Pepper.
Quei robot con Pepper, e poi c'è Paro che è la foca, anche quella è una roba allucinante, che racconta che i pazienti non ne volevano assolutamente avere a che fare, tranne una signora che si è affezionata dal punto di avere delle crisi psicotiche, si metteva lì a piangere col suo robottino e cose, se glielo toglievano dava i numeri, insomma le cose non sono andate proprio così bene.
Parlavo anche con Paolo Frello, che è un nostro ascoltatore che vive in Giappone, perché erano passati un po' in scaletta per noi una serie di articoli che dicevano "il Giappone tramite la robotica riuscirà a rimediare al fatto che ci sono sempre meno lavoratori nel mondo della cura della persona" e cose del genere, e gli ho chiesto "ma è vera questa cosa che avete un robot in tutte le tavole calde, negli ospedali eccetera?" e dice "no guarda, pensavano con questo di riuscire a mantenere le porte chiuse nei confronti dell'immigrazione, il Giappone ha delle leggi, è una politica contro l'immigrazione particolarmente chiusa, ma fondamentalmente dopo i tragici fallimenti di questi tentativi con la robotica e robe del genere, in realtà stanno ripensando che forse è il caso di far venire in Giappone qualcuno che ha voglia di lavorare, che ha voglia di prendersi cura veramente dei vecchietti e non di parcheggiarti davanti a una macchinetta".
Il massimo sono solo gli iPad per ordinare i sushi, è il livello di robotizzazione a cui sono arrivato.
Tra l'altro nel ristorante cino giapponese di fronte a casa mia c'è parcheggiato in un angolo uno di quelli che credo a un certo punto della sua vita è stato uno di questi robot che dovevano forse portare il sushi al tavolo.
Quello che sembra tipo la cameriera.
Sì, che ha il vassoietto davanti.
Che sembra l'androide femmina di balle spaziali, non so se ce l'avete presa io.
Non me lo ricordo.
Come? Quello col parruccone? Quello sì, quello lì.
No, mi ricordo una grande versione, una versione grande di Emilio e Meglio, però poi non so se… No, Emilio e Meglio e Gimmarmi, ma vedi abbiamo… questo è il collasso del contesto.
Niente, è lì parcheggiato, non l'ho mai visto in utilizzo.
Però fa figo.
Ah sì, ce l'hanno lì proprio all'ingresso.
Credo che nei ristoranti cinesi sia stato introdotto ai tempi del covid, che hanno iniziato a riaprire dopo il covid eccetera come metodo per… Per evitare.
Eh certo, vi serviavano a mangiare senza infettarvi, non siete contenti, vi facciamo servire da dei roba.
Quelle cose che sono successe in quel periodo lì credo che… mi piacerebbe essere, avere la macchina del tempo e andare a vedere tra 200 anni come parleranno del periodo del covid e delle cose assurde che han fatto gli esseri umani.
Un altro ambito molto simile, dove succedono delle cose molto simili, è quello della guerra, degli armamenti.
Questo articolo che ci ha consigliato Giulio e che vedo che avete abbracciato e che avete lodato anche voi, che arriva da Harper's Magazine e dice "il problema del pentagono con Silicon Valley".
Anzi, il problema Silicon Valley del pentagono se vogliamo essere proprio… tradurlo bene.
Sì, in realtà è una questione… a me ha colpito perché questo innamoramento, diciamo, dell'applicazione della tecnologia più avanzata ai meccanismi della guerra non è una cosa nuova, è una cosa che nel corso del tempo si è ripetuta più volte e l'articolo mette in evidenza questo, ancora una volta, utilizzo che sembra più corrispondere a un grande successo di marketing dei produttori di tecnologie basate su appunto metodologie di intelligenza artificiale piuttosto che poi effettive applicazioni che possono avere una vera ricaduta.
C'è questa fascinazione della tecnologia più avanzata che viene appunto proposta come risolutrice di tutti i problemi in un settore particolarmente delicato, quale è quello appunto dei sistemi militari, che poi di fatto si è tradotta in tutta una serie di fallimenti e di spreco di denaro pubblico, se vogliamo metterlo così, anche se qui naturalmente forse in parte potremmo essere abbastanza contenti di questi fallimenti, se non venissero poi utilizzati e applicati in contesti che possono diventare pericolosi.
Beh, è un ambito facile dove andare a far successo, a far girare dei soldi perché la storia dell'uomo è una storia di guerre e la storia delle guerre dice che il vantaggio tecnologico è sempre, dai tempi della polvere da sparo ma forse anche prima dell'arco con le frecce, il vantaggio tecnologico è fondamentale spesso sul teatro di guerra e quindi diventa facile andare a dire "noi abbiamo questo gingillo nuovo e con questo fai il mazzo" fino ad arrivare a… Ti facciamo esattamente una serie di sensoristiche che ti rendono super soldato, che riescono a interpretare tutte le cose… Anche qui però è bello l'articolo perché fa i casi specifici, racconta i casi specifici.
Quello della guerra del Vietnam è bellissimo, sono particolarmente interessanti rispetto a quello che sta succedendo oggi, questa incapacità di analizzare la realtà e il racconto che fa l'articolo di come facilmente poi appunto una volta calati sul terreno vero, i sistemi che sembrano più sofisticati all'apparenza possono essere rapidamente ingannati, come stavi dicendo tu Michele, la storia del Vietnam con… c'era questa idea di sensori dell'odore di pipì di gatto che venivano ingannati dalla disseminazione forzata… Sensori dell'odore di pipì umana, pare che gli americani avevano disseminato tutto questo territorio di sensori, sensori sismici, sensori chimici e robe del genere che dovevano identificare dove venivano mosse e spostate le truppe.
Così da fare un'analisi strategica no? E i sensori venivano ingannati ripetutamente sia da persone che andavano a battere i piedi sia da questi sacchi di urina di animale appesi agli alberi eccetera, quando da tutt'altra parte intanto i vietnamiti del nord, dico la cacchiata del secolo, ammassavano truppe da tutt'altra parte per poi dare l'assalto, ecco da dare l'assalto, meno male mi ricordo perché ho visto Rambo, non avessi visto Rambo, scherzo, Rambo non c'entrerà, però magari qualche platoon o qualche roba del genere ha aiutato.
Tra l'altro quando eravamo noi ragazzi la guerra del Vietnam e la critica alla guerra del Vietnam, che era finita da 10 anni praticamente, era presente in ogni singola produzione no? Tu guardavi Magnum PI e Magnum PI era un reduce del Vietnam che in alcune delle sue puntate aveva i flashback delle cose horride che era stato costretto a fare o che aveva vissuto eccetera e un fracco di film, serie tv eccetera erano intrise di questa critica eccetera.
Avete visto qualcosa negli ultimi 10 anni a riguardo della guerra in Afghanistan o robe del genere? Si è appiattito molto devo dire l'atteggiamento? La guerra del Vietnam nella cultura americana è stata effettivamente una delle prime realizzazioni da parte della popolazione di questa.
Si ma non è che in Afghanistan sia andata tanto meglio, si sono morti un po' meno soldati americani eccetera, ma quello che è cambiato è stato l'atteggiamento dei media.
Esattamente, è come se in qualche maniera è stato superato, è stato inglobato questo che all'inizio lì fu una vera scossa di autocoscienza degli errori che erano stati commessi.
Si ma lì c'era una questione di base che lo fa differire dalla guerra in Afghanistan che era il sistema della coscrizione perché con l'Afghanistan in Vietnam ci poteva andare diciamo l'acqua, venivi sorteggiato esatto, ci andavi contro la tua volontà, oggi in Afghanistan.
Ha ferito di più però.
Esatto e poi c'è una questione, oddio, della durata parliamone perché la guerra del Vietnam è durata 25 anni vuoto per pieno, se non ricordo male vado a memoria, una ventina esatto, in realtà si la guerra in Afghanistan però certo diciamo che a livello di.
Io capisco quello che dici tu e certamente la popolazione americana in generale è rimasta molto più ferita da questa cosa qui però i media in quel periodo lì si ergevano a moralizzatori, a castigatori morali di quello che il loro paese aveva fatto di male in giro per il mondo.
Oggi vedo che la Disney è più attenta a farci vedere la sirenetta trans piuttosto che andare a criticare quello che il governo americano ha fatto in giro per il mondo negli ultimi 30 anni.
Mi ricordo la Disney particolarmente criticona anche in Afghanistan.
No, la Disney però, il mondo Hollywood in generale, il mondo della televisione, del cinema, da mercoledì da Leone appunto alla Olimpiade.
È stata una guerra probabilmente molto più cruda mi viene da dire, una delle prime guerre raccontate in diretta o giù di lì dalla televisione.
Ripeto, ripeto, sono d'accordo.
Poi che nella sostanza tutte le guerre fanno schifo, ok, siamo d'accordo.
Per la popolazione è la stessa cosa.
In qualche maniera la cosa si è un po' assuefatta, come se in parte l'opinione pubblica sia assuefatta e dall'altro lato i media hanno in parte rinunciato a questa posizione critica.
Comunque tornando al nostro articolo eccetera, la questione, i fallimenti della tecnologia della guerra di Vietnam non sono finiti lì.
Non sono bastati a convincerli? No, l'articolo si apre con qualcosa di piuttosto recentino.
Esatto, caldino direi.
Foreign Affair che è una rivista, la rivista lo dice il nome, Foreign Affair, affari internazionali di analisi americana, di questo think tank americano eccetera, nella uscita di novembre/dicembre diceva, gli americani si dicevano, siamo stati veramente bravi a descalare la crisi di Gaza, il pericolo terrorismo oramai non esiste più e meno male, abbiamo pacificato tutto e grazie ai nostri sforzi e quelle cose e quello che ci dice la tecnologia è che da quelle parti lì è tutto tranquillo, noi intercettiamo tutte le comunicazioni che girano per la Palestina e siamo tranquilli perché l'analisi dell'intelligenza artificiale, fondamentalmente l'abbiamo chiesta a CBT e ci hanno detto state tranquilli, gli attacchi terroristi sono una roba del passato.
No in realtà è molto molto simile a quello che è successo in Vietnam perché praticamente c'era questo LLM che adesso non mi ricordo come si chiamava, mi piace che c'era uno alla fine che si chiamava The Gospel, adesso non mi ricordo se era quello di Palantir, no quello di Palantir.
No no no no Michele, The Gospel è il sistema a intelligenza artificiale che fa analisi dei bersagli, cioè ti dice dovresti tirare un missile lì, se lo tiri lì hai la possibilità di uccidere tre terroristi e il numero di casualties, il numero di vittime innocenti può essere tra le 50 e le 300, è quello che utilizzano per decidere dove tirare i missili e che hanno fatto tirare i missili sulla popolazione inerme, esattamente nei posti dove dicevano evacuate questa città, andate là se volete essere al sicuro dai missili e poi tiravano i missili proprio lì perché il Gospel, il Vangelo gli diceva di tirare, il Gospel, il Vangelo gli diceva di tirare, pazzesco.
Comunque tornando all'esempio originale che stavo che stavo facendo, praticamente funzionava che venivano messe tutte queste informazioni d'intelligenza in questo LLM che diceva fondamentalmente non vi preoccupate al confine perché se succede qualcosa è perché Hamas vuole destabilizzare dall'interno la società israeliana, ok? Il problema è che Hamas aveva scoperto qualcosa o che comunque l'intelligence veniva strutturata in questa maniera e quindi dava delle informazioni sbagliate facendo poisoning del modello di intelligenza artificiale, facendolo guardare dal lato sbagliato.
E non solo, perché il sistema si chiamava Interdiction Machine e doveva nella propaganda di chi era venduti allo Shin Bet che è il servizio di sicurezza interno di Israele, doveva assistere nella presa di decisioni strategiche riguardo alla sicurezza come un partner seduto al tavolo, un co-pilot, un co-pilota.
E in realtà gli israeliani hanno un esercito pazzesco, hanno ancora la leva obbligatoria in Israele che coinvolge ragazzi e ragazze e in particolare hanno questi squadroni di fanciulle, di ragazze che le mandano al confine con le zone occupate dai palestinesi, con le zone vissute dai palestini, non parliamo di occupazione che finiamo in un ginepraio, a osservare e a mandare rapporti riguardo a quello che succede.
E questi tizi continuavano a mandare messaggi e a dire "guardate che qui stanno ammassando armi, guardate che qui parlano di insurrezione, guardate che qui parlano di francazione" e questi venivano bellamente ignorati perché la interdiction match, e Chad GPT ha detto che va tutto bene, va tutto tranquillo fino a quello che è successo.
Una roba da toccarsi veramente, da non crederci.
E non sono finiti lì gli esempi, ce n'è veramente un sacco, gli esperimenti quelli della DARPA, ci sono… Il progett Maven, quello lì era quello di Palantir di cui diceva Michele che doveva essere appunto il pannello che ti dava tutte le conoscenze strategiche e tutto fino ai droni in Ucraina.
Perché noi abbiamo detto da tutte le parti che i droni in Ucraina hanno avuto un ruolo enorme.
Stanno facendo la differenza.
Ma in realtà sono i dronini, i consumer, i DJI, il Mavic eccetera, cose che vengono montate con magari la carichetta esplosiva, la roba eccetera o che semplicemente vengono utilizzate a scopo di ricognizione o robe del genere.
Però i droni droni, i droni droni ovviamente sono arrivati i big del complesso militare industriale americano a dire abbiamo sviluppato questi droni costano solo qualche centinaio di migliaia di dollari l'uno e vi permettono di sorvolare eccetera e poi le interviste ai colonnelli che le hanno utilizzate sul campo o che hanno visto le demo hanno detto roba pacotiglia, assolutamente, completamente inutile, ho fatto rapporto ai miei superiori vista la dimostrazione che era una roba assolutamente inutile e ovviamente i miei superiori l'hanno subito comprata, hanno speso n miliardi e noi non abbiamo mai potuto usarli.
Perché? E lì è la stessa, è la stessa, esattamente, esattamente la stessa roba, la stessa roba, questa demo della mitragliatrice automatica che riconosceva gli esseri umani eccetera, hanno fatto la demo ai marine, i marine si sono nascosti dentro una scatola di cartone e sono arrivati fino a fare tap tap sulla mitragliatrice così senza che questa gli sparasse e dice funziona bene, è veramente utile questa cosa.
La strategia Metal Gear Solid.
Esatto.
Ripeto, ci rimane un po' di serenità, tutto sommato se fa così schifo, o almeno non l'incubo dell'intelligenza artificiale che prende il controllo e fa Skynet, Skynet è ancora lontano.
Eh ma il problema Max, il problema è anche quello che si può fare.
I danni si possono fare anche così.
Esatto, l'inettitudine può provocare inefficienza in senso buono, che la guerra non funziona, l'arma si inceppa, ma l'inettitudine può anche provocare danni come appunto Gospel che spara missili sulla popolazione eccetera o una mitragliatrice che si mette a sparare all'impazzata, è quello che fa paura.
L'inettitudine e la stupidità fanno spesso più paura della cattiveria e della competenza.
Certo che chiamarlo Gospel servirà a te un pezzo.
Ricordiamo Wargames che metteva in mano al computer il lancio delle testate balistiche nucleari e quindi poi alla fine esattamente lì la paura.
Eh certo, certo, mi crede ragione che tu vuoi fare per chiamare Gospel una roba del genere bisogna, bisogna avere una dose di cattiveria dentro di quella proprio, bisogna essere dei sociopatici fondamentalmente, non c'è niente da fare, bisogna odiare i propri simili perché non.
"We were fools to make war on our brothers in arm" diceva qualcuno.
E va bene, noi ci occupiamo di ringraziare i nostri produttori e gli esecutivi.
La nostra linfa vitale, il nostro meccanismo, altro che Military Industrial Complex, altro che PR mega galattiche per vendere fuffa eccetera, noi quello che vendiamo lo vedete, lo ascoltate tutte le settimane e non ve lo facciamo neanche pagare prima di ascoltarlo, noi diciamo di ascoltarlo come una targa gratuita e di stimare il valore che porta nelle vostre vite.
Value for value, per valore si restituisce con un valore.
Decidete quanto vale Digitalia per voi, decidete quanto è importante che continui a lavorare, trasformate questo valore in moneta sonante e lo restituite con Paypal, Satisfay, Bitcoin, il bonifico bancario, i meccanismi automatici fighissimi del podcasting 2.
, newpodcasthouse.
om, in cambio noi vi ringraziamo in trasmissione e continuiamo a lavorare per voi.
Lavorare lo stiamo facendo, ringraziare ci pensa il nostro prof che recupera più velocemente di me il pdf.
Eccoci qua, cominciamo con il blocco dei nostri appunti, i produttori e esecutivi che utilizzano il modello value for value e devo fare una piccolissima testa di apertura dicendo che i nomi dei produttori che usano il value for value sono simpaticissimi, vado a spararveli, F.
Trava, Pavlo, Giacal, Arzigogolo, Capitan Arlock, Ferro, 21 million men, Nicola Gabriele del Popolo che è una magnifica eccezione in questa rassegna di nomi fantasiosi, Ragnar, Anonymous, Giulio e Heidolfellow.
Mitici, mitici.
E non ci dimentichiamo H.
Grinta con un boost di Satoshi.
2000 sats grazie H.
Grinta o AKA Grinta, chi lo sa? Sì è vero, sono bellissimi.
Capitan Arlock è il mio preferito.
A me avere tre produttori esecutivi Capitan Arlock mi fa godere, non c'è niente da fare.
Anche Giulio.
Anche Giulio, anche Ferro, Giacal ci mancherebbe.
21 million men, che se c'ha veramente i 21 million insomma mandacene un po' di Satoshi, ma se c'ha 21 milioni di Satoshi potrebbe non essere così ricco effettivamente.
Però lo sai.
Va bene Max.
Benissimo, eccoci ai nostri perpetual executive producer, il magnifico trio che non fa marcare la donazione in nessuna puntata.
Manuel Zavatta con la donazione da un euro, Davide Tinti con una donazione singola da un euro e Nicola Gabriele del Popolo con una donazione singola da due euro.
Mitici, grazie di cuore.
Donazione ricorrente di 1,1 centesimi di euro di Filippo Brancaleoni e di due euro di Alex Spagnotta.
Grazie.
C'è poi una ricca zona di donatori ricorrenti da tre euro al mese, perché tre è il numero perfetto.
Fabrizio Reina, Alessandro Grossi, Marco Traverso, Fabio Zappa, Simone Magnaschi, Ligea Technology di Desposito Antonio, Paola Bellini, Valerio Bendotti, Giuseppe Marino, Giulio Magnifico, Luca Di Stefano, Mattia Lanzoni, Paola Danieli, Fabio Filiselli e Andrea Bottaro.
Mitici, grazie di cuore davvero.
Intermaziamo con una donazione ricorrente da 3,21 centesimi di euro di Davide Bella per poi entrare nella zona del.
Bellia? Bellia? Bellia, zooma di più, zooma di più.
Orcavacca la vecchiaia ragazzi.
Bellia, Bellia.
Per poi entrare nella zona dei cinque euro con una donazione singola di Angelo Merendi e donazioni ricorrenti di Andrea De Lise, Michele Bordoni, Massimo Pollastri, Enrico Deanna, Alessandro Lago, Antonio Manna, Roberto Basile, Antonio Gargiulo e Alberto Cuffa.
Grazie, grazie mitici.
Donazioni ricorrenti da 5,32 centesimi di euro di Angelo Travaglione, Fiorenzo Pilla e Cristian Schwarz.
Grandissimi, grazie davvero.
E infine i grandi produttori di questa puntata con donazioni ricorrenti da 10 euro sono Marcello Mariano e Fabrizio Mele.
Grazie, i grandi produttori sono sempre nel nostro cuore ancora più degli altri ma lo siete tutti.
Il meccanismo funziona, funziona perché abbiamo degli ascoltatori generosi.
Con la loro generosità sostengono la trasmissione.
È una roba unica, è una roba di cui siamo veramente fieri.
Continuate a sostenerci, coinvolgete anche i vostri amici che ascoltano Digitalia.
Chi ancora non l'ha fatto c'è sempre tempo per cominciare.
Non c'è problema, non è mai troppo tardi per iniziare a sostenere Digitalia.
Digitalia, ricordatevi, è fatta da persone che lavorano per voi il lunedì sera e in realtà tutta la settimana per tenersi informati, coordinati e per far funzionare la baracca.
Dateci una mano che noi fatichiamo proprio per voi.
Allora, ma noi a proposito di Fiorenzo Pilla, visto che poi andiamo in vacanza, che la settimana prossima c'è lo speciale eccetera, non è che dobbiamo fare un annuncio? Ci prendi in castagna? Dobbiamo fare un annuncio? Ma io credo di sì.
Lo teniamo ancora un po', facciamo ancora un po' di teaser trailer? Quello di fine anno tu stai dicendo? No, no, adesso c'è il primo della colonna.
No, no, no, non metto la parola pure in vita.
E vabbè, vabbè, dai, scusa, è un teaser trailer, un teaser trailer.
Possiamo già dirlo? Penso di sì.
Diciamo collana, poi non diciamo nient'altro.
Diciamo collana, il primo della collana.
Anello.
Il primo anello della collana.
Il primo anello della collana.
Lasciamola così, basta.
Qual è il prossimo argomento? Buttiamola così.
Il prossimo argomento è "Il mondo ama Apple".
Ah! No, però è facile, ho saltato prima.
Hai saltato prima.
Eh, ci sono prima i federali che cercano, che chiedono a Google di smascherare gli utenti di YouTube.
I federali amano la pesca a strascico invece, perché è un articolo di Forbes in cui racconta che già, in realtà, più di un caso, l'FBI ha chiesto a Google, in pratica, tutto l'elenco degli IP, degli indirizzi delle persone che stavano guardando, che hanno guardato un video su YouTube.
In particolare… Ai, ai, ai.
In particolare, praticamente, l'FBI o la polizia sta facendo questa operazione in cui stavano tipo cercando una bomba in un cestino o qualcosa del genere e dicevano di essere sicuri, di essere guardati dal bombarolo perché il negozio, il posto dove stavano facendo questa operazione, in quel momento, per qualche ragione, stava facendo lo streaming su YouTube di una telecamera a circuito chiuso.
Ecco, allora dicono "dateci tutti gli indirizzi che stavano guardando quello streaming, tra questi siamo sicuri che ci sarà anche il bombarolo.
Ovviamente non dite che ve lo abbiamo chiesto, perché poi nell'ingiunzione della Corte c'era anche l'obbligo per Google di non rivelare, come già abbiamo visto in passato per altre cose, che era stata fatta questa richiesta, che è appunto emersa soltanto adesso con l'articolo di Forbes e forse qualche appunto le richieste quelle di scoprire gli atti delle indagini.
Che comunque l'articolo cita anche una serie di altri esempi di questi tipi di pesca strascico.
Cioè di azioni da parte della Polizia, comunque degli organi in qualche maniera di giustizia che partendo da una potenziale ipotesi di individuazione di un crimine di fatto pescano informazioni sui comportamenti della gente e anche in situazioni assolutamente… C'è una questione che rende la richiesta ancora più grave secondo me ed è il fatto che già sarebbe sbagliato chiedere gli indirizzi di tutti quelli che hanno visto quel video perché hanno deciso di vederlo, perché hanno inserito una urla nella barra eccetera.
Già sarebbe un'invasione assurda.
Ma YouTube ha degli algoritmi di raccomandazione, per cui spesso chi ha visto un video, l'ha visto perché ha messo in play su una playlist, cioè ha messo play e poi in automatico YouTube dopo un video ne mette un altro, ne mette un altro, ne mette un altro e finché non lo fermi decide lui cosa farti vedere, per cui prima ho subito una cosa che ha deciso l'algoritmo di YouTube di farmi vedere, dopodiché dai il mio indirizzo all'FBI che venga a farmi le pulci perché io avrei guardato quel video, è una roba ancora più assurda e ancora più sbagliata.
Tra l'altro è una delle prime cose che io disabilito su tutti i client di YouTube che ho, a prescindere dal rischio dell'FBI.
Però è effettivamente il meccanismo, se ci pensi, è un meccanismo allucinante.
Il genio dell'algoritmo a due livelli.
Esattamente.
Anche quello reale.
E visto che siamo nel capitolo della privacy, la proposta bizzarra del sindaco di Como, sindaco di Como è lo stesso Eracomo.
Quello delle telecamere.
Era il giardino con le telecamere con riconoscimento facciale, fighissimo.
Ma allora gli è piaciuto.
E' abbonato a Digitalia il sindaco.
Prende idee però dal lato sbagliato.
Sindaco Rapinese si chiama e che ha deciso di dare seguito al suo cognome e di utilizzare i parchimetri per fare i controlli fiscali.
Oddio, come? Bellissimo.
Cioè tu praticamente vai a pagare il parchimetro e quindi devi inserire la targa della tua automobile, perché non ci stanno questi sistemi nei quali tu devi associare il ticket con la targa.
Il trucco sta nel fatto che praticamente il sindaco dice ok, a questo punto scatta un controllo fiscale sul proprietario dell'automobile, che già qui se per caso ti sei fatto prestare la macchina a tuo cugino e questo controllo va a verificare che tu sia in regola con l'Atari, sia in regola con tutte quante le tasse comunali.
Con le imposte comunali, esatto.
Se sei in regola ti fanno lo sconto sul parcheggio, altrimenti se non sei in regola paghi il parcheggio a prezzo pieno.
Che è come dire che il prezzo che per le persone normalmente in regola è X e il prezzo per chi non è in regola con le tasse è maggiorato, perché poi è visto da destra e da sinistra.
Per cui ti multo perché non sei in regola con le tasse tramite il parchimetro.
Bello, mica male.
No, no, ma poi ti mandano pure un consiglio, cioè al termine di questo controllo ti dicono sai passa dall'ufficio delle strade dirette perché vogliamo dirti qualcosa.
Abbiamo un omaggio per te.
Io già mi immagino il tempo di latenza delle chiamate dell'end point dell'ufficio tributi del comune quanto può essere.
Sei lì che aspetti il fogliettino del parcheggio 2-3 minuti.
Ma perché bisogna mettere la targa quando chiedi il ticket del parcheggio? Ma qui è abbastanza comune.
Immagino che l'unico scopo possa essere quello di evitare lo scambio del ticket.
Lo scambio dei posti.
Che secondo me è una roba di uno scorretto.
Ma ci potrebbe essere però anche il tema delle forse delle applicazioni per far parlare poi il.
No, perché tanto c'è il vigile lì.
Se c'è il ticket hai pagato, se non c'è il ticket c'è il robo di Easy Pay come si chiama.
Easy Park.
Scannerizzi la targa e Easy Park mi dice che anche a Sanremo in un parcheggio si fa così.
Penso che l'unica sia la questione del riciclo che mi sembra una roba orribile perché fondamentalmente io ho pagato sei ore.
Se sono stato solo quattro ore e le ultime due ore le voglio dare a mia moglie che viene a parcheggiare a fare le spese dopo che io torno a casa non capisco perché quelle sei ore di parcheggio pagate debbano diventare otto se noi ne utilizziamo sei.
E' una roba cosa.
E come sempre è doppiamente antipatico quando a farlo è un ufficio pubblico perché lo fa un privato sul suo suolo dice il mio parcheggio funziona così.
Quello che tu paghi anche se vai via un'ora prima hai pagato.
Chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto.
Scordiamoci, ho passato.
Se arriva tuo figlio quello che tu hai pagato non vale più e deve pagare anche lui la cosa.
Il privato lo fa ed è un contratto tra privati non ti piace.
Ma qui stiamo parlando del pubblico che dovremmo essere noi, noi cittadini.
Il sindaco di Como è un'emanazione dei cittadini.
Lavora per i cittadini non contro i cittadini.
E invece questo è proprio il caso.
E' il fischio amico scusa.
E' un fischio amico.
Vabbè poi per concludere il signor Trapinese ha detto no guardate ma hanno acchierato l'account era solo.
Ha detto era solo un'idea che forse.
Me l'ha detto Ciaggipiti.
Me l'ha suggerito Ciaggipiti, ho chiesto Ciaggipiti come avvicinare i miei cittadini e mi ha suggerito di usare.
Evidentemente.
Pippo Baudo dice che ci vuole bene però ci ascolta domani.
Grazie Pippo ci sentiamo domani a sto punto.
Ma se tu ci stai sentendo è già domani.
Esatto.
Allora finalmente.
Questo paradosso temporale mi ha sconvolto.
Comunque procediamo.
Non sono solo quei cattivoni degli europei ad avercela con Apple.
Il Department of Justice il ministero della giustizia americano ha impacchettato una bella causa antitrust nei confronti di signora Apple.
Antitrust ragazzi è una delle cose in assoluto negli Stati Uniti d'America più delicate.
Questi si sono rifatti allo Sherman Act del 1879 se non sbaglio.
È la legge che regola l'antitrust.
1890.
Come fai a sbagliare l'anno dello Sherman Act? Io davvero me lo stascio.
Che comunque appunto la dice lunga su quanto questo discorso dell'antitrust faccia parte profonda della cultura americana.
Infatti credo che era dal 1891 che il Department of Justice stava studiando.
Quando l'ha studiata addirittura in man today.
In realtà allora i temi sono due.
Allora come sapete oggi l'interpretazione perché non c'è neanche una legge che lo dice.
L'interpretazione della legge antitrust americana quella principale quella che va per la maggiore più o meno dall'epoca di Reagan a seguire e che c'è una posizione dominante nel momento.
E questa, la posizione dominante di versione non è neanche illegale ma è penalizzabile nel momento in cui porta a un aumento dei prezzi per il cliente finale per la persona che appunto alla fine compra le cose.
Cosa che già come dire le cause antitrust sono molto molto delicate.
Capite nel mondo digitale dove poi tante cose sono spesso anche come dire gratuite e diventa o doppiamente complicate.
Qual è il punto fondamentale? E' che Apple è diventata un monopolio in due mercati.
Uno quello del anzi ha due problemi.
Uno che Apple è diventata monopolista nel mercato degli smartphone e l'altra che poi ha usato questo potere di monopolio per evitare che le persone possano passare da un sistema all'altro.
Ovviamente da Android e ovviamente Windows Phone certamente perché questa è la posizione del Departamento.
Esattamente.
E come lo ha fatto? Lo ha fatto utilizzando alcune armi tecnologiche che sono quelle del niente di cui abbiamo già parlato decine di volte che sono la messaggistica.
Quindi il tema del non adottare l'RCS, il tema di avere le spunte blu su Android eccetera eccetera.
L'Apple Pay, l'Apple Watch che non può essere collegato.
Che è meno integrabile con altre realtà che non siano iOS.
Esatto.
Il blocco degli streaming, degli streaming dei videogiochi e poi le super apps.
Il blocco delle super apps.
Cosa sono le super apps? Sono quello che è WeChat per la Cina.
C'è un'app che ingloba tutte le funzionalità di acquisto, di scambio di appunto anche di beni economici, di prenotazioni eccetera eccetera.
Esatto.
In un'unica app.
Cosa succede? Che ne parleremo per molti anni probabilmente.
Apple ha già risposto alla causa antitrust.
Apple ha 60 giorni per rispondere.
Però c'è stata subito la risposta.
Ha fatto subito una presa di posizione.
Ha fatto però esatto un comunicato che non è la risposta ufficiale.
Che è il solito comunicato.
Noi ad Apple ci occupiamo di tecnologia per il benessere dei nostri utenti e questi tentativi non fanno altro che metterci bastoni tra le ruote.
Il mondo non capisce che facendo così il nostro iPhone diventerebbe meno sicuro.
I dati dei nostri cittadini eccetera.
E i bambini.
Certo i bambini.
Perché? Perché? Nessuno pensa ai bambini.
Ovviamente i pedofili, i terroristi, i satanisti, tutti quanti messi assieme eccetera.
I commenti di John Gruber che sono di una cosa oramai John Gruber fa fa.
Ha un set di scarpette da arrampicata sugli specchi che fanno invidia a qualsiasi.
È una roba terrificante.
Però però anche ammettendo anche ammettendo che i legislatori in giro per il mondo come diceva Steven Sinofsky non capiscono niente perché non sono mai stati dentro un'azienda che costruisce questi sistemi, queste aziende che costruiscono il nostro futuro.
Va bene.
D'accordo i politici fanno delle leggi e degli interventi a gamba tesa che non fanno altro che rischiare di danneggiare, di rendere peggiore la tecnologia e di quindi di inficiare i benefici cioè di peggiorare i benefici che questi possono portare.
Va bene tutto, ma la scritta è sul muro da anni oramai.
L'abbiamo.
È stato uno dei temi di digitalia dell'anno.
No questo sarà l'anno in cui le aziende di tecnologia entrano nel mirino dei legislatori.
Apple di qua, Apple di là.
E lo diciamo.
E se Apple non molla da qualche parte gli arriva una stangata che levati e se Tim Cook non si rende conto che almeno che può iniziare a contrattare a dire va bene molliamo sui pagamenti il resto lasciateci lavorare in pace succede qualcosa di brutto.
Qualcuno gliel'avrà detto a sta gente hanno voluto fare i bulli, hanno voluto fare i duri, hanno voluto fare lasciateci stare noi decidiamo noi a casa nostra cosa fare.
Adesso è solo colpa loro se si trovano in questa condizione per cui le loro tecnologie verranno in qualche modo inficiate dall'intervento a gamba tesa di legislatori tra virgolette incompetenti.
Io do il cento per cento della colpa al bordo di Apple, al bordo di Google, al bordo di queste aziende che veramente probabilmente abituati ad aver avuto mano libera negli ultimi trent'anni no, the regulation fate quello che volete, l'importante che portate ricchezza all'America eccetera sono danno per scontato che possono decidere loro cosa fare della vita delle persone, che quello che fanno l'effetto negativo che può avere la sua vita delle persone non ha conseguenze per loro e cose del genere.
Si credono Dio fondamentalmente.
Beh l'orgia del potere dai è sempre stato così ed è l'effetto come dicevi, questo io sono davvero molto convinto, è l'effetto di una politica della mano libera che era mirata a un predominio da parte degli Stati Uniti su questo tipo di tecnologia per cui appunto come hanno fatto spesso anche in altri campi fate quello che volete, abbiamo trovato una nuova tecnologia strategica per andare in qualche maniera a condizionare lo sviluppo economico su scala planetaria, fate che volete e a quel punto ti sei ritrovato i mostri no, perché abbiamo le aziende con una capitalizzazione tale da renderle sostanzialmente paragonabili non a uno Stato, ma a uno Stato di grandi dimensioni e dopodiché chiaramente è cominciato il periodo, lo abbiamo annunciato da tempo perché i segnali erano nell'aria, in cui c'è il braccio di ferro adesso tra il tentativo di far rientrare in qualche maniera il mostro nella tana dopo che l'hai fatto sviluppare per tanti anni.
E' la Ubris Max però no? Però proprio dalle aziende, era Steve Jobs che diceva che la tecnologia non è niente se non la metti a fianco all'umanesimo, se le materie umane non informano la tecnologia in qualche modo.
Ed è l'umanesimo che dovrebbe insegnarti quelle che sono le cacchiate del passato che ha fatto l'uomo, la Ubris, la presunzione di essere divino e di poter operare senza limiti.
Quindi proprio da Apple un comportamento del genere, una cecità del genere, non me la sarei aspettata.
Tratta, parla, va bene sì avete ragione, dai molliamo su questo, che ne dite, facciamo un tavolo, discutiamone per vent'anni, non decidiamo noi, voi non capite niente, noi facciamo quello che vogliamo, bababam e vabbè.
Una delle lezioni più amare è che appunto spesso queste, almeno quello che è successo in questi venti anni, che noi abbiamo osservato anche direttamente, è proprio questa trasformazione di queste aziende nate in una cultura e con delle idee o almeno con delle dichiarazioni di un mondo che in qualche maniera da queste tecnologie doveva essere trasformato in un mondo aperto, globale, con il massimo degli scambi eccetera eccetera, che invece diventa di nuovo per l'ennesima volta una storia di sfruttamento, di condizionamenti e così via.
E la natura umana che è fatta così ce ne si accorge sempre un po' troppo tardi.
Vedremo che succede, il problema è che questa cosa come dicevamo all'inizio, è solo l'inizio di una battaglia legale che durerà anni e quindi che vedrà sicuramente schiere di avvocati, alla fine come la famosa barzelletta, l'avvocato è quello che guadagna sempre di più da queste cose.
L'avvocato quello non c'è dubbio, però oramai sono tanti gli attacchi da più parti e non c'è bisogno di arrivare a una condanna, intanto le multe sono già fioccate a destra e sinistra senza dover discutere per 30 anni dei tribunali, ma poi queste aziende ne soffrono.
I giorni seguenti di questo annuncio le azioni di Apple sono scese parecchie, hanno perso il 5% dopo l'annuncio così in un attimo.
Ma quello è l'unico linguaggio, l'unica cosa che può scalfire.
Quindi hanno fatto il male anche dei loro azionisti a non ascoltare determinate campagne.
Torniamo di qua dell'Atlantico e anche qui Apple, Meta e Google soggetti di una investigazione, di un'indagine da parte della Unione Europea per capire se hanno in qualche modo, come dire, infranto la lettera della legge dei digital market acts in vigore dal 2022.
Sì, sono 5 indagini, di cui 2 relative a Apple e Alphabet, quindi Google, che non permettevano alle app di comunicare direttamente con i loro utenti e fare contratti di acquisto di beni digitali direttamente tra gli utenti.
La Apple, che non dava abbastanza scelta all'utente, credo che se non sbaglio parlava sempre del tema del tema browser.
Se Meta, in questo caso quindi Facebook, stava chiedendo alle persone in maniera non corretta di pagare, anzi di pagare per evitare che i loro dati, i tracciamenti, fondamentalmente quel, ve lo ricordate, io ancora non ho accettato, infatti non uso Instagram oramai da un po', quindi Instagram che vi chiede o ci paghi 9,90€ al mese, oppure non solo devi dare il consenso al marketing, ma anche il consenso alla profilazione, cosa che per GDPR non è così corretta.
Quindi non sono che contento e nel caso, invece, tornando a Google, la quinta è il fatto che abbia dato preferenza, abbia arrencato più in alto i suoi prodotti e servizi sul motore di ricerca, cose vecchie di cui parliamo da decenni, però ecco siamo ancora qua.
Rischiano multe fino al 10% dei loro introiti a livello globale, non europeo, che è un'ammazzata terrificante, quello ovviamente è il limite superiore, però ci sono una serie di articoli che iniziano a parlare di cosa la politica, in particolare l'Unione Europea, chiede a Big Tech, adesso che si entra in periodo di elezioni e che è un altro articolo che racconta come le aziende che si occupano dell'intelligenza artificiale si stanno organizzando per affrontare le problematiche sempre nel prossimo futuro periodo elettorale.
Che fondamentalmente è non affrontarle.
Che mette in luce la difficoltà di affrontarle a questo stato della tecnologia.
Esatto, ma anche la volontà probabilmente e quindi, se non sbaglio, anche ChatGPT darà risposte relative alle elezioni, ma ti risponde fondamentalmente "vai a guardare su Google, su internet".
Ti rimanda da qualche parte che viene considerato una fonte attendibile, però abbiamo visto anche altrove quanto è facile in qualche maniera spingere questi sistemi al di là dei limiti imposti, ancora una tematica veramente tutta quanta da decidere, da definire anche sotto proprio un profilo tecnologico e qui queste salvaguardie.
La cosa che mi faceva un pochino ridere, ovvero non so che tipo di effettiva realizzazione possa avere, è il fatto di avere un addetto al controllo del comportamento dell'EIA da questo punto di vista.
Quello non era sull'articolo della California? Anche, però anche nelle regole imposte dall'Unione Europea, mi pare che ci sta questo vincolo.
Allora io vengo comunque dall'esperienza, facendo un lavoro abbastanza collegato ai temi del GDPR, io vengo dall'esperienza del GDPR e nel GDPR comunque c'è una persona che all'interno dell'azienda viene nominato esatto come responsabile della manipolazione dei dati all'interno dell'azienda e del rispetto ovviamente del GDPR.
Secondo me il fatto di avere comunque una persona che fa quello di lavoro all'interno dell'azienda non è così male come cosa.
No, no, non è male.
Pensavo soltanto che appunto definire il GDPR tutto sommato, che pure è pesantissimo da gestire, però ha a che fare con i dati che tu tratti sostanzialmente.
Però andare a controllare le risposte che dà l'intelligenza artificiale, cioè avere un addetto responsabile a questo, lo vedo molto complicato.
Io la leggo come, anche lì, sarà che appunto lavorando col GDPR io la vedo come se io ad esempio in azienda devo cercare un fornitore e il fornitore mi propone una piattaforma, un prodotto che utilizza l'intelligenza artificiale, io vado da una persona all'interno dell'azienda che si spera sappia un po' come funziona e sia competente e riesca a capire benefici, costi e potenziali rischi di quel tipo di soluzione tecnologica.
Quindi ci può stare come se fosse un consulente interno su determinate questioni, se io devo leggere un contratto vado dall'avvocato in azienda.
Certo, ma il responsabile è qualcosa di più di un consulente interno, è qualcuno che ne risponde di fronte alla legge o di fronte al board dell'azienda nel momento in cui l'azienda viene multata, viene condannata eccetera.
Tu sei responsabile, perdi il lavoro, ti licenziamo, non prendi bonus e robe del genere, per cui si fa il discorso di allineare gli interessi di una persona all'interno dell'azienda a quelli della comunità, tu per il tuo lavoro verrai in qualche modo premiato se aiuterai l'azienda a essere in regola con la legge.
E questo certo è una leva interessante, ma nel mondo dell'intelligenza artificiale certo è più fluida la cosa, perché se sei responsabile delle risposte, le leggi iniziano a esserci, leggi e regolamenti in realtà iniziano a esserci.
Ma non è la legge che abbia istituito questa figura? La figura no, la figura no, però è suggerita mi sembra di capire, è suggerita da, ne parla quell'articolo della California Michele se non ricordo male, adesso magari lo commentiamo anche quello, diciamo che per ora hanno deciso di non sporcarsi le mani, da una parte i sistemi generatori di linguaggio sono stati censurati fondamentalmente, non rispondono alle domande riguardo, poi ci sarà chi inventerà i prompt per aggirare il precomando in modo da fargli rispondere peste e corna sull'uno o sull'altro candidato, quelli di generazione delle immagini semplicemente l'hanno fatto modificando i termini del servizio e dicendo è vietato agli utenti utilizzare i nostri sistemi per generare immagini che vengano, immagini false che vengano utilizzate a scopi politici per le elezioni, per cui fondamentalmente hanno scaricato il barile sugli utenti.
Vecchie soluzioni a vecchi problemi o pseudoproblemi su nuove piattaforme.
Ne vedremo delle belle in questo periodo elettorale o sarà un fuoco di paglia? Non lo so, abbiamo visto qualcosina con le primarie americane, non lo so secondo me vedremo qualcosina in più dell'ultima volta ma come le altre volte dire che sono cose che smuovono i voti, non lo so, non vedo le evidenze per poterlo dire.
Lo vedremo probabilmente di più come scusa, la foto del candidato in compagnia del boss della malavita eccetera "ah non è vero, è propaganda, è falso, è generato col sistema generativo di Tudor".
Potrebbe essere un controarma, c'è la foto vera che tu dici "no no ma questa è fake".
Non vedi quante dita, 5 dita, io ce n'ho 4.
Perché sta sanguinando al mignolo? E gli accusa.
Scusa.
Va bene, intanto le Nazioni Unite hanno adottato la prima risoluzione all'unanimità nei confronti dell'intelligenza artificiale e tutti sono contenti, vabbè insomma è un passo importante.
Sì sì, anche se voglio dire, era un po' ironico il "tutti sono contenti" nel senso che ancora una volta siamo in uno stadio in cui si capisce che questa cosa è complicatissima, però è una cosa che non ha poi di fatto, è una dichiarazione di intenti dai, è formulata come dichiarazione di intenti, viene considerata, almeno nell'articolo di Ars Tecnica che abbiamo riportato, viene considerato una grande vittoria politica perché è stata sostanzialmente una proposta degli Stati Uniti che inizialmente aveva incontrato forti resistenze da parte anche in particolare della Russia e della Cina e poi invece è stata comunque approvata con una larghissima partecipazione, mi pare cento e passa, 120 nazioni, di fatto è una sorta di dichiarazione di intenti che ancora non ha conseguenze in qualche maniera non legislative, ma insomma non ci sono delle decisioni operative ma piuttosto un riconoscere che è un territorio delicato su cui è necessario un intervento di legislazione coordinato a livello mondiale.
E Michele la California, questa cosa della California non ho capito bene se hanno fatto una legge, un regolamento, se sono solo esternazioni vaghe? No, credo che sia una guideline, quindi non so che valore abbia e soprattutto non è rivolta al pubblico generale ma come altre cose abbiamo commentato in passato è rivolta alle agenzie dello Stato, alle aziende dello Stato e agli uffici statali.
Cosa devono fare? Innanzitutto devono nominare appunto il responsabile, il famoso responsabile di qui sopra che deve vagliare tutti gli utilizzi di questa tecnologia.
Ma il responsabile può essere un sistema LLM, può essere un sistema esperto? Non lo dice che non può essere, non dice che non può esserlo quindi.
Adesso siamo un chat CBT junior, possiamo utilizzare una delle infermiere di Nvidia per esempio.
Tra l'altro esatto, dato che è andata bene con i robot, adesso almeno abbiamo allenato un LLM che per 9 euro al mese può fare delle fake video call con gli anziani e dirgli come prendere le passate.
Bellissimo.
Nvidia vuole rimpiazzare il personale infermieristico con l'intelligenza artificiale per 9 dollari all'ora.
Mi sembra di aver sentito già qualche cosa che è andata male in questo ambito.
Torniamo pure Michele, la California se c'è qualche altro punto saliente.
No, in realtà c'è comunque, fondamentalmente dicono, state attenti a questo tipo di piattaforme, di sistemi che devono essere sempre appunto vagliati internamente, le persone, gli impiegati devono ricevere dei training, non come intelligenza artificiale ma come esseri umani su cosa significa, come funziona.
Ma la parola training vuol dire altro adesso, però poi l'esempio all'articolo dice, ok, tutto molto bello ma in passato abbiamo visto come utilizzi sbagliati dalla tecnologia in generale, quindi non necessariamente di LLM ma di algoritmi che magari discriminavano ma che non erano basati su un modello, un large language model, venivano, anche sotto queste guideline, non sono puniti.
Vabbè, e intanto per far capire un po' com'è trotta il cavallo, vi ricordate OpenAI ai suoi albori, aveva tirato fuori GPT1 e diceva "abbiamo GPT2 pronta, però non la rilasciamo al pubblico perché è troppo potente, non sappiamo cosa potrebbe succedere con questa cosa, abbiamo delle remore, noi siamo quelli di OpenAI per favorire l'umanità e lo sviluppo di un'intelligenza artificiale benigna eccetera".
Ebbene.
Dopo sei mesi l'hanno rilasciata comunque.
Siamo al quattro senza problemi, oramai non se ne fa nessun problema, basta che pagate e vi diamo tutto quello che volete, fate tutti i casini che volete, utilizzatele per i sequestri di persona, per taroccare le elezioni, non ce ne frega niente, GPT2 oggi viene infilato in un foglio Excel.
Ho provato a scaricarlo ma mi sono dimenticato di aprirlo, è un file di un giga e tre che in realtà non è propriamente un file Excel ma è un file, non è una versione di Excel, un'estensione di Excel che non avevo mai visto, che è un file binario di Excel, quindi credo avrà dentro delle funzioni che vanno oltre il cerca verticale.
Però questo sviluppatore ha messo appunto tutto dentro questo file che comunque è un punto importante, se pensavamo a dove eravamo due o tre anni fa, e adesso siamo a un file liberamente scaricabile, ovvero non è l'unico modello che si può scaricare in un solo file, in realtà è un titolo di articolo perché diciamo che è un foglio Excel, però in realtà non è l'unico modello one file che si può scaricare.
Vabbè ma da quando si metteva il simulatore di volo nascosto dentro Word sappiamo che col Microsoft Office si può fare quello che si vuole.
Capitolo e-commerce, la finestra di reso di Amazon in Europa scende da 30 a 14 giorni.
Sì, scende da 30 a 14 giorni perché Amazon ha sempre viaggiato con margini abbastanza ridotti, di base dicono c'è chi se ne approfitta, non mica in realtà se lo dicono loro, è un'interpretazione.
Esattamente, pensate che si ne approfittava e che fondamentalmente questa cosa prima gli serviva come strumento competitivo per demolire il commercio offline, ora che il commercio offline è demolito possono tranquillamente incittificare il servizio e ridurre i benefit del cliente a favore di Amazon.
Tra l'altro dei Maurizio Natali quindi è giusto citare saggiamente.
Esattamente l'origine ma noi linkhiamo tutto al contrario del 99% degli editori online italiani post compreso quando citiamo qualcuno nelle note dell'episodio viene tutto abbondantemente linkato nei confronti del sito dove origina la notizia ci mancherebbe.
L'incittificazione dell'e-commerce è un qualche cosa a cui assistiamo abbastanza frequentemente, una dei comportamenti, dei dark pattern più brutti che ho visto è stata quella di fare in famiglia un acquisto su un sito la versione italiana che per certi articoli che in realtà non vengono spediti dall'Italia ti fa transitare direttamente sul sito della stessa azienda americana ma mantenendo tutta la stessa impostazione grafica e anche i testi in italiano dopodiché tu fai l'ordine ti arriva la merce dagli Stati Uniti e nel momento in cui vuoi fare il reso perché c'è un problema col prodotto con la taglia eccetera ti chiedono di spendere 40 euro di spese di spedizione per rimandare il prodotto negli Stati Uniti è uno dei dark pattern che vediamo ultimamente.
E non avrai letto l'Eula? In realtà non è proprio così perché quando compriamo in Europa ci sono delle leggi che obbligano il reso a delle condizioni di parità, determinate condizioni che certamente non obbligano a 30-40 euro di spese per rimandare indietro un paio di mutande o un articolo del genere e il fatto di farti transitare dal sito italiano a quello americano senza cambiare pagina, senza cambiare impaginazione, senza cambiare lingua, senza cambiare niente e mantenendoti anche lo stesso carrello è una roba abbastanza scorretta.
E' un bel trucco.
Se non è un dark pattern questo non saprei che cos'è.
Comunque i 14 giorni di Amazon poi sono il minimo richiesto dall'Unione Europea, ovviamente.
Ci mancherebbe, un giorno di più sarebbe un giorno regalato, ci mancherebbe.
Anzi ci sono stoie di avvocati che stanno studiando a fare in modo di ridurlo di qualche giorno nonostante la legge, sono sicuro, un trucco lo troveranno.
Vi è fatta impressione il video di Neuralink del tizio che ha Norland Harbaugh, il primo paziente a cui è stato impiantato il Neuralink e che controlla il puntatore di un mouse sullo schermo e riesce a giocare a scacchi pur essendo tetraplegico.
La notizia mi ha colpito molto, il video devo dire la verità non era, forse appunto con questa, perché è più una specie di intervista no? Si però si vede, si vede chiaramente lui che manipola gli scacchi a schermo eccetera.
Però la notizia sicuramente è straordinariamente interessante, apre delle prospettive di questo tipologia di interfaccia uomo-macchina in alcuni tipi di casi che è particolarmente appunto impressionante.
Non so se avete esperienze, in giro per internet se ne trovano di pazienti con problematiche simili, tetraplegici, spesso affetti da malattia del motoneurone eccetera, per i quali ci sono dei sistemi elettronici di manipolazione di computer tramite micro joystick o sistemi di tracciamento dei globi oculari o dei movimenti della lingua o cose del genere e sono di tre ordini di grandezza più lenti rispetto a quello che abbiamo visto fare con Starlink, è veramente una roba… e lui lo dice, dice avevo degli strumenti prima di questo che mi permettevano di giocare a scacchi e con una lentezza disarmante, tant'è che non potevo giocare online perché non rispettavo i tempi e potevo giocare un'ora al giorno dopodiché ero esausto, con questo qui ho fatto il giro dell'orologio, ho giocato tutta la notte a scacchi online contro avversari che non si sono neanche accorti che giocavano con un avversario con degli impedimenti fisici come i miei, è un passo avanti terrificante, diciamo fosse uscito da qualsiasi altra azienda non cappeggiata dall'uomo più odiato del mondo in questo momento avremmo letto i titoloni su tutti i giornali del mondo, siccome l'ha fatto una persona che si è macchiata di dei crimini terrificanti ovviamente è passata un pochino in sordina ma a me sembra, poi ci saranno un mucchio di ostacoli, effetti collaterali, problemi, rigetti, tutto quello che vuoi, non arriverà a compimento, ma insomma è un… se non è un passo avanti nelle tecnologie applicate alla medicina questo non saprei proprio che cosa potrebbe essere, direi che possiamo scatenarci coi gingiti da giorno! Così sia… Signore e signori, i gingili del giorno! È così che chiude sempre Digitalia con i gingili del giorno, i regali dei digitaliani per i digitaliani, le voci digitali selezionano per voi hardware, software, letteratura, qualsiasi cosa che abbia colpito la loro curiosità, stravolto la loro esistenza o qualsiasi sfumatura nel mezzo, purché di argomento digitaliano e vediamo che cosa di digitaliano ci presenta Michele questa sera! Allora, gingillo rubato, la settimana prossima Max, però io c'è da dire che avevo portato come gingillo a suo tempo anche la trilogia di libri, ovviamente sto parlando del "Problema dei tre corpi" che adesso è anche una serie su Netflix, le prime otto se non sbaglio puntate, nonché prima stagione, sono già tutte insieme state pubblicate e devo dire, mi sento di dire che è un prodotto che ha i suoi limiti ma è un prodotto di qualità, veramente! Te ne sei già bingiate tutte e otto? Non tutte e otto, sono arrivato alla cinque o alla sei, sono gli showrunner di Game of Thrones, sono mediamente fedeli ai libri, ma non che questo sia un problema, le cose fatte bene ci si può anche distaccare, credo abbia un po' qualche problema come dire di equilibrio nella storia, nel senso alcune cose secondo me sono un po' troppo affrettate rispetto ai ritmi e alle tematiche del libro, però assolutamente consigliato, veramente belle, sarà interessante vedere cosa fanno con gli altri libri che sono un po' più onirici diciamo e un po' più fantascientici.
Già il primo non scherza, io l'ho letto in inglese e ho fatto abbastanza fatica ad arrivare in fondo.
Il primo come dire è molto più terrestre degli altri, io ti dico, io avevo avuto non fatica però avevo letto il libro e l'avevo tenuto il primo lì.
Dopo un annetto e mezzo ho approcciato il secondo e ho avuto problemi a fermarmi e ho letto di fila il terzo.
Viceversa conosco persone a cui è piaciuto molto il primo libro e per come cambia il secondo e il terzo, come cambiano i ritmi di tematiche è più felice.
Ma va nello spazio, diventa space opera, diventa una roba esplorativa, spaziale, una roba così? No, esplorativa no, mi viene da dire di no Max, il tema è sempre quello del rapporto tra noi e gli altri e non spoileriamo troppo.
Esatto, però non è space, è più onirica.
Grazie Michele, Max, forza.
Eccomi qua, una delle poche volte che ho un libro cartaceo, eccolo qua, che devo dire che ormai da parecchio tempo a questa parte vado solo sul digitale, è un libro sull'intelligenza artificiale però si intitola "Né intelligente né artificiale" di Kate Crawford e contiene appunto come da titolo un'analisi molto dettagliata di quelli che definisce i lati oscuri dell'intelligenza artificiale, passando attraverso un approfondimento delle tematiche che abbiamo trattato anche oggi, quindi per esempio dell'applicazione delle metodologie di intelligenza artificiale nel settore degli armamenti militari con questo innamoramento sballato tra i finanziatori di tipo esercito e le big tech, passando però poi in rassegna anche tutta un'altra serie di problematiche, problemi di biasing degli addestramenti, il problema che spesso viene sottaciuto dei costi della sostenibilità dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale come oggi la conosciamo, l'impatto di tutte queste risorse di calcolo in termini energetici e così via.
Un libro davvero interessante, versione italiana, pubblicata da Il Mulino, di intelligenza etnia artificiale di Kate Crawford.
Bello, bello, un'altra aggiunta alla biblioteca, oramai infinita la biblioteca digitaliana curata dal professor De Santo.
Ultimo gingiro per oggi, NeverSSL, che cos'è NeverSSL? Il giorno d'oggi tutti i siti, probabilmente per fortuna, anche se c'è qualche critico che qualche effetto negativo lo vedono, ma oramai il 99,99% dei siti a cui accediamo ci dirottano sulla loro versione SSL, protetta, criptata, e non è più possibile connettersi direttamente con l'HTTP semplice senza i protocolli di cifratura.
Bene, bene, bene, bene, tranne in un caso, e in questo caso questo NeverSSL viene comodo.
Che cos'è NeverSSL? È un sito che vi promette che non sarà mai implementato con SSL, cioè tutte le volte che digitate il suo indirizzo vi farà accedere alla sua paginetta senza nessuna cifratura.
E qual è il caso di utilizzo? È molto semplice.
Quando vi capita di essere in giro, in viaggio, spesso vi collegate a delle Wi-Fi a pagamento, ma quando vi connettete non è immediatamente evidente che è a pagamento o che quantomeno ha una pagina di registrazione con un banner.
E per presentarvela, l'albergo di turno, la struttura di turno, deve intercettare il vostro collegamento, la vostra prima chiamata web, voi cercate di aprire Facebook, e lui deve intercettarla e farvi vedere il banner dove gli dice "guarda, se vuoi accedere devi mettere qui il tuo nome e cognome, la tua e-mail, oppure devi pagare 2€ o il tuo numero di stanza, chi lo sa".
Il problema è che siccome Facebook e tutti gli altri siti sono cifrati e la comunicazione avviene con le tecnologie SSL, spesso questi banner non funzionano, si incriccano e voi semplicemente vedete una pagina bianca, vedete il vostro collegamento internet del Wi-Fi dell'albergo che non funziona e non sapete che cosa fare.
E il problema è semplicemente quello che vi state collegando a un sito con SSL.
In quel momento se voi accedete a NeverSSL, il router, il proxy dell'albergo, la tecnologia dell'albergo che vi fa accedere, riesce a intercettare, a dirottare il vostro collegamento e dirvi "un attimo, stai cercando di navigare ma devi pagare, dacci i soldi e ti lasciamo navigare, oppure metti il numero della tua stanza e la passwordina che ti abbiamo dato e continui a navigare".
Per cui un caso di utilizzo molto molto particolare ma che sono sicuro che succede a molti, molti di noi.
Quindi NeverSSL.
om insieme agli altri gingili del giorno, nelle note della puntata su www.
igitalia.
m/717.
E dopo i gingili saluti finali con le raccomandazioni.
Time, talent and treasure sono le 3 T del value for value.
Dateci, contribuite alla causa digitaliana, restituite il nostro sforzo, lo ricambiate con uno sforzo per vostra parte che può essere tempo, talento o treasure, tesoro, denaro.
Per cui con il value for value o con le altre metodi che potete contribuire economicamente a Digitalia oppure con i vostri talenti e il vostro tempo, contribuire alla causa decidete voi come.
Il metodo più semplice è di lasciare magari qualche bella recensione in giro su qualsiasi sistema di recensione di podcast, perché no mandare del materiale, inventare qualcosa, per Digitalia noi siamo aperti a qualsiasi iniziativa.
L'altra cosa, molto semplice per il vostro talento, spendere 30 secondi per raccontare di Digitalia a una vostra amica o a un vostro amico che sia protodigitaliano, che ami parlare già di questi argomenti e che non conosca la trasmissione.
Direi che con questo è tutto, dall'emistudio di Uguria 1 di Sanremo un saluto da Franco Solerio, dallo studio cittadino di Avellino un abbraccio da Massimo De Santo, dallo studio di Milano un ciao da Michele Di Maio.
Ci sentiamo tra un po' di tempo, la settimana prossima usciamo con uno speciale, tra due settimane i miei colleghi saranno un pochino in vacanza, riprenderanno con le trasmissioni regolari, però voi tra una settimana, come sempre, vi trovate una puntata di Digitalia sul telefono o qualsiasi dispositivo che utilizzate per ascoltare i podcast.
Dallo studio distribuito di Digitalia
Produttori esecutivi:ftrava, Pavlo, jh4ckal, Arzigogolo, Capitan Harlock, Feró, 21milionman, Nicola Gabriele Del Popolo, akagrinta, ragnar, Anonymous, juleeho, Idle Fellow, Filippo Brancaleoni, Alex Pagnotta, Fabrizio Reina, Alessandro Grossi, Marco Traverso, Fabio Zappa, Simone Magnaschi, Ligea Technology Di D'esposito Antonio, Paola Bellini, Valerio Bendotti, Giuseppe Marino, Giulio Magnifico, Luca Di Stefano, Mattia Lanzoni, Paola Danieli, Fabio Filisetti, Andrea Bottaro, Davide Bellia, Andrea Delise, Michele Bordoni, Massimo Pollastri, Enrico De Anna, Alessandro Lago, Antonio Manna, Roberto Basile, Antonio Gargiulo, Alberto Cuffaro, Angelo Travaglione, Fiorenzo Pilla, Christian Schwarz, Marcello Marigliano, Fabrizio Mele, Manuel Zavatta, Davide Tinti, Nicola Gabriele Del Popolo, Angelo Merendi
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